DISPA Shelf life: indagati materiali e tecnologie di ... · attiva la ricerca sulla migrazione dai...

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Eventi Lunedì 27 Febbraio 2012 18 Ipack-Ima 2012 Le innovazioni in materia di packaging stanno caratterizzando l’evoluzione dei prodotti alimentari al pari delle innovazioni di prodotto e di processo. La centralità delle problematiche relative al confezionamento all’interno delle tecnologie alimentari è sottolineata dalla presenza di un corso specifico nel piano di studi del Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari dell’Università degli Studi di Udine, denominato “Confezionamento e Distribuzione”. Gli argomenti affrontati nell’ambito del corso sono inerenti alle caratteristiche dei materiali usati nell’imballaggio alimentare ed ai loro processi, alla caratterizzazione delle loro principali proprietà, e all’effetto del packaging sulla shelf-life del prodotto. Gli argomenti relativi alle interazioni negative che possono instaurarsi tra imballaggio e alimento vengono sviluppati nell’ambito degli insegnamenti di analisi chimica degli alimenti e di analisi dei contaminanti. Accanto a questi tradizionali argomenti di studio, vengono inoltre proposti approfondimenti in stretta relazione con le principali tematiche affrontate nei progetti di ricerca sviluppati all’interno del Dipartimento di Scienze degli Alimenti. Per quanto riguarda le innovazioni a livello di packaging, particolare attenzione è stata focalizzata su argomenti quali i packaging attivi, i materiali d’imballaggio biocompostabili e derivati da fonti rinnovabili, gli imballaggi edibili, studiati anche come matrici per microincapsulare ingredienti attivi quali ad esempio i composti aromatici (per ulteriori informazioni [email protected]). Nel settore dell’analisi dei contaminanti, è molto attiva la ricerca sulla migrazione dai materiali di imballaggio, in particolare di oli minerali, con attenzione maggiore ai materiali riciclati (per ulteriori informazioni [email protected]). La ricerca nel settore, finalizzata principalmente alla messa a punto di metodiche rapide per l’analisi dei migranti, si avvale di strumentazione all’avanguardia (tecniche cromatografiche multidimensionali). via Sondrio 2/a, 33100 Udine tel. +39 0432 558100 - fax +39 0432 558130 Confezionamento e Distribuzione Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari dell’Università degli Studi di Udine Dipartimento di Scienze degli Alimenti Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale (C.I.R.I.) Agroalimentare Alma Mater Studiorum Università di Bologna Piazza Goidanich, 60 - 47521 - Cesena mail: [email protected] - www.foodsci.unibo.it tel: 0547-338111 fax: 0547-382348 Direttore: Prof. Marco Dalla Rosa INFORMAZIONE PUBBLICITARIA Il CIRI Agroalimentare nasce nell’ambito del progetto Tecnopoli e fa parte del Piano Operativo Regionale della Regione Emilia Romagna, finanziato dal Fon- do Europeo di Sviluppo Regionale 2007-2013, come consolidamento della Rete regionale dell’Alta tecnologia. Esso è uno strumento dell’Università di Bologna che ha lo scopo di svolgere e coordinare attività di ricerca, in diversi ambiti, prevalentemente rivolta a potenziare i rapporti con l’industria, promuovere i risultati della ricerca e operare il trasferimento tecnologico per rispondere alle esigenze del mondo produttivo.. Il Campus di Scienze degli Alimenti di Cesena ospita la sede del CIRI Agroali- mentare, il quale è strutturato in due Unità Operative: 1. Area di processo, alimenti, consumi e salute. Referente Scientifico Prof. Fausto Gardini In questa U.O. vengono studiate le tecnologie e i sistemi di miglioramento della shelf-life degli alimenti, l’ottimizzazione di processi di trasformazione dei pro- dotti di origine vegetale e animale, dello studio di tecniche per il controllo della qualità, della tracciabilità, della sicurezza e della verifica delle proprietà degli alimenti. Inoltre vengono sviluppate nuove tecniche e nuovi materiali nell’ambi- to del confezionamento dei prodotti alimentari e formulazioni di nuovi alimenti funzionali e nutraceutici. 2. Bioanalitica, bioattività, microbiologia e valorizzazione di microrganismi a fini industriali. Referente Scientifico Prof.ssa Maria Fiorenza Caboni Questa U.O. studia la composizione degli alimenti e dei composti biologicamen- te attivi ed effettua analisi chimico-fisiche, sensoriali e biologiche dalla materia prima al prodotto finito per lo studio di alimenti funzionali, del recupero e della valorizzazione dei sottoprodotti dell’industria agroalimentare, dell’impiego ed ottimizzazione di processi fermentativi e biotecnologici e della valorizzazione di microrganismi a fini industriali. L’attività si concentra sulla messa a punto di protocolli produttivi, analitici e di gestione del prodotto mediante sistemi in- novativi per il controllo della qualità e della autenticità dei prodotti alimentari. L a mission del Dispa, Di- partimento di Scienze delle produzioni agrarie e alimentari dell’Università di Catania, diretto dal professore Salvatore Luciano Cosentino, è quella di contribuire al mi- glioramento della formazione e della ricerca nell’ambito del- le produzioni agroalimentari e della tutela dell’ambiente, preparando i futuri professio- nisti e proponendosi come ri- ferimento per la ricerca scien- tifica nel settore per l’intero Bacino del Mediterraneo. Il Dipartimento riunisce in sé gruppi di ricerca impegna- ti in diversi ambiti: gestione dell’agroecosistema, colture alimentari e non alimentari, biotecnologie vegetali, chimi- ca agraria, tecnologie alimen- tari, biotecnologie animali, produzioni zootecniche e fito- patologia. Il Dipartimento si avvale di numerosi laboratori a sup- porto delle attività di ricerca e di didattica. I ricercatori attraggono finanziamenti da enti pubblici nazionali e in- ternazionali nonché attraver- so contratti e convenzioni con imprese private, a testimo- nianza anche di una fervente attività di trasferimento delle innovazioni. Il gruppo di “Food packa- ging”, guidato dal professor Giuseppe Muratore, docente di Food packaging per il cor- so di laurea in Scienze e Tec- nologie Alimentari e, da anni, consigliere direttivo del Gsica (Gruppo scientifico italiano di confezionamento alimen- tare), con la collaborazione del dottor Fabio Licciardello, dottore di ricerca in Scien- ze e Tecnologie Alimentari, svolge ricerche incentrate sullo studio dell’influenza dei materiali e delle tecnologie di confezionamento sulla shelf life (stabilità durante la con- servazione) di prodotti agro- alimentari confezionati e delle interazioni alimento/imbal- laggio. Speciale attenzione viene dedicata alla scelta dei materiali di confezionamento, sulla base di una profonda co- noscenza delle caratteristiche intrinseche dell’alimento, da un lato, e delle proprietà dei materiali stessi, dall’altro. Gli studi di shelf life, spesso condotti in risposta a esigenze di realtà produttive locali con ricadute positive sulle stesse, hanno preso in considerazio- ne svariate tipologie di pro- dotti, tra cui ortofrutta di IV gamma (frutta, pomodorini, sedano), prodotti ittici (pesce spada affumicato, gamberi), vino, frutta secca (pistacchi) e prodotti della tradizione sici- liana (cuccìa, cannoli). Tra le attuali tematiche di ri- cerca rivestono grande inte- resse le tecnologie innovative, come l’impiego di film edibili e imballaggi attivi. A tal pro- posito è in corso presso i la- boratori di Food packaging la messa a punto di rivestimenti edibili a base di farina di semi di carruba per prodotti pronti al consumo. Inoltre, in colla- borazione con l’Instituto de Investigación de Ingeniería en Aragón (I3A, Spagna), è in corso di svolgimento la messa a punto di prototipi di imbal- laggi attivi repellenti verso insetti infestanti delle derrate. I risultati dell’attività di ricer- ca svolta dal gruppo di Food packaging sono stati oggetto di presentazione in vari con- vegni scientifici sia nazionali sia internazionali e di pubbli- cazione su importanti riviste scientifiche internazionali. Attualmente il gruppo di Food packaging del Dispa è attivo in un progetto di Co- operazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo alimentare nella filiera pane. Tra gli obiettivi delle attività a carico del Dispa si eviden- ziano: la riduzione dei volumi di imballaggi utilizzati per il confezionamento di pane a lunga conservazione; il trasfe- rimento delle innovazioni alle aziende; la progettazione e il collaudo di nuove confezioni biodegradabili per la linea di pane bio. Tale partenariato e il peso specifico rappresentato dalla ricerca sul totale del pro- getto sottolineano il rilievo del gruppo di ricerca nel pa- norama scientifico e l’efficacia dell’azione di trasferimento dell’innovazione nel tessuto produttivo locale. L’interesse verso la riduzione dei volumi di imballaggi e la promozione di materiali bio- degradabili sono inoltre una testimonianza concreta della sensibilità del Dispa verso le tematiche di sostenibilità ambientale. Attacco di un insetto infestante (specie Sitophilus granarius) a una confezione di semola. La protezione degli alimenti confezionati dagli insetti infestanti è uno degli attuali filoni di ricerca in atto presso i laboratori di Food packaging del Dispa ■■ DISPA / A Catania obiettivo ricerca e formazione agroalimentare Shelf life: indagati materiali e tecnologie di condizionamento I risultati del gruppo Food packaging sulle platee internazionali

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EventiLunedì 27 Febbraio 201218 Ipack-Ima 2012

Le innovazioni in materia di packaging stanno caratterizzando l’evoluzione dei prodotti alimentari al pari delle innovazioni di prodotto e di processo. La centralità delle problematiche relative al confezionamento all’interno delle tecnologie alimentari è sottolineata dalla presenza di un corso specifi co nel piano di studi del Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari dell’Università degli Studi di Udine, denominato “Confezionamento e Distribuzione”. Gli argomenti affrontati nell’ambito del corso sono inerenti alle caratteristiche dei materiali usati nell’imballaggio alimentare ed ai loro processi, alla caratterizzazione delle loro principali proprietà, e all’effetto del packaging sulla shelf-life del prodotto. Gli argomenti relativi alle interazioni negative che possono instaurarsi tra imballaggio e alimento vengono sviluppati nell’ambito degli insegnamenti di analisi chimica degli alimenti e di analisi dei contaminanti.Accanto a questi tradizionali argomenti di studio, vengono inoltre proposti approfondimenti in

stretta relazione con le principali tematiche affrontate nei progetti di ricerca sviluppati all’interno del Dipartimento di Scienze degli Alimenti. Per quanto riguarda le innovazioni a livello di packaging, particolare attenzione è stata focalizzata su argomenti quali i packaging attivi, i materiali d’imballaggio biocompostabili e derivati da fonti rinnovabili, gli imballaggi edibili, studiati anche come matrici per microincapsulare ingredienti attivi quali ad esempio i composti aromatici (per ulteriori informazioni [email protected]). Nel settore dell’analisi dei contaminanti, è molto attiva la ricerca sulla migrazione dai materiali di imballaggio, in particolare di oli minerali, con attenzione maggiore ai materiali riciclati (per ulteriori informazioni [email protected]). La ricerca nel settore, fi nalizzata principalmente alla messa a punto di metodiche rapide per l’analisi dei migranti, si avvale di strumentazione all’avanguardia (tecniche cromatografi che multidimensionali).

via Sondrio 2/a, 33100 Udine tel. +39 0432 558100 - fax +39 0432 558130

Confezionamentoe DistribuzioneCorso di Laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari dell’Università degli Studi di UdineDipartimento di Scienze degli Alimenti

Centro Interdipartimentaledi Ricerca Industriale (C.I.R.I.) AgroalimentareAlma Mater Studiorum Università di BolognaPiazza Goidanich, 60 - 47521 - Cesenamail: [email protected] - www.foodsci.unibo.ittel: 0547-338111fax: 0547-382348Direttore: Prof. Marco Dalla Rosa

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Il CIRI Agroalimentare nasce nell’ambito del progetto Tecnopoli e fa parte del Piano Operativo Regionale della Regione Emilia Romagna, finanziato dal Fon-do Europeo di Sviluppo Regionale 2007-2013, come consolidamento della Rete regionale dell’Alta tecnologia. Esso è uno strumento dell’Università di Bologna che ha lo scopo di svolgere e coordinare attività di ricerca, in diversi ambiti, prevalentemente rivolta a potenziare i rapporti con l’industria, promuovere i risultati della ricerca e operare il trasferimento tecnologico per rispondere alle esigenze del mondo produttivo..Il Campus di Scienze degli Alimenti di Cesena ospita la sede del CIRI Agroali-mentare, il quale è strutturato in due Unità Operative:1. Area di processo, alimenti, consumi e salute. Referente Scientifico Prof. Fausto GardiniIn questa U.O. vengono studiate le tecnologie e i sistemi di miglioramento della shelf-life degli alimenti, l’ottimizzazione di processi di trasformazione dei pro-dotti di origine vegetale e animale, dello studio di tecniche per il controllo della qualità, della tracciabilità, della sicurezza e della verifica delle proprietà degli alimenti. Inoltre vengono sviluppate nuove tecniche e nuovi materiali nell’ambi-to del confezionamento dei prodotti alimentari e formulazioni di nuovi alimenti funzionali e nutraceutici.2. Bioanalitica, bioattività, microbiologia e valorizzazione di microrganismi a fini industriali. Referente Scientifico Prof.ssa Maria Fiorenza CaboniQuesta U.O. studia la composizione degli alimenti e dei composti biologicamen-te attivi ed effettua analisi chimico-fisiche, sensoriali e biologiche dalla materia prima al prodotto finito per lo studio di alimenti funzionali, del recupero e della valorizzazione dei sottoprodotti dell’industria agroalimentare, dell’impiego ed ottimizzazione di processi fermentativi e biotecnologici e della valorizzazione di microrganismi a fini industriali.  L’attività si concentra sulla messa a punto di protocolli produttivi, analitici e di gestione del prodotto mediante sistemi in-novativi per il controllo della qualità e della autenticità dei prodotti alimentari.

La mission del Dispa, Di-partimento di Scienze

delle produzioni agrarie e alimentari dell’Università di Catania, diretto dal professore Salvatore Luciano Cosentino, è quella di contribuire al mi-glioramento della formazione e della ricerca nell’ambito del-le produzioni agroalimentari e della tutela dell’ambiente, preparando i futuri professio-nisti e proponendosi come ri-ferimento per la ricerca scien-tifica nel settore per l’intero Bacino del Mediterraneo.Il Dipartimento riunisce in sé gruppi di ricerca impegna-ti in diversi ambiti: gestione dell’agroecosistema, colture alimentari e non alimentari, biotecnologie vegetali, chimi-ca agraria, tecnologie alimen-tari, biotecnologie animali, produzioni zootecniche e fito-patologia.Il Dipartimento si avvale di numerosi laboratori a sup-porto delle attività di ricerca e di didattica. I ricercatori attraggono finanziamenti da enti pubblici nazionali e in-ternazionali nonché attraver-so contratti e convenzioni con imprese private, a testimo-nianza anche di una fervente attività di trasferimento delle innovazioni.Il gruppo di “Food packa-ging”, guidato dal professor Giuseppe Muratore, docente di Food packaging per il cor-so di laurea in Scienze e Tec-nologie Alimentari e, da anni, consigliere direttivo del Gsica (Gruppo scientifico italiano di confezionamento alimen-

tare), con la collaborazione del dottor Fabio Licciardello, dottore di ricerca in Scien-ze e Tecnologie Alimentari, svolge ricerche incentrate sullo studio dell’influenza dei materiali e delle tecnologie di confezionamento sulla shelf life (stabilità durante la con-servazione) di prodotti agro-alimentari confezionati e delle interazioni alimento/imbal-laggio. Speciale attenzione viene dedicata alla scelta dei materiali di confezionamento,

sulla base di una profonda co-noscenza delle caratteristiche intrinseche dell’alimento, da un lato, e delle proprietà dei materiali stessi, dall’altro.Gli studi di shelf life, spesso condotti in risposta a esigenze di realtà produttive locali con ricadute positive sulle stesse, hanno preso in considerazio-ne svariate tipologie di pro-dotti, tra cui ortofrutta di IV gamma (frutta, pomodorini, sedano), prodotti ittici (pesce spada affumicato, gamberi),

vino, frutta secca (pistacchi) e prodotti della tradizione sici-liana (cuccìa, cannoli).Tra le attuali tematiche di ri-cerca rivestono grande inte-resse le tecnologie innovative, come l’impiego di film edibili e imballaggi attivi. A tal pro-posito è in corso presso i la-boratori di Food packaging la messa a punto di rivestimenti edibili a base di farina di semi di carruba per prodotti pronti al consumo. Inoltre, in colla-borazione con l’Instituto de

Investigación de Ingeniería en Aragón (I3A, Spagna), è in corso di svolgimento la messa a punto di prototipi di imbal-laggi attivi repellenti verso insetti infestanti delle derrate. I risultati dell’attività di ricer-ca svolta dal gruppo di Food packaging sono stati oggetto di presentazione in vari con-vegni scientifici sia nazionali sia internazionali e di pubbli-cazione su importanti riviste scientifiche internazionali.Attualmente il gruppo di Food packaging del Dispa è attivo in un progetto di Co-operazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo alimentare nella filiera pane. Tra gli obiettivi delle attività a carico del Dispa si eviden-ziano: la riduzione dei volumi di imballaggi utilizzati per il confezionamento di pane a lunga conservazione; il trasfe-rimento delle innovazioni alle aziende; la progettazione e il collaudo di nuove confezioni

biodegradabili per la linea di pane bio. Tale partenariato e il peso specifico rappresentato dalla ricerca sul totale del pro-getto sottolineano il rilievo del gruppo di ricerca nel pa-norama scientifico e l’efficacia dell’azione di trasferimento dell’innovazione nel tessuto produttivo locale.L’interesse verso la riduzione dei volumi di imballaggi e la promozione di materiali bio-degradabili sono inoltre una testimonianza concreta della sensibilità del Dispa verso le tematiche di sostenibilitàambientale.

Attacco di un insetto infestante (specie Sitophilus granarius) a una confezione

di semola.La protezione degli alimenti

confezionati dagli insetti infestanti è uno degli

attuali filoni di ricerca in atto presso i laboratori di Food

packaging del Dispa

■■■ DISPA / A Catania obiettivo ricerca e formazione agroalimentare

Shelf life: indagati materiali e tecnologie di condizionamentoI risultati del gruppo Food packaging sulle platee internazionali