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PARROCCHIA DEI SS. NAZARO E CELSO BAREGGIO ANNO XV MAGGIO 2006 PONTE IL INFORMATORE LA COMUNICAZIONE PER LA COMUNIONE PARROCCHIALE 5 S. Rita da Cascia Calendario S. Rosario Festa della mamma 2006

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PARROCCHIA DEI

SS. NAZARO E CELSO

BAREGGIO

ANNO XV

MAGGIO 2006PONTEILINFORMATORE

LA COMUNICAZIONE PER LA COMUNIONEPARROCCHIALE

5

S. Rita da Cascia

Calendario S. Rosario

Festa della mamma 2006

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Sede: Piazza Cavour, 37 - Telefono 02.9013317 www.parrocchiabareggio.it E-mail: [email protected]

Sacerdoti: • don Gerolamo Castiglioni parroco Tel. e Fax 029013317 • don Giovanni Beltramini coadiutore Tel. 0290362399 • don Giuseppe Morstabilini coadiutore Tel. 029013270 - Fax 02.9027287

Sante Messe: Feriali ore 8 - 18 Giovedì ore 8 - 9 - 18 Festive ore 8 - 9.30 - 11 - 18.00 Prefestiva sabato sera ore 18

Orari delle confessioni: Tutti i giorni prima e dopo le S. Messe, giovedì mattina, sabato pomeriggio dalle 14.30 alle 18.30

Centro di Consulenza per la famiglia del Decanato di Magenta Via S. Martino 13 - 20013 MAGENTA - tel. 02.97.90.949

IL PONTEMensile di vita della Chiesa e attualità

Registrazione presso il Tribunale di MilanoN 954 del 16 dicembre 2005

Direttore Responsabile:Gerolamo Castiglioni

Impaginazione e stampa:Il Guado s.c.r.l. - Corbetta (MI)tel. 02.972111

PARROCCHIA SANTI NAZARO E CELSO, BareggioDecanato di Magenta, Zona Pastorale di Rho, Diocesi di Milano

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Maggio è il tempo delle rose, uno dei fiori più belli e delicati, espressione frequente di affezione e tenerezza. Sappiamo che le rose hanno anche le spine, ma queste fanno parte del corpo del fiore e quasi non si notano. Ma le rose strette in un pugno queste fanno stridore, perdono ogni senso di tenerezza... Voi lettori avrete capito il mio riferimento ad un simbolo di partito apparso nelle ultime, confuse, elezioni politiche.Questi signori agitano il pugno specialmente verso la Chiesa, verso la libertà di educazio-ne, verso chi difende la vita e la famiglia. Invocare la laicità dello Stato per poi alzare il pugno chiuso del laicismo più esaspera-to... proprio non riesco a sopportare questo simbolo e temo che farà scoppiare molte difficoltà nel nostro Paese. È sorprendente anche sapere chi lo ha scelto!

Ritorniamo alle rose, alle belle rose senza pugno, alle belle rose rosse per esprime-re una grande affezione o alle belle rose bianche che adornano l’altare in questo mese di maggio che è ancora scelto come il tempo propizio per sposarsi e formare una famiglia, secondo la sana tradizione dei nostri padri.Le rose hanno anche le spine, così come le cose belle e grandi non si raggiungono senza fatica. Siamo disposti anche a condividere la vita di coloro che sentono il dolore delle spine, ma non vediamo niente di buono in coloro che hanno la rosa stretta in un pugno. Vediamo più il pugno che la rosa!

In questa Pasqua ci è capitato di incontrare nel sacramento della confessione alcune persone che soffrono e lottano per non sfa-sciare la loro famiglia. Abbiamo condiviso con loro questo momento, promettendo di camminare insieme.Regalerei una bella rosa a queste famiglie. Non le rose strette in un pugno.

Cristo risorto è presente per alimentare o rinnovare l’amore tra uomo e donna, edu-candoli attraverso la scuola della Chiesa, a imparare il valore della “propria rosa”. Leggete il Piccolo Principe!

Don Gerolamo

Le rose senza pugno...

EDITORIALE3

Guercino, San Giuseppe con il bambino Gesù

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LE PAROLE DEL PAPA

Messa nella Cena del Signore, Giovedì Santo 13 aprile 2006

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“Avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine” (Gv 13, 1): Dio ama la sua creatura, l’uomo; lo ama anche nella sua caduta e non lo abbandona a se stesso. Egli ama sino alla fine. Si spinge con il suo amore fino alla fine, fino all’estremo: scende giù dalla sua gloria divina. Depone le vesti della sua gloria divina e indossa le vesti dello schiavo. Scende giù fin nell’estrema bassezza della nostra caduta. Si inginocchia davanti a noi e ci rende il servizio dello schiavo; lava i nostri piedi sporchi, affinché noi diventiamo ammissibili alla mensa di Dio, affinché diven-tiamo degni di prendere posto alla sua tavola – una cosa che da noi stessi non potremmo né dovremmo mai fare.Dio non è un Dio lontano, troppo distante e troppo grande per occuparsi delle nostre baz-zecole. Poiché Egli è grande, può interessarsi anche delle cose piccole. Poiché Egli è grande, l’anima dell’uomo, lo stesso uomo creato per l’amore eterno, non è una cosa piccola, ma è grande e degno del suo amore. La santità di Dio non è solo un potere incandescente, davanti al quale noi dobbiamo ritrarci atterriti; è potere d’amore e per questo è potere purificatore e risanante.

Dio scende e diventa schiavo, ci lava i piedi affinché noi possiamo stare alla sua tavola. In questo si esprime tutto il mistero di Gesù Cristo. In questo diventa visibile che cosa si-

gnifica redenzione. Il bagno nel quale ci lava è il suo amore pronto ad affrontare la morte. Solo l’amore ha quella forza purificante che ci toglie la nostra sporcizia e ci eleva alle altezze di Dio. Il bagno che ci purifica è Lui stesso che si dona totalmente a noi – fin nelle profondità della sua sofferenza e della sua morte. Continuamente Egli è questo amore che ci lava; nei sacramenti della purificazione - il battesimo e il sacramento della penitenza - Egli è continuamente inginocchiato davanti ai nostri piedi e ci rende il servizio da schiavo, il servizio della purificazione, ci fa capaci di Dio. Il suo amore è inesauribile, va veramente sino alla fine.

“Voi siete mondi, ma non tutti”, dice il Signore (Gv 13, 10). In questa frase si rivela il grande dono della purificazione che Egli ci fa, perché ha il desiderio di stare a tavola insieme con noi, di diventare il nostro cibo. “Ma non tutti” – esiste l’oscuro mistero del rifiuto, che con la vicenda di Giuda si fa presente e, proprio nel Giovedì Santo, nel giorno in cui Gesù fa dono di sé, deve farci riflettere. L’amore del Signore non conosce limite, ma l’uomo può porre ad esso un limite.

“Voi siete mondi, ma non tutti”: Che cosa è che rende l’uomo immondo? È il rifiuto dell’amo-re, il non voler essere amato, il non amare. È la superbia che crede di non aver bisogno di

Dio ci ama sino alla fine

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alcuna purificazione, che si chiude alla bontà salvatrice di Dio. È la superbia che non vuole confessare e riconoscere che abbiamo bisogno di purificazione. In Giuda vediamo la natura di questo rifiuto ancora più chiaramente. Egli valuta Gesù secondo le categorie del potere e del successo: per lui solo potere e successo sono realtà, l’amore non conta. Ed egli è avido: il denaro è più importante della comunione con Gesù, più importante di Dio e del suo amore. E così diventa anche un bugiardo, che fa il doppio gioco e rompe con la verità; uno che vive nella menzogna e perde così il senso per la verità suprema, per Dio. In questo modo egli si indurisce, diventa incapace della conversione, del fiducioso ritorno del figliol prodigo, e butta via la vita distrutta.

“Voi siete mondi, ma non tutti”. Il Signore oggi ci mette in guardia di fronte a quell’au-tosufficienza che mette un limite al suo amore illimitato. Ci invita ad imitare la sua umiltà, ad affidarci ad essa, a lasciarci “contagiare” da essa. Ci invita – per quanto smarriti possiamo sentirci – a ritornare a casa e a permettere alla sua bontà purificatrice di tirarci su e di farci entrare nella comunione della mensa con Lui, con Dio stesso.

Aggiungiamo un’ultima parola di questo inesauribile brano evangelico: “Vi ho dato l’esempio...” (Gv 13,15); “Anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri” (Gv 13,14). In che cosa consiste il “lavarci i piedi gli uni gli altri”? Che cosa significa in concreto? Ecco, ogni opera di bontà per l’altro – specialmente per i sofferenti e per coloro che sono poco stimati – è un servizio di lavanda dei piedi. A

questo ci chiama il Signore: scendere, imparare l’umiltà e il coraggio della bontà e anche la disponibilità ad accettare il rifiuto e tuttavia fidarsi della bontà e perseverare in essa. Ma c’è ancora una dimensione più profonda. Il Signore toglie la nostra sporcizia con la forza purificatrice della sua bontà. Lavarci i piedi gli uni gli altri significa soprattutto perdonarci in-stancabilmente gli uni gli altri, sempre di nuovo ricominciare insieme per quanto possa anche sembrare inutile. Significa purificarci gli uni gli altri sopportandoci a vicenda e accettando di essere sopportati dagli altri; purificarci gli uni gli altri donandoci a vicenda la forza san-tificante della Parola di Dio e introducendoci nel Sacramento dell’amore divino.

Il Signore ci purifica, e per questo osiamo accedere alla sua mensa. Preghiamolo di do-nare a tutti noi la grazia di potere un giorno essere per sempre ospiti dell’eterno banchetto nuziale. Amen!

Benedetto XVI

LE PAROLE DEL PAPA5

Duccio di Buoninsegna, Lavanda dei piedi

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Pentecoste a Roma con il Santo Padre3 giugno 2006

AVVISI6

Il Movimento dei Focolari organizza un pullman anche a Bareggio, con il seguente programma:

2 giugno- ore 7,00 Partenza da piazza Cavour; sosta alla Cittadella Internazionale di Loppiano, con visita al Santuario Maria Theotokos. Cena e pernottamento in albergo, nelle vicinanze di Roma.

3 giugno- ore 7,30 Partenza per piazza San Pietro (è prevista, se possibile, la visita alla tomba

di Giovanni Paolo II), pranzo al sacco preparato dall’albergo- ore 16,00 in piazza San Pietro, inizio della Veglia di Pentecoste- ore 18,00 incontro col Santo Padre Be-nedetto XVI.Al termine della Veglia, partenza con il pullman e viaggio di ritorno (l’arrivo è previsto per la prima mattinata di domenica 4 giugno).

La quota complessiva è di Euro 120,00.Per informazioni e prenotazioni: famiglia Arcuni - Tel. 02 9014009

Circolo Culturale Bareggio

ORGANIZZA PER

DOMENICA 21 MAGGIO 2006

Visita culturale a VARESECentro storico, Villa e Giardini Estensi

Partenza ore 13.30 da Piazza Cavourore 13.35 da S. Martino

Prenotazioni e informazioni presso Cartoleria “Tre Sorelle”

DOMENICA 28 MAGGIO 2006

ore 16 - Sala ParrocchialeUNA UCRAINA

PARLA DELL’UCRAINAConversazione con diapositive della Sig.ra ANNA TATARCHUK

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IL SANTO DEL MESE7

22 Maggio: SANTA RITA DA CASCIA

Una vita radicata nell’amore di Cristo

Santa Rita nacque intorno al 1381 a Roc-caporena, a pochi chilometri da Cascia, in provincia di Perugia e morì il 22 maggio 1457. L’anno di nascita e la data di morte vennero accettate ufficialmente da papa Leone XIII quando la proclamò Santa il 24 maggio 1900.

I genitori, pacieri di Cristo nelle lotte politi-che e familiari fra guelfi e ghibellini, diedero a Rita una buona educazione, insegnandole a scrivere e leggere.

Già dalla tenera età Margherita era desiderosa di intraprendere il cammino che l’avrebbe portata verso la consacrazione a Dio, ma gli anziani genitori prima di morire, insistettero per vedere accasata la loro unica figlia. Mite e obbediente, Rita non volle contrariare i genitori e a soli sedici anni andò in sposa a

Paolo di Ferdinando Mancini, giovane ben disposto, ma di carattere irruento. L’indole rissosa di Paolo non impedì a Rita, con ardente e tenero amore di sposa, di aiutarlo a cambiare.Ben presto nacquero i gemelli Giacomo An-tonio e Paola Maria. Con una vita semplice, ricca di preghiera e di virtù, tutta dedita alla famiglia, Rita aiutò il marito a convertirsi e a condurre una vita onesta e laboriosa. Questo fu forse il periodo più bello della vita di Rita, ma fu attraversato e spezzato da un tragico evento: l’assassinio del marito. Le ultime parole di Paolo, vittima dell’odio tra le fazioni, furono parole d’amore verso Rita e i suoi figli.Rita fu capace di una sconfinata pietà, coe-rente con il Vangelo di Dio cui era devota, perdonando pienamente chi le stava pro-curando tanto dolore. Al contrario i figli, influenzati dall’ambiente circostante, erano propensi e tentati dal desiderio di vendetta. I sentimenti di perdono e di mitezza di Rita non riuscivano a persuadere i ragazzi. Allora Rita arrivò a pregare Dio per la morte dei figli, piuttosto che saperli macchiati del sangue fraterno: entrambi morirono di malattia in giovane età, a meno di un anno di distanza dalla morte del padre.

Rita ormai sola, e con il cuore straziato da tanto dolore, si adoperò a opere di miseri-cordia e, soprattutto, a gesti di pacificazione della parentela verso gli uccisori del marito, condizione necessaria per essere ammessa in monastero, a coronazione del grande desiderio che Rita serbava in cuore sin da fanciulla. Per ben tre volte bussò alla porta del Monastero Agostiniano di santa Maria Maddalena a Cascia, ma solo nel 1417 fu accolta in quel luogo, ove visse per qua-rant’anni, servendo Dio ed il prossimo con

Segue

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IL SANTO DEL MESE8

una generosità gioiosa e attenta ai drammi del suo ambiente e della Chiesa del suo tempo. Devotissima alla Passione di Cristo, desiderò di condividerne i dolori e questo costituì il tema principale delle sue meditazioni e preghiere.Gesù l’esaudì e un giorno nel 1432, mentre era in contemplazione davanti al Crocifis-so, sentì una spina della corona del Cristo conficcarsi nella fronte, producendole una profonda piaga, che poi divenne purulenta e putrescente, costringendola ad una continua segregazione.La ferita scomparve soltanto in occasione di un suo pellegrinaggio a Roma, ciò le permise di circolare fra la gente.Si era talmente immedesimata nella Croce, che visse nella sofferenza gli ultimi quindici anni, logorata dalle fatiche, dalle soffe-renze, ma anche dai digiuni; negli ultimi quattro anni si cibava così poco, che forse la Comunione eucaristica era il suo unico sostentamento e fu costretta a restare coricata sul suo giaciglio.E in questa fase finale della sua vita, avvenne un altro prodigio: essendo immobile a letto, ricevè la visita di una parente, che nel conge-darsi le chiese se desiderava qualcosa della sua casa di Roccaporena e Rita rispose che le sarebbe piaciuto avere una rosa dall’orto, ma la parente obiettò che si era in pieno inverno e quindi ciò non era possibile, ma Rita insistè.Tornata a Roccaporena la parente si recò nell’orticello e in mezzo ad un rosaio, vide una bella rosa sbocciata, stupita la colse e la portò da Rita a Cascia, la quale ringraziando la consegnò alle meravigliate consorelle.Così la santa vedova, madre, suora, divenne la santa della “Spina” e la santa della “Rosa”; nel giorno della sua festa questi fiori vengono benedetti e distribuiti ai fedeli.Il 22 maggio 1457 Rita si spense, mentre le campane suonavano a festa, annunciando la sua “nascita” al cielo..Per singolare privilegio il suo corpo non fu mai sepolto; in qualche modo trattato secondo le tecniche di allora, fu deposto in una cassa di cipresso, poi andata persa in un successivo incendio, mentre il corpo mira-

colosamente ne uscì indenne. Venne quindi riposto in un sarcofago ligneo, opera di un falegname di Cascia, devoto risanato per intercessione della santa. Il sarcofago è oggi conservato nella nuova basilica costruita nel 1937-1947, così come il suo corpo che riposa incorrotto in un’urna trasparente, esposto alla venerazione dei fedeli.

Papa Giovanni Paolo II, in occasione del Giubileo dell’anno duemila così si rivolge-va ai devoti della Santa, giunti a Roma in pellegrinaggio:

Ma qual è il messaggio che questa Santa ci trasmette? È un messaggio che emerge

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IL SANTO DEL MESE9

dalla sua vita: umiltà ed obbedienza sono state la via sulla quale Rita ha camminato verso un’assimilazione sempre più perfetta al Crocifisso. La stigmata che brilla sulla sua fronte è l’autenticazione della sua maturità cristiana. Sulla Croce con Gesù, ella si è in certo modo laureata in quell’amore, che aveva già conosciuto ed espresso in modo eroico tra le mura di casa e nella parteci-pazione alle vicende della sua città.

Mi piace quest’oggi, a cent’anni dalla sua canonizzazione, riproporla come segno di speranza specialmente alle famiglie. Care famiglie cristiane, imitando il suo esempio, sappiate anche voi trovare nell’adesione a Cristo la forza per portare a compimento la vostra missione al servizio della civiltà dell’amore!

Se chiediamo a santa Rita quale sia il segreto per questa straordinaria opera di rinnovamento sociale e spirituale, essa ci risponde: la fedeltà all’Amore crocifisso. Rita con Cristo e come Cristo giunge alla Croce sempre e solo per amore. Come lei, allora, volgiamo lo sguardo e il cuore a Gesù morto sulla croce e risorto per la no-stra salvezza. È lui, il nostro Redentore, che rende possibile, come fece per questa cara Santa, la missione di unità e di fedeltà che è propria della famiglia, anche nei momenti di crisi e di difficoltà. È ancora lui che rende concreto l’impegno dei cristiani nel costruire

la pace, aiutandoli a superare i conflitti e le tensioni, purtroppo così frequenti nella vita quotidiana.

Ricordavo, nel sesto centenario della sua nascita, che la sua lezione “si concentra su questi elementi tipici di spiritualità: l’offerta del perdono e l’accettazione della sofferenza, non già per una forma di pas-siva rassegnazione [...], ma per la forza di quell’amore verso Cristo che proprio nell’episodio della coronazione ha subìto, con le altre umiliazioni, un’atroce parodia della sua regalità”.

Carissimi Fratelli e Sorelle, nel mondo la devozione a santa Rita è simboleggiata dalla rosa. È da sperare che anche la vita di tutti i suoi devoti sia come la rosa raccolta nel giardino di Roccaporena nell’inverno che precedette la morte della Santa. Sia, cioè, una vita sostenuta dall’amore appassionato per il Signore Gesù; un’esistenza capace di rispondere alla sofferenza e alle spine con il perdono e il dono totale di sé, per diffondere ovunque il buon profumo di Cristo (cfr 2 Cor 2, 15), mediante l’annuncio coerente e vissuto del Vangelo. A ciascuno di voi, cari devoti e pellegrini, Rita riconsegna la sua rosa: ricevendola spiritualmente, impegnatevi a vivere come testimoni di una speranza che non delude, e missionari della vita che vince la morte. (Giovanni Paolo II, 20 maggio 2000).

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Gli articoli da pubblicare sul prossimo numero de “IL PONTE” dovranno pervenire in Parrocchia entro lunedì 15 maggio.

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VITA DELLA CHIESA

15 Ottobre: elezioni del nuovo Consiglio Pastorale

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Calendario per il rinnovo dei Consigli Parrocchiali

Verifica del quinquennio 2001-2006: entro la fine del mese di GiugnoDopo l’annuncio ufficiale del rinnovo degli organismi di partecipazione parrocchiali e decanali da parte dell’Arcivescovo (il giovedì santo) è opportuno dedicare una riunione dei Consigli uscenti per un momento di verifica sul quinquennio trascorso. In tale incontro, inoltre, i Consigli parrocchiali procederanno a scegliere i membri della Commissione elettorale: due terzi sono scelti dal Consiglio pastorale e un terzo dal Consiglio per gli affari economici, anche al di fuori dei propri componenti; sono membri di diritto il parroco e i segretari dei due Consigli.

Annuncio e richiesta di candidature: domenica 17 e 24 settembreAnnuncio ai fedeli, durante le messe, delle prossime elezioni per il Consiglio pastorale parrocchiale e richiesta di candidature, sia agli operatori pastorali (coinvolgendo le sin-gole realtà presenti: organismi, commissioni, gruppi,..) sia a tutti i parrocchiani.

Presentazione delle candidature: dome-nica 1 ottobreEntro tale data si conclude la raccolta delle candidature segnalate dalle realtà operanti in parrocchia o liberamente proposte.

Elezioni: domenica 15 ottobre

Costituzione e prima riunione del Con-siglio pastorale: entro domenica 12 no-vembreProclamati i risultati e raccolta l’accettazione degli eletti, il parroco sceglie il terzo dei componenti di sua spettanza e convoca il Consiglio per provvedere alla designazione dei membri del Consiglio per gli affari eco-nomici (un terzo del totale) e del Consiglio pastorale decanale (uno o più, a seconda del regolamento).

Presentazione alla comunità dei nuovi Consigli parrocchiali: domenica 19 no-vembre (1 Avv.)Dopo che il parroco ha scelto i membri di propria spettanza del Consiglio per gli affari economici vengono presentati alla comunità tutti i componenti dei due Consigli e da tale momento ha inizio il nuovo mandato.

Costituzione del Consiglio pastorale deca-nale: entro domenica 26 novembreVisto il risultato delle elezioni nei singoli Consigli parrocchiali e preso atto delle altre designazioni richieste il decano provvede a costituire il Consiglio pastorale decanale, che dal 26 novembre inizia quindi il suo nuovo mandato.

Prima riunione del nuovo Consiglio pa-storale decanale: entro Natale.

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VITA DELLA CHIESA

Festa di S. Gianna Beretta Molla

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Calendario delle celebrazioni in onore di S. Gianna Beretta Molla

Lunedì, 1 maggioOre 13.30 Mesero, Chiesa parrocchiale:Preghiera di intercessione per i malati e bene-dizione con la Reliquia di Santa Gianna.(Questa celebrazione si tiene il primo giorno di ogni mese).

Domenica, 14 maggioOre 10 Magenta, Basilica di S. Martino Vescovo: S. Messa solenne celebrata da don Emilio Colombo, Parroco di Buscate, nativo di Magenta.

Martedì, 16 maggio - Secondo Anniversario della Canonizzazione di Santa GiannaOre 21,00 Magenta, Basilica di S. Martino Vescovo: S. Messa solenne presieduta da Mons. Ennio Apeciti, Responsabile del Ser-vizio per le Cause dei Santi della Diocesi di Milano, concelebrata da Mons. Giuseppe Beretta.Ore 16.00 Mesero, Santuario della Madonna Addolorata: S. Rosario per chiedere il dono dei figli per gli sposi che lo desiderano e S. Messa presieduta da Mons. Serafino Spreafi-co, Vescovo emerito di Grajaù in Brasile.

Sabato, 20 maggioOre 21.00 Mesero, Santuario della Madonna Addolorata: Veglia di preghiera guidata da Madre Hildegard Brem O. Cist, badessa del Convento di Mariastern in Austria, autrice

della biografia di Santa Gianna “Un inno alla vita - Nella gioia dell’amore” e del testo dell’inno della Santa.

Domenica, 21 maggioOre 10.30 Mesero, Chiesa parrocchiale:S. Messa solenne presieduta da Mons. Gian-carlo Boretti, Responsabile del Servizio per la Pastorale liturgica della Diocesi di Milano.Ore 15.30 Mesero, Chiesa parrocchiale:Concorso Musicale “Un Inno in onore di Santa Gianna”. Esecuzione delle tre com-posizioni finaliste da parte delle corali delle parrocchie di Magenta - S. Martino, Mesero e Ponte Nuovo; concerto per ottoni e organo; proclamazione del vincitore.

Un angolo di Bareggio...

Chi lo desidera, può far pervenire in Parroc-chia disegni, acquerelli, stampe, schizzi....di angoli del nostro paese.Nel limite dello spazio disponibile saran-no pubblicati sui numeri successivi de IL PONTE.

ULTIM’ORAl’Arcivescovo a

Bareggio-S. MartinoDOMENICA 7 MAGGIO 2006, alle ore 18, l’Arcivescovo di Milano Dionigi Tetta-manzi presiederà l’Eucaristia nella Parroc-chia Madonna Pellegrina di S. Martino.Alle ore 17.30 circa, sarà presente a Villa Ar-cadia per salutare e benedire gli ammalati.

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VITA DELLA PARROCCHIA

Mese di Maggio

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1 Maggio Parr. MADONNA PELLEGRINA2 Maggio CHIESUOLA3 Maggio ORTI PENSIONATI4 Maggio VIA DIAZ 1325 Maggio CASCINA FIGINA

8 Maggio ACLI9 Maggio VIA DIAZ 32 - Carlinet10 Maggio CHIESUOLA11 Maggio GROTTA SCUOLA MATERNA12 Maggio Via MANZONI 48, MARNATI

15 Maggio ORATORIO16 Maggio CHIESUOLA17 Maggio CORSO ITALIA Corte dei Pilat18 Maggio VIA CRISPI 4919 Maggio VIA CORBETTINA 13

22 Maggio CAMPO SPORTIVO23 Maggio CHIESUOLA24 Maggio CASCINA MEZZANA25 Maggio ALPINI26 Maggio BAREGGINO VIA VASSALLO27 Maggio CASCINA CASONE

29 Maggio CASCINA FELICE30 Maggio CHIESUOLA31 Maggio PELLEGRINAGGIO

Calendario del Santo Rosarioore 20.45

Santa Maria, Madre di Dio,tu hai donato al mondo la vera luce,

Gesù, tuo Figlio - Figlio di Dio.Ti sei consegnata completamente

Alla chiamata di DioE sei così diventata sorgente

Della bontà che sgorga da Lui.Mostraci Gesù. Guidaci a Lui.

Insegnaci a conoscerlo e ad amarlo,perché possiamo anche noi

diventare capaci di vero amoreed essere sorgenti di acqua vivain mezzo a un mondo assetato.

Benedetto XVIDall’Enciclica Deus Caritas Est

Festa della Mamma

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VITA DELLA PARROCCHIA

Mese di Maggio

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Giovedì 11 MaggioOre 20.45 S. Rosario presso la Grotta della Suola MaternaAl termine Incontro con la Dott.ssa Anna Campiotti Marazza dal titolo “I significati della bugia: la lealtà nella relazione edu-catica”

Sabato 13 e domenica 14 MaggioIn Sala Parrocchiale Mostra di Lavori Ma-nuali, Dolci e Fiori

Sabato 13 MaggioOre 19.30, presso la Scuola Materna, Cena delle Mamme e delle Famiglie

Domenica 14 MaggioOre 15.30, in Oratorio, i bambini della Scuola Materna si esibiranno in un canto augurale per tutte le mamme.A seguire spettacolo dei ragazzi del gruppo teatrale Effervescenti Naturali dal titolo “I capelli del Diavolo” (da una fiaba di R. Piumini).Al termine Estrazione dei biglietti della Lotteria.

IL RICAVATO ANDRA’ A FAVORE DELLA SCUOLA MATERNA PARROCCHIALE “Don Severino Fracassi”.

14 Maggio 2006Festa della Mamma

Madre, appartenenza carnale,

per introdurti al Mistero

educandoti alla conoscenza

della realtà.

“L’HA DETTO

LA MIA MAMMA...”

Ottica di Bareggio

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VITA DELLA PARROCCHIA

Testimonianze

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Chi è l’animatore di catechismo?

Nei gruppi di terza elementare (come si cerca di fare in ogni gruppo di catechismo dell’ini-ziazione cristiana), i catechisti sono affiancati dagli animatori, adolescenti, ragazzi e ragaz-ze, che si occupano in particolare dei momenti di gioco con i bambini, aiutano i catechisti nella realizzazione (soprattutto pratica) degli incontri, partecipano alla programmazione della catechesi e stanno tra i bambini durante la S. Messa domenicale.La figura dell’animatore è importante perché è prima di tutto una compagnia per i bambini, e testimonia loro che l’esperienza della fede non si conclude con l’iniziazione cristiana, ma continua ed accompagna la persona (che lo vuole), in modo diverso, in ogni età della vita.Penso di poter dire che anche per gli stessi animatori che si tratta di un’esperienza signifi-cativa: si impara ad assumere responsabilità, a portare a termine impegni, non solo per sé, ma da cui dipendono anche altri, ad organizzare il proprio tempo ed anche a rendere conto delle proprie mancanze.Il rapporto di noi catechisti con gli animatori

è assolutamente di fiducia e di speranza, perché anche nella catechesi dei ragazzi, essi rappresentino il futuro.

Tiziana

Ecco un commento sulla propria esperienza da parte di alcune delle animatrici dei gruppi di terza elementare.

“Durante questo primo anno come animatrici nei gruppi di catechismo, abbiamo imparato a rapportarci sempre meglio con i bambini, superando le difficoltà iniziali dovute alla nostra poca esperienza.Adesso siamo più sicure di noi stesse e possiamo dire di essere soddisfatte di questa magnifica avventura.Quest’anno ha posto le basi per un cammino futuro all’insegna della gioia e della forma-zione.Ringraziamo le catechiste che sono state, fin qui, un prezioso esempio e Don Giuseppe che ci ha dato fiducia e ci ha ritenute all’altezza di un incarico così importante.”

Giorgia, Silvia, Martina, Federica

A Catechismo la tecnologia entra in classe..

Un gruppo di catechisti delle parrocchie SS. Nazaro e Celso di Bareggio e Madonna Pellegrina di San Martino ha partecipato ad un corso di aggiornamento organizzato dal servizio per la catechesi della Diocesi.Scopo del corso era rinnovare lo stile catechi-stico degli educatori. Sono stati esposti nuovi modi per comunicare con i ragazzi senza appesantire la Buona Novella, nuovi tipi di linguaggio come le immagini, la musica e l’utilizzo di supporti interattivi.Questi nuovi metodi possono essere utilizzati

soprattutto con i bambini più piccoli (primo o secondo anno di catechismo), la cui atten-zione è facilmente catturabile con immagini e colori. Ci sono sempre però delle eccezioni, come un catechista di seconda media che per far conoscere le figure di due santi ai suoi ragazzi ha preparato due presentazioni su Power Point, utilizzando quindi il computer ed ottenendo successo.Alla fine del corso a tutti i partecipanti è stato consegnato un “diploma” che attesta la par-tecipazione agli incontri ed inoltre a ognuno

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VITA DELLA PARROCCHIA15

è anche stato dato un fascicolo contenente le spiegazioni, gli esempi e i lavori che ci sono stati proposti, in modo che anche in un futuro questi insegnamenti possano essere ripresi, se ritenuti necessari.Riteniamo che questo corso sia stato utile a tutti coloro ancora abituati ad un vecchio stile catechistico, che ormai non è più in grado di mantenere concentrati i bambini già stanchi

dalla scuola, ovvero uno stile che trasforma il catechismo in una lezione, a volte noiosa e monotona per i più piccoli. Speriamo che queste nuove tecniche vengano messe in pratica, all’inizio magari solo in qualche occasione, ma poi sempre più spesso, fino a diventare abituali.

Caterina e Simona

Quaresimale 2006Ringrazio il parroco ed il consiglio pastorale per l’opportunità di aver conosciuto l’espe-rienza del diaconato permanente dalle persone che sono direttamente coinvolte nel compito; capire come questo modo di partecipare alla vita della Chiesa sia oggi rinnovato ed importante.La storia del diaconato presentata da Renato mi ha permesso di capire l’inizio e lo sviluppo; siamo poi entrati nell’esperienza personale di ognuno e abbiamo visto i modi diversi con cui il Signore chiama. Per qualcuno di loro (Renato e Gabriele) è chiesto di lasciare la loro occupazione per un incarico nuovo... un po’ come “lascia la tua terra e và ...” di Abramo.Per gli sposati ho capito che la vita matri-moniale, con questo sacramento dell’ordine, cambia e raggiunge maggior grazia e consa-pevolezza.Cambia anche l’approccio alla vita professio-nale, lo sguardo con il quale ci si pone verso gli altri ed anche una posizione di cuore. Come citava Sergio può capitare che dopo aver di-scusso con un collega ci si ritrovi a benedirlo dopo la recita delle lodi! Non mi sembra né semplice né immediato ma evidentemente accade e dà la misura del grado di grazia del quale si diviene capaci. Marco ha spiegato con quale rinnovata energia ci si pone nella sua attività di infermiere nei confronti dei malati e dell’attività di addestramento del personale.Queste alcune esperienze che mi hanno colpito e sono rimaste nella mia mente.

Ho imparato che l’ordine conferisce una responsabilità (per quanto detto o fatto) che coinvolge la Chiesa in modo diretto; cosa che non accade se sono un laico... anche se sono un “laico impegnato”!Infine ho apprezzato profondamente il modo con cui la Chiesa sceglie, forma e segue i diaconi. Nella mia esperienza (nel mondo del lavoro, del volontariato ed in altri) ho più volte visto questo tentativo partire ma non resistere alla fatica imposta dal tempo e dalle regole di mercato.Lo stimolo ed il compito che raccolgo è di conoscere meglio la Parola ed il Verbo fatto uomo, Gesù! Certo della grazia che portano anche se non accompagnati da un sacramento come quello dell’ordine.L’augurio finale lo raccolgo dal Direttorio per il Diaconato nella diocesi di Milano:Il Diaconato permanente si presenta come un reale segno di speranza per la Chiesa di oggi; e ciò perché contribuisce, in quanto tale, a tenere viva la dimensione sacramentale della Chiesa.

Nicola Grassi

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CULTURA

Novità editoriali

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L’Arte di Amare di Chiara LubichEd. Città Nuova, pag. 129 - 9,50 euroDal vasto patrimonio di scritti e discorsi di Chiara Lubich, fon-datrice del Movimento dei Focolari, testi, anche brevi, scelti e ordinati secondo un paradigma da lei adottato negli ultimi anni. Un libro quasi un piccolo vademecum e ausilio per il quotidiano, per rispondere alla più alta vocazione dell’uomo, che è quella all’amore.

Attacco alla Chiesa di Padre Livio Fanzaga e Andrea TornelliEd. Gribaudi, pag. 96 - 7 euroUn libro-intervista di Padre Livio Fanzaga, famoso fondatore, direttore e speaker di Radio Maria.Spunto di partenza è il romanzo - a breve anche film - Il Codice Da Vinci, fortunatissimo e fantasioso bestseller dell’americano Dan Brown, nuovo appuntamento contro il Cristianesimo, nuovo “attacco” alla Chiesa. Da qui parte un fuoco di fila di domande di Andrea Tornielli, vaticanista del quotidiano Il Giornale, a Padre Fanzaga sulle numerose forme di attacco alla Chiesa che in con-tinuazione e ciclicamente ci passano accanto in modo subdolo e strisciante. Un libro che si legge con curiosità e tutto d’un fiato.

Deus Caritas Est di Benedetto XVI. Introduzione e commento di Angelo ScolaEd. Cantagalli, pag. 168 - 10,35 euroTesto dell’enciclica Deus Caritas Est di Benedetto XVI con ampia introduzione e commento del Card. Angelo Scola.“Nei commenti che accompagnano i singoli paragrafi non ho in-teso propriamente spiegare il testo...i miei sono piuttosto accenti, rilievi, sollecitazioni, considerazioni che la lettura dell’Enciclica ha suscitato in me...Sono spunti di metodo cristiano riferiti all’in-derogabile compito educativo proprio della comunità cristiana...” (Angelo Scola)

Collana La Chiesa e la sua StoriaRiforma protestante e cattolica dal 1500 al 1700 (vol. 7)L’epoca delle rivoluzioni dal 1700 al 1850 (n. 8) a cura di Juan Marìa LaboaEd. Jaca Book, pag. 64 - euro 13,80 l’unoIn uscita in questi giorni i volumi 7 e 8 dell’opera LA CHIESA E LA SUA STORIA (10 volumi totali), opera che, pur mantenendo una fruizione per i ragazzi, è corredata di un apparato illustrativo con relative didascalie che ne fanno una prima enciclopedia storica del cristianesimo per tutta la famiglia.Si parte da un percorso storico che va dall’epoca dei primi cristiani sino ai nostri giorni.

Libri Consigliati

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RISTORANTELa Locanda dei GemelliVia Concordia, 5Tel. 02.902.72.9020010 Bareggio (Mi)

Specialità carne, pesce, funghi porcini

CHIUSO IL MARTEDÌ

www.parrocchiabareggio.it

Avvisi settimanali e novità della vita

della nostra Parrocchia

e-mail: [email protected]

CINE-TEATRO SAN LUIGI

Calendario della programmazione

17

Cineforum 2005 - 2006

5 MAGGIO, ore 21.30BROKEN FLOWERSdi Jim Jarmusch con Bill Murray, Jeffrey Wright, Sharon Stone, Jessica LangeDon Johnston (Billa Murray), scapolo impe-nitente, riceve una misteriosa lettera anonima, che lo informa di essere padre di un giovane di 19 anni. Ha inizio una rocambolesca e divertentissima caccia all’amante perduta.

12 MAGGIO, ore 21.30LA SPOSA SIRIANAdi Eran Riklis con Hiam Abbas, Makram J. Kroury, Clara Khoury, Ashraf BarhoumMona sta per sposarsi, ma per chi, come lei, vive nelle alture del Golan, il giorno del matrimonio è il giorno più brutto della vita, perché una volta attraversato il confine tra Israele e Siria, per sposare Tallel, non potrà più tornare alla sua adorata famiglia.

19 MAGGIO, ore 21.30CRASHdi Paul Haggis con Sandra Bullock, Don cheadle, Brendan Fraser, Matt Dillon, Ryan Philippe

In una notte, a Los Angeles, si intrecciano le storie di uomini e di donne feriti dal pregiu-dizio e dall’insicurezza.Un commerciante di origini arabe che si sente perseguitato per via dei rapporti ostili tra Stati Uniti e medio-oriente, medita vendetta e compra una pistola. Un tranquillo ragaz-zo ispanico, padre di famiglia, si trova suo malgrado coinvolto in un episodio di odio razziale. Un affermato regista televisivo di colore, sobillato dalla moglie, pensa al riscatto contro una società che, forse, lo opprime. E un poliziotto che ha maturato l’odio e il pregiu-dizio contro chi ha la pelle diversa dalla sua, abusa del suo potere per umiliare il nemico. Forte e significativo.

26 MAGGIO, ore 21.30FILM IN DEFINIZIONE DAGLI OSCAR 2006

In programmazione a Maggio:UNO ZOO IN FUGAsabato 29 aprile ore 21,domenica 30 aprile ore 15.30-17.30-21,lunedì 1 maggio ore 15.30 e 21

L’ERA GLACIALE 2

ZATHURA

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VITA DELLA PARROCCHIA

Anagrafe Parrocchiale

18

BATTESIMICarsenzuola EmanuelaDi Cosmo AsiaElouardi MiriamScannapieco MatteoScorcucchi MirkoSisti Damiano Jules

DEFUNTIL’elenco dei defunti non è pervenuto per tem-po da parte del Comune. Si rimanda perciò al mese successivo.

Scuola Materna Parrocchiale

“Don Severino Fracassi”

Verso il Centenario1907 - 2007

Via Matteotti, 1420010 Bareggio (Mi)

tel. 02. 901.32.56

Bareggio: risultati elezioni politiche 2006

No Euro 0.2% Popolari-Udeur 0.17%Udc 5.09% Italia dei Valori-Lista Di Pietro 2.68%An 11.54% Federazione Dei Verdi 2.53%Movimento Sociale Fiamma Tricolore 0.38% Partito della Rifondazione Comunista 7.32%Lega Nord 7.26% L’ulivo 27.31%Alternativa Sociale con Partito Dei Comunisti Italiani 1.56%Alessandra Mussolini 0.54%Forza Italia 29% La Rosa nel Pugno-Laici Socialisti Liberali Radicali 2.24% Partito Pensionati 1.63%

Camera Deputati Senato

Silvio Berlusconi 54.51% 54.26%

Camera Deputati Senato

Romano Prodi 45.32% 45.11%

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Calendario delle S. Messe - Maggio 20061 Lunedì Ore 8 Cislaghi Giuseppina e Fam. Ore 10 S. COMUNIONE Ore 18 Elvira e Mario

2 Martedì Ore 8 Matilde, Achille, Sergio Ore 18 Maria, Giuseppe Gina

3 Mercoledì Ore 8 Re Silvio, Ermina e figli Ore 18 Lombardi Mario

4 Giovedì Ore 8 Calciago Paola e Fam. Ore 9 S. Messa Ore 18 Franchetto Bruno

5 Venerdì Ore 8 Don Carlo Riva Ore 18 Olga Severa

6 Sabato Ore 8 Fam. Dossi Ore 11 matr. Guida Agostino Alessandro/Muscolini Anna Ore 18 Torretta Guglielmina

7 Domenica Ore 8 Bollini Giovanni Ore 9.30 Giuseppina, Angela, Teresa Ore 11 Belloli Gina e Luigi Ore 18 Tirone Vincenzo e Beretta Maria

8 Lunedì Ore 8 Lonati Silvio, Virginia, Rosa Ore 18 Oldani Isidoro e Fam.

9 Martedì Ore 8 Edoardo, Camilla e fam. Colombini Ore 18 Caterina e def. Galluccio

10 Mercoledì Ore 8 Beretta Emilio e Isolina Ore 18 Beltrami Alfonso e Maria

11 Giovedì Ore 8 Rita, Paola, Pietro Barella Ore 9 S. Messa Ore 18 Cattaneo Paolo

12 Venerdì Ore 8 Pigliafreddo Angelo Ore 18 Rigoli Carmelo, Giosuè, Sofia, Anna

13 Sabato Ore 8 Beretta Silvio, Bonfiglio Maria Ore 11 matr. Casorati Davide/ Crespi Laura Ore 18 Fam. Oldani Attilio, Pierino, Ines, Luigia

14 Domenica Ore 8 Paolo, Bice, Bruna Ore 9.30 Cavalli Fausto Ore 11 Amenta Roberto Ore 18 Ferrari Giovanni e Fam. Grassi

15 Lunedì Ore 8 Di Luzio Antonia, Baldini Vincenzo Ore 18 Lonati Angelo

16 Martedì Ore 8 Carenzi Giancarlo Ore 18 Landini Carlo, Cislaghi Maria

17 Mercoledì Ore 8 Scurati Ambrogio Ore 18 Amedeo, Filomena, Oreste

18 Giovedì Ore 8 Bernasconi Carlo Ore 9 S. Messa Ore 18 Marchetti Pierino, Fagnani Maria

19 Venerdì Ore 8 Boiocchi Rosa e Fam. Ore 18 Bolchi Giuseppina

20 Sabato Ore 8 Garavaglia Gianfranco Ore 11 matr. Colombo Fulvio/ Rosu Anisoara Ore 18 Carmela e Bartolomeo

21 Domenica Ore 8 De Micheli Giovanni e Maria Ore 9.30 De Paoli Omar e Liliana Ore 11 Gino e Maria Ore 12.15 matr. Ruggieri Graziano/ Garofalo Katuscia Ore 18 Maggioni Luigi e fam.

22 Lunedì Ore 8 S. Messa Ore 11 matr. Restelli Eusebio/ Bietu Daniela Ore 18 Fam. Arnardi, Brentan, Peraro, Grassi

23 Martedì Ore 8 Lazzaroni Silvio e Bambina Ore 18 De Filpo Vincenzo

24 Mercoledì Ore 8 Cassani Virginio, Giulia, Ernesto, Angelo Ore 18 Castronuovo Elisabetta, Rosa

25 Giovedì Ore 8 Quartieri Celestino Ore 9 S. Messa Ore 18 Ruggiero Francesco e Salvo Luigi

26 Venerdì Ore 8 Maffezzoni Rino Ore 18 Restelli Cesare, Chiarina e Peri Angelo

27 Sabato Ore 8 Benetti Edda Ore 10 SANTA CRESIMA Ore 18 Def. Classe 1938 Oldani Maria, Cislaghi Ernesto Giovanna e Carlo

28 Domenica Ore 8 Lazzaroni Luigi, Ernesto, Maria Ore 9.30 Grecchi Angelo Ore 11 Nebuloni Giuseppe Ore 18 Vecchi Giuseppe, Aldo e Maria S. BATTESIMO

29 Lunedì Ore 8 Lovati Giovanni, Colombo Rina Ore 18 Amelia, Cesarina, Pierino

30 Martedì Ore 8 Schiava Maria Ore 18 Favero Guido

31 Mercoledì Ore 8 Baroni Adelaide e Carsenzuola Carlo Ore 18 Pianta Agostino e Maria

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