Il gazebo di «Sel» in piazza Rovetta (foto Eden) RU486, un ... · dell’istituto Artigianelli...

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Data e Ora: 07/12/09 22.26 - Pag: 11 - Pubb: 08/12/2009 - Composite Aborto chimico: quali sono le questioni in gioco? Quali i rischi? Le implicazioni medi- che e antropologiche legate all’uso della pil- lola RU486 saranno oggetto domani sera del- l’incontro-dibattito «La vita e il silenzio», or- ganizzato da Movimento ecclesiale carmeli- tano, Ufficio diocesano per la Pastorale della salute, associazione Medici cattolici, associa- zione Scienza e vita, Centro culturale Verità e libertà, Movimento cristiano lavoratori e Movimento per la vita italiano. Alle 20.30, nell’auditorium Mons. Capretti dell’istituto Artigianelli (in via Piamarta 6, accesso auto da via Avogadro), interverrà Giuseppe Noia, responsabile del Centro dia- gnosi e terapia fetale al Policlinico Gemelli e docente di Medicina prenatale all’Università Cattolica di Roma. Modererà l’incontro Mas- simo Gandolfini, presidente dell’associazio- ne Medici cattolici (per informazioni tel. 327.5424211 o 389.6838556). L’iniziativa è organizzata «a pochi giorni dalla decisione dell’Aifa (l’Agenzia italiana del farmaco) di non fornire ulteriori indica- zioni sulle modalità di utilizzo della RU486, come richiesto invece dal Governo, attraver- so il ministro Sacconi, e dal Parlamento tra- mite la Commissione Sanità del Senato - spiega padre Fabio Silvestri, responsabile del gruppo Cultura del Mec -. Vita e silenzio sono due parole chiave per descrivere quan- to è in gioco quando si parla di questa pillo- la: la vita di madre e figlio è il primo fonda- mentale bene coinvolto, mentre il silenzio è la misteriosa dimensione nella quale la rela- zione tra i due è iniziata e che accompagna il dramma dell’aborto». La RU486 deve infatti essere assunta en- tro la settima settimana di gravidanza e il ri- schio è quello della scelta di «abortire in soli- tudine, senza l’assistenza prevista dalla leg- ge 194». «Se la pillola abortiva diventasse far- maco da banco si stravolgerebbe completa- mente lo spirito che ha portato all’emanazio- ne della legge - prosegue Gandolfini -. E se invece venisse somministrata in ospedale, consentendo in questo modo il monitorag- gio dell’intero iter, si dilaterebbero i tempi rispetto all’aborto chirurgico (operato in day hospital), con conseguenti ricadute sui costi e le liste d’attesa». La pillola in questione «determina infatti l’aborto nel 5-8% dei casi - spiega ancora Gandolfini -. È altrimenti necessario assume- re entro le 72 ore successive una seconda pil- lola appartenente alla famiglia delle prosta- glandine per favorire le contrazioni e quindi l’espulsione del feto, che può avvenire più o meno rapidamente (nel 15% dei casi nell’ar- co di 20 giorni)». In termini di sicurezza - sottolineano i pro- motori dell’incontro di domani - il rapporto tra aborto chirurgico e chimico «è di 10 a 1, senza contare che la RU486 ha causato an- che decessi in seguito allo sviluppo di forme emorragiche e infettive. É davvero necessa- rio adeguarsi all’Europa in questo caso? Il dolore enorme vissuto da una donna che de- cide di abortire non può essere risolto con l’assunzione di una pillola». «Senza contare che l’Italia rappresenta un’eccezione anche in termini statistici - conclude padre Silve- stri -. Se un picco è stato infatti registrato nel 1982, con 234mila casi, in meno di trent’anni si è verificato un calo quasi del 50%, calcolando che nel 2008 gli aborti sono stati 121mila, circa il 30% dei quali voluti da donne extracomunitarie. In Francia invece, Paese pilota per la RU486, nel 2007 gli aborti sono stati 209mila, 8mila in più rispetto al 1997». Chiara Corti RU486,un incontroper riflettere Il convegno promosso per domani sera da associazioni di ispirazione cattolica Il dott. Gandolfini: «Una pillola che stravolge lo spirito della legge sull’aborto» La Commissione del Premio Bullo- ni 2009, riunitasi nei giorni scorsi a Pa- lazzo Loggia e incaricata di valutare la valenza e il significato di atti di bontà e di condotte civili di alto profilo umano e morale, a conclusione dei suoi lavori, ha assegnato i tradizionali riconoscimenti bresciani della bontà. «L’esame delle segnalazioni pervenu- te - dichiara il sindaco di Brescia Adria- no Paroli - è stato, come sempre, parti- colarmente attento da parte di tutti i componenti della Commissione per lo spessore dei gesti di solidarietà riscon- trati negli ambiti della famiglia, del mondo del lavoro, dell’impegno civile e religioso, del servizio ai più deboli, del disagio sociale, della scuola, della cultu- ra, dello sport. Nel corso dei lavori sono emersi atti personali di bontà e di altrui- smo, e figure di personalità meritevoli di un pubblico riconoscimento nel sol- co della pluridecennale e splendida tra- dizione del Premio Bulloni». In questa edizione sono state una ses- santina le segnalazioni pervenute a Pa- lazzo Loggia, per iniziativa di singoli cit- tadini, di gruppi e associazioni, di ammi- nistratori pubblici, di parroci, di realtà economiche, sindacali e culturali, che hanno voluto far emergere dal nascon- dimento della quotidianità storie, situa- zioni e protagonisti della bontà e della solidarietà. Oltre al Premio Bulloni sono nove gli attestati che verranno attribuiti a citta- dini che si sono segnalati per opere par- ticolarmente meritorie. L’elenco com- prende i premi «Cuore Amico-Fraterni- tà», «Cav. Faustino Anselmi», «AIB», «Nica e Candida Ranzanici», «Ordine degli Avvocati», «Cavaliere del Lavoro Umberto Gnutti», «Pietro, Piergiusep- pe e Piercarlo Beretta», «Diamantina Magnani e Manlio Gilberti» e il premio «Attilio Lavecchia». Come è già avvenuto nelle preceden- ti edizioni, accanto ai dieci Premi della Bontà con dotazione di denaro, sono stati attribuiti quest’anno altri sei rico- noscimenti: il «Grosso d’oro» è andato a tre figure ritenute degne di un pubbli- co plauso per i limpidi esempi di testi- monianza culturale e civile, e la «Meda- glia d’oro», raffigurante la Vittoria Ala- ta, è stata conferita quest’anno ad altre tre personalità per le virtù civiche espresse nel corso della loro vita. La cerimonia di consegna del Premio Bulloni, e dei premi ad esso tradizional- mente collegati, si terrà all’Auditorium San Barnaba, in corso Magenta, lunedì 21 dicembre alle 18. Tutta la cittadinan- za è invitata a partecipare alle premia- zioni degli esempi di bontà e di condot- te di alto profilo umano. «Copenaghen è una grande opportuni- tà per il mondo e noi vogliamo partire dalla nostra realtà, dagli enti locali». Un giorno pri- ma dell’inizio del vertice mondiale che do- vrebbe tracciare la strada da seguire per pro- vare a risolvere i problemi ambientali, «Sini- stra ecologia e libertà» ha annunciato ieri da piazza Rovetta, dove ha anche allestito un gazebo con un albero di Natale fatto di rifiu- ti, una serie di iniziative territoriali e ordini del giorno che verranno presentati in tutti i consigli comunali della provincia in cui il mo- vimento è rappresentato. Queste mozioni chiedono ai Comuni - per quanto nelle loro possibilità - di uniformarsi al protocollo di Kyoto, alle direttive dell’Unione europea e al futuro protocollo di Copenaghen. La dichiarata vocazione ambientalista ha fatto per altro aggiungere il termine «ecolo- gia» al binomio Sinistra e libertà con cui la formazione si era presentata alle ultime ele- zioni. «Il nostro impegno - spiegano i rappre- sentanti di Sel - è di discutere e proporre in- terventi utili a un programma delle Regioni coerente con gli indirizzi più avanzati in Eu- ropa e nel mondo in materia di energie rinno- vabili, risparmio energetico e riduzione delle emissioni». Il vertice danese «può essere un grande momento per impostare un modo diverso di vivere - sottolinea Gianna Rosa Baresi -. Il nostro impegno è di coniugare le tematiche del lavoro a quelle dell’ecologia, impostando il lavoro sulla base di una sana ecologia, per permettere a chi verrà dopo di noi di vivere meglio». «Copenaghen richiama anche Brescia e gli enti locali - aggiunge Ettore Brunelli - nel senso che tutti dovranno fare la loro parte». Le amministrazioni comunali come Brescia «possono mettere in campo politiche utili a diminuire l’uso dell’automobile, aumentare i servizi di trasporto pubblico e fermare il consumo del territorio». Copenaghen significa, secondo Brunelli, anche solidarietà sociale: «Come nel vertice i paesi ricchi guardano a quelli poveri, così anche nelle nostre città non possiamo conti- nuare a discriminare gli stranieri che le abi- tano». Cristiana Manenti sottolinea poi: «In Lom- bardia continuiamo a costruire autostrade mentre i trasporti pubblici sono al collasso e i pendolari si muovono in condizioni folli e tra ritardi incredibili che disincentivano l’uso del mezzo collettivo». a. spi. Lunedì 21 la consegna del Premio Bulloni In San Barnaba la tradizionale cerimonia Ambiente, l’ecologia entra in Sinistra e libertà Il vertice di Copenaghen come opportunità di riflessione e di richiamo sui consumi e il risparmio di risorse Il gazebo di «Sel» in piazza Rovetta (foto Eden) Gandolfini: «La RU486, una scelta in solitudine» L’edizione 2008 Giornale di Brescia Martedì 8 Dicembre 2009 la città 11

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Page 1: Il gazebo di «Sel» in piazza Rovetta (foto Eden) RU486, un ... · dell’istituto Artigianelli (in via Piamarta 6, accesso auto da via Avogadro), interverrà Giuseppe Noia, responsabile

Data e Ora: 07/12/09 22.26 - Pag: 11 - Pubb: 08/12/2009 - Composite

■ Aborto chimico: quali sono le questioniin gioco? Quali i rischi? Le implicazioni medi-che e antropologiche legate all’uso della pil-lola RU486 saranno oggetto domani sera del-l’incontro-dibattito «La vita e il silenzio», or-ganizzato da Movimento ecclesiale carmeli-tano, Ufficio diocesano per la Pastorale dellasalute, associazione Medici cattolici, associa-zione Scienza e vita, Centro culturale Veritàe libertà, Movimento cristiano lavoratori eMovimento per la vita italiano.

Alle 20.30, nell’auditorium Mons. Caprettidell’istituto Artigianelli (in via Piamarta 6,accesso auto da via Avogadro), interverràGiuseppe Noia, responsabile del Centro dia-gnosi e terapia fetale al Policlinico Gemelli edocente di Medicina prenatale all’UniversitàCattolica di Roma. Modererà l’incontro Mas-simo Gandolfini, presidente dell’associazio-ne Medici cattolici (per informazioni tel.327.5424211 o 389.6838556).

L’iniziativa è organizzata «a pochi giornidalla decisione dell’Aifa (l’Agenzia italianadel farmaco) di non fornire ulteriori indica-zioni sulle modalità di utilizzo della RU486,come richiesto invece dal Governo, attraver-so il ministro Sacconi, e dal Parlamento tra-mite la Commissione Sanità del Senato -spiega padre Fabio Silvestri, responsabiledel gruppo Cultura del Mec -. Vita e silenziosono due parole chiave per descrivere quan-to è in gioco quando si parla di questa pillo-la: la vita di madre e figlio è il primo fonda-mentale bene coinvolto, mentre il silenzio èla misteriosa dimensione nella quale la rela-zione tra i due è iniziata e che accompagna ildramma dell’aborto».

La RU486 deve infatti essere assunta en-tro la settima settimana di gravidanza e il ri-schio è quello della scelta di «abortire in soli-tudine, senza l’assistenza prevista dalla leg-ge 194». «Se la pillola abortiva diventasse far-maco da banco si stravolgerebbe completa-

mente lo spirito che ha portato all’emanazio-ne della legge - prosegue Gandolfini -. E seinvece venisse somministrata in ospedale,consentendo in questo modo il monitorag-gio dell’intero iter, si dilaterebbero i tempirispetto all’aborto chirurgico (operato inday hospital), con conseguenti ricadute suicosti e le liste d’attesa».

La pillola in questione «determina infattil’aborto nel 5-8% dei casi - spiega ancoraGandolfini -. È altrimenti necessario assume-re entro le 72 ore successive una seconda pil-lola appartenente alla famiglia delle prosta-glandine per favorire le contrazioni e quindil’espulsione del feto, che può avvenire più omeno rapidamente (nel 15% dei casi nell’ar-co di 20 giorni)».

In termini di sicurezza - sottolineano i pro-motori dell’incontro di domani - il rapportotra aborto chirurgico e chimico «è di 10 a 1,senza contare che la RU486 ha causato an-che decessi in seguito allo sviluppo di formeemorragiche e infettive. É davvero necessa-rio adeguarsi all’Europa in questo caso? Ildolore enorme vissuto da una donna che de-cide di abortire non può essere risolto conl’assunzione di una pillola». «Senza contareche l’Italia rappresenta un’eccezione anchein termini statistici - conclude padre Silve-stri -. Se un picco è stato infatti registratonel 1982, con 234mila casi, in meno ditrent’anni si è verificato un calo quasi del50%, calcolando che nel 2008 gli aborti sonostati 121mila, circa il 30% dei quali voluti dadonne extracomunitarie.

In Francia invece, Paese pilota per laRU486, nel 2007 gli aborti sono stati 209mila,8mila in più rispetto al 1997».

Chiara Corti

RU486, un incontro per riflettereIl convegno promosso per domani sera da associazioni di ispirazione cattolicaIl dott. Gandolfini: «Una pillola che stravolge lo spirito della legge sull’aborto»

■ La Commissione del Premio Bullo-ni 2009, riunitasi nei giorni scorsi a Pa-lazzo Loggia e incaricata di valutare lavalenza e il significato di atti di bontà edi condotte civili di alto profilo umano emorale, a conclusione dei suoi lavori, haassegnato i tradizionali riconoscimentibresciani della bontà.

«L’esame delle segnalazioni pervenu-te - dichiara il sindaco di Brescia Adria-no Paroli - è stato, come sempre, parti-colarmente attento da parte di tutti icomponenti della Commissione per lospessore dei gesti di solidarietà riscon-trati negli ambiti della famiglia, delmondo del lavoro, dell’impegno civile ereligioso, del servizio ai più deboli, deldisagio sociale, della scuola, della cultu-ra, dello sport. Nel corso dei lavori sonoemersi atti personali di bontà e di altrui-smo, e figure di personalità meritevolidi un pubblico riconoscimento nel sol-co della pluridecennale e splendida tra-dizione del Premio Bulloni».

In questa edizione sono state una ses-santina le segnalazioni pervenute a Pa-lazzo Loggia, per iniziativa di singoli cit-tadini, di gruppi e associazioni, di ammi-nistratori pubblici, di parroci, di realtàeconomiche, sindacali e culturali, chehanno voluto far emergere dal nascon-dimento della quotidianità storie, situa-zioni e protagonisti della bontà e dellasolidarietà.

Oltre al Premio Bulloni sono nove gliattestati che verranno attribuiti a citta-dini che si sono segnalati per opere par-ticolarmente meritorie. L’elenco com-prende i premi «Cuore Amico-Fraterni-tà», «Cav. Faustino Anselmi», «AIB»,«Nica e Candida Ranzanici», «Ordinedegli Avvocati», «Cavaliere del LavoroUmberto Gnutti», «Pietro, Piergiusep-pe e Piercarlo Beretta», «Diamantina

Magnani e Manlio Gilberti» e il premio«Attilio Lavecchia».

Come è già avvenuto nelle preceden-ti edizioni, accanto ai dieci Premi dellaBontà con dotazione di denaro, sonostati attribuiti quest’anno altri sei rico-noscimenti: il «Grosso d’oro» è andatoa tre figure ritenute degne di un pubbli-co plauso per i limpidi esempi di testi-monianza culturale e civile, e la «Meda-glia d’oro», raffigurante la Vittoria Ala-ta, è stata conferita quest’anno ad altretre personalità per le virtù civicheespresse nel corso della loro vita.

La cerimonia di consegna del PremioBulloni, e dei premi ad esso tradizional-mente collegati, si terrà all’AuditoriumSan Barnaba, in corso Magenta, lunedì21 dicembre alle 18. Tutta la cittadinan-za è invitata a partecipare alle premia-zioni degli esempi di bontà e di condot-te di alto profilo umano.

■ «Copenaghen è una grande opportuni-tà per il mondo e noi vogliamo partire dallanostra realtà, dagli enti locali». Un giorno pri-ma dell’inizio del vertice mondiale che do-vrebbe tracciare la strada da seguire per pro-vare a risolvere i problemi ambientali, «Sini-stra ecologia e libertà» ha annunciato ieri dapiazza Rovetta, dove ha anche allestito ungazebo con un albero di Natale fatto di rifiu-ti, una serie di iniziative territoriali e ordinidel giorno che verranno presentati in tutti i

consigli comunali della provincia in cui il mo-vimento è rappresentato. Queste mozionichiedono ai Comuni - per quanto nelle loropossibilità - di uniformarsi al protocollo diKyoto, alle direttive dell’Unione europea eal futuro protocollo di Copenaghen.

La dichiarata vocazione ambientalista hafatto per altro aggiungere il termine «ecolo-gia» al binomio Sinistra e libertà con cui laformazione si era presentata alle ultime ele-zioni. «Il nostro impegno - spiegano i rappre-sentanti di Sel - è di discutere e proporre in-terventi utili a un programma delle Regionicoerente con gli indirizzi più avanzati in Eu-ropa e nel mondo in materia di energie rinno-

vabili, risparmio energetico e riduzione delleemissioni».

Il vertice danese «può essere un grandemomento per impostare un modo diverso divivere - sottolinea Gianna Rosa Baresi -. Ilnostro impegno è di coniugare le tematichedel lavoro a quelle dell’ecologia, impostandoil lavoro sulla base di una sana ecologia, perpermettere a chi verrà dopo di noi di viveremeglio».

«Copenaghen richiama anche Brescia egli enti locali - aggiunge Ettore Brunelli - nelsenso che tutti dovranno fare la loro parte».Le amministrazioni comunali come Brescia«possono mettere in campo politiche utili a

diminuire l’uso dell’automobile, aumentarei servizi di trasporto pubblico e fermare ilconsumo del territorio».

Copenaghen significa, secondo Brunelli,anche solidarietà sociale: «Come nel verticei paesi ricchi guardano a quelli poveri, cosìanche nelle nostre città non possiamo conti-nuare a discriminare gli stranieri che le abi-tano».

Cristiana Manenti sottolinea poi: «In Lom-bardia continuiamo a costruire autostradementre i trasporti pubblici sono al collasso ei pendolari si muovono in condizioni folli etra ritardi incredibili che disincentivanol’uso del mezzo collettivo». a. spi.

Lunedì 21 la consegnadel Premio BulloniIn San Barnaba la tradizionale cerimonia

Ambiente, l’ecologia entra in Sinistra e libertàIl vertice di Copenaghen come opportunità di riflessione e di richiamo sui consumi e il risparmio di risorse

Il gazebo di «Sel» in piazza Rovetta (foto Eden)

Gandolfini: «La RU486, una scelta in solitudine»

L’edizione 2008

Giornale di Brescia Martedì 8 Dicembre 2009 la città 11