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HATTUSILI II di ONOFRIO CARRUBA I. Stato della questione Il periodo che segna l'inizio del Nuovo Impero di Hatti si presenta ricco di problemi storici, cronologici, filologici, che in questi ultimi tempi stanno dando vita a vivaci discussioni 1. La turbolenza politica, militare e culturale di questo periodo, il XV sec. a.c., in tutto l'Oriente antico con molteplici riflessi in Anatolia; la conseguente scarsezza di documentazione e la sua equivocità, dovuta alla omonimia dinastica invalsa nell'uso delle denominazioni dei principi della famiglia reale etea; la re- lativa stabilità linguistica negli ultimi due secoli della lingua e della letteratura etea, che impedisce una chiara attribuzione dei documenti da un punto di vista 1 Si veda E. Forrer, Die Boghaz-Koi Texte in Umschrift, I. +13-29 (passim, special- mente 17-19,21); II p. VI s. (Lista reale), per la prima impostazione del problema. L. Dela- porte, Les Hittites 1936, 67 ss., come un esempio classico dell'accettazione di massima del punto di vista diventato poi tradizionale, fino a O.R. Gurney, The Hittites, Harmondsworth 19612; oppure H. Otten, Hethiter, Hurriter und Mittanni in Fischer-Weltgeschichte . Die AJtorientalischen Reiche, II. Das Ende des 2. ]ahrtausends Cap. II, 1966 (anche in edizione italiana presso l'editore Feltrinelli, Milano 1969): quest'ultimo già con qualche impor- tante modifica, quale l'identificazione Labarna-Hattusili I, che è tuttavia oggetto di discus- sione ancora in alcune delle opere qui 50ttO citate. Si vedano poi: A. GOtze, BASOR 122 (1951) 18 55.; JAOS LXXII (1952) 67-72; JCS XI (1957) 54 55.; XXII (1968) 46-50; E. Laroche, Anadolu II (1955) 1-22; H. Otten, MDOG 83 (1951) 47-71; Atti del X Congre5so Intern. di Scienze Storiche, Roma 1955, 215 5S.; Die hethitischen historischen Quellen und die altorientalische Chronologie, Abhandl. der Gei5tes- und Sozialwi55enschaftlichen Klasse der Akad. der Wissenscbaften und der Literatur zu Mainz, 1968 Nr. 3. (in seguito = Quellen); O.R. Gurney, Anatolia c. 1600-1380 B.e. (= CAH II Cap. XVa II pp. 13 5S. dell'estratto, con brevissimo accenno ad Hattusili II, p. 23); A. Kammenhuber, Die Arier im Vorderen Orient, Heidelberg 1968, Cap. III pp. 23-46 in particolare; Orientalia XXXIX (197.0) 278-301.

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HATTUSILI II

di ONOFRIO CARRUBA

I. Stato della questione

Il periodo che segna l'inizio del Nuovo Impero di Hatti si presenta ricco di problemi storici, cronologici, filologici, che in questi ultimi tempi stanno dando vita a vivaci discussioni 1.

La turbolenza politica, militare e culturale di questo periodo, il XV sec. a.c., in tutto l'Oriente antico con molteplici riflessi in Anatolia; la conseguente scarsezza di documentazione e la sua equivocità, dovuta alla omonimia dinastica invalsa nell'uso delle denominazioni dei principi della famiglia reale etea; la re­lativa stabilità linguistica negli ultimi due secoli della lingua e della letteratura etea, che impedisce una chiara attribuzione dei documenti da un punto di vista

1 Si veda E. Forrer, Die Boghaz-Koi Texte in Umschrift, I. +13-29 (passim, special­mente 17-19,21); II p. VI s. (Lista reale), per la prima impostazione del problema. L. Dela­porte, Les Hittites 1936, 67 ss., come un esempio classico dell'accettazione di massima del punto di vista diventato poi tradizionale, fino a O.R. Gurney, The Hittites, Harmondsworth 19612; oppure H. Otten, Hethiter, Hurriter und Mittanni in Fischer-Weltgeschichte . Die AJtorientalischen Reiche, II. Das Ende des 2. ]ahrtausends Cap. II, 1966 (anche in edizione italiana presso l'editore Feltrinelli, Milano 1969): quest'ultimo già con qualche impor­tante modifica, quale l'identificazione Labarna-Hattusili I, che è tuttavia oggetto di discus­sione ancora in alcune delle opere qui 50ttO citate.

Si vedano poi: A. GOtze, BASOR 122 (1951) 18 55.; JAOS LXXII (1952) 67-72; JCS XI (1957) 54 55.; XXII (1968) 46-50; E. Laroche, Anadolu II (1955) 1-22; H. Otten, MDOG 83 (1951) 47-71; Atti del X Congre5so Intern. di Scienze Storiche, Roma 1955, 215 5S.; Die hethitischen historischen Quellen und die altorientalische Chronologie, Abhandl. der Gei5tes- und Sozialwi55enschaftlichen Klasse der Akad. der Wissenscbaften und der Literatur zu Mainz, 1968 Nr. 3. (in seguito = Quellen); O.R. Gurney, Anatolia c. 1600-1380 B.e. (= CAH II Cap. XVa II pp. 13 5S. dell'estratto, con brevissimo accenno ad Hattusili II, p. 23); A. Kammenhuber, Die Arier im Vorderen Orient, Heidelberg 1968, Cap. III pp. 23-46 in particolare; Orientalia XXXIX (197.0) 278-301.

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76 Onofrio Carruba

filologico; tutti questi fatti e altri minori hanno contribuito a creare un gro­viglio di problemi che sembra a tutt'oggi, con i dati attualmente a noi noti, se non inestricabile, certo difficilissimo da risolvere.

Fra questi problemi quello relativo ai sovrani che hanno preceduto Suppi­luliuma I è stato ripetutamente discusso da alcuni fra i più importanti studiosi con risultati certamente notevoli e spesso rivoluzionari rispetto a quelli tradi­zionalmente acquisiti.

Non ci permetteremmo di interferire, sè non pensassimo di avere qualche elemento e qualche possibilità di interpretazione dei documenti, che crediamo nuovi.

I predecessori di Suppiluliuma sul trono di Hatti secondo la sequela tradi­zionale fissata per la prima volta da. Forrer sono i seguenti, con i sicuri o proba-bili rapporti di parentela: .

Tuthalija II Arnuwanda I Hattusili II Tuthalija III Suppiluliuma

figlio ? ?

figlio 2

Tralasciamo per il momento i problemi relativi ai due Tuthalija e ad Arnu­wanda, che ci porterebbero ad allargare la discussione ad altri Tuthalija e all'al­tro Arnuwanda, e cerchiamo di indagare piuttosto la posizione di Hattusili II.

Questo sovrano non sembra aver lasciato documenti propri: non c'è alcun testo che gli si possa attribuire direttamente. L'esperienza fatta con la docu­mentazione relativa ai due Suppiluliuma 3 autorizza a formulare l'ipotesi ovvia, che anche in questo caso t e s t i suo i o a l u i r e l a t i v i s i a n o s t a t i c o n f usi c o n q u e Il i d e l più intraprendente e dinamico su c c e s ~ o r e H a t t usi l i III, il figlio di Mursili II. Non mi risulta tut­tavia che finora alcuno abbia potuto reperire o indicare frammenti o testi attri­buibili a questo sovrano. Ma di questo parleremo più avanti.

Quanto ad a t t e s t a z i o n i i n dir e t t e esso sembra ricordato con ogni probabilità dal preliminare storico del t r a t t a t o d i A l e p p o , dove, dopo che sono stati ricordati Hattusili I, quale colui che « porta a com­pimento» la grande regalità di Aleppo, e Mursili I, quale distruttore della città e del regno, si ricorda che Tuthalija distrugge ancora Aleppo, che si era alleata con i Curriti. Nonostante ciò Aleppo in alleanza con Mittanni e con Nuhasse compie nuovamente atti di ostilità contro un Hattusili, definito questa volta

2 Vd. E. Forrer, a.c. specialmente II p. VI (lista) e Gurney, Rittites, Tab. a p. 216. Otten, Re/biler, lista alla fine del capitolo.

3 E. Laroche, RA XLVII (1953) 70-78.

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Hattusili II 77

semplicemente LUGAL KUR URUHatti, mentre l'Hattusili ricordato all'inizio era LUGAL.GAL KUR URUHatti, cioè « Gran Re » 4.

Orbene questa sequenza di sovrani e la menzione di Mittanni, cioè di uno stato sorto nel corso del XV sec. e quindi inesistente all'epoca del primo Hat­tusili, sono stati considerati con una certa fondatezza quali prove del fatto che l'Hattusili qui nominato è il II, cioè uno degli immediati predecessori di Suppi­luliuma il grande.

Quali ulteriori elementi a favore, sia pure di minore importanza data la loro natura e il fatto che non recano indicazioni di sorta oltre il nome, sono state citate le l i s t e d i o f f e r t e a Il e s t a t u e d i s o v r a n i , che riportano di seguito offerte alle statue di Hattusili, Tuthalija, Suppiluliuma, Mursili e quelle s a c r i f i c a l i ben note, che ignorano completamente Hat­tusili II (e Tuthalija III) 5.

Per quanto mi consta solamente H. Otten di recente ha contestato questi argomenti non attribuendo molto valore documentario alle liste sacrificali reali e a quelle votive per le statue sovrane e pensando che il primo dei quattro re ricordati nella introduzione del trattato di Aleppo, e cioè Hattusili i, venga ricordato ancora dopo Tuthalija, ma qui col solo titolo di « re» (LUGAL) e non di « gran re» (LUGAL.GAL), fatto questo già di per se strano, se non unico in un resoconto storico di questo genere. Causa di questa nuova menzione di Hattusili (I, secondo Otten) sarebbe la necessità di narrare in extenso quale era stata la colpa di Aleppo contro gli Etei e in particolare Hattusili, colpa che avrebbe portato poi all'attacco del fondatore del regno eteo contro la città sirianà 6.

4 Il testo completo in trascrizione e traduzione in E. Weidner, Politische Dokumente aus Kleinasien, Leipzig 1923 (= BoSt. 8) 80 ss.; A. Gotze, MAOG IV (1928) 58 ss. per la parte che qui interessa. Per nuovi frammenti e piccole modifiche, v. H. Klengel, ZA · NF XXII (1964) 213 ss.

5 Per i testi rinviamo all'elenco in Otten, Quellen p. 30 e Tab. VI; cfr. anche p . 15 (liste votive per le statue); e a Otten, MOOG 83 (1951) 48 s. e 62; aggiornate in Quellen pp. 26 ss. Tab. II-V (liste sacrificali reali, con il nuovo testo 1307/z, che Rs. V? 1 sembra offrire anche il nome mLabarna-). Due altri testi sembrano appartenere a queste liste e sono stati pubblicati da Otten di recente: KBo XIII 43 (= testo H, tab. II, con riferimento a Hattusili I, Kaddusi e Mursili I) e KBo XIII 42, che potrebbe riferirsi al periodo di Suppiluliuma (r. 3 rnSuppilu-l]i-;a-ma?; r. 5 mHa?- Jannutti; r. 7 fDa?- Jnu-hepa; r. 6 mnulpi-LUGAL-ma DUMU.NITA mArnuwanda, eventualmente il fratello di Mursi1i; r. 4 fHar-ra-a-pi[ -si-ti? potrebbe essere una forma variata di quell'Harapsiti degli Annali di Suppiluliuma, Fragm. 2 A I 4, che non si spiega bene in quel contesto, se essa dovesse corrispondere alla regina, moglie di Alluwamna, dell'antico impero; r.8 rnHuzzi;a potrebbe a sua volta essere quello nominato nella lista C Rs. 12, che è probabilmente quello ucciso da Muwattalli in KBo XVI 25 IV 16).

6 Otten, Quellen 14 ss. Tuttavia può sembrare strano iI ricordo di due diversi Hattusili senza che si dica del più antico MAIjRO «iI primo» (cfr. KUB XXIII 44 + XXVI 32 III 12, detto di SuppiIuIiuma I dal II) o del secondo DUMU (-RU) «il giovane» (cfr. I Pregh.

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78 Onofrio Carruba

Mentre nell'interpretazione del testo da parte di Otten trapela una certa forzatura, ci sembra che gli argomenti di Gotze ricordati sopra si presentino di una certa validità. Ed infatti questo autore li ha riconfermati tutti di rece~te, mettendo in rilievo diversi particolari 7.

Il più interessante di questi ci sembra l'argomento relativo alla genealogia di Hattusili III, che viene ricondotta direttamente fino ad Hattusili II e quindi al grande Hattusili I « re di Kussara ». La formula genealogica nei vari testi di Hattusili III è molto complicata da variazioni e forse qualche errore, cosicché in molti casi il riferimento sembra in effetti venir ricondotto al più antico Hattusili I.

Argomento cardine per Gotze è qui l'ultima parte della formula stessa in KBo VI 28 I 4-5 DUMU.DUJMUDUMU-SU SA Hattusili LUGAL.GAL SA LUGAL uRuKussar Dsiunit [kaness Jandas NUMUN-as « great-grandson of Hattusili,. the great king, (of) the seed of the Kussar king, (who was) favored by the god{s) », che negli altri testi hattusiliani viene variata in vari modi secondo questo schema {in parentesi tonde le varianti dei vari testi):

NUMUN (SA) IHattusili LO (LUGAL, DUMU) uRuKussar LUGAL.GAL (LUGAL KUR uRUHatti) UR.SAG « seed of Hattusili, the Kussarite (Kussar king), the great king (the king of Hatti land), the valiant ».

Meno frequente infine è: SAG.BAL.BAL (LA) SA IHattusili LUGAL uRuKussar « descendant of Hattusili, the Kussar-king ».

La conclusione del GOtze è quindi che, essendo in KBo VI 28 SA LUGAL uRuKussar ... NUMUN-as apposizione del precedente genitivo, l'Hattusili ivi menzionato sia il II, identificato più precisamente come discendente del 1 8

Tuttavia le frequenti variazioni lasciano parecchie incertezze, facendo pre­supporre presso la classe colta etea una pressocché totale ignoranza circa l'esistenza di Hattusili II. D'altra parte la confusione e l'errore in questi for­mulari potevano avvenire anche per via, diremmo, meccanica, e quindi passare più o meno inosservati. Proprio per questa relativamente ampia possibilità di errore, pur consentendo con GOtze su una certa validità dell'argomento, prefe­riamo pensare che il punto di forza della sistemazione tradizionale e quindi di

Peste I 11 55., GOtze, KlF I (1927) 164 S., 181 S.; o per es. Lista C Rs. 1, Otten, MDOG 83 (1951) 66 e 54. Ma forse si tratta di un uso recente.

7 A. Gotze, JCS XXII (1968) 46 ss.: per es. l'Hattusili 'nominato dopo Tuthalija è ricordato in coincidenza con Mittanni, che all'epoca del I Hattusili non esisteva. Su questo punto tuttavia si può ricordare che nella tradizione manoscritta etea spesso queste localiz­zazioni venivano aggiornate e i nomi sostituiti con quelli più recenti, cfr. ultimamente, Autore, ZDMG - Suppl. I, Teil I Wiesbaden 1969 p. 243 con letteratura precedente.

Per l'argomento delle genealogie, Otten, Quellen 7 s., v. qui avanti. 8 A. GOtze, JCS XXII (1968) 48 ss.

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Hattusili II 79

GOtze resti il trattato di Aleppo, che viene così a sua volta a illuminare le liste sacrificali e votive e la genealogia appena ricordata 9.

D'altra parte l'idea di Otten che l'Hattusili e il Tuthalija delle liste sacri­ficali e delle offerte votive siano i « fondatori» {o i restauratori, se si vuole) delle due grandi dinastie dell'Antico e del Nuovo Impero non può non essere suggestiva ed attraente IO.

E ciò tanto più che le liste sacrificali n o n c i d a n n o p e r q u e -s t o p e r i o d o fra i molti nomi di re e di principi della famiglia reale c h e i n o m i d i T u t h a li j a {e di Nikalmati) e d i A r n u w a n d a (e di Asmunikal). Né vale dire che gli altri Tuthalija e Hattusili n si celano in queste liste dietro altri nomi, i nomi familiari currici e non quelli reali etei tradizionali, perché ciò dovrebbe potersi affermare anche per altri sovrani di cui sappiamo che hanno avuto con ogni verosimiglianza un doppio nome, come per es. Suppiluliuma nella lista C. È d'altra parte perché verrebbe taciuto pro­prio il nome, con cui questi principi sono stati a capo del regno? 10 si spiega difficilmente anche ammettendo, che le liste siano un fatto strettamente pri­vato della famiglia reale 11.

Il punto centrale è sostanzialmente in questo silenzio di fonti come queste che non avrebbero dovuto tacere, ed è proprio da queste liste che è scaturita la ricostruzione di Otten con la sua eliminazione dalla serie dei sovrani etei degli innominati Hattusili n e Tuthalija In. Vogliamo tuttavia in questo contesto ricordare che secondo la lista C Rs. 13 ss. fra Suppiluliuma e Mursili non viene ricordato lo sventurato Arnuwanda n, fratello di Mursili, morto dopo pochi mesi di regno e a cui è da attribuire con sicurezza almeno un testo 12.

9 Il GOtze stesso dice, che se anche il trattato di Aleppo fosse testimonium unum, ciò in teoria potrebbe bastare a documentare questi fatti storici.

lO Cfr. Otten, Quellen 15; cfr. 20. 11 Suppiluliuma per es. viene ricordato sempre con que~to nome; sebbene sembri che

il suo nome di famiglia sia Tasmisarri, cfr. H.G. Giiterbock JCS X (1956) 122; Otten, Quellen 18 s. (con nuovi argomenti). Nelle varie liste poi il figlio di Suppiluliuma viene menzionato ora con il nome di Sarri-Kusu!J ora con quello di Pi;assili. D'altra parte nelle liste sacrificali vari nomi di principi altrimenti ben attestati sembrano mancare, cosi l'Himuili e il Muwattalli (se non è quello della lista E Vs. III 10), ad ogni modo ricordato solo qui; cfr. A. Kammenhuber, Orientali a XXXIX (1970) 551, e di cui nei testi di Cat. 179, 1-5,7-9, mentre ve ne sono ricordati altri, che come principi ci sono altrimenti pressocché ignoti, come Manninni, Karahnuili, Asmu-Sarruma, Zidanza, Hassuili (v. attestazioni in E. Laroche, Les Noms des Hittites Paris 1966, ss.vv.).

L'affollamento dei nomi si verifica singolarmente soprattutto per questo periodo fra Arnuwanda e Suppiluliuma, il che può essere un indizio della confusione dinastica di questo periodo, sottolineata da lotte intestine alla famiglia reale (v. qui avanti a proposito di KUB XXXVI 109 e 114), e anche della relativa validità storiografica delle liste stesse per i periodi più antichi, cfr. già Autore, Athenaeum XLVI (1968) 372 s.; A. Kammenhuber, Orientalia XXXIX (1970) 282 s. e ancora Gotze, JCS XXII (1968) 47.

V. anche qui sotto e n. 12. 12 KBo XII 33. Non è impossibile che sia questo Arnuwanda quello ricordato come

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80 Onofrio Carruba

Abbiamo accennato indietro che esiste la possibilità che fra i testi nomi­nanti un Hattusili qualcuno si riveli come appartenente al II di questo nome. Si possono verificare queste possibilità? Dobbiamo dire per la verità che i testi meno frammentari non offrono possibilità di equivoco 13.

Sono invece i frammenti piccoli o piccolissimi che pur con un certo mar­gine di incertezza sembrano offrire migliori garanzie.

II. Hattusili e Pijamaradu?

Crediamo ora di poter indicare fra i testi storici recentemente pubblicati e fra altri frammenti già noti un paio di documenti, nei quali la esistenza di questo Hattusili II sembra venir confermata, se non con assoluta certezza, per lo meno con molte probabilità.

Cominciamo con un frammento che già al suo apparire sembra essere con­troverso e precisamente con KBo XVI 35. Il testo, molto breve e quindi poco comprensibile, si presenta come segue:

r. 2

4

6 -

8

10

]x-x-x [n]u?-us-si ]x mPi-i-ja-ma-ra-d[ u­

]x-at nu-za MÈ x[­]x-tal-li se-er ki-i-sa-a[ t

ja/ z] a-u-wa ar-ha ti-i-ja-ir ]mPi-ja-ma-ra-du-un ar-ha u-wa-te-e[ t

IJS-TU KUR uRuMe_ra_a UL ku-it-ki da-a-as ] pi-es-ta a-pi-el-si pu-ru-ut -] ta

mH]a-at-tu-si-li-es A-BI A-BI-J[A 12 UR ]UPa-su-u-na KUR URUKa[_

U]RUHa-li-un-za-an x-E 14 1]0 Se-e-h[a 14

padre di un Tu?]lpi-Sarruma in KBo XIII 42, altra lista reale, per cui v. n. 5; sul principe, cfr. Laroche, Noms Nr. 1368, l e forse 2. D'altra parte solo ora abbiamo saputo del nuovo gran re di Hattusa, Tahurwaili, dal bel sigillo ritrovato recentemente (v. K. Bittel, MDOG 102 (1970), p. lO). Sul sovrano il sig. Sargon Erdem presenterà una interessante proposta.

13 Per un motivo o per l'altro (episodi altrimenti noti; menzione di Puduhepa, di Urhi-Tesup ecc.) i testi di Hattusili III non lasciano quasi mai adito a dubbi di sorta, cfr. Laroche, Cat., dove Hattusili III ha i nn. 53-79 solo fra i testi storici, una cifra che am­monta a più o meno tre volte i testi noti di Mursili o Suppiluliuma - se una statistica di questo genere ha un valore.

14 Data la picèolezza del frammento sembra inutile un tentativo di integrare qua e là. Il completamento dei resti di r. 14 in lDSeha è data dal contesto. Interessante sarebbe sapere

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Hattusili II 81

Nonostante i molti nomi di persona e di luoghi, la r. 11 con la dizione Hattusilies ABI ABI-JA è la più indicativa: dato il nome e la qualifica difficilmente può trattarsi d'altro che di un sovrano eteo. Dalla menzione di Pijamaradu, del Paese di Mira {r. 8) e forse di Arz]auwa o AhhiiJauwa (r. 6), « si separarono da, ribellarono ad A. » siamo ricondotti ad un contesto ben preciso, quello della lettera di Tawagalawa, sottolineato dalle frasi « portò via Pijamaradu » (7), che ci riporta al desiderio del sovrano eteo nella lettera di Tawagalawa di avere Pijamaradu (Taw. I 56). Perché è difficile che si tratti di un altro Pijamaradu 15.

D'altra parte la menzione del « Paese di Mira » (r. 8: «dal paese di Mira non prese nulla») e del (<< paese del ?) fiume Seha » in questo contesto ci rimanda a tutta una serie di altri frammenti, che nominano fra gli altri un Kupanta-DKAL, re di Mira, e Atpa, il genero di Pijamaradu, che sembrano ri­collegarsi a loro volta alla lettera di Manapadatta (KUB XIX 5 Cat. 103): si tratta quindi di un complesso di coincidenze di nomi, che ci riportano necessa­riamente ad un periodo unico di tempo 16.

Se si tratta degli stessi avvenimenti ricordati in « Tawagalawa », evidente­mente anche questo frammento appartiene alla stessa epoca. E quale è que­st'epoca?

E. Forrer datava la lettera di Tawagalawa all'epoca di Mursili (in parti­colare al 12° anno, ma v. Sommer AU 36), F . Sommer pensa anche a Muwat­talli, non escludendo sia pure con molti dubbi neppure Hattusili III 17. Queste datazioni si fondavano su una serie di concordanze onomastiche, la più valida delle quali resta 1) quella di Pijamaradu, Atpa e Manapa-Datta nella lettera di quest'ultimo sopraricordata KUB XIX 5. Eventualmente utile è anche 2) la concordanza del nome di mDLAMA di Taw. I 73 se equivale al mDLAMA, no­minato negli annali di Mursili (Gatze AM 112, 120 = KBo IV 4 I 43; II 63) 18 .

A queste si aggiunge ora a nostro parere anche 3) la coincidenza dei nomi del frammentino KBo XIX 79: r. 3 ]A.AB.BA x[ r. 7 ]ar-nu-ut ma-a-an-wa-ra[ - r . 8 mpi-ja-ma- ]ra-du-us-ma x mSi-x[ r. 9 -]ta tu-uk-wa DU-X[ r.10 ]mAt-pa-a-as-ma GIM-an KA me[??- r. 11 ]EGIR-pa O-VL pi-es-ta x-E r. 12 ]x-ar-as mKu-pa-an-ta-DK[AL r. 13 J-HI.A_wa ku-e-es SA DUT[U~I r. 14 t ]ar-ni nu LOMES x-E r. 15

con certezza se alla r. 5 si tratta di Ahhijauwa o di Arzauwa e se alla r. 5 è da pensare ad un Muwattalli o si tratta di un appellativo in -talli.

15 Per questi problemi è naturalmente da tener presente, F. Sommer, Die Ahhijawa-Urkunden, Miinchen 1932.

16 Cfr. E. Forrer, Forschungen I Berlin 1926, pp. 90 ss. 17 Cfr. Forrer, Forschungen I 2 p. 98 ss., 104; Sommer AU 36 n. 1. 18 Sommer, AU 36; per l'eventualità di un DLAMA «il giovane», figlio di Muwattalli,

che sposterebbe naturalmente la datazione verso Hattusili III, v. Forrer I 100; Gatze, NEr. 34; Sommer, AU 96 n. 1.

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82 Onofrio Carruba

-Jx-as hu-u-ma[ -an r. 16 DKu-pa-a]n-ta-D-[ , in cui Pijamaradu (r. 8)

compare ancora insieme ad Atpa (r. lO) e sopra tutto a Kupanta-DKAL (r. 12). Cfr. pure KBo XIX 78 ancora Pijamaradu (r. 6,8) accanto a Kupanta-DKAL-as LUGAL KUR URU Mira.

Anche queste altre coincidenze onomastiche ci riportano al tempo di Mur­sili, che con Kupanta-DKAL, re di Mira e figlio adottivo di Mashuiluwa, con­clude un trattato, come del resto aveva fatto con Manapa-Datta 19.

Considerate queste coincidenze, si deve pensare che l'Hattusili AB/.AB/.fA nominato nel frammento surricordato potrebbe essere eventualmente anche Hattusili III, ma ciò oltre ad incontrare difficoltà di ordine cronologico (questo sovrano doveva essere di molto più giovane di Kupanta-DKAL, suo cugino, ma già in età di regnare sotto Mursili II) presuppone anche a) che si possa ripor­tare il Pijamaradu di KBo XVI .35 ad un'epoca molto tarda tale da far risultare l'Hattusili AB/.AB/.fA « padre di mio padre» quale il III, e cioè all'epoca di Arnuwanda III o di Suppiluliuma II, cosa che mi sembra da escludere per le coincidenze suddette;

b) che Pijamaradu ecc. vengano ricordati in una rievocazione storica di un trattato o altro di cui non abbiamo altrimenti memoria 20, ma ciò è estrema­mente improbabile per la ricchezza e abbondanza di particolari minuti (e, ag­giungerei, per l'abbondanza di frammenti relativi ai fatti, ma questo può essere un caso, sia pure eccezionale).

Questo Hattusili quindi non può che essere un Hattusili predecessore di Mursili e di Suppiluliuma, perché se Mursili è l'autore o comunque il sovrano attore dei testi relativi a Pijamaradu, la conclusione univoca è che quegli è il padre di Suppiluliuma. Se Hattusili è invece il nonno di Suppiluliuma, bisogna pensare che il frammento KBo XVI .3 5 appartenga agli ultimi anni di questo sovrano.

Interessante mi sembra da questo punto di vista un altro piccolo fram­mento KBo XIX 80 che sembra narrare delle vicende per lo meno singolari:

col. d. .3 IJUR.SAG-i x[­

na-as-kan GAM[ DINGIRMES KAxU-x[

6 wa-an-ti-ja-x[ U-UL a-[

al/ nel monte .. . ed egli giù .. . gli dei la bocca . . . in collera? ... non è g[iusto??

19 Cfr. J. Friedrich, SV I 96 55. (con Kupanta-DKAL); SV II 1 ss. (con Manapa-DU); ai ll.cc. anche sui rapporti di parentela e sulle relazioni con Ratti.

20 È questa la tesi espressa da A. Kammenhuber in Orientalia :XXXIX (1970) 553 (per KBo XVI 35), il cui estratto ci è pervenuto grazie alla cortesia dell'Autrice, mentre redigevamo questo articolo.

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Hattusili II

mPi-ja-ma-ra[ -du 9 DUMUMES mG1SPA.DINGIR-[

GAM pat-ta-a-ir x[

EGIR-an pat-ta-a[-12 sa-ra-a ma-us-t[e-et

na-as-za-kan wa-al-li-[ i-ja-nu-na-as QA?-TAM[ -MA

15 IjAL-ZI URUZu-mar-ra-an

83

Pijamara[du ... i figli di Hattusili .. . scapparono giù/via .. . scappa [ rono / s'affretta [ rono ]

dietro ... piomb[ ò] sopra ... ed egli si vant[ ava ... io li ho fatti/trattati allo stesso

[modo ... il forte di Zumarra ...

r. 16: pochi resti sul margine della frattura 21.

Evidentemente si tratta di un'azione di Pijamaradu, coronata da successo, contro Hattusili o per lo meno i suoi figli, che forse erano stati inviati contro di lui. Non impossibile anche l'ipotesi che i « figli» di Hattusili possano aver fatto causa comune con Pijamaradu contro il padre, per quanto vedremo più avanti. Ma chi è l'Hattusili « padre» in questo caso?

Anche qui non ci sembra probabile che si tratti di Hattusili III, di cui sappiamo che un figlio è Tuthalija IV: è possibile che una terza persona parli di Hattusili III in termini cosi poco rispettosi? E se parla Tuthalija, non direbbe piuttosto SESMES_]A « i miei fratelli »? Per un sovrano invece come Hattuisili II, per il quale si era usato il semplice titolo di LUGAL in­vece di LUGAL GAL ciò sarebbe pensabile 22.

Dobbiamo pensare che Hattusili II, sovrano sfortunato ad oriente contro Aleppo, lo è anche in occidente?

Il frammento mos.tra singolari analogie con Bo 6447 (Cat. 136,2), che l'editore H.G. Giiterbock, ZA NF IX (1936) 326 sg., vorrebbe attribuire a Hattusili III perché vi si ricorda la dea Istar di Samuha quale protettrice del sovrano, peraltro non nominato. Oltre alla menzione di questa dea, che però a mio parere non giustifica senz'altro una attribuzione al III Hattusili, perché anche altri avrebbero potuto averla come protettrice 23, alludiamo in particolare

21 Anche qui prescindiamo da integrazioni meno che plausibili. Ricordiamo solo che un KUR uRuZumarri è menzionato in Madduwatta Rs. 57 insieme ad altri territori, indub­biamente molto ad occidente. [Alla r. 9 l'Edizione legge ora mKu-pa-an[ -la, più idoneo. Le deduzioni tratte dal frammento sarebbero pertanto da correggere].

22 Questa vicenda di figli ribelli ricorda molto da vicino il periodo di turbolenze in cui sono coinvolti i principi etei dell'età di Arnuwanda e Suppiluliuma, e di cui in particolare a proposito di KUB XXXVI 114, una specie di trattato o imposizione a più parti di prote­zione reciproca sui figli e discendenti: vd. qui avanti.

Si ricordi che Hattusili III parla in KBo IV 12 Rs. 8 di un solo figlio (certo Tuthalija poi IV) e di vari nipoti (ma cfr. Rs. 3 ?).

23 Si potrebbe anche pensare che Hattusili III l'abbia presa come protettrice perché l'aveva come tale il suo predecessore omonimo.

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) .

84 Onofrio Carruba

all'uso di wantija- KBo XIX 80, 6 e Bo 6447 I 6,9; e naturalmente alla men­zione di Pijamaradu in Bo 6447 I 2.

Tuttavia si deve dire che i frammenti fin qui citati, ad eccezione di KBo XVI 35 n o n d a n n o l' i m p r e s s i o n e d i e s s e r e a n t e r i o r i a Suppiluliuma da un punto di vista linguistico. Essi non contengono, nello scarsissimo testo utilizzabile, nessuno di quegli ele­menti che vengono recentemente considerati determinanti nella attribuzione di un testo a un determinato periodo storico. Per KBo XVI 35 poi si può ricordare solo la scriptio pIena alla r. 5 per ki-i-sa-at, il che non è molto.

Dobbiamo pensare a questo punto che si tratta di frammenti di rievoca­zione storica di fatti accaduti negli ultimi anni di Hattusili II e nei primi di Suppiluliuma da parte di Mursili?

Anche A. Kammenhuber ha voluto recentemente attribuire al frammento KBo XVI 35 grande importanza, ma in un senso del tutto opposto al nostro. L'Autrice attribuisce il testo tout court ad Arnuwanda III, nipote di Hattu­sili III (ma nipote è anche Suppiluliuma II), cosa in se possibile, afferma poi «Das Fragment k o n n t e zu einer Tafel der Annalen Arnuwandas III. gehoren. Es bes t ii t i g t ( !) die bisherige Datierung der Annalen KUB XXXIII 11; 12 auf Tuthalija IV. (Cat. Nr. 85) und der Annalen KUB XXIII 21 auf Arnuwanda III. (Cat. 86) s o w i e Gotzes Einordnung des Maddu­watta-Textes in die Zeit Arnuwandas III »24.

(Le spaziature e gli esclamativi sono miei) Orbene il frammento, che pure a nostro parere è importante, sia che possa

essere utilizzato nel senso da noi mostrato sia che dimostri con la Kammen­huber, l.c., che gli avvenimenti di Pijamaradu sarebbero avvenuti all'epoca di Hattusili III, non può confermare certo le tarde datazioni di quegli annali di Arnuwanda, che tardi non sono e tanto meno degli Annali di Tuthalija e di Madduwatta, che sembrano essere an~he più antichi, se pure di poco 25.

Comunque per gli argomenti portati a p. 114 ss. ci sembra estremamente improbabile che i fatti narrati nel frammento e in genere i fatti relativi a Pijamaradu venissero ripresi circa 80 anni dopo e per di più in una narrazione come gli annali, tanto più che non sembra essere un episodio molto onorevole per la dinastia. Ma questa è materia opinabile 26.

24 Orientalia XXXIX (1970) 553. 25 Vd. Autore, ZDMG - Suppl. I (1969) 226-49 con bibliografia precedente; A. Kam­

menhuber, Orientalia XXXVIII (1969) 548-552 (e KZ LXXXIII (1969) 256-89, solo per i criteri linguistici); cfr. anche Orientalia XXXIX (1970) 278-301. La discussione prosegue in Autore, Orientalia XL (1971) per gli argomenti storici e linguistici e KZ LXXXV (1971) per gli argomenti linguistici.

Per il testo di Madduwatta, v. H. Otten, Sprachliche Stellung und Datierung des Madduwatta-Textes, Wiesbaden 1969 (= StBoT 11).

26 È evidente che c'è anche un certo distacco fra l'epoca degli avvenimenti con la par-

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Hattusili II 85

III. Hattusili e la « regalità »

Naturalmente la conferma della esistenza di Hattusili II, quello del trat­tato di Aleppo, va cercata anche in menzioni di altri testi o frammenti già noti, ma finora non attribuibili o assegnati a Hattusili III.

Un primo testo cui vorremmo rinviare è KUB VI 47 (Cat. 127,1):

-DJKAL LUGAL KUR UR[U

2 mHattuJsi-DINGIR-LIM-is [ Jx x LUGAL-iz-na-an-ni

da-a-[ 4 pa-ah-h J a-as-ha-at kat-ta-ma-wa

DUMU[MES J GIM-an-ma u-it ku-wa-p[i

6 h J a-an-ni-es-sar ki-sa-at [ mHa-aJd-du-si-DINGIR-LIM

A-BI-SU su-ul[-8 Jx am-mu-uk kat-ta-an 0-

U[L pa-ah-ha- Jas-hu-un mA-Ia-an-ta-li

[ -is lO -Jti a-pa-a-as-sa a-UL me-mi-

e[s­a-pi- Jja-ak-ku SALDINGIRMEs_

uz-z[i .. . 12 -Jx-ir A-NA DUTUSI_ma [ .. .

J ku-it e-es-ta nu-us[ . 14 J ha-an-da-as pi-es-ta

Kupanta?_DJKAL re del paese di ... Ha ttu ? J sili

nella regalità po [se? / po [sF

proteJssi ma pure i suoi figl[j ... ma quando venne ... si fece un processo . . .

HaJttusili, suo padre, contra[stò ...

sotto / presso di me non ...

pro te Jssi. Alantali[ ...

... e quello non parl[ò/ava ...

proprio allora x ... . .. ma alla Maestà .. . (poi) che era. E l[F .. . J altrettanto diede.

Nella traduzione già si possono rilevare i punti più interessanti del testo, ma forse giova fare qualche considerazione ulteriore.

Innanzitutto ho interpretato i resti della r. 1 come Kupanta-DKAL perché, se noi conosciamo molti nomi propri di personaggi terminanti in -DKAL, solo due di essi sono detti LUGAL, e precisamente il ben noto omonimo « re del paese di Mira» e quel DKAL/LAMA, già ricordato sopra, che fu posto come re di Dattassa da Hattusili III. Se ho preferito qui pensare al primo piuttosto che al secondo è perché vi si parla di un processo; dell'ira di Hattusili o verso Hattusili, « suo padre »; e soprattutto perché viene nominato un Alantalis,

tecipazione di Hattusili e dei suoi figli (cioè poco prima di Suppiluliuma e forse già durante il suo regno, 1380-75) e quella in cui questi episodi vengono ripresi o si continuano con Manapa-Datta, Atpa e Mursili (ca 1330-1320), ma saremmo pur sempre nell'ambito di una generazione.

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che potrebbe essere lo stesso personaggio, ricordato anche come Alantallis negli Annali di Suppiluliuma; infine è da tener presente che le forme in -akku come api;akku {r. 11) non dovrebbero più essere presenti all'epoca di Hattusili III.

Bisogna d'altra parte far rilevare che la situazione descritta nel frammento si attaglia, almeno per le prime righe, anche alla intronizzazione di mDKAL de­scritta da Hattusili III nella sua Autobiografia (IV 62 sgg.) Il. In questo caso tuttavia sarebbe difficile attribuire il frammento: esso infatti non può essere dato ad Hattusili stesso, mentre l'attribuzione al figlio Tuthalija IV provoche­rebbe difficoltà proprio per l'ABI-SU, laddove si aspetterebbe invece ABI-JA. A meno di non pensare alla solita scappatoia della rievocazione storica in un trattato o altro.

Vediamo ora un altro frammentino ancora più difficile per la scarsità dei suoi resti. Si tratta in particolare di KUB XXI 24 (Cat. 125, 2), che del resto non era passato inosservato nel contesto della discussione sulle genealogie (v. avanti) 28:

2

5

8

11

· .. -a]n-te-es e-sir har-ki-ir nu a-as-s[ u .. .

· .. uRU]Ha-at-tu-si pi-e[ -da? .. . · .. uRuHa-at]-tu-sa-an a-as-sa[-

· .. mSu-u]p-pi-Iu-ii-u-ma-as · .. m ] Ha-at-tu-si-li [ _ ...

uRuHa-a]t-ti LUGAL-UT-T[A sar-ku-us LUGAL-u[s

URU A-ri-in-na URU An-ku-wa-an

-a ]h-ha-an-za -p]a-an-t[a?

. . . erano/furono tenevano / tennero e i be [ni] ad Hattusa por[ tarono? Hat]tusa dF beni??/ ordin[ò??/

rimas [ ta? sola]

Su] ppiluliumas Hattusili in Ha]tti la regalit[à un re forte/ valente (il dio del Sole?) di] Arinna Ankuwa (ace.)

Il Devo far notare tuttavia che è per lo meno singolare che si prenda qualcuno che è già « re » di un paese per porio nella « regalità », essendogli questa qualità già in qualche modo inerente. L'espressione non mi sembra adatta neppure nel caso che lo si faccia « so­vrano di un altro territorio o paese (come poteva avvenire per es. per Madduwatta o per i vari principi di Arzawa sotto Mursili II) appunto per la stessa ragione. Questo fatto po­trebbe a mio parere costituire un ulteriore indizio contro la identificazione di questo -]DKAL della r. 1 con DKAL-as, re di Dattassa, e con Kupanta-KAL, re di Mira e quindi contro l'attribuzione del frammento all'epoca di Hattusili. Ciò è tuttavia solo un vago indizio e il testo completo potrebbe dirci anche dell'altro.

Ricordiamo ancora che un Kupanta-DKAL esisteva anche all'epoca di Tuthalija e Arnuwanda intorno al 1400-1380 (cfr. Annali Arnuw. KUB XXIII 21 Vs. 16,31; Madd. Vs. 30, 45, 49, 55).

28 Cfr. A. Gatze, ]AOS LXXII (1952) 68 n. 7; A. Kammenhuber, Orientalia XXXIX (1970) 297 n. 1.

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Hattusili II 87

Una prima osservazione da fare è quella relativa al fatto che i nomi propri di persona e di città vengono dati nella loro forma fonetica e non, come spesso in epoca tarda 29, con scritture" a rebus del tipo ben noto mGISPA.DINGIR.LIM per Hattusili ecc. Questo vale per i nomi di Hattusili, Hattusa, Hatti per i quali l'uso di questa scrittura è però estremamente vario, ma più per Arinna, per cui le grafie tarde uRuT{).L_na sono molto pi4 frequenti, o addirittura predominanti. Anche se ciò non basta ad una datazione precisa, tuttavia ci può far pensare all'età fino ad Hattusili III, che usa spesso queste grafie. Ma questi difficil­mente sarà l'Hattusili nominato alla r. 7, perché viene nominato successiva­mente a Suppiluliuma, in un contesto che ricorda le genealogie (pur se qui, a giudicare dal nominativo Suppiluliumas, non esattamente di questo si tratta).

Infatti l'espressione più importante « in/ di Ha]tti la regalità [{prese?) » può riferirsi sia a Suppiluliuma che a Hattusili, cosi come il seguente «(fu) re valente », ma da ciò e dal contesto del paragrafo precedente sembra evidente che si parla di vicende relative all'epoca (prima) di Suppiluliuma (cfr. anche il ricordo di Ankuwa all'accusativo) 29a.

L'ipotesi quindi che l'Hattusili qui ricordato sia il II sembra verosimile. Ma anche qui tuttavia si deve constatare come questo sovrano, se pure è ricor­dato, lo è indirettamente, nell'ambito di una genealogia o di un accenno rapi­dissimo.

Per l'eventualità di una menzione di Hattusili II non saprei citare invero altri frammenti, essendo quasi tutti gli altri che nominano un Hattusili, attri­buibili al III o per chiare indicazioni genealogiche o per il contenuto o altro.

Ritornando un momento alla questione della datazione dei frammenti, abbiamo avuto occasione di osservare che le vicende relative a Pijamaradu Atpa - Kupanta-DKAL sono da riportare tutte all'epoca di Mursili II, tuttavia in base al sincronismo con Manapa-Datta si può pensare che anche Pijamaradu e Atpa vivessero già a i tempi di Suppiluliuma come è accertato per Manapa­Datta. È probabile anzi che Pijamaradu abbia a che fare con i disordini in Arzawa e dintorni che costrinsero Manapa-Datta a rifugiarsi presso Suppilu­liuma e che quindi a questo periodo si riferiscano anche i nostri documenti relativi a questi personaggi. In questo quadro si inseriscono bene i frammenti

29 Ma in certi tipi di documenti, come le lettere per es., queste grafie si ritrovano anche in epoca medioetea, cfr. ABoT 5 mGISPA.DINGIR-LIM e mDXXX-LO «Armaziti », per cui v. L. Rost, MIO IV (1956) 345 ss., a mio parere con una datazione della lettera e quindi dei personaggi (età di Hattusili III), da me accettata in Die Sprache XII (1966) 87, ma ora evidentemente da correggere. Infatti anche alcuni degli altri testi ivi citati a sostegno della esistenza tarda di questi scribi (?), quali KUB IV 1; VII 1 (per Arma­ziti); KUB XV 31 (per Hattusili) sono sicuramente testi non molto recenti.

29a A proposito di Ankuwa ci si può domandare, se l'innominato DUMU URU Ankuwa della lista F I 12 e il precedente DUMU URU.Zippalanda non siano per caso questi sovrani di scarso valore, pietosamente taciuti, e tuttavia ricordati.

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88 Onofrio Carruba

relativi a Pijamaradu e ad Hattusili o ai suoi figli. In questo caso Pijamaradu potrebbe essere vissuto fra il 1380 e il 1330, cioè fra Hattusili II e i primi anni di Mursili II.

Se invece si mettono in rilievo altri fatti {quali il probabile stadio lingui­stico e grafico; l'Istar di Samuha di Bo 6447 ecc.) e si vuoI vedere un sincro­nismo piuttosto con Hattusili III, allora dovremo pensare che i fatti qui rife­riti sono accaduti nei primi anni di Hattusili III e riportati in quelle tavole, di cui egli stesso dice nella sua Autobiografia che saranno compilate a parte 30.

Tuttavia nei due ultimi frammenti trattati, KUB VI 47 (Cat. 127, 1) e KUB XXI 24 (Cat. 125, 2), appartenenti con una certa probabilità all'età di Mursili, cioè posteriori a Suppiluliuma, è probabile che l'Hattusili ivi ricordato sia Hattulisi II.

Essi però non bastano a togliere dalla storia etea l'incertezza sulla figura di questo sovrano, che non solo non ha tramandato testi propri, ma di cui anche i posteri sembrano aver evitato con cura ogni menzione più o meno diretta 3\.

IV. Hattusili II nella « regalità »

Il periodo in cui Hattusili II è (o sarebbe) vissuto SI mtuisce dunque dietro la scarsa e lacunosissima documentazione delle fonti come un periodo complesso e complicato da numerose controversie esterne 32.

All'interno le vicende non dovevano essere meno turbolente, anche se per questi eventi le fonti sono più reticenti per ovvi motivi. Ciò si intuisce da vari testi, quali quelli di magia relativi a Tuthalija e Nikalmati e ad Arnuwanda e Asmunikal, cui accenna Otten, Quellen 114-115 (= 18-19), o dagli accenni del I Pestgebet di Mursili sui misteriori fatti intorno a Tuthalija, il Giovane, (v. ancora ultimamente Otten, cito 108/12 e 113/17). Ma anche soprattutto e più direttamente da una serie di frammenti di istruzioni o « protocolli », che sembrano riferirsi a questioni di successioni dinastiche, che Laroche ha riunito in Cat. 179, 1-5,7-9.

La edizione di 179, 9 come KBo XVI 24-25 ha permesso di vedere un poco più chiaro in queste vicende, ma non è di questo, che tratteremo altrove, che vogliamo parlare qui, bensl di un frammento che ha strette analogie con questi « protocolli» e che mi pare riferirsi inequivocabilmente ad Hattusili II

30 Cfr. A. Gotze, Hattusilis Leipzig 1925: I 73-74. 3\ V. tuttavia avanti a proposito di KUB XXXVI 109 (Cat. 28 i). 32 V. lo schizzo storico del periodo di Arnuwanda I e Tuthalija III/II in E. von

Schuler, Die Kaskaer, Berlin 1965,29-37, soprattutto per i rapporti con i Kaska. In genere, V. O .R. Gurney, Anatolia C. 1600-1389 B.C. 21 sS. Si ricordi poi KBo VI 28 Vs. 6-12 la famosa descrizione che Hattusili III fa dell'attacco concentrico all'Impero all'epoca dei predecessori di Suppiluliuma, cfr. A. GOtze, Kizzuwatna 1940 21 sS.

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li

,..

Hattusili II 89

per vari motIvl: si tratta di KUB XXXVI 109. Il frammento, pubblicato come « Thronfolgebestimmung »(insieme agli affini KUB XXXVI 112-114, 116, 118 (Cat. 179,3-5,7,8), da Otten che ne aveva interpretato il tenore 33, era stato classificato da Laroche fra i frammenti riferentesi all'Antico Impero sotto Cat. 28 i) forse per la menzione di Hattusili appunto.

2

6

8

lO

Il testo è comunque il seguente:

e]s-zi nu u-wa-at- t[u? i]n? nu uRUHa-at-tu-sa-as a-x[

due righe erase

ki-nu?- ]na ka-a-sa A-NA DUMUMES LUGAL is-tar-na x[­LUGAL]-u-iz-ni lam-ni-ir na-an-za SESMES_SU NINMES-S[U

pa- ]an-ku-us-sa U)MES uRUHa_at_ti se-ek-ka-an-du nu x-E ]k · SESMES r-U LU'ME$· . . [? u-l-sa -.) ga-l-na-as-sl-lS na-at -ta·

A-NA] rnHa-at-tu-si-i-li me-na-ah-ha-an-da SAG.DU-Z[U ]LU.KUR-SU e-es-du na-an par-ha[ -an-ta-ru

]x-ma li-in-ki-ja kat-ta-an ki-i-ja ud[ -da-a-ar 12 (-)]e-es a-as-su-wa-an-te-es SA ZI-SU-NU na-at[(-)

-]x-wa-an-te-es LUGAL-ma-at SAL.LUGAL-ri lP-SU IIP[ -SU 14 -]x na-at-ta har-wa-ni ma-an-x[

LUGAU] SAL.LUGAL ki-i NI-IS [DINGIR 34

Un'interpretazione è possibile dalla r. 5 in poi: « E ora ecco fra i principi ... /6 ... x y hanno nominato alla regalità

e lui i suoi fratelli e le sue sorelle ... /7 ... e il pankus (e) gli uomini di Hatti riconoscano e ... /8 ... chi (dei) suoi fratelli e dei suoi parenti non lo rico-nosce? ... f9 ... di fronte ad Hattusili la sua persona . . . /10 ... sarà suo

33 V. KUB XXXVI Vorwort p. IV, con parziale traduzione. 34 Alcune annotazioni : r. l: non essendo noto un uwattu si potrebbe forse pensare

a un u-wa-at tu[ -li-ja «vieni alla assemblea », cfr. Editto di Telipinu II 51 nu tulijan halzisten «e convocate l'assemblea »; r. 5: se l'integrazione ki-nu-na è corretta come fa pensare il seguente ka-a-sa « ecco» che sta quasi sempre al secondo posto nella frase, allora il margine sinistro della colonna non dovrebbe essere lontano, fatto non senza importanza per eventuali integrazioni; r. 6 interessante in quest'epoca il riconoscimento che dovreb­bero dare non solo i fratelli, ma anche le sorelle, per cui cfr. Telipinu II 46; r. 9: sembra a sua volta richiamarsi a Telipinu II 50 ss . per SAG.DU.zU.

Le rr. 5-7 sono state ultimamente tradotte e interpretate da H.M. Kiimmel Ersatzrituale fur den hethitischen Konig, Wiesbaden 1967 (= StBoT 3) 28, con cui sostanzialmente concordo ad eccezione dell'interpretazione di pankus come aggettivo, che in effetti non concorda con LuMES « gli uomini », neppure se si interpreta quest'ultimo come *antuhsatar « umanità» o sim.

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90 Onofrio Carruba

nemico e lo scacceranno. /11 ... ma? con il giuramento anche queste parole ... /13 ... (e) buoni la loro anima non? ... /12 ... ma [al/ il re] alla regina ., d ? l? ? /14 bb' 1/5'1] l . CIO ue vo te e tre ... . .. non a lamo... . .. 1 re e a reglna que-

sti giuramenti [divini ... ». È evidente che quando si racconta della chiamata alla « regalità » ciò è già

avvenuto 35, e chi non lo riconoscerà dovrà rispondere del fatto davanti ad Hattusili forse addirittura con la « sua persona» (r. 9), di lui sarà nemico e perciò verrà scacciato.

Nel seguito sembra trattarsi dei doveri reciproci e alla fine potrebbe se­guire la minaccia al re e alla regina stessi, se non si atterranno alle convenzioni stabilite col pankus (?) e con gli abitanti di Hatti (<< questi giuramenti distrug­gano il re e la regina»): un indebolimento della dinastia è evidente; come ab­biamo già accennato, alcuni testi ci provano l'uccisione di principi e vendette reciproche; ci si rifà alle disposizioni tradizionali codificate da Telipinu nel suo editto, come dimostrano molte analogie fra i citati protocolli dinastici e l'editto stesso, con quali risultati non sappiamo ancora, ma se dobbiamo giudicare dalle vicende di Suppiluliuma, certamente scarsi. .

Ma per ritornare al nostro testo, chi è questo Hattusili? Secondo noi, questi n o n può a s s o l u t a m e n t e e s s e r e i l I I I per il tenore del testo, conoscendo noi molto bene le vicende relative a questo sovra­no né per l'età cui esso è da riferire da un punto di vista linguistico, come è indicato dalla forma verbale in -wani o dalla grafia di natta «non », che sono indubitabilmente medio-etee, secondo l'accezione che noi diamo al ter­mine 36.

Ci sembra poi che il sovrano n o n p o s s a n e p p u r e e s s e r e H a t t usi l i I sia per motivi linguistici, non risalendo le forme in -wani alla sua epoca, sia perché, come si è già notato, si hanno riecheggiamenti del­l'editto di Telipinu, quindi posteriori, sia infine perché ai tempi di Hattusili I la chiamata alla regalità avveniva mediante una proclamazione da parte del sovrano regnante, che come si sa dalla Bilingue, poteva scegliere fra i prin­cipi più valenti, scavalcando i figli 37.

3S Vorrei insistere su questo fatto e sulla impossibilità di interpretare in questo con­testo la frase con lamnir come ipotetica del passato: basta dare un'occhiata a tutte le istru­zioni e ai trattati analoghi per vedere come queste possibilità vengano espresse al presente. Un breve esempio avanti, KUB XXXVI 114.

36 Per questi problemi, v. la bibliografia alla n. 25; e inoltre: H. Otten-V. Soucek, Ein althethitisches Ritual fur das Konigspaar, Wiesbaden 1969 (= StBoT 8) pp. 42 ss.; E. Neu, Ein althethitisches Gewitterritual, Wiesbaden 1970 (= StBoT 12) 50 55.;

H.M. Kiimmel, StBoT 3 p. 44 n. 7. Per le forme in -wani e -tani in particolare, Autore, Die Sprache XII (1956) 89 55. Naturalmente la grafia fonetica na-at-ta «non» è anche antico-etea, v. già A. Kammenhuber, BiOr XVIII (1961) 79.

37 Cfr. F. Sommer-A. Falkenstein, Die hethitisch-akkadische Bilingue des Hattusili I. (Labarna II), Miinchen 1938.

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Hattusili II 91

Strette analogie mostra il nostro testo soprattutto con KUB :XXXVI 114 (Cat. 179,5), che tratta dei rapporti fra i figli di Himuili e di Kantuzzili e una seconda persona, indicata ora con il pron. di II perso sing. (zik « tu »), ora con quello di III (apun « lui »). Per maggior chiarezza diamo qui di seguito il testo stesso, che vedremo tuttavia più ampiamente altrove:

2 kat-ta-ma zi-ik DUMUMES mA[r-n] u [- a-wan-da le-e ku-e-da-ni-ik-ki tak-k[ a-as-ti

4 SA mHi-mu-i-li A-NA DUMU.DUMUMES [ ku-e-da-ni-ik-ki tak-sa-an-zi x-E

6 ma-a-an su-ul-li-si-ma nu-uk-ka[n A-NA DUMUMES LOMESGAL.GAL i-da-Iu ta[k-ka-as-ti

8 nu-ut-ta par-ha-an-ta-ru nu-za-kan[ nu-uk-kan ki-i ut-tar a-ap-pa-a[n

10 mHi-mu-i-li-is mKan-tu-zi-l[i i-da-a-Iu tak-x-x-zi mMe-e-sa-m[ u-wa?

12 su-me-e-sa DUMUMES mHi-mu-i-li DUMUMES mKan-[ tu-uz-zi-li su-me-sa a-pu-u-un pa-ah-ha-as-du-ma-a[ t

14 ku-is su-ul-li-iz-zi-ma is-tar-n[ a tak-ki-es-zi na-an ki-i NI-IS DINGIRLIM h[ar-ni-in-kan-du

16 nu-za-kan BE-LU-UT É-ZU' hu-is-wa-a-x[ na-as nam-ma le-e ìR.LUGAL su-ma-a-x[

18 d L -MES URuH . k URuH [ . an- a-ma ' U a-at-tI pa-an- u-us a-a t-tI ]a-pa-at ut-tar a-ru-ma ta-as-nu-an har-te-Un

20 -]x-pat I-EN ut-tar na-ak-ki-i e-es-du x-E -]x-ti-an-pat e-es-du nu ma-ah-ha-an i-[

22 ]x LUGAL LUGAL-u-iz-ni ti-it-ti-an-z[i? nu-us-s]a-an DUMU.LUGAL-pat 38

Naturalmente anche là dopo la proclamazione si chiede il riconoscimento formale del pankus. Ciò potrebbe far pensare a qualcosa di analogo per il nostro testo e non è impos­sibile che, essendo la famiglia, i principi, il pankus e la popolazione chiamati soltanto al riconoscimento, siano i sovrani regnanti (il re e la regina, nominati poi alle rr. 13 ss.) ad aver nominato Hattusili.

Con ciò si supererebbe la difficoltà prospettata per questo frammento da Kiimmel, Le. e p. 45 con n. 8, che tuttavia a p. 28 propende per un procedimento analogo di designazione reale.

Per Gurney, cito da Kiimmel, p. 45 n. 8, sarebbero gli dei a chiamare alla « regalità ». 38 Qualche annotazione al testo: r. 2: la lettura, a mio parere chiara, Arnuwanda, mi

sembra importante per la più precisa determinazione della datazione dei fatti relativi a questi principi etei; r. 11: i resti dei segni dell'edizione non permettono di leggere

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Il

92 Onofrio Carruba

« e allo stesso modo tu [proteggerai] i figli di Arnuwanda ... [male] J3 ad alcuno non farai ... /4 ai nipoti/discendenti di Himuili ... ;S [male non] si faccia . .. /6 ma se litighi e ... j1 ai figli dei principi f[ ai] del male . . . /8 ti scaccino e ... /9 e questa parola di nuovo ... /10 Himuili (e) Kantuzzili · .. /11 male [non?] farà. Mesamu[ wa?? ... /12 E voi, figli di Himuili (e) figli di Kan[ tuzzili ... /13 e voi proteggete lui ... /14 chi litiga fra ... j15 [male] fa, questi giuramenti divini lo disC truggano ... j16 e la signoria della sua casa vivrai viv[ente (sia) ... /17 e lui non [faccia] di nuovo voi schiavF del re · .. j18 Oltre a ciò gli uomini di Hatti (e) il pankus di Ha[ tti ... j19 ... quella parola molto avete rafforzato .. . J20 ... una sola parola vi sia importante · .. J21 ... sia solo e come/quando ... J22 ... il re nella regalità pong[ ono

/23 l' l .. · . . a so o un pnnClpe ... ».

Quello che qui viene pattuito è evidentemente un trattato fra i principi Himuili e Kantuzzili con i loro figli e discendenti, cui si aggiungono anche i figli di Arnuwanda (e forse tutti i principi etei di una determinata famiglia: quella di Arnuwanda - Tuthalija - Suppiluliuma?) e d'altra parte probabilmente il nuovo sovrano. Tutto ciò sembra avvenire sotto la supervisione di un'altra autorità che potrebbe essere il pankus (e/o gli abitanti di Hatti, r. 18) anche se pure questi sembrano venir citati come parte in causa.

Bisogna notare naturalmente che, pur mostrando i due testi (KUB XXXVI 109 e 114) forti analogie, non si può senz' altro dedurre una coincidenza fra l'Hattusili del primo e l'apun del secondo, ma, essendo i testi dello stesso periodo e mostrando il contesto dei fatti cosi singolari concomitanze, è diffi­cile ché non sia la stessa persona.

I fatti si collocano in un periodo preciso, che forse non è stato neppure molto lungo.

L'accenno ai figli di Arnuwanda infatti ci sembra importante per la datazione delle vicende stesse e per la collocazione cronologica dei sovrani di questo periodo: Hattusili sarebbe stato eletto dopo la scomparsa di Arnuwanda (e forse di Tuthalija III/II, suo figlio (?) 39), cosicché avremmo quindi Tutha­lija l/II - Arnuwanda - Tuthalija II/III - Hattusili - Suppiluliuma. Natural-

tak-sa-an-zi, come ci si aspetta. Il termine successivo è una sorpresa e non saprei proporre di meglio, a meno di leggere qualcosa come l ME-E SA MN?- « 100 di ... ». Una con­gettura sarebbe [sJu-me-e-sa(-)m[u . Il primo segno (due verticali seguiti da un orizzon­tale) si ritrova in KBo XVI 25 II 5": se si tratta di un nome proprio, ciò legherebbe ancora di più i due testi. R. 16 BE-LU-UT É-ZU huiswii- «la signoria della sua casa viv[a? », cfr. Telipinu II 54 55 ., 60 ss.

Alcuni resti insignificanti dopo la linea di paragrafo: r. 24 H]a-at-tu-si i-da-a-lu [taks?-; r. 25 -]x e-es-du; col. I (o IV) r. 8 Hi-m]u-i-li.

39 Non pensiamo tuttavia che ciò sia necessario: l'elezione (specie se è stata espletata dal re e dalla regina (v. n. 37) può essere avvenuta prima oppure anche sotto un altro sovrano. Tuttavia la prima ipotesi ci sembra più probabile.

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Hattusili II 93

mente non possiamo ancora precisare le relazioni di parentela degli ultimi quattro sovrani con l'esattezza desiderata, senza che nulla tuttavia escluda che Tuthalija III/II e Suppiluliuma possano essere padre e figlio.

Se Hattusili poi è lo stesso sovrano di cui si parla in KUB XXXVI 114, allora non è improbabile che egli non sia figlio di Arnuwanda, di cui deve proteggere i figli 40. .

V. Conclusione

Concludendo quindi quanto si è venuto esponendo nel corso di questa ricerca sorta per la necessità di chiarire alcuni problemi di storiografia etea, riaffiorati con la recente presa di posizione di H. Otten, che, sulla base di argomenti non del tutto inoppugnabili, elimina due dei sovrani comunemente creduti precedere Suppiluliuma (cfr. Quellen p. 7 e tab. I), dobbiamo dire che, se pure non siamo riusciti a trovare documenti attribuibili direttamente e con sicurezza ad Hattusili II, tuttavia si può rintracciare qualche ulteriore notizia indiretta su di lui (forse KUB XXI 24, Cat. 125,2; certamente KUB XXXVI 109, Cat. 28 i). Il che ci prova, a mio parere, in modo inequivocabile che un H a t t usi li I I è e ff et t i va m e n t e e s i s t i t o intorno al 1400 a.c., sia pure come sovrano e figura di secondo piano, cosa del resto indicata indirettamente sia dal trattato di Aleppo sia dal silenzio delle liste reali.

Esiste poi un certo numero di documenti molto frammentari, ricordati nella seconda parte della ricerca, molto più tardi, che menzionano fatti rela­tivi a Pijamaradu ecc., per la cui datazione ad Hattusili II non abbiamo argo­menti veramente probanti, ma la cui attribuzione ad Hattusili III presenta notevoli difficoltà.

ADDENDUM

In seguito alla presa di posizione di H. Otten anche H.G. Giiterbock si è occupato dei predecessori di Suppiluliuma {« The Predecessor of Suppilu-

40 I rapporti familiari di questi sovrani restano, a mio parere, in gran parte oscuri. Sullo sfondo di queste lotte fratricide si intravvede anche la possibilità di due famiglie alternantesi sul trono :

Tuthalija II/I ? I

, __ 1 ______ , __________________ ? __________ I

Arnuwanda I Tuthalija «il giovane» I I Hattusili II

Tuthalija, figlio di Arnuwanda I Suppiluliuma

o qualcosa di simile. Sarebbe questa a mio parere l'unica spiegazione di tante lotte e di tanti silenzi nelle fonti.

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94 Onofrio Carruba

liuma again », JNES XXIX (1970) 74-77), ribadendo alcuni punti: a) la vali­dità del trattato di Aleppo soprattutto per la menzione, a proposito di Hattu­sili (II), di Mitanni, Astata, Nuhasse, cioè di entità politiche prima inesi­stenti; b) la validità della genealogia di KBo VI 28, per cui anzi porta il nuovo argomento, che la designazione di parentela DUMU.DUMU.DUMU-SU (detto di Hattusili III rispetto al suo predecessore omonimo) non ha mai il valore generico di « discendente », ma quello preciso di « pronipote ».

La sorprendente conseguenza è che Hattusili II n o n s o l o è e s i -s t i t o, m a è a n c h e p a d r e d i Suppiluliuma L

Non possiamo che rallegrarci di questo risultato del Giiterbock, che . sembra eliminare uno dei « tabù» della storiografia etea (la filiazione Tutha­lija - Suppiluliuma) e viene praticamente a coincidere con la ipotesi presen­tata, sia pure dubitativamente, alla n. 40, anche se sul rapporto preciso di parentela di Hattusili II con Arnuwanda e i Tuthalija ci sono ancora delle discordanze. Ma di questo avremo occasione di parlare altrove.