IL FOGLIO ITALIANO - MAGGIO/GIUGNO'10

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Magazine di Attualità e Politica Economica Il Foglio Italiano - Anno XII - n°3 - Euro 2,00 127 I “Briganti” della cucina italiana Les deux “Brigantes” de la cuisine italianne Edizione Monte-Carlo - Maggio 2010

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IL PERIODICO ITALIANO PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

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Magazine di Attualità e Politica Economica

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I “Briganti”della cucinaitalianaLes deux “Brigantes”de la cuisine italianne

Edizione Monte-Carlo - Maggio 2010

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sommario

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Editorialeil mese delle rose che anticipa l’estate

Nuove sfi de del Monte-Carlo Wine FestivalDal 5 al 7 giugno all’Hotel Le Meridien

Romain Gary 1914-1980Miti e archetipi italiani visti da artisti e letterati

Jacopo, dolcissimio “Brigante”Nonostante la crisi torna in prima linea la gastronomia Chic

Al Museo Oceanografi co,va in scena la morte

L’arte contemporaneavive al Grimaldi Forum

Compravendita cash contro la speculazioneIntervista a Michel Dotta Presidente della Camera Immobiliare di Monaco

La radio: grande mezzo di comunicazioneA sostenerlo è Alberto Hazan, socio del Gruppo Finelco spa

Il successo di Top MarquesPer il settimo anno consecutivo a Monaco

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Brevi daMonte-Carlo & Costa Azzurra

Al Salone del Mobile di Milanol’eco-sostenibilità era di casa

Brevi daMilano

Il ligure “Angiolino” Bassidiventa romano per amor di... pellicola

A due passi da MonacoMarcello Menegatto, il nuovo Principe di Seborga

Cinque stelle & tre forchetteAlta Pusteria: in vacanza con il cavallo

Letture“Chanel”, “Il corpo delle donne”, “Mutandine di chiffon”

www.iliomasprone.com

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Di Ilio Masprone

[email protected]

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MAGGIO,il mese delle rose che anticipa l’estate

E-mail: [email protected]

Il mese di maggio qui a Monte Carlo,

ma anche per la Costa Azzurra è, da sempre, di buon auspicio per l’imminente estate che sta arrivando, clima per-mettendo. Sono sempre molti ed interessanti, infatti, gli avvenimenti importanti proposti anche nel Principato di Monaco che danno l’idea di una primavera, ancora freschina per la verità, che apre alle prossime vacanze estive.Che saranno però ancora all’insegna del risparmio perché la crisi economica in atto non sì è ancora allontanata anzi, per certi aspetti, è ancora più preoccupante. Se di fatto, fi no all’anno scorso, poteva sem-brare una crisi fi nanziaria dettata da “giochi furbetti” di al-cune banche internazionali (vedi ultima la Goldman Sachs), quella che tante famiglie stanno vivendo in questo periodo è invece una crisi reale per le “borse” di tutti i giorni: quelle dei lavoratori e delle lavoratrici che fanno fatica a gestire i già magri bilanci di casa. Ma noi siamo un popolo di grandi risorse, un popolo che non intende rinunciare alla vacanza e siamo pronti a fare sacrifi ci tutto l’anno e poi lasciar correre e pensare cosa fare per la prossima estate, magari riversan-doci ancora in una di quelle località turistiche dove diverti-mento e tanto sole restano gli ingredienti più richiesti.Una primavera, dicevamo, che a Monte-Carlo è iniziata con il consolidato Torneo Internazionale di Tennis del mese scorso in cui i nostri connazionali non hanno però brillato nei risultati. Tuttavia il richiamo che ha avuto l’evento è sempre straordinario e porta a Monaco e in Costa Azzur-ra tantissimi appassionati, una vera boccata di ossigeno per il settore turismo che risente tutt’ora dello stato di crisi generale. E tanti appassionati arriveranno anche per l’imminente edizione della Formula Uno (anticipata di una settimana rispetto agli anni precedenti) nella quale vedremo

per la prima volta a Monte-Carlo, un Michael Schumacher non salire sulla rossa Ferrari di Maranello, ma sulla tedesca Mercedes. E tra gli appuntamenti mon-diali di questo mese delle rose, sull’in-vidiabile Croisette di Cannes prenderà il via (dal 12 al 23 di questo mese) la 63° edizione del Festival del Cinema che segna un’altra edizione in piena crisi ma, purtroppo, senza illustri pre-senze italiane tranne

l’attrice e Giurata Giovanna Mezzogiorno (nella foto); ancora a Monaco abbiamo assistito alla settima edizione dell’affa-scinante Gran Prix delle Auto Storiche, poi ci sarà la 20° festa del World Music Award, certamente l’appuntamento più interessante per chi ama la musica pop: un momento nel quale gli estimatori di tutta Europa arriveranno per vedere da vicino personaggi del calibro di Beyonce, Lady Gaga, David Guetta e il nostro Tiziano Ferro (nella foto). Una ma-nifestazione, quella di Melissa e John Martinotti (Premiati col Foglio d’Oro 2009), che ha sempre un richiamo affasci-nante per una vetrina come il Principato e che quest’anno (18 maggio) dedicherà gran parte del ricavato alla sfortunata popolazione di Haiti. Un mese anche all’insegna di altre proposte della S.B.M. proprietaria, tra le tante attività alber-ghiere, del trendy locale “Moods” dove sovente si sperimen-tano gruppi musicali internazionali magari poco noti, ma di ottima qualità interpretativa. Insomma intenso e un po’ sfrenato questo maggio che tuttavia non segnala particolari iniziative italiane, tranne la consueta, quanto ovvia, Festa della Repubblica del prossimo due giugno.Un pò pochino per una comunità che ha l’ambizione di essere fantasiosa nelle idee, ma poco nella “borsa”; anche qui colpa della crisi?

editoriale-éditorialFoglioMonaco 127 DEF.indd 2FoglioMonaco 127 DEF.indd 2 9-05-2010 23:53:369-05-2010 23:53:36

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MAI,

Le mois des roses qui anticipe l’été

Le mois de mai ici à Monaco, mais aussi bien pour toute

la Côte d’Azur est, depuis toujours, de bon auspice pour

l’été qui est en train d’arriver. Il y a toujours beaucoup

d’événements très intéressants à Monaco pendant la période du

printemps. Mais toutes propositions pour la saison seront, de toute

façons, encore visé à l’épargne parce que la crise économique n’est

pas trop loin, au contraire, pour certains aspects, elle est encore plus

préoccupante. Même si l’année dernière il pouvait sembler une crise

fi nancière dirigée par des « giochi furbi» de quelques banques inter-

nationales (voir Goldman Sachs), ce que tant de familles vivent dans

cette période est par contre une crise réelle: celle des travailleurs qui

ont du mal à gérer leurs budgets, déjà maigres.

Mais nous sommes un peuple de grandes ressources, un peuple qui

ne veut pas renoncer aux vacances et nous sommes prêts à faire à

sacrifi ces tout l’année pour penser à qu’est-ce qu’on va faire l’été

prochain, peut-être en partant encore vers une des nombreuses lo-

calités touristiques où le divertissement et le soleil sont les uniques

ingrédients les plus demandés.

Un printemps qu’à Monaco a commencé avec le consolidé Tournoi

International de Tennis où, de toute façon, nos compatriotes n’ont pas

obtenu des grands résultats. Toutefois cet événement a un succès

extraordinaire et il porte à Monaco et dans la Cote d’Azur plusieurs

passionnés, une vraie bouchée d’oxygène pour le secteur tourisme

qui ressent encore de la crise générale.

Et beaucoup de touristes arriveront même pour l’imminente édition

de Formula Uno (anticipée d’une semaine par rapport à l’année pré-

cédente) où nous verrons pour la première fois à Monaco, Michael

Schumacher non à bord d’une Ferrari rouge, mais sur l’allemande

Mercedes. Et parmi les rendez-vous mondiaux de ce mois des roses,

sur la Croisette de Cannes prendra vie (du 12 au 23 de ce mois) la 63°

édition du Festival du Cinéma qui marque une autre édition en pleine

crise mais, malheureusement, sans présences italiennes sauf l’actrice

et Jurée Giovanna Mezzogiorno (dans la photo); encore à Monaco on

a participé à la septième édition du charmant Grand Prix des Autos

Historiques, ensuite il y aura la 20° fête du World Music Award, sans

doute le rendez-vous plus intéressant pour ceux qui aiment la musi-

que pop: un occasion pendant laquelle des gents de toute Europe

arriveront pour voir de près personnages du calibre de Beyonce, de

Lady Gaga, David Guetta et de notre Tiziano Ferro (dans la photo).

Une manifestation, celle organisée par Melissa et John Martinotti (Ré-

compensés avec la Feuille d’Or 2009), qui a toujours un grand succès

et que cette année (le 18 mai) consacrera une grande partie du résul-

tat à la malchanceuse population d’Haïti.

Un mois caractérisé aussi par d’autres propositions de la S.B.M.

propriétaire aussi du local de tendance « Moods » où souvent on

expérimente des groupes musicaux internationaux peu connus,

mais d’excellente qualité. Bref, ce mai sera intense et un peu effréné,

même s’il n’y aura pas d’initiatives italiennes, sauf la habituelle, Fête

de la République le deux juin. Trop peu pour une communauté qui a

l’ambition d’être pleine de fantaisie, peut-être c’est en conséquence

de la crise?

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Le nuove sfide delMonte-CarloWine Festival

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Dal 5 al 7 giugno all’HotelLe Meridien

Seppur nella sua breve ma intensa storia passata il Monte-Carlo Wine

Festival ha avuto sempre un percorso costellato di discreti successi e que-st’anno sta dando il via ad un percorso di evoluzione del mercato che ha per titolo “Il vino con moderazione” ovvero “ Vin avec moderation” ” nel rispetto del “Territorio”.Un’operazione culturale non di facciata, ma che vede concretamente impegnato tutto lo staff del Festival che ha il compito di illustrare la “Prevenzione” attraverso un’opera-zione effi cace che metta in risalto che il consumo moderato e responsabile consente di godere appieno la gioia che può dare un buon bicchiere di vino. Sotto questo profi lo,, nelle varie iniziative intraprese dall’organizza-tore Michele Florentino, va messa in risalto intanto la partnership con l’Agecotel di Paul Obadia, del diret-tore di Nicexpo Michel Cottray, di Monaco & Sud de la Francia, e poi di Fleury Courtin, direttore della Catena Le Méridien; Pierre Rous, Presidente Slow Food, Carlo Rossi e Antonio Guarracino,rispettivamente Presiden-te Amira di Monaco e San Remo, ed Emna Metoui, Marketing e Patrick Raingeard chef del Port Place, Robert

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Baylac del Liceo Alberghiero di Monte-Carlo; Marcel Athimond presi-dente dei Grand Cordon de la Cuisine Française, Richard Borfi ga respon-sabile di vari ristoranti e del club di Monte-Carlo; Madame Sylvie Bian-cheri del Grimaldi Forum, Régine Le Coz Presidente di «Donne e Vini del Mondo, Gara Internazionale & Club Donne e Vini del Mondo», Alain Bres direttore agenzia Alpi Marittime Monaco della Caffé Maolngo, Fanny Marchall e Guillaume Guerin, Domi-nio Viticolo «Jas Du Mitan» Côtes de Provence, Bernard Lagreze, di «Vins Haute Couture», Viano, del ristorante «Le Piccadily» di Roquebrune Cap Martin, ed ancora Philippe Teissonne del Dominio Viticolo «Commanderie de La Bargemone» Coteaux d’Aix en Provence, Alberte Escande, presi-dente Associazione Industrie Alber-ghiere di Monaco, Michel Duhamel presidente Associazione Discipoli di Auguste Escoffi er, Xavier François Rugeroni manager del Hôtel Fairmont e Robert Delpiano dell’Associazione degli Ex-Allievi del Liceo Tecnico Alberghiero di Nizza.A capo dell’organizzazione del Festi-val c’è Michele Florentino noto oste-cantiniere che risiede da diversi lustri

nel Principato ed è molto apprezzato dalla comunità italiana non solo per il suo “savoir faire” nell’arte della risto-razione (il suo ristorante Amici Miei è frequentato dal jet-set internaziona-le), ma anche per le spiccate qualità culturali di conoscenza enologica a livello globale e, quindi, non solo ita-liana. Non a caso, sovente è invitato a partecipare a conferenze e congres-si in cui apporta le sue esperienze mantenute sempre aggiornate con un continuo studio, pubblicazioni di testi di cucina (ben sette) e ripetuti contatti con produttori a cui dà una preferenza personale: da quelli che offrono alle tavole di degustazione un nettare prettamente artigianale e biologico. Dopo i successi delle due precedenti edizioni del Monte Carlo Wine Festi-val in cui, tra le personalità presenti spiccava quella del Senatore a vita Giulio Andreotti venuto nel Principa-to per attingere all’elisir di lunga vita, quest’anno dal 5 al 7 giugno prossimo, all’Hotel Le Méridien Beach Plaza, aprirà i battenti - appunto - la terza edizione del Festival ormai cresciuto a livello intercontinentale che, novità, non si occuperà esclusivamente di enologia, ma anche di genuinità, di alimentazione naturale per chi opera

In basso,l’ex ministro dell’agricoltu-ra LucaZaia.

Monte-Carlo & Costa Azzurra

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Les nouveaux défi s du

monte-carlo wine festival

Du 5 au 7 juin

à l’Hôtel le Méridien

Même si son histoire est brève

le Monte-Carlo Wine Festival a

eu toujours une parcours cons-

tellée de discrets succès et cette année il est

en train de commencer un parcours d’évolu-

tion du marché avec le titre « Il vino con mo-

derazione » ou bien « Vin avec modération »

dans le respect du « Territoire ».

Une opération culturelle qui engagé tout le

staff du Festival qui a le rôle d’illustrer la «

Prévention » à travers une opération effi cace

qui souligne que la consommation modérée

et responsable permet de profi ter de la joie

qui peut donner un bon verre de vin.

Parmi tant d’initiatives organisées par Mi-

chele Florentino, il faut mettre en évidence le

partenariat avec Agecotel de Paul Obadia, le

directeur de Nicexpo Michel Cottray, de Mo-

naco & Sud de la France, et ensuite de Fleu-

ry Courtin, directeur de la Chaîne le Méridien

; Pierre Rous, Président Slow Food, Carlo

Rossi et Antonio Guarracino, respective-

ment Président Amira de Monaco et de San

Remo, et Emna Metoui, Marketing et Patrick

Raingeard chef de Port Place, Robert Bay-

lac du Lycée Hôtelier de Monte-Carlo; Mar-

cel Athimond président du Grand Cordon de

les Cuisine Française, Richard Borfi ga res-

ponsable de divers restaurants et du club de

Monte-Carlo; Madame Sylvie Biancheri du

Grimaldi Forum, Régine le Coz Président de «

Donne e Vini del Mondo, Gara Internazionale

& Club Donne e Vini del Mondo », Alain Bres

directeur agence Alpes Maritimes Monaco

du Café Malongo, Fanny Marchall et Guillau-

me Guerin, Domain Viticole « Jas du Mitan »

Côtes de Provence, Bernard Lagreze, de «

Vins Haute Couture », Viano, du restaurant

« le Piccadily » de Roquebrune cap Martin,

et encore Philippe Teissonne de la Domain

Viticole « Commanderie de les Bargemone »

Coteaux d’Aix en Provence, Alberte Escan-

de, président Association Industries Hôteliè-

res de Monaco, Michel Duhamel président

Association Discipoli de Auguste Escoffi er,

Xavier François Rugeroni manager de l’Hôtel

Fairmont et Robert Delpiano de l’Association

des Ex Élèves du Lycée Technicien Hôtelier

de Nice. À la tête de l’organisation du Festi-

val il y a Michele Florentino aubergiste-can-

tinière très connu, qui vit depuis des années

dans la Principauté et il est très apprécié par

la communauté italienne pour son « savoir

faire » culinaire (son restaurant Amici Miei est

fréquenté par le jet-set international), mais

même pour ses qualités culturelles de con-

naissance œnologique à niveau global et pas

limité à l’Italie. En effet il est invité à participer

à des conférences et des congrès auxquels

il apporte ses expériences qui sont toujours

mises à jour par des études continus, publi-

cations de textes de cuisine (sept en total)

et contacts avec les producteurs auxquels il

donne une préférence personnelle.

Après le succès des deux précédentes édi-

tions du Monte-Carlo Wine Festival, qui a eu

parmi les invités le Sénateur à vie Giulio An-

dreotti, cette année du 5 au 7 juin prochain,

à l’Hôtel le Méridien Beach Plaza, ouvrira la

EVENTIDi Simona De Melas

[email protected]

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troisième édition du Festival qui a grandi à un

niveau intercontinental et qui ne s’occupera

pas exclusivement d’œnologie, mais aussi

de génuinité, d’alimentation naturelle pour

ceux qui travaillent dans le secteur de l’hô-

tellerie et de la transformation des aliments

qui doivent assurer des information correc-

tes aux utilisateurs sur tous additifs et aller-

gènes dans la nourriture. Et tout ça grâce à

l’opportunité donnée par le Sous-secrétaire

au Ministère de la Santé Francesca Martini

qui a émis une ordonnance (janvier 2010)

apte à garantir la sûreté des aliments utilisés

dans la préparation des repas : il ne serait

pas mal de étendre cette ordonnance même

en siège communautaire.

Les Wine Festival recevra même 1a Confé-

rence Mondiale sur « alimentation-territoire-

Longévité » à la présence de Mme Martini,

du Directeur Général de la Santé, Romano

Marabelli, du Ministre de la Santé Monégas-

que, Stéphane Valeri, du Professeur Emilie

Costa, spécialiste dans les dérangements

alimentaires, du Professeur Gianni Pes

professeur de science de l’Alimentation à

l’Université de Cagliari et beaucoup d’autres

spécialistes. Il sera un voyage parmi nourri-

ture, vin et territoire à la découverte de ces

paysages italiens qui continuent et continue-

ront à être, comme nos grands parents les

ont connus, jusqu’à quand l’activité d’enoa-

griculture, d’élevage des moutons et culture

de la nourriture poursuivra.

C’est pour tout ca que le patrimoine et le

respect du territoire seront mis en évidence

dans cette troisième édition. Mais nous rap-

pelons aussi quelques résultats des éditions

passées du Monte Carlo Wine Festival qui,

pendant trois ans, ont privilégié soixante-dix

producteurs de haute qualité caractérisés

par des vignobles autochtones et biologi-

ques et des produits de niche typiquement

régionales. Au cours des éditions passées

ont été présentes, Giulio Andreotti, l’ex

Ministre de l’Agriculture Zaia, le président

d’ICE, l’Ambassadeur Vattani, l’On. Paolo

Bartolozzi, l’Ambassadeur à ONU Fulci, le

Secrétaire d’État Monégasque René Novel-

la, SEM Blanchi, l’Ambassadeur de Monaco

Henri Fissore, le V. Président du Conseil

d’Etat Monegasque, SEM Marquet, l’Am-

bassadeur Italien à Monaco Franco Mistret-

ta, le Président de l’Association Comenius

; Bereza Konstantin, dirigeant de la Cham-

bre de commerce de Moscou. Les Buyers

internationaux étaient: Ferrer et Garcia (Es-

pagne), Wine Country (Etats Unis), une délé-

gation de sommeliers de la Suisse, en total

850 professionnels de l’hôtellerie. Nom-

breux Vips, parmi lequel Sir Roger Moore,

Remo Girone, Amedeo Minghi, Simona Tagli

et Wine Lovers qui ont exprimé leurs félici-

tations pour la réussite de la manifestation.

Le Monte-Carlo Wine Festival a été promu

par plus de 200 articles et au moins 20 pas-

sages télévisés et radiotéléphoniques parmi

les chaines privés et nationaux. La Ferrero

a offert à tous les invités une confection

expressément crée avec le logo du Monte-

Carlo Wine Festival.

Nombreuses les félicitations pour la mani-

festation ; « je rappelle avec honneur - dit

Florentino - les félicitations reçues person-

nellement de S.A.S. Le Prince Albert II, qui

m’a accueilli et a gentiment posé avec l’af-

fi che de la première édition du Monte-Carlo

Wine Festival ».

Monte-Carlo & Costa Azzurra

nel settore della ristorazione e della trasformazione degli alimenti che ne deve assicurare la corretta informazio-ne ai fruitori sull’aggiunta di additivi e della presenza di alergeni nei cibi. E tutto questo grazie alla tempestivi-tà della Sottosegretario al Ministero della Sanità On. Francesca Martini che ha emesso un’ordinanza (gennaio 2010) atta a garantire la sicurezza degli alimenti utilizzati nella prepara-zione dei pasti: non sarebbe male che quest’ordinanza fosse estesa anche in sede comunitaria. Il Wine Festi-val ospiterà anche la 1a Conferenza Mondiale su «Alimentazione-Terri-torio-Longevità» alla presenza della Martini stessa, del Direttore Generale della Sanità, Romano Marabelli, del Ministro della Sanità Monegasca, Stéphane Valeri, della Professoressa Emilia Costa, specialista nei disturbi della condotta alimentare, del Pro-fessor Gianni Pes docente di scienza dell’Alimentazione all’Università di Cagliari e tanti altri studiosi. Sarà un viaggio tra cibo vino e territorio alla scoperta di quei paesaggi italiani che continuano e continueranno ad essere, come li hanno conosciuti i nostri non-ni, fi nché l’attività di enoagricoltura, pastorizia e cultura del cibo prose-guirà. Ecco perché questo grande patrimonio ed il rispetto del territorio verrà messo in risalto in questa terza edizione. Ma ricordiamo anche alcuni risultati delle passate edizioni del Monte Carlo Wine Festival che, in questi tre anni, hanno privilegiato una settantina di produttori di alta qualità caratterizzati da vitigni autoctoni e biologici nonché prodotti di nicchia

tipicamente regionali. Nelle passate edizioni sono stati presenti, appun-to, Giulio Andreotti, l’ex Ministro dell’Agricoltura Zaia, il presidente dell’ICE, Ambasciatore Vattani, l’On. Paolo Bartolozzi, l’Ambasciatore all’ONU Fulci, il Segretario di Stato Monegasco René Novella, SEM Blan-chi, L’Ambasciatore di Monaco Henri Fissore, il V. Presidente del Consiglio di Sato Monegasco, SEM Marquet, l’Ambasciatore Italiano a Mona-co Franco Mistretta, il Presidente dell’Associazione Comenius; Bereza Konstantin, dirigente della Camera di Commercio di Mosca. I Buyers internazionali erano: Ferrer et Garcia (Spagna), Wine Country (Stati Uniti), delegazione di sommeliers dalla Sviz-zera, in tutto anche 850 professionisti della ristorazione. Numerosi Vip, tra cui Sir Roger Moore, Remo Girone, Amedeo Minghi, Simona Tagli e Wine Lovers che hanno espresso il loro compiacimento per la riuscita delle manifestazione. Il Monte-Carlo Wine Festival è stato promosso da oltre 200 ritagli stampa e almeno 20 passaggi televisivi e radiofonici tra reti private e nazionali. La Ferrero ha omaggiato tutti i presenti con una confezione appositamente creata con il logo del Monte-Carlo Wine Festival. Moltis-sime le congratulazioni ed i compli-menti per la manifestazione; “mi fa onore ricordare - dice Florentino - i complimenti ricevuti personalmente da S.A.S. Il Principe Albert II, che mi ha accolto ed ha gentilmente posato con il manifesto della prima edizione del Monte-Carlo Wine Festival”.

Simona DE MELAS

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Un assaggia-tore d’ecce-zione, il se-natore Giulio Andreotti con Florentino.

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Romain Gary1914-1980

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Di questo enigmatico, interessante autore, l’unico ad ottenere due volte il prestigioso Premio Goncourt,

riporteremo alcune pagine del suo autobiografi co romanzo intitolato “Le promesse dell’alba”. Questo perché il brano in questione riguarda uno storico mercato di Nizza assai noto agli italiani della Costa Azzura, quello situato in rue de la Buffa nei pressi del Boulevard Gambetta e della Stazio-ne ferroviaria: lì, fi n dal primo novecento, dalla frontiera arrivavano con i loro prodotti non solo i contadini con le loro verdure dell’orto, ma anche i venditori della carne, dei formaggi e dei famosi tartufi bianchi piemontesi, oltre naturalmente ai commercianti del pesce.. Ed ancor oggi è possibile vedere, nel mercatino del pesce di Nizza, il camioncino che da Sanremo arriva per consegnare i famosi gamberi rossi. Sui banchi dei pescivendoli francesi troviamo principalmente crostacei, sogliole, razze e le grosse prede provenienti dall’Atlantico mentre i piccoli pesci per il fritto all’italiana, le cernie, le trigliette di scoglio e i gamberi rossi di cui sopra arrivano perlopiù dal pescoso ponente ligure... ma perchè no i preziosi gianchetti? Questa è una curiosità tutta francese: infatti la pesca del prelibato “novellame” di pesce azzurro è in Liguria quasi in via d’estinzione e perciò sottoposta a un rigorosissimo criterio di raccolta, mentre in Costa Azzurra è protagonista di una storia singolare che risale ai tempi di Napoleone I. L’imperatore ebbe modo di gustare il prelibati gianchetti (la “poutine d’alevins”francese) e, dimostrando grande pre-veggenza, ne difese la sopravvivenza emanando un decreto che diede l’esclusiva al minuscolo e riparato porto di Cros de Cagnes (Cros signifi ca creux, in italiano concavo); la legislatura non cambiò sotto i Re di Sardegna e, in seguito all’annessione della zona alla Francia, Napoleone III la confermò aggiungendovi tutta una serie di norme, tra le quali l’uso della rete a maglie fi tte nei pressi della riva (la “senne de plage”) o della lampara notturna (le “fl asquier”). Il privilegio concesso all’incantevole porticciolo sussiste tutt’ora per soli 45 giorni all’anno prolungabili in caso di maltempo, ed è tuttora praticato in modo artigianale. Tornando a Romain Gary, due sono i protagonisti descritti nella scena al Mercato della Buffa: la madre, un’ intra-

Monte-Carlo & Costa Azzurra

Mythes et archétypes italiens

vus par les artistes

et hommes de lettres

Romain Gary 1914-1980

De cet énigmatique, intéressant auteur, l’unique à obtenir

deux fois le prestigieux Prix Goncourt, nous rapporterons

quelques pages de son roman autobiographique du titre

« la promesse de l’aube ». Ceci parce que le texte en question con-

cerne un marché historique de Nice bien connu des italiens de la Cote

d’Azur, celui situé en rue de la Buffa près de Boulevard Gambetta et

de la gare : là, depuis le début du XXème siècle, de la frontière les

gents arrivaient avec leurs produits, pas seulement les paysans avec

leurs légumes du jardin, mais même les vendeurs de viande, de fro-

mages et des célèbres truffes blancs du Piémont, plus naturellement

les commerçants de poisson. Et encore aujourd’hui c’est possible

de voir, dans le petit marché du poisson de Nice, la camionnette qui

arrive de Sanremo pour délivrer les fameuses crevettes rouges.

Su les bancs des poissonniers français on trouve principalement des

crustacés, des soles, raies et les grosses proies provenant de l’Atlan-

tique alors que les petits poissons pour la friture à l’italienne, les mé-

rous, les trigliette (petites mullidae) et les crevettes rouges arrivent de

pêcheurs italien et pourquoi pas les précieux gianchetti (poutines)?

Une curiosité toute française : la pêche de l’exquis alevin de poisson

est presque en voie d’extinction en Ligurie pour les critères trop rigou-

reux de récolte, alors que en France l’histoire de la pêche à la poutine

remonte aux temps de Napoléon Ier. L’empereur eut la possibilité de

goûter les poutines et, en montrant une grande précognition, il en

défendit la survie en émanant un décret qui donna l’exclusivité au mi-

nuscule et réparé port de Cros-de-Cagnes; la législature ne changea

pas sous les Rois de Sardaigne et, suite à l’annexion de la zone à la

France, Napoléon IIIème la confi rma en ajoutant toute une série de

règles, parmi laquelle l’utilisation de la senne de plage, ou du fl asquier.

Le privilège concédé au charmant petit port existe encore aujourd’hui

pendant 45 jours par an prolongeables en cas de mauvais temps.

Pour revenir à Romain Gary, les protagonistes décrits dans la scène

au marché de la Buffa sont deux: la mère, une entreprenante ex ac-

trice juive russe qui, entièrement ignare de l’activité hôtelière, gérait

avec succès l’Hôtel « Mermonts » et, avec d’autres coprotagonistes

comme les marchands de légumes, de fromage et de poissons, le

célèbre charcutier Renucci, ou mieux ce qui nous pouvons défi nir « sa

victime préférée » ! Le jeune Gary ne juge pas et ne commente pas en

11

Miti e archetipi italiani vistida artistie letterati

Nella paginaa lato,lo scrittore Romian Gary.

A sinistra,nella piazza SaintFrançoisa Nizzaha luogoil mercatodel pesce.

A cura di Silvana Rivella

[email protected]

NIZZA-SANREMO

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A destra,gianchettial limone.

prendente ex attrice ebrea russa che, del tutto ignara dell’attività alber-ghiera, gestiva con successo l’Hotel “Mermonts” (“Mer” et “Monts”) e , assieme ad altri comprimari come ortolani, formaggiai e pescivendoli, il famoso salumiere Renucci, o meglio quella che possiamo defi nire “la sua vittima preferita”! Il giovane Gary non giudica e non commenta lasciandosi piuttosto trasportare, fi ducioso e rico-noscente, dalla esuberante ancorché costruttiva attitudine materna.Aperto “alla grande clientela inter-nazionale, in un’atmosfera di tran-quillità, confort e buon gusto” come cita l’opuscolo opera dello scrittore allora appena adolescente, in verità il Mermonts ospitava “ una clientela mite, remissiva, poco sicura di se stessa e facile da accontentare, dove predominavano le donne” “Mia madre - racconta l’autore - si alzava alle sei del mattino, fumava tre o quattro sigarette, beveva una tazza di té, si

vestiva, prendeva il suo bastone e andava al mercato della Buffa, dove regnava incontrastata; era un luogo di accenti, odori e colori, dove nobili imprecazioni si elevavano al di sopra di scaloppe, cotolette, porri e occhi di pesci morti, tra i quali, per qualche miracolo mediterraneo, trovavano sempre modo di spuntare enormi maz-zi di mimose ed i famosi, coloratissimi garofani sanremaschi”. “Mia madre tastava una scaloppina, rifl etteva sull’interno di un melone, puntava il suo bastone verso delle insalate che l’ortolano proteggeva immediatamente col suo corpo con un disperato “Non tocchi la merce!”. Aveva, quando annusava un formaggio o un fi letto di pesce, un’arte di su-spense che rendeva i venditori pallidi d’esasperazione e quando, respingen-do con un gesto defi nitivo l’articolo, fi nalmente s’allontanava a testa alta, i loro epiteti, insulti, invettive e grida indignate formavano attorno a noi il

se laissant plutôt transporter, confi ant et re-

connaissant, par l’énergique et constructive

aptitude maternelle.

Ouvert « à la grande clientèle internationale,

dans une ambiance de tranquillité, confort

et bon ton » (selon la brochure écrite par

Gary adolescent), en vérité le Mermonts re-

cevait « une clientèle douce, soumise, facile

à contenter, composée surtout de femmes

» « Ma mère - dit l’auteur – se levait à six

heures le matin, fumait trois ou quatre ciga-

rettes, buvait une tasse de té, elle s’habillait,

prenait son bâton et allait au marché de la

Buffa, où elle régnait incontestée; c’était un

lieu d’accents, odeurs et couleurs, où des

nobles imprécations s’élevaient au dessus

de escalopes, poireaux et yeux de poissons

morts, parmi lesquels, pour quelque miracle

méditerranéen, des énormes bouquets de

mimosa et de œillets de Sanremo étaient

toujours présents.

« Ma mère tâtait une escalope, elle réfl é-

chissait sur l’intérieur d’un melon, visait son

bâton vers la salade que le commerçant

protégeait immédiatement avec son corps

en disant « ne touchez pas la marchandise !

». Elle avait, lorsque il fl airait un fromage ou

In bassoa destra,l’incantevole porticciolodi Crosde Cagnes.

A destra,barche epeschereccinel porticciolodi Crosde Cagnes.

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più vecchio coro del Mediterraneo. Per parecchi mesi si fermò ogni matti-na davanti all’esposizione del Renucci per tastare a lungo i prosciutti senza

comprarne mai in un puro spirito di provocazione in seguito a qualche oscuro litigio, qualche conto perso-nale da regolare, e unicamente per ricordare al proprietario quale cliente importante avesse perduto!......Mentre la crudele affondava un naso spietato nel prosciutto il Renucci, gli occhi levati al cielo, le mani giunte, implorava la Madonna di trattenerlo mentre lei andava, un sorriso di sfi da sulle labbra, a continuare il suo domi-nio altrove.Ogni volta che ritorno a Nizza, vado al mercato della Buffa. Vagando a lungo tra i porri, gli asparagi, i meloni, i quarti di bue, la frutta, i fi ori e i pesci. I rumori, le voci, i gesti, gli odori, i profumi non sono cambiati, e manca poco, quasi niente, perché l’illusione sia completa. Resto là delle ore e le carote, le cicorie, e le indivie fanno

quel che possono per me”.Romain Gary“La promessa dell’alba”

Silvana RIVELLA

un poisson, un art de suspense qui rendait

les commerçants pâles par l’exaspération

et lorsque, en repoussant avec un geste

défi nitif l’article, fi nalement elle s’éloignait,

tête haute. Elle s’arrêta chaque matin, pen-

dant plusieurs mois, devant l’exposition de

Mr Renucci pour tâter les jambons sans en

acheter aucun, juste pour provoquer, suite à

quelque obscure dispute, quelque compte

personnel à régler, et uniquement pour rap-

peler au propriétaire quel client important

avait perdu ! ...

Pendant que la femme cruelle coulait un

nez impitoyable dans le jambon, Mr. Re-

nucci, les yeux au ciel, les mains jointes, il

priait la Sainte Vierge de le réfréner pendant

qu’elle partait, avec un sourire de défi sur

les lèvres, pour continuer sa domination

ailleurs. Chaque fois que je reviens à Nice, je

vais au marché de la Buffa. En errant entre

poireaux, asperges, melons, viande, fruits,

fl eurs et poissons. Les bruits, les voix, les

gestes, les odeurs, les parfums ne sont pas

changés, et peu manque parce que l’illusion

soit complète. Je reste là des heures et les

carottes, les chicorées, et les endives font

ce qu’elles peuvent pour moi ».

Romain Gary

“La promesse de l’aube”

Sotto,il tramonto sull’incante-voleporticciolodi Crosde Cagnes.

In basso,l’ingresso dello storico mercatodella Buffaa Nizza.

Monte-Carlo & Costa AzzurraFoglioMonaco 127 DEF.indd 13FoglioMonaco 127 DEF.indd 13 9-05-2010 23:54:259-05-2010 23:54:25

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Monte-Carlo & Costa Azzurra

Curiosites

Le rapport entre Romain Gary

et sa mère fut fondamentale

pour son écriture et fut spécial :

par exemple c’est incroyable ce qui lui arriva

quand il revint à l’hôtel Mermonts, Nice, à

la fi n de la guerre, lorsque il apprit que sa

mère était morte trois ans avant son retour

et qu’elle avait chargé une amie de lui don-

ner les centaines de lettres écrites avant de

mourir. Gary lui consacra la plupart de son

roman La promesse de l’aube, il écrivit avec

des différents pseudonymes et fut le seul à

obtenir deux fois le Prix Goncourt, la pre-

mière fois avec son pseudonyme usuel, pour

Les racines du ciel en 1956, et la deuxième

fois avec le pseudonyme d’Émile Ajar. Mé-

prisé par la critique pendant qu’il était en

vie, considéré auteur réactionnaire parce

que diplomatique gaulliste, Ajar fut la nique

à la Paris littéraire de part d’un authentique

génie de la langue, qu’on n’a encore fi ni de

redécouvrir. Il fut l’époux de la femme de let-

tres britannique Lesley Blanch et de l’actrice

américaine Jean Seberg; (protagoniste de

« Bonjour Tristesse » de Sagan, roman qui se

déroule en Côte d’Azur) il divorça des deux.

Peu plus qu’un an après le suicide de Jean

en 1979, profondément troublé par la décré-

pitude liée à son vieillissement, à son tour se

donna la morte. Plusieurs de ses livres ont

été adaptés au cinéma, notamment Clair

de femme (1979) par Costa-Gavras, avec

Yves Montand et Romy Schneider dans les

rôles principaux, et La Vie devant soi (1977)

par Moshé Mizrahi, qui remporta l’Oscar du

meilleur fi lm en langue étrangère, et dans

le rôle de Madame Rosa, Simone Signoret

remporta le César de la meilleure actrice.

Curiosità Sotto,Romain Gary con la madre e un amicodi famiglia.

Il rapporto tra Romain Gary e la madre fu fondamentale per la sua scrittura e per molti tratti speciale: ad esempio è incredibile quel che gli successe quando tornò alla pensione Mermonts a Nizza alla fi ne della guer-ra, quando scoprì che lei era mancata tre anni prima del suo ritorno e che aveva incaricato un’amica di trasmet-tergli man mano centinaia di lettere scritte prima di morire.Oltre che a dedicarle molta parte del romanzo “La promessa dell’alba”, scrisse con diversi pseudonimi e fu l’unico a ottenere due volte il Premio Goncourt, la prima volta con il suo pseudonimo usuale, per “Le radici del cielo” nel 1956, e la seconda volta con lo pseudonimo di Émile Ajar. Disprezzato dalla critica men-tre era in vita, considerato autore reazionario perché diplomatico gol-lista, l’episodio Ajar fu lo sberleffo alla Parigi letteraria di un autentico

genio della lingua, che a tutt’oggi non si è ancora fi nito di riscoprire. Fu il marito della scrittrice Lesley Blanch e dell’attrice americana Jean Seberg (protagonista tra gli altri di “Bonjour Tristesse” della Sagan, romanzo che si svolge in Costa Az-zurra) dalla quale divorziò. Poco più di un anno dopo il suicidio di questa nel 1979, profondamente travagliato dalla decrepitezza legata al proprio invecchiamento, a sua volta si diede la morte.Diversi suoi libri sono stati adattati al cinema, in particolare “Chiaro di don-na” (1979) di Costa-Gavras, con Yves Montand e Romy Schneider come protagonisti e “La vita davanti a sé” (1977) di Moshé Mizrahi, che ottenne l’Oscar come miglior fi lm straniero, con Simone Signoret nel ruolo di Madame Rosa, che ottenne il premio César come miglior attrice.

Chiara TRUSSONI

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Insieme alla Banque de Gestion Edmond de Rothschild Monaco, venite a condivi-dere una visione della fi nanza personifi cata, intrisa di senso e lungimirante.

www.edmond-de-rothschild.mc

a propositodel Valore

Dialogo

- Valore, valore… insomma, è il corso di Borsa.- Solo questo? Il valore è anche uno sguardo!Uno sguardo rivolto al futuro!

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Stud

io T

win

Nei giardini di Peyre-Lebade, Listrac Médoc, scultura “BELU” di Zaha Hadid, 2007. Collezione Ariane e Benjamin de Rothschild.

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Ottime notizie per tutti gli amanti della buona tavola del buon bere:

il mese prossimo, nonostante la crisi economica che perseguita ancora il mondo intero, in contro corrente a Monaco aprirà un nuovo locale dal concetto completamente innovativo, praticamente inesistente qui nel Prin-cipauté, gli “aperitivi all’italiana!”.La brillante idea è dell’esuberante giovane Jacopo La Guardia, personag-gio noto alla mondanità di Monte-Car-lo, titolare del famoso e tipico risto-rante “Vecchia Firenze” il quale si è messo in società con un amico, anche lui italiano, e insieme hanno deciso

Nonostante la crisi l’Italia a Monacotorna in prima lineacon una novità nel campodella gastronomia tres chic

Jacopo, dolcissimio

“Brigante”

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Les deux « Briganti »

Malgré la crise l’Italie

à Monaco retourne

en première ligne

avec une nouveauté

dans le domaine

de la gastronomie chic

Excellentes nouvelles pour tous

les amants de la bonne table et

du bon boire: le mois prochain,

malgré la crise économique qui persécute

encore le monde entier, à Monaco ouvrira

un nouveau local avec une idée complète-

ment innovatrice, pratiquement inexistant

dans la Principauté, les ‘ apéritifs à l’italienne

! ’ L’idée géniale est du jeune et exubérant

Jacopo La Guardia, personnage connu à la

mondanité de Monaco, propriétaire du cé-

lèbre et typique restaurant ‘ La Vecchia Fi-

renze ’ qui s’est mis en société avec un ami,

lui aussi italien, et ensemble ils ont décidé

de commencer une nouvelle aventure pour

le bonheur de nos palais. Déjà le titre qu’ils

ont donné au local est intrigant, s’appellera,

en effet, ‘ I Briganti ’, pour prévenir les nou-

veaux clients et leur préparer à l’expérience:

le nouveau local se trouve en Boulevard

Princesse Charlotte.

Nous avons rencontré le personnage en

question, Jacopo, pour avoir des nouvelles

fraîches et soignées sur la prochaine aven-

ture, mais aussi pour savoir quelque chose

de plus sur cet italien qui depuis des années

travaille dans le Principauté et qui a conquis

tant de fi dèles clients avec sa cuisine tos-

cane. Clients fi dèles et importants, il suffi t

de donner un coup d’œil aux photographies

accrochées aux mures du local, pour com-

prendre combien sa cuisine est appréciée

internationalement.

Notre ami est, évidemment, fl orentin et il a

vraiment le mode de faire des vrais toscans,

amical, ouvert et avec des plaisanteries tou-

jours prêtes. En le regardant bien il rappelle

un peu un pirate, mais gentilhomme, malgré

ses nombreux tatouages « 22, mais je suis en train d’en étudier un autre », - dit son

œil éveillé qui certainement cache un beau

passé à raconter, sûrement plein d’aventu-

res et de défi s. Comme il est facile d’ima-

giner par la description faite, Jacopo n’a

jamais été le prototype de l’enfant tranquille,

pas du tout! Mais, malgré son être agité, il

a bien complété son étude en se diplômant

comptable, une adresse qui se révélera im-

portant dans son futur d’entrepreneur. L’en-

vie d’étudier n’était pas sa caractéristique

principale, autre chose était le travail, parce

Di Tiziana Danzo

[email protected]

PERSONAGGI

di iniziare una nuova avventura per la felicità dei nostri palati. Di per sé, già il titolo che hanno dato al locale è intrigante, si chiamerà, infatti, “I Bri-ganti” e questo per avvertire i nuovi avventori in modo che sappiano prima di entrare a cosa vanno incontro: la nuova location si trova è in Boulevard Princesse Charlotte.Il personaggio in questione, Jacopo lo abbiamo incontrato proprio per avere da lui notizie fresche e ac-curate sulla prossima apertura, ma anche per sapere qualcosa di più di questo ristoratore che da anni lavora nel Principato e che ha conquistato così tanti fedeli clienti con la sua cucina toscana. Fedeli e importanti, basta dare uno sguardo alle fotografi e appese al muro del locale, per capire quanto la sua cucina sia apprezzata internazionalmente.Il nostro caro amico (ormai è tale) è,

ovviamente, fi orentino e ha proprio i modi di fare del vero toscanaccio, amichevole, aperto e con la battuta sempre pronta. A guardarlo bene ricorda un po’ un pirata, ma di quelli gentiluomini, nonostante i numerosi tatuaggi “22, ma ne sto studiando un altro”, - dice il suo occhio sveglio che certamente nasconde un bel passato da raccontare, sicuramente pieno di avventure e di sfi de. Com’è facile immaginare dalla descrizione fatta, Jacopo non è mai stato il prototipo del bravo ragazzo tutto casa e scuola, tut-t’altro! Ma nonostante la sua irrequie-tezza ha completato gli studi diplo-mandosi ragioniere, un indirizzo che si rivelerà importante nel suo futuro d’imprenditore. La voglia di studiare non era la sua caratteristica principa-le, altra cosa era il lavoro, perché il “ragazzo” desideroso d’indipendenza si è sempre rimboccato le maniche, a

Nella paginaa lato,JacopoLa Guardia.

Sotto,la facciatadel nuovoristorante“I Briganti”.

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cominciare dal periodo scolastico: iniziò, infatti, da giova-nissimo a fare le stagioni, durante i tre mesi di vacanze, come lavapiatti, nei locali dove cantava il papà. Suo padre, Massimo La Guardia, è anch’egli un personaggio molto noto a Monaco; è un tenore diplomato al conservatorio Cherubini di Firenze che ha partecipato a numerose Opere e Concerti in tutta Europa e quest’anno in particolare si occuperà del X Festival di Musica Sacra in qualità di direttore artistico della cattedrale di Monaco. Tornando al nostro Jacopo, il suo primo ricordo lavorativo va al ristorante “I Tre Pini”, nell’Impruneta, alle porte di Firenze, una casa colonica del ‘600 immersa nelle verdi colline della campagna Toscana, dove la clientela era composta perlopiù da americani che venivano per sentire le più classiche canzoni italiane dalla bella voce di Massimo e gustare le tipiche “fi orentine”. An-cora oggi il pensiero va a quelle quantità sterminate di piatti da lavare. Finita la scuola Jacopo ha lavorato come came-riere, con turni massacranti, dalle sei di sera alle cinque di mattina, poi ha fi nalmente trovato il posto che davvero lo ha formato: il ristorante “Dulcamara” a Sesto Fiorentino. Qui durante i sei anni di collaborazione ha seguito diversi corsi di cucina, in particolare quelli tenuti dal famosissimo Chef Angelo Paracucchi. E’ proprio qui che Jacopo impara le basi dell’arte culinaria e sviluppa il suo stile personale. Jacopo, raccontaci qual è stato il percorso che da una città d’arte come Firenze ti ha portato in un’altra località forte-mente turistica come Monaco.“A dire la verità è stato, come accade spesso nella vita, un caso. Pensa che a Monaco c’ero stato solo due volte, da bambino, in gita scolastica, e da ragaz-zo, con un’amica. Ovviamente l’avevo trovato una località piacevole, ma non pensavo proprio che sa-rebbe diventata la mia casa. La storia è questa: dopo essere rientrato dalla Somalia dove avevo trascorso sei mesi come Casco Blu dell’ONU, ebbi un inciden-te abbastanza grave nella mia Firenze. Quando mi ripresi vidi con mio padre un annuncio sul giornale, davano in gestione il locale dove abbiamo poi realiz-zato “La Vecchia Firenze”. Avevo da parte un po’ di risparmi, nessun progetto nel breve e così ci siamo guardati negli occhi e siamo partiti.”.Abbiamo capito bene, casco blu dell’ONU?“Esatto, quando ho iniziato il militare ho scoperto che era un tipo di vita che faceva per me, così fi rmai

que le ‘ ragazzo ’ désireux d’indépendance s’est toujours replié les

manches, à commencer de la période scolaire : il a commencé, en

effet, très jeune à faire les saisons, pendant les trois mois de congés,

comme plongeur, dans les locaux où son père chantait. Son père,

Massimo La Guardia, est lui aussi un personnage très connu à Mo-

naco; il est un teneur diplômée au conservatoire des Cherubini à Flo-

rence, qui a participé à des nombreuses Opéras et à des Concerts en

toute Europe et cette année en particulier il s’occupera du X Festival

de Musique Sacrée en qualité de directeur artistique de la Cathédrale

de Monaco.

En revenant à notre Jacopo, son premier souvenir du travail est du

restaurant ‘ I Tre Pini ’, dans l’Impruneta, aux portes de Florence, une

villa du XVIIème siècle plongée dans les vertes collines de la campa-

gne Toscane, où la clientèle était composée le plus souvent par des

américains qui venaient pour entendre les plus classiques chansons

italiennes de la belle voix de Massimo et goûter les typiques ‘ Fioren-

tine ’ (côtes de bœuf grillées). Encore aujourd’hui il se souvient de

la quantité infi nie d’assiettes à laver. Finie l’école Jacopo a travaillé

comme serveur, avec des roulements massacrants, de six heures le

soir à cinq heures le matin, ensuite il a fi nalement trouvé la place qui

vraiment l’a formé: le restaurant ‘Dulcamara’ à Sesto Fiorentino. Ici

pendant les six ans de collaboration il a suivi différents cours de cui-

sine, en particulier ceux du très célèbre Chef Angelo Paracucchi. Il

est vraiment ici que Jacopo apprend les bases de l’art culinaire et

développe son style personnel. Jacopo, raconte nous quel a été le

parcours qui d’une ville d’art comme Florence t’a conduit dans une

autre localité fortement touristique comme Monaco.

« À dire la vérité il a été, comme il arrive souvent dans la vie, un hasard. J’avais été à Monaco seulement deux fois, quand j’étais enfant, avec l’école, et peu plus tard avec une amie. Évidem-ment je l’avais trouvé une localité agréable, mais je ne pensais pas vraiment qu’elle serait devenue ma maison. L’histoire est celle-ci: après être rentré de la Somalie où j’avais passé six mois comme Béret Bleu de l’ONU, j’eus un incident assez grave dans ma Florence. Sorti de l’hôpital je vis avec mon père une annonce sur le journal, on donnait en gestion le local où nous avons en-suite réalisé ‘ La Vecchia Firenze ’. J’avais d’une partie un peu d’économies, aucun projet et donc nous nous sommes regardés dans les yeux et nous sommes partis. ». Avons-nous bien compris, Béret Bleu de l’ONU ?

« Exactement, lorsque j’ai commencé le service militaire j’ai dé-couvert que c’était un type de vie qui faisait pour moi et je signai vite pour participer aux opérations hors de l’Italie, je partis donc avec les bersagliers pour la Somalie en ‘93, où je restai pour en-viron six mois. L’été était chaud, lorsque nous reposions, nous réfugiions à l’ombre d’une marquise où le thermomètre marquait plus de cinquante degrés. Mais c’été une période que je rappelle avec plaisir, une formation utile si non nécessaire ». Après une vie pleine d’aventures (même sentimentales, j’imagine) qui

est arrivé à te faire mettre les racines?

« Ma très belle et douce femme Antonella. Aujourd’hui c’est elle ma priorité. Notre rencontre s’est produit encore une fois par ha-sard. Une soirée avec des amis au Stars & Bars ici à Monaco, elle était en vacance avec une amie, et quelques choses s’est passé, on s’est vu et elle m’a plu. Depuis ce moment là j’ai com-mencé une série de voyages très fatigants Monaco-Tourin (où elle habitait avec ses parents, originaires de Naples) et retour. En suite elle a commence à venir à Monaco, à travailler dans notre restaurant, et après deux ans d’engagement, le 30 juin 2008 (il me montre la date tatoué sur son hanche) nous nous sommes en fi n mariés. Elle s’occupera de ‘ La Vecchia Firenze ’, alors que je serais dans le nouveau local qui s’appelle ‘ I Briganti ’ (les bandits), mais galants ».A propos, décris-nous ce nouveau local, I Briganti, et pourquoi ce nom ?

A destra,Jacopo e la dolcissima Antonella.

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« Le nom était presque une obligation, parce que nous sommes deux amis, Dario De Gregorio et moi, très différents, mais un po’ fous le deux. Il est né à Rio de Janeiro, il a vécu à Rome, à Bres-cia et maintenant il est retourné à Monaco, il est mon contraire, élégant, précis, je suis un peu plus informel, mais on s’entend bien. Le style du local est très moderne, avec des surfaces laqués bois et orange et aux lignes géométriques inusuelles, comme les suspendus rhomboïdal. La nouveauté sera la terrasse, que nous sommes en train de fi nir, où il sera possible de profi ter du soleil et du frais en restant cependant absolument réparés ».Qu’est-ce qu’on trouvera chez les Briganti ?

« D’abord des petits déjeuner succulents, des déjeuners très simples, sans menu, il y aura seulement un tableau avec les plats du jour. Évidemment il y aura toujours des plats stables, mais l’idée est de faire visiter un peu l’Italie entière à nos clients, en choisissant une région qui sera le thème du jour et en présentant quelque spécialité, les idées ne manquent pas et les spécialités locales italiennes même pas. Mais le clou du local sera le soir, lorsque nous présenterons nos apéritifs, ou mieux « apericena » ; un bon vin, ou des cocktails coloriés, avec beaucoup de choses à grignoter, à l’italienne: un apéritif long qu’il devient presque un dîner, mais plus décontracté et amusant ».Et maintenant que nous connaissons mieux Jacopo et sa très jolie

épouse, nous sommes certains que ces deux ‘ Briganti ’ nous en

feront voir des belles, mais ils seront sûrement toujours très profes-

sionnels. Nous en admirons le courage d’entreprendre une nouvelle

activité en contraste avec l’actuelle crise, mais au même temps nous

sommes réconfortés par le fait que - encore une fois - ce sont deux

italiens à lancer des nouvelles idées qui peuvent devenir de tendance

pour Monaco. Ce sera un succès !

subito per partecipare alle operazioni fuori dall’Ita-lia, è stato così che con i bersaglieri partii per la So-malia nel ’93, dove rimasi per circa sei mesi. L’estate era calda, quando riposavamo, ci rifugiavamo all’om-bra di una tettoia dove il termometro segnava più di cinquanta gradi. Ma è stato un periodo che ricordo con piacere, una formazione utile se non necessaria”.Dopo una vita così piena di avventure (anche sentimenta-li, immagino) chi è riuscito a farti mettere radici in modo stabile? “La mia bellissima e dolcissima moglie Antonella. La mia priorità ora è lei. Il nostro incontro è avve-nuto, ancora una volta, per caso. Una serata con gli amici allo Stars & Bars qui a Monte - Carlo, lei era in vacanza con un’amica, ed è successo qualcosa, ci siamo visti e ci piaciuti subito. Da qual momento è iniziata una serie di estenuanti viaggi Monaco-Torino (dove lei viveva con i genitori, originari di Napoli) e ritorno. Poi lei ha iniziato a venire a Monaco, a lavorare nel nostro ristorante, e dopo due anni di fi danzamento, il 30 giugno 2008 (mi mostra la data tatuata sul fi anco) ci siamo fi nalmente sposati. Ora lei si occuperà della “Vecchia Firenze”, mentre io sarò per lo più nel nuovo locale che si chiama, ap-punto, “I Briganti”, buoni aggiungo però”.Ecco, descrivici il nuovo locale, “I Briganti” e perché que-sto nome?“Il nome era quasi obbligato, perché siamo due amici, io e Dario De Gregorio, molto diversi ma un po’ pazzi entrambi. Lui è nato a Rio de Janeiro, ha vissuto a Roma, a Brescia e ora è ritornato a Mo-naco, è il mio contrario, elegante, preciso, io sono un po’ più casual, ma andiamo molto d’accordo. Lo stile del locale è molto moderno, con superfi ci lacca-te dalla tinta legno all’arancione e linee geometriche inusuali, come i pensili romboidali. La novità sarà la terrazza, che stiamo ultimando dove sarà possibile godere del sole e del fresco rimanendo però assolu-tamente riparati”.Cosa troveremo andando dai Briganti?“Come prima cosa delle colazioni luculliane, pranzi molto semplici, senza menù, ci sarà solo una lava-gna con su scritti i piatti del giorno. Ovviamente ci saranno sempre dei piatti stabili, ma l’idea è quella di fare visitare un po’ l’Italia intera ai nostri ospiti, scegliendo una regione che sarà il tema del giorno e presentando qualche specialità, le idee non mancano e le specialità locali italiane neanche. Ma il pezzo forte del locale sarà la sera, quando presenteremo i nostri aperitivi, anzi “apericena”; un buon vino, o cocktail coloratissimi, accompagnanti da tante prelibatezze, come si usa in Italia: un aperitivo lungo che sfuma nella cena, ma molto più decontracté e divertente”.E così, adesso che conosciamo meglio Jacopo e la sua dolcissima mogliettina, siamo certi che quei due “Briganti” in quel locale ne faranno vedere delle belle, ma saranno sicuramente sempre molto professionali. Ne ammiriamo il coraggio di intraprendere una nuova attività che contrasta, se vogliamo, con il momento attuale, ma al tempo stesso ci conforta che siano - ancora una volta – due italiani a lanciare nuove idee che possono diventare di tendenza per Monte-Carlo che sente sempre la necessità di arrivare prima di altre località. Sarà un successo!

Tiziana DANZO

In basso,il giornodel matrimo-nio di Jacopo e Antonella.

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Monte-Carlo

Se qualcuno di domandasse cosa sia quella statua antro-pomorfa che torreggia nel porto di Fontvieille, abbiamo

la risposta: si chiama The Virgin Mother, e consiste in una statua di una donna incinta, uno dei capolavori del geniale e controverso Artista Damien Hirst, in mostra fi no al trenta settembre al museo Oceanografi co di Monaco.Damien Hirst, ora acclamato artista contemporaneo, nacque da un meccanico e un’impiegata a Bristol, nel Regno Unito. Fu un bambino diffi cile che crescendo trovò uno sfogo per la sua irruenza nel disegno.Studiò dunque arte e fu attivo già a partire dagli anni ’80, contribuendo alla formazione della YBA, Young British Artist, un gruppo di artisti concettuali, per lo più britannici, attivi negli anni ‘90.Una nota signifi cativa della sua biografi a è il fatto che durante i suoi studi lavorò in un obitorio e forse fu proprio questa esperienza a far nascere in lui l’ossessione della mor-te come atto potente, splendido e, soprattutto, conclusivo.Dal 1992 dopo aver realizzato diverse installazioni che avevano tutte come tema il rapporto tra arte, vita e morte, inizia a sperimentare nuovi materiali decide infatti di usare veri e propri cadaveri di animali (maiali, mucche, pecore, squali), che alle volte vengono tagliati a metà, o sezionati in più parti, e poi immersi nella formaldeide.Queste opere di grande impatto visivo ed emotivo gli valgo-no la fama internazionale, lo elevano all’Olimpo dell’arte e soprattutto lo rendono ricchissimo, uno dei più cari artisti viventi. Manifesto della sua poetica è The Physical Impos-sibility Of Death In the Mind Of Someone Living (ovvero, L’impossibilità fi sica della morte nella mente di un vivo), consistente in uno squalo tigre di oltre 4 metri posto in formaldeide dentro una vetrina.La morale è che anche il più temibile dei predatori fi nisce la sua corsa mummifi cato in eterno, e nell’azzurrino della Formalina sembra uscito da un fi lm horror, non un essere realmente vissuto. Accanto a questa macabra forma d’arte Hirst realizza altre opere, come la serie di Spin Paintings, quadri di forma circolare dipinti sfruttando la forza centrifu-ga. L’autore dichiara di aver scoperto questo metodo di pit-tura guardando un programma per bambini alla televisione. Come è facile immaginare Damien Hirst è tanto osannato dalla critica quanto detestato, soprattutto dagli animalisti, che si schierano contro di lui imputandogli crudeltà verso gli animali.Una delle sue ultime performance è stata decorare la bicicletta di Lance Armstrong per il Tour de France con ali di farfalle vere. Ma torniamo alla mostra, il suo titolo è Cornucopia, in altre parole il corno dell’abbondanza. Una ricca raccolta di oltre sessanta lavori che illustrano gli ultimi quindici anni di carriera dell’artista, ripercorrendo la sua evoluzione. È il primo anno che il Museo Oceanografi co ospita l’arte contemporanea, e ha deciso di farlo proprio per il suo centesimo anniversario. Ottima scelta, per due motivi. Il primo è che c’è un’analogia tra il fondamento scientifi co del museo, con tutti quegli esemplari di pesci e altri animali in teche di vetro, raccolti, studiati e classifi cati in onore del-la scienza, e i corpi “conservati” da Hirst in onore dell’arte. Il secondo motivo è che questa mostra, così lontana dell’arte standard, è talmente dirompente che si fi ssa nella memoria e non può lasciare indifferenti. Un’esperienza che colpisce basso, allo stomaco ma che fa pensare, parlare e scrivere. Forse è proprio questo lo scopo dell’arte, sollecitare pensie-ri, far parlare dell’oggetto artistico e del suo creatore, e così facendo perpetuarne la memoria, sconfi ggendo il fantasma che aleggia su tutti noi: la morte.

Al MuseoOceanografico

va in scenala morte

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& Costa Azzurra

Au musée océanographique

il va en scène la morte

Si vous vous demandez qu’est-ce que c’est cette statue

anthropomorphe qui s’impose sur le port de Fontvieille,

j’ai la réponse pour vous: il s’agit de The Virgin Mother,

une statue énorme d’une femme enceinte, un des chefs d’œuvres du

génial et controversé Artiste Damien Hirst, en exposition jusqu’aux

trente septembre au musée Océanographique de Monaco.

Damien Hirst, acclamé artiste contemporain, naquit d’un mécanicien

et d’une employée à Bristol, dans le Royaume Uni. Il fut un enfant

diffi cile qui trouva un soulagement pour son inquiétude dans le dessin.

Il étudia donc de l’art et fut active déjà à partir des ans’ 80, en contri-

buant à la formation de YBA, le Young British Artist, un groupe d’ar-

tistes conceptuels, généralement britanniques, actifs dans les années

`90. Une note signifi cative de sa biographie est le fait qui pendant ses

études il travailla dans une morgue et peut-être ce fut vraiment cette

expérience à faire naître dans lui l’obsession de la morte comme acte

puissant, splendide et, surtout, conclusif.

Depuis 1992, après avoir réalisé des différentes installations qui

avaient toutes comme thème le rapport parmi art, vie et morte, il

commence à expérimenter des nouveaux matériels ; il décide, en ef-

fet d’employer des véritables cadavres d’animaux (cochons, vaches,

moutons, requins), parfois ils sont coupés en deux, ou sectionnés en

plusieurs parties, et ensuite plongés dans le formol. Ces œuvres de

grand impact visuel et émotif lui valent la renommée internationale,

l’élèvent à l’Olympe de l’art et surtout le rendent très riche, un des plus

des chers artistes vivants.

Manifeste de sa pensée est The Physical Impossibility Of Death In

the Mind Of Someone Living (ou bien, l’impossibilité physique de la

mort dans l’esprit d’un vivant), et il est un requin tigre de plus que 4

mètres posé en formol dans une vitrine. La morale est que même le

plus redoutable des prédateurs fi nit sa course momifi é, et dans le bleu

clair du Formol il semble sorti d’un fi lm horreur, pas un être réellement

vécu.

A coté de cette macabre forme d’art Hirst réalise d’autres œuvres,

comme la série de Spin Paintings, des toiles de forme circulaire pein-

tes en utilisant la force centrifuge. L’auteur déclare d’avoir découvert

cette méthode de peinture en regardant un programme pour enfants

à la télévision. Comme il est facile imaginer Damien Hirst est autant

acclamé de la critique que détesté, surtout par ceux qui l’accusent de

cruauté vers les animaux. Une de ses dernières performances a été

décoré la bicyclette de Lance Armstrong pour le Tour de France avec

des vraies ailes de papillons.

En retournant à l’exposition, le titre est Cornucopia, c’est à dire la

corne d’abondance. Une riche collection de plus de soixante travaux

qui illustrent les derniers quinze ans de carrière de l’artiste, en parcou-

rant son évolution. C’est la première année que le Musée Océanogra-

phique reçoit de l’art contemporain, et il a décidé de le faire pour son

centième anniversaire.

Excellent choix, pour deux motifs. Le premier est qu’il y a une analogie

parmi la fondation scientifi que du musée, avec tous ces exemplaires

de poissons et autres animaux dans des pots de verre, récoltés, étu-

diés et classifi és en honneur de la science, et les corps « conservés »

de Hirst en honneur de l’art.

Le second, et plus important motif est que cette exposition, si loin

de l’art standard, est tellement différente et brisant qui se fi xe dans la

mémoire et ne peut pas laisser indifférents. Une expérience qui frappe

bas, à l’estomac mais qui nous fait penser, parler et écrire. Peut-être

qu’il est vraiment celui-ci le but de l’art, de solliciter des pensées, de

faire parler de l’objet artistique et de son créateur, et en faisant ainsi

d’en perpétuer la mémoire, en vainquant le fantôme qui fl otte sur nous

tous: la morte.

Di Tiziana Danzo

[email protected]

MOSTRE

RISTORANTE

Vecchia Firenzedi Jacopo La Guardia

Monte-Carlo - Av. Prince Pierre, 4Tel. +377 93302770-93255364

RistoranteAmici Miei

di Michele Florentino

Monaco - Port de Fontvieille - Quai Jean Charles Rey, 16Tel. +377 92059214

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A fi ne aprile, nello spazio Diaghilev del Forum Grimaldi di Monaco, una gran folla ha aspettato l’apertura delle

porte dell’esposizione “Art Monaco ’10”. L’organizzatore, Johannesco Rodriguez ha saputo riunire in quest’occasione e per la prima volta nel Principato 52 paesi con 200 opere esposte. Una fi era artistica con 70 gallerie d’Arte Contem-poranea provenienti dai quattro angoli del mondo il cui percorso si è svolto passando dalla Spagna al Canada, dalla Tailandia all’Argentina, dal Libano all’Uganda e non solo. Nelle gallerie austriache sono state esposte le opere di Mirò, Chagall, Warhol; in quelle italiane Rotella, Fontana, Leo-ni, Perini e Schicksa; in quelle monegasche Picasso, Gal, Trabucchi, Bicais e Philippe Pasteur che, dopo aver esposto alla 53a Biennale di Venezia, ha accolto i visitatori con una grande tela d’avanguardia sul tema della protezione della natura. La scelta delle opere proposta al pubblico è stata davvero eccellente. Nello spazio della Galleria Berkowitsch (Francia) quattro opere hanno saputo donare, nell’immedia-to, la consapevolezza di quanto l’Arte sia, da sempre, il più importante veicolo per la nostra evoluzione. Entrando nello stand, a sinistra, è stata presentata l’opera di Paul Delvaux “l’Eloge du Feu” 1963, nella quale l’artista offre la visione di una stanza surrealista che nel tenue rifl esso di una candela si proietta nella tecnologia del mondo moderno.Al centro un bellissimo “Ritratto di Arlette Couchard” rea-lizzato da Tamara De Lempicka e a destra un’altro del 1941, mai esposto nè pubblicato a colori, di Magritte il cui titolo “L’Aimant”(The Magnet) rappresenta l’attrattiva che l’artista percepisce ritrovando nella classicità antica la bellezza della vita, quel magnetismo surreale, quell’amore che recupera il mondo. Anche in tempo di guerra! Tra Delvaux e Magritte, un piccolo capolavoro del 1959: un monocromo blu “Iccb” di Yves Klein! www.galerie-erkowitsch.com. Alla Downey Gallery (USA) per poter ammirare le opere di Nicolai Blokhin è stato necessario soffermarsi per più tempo. L’artista ha tratto ispirazione da Nicolai Fechin e i suoi ritratti a olio, con i co-lori dipinti a spatola, rendono l’idea di un mondo che emerge dal profondo in un continuo divenire (www.downeygallery.com). Dalla Russia alla Mongolia il passo è stato breve, solo pochi stand e i cavalli realizzati su tela dal pittore Gerel Dzjnd (1963) hanno catturato l’attenzione del pubblico tra-sportandolo nella steppa dove la natura predomina sovrana: www.mongolianartgallery.com. Poco distante, nella galleria olandese Ronen, delicate fi gure emergono dal caos generato dai diversi elementi sovrapposti, una metamorfosi continua in una icona che resta da sempre uguale: le Gheishe di Sacha Martin www.ronenartgallery.com. All’uscita dell’esposizione il piccolo Giardino Giapponese, creato dalla Principessa Grace, ha le porte già chiuse ma nessuna paura, l’Impero d’Oriente continuerà ad essere protagonista, dal 14 luglio al 12 settembre, al Forum Grimaldi con la mostra “Dai Samurai ai Manga”. Perché la vita è anche Arte. A la prochaine...

L’artecontemporanea

vive alGrimaldiForum

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L’art contemporain au Grimaldi

Fin avril, dans l’espace Diaghilev du Forum Grimaldi de

Monaco, une grande foule a attendu l’ouverture des por-

tes de l’exposition « Art Monaco 10 ».

L’organisateur, Johannesco Rodriguez a su réunir dans cette occa-

sion et pour la première fois dans la Principauté 52 pays avec 200

œuvres exposées. Une foire artistique avec 70 galeries d’Art Contem-

porain provenant des quatre angles du monde dont le parcours s’est

déroulée en passant de l’Espagne au Canada, de la Thaïlande à l’Ar-

gentine, du Lebanon à l’Uganda et d’autres Pays. Dans les galeries

autrichiennes ont été exposées les ouvres de Mirò, Chagall, Warhol;

dans celles italiennes Rotella, Fontana, Leoni, Perini et Schicksa; dans

celles monégasques Picasso, Gal, Trabucchi, Bicais et Philippe Pas-

teur qui, après avoir exposé à la 53ème Biennale de Vénice, a accueilli

les visiteurs avec une grande toile d’avant-garde sur le thème de la

protection de la nature. Le choix des œuvres proposées au public a

été vraiment excellent.

Dans l’espace de la Galerie Berkowitsch (France) quatre œuvres ont

su offrir, dans l’immédiat, la conscience que l’art est, depuis toujours,

le plus important véhicule pour notre évolution. Quand on entre dans

le stand, à gauche, il y a l’œuvre de Paul Delvaux « l’Eloge du Feu

» 1963, dans laquelle l’artiste offre la vision d’une chambre surréa-

liste qui dans le refl et d’une bougie se projette dans la technologie du

monde moderne.

Au centre le magnifi que « Portrait d’Arlette Couchard » réalisé par

Tamara De Lempicka et à droite une peinture de Magritte, de 1941,

jamais exposé ni publié, dont le titre est « l’Aimant » (The Magnet)

représente le charme que l’artiste perçoit en retrouvant dans les clas-

siques anciens la beauté de la vie, ce magnétisme surréel, cet amour

qui récupère le monde. Même en temps de guerre! Entre Delvaux et

Magritte, un petit chef d’œuvre de 1959: un monochrome bleu « Iccb

» de Yves Klein! www.galerie-erkowitsch.com.

A la Downey Gallery (USA) pour pouvoir admirer les œuvres de Nicolai

Blokhin, né en 1968 à Saint Petersburg, on s’est arrêté plus long-

temps. L’artiste a pris, pour ses toiles, inspiration de Nicolai Fechin et

ses portraits à huile, avec les couleurs peintes avec une spatule, qui

donnent l’idée d’un monde qui émerge du profond dans un devenir

perpétuel (www.downeygallery.com). De la Russie à la Mongolie le

pas a été bref, à quelques stands de Blokhin les chevaux du pein-

tre Gerel Dzjnd (1963) ont cap-

turé l’attention du public en le

transportant dans la steppe où

la nature prédomine souveraine:

www.mongolianartgallery.com.

Peu loin, dans la galerie Néer-

landaise Ronen, des délicates

fi gures ont réussi à émerger du

chaos généré par les différents

éléments superposés, une mé-

tamorphose continue dans une

icone qui reste toujours pareil:

les Geishas de Sacha Martin

www.ronenartgallery.com. À la

sortie de l’exposition le petit Jar-

din japonais, créé par Princesse

Grace, a les portes déjà fermées

mais pas de panique, l’Empire

d’Orient continuera à être pro-

tagoniste, du 14 Juillet aux 12

septembre, au Forum Grimaldi

avec l’exposition « des Samurai

aux Mangas ». Parce que la vie

est même Art. A la prochaine...

Di Ely Galleani

[email protected]

MOSTRE

Monte-Carlo & Costa Azzurra

Sotto,unasorprendenteuna “scultura” vivente.

In basso,Nikolai Bolkhin.

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La strada più ricca del mondo si trova proprio qui, nel Principato, dove nello scorso gennaio un penthouse nel-

l’avenue Princesse Grace è stato acquistato a 90mila euro al metro quadrato. Il sogno di un appartamento a Monaco ha, da sempre, sedotto un gran numero di italiani, per molto tempo i migliori clienti del mercato immobiliare locale. Comprare casa a Monaco è sempre stato un buon business, da coniugare facilmente con la dolcezza di vivere in questo angolo particolarissimo di Costa Azzurra. Ma con la crisi del 2009, è cambiato qualcosa anche in questo settore.“L’immobiliare - spiega Michel Dotta, presidente della Chambre Immobilier di Monaco - è sempre un investi-

Monaco,la compravendita cash pone il mercato al riparodalla speculazione

Michel Dotta, presidente della Camera Immobiliaredi Monaco spiega l’evoluzionedel settore

L’intervista

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mento interessante: in tutto il mondo, e qui ancora di più, e indubbiamente l’attrattività del Principato è ancora molto elevata”. Monaco ha delle qualità uniche: per esempio la stabilità politica che vuol dire stabilità fi scale.“Questo è un fattore che non ha prezzo. - dice Dotta - In Italia, in Germania, negli Stati Uniti, ogni volta che cambia il governo cambia la politica fi scale. Noi a Monaco abbiamo sempre il nostro Principe che gode di un appoggio totale e a cui i monegaschi sono molto attaccati. E’ la nostra forza ed è un plus per il buon investitore. Certo poi c’è il clima, la posizione, la sicurezza, il fascino del luogo, l’art de vivre”. La crisi però si è sentita anche qui: non tanto dal punto di vista dei prezzi, quanto per la diminuzione delle transazioni che Dotta stima, nel 2009, in calo del 50 per cento.“Gli investitori a Monaco sono diminuiti perché oggettivamente ci sono meno soldi, siamo nel pieno di una crisi che colpisce non il Principato, ma tutto il mondo. Oggi i potenziali compratori hanno l’ovvia priorità di investire nel loro Paese e nel loro business. Noi andiamo bene quando l’economia funziona bene”. Il problema attuale, se veramente esiste, è stato il grande sviluppo degli anni recenti con aumenti di valore del 60%. Un tale rimbalzo non è sano ed è indice di speculazione, fenomeno che aveva già fatto la sua comparsa agli inizi degli anni 90. “Quello del leverage - dice Dotta - è però un fenomeno raro a Monaco che viene favorito dalla scarsa offer-ta. Qui la compravendita avviene generalmente cash mettendo il mercato al riparo dalla speculazione. Se vogliamo i problemi nascono sempre dalla scarsità di offerta. Dico sempre, a Monaco i problemi non sono i prezzi, ma la disponibilità. Ma in questo momento ci sono meno vendite, si allungano i tempi delle tran-sazioni e lo stock si sta ricostituendo mentre i prezzi si normalizzano. In certi momenti a Monaco i com-pratori non avevano scelta. Oggi, invece abbiamo di nuovo dei buonissimi prodotti”. Dunque c’è ottimismo: l’impressione è che il mercato possa evolversi nella buona direzione? “Certo. Ma non mi chieda quando e come: se lo sapessi sarei un mago. 35 anni di esperienza nel set-tore mi hanno insegnato a non fare previsioni. Due anni fa chi avrebbe potuto prevedere questa crisi? Questo è un mercato diffi cile da capire e da valuta-re: qui ogni appartamento fa storia a sé, siamo un po’ la haute couture dell’immobiliare. Nessuno pos-siede la boccia di cristallo bisogna essere sul terreno, essere attenti, avere dei buoni strumenti tecnici che consentano di capire il mercato da vicino. Quello che possiamo dire è che il normale ciclo immobilia-re, valutabile in 7/8 anni, l’acquisto di una proprietà a Monaco si è sempre rivelato un buon affare”.

(da Tribuna Politica)

Michel Dotta, président

de la Chambre Immobilière de Monaco

explique l’évolution du secteur.

La route la plus riche du monde se trouve juste ici, à l’inté-

rieur de la Principauté, où le janvier passé un penthouse en

avenue Princesse Grace a été acheté pour 90mille euros

au mètre carré. Le rêve d’un appartement à Monaco a, depuis tou-

jours, séduit un grand nombre d’italiens, pendant beaucoup de temps

les meilleurs clients du marché immobilière local. Acheter une maison à

Monaco a toujours été un bon business, à conjuguer facilement avec

la douceur de vivre de ce coin de la Côte d’Azur. Mais avec la crise de

2009, il est changé quelque chose même dans ce secteur.

« L’immobilière - explique Michel Dotta, président des Chambre Immo-

bilière de Monaco - est toujours un investissement intéressant: dans le monde entier, et encore plus ici, l’attractivité de la Principauté est encore très élevée ».

Monaco a des qualités uniques: par exemple la stabilité politique qui

veut dire stabilité fi scale. « Celui-ci est un facteur qui n’a pas prix - dit

Dotta - En Italie, en Allemagne, aux Etats Unis, chaque fois que le gouvernement change, change aussi la politique fi scale. A Monaco nous avons toujours notre Prince qui a un support total et auquel les monégasques sont beaucoup attaqués. Il est notre force et c’est un plus pour le bon investisseur. Ensuite il y a le climat, la position, la sûreté, le charme du lieu, l’art de vivre ».

De toute façon on a ressenti de la crise même ici: pas du point de vue

des prix, mais pour la diminution des transactions que Dotta estime, en

2009, en diminution du 50 pour cents.

« Les investisseurs à Monaco sont diminués parce qu’objective-ment il y a moins d’argent, nous sommes dans le plein d’une crise qui touche pas la Principauté, mais le monde entier. Aujourd’hui les potentiels acheteurs ont l’évidente priorité d’investir dans leur Pays et dans leur business. Nous allons bien lorsque l’économie fonctionne bien ».

Le problème actuel, si vraiment il existe, a été le grand développement

des récentes années avec des augmentations de valeur du 60%. Un tel

rebond n’est pas sain et indique la spéculation, phénomène qui avait

déjà fait son apparition aux débuts des années ‘90.

«Celui du leverage - dit Dotta - est cependant un phénomène rare à Monaco qui est aidé par une offre insuffi sante. Ici l’achat et vente se produit généralement cash en mettant le marché à l’abri de la spéculation. Les problèmes naissent toujours du manque d’offre. Je dis toujours, à Monaco les problèmes ne sont pas les prix, mais la disponibilité. Mais dans cet instant il y a moins de ventes, on allonge les temps des transactions et le stock se reconstitue pen-dant que les prix se normalisent. En certains moments à Monaco les acheteurs n’avaient pas de choix. Aujourd’hui, par contre nous avons des très bons produits ».

Donc il y a de l’optimisme: l’impression est que le marché peut se déve-

lopper dans la bonne direction ?

« Certainement. Mais ne me demandez pas quand et comment: si je le savais je serais un magicien. 35 ans d’expérience dans le sec-teur m’ont appris à ne pas faire de prévisions. Qui aurait pu prévoir cette crise il y a deux ans? C’est un marché diffi cile à comprendre et à évaluer: ici chaque appartement a son histoire, nous sommes un peu les haute couturiers de l’immobilière. Personne ne possède la boule de cristal faut être sur le terrain, être attentif, avoir des bons moyens technicien qui permettent de comprendre le marché de près. Ce que cependant nous pouvons dire est que sur un nor-mal cycle immobilière, évaluable en sept-huit ans, l’achat d’une propriété à Monaco s’est toujours révélé une bonne affaire ».

A sinistra,MichelDotta.

A cura di Fabrizio [email protected]

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A sostenerlo è Alberto Hazan, sociodi riferimento del Gruppo Finelco spa

Parlare agli italiani facendoli sognare con l’eleganza del Principato. E’ la prima missione (ma non l’unica) di Ra-

dio Monte Carlo, un’emittente fatta su misura per coniugare queste due anime. Italia e Monaco sono i due poli da cui si irradia il segnale di RMC che dal 1987 è la radio italiana dal Principato. Le dirette sono distribuite quasi equamente tra Monte-Carlo e Milano, ma l’intenzione è di mantenere sempre viva l’attenzione su Monaco, come ci conferma Al-berto Hazan,socio di riferimento di Gruppo Finelco spa,la società cui fa capo Radio 105, Virgin e Radio Monte Car-lo: “al momento le nostre trasmissioni in diretta sono divise più o meno al 50% tra le due città, ma l’obiettivo è concen-trarci sempre di più sul Principato”, dice Hazan.Con quale strategia?“Portando là i nostri conduttori, giornalisti, tecnici e dj italiani. Solo il personale dell’uffi cio può essere non italiano. Il prodotto che porta il nome Monte-Carlo, cambia se viene fatto in Italia. E’ come se un’ipotetica ‘Radio Londra’ trasmettesse totalmente da Milano: non si respirerebbe nulla dell’atmosfera di quella città. Nel Principato l’aria è diversa, c’è il sole, il mare e un livello di vita differente da quello dell’Italia”.Inoltre la vita monegasca affascina non poco gli ascoltatori italiani...“Proprio per questo: Monte-Carlo colpisce molto l’immaginario di chi ascolta la radio oltre il confi ne. E’ sinonimo di eleganza, classe e - perché no - lusso. Abbiamo cercato di creare un prodotto che avesse queste caratteristiche: musica di qualità, informazio-ne non schierata politicamente o faziosa, interventi parlati diretti ad un pubblico adulto e di buona pre-parazione culturale”. La radio ha qualche obbligo nei confronti del Principato?“Le nostre trasmissioni sono libere nella scelta degli argomenti. Non siamo obbligati a raccontare cosa succede a Monte-Carlo, ma lo facciamo perché avere un nome di questa portata comporta anche dei doveri ed un impegno nei confronti del Principato di Monaco. Naturalmente lo facciamo anche perché ci piace, ci connota in modo particolare nei confronti delle radio generaliste italiane e poi al nostro pub-blico le notizie dal Principato sono molto seguite. Monaco è ricca di attività, vive di turismo (soprat-tutto italiano) e quindi non mancano avvenimenti sportivi, mondani e culturali. L’unica accortezza che osserviamo è di limitare le notizie inutili sulla vita di Palazzo e dei Reali”.Come sapete che questo agli ascoltatori piace?“Abbiamo un nostro istituto di sondaggi (NCP Ricer-

Monte-Carlo colpisce l’immaginario di chi ascolta oltre il confine

La radio:grande mezzo di comunicazione

L’intervista

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che, N.d.R.) a cui periodicamen-te commissioniamo un’indagine. Le domande sono formulate da psicologi, così non è troppo semplice infl uenzare le risposte. Da quel che ci risulta, agli italiani piace ascoltarci perché trasmet-tiamo il fascino del Principato. In un certo senso, è nostro compito mantenere alta l’immagine di Monte Carlo attraverso il nostro prodotto o le nostre campagne pubblicitarie, che hanno sempre avuto slogan o immagini che si rifacevano alla classe e all’ele-ganza, ma senza troppo impegno: insomma, siamo pur sempre una radio e i nostro conduttori perso-ne normali”.Sul versante dell’immagine, quali novità avete programmato?“A breve partirà una campa-gna pubblicitaria realizzata da La Sterpaia, Bottega dell’Arte della Comunicazione fondata da Oliviero Toscani. L’intenzione è di far vedere la radio: attraver-so le forme, la composizione, l’espressione artistica, i colori ai programmi, le facce ai suoni...perché la radio è il mezzo di comunicazione più straordina-riamente immaginativo possibile. Ascoltando Radio Monte Carlo, potrete vedere e sorprendervi con le più belle immagini del mondo. E poi partiremo con un canale televisivo (prima su inter-net, poi sul digitale terrestre) che riprodurrà in immagini il prodot-to radio: RMC TV non sarà una mera trasposizione video della vita e delle trasmissioni della radio, ma ci saranno contenuti registrati e riadattati al linguag-gio televisivo”.Tante novità per un marchio, quello di RMC, che continua a riscuotere gran-di successi in termini di gradimento (con oltre due milioni di ascoltatori) e che si prefi ssa sempre nuovi obiettivi fi nalizzati a diffondere l’immagine del Principato di Monaco in Italia.

(da Tribuna Politica)

Parler aux italiens et les faire rê-

ver avec l’élégance de la Princi-

pauté. C’est la première mission

(mais pas l’unique) de Radio Monte Carlo,

un émetteur exprès pour conjuguer ces

deux esprit. Italie et Monaco sont les deux

pôles des quels on transmet le signale de

RMC qui depuis 1987 est la radio italienne

de la Principauté. Les programmes en direct

sont distribuées entre Monte-Carlo et Milan,

mais l’intention est de maintenir l’attention

sur Monaco, comme nous confi rme Alberto

Hazan, associé de référence du Groupe Fi-

nelco spa, la société de Radio 105, Virgin

et Radio Monte Carlo : « pour l’instant nos

émissions en direct sont divisées plus ou

moins au 50% parmi les deux villes, mais

l’objectif est de nous concentrer de plus en

plus sur la Principauté », dit Hazan.

Avec quelle stratégie ?

« En déplaçant nos con-ducteurs, journalistes, techniques et dj italiens. Seulement le person-nel de bureau peut être étranger. Le produit qui porte le nom de Monte-Carlo, change s’il est fait en Italie. C’est comme si une hypothétique `Radio Londres’ transmettait totalement de Milan: on ne respirerait rien de l’at-mosphère de cette ville. Dans la Principauté l’air est différente, il y a le so-leil, la mer et un niveau de vie différent de celui en l’Italie ».En outre la vie monégasque fascine beau-

coup les auditeurs italiens...

« Exactement: Monte-Carlo frappe beau-coup l’imaginaire de ceux qui écoutent la radio au-delà de la frontière. Il est sy-nonyme d’élégance, de classe et – pour-quoi pas - de luxe. Nous avons cherché à créer un produit qui avait ces caractéris-tiques: musique de qualité, informations non factieuses, interventions parlées di-rectes à un public adulte et d’une bonne préparation culturelle ». La radio a quelque obligation par rapport à

la Principauté ?

« Nos transmissions sont libres dans le choix des sujets. Nous ne sommes pas obligés à raconter ce qu’il se passe à Monaco, mais nous le faisons parce qu’avoir un tel nom comporte même des devoirs et un engagement par rapport à la Principauté de Monaco. Naturellement nous le faisons même parce qu’il nous plaît, nous rende plus originales des radios généraliste italiennes et ensuite notre public suit bien les nouvelles de la

Principauté. Monaco est riche d’activité, vit de tourisme (surtout italien) et donc il y a toujours des événements sportifs, mondains et culturels. La seule limite que nous observons est de ne pas présenter les nouvelles inutiles sur la vie de Palais et de la famille royale ». Comment savez-vous que ceci plaît aux

auditeurs?

« Nous avons notre institut de sondages (NCP Recherches) auquel périodique-ment nous commandons une enquête. Les questions sont formulées par des psychologues, de façons qu’il n’est pas trop facile d’infl uencer les réponses. De ce qui nous résulte, aux italiens plaît nous écouter parce que nous transmet-tons le charme de la Principauté. C’est notre rôle de maintenir haute l’image de

Monte Carlo à travers nos produit ou nos cam-pagnes publicitaires, qui ont toujours eu slogan ou images qui rappelle la classe et l’élégance, mais sans trop d’engage-ment : en somme, nous sommes aussi toujours une radio et nos conduc-teurs sont des personnes normales ». Par rapport à l’image,

quelles sont les nouveau-

tés que vous avez en pro-

gramme ?

« À bref partira une cam-pagne publicitaire réa-lisée par La Sterpaia, Boutique de l’Art de la

Communication fondée par Oliviero Tos-cani. L’intention est de faire voir la radio: à travers les formes, la composition, l’ex-pression artistique, les couleurs aux pro-grammes, les visages aux sons... parce que la radio est le moyen de communica-tion plus extraordinairement imaginative possible. En écoutant Radio Monte Car-lo, vous pourrez voir et vous surprendre avec les plus belles images du monde. Et ensuite nous partirons avec une chaine télévisé (d’abord sur internet, ensuite sur le digitale terrestre) qui reproduira en images la radio : RMC TV ne sera pas une pure transposition vidéo de la vie et des transmissions de la radio, mais il y aura des contenus enregistrés et réajustés au langage télévisé ». Tant de nouveautés donc pour une marque,

celle de RMC, qui continue avoir des grands

succès en termes de approbation (avec

plus que deux millions d’auditeurs) et qu’il

s’impose toujours des nouveaux objectives

visés à répandre l’image de la Principauté

de Monaco en Italie.

Monte-Carlo & Costa Azzurra

A cura di Barbara [email protected]

Monte Carlo surprend l’imaginaire

de ceux qui l’écoutent au-delà de la frontière

La radio grande

moyen de communication

C’est Alberto Hazan, socio de référencede Groupe Finelco spa qui le dit

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SPECIALE SINDONE

Fino al 23 di questo mese di maggio sono migliaia anche i giovani pellegrini provenienti dalle diocesi di tutta Italia che sono giunti, ed ancora giungeranno a Torino, capitale del Piemonte, per celebrare l’Osten-sione della Sacra Sindone, la prima dopo l’Ostensio-ne del Giubileo avvenuta nell’anno 2000. Per que-st’altra straordinaria occasione il Cardinal Severino Poletto, Arcivescovo di Torino, ai primi di aprile ha voluto parlare soprattutto ai giovani per comunicare loro l’importanza di questo solenne momento spiri-tuale: “Carissimo giovane, approfitto dell’occasione per darti il mio personale benvenuto e quello di tutta la Chiesa di Torino. Non conosco la situazione del tuo cuore e della tua fede, ma mi è caro pensare che questo periodo di pellegrinaggio potrà essere per te un’occasione unica per sentirti amato/a da quel Signore Gesù che ha dato la sua vita per ciascuno di noi. Mi permetto allora di lasciarti un interrogativo, una provocazione: davanti ai segni della Passione di Gesù, davanti ai segni dell’amore di Dio come pensi di rispondere con la tua vita? Il nostro giovane Beato Piergiorgio Frassati ti aiuti e interceda per te e per

tutti il dono di saper puntare sempre “verso l’alto”. Di cuore ti benedico.”L’Ostensione della Sacra Sindone, oltre ad essere un importantissimo momento di pellegrinaggio, è anche un’opportunità per conoscere meglio la Chie-sa torinese, il territorio della città e tutti coloro che stanno condividendo l’importante momento. Proprio per questo la diocesi di Torino, fin dai primi giorni, ha predisposto vari servizi e iniziative per accogliere gruppi di altre Chiese e comunità cristiane, sia per quanto riguarda il momento della liturgia sia per la conoscenza reciproca. Punto di incontro per i giovani pellegrini è tutt’ora il Villaggio di accoglienza che si trova presso la Casa del Seminario Minore di Viale Thovez nel cuore di Torino, luogo che nei prossimi anni diventerà una vera e propria Agorà di incontro dedicata a tutti i giovani del mondo.Durante questa permanenza i ragazzi provenienti da ogni parte d’Italia, ma non soltnto, si stanno in-contrando per sperimentare relazioni aggregative e prendere anche parte a tutte le numerosissime iniziative spirituali e culturali che vengono promosse

A cura di Alessandra Luti

[email protected]

TORINO

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Giovani pellegrini in visitaalla Sacra Sindone

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La Sindone

fino al termine dell’avvenimento. Per “ricaricare” tut-ti i pellegrini, fornire loro la giusta carica di energia per vivere al meglio questa solenne occasione e go-dersi a pieno tutte le attività proposte, le migliaia di volontari del villaggio li stanno accogliendo, al risve-glio mattutino, con la tipica colazione della Nazionale Italiana di calcio offerta all’interno di uno speciale cestino: ed è la stessa ospitalità che il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi aveva riservato ai Grandi della terra in occasione dello scorso G8 dell’Aquila. Nello specifico il pratico cestino offerto ai visitatori contiene 1 bicchiere di latte della Centrale del latte di Torino, 1 fetta di pane Delper, 1 vasetto di Nutella da 30 gr., 1 mela biologica dell’agriturismo Il Frutto Permesso di Bibiana, 1 tovaglietta, 1 bustina di zuc-chero del Caffè Vergnano 1882 e 1 cucchiaino e un tovagliolo in Mater Bi.Tutti sani alimenti che aiutano il fisico fin dalle prime ore del mattino e per il resto della giornata.

Le suaire de Turin

« À l’incrédule Thomas, Jésus montre les signes de la

Passion, jusqu’à lui concéder de les toucher. La con-

descendance divine nous permet de profi ter même de

l’incrédulité en plus des disciples croyants ». Avec ces mots Pape

Bénit XVI a parlé du Suaire au cours de la prière de Regina Coeli à

Castelgandolfo la semaine avant de l’évènement de Turin.

« En touchant les blessures du Seigneur, le disciple hésitant guérit pas

seulement sa propre, mais même notre méfi ance » continuait le Pape,

en invitant les fi dèles à donner la juste valeur au témoignage religieux.

Le Pape n’a pas ensuite caché le désir personnel de visiter le Saint

Suaire : « J’irai, moi-même, le vénérer le deux mai prochain». Pape

Ratzinger s’est en outre montré enthousiaste pour le nombre de fi dè-

les qui vont à Turin pour visiter le linceul, en appréciant le « vaste mou-

vement de pèlerins, mais même études, réfl exions » qui sont en train

de graviter autour du drap en lin, en soulignant la valeur symbolique

de la relique qui a « surtout un extraordinaire rappel vers le mystère de

la souffrance de Christ ». Bénit XVI a invité les pèlerins à la prière et à la

justice même pendant la Journée de la Miséricorde instituée par Jean

Paul II : « J’encourage tous les prêtres à suivre l’exemple de Santo

Curato d’Ars qui dans son temps a su transformer le cœur et la vie de

tant de personnes parce qu’il est arrivé à leur faire percevoir l’amour

miséricordieux du Seigneur. Il urge même aujourd’hui un tel annonce

et un semblable témoignage de la vérité de l’Amour. De cette façon

– le Pape a terminé - nous rendrons toujours plus familial et proche

celui qui nos yeux n’ont pas vu, mais dont l’infi nie miséricorde nous

avons une confi ance absolue ». Pub

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A sinistra, l’esposizione della Sindone. Sopra la Cattedrale di San Giovanni Battista che ospita la Sindone.

“All’incredulo Tommaso, Gesù mostra i segni della Pas-sione, fino a concedere di toccarli. La condiscendenza divina ci permette di trarre profitto anche dall’incredu-lità oltre che dai discepoli credenti”. Con queste pa-role Papa Benedetto XVI ha parlato della Sindone nel corso della preghiera del Regina Coeli a Castelgandolfo la settimana prima che cominciasse l’evento torinese. “Toccando le ferite del Signore, il discepolo esitante guarisce non solo la propria, ma anche la nostra diffi-denza” proseguiva il Pontefice, invitando i fedeli a dare il giusto valore alla testimonianza religiosa. Il Papa non ha poi nascosto il desiderio personale di visitare la sacra Sindone: “Anch’io a Dio piacendo, mi recherò a venerarla il prossimo due maggio”.Papa Ratzinger si è inoltre dimostrato entusiasta per il numero di fedeli che stanno facendo visita a Torino per visitare la teca contenente la Sindone, apprez-zando il “vasto movimento di pellegrini, ma anche studi, riflessioni” che stanno gravitando attorno al telo, sottolineando il valore simbolico della reliquia che ha “soprattutto uno straordinario richiamo verso il mistero della sofferenza di Cristo”. Benedetto XVI ha invitato i pellegrini alla preghiera e alla rettitudine an-che durante la Giornata della Misericordia istituita da Giovanni Paolo II: “Incoraggio tutti i Pastori a seguire l’esempio del Santo Curato d’Ars che nel suo tempo ha saputo trasformare il cuore e la vita di tante persone perché è riuscito a far loro percepire l’amore miseri-cordioso del Signore. Urge anche nel nostro tempo un simile annuncio e una simile testimonianza della verità dell’Amore. In questo modo - ha concluso il Pontefice - renderemo sempre più familiare e vicino colui che i nostri occhi non hanno visto, ma della cui infinita mi-sericordia abbiamo assoluta certezza”.

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SPECIALE PREMI

Si è svolta il mese scorso a Torino, al-l’interno del Museo Carpano di Eataly, la serata di pre-miazione di Cool-brands, program-ma cult multime-diale che identifica i marchi più “cool” presenti sul mer-cato italiano, occa-sione nella quale è stato lanciato an-che il nuovo vo-lume CoolBrands 2010 che sarà distribuito in allegato al numero di maggio del Magazine Jack e di-stribuito nei locali di tendenza.Il Premio, giunto quest’anno alla sua quarta edizione, è promosso e organizzato dal gruppo inglese Superbrands con l’intenzione di in-

dividuare i brand di assoluta ten-denza tra i 1000 selezionati. Per la sua forza innovativa e per aver saputo creare e mantenere un mix unico tra eccellenza nel gusto e tecnologie di produzione all’avan-guardia, Ferrero Gran Soleil si è aggiudicato lo Special Award In-novazione, sinonimo di coolness e freschezza del marchio. Prodotto originale e innovativo, in grado di suscitare dapprima la curiosità e poi il gradimento dei consumatori, Gran Soleil, già insignito per tali ragioni di due Brand Awards nel 2007 e nel 2008, è in assoluto la proposta più giovane del setto-re alimentare. L’innovazione è la caratteristica che da sempre con-traddistingue l’azienda e rappre-senta il miglior antitodo contro le crisi economiche. Gran Soleil “non solo delizia il palato e favorisce la digestione”, ma da oggi è anche

icona di tendenza: non solo a detta di tutti i consumatori che l’hanno scelto e votato ma anche secondo l’autorevo-le opinione di una giuria di esperti di marketing, comu-nicazione, media e arte, presieduta da un’artista di fa-ma mondiale quale Ugo Nespolo.La scelta di Miche-le Ferrero di cre-

dere fortemente in un progetto all’avanguardia sviluppandolo in-ternamente con le migliori risorse, è stata quindi ancora una volta premiata da tutti quei consuma-tori che riconoscono in Gran Soleil un nuovo brand, icona del mondo alimentare.

Coolbrands 2010remet le specialaward innovazioneà Ferrero Grand Soleil

A l’intérieur du Musée Carpano

d’Eataly, le mois passé, s’est

produite la soirée de remise

des prix de Coolbrands, programme cult

multimédia qui identifi e les marques les plus

« cool » présentes sur le marché italien, oc-

casion dans laquelle on a lancée même le

nouveau volume Coolbrands 2010 que sera

distribuée joint au numéro de ce mois du

Magazine Jack et distribuée dans les boîte

de tendance.

Le prix, arrivé cette année à sa quatrième

édition, est organisé par le groupe anglais

Superbrands avec l’intention de déterminer

le brand d’absolue tendance parmi les 1000

sélectionnés. Pour sa force innovatrice et

pour avoir su créer un mélange unique entre

l’excellence des parfums et des technolo-

gies de production à l’avant-garde, Ferrero

Grand Soleil s’est adjugé le Special Award

Innovazione, synonyme de coolness et frai-

cheur de la marque.

Produit original et innovateur, capable de

susciter d’abord la curiosité et ensuite l’ap-

probation des consommateurs, Grand So-

leil, déjà décoré avec deux Brand Awards en

2007 et en 2008, est de loin la proposition la

plus jeune du secteur alimentaire.

L’innovation est la caractéristique qui de-

puis toujours caractérise l’entreprise et re-

présente le meilleur antidote contre la cri-

ses économiques. Grand Soleil aujourd’hui

est même une icône de tendance: et pas

seulement selon tous les consommateurs

qui l’ont choisi et voté, mais même selon

l’infl uente opinion d’un jury d’experts de

marketing, communication, moyenne et art,

présidée par l’artiste de renommée mon-

diale Ugo Nespolo.

Le choix de Michele Ferrero de croire forte-

ment dans un projet d’avant-garde en le dé-

veloppant internement avec les meilleures

ressources, a été encore une fois récom-

pensée par tous les consommateurs qui

reconnaissent en Grand Soleil un nouveau

brand, icône du monde alimentaire.

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Romoli Venturi con Alessandra Montresor membro del Counsil di Coolbrands che ha consegnato il premio.

Coolbrands 2010consegna lo SpecialAward Innovazionea Ferrero Gran Soleil

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Il successodi Top Marques

Per il settimo anno consecutivo il Principato ha aperto e chiuso i battenti all’eccezionale evento Top Marques

Monaco, l’unico salone al mondo che vede abbinate auto di prestigio ad orologi di collezione.Il visitatore, gli appassionati di auto ed orologi si sono letteralmente stropicciati gli occhi di fronte allo splendore di tanti gioielli da polso ammirati anche mentre si gira il volante di auto lussuose senza dimenticare quelle ibride ed avveniristiche in termini ecologici. Un esempio che Top Marques tiene a sottolineandone l’interesse per propagan-dare l’evoluzione di energia pulita applicata. Le auto italia-ne hanno fatto la propria fi gura ricca di sportività mentre lo stilista Kenzo ed il sempre evergreen Roger Moore, padrini della manifestazione in rappresentanza di S.A.S. il Principe Alberto II, si sono soffermati dinanzi alle stupende Ferrari, Alfa Romeo ed altre novità fi rmate da Giugiaro. Facendo magari un pensierino d’acquisto e vedersi sfi lare in giro

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Top Marques 2010

En cette année 2010, le salon Top Marques de Monaco

a prouvé une fois de plus qu’il était le meilleur pour réunir

les plus belles carrosseries de la planète. La préoccupa-

tion écologique n’était cependant pas de tous les stands, comme ce

semble être devenu la norme sur les salons auto plus grand public. Le

magnifi que roadster Alfa Romeo ci-dessus rejette plus de 3 fois plus

de CO2 qu’une Prius, mais... Il est mille fois plus sexy. C’est dire que

si nous allons vers des temps fâcheux avec la hausse croissante du

taux de CO2 dans l’atmosphère, au moins on y va avec style. Dom-

mage que cela ne suffi se pas.

Pour faire mieux, le cabriolet Bentley ci-dessus accepte le superétha-

nol E85. Sans convaincre grand monde. Un stand nous a parlé de

compensation CO2 sans non plus trop y croire. Il y en avait peut-être

d’autres qui pouvaient le proposer, mais sans mettre cette éventualité

en avant. Il est de plus en plus clair que pour aller plus loin, c’est sur

la voie de la propulsion électrique qu’il faut s’engager. Un nombre

visiblement croissant de personnes en semble convaincu. Mais sur

le salon, Tesla Motors était le seul à proposer une voiture réellement

disponible. Et les délais de livraisons sont maintenant normaux.

C’est dans une superbe livrée vert pomme qu’était présenté le roads-

ter, nous n’avions jamais vu une Tesla aussi attirante. On avait tout de

suite envie de monter à bord, mais c’est hélas une nouvelle occasion

de pester contre la petitesse des portes. Le groupe propulseur de la

Tesla est au top, mais pour un grand, cela ne pourra pas compenser

la diffi culté de l’accès à bord. Surtout que la concurrence arrive, la

plus redoutable puisque développée sur l’autobahn, celle de Ruf. Le

constructeur allemand n’exposait pas sa Greenster, mais à côté de la

nouvelle RGT-8, on voyait cette petite RT12-S.

En l’absence de Koenigsegg, c’était la voiture la plus performante

du salon, plus rapide que les Ferrari ou Lamborghini exposées (et

existantes), ou la Lexus LFA. Tout à l’opposé, Garia est un fabricant

danois de voiturettes de golf. Pour Top Marques, il avait réalisé une

voiturette ultra-luxueuse, avec des pièces en fi bre de carbone, et un

habillage de l’intérieur en alcantara. Elle était affi chée au même prix

qu’une BMW série 3, mais on peut avoir le modèle de base pour

un tiers de ce prix. Plus cher, mais plus original, plus utilisable au

quotidien, et surtout français, une surprise du salon : la conversion à

l’électrique d’une Fiat 500. On connait cela, nous avons déjà présenté

celle de Kamoo, et celle de Micro-Vett, mais avant celle de Fiat, en

voici une beaucoup plus ambitieuse.

Elle est le fruit de la PME Atomik Cars, dont le moins que nous

puissions écrire, est qu’ils n’ont pas choisi un nom écologique ! La

voiture s’annonce étonnante, avec 2 moteurs de 80 kW, un pour

chaque train, et des batteries à l’esthétique originale. Fournissant un

couple formidable, ces moteurs doivent donner à la petite 500 des

accélérations de super-sportive, avec le comportement qui va avec

grâce à de nombreuses pièces en fi bre de carbone pour compen-

ser l’ajout de poids dû aux batteries. Mais cette voiture est encore

en développement... Idem la Quant NLV, la plus fabuleuse voiture

électrique en projet.

Annoncée l’année dernière à Genève, cette voiture aux caractéristi-

ques extraordinaires se matérialise petit à petit, nous pensons bien la

voir rouler dans moins d’un an. Les premiers exemplaires de la Fisker

Karma auront été livrés avant cela. Elle devrait donc être la première

voiture hybride rechargeable produite en série régulière. Comme le

roadster Tesla avant elle, nous constatons que ce sont des nouveaux

constructeurs qui se lancent les premiers. Mais les grands construc-

teurs ne sont pas loin derrière.

Audi exposait la version V10 de sa magnifi que R8, mais la version

électrique continue son développement. Nous sommes confi ants que

le nombre de voitures vertes va continuer à augmenter au salon Top

Marques...

guidandone una per le strade della Costa Azzurra. La ditta Romeo Ferraris di Opera (Mi) è stato l’unico esempio di applicazioni stilistiche fatte a mano, interne ed esterne, per auto. Un altro sapore d’italianità è stato proposto dall’espe-rienza di Patrizio Ferrarese il quale pare sia divenuto una sorta di talent scout delle imbarcazioni. Dopo aver diffuso nel Principato il Monte-Carlo Offshorer, i modelli del gozzo sorrentino Aprea Mare e quello americano del Tiara, ha “ancorato” al piazzale del Grimaldi Forum, il Van Dutch 40’ gioiello di tecnica e navigabilità, disegnato da Frank Mulder che darà fi lo da torcere nel segmento di mercato della concorrenza. Altro nome italiano, ma cittadino svizzero, lo ritroviamo nel designer di Dante Rubli che aveva gà esposto nel 2009 in mezza scala 1:2 la scultura metallica della Mer-

cedes-Benz 300 SL Gullwing, rifi nita in colori bianco-oro.Quest’anno ha presentato in scala 1:4 la stessa Mercedes e la leggendaria Aston Martin DB5, guidata da James Bond (Sean Connery) nel 1964 nel fi lm “Goldfi nger”. Chiusi i battenti 2010, l’organizzazione già pensa all’ottava edizione, crisi permettendo.

Di Luigi Mattera

[email protected]

EVENTI

Monte-Carlo & Costa AzzurraFoglioMonaco 127 DEF.indd 43FoglioMonaco 127 DEF.indd 43 9-05-2010 23:55:379-05-2010 23:55:37

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Brevi...Dal 12 al 23 maggiola 63° edizione del Festival del Cinema ancora in crisi?

Du 12 au 23 mai la 63°

édition du Festival du

Cinéma encore en crise?

À Cannes, un plus petit nom-

bre de fi lm en compétition et

quelques étoiles en moins de

l’Olympe Hollywoodien. Parmi les jurés no-

tre Giovanna Mezzogiorno.

Les titres des quotidiens de la 62ème édi-

tion du Festival de Cannes l’identifi aient

déjà comme le Festival de la Crise, mais la

63éme édition ne semble malheureusement

pas être différente. Les fi lms en compétition

sont toujours moins et moins les étoiles qui

marcheront sur le tapis rouge de l’aimée

Croisette.

La nouvelle est donnée par la première page

du quotidien Nice Matin qui défi nit cette édi-

tion « austère ». Robin Hood de Ridley Scott

et Wall Street 2 (hors concours) seront les

deux seules importantes productions amé-

ricaines, alors qu’on voit un croissant nom-

bre de productions françaises. Initialement

donné comme certain, maintenant comme

probable absent à la kermesse, Terrence

Malik avec son nouveau fi lm « The tree of

Life » avec Brad Pitt et Sean Penn. Même «

The Expandables » de Sylvester Stallone ne

sera pas présente.

Le public qui a déjà réservé les chambres

d’hôtel pour admirer ses étoiles préférées,

pourra « se consoler » dans l’attente, avec

la présence de Russel Crowe, Michael Dou-

glas, Charlie Sheen et Susan Sarandon,

Naomi Watts, Antonio Banderas et Anthony

Hopkins, Javier Bardem, Sean Penn. Dans

le jury Tim Burton, Kate Beckinsale, Benicio

del Toro, Emmanuelle Devos et notre Gio-

vanna Mezzogiorno, unique présence ita-

lienne dans cette édition.

A Cannes, un minore numerodi film in concorsoe qualche stellain meno dall’Olimpo Hollywoodiano. Tra i giurati la nostra Giovanna Mezzogiorno.

I titoli dei quotidiani della scorsa 62a edizione del Festival di Cannes lo identifi cavano già come il Festival della Crisi, ma la 63a edizione non sembra essere da meno. Di fatto sono meno i fi lm in concorso e meno le stelle che calcheranno il tapis rouge dell’amata Croisette. A darne notizia è la prima pagina del quotidiano Nice Matin che scrive defi nendola addi-rittura un’edizione “austera”. Robin Hood di Ridley Scott e Wall Street 2 (fuori concorso) saranno le due sole importanti produzioni americane, mentre si registra un crescente nume-ro di produzioni francesi. Dato inizial-mente certo, adesso come probabile assente alla kermesse, Terrence Malik con il nuovo fi lm “The tree of Life” con Brad Pitt e Sean Penn. Non ci sarà nemmeno “The Expandables” di Sylvester Stallone. Il pubblico che ha già prenotato le stanze d’albergo per

ammirare le stelle del cuore, in questa attesa passerella potrà “consolarsi” con la presenza di Russell Crowe, Michael Douglas, Charlie Sheen e Su-san Sarandon, Naomi Watts, Antonio Banderas ed Anthony Hopkins, Javier Bardem, Sean Penn. In giuria Tim Burton, Kate Beckinsale, Benicio Del Toro, Emmanuelle Devos e Giovanna Mezzogiorno, unica presenza italiana in questa edizione.

Anthony Hopkins.

Giovanna Mezzogiorno.

Russell Crowe.

Antonio Banderas.

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All’imminente Festival del Cinema di Cannes ci sarà anche un pezzo di Alba. L’ultimo cortometraggio del regista albese Emanuele Caruso, “Elogio alla solitudine” è stato infatti selezionato per la 63a edizione del Festival, ed in particolare per la se-zione “Short Film Corner”. È vero che si tratta di una delle sezioni minori del Festival, ma l’entusiasmo del gio-vane regista albese e della sua troupe è più che giustifi cato. “Per noi è

stata una grande e bella vittoria”, spiega Caruso. “Si tratta di un premio ai nostri sforzi e al nostro lavoro. Una speranza che un cinema diverso sia possibile. Un piccolo incentivo a continuare, nonostante le diffi coltà, in questa direzione”. “Elogio alla solitudine” è il terzo e più importante lavoro di Emanuele Caruso. Co-prodotto da Rai Cinema, che ha creduto nel giovane regista, il cortometraggio è costato circa 20 mila euro. “Può sembrare una cifra importante - spiega il regista - ma provate a spostare 20 persone dalle loro case, portarli

in Val Maira e pagare loro vitto e alloggio per 16 giorni. E poi il noleggio di un paio di luci di sce-na, in aggiunta a quelle che già avevamo, il noleggio della baita per le riprese e le spese di benzi-na per gli spostamenti. Spendere 20 mila euro è più facile di quel che sembra. Nessuno dei compo-nenti della troupe, me compreso, ha ricevuto alcun compenso. La nostra passione e la voglia di

andare avanti sono stati il motore in questo nostro percorso”. Le riprese del cortometraggio si sono svolte, appunto, in Val Maira nell’ago-sto 2009. La post produzione è durata sino al febbraio 2010. Poi, pochi giorni fa, la bella notizia da Oltralpe. E non è tutto. Il corto è stato selezio-nato per il 58° Trento Film Festival, dedicato al tema della montagna e diretto da Maurizio Nichetti.A giugno, inoltre, il Festival del cinema di Brescello - nato intorno ai luoghi di Don Camillo e Peppone - assegnerà al corto una menzione speciale.

Da Alba a Cannes,Emanuele Carusoper il Short Film CornerIl giovane piemontese parteciperàal Festival con “Elogio alla Solitudine”

Emanuele Caruso.

De Alba à Cannes,

Emanuele Caruso pour

le Short Film Corner Le jeune piémontais participera auFestival avec « Elogio alla solitudine »

À l’imminent Festival du Ciné-

ma de Cannes il y aura même

un morceau d’Alba. Le dernier

court métrage du réalisateur d’Alba Ema-

nuele Caruso, «Elogio alla Solitudine » a été

sélectionné pour la 63éme édition du Festi-

val, et en particulier pour la section « Short

Film Corner ».

C’est vrai qu’il s’agit d’une des sections

moins connues du Festival, mais l’enthou-

siasme du jeune réalisateur et de son équipe

est plus que justifi é. « Pour nous c’est une grande et belle victoire », explique Caruso.

« Il s’agit d’un prix à nos efforts et à nôtre travail. Un espoir qu’un cinéma différent est possible. Un petit stimule à continuer, malgré les diffi cultés, dans cette direc-tion ».

« Elogio alla Solitudine » est le troisième et

le plus important travail d’Emanuele Ca-

ruso. Coproduit

par RAI Cinéma,

qui a cru dans le

jeune réalisateur,

le court métrage

a coûté environ

20 mille euros. « Il peut sembler chiffre impor-tante - le réali-

sateur explique

- mais essayiez de déplacer 20 personnes de leurs maisons, de les amener en Val Maira et leur payer le vivre et le cou-vert pendant 16 jours. Et ensuite la location des lumières de scè-ne, la location du chalet pour les reprises et l’achat de l’es-

sence pour les déplacements. Dépenser 20 mille euro est très facile. Personne, moi compris, a reçu quelque compense. Notre passion et l’envie de progresser ont été le moteur dans notre parcours ».

Les reprises du court métrage se sont dé-

roulées en Val Maira au mois d’août 2009.

La post production a duré jusqu’à au février

2010. Finalement, il y a quelques jours, la

bonne nouvelle. Et ce n’est pas fi ni.

Ce travail a été sélectionné pour le 58° Tren-

to Film Festival, dédié au thème de la mon-

tagne et dirigé par Maurizio Nichetti.

En juin, en outre, le Festival du cinéma de

Brescello - né autour des lieux de Don Ca-

millo et de Peppone - assignera au court

métrage une mention spéciale.

Monte-Carlo & Costa Azzurra

A cura di Silvia [email protected]

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Page 50: IL FOGLIO ITALIANO - MAGGIO/GIUGNO'10

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Brevi...

Monte-Carlo & Costa Azzurra

Da sinistra: il Tesoriere del Comi-tes Giuseppe Spinetta, l’Amba-sciatore italiano a Monaco Franco Mistretta, il Direttore della coo-perazione monegasca Frédéric Platini, il Presidente del Comites Chiusano ed il presidente AMREF Arvati - (foto Maria Bologna).

Non si è fatta attendere la soli-darietà italiana rappresentata a Monaco dal Comitato degli italiani residenti all’estero: sono stati infatti consegnati, il mese scorso, 50 mila Euro destinati ad una terra che sta vivendo una lunga ed importante ri-costruzione di Haiti, zona tra le più povere al mondo. Il denaro è stato consegnato da Giuseppe Spinetta, tesoriere del Com.It.Es monegasco a Frédéric Platini, direttore della

cooperazione internazionale mo-negasca che opera tramite Monaco Collectif Haiti, l’organo voluto dal Principe Alberto che convoglia le istituzioni e gli attori monegaschi che lavorano per la ricostruzione e gli aiuti umanitari ad Haiti. Monaco Collectif Haiti riunisce il Gover-no monegasco, la Croce Rossa e numerose ONG, tutte realtà che dal Principato di Monaco sono impegna-te per la ricostruzione di Haiti ed a cui il Com.It.Es si è unito da subito. Presenti alla consegna della somma di 50 mila €, raccolta tramite una campagna di sensibilizzazione attuata nei mesi scorsi e rivolta agli italiani residenti nel Principato, anche l’Ambasciatore italiano a Mo-naco Franco Mistretta, il Presidente del Comitato Niccolò Caissotti di Chiusano e Riccardo Arvati Presi-dente dell’associazione monegasca AMREF che ha voluto contribuire al gesto di solidarietà con ulteriori 10.000 €. La consegna è avvenuta in un giorno particolare: lo scorso 6 aprile proprio quando tremava la terra in Abruzzo, il sisma che ha causato la morte di 308 persone.

Simona TAGLI

La Comunità Italianadi Monaco ha raccolto50 mila Euro per Haiti

50 mille Euro pour Haïti

On n’a pas du attendre long-

temps la solidarité italienne,

représentée à Monaco par le

Comité des italiens résidents à l’étranger, en

effet ils ont été remis, le mois passé, 50 mille

€ destinés à une terre qui vit une longue et

importante reconstruction de Haïti, une des

zones les plus pauvres au monde. L’argent

a été remis par Giuseppe Spinetta, trésorier

du Com.It.Es monégasque à Frédéric Plati-

ni, directeur de la coopération internationale

monégasque qui travaille pour Monaco Col-

lectif Haïti, l’organe voulu du Prince Albert et

qui unit les institutions et les acteurs moné-

gasques qui travaillent pour la reconstruc-

tion et les aides humanitaires à Haïti. Mo-

naco Collectif Haïti réunit le Gouvernement

monégasque, la Croix rouge et nombreuses

ONG, organisations que de la Principauté

de Monaco sont engagées pour la recons-

truction d’Haïti et auquel Com.It.Es s’est al-

lié. La somme de 50 mille € a été ramassée

par une campagne de sensibilisation réali-

sée au cours du mois passés, adressée,

particulièrement aux italiens résidents dans

la Principauté, même l’Ambassadeur italien

à Monaco Franco Mistretta, le Président du

Comité Niccolò Caissotti de Chiusano et

Riccardo Arvati Président de l’association

monégasque AMREF qui a voulu contribuer

au geste de solidarité en donnant 10.000 €.

La remise a eu lieu dans un jour spécial: le

6 avril passé lorsque la terre aux Abruzzes

tremblait, le séisme qui a causé la morte de

308 personnes.

Du 24 juin ouvre

le Buddha Bar

La movida monégasque s’en-richit d’un local trendy. La

S.B.M., puissante société mo-

négasque qui gère les principales activités

touristiques de la Principauté, a annoncé la

date offi cielle d’ouverture du nouveau local

qui n’aura pas besoin de publicité : il s’agit

en effet du très connu Buddha Bar qui se

trouvera à l’intérieur du Casino Monte-Carlo.

Du 24 juin prochain donc, le signifi catif nom

Buddha Bar, en somme « l’Art de Vivre »,

enrichira Monaco d’un autre lieu de rencon-

tre pour les jeunes (mais pas seulement) qui

trouveront à l’intérieur du local, les mêmes

caractéristiques qui ont rendu célèbre son

nom. Nous nous rappelons que le premier

Buddha Bar fut ouvert à Paris en 1996,

après une idée de dj Claude Challe qui réa-

lisa une compilation de musique lounge et

chillout avec le même nom : en suite la très

réussie réalisation d’une véritable chaîne de

Buddha Bar dans les lieux plus exclusifs du

monde de Madrid à Beirut, de Dubaï, à New

York, Las Vegas et maintenant Monaco. La

prémisse sera toujours de recréer à l’inté-

rieur du local une atmosphère relaxante et

régénérant faite de musiques et de sonorité

soft, presque contemplative, tout ca uni à

une cuisine faite de nuances interprétative,

naturellement asiatique. 160 places pour le

nouveau localqui se pose l’ambitieux objec-

tif de satisfaire, jour et nuit, tout les désirs,

des plus simples aux plus extravagants.

L’S.B.M., potente società monegasca che gestisce le primarie attività turi-stiche del Principato, ha annunciato la data uffi ciale d’apertura del nuovo locale che non avrà bisogno di pub-blicità: si tratta infatti del celeberrimo Buddha Bar che sorgerà all’interno del Casinò Monte-Carlo. Dal 24 giugno prossimo quindi, il signifi ca-tivo nome Buddah Bar, in sostanza “L’Arte di Vivere”, arricchirà Monaco di un altro punto di riferimento per una gioventù (ma non soltanto) che troverà all’interno del locale, quelle caratteristiche che hanno reso famoso lo stesso nome. Ricordiamo che il primo Buddha Bar fu aperto a Parigi nel 1996, da un’idea del dj Claude Challe che realizzò una compilation di

musica lounge e chillout che portava lo stesso nome: in seguito la riuscitis-sima realizzazione di una vera e pro-pria catena di Buddah Bar nei luoghi più esclusivi del mondo da Madrid a Beirut, da Dubai, a New York, Las Vegas e adesso non poteva manca-re Monte Carlo. La premessa sarà sempre quella di ricreare all’interno del locale un’atmosfera rilassante e rigenerante fatta di musiche e sonorità molto soft al limite del contemplativo, il tutto unito ad una cucina fatta di sfumature interpretative, naturalmen-te asiatiche.160 posti in tutto per il nuovo locale monegasco che si pone l’ambizioso obiettivo di soddisfare, notte e giorno, ogni desiderio, dal più semplice al più stravagante.

Dal 24 giugnoapre il Buddha BarLa movida monegasca si arricchisce di un locale trendy

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Page 52: IL FOGLIO ITALIANO - MAGGIO/GIUGNO'10

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Brevi...Le nouveau Ministre

Il a pris ses fonctions le 29 Mars

passé en prêtant serment face

au Prince Souverain. Il succède

à Jean-Paul Proust, récemment disparu pour

une grave maladie, qui a recouvert le même

charge depuis le 1° juin 2005 Michel Roger

a été nommé nouveau Ministre d’État, par

Ordonnance Souveraine en date du 3 mars

2010, par le Prince Albert II et il a pris ses

fonctions le 29 Mars, après avoir prêté ser-

ment devant le Prince Souverain. Le néo Mi-

nistre succède à Jean-Paul Proust (malheu-

reusement disparu le 8 avril, à cause d’une

maladie) qui a recouvert cette charge depuis

le 1° juin 2005 et auquel, SAS le Prince Al-

berto a voulu rendre hommage en donnant

mérite à une personnalité qui beaucoup a

donné à la Principauté pendant ses années

de grand travail. Michel Roger, juriste et ins-

pecteur général de l’Éducation Nationale

française, déjà Conseiller au Cabinet du Pre-

mier Ministre français Jean-Pierre Raffarin, a

été aussi un des sept membres du Tribunal

Suprême de la Principauté de Monaco.

Monte-Carlo & Costa Azzurra

« Monaco 2029 »

Confi rmer la force de la place

fi nancière monégasque et po-

lir l’appeal de Monaco comme

headquarters d’entreprises internationales

à travers une banque monégasque pour le

développement, un institut de formation ban-

caire avancée et une école de mathématiques

fi nancières avec un business center hi-tech.

Ceux-ci sont une partie des projets de déve-

loppement pour les vingt ans prochains, remis

au Prince Albert II par le Think Tank Monaco

2029. Entrée dans la Liste Blanche la Princi-

pauté peut se concentrer sur le plan élaboré

par Think Tank. Neuf les points positifs pris en

considération: écologie, santé, éducation, cul-

ture, qualité de la vie, vitalité de la communau-

té, bonne gouvernabilité, optimisation de l’em-

ploi du temps, du bien-être psychologique.

Six, par contre, les points stratégiques et pour

chaque point il y a un projet annexe. Parmi

ceux-ci: il faut trouver une solution au problè-

me de l’extension du territoire (extension sur

la mer, zone Fontvieille, annoncé plusieurs fois

par le Souverain) et développer les politiques

économiques et d’entrepreneur en stimulant

dans cette activité les citoyens monégasques.

Pour la première fois, on prend en considéra-

tion aussi « Les enfants du Pays » (c’est-à-dire

les personnes nées à Monaco mais avec une

autre nationalité) et les résidents, catégorie très

active dans la Principauté, qui feront partie des

catégories à « préserver ». Récente la nouvelle

d’une loi en préparation pour offrir même aux

enfants du Pays la possibilité d’entrer dans un

circuit protégé pour les habitations. Grace aux

différentes qualités de la vie de Monaco on doit

attraire des nouvelles industries, des commer-

ces, les nouvelles technologies à travers des

valeurs liées à l’environnement, comme la mer.

Finalement il est fondamental d’avoir une ad-

ministration performante. Albert II, sensible au

développement durable, espère en outre que

« la crise mène tous à prendre conscience de

la nécessité d’adapter nôtre développement à

la réalité actuelle ».

Michel Rogerè il nuovoMinistro di Stato

Ha assunto le sue funzioni il 29 marzo scorso prestando giuramento di fronte al Principe Sovrano. Succede a Jean-Paul Proust, recentemente scomparso per una grave malattia, che ha ricoperto la stessa carica dal 1° giugno del 2005.È stato nominato nuovo Ministro di Stato, con ordinanza fi rmata il 3 marzo scorso, dal Principe Alberto II, Michel Roger che ha assunto le sue funzioni dal 29 marzo, dopo aver pre-stato giuramento davanti al Principe Sovrano.Il neo Ministro succede a Jean-Paul Proust (purtroppo mancato nelle settimane passate a causa di un brutto male) che ha ricoperto questa carica dal 1° giugno 2005 ed al quale, SAS il Principe Alberto ha voluto rendere omaggio dando merito ad una perso-nalità che tanto ha dato al Principato lungo tutti questi anni di grande

lavoro ed impegno personale. Michel Roger, giurista ed ispettore generale dell’Educazione Nazionale francese, già Consigliere presso il Gabinetto del Primo Ministro francese Jean-Pierre Raffarin, è stato anche uno dei sette membri del Tribunale Supremo del Principato di Monaco.

Michel Roger - Photo C. Gallo Centre de Presse de Monaco

Confermare la forza della piazza fi nanziaria monegasca e lucidare l’appeal di Montecarlo come hea-dquarters di imprese internazionali attraverso una banca monegasca per lo sviluppo, un istituto di formazio-ne bancaria avanzata e una scuola di matematica fi nanziaria assieme ad un business center hi-tech.Questi sono alcuni dei progetti di sviluppo del Principato, per i prossimi vent’anni, consegnati al Principe Alberto II dal Think Tank Monaco 2029. Entrato ormai nella Lista Bianca il Principato può concentrarsi sul piano elaborato dal Think Tank. Nove i punti positivi presi in considerazione e svilup-pati: ecologia, salute, educazione, cultura, qualità della vita, vitalità della comunità, buona governabilità, ottimizzazione dell’uso del tempo, benessere psicologico. Sei invece i punti strategici e per ogni punto c’è un progetto allegato.Tra questi: occorre superare l’esi-guità del territorio (estensione in mare lato Fontvieille annunciato più volte dal Sovrano) e sviluppare le politiche economiche ed imprendi-toriali stimolando in quest’attività

i monegaschi di nazionalità, poco attivi perché preferiscono il cosid-detto “posto fi sso”. Per la prima volta, sono presiin considerazione anche “Les enfan-ts du Pays” (ossia le persone nate a Monaco ma con diversanazionalità) ed i residenti, fascia molto attiva nel Principato, che entreranno a far parte di categorie da “preservare”.E’ recente la notizia che si sta pre-parando una legge per offrire anche a “Les enfants du Pays” la possibi-lità di entrare in un circuito protetto per le abitazioni. Grazie alle diverse qualità della vita esistenti a Monaco si devono attirare nuove industrie e commerci, attirare le nuove tecnolo-gie attraverso il valore ambientale, come il mare. Infi ne è basilare avere un’amministrazione performante. Attento al valore dell’eco-soste-nibilità, il Principe Alberto, che assieme a Carlo d’Inghilterra ha fatto del credo Verde il suo mantra politico, spera inoltre che “la crisi conduca tutti a prendere coscienza della necessità di adattare il nostro sviluppo alla realtà attuale”.

Samantha DE RAVIZIIS

“Monaco 2029”

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Page 53: IL FOGLIO ITALIANO - MAGGIO/GIUGNO'10

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Page 54: IL FOGLIO ITALIANO - MAGGIO/GIUGNO'10

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Brevi...Célébrée la 60eme journée

mondiale de la santé

Le dicton 2010 : « 1000 villes,1000 vies » édition consacréeà l’urbanisme et à la santé.

Mercredi 7 avril passé c’était

la 60° édition de la « Journée

Mondiale des Santé » crée et

promue par l’OMS (Organisation Mondiale

de la Santé) et occupation constante de la

Principauté. Le dicton du 2010 est : « 1000

villes, 1000 vies » parce que cette édition est

consacrée à l’urbanisme et à la santé.

Le 2007 avait marqué une étape importante

pour l’urbanisme, avec la moitié de la po-

pulation mondiale stablement résident dans

les centres urbains, la perspective d’ici au

2030 sera de plus du 60% de la population

mondiale présente dans les villes.

Le Gouvernement monégasque est tou-

jours attentif à ces thématiques avec des

constantes et incisives actions tels que le

contrôle de la qualité de l’air et de l’eau, la

mise en place de pistes cyclables et d’es-

paces verts, la promotion des transports en

commune comme le « Covoiturage », c’est-

à-dire l’utilisation d’une voiture privée par

plusieurs personnes pour aller au travail.

Il s’agit d’un engagement sur le front na-

tional et sur celui international parce que

l’OMS est la première institution des Nations

Unies à laquelle la Principauté de Monaco a

adhéré, c’était le 8 Juillet 1948.

À niveau national on peut déjà considérer

qu’environ l’8% du budget de ce petit État

pour le 2010, 75 millions d’Euro, est consa-

cré à la Santé. Nombreuse seront les inter-

ventions exécutées dans le cours du 2010,

en ce qui concerne les nouveaux équipe-

ments sanitaires de CHPG et le renouvelle-

ment de secteurs parmi lesquels Pneuma-

tologie et Pédiatrie, mais aussi pour ce qui

concerne l’ouverture de la Résidence « à

Qietüdine », maison de retraite récemment

inauguré, et enfi n le Centre de gérontologie

de la Clinique Rainier III qui sera terminé au

cours du 2011. L’État est active même dans

la politique des aides et des subventions

sociales pour les âgés et pour les handica-

pées.

Sur le plan international ensuite, la Princi-

pauté est également active avec la Coopé-

ration Monégasque et Sociale avec des ac-

tions visées en Afrique, où plus de 870.000

personnes ont pu accéder à l’assistance

médicale; en effet des considérables fonds

ont été consacrés à la construction et à la

réalisation d’infrastructures sanitaires et à

la mise à disposition de personnel médical

spécialisé.

À signaler enfi n la naissance de partenariats

parmi les structures hospitaliers étrangères

et monégasque. Le 30 Mars passé Franck

Biancheri (au centre de la photo, avec le

Prince Albert), le Conseiller du Gouverne-

ment pour les Relations étrangères et pour

les Affaires économiques et fi nancières in-

ternationales a signé quatre accords avec

les principales structures hospitalières mo-

négasques: le centre Cardio-Thoracique, le

CHPG, le Centre de Radiologie et Image et

l’institut monégasque de Médicine et Chirur-

gie sportive.

Monte-Carlo & Costa Azzurra

Cadeva mercoledì 7 aprile scorso la 60° edizione della “Giornata Mon-diale della Salute” creata e promossa dalla OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ed impegno costante del Principato. Il motto del 2010 è: “1000 città, 1000 vite”, essendo, que-sta edizione, consacrata all’urbanismo e alla santità. Il 2007 aveva segnato una tappa importante per l’urbanismo, con la metà della popolazione mon-diale stabilmente residente nei centri urbani, la prospettiva di qui al 2030 sarà in più del 60% della popolazione mondiale presenti nelle città. Il Go-

verno monegasco è da sempre attento a queste tematiche attraverso costanti ed incisive azioni quali il controllo della qualità dell’aria e dell’acqua, predisposizione di piste ciclabili e di spazi verdi, promozione dei trasporti in comune come il cosiddetto “co-voi-turage”, ossia l’utilizzo di una vettura privata per più persone per recarsi sul luogo di lavoro. Impegno sia sul fronte nazionale che su quello internaziona-le dunque, essendo l’ OMS la prima istituzione delle Nazioni Unite alla quale il Principato di Monaco abbia aderito nell’ormai lontano 8 luglio 1948. Sul piano nazionale si può già considerare che circa l’8% del budget di questo piccolo Stato per il 2010, pari a 75milioni di Euro, è consacra-to alla Sanità. Numerosi saranno gli interventi che saranno eseguiti nel corso del 2010, sia per quanto riguar-da i nuovi equipaggiamenti sanitari

del CHPG ed il rinnovo di numerosi reparti fra i quali Pneumatologia e Pediatria, sia per quanto concerne l’apertura della Residenza “A Qietü-dine”, centro di riposo per anziani recentemente inaugurato, ed infi ne al Centro di gerontologia della Clinica Rainier III che sarà ultimato nel corso del 2011. Attiva è anche la politica perseguita dallo Stato in tema di aiuti e sovvenzioni sociali per gli anziani e di aiuto per le persone portatrici di handicap. Sul piano internazionale poi, il Principato è altrettanto attivo attraverso la Cooperazione Mone-

gasca e Sociale con azioni mirate in Africa, dove più di 870.000 persone hanno potuto accedere all’assistenza medica; ingenti fondi sono stati infatti consacrati alla costruzione e alla pre-disposizione di infrastrutture sanitarie e messa a disposizione di personale medico specializzato.Da segnalare infi ne lo sviluppo di partenariati fra strutture ospedaliere estere e monegasche. Il 30 marzo scorso Franck Biancheri (al centro nella foto, con alle spalle il Principe Alberto), Consigliere del Governo per le Relazioni estere e per gli Affari economici e fi nanziari internazio-nali ha fi rmato quattro accordi con le principali strutture ospedaliere monegasche: il Centro Cardio-Toraci-co, il CHPG, il Centro di Radiologia ed Immagine e L’istituto monegasco di Medicina e Chirurgia sportiva.

Sara CONTESTABILE

Celebrata la 60a giornata mondiale della saluteIl motto 2010: “1000 città, 1000 vite”edizione consacrata all’urbanismo e alla sanità

Un momento della conferenza (Photo Charly Gallo Centre de Presse).

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Page 55: IL FOGLIO ITALIANO - MAGGIO/GIUGNO'10

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Page 56: IL FOGLIO ITALIANO - MAGGIO/GIUGNO'10

Brevi...

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Partirà il 30 maggio il 10° Festival di Musica Sacra che si terrà, come ogni anno, nella Cattedrale del Principato di Monaco alle ore 20. Il programma prevede: lunedì, la Messa di Santa Cecilia di Charles Gounod; martedì la Petite Messe Solennelle di Gioacchino Rossi; mercoledì 2 giugno, l’Ensem-ble Venance Fortunat; venerdì 4 giu-gno, Eve Oratorio di Jules Massenet e sabato Le Corou de Berra. L’interprete del primo concerto del Festival sarà ancora il tenore italiano Massimo La Guardia, dopodiché parteciperanno altri artisti di fama internazionale. Per le prenotazioni (i biglietti costano 20 €), si possono fare direttamente in Cattedrale e alla Fnac: tutto l’incasso sarà devoluto in benefi cenza. Tra gli sponsor del Festival, la Signora Liana Marabini, produttrice cinematografi ca residente a Monaco.

10° Festival di Musica Sacra 10° Festival

de Musique Sacrée avec

Massimo La Guardia

Le 10° Festival de Musique Sa-

crée commencera le 30 mai et il

sera, comme d’habitude, dans

la Cathédrale de Monaco à 20 heures.

Le programme prévoit: lundi, la Messe de

Sainte Cécile de Charles Gounod; mardi

les Petite Messe Solennelle de Gioacchino

Rossi ; mercredi 2 juin, l’Ensemble Venan-

ce Fortunat ; vendredi 4 juin, Eve Oratorio

de Jules Massenet et samedi le Corou de

Berra.

L’interprète du premier concert du Festival

sera encore le teneur italien Massimo La

Guardia, en suite d’autres artistes de renom-

mée internationale participeront. On peut ré-

server (les billets coûtent 20 €), directement

à la Cathédrale et à la Fnac: le résultat des

ventes sera donné en bienfaisance.

Entre les sponsors du Festival, Madame

Liana Marabini, productrice cinématogra-

phique résidente à Monaco.

Monte-Carlo & Costa Azzurra

In 5 anni la zona cambierà volto dopo l’ingente investimentoFirmata il mese scorso, in comune a Nizza, la convenzione del progetto di rinnovamento urbano del quartiere Des Moulins. La creazione della Co-munità Urbana avvenuto il 1° gennaio 2009 si è tradotta con la presa a cari-co da parte di Nice Côte d’Azur delle politiche di rinnovamento urbano. Posizionato al cuore dell’Eco-vallée, in prossimità di opere maggiori (Nice Méridia, Grand Arénas, stazione Mul-timodale, futuro tram ecc), il quartiere Des Moulins della metropoli Nizza andrà a benefi ciare, per i prossimi 5 anni, di un’operazione di rinnovo urbano all’avanguardia. Saranno 12.000 gli abitanti del quartiere che lo vedranno mutare secondo la logica dello sviluppo duratura per una cifra

complessiva di 210 milioni di euro. In questo contesto sono previste moltissime sovvenzioni al pubblico e al privato da parte dell’Agence Nationale pour la Rénovation Urbaine (ANRU) per chi realizzerà operazioni di totale rinnovo urbano. La conven-zione del progetto del rinnovo urbano del quartiere Des Moulins è stata siglata in presenza di Fadela Amara, segretario di Stato incaricato delle politiche cittadine presso il Ministro del Lavoro, Solidarietà e Funzione Pubblica, Francis Lamy, Prefetto des Alpes-Maritimes, da Eric Ciotti, deputato e presidente del Conseil Général des Alpes-Maritimes e da Pierre Sallenave, direttore generale dell’Agence Nationale pour la Réno-vation Urbaine.

Mjryam CANTÙ RUSCONI

Nizza: 210 milioni di Euro per ilrinnovamento del quartiere Des Moulins

Nice : 210 millions

d’Euro pour le

quartier Des Moulins

Dans 5 années la zone changera

d’aspect après le considérable

investissement. Le mois dernier

la convention du projet de Rénovation Ur-

baine du quartier des Moulins a été signé à

Nice. La création de la Communauté Urbai-

ne, au 1er janvier 2009, s’est traduite par la

prise de compétence par Nice Côte d’Azur

des politiques de Renouvellement Urbain.

Le quartier des Moulins va bénéfi cier, d’ici

les cinq prochaines années, d’une opération

de rénovation urbaine d’avant-garde. 12000

habitants de ce quartier verront leur cadre

de vie se modifi er grâce à ce projet exem-

plaire conçu dans une logique de dévelop-

pement durable pour un montant global de

210 millions d’euros.

Beaucoup de subventions au public et au

privé sont prévues par l’agence Nationale

pour la Rénovation Urbaine (ANRU) pour

ceux qui réaliseront des opérations de réno-

vation urbaine.

La convention du projet de rénovation ur-

baine du quartier Des Moulin a été signé

en présence de Fadela Amara, secrétaire

d’Etat chargée de la politique de la Ville, du

ministre du Travail, de la Solidarité et de la

Fonction Publique, Francis Lamy, Préfet des

Alpes-Maritimes, Eric Ciotti, Député et Pré-

sident du Conseil général des Alpes-Mariti-

mes, et Pierre Sallenave, Directeur Général

de l’Agence Nationale pour la Rénovation

Urbaine.

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e presentazioni che si sono susseguiti lungo tutto l’arco della settimana. Accanto al carattere più istituzionale proprio del Salone del Mobile andato in scena alla Fiera, le vie cittadine e interi quartieri, in particolare Tortona e Brera, sono stati il teatro di una serie di eventi collaterali ad alto tasso di creatività che hanno unito il design ad altri settori quale quello della moda, del cinema o dell’auto. Il tutto con uno spirito assolutamente green.Ad aprire le danze in zona Tortona è stata MINI con il lancio della sua nuo-va Mini Countryman. La città incontra la campagna il titolo del party-evento

che ha coinvolto i numerosi ospiti in un viaggio ideale fuori città a bordo della nuova quattro porte. All’interno dell’Ex Ansaldo è stata ricreata una foresta a testimonianza dell’impegno ecologico e delle peculiarità del nuovo modello di MINI, ma anche come meta ideale della gita fuori porta guidata per l’occasione da illustri testimonial del mondo della moda: Delfi na De-lettrez Fendi, Margherita Maccapani Missoni, Dean&Dan Caten di Dsqua-red hanno infatti personalizzato il bagagliaio della loro Mini Countryman con gli oggetti a cui non rinuncerebbe-ro mai per un weekend all’aria aperta.

Eco-sostenibile anche lo spazio del WHITE DESIGN all’Ex Ansaldo che nel suo stand dalle pareti non verniciate ha presentato idee di arredo a impatto zero come moquette in fi bre naturali o mobili realizzati a partire dalla carta. E ancora: aziende riunite nel rispetto di un codice di norme eco promosso dal progetto Sparkling, eco-logically correct, il Frutteto Urbano, installazione di Ton Matton nell’atrio della Stazione Garibaldi e Ortofabbri-ca, un orto dove proliferano idee di ogni tipo purchè siano green. Quest’ul-timo progetto, pensato e coordinato dal designer e allestitore romagnolo

Al Salone del Mobile l’eco-sostenibilitàera di casa

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Quasi 2.500 aziende presenti, una settimana tra esposizioni ed even-

ti, il polo fi eristico di Rho-Pero preso d’assalto e un’infi nità di happening e motivi di ritrovo nell’ambito del Fuori-salone, il salone alternativo che da un paio d’anni sta catalizzando l’attenzio-ne internazionale. Una rassegna che si presenta come un’isola felice per una Milano che ha bisogno di riconquista-re un ruolo positivo sul piano interna-zionale, anche in vista dell’Expo 2015. Il Salone del Mobile è infatti una vetrina preziosa e irrinunciabile per le aziende di settore nazionali e straniere che anche quest’anno, nonostante la crisi, hanno fatto registrare un tutto esaurito di presenze e hanno mostrato uno sguardo sempre rivolto al futu-ro, presentando prodotti di qualità e votati all’innovazione. Trait d’union della settimana del mobile milanese giunta alla 49esima edizione è stato l’eco-sostenibilità. Uno spirito a basso impatto ambientale che ha contrasse-gnato il carattere delle nuove proposte in materia di arredamento e design, ma anche quello dei numerosi eventi

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Angelo Grassi, ha catalizzato l’attenzione della zona Torto-na. Allestito in un’autorimessa di via Savona, l’ “orto” ha avuto il merito di riunire sotto la bandiera della sostenibilità ambientale, architettura, design, arte, moda ed enogastro-nomia. Scrivanie e tavoli in cemento armato o chaise longue in lamiera forata ideati da Angelo Grassi per la linea di arredamento da esterno, sgabelli realizzati con i tasti di una tastiera Mac dallo studio bolognese VicoloPagliaCorta, la poesia degli allestimenti fl oreali del laboratorio creativo Flò o le tende fatte con colli e camicie usate dalla giovane Fede-rica Siboni, sono alcune delle proposte presentate, votate al recupero e alla salvaguardia del lavoro artigianale. Prossimo appuntamento? Il primo contest di creatività sostenibile pro-mosso da Angelo Grassi: un progetto/oggetto di design, moda o arte da presentare entro il 25 luglio e un’esposizione dei lavori migliori ad ottobre a Gambettola (FC) nell’ambito delle manifestazioni promosse dal Romagna Creative District.

Salone del Mobile 2010:voici le développement durable

Presque 2.500 entreprises présentes, une semaine entre

expositions et évènements, le pole des foires de Rho-

Pero a été pris d’assaut et une infi nité de happening et

des rencontres dans le domaine du « Fuorisalone », le salon alternatif

qui depuis de deux ans catalyse l’attention internationale. Une foire

qui se présente comme une île heureuse pour Milan qui a besoin de

reconquérir un rôle positif sur le plan international, même en vue de

l’Expo 2015. Le Salone del Mobile est en effet une vitrine précieuse

et inaliénable pour les entreprises de secteur nationales et étrangères

que cette année aussi, malgré la crise, ont obtenu beaucoup de pré-

sences et elles ont montré d’être toujours visées au futur, en présen-

tant des produits de qualité et innovation. Trait d’union de la semaine

du mobile milanaise, arrivée à sa 49éme édition, a été le développe-

ment durable. Un esprit à bas impact environnemental qui a marqué le

caractère des nouvelles propositions en matière d’ameublement et le

design, mais aussi celui des nombreux évènements et des présenta-

tions qui ont animé la semaine. Auprès du caractère plus institutionnel

du Salone del Mobile allé en scène à la Foire, les rues de la ville et

des quartiers entiers, en particulier Tortona et Brera, ont été le théâtre

d’une série d’évènements collatéraux à haut taux de créativité qui ont

uni le design à d’autres secteurs come celui de la mode, du cinéma

ou de l’auto. Le tout avec un esprit absolument green. En zone Tor-

tona il y avait MINI avec le lancement de sa nouvelle Mini Countryman.

La ville rencontre la campagne le titre du party-évènement qui a impli-

qué les nombreux invités dans un voyage idéal hors de la ville à bord

de la nouvelle quatre portes. À l’intérieur de l’Ex Ansaldo on a recréée

une forêt à témoignage de l’engagement écologique et des particula-

rités du nouveau modèle de MINI, mais aussi comme destination idéal

du tour, conduit par des illustres testimonials du monde de la mode:

Delfi na Delettrez Fendi, Margherita Maccapani Missoni, Dean&Dan

Caten de Dsquared en effet ont personnalisé le coffre de leurs Mini

Countryman avec les objets auxquels ils ne renonceront jamais. Du-

rable aussi l’espace de WHITE DESIGN dans l’Ex Ansaldo que dans

son stand a présenté des idées de décoration à impact zéro comme

des moquette en fi bres naturelles ou des meubles réalisé à partir du

papier. Et encore: des entreprises réunies, pour leurs créations, dans

le respect d’un code de règles éco promu par le projet Sparkling, eco-

logically correct, Il Frutteto Urbano, installation de Ton Matton dans le

hall de la gare Garibaldi et Ortofabbrica, un jardin où les idées green

prolifi quent. Ce dernier projet, pensé et coordonné par le designer

Angelo Grassi, a catalysé l’attention de la zone Tortona. Préparé dans

un garage de rue Savona, le « jardin » a eu mérite de réunir sous le

drapeau du développement durable, l’archi-

tecture, le design, l’art, la mode et l’oenogas-

tronomie. Bureaux et tables en béton armé ou

chaise longue en tôle percée inventés par An-

gelo Grassi pour la ligne d’ameublement exté-

rieur, tabourets réalisés avec les touches d’un

clavier Mac par VicoloPagliaCorta, la poésie

des préparations fl oréals du laboratoire Flò ou

les rideaux faits avec des cous et des chemi-

ses employées par la jeune Federica Siboni,

sont seulement une partie des propositions

présentées, votées à la récupération et à la

sauvegarde du travail artisanal. Prochain ren-

dez-vous ? La première compétition de créa-

tivité durable promue par Angelo Grassi : un

projet/objet de design, mode ou art à présen-

ter avant du 25 Juillet et une exposition des

travaux meilleurs à octobre à Gambettola (FC)

à l’occasion des manifestations promues par

la Romagna Creative District.

MILANOdi Natalia Cazzola Dolce

[email protected]

2010:

Un ponte tra Milano e Monte-Carlo

In basso,tavoloVegetaledi AngeloGrassi.

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Brevi...

Milano

Les créations De Wan

s’habillent du

tricolore français

Le blanc, le rouge et bleu com-

me symbole d’une élégance et

d’un savoir faire italien que ho-

nore les cousins transalpins.

À célébrer cet esprit un double évènement,

à Milan et à Monaco, promu par la région du

Cognac, Poitou-Charentes, par l’Organisme

pour le développement du Tourisme français

et par l’historique griffe De Wan qui, de 1955

signe des bijoux, des montres, des foulards

raffi nés et des accessoires sympathiques.

Une occasion unique pour se retrouver

auprès de la centrale boutique de Brera

pour un cocktail de l’après-midi inséré parmi

les manifestations de la semaine milanaise

du Salone del Mobile et, après une semaine,

dans celle monégasque de Boulevard des

Moulins. France et Italie unies pour admi-

rer les nouvelles créations de la famille De

Wan. Les couleurs du tricolore français en

effet ont été déclinées sur les bracelets, les

colliers à grappe de raisins, les épingles, les

lunettes, les foulards et les sacs qui seront

disponibles dans les boutiques De Wan.

Des créations dédiées à la France pour re-

présenter le charme du style français.

Des accessoires indispensables à com-

pléter l’outfi t de femmes jamais banales et

conscientes de l’importance du détail.

Pour honorer l’évènement et la famille De

Wan la présence dans la boutique milanais

du Consul Général de France, Monsieur

Jean Michel Despax, le cavalier Mario Bo-

selli, président de la Chambre Nationale de

la Mode Italienne, et nombreux personna-

ges du spectacle et de la culture.

Il bianco, il rosso e il blu come em-blema di un’eleganza e di un savoir faire italiano che omaggia i cugini d’Oltralpe. A celebrare questo spirito un doppio evento, a Milano e a Monte-Carlo, promosso dalla regione del Cognac, Poitou-Charentes, dall’Ente per lo sviluppo del Turismo francese e dalla storica griffe De Wan che dal ’55 fi rma raffi nati bijoux, orologi, foulard e simpatici accessori moda. Un’oc-casione unica per ritrovarsi presso la boutique di Brera per un cocktail pomeridiano inserito tra le manife-stazioni della settimana meneghina del Salone del Mobile e, a distanza di una settimana, in quella monegasca di Boulevard des Moulins. Francia e Italia unite nell’ammirare le nuove creazioni ideate ad hoc dalla famiglia

De Wan. I colori del tricolore francese sono stati infatti declinati su braccia-li, collane a grappolo d’uva, spille, occhiali, foulard e borse che saranno disponibili presso le boutique del mar-chio. Creazioni dedicate alla Francia per riproporre lo charme e la raffi na-tezza innovativa dello stile francese. Accessori indispensabili a completare un outfi t di donne mai banali e consa-pevoli dell’importanza del dettaglio. Ad omaggiare l’evento e la famiglia De Wan la presenza nel negozio milane-se del Console Generale di Francia, Monsieur Jean Michel Despax, oltre al cavalier Mario Boselli, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, e a numerosi personaggi dello spettacolo e della cultura.

Natalia CAZZOLA DOLCE

Le creazioni De Wan si vestono di tricolore francese

La famiglia De Wan e il cavalier Mario Boselli.

Roberto De Wan e il console generale di Francia Jean Michel Despax.

La famiglia De Wan assieme al console generale di Francia Jean Michel Despax.

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L’intervista

La terra di Liguria ha dato i natali a tanti artisti musicisti, attori,

cabarettisti, più o meno noti, ma li ha dati anche ad Angelo Bassi (detto Angiolino) oggi importante produttore cinematografi co, nato a Sanremo, ma originario di Bordighera cittadina turistica a due passi da Monte-Carlo. La fi gura del produttore è colui il quale dal niente crea un fi lm: legge i copioni, pensa al regista, agli attori, si assume l’onere del fi nanziamenti senza i quali non si farebbero fi lm, quindi non esisterebbero gli attori, i registi: in una parola il cinema senza questa fi gura sarebbe “muto e spento”.E siccome in questa provincia di confi ne non vi sono molti esempi di cineasti, quello che abbiamo - appun-to il Bassi - vediamo di conoscerlo meglio e capire da lui come si possa partire da Bordighera per diventare produttore a Roma, capitale italiana

anche della cinematografi a. Lo incon-triamo nella sua casa di Seborga, sulle colline oltre Bordighera, per farci raccontare come sia iniziata questa sua affascinante avventura.Angelo Bassi, quali sono i suoi primi ricordi di Bordighera?“Per anni ho vissuto all’ultimo piano di una palazzina di Via Dritta, nel cuore di Bordighera Alta. Da piccolo, ogni mercoledì, mio padre Veraldo mi portava allo Zeni a vedere fi lms western e sognavo ad occhi aperti di poter realizzare fi lms. Ma sono anche molto appassionato di musica, all’età di cinque anni ho iniziato a studiare la fi sarmonica, a otto ho cominciato a fare i miei primi concerti nelle scuole e poi mi esibivo con parenti e amici nelle feste private. Più tardi ho seguito un corso di recitazione amatoriale alla

parrocchia di Bordighera vecchia rimanendo attratto dal mondo teatrale. Con l’adolescenza sono poi entrato nella mondanità loca-le; ricordo serate trascorse nella discoteca “Kursaal” e ai “Frère de la Cote” di Cap Martin: ricor-di indelebili che custodisco nel cuore. Sono tutt’ora molto legato a questi posti e quando ne sento la mancanza organizzo in casa a Roma meeting tra liguri di pas-saggio per ripercorrere insieme le nostre radici”.Quindi a Bordighera ci sono ancora i parenti?“Altrochè. C’è mio padre Veral-do, un giovane ottantacinquenne, mio fratello Massimo costruttore, un asso nella ristrutturazione edilizia, mia cognata Antonella, esperta fl oricoltrice e mio nipoti-no Martino, che ha anche recita-to un fi lm “Pontormo, un amore

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Il ligure “Angiolino” Bassidiventa romanoper amor di... pellicolaDa Bordigheraalla capitale,storia fantasticadi un produttorecinematografico

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eretico”. Poi ho abbandonato Bordighera, ma per caso”.Com’è andata?“Un giorno per pura circostanza vado in vacanza a Parigi per una settimana. Nella capitale francese la fortuna bussa alla mia porta: mi viene proposto di fare l’attore in un fi lm prodotto dalla tele-visione francese. Naturalmente accetto e così, per sette anni vivo in Francia, lavorando nella tv di stato e nel cinema in svariati fi lms e tv-movies di successo”.Come è iniziata l’avventura di produt-tore?“Un giorno il mio agente francese mi propone come protagonista di una serie di caroselli pubblici-tari di una nota marca di cucine italiane; vengo scelto e approdo a Roma. Nella capitale continuo la carriera di attore, recitando, tra l’altro, nel fi lm di Roberto Rossellini “Cartesio” nel ruolo di un fi losofo olandese. Dodici anni dopo, decido di passare dietro le

A due passi da Monaco

65

A cura di Feliciana Di [email protected]

Le ligurien Angiolino

Basso devient romain

par amour...

de la pellicule

La terre de Ligurie a donné

naissance à beaucoup d’artis-

tes : musiciens, acteurs, comi-

ques, plus ou moins connus, mais aussi à

Angelo Bassi (appelé Angiolino), l’important

producteur cinématographique, né à San-

remo, mais originaire de Bordighera, village

touristique peu loin de Monaco. Le produc-

teur est celui qui crée un fi lm à partir de rien:

il lit les scénarios, il cherche le réalisateur,

les acteurs, il se prend charge des fi nan-

cements sans lesquels on ne pourra pas

réaliser le fi lm: en bref le cinéma sans cette

fi gure serait « muet et éteint ».

Comme dans cette province de frontière il

n’y a pas beaucoup d’exemples de cinéas-

tes, celui que nous avons – Angelo Bassi

– on cherche à le connaître mieux et à com-

prendre comment c’est possible de partir

de Bordighera pour devenir producteur à

Rome, capital d’Italie et de la cinématogra-

phie.

Nous l’avons rencontré dans sa maison de

Seborga, sur les collines dans l’arrière pays

de Bordighera, pour nous faire raconter

comment son aventure a commencé.

Angelo Bassi, quels sont vos premiers sou-

venirs de Bordighera ?

« J’ai vécu pendant des années au dernier

étage d’un immeuble en rue Dritta, dans le

cœur de Bordighera haute. Quand j’étais

petit, chaque mercredi, mon père Veraldo

m’amenait au théâtre Zeni voir des fi lms

western et je rêvais à yeux ouverts de pou-

voir réaliser des fi lms. Mais je suis aussi

passionnée de musique, à l’âge de cinq

ans j’ai commencé à étudier l’accordéon,

à huit ans j’ai commencé à faire mes pre-

miers concerts dans les écoles et ensuite

je m’exhibais avec des parents et des amis

dans les fêtes privées. Plus tard j’ai suivi

un cours de diction à la paroisse de Bor-

dighera vieille en étant attiré par le monde

du théâtre. Adolescent je suis ensuite en-

tré dans la mondanité locale; je rappelle

les soirées passées dans la discothèque

« Kursaal » et aux « Frère de les Côte » de

Cap Martin: des souvenirs indélébiles que

je garde dans le cœur. Je suis encore lié

à ces places et lorsque ils me manquent

j’organise à Rome des meetings pour les

liguriens de passage où on rappelle en-

semble nos racines ».

Donc vous avez encore la famille à Bordi-

ghera?

« Bien sure. Il y a mon père Veraldo, un

jeune de quatre-vingt-cinq ans, mon frère

ainé, un phénomène dans la restructura-

tion du bâtiment, ma belle-sœur Antonel-

la, fl oricultrice experte et mon petit neveu

Martino, qui a même récité dans un fi lm

« Pontormo, un amore eretico ». Ensuite

j’ai abandonné Bordighera, mais par Ha-

sard »

Comment s’est-il passé?

« Un jour je suis parti à Paris pour une

semaine de vacances. Dans la capitale

française la chance à frappé à ma porte:

on m’a proposé de faire l’acteur dans un

fi lm produit par la télévision française. Na-

turellement j’ai accepté et je sui resté vivre

en France pendant sept ans en travaillant

pour la télé d’état et le cinéma dans divers

fi lms et tv-movies de succès ».

Comment est-elle commencée votre aven-

ture de producteur ?

« Un giorno mon agent français m’a pro-

posé pour le rôle du personnage principal

d’une série de publicités d’une marque de

cuisines italiennes très connue; je fut choi-

si et j’arrivai à Rome. Dans la capitale j’ai

continué la carrière d’acteur, j’ai aussi joué

dans le fi lm de Roberto Rossellini Carte-

sius (René Descartes) dans le rôle d’un

philosophe hollandais. Douze ans après,

j’ai décidé de passer derrière caméra et

de travailler dans la compagnie ‘A.B. Film’

avec laquelle j’ai commencé à produire et

distribuer des fi lms ».

Pouvez-vous nous raconter comment un

fi lm naît?

« La création d’un fi lm commence avec la

recherche d’une idée, la réalisation d’une

scénario, la décision des actions que les

acteurs doivent faire. Ensuite on com-

mence à faire des inspections des lieux et

Sotto,Angelo Bassi “attorgiovane”.

A destra,con JoeMantegnainterpretedel fi lmPontormo.

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L’intervista

quinte e l’attuale società “A.B. Film” con la quale inizio a pro-durre e distribuire fi lms”. Ci racconta come nasce un fi lm?“La creazione di un fi lm inizia con la ricerca di un’idea, la realizzazione della sceneggiatu-ra, trovare le battute degli attori con le relative azioni che devo-no compiere. Poi cominciano i sopralluoghi e le riprese; quindi si passa al montaggio e infi ne alla distribuzione nelle sale. Produrre un fi lm è come la nascita di un fi glio: piano piano si assiste al suo viaggio nel mondo”.Con il fi lm «Pontormo, un amore eretico» ha contribuito a far conoscere il celebre pittore manierista?“Infatti. Si trattava di un fi lm che ho prodotto nel 2003, diretto dal regista Giovanni Fago. Era uscito nelle sale con buon successo di pubblico e critica il 28 maggio 2004. Ambientato nella Firenze rinascimentale del ‘500, il fi lm raccontava gli ultimi giorni di vita del pittore Jacopo Carrucci, meglio conosciuto come Pontor-mo e si basa su alcune pagine del diario personale dello stesso pit-tore. Pontormo era interpretato

dall’attoreamericano Joe Man-tegna e viene ritratto nella sua maturità. E’ stata un’esperienza entusiasmante”.Poi è arrivato il fi lm «Antonio, guer-riero di Dio» con un altro messaggio?“La forza della spiritualità. Non è un fi lm dedicato ai cattolici, ma rivolto a tutti. Non è un fi lm religioso su un Santo, ma de-scrive la storia di un uomo, un grande uomo che sfi da i potenti e combatte le ingiustizie, difen-dendo deboli, umili e oppressi e liberando Padova dai tanti usurai dell’epoca. Per interpre-tare il Santo missionario, rivo-luzionario, dottore della chiesa, avevo chiamato la star spagnola, celebre anche negli Usa, Jordi Molla il quale, nell’interpreta-zione per rendere vivo e attuale il personaggio, si è ispirato a Papa Wojtyla, a Gandhi e Che Guevara. Antonio da Padova è il santo più popolare del mondo, ma sono in pochi a conoscere la sua storia. Nato in una borghese famiglia di Lisbona, abbandona onori e agi per dedicarsi agli al-tri. Antonio è un grande oratore, il predicatore per eccellenza.

Durante i suoi discorsi trasmette elevati valori spirituali, suggeri-menti per far fronte alle diffi coltà quotidiane. Chiarisce il profondo senso della vita. Il fi lm lancia un messaggio positivo di cui abbia-mo tanto bisogno oggi vivendo in un mondo che sembra allontanar-si sempre più dalla spiritualità, in un mondo in cui ci perdiamo dietro mille inutili affanni della vita senza seguire la strada che ci detta il cuore”.Adesso sta per diffondere un dvd «Sulle orme di Padre Pio, i suoi luoghi, il suo messaggio» prodotto con Gioacchino Marino. Come si snoda il racconto?“E’ un viaggio con il rettore della basilica di San Giovanni Roton-do, Frà Francesco Dileo, sulla vita del Santo che conta oltre un miliardo di fedeli in tutto il mondo. Il rettore della basilica presenta i luoghi in cui è vissuto San Pio da Pietrelcina per far arrivare il suo messaggio a quan-ti, geografi camente lontani, non hanno la possibilità di raggiunge-re i luoghi dove il Santo ha vissu-to. Il dvd è stato patrocinato dai frati di San Giovanni Rotondo. Si

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les reprises; puis on passe au montage et

enfi n à la distribution dans les salles. Pro-

duire un fi lm est comme la naissance d’un

fi ls : doucement on assiste à son voyage

dans le monde ».

Avec le fi lm « Pontormo, un amore eretico »

avez-vous contribué à faire connaître le cé-

lèbre peintre maniériste ?

« Tout à fait. Il s’agissait d’un fi lm que j’ai

produit en 2003, dirigé par le réalisateur

Giovanni Fago. Il était sorti dans les ciné-

mas, avec succès, le 28 mai 2004. Situé

dans la Florence de la renaissance du

XVIème siècle, le fi lm racontait les derniers

jours de vie du peintre Jacopo Carrucci,

mieux connu comme Pontormo et il se

base sur quelques pages du journal intime

du peintre. Pontormo était interprété par

l’acteur américain Joe Mantegna et était

représenté dans sa maturité. C’était une

expérience enthousiasmante ».

Ensuite il est arrivé le fi lm « Antonio, guer-

riero di Dio », avec un autre message ?

« La force de la spiritualité. Il ne s’agit

pas d’un fi lm dédié aux catholiques, mais

pour tout le monde. Il n’est pas un fi lm

religieux sur un Saint, mais il décrit l’his-

toire d’un home, un grand homme qui dé-

fi e les puissants et combat les injustices,

en défendant les plus faibles, humbles et

opprimés et en libérant Padoue des usu-

riers de l’époque. Pour interpréter le Saint

missionnaire, révolutionnaire, docteur de

l’église, j’avais appelé la star espagnole,

célèbre même aux Etats-Unis Jordi Molla

lequel, dans son interprétation pour rendre

vivant et actuel le personnage, s’est inspi-

ré à Pape Jean-Paul II, à Gandhi et à Che

Guevara. Antonio de Padoue est le saint

le plus populaire du monde, mais peu de

personnes connaissent son histoire. Né

dans une famille bourgeoise de Lisbonne,

il abandonne les honneurs et les aises

pour se dédier aux autres. Antonio est un

grand oratoire, le prédicateur parfait. Pen-

dant ses discours il transmet des valeurs

spirituelles élevées, des suggestions pour

faire face aux diffi cultés quotidiennes. Il

explique le profond sens de la vie. Le fi lm

lance un message positif dont nous avons

tant de besoin aujourd’hui en vivant dans

un monde qui semble s’éloigner de plus

en plus de la spiritualité, dans un monde

où nous nous perdons derrière mille inuti-

les essouffl ements de la vie sans suivre la

route que notre cœur nous suggère ».

Maintenant vous êtes en train de lancer un

dvd « Su les traces de Padre Pio, ses lieux,

son message » produit avec Gioacchino

Marino. Comment se déroule le récit ?

« Il s’agit d’un voyage avec le recteur de

la basilique de San Giovanni Rotondo,

Fra Francesco Dileo, sur la vie du Saint

qui a plus d’un milliard de fi dèles dans le

monde entier. Le recteur de la basilique

présente les lieux où Saint Pio de Pietrel-

cina a vécu pour faire arriver son message

à ceux qui, géographiquement loin, n’ont

pas la possibilité d’y aller directement.

Le dvd est sous le patronage des moines

de San Giovanni Rotondo. Il s’agit d’un

fi lm-documente qui représente un voyage

dans lequel on respire l’atmosphère et les

silences des lieux, où chaque coin et cha-

que pierre reconduisent à la grande fi gure

spirituelle de Padre Pio. On entre dans le

couvent, dans la chambre du Saint, dans

le réfectoire, dans le monde de Padre Pio,

un monde fait de prière, de souffrance et

d’amour pour Dieu et pour les fi dèles. On

montre, de plus, le corps mortel du moine

exhumé la nuit du 2 Mars 2008. À travers

les images du dvd, Padre Pio offre un

message d’amour, de foi et d’espérance à

l’humanité. Avec ma femme Lucia di Spi-

rito (journaliste de Sorrisi e Canzoni) j’ai

même offert une copie à Papa Bénit VI°,

pendant une audience en Vatican ».

Quels sont les autres fi lms que vous avez

produit ?

«“Piccole Stelle”, “Chi amerà i miei bam-

bini”, “A vendre”, “Danzon”, “K”, “My fa-

ther”, “Salsa” et beaucoup d’autres ».

Projets pour le futur ?

« Je suis en train de préparer la produc-

tion d’un fi lm-musical-ethnique à tourner

à Naples, avec des musiques originaux

d’artistes de Naples. En outre, je suis prêt

à distribuer dans les cinémas la comé-

die anglaise « Holy Water », histoire d’un

groupe de malfaiteurs ineptes qui, après

avoir assailli un fourgon, au lieu de pren-

dre l’argent, ils se retrouvent avec énor-

me stock de Viagra. Pour s’en libérer ils

le jettent dans un puits d’un village. Les

habitants, en buvant l’eau, sont pris par

un érotisme sans frein. Un fi lm ironique et

irrésistible! Après je pense de passer les

congés d’août dans ma maison-paradis

dans l’ancienne Principauté de Seborga,

sur la frontière de Bordighera Haute, avec

une belle vue sur Monaco, peut-être en

compagnie de mon ami et votre directeur

Ilio Masprone ».

A sinistra,Angelo Bassi e la moglie LuciaDi Spiritoin visitaal Papain piazza S.Pietro.

tratta di un fi lm-documento che rappresenta un viaggio in cui si respira l’atmosfera e i silenzi dei luoghi, dove ogni angolo e ogni pietra riconducono alla grande fi gura spirituale di Padre Pio. Si entra nel convento, nella camera da letto del Santo, nel refetto-rio, nel mondo di Padre Pio, un mondo fatto di preghiera, di sofferenza e di amore per Dio e per i fedeli. Si mostra, tra l’altro, il corpo mortale del frate riesu-mato la notte del 2 marzo 2008. Attraverso le immagini del dvd, Padre Pio regala un messaggio d’amore, di fede e di speranza all’umanità. Una copia, insieme a mia moglie Lucia Di Spirito (gior-nalista a Sorrisi e Canzoni), l’ho regalata anche a Papa Benedetto VI°, nel corso di un’udienza in Vaticano.Quali altri fi lm ha prodotto?“‘Piccole Stelle’, ‘Chi amerà i miei bambini’, ‘A vendre’, ‘Dan-zon’, ‘K’, ‘My father’, ‘Salsa? e tanti altri”.Progetti per il futuro? “Sto preparando la produzione di un fi lm-musical-etnico da girare a Napoli, con musiche originali di artisti partenopei. Inoltre, sono pronto per distribuire nelle sale la commedia inglese “Holy Water”, storia di un gruppo d’inetti malavitosi che, assalito un furgone, invece di accaparrar-si denaro, si ritrovano tra le mani un’enorme partita di Viagra. Per liberarsene la buttano in un pozzo di un paesino. Gli abitanti, dissetandosi, vengono colpiti da erotismo sfrenato. Un fi lm ironi-co e irresistibile!Dopodiché conto di passare le vacanze di agosto in questa mia casa-paradiso dell’antico Prin-cipato di Seborga, sul confi ne di Bordighera Alta, con vista su Monte-Carlo, magari in compa-gnia dell’amico e suo direttore Ilio Masprone”.

Feliciana DI SPIRITO

A due passi da Monaco

In basso,il produttore con lamamma nella loro casaestivadi Seborgain provinciadi Imperia.

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A due passi da Monaco

Seborga (sopra Bordighera, in Provincia di Imperia), 22 aprile:

il Consiglio della Corona, assieme a quello dei Priori, dell’auto procla-matosi Principe di Seborga, dopo la sua scomparsa, che per Statuto avrebbe potuto restare in carica a vita (contrariamente a quello che verrà che regnerà solo per sette anni), aveva scelto una ristretta rosa di nomi, uno dei quali sostituirà Giorgio I° artefi ce di questo fenome-no mediatico che negli anni ha fatto parlare e scrivere molto di se perché voleva che Seborga conquistasse quella “libertà” dal Governo italia-

no che non intende mollare.Tra questi candidati spiccava, e si distanziava dagli altri, il nome di un giovane imprenditore molto noto nel “vero” Principato di Monaco, quando lavorava per il Consolato di Panama occupandosi di business internazio-nali. Il personaggio in questione è il giovane Marcello Menegatto di soli 37 anni (per la cronaca era stato votato

dai Priori con 7 punti, due in più ri-spetto all’altro contendente Pepi Mor-gia) che nasce sportivo, vero appas-sionato di motonautica e poi diventa imprenditore di successo e adesso il tentativo di diventare addirittura Prin-cipe. Sempre per la cronaca l’ultimo dei candidati (con solo due punti, quindi fuori gioco) era l’avvocato Alberto Romano, in allora segretario di Stato del Principato che però non è andato molto bene. La sua candi-datura era stata molto criticata tant’è che probabilmente il suo insuccesso è dovuto proprio al fatto che molti lo volevano ancora Segretario e non candidato. Tutto questo veniva scritto qualche giorno prima che Marcello Menegatto, ormai neo Principe di Seborga, che il Consiglio della Corona si riunisse per decidere sul futuro del candidato prescel-to il quale si assu-merà la responsabilità di proseguire sul pensiero di “Re Giorgio I°” che voleva “staccare” Seborga dallo Stato italiano. Compito non facile per il Principe Giorgio Carbone che si stava giocando, da anni, il proprio prestigio personale anche attraverso iniziative

che non sempre portavano ai risultati sperati, suoi e della popolazione che lo ha sempre e comunque sostenuto. Una per tante: aveva avvicinato SAS il Principe Alberto di Monaco, ma senza grande entusiasmo. Adesso che non cè più qualcuno pensa che i grandi sogni di “Re Giorgio” siano fi niti, che tutte le speranze di vincere questa battaglia burocratica con Roma, possa essere vanifi cato. Tanti tentativi, tante idee erano emerse, ma forse erano mancate le capacità di arrivare al risultato perché partivano dal fatto

che il Principe (anzi, l’amico Giorgio) era considerato uomo bat-tagliero certo, ma non di grandi...romane. E’ sempre stato uomo di azione, ma non il diplomatico-politico che poteva avvicinare le istituzioni in ma-niera diretta. A Roma gli mancava, forse, la o le persone che potessero svolgere il

ruolo di intermediazione, indispensa-bile per certi compiti. Probabilmente “Re Giorgio”, consapevole delle sue ragioni, sperava di arrivare ugualmen-te pensando di avere tutte le ragioni dalla sua e che il passo successivo fosse un Diritto acquisito. Così non è

E’ Marcello Menegatto,il nuovo Principe di Seborga

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A quelques pas de Monaco

stato e la speranza che questo “distac-co” da Roma possa ancora arrivare verrà assunto dal nuovo Podestà oggi, appunto, Marcello Menegatto. Un paio di giorni prima della nomina, il nostro direttore Ilio Masprone, ave-va sostenuto ed inneggiato l’imprendi-tore Marcello Menegatto, sulle pagine web della Gazzetta di Seborga (ancora visibile) perché convinto che solo un manager possa riuscire a rilanciare il piccolo Principato. E così è stat0 ed oggi è soddisfatto per aver portato – se non altro – un po’ di fortuna al neoeletto “Principe” che adesso dovrà però dimostrare, soprattutto ai sebor-

ghini, di essersi meritato quel titolo.L’imprenditore Maurizio Menegatto, scelto dal popolo per una manciata di voci: 89 contro 67 è – di fatto – il nuovo regnante. Colui il quale con-tinuerà la volontà indipendentista di Giorgio Carbone. Il suo programma è semplice: investire e convincere altri a farlo nell’interesse generale come, ad esempio, realizzare un Palazzo del Governo, creare operazioni immobi-liari che porti lavoro nel Paese. E’ stato eletto con il principio secondo cui gli elettori hanno preferito l’uovo oggi che la gallina (proposta Morgia) domani, scrive La Stampa. Il Principe, sposato con la bellissima straniera, Nina Dòbler, di sangue blu davvero, ha già creato il suo Governo e, quanto prima, comincerà ad enunciare i suoi dettami principeschi. Saranno accolti con entusiasmo? Ai posteri lardua sentenza...Buon lavoro Principe.

Marcello Menegatto,

Nouveau Prince

de Seborga

Seborga (derrière Bordighera,

en Province d’Imperia), 22

avril: le Conseil de la Couronne,

avec celui des Priori, du Prince de Seborga

(autoproclamé), après sa disparition, qui

pour Statut aurait pu rester en place à vie

(contrairement à ce qui viendra qu’il régnera

seulement pour sept ans), avait choisi peu

de noms, un des quels remplacera Giorgio

I° auteur de ce phénomène médiatique qui

au cours des années a fait parler et écrire

beaucoup parce qu’il voulait que Seborga

conquérait cette « liberté » du Gouverne-

ment italien qui n’entend pas lâcher. Parmi

ces candidats il se distançait des autres le

nom d’un jeune entrepreneur très connu

dans la « vraie » Principauté de Monaco,

quand il travaillait pour le Consulat de Pa-

nama en s’occupant de business internatio-

nal. Le personnage en question est le jeune

Marcello Menegatto, 37 ans, (qui avait été

voté par les Priori avec 7 points, deux en

plus par rapport à l’autre adversaire Pepi

Morgia) sportif, vrai passionné de motonau-

tique et ensuite il devient entrepreneur de

succès et maintenant le tentative de deve-

nir même Prince. Le dernier candidat (avec

seulement deux points) était l’avocat Alberto

Romano, à ce moment là secrétaire d’État

de la Principauté qui cependant n’est pas

allé trop bien. Sa candidature avait été bien

critiquée et probablement son échec est dû

au fait que la plupart des gents le voulaient

encore Secrétaire et non candidat.

Tout ceci était écrit quelques jours avant que

le Conseil de la Couronne se réunissait pour

prendre une décision sur le futur du candi-

dat choisi, qui s’assumera la responsabilité

de continuer la pensée de « Roi Giorgio I° »

qui voulait « détacher » Seborga de l’État ita-

lien. Un rôle pas facile pour le Prince Giorgio

Carbone quia mis en jeu pendant des an-

nées son prestige personnel aussi à travers

des initiatives qui pas toujours ont mené aux

résultats espérés, par lui et par la population

qui l’a toujours et malgré tout soutenus.

Un exemple: il avait approché SAS le Prince

Alberto de Monaco, mais sans un grand en-

thousiasme. Et aujourd’hui qu’il n’est plus

là quelqu’un pense que les grands rêves

de « Roi Giorgio» sont fi nis, que toutes les

espoirs de vaincre cette bataille bureaucrati-

que avec Rome, puissent être rendues vain.

Les idées et les initiatives étaient nombreu-

ses, mais peut être qu’il n’y avait pas la ca-

pacité d’arriver au résultat. Le Prince était

considéré un homme batailleur, un homme

d’action, mais pas un diplômât-politique qui

pouvait approcher les institutions en maniè-

re directe. À Rome il lui manquait, peut-être,

la ou les personnes qui pouvaient avoir le

rôle de médiation, indispensable pour cer-

taines tâches. Probablement « Roi George

», conscient de ses motifs, espérait arriver

également. Mais les choses sont allées dif-

féremment et l’espérance que ce « détache-

ment » de Rome puisse encore se produire

sera assumée par le nouveau Podestà, Mar-

cello Menegatto.

Une paire de jours avant la nomination, notre

directeur Ilio Masprone, avait soutenu et en-

couragé l’entrepreneur Marcello Menegatto,

sur les pages web de la Gazette de Seborga

(encore visible) parce que il était convaincu

que seulement un manager peut arriver à re-

lancer la petite Principauté. Aujourd’hui il est

satisfait pour avoir porté un peu de bonheur

au nouvel « Prince » qui devra montrer, sur-

tout aux seborghini, d’avoir mérité le titre.

L’entrepreneur Maurizio Menegatto, seu-

lement quelques votes en plus par rapport

à son adversaire: 89 contre 67 est le nou-

veau régnant. Il continuera la volonté indé-

pendantiste de Giorgio Carbone. Son pro-

gramme est simple: investir et convaincre

d’autres personnes à faire le même dans

l’intérêt général comme, par exemple, réa-

liser un Palais du Gouvernement, créer des

opérations immobilières qui portent du tra-

vail dans le Pays. Il a été élu avec le principe

selon lequel les électeurs ont préféré l’œuf

d’aujourd’hui que la poule de demain, écrit

la Presse.

Le Prince, épousé avec une belle étrangère,

Nina Dòbler, de sang bleu, a déjà créé son

Gouvernement et il commencera à énoncer

ses dispositions. Seront-elles accueillies

avec enthousiasme? Qui vivra verra.

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A cura di Martina [email protected]

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Sanremo, negozi apertila domenica per tuttal’estate in Via Matteotti

In un momento di persistente crisi economica che sta pesando in partico-lar modo sul commercio, e malgrado i lavori per la pedonalizzazione della strada che, anche a causa del nuovo blocco, stanno penalizzando ulterior-mente molte attività, i negozianti di via Matteotti, salotto sanremese dello shopping, hanno deciso di dare vita ad una serie di iniziative per contra-stare la contrazione delle vendite e nel contempo contribuire anche ad una nuova immagine turistica della città. Dopo la sinergia con Comune e Casinò per l’ eccezionale evento Poker Stars del mese scorso, un’altra di queste iniziative sarà l’apertura domenicale delle attività per tutta l’estate. All’idea hanno già aderito circa 50 attività commerciali della strada e il numero, ma il numero è destinato ancora ad aumentare. Per agevolare l’attività commerciale e rea-lizzare al meglio l’iniziativa il Civ di Via Matteotti “Centro dello Shopping”

ha chiesto al Sindaco Maurizio Zoc-carato e agli Assessori competenti di rendere pedonale alla domenica tutta la strada. Lo era già nel tratto Cinema Centrale-Casinò e ovviamente nel tratto già pedonalizzato o interessato dal cantiere. Da domenica 18 aprile lo è anche nel tratto che va da Piazza Colombo al Teatro Ariston: la Giunta comunale ha infatti risposto tempesti-vamente e positivamente alla richiesta avanzata dal Civ. Dunque dal mese scorso anche Via Matteotti ha i negozi aperti.Lo stesso Centro integrato della Via, nel sollecitare un rapidissimo sblocco dei lavori nel cantiere, ha in calendario anche altre iniziative per confermare la sua vocazione di soggetto attivo per il rilancio della città di Sanremo. Un ruolo che i commercianti svolgono nonostante la crisi e con ulteriori sforzi economici per mantenere la forza lavoro nelle diverse attività.

Sanremo, magasins

ouverts le dimanche

pour tout l’été

en rue Matteotti

Dans un moment de crise éco-

nomique qui pèse particulière-

ment sur le commerce, et mal-

gré les travaux pour le renouvellement de la

rue qui pénalisent ultérieurement beaucoup

d’activités, les commerçants de rue Mat-

teotti, le salon du shopping de Sanremo, ont

décidé de commencer une série d’initiatives

pour contraster la contraction des ventes et

entretemps contribuer à une nouvelle image

touristique de la ville.

Après la collaboration avec la Municipalité

et le Casino pour l’exceptionnel évènement

Poker Stars du mois passé, une autre de

ces initiatives sera l’ouverture des activités

commerciales même le dimanche pendant

toute l’été.

Environ 50 activités commerciales de la rue

ont déjà adhéré à l’idée, mais le nombre est

destiné encore à augmenter.

Pour faciliter l’activité commerciale et réali-

ser au mieux l’initiative le Civ de rue Mat-

teotti « Centre du Shopping » a demandé

au Maire Maurizio Zoccarato et aux adjoints

compétents de rendre, les dimanches, pié-

tonne toute la rue. La rue était déjà inter-

dite au trafi c dans la partie entre le Cinéma

Centrale-Casinò et évidemment dans le trait

déjà piétonne ou intéressé par le chantier.

A’ partir de dimanche 18 avril même la partie

qui va de Place Colombo au Théâtre Ariston

sera piétonne: la Commission communale

en effet a répondu positivement à la de-

mande avancée par le Civ. Donc à partir du

mois passé rue Matteotti aussi a les maga-

sins ouverts.

Le même Centre intégré dans la rue, en

souhaitant un très rapide déblocage des

travaux dans le chantier, a en calendrier

d’autres initiatives pour se confi rmer sujet

active pour le lancement de Sanremo.

Un rôle que les commerçants déroulent

malgré la crise et avec des ultérieurs efforts

économiques pour maintenir les salariés

dans les différentes activités.

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A quelques pas de Monaco

A due passi da Monaco

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Tra le manifestazioni più interessanti per il mese di maggio, un concorso fotografi co negli splendidi Giardini Hanbury appena dopo la ex frontiera e prima di Ventimiglia. Dureranno però fi no al tre maggio le iscrizioni per prendere parte al concorso fotografi co a premi “Obiettivo Hambury”. Si tratta di un’iniziativa che culminerà il trenta maggio con la solenne premiazione e che serve alla promozione ed alla conoscenza dei giardini botanici Hambury di Grimaldi. Il concorso si articola in due sezioni: “tema libero” (natura, ar-chitettura, paesaggio, colore, sentimenti, emozioni) e “Rosa, rosae”. Al termine saranno premiati i primi tre classifi cati di ogni sezione. Gli scatti fotografi ci dovranno essere effettuate scattate all’interno dei Giardini Botanici, mentre il bando e la modulistica possono essere comodamente scaricati dal sito uffi ciale del Centro www.giardinihanbury.com, comunque, per ulteriori informazioni contattare pure telefonicamente il seguente numero 0184.229507.

Concorso fotografi coper i giardini Hambury

Concours photographique pour

les jardins Hambury

Parmi les manifestations les plus intéressantes du mois

de mai, un concours photographique dans le merveilleux

Jardins Hanbury juste après l’ex frontière et avant Vinti-

mille. Les inscriptions pour participer au concours photographique «

Obiettivo Hambury » seront ouvertes jusqu’au trois mai. Il s’agit d’une

initiative qui culminera le trente mai avec la solennelle remise des prix

et qui sert à la promotion et à la connaissance des jardins botaniques

Hambury de Grimaldi.

ùLe concours est organisé en deux sections: « thème libre » (nature,

architecture, paysage, couleur, sentiments, émotions) et « Rose, ro-

sae ».

Au terme les premiers trois classifi és de chaque section se-

ront récompensés. Les photos devront être effectuées à l’in-

térieur des Jardins Botaniques, alors que l’avis et les modules

peuvent être téléchargée du site offi ciel du Centre www.giardini

hanbury.com, de toute façon, pour tous renseignements est pos-

sible de contacter aussi téléphoniquement le numéro suivant

(0039)0184.229507.

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Page 76: IL FOGLIO ITALIANO - MAGGIO/GIUGNO'10

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Cinque ÍÍÍÍÍ & Tre Alta Pusteria:in vacanza con il cavallo

La vacanza con gli amici a quattro zampe a volte può essere complicata, non sempre si trovano strutture che accolgono anche gli animali.Se poi si ha in mente di portare con sé il cavallo... la faccenda diventa ancora più complessa!Ma una soluzione c’è allo Sport & Kurhotel Bad Moos**** di Sesto (Bz) in Alta Pusteria.Il proprietario dell’albergo, Erwin Lanzinger, è infatti un grande ap-

passionato di cavalli e per questo dà volentieri in uso le proprie scuderie per chi in vacanza ci va con il cavallo. Situato nella splendida val Fiscalina, lo Sport & Kurhotel Bad Moos sorge in mezzo alla natura, in un ambiente ancora incontaminato, ideale per le passeggiate a cavallo: alle malghe Nemes e Coltrondo, alla Croda Rossa-Passo Monte Croce oppure al rifugio Tre Scarperi, nella Valle di Dentro. www.badmoos.it

Le Fontanelle, a casa con charme nel Chianti senese

Il fascino antico della campagna se-nese, i colli e le vigne del Chianti, il silenzio e uno dei panorami più belli del mondo, e poi la calda atmosfera di una casa in pietra dove nulla è stato lasciato al caso: Le Fontanelle è questo e molto altro ancora. Un cinque stelle dove il lusso è qualcosa di sussurrato, di intimo e vero; dove tutto concorre a fare di una vacanza un’esperienza d’emozione. L’alber-go sovrasta una valle silenziosa in

contrada Pianella a Castelnuovo Berardenga nel cuore del Chianti. La struttura nasce dal restauro at-tento di un casale del XIII secolo di cui ha conservato gran parte dei ma-teriali originali, tra cui le piccole fonti di pietra che raccoglievano l’acqua e che oggi danno il nome al

posto. Il ristorante La Colonna, la Spa con sauna, bagno turco, vasca idro-massaggio, palestra e piscina interna riscaldata, la biblioteca e il giardino botanico ricco di erbe aromatiche completano l’offerta de Le Fontanelle che alla naturale bellezza del luogo, sposa l’esclusività di un servizio im-peccabile, fatto di attenzioni discrete e di ascolto delle esigenze di ciascun ospite.ww.hotelfontanelle.com

Alta Puseria: en

vacance avec le cheval

La vacance avec les amis à

quatre pattes peut être parfois

diffi cile, pas toujours on trouve

les structures qui accueillent même les ani-

maux. Et si on pense d’amené son propre

cheval...la chose devient encore plus com-

plexe !

Mais une solution existe : le Sport & Kurhotel

Bad Moos*** de Sesto (Bz) en Alta Pusteria.

Le propriétaire de l’hôtel, Erwin Lanzinger

est, en fait, un grand passionné de Chevaux

et pour ce motif il prête volontiers ses écu-

ries pour ceux qui partent en vacances avec

leur cheval.

Situé dans la merveilleuse vallée Fiscalina,

le Sport & Kurhotel Bad Moos s’élève dans

la nature, dans un environnement encore

incontaminé, idéal pour les promenades à

cheval: aux Malghe Nemes et Coltrondo,

à la Croda Rossa-Passo Monte Croce ou

bien au refuge Tre Scarperi, dans la Valle di

Dentro.

www.badmoos.it

Le Fontanelle,

à la maison avec

charme dans

le Chianti de Sienne

Le charme ancien de la campa-

gne de Sienne, les collines et les

vignobles du Chianti, le silence

et un des plus beaux panoramas du monde,

et ensuite l’ambiance chaude d’une maison

en pierre où rien a été laissé au hasard: Le

Fontanelle est ceci et beaucoup d’autre.

Un cinq étoiles où le luxe est quelque chose

de chuchoté, intime et vrai; où tout parti-

cipe à faire d’une vacance une expérience

d’émotion.

L’hôtel domine une vallée silencieuse en

contrada Pianella à Castelnuovo Berarden-

ga dans le cœur du Chianti.

La structure naît de la restauration attente

d’une ferme du XIII siècle dont on a conservé

une grande partie des matériels originaux,

parmi lesquels les petites sources en pierre

qui ramassaient l’eau et qu’aujourd’hui don-

nent le nom à la place.

Le restaurant La Colonna, la Spa avec sau-

na, le bain turc, bassin pour hydro massage,

salle de sport et piscine interne réchauffée,

la bibliothèque et le jardin botanique riche

d’herbes aromatiques complètent l’offre de

Le Fontanelle qui à la naturelle beauté du

lieu, ajoute l’exclusivité d’un service impec-

cable, fait d’attentions discrètes et d’écoute

de toutes exigences des hôtes.

www.hotelfontanelle.com

FoglioMonaco 127 DEF.indd 74FoglioMonaco 127 DEF.indd 74 9-05-2010 23:57:269-05-2010 23:57:26

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Cinq ÍÍÍÍÍ & Trois

2 nuove stelle A Tirolo17 punti e 3 cappelli GaultMillau, 4 cucchiai Aral Sch-lemmer Atlas, 4 “Feinschmecker F”, 15 punti Espresso, 86 punti Gambero Rosso: è l’elenco dei prestigiosi riconoscimen-ti assegnati alla “Trenkerstube” dell’Hotel Castel***** di Tirolo (BZ), che da quest’anno vanta anche 2 Stelle Michelin. Il protagonista è Gerhard Wieser, Chef stellato dell’Hotel Ca-stel della Famiglia Dobitsch, il cui motto è: “l’arte culinaria è un modo di presentare agli ospiti una terra e la sua cultura”. Assaporando i suoi piatti si ha la sensazione di entrare in profondità nel territorio e nelle tradizioni di Tirolo. Il risto-rante gourmet “Trenkerstube” inserisce l’arte culinaria in un ambiente di charme, un vero e proprio “gioiello” all’interno dell’hotel. Rustici soffi tti e pareti in legno, tavole apparec-chiate a regola d’arte, avvolgono gli ospiti in un’atmosfera accogliente. La creatività culinaria dello chef stellato Gerhard Wieser si contraddistingue per l’amore verso gli elementi del sud, alla scoperta di una cucina alpina-mediterranea. Alla cucina si accompagna passione e dedizione dell’esperto som-melier Markus Thaler che seleziona i vini migliori. Il Castel è membro degli “Euro-Toques Restaurants”, associazione che raggruppa cuochi eccellenti, la “Trenkerstube” fa parte de “L’Art de Vivre”, un’organizzazione che riunisce i migliori ristoranti e hotel gourmet in Germania, Austria e Alto Adige.www.dorf-tirol.it

Capri Palace Hotel & Spa

Icona dell’accoglienza a cinque stelle, il Capri Palace Hotel & Spa di Anacapri è molto di più di un albergo: è innanzitutto un’esperienza che coinvolge i cinque sensi all’insegna dell’eleganza, della ricercatezza, del dettaglio mai casuale. Dalla cucina al benessere, dall’arte che pervade ogni ambiente al servizio impeccabile, tut-to concorre a fare di questo luogo un modello di grazia ed ospitalità. Tutte le camere sono arredate e decorate in caldo stile mediterraneo e hanno dotazioni all’avanguardia. Le suite, omaggio ai grandi dell’arte contempo-ranea e alle “divine” dello spettacolo, hanno piscine private e grandi vasche di design. La suite più prestigiosa è la Penthouse Suite, dedicata a Gwyneth Paltrow: un appartamento di 150 mq all’ultimo piano dell’albergo con piscina privata e giardino pensile di 300 mq che gode di uno splendido

panorama sul Golfo di Napoli e l’isola di Ischia. Fiore all’occhiello del Capri Palace è la sua Spa, la Capri Beauty Farm, considerata oggi uno dei più rinomati centri benessere d’Euro-pa. L’eccellenza si

esprime anche a tavola con il ristoran-te “L’Olivo”, due Stelle Michelin, gui-dato dal giovane chef Oliver Glowig. Non ultimo Il Riccio, ristorante e Beach club dell’albergo, nato dalla ristrutturazione di uno dei locali storici dell’isola, sopra la celebre Grotta Azzurra, ridisegnato nei colori del bianco e dell’azzurro, frutto di in-terventi di artigiani d’eccellenza. Dal 2001 l’albergo fa parte del prestigioso gruppo “The Leading Small Hotels of the World” e si distingue per l’elenco dei premi e dei riconoscimenti inter-nazionali che ha ricevuto negli ultimi anni. Forbes lo elenca tra i migliori alberghi del pianeta nel 2009, già “Favorite Medical/Thermal Spa” per i lettori di Condé Nast Traveller 2008 e Best Hotels in the World per la gastronomia per Condé Nast Traveller nel 2007.www.capripalace.com

A Tirolo deux nouvelles étoiles brillent

17 points et 3 chapeaux Gault Millau, 4 cuillères Aral

Schlemmer Atlas, 4 « Feinschmecker F », 15 points Es-

presso, 86 points Gambero Rosso: c’est la liste des pres-

tigieuses reconnaissances assignées à la « Trenkerstube » de l’Hôtel

Castel ***** de Tirolo (BZ), que depuis cette année a obtenu même 2

étoiles Michelin. Le protagoniste est Gerhard Wieser, Chef de l’Hôtel

Castel de la Famille Dobitsch, dont la devise est : « l’art culinaire est

une façon de présenter aux hôtes une terre et sa culture ».

Et c’est vrai: en savourant ses plats on a la sensation d’entrer plus en

profondeur dans le territoire et dans les traditions de Tirolo. Le restau-

rant gourmet « Trenkerstube » insère le sublime art culinaire dans une

ambiance élégante et de un charme, en représentant un véritable «

bijou » à l’intérieur de l’hôtel.

Des plafonds rustiques et des murs en bois, tables préparées à règle

d’art, tout ceci enveloppe les hôtes dans une atmosphère chaude et

accueillante. La créativité culinaire du chef Gerhard Wieser est carac-

térisé par l’amour vers les éléments du sud, à la découverte d’une

cuisine alpin-méditerranéenne à travers l’utilisation de techniques de

travail les plus modernes.

À la cuisine on accompagne la passion du bon sommelier Markus

Thaler qui sélectionne les vins meilleurs. Le Castel est membre des «

Euro Toques Restaurants », une association européenne qui regroupe

les cuisiniers excellents, alors que la « Trenkerstube » fait déjà partie

de « l’Art de Vivre », une organisation qui réunit les meilleurs restau-

rants et hôtels gourmet en Allemagne, Autriche et Alto Adige.

www.dorf-tirol.it

Capri Palace Hotel & Spa

Icone de l’hôtellerie à cinq étoi-

les, le Capri Palace Hotel & Spa

de Anacapri est beaucoup plus

qu’un simple hôtel : il est d’abord un’ expé-

rience qui implique tous les cinq sens avec

son élégance, soin et détails. De la cuisine

au bien être, l’art qui se répand chaque piè-

ces, au service impeccable, tous joue à ren-

dre ce lieu un modèle de grâce et hospitalité.

Toutes les chambres son meublées et déco-

ré dans le chaud style méditerranéen et elles

ont un équipement à l’avant-garde. Les sui-

tes, hommage aux grands de l’art contem-

porain et aux divinités du spectacle, ont des

piscines privées e des baignoires de design.

La suite la plus prestigieuse est la Penthouse

Suite, dédié à Gwynet Paltrow : un apparte-

ment de 150 m2 au dernier étage avec pisci-

ne privé et jardin penché de 300 m2 qui a un

panorama exceptionnel sur le Golfo di Napoli

et l’Ile de Ischia. Le chef d’œuvre du Capri

Palace est son Spa, la Capri Beauty Farm,

considéré aujourd’hui un des plus connus

centres de bien-être d’Europe. L’excellence

s’exprime même à table, avec le restaurant

L’Olivo, deux étoiles Michelin, conduit par

le jeune chef Oliver Glowig. En suite il y a Il

Riccio, restaurant et Beach Club de l’hôtel,

né de la restructuration d’un des bâtiments

historiques de l’ile, dans la célèbre Grotta

Azzurra, renouvelé dans les couleurs bleu et

blanc et résultat d’interventions de grands

artisans. Depuis 2001 l’hôtel fait partie du

prestigieux groupe « The Leading Small Ho-

tels of the World » et il est caractérisé par

tous les prix et les appréciations internatio-

nales qu’il a obtenues. Forbes le reconnait

comme un des meilleurs hôtels de la planète

en 2009, il était déjà “Favorite Medical/Ther-

mal Spa” pour les lecteurs de Condé Nast

Traveller 2008 et Best Hotels in the World

pour Condé Nast Traveller en 2007.

www.capripalace.com

A cura di Claudio [email protected]

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Cura d’orto contro lo stress

Pomodori, carote e insalata. Ma anche zucchine, melanzane, asparagi e carciofi . Sono i nuovi ingredienti di una dieta antistress, a patto che si seguano dalla semina al raccolto, che si coltivino insomma. All’Antica Corte Pallavicina Relais di Polesine Par-mense (PR) lo chef Massimo Spigaroli accompagna alla scoperta dei segreti dell’orto. Un viaggio che parte dalla preparazione del terreno, passa dalla semina dei prodotti e arriva alla gran-

de soddisfazione del raccolto. E prosegue con le-zioni per imparare a cucinare e con-servare gli ortaggi. Una tendenza che ha nella fi rst lady statunitense Mi-chelle Obama una fan entusiasta. L’Antica Corte Pallavicina Relais propone un corso di lezioni, ognuna della durata di

circa 3 ore e con inizio alle ore 18. In ogni incontro si affrontano tutti i passaggi, dalla semina alla prepara-zione di un piatto, e alla fi ne di ogni lezione viene consegnata una cassetta con la verdura degli orti dell’azienda agricola. Ogni lezione ha un costo di 50 euro. Le prossime date sono: 7 giugno, 5 luglio, 2 agosto, 6 settem-bre, 4 ottobre, 1 novembre 2010.www.acpallavicina.com/relais

Jardin potager

contre le stress

Tomates, carottes et salade.

Mais aussi courgettes, aubergi-

nes, asperges et artichauts.

Ce sont les nouveaux ingrédients d’un ré-

gime antistress, à condition qu’on les suit de

semailles à la récolte, bref, il faut les cultiver.

À l’Antica Corte Pallavicina Relais de Polesi-

ne Parmense (PR) le chef Massimo Spigaroli

accompagne à la découverte des secrets

du jardin potager.

Un voyage qui part de la préparation de la

terre, passe par les semailles des produits et

arrive à la grande satisfaction de la récolte.

Et il continue avec des leçons pour appren-

dre à cuisiner et à conserver les légumes.

Une tendance qui a la fi rst lady américaine

Michelle Obama comme supportrice en-

thousiaste.

L’Antica Corte Pallavicina Relais propose un

cours, organisé en séances de 3 heures qui

commencent à 18h. Pendant chaque ren-

contre on étudie tous les passages, des se-

mailles à la préparation d’un plat, et à la fi n

de chaque leçon on offre aux étudiants une

boite des légumes de la ferme.

Chaque cours coûte 50 euros. Les dates

prochaines sont: 7 juin, 5 Juillet, 2 août, 6

septembre, 4 octobre, 1 novembre 2010.

www.acpallavicina.com/relais

Cinque ÍÍÍÍÍ & Tre

A Sanremo, il Civ di “Luce a San Siro” organizza la quinta edizione di “Vini in Teatro” che si svolgerà venerdì sette maggio nei locali della Federazione Operaia di Via Corradi e le vie del Civ e in Piazza San Siro, nel cuore antico della città dei fi ori. La manifestazione, che ormai è arrivata alla sua quinta edizione, dato il grande affl usso di visitatori dell’anno scorso, come novità prevede la realizzazione di un percorso enologico. I visitatori potranno, infatti, acquistare - al prezzo di 5,00 Euro - il particolare bicchiere completo di sacca girocollo che darà che diritto di degustare gli oltre 300 vini delle più prestigiose 140 case vinicole italiane. L’evento avrà inizio alle 11 del mattino e proseguirà fi no alle 21 della sera. I negozi, per l’occasione allestiranno, per tutta la giornata, vetrine a tema, i ristoranti proporranno particolari menù e altri locali intrattenimenti musicali, mentre alcuni attori della compagnia del Teatro Senza Confi ni di Genova, specializzati nel repertorio dell’improvvisazione, animeranno le vie e le piazze limitrofe al luogo dove si svolge la manifestazione.

A Sanremo “Vini in Teatro”,quinta edizione

À Sanremo

« Vins en Théâtre »,

cinquième édition

À Sanremo, le Civ de « Luce a

San Siro» organise la cinquième

édition de Vini e Teatro (Vins

en Théâtre) qui aura lieu vendredi sept mai

dans les locaux de la Fédération Ouvrier de

rue Corradi et les rues du Civ (centre intégré

de rue) et en Piazza San Siro, dans le cœur

ancien de la ville des fl eurs.

La manifestation, qui est arrivée à sa cin-

quième édition, vue la grande affl uence de

visiteurs de l’année passée, prévoit la réali-

sation d’un parcours œnologique.

Les visiteurs pourront acheter - pour 5.00

Euros - le particulier verre pour la dégusta-

tion qui leur donnera le droit à déguster plus

que 300 vins des plus prestigieuses 140

maisons vinicoles italiennes.

L’évènement commencera à 11 heures le

matin et se terminera à 21 heures le soir.

Les magasins, pour l’occasion organiseront,

pour toute la journée, des vitrines à thème,

les restaurants proposeront des menus spé-

ciaux et d’autres locaux des divertissements

musicaux, pendant que quelques acteurs

de la compagnie du Teatro Senza Confi ni de

Gène, spécialisés dans l’improvisation, ani-

meront les rues et les places autour du lieu

où la manifestation se déroulera.

Cinq ÍÍÍÍÍ & TroisFoglioMonaco 127 DEF.indd 76FoglioMonaco 127 DEF.indd 76 9-05-2010 23:57:309-05-2010 23:57:30

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Alfonso Signorini“Chanel”Casa Editrice Mondadori225 pagine18,00 Euro

E’ primavera, tempo di vetrine, di shopping, di Chanel!Un mito dello stile, una vita da pro-tagonista anche sul piccolo schermo, dove una perfetta Audrey Tautou l’ha interpretata nel bel fi lm “Coco avant Chanel”.Dopo essersi cimentato nella splendi-da biografi a della Callas, recensita nel numero 107 del Foglio, Signorini si è immerso nella ricerca di fatti, nomi e luoghi corredati da date precise, e con il tocco garbato che lo contraddistin-gue, ci ha fornito un ritratto minuzioso del personaggio Chanel, dalla povera e triste infanzia all’enorme successo ottenuto in tutto il mondo.Senza Coco e la sua vita da favola, la moda non sarebbe la stessa, perché è lei che ha liberato le donne dalla schiavitù del corsetto, lei che ha inventato il tubino nero, il giacchi-no sciolto sui fi anchi, il nastro sul cappello “batelier” e la camelia sul risvolto del tailleur, le perle e le mor-bide cinture a catenella.Era nata nel 1883, ma fi n da bam-bina appartenne al Novecento: spregiudicata, decisa, in una parola, moderna.In ambito sentimentale, un solo grande amore e molte delusioni che però non fecero altro che rinforzare il suo carattere, e tante frequentazioni famose tra le quali spiccano i nomi di Stravinskij, Picasso, Cocteau.Sempre fedele alle sue ambizioni e alle sue idee, nell’ultimo capitolo si apprende che, nella Parigi occupata dai tedeschi, Mademoiselle Chanel fece parte di una lista redatta dai servizi segreti britannici come “per-sona di cui potersi fi dare in caso di necessità”.Non male per una stilista.

Lorella Zanardo“Il corpo delle donne”Casa editrice FeltrinelliPagine 20813,00 euro

Era il 2009 quando la scrittrice Lorella Zanardo aveva realizzato il documentario “Il corpo delle don-ne”, una vera e propria denuncia per immagini di una televisione che ha strumentalizzato, omologato e fortemente anche umiliato la figura femminile, con il beneplacito, però, della parte presa in causa.Donne finte, non più originali e poco inclini alle imperfezioni (specialmente quelle estetiche) che sfoggiano il loro volto e il loro corpo orgogliosamente, pensando di aver trovato la strada per il succes-so, quando invece hanno fatto solo una bella iniezione di silicone al cervello, oltre che alle labbra.Ora, dopo un anno, di questo do-cumentario si continua a parlare, lo si proietta ancora nelle scuole e alle conferenze: ed è per questo che la sua autrice, la Zanardo appunto, ha deciso di metterlo in un libro, scrivendo nero su bianco tutti i retroscena, ovvero tutto ciò che è accaduto durante la promo-zione del video e di come adulti & adolescenti si sono accostati alla sua visione.E la missione di questo libro omonimo “Il corpo delle donne”, è pur sempre la stessa, come dice Lorella nel suo blog: “La vera rivoluzione non è spegnere la televisione, ma guardarla con consapevolezza”.E vedere l’effetto che fa. E non sempre l’effetto che ne riceviamo è positivo: sovente la donna ne esce male, troppo per essere parte dell’universo “uomo”.Ma tant’è questo è ciò vogliamo, o meglio è quello che ci propinano.

Letture

Alfonso Signorini“Chanel”Ed. Mondadori225 pages18,00 Euro

C’est le printemps, temps de vitrines, de shopping, de Chanel!Une légende du style, une vie de protagoniste même sur le petit écran, interprété par la parfaite Audrey Tautou dans le beau fi lm « Coco avant Chanel ».Après avoir travaillé à l’excellente biographie de Mme Callas, déjà dé-crite dans l’édition n°107 de Il Foglio Italiano, Signorini s’est plongée dans la recherche de faits, noms et lieux accompagnés de dates précises, et avec son délicatesse caractéristique nous a fourni un portrait minutieux du personnage Chanel, de la pauvre et triste enfance à l’énorme succès obtenu dans le monde entier.Sans Coco et sa vie de fable la mode ne serait pas la même, parce que c’est elle qui a libéré les femmes de l’esclavage du corset, elle qui a inven-té la petite robe noire, la petite veste dénoué sur les fl ancs, le ruban sur le chapeau «batelier » et le camélia sur le revers du tailleur, les perles et les souples ceintures à chaine.Elle était née en 1883, mais depuis enfant appartint aux XX siècle : ef-frontée, décidée, dans un mot, moder-ne. Dans le domaine sentimentale elle a eu un seul grande amour et beau-coup de renforcèrent son caractère, et beaucoup de fréquentations célèbres parmi lequel des personnages comme Stravinski, Picasso, Cocteau. Toujours fi dèle à ses ambitions et à ses idées, dans le dernier chapitre on apprend que, dans une Paris occupée par les allemands, Mademoiselle Chanel fi t partie d’une liste rédigée par les ser-vices secrets britanniques comme « personne dont pouvoir avoir confi ance en cas de nécessité ».Pas mal pour une styliste.

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Lectures

Lorella Zanardo“Il corpo delle donne”(Le corps des femmes)Editeur Feltrinelli208 pages13,00 Euro

En 2009 l’écrivaine Lorella Zanardo avait réalisé le documentaire « Le corps des femmes », une véritable dénonce à travers des images d’une télévision qui a utilisé, homologué et aussi humilié la fi gure féminine, avec le consentement de la partie prise en cause.Femmes fausses, qui ne son plus originaux et peu inclines aux imper-fections (spécialement celles esthéti-ques), qui montrent leur visage et leur corps avec fi erté, en pensant d’avoir trouvé la voie pour le succès, mais elles ont fait une belle injection de silicone au cerveau, pas seulement à leurs lèvres.Aujourd’hui, un an après, on parle encore de ce documentaire, et on le passe encore dans les écoles et aux conférences : c’est pour cette raison que son autrice a décidé d’en réaliser un livre, en écrivant noir sur blanc tous l’arrière-scène, ou bien tout ce qui s’est passé pendant la promotion du vidéo et comme adultes et ados ont réagi à cette vision.Le but de ce livre homonyme « le corps des femmes », est aussi toujours la même, comme dit Lorella dans son blog: « La vraie révolution n’est pas celle d’éteindre la télévision, mais de la regarder avec conscience. »Et voir l’effet qui fait. Pas toujours l’effet que nous en recevons est positif : souvent la femme en sort mal, trop pour être une partie de l’univers « homme ». Mais de toute façon c’est ce que nous voulons, ou mieux c’est ce qu’on nous serve.

Carlo Fruttero“Mutandine di chiffon”Editeur Mondadori248 pages12,95 Euro

« Je me demande ? Pourquoi « rétribuées » ces mémoires ? Parce que, sauf deux ou trois exceptions, elles ont été écrites après la demande de divers journaux, hebdomadaires, revues, livres qui nécessitaient d’une préface, et naturellement payées. Il ne s’agit donc pas d’une autobio-graphie ou d’un aveu à la manière d’Alfi eri ou de Rousseau. Ils me demandaient quelque chose sur ma première cigarette, sur le langage obscène des enfants, sur les châteaux piémontais, sur la raison pour laquel-le j’avais laissé la haute culture pour aller m’occuper de science-fi ction et de bandes dessinées, quels avaient été mes rapports avec Italo Calvino, Franco Lucentini, Pietro Citati, et d’autres auteurs. C’était tout très oc-casionnel, fortuit et, comme il arrive dans la vie, avec millions de choses non dites, non écrites, laissées dehors. Mais je n’ai certainement pas oublié les nombreux amies qui m’ont aidé et réconforté au cours de toutes ces années et que je considère sûrement ma plus grande fortune, celle de les d’avoir rencontré, de les avoir connus. Par rapport aux « Mutandine » (culot-tes), elles fi gurent seulement dans le titre, auquel je n’ai pas pu renoncer, c’était trop beau. Dans le livre de « Mutandine » il n’y en a pas, pas de scoop que, peut-être, quelqu’un voudrait, il n’y a pas des révélations piquantes, ni de souvenirs malicieux (de même si, en voulant...) ».

Carlo Fruttero“Mutandine di chiffon”Casa editrice MondadoriPagine 24818,50 euro

“Mi chiedo? Perché ‘retribuite’ queste memorie? Perché, salvo due o tre eccezioni, sono state scritte su richiesta di vari giornali, settimanali, riviste, libri bisognosi di prefazione, e naturalmente pagate. Non si tratta quindi di un’autobiogra-fi a o di una confessione alla maniera di Alfi eri o Rousseau. Mi chiedevano qualcosa sulla mia prima sigaretta, sul turpiloquio dei bambini, sui castelli piemontesi, perché mai avessi lasciato l’alta cultura per andarmi ad occuparmi di fantascienza e fumetti, quali fossero stati i miei rapporti con Italo Calvino, Franco Lucentini, Pietro Citati, e così via per tanti altri autori. Tutto molto occasionale, casuale e, come accade nella vita di tutti, con milioni di cose non dette, non scritte, lasciate fuori. Ma non ho certo dimenticato le tante amiche e i tanti amici che mi hanno aiutato e confortato nel corso di tutti questi anni e che considero sicu-ramente la mia più grande fortuna, quella di averli incontrati, conosciuti. Quanto alle “Mutandine”, fi gurano solo nel titolo, cui non ho saputo rinunciare, era troppo bello. Nel libro di “Mutandine” non ce ne sono, non c’è gossip che magari qual-cuno vorrebbe, non ci sono rivelazioni piccanti né ricordi maliziosi (anche se, volendo...)”.

A cura di Margherita [email protected]

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Page 82: IL FOGLIO ITALIANO - MAGGIO/GIUGNO'10

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nonciade • Monte Carlo Country Club 155, Av

Princesse Grace • Uffi cio del Turismo 2ª, Bd des

Moulins • Yacht Club Monaco 1, Quai Antoine •

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Av de Monte Carlo • Compagnie Monegasque

de Banque 23, Av. de la Costa • HSBC Private

Bank 15/17, Av. D’Ostende • BNP Paribas Pri-

vate 15/17, Av. D’Ostende • Banque du Gothard

15/17, Av. D’Ostende • CFM 11, Bd albert Pre-

mier • Credit Lyonnais 1, Av. des Citroniers • SG

Private Banking, 11 Avenue de Grande Bretagne

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Banque du Luxemburg 8, Av. de Grande Greta-

gne • UBS 10/12, Quai Antoine I • Immobiliare

Dotta 5 bis, Av Princesse Alice • Montecarlo In-

ternational Prestige 1, Av Henry Dunant (Palais

de la Scala) • North Atlantic s.a.m. Le Patio Pa-

lace 41, Av. Hector Otto • Ristorante Amici Miei

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del Gelato 42, Quai Jean Charles Rey Fontvieille

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Monte Carlo Palace Bd. des Moulins • Hotel de

Paris, Place du Casino • Fairmont Monte Car-

lo 12, Av. des Spélugues • Hotel Ambassador

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Venti Plage du Larvotto • Stars & Bar 6, Quai

Antoine I • Ristorante La Vecchia Firenze 4, Av

Prince Pierre • Casa del Caffé Av. de la Costa •

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Av. Prince Pierre • Montecarlo Royal Motors 14,

Quai Jean Charles Rey

Lo trovate qui... ColophonDirettore Responsabile: Ilio MASPRONE

Tel. e Fax: (+39) 0184.266433 - Cell. (+39) 335.327111E-mail: [email protected] - [email protected]

Redazione Monte-Carlo Coordinamento: Tiziana DANZO - E-mail: [email protected]

Collaboratori: Maria BOLOGNA - E-mail: [email protected]

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Bruno SCARAMELLA - E-mail: [email protected] TAGLI - E-mail: [email protected]

Silvia ZANCHI - E-mail: [email protected]

Fotografi :Samantha ROSSO, PEPÈ, Andrea CABIALE

TESTATA: IL FOGLIO ITALIANOMagazine di Attualità e Politica EconomicaFondato nel 1997 nel Principato di Monaco

Periodicità: Bimestrale, 6 uscite l’annoFormato: Magazine A4 mm. 210 x 297 al vivo (+5 mm. di abb.), 52 pagine

Target: Medio - Medio AltoTIRATURA: Media annuale copie 21.000 (3.500 mensili)

E-mail: [email protected]

Società Editrice:Events & Promotions L.td - 20/22 Bedford Row - London

Direzione Amministrativa:Renata RIVELLA - E-mail: [email protected]

Comitato EditorialeNiccolò CAISSOTTI DI CHIUSANO, Fernanda CASIRAGHI, Riccardo DE CARIA

Direzione CommercialeCostanzo CREMONESI - Cell. (+39) 347.9605718

Concessionaria PubblicitàSocietà Cooperativa Arte&Turismo - Sanremo - Tel. (+39) 335.327111

Autorizzazione del Tribunale di Sanremo:(IM) N° 897 del 10/04/1998

Autorizzazione Distribuzione Principato di Monaco:Ministero di Stato N°9 8 - 492 RB/CG28 - 05.1998.

Abbonamento Postale 45% Comma 20/b Art. 2 Legge 662/96 Filiale di IM

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Magazine di Attualità e Politica Economica

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I “Briganti”della cucinaitalianaLes deux “Brigantes”de la cuisine italianne

Edizione Monte-Carlo - Maggio 2010

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