M ercato del lavoro, disoccupazione e politiche dell’offerta ELFELLI- Uniroma3- 2009.
-
Upload
giulio-d-amato -
Category
Documents
-
view
215 -
download
0
Transcript of M ercato del lavoro, disoccupazione e politiche dell’offerta ELFELLI- Uniroma3- 2009.
Mercato del lavoro, disoccupazione e politiche dell’offerta
ELFELLI- Uniroma3- 2009
9.2Elfelli, Uniroma3-2010Copyright © 2010 – Erlor
Concetti e misure
Tasso di disoccupazione:– percentuale dei disoccupati (che sono in cerca
di un lavoro) rispetto alla forza lavoro
Forza lavoro– comprende coloro che hanno un lavoro o che
ne stanno cercando (attivamente) uno – popolazione tra 14 e 65 anni.
9.3Elfelli, Uniroma3-2010Copyright © 2010 – Erlor
La disoccupazione in Italia
0%
2%
4%
6%
8%
10%
12%
1960-73
1974-79
1980-89
1990-97
1998-04
2006 2007 2008 2009
Fonte: Oecd, Historical statistics
9.4Elfelli, Uniroma3-2010Copyright © 2010 – Erlor
Gli stock nel mercato del lavoro
Occupati Disoccupati
Fuori dallaforza lavoro ma...
9.5Elfelli, Uniroma3-2010Copyright © 2010 – Erlor
I flussi nel mercato del lavoro
Occupati Disoccupati
Fuori dallaforza lavoro
neo-assunti
Pensionati,persone che
lascianotemporaneamente
neo-assuntireintegrati
licenziatidimessi
cassaintegrati
rientrantineo-entranti
lavoratoriscoraggiati
9.6Elfelli, Uniroma3-2010Copyright © 2010 – Erlor
La composizione della disoccupazione
diversi gruppi sociali sono più o meno vulnerabili alla disoccupazione:– età– sesso– regioni geografiche– origini etniche
9.7Elfelli, Uniroma3-2010Copyright © 2010 – Erlor
Tipi di disoccupazione
Frizionale– tasso minimo di disoccupazione di una società
dinamica persone che stanno cambiando lavoro persone che si stanno addestrando
Strutturale– disoccupazione dovuta ad una discrepanza tra domanda
ed offerta di lavoro (mismatch) occorre tempo ad un minatore per riqualificarsi per
lavorare nel settore del software
9.8Elfelli, Uniroma3-2010Copyright © 2010 – Erlor
Disoccupazione ciclica (o keynesiana)– dovuta ad una carenza della domanda aggregata che genera
un prodotto inferiore al prodotto di piena occupazione
– si verifica nel periodo di transizione prima che i salari e i
prezzi si modifichino
Disoccupazione classica– dovuta a salari più alti rispetto al salario che garantirebbe un
equilibrio tra domanda ed offerta di lavoro
Tipi di disoccupazione (2)
9.9Elfelli, Uniroma3-2010Copyright © 2010 – Erlor
Tipi di disoccupazione (3)
disoccupazione volontaria– quando un lavoratore sceglie di non accettare un lavoro
al salario corrente
disoccupazione involontaria– quando un lavoratore accetterebbe un lavoro al salario
corrente ma non lo trova.
9.10Elfelli, Uniroma3-2010Copyright © 2010 – Erlor
Il tasso naturale di disoccupazione
Numero di lavoratori
Sal
ario
rea
le
LD
LD: domanda di lavoro
LFLF: forze lavoroAJAJ: numero di lavoratori che desiderano accettare un lavoroAJ è a sinistra di LF sia perché alcune persone stannocambiando lavoro sia perché altre aspettanoofferte migliori.
w*
N* N1
L’equilibrio è in w*, N*.
u*=(N1-N*)/N1
La distanza EF è la disoccupazione d’equilibrio, dalla quale ricaviamo il tasso naturale di disoccupazione u*.
E F
9.11Elfelli, Uniroma3-2010Copyright © 2010 – Erlor
Il tasso naturale di disoccupazione
Il tasso naturale di disoccupazione è quel tasso di disoccupazione che è presente anche quando il mercato del lavoro è in equilibrio.
Questa disoccupazione è interamente volontaria. Essa comprende:
– la disoccupazione frizionale
– la disoccupazione strutturale
9.12Elfelli, Uniroma3-2010Copyright © 2010 – Erlor
Disoccupazione naturale (con forze di lavoro indipendenti dal salario, curva verticale)
LF
LS
LD
w
N
La disoccupazione “naturale” è la distanza orizzontale tra LF e N, in corrispondenza dell’equilibrio del mercato del lavoro, ossia le forze di lavoro meno l’occupazione d’equilibrio. Il tasso di disoccupazione naturale èu* = (LF-N*)/LF N*
w*
9.13Elfelli, Uniroma3-2010Copyright © 2010 – Erlor
w2
Supponete che un sindacatoriesca ad ottenere un salariow2 (superiore al livello market clearing).
La disoccupazione classica
Numero di lavoratori
Sal
ario
rea
le
LD
LFAJ
w*
N* N1
ma AB involontaria
A
N2
L’equilibrio è in A a N2e la disoccupazione è AC (N1-N2), della quale BC è volontaria
CB
9.14Elfelli, Uniroma3-2010Copyright © 2010 – Erlor
La supply-side economics Sse
Nel lungo periodo, la performance di un sistema economico può essere influenzata solo da cambiamenti del prodotto potenziale e dal livello dell’occupazione di equilibrio.
La Sse suggerisce l’uso di incentivi microeconomici per modificare
– il livello della piena occupazione– il livello del prodotto potenziale– il tasso naturale di disoccupazione.
Il Tnd (u*) è aumentato negli ultimi 30 anni per 4 motivi: Strutturale – discrepanza crescente tra domanda e offerta di
competenze professionali (LD si sposta A SINISTRA) Regolamentazione mercato lavoro e Sussidi Sindacato (AJ si sposta a sinistra) Cuneo fiscale
9.15Elfelli, Uniroma3-2010Copyright © 2010 – Erlor
Riduzioni fiscali e disoccupazione
N
sala
rio r
eale
LD
LFAJ
w1
Con un’imposta sul reddito, il salario lordo pagato dalle imprese (w1)
w3
è maggiore del salario netto percepito dai lavoratori (w3).
N1
Il numero di lavoratori assunti è N1w2
N2
E
Senza la tassa, l’equilibriosarebbe in E.
EF è minore di BC per la pendenza relativa di LF e AJ. Il risultato dipende dagli effetti di reddito e sostituzione
AB è l’ammontare della tassa
A
B
La disoccupazione è BCC
F
con una disoccupazione EF.
Cuneo fiscale (aliquota marginale)
N0
9.16Elfelli, Uniroma3-2010Copyright © 2010 – Erlor
altre politiche dell’offerta
Liberalizzazioni / De-regolamentazioni
Aumento della flessibilità dei mercati a cominciare dal
mercato del lavoro
Altre politiche del lavoro
– formazione
– migliorare l’efficienza del mercato del lavoro queste misure possono influenzare la disoccupazione strutturale e
frizionale
Investimenti
– maggiori investimenti aumentano la domanda di lavoro si possono aumentare gli investimenti con incentivi fiscali o con
una riduzione dei tassi di interesse
9.17Elfelli, Uniroma3-2010Copyright © 2010 – Erlor
L’isteresi
L’ipotesi di fondo è che una riduzione (di breve periodo) della domanda di lavoro possa comportare una riduzione permanente dell’offerta di lavoro.
Questo contribuisce a spiegare una disoccupazione elevata in modo persistente (come quella registratasi in Europa negli anni ’80).
9.18Elfelli, Uniroma3-2010Copyright © 2010 – Erlor
L’isteresi (2)
L’isteresi può attivarsi attraverso quattro canali:– Il ruolo del sindacato - distinzione insider-outsider
alle contrattazioni salariali prende parte solo chi già lavora e dunque protegge la propria posizione
– lavoratori scoraggiati alcune persone smettono di cercare un lavoro
– diminuzione dell’impegno alla ricerca di lavoro le imprese ed i lavoratori si abituano a cercare poco
– lo stock di capitale bassi livelli di investimento durante una recessione
conducono ad un minore stock di capitale futuro
9.19Elfelli, Uniroma3-2010Copyright © 2010 – Erlor
AJ
AJ’
LD
LD’
w
N
ISTERESI
1
2
3
Se le curve di domanda e offerta di lavoro NON sono indipendenti può succedere che uno shock negativo sulla domanda si ripercuota anche sull’offerta. In tal caso, l’equilibrio di lungo periodo, 3, risulta influenzato dallo shock sulla domanda di breve periodo.
N1N3
w1
9.20Elfelli, Uniroma3-2010Copyright © 2010 – Erlor
Dalla determinazione della disoccupazione al trade-off inflazione disoccupazione 1
[(Y-Y
p)/Y
p]%
YYpY’
0
Y U* U’
[(Y-Y
p)/Y
p]%
Legge di Okun
Uno shock della domanda
Gap di pil
9.21Elfelli, Uniroma3-2010Copyright © 2010 – Erlor
Il trade-off inflazione – disoccupazione 2
Legge di Okun (Y-Yp)/Yp = - g(U-U*)Curva di Phillips = e + f (Y-Yp)/Yp, o anche = e - h (U-U*),Nel primo caso nel secondo
(Y-Yp)/Yp U-U*