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Il Diritto in Schemi diretti da Roberto GAROFOLI S3

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Il Diritto in Schemi

diretti da

Roberto GAROFOLI

S3

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Fabio DI LORENZO

Schemi di

DIRITTO PROCESSUALE

CIVILE Aggiornato a: - Sentenza Corte Cost., n. 77/2018 (Illegittimità costituzionale dell'art. 92 c. 2 c.p.c.) - Provvedimento del direttore generale per i sistemi informativi automatizzati del 12

gennaio 2018 (Adozione delle specifiche tecniche del Portale delle vendite pubbliche) - L. 27 dicembre 2017, n. 205 (Modifiche in tema di notificazioni) - D.M. 5 dicembre 2017 (Accertamento della piena funzionalità dei servizi del Portale delle

vendite pubbliche) - D.Lgs. 13 luglio 2017, n. 116 (Riforma organica della magistratura onoraria e altre

disposizioni sui giudici di pace)

e alla più recente giurisprudenza 2017-2018

V edizione 2018

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SOMMARIO

PARTE IPRINCIPI E DISPOSIZIONI GENERALI

I. LA FUNZIONE GIURISDIZIONALE 3 1. La giurisdizione: nozione (artt. 1-5 c.p.c.). 3 1.1 Organi (art. 2907 c.c.) (tabella: giudice di pace/tribunale/Corte di Appello/Corte di Cassazione). 3 2. La giurisdizione civile. 4 2.1 Tipi di giurisdizione (tabella: mero accertamento/costitutiva/di condanna/di esecuzione/cautelare). 4 Riquadro di approfondimento. In cosa si distingue la giurisdizione civile da quella penale e amministrativa? 7 3. Il diritto di azione ed il diritto di difesa (art. 24 Cost.). 7 Riquadro di approfondimento. Il diritto di azione può essere esercitato da un soggetto diverso dal titolare del diritto leso? 8 4. La giurisdizione contenziosa e volontaria. 8 5. La perpetuatio iurisdictionis (art. 5 c.p.c). 8 6. Giudici ordinari e giudici speciali. 9 Riquadro di approfondimento. Quali novità sono previste in tema di sezioni specializzate?

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Riquadro di approfondimento. Quali ulteriori novità sono state introdotte in tema di sezioni specializzate? 11 7. Il difetto di giurisdizione (art. 37 c.p.c.). 12 Riquadro di approfondimento. A chi spetta la giurisdizione in materia di finanziamenti pubblici? 12 Riquadro di approfondimento. A chi spetta la giurisdizione in materia di servizi energetici? 13 Riquadro di approfondimento. A chi spetta la giurisdizione in materia di società partecipate? 13 8. Il regolamento di giurisdizione (art. 41 c.p.c.). 13 8.1. Il regolamento di giurisdizione straordinario (art. 41, co. 2, c.p.c.) 15 Riquadro di approfondimento. Cosa si intende per translatio iudicii? 16 9. Il sindacato del giudice ordinario sugli atti amministrativi. 16 10. Il risarcimento del danno da lesione di interessi legittimi (tabella: diritti soggettivi/interessi legittimi). 17 Riquadro di approfondimento. Quali novità ha apportato l’art. 30 del codice del processo amministrativo? 18 11. I limiti internazionali della giurisdizione italiana. 18 12. La giurisdizione italiana nei confronti del cittadino straniero e dello Stato

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straniero (tabella: domicilio/residenza/dimora). 19 13. Il diritto dell’Unione Europea ed il processo civile. 20 II. LA COMPETENZA 23 1. Nozione (artt. 7-30 bis c.p.c.). 23 1.1. Differenze (tabella: giurisdizione/competenza). 23 1.2. Tipologie (tabella: Giudice di pace/Tribunale/Corte di Appello/Corte di Cassazione). 24 Riquadro di approfondimento. Quali regole sono estranee alla disciplina della competenza? 25 2. Competenza per valore (artt. 7-15 c.p.c.). 25 3. Competenza per materia (artt. 7 e 9 c.p.c.). 28 3.1. Competenza per valore e per materia: tabella riassuntiva (tabella: valore/materia). 30 4. Competenza per territorio (artt. 18-30 bis c.p.c.). 32 4.1. Fori generali. 32 4.2. Fori speciali facoltativi. 33 Riquadro di approfondimento. Qual è il foro competente in materia di contratti dei consumatori? 34 4.3. Fori speciali esclusivi. 34 5. Il difetto di competenza (art. 38 c.p.c.). 38 6. Il regolamento di competenza (artt. 42-50 c.p.c.). 39 6.1. Analogie e differenze (tabella: regolamento di giurisdizione/regolamento di competenza). 40 7. Regolamento di competenza necessario e regolamento di competenza facoltativo (artt. 42 e 43 c.p.c.). 41 8. Il regolamento di competenza d’ufficio (art. 45 c.p.c.). 42 9. Il procedimento (artt. 47-50 c.p.c.). 42 9.1. Incompetenza (schema). 44 III. I PRINCIPI GENERALI DEL PROCESSO CIVILE 45 1. Il processo. 45 1.1. Differenze (tabella: processo/procedimento). 45 Riquadro di approfondimento. L’art. 111 Cost.: quali sono le conseguenze della violazione del principio della durata ragionevole del processo (l. n. 89/2001)?

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2. Il principio di indipendenza ed imparzialità del giudice (artt. 101, 107 e 108 Cost.). 47 3. L’iniziativa di parte (artt. 99 e 112 c.p.c.; art. 2907 c.c.). 48 4. Il contraddittorio (art. 111 Cost.; art. 101 c.p.c.). 48

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5. Il principio della strumentalità delle forme ed il principio di conservazione degli atti processuali. 49 6. Il principio della corrispondenza fra il chiesto e il pronunciato (art. 112 c.p.c.). 49 7. L’obbligo di decidere secondo diritto (art. 113 c.p.c.). 50 8. Il principio dispositivo (art. 115 c.p.c.). 50 9. La libera valutazione delle prove (art. 116 c.p.c.). 51 10. L’onere della prova (art. 2967 c.c.). 51 IV. L’AZIONE 53 1. I presupposti processuali. 53 1.1. Tipologie (tabella: giurisdizione/competenza/principio del ne bis in idem/capacità processuale/capacità di essere parte/esistenza di litispendenza/esistenza di clausola arbitrale o compromesso/tentativo obbligatori di conciliazione ove previsto). 53 2. Le condizioni dell’azione. 54 Riquadro di approfondimento. Quali sono le conseguenze del difetto di una o più tra le condizioni dell’azione? 55 3. La domanda giudiziale ed i tipi di azione. 55 Riquadro di approfondimento. In cosa consiste la tutela cautelare? 56 Riquadro di approfondimento. Il codice del consumo: quali sono le peculiarità della class action (art. 140 bis, d.lgs. 206/2005)? 56 4. Gli elementi costitutivi della domanda (tabella: soggetti/petitum/causa petendi). 58 Riquadro di approfondimento. È ammissibile il frazionamento della domanda? 58 5. Gli effetti sostanziali e processuali della domanda. 59 6. La modifica della domanda: mutatio ed emendatio libelli. 60 Riquadro di approfondimento. Qual è la differenza tra mutatio ed emendatio libelli? 61 7. Le eccezioni di rito e le eccezioni di merito 62 Riquadro di approfondimento. La contestazione della reale titolarità attiva o passiva del diritto sostanziale dedotto in giudizio è eccezione in senso tecnico o mera difesa? 62 V. NESSI FRA PROCESSI: LITISPENDENZA, CONTINENZA E CONNESSIONE 64 1. La litispendenza (art. 39, co. 1, c.p.c.). 64 2. La continenza (art. 39, co. 2, c.p.c.). 65 3. La connessione (art. 40 c.p.c.). 65 Riquadro di approfondimento. In cosa consiste la differenza fra garanzia propria e garanzia impropria? 69

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VI. I SOGGETTI DEL PROCESSO 71 1. Il giudice. 71 Riquadro di approfondimento. Quali sono le conseguenze della mancata astensione del giudice?

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Riquadro di approfondimento. Quali sono i compiti del giudice istruttore? 74 1.1. La responsabilità civile del giudice. 74 1.2. Differenze tra i principi a fondamento della responsabilità civile e quelli a fondamento dell’astensione e della ricusazione (tabella: responsabilità civile/astensione e ricusazione). 77 2. Il cancelliere (artt. 57-60 c.p.c.). 77 3. L’ufficiale giudiziario. 78 4. Il consulente tecnico, il custode e gli altri ausiliari del giudice (artt. 61-68 c.p.c). 78 5. Il pubblico ministero (artt. 69-73 c.p.c.). 79 Riquadro di approfondimento. Quali sono le conseguenze del mancato intervento del P.M.? 81 6. Le parti. 81 6.1. Differenze (tabella: legittimatio ad processum/legittimatio ad causam). 84 7. La successione universale nel processo (art. 110 c.p.c). 85 8. La successione a titolo particolare nel diritto controverso (art. 111 c.p.c.). 85 8.1. La successione a titolo particolare nel diritto controverso (schema). 86 Riquadro di approfondimento. Quali sono i poteri del successore a titolo particolare? 86 9. Il difensore (artt. 82-89 c.p.c.). 87 9.1. Differenze. 89 10. Le spese processuali (artt. 91-98 c.p.c.). 89 Riquadro di approfondimento. È conforme alla Costituzione la limitazione di liquidazione dei compensi ai sensi dell’art. 91 ultimo comma c.p.c.? 91 Riquadro di approfondimento. In cosa consiste la responsabilità aggravata ex art. 96 c.p.c. e l’abuso del processo? 92 11. I compensi professionali (D.L. n. 1/2012 convertito dalla l. n. 27/2012) (tabella liquidazione attività: attività giudiziali/attività stragiudiziali). 93 VII. IL PROCESSO CON PLURALITÀ DI PARTI 97 1. Il litisconsorzio: nozione. 97 2. Il litisconsorzio necessario (art. 102 c.p.c.). 97 3. Il litisconsorzio facoltativo (art. 103 c.p.c.). 98 Riquadro di approfondimento. In cosa consiste il cd. litisconsorzio unitario? 99 4. Il litisconsorzio successivo: l’intervento dei terzi (art. 105-107 c.p.c.). 99 Riquadro di approfondimento. Quali sono i poteri dell’interventore adesivo

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dipendente? 101 Riquadro di approfondimento. Quali sono i poteri del giudice nella fattispecie dell’art. 106 c.p.c.? 103 5. L’estromissione (artt. 108-109 c.p.c.). 103 VIII. GLI ATTI PROCESSUALI 104 1. Gli atti: generalità. 104 1.1. Atti del giudice (tabella). 106 1.2. Atti delle parti (tabella). 107 Riquadro di approfondimento. Quali novità sono previste in tema di atti processuali? 108 2. I termini processuali, la decadenza e le preclusioni. 109 Riquadro di approfondimento. Come opera oggi la rimessione in termini ex art. 153 c.p.c.? 111 3. L’invalidità degli atti processuali. 111 3.1. La nullità della sentenza (art. 161 c.p.c.). 113 3.2. Differenze (tabella: nullità/inesistenza/irregolarità). 114 4. L’udienza. 114 Riquadro di approfondimento. In cosa consiste il cd. calendario del processo? 115 5. Le comunicazioni e le notificazioni. 116 5.1. Irreperibilità o rifiuto di ricevere la copia (art. 140 c.p.c.) (schema). 125 Riquadro di approfondimento. Quando si perfeziona la notificazione? 125 5.2. La notifica a mezzo del servizio postale (art. 149 c.p.c.) (schema). 126 6. La nullità e l’inesistenza della notificazione. 126 7. La notificazione effettuata dal difensore e l’eventuale trasmissione a distanza degli atti. 127 Riquadro di approfondimento. La violazione della l. 53/1994 (e dei decreti attuativi) conduce sempre alla nullità della notificazione a mezzo pec? 127 Riquadro di approfondimento. Nullità o inesistenza della notifica al difensore cancellato dall’albo? 128 8. Il processo civile telematico (P.C.T.) 128

PARTE IIIL PROCESSO DI COGNIZIONE

IX. IL PROCESSO DI PRIMO GRADO 133 1. Il processo di cognizione. 133 1.1. Fasi del processo di cognizione (tabella). 135 2. Il processo di cognizione fra presente e passato (tabella: dal 1990/dal

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1995/dal 2005-2006, 2009). 135 SEZIONE PRIMA - L’INTRODUZIONE DELLA CAUSA 137 3. L’atto di citazione (artt. 163-164 c.p.c.). 137 Riquadro di approfondimento. Cosa accade nel caso di difetto di sottoscrizione dell’atto di citazione? 141 Riquadro di approfondimento. Cosa sono i diritti autodeterminati e i diritti eterodeterminati? 141 3.1. Contenuto dell’atto di citazione (tabella: edictio actionis/vocatio in ius). 142 3.2. La nullità dell’atto di citazione (schema). 142 4. La costituzione dell’attore e del convenuto (artt. 165-167 c.p.c.). 143 5. La comparsa di risposta (art. 167 c.p.c.). 144 6. L’iscrizione della causa a ruolo e la formazione del fascicolo d’ufficio (art. 168 c.p.c.). 146 6.1. L’iscrizione della causa a ruolo e la formazione del fascicolo d’ufficio (schema). 146 7. La designazione del giudice e la sua immutabilità (art. 168 bis c.p.c.). 147 8. Le notificazioni e le comunicazioni nel corso del procedimento (art. 170 c.p.c.). 147 8.1. Le notificazioni e le comunicazioni nel corso del procedimento. 148 9. La mancata o tardiva costituzione delle parti (art. 171 c.p.c.). 148 SEZIONE SECONDA - LA TRATTAZIONE DELLA CAUSA 149 10. L’istruzione e la trattazione della causa. 149 10.1. Le sottofasi della fase istruttoria (tabella: trattazione/istruzione probatoria/rimessione della causa in decisione).

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11. La trattazione e la direzione del processo. 150 12. L’udienza di prima comparizione e trattazione della causa (art. 183 c.p.c.). 151 Riquadro di approfondimento. È applicabile l’art. 182 c.p.c. in caso di difensore non iscritto all’albo? 153 Riquadro di approfondimento. Il giudice è obbligato ad assegnare i termini ex art. 183 co. 6 c.p.c.? 155 12.1 L’udienza di prima comparizione e trattazione della causa (schema). 156 12.2. La richiesta di chiarimenti e le questioni rilevabili dal giudice d’ufficio (art. 183, co. 4, c.p.c.) (schema). 157 12.3. Le tra memorie di cui all’art. 183, co. 6, c.p.c. (tabella). 157 12.4. Tabella riassuntiva sulla costituzione (cfr. parr. 4 e 18) e sulla comparizione delle parti (tabella). 158 13. L’interrogatorio libero, il tentativo e la proposta di conciliazione (artt. 185- 185 bis c.p.c.). 159 13.1. Il tentativo di conciliazione (schema). 160

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14. L’assunzione delle prove (artt. 183, co. 7, e 184 c.p.c.). 160 15. Le ordinanze anticipatorie di condanna (artt. 186 bis, ter e quater c.p.c.). 161 16. L’intervento dei terzi in causa (artt. 105-107 e 267-272 c.p.c.). 163 16.1. L’intervento dei terzi in causa (schema). 166 17. La riunione dei procedimenti (artt. 273-274 c.p.c.). 166 17.1. La riunione dei procedimenti (schema). 167 18. Il processo contumaciale (artt. 290-294 c.p.c.). 167 Riquadro di approfondimento. La contumacia del convenuto ha valore probatorio? 168 19. La rimessione della causa in decisione (artt. 187-188 c.p.c.). 169 19.1. Differenze (tabella: questioni preliminari di merito/questioni pregiudiziali di rito/questioni pregiudiziali di merito). 171 20. La precisazione delle conclusioni (art. 189 c.p.c.). 171 Riquadro di approfondimento. Quali sono gli effetti della mancata riproposizione delle istanze istruttorie e delle domande nella precisazione delle conclusioni? 172 21. Le comparse conclusionali (art. 190 c.p.c.). 172 SEZIONE TERZA - LA FASE DECISORIA 173 22. La decisione del tribunale in composizione collegiale (art. 50 bis, 275-281 c.p.c.). 173 Riquadro di approfondimento. Qual è l’ordine delle questioni della decisione? 177 Riquadro di approfondimento. Cosa si intende per ragione più liquida? 178 23. La decisione del tribunale in composizione monocratica (artt. 286 quater, quinquies e sexies c.p.c.). 178 23.1. I moduli di decisione innanzi al giudice monocratico (schema). 180 24. I rapporti fra collegio e giudice monocratico (artt. 50 ter, 286 septies, octiese novies c.p.c.). 180 Riquadro di approfondimento. Cosa accade in caso di inosservanza delle regole di ripartizione? 181 25. L’efficacia esecutiva della sentenza (art. 282-283 c.p.c.). 181 26. La pubblicazione e la comunicazione della sentenza (art. 133 c.p.c). 182 27. Il procedimento di correzione delle sentenze e delle ordinanze (artt. 287-289 c.p.c.). 182 Riquadro di approfondimento. L’istanza di correzione fa decorrere il termine breve di impugnazione? 183 X. LE PROVE E L’ISTRUZIONE PROBATORIA 184 1. Le prove: principi generali. 184

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Riquadro di approfondimento In cosa consiste il principio della non contestazione? 187 1.1 Differenze (tabella: prova/mezzo di prova). 187 Riquadro di approfondimento. Il principio di tipicità dei mezzi di prova: sono ammissibili le prove atipiche? 188 2. Le prove precostituite e le prove costituende. 188 2.1. I singoli mezzi di prova: tabella esemplificativa (tabella). 189 3. La disciplina generale dei mezzi di prova: ammissibilità, efficacia e assunzione. 190 4. La prova documentale: generalità. 192 5. La produzione dei documenti, l’esibizione e la richiesta di informazioni alla P.A. (artt. 210-213 c.p.c.). 194 6. L’atto pubblico (artt. 2699 ss. c.c.). 195 Riquadro di approfondimento. Qual è l’efficacia probatoria riconosciuta al verbale di accertamento di un’infrazione stradale? 196 7. La scrittura privata (artt. 2702 ss. c.c.). 196 7.1. Il disconoscimento della scrittura privata (art. 214 c.p.c.). 198 7.2. La verificazione della scrittura privata (art. 216-220 c.p.c.). 200 7.3. La querela di falso (artt. 221-227 c.p.c.). 201 7.4. La querela di falso (schema). 203 8. La confessione e l’interrogatorio formale (artt. 228-232 c.p.c). 204 9. Il giuramento (artt. 233-243 c.p.c.). 206 10. La testimonianza (artt. 244-257 bis c.p.c.). 208 Riquadro di approfondimento. Qual è la natura della nullità della testimonianza per incapacità (art. 246 c.p.c.)? 209 Riquadro di approfondimento. Qual è la ratio delle ipotesi di inammissibilità della prova testimoniale? 210 10.1. La testimonianza (schema). 213 11. L’ispezione (artt. 258-262 c.p.c.). 214 12. Il rendimento dei conti (artt. 263-266 c.p.c.). 215 13. La consulenza tecnica d’ufficio (artt. 191-201 c.p.c.). 216 Riquadro di approfondimento. Cosa accade se è violato il contraddittorio nelle operazioni peritali? 218 13.1. La consulenza tecnica d’ufficio (schema). 219 XI. LE VICENDE ANOMALE DEL PROCESSO: SOSPENSIONE, INTERRUZIONE, ESTINZIONE, CONCILIAZIONE GIUDIZIALE E CESSAZIONE DELLA MATERIA DEL CONTENDERE 220 1. Le vicende anomale del processo. 220 2. La sospensione del processo (artt. 295-298 c.p.c.). 220 Riquadro di approfondimento. Quali sono i caratteri del rapporto di

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pregiudizialità? 222 2.1. La sospensione del processo (schema). 224 3. L’interruzione del processo (artt. 299-305 c.p.c.). 225 Riquadro di approfondimento. Cancellazione volontaria dell’avvocato dall’albo e interruzione. 226 Riquadro di approfondimento. Interruzione e cancellazione della società dal registro delle imprese. 227 3.1. L’interruzione del processo (schema). 227 4. L’estinzione del processo (artt. 306-310 c.p.c.). 228 5. La conciliazione giudiziale (rinvio al par. 13, cap. X). 230 6. La cessazione della materia del contendere. 230 XII. IL PROCEDIMENTO INNANZI AL GIUDICE DI PACE 231 1. Il giudice di pace: caratteri generali e procedimento (artt. 311-322 c.p.c.). 231 2. Il procedimento dinanzi al giudice di pace (schema). 234 XIII. LE IMPUGNAZIONI 235 SEZIONE PRIMA - PROFILI GENERALI 235 1. Caratteri generali (artt. 323-338 c.p.c.). 235 2. Il giudicato (artt. 324 c.p.c. e 2909 c.c.). 237 3. L’acquiescenza (art. 329 c.p.c.). 239 4. La notificazione dell’atto di impugnazione (art. 330 c.p.c.). 239 Riquadro di approfondimento. Cosa accade se l’appello è notificato al difensore cancellato dall’albo? 240 Riquadro di approfondimento. Omessa notifica di impugnazioni prima facie inammissibili o infondate 240 5. Il litisconsorzio nel giudizio di impugnazione (artt. 331-332 c.p.c.). 241 5.1. Le cause inscindibili e le cause scindibili (schema). 242 6. L’impugnazione principale e l’impugnazione incidentale (artt. 333-335 c.p.c.). 242 7. L’impugnazione delle sentenze non definitive e gli effetti dell’impugnazione (artt. 336, 340 e 361 c.p.c.). 243 Riquadro di approfondimento. In cosa consiste la nozione di parte della sentenza? 244 8. La sospensione dell’esecuzione e dei processi (art. 337 c.p.c.). 244 8.1. La sospensione dell’esecuzione provvisoria della sentenza (art. 283 c.p.c.) (schema). 245 9. L’estinzione del processo di impugnazione (art. 338 c.p.c.). 245

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SEZIONE SECONDA - L’APPELLO (ARTT. 339 - 359 C.P.C.)10. L’appello: caratteri generali. 246 Riquadro di approfondimento. Quali sentenze non possono essere oggetto di impugnazione? 247 Riquadro di approfondimento. Quali novità sono previste in materia di appello? 248 10.1. Le sentenze appellabili e le sentenze inappellabili (schema). 249 11. L’oggetto dell’appello. 249 Riquadro di approfondimento. In cosa consiste la prova indispensabile ai sensi dell’art. 345 c.p.c.? 252 12. Il procedimento. 252 Riquadro di approfondimento. In cosa consiste il filtro di ammissibilità? 257 Riquadro di approfondimento. Qual è il contenuto dell’atto di appello? 257 13. Gli effetti della sentenza. 258 14. Il procedimento (schema). 259 15. La fase decisoria e la sentenza (schema). 260 SEZIONE TERZA - IL RICORSO PER CASSAZIONE (ARTT. 360-394 C.P.C.) 261 16. Il ricorso per Cassazione: caratteri generali. 261 Riquadro di approfondimento. È possibile impugnare immediatamente in Cassazione una sentenza di appello che abbia rigettato l’appello proposto contro una sentenza parziale di primo grado? 263 Riquadro di approfondimento. Quali provvedimenti sono impugnabili ex art. 111 co. 7 Cost.? 263 17. I motivi di ricorso. 263 Riquadro di approfondimento. Cosa ha comportato la modifica dell’art. 360, n. 5, c.p.c.? 264 Riquadro di approfondimento. In cosa consiste la specificità e la tassatività dei motivi di ricorso? 265 Riquadro di approfondimento. Quali novità sono previste in tema di giudizio di cassazione? 265 18. Il ricorso. 266 Riquadro di approfondimento. In cosa consiste il principio di autosufficienza? 268 19. Il controricorso ed il ricorso incidentale. 269 Riquadro di approfondimento. Cos’è il ricorso incidentale condizionato? 269 20. La fase decisoria. 270 20.1. Differenze (tabella: filtro di ammissibilità in appello/filtro di ammissibilità in cassazione). 275 Riquadro di approfondimento. Qual è l’ambito di applicabilità dell’art. 360 bis c.p.c.? 276 Riquadro di approfondimento. Gli errori materiali e gli errori di calcolo possono essere corretti? 276

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XVI

21. Il giudizio di rinvio. 277 22. Il ricorso per Cassazione (schema). 278 SEZIONE QUARTA - LA REVOCAZIONE (ARTT. 395-403 C.P.C.) 279 23. La revocazione: caratteri generali. 279 24. I provvedimenti impugnabili. 279 Riquadro di approfondimento. I provvedimenti della Cassazione possono essere oggetto di revocazione? 280 25. La revocazione ordinaria e la revocazione straordinaria. 280 25.1. Tabella riassuntiva dei motivi di revocazione. 282 26. Il procedimento e la decisione. 282 27. La revocazione (schema). 284 SEZIONE QUINTA - L’OPPOSIZIONE DI TERZO (ARTT. 404-408 C.P.C.) 285 28. L’opposizione di terzo: caratteri generali. 285 29. Il procedimento. 285 Riquadro di approfondimento. Cosa comporta la perdita della qualità di terzo? 286 XIV. IL PROCESSO DEL LAVORO 287 1. Caratteri generali. 287 2. L’eventuale fase preliminare: i meccanismi alternativi di definizione della controversia. 288 Riquadro di approfondimento. Com’è cambiato il tentativo di conciliazione? 290 3. La competenza. 290 Riquadro di approfondimento. Qual è il momento preclusivo alla rilevabilità dell’incompetenza? 291 4. La fase introduttiva e la costituzione in giudizio. 291 5. La fase istruttoria. 293 6. I passaggi di rito. 295 7. La fase decisoria. 296 8. L’appello. 297 9. Il processo del lavoro (schema). 299 10. Il rito speciale per i licenziamenti (l. n. 92/2012). 300 Riquadro di approfondimento. Che disciplina si applica alla risoluzione del licenziamento disciplinare? 304 11. Controversie in materia previdenziale (artt. 442-447 bis c.p.c.). 304 12. Il processo locatizio (art. 447 bis c.p.c.). 305

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XVII

PARTE IIIIL PROCESSO ESECUTIVO

XV. IL PROCEDIMENTO ESECUTIVO 309 1. Caratteri generali del processo di esecuzione (artt. 474-482 c.p.c.). 309 2. Tipologie (tabella esemplificativa: espropriazione (espropriazione mobiliare presso il debitore e presso il terzo/espropriazione immobiliare/espropriazione di beni indivisi/espropriazione contro il terzo proprietario)/esecuzione per consegna/esecuzione forzata degli obblighi). 311 3. Gli atti preparatori all’esecuzione. 311 Riquadro di approfondimento. Quali sono gli effetti della sentenza di appello sul processo esecutivo? 313 Riquadro di approfondimento. Qual è il rapporto fra la notificazione del precetto e l’esigibilità del credito? 317 4. L’espropriazione forzata in generale (artt. 483-512 c.p.c). 317 Riquadro di approfondimento. Il Portale delle Vendite Pubbliche. 321 5. L’atto di pignoramento. 322 Riquadro di approfondimento. Quando deve essere dichiarata la nullità del pignoramento? 327 6. La vendite e l’assegnazione (artt. 501-508 c.p.c.); la distribuzione della somma ricavata (artt. 509-512 c.p.c.). 327 7. L’espropriazione forzata (schema). 329 7.1. L’intervento (schema). 330 8. L’espropriazione mobiliare presso il debitore (artt. 513-542 c.p.c.). 330 8.1. L’espropriazione mobiliare presso il debitore (schema). 338 9. L’espropriazione mobiliare presso il terzo (artt. 543-554 c.p.c.). 338 Riquadro di approfondimento. Sulla pignorabilità degli stipendi. 341 Riquadro di approfondimento. Inapplicabilità dei limiti dell’art. 545 co. 4 c.p.c. 341 9.1. L’espropriazione mobiliare presso il terzo (schema). 343 10. L’espropriazione immobiliare (artt. 555-598 c.p.c.). 343 Riquadro di approfondimento. Qual è la posizione del terzo acquirente? 345 Riquadro di approfondimento. Quali sono gli effetti dell’assenza dei creditori all’udienza dell’incanto? 349 10.1. L’espropriazione immobiliare (schema). 352 10.2. L’udienza di comparizione delle parti e l’aggiudicazione (schema). 353 11. L’espropriazione dei beni indivisi (artt. 599-601 c.p.c.). 354 12. L’espropriazione contro il terzo proprietario (artt. 602-604 c.p.c.). 354 12.1. L’espropriazione di beni oggetto di vincoli di indisponibilità o di alienazioni a titolo gratuito. 355

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XVIII

13. L’esecuzione in forma specifica. 356 13.1. L’esecuzione per consegna di beni mobili o rilascio di beni immobili (artt. 605-611 c.p.c. e 2930 c.c.).

356

13.2. L’esecuzione per consegna di beni mobili o rilascio di beni immobili. 358 13.3. L’esecuzione degli obblighi di fare o non fare (art. 612-614 bis c.p.c. e 2931 c.c.). 359 13.4. L’esecuzione degli obblighi di fare o non fare (schema). 360 14. Le opposizioni nel processo esecutivo. 360 14.1. Tipologia: analogie e differenze (tabella: opposizione all’esecu-zione/opposizione agli atti esecutivi/opposizione di terzo). 361 14.2. Tipologie: disciplina. 361 Riquadro di approfondimento. Quali modifiche sono state apportate all’art. 615 c.p.c.? 362 Riquadro di approfondimento. L’opposizione ai sensi dell’art. 615 c.p.c. nell’esecuzione mediante ruolo. 363 Riquadro di approfondimento. In tema di esecuzione forzata tributaria. 363 15. La sospensione e l’estinzione del processo esecutivo (artt. 623 ss. c.p.c.). 365

PARTE IVI PROCEDIMENTI SPECIALI

XVI. I PROCEDIMENTI SPECIALI 371 1. Tipologie (tabella: procedimenti sommari di cognizione con prevalente funzione esecutiva/procedimenti con funzione cautelare/procedimenti di cognizione non sommari per la tutela di particolari situazioni soggettive/procedimenti in camera di consiglio). 371 Riquadro di approfondimento. Quali novità sono previste in tema di procedimenti speciali? 372 2. Il procedimento di ingiunzione (artt. 633-656 c.p.c.). 372 Riquadro di approfondimento. Sul termine del riesame del decreto ingiuntivo europeo. 379 2.1. Il procedimento di ingiunzione – schema. 380 3. Il procedimento per convalida di sfratto (artt. 657-669 c.p.c.). 381 Riquadro di approfondimento. In caso di comunione, a chi spetta la legittimazione all’intimazione? 382 4. I procedimenti con funzione cautelare (artt. 669 bis ss. c.p.c.). 385 Riquadro di approfondimento. L’ordinanza adottata in sede di reclamo è ricorribili per Cassazione? 391 4.1. Il procedimento cautelare (schema). 392 4.2. Il provvedimento cautelare (schema). 393

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XIX

5. I provvedimenti cautelari. 393 5.1 I sequestri (artt. 670-687c.p.c.). 393 5.2. La denunzia di nuova opera e di danno temuto (artt. 688 -691 c.p.c. e 1171-1172 c.c.).

396

5.3. L’istruzione preventiva (artt. 692-699 c.p.c.). 397 5.4. I provvedimenti di urgenza (art. 700 c.p.c.). 399 Riquadro di approfondimento. È possibile chiedere la reintegrazione del posto di lavoro ex art. 700 c.p.c.? 399 Riquadro di approfondimento. È possibile ricorrere ex art. 111 Cost. avverso il provvedimento di rigetto di un ricorso cautelare proposto ai sensi dell’art. 700 c.p.c.? 400 6. Il procedimento sommario di cognizione (art. 702 bis-702 quater c.p.c.). 400 6.1. Il procedimento sommario di cognizione (schema). 403 7. I procedimenti possessori (artt. 703-705 c.p.c. e 1168-1170 c.c.). 404 Riquadro di approfondimento. Che rapporto c’è fra la fase sommaria ed il giudizio di merito? 406 Riquadro di approfondimento. Sono esperibili le azioni possessorie nei confronti della PA davanti al giudice ordinario? 406 8. I procedimenti di separazione dei coniugi (artt. 706-711 c.p.c.). 406 8.1. La separazione personale dei coniugi (schema). 411 8.2. I provvedimenti del giudice in sede di separazione (schema). 411 Riquadro di approfondimento. Quali cambiamenti sono previsti in materia di separazione e divorzio? 412 Riquadro di approfondimento. Cosa prevede la nuova disciplina delle unioni civili? 412 9. I procedimenti di interdizione, inabilitazione e dell’amministrazione di sostegno (artt. 712-736 bis c.p.c.). 413 9.1. L’amministrazione di sostegno (schema). 417 10. La scomparsa ed il procedimento per la dichiarazione di assenza e di morte presunta (artt. 721-731 c.p.c. e 48-73 c.c.). 417 11. I procedimenti in camera di consiglio (art. 737-742 bis c.p.c.). 421 Riquadro di approfondimento. In cosa consiste la volontaria giurisdizione? 422 12. I procedimento di scioglimento della comunione (artt. 785-791 c.p.c., 713 e 1111 c.c.). 422 13. Il procedimento di liberazione degli immobili dalle ipoteche (artt. 2889-2998 c.c. e 792-795 c.p.c.). 422 XVII. I MODULI DI RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE ALTERNATIVI ALLA GIURISDIZIONE 423 1. La mediazione (d.lgs. n. 28/2010). 423 Riquadro di approfondimento. La mediazione è ancora condizione di procedibilità della domanda? 424

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2. Il tentativo di conciliazione ex art. 410 c.p.c. (rinvio al cap. XIV, par. 2). 426 3. Il tentativo di conciliazione giudiziale ex art. 185 c.p.c. (rinvio al cap. X, par. 13). 426 4. Il tentativo di conciliazione dinanzi al giudice di pace (rinvio al cap. XII, par. 2). 426 5. La consulenza tecnica preventiva ai fini della composizione della lite (art. 696 bis c.p.c.). 427 XVIII. L’ARBITRATO 428 SEZIONE PRIMA - PROFILI GENERALI 428 1. Nozione. 428 1.1. Differenze (tabella: arbitrato/arbitraggio). 428 2. Tipologie: analogie e differenze (tabella: arbitrato rituale/arbitrato irrituale). 429 SEZIONE SECONDA- L’ARBITRATO RITUALE 429 3. Negozi di devoluzione della controversia agli arbitri (artt. 808 bis-808 quinquies c.p.c.). 429 4. Gli arbitri (artt. 809-815 c.p.c.). 430 5. Il procedimento (artt. 816-819c.p.c.). 433 6. L’arbitrato rituale (schema). 435 7. Rapporti con l’autorità giudiziaria e la sospensione del procedimento (artt. 819 bis-819 ter c.p.c). 436 8. Il lodo arbitrale (art. 820-826 c.p.c.) 437 9. La correzione e l’impugnazione del lodo arbitrale (artt. 826-831 c.p.c.). 438 9.1. Il lodo arbitrale (schema). 439 10. L’arbitrato amministrato (art. 832 c.p.c.). 439 10.1. Differenze (schema). 440 Riquadro di approfondimento. Quali novità sono previste in tema di arbitrato? 440 SEZIONE TERZA - L’ARBITRATO IRRITUALE 440 11. Il negozio di arbitrato libero ed il lodo contrattuale (art. 808 ter c.p.c.). 440 SEZIONE QUARTA - L’ARBITRATO SOCIETARIO 442 12. Disciplina (artt. 34 -37 d. lgs. n. 5/2003). 442 SEZIONE QUINTA - TRASFERIMENTO IN SEDE ARBITRALE E NEGOZIAZIONE ASSISTITA 443 13. Disciplina. 443 XIX. I RITI SEMPLIFICATI (D.LGS. N. 150/2011) 446 1. L’art. 54 l. n. 69/2009. 446 Riquadro di approfondimento. Esistono disposizioni comuni a più categorie? 447

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2. Il mutamento del rito. 447 3. La sospensione dell’efficacia esecutiva del provvedimento. 448 4. I procedimenti semplificati. 448 4.1. Il d.lgs. n. 150/2011: le categorie dei procedimenti e la riduzione dei riti (tabella: rito di cognizione/rito del lavoro/rito sommario di cognizione).

450

Indice Analitico 453

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II. LA COMPETENZA

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CAPITOLO II LA COMPETENZA

1. NOZIONE (ARTT. 7-30 BIS C.P.C.)

La competenza individua la porzione di giurisdizione attribuita ad ogni singolo giudice.

L’individuazione della competenza costituisce un problema successivo rispetto a quello della determinazione della giurisdizione: deve essere prima stabilito, infatti, se nel caso concreto spetti la potestas judicandi ai giudici ordinari, o se essa spetti ad altri, quali es. i giudici stranieri, o i giudici speciali, o ancora se essa difetti a causa dei poteri attribuiti dalla legge alla pubblica amministrazione (art. 41 c. II c.p.c.).

Affermata la giurisdizione dei giudici ordinari, si procede all’individuazione del giudice competente: prima viene identificato il tipo di giudice ordinario competente (giudice di pace, tribunale ordinario, Corte di Appello, Corte di Cassazione) e poi viene identificato lo specifico giudice ordinario competente all’interno del medesimo tipo.

Per individuare il tipo di giudice competente, la legge stabilisce dei criteri di determinazione della competenza in senso cd. verticale, e dunque i criteri della materia e del valore.

Per identificare all’interno del tipo lo specifico giudice competente, la legge indica il criterio della determinazione della competenza in senso cd. orizzontale, e dunque il criterio del territorio.

Anche per quanto riguarda la determinazione della competenza si applica il criterio di cui all’art. 5 c.p.c.

1.1 Differenze

Giurisdizione ►Attribuzione della potestas judicandi al giudici ordinari nel loro complesso ► La giurisdizione del giudice ordinario va individuata rispetto

Caratteri generali:

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PARTE PRIMA – PRINCIPI E DISPOSIZIONI GENERALI

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a quella dei giudici stranieri, nonché rispetto a quella dei giudici speciali, nonché rispetto ai poteri attribuiti dalla legge alla pubblica amministrazione

Competenza ► Porzione di giurisdizione attribuita ad ogni singolo giudice ► Si individua nei rapporti fra i singoli giudici all’interno della singola giurisdizione

1.2 Tipologie

Tipo Composizione Ambito territoriale

Grado

Giudice di pace (dal 1°/5/1995)

► Monocratico ►Mandamento ► Primo grado

Pretore (fino al 1°/6/1999)

► Monocratico ► Circondario ► Primo grado

Tribunale

► Dal 2/06/1999: Giudice monocratico, istruisce e decide la causa in tutte le materie non espressamente attribuite ad altro giudice Giudice collegiale, decide la causa solo nelle materie tassativamente indicate dall’art. 50 bis c.p.c. (v. infra, cap. IX, par. 22)

►Circoscrizione ► Circoscrizione

► Primo grado. Secondo grado per le cause decise dal giudice di pace e dal pretore

Corte d’Appello ►Collegiale ► Distretto ► Secondo grado per le cause decise dal Tribunale in primo grado

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II. LA COMPETENZA

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► Primo grado in una serie di ipotesi previste dalla legge (es.: art. 67, l. 218/ 1995; art. 29, d.lgs. 150/2011, etc.)

Corte di Cassazione

►Collegiale ► Territorio nazionale

► Riesame della sentenza esclusivamente in relazione ai motivi di di-ritto

Non fanno parte della disciplina della competenza le norme in tema di: • distribuzione interna dei poteri decisori, sia in senso verticale (e dunque la distribuzione dei poteri fra tribunale in composizione monocratica e tribunale in composizione collegiale) sia in senso orizzontale (e dunque la distribuzione dei poteri del tribunale in composizione monocratica fra le sezioni distaccate del tribunale medesimo) • poteri decisori in favore delle cd. sezioni stralcio; tali sezioni sono state create con lo scopo di risolvere le controversie civili pendenti dinanzi al tribunale alla data del 30 aprile 1995 e fino all’esaurimento dell’intero arretrato. Istituite con l. n. 276/1997, le funzioni di tali sezioni, comunque limitate nel tempo e circoscritte al solo arretrato, sono affidate a giudici onorari aggregati. Le cause vengono assegnate a questi ultimi tramite provvedimento del presidente della sezione stralcio, che, contestualmente, fissa la data della prima udienza, che deve essere comunicata dalla cancelleria alle parti almeno 20 giorni della data dell’udienza medesima (art. 11, l. n. 276/1995). Convocate le parti in apposita udienza, il giudice tenta la conciliazione e, ove questa fallisca, trattiene la causa in decisione (art. 13, l. n. 276/1997).

2. COMPETENZA PER VALORE (ARTT. 7-15 C.P.C.)

Il criterio del valore riguarda il valore economico

dell’oggetto della domanda, cioè il bene delle vita (il cd. petitum mediato: sulla differenza tra petitum mediato e immediato, v. cap. IV, par. 4) anelato dall’attore.

La sua ratio viene individuata nella necessità di

Caratteri generali del criterio del

valore:

Quali regole sono estranee alla disciplina della competenza?

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PARTE PRIMA – PRINCIPI E DISPOSIZIONI GENERALI

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attribuire le cause di maggior valore economico al tribunale e quelle di minor valore economico al giudice di pace, in ragione delle caratteristiche dei rispettivi riti.

Ad esso si ricorre quando non risulti diversamente dal criterio della materia: questo infatti, qualora esistente, prevale sul criterio del valore.

Per le cause relative ai beni mobili di valore non

superiore a 5.000 euro (criterio valore/materia), quando dalla legge non sono attribuite ad altro giudice (soglia elevata a 30.000 euro dal D.lgs. 13 luglio 2017 n. 116, con decorrenza dal 31 ottobre 2021).

per le cause di risarcimento del danno prodotto dalla circolazione dei veicoli e dei natanti il cui valore sia contenuto entro il limite di 20.000 euro (soglia elevata a 50.000 euro dal D.lgs. 13 luglio 2017 n. 116, con decorrenza dal 31 ottobre 2021) .

Per le cause che non sono attribuite ad altro giudice

(e dunque quelle che per valore eccedono la competenza del giudice di pace) e per le cause di valore indeterminabile.

Il valore della causa, ai fini della competenza, si

determina in relazione alla domanda, e dunque in base fondamentalmente al petitum mediato (art. 10 c.p.c.); ove proposte, si deve considerare anche il petitum della domanda di accertamento di una questione pregiudiziale con efficacia di giudicato (art. 34 c.p.c.: infra, cap. V, par. 3) e della domanda riconvenzionale (art. 36 c.p.c.: infra, cap. V, par. 3).

Le domande proposte nelle stesso processo contro la medesima persona si sommano fra le loro e gli interessi scaduti, le spese e i danni anteriori alla proposizione si sommano con il capitale (art. 10, co. 2, c.p.c.).

Per le cause relative a rapporti obbligatori, il valore si determina in base alla parte di rapporto oggetto di contestazione e, ove sia chiesto l’adempimento per

Competenza pervalore del giudice di

pace(art. 7 c.p.c.):

Competenza pervalore del Tribunale

(art. 9 c.p.c.):

Norme di

determinazione delvalore ai fini della

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II. LA COMPETENZA

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quote di un’obbligazione da parte di più persone o contro più persone, il valore si determina dall’intera obbligazione (artt. 11 e 12, co. 1, c.p.c.).

Per le cause di divisione, il valore si determina da quello della massa attiva da dividersi (art. 12, co. 3, c.p.c.).

Per le cause relative a prestazioni alimentari e a rendite, il valore si determina, per le prime, in base all’ammontare delle somme dovute per due anni e, per le seconde, cumulando venti annualità, nel caso di rendita perpetua, o fino ad un massimo di dieci annualità, nel caso di rendita temporanea o vitalizia (art. 13 c.p.c.).

Per le cause relative a somme di danaro e a beni mobili, il valore si determina in base alla somma indicata o al valore indicato dall’attore; in mancanza di indicazione o di dichiarazione, il valore della causa viene presunto nei limiti della competenza per valore del giudice adito (art. 14 c.p.c.).

Per le cause relative alla proprietà e dagli altri diritti reali immobiliari, l’art. 15 c.p.c., che ne fissa i criteri di determinazione del valore, è ancora in vigore ma ha di fatto perso importanza dopo la soppressione dell’ufficio del pretore e la devoluzione dell’intera materia alla competenza residuale del tribunale.

Per la cause relative all’esecuzione forzata, occorre distinguere tra processo esecutivo (per il quale la competenza spetta sempre al Tribunale) e processi di cognizione scaturenti dalle opposizioni: per le opposizioni all’esecuzione (art. 615 c.p.c.), il valore si determina in base al credito per cui si procede; per le cause relative alle opposizioni di terzi (art. 617 c.p.c.), il valore si determina in base al valore dei beni controversi; per le cause relative alle controversie sorte in sede di distribuzione (art. 512 c.p.c.), il valore si determina in base al valore del maggiore fra i crediti contestati (art. 17 c.p.c.).