IL MERCATO DEL LAVORO ITALIANO ED EUROPEO DOCENTE: DR. MAURIZIO CROCE.

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IL MERCATO DEL LAVORO ITALIANO ED EUROPEO

DOCENTE: DR. MAURIZIO CROCE

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COSA E’ UN MERCATO

OFFERTA

DOMANDA

Se D>O= p

Se O>D = p

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COSA È IL MERCATO DEL LAVORO E COME FUNZIONA/ATTORI

Ministero del Ministero del LavoroLavoro

Centri per Centri per l’Impiegol’Impiego

UniversitàUniversità

Scuole Scuole secondariesecondarie

agenzie di somministrazion

e di lavoro a tempo

determinato Centri Centri

Formazione Formazione ProfessionaleProfessionale

Associazioni Associazioni datorialidatoriali

Associazioni Associazioni del Terzo del Terzo SettoreSettore

INPSINPS

INAILINAIL

CCIAACCIAA

Associazioni Associazioni SindacaliSindacali

RegioneRegione

ProvinceProvince

ASLASL

Comuni e Comuni e Informagiovani Informagiovani

Com.liCom.li

Agenzie per il lavoro

agenzie di ricerca e selezione del

personale

agenzie di intermediazion

e

Enti Enti BilateraliBilaterali

OOFFFFEERRTTAA

DDOOMMAANNDDAA

Consulenti del Lavoro

EUR.E.SEUR.E.S..

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GOVERNANCE, COORDINAMENTO POLITICHE DEL LAVORO RELAZIONI INDUSTRIALI: negoziazione per i contratti collettivi di lavoro economico-

normativi, definizione di situazioni di crisi aziendale, concessione di ammortizzatori sociali

SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO: la fornitura professionale di manodopera, a tempo determinato,

INTERMEDIAZIONE: l'attività di mediazione tra domanda e offerta di lavoro, anche in relazione all'inserimento lavorativo dei disabili e dei gruppi di lavoratori svantaggiati, comprensiva tra l'altro: della raccolta dei curricula dei potenziali lavoratori; della preselezione e costituzione di relativa banca dati; della promozione e gestione dell'incontro tra domanda e offerta di lavoro; della effettuazione, su richiesta del committente, di tutte le comunicazioni conseguenti alle assunzioni avvenute a seguito della attività di intermediazione; dell'orientamento professionale; della progettazione ed erogazione di attività formative finalizzate all'inserimento lavorativo;

RICERCA E SELEZIONE DEL PERSONALE: l'attività di consulenza di direzione finalizzata alla risoluzione di una specifica esigenza dell'organizzazione committente, attraverso l'individuazione di candidature idonee a ricoprire una o più posizioni lavorative in seno all'organizzazione medesima, su specifico incarico della stessa, e comprensiva di: analisi del contesto organizzativo dell'organizzazione committente; individuazione e definizione delle esigenze della stessa; definizione del profilo di competenze e di capacità della candidatura ideale; pianificazione e realizzazione del programma di ricerca delle candidature attraverso una pluralità di canali di reclutamento; valutazione delle candidature individuate attraverso appropriati strumenti selettivi; formazione della rosa di candidature maggiormente idonee; progettazione ed erogazione di attività formative finalizzate all'inserimento lavorativo; assistenza nella fase di inserimento dei candidati; verifica e valutazione dell'inserimento e del potenziale dei candidati;

SUPPORTO ALLA RICOLLOCAZIONE PROFESSIONALE: l'attività effettuata su specifico ed esclusivo incarico dell'organizzazione committente, anche in base ad accordi sindacali, finalizzata alla ricollocazione nel mercato del lavoro di prestatori di lavoro, singolarmente o collettivamente considerati, attraverso la preparazione, la formazione finalizzata all'inserimento lavorativo, l'accompagnamento della persona e l'affiancamento della stessa nell'inserimento nella nuova attività

COSA È IL MERCATO DEL LAVORO E COME FUNZIONA/PROCESSI e ATTIVITA’

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PROCESSI

ATTORI GOVERNANCE

ASSISTENZA /

RAPPRESENTANZA

RELAZIONI

INDUSTRIALI

SOMMINISTRAZIONE

DI LAVORO

INTERMEDIAZIONE

RICERCA E SELEZIONE

SUPPORTO ALLA

RICOLLOCAZIONE

MINISTERO DEL LAVORO

REGIONE

PROVINCE

CENTRI PER L’IMPIEGO

EUR.E.S

COMUNI

ASL

INPS

INAIL

ASSOCIAZIONI DEL TERZO SETTORE

CENTRI FORMAZIONE PROFESSIONALE

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PROCESSI

ATTORIGOVERN

ANCE

ASSISTENZA /

RAPPRESENTANZA

RELAZIONI

INDUSTRIALI

SOMMINISTRAZIO

NE DI LAVORO

INTERMEDIAZION

E

RICERCA E

SELEZIONE

SUPPORTO ALLA

RICOLLOCAZIONE

SCUOLE SECONDARIE

UNIVERSITÀ

ASSOCIAZIONI SINDACALI

ENTI BILATERALI

ASSOCIAZIONI DATORIALI

CCIAA

AGENZIE PER IL LAVORO

AGENZIE DI SOMMINISTRAZ.

AGENZIE DI RICERCA E SELEZIONE

AGENZIE DI INTERMEDIAZ.

CONSULENTI DEL LAVORO

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IL MINISTERO DEL LAVORO Dal 1997 inizia la progressiva delega di

funzioni alle Regioni ed alle Province (Dalla L. 264 del 1949 al D. Lgs.469/97)

Al Ministero resto un ruolo di coordinamento centrale, monitoraggio e valutazione

Resta il ruolo attivo nelle Relazioni industriali

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LE REGIONI Dal 1997 inizia la competenza di

coordinamento sul collocamento (D. Lgsvo. 469/97) e sulle politiche del lavoro (L. Cost. n. 3 del 2001 – Riforma del Titolo V della Costituzione)

Hanno anche un ruolo nelle relazioni industriali

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LE PROVINCE/CPI Con il D. Lgs.vo 469/97 gestiscono il

collocamento attraverso i nuovi Centri per l’Impiego

Con il D. Lgs.vo 181/00 e 297/02 cambia il concetto di disoccupazione:

Da disoccupato che “aspetta” di essere collocato

A persona che effettua la DID – Dichiarazione di Immediata Disponibilità all’impiego e sviluppa un atteggiamento proattivo nella ricerca “attiva di lavoro”

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LE PROVINCE/CPI oltre agli adempimenti amministrativi,

devono erogare nuovi servizi di: Accoglienza e informazioni Orientamento Intermediazione Consulenza alle impresePer migliorare l’occupabilità del

cittadino

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LE PROVINCE/CPI L’ultima forma di collocamento obbligatorio riguarda i lavoratori

diversamente abili (L. 68/99).SOGGETTI BENEFICIARI Persone affette da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali

e portatori di handicap intellettivo, che comportino una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%.

Persone invalide del lavoro con grado di invalidità superiore al 33%

Persone non vedenti, persone sorde Persone invalide di guerra. invalide civili di guerra e invalide

per servizio Vedove, orfani, profughi ed equiparati ad orfani, nonché i

soggetti individuati dalla legge 407 del 1998 (vittime del terrorismo e della criminalità organizzata)

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LE PROVINCE/CPI/COLLOCAMENTO OBBLIGATORIOSOGGETTI OBBLIGATI ALL’ASSUNZIONE E QUOTA D’OBBLIGODatori di lavoro con n. dipendenti :

• da 15 a 35 un disabile • da 36 a 50 due disabili • da 51 a 150 7% (disabili) e un altro beneficiaro della legge 68/99• oltre 150 7% (disabili) 1% di altri beneficiari della legge 68/99

CONVENZIONI Gli uffici competenti possono stipulare convenzioni con il datore di lavoro al fine di

favorire l’inserimento dei disabili.Nelle convenzioni si possono stabilire i tempi, e modalità delle assunzioni (facoltà

di scelta nominativa, svolgimento di tirocini, assunzione con contratto a termine, periodi di prova piu’ ampi)L’organismo competente può proporre l’adozione di deroghe ai limiti di eta’ e di durata dei contratti di formazione lavoro e apprendistato, se giustificati da specifici progetti di inserimento mirato.

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LE PROVINCE/CPI/COLLOCAMENTO OBBLIGATORIOAGEVOLAZIONI FISCALIAttraverso le convenzioni e, nei limiti del Fondo Nazionale, si possono

concordare: Fiscalizzazione per max otto anni dei contributi previdenziali e

assistenziali per l’assunzione di lavoratori disabili con ridotta capacità lavorativa superiore al 79%.

Fiscalizzazione per max otto anni dei contributi previdenziali e assistenziali per per l’assunzione di lavoratori con handicap intellettivo e psichico indipendentemente dalla percentuale di invalidità.

Fiscalizzazione del 50% per max. 5 anni per l’assunzione di lavoratori con ridotta capacita’ lavorativa tra il 67 e 79%

Rimborso forfetario parziale delle spese necessarie per la trasformazione del posto di lavoro per disabili con invalidità superiore al 50% o per l’apprestamento di tecnologie di telelavoro o la rimozione di barriere architettoniche.

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LE REGIONI/LE PROVINCE/CPI/CRISI AZIENDALI-AMMORTIZZATORI SOCIALILA CASSA INTEGRAZIONE

Le fasi di difficoltà o di vera e propria crisi d'impresa comportano notevoli problemi occupazionali, che assumono importanza, oltre che sotto il profilo economico, anche sul piano sociale. Proprio per sostenere l'impresa e i lavoratori  lo Stato ha predisposto un articolato sistema di interventi. In base alla legge 223/1991 tale sistema può essere così riassunto:

- nel caso in cui l'azienda sia colpita da crisi, temporanea o strutturale, il cui superamento permetterà il mantenimento degli stessi livelli occupazionali è previsto l'intervento  della cassa integrazione guadagni (cig) ordinaria o straordinaria

- nell'ipotesi in cui l'azienda ritenga di NON poter mantenere gli stessi livelli occupazionali è previsto l'avvio di procedure che portano ai licenziamenti collettivi  e alla conseguente collocazione in mobilità dei lavoratori licenziati

Tra i più importanti ammortizzatori sociali italiani, la cassa integrazione guadagni è un intervento di sostegno per lavoratori e aziende in difficoltà. La cassa integrazione guadagni ordinaria (Cigo) interviene per difficoltà temporanee e a carattere transitorio dell'industria (escluso l'artigianato) a prescindere dal numero di dipendenti, del settore edile e dell'agricoltura (per eventi metereologici). L'ente competente in materia di Cigo è l'Inps.

La cassa integrazioni guadagni straordinaria (Cigs) è concessa nei casi di crisi, ristrutturazione, riorganizzazione, conversione produttiva, privatizzazioni, fallimento, ecc., alle imprese industriali con più di 15 dipendenti e del commercio con più di 50, e alle aziende dell'editoria.

Entrambi gli istituti garantiscono ai lavoratori messi in cassa integrazione, cioè temporaneamente sospesi dal lavoro o impiegati con orario ridotto, un sostegno al reddito. La misura dell'integrazione è identica: l'80% della retribuzione globale spettante per le ore non lavorate.Il decreto legislativo 23 dicembre 1997 n. 469 (art. 3 comma 2) ha conferito alle Regioni le competenze per svolgere l'esame congiunto previsto nelle procedure relative agli interventi di integrazione salariale straordinaria nonché quello previsto nelle procedure per la dichiarazione di mobilità del personale; con lo stesso articolo, al comma 3 ha conferito alle Regioni anche le competenze ad esprimere motivato parere in materia di Cigs.

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LE REGIONI/LE PROVINCE/CPI/CRISI AZIENDALI-AMMORTIZZATORI SOCIALI LA MOBILITA’L'iscrizione in lista di mobilità consente di usufruire di particolari misure di politica del

lavoro tra cui le agevolazioni contributive alle aziende che assumano lavoratori in mobilità o, per i lavoratori collocati in mobilità da imprese che rientrano nel campo di applicazione della Cigs, di benefici economici (indennità di mobilità).

Possono essere iscritti in lista di mobilità prevista dall'art.6, L. 223/1991:1. i lavoratori licenziati a seguito di riduzione, trasformazione e cessazione di attività o di

lavoro da parte di imprese tenute alla effettuazione delle procedure di mobilità (artt. 4 e 24, L. 223/1991), vale a dire che occupino più di 15 dipendenti e che intendano effettuare almeno cinque licenziamenti nell'arco di 120 giorni in ciascuna o più unità produttive nell'ambito di una stessa provincia (licenziamenti collettivi).

2. i lavoratori licenziati da imprese ammesse al trattamento Cigs che, non potendo reimpiegare tutti o parte dei lavoratori sospesi, avviano le procedure di mobilità (art. 4, L. 223/1991).

3. i lavoratori licenziati per giustificato motivo oggettivo connesso a riduzione, trasformazione o cessazione di attività o di lavoro, da imprese anche con meno di 15 dipendenti (art. 4, L. 236/1993), per le quali non ricorrano le condizioni per l'attivazione delle procedure di mobilità (più di 15 dipendenti e almeno 5 licenziamenti nell'arco di 120 gg.).Possono essere iscritti in lista di mobilità i lavoratori - operai, impiegati, quadri - assunti con contratto di lavoro a carattere continuativo e quindi non a termine o stagionale.I nominativi dei lavoratori licenziati a seguito delle procedure di mobilità, vengono comunicati direttamente dall'azienda interessata all'Ufficio mobilità dell'Assessorato Formazione e Lavoro Regionale, che provvede alla compilazione e approvazione degli elenchi dei lavoratori inseriti in lista di mobilità, e al loro invio agli uffici competenti (Centri per l'impiego e Inps).

Il lavoratore deve presentarsi entro 60 giorni dal licenziamento presso il Centro per l'impiego territorialmente competente e chiedere l'iscrizione alle liste di mobilità, munito dei seguenti documenti:- lettera di licenziamento- carta di identità- codice fiscale

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LE REGIONI/LE PROVINCE/CPI/CRISI AZIENDALI-AMMORTIZZATORI SOCIALI

L'INDENNITÀ DI MOBILITÀL'indennità di mobilità spetta ai lavoratori licenziati da imprese destinatarie

di cassa integrazione guadagni straordinaria (Cigs) I lavoratori licenziati a seguito di una delle condizioni sopra indicate devono comunque:

essere iscritti nelle liste di mobilità approvate dalla Commissione regionale per le Politiche del Lavoro attraverso l'apposita Sottocommissione

essere stati assunti con contratto di lavoro a carattere continuativo e quindi non a termine o stagionale

far valere una anzianità aziendale di dodici mesi, di cui almeno sei mesi di lavoro effettivamente prestato, compresi i periodi di sospensione del lavoro per ferie, festività, infortuni nonché per il periodo di astensione obbligatoria per maternità

DurataLa durata dell'indennità varia in relazione all'età del lavoratore al momento

del licenziamento e all'ubicazione dell'azienda:  per lavoratori fino a 39 anni dura 12 mesi se provengono da aziende del

centro nord e 24 per aziende del Mezzogiorno per lavoratori tra 40 e 49 anni i mesi diventano 24 nel centro nord e 36

nel Mezzogiorno per lavoratori da 50 anni compiuti in poi, 36 mesi nel centro-nord e 48

nel Mezzogiorno

L'indennità viene sospesa quando l'interessato viene assunto con contratto a tempo determinato o a tempo parziale.

L’indennità non è prevista per i lavoratori provenienti da aziende con meno di 15 dipendenti (L. 236/93)

EntitàL'entità dell'indennità è pari al 100% della Cigs per i primi 12 mesi e all'80%

per i periodi successivi. Esistono importi massimi.

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LE REGIONI/LE PROVINCE/CPI/CRISI AZIENDALI-AMMORTIZZATORI SOCIALI

AGEVOLAZONI PER I DATORI DI LAVORO CHE ASSUMANO LAVORATORI IN MOBILITA’

CONTRIBUZIONE EQUIPARATA AL CONTRATTO DI APPRENISTATO

50% INDENNITA’ DI MOBILITA’ PER 12 MESI

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DISOCCUPAZIONE ORDINARIAE' un'indennità che spetta ai lavoratori, assicurati contro la disoccupazione, che siano

stati licenziati. Spetta anche ai lavoratori che sono stati sospesi da aziende colpite da eventi temporanei non causati né dai lavoratori né dal datore di lavoro (mancanza di lavoro, di commesse o di ordini, crisi di mercato ecc.). Non spetta ai lavoratori che si dimettano volontariamente, a meno che non si tratti di dimissioni per giusta causa (mancato pagamento della retribuzione, molestie sessuali, variazione delle mansioni ecc.). Per ottenerla bisogna essere assicurati all'Inps da almeno due anni e avere almeno 52 contributi settimanali nel biennio precedente la data di cessazione del rapporto di lavoro.

PER QUANTO TEMPO E IMPORTIA partire dal 1° gennaio 2008 la durata dell’indennità di disoccupazione passa da 7 a 8

mesi, che diventano 12 per coloro che hanno superato i cinquanta anni di età.Ai lavoratori sospesi spetta nel limite massimo di 65 giorni.

L’indennità di disoccupazione in pagamento dal 1° gennaio 2008, è pari al 60% della retribuzione lorda mensile per i primi 6 mesi, al 50% per il settimo e l’ottavo mese e al 40% per i mesi successivi. Ai lavoratori sospesi è pagata nella misura del 50% della retribuzione. L’importo massimo dell’indennità è di € 858,58 elevato a € 1.031,93 per i lavoratori che hanno una retribuzione mensile lorda superiore a € 1.857,48.

QUANDO CESSA Il trattamento si interrompe quando il lavoratore: ha percepito tutte le giornate d'indennità spettanti viene avviato ad un nuovo lavoro diventa titolare di pensione diretta viene cancellato dalle liste di disoccupazione.

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DISOCCUPAZIONE A REQUISITI RIDOTTI A CHI SPETTA

Spetta ai lavoratori che non hanno 52 contributi settimanali negli ultimi due anni, ma che:  nell'anno precedente hanno lavorato almeno 78 giornate, comprese le festività e le giornate di assenza indennizzate (malattia, maternità ecc.);risultino assicurati da almeno due anni e hanno almeno un contributo settimanale prima del biennio precedente la domanda. Spetta, di regola, per un numero di giornate pari a quelle effettivamente lavorate nell'anno precedente e per un massimo di 180 giornate.

QUANTO SPETTAL’importo è pari al 35% della retribuzione media giornaliera per i primi 120 giorni e al 40% per i giorni successivi, nei limiti di un importo massimo mensile lordo di 844,06 €, elevato a 1.014,48 € per i lavoratori che hanno una retribuzione lorda mensile superiore a 1.826,07 €.

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LE AGENZIE PER IL LAVORO PRIVATECon il D. Lgs.vo 469/97 nascono le prime Agenzie

cd INTERINALI, con la legge Biagi (D. 276/03) i loro compiti si estendono a:

SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO INTERMEDIAZIONE RICERCA E SELEZIONE DEL PERSONALE SUPPORTO ALLA RICOLLOCAZIONE

PROFESSIONALEA seconda che facciano tutte le attività o una sola

abbiamo: AGENZIE PER IL LAVORO AGENZIE DI SOMMINISTRAZIONE (EX

INTERINALI) AGENZIE DI INTERMEDIAZIONE AGENZIE DI RICERCA E SELEZIONE AGENNZIE DI

OUTPLACEMENT/RICOLLOCAZIONE

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COSA È IL MERCATO DEL LAVORO E COME FUNZIONA/ATTORI

LE UNIVERSITA’ Con la Legge Biagi (D. Lgs. 276/03)

vengono autorizzate a svolgere intermediazione attraverso i loro uffici placement

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COSA È IL MERCATO DEL LAVORO E COME FUNZIONA/ATTORI

CONSULENTI DEL LAVORO Con la Legge Biagi (D. Lgs. 276/03)

vengono autorizzati a svolgere intermediazione attraverso una propria fondazione

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COSA È IL MERCATO DEL LAVORO E COME FUNZIONA/ATTORI

ASSOCIAZIONI DATORIALI E SINDACALI, ENTI BILATERALI, ASSOCIAZIONI TERZO SETTORE

Con la Legge Biagi (D. Lgs. 276/03) vengono autorizzate a svolgere intermediazione

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COSA È IL MERCATO DEL LAVORO E COME FUNZIONA/ATTORI

COMUNI, SCUOLE SECONDARIE SUPERIORI, CCIAA

Con la Legge Biagi (D. Lgs. 276/03) vengono autorizzate a svolgere intermediazione, purchè accreditate dalla Regione

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COSA È IL MERCATO DEL LAVORO E COME FUNZIONA/ATTORI

EUR.E.S – European Employment Services La forza operativa della rete è determinata dal gran numero di

consiglieri, manager, assistenti e referenti (più di duemila) ripartiti sull'intero territorio dello Spazio Economico Europeo (Unione Europea allargata ai nuovi membri + Norvegia, Islanda e Liechtenstein) e dal 2002 anche in Svizzera, che informano, consigliano ed orientano i candidati alla mobilità lavorativa o le imprese interessate alle assunzioni internazionali.

L'Eures dispone di un efficiente sistema di comunicazione istituzionale denominato Portale Europeo per la Mobilità Professionale (Portale EURES) che consente diverse funzionalità:

L'accesso ad una banca dati di offerte di lavoro a livello comunitario;

L'accesso ad una banca di informazioni generali sulle condizioni di vita e di lavoro nei Paesi aderenti e alle possibilità di formazione all'estero;

L'utilizzo di un sistema di posta elettronica e di newsletter/forum che permette una rapida e semplice comunicazione tra gli operatori

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COSA È IL MERCATO DEL LAVORO E COME FUNZIONA/DEFINIZIONI E SITUAZIONE ITALIANA E REGIONALE

Forze di lavoro: comprendono le persone occupate e quelle in cerca di occupazione.Occupati: comprendono le persone di 15 anni e più che alla domanda sulla condizione professionale rispondono:• di possedere un’occupazione, anche se nella settimana di riferimento non hanno svolto attività lavorativa (occupati dichiarati);• di essere in una condizione diversa da occupato, ma di aver effettuato ore di lavoro nella settimana di riferimento (altre persone con attività lavorativa).Persone in cerca di occupazione: comprendono le persone di 15 anni e più che dichiarano:• una condizione professionale diversa da occupato;• di non aver effettuato ore di lavoro nella settimana di riferimento dell'indagine;• di essere alla ricerca di un lavoro;• di aver effettuato almeno un’azione di ricerca di lavoro nei 30 giorni che precedono la rilevazione;• di essere immediatamente disponibili ad accettare un lavoro, qualora venga loro offerto.Tasso di occupazione: rapporto tra gli occupati e la popolazione di 15 anni e più.Tasso di disoccupazione: rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le forze di lavoro.Tasso di inattività: rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento. La somma del tasso di inattività e del tasso di attività è pari al 100 per cento (Fonte: ISTAT)

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COSA È IL MERCATO DEL LAVORO E COME FUNZIONA/DEFINIZIONI E SITUAZIONE ITALIANA E REGIONALE

In base alle Decisioni del Consiglio di Lisbona che ha ridefinito la SEO – Strategia Europea per l’Occupazione, gli stati membri dell’UE dovranno raggiungere nel 2010:Un tasso di occupazione complessivo del 70%Un tasso di occupazione femminile del 60%Un tasso di occupazione dei così detti lavoratori maturi (over 50) del 50%

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COSA È IL MERCATO DEL LAVORO E COME FUNZIONASITUAZIONE ITALIANA E REGIONALE(Istat, RCFL)

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 TOTALETOTALE

 

 

Tav. 1 Popolazione per sesso, condizione lavorativa, età. Media 2008

Maschi Femmine Totale Province / Regioni Occupati

In Cerca

No Forza

Totale Occupati In

Cerca No

Forza Totale Occupati

In Cerca

No Forza

Totale

Puglia 868 90 698 1.656 418 79 1.293 1.790 1.287 169 1.991 3.446 Foggia 139 15 122 275 55 10 229 294 193 25 351 569 Bari 363 33 256 652 180 29 483 692 542 62 739 1.344 Taranto 124 11 102 238 55 9 193 257 179 21 295 494 Brindisi 81 9 74 163 44 9 128 181 125 17 202 344 Lecce 161 22 144 328 86 22 259 367 247 44 404 694 ITALIA 14.064 820 9.659 24.543 9.341 872 16.200 26.413 23.405 1.692 25.859 50.956 Fonte: Elaborazione Italia Lavoro su dati, “RCFL Media 2008”, ISTAT, 2009

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 TOTALETOTALE

 

 

Tav. 2 Occupati per Settore Economico, regione e provincia, 2008

Agricoltura Industria Servizi Totale

Province /

Regione

Dip

end

enti

Ind

ipen

den

ti

To

tale

%

Dip

end

enti

Ind

ipen

den

ti

To

tale

%

Dip

end

enti

Ind

ipen

den

ti

To

tale

%

Dip

end

enti

Ind

ipen

den

ti

To

tale

Puglia 74 34 109 8 263 64 327 25 619 232 851 66 956 330 1.287 Foggia 16 8 24 12 36 11 46 24 90 33 123 64 141 52 193 Bari 22 14 37 7 111 25 136 25 266 104 370 68 399 143 542 Taranto 16 4 20 11 42 6 48 27 86 24 111 62 145 35 179 Brindisi 11 4 14 11 29 4 34 27 58 19 77 62 98 27 125 Lecce 10 4 14 6 45 18 63 26 118 52 170 69 173 74 247 ITALIA 425 470 895 4 5.499 1.456 6.955 30 11.522 4.033 15.555 66 17.446 5.959 23.405 Fonte: Elaborazione Italia Lavoro su dati, “RCFL Media 2008”, ISTAT, 2009

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 TOTALETOTALE

 

 

Tav. 3 Tassi di attività per classi di età Regionale e Provinciale, Media 2008 (valori %)

TOTALE

REGIONI E PROVINCE 15 - 24 anni

25 - 34 anni

35 - 44 anni

45 - 54 anni

55 anni e oltre

Totale 15-64 anni

Puglia 29,0 66,6 67,0 61,4 14,3 52,9 Foggia 24,5 55,9 58,2 60,8 16,1 47,7

Bari 32,4 69,4 68,4 63,0 15,7 55,5 Taranto 26,3 69,7 68,9 55,9 11,3 50,9 Brindisi 33,2 64,3 65,6 60,4 11,7 52,4 Lecce 25,8 69,8 70,3 63,2 13,7 53,7 ITALIA 30,9 76,9 80,9 76,1 15,6 63,0

MASCHI

Puglia 35,6 82,4 90,0 87,3 22,5 70,3 Foggia 33,6 78,7 82,8 87,4 24,9 67,3

Bari 37,9 83,7 90,7 89,8 25,3 72,9 Taranto 39,7 88,1 96,0 81,4 16,5 70,0 Brindisi 38,2 76,5 87,8 86,3 17,7 67,5 Lecce 28,8 81,2 91,2 86,3 22,3 69,1 ITALIA 35,9 86,8 93,8 91,8 23,1 74,4

FEMMINE

Puglia 22,0 50,9 44,7 37,2 7,5 35,9 Foggia 14,9 33,8 34,7 33,6 8,9 28,4

Bari 26,8 54,7 46,9 37,5 7,5 38,3 Taranto 12,7 50,3 41,4 34,3 6,9 32,3 Brindisi 27,3 53,1 44,0 38,2 6,9 37,9 Lecce 22,8 58,6 50,1 40,9 7,1 39,0 ITALIA 25,7 66,8 67,8 60,7 9,5 51,6

Fonte: Elaborazione Italia Lavoro su dati, “RCFL Media 2008”, ISTAT, 2009

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 TOTALETOTALE

 

 

Tav. 4. Tasso di occupazione RCFL Media 2008, Confronto tra Regioni

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 TOTALETOTALE

 

 

Tav. 5 Tassi di Occupazione Regionale e Provinciali per classi di età, Media 2008

REGIONI E PROVINCE 15 - 24 anni

25 - 34 anni

35 - 44 anni

45 - 54 anni

55 anni e oltre

Totale 15-64 anni

MASCHI E FEMMINE Puglia 19,8 56,6 60,5 58,2 13,7 46,7 Foggia 16,4 46,8 52,9 57,8 15,6 42,1

Bari 23,4 60,8 61,8 60,1 15,2 49,7 Taranto 17,9 61,2 63,5 53,5 10,7 45,6 Brindisi 24,7 53,3 58,9 57,3 11,2 46,0 Lecce 14,7 55,1 62,2 58,3 13,1 45,6 ITALIA 24,4 70,1 76,5 73,2 15,1 58,7

Lisbona 2010 50 70 MASCHI

Puglia 25,8 71,8 84,0 83,1 21,7 63,6 Foggia 25,3 66,6 77,0 83,7 24,0 60,6

Bari 28,1 74,8 84,2 86,0 24,7 66,7 Taranto 26,7 82,0 91,9 77,3 15,5 64,2 Brindisi 32,2 65,0 81,0 81,6 16,8 61,0 Lecce 17,6 64,8 84,9 81,1 21,3 60,8 ITALIA 29,1 80,4 90,1 89,0 22,4 70,3

Lisbona 2010 50 70 FEMMINE

Puglia 13,6 41,5 37,7 34,8 7,2 30,2 Foggia 6,9 27,6 30,0 31,4 8,7 23,8

Bari 18,6 46,4 40,3 35,4 7,1 33,0 Taranto 9,0 39,5 34,8 33,5 6,7 27,6 Brindisi 15,9 42,6 37,5 36,4 6,7 31,6 Lecce 11,7 45,7 40,4 36,3 6,7 31,1 ITALIA 19,4 59,6 62,7 57,8 9,2 47,2

Lisbona 2010 50 60

Fonte: Elaborazione Italia Lavoro su dati, “RCFL Media 2008”, ISTAT, 2009

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 TOTALETOTALE

 

 

Tav. 6 Tassi di Disoccupazione Regionale e Provinciali per sesso e classi di età, Media 2008

Maschi Femmine Maschi e Femmine REGIONI E PROVINCE

15-24 anni

25 anni e oltre

Totale 15-24 anni

25 anni e oltre

Totale 15-24 anni

25 anni e oltre Totale

Puglia 27,6 7,5 9,4 38,3 13,1 15,8 31,6 9,4 11,6 Foggia 24,5 8,0 9,7 53,9 11,6 15,7 33,1 9,1 11,5

Bari 25,9 6,6 8,4 30,5 11,6 13,9 27,8 8,3 10,3 Taranto 32,7 5,6 8,3 29,2 13,4 14,5 31,9 8,1 10,3 Brindisi 15,7 8,7 9,5 41,8 13,0 16,4 25,5 10,3 12,0 Lecce 38,9 9,6 11,9 48,6 16,9 20,2 43,1 12,3 15,0 ITALIA 18,9 4,4 5,5 24,7 7,2 8,5 21,3 5,6 6,7

Fonte: Elaborazione Italia Lavoro su dati, “RCFL Media 2008”, ISTAT, 2009

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 TOTALETOTALE

 

Tav. 7. Tasso di disoccupazione RCFL Media 2008, Confronto tra Regioni

Tavola tratta dal” Documento sintetico RCFL Media 2008”, ISTAT 2009

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IL MERCATO DEL LAVORO: STANDARD E CLASSIFICAZIONI

COSA è UN PROFILO PROFESSIONALE

UN INSIEME DI:• CONOSCENZE TEORICHE (SAPERE)•COMPETENZE OPERATIVE E CHIAVE (SAPER FARE)•COMPETENZE TRASVERSALI/ABILITA’ (SAPER ESSERE)

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IL MERCATO DEL LAVORO: STANDARD E CLASSIFICAZIONI

CLASSIFICAZIONE DELLE PROFESSIONI ISTAT(CP2001)

Elaborata e aggiornata ogni dieci anni dall'Istat in occasione dei Censimenti della popolazione, la Classificazione delle professioni è lo strumento di riferimento utilizzato nel nostro Paese per rilevare le professioni.

L'ultima classificazione, prodotta nel 2001, tiene conto del doppio vincolo metodologico del raccordo con la precedente classificazione del 1991 e con la classificazione adottata a livello internazionale, la International Standard Classification of Occupation (ISCO88), ed è per questo motivo completamente raccordabile sia ad essa sia alla versione adottata a livello comunitario (ISCO88-COM).

Le professioni sono organizzate in 9 grandi gruppi dettagliati, a seconda del campo delle competenze, in 37 gruppi, 121 classi, 519 categorie e 6.300 voci professionali.

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IL MERCATO DEL LAVORO: STANDARD E CLASSIFICAZIONI

L'Istat pubblica la nuova classificazione delle attività economiche Ateco 2007, in vigore a partire dal 1° Gennaio 2008, con un calendario specifico per le singole indagini statistiche ed unico per i paesi della Ue.Tale classificazione costituisce la versione nazionale della nomenclatura europea, NACE rev.2, pubblicata sull'Official Journal il 20 dicembre 2006 (Regolamento (CE) n.1893/2006 del PE e del Consiglio del 20/12/2006).L'Ateco 2007 è stata definita ed approvata da un Comitato di gestione appositamente costituito. Esso prevede la partecipazione, oltre all'Istat che lo coordina, di numerose figure istituzionali: i Ministeri interessati, gli Enti che gestiscono le principali fonti amministrative sulle imprese (mondo fiscale e camerale, enti previdenziali, ecc.) e le principali associazioni imprenditoriali.Grazie alla stretta collaborazione avuta con l'Agenzia delle Entrate e le Camere di Commercio si è pervenuti ad un'unica classificazione.Per la prima volta il mondo della statistica ufficiale, il mondo fiscale e quello camerale adotteranno la stessa classificazione delle attività economiche. Tale risultato costituisce un significativo passo in avanti nel processo di integrazione e semplificazione delle informazioni acquisite e gestite dalla Pubblica Amministrazione.

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IL MERCATO DEL LAVORO: STANDARD E CLASSIFICAZIONI

L'ISCED (International Standard Classification of Education, classificazione internazionale standard dell'educazione) è uno standard creato dall'UNESCO come sistema internazionale di classificazione standard per l'istruzione.Livelli di istruzioneDiagramma dei livelli di istruzione secondo lo standard ISCEDLivello 0 - Istruzione pre-elementare [Pre-primary education]

Costituisce lo stadio iniziale del sistema di istruzione organizzato, è pensato principalmente come introduzione dei bambini ad un ambiente scolastico. Nel sistema d'istruzione italiano corrisponde alla scuola materna.

Livello 1 - Istruzione elementare o primo stadio di istruzione base [Primary education or first stage of basic education]

Nel sistema d'istruzione italiano corrisponde alla scuola elementare. Livello 2 - Istruzione secondaria inferiore o secondo stadio di istruzione base [Lower secondary or second stage of basic education]; La fine di questo livello in molti paesi coincide con la fine dell'istruzione obbligatoria.

Nel sistema d'istruzione italiano corrisponde alla scuola media inferiore. Livello 2A Programmi finalizzati all'accesso diretto al livello 3 in una sequenza che porti all'educazione terziaria, per esempio ingresso al livello 3A o 3B. ;Livello 2B Programmi finalizzati all'accesso diretto al livello 3C. ; Livello 2C Programmi principalmente finalizzati all'accesso diretto al mercato del lavoro.

Livello 3 - Istruzione secondaria superiore [(Upper) secondary education] Nel sistema d'istruzione italiano corrisponde alla scuola media superiore. Livello 3A ; Programmi finalizzati all'accesso al livello 5A. ; Livello 3B Programmi finalizzati all'accesso al livello 5B. Livello 3C Programmi non finalizzati all'accesso ai livelli 5A e 5B. Questi programmi sono finalizzati invece all'inserimento nel mercato del lavoro, ai programmi del livello 4 o a ulteriori programmi del livello 3.

Livello 4 - Istruzione post-secondaria non terziaria [Post-secondary non-tertiary education] Questo livello si colloca a cavallo tra l'istruzione secondaria superiore (livello 3) e il primo stadio dell'educazione terziaria (livello 5). Livello 4A Programmi preparatori all'ingresso al livello 5. Livello 4B Programmi finalizzati all'accesso al mercato del lavoro.

Livello 5 - Primo stadio dell'educazione terziaria [First stage of tertiary education] Programmi terziari aventi contenuto più avanzato di quelli offerti ai livelli 3 e 4. L'ingresso a questi programmi richiede di solito il completamento dei livelli 3A o 3B o una qualifica simile al livello 4A. Nel sistema d'istruzione italiano corrisponde alla laurea (di primo o secondo livello). Livello 5A Programmi basati sulla teoria / preparatori alla ricerca (storia, filosofia, matematica, etc.) o finalizzati all'accesso a professioni con abilità superiori (medicina, odontoiatria, architettura, ecc.). Livello 5B Programmi specifici pratico-tecnico-occupazionali.

Livello 6 - Secondo stadio dell'istruzione terziaria [Second stage of tertiary education] Nel sistema d'istruzione italiano corrisponde al dottorato di ricerca.

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IL MERCATO DEL LAVORO: STANDARD E CLASSIFICAZIONI

IL THESAURUS DELLE FIGURE PROFESSIONALI, scaricabile liberamente, è stato predisposto dal  Ministero del Lavoro come strumento di consultazione per tutti gli operatori attivi nel mercato del lavoro.Thesaurus è uno strumento di lavoro che consente di consultare il repertorio delle Figure Professionali con la descrizione completa delle stesse. L’utente attraverso l’uso del pannello di comandi principali ha tre opzioni di ricerca: •Ricerca Elementi; •Ricerca Competenze; •Navigatore figure. La Ricerca Elementi  consente, attraverso la selezione dell’elemento di interesse dall’elenco del dizionario Isced, di visualizzare (a secondo della scelta tra conoscenza e abilità) una lista relativa alla descrizione dell’elemento stesso.

La Ricerca Competenze  consente, attraverso la selezione dell’elemento di interesse dall’elenco del dizionario Isced, di visualizzare una lista relativa alla descrizione della competenza dell’elemento stesso.

Il  Navigatore Figure ha una doppia opzione di ricerca per accedere all’elenco delle figure: per Aree occupazionali; per nome profilo (professione). Selezionando l’Area occupazione compare l’elenco, in ordine alfabetico, delle Figure disponibili. Successivamente alla scelta della Figura di interesse viene visualizzato il descrittivo che può essere stampato.

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IL MERCATO DEL LAVORO: STANDARD E CLASSIFICAZIONI

ORIENTAONLINE: LA BD PROFESSIONI DI ISFOL http://old.isfol.it/orientaonline/Orientaonline è una banca dati integrata finalizzata all'orientamento e alla formazione professionale che contiene dati ed informazioni dettagliate sulle professioni raggruppate secondo una mappa delle aree occupazionali che tende a coprire l'intero sistema produttivo del nostro paese.

Le professioni sono raggruppate in ordine alfabetico, per area di interesse e per aree occupazionali.

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IL MERCATO DEL LAVORO DOMANI: L’INDAGINE UNIONCAMERE MINISTERO DEL LAVOROEXCELSIOR

http://excelsior.unioncamere.net/

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IL MERCATO DEL LAVORO DOMANI: LE PROFESSIONI DELL’AREA RU

http://old.isfol.it/orientaonline/consulta/figure_area.asp?CODAREA=A06&DENOMAREA=Gestione+delle+Risorse+umane

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Le Principali Norme sul Lavoro

Costituzione Repubblicana L. 300/70 “Statuto dei Lavoratori”

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Lo Statuto dei Lavoratori “Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà

sindacale e dell'attività sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento” La Legge n. 300 del 1970, nota come Statuto dei lavoratori, ha due obiettivi fondamentali.

Il primo è la tutela della libertà e della dignità del lavoratore con riferimento a situazioni repressive che si possono verificare nell’impresa, quali ad esempio, l’uso della polizia privata nelle fabbriche (art. 2), le perquisizioni personali (art. 6), l’uso di mezzi audiovisivi e tecnici in genere per il controllo a distanza dell’attività dei lavoratori (art. 4), l’esercizio del potere disciplinare (art. 7).

Il secondo obiettivo della Legge è espressione della posizione che lo Stato ha assunto in materia di rapporti sindacali sulla linea di una politica di sostegno delle organizzazioni sindacali dei lavoratori. Il legislatore ha cioè ritenuto, da un lato, che, per un fatto di democrazia sostanziale, dovesse essere legittimata la presenza del sindacato all’interno delle imprese e, dall’altro, che tale presenza costituisse la migliore garanzia di una effettiva tutela dei lavoratori.

Si segnala in particolare, l’art. 28 della Legge di cui si tratta, per la sua valenza nella realtà delle relazioni industriali all'interno delle imprese, rubricato “Repressione della condotta antisindacale”, che si riporta di seguito.

Qualora il datore di lavoro ponga in essere comportamenti diretti ad impedire o limitare l'esercizio della libertà e della attività sindacale nonché del diritto di sciopero, su ricorso degli organismi locali delle associazioni sindacali nazionali che vi abbiano interesse, il pretore del luogo ove è posto in essere il comportamento denunziato, nei due giorni successivi, convocate le parti ed assunte sommarie informazioni, qualora ritenga sussistente la violazione di cui al presente comma, ordina al datore di lavoro, con decreto motivato ed immediatamente esecutivo, la cessazione del comportamento illegittimo e la rimozione degli effetti.

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Lo Statuto dei Lavoratori

Art. 18 (Reintegrazione nel posto di lavoro).il giudice dichiara inefficace il licenziamento ai sensi o

annulla il licenziamento intimato senza giusta causa o giustificato motivo e ordina al datore di lavoro, imprenditore e non imprenditore, che in ciascuna sede, stabilimento, filiale, ufficio o reparto autonomo nel quale ha avuto luogo il licenziamento occupa alle sue dipendenze più di quindici prestatori di lavoro o più di cinque se trattasi di imprenditore agricolo, di reintegrare il lavoratore nel posto di lavoro.

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La Legge Treu e il D.Lgs. 469/97

modifica della struttura e delle funzioni dei servizi all’impiego:

regionalizzazione delle funzioni pubbliche in materia di mercato del lavoro;

legittimazione del ruolo dei soggetti privati: società di fornitura di lavoro interinale e società di mediazione;

dal controllo dirigistico del mercato del lavoro ai servizi all’impiego e alle politiche attive;

nascita del Sistema Informativo lavoro (Sil) quale strumento catalizzatore dei nuovi servizi;

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La Legge Biagi e il D.Lgs. 276/2003Somministrazione di lavoro Il contratto di somministrazione dà la possibilità ad un soggetto (impresa) definito utilizzatore di rivolgersi ad un somministratore che fornisce i lavoratori necessari.Il lavoratore assunto da un somministratore svolge la sua attività nell’interesse e sotto la direzione e controllo dell’utilizzatore. Lavoro intermittente È un contratto che pone il lavoratore a disposizione del datore per lo svolgimento di prestazioni di carattere discontinuo a fronte del quale percepisce un’indennità di disponibilità.Lavoro ripartito È un contratto che impegna in solido due lavoratori a svolgere un’unica e identica obbligazione lavorativa Apprendistato: Sono definite tre tipologie di apprendistatoApprendistato per l’espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazioneApprendistato professionalizzanteApprendistato per l’acquisizione di un diploma o per percorsi di alta formazioneContratto di inserimento: Contratto finalizzato all’adattamento delle competenze professionali del lavoratore ad un determinato contesto lavorativo mediante un progetto individuale: Contratto di inserimento riservato alle seguenti tipologie di persone: Soggetti di età tra i 18 e 29 anni; Soggetti di età tra i 29 e 32 anni; disoccupati di lunga durata, Lavoratori con più di 50 anni che non abbiano lavorato per almeno due anni; Donne di qualsiasi età residenti in aree con alto tasso di disoccupazione femminile; Persone affette da grave handicap fisico, mentale o psichicoTirocini estivi di orientamento promozione di tirocini estivi per studenti, aventi durata massima di 3 mesi, a fini orientativi e di addestramento pratico. Eventuali borse di lavoro erogate non potranno superare l’importo di 600 euro al mese.