SIMONE · Vol. 8/1 • Compendio di diritto processuale civile ... I volumi sono strutturati in...

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E SIMON EDIZIONI GIURIDICHE dal 1968

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ESIMONEDIZIONI GIURIDICHE

dal 1968

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Di particolare interesse per i lettori di questo volume, segnaliamo:(per i prezzi e le edizioni richiedi al tuo libraio o consulta il nostro sito: www.simone.it)

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Simone:unagaranzianelladidatticauniversitaria

Ogni anno le EdizioniSimonesi presentano aggiornate e migliorate grazie all’esperienza quaran-tennale che contraddistingue la Casa Editrice.

La collana SchemariSimonesi caratterizza per l’utilizzo di un secondo colore al fine di trasforma-re le grigie pagine nozionistiche in un più agile e vivace materiale di apprendimento.

Per saperne di più sul «metododistudioSimone» chiedi al tuo libraio e a quanti oggi sono fun-zionari, magistrati, notai, avvocati etc., che hanno formato la loro preparazione sulle nostre pubbli-cazioni, sempre imitate, mai eguagliate.

Ha collaborato alla revisione del testo la dott.ssa Gabriela Gianturco

L’elaborazione del testo, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare specifiche responsabilitàper eventuali involontari errori o inesattezze

Finito di stampare nel mese di gennaio 2019da «SA.GRAF s.r.l. semplificata a socio unico» - Via Einstein, 16 - Arzano (NA)

per conto della SIMONE s.r.l. - Via F. Russo, 33/D - 80133 - Napoli

Grafica di copertina a cura di Giuseppe Ragno

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PREMESSA

Da oggi «Schemi&Schede», per distinguersi dalla concorrenza che tende a con-fondere i nostri clienti, rientra nella nuova collana «SchemariSimone».

Questi originali volumi seguono i programmi tradizionali degli Atenei ponendosi come sussidio del manuale adottato per:

— delineare un quadro sistematico della materia;— identificare, al pari delle «slides», i punti chiave e le linee generali della disci-

plina;— dedicare maggiore attenzione agli argomenti «caldi» più frequentemente og-

getto di domande d’esame;— facilitare la lettura, agevolare la memorizzazione, velocizzare il ripasso.

I volumi sono strutturati in paginestaccabili per essere facilmente inserite negli schedari a fogli mobili utilizzati per prendere appunti durante le lezioni.

In particolare, gli Schemi&SchedediDirittoProcessualeCivile,costituisco-no, per quanti si apprestano ad affrontare questa complessa disciplina, un utile supporto per la propria preparazione.

Il lavoro, strutturato in tavolesinotticheeschemiarticolati, presuppone già una conoscenza di base della materia e se ne raccomanda la contestuale (o succes-siva) consultazione del manuale istituzionale.

Questa XVedizione affianca agli schemi tre differenti rubriche:

— osservazioni, che approfondisce aspetti rilevanti della disciplina;— differenze, che analizza aspetti particolari della materia, stimolando i confron-

ti e i paralleli fra i diversi istituti;— insintesi, che offre un quadro riepilogativo degli argomenti affrontati.

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Aiuto……Help……,SOS……

Questo volume mi ha aiutato molto, ma non trovo in commercio lo «Schemi&Schede» di un’altra disciplina che devo studiare!

Cosa devo fare?

È il momento di metterti in gioco e fare da te!

Eccoalcuniconsigli…

Apri il libro di testo e consulta l’indice generale*.Ti renderai conto che esiste una partizionecomplessivadella materia i cui ar-gomenti principali (che sono, di regola, i titoli dei Capitoli) possono essere utiliz-zati per costruire i tuoi schemi.

Inizia a leggerecapitolopercapitolo per dare una prima sistemazione degli ar-gomenti cardine partendo dalle «parole-sistema»: definizione, fondamento, og-getto, riferimenti normativi, funzioni, soggetti, applicazioni, limiti, paralleli, differen-ze, eccezioni etc. cercando, istituto per istituto, di inserire e incasellare tutti i con-cetti in questo schema.

Così avrai costruito la scaletta……!

che ti consentirà, al momento dell’esame, riportando alla mente le «parolesiste-ma», di ricordare con facilità, esporre con ordine e «navigare» sugli istituti affini, contrari etc.

A completamento dello schema:

— se assisti alle lezioni potrai integrare il testo con gli appunti presi;— se assisti agli esami potrai annotarti le domande più gettonate.

Ti consigliamo di acquistare uno schedario afoglimobiliper poter intervallare gli appunti presi dal vivo con i tuoi schemi riassuntivi ricavati dal testo.

Usa prevalentemente una matitao pennecancellabili adiversicoloriper inte-grare, sottolineare ed evidenziare i termini più importanti.

Lascia sempre un po’ di margine laterale ad ogni pagina per poter aggiungere successivamente eventuali «glosse» o «arricchimenti».

* Anche l’indice analitico è utile per identificare i principali argomenti di studio. In tal modo si comple-ta la preparazione e si può affrontare con più sicurezza la prova d’esame.

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Indice schemi✃ 389

Schema n. 1: Giurisdizione (artt. 1-5 c.p.c.) ............................................................. Pag. 16Schema n. 2: Giudice civile......................................................................................... » 18Schema n. 3: la competenza ..................................................................................... » 32Schema n. 4: Incompetenza e regolamento di competenza (artt. 38, 42-50 c.p.c.) . » 33Schema n. 5: l’onere della prova (art. 2697 c.c.) .................................................... » 45Schema n. 6: Successione a titolo particolare nel diritto controverso ................ » 73Schema n. 6bis: parametri per la liquidazione dei compensi .................................... » 79Schema n. 7: atti delle parti private ......................................................................... » 89Schema n. 8: provvedimenti del giudice .................................................................. » 90Schema n. 9: Irreperibilità o rifiuto di ricevere la copia (art. 140 c.p.c.) ............ » 99Schema n. 10. notifica a mezzo del servizio postale (art. 149 c.p.c.) .................... » 103Schema n. 11: Querela di falso .................................................................................... » 125Schema n. 12: la prova testimoniale ......................................................................... » 134Schema n. 13: la consulenza tecnica d’ufficio .......................................................... » 138Schema n. 14: fasi del processo di cognizione .......................................................... » 140Schema n. 15: Schema generale del processo civile................................................. » 144Schema n. 16: casi di nullità degli atti introduttivi .................................................. » 145Schema n. 17: notificazioni e comunicazioni nel corso del procedimento ........... » 149Schema n. 18: Iscrizione della causa a ruolo e formazione del fascicolo d’ufficio .. » 150Schema n. 19: udienza di comparizione-trattazione (art. 183 c.p.c.) ................... » 158Schema n. 20: la richiesta di chiarimenti e le questioni rilevabili d’ufficio da giudice ................................................................................................... » 159Schema n. 21: tentativo di conciliazione ................................................................... » 160Schema n. 22: la fissazione dell’udienza per l’assunzione dei mezzi di prova .... » 161Schema n. 23: l’intervento del terzo .......................................................................... » 164Schema n. 24: la decisione della causa ..................................................................... » 174Schema n. 25: riunione delle cause ............................................................................ » 175Schema n. 26: la sospensione del processo (artt. 295-298 c.p.c.) ......................... » 180Schema n. 27: l’interruzione del processo (artt. 299-305 c.p.c.) ........................... » 183Schema n. 28: cause scindibili e inscindibili ............................................................. » 194Schema n. 29: provvedimenti sull’esecuzione provvisoria in appello .................. » 196Schema n. 30: Il giudizio d’appello ............................................................................. » 204Schema n. 31: Il procedimento in appello ................................................................. » 205Schema n. 32: Decisione della causa .......................................................................... » 206Schema n. 33: ricorso per cassazione (artt. 360-394 c.p.c.) ................................... » 219Schema n. 34: revocazione .......................................................................................... » 224Schema n. 35: Il procedimento davanti al giudice di pace ...................................... » 232

Indiceschemi

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Indice schemi 390

Schema n. 36: Il processo del lavoro (artt. 410 e ss. c.p.c.) ..................................... Pag. 240Schema n. 37: procedimento sommario di cognizione (art. 702bis c.p.c.) ........... » 253Schema n. 38: Separazione personale dei coniugi.................................................... » 260Schema n. 39: tipi di separazione ............................................................................... » 261Schema n. 40: I provvedimenti del giudice in sede di separazione ........................ » 263Schema n. 41: nomina dell’amministratore di sostegno ......................................... » 270Schema n. 42: Il procedimento per ingiunzione ....................................................... » 280Schema n. 43: Il procedimento cautelare .................................................................. » 299Schema n. 44: esito della domanda cautelare .......................................................... » 299Schema n. 45: Il reclamo cautelare ............................................................................. » 300Schema n. 46: la sorte del provvedimento cautelare .............................................. » 300Schema n. 47: espropriazione forzata ........................................................................ » 313Schema n. 48: l’espropriazione forzata in generale ................................................. » 317Schema n. 49: espropriazione immobiliare ............................................................... » 327Schema n. 50: l’udienza di comparizione delle parti e l’aggiudicazione .............. » 328Schema n. 51: espropriazione mobiliare presso il debitore .................................... » 334Schema n. 52: l’intervento .......................................................................................... » 335Schema n. 53: espropriazione mobiliare presso terzi .............................................. » 338Schema n. 54: esecuzione per consegna di beni mobili o rilascio di beni immobili .. » 343Schema n. 55: esecuzione forzata degli obblighi di fare e di non fare ................... » 344Schema n. 56: misure di coercizione indiretta .......................................................... » 345Schema n. 57: le opposizioni....................................................................................... » 348Schema n. 58: l’arbitrato ............................................................................................. » 363Schema n. 59: arbitrato rituale, irrituale e amministrato ...................................... » 364Schema n. 60: Il lodo arbitrale..................................................................................... » 371Schema n. 61: la semplificazione dei riti civili ......................................................... » 377

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Indice generale✃ 391

1L’attivitàgiurisdizionale

1 Nozione (artt. 1-5 c.p.c.) ............................................................................................ Pag. 5 2 La giurisdizione civile ................................................................................................ » 5 3 La tutela giurisdizionale civile come diritto soggettivo ........................................... » 7 4 La perpetuatio iurisdictionis (art. 5 c.p.c.) ................................................................. » 8 5 Giudici ordinari e giudici speciali .............................................................................. » 8 6 Difetto di giurisdizione e regolamento di giurisdizione (artt. 37 e 41 c.p.c.) .......... » 9 7 Giudice ordinario e atti amministrativi ..................................................................... » 9 8 Risarcimento del danno da lesione di interessi legittimi ........................................ » 10 9 La giurisdizione italiana nelle cause «internazionali» ............................................. » 1110 La giurisdizione italiana nei confronti del cittadino straniero e dello Stato straniero .. » 1211 Le unioni civili celebrate all’estero (D.Lgs. 19-1-2017, n. 7) .................................... » 1312 Diritto dell’Unione europea e processo civile .......................................................... » 14

► Schema n. 1: Giurisdizione (artt. 1-5 c.p.c.) ..................................................... » 16

2Lacompetenza

1 Nozione (artt. 7-30bis c.p.c.) ..................................................................................... » 17► Schema n. 2: Giudice civile .................................................................................. » 18

2 Competenza per valore (artt. 7-15 c.p.c.) ................................................................. » 18 3 Competenza per materia (artt. 7 e 9 c.p.c.) .............................................................. » 20 4 Il GOP e le altre novità introdotte dal D.Lgs. 116/2017 ............................................ » 21 5 Competenza per territorio (artt. 18-30bis c.p.c.) ...................................................... » 22 6 Il difetto di competenza (art. 38 c.p.c.) ..................................................................... » 26 7 Il regolamento di competenza (artt. 42-50 c.p.c.) .................................................... » 27

7.1 Tipologie.............................................................................................................. » 287.2 Regolamento di competenza d’ufficio (art. 45 c.p.c.) ....................................... » 297.3 Il procedimento del regolamento di competenza (art. 47 c.p.c.) ..................... » 30► Schema n. 3: la competenza .............................................................................. » 32► Schema n. 4: Incompetenza e regolamento di competenza (artt. 38, 42-50 c.p.c.) .................................................................................................................... » 33

3Pronuncesecondodirittoesecondoequità

1 Pronunce secondo diritto .......................................................................................... » 35 2 Pronunce secondo equità.......................................................................................... » 35

4Iprincipigeneralidelprocessocivile

1 Il processo .................................................................................................................. » 37 2 Il giusto processo (art. 111 Cost.) e l’equa riparazione per l’irragionevole durata del giudizio ................................................................................................................. » 37

2.1 La legge Pinto (L. 89/2001) ................................................................................. » 38

Indicegenerale

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Indice generale 392

3 Il principio del contraddittorio (artt. 111, co. 2, Cost. e 101 c.p.c.) ......................... Pag. 42 4 Il principio della domanda (art. 99 c.p.c.) ................................................................. » 43 5 La strumentalità delle forme ..................................................................................... » 43 6 Libera valutazione delle prove, oralità e doppio grado di giurisdizione ................. » 44

► Schema n. 5: l’onere della prova (art. 2697 c.c.) ............................................. » 45

5Ladomandagiudiziale

1 I presupposti del processo ........................................................................................ » 47 2 Le condizioni dell’azione ........................................................................................... » 47 3 La domanda giudiziale .............................................................................................. » 48

3.1 La class action (art. 140bis D.Lgs. 206/2005) ..................................................... » 50 4 effetti sostanziali e processuali della domanda ....................................................... » 52 5 Gli elementi della domanda: personae, petitum e causa petendi............................ » 52 6 Mutatio ed emendatio libelli ...................................................................................... » 53 7 eccezioni di rito e di merito ....................................................................................... » 54 8 Corrispondenza tra chiesto e pronunciato (art. 112 c.p.c.) ..................................... » 55

6Rapportitracause:litispendenza,continenzaeconnessione

1 La litispendenza (art. 39 c.p.c.) ................................................................................. » 57 2 La continenza (art. 39 c.p.c.) ..................................................................................... » 57 3 La connessione (art. 40 c.p.c.) ................................................................................... » 58

7Isoggettidelprocesso

1 Il giudice ..................................................................................................................... » 611.1 Il giudice istruttore .............................................................................................. » 631.2 La responsabilità civile dei magistrati ............................................................... » 63

2 Il cancelliere (artt. 57-60 c.p.c.) ................................................................................. » 65 3 L’ufficiale giudiziario .................................................................................................. » 66 4 Responsabilità del cancelliere e dell’ufficiale giudiziario (art. 60 c.p.c.) ................ » 67 5 Gli ausiliari del giudice (artt. 61-68 c.p.c.) ................................................................ » 67 6 Il pubblico ministero (artt. 69-73 c.p.c.) .................................................................... » 69 7 Le parti ........................................................................................................................ » 70 8 Successione nel processo (art. 110 c.p.c.) ................................................................ » 72 9 Successione a titolo particolare nel diritto controverso (art. 111 c.p.c.) ................ » 72

► Schema n. 6: Successione a titolo particolare nel diritto controverso ......... » 7310 Il difensore (artt. 82-89 c.p.c.) ................................................................................... » 7311 Le spese del processo ................................................................................................ » 7512 L’abolizione delle tariffe professionali, il preventivo obbligatorio e l’equo compenso .. » 7613 Il patrocinio a spese dello Stato ................................................................................ » 77

► Schema n. 6bis: parametri per la liquidazione dei compensi ........................ » 79

8Pluralitàdiparti:litisconsorzioeintervento

1 Il litisconsorzio (artt. 102-103 c.p.c.) ......................................................................... » 81 2 L’intervento (artt. 105-107 c.p.c.) .............................................................................. » 82

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Indice generale✃ 393

9Gliattidelprocesso

1 L’atto processuale ...................................................................................................... Pag. 87► Schema n. 7: atti delle parti private .................................................................. » 89► Schema n. 8: provvedimenti del giudice ........................................................... » 90

2 L’udienza .................................................................................................................... » 91 3 I termini per il compimento degli atti processuali ................................................... » 92 4 Comunicazioni ........................................................................................................... » 94 5 Il deposito telematico degli atti processuali ........................................................... » 95 6 Notificazioni (art. 137 c.p.c.)...................................................................................... » 96

► Schema n. 9: Irreperibilità o rifiuto di ricevere la copia (art. 140 c.p.c.) ..... » 996.1 La facoltà di notificazione per gli avvocati ........................................................ » 1006.2 Scissione del momento perfezionativo della notificazione ............................. » 1016.3 Notifica postale degli atti giudiziari effettuata da soggetti privati: le novità della L. 205/2017 ................................................................................................. » 102► Schema n. 10: notifica a mezzo del servizio postale (art. 149 c.p.c.) ........... » 103

7 La trasmissione a distanza degli atti ......................................................................... » 104 8 La nullità degli atti processuali ................................................................................. » 104 9 Nullità e inesistenza della notifica ............................................................................ » 10710 Il processo telematico................................................................................................ » 108

10LeProve

1 Principi generali ......................................................................................................... » 111 2 Prove tipiche e atipiche ............................................................................................. » 114 3 Prove costituende e prove precostituite................................................................... » 114 4 Assunzione dei mezzi di prova .................................................................................. » 116 5 I documenti: atto pubblico e scrittura privata ......................................................... » 117

5.1 Disconoscimento della scrittura privata (art. 214 c.p.c.) .................................. » 1215.2 Procedimento di verificazione (artt. 214-220 c.p.c.) ......................................... » 1225.3 Querela di falso (artt. 221-227 c.p.c.) ................................................................. » 124► Schema n. 11: Querela di falso ........................................................................... » 125

6 Le prove costituende ................................................................................................. » 1266.1 La confessione e l’interrogatorio formale (artt. 228-232 c.p.c.) ....................... » 1266.2 Il giuramento (artt. 233-243 c.p.c.) ..................................................................... » 1276.3 La testimonianza (artt. 244-257bis c.p.c.) ......................................................... » 130► Schema n. 12: la prova testimoniale ................................................................ » 1346.4 L’ispezione ........................................................................................................... » 135

7 La consulenza tecnica (artt. 191-201 c.p.c.) ............................................................. » 135► Schema n. 13: la consulenza tecnica d’ufficio ................................................. » 138

11Ilprocessodicognizionedavantialtribunale

Sezione PrimaLa fase introduttiva

1 Il processo di cognizione ........................................................................................... » 139► Schema n. 14: fasi del processo di cognizione ................................................. » 140

2 L’atto di citazione (artt. 163-164 c.p.c.) ..................................................................... » 140

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Indice generale 394

► Schema n. 15: Schema generale del processo civile ........................................ Pag. 144► Schema n. 16: casi di nullità degli atti introduttivi ......................................... » 145

3 La costituzione dell’attore e del convenuto ............................................................. » 145 4 Notificazioni e comunicazioni (art. 170 c.p.c.) ......................................................... » 148

► Schema n. 17: notificazioni e comunicazioni nel corso del procedimento .. » 149 5 Iscrizione della causa a ruolo e formazione del fascicolo d’ufficio (art. 168 c.p.c.) 149

► Schema n. 18: Iscrizione della causa a ruolo e formazione del fascicolo d’uf- ficio ....................................................................................................................... » 150

6 Iscrizione a ruolo anche per il processo esecutivo................................................... » 150 7 Ritardata costituzione delle parti ............................................................................. » 151

Sezione SecondaLa fase dell’istruzione e le sue sottofasi

1 Istruzione e trattazione ............................................................................................. » 152 2 La trattazione e la direzione del procedimento ....................................................... » 153 3 L’udienza di prima comparizione delle parti e trattazione della causa (art. 183 c.p.c.) .......................................................................................................................... » 154 4 Il calendario del processo.......................................................................................... » 156

► Schema n. 19: udienza di comparizione-trattazione (art. 183 c.p.c.) .......... » 158► Schema n. 20: la richiesta di chiarimenti e le questioni rilevabili d’ufficio dal giudice ............................................................................................................ » 159► Schema n. 21: tentativo di conciliazione .......................................................... » 160

5 L’assunzione delle prove ........................................................................................... » 160► Schema n. 22: la fissazione dell’udienza per l’assunzione dei mezzi di prova ..................................................................................................................... » 161

6 L’intervento in causa di terzi ..................................................................................... » 161► Schema n. 23: l’intervento del terzo ................................................................. » 164

7 Il processo contumaciale ........................................................................................... » 164 8 Rimessione della causa in decisione ........................................................................ » 166 9 La precisazione delle conclusioni ............................................................................. » 16710 Comparse conclusionali e memorie (art. 190 c.p.c.) ................................................ » 168

Sezione TerzaLa fase decisoria

1 Decisione del tribunale in composizione collegiale ................................................. » 169 2 Decisione del tribunale in composizione monocratica (artt. 281quater-sexies c.p.c.) .......................................................................................................................... » 172 3 Rapporti tra collegio e giudice monocratico (artt. 281septies-281novies c.p.c.) ... » 173

► Schema n. 24: la decisione della causa ............................................................ » 174► Schema n. 25: riunione delle cause ................................................................... » 175

4 esecuzione provvisoria .............................................................................................. » 175 5 Pubblicazione e comunicazione della sentenza (art. 133 c.p.c.) ............................. » 176 6 Correzione delle sentenze e delle ordinanze (artt. 287-289 c.p.c.) ......................... » 177

12Vicendeanomaledelprocesso:sospensione,interruzioneedestinzione

1 Sospensione (artt. 295-298 c.p.c.) ............................................................................. » 179► Schema n. 26: la sospensione del processo (artt. 295-298 c.p.c.) ................ » 180

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Indice generale✃ 395

2 Interruzione (artt. 229-305 c.p.c.).............................................................................. Pag. 180► Schema n. 27: l’interruzione del processo (artt. 299-305 c.p.c.) .................. » 183

3 estinzione (artt. 306-310 c.p.c.) ................................................................................. » 183

13Leimpugnazioni

1 In generale (artt. 323-338 c.p.c.)................................................................................ » 187 2 L’acquiescenza (art. 329 c.p.c.) .................................................................................. » 190 3 Il luogo di notifica dell’atto di impugnazione (art. 330 c.p.c.) ................................. » 191 4 Impugnazione principale e impugnazione incidentale (artt. 333-335 c.p.c.) ......... » 191 5 Litisconsorzio in sede di gravame (artt. 331-332 c.p.c.) ........................................... » 193

► Schema n. 28: cause scindibili e inscindibili .................................................... » 194 6 effetto espansivo interno ed esterno (art. 336 c.p.c.) .............................................. » 194 7 Sospensione dell’esecuzione e dei processi (art. 337 c.p.c.) ................................... » 195

► Schema n. 29: provvedimenti sull’esecuzione provvisoria in appello ......... » 196 8 effetti dell’estinzione del processo di impugnazione (art. 338 c.p.c.) ..................... » 196 9 L’appello (artt. 339-359 c.c.) ...................................................................................... » 197

► Schema n. 30: Il giudizio d’appello .................................................................... » 204► Schema n. 31: Il procedimento in appello......................................................... » 205► Schema n. 32: Decisione della causa ................................................................. » 206

10 Il giudizio di Cassazione (artt. 360-394 c.p.c.) .......................................................... » 20610.1 Il ricorso per Cassazione ............................................................................... » 208

► Schema n. 33: ricorso per cassazione (artt. 360-394 c.p.c.) .......................... » 21911 Il giudizio di rinvio (artt. 392-394 c.p.c.) ................................................................... » 22012 Revocazione (artt. 395-403 c.p.c.) ............................................................................. » 221

► Schema n. 34: revocazione ................................................................................. » 22413 Opposizione di terzo (artt. 404-408 c.p.c.) ................................................................ » 22514 Il giudicato (art. 324 c.p.c.) ........................................................................................ » 226

14Iritispeciali

1 Quadro generale ........................................................................................................ » 229 2 Il procedimento davanti al Giudice di Pace (artt. 311-322 c.p.c.) ............................ » 229

► Schema n. 35: Il procedimento davanti al giudice di pace ............................. » 232 3 Il processo del lavoro (artt. 409-447bis c.p.c.) .......................................................... » 233

3.1 Fase preliminare ................................................................................................. » 2333.2 Fase introduttiva ................................................................................................. » 2353.3 Fase istruttoria .................................................................................................... » 2363.4 Passaggi di rito .................................................................................................... » 2383.5 Fase decisoria ...................................................................................................... » 239► Schema n. 36: Il processo del lavoro (artt. 410 e ss. c.p.c.) ............................ » 2403.6 La nuova tutela del lavoratore in caso di licenziamento illegittimo (art. 18 L. 300/1970, modificato dalla L. 92/2012) ........................................................ » 2423.7 La tutela d’urgenza del lavoratore (art. 1, co. 47-68, L. 92/2012) ..................... » 2443.8 Appello ................................................................................................................ » 2453.9 La tutela del lavoratore dopo il jobs act (L. 183/2014; D.Lgs. 23/2015) ............ » 247

4 Controversie in materia previdenziale (artt. 442-447 c.p.c.) ................................... » 248 5 Il processo locatizio (art. 447bis c.p.c.) ..................................................................... » 249 6 Il procedimento sommario-semplificato di cognizione (artt. 702bis c.p.c.) ........... » 250

► Schema n. 37: procedimento sommario di cognizione (art. 702bis c.p.c.) .. » 253

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Indice generale 396

7 Il processo di opposizione a decreto ingiuntivo ....................................................... Pag. 253 8 La separazione personale tra coniugi (artt. 706-711 c.p.c.) ..................................... » 255 9 Le procedure stragiudiziali in materia di separazione e divorzio ............................ » 258

► Schema n. 38: Separazione personale dei coniugi ........................................... » 260► Schema n. 39: tipi di separazione ...................................................................... » 261► Schema n. 40: I provvedimenti del giudice in sede di separazione ............... » 263

10 Il procedimento di divorzio ....................................................................................... » 26311 Interdizione, inabilitazione e amministrazione di sostegno ................................... » 267

► Schema n. 41: nomina dell’amministratore di sostegno ................................ » 27012 Altri procedimenti ...................................................................................................... » 270

15Letutelesommarie

1 Nozione e tipologie .................................................................................................... » 273 2 Le tutele sommarie non cautelari (artt. 633-669 c.p.c.) ........................................... » 273

2.1 Il procedimento di ingiunzione (artt. 633-656 c.p.c.) ........................................ » 273► Schema n. 42: Il procedimento per ingiunzione .............................................. » 2802.2 Procedimento di convalida di sfratto (artt. 657-669 c.p.c.) .............................. » 2812.3 I procedimenti possessori (artt. 703-705 c.p.c. e artt. 1168-1170 c.c.) ............. » 2842.4 Le tutele sommarie anticipatorie in corso di causa (artt. 186bis-186quater c.p.c.) ................................................................................................................... » 287

3 Le tutele sommarie cautelari (artt. 670-705 c.p.c.) .................................................. » 2883.1 I sequestri (artt. 670-687 c.p.c.) .......................................................................... » 2883.2 Denuncia di nuova opera e di danno temuto (artt. 688-691 c.p.c. e artt. 1171- 1172 c.p.c.) .......................................................................................................... » 2903.3 L’istruzione preventiva (artt. 692-699 c.p.c.) ..................................................... » 2923.4 I provvedimenti d’urgenza (art. 700 c.p.c.) ........................................................ » 293

4 Il rito cautelare uniforme (artt. 669bis-669quaterdecies c.p.c.) .............................. » 294► Schema n. 43: Il procedimento cautelare ......................................................... » 299► Schema n. 44: esito della domanda cautelare ................................................. » 299► Schema n. 45: Il reclamo cautelare .................................................................... » 300► Schema n. 46: la sorte del provvedimento cautelare ..................................... » 300

16Latutelacamerale

1 Caratteristiche generali (artt. 737-746 c.p.c.) ........................................................... » 301 2 Scomparsa, assenza e morte presunta ..................................................................... » 303

17Leazionirisarcitorieneisinistristradali(D.Lgs.209/2005eL.124/2017)

1 Liquidazione stragiudiziale del danno ..................................................................... » 305 2 Azione diretta del terzo trasportato .......................................................................... » 305 3 Azione diretta nei confronti dell’assicuratore del responsabile .............................. » 305 4 Azione diretta nei confronti del proprio assicuratore .............................................. » 306

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Indice generale✃ 397

18Latutelaesecutiva

1 Il titolo esecutivo e le attività preliminari all’esecuzione forzata (artt. 474-482 c.p.c.) .......................................................................................................................... Pag. 307

► Schema n. 47: espropriazione forzata ............................................................... » 313 2 L’espropriazione forzata in generale (artt. 483-512 c.p.c.) ....................................... » 314

► Schema n. 48: l’espropriazione forzata in generale ........................................ » 3172.1 Struttura dell’atto di pignoramento .................................................................. » 3172.2 L’espropriazione immobiliare (artt. 555-598 c.p.c.) .......................................... » 320► Schema n. 49: espropriazione immobiliare ...................................................... » 327► Schema n. 50: l’udienza di comparizione delle parti e l’aggiudicazione ..... » 3282.3 L’espropriazione mobiliare presso il debitore (artt. 513-542 c.p.c.) ................. » 329► Schema n. 51: espropriazione mobiliare presso il debitore ........................... » 334► Schema n. 52: l’intervento ................................................................................. » 3352.4 L’espropriazione presso terzi (artt. 543-554 c.p.c.) ........................................... » 335► Schema n. 53: espropriazione mobiliare presso terzi ..................................... » 3382.5 Pignoramento di autoveicoli, moto e rimorchi. ................................................ » 3392.6 L’espropriazione dei beni indivisi (artt. 599-601 c.p.c.) .................................... » 3392.7 L’espropriazione contro il terzo proprietario (artt. 602-604 c.p.c.)................... » 340

3 L’esecuzione forzata in forma specifica (artt. 605-614bis c.p.c.) ............................. » 341► Schema n. 54: esecuzione per consegna di beni mobili o rilascio di beni im- mobili .................................................................................................................... » 343► Schema n. 55: esecuzione forzata degli obblighi di fare e di non fare .......... » 344► Schema n. 56: misure di coercizione indiretta.................................................. » 345

4 Le opposizioni esecutive (artt. 615-622 c.p.c.) ......................................................... » 345► Schema n. 57: le opposizioni .............................................................................. » 348

5 La sospensione e l’estinzione del processo esecutivo (artt. 623-632 c.p.c.) ........... » 349

19Strumentialternativiallagiurisdizione

1 La conciliazione stragiudiziale prevista dal D.Lgs. 4-3-2010, n. 28 .......................... » 351 2 Il tentativo di conciliazione nelle controversie di lavoro (art. 410 c.p.c.) ............... » 353 3 La funzione di conciliazione in sede non contenziosa del giudice di pace ............. » 354 4 La conciliazione giudiziale ........................................................................................ » 355 5 La consulenza tecnica preventiva ai fini della composizione della lite .................. » 356 6 Il negozio di arbitrato libero (o irrituale) .................................................................. » 357 7 Trasferimento in sede arbitrale dei procedimenti giudiziari ................................... » 358 8 Negoziazione assistita da avvocati ........................................................................... » 359 9 Risoluzione extragiudiziale delle controversie dei consumatori............................. » 360

20L’arbitratorituale

1 Inquadramento generale ........................................................................................... » 361 2 Controversie arbitrabili (art. 806 c.p.c.) .................................................................... » 362 3 Convenzione d’arbitrato (artt. 808bis-808quinquies c.p.c.) .................................... » 362

► Schema n. 58: l’arbitrato .................................................................................... » 363► Schema n. 59: arbitrato rituale, irrituale e amministrato ............................. » 364

4 Gli arbitri (artt. 809-815 c.p.c.) .................................................................................. » 365 5 Procedimento (artt. 816-819ter c.p.c.) ...................................................................... » 366

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Indice generale 398

6 Il lodo arbitrale (artt. 820-826 c.p.c.) ........................................................................ Pag. 368► Schema n. 60: Il lodo arbitrale............................................................................ » 371

7 L’arbitrato amministrato (art. 832 c.p.c.) .................................................................. » 372

21Iritisemplificati(D.Lgs.150/2011)

1 I limiti della delega..................................................................................................... » 373 2 I criteri di individuazione del «rito di destinazione» ................................................ » 373 3 Mutamento del rito .................................................................................................... » 374 4 Sospensione del provvedimento impugnato ........................................................... » 374 5 I singoli procedimenti semplificati ............................................................................ » 374

► Schema n. 61: la semplificazione dei riti civili ................................................ » 377

Indiceanalitico .................................................................................................... » 381

Indicedeglischemi ............................................................................................. » 389

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I riti speciali✃ 263

Schema n. 40I prOvveDImentI Del GIuDIce In SeDe DI SeparazIOne

Il giudice:

adotta i provvedimenti relativi alla prole con esclusivo riferimento all’in-teresse morale e materiale di essa

valuta prioritariamente la possibilità che i figli minori restino affidati a en-trambi i genitori oppure stabilisce a quale di essi i figli sono affidati

determina i tempi e le modalità della loro presenza presso ciascun genitore

prende atto degli accordi intervenuti tra i genitori, se non sono contrari all’interesse dei figli

adotta ogni altro provvedimento relativo alla prole

può disporre l’affidamento dei figli a uno solo dei genitori qualora ritenga che l’affidamento all’altro sia contrario all’interesse del minore

stabilisce, ove necessario, il pagamento di un assegno periodico a favore dei figli, anche se maggiorenni ma non indipendenti economicamente

stabilisce, a vantaggio del coniuge cui non sia addebitabile la separazio-ne, il diritto di ricevere dall’altro coniuge quanto è necessario al suo man-tenimento, qualora egli non abbia adeguati redditi propri

può disporre un accertamento della polizia tributaria sui redditi e sui beni dei coniugi

attribuisce il godimento della casa familiare tenendo prioritariamente con-to dell’interesse dei figli

10 Ilprocedimentodidivorzio

Generalità

► i casi nei quali la domanda di divorzio trovi il suo fondamento nel pree-sistente stato di separazione giudiziale (determinato con sentenza passa-ta in giudicato) o consensuale (ritualmente omologata) oppure consegui-ta mediante l’accordo raggiunto in sede di negoziazione assistita da uno o più avvocati o concluso davanti all’ufficiale dello stato civile, configura-no un rapporto di priorità necessaria tra lo stato di separazione e quello di divorzio, che si concreta nel necessario decorso di un periodo di sepa-razione per poter chiedere il divorzio.

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Capitolo14 264

Generalità

► Per la proposizione della domanda di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio (art. 3, n. 2, lett. b), l. 898/1970), le separa-zioni devono essersi protratte ininterrottamente:

▻ da almeno dodici mesi dall’avvenuta comparizione dei coniugi innanzi al presidente del tribunale nella procedura di separazione personale; ▻ da sei mesi nel caso di separazione consensuale, anche quando il giudizio contenzioso si sia trasformato in consensuale, ovvero dalla data certifica-ta nell’accordo di separazione raggiunto a seguito di convenzione di ne-goziazione assistita da un avvocato ovvero dalla data dell’atto contenente l’accordo di separazione concluso innanzi all’ufficiale dello stato civile.

Il procedimento contenzioso

► la domanda di divorzio si propone con ricorso al tribunale (art. 4, co. 1, l. div.) del luogo in cui il coniuge convenuto ha la residenza o il domicilio.

il ricorso deve contenere: ▻ l’esposizione dei fatti e degli elementi di diritto sui quali la domanda di scioglimento del matrimonio o di cessazione degli effetti civili dello stesso è fondata (art. 4, co. 2, l. div.); ▻ l’indicazione dell’esistenza di figli di entrambi i coniugi (art. 4, co. 4, l. div.).

► il presidente del tribunale, nei cinque giorni successivi al deposito del ri-corso in cancelleria, fissa con decreto:

▻ il giorno della comparizione dei coniugi davanti a sé, che deve avveni-re entro 90 giorni dal deposito del ricorso; ▻ il termine per la notificazione del ricorso e del decreto; ▻ il termine entro cui il coniuge convenuto può depositare la memoria difensiva e i documenti.

► i coniugi devono comparire davanti al presidente del tribunale personal-mente, salvo gravi e comprovati motivi (art. 4, co. 7, l. div.) e con l’assisten-za di un difensore.

Se il ricorrente non si presenta o rinuncia, la domanda non ha effetto. Se il coniuge convenuto non si presenta, il presidente può fissare un nuo-

vo giorno per la comparizione, ordinando che la notificazione del ricorso e del decreto gli sia rinnovata.

all’udienza di comparizione il presidente deve sentire i coniugi prima se-paratamente poi congiuntamente, tentando di conciliarli. Se i coniugi si conciliano, il presidente fa redigere processo verbale della conciliazione. ► Se la conciliazione non riesce, il presidente, sentiti i coniugi e i rispettivi difensori nonché disposto l’ascolto del figlio minore che abbia compiuto 12 anni e anche di età inferiore, se capace di discernimento:

▻ dà con ordinanza i provvedimenti temporanei e urgenti che reputa op-portuni nell’interesse dei coniugi e dei figli; ▻ nomina il giudice istruttore e fissa l’udienza di comparizione e tratta-zione davanti a questo; ▻ assegna al ricorrente un termine per il deposito in cancelleria di una memoria integrativa e al convenuto un termine per la costituzione in giudizio.

all’udienza davanti al giudice istruttore si applicano le disposizioni di cui agli artt. 180 e 183 c.p.c.

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I riti speciali✃ 265

Il procedimento contenzioso

► la fase davanti al giudice istruttore si svolge con le preclusioni di cui all’art. 183 c.p.c. È necessario l’intervento del p.m. (art. 5, co. 1, l. div.).

dopo l’eventuale istruzione la causa viene rimessa per la decisione al col-legio (art. 50bis, n. 1, c.p.c.) che, se accoglie la domanda, pronuncia lo scio-glimento del matrimonio civile o la cessazione degli effetti civili del ma-trimonio concordatario e provvede con riguardo all’eventuale obbligo di mantenimento a carico di uno dei coniugi (art. 5, co. 6 l. div.), all’affida-mento e l’obbligo di mantenere, educare e istruire i figli (art. 6), all’abita-zione nella casa familiare (art. 6, co. 6), all’autorizzazione alla moglie, che ne abbia fatto richiesta, di conservare il cognome del marito (art. 5, co. 3). ► la sentenza di primo grado è provvisoriamente esecutiva nella parte re-lativa ai provvedimenti di natura economica (art. 4, co. 14, l. div.). ne con-segue che l’assegno di divorzio e quello di mantenimento dei figli vanno corrisposti immediatamente, mentre la pronuncia di divorzio in senso stretto non produce effetti fino al passaggio in giudicato.

la sentenza è impugnabile da ciascuna delle parti (art. 5, co. 5, l. div.). il p.m. può proporre impugnazione limitatamente agli interessi patrimoniali dei fi-gli minori o legalmente incapaci. l’appello è deciso in camera di consiglio.

Ai sensi dell’art. 5, co. 6, L. 898/1970 è previsto l’obbligo, per un coniuge, di somministra-re periodicamente un assegno all’altro coniuge, quando quest’ultimo non abbia mezzi adeguati (o, comunque, non possa procurarseli per ragioni oggettive), tali cioè da esclu-dere una significativa disparità tra la condizione economica del richiedente l’assegno e la situazione economica dell’altra parte.L’assegno di divorzio assolve, quindi, non soltanto una funzione assistenziale, ma an-che e soprattutto una funzione perequativo-compensativa, ossia di riequilibrio delle po-sizioni delle parti al termine del matrimonio, in ragione:— per un verso, del contributo dato dal richiedente l’assegno alla conduzione familia-

re, alla formazione del patrimonio comune e della condizione economica comples-siva derivata all’altra parte dalle acquisite potenzialità di affermazione economico-professionale in quanto consentite dal concordato assetto di vita familiare nel corso della convivenza;

— per altro verso, del sacrificio, da parte del richiedente, di possibilità di lavoro e di gua-dagno all’esterno della famiglia a causa dell’impegno all’interno.

Ciò comporta che, ai fini dell’attribuzione e della quantificazione dell’assegno di divor-zio in favore del coniuge economicamente più debole, occorre effettuare una valutazio-ne comparativa delle condizioni economico-patrimoniali delle parti in considerazione del contributo fornito dal richiedente alla conduzione della vita familiare e alla formazione del patrimonio comune e personale di ciascuno degli ex coniugi, in relazione alla durata del matrimonio e all’età dell’avente diritto (Cass. S.u. 18287/2018).Il fondamento della funzione perequativo-compensativa è individuato nei principi di so-lidarietà — intesa come solidarietà nelle scelte di vita e, quindi, anche come autorespon-sabilità e libertà nel compimento di tali scelte che si riflettono poi nella situazione eco-nomica propria e dell’altra parte al momento della crisi della relazione coniugale — e di pari dignità, radicati negli artt. 2, 3 e 29 Cost. Il termine «mezzi adeguati» va riferito, dunque, a quanto necessario perché l’assegno possa assolvere la propria funzione, essenzialmente perequativo-compensativa.

Oss

erva

zion

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Capitolo14 266

Il procedimento a domanda congiunta

► l’art. 4, co. 16, l. div. prevede la domanda congiunta dei coniugi di sciogli-mento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio. il ricorso:

▻ deve essere proposto al tribunale del luogo di residenza o di domicilio dell’uno o dell’altro coniuge; ▻ deve indicare compiutamente le condizioni inerenti ai figli e ai rappor-ti economici; ▻ è proposto al tribunale in camera di consiglio.

► il tribunale, sentiti i coniugi, verificata l’esistenza dei presupposti di legge e valutata la rispondenza delle condizioni all’interesse dei figli, decide con sentenza. Se è di rigetto, può essere impugnata con appello da ciascuno dei coniugi o da entrambi, anche congiuntamente, con ricorso da deposi-tarsi nei termini per l’appello. la corte d’appello decide in camera di con-siglio con sentenza impugnabile con ricorso per cassazione. ► Qualora il tribunale ravvisi che le condizioni relative ai figli sono in contrasto con gli interessi degli stessi, è previsto il passaggio dal rito camerale al rito con-tenzioso: viene fissata un’udienza davanti al presidente il quale opererà come se il tentativo di conciliazione effettuato dal collegio fosse fallito davanti a sé.

Il procedimento di revisione

► l’art. 9, co. 1, l. div. prevede la revisione, con decreto motivato ex art. 737 c.p.c., delle pronunce sull’affidamento dei figli e sulle condizioni economi-che da parte del tribunale in camera di consiglio, assunte informazioni, sentite le parti e il P.M. e assunte le prove sulle circostanze sopravvenute. ► in ordine alla revisione del contributo al mantenimento dei figli minori, il giudice non può procedere a una nuova e autonoma valutazione dei pre-supposti o dell’entità dell’assegno, sulla base di una diversa ponderazione delle condizioni economiche delle parti, ma, nel pieno rispetto delle valuta-zioni espresse al momento dell’attribuzione dell’emolumento, deve limitar-si a verificare se, ed in quale misura, le circostanze sopravvenute abbiano al-terato l’equilibrio così raggiunto e ad adeguare l’importo o lo stesso obbligo della contribuzione alla nuova situazione patrimoniale (Cass. 214/2016). ► invece, in materia di revisione dell’assegno di divorzio, il diritto a perce-pirlo di un coniuge e il corrispondente obbligo a versarlo dell’altro, nella misura e nei modi stabiliti dalla sentenza di divorzio, conservano la loro efficacia fino a quando intervenga la modifica di tale provvedimento, re-stando del tutto ininfluente il momento in cui, di fatto, sono maturati i presupposti per la modificazione o la soppressione dell’assegno; sicché, in mancanza di specifiche disposizioni, in base ai principi generali relativi all’autorità, intangibilità e stabilità, per quanto temporalmente limitata (re-bus sic stantibus), del precedente giudicato impositivo del contributo di mantenimento, la decisione giurisdizionale di revisione non può avere de-correnza anticipata al momento dell’accadimento innovativo, rispetto alla data della domanda di modificazione (Cass. 16173/2015).

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I riti speciali✃ 267

11 Interdizione,inabilitazioneeamministrazionedisostegno

Presupposti

► il soggetto maggiorenne e il minore emancipato che si trovino in condi-zioni di abituale infermità di mente che li rende incapaci di provvedere ai propri interessi sono interdetti quando ciò è necessario per assicurare la loro adeguata protezione (art. 414 c.c.).

► Sono inabilitati:

▻ il soggetto maggiorenne la cui infermità men-tale non è talmente grave da far luogo all’in-terdizione; ▻ coloro che, per prodigalità (tendenza a dissi-pare il patrimonio) o abuso abituale di bevan-de alcoliche o stupefacenti, espongono sé o la loro famiglia a gravi pregiudizi; ▻ il sordo e il cieco dalla nascita o dalla prima in-fanzia, se non hanno ricevuto un’educazione sufficiente, salva l’applicazione dell’art. 414 c.c. quando risulta che essi sono del tutto incapaci di provvedere ai propri interessi (art. 415 c.c.).

► la persona che, per effetto di una infermità o di una menomazione fisica o psichica, si trovi nell’impossibilità, anche parziale o temporanea, di prov-vedere ai propri interessi, può essere assistita da un amministratore di so-stegno, nominato dal giudice tutelare del luogo in cui questa ha la resi-denza o il domicilio (art. 404 c.c.).

Procedimento

► i procedimenti di interdizione e inabilitazione sono contraddistinti da una peculiare natura e funzione pubblicistica, in quanto hanno ad oggetto la rimozione (interdizione) o l’affievolimento (inabilitazione) dello stato di capacità della persona a fini di tutela del soggetto totalmente o parzial-mente incapace (app. Milano 7-3-2001). ► l’interdicendo o l’inabilitando possono stare in giudizio e compiere da soli tutti gli atti del procedimento, comprese le impugnazioni, anche quan-do è stato nominato il tutore o il curatore provvisorio (art. 716 c.p.c.). ► la domanda per interdizione o inabilitazione si propone con ricorso al tribunale del luogo dove la persona nei confronti della quale è proposta ha residenza anagrafica (Cass. 17235/2006) o il domicilio (art. 712 c.p.c.).

il ricorso deve indicare: ▻ i fatti sui quali la domanda è fondata; ▻ il nome e cognome e la residenza del coniuge o del convivente di fatto, dei parenti entro il quarto grado, degli affini entro il secondo grado e, se vi sono, del tutore o curatore dell’interdicendo o dell’inabilitando.

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Capitolo14 268

Procedimento

► il ricorso è inoltrato, prima della notificazione, al Presidente, il quale ne or-dina la comunicazione al P.M. a richiesta di quest’ultimo il Presidente può pronunciare un decreto di rigetto della domanda (art. 713 c.p.c.). Prima di pronunciare il rigetto il Presidente deve comunicare al ricorrente la richie-sta del P.M. e disporre la comparizione delle parti innanzi a sé (Corte cost. 87/1968). Se non dispone il rigetto, nomina il giudice istruttore e fissa l’udienza di comparizione davanti a lui del ricorrente, dell’interdicendo o dell’inabilitando e delle altre persone indicate nel ricorso, le cui informazio-ni ritenga utili.il ricorso e il decreto sono notificati a cura del ricorrente, en-tro il termine fissato nel decreto stesso, alle persone indicate nel comma pre-cedente; il decreto è comunicato al pubblico ministero (art. 713 c.p.c.). ► all’udienza il giudice istruttore procede all’esame dell’interdicendo o dell’inabilitando, sente il parere delle altre persone, interrogandole sulle circostanze che ritiene rilevanti ai fini della decisione e può disporre anche d’ufficio l’assunzione di ulteriori informazioni (art. 714 c.p.c.). Tuttavia, se per legittimo impedimento l’interdicendo o l’inabilitando non può pre-sentarsi davanti al giudice istruttore, questi, con l’intervento del pubblico ministero, si reca per sentirlo nel luogo dove si trova (art. 715 c.p.c.). ► Terminata l’istruzione, la causa è decisa con sentenza dal collegio (art. 50bis c.p.c.). Tale sentenza:

▻ è costitutiva dello stato di inabilitazione o interdizione; ▻ produce i suoi effetti dal giorno della pubblicazione (art. 421 c.c.); ▻ può essere impugnata da tutti coloro che avrebbero avuto diritto di pro-porre la domanda, anche se non parteciparono al giudizio, o dal tuto-re o curatore nominato con la stessa sentenza (artt. 718 s. c.p.c.).

► Qualora dopo il passaggio in giudicato della sentenza di interdizione o ina-bilitazione vi sia un mutamento delle condizioni di salute dell’interdetto o dell’inabilitato tale da far cessare lo stato di fatto che aveva reso necessario il provvedimento, l’interdetto e l’inabilitato (Mandrioli) e i soggetti che possono presentare istanza di interdizione o inabilitazione (art. 429 c.c.) pos-sono chiedere la revoca dell’interdizione o inabilitazione (art. 720 c.p.c.). la sentenza di revoca produce i suoi effetti con il passaggio in giudicato.

Il procedimento di interdizione, pur presentando numerose peculiarità, essendo carat-terizzato dalla coesistenza di diritti soggettivi privati e di profili pubblicistici, dalla natu-ra e non disponibilità degli interessi coinvolti, dalla posizione dei soggetti legittimati a presentare il ricorso, che esercitano un potere di azione, ma non agiscono a tutela di un proprio diritto soggettivo, dagli ampi poteri inquisitori del giudice, dalla particolare pub-blicità della sentenza e dalla sua revocabilità, si configura pur sempre come un procedi-mento contenzioso speciale, il che comporta l’applicazione ad esso di tutte le regole del processo di cognizione.

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I riti speciali✃ 269

Procedimento di nomina dell’amministratore di sostegno

► il procedimento per la designazione dell’amministratore di sostegno è strutturato con le forme dei procedimenti in camera di consiglio e ini-zia con ricorso dello stesso beneficiario anche se minore, interdetto o inabilitato, nonché dei soggetti indicati dai commi 2 e 3 dell’art. 406 c.c. e ancora dall’art. 417 c.c. e cioè, oltre che dai parenti ivi indicati, dal co-niuge nonché dalla «persona stabilmente convivente» anche non more uxorio (art. 406 c.c.). ► anche in questo procedimento, come nel procedimento di interdizione o inabilitazione, la persona di cui si intende valutare l’autonomia deci-sionale ha piena capacità processuale. ► Trattandosi di un procedimento in camera di consiglio, non sussiste l’ob-bligo ma soltanto la facoltà di avvalersi del difensore (Cass. 17421/2009). ► nel procedimento deve intervenire il pubblico ministero (art. 407, ult. co., c.p.c.) e il giudice tutelare provvede con decreto motivato immedia-tamente esecutivo, previe le necessarie informazioni (art. 407 c.c.). ► la scelta dell’amministratore deve avvenire con esclusivo riguardo alla cura e agli interessi della persona del beneficiario e comunque preferen-do il coniuge non separato, la persona stabilmente convivente e i paren-ti più prossimi (art. 408 c.c.). il beneficiario può anche compiere una de-signazione in previsione della propria eventuale futura incapacità. ne deriva la possibilità di delegare all’amministratore di sostegno manife-stazioni di volontà di contenuto paragonabile a quello del cd. testamen-to biologico, cioè delegandogli il compito di esprimere il consenso al trat-tamento sanitario e alle decisione di «fine vita» in nome e per conto del beneficiario (Trib. Cagliari 22-10-2009). ► l’art. 413 c.c. prevede la revoca e la cessazione dell’amministratore di so-stegno, indicandone i presupposti e le modalità. ► Contro il decreto del giudice tutelare è ammesso reclamo alla corte d’ap-pello a norma dell’art. 739 e contro il decreto della corte d’appello può essere proposto ricorso per cassazione (art. 720bis, co. 2, c.p.c.).