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PAEE Piano d’Azione Italiano per l’Efficienza Energetica Giugno 2017 Prof. Ing. Gioacchino Nardin con la collaborazione degli studenti Antonella Marletta, Genny Poletti

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PAEE

Piano d’Azione Italiano per l’Efficienza Energetica

Giugno 2017

Prof. Ing. Gioacchino Nardin

con la collaborazione degli studenti Antonella Marletta, Genny Poletti

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Legge 133 del 2008: al Governo il compito di definire una Strategia

Energetica Nazionale (SEN). Scritto a seguito di Conferenza Nazionale

dell’Energia e dell’Ambiente.

● Programmazione A CARATTERE GENERALE della politica

energetica nazionale

● Disposizioni sui Piani nei singoli settori energetici

● Allineamento a direttive e regolamenti UE

● Priorità per ottenere:

– Diversificazione fonti energetiche

– Promozione fonti rinnovabili + efficienza energetica

– Realizzazione impianti nucleari

– Ricerca nel settore energetico

– Sostenibilità ambientale

PAEE vs SEN ?

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Piano d’Aazione Italiano per l’Efficienza Energetica (PAEE) 2017:

● Elaborato da Enea

● Approvato con D.M 11 dicembre 2017, Ministero Sviluppo

Economico, Gazzetta Ufficiale, Commissione Europea (D.lgs. 102/2014 Direttiva 2012/27/UE: ogni 3 anni)

● Diverse edizioni

● Illustra risultati conseguiti al 2016 relativamente agli obiettivi di

efficienza energetica al 2020 + misure attivate e pianificate per

raggiungere gli obiettivi

PAEE vs SEN ?

SONO DIVERSI!!!

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Misure previste nel periodo 2011-2020Risparmio atteso al

2020

Settore Certificati

Bianchi

Detrazioni

fiscali

Conto

Termico

Standard

Normativi

Investimento

mobilità

Energia

Finale

Energia

Primaria

Residenziale 0,15 1,38 0,54 1,60 3,67 5,14

Terziario 0,10 0,93 0,20 1,23 1,72

PA 0,04 0,43 0,10 0,57 0,80

Privato 0,06 0,50 0,10 0,66 0,92

Industria 5,10 5,10 7,14

Trasporti 0,10 3,43 1,97 5,50 6,05

Totale 5,45 1,38 1,47 5,23 1,97 15,50 20,05

Obiettivi di efficienza energetica al 2020 in energia finale e

primaria (Mtep/anno) suddivisi per settore e misure di intervento.

Fonte: PAEE 2014

Al 2016: 37% dell’obiettivo finale in risparmi

energetici.

Residenziale 84% VS terziario + trasporti

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REGIMI OBBLIGATORI DI EFFICIENZA ENERGETICA

Certificati Bianchi: «titoli negoziabili che certificano il conseguimento di risparmio

energetico negli usi finali di energia, attraverso interventi di incremento dell’efficienza

energetica»:

− Ogni anno, il Gestore Servizi Energetici comunica a ciascun distributore di energia

elettrica e gas naturale la rispettiva quota d’obbligo.

− Decreto 11 gennaio 2017: obiettivi quantitativi nazionali dal 2017 al 2020, chi può

essere ammesso, modalità di accesso, controllo e sanzioni.

− Nel 2016: 51% nei consumi di gas naturale, 34% energia elettrica, 15% fonti di energia

primaria differenti.

− Soprattutto nel settore industriale (processi energivori), 40% nel civile (climatizzazione,

acqua calda sanitaria).

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• Legge 11 dicembre 2016: 65% per gli interventi di riqualificazione sostenute entro il 31

dicembre 2017. Interventi che interessino > 25% dell’involucro edilizio nelle parti comuni

degli edifici condominiali detrazione al 70%,

con tetto massimo= 40.000 euro per ciascuna unità (entro dicembre 2021).

• CHI: contribuenti, persone fisiche, professionisti, imprese che sostengono spese per

l'esecuzione degli interventi su edifici esistenti, su loro parti o su unità immobiliari esistenti di

qualsiasi categoria catastale (anche rurali,) PURCHÉ RISCALDATE.

DETRAZIONI FISCALI PER LA RIQUALIFICAZIONE

ENERGETICA ED IL RECUPERO EDILE DEL

PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE (dal 2007):

• Legge di Stabilità 2016: estese ad acquisto dispositivi per

controllo da remoto di riscaldamento, produzione acqua

calda e climatizzazione.

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CONTO TERMICO (introduzione D.M 28 dic 2012, operativo: 2013)

D.M. 16 feb 2016 - Conto Termico 2.0.

Nuovi interventi incentivabili.

● per la trasformazione degli edifici pubblici in nZEB

(nearly zero-energy buildings), tra le spese

ammissibili quelle di adeguamento sismico

(contribuiscono all’isolamento termico).

● cooperative sociali e alle società a patrimonio

interamente pubblico.

2016: + 80% incentivi richiesti rispetto 2015

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AUDIT ENERGETICI

Soggetti obbligati ad eseguire Diagnosi Energetica

(dal 2015; entro il 5 dic di ogni anno):

grandi imprese + imprese energivore

[D.Lgd. 102/2014]

Enea:

- Elaborazione documenti suggerimenti operativi sulla Diagnosi- Tavoli con soggetti interessati soluzioni in linea col decreto

- Controllo conformità diagnosi a prescrizioni del decreto

- collaborazione con Confindustria per organizzare di convegni e

seminari di formazione presso le sedi di Confindustria e delle

associazioni di categoria.

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AUDIT ENERGETICI

Soggetti obbligati ad eseguire Diagnosi Energetica

(dal 2015; entro il 5 dic di ogni anno):

grandi imprese + imprese energivore

[D.Lgd. 102/2014]

Enea:

- Elaborazione documenti suggerimenti operativi sulla Diagnosi- Tavoli con soggetti interessati soluzioni in linea col decreto

- Controllo conformità diagnosi a prescrizioni del decreto

- collaborazione con Confindustria per organizzare di convegni e

seminari di formazione presso le sedi di Confindustria e delle

associazioni di categoria.

Diagnosi pervenute: 45% comparto manifatturiero, 10% commercio (es. GDO).

N.B: Escluse dall’obbligo imprese che hanno adottato sistemi di gestione

conformi EMAS e alle norme ISO 50001 o EN ISO 14001, se previsto audit

energetico.

Per eseguire diagnosi + accedere a Certificati Bianchi:

certificazione UNI CEI 11339

Crescita Esperti Gestione Energia

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MISURAZIONE E

FATTURAZIONE

BOLLETTA 2.0

L’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema

idrico (AEEGSI) ha approvato criteri per la

trasparenza delle bollette per i consumi di elettricità

e/o di gas distribuito a mezzo di reti urbane

[deliberazione 16 ottobre 2014, 501/2014/R/com]

I venditori devono pubblicare sul proprio

sito internet una guida alla lettura della

bollette, voce per voce.

Vedi il video tutorial

https://youtu.be/_tFG_XhBXyQ

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SMART METER 2G (dal 2006):

per trasferire i dati sui consumi dai contatori

di elettricità, gas, acqua ai diversi fornitori.

Deliberazione 87/2016/R/EEL dell’AEEGSI per

requisiti, performances attese, tempistiche di

messa a regime.

Imprese distributrici con più di 100.000

punti devono pubblicare un piano dalla

durata di 15 anni

+ programmi di dettaglio semestrali

(cronoprogramma e consuntivi

avanzamento).

SMART METER GAS (gas naturale)

SMART METER MULTI-SERVIZI:

sperimentale in 9 città italiane

(sull’illuminazione pubblica, sui sensori rilevatori di

rumore o di perdite di acqua dalla rete pubblica,

sulla rilevazione del riempimento dei cassonetti

dei rifiuti).

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PROGRAMMI DI’INFORMAZIONE

E FORMAZIONE DEI CONSUMATORI

Programma triennale di formazione ed informazione (PIF)

Stesura dell’ENEA con Regioni, associazioni di consumatori, associazioni di ESCO e di

imprese di Servizi Energetici.

[D.lgs. 102/2014 ]

Destinatari:

- PMI

- Dipendenti PA

- Scuole

- Famiglie (condomini)

- Banche e Istituti finanziari

- ESCo, EGE e società di

servizi

Mezzi:

Trasmissioni televisive, eventi, seminari,

social network, linee guida,

vademecum, kit informativi (azioni

mirate e non).

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Rafforzato il tema della certificazione degli operatori nel settore energetico ma

volontaria

[D.lgs. 102/2014]

ANCHE SE

per lo svolgimento di alcune attività, certificazioni cogenti

(es. UNI CEI 11352 e UNI CEI 11339 per accedere a Certificati Bianchi e per fare diagnosi

energetiche)

REGIMI DI QUALIFICAZIONE, ACCREDITAMENTO, CERTIFICAZIONE

Enti preposti alla normazione:

UNI (Ente Nazionale Italiani di Unificazione).

CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano): in campo

elettrotecnico, elettronico e delle

telecomunicazioni.

ACCREDIA è l’ente competente a soddisfare le

domande di accreditamento.

Tabella 3.16 - Certificazioni disponibili in Italia relative all’efficienza energetica [Fonte: ISNOVA]

Certificazione Normativa di

riferimento per

imprese o

professionisti

Normativa di riferimento per

gli OdC

Schema di

accreditamento

Direttiva

europea o

regolamento

Sistemi di gestione

dell’energia

UNI CEI EN ISO

50001:2011

UNI CEI EN ISO/IEC 17021

UNI ISO 50003

Decreto

interdirettoriale

Mise – MATTM del

12.5.2015

Sistemi di gestione

ambientale

UNI CEI EN ISO

14001:2015

UNI CEDI EN ISO/IEC 17021

EMAS UNI CEI ISO/IEC 17021 1221/2009

Certificazione

delle ESCO

UNI CEI

11352:2014

UNI CEI ISO/iec 17065 Decreto

interdirettoriale

MiSE – MATTM del

12.5.2015

Certificazione

degli EGE

UNI CEI

11339:2009

UNI CEI EN ISO/IEC 17024 Decreto

interdirettoriale

MiSE – MATTM

del 12,05,2015

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SERVIZI ENERGETICI

Consip mette a disposizione delle PA dei servizi per gestione, manutenzione ed efficientamento energetico

degli impianti termici ed elettrici.

Servizio Energia = contratto a risultato, per garantire all’utenza

il desiderato livello di comfort (termico ed elettrico) attraverso

la gestione integrata del sistema edificio/impianto.

Obbligo per il fornitore: realizzare, entro la prima stagione

termica, un audit energetico sul complesso.

Consumi energetici + interventi di

ottimizzazione

Industria, carta, edilizia, vetro,

ceramica, metallurgia:

efficienza medio-alta ma ricorso

ridotto alle ESCo (Energy Service

Company). Meccanica,

alberghi, GDO e alimentare:

ridotta efficienza energetica.

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FONDO NAZIONALE PER

L’EFFICIENZA ENERGETICA

(28 dicembre 2017) [recepimento

Direttiva 2012/27/UE]

Sostenere interventi di efficienza energetica realizzati dalla Pubblica Amministrazione,

le ESCO e le imprese, a fronte di interventi di incremento dell'efficienza energetica sui

propri immobili/impianti/processi produttivi.

- Interventi di riqualificazione energetica

- Realizzazione di reti per teleriscaldamento e/o teleraffrescamento

- Efficientamento di servizi e infrastrutture pubbliche (inclusa l’illuminazione)

- Riduzione di consumi energetici nei processi industriali.

2014-2020: 490 milioni €

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ATTUAZIONE DIRETTIVA EPBD RECAST (2010/31/UE)

Fornire elenco di misure per supportare il raggiungimento

degli obiettivi EPBD, per favorire la prestazione energetica

degli edifici e il passaggio a edifici a energia quasi zero

(ogni 3 anni. 2012: il primo).• Certificati bianchi

• Detrazioni fiscali del 65%

• Conto Termico

• Riduzione degli oneri di costruzione a livello regionale e nazionale per edifici NZEB

• Programma PREPAC per edifici del governo centrale

• Fondi Strutturali

• Campagne informative della Presidenza del Consiglio (CIRIESCO, ITALIASICURA), regionali e delle province autonome (es. CasaClima Bolzano)

• Fondo Kyoto

• Fondo nazionale per l’efficienza energetica

• Strumenti finanziari per edilizia scolastica, edilizia sociale e alberghi

• Plafond casa

• Sviluppo e diffusione di modelli di contratto di prestazione energetica

• Misure regionali

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FONDI PER L’ACQUISTO E/O RISTRUTTURAZIONE DI IMMOBILI

(PLAFOND CASA)

Priorità per:

- abitazioni principali, preferibilmente appartenenti ad una delle classi energetiche

A, B o C e/o di interventi di ristrutturazione e accrescimento dell’efficienza

energetica

- giovani coppie

- nuclei familiari di cui fa parte almeno un soggetto disabile

- famiglie numerose.

Finanziamento, tramite

mutui garantiti da

ipoteca, dell’acquisto di

immobili residenziali.

3 miliardi di € al 2016.

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NEL SETTORE PUBBLICO

Inventario degli immobili di proprietà e ad uso delle Pubbliche Amministrazioni

centrali (dal 2013):

abbiano superficie coperta utile superiore a 250 metri quadrati;

non siano edifici ufficialmente protetti da vincoli storici o

architettonici;

non siano edifici di proprietà delle forze armate o delle

Amministrazioni centrali dello Stato destinate a scopi di difesa

nazionale, fatti salvi gli alloggi individuali;

non siano edifici adibiti a luoghi di culto e allo svolgimento di attività

religiose.

Per accedere ai finanziamenti, le Pubbliche Amministrazioni devono elaborare

proposte di intervento per la riqualificazione energetica degli immobili da loro

occupati.

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PIANI ENERGETICI (E AMBIENTALI)

REGIONALI E LOCALI

metà delle regioni italiane hanno un piano energetico coerente con le

indicazioni del D.lgs. 102/2014.

Patto dei Sindaci per il clima e l’energia mirano a ridurre le emissioni di CO2 di

almeno il 40% entro il 2030.

78 amministrazioni sono impegnate sul fronte della riqualificazione energetica

degli edifici comunali (impianto di riscaldamento, infissi, impianti alimentati da

energie rinnovabili, illuminazione pubblica)

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ACQUISTO DA PARTE DI ENTI PUBBLICI

CAM (criteri ambientali minimi; aggiornati al 2017) per l’edilizia:

o Per ristrutturazione/manutenzione: diagnosi energetica.

o Nuovo costruito: fabbisogno energetico complessivo dell’edificio sia soddisfatto

da impianti a fonti rinnovabili o con sistemi alternativi ad alta efficienza

(cogenerazione/trigenerazione ad alto rendimento, pompe di calore

centralizzate, geotermia a bassa entalpia, ecc.) che producono energia pari ai

valori indicati dal D.lgs. 28/2011 + 10%.

o verifica dei livelli prestazionali e controllo della qualità dell’aria all’interno.

o uso di materiali riciclati: riciclare entro il 2020 almeno il 70% dei rifiuti non

pericolosi da costruzione e demolizione.

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FINANZIAMENTO

NEL SETTORE PUBBLICO

FONDO KYOTO PER LE SCUOLE: eroga prestiti a

tasso agevolato (0,25%) per la realizzazione di

interventi di efficientamento energetico sugli edifici

scolastici ed universitari di proprietà pubblica.

− Importo massimo di 2 milioni di euro, per la

durata massima di 20 anni.

− Miglioramento nel parametro di efficienza

energetica di almeno 2 classi.

− Ammissione è “a sportello”.

− Ministero dell’Ambiente provvede all’istruttoria

delle domande, verificando la completezza

della documentazione.

BUONA SCUOLA (D.M. 7 agosto 2015): 300 milioni di euro tra le

Regioni, in base alla popolazione e alla densità scolastica.

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NELL’INDUSTRIA

PIANO NAZIONALE INDUSTRIA 4.0:

neutralità tecnologica, interventi con azioni

orizzontali (non settoriali), agire su fattori

abilitanti. Ricerca & sviluppo, assicurare

infrastrutture di rete, garantire protezione di

dati, definizione di standard di interoperabilità

internazionali, diffondere conoscenza

dell’Industria 4.0.

Due forme di AMMORTAMENTO NEI

FINANZIAMENTI:

• Superammortamento: supervalutazione

del 140% degli investimenti in beni

strumentali nuovi acquistati o in leasing.

• Iperammortamento: supervalutazione

del 250% degli investimenti in beni

materiali nuovi, dispositivi e tecnologie

abilitanti la trasformazione in chiave 4.0

acquistati o in leasing

NUOVA SABATINI: accesso al

credito per PMI per l’acquisto di

nuovi macchinari, impianti e

attrezzature. Contributo agli intessi

bancari (+30% se Industria 4.0).

CREDITO D’IMPOSTA: per le

imprese che investono in

R&D, indipendentemente da

forma giuridica, settore,

dimensioni.

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MISURE DI EFFICIENZA

ENERGETICA NEL

SETTORE TRASPORTI

Il D.lgs. 257/2016 recepisce la Direttiva

2014/94/UE e adotta il Quadro

Strategico Nazionale (QSN) che

stabilisce i requisiti per infrastrutture

per combustibili alternativi:

- Punti ricarica veicoli elettrici (al 2015

presenti in 55 capoluoghi,

soprattutto al Nord)

- Punti di rifornimento di gas naturale

liquefatto (GNL) e compresso

(GNC).

Ridurre dipendenza da petrolio

+

attenuare impatto ambientale dei trasporti.

FONDI:

LEGGE DI STABILITA’ 2016: intemodalità marittima e

ferroviaria, strada-ferro, ciclovie turistiche, rinnovo

mezzi pubblici.

COLLEGATO AMBIENTALE: per comuni > 100000

abitanti.

MISURE:

- Ecoincentivi per auto con emissione di CO2

inferiore al trend (efficientamento motori diesel)- Alta Velocità ferroviaria ridotto traffico aereo

e stradale su rotte concorrenti.

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PROMOZIONE DI RISCALDAMENTO E RAFFREDDAMENTO EFFICIENTI

Aggiornati i Piani Energia e Ambiente Regionali (PEAR) con il potenziale di

Cogenerazione ad Alto Rendimento (CAR) e Teleriscaldamento (TLR).

2323934113

44904989

6750

11910

7094

8247

18616

0

20000

40000

60000

80000

100000

120000

140000

Calore CAR 2013 Potenziale

economico

Potenziale tecnico

Confronto tra il livello attuale di produzione di calore

utile da CAR (anno 2013) e il suo potenziale tecnico ed

economico (GWh) per settore d’impiego.

Industria Terziario Residenziale Utilities TLR e altro

CAR

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PROMOZIONE DI RISCALDAMENTO E RAFFREDDAMENTO EFFICIENTI

Aggiornati i Piani Energia e Ambiente Regionali (PEAR) con il potenziale di

Cogenerazione ad Alto Rendimento (CAR) e Teleriscaldamento (TLR).

CAR

I produttori titolari di un’unità di cogenerazione, possono richiedere il

riconoscimento CAR (Alto Rendimento) ed, eventualmente, l’accesso al

regime di sostegno dei Certificati Bianchi.

Principali benefici riconosciuti alla Cogenerazione ad Alto Rendimento dal

legislatore:

priorità di dispacciamento dell’energia elettrica rispetto a quella

prodotta da fonti convenzionali

possibilità di accedere al servizio di scambio sul posto dell’energia

elettrica prodotta da impianti con potenza nominale fino a 200 kW.

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TLR

6873 8098

191151240

3234

3234

945

1641

2417

542

542

542

0

5000

10000

15000

20000

25000

30000

Energia da TLR 2013 Potenziale

economico al 2023

Potenziale tecnico

al 2023

Confronto tra il livello attuale di energia erogata da TLR

(anno 2013) e il suo potenziale tecnico ed economico

(GWh) per fonte.

TLR a gas TLR a rifiuti TLR a biomassa TLR altre fonti

MISURE DI INCENTIVAZIONE PER IL TLR:

o Il D.lgs. 28/2011 ha istituito il Fondo di garanzia a sostegno della

realizzazione di reti di teleriscaldamento (FGRT).

o Per i consumi di combustibile impiegati nei gruppi di

cogenerazione e nelle caldaie di integrazione direttamente

connesse alla rete di teleriscaldamento, accisa agevolata per

usi industriali .

o L’elettricità prodotta dagli impianti di cogenerazione asserviti a

reti di TLR gode della priorità di dispacciamento sulla rete di

trasmissione nazionale.

o Le reti TLR possono accedere al meccanismo incentivante dei

Certificati Bianchi.

CAR TLR

Fonte: GSE

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EFFICIENTAMENTO RETE:

Riduzione perdite + spostamento di produzione da

impianti con rendimenti bassi ad altri più efficienti

alimentati da fonti energetiche con minore intensità

emissiva (ad esempio il gas).

TRASMISSIONE

E DISTRIBUZIONE

DELL’ENERGIA

RIFORMA DELLA TARIFFA DOMESTICA

DELL’ENERGIA ELETTRICA

(gennaio 2016-gennaio 2018):

tariffa per il trasporto dell'energia, la

gestione del contatore e per gli oneri

di sistema saranno uguali per ogni

livello di consumo, abbandonando la

cosiddetta "struttura progressiva"

(prezzi di ogni kWh crescenti con i

consumi).

• Per i clienti domestici residenti:

crescerà soltanto quota fissa per il

trasporto dell'energia e la gestione

del contatore.

• Per i clienti domestici non residenti

maggiori ANCHE gli oneri di sistema.

Installazione di apparecchiature elettriche

efficienti (fino al 2015 frenate da eccessivi

costi di utilizzo per la progressività della

tariffa).

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RISORSE DISPONIBILI

DA FONDI STRUTTURALI

Settore Numero bandi Importi stanziati (€) Importi stanziati (%)

Settore pubblico 23 316.790.791 35%

Industria 38 416.369.257 47%

Smart grid 2 83.900.000 9%

Trasporti 6 78.257.294 9%

Totale 69 895.317.343 100%

Fondi strutturali 2014-2020: bandi attivati e risorse stanziate (€), per settore.

Fonte: Regioni e Province autonome

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Introduzione

Allegato 1 – STREPIN

Allegato 2 – PANZEB

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Il dibattito sull’efficientamento energetico è diventato più pressante

40%

G

Presupposti per una

riqualificazione

energetica del

parco immobiliare

STREPIN

Presupposti per

incrementare il

numero degli edifici

a energia quasi zero

PANZEB

Edifici residenziali

Strumenti volti all’attivazione di un’ampiagamma di misure di regolazione e di

incentivazione.

40%

G

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Il dibattito sull’efficientamento energetico è diventato più pressante

ALLEGATO 1

PAEE 2017

Strumenti volti all’attivazione di un’ampiagamma di misure di regolazione e di

incentivazione.

Presupposti per una

riqualificazione

energetica del

parco immobiliare

STREPIN

Strategia per la

Riqualificazione

Energetica del

Parco

Immobiliare

Nazionale

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Il dibattito sull’efficientamento energetico è diventato più pressante

ALLEGATO 2

PAEE 2017

Strumenti volti all’attivazione di un’ampiagamma di misure di regolazione e di

incentivazione.

Presupposti per

incrementare il

numero degli edifici

a energia quasi zero

PANZEB

Piano d’Azione Nazionale

per incrementare gli edifici ad

energia quasi zero

(ZERO ENERGY BUILDINGS)

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Strategia per la

Riqualificazione Energetica

del Parco Immobiliare

Nazionale

Allegato 1 – STREPIN

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Allegato 1 - STREPIN

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1.Quadro del parco immobiliare nazionale

Non residenziali

Piano Annuale di Realizzazione (PAR) 2014 dell'Accordo di Programma tra il Ministero dello Sviluppo Economico e l'ENEA per le attività di ricerca e sviluppo di interesse generale per il sistema elettrico nazionale

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GG = temperatura giornaliera media - 20°C

GG

LOW

HIGH

Classificazione per zona climatica

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GG = temperatura giornaliera media - 20°C

Consumi energetici nazionali proporzionali al

prodotto tra i gradi giorno e la popolazione

Classificazione per zona climatica

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Consumi energetici nazionali per zona climatica

residenziale (+10%) 32,5 Mtep

servizi (+4,9%) 15,4 Mtep+ 2,7 %

Anno Consumi finali di energia [Mtep]

2014 113,3

2015 116,4

Consumi per zona climatica

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+ 2,7 %Anno Consumi finali di energia [Mtep]

2014 113,3

2015 116,4

Anno GG

2014 1809

2015 1632

Fattore

clima

Crescita

economica

settore % consumo

Servizi 13,2%

Residenziale 27,9%

Uso civile 41,1%

Struttura di consumo

degli impieghi finali nel

2015

in crescita rispetto al 2014

Il patrimonio edilizio:

maggiori

potenzialità di

RISPARMIO ENERGETICO

Consumi energetici 2014 - 2015

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Le valutazioni dei consumi medi basate su:

• distribuzione degli edifici per zona

climatica ed epoca di costruzione,

• dati di consumo su un set rappresentativo

di edifici

Non sono stati considerati gliedifici:1. residenziali non occupati

(circa il 22% del totale) 2. non residenziale parzialmente

utilizzati.

Indicatore del consumoenergetico armonizzato

con:1) zona climatica,2) destinazione d’uso3) tipologia edilizia.

Consumo medio annuale per destinazione d‘uso

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Eterogeneità parco degli edifici esistenti:• tipologiche, • costruttive, • impiantistiche, • di localizzazione geografica territoriale, • climatiche ecc.

Rappresentazione significativa per

descriverlo :

MODELLO DI AGGREGAZIONE

Aspetti che hanno guidato la scelta dei criteri per la

costruzione del panorama di riferimento:

1) Due principali destinazioni d’uso:

residenziali e non residenziali.

2) Diverse caratteristiche costruttive.

3) Diverse epoche storiche.

4) Gli edifici sono in diverse zone climatiche e territoriali:

richiedono quindi interventi di efficienza specifici.

esempio

Modello di aggregazione per lo studio dei consumi

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Rappresentazione significativa per

descriverlo :

MODELLO DI AGGREGAZIONE

Aspetti che hanno guidato la scelta dei criteri per la

costruzione del panorama di riferimento:

1) Due principali destinazioni d’uso:

residenziali e non residenziali.

2) Diverse caratteristiche costruttive.

3) Diverse epoche storiche.

4) Gli edifici sono in diverse zone climatiche e territoriali:

richiedono quindi interventi di efficienza specifici.

Complesso poter definire dei pacchetti per interventi standard su

un panorama eterogeneo di edifici

Modello di aggregazione per lo studio dei consumi

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Rappresentazione significativa per

descriverlo :

MODELLO DI AGGREGAZIONE

Aspetti che hanno guidato la scelta dei criteri per la

costruzione del panorama di riferimento:

1) Due principali destinazioni d’uso:

residenziali e non residenziali.

2) Diverse caratteristiche costruttive.

3) Diverse epoche storiche.

4) Gli edifici sono in diverse zone climatiche e territoriali:

richiedono quindi interventi di efficienza specifici.

Complesso poter definire dei pacchetti per interventi standard su

un panorama eterogeneo di edifici

Modello di aggregazione per lo studio dei consumi

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Complesso poter definire dei pacchetti per interventi standard su

un panorama eterogeneo di edifici

L

A

T

I

T

U

D

I

N

E

subtropicale

mediterraneo

+40°C

temperato

continentale

-20°C

GRANDE

VARIABILITÀ

DEL CLIMA

Le particolarità climatiche del territorio italiano

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Complesso poter definire dei pacchetti per interventi standard su

un panorama eterogeneo di edifici

L

A

T

I

T

U

D

I

N

E

subtropicale

mediterraneo

+40°C

temperato

continentale

-20°C

GRANDE VARIABILITÀ DEL CLIMA

Complessità neldefinire, in modo

UNIVOCO E STANDARD e

soluzioniCOSTRUTTIVO

IMPIANTISTICHE

obiettivi di risparmio

energetico

Le particolarità climatiche del territorio italiano

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Caratteristiche del settore residenziale

• 12,2 milioni : case isolate, contigue, a schiera, a blocco, a torre, ecc.; • Oltre il 60% ha più di 45 anni ovvero è precedente alla legge n. 373 del 1976 “Norme per il

contenimento del consumo energetico per usi termici negli edifici ”.

Oltre il 25% registra consumi annuali:

160 kWh/m2 - 220 kWh/ m2

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N

O

N

R

E

S

I

D

E

N

Z

I

A

L

I

Caratteristiche del settore non residenziale

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Centri commerciali (elaborazioni RSE SpA [Ricerca sul Sistema Energetico])

165 milioni di m2

Caratteristiche del settore non residenziale

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Centri commerciali (elaborazioni RSE SpA [Ricerca sul Sistema Energetico])

165 milioni di m2

Vettore energetico più utilizzato: elettrico(circa il 70%)

(Progetto UE CommONEnergy 2014)

Caratteristiche del settore non residenziale

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2.Criteri di intervento in base all’ottimizzazione

del rapporto costi/benefici

OBIETTIVO: prevedere i consumi energetici globali per singolo edificio

campione e di prevedere il costo globale (nuova costruzione, ristrutturazione edilizia totale)

1. Direttiva 2010/31/UE (nota anche come EPBD recast: energy performance of

buildings directive ),

2. Regolamento delegato UE N°244/2012 per l’applicazione della metodologia

comparativa,

3. Linee guida del 19 aprile 2012 (orientamenti della commissione)

Gli Stati Membri sono tenuti a definire le

misure di efficienza energeticada applicare agli edifici residenziali e non

residenziali

è stata applicata unaMETODOLOGIA COMPARATIVA,

per calcolare:• i requisiti di efficienza energetica ottimali• in funzione del costo dell’intervento.

1. utenza convenzionale

2. zona climatica di riferimento3. c.c. „standard“ UNI/TS 11300

Macroprocesso:

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Bilanciamento costi e benefici: procedura

RISULTATI DELLA PROCEDURA:

EP opt il valore ottimale dell’indice di

prestazione in energia primaria

Tenendo conto di:

1. Prestazione energetica

2. Costi relativi agli interventi

Costi di :

1. Investimento per le installazioni energetiche,

2. Manutenzione,

3. Funzionamento, 4. Smaltimento (eventuali).

Flow-chart della procedura di ottimizzazione dei costi

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Valutazione investimenti a fronte di interventi

di riqualificazione energetica

Valutazione tecnico-economica secondo le diverse tipologie edilizie.

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Valutazione investimenti a fronte di interventi

di riqualificazione energetica

Valutazione tecnico-economica secondo le diverse tipologie edilizie.

Risparmio energetico potenziale:

17.229 GWh/anno,

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3. Stima del risparmio di energia atteso al 2020

Per le valutazioni si è tenuto conto :

• distribuzione per zona climatica

• destinazione d’uso (residenziale e non

residenziale).

Nella determinazione della popolazione degli

edifici considerati, si è data maggiore

rilevanza a quelli che presentano le maggiori

criticità dal punto di vista dei consumi.

POTENZIALE RISPARMIO NEL SETTORE CIVILE

risparmio che si otterrebbe :

1. se fossero realizzati tutti gli interventi di efficientamento energetico

2. con rapporto costo/beneficio favorevole e non già eseguiti,

3. indipendentemente dalla capacità di spesa dei soggetti esecutori e dalle risorse

messe in campo grazie agli strumenti di promozione dell’efficienza energetica,

4. in un periodo complessivo di sette anni.

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Valutazione del potenziale risparmio a fronte di interventi

sugli edifici nazionali residenziali e non residenziali

Riqualificazione energetica del

parco immobiliare nazionale

Risparmio energetico potenziale:

1,48 Mtep/anno,

17.229 GWh/anno

risparmio al 2020 di

circa

4,20 Mtep/anno

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Valutazione del potenziale risparmio a fronte di interventi

sugli edifici nazionali

Nel testo del PAEE 2017 si

riportano i risparmi conseguibili

grazie alle misure di policy

attualmente vigenti, di carattere

regolatorio ed incentivante.

TOTALE POTENZIALE

RISPARMIO STIMATO

AL 2020:

5,69 Mtep/anno

66.117 GWh/anno

2016 settore residenziale, oltre l’80% dell’obiettivo fissato al 2020.

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Risparmi energetici conseguiti nel 2016 in base ad alcune

misure di carattere regolatorio nazionali

Fonte: Elaborazione ENEA su dati Ministero dello Sviluppo economico, ISTAT, Gestore dei Servizi Energetici S.p.A., ENEA, FIAIP, GFK

D.M. 20 luglio 2004 e modificato con

decreto 28 dicembre2012.

“Titoli di Efficienza Energetica“

(TEE)

Titoli negoziabili che certificano il

conseguimento dei risparmi

energetici, da parte delle

aziende distributrici di energia e

gas, attraverso interventi e

progetti.

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Risparmi energetici conseguiti nel 2016 in base ad alcune

misure di carattere regolatorio nazionali

Fonte: Elaborazione ENEA su dati Ministero dello Sviluppo economico, ISTAT, Gestore dei Servizi Energetici S.p.A., ENEA, FIAIP, GFK

Riduzioni dell’IRPEF e dell’IRES.

la riduzione del fabbisognoenergetico per il riscaldamento;

il miglioramento dell’isolamentotermico;

l’installazione dei pannelli solaritermici;

la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale;

la sostituzione di scaldacquaelettrici con pompe di calore.

Spese sostenute

Interventi per

aumentare

l’efficienza

energetica

calcolo

del

risparmio

energetico

Tecnico incaricato dal beneficiario

Algoritmi di calcoloENEA

Molteplici strumenti di promozione dell’efficienzaenergetica in edilizia basati su concessioni di incentivi

1. Innalzamento dell’aliquota al 65%;

2. prorogazione fino a tutto il 2015 (fino a giugno 2016 per gli

interventi sulle parti comuni degli edifici)

3. rimodulazione del meccanismo, OG

GI

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Risparmi energetici conseguiti nel 2016 in base ad alcune

misure di carattere regolatorio nazionali

Fonte: Elaborazione ENEA su dati Ministero dello Sviluppo economico, ISTAT, Gestore dei Servizi Energetici S.p.A., ENEA, FIAIP, GFK

D.M. 28 dicembre 2012

Operativo da luglio 2013

Incentivo per interventi di produzione di calore da fontirinnovabili effettuati da:

• amministrazioni pubbliche• soggetti privati

(persone fisiche, condomini e soggetti titolari di reddito di impresa o di reddito agrario)

Quantificazione secondo:

1. tipologia di intervento,

2. incremento di efficienza energetica

3. energia producibile con impianti da fonti

rinnovabili.

Erogato in rate annuali per una durata variabile

(tra 2 e 5 anni) in base agli interventi realizzati.

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Risparmi energetici conseguiti nel 2016 in base ad alcune

misure di carattere regolatorio nazionali

Fonte: Elaborazione ENEA su dati Ministero dello Sviluppo economico, ISTAT, Gestore dei Servizi Energetici S.p.A., ENEA, FIAIP, GFK

Normativa in materia di certificazione energetica

degli edifici.

«certificazione energetica degli edifici»

o

«certificazione di rendimento

energetico dell'edificio»,

ATTESTATO DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA

1. prestazione energetica, l'efficienza o il rendimento energetico di un edificio

2. parametri energetici caratteristici dell'edificio

3. criteri, condizioni e modalità per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici

OBIETTIVI:

limitazione delle emissioni di gas serra posti dal protocollo di Kyoto (obiettivo nazionale)

promuovere la competitività dei comparti più avanzati

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Risparmi energetici conseguiti nel 2016 in base ad alcune

misure di carattere regolatorio nazionali

Fonte: Elaborazione ENEA su dati Ministero dello Sviluppo economico, ISTAT, Gestore dei Servizi Energetici S.p.A., ENEA, FIAIP, GFK

Il settore residenziale: conteggia i risparmi

derivanti dalla sostituzione di grandi elettrodomestici.

Il settore trasporti: conteggi a i risparmi

derivanti dall’Alta Velocità.

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Misure di carattere regolatorio

Numerose normative con l’obiettivo di migliorare le prestazioni energetiche del

settore civile (causa principale dei maggiori consumi negli usi finali di energia e di gas) l’ultimo : Decreto legge 63/2013 nel quale vengono trattati:

Per tutti coloro chevenderanno o affitteranno unimmobile scatterà l’obbligo di allegare al contratto anche

l’APE.

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Ulteriori misure di sostegno nella limitazione dei

consumi energetici nazionali settore edilizio

Fonte: Elaborazione ENEA su dati Ministero dello Sviluppo economico, ISTAT, Gestore dei Servizi Energetici S.p.A., ENEA, FIAIP, GFK

Anche le Regioni stanno

adottando misure per la

promozione

dell’efficienza

energetica degli edifici,

iniziative attivate

dalle

amministrazioni

locali

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Confronto risparmio energetico conseguito nel 2016

ed atteso nel 2020 per settore

Fonte: Elaborazione ENEA su dati Ministero dello Sviluppo economico, ISTAT, Gestore dei Servizi Energetici S.p.A., ENEA, FIAIP, GFK

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Confronto risparmio energetico conseguito nel 2016

ed atteso nel 2020 per settore

Fonte: Elaborazione ENEA su dati Ministero dello Sviluppo economico, ISTAT, Gestore dei Servizi Energetici S.p.A., ENEA, FIAIP, GFK

% Obiettivo raggiunto

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4. Barriere tecnico-economiche e finanziarie

Barriere

economico

-finanziarie

Barriere

tecniche e

ammin.

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Barriere tecnico - amministrative

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Barriere tecnico - amministrative

Semplificazione delle procedure

1. Investimenti, innovazione,

imprenditorialità.

2. Velocizzare l’armonizzazione degli

strumenti urbanistici relativi

Pubblicazione di linee guida per armonizzare:1. le procedure autorizzative, per l’installazione in

ambito residenziale e terziario di impianti o

dispositivi tecnologici per l’efficienza energetica

e per lo sfruttamento delle fonti rinnovabili;

2. regole sulla attestazione della prestazione

energetica degli edifici;

3. i requisiti dei certificatori;

4. il sistema dei controlli e delle sanzioni;

Articolo 14, comma 5, del decreto legislativo

n. 102 del 2014

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Barriere economico - finanziarie

ISTITUTI DI CREDITO (prestito bancario e leasing)

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Barriere economico - finanziarie

UTENTI FINALI

Tipicamente tale situazione si

manifesta, nel settore residenziale,

nel rapporto inquilino – proprietario

infatti:

• I proprietari potrebbero

effettuare investimenti per

l’efficienza energetica, ma senza

ricavarne alcun beneficio diretto,

se non quello indiretto di

aumentare il valore del bene;

• Mentre gli inquilini potrebbero

beneficiare di bollette più

leggere, ma non hanno interesse

ad investire in un immobile che

non è di loro proprietà e da cui

potrebbero traslocare prima di

rientrare dell’investimento

effettuato.

Inoltre, le difficoltà di accesso a

finanziamenti pubblici/agevolazioni

fiscali, in qualunque settore degli usi

finali, crescono se i progetti hanno un

certo grado di innovazione.

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Allegato 2 – PANZEB

Piano d’Azione

Nazionale per

incrementare gli edifici

ad energia quasi zero

(ZERO ENERGY

BUILDINGS)

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Allegato 2 - PANZEB

dal 1° gennaio 2019, gli edifici di nuova costruzione di proprietà pubblica o occupati

da Amministrazioni pubbliche dovranno essere a energia quasi zero; mentre tutti gli

altri dovranno esserlo dal 1° gennaio 2021.

1. Definizione di edificio a energia quasi zero (NZEB)

2. Stima i costi aggiuntivi

3. Linee di sviluppo nazionali per

incrementare il numero di NZEB

Decreto legislativo n. 192/2005

Alcune realtà amministrative hanno già recepito il PANZEB: 1. la Regione Lombardia, 2. la Regione Piemonte, 3. la Provincia Autonoma di

Bolzano.

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1.Definizione edifici ad energia quasi zero (ZEB = ZERO ENERGY BUILDINGS)

Indici calcolati per L’EDIFICIO DI RIFERIMENTO

<

valori dell’ZEB devono risultare

INFERIORI ai valori dei

corrispondenti indici dell’ E.R.

Requisiti

tecnici

nuova costruzione o esistente

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Indici calcolati per L’EDIFICIO DI RIFERIMENTO

<

valori dell’ZEB devono risultare

INFERIORI ai valori dei

corrispondenti indici dell’ E.R.

Requisiti

tecnici

EDIFICIO VIRTUALE geometricamente

equivalente a quello di progetto

ma dotato dei parametri energetici e

delle caratteristichetermiche MINIME vigenti

1.Definizione edifici ad energia quasi zero (ZEB = ZERO ENERGY BUILDINGS)

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Indici calcolati per L’EDIFICIO DI RIFERIMENTO

<

valori dell’ZEB devono risultare

INFERIORI ai valori dei

corrispondenti indici dell’ E.R.

Requisiti

tecnici

Obblighi

integr. fonti

rinnovabili

D.g.l 3 marzo 2011,

n. 28.

1.Definizione edifici ad energia quasi zero (ZEB = ZERO ENERGY BUILDINGS)

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Confronto potenziali di risparmio degli Edifici ZEB: nuovi ed esistenti

RESIDENZIALI Non RESIDENZIALI

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2. Stima dei costi aggiuntiivi per realizzare ZEB

Stima del costo aggiuntivo rispetto ad una

ristrutturazione di primo livello

(Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico) (€/m2 )

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La stima dell’extra-costo utilizza valori di costo che :1. non tengono conto di vincoli che potrebbero limitare le scelte dei

progettisti (ad esempio: edificio in ombra e conseguente riduzione delle prestazioni o impossibilità di realizzare impianti ad energia solare, cantiere localizzato in luoghi difficilmente raggiungibili o lontani dai centri di approvvigionamento, ecc.).

2. è in gran parte imputabile a voci di costo legate ad opere ausiliarie o indirette quali il nolo di un ponteggio, il rifacimento dei davanzali, l’adeguamento o il rifacimento delle canne fumarie, interventi sul sistemadi distribuzione.

3. sono definiti sulla base dei prezziari nazionali.

4. sono stati validati con dati provenienti da associazioni di settore e da interventi di efficienza energetica realmente effettuati.

il costo di una

trasformazione di un

edificio esistente in

NZEB comporta una

spesa minima

compresa tra circa

500 e 600 €/m2.

Solo in pochi casi interamente recuperati attraverso i risparmi energetici conseguiti .

Nell’attesa di un’evoluzione del mercato (riduzione dei costi)

incentivi e\o per mezzo dell’esecuzione degli interventi in particolari occasioni (es. concomitanza di altri lavori di ristrutturazione).

2. Stima dei costi aggiuntiivi per realizzare ZEB

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3. Linee di sviluppo nazionali

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D.lgs. 192/2005;

DL 63/2013, convertito in legge con il decreto 90/2013;

D.lgs. 115/08 sui servizi energetici;

D.lgs. 28/2011 sulle fonti rinnovabili;

definizione di

criteri e procedure

per gli NZEB

Strumenti

regolatori

Favorire unaapplicazioneomogenea

delle norme per

l'efficienzaenergeticadegli edifici

3. Linee di sviluppo nazionali

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1. Requisiti degli edifici a energia quasi zero, definiti in base all’analisi costi

benefici del ciclo di vita economico degli edifici.

2. Standard energetici minimi per la realizzazione di nuovi edifici e per la

ristrutturazioneche porti progressivamente all’incremento degli edifici a

energia quasi zero.

Obbligo per chi vende o affitta un immobile di allegare l’APE al contratto.

Regole in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e

ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva

degli edifici e per la produzione dell’acqua calda per usi igienici sanitari.

Requisiti professionali e i criteri di accreditamento per assicurare la

qualificazione degli esperti e degli organismi a cui è affidata la certificazione

energetica degli edifici.

Promozione dell’uso di energia da fonti rinnovabili.

3. Linee di sviluppo nazionali

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ZEB: 4 fattori abilitanti per la diffusione

OBIETTIVO:

monitorare i risultati degli strumenti di

sostegno e promozione al fine di individuare

misure di miglioramento.

È IMPORTANTE:

1. definire una politica per la diffusione delle tecnologie in grado di adattarsi alle

evoluzioni

2. adottare sistemi di valutazione delle

tecnologie che vadano oltre il risparmio

energetico e la riduzione delle emissioni di

CO2, arrivando a considerare i benefici

complessivi sul sistema

3. garantire la soddisfazione degli acquirenti (comfort, risparmi) attenzione alla

qualità degli edifici realizzati rendere

attraente l’acquisto

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ZEB: Fattori abilitanti per la diffusione

La realizzazione di nuovi edifici ricorso a

soluzioni innovative

confrontate con il loro

IMPATTO SULLA SALUTE UMANA

Esempi:

impianti : sistemi ibridi, sistemi di

microcogenerazione;

pompe di calore : nuovi refrigeranti a basso

impatto ambientale;

nuovi compressori (eventualmente dotati di

inverter) ;

circuiti frigoriferi innovativi;

apparecchi polivalenti;

riduzione e ottimizzazione dei cicli di

sbrinamento;

sistemi misti : espansione diretta/idronici;

uso dell’energia solare : sistemi ibridi termo-

fotovoltaici ridotta la dimensione dei tetti.

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ZEB: Fattori abilitanti per la diffusione

Politiche a livello locale:

uso razionale dell’energia

Regione Emilia-Romagna : il bando “Concessione di contributi

per la realizzazione di interventi per la riqualificazione

energetica degli edifici pubblici e dell'edilizia residenziale

pubblica”.

Regione Lombardia : nel 2012 un catalogo che racchiude le più significative esperienze di edifici in classe A e A+. Bando 30,75

milioni di euro per efficientare il patrimonio edilizio degli enti

locali

Regione Piemonte: programmi di incentivazione di progetti

dimostrativi, con risorse proprie, Bando NZEB Privati,

Regione Puglia : “Interventi per l’efficientamento energetico

degli

Regione Umbria : bando per la concessione di contributi ad enti

pubblici

Regione Valle d’Aosta : bando: “Primo avviso pubblico per la

concessione dei mutui per la realizzazione di interventi di

trasformazione edilizia e impiantistica nel settore dell’edilizia

residenziale“

Provincia di Bolzano: delibera sull'efficienza complessiva degli

edifici.

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ZEB: Fattori abilitanti per la diffusione

Politiche a livello locale uso razionale

dell’energia

Dati resi disponibili alle amministrazioni locali

L’uso efficiente dell’energia:

1. iniziativa dei singoli

2. misure legislative

azione di stimolo, facilitazione e sostegno

individuare misure specifiche per il superamento

delle barriere non economiche alla diffusione

dell’efficienza energetica in edilizia.