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Il diabete
Dr. Giuseppe Fariselli, Specialista in Oncologia Studio medico via G. Giacosa 71, 20127 Milano Tel. 0226143258 - 3388198646 [email protected] http://lemedicinenaturalineimalatidicancro.docvadis.it http://laterzaetanaturalmente.docvadis.it
Diabete
Dr. Giuseppe Fariselli
Diabete insipido: malattia rara, legata a un difetto di produzione o di a z i o n e d e l l ' o r m o n e antidiuretico, caratterizzata da poliuria e polidipsia
Diabete mellito: insufficiente secrez ione d i insu l i na o insulino-resistenza
Diabete
Dr. Giuseppe Fariselli
Il diabete mellito
• Da l g reco δ ι αβα ί ν ε ι ν = pas sare attraverso, e dal latino mel: miele, dolce
• Malattia cronica, caratterizzate da poliuria, polidipsia, carenza di insulina nell’organismo, eccessiva concentrazione di glucosio nel sangue e nelle urine
• Dannegg i a o c ch i , r e n i , s i s t ema cardiovascolare e sistema nervoso
• In Italia colpisce circa il 3% della popolazione (1.800.000 persone)
Dr. Giuseppe Fariselli
Il diabete mellito
Dr. Giuseppe Fariselli
Il glucosio e l’insulina
Dr. Giuseppe Fariselli
Il glucosio e l’insulina
Dr. Giuseppe Fariselli
L'insul ina lega i l recettore (1), che a v v i a d i v e r s e c a s c a t e d i t r a s d u z i o n e d e l segnale (2). Tra di e s s e f i g u r a l a traslocazione del trasportatore Glut-4 a l l a m e m b r a n a plasmatica (3), la glicogenosintesi (4), la glicolisi (5) e la sintesi degli acidi grassi (6)
Il glucosio
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Viene prodotto
nel fegato per
scissione delle
riserve di
glicogeno
I glucidi Dal greco g lucos, do lce, composti chimici organici chiamati anche carboidrati o z u c c h e r i , s e m p l i c i o monosacceridi (es. glucosio), e complessi o polisaccaridi (es. glicogeno), con biomolecole CHO
Dr. Giuseppe Fariselli
Il metabolismo
G l i a l iment i i n t r odot t i vengono distinti in glucidi, lipidi e proteine
Ciascuno di questi gruppi di a l i m e n t i h a u n s u o metabolismo specifico
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I carboidrati
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I carboidrati
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• Tra i cibi ricchi di carboidrati ricordiamo i cereali, la crusca, i legumi, il pane, la pasta, le patate, il riso
• OMS raccomandano di ingerire il 55-75% dell'energia totale dai carboidrati, ma solo il 10% dagli zuccheri semplici
I carboidrati
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Costituiscono la più comune fonte di energia negli organismi viventi e forniscono 3,75 kcal per grammo
• Quando l’organismo non ne ha immed iato b i sogno vengono immagazzinati, nel fegato e nei m u s c o l i , s o t t o f o rma d e l polisaccaride glicogeno
I carboidrati
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I glucidi
• L'indice glicemico li classifica in base alla velocità del loro effetto sulla glicemia
• L ' i n d i c e i n s u l i n i c o , sull’insulinemia
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I glucidi
Le principali vie metaboliche dei glucidi, per la produzione energetica, sono: ① La glicolisi ② Il ciclo di Krebs
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La glicolisi
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Il ciclo di Krebs
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Il controllo della glicemia
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Insulina e glucagone
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Produzione di insulina e glucagone
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Produzione di insulina e glucagone
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Il diabete mellito
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Il diabete mellito
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Il diabete mellito ! Tipo 1: età < 30 anni, patogenesi
autoimmune ! Tipo 2: età > 40 anni, familiare, non
a u t o i mm u n e ; n e f a v o r i s c o n o i l manifestarsi: la gravidanza, l’obesità, tutte le forme di stress (infezioni, ipertermia, ipossia, traumi ecc.): 90% dei casi
! Diabete gestazionale ! Mody (Maturity onset diabetes of the
young): età infantile Dr. Giuseppe Fariselli
Il diabete gestazionale
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Colpisce il 7% delle gravidanze
È t r a n s i t o r i o e f a c i l m e n t e trattabile
Dal 20 al 50% delle d o n n e svilupperanno un diabete mellito di tipo 2
Può causare da un aumento di peso alla nascita fino alla morte del nascituro
Il diabete MODY
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1-5% dei casi Modesta, asintomatica iperglicemia, fra 7 e 10 mmol (126-180 mdl)
in un bambino non obeso con una storia familiare di diabete
Il diabete mellito di tipo 1 (DM1)
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I n s u f f i c i e n t e s e c r e z i o n e d i i n s u l i n a d a p r o g r e s s i v a distruzione delle c e l l u l e β pancreatiche per infiltrazione delle isole pancreatiche da parte di linfociti CD4+ e CD8+ e m a c r o f a g i c h e reagiscono in modo anomalo, su base genetica, a fattori dietetici, batterici o virali
Il DM1
Sintomatologia: ! Pol iur ia, po l id ips ia, po l ifag ia
paradossa, chetoacidosi diabetica ! Spesso subito dopo l’esordio si ha
una interruzione dei sintomi, che poi si ripresentano e permangono
! Complicanze: nefropatia, neuropatia, retinopatia
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Tipi di insulina
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Tipi di insulina e insulinemia
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Il diabete mellito di tipo 2 (DM2)
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90% dei casi di d i a b e t e : gl icemia alta, i n s u l i n o -r e s i s t e n z a , i n s u l i n o -d e f i c i e n z a relativa Sintomi: eccesso d i s e t e , m i n z i o n e frequente, fame costante Causa principale: o b e s i t à i n s o g g e t t i geneticamente predisposti
Il DM2
Insufficiente produzione di insulina dalle cellule beta del pancreas e insulino-resistenza, principalmente nel fegato, nei muscoli e nel tessuto adiposo
Il fegato, nella insulino-resistenza, rilascia impropriamente glucosio nel sangue
La gravità della malattia è in relazione alla % di cellule beta non funzionanti
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Il diabete mellito
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Il diabete mellito
Dr. Giuseppe Fariselli Manifestazioni e complicanze
Il diabete mellito
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L’insulina
• Ormone proteico prodotto dalle cellule beta delle isole di Langerhans del pancreas, che regola i livelli di glucosio ematico riducendo la glicemia
• Ha, insieme all'asse GH/IGF-1 e al testosterone, un ruolo essenziale nella proteosintesi
• È il principale ormone responsabile dell’ingrassamento, cioè dell’accumulo di lipidi nel tessuto adiposo
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Insulina
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La struttura dell’insulina
rosso: carbonio verde: ossigeno
blu: azoto rosa: zolfo
Favorisce la
penetrazione di glucosio nelle
cellule di muscoli, cuore, ghiandole
mammarie in allattamento
L’IGF • (Somatomedine), gruppo di ormoni
peptidici prodotti dal fegato sotto lo stimolo dell'ormone della crescita (GH)
• Aumentano la proteosintesi, in particolare in cartilagine, cervello, midollo osseo, muscoli scheletrici, osso e pelle
• Riducono l'insulinoresistenza e il rischio di diabete mellito di tipo 2 e pancreatiti
• Proteggono i motoneuroni e migliorano la memoria
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Effetti dell’insulina
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Sul fegato: • Aumenta: ① la glicogenosintesi ② la glicolisi ③ la liposintesi • Inibisce la chetogenesi • Riduce la glicogenolisi
La chetogenesi
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I corpi chetonici sono acetone, acido acetoacetico e acido beta-idrossibutirrico
Acetil-CoA
È la via sintetica che porta alla formazione dei corpi chetonici a partire dall'acetil-CoA
Acido acetoacetico
Acetone Acido beta-idrossibutirrico
La chetoacidosi
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Terapia: Reidratazione Terapia: ! Reidratazione ! Infusione di glucosio ! Somministrazione di insulina e potassio
S t a n c h e z z a , m a l e s s e r e generale, poliuria, sete, polidipsia, crampi, aritmie cardiache, sonnolenza, perdita di peso, bradipnea Disidratazione, ipotensione, anomalie ECG, disfunzioni cerebrali, perdita d e l l a m a s s a muscolare, respiro di Kussmaul
L’acidosi
Dr. Giuseppe Fariselli
Il respiro do Kussmaul
Dr. Giuseppe Fariselli
Effetti dell’insulina
Dr. Giuseppe Fariselli
Sul Muscolo scheletrico: • Aumenta: ① La captazione del glucosio ② La glicogenosintesi ③ La glicolisi ④ La sintesi proteica
Insulina e glucosio
Dr. Giuseppe Fariselli
Effetti dell’insulina
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Sul tessuto adiposo: • Aumenta: ① La captazione di glucosio ② La liposintesi • Inibisce la lipolisi
Insulina e glucagone
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Il DM2
① Trattamento in iz ia le: aumento dell'esercizio fisico e modifiche nella dieta
② Poi metformina
Dr. Giuseppe Fariselli
Il DM2
Complicanze: ! Acanthosis nigricans, cardiopatia ischemica e ictus x2-4, cecità, disfunzioni sessuali, disidratazione, frequenti infezioni, insufficienza circolatoria periferica con rischio x20 di amputazioni, insufficienza renale, retinopatia, > rischio di disfunzione cognitiva e demenza
Dr. Giuseppe Fariselli
Acanthosis nigricans
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Il DM2 Lo s v i l u p p o è c a u sa t o da u na combinazione tra fattori genetici e stile di vita:
! 36 geni, cattiva alimentazione, età avanzata, mancanza di attività fisica e di sonno, obesità (l’eccesso di grasso corporeo è presente nel 60-80% dei casi), sesso femminile, stato nutrizionale della madre durante l o s v i l u p p o f e t a l e , s t r e s s e urbanizzazione
Dr. Giuseppe Fariselli
Il DM2
• Aumentano il rischio: consumo di bevande zuccherate, grassi saturi, riso bianco e zucchero, elevato rapporto vita-fianchi
• Lo riducono i grassi mono e polinsaturi
• Il rischio nei gemelli è > 90%; nei fratelli non gemelli 25-50%
Dr. Giuseppe Fariselli
Il DM2
Acromegalia, antipsicotici atipici, beta b l occant i , def i c i t d i testosterone, feocromocitoma, g lucagonomi, g lucocort ico id i tiazidici, ipertiroidismo, sindrome di Cushing e statine possono predisporre una persona al diabete
Dr. Giuseppe Fariselli
Il DM2
Dr. Giuseppe Fariselli
La diagnosi di diabete
Dr. Giuseppe Fariselli
L’emoglobina glicata
Dr. Giuseppe Fariselli
L’emoglobina glicata
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! In caso di iperglicemia, le prote ine come l'emoglob ina tendono a “glicarsi”, cioè a legarsi in modo relativamente stabile a una molecola di zucchero
! Maggiore è la percentuale di emoglobina glicata più scarso è il controllo del diabete
Il DM2
Prevenzione ! L'insorgenza può essere ritardata o, ne l 50% de i cas i , prevenuta, attraverso una corretta alimentazione ed un regolare esercizio fisico
! Gli interventi sullo stile di vita sono più efficaci della metformina
Dr. Giuseppe Fariselli
Prevenire il DM2
Dr. Giuseppe Fariselli
Il DM2
! Nei primi 6 mesi dalla diagnosi è importante adottare una dieta vegetariana a basso indice glicemico oppure vegana che facciano perdere peso
! In caso di mancata risposta si associano le terapie
Dr. Giuseppe Fariselli
Il DM2
! I cambiamenti dello stile di vita e il mantenimento di v a l o r i n o r m a l i d i colesterolo, funzionalità renale, glicemia e pressione arteriosa ne migliorano la prognosi
Dr. Giuseppe Fariselli
Il DM2
Dr. Giuseppe Fariselli
• Al imentaz i one : carbo idrat i 50-55%, grassi 30%, proteine 10-20%, fibre 20-30 gr/die
• Esercizio fisico: 30 minuti circa per 5 giorni alla settimana riducono intolleranza al glucosio, fattori di rischio cardiovascolari e peso corporeo
L’insulina
Dr. Giuseppe Fariselli
Nel DM1 e nel DM2 resistente a l l a t e r a p i a dietetica e agli antidiabetici orali si usano insuline umane ricavate da insulina suina o da c e p p i d i Escher ich ia c o l i , i n t r e iniezioni sottocute d i i n s u l i n a regolare prima dei past i , p iù una intermedia prima di coricarsi.
Una forma può essere assunta per via respiratoria
Gli ipoglicemizzanti orali
Dr. Giuseppe Fariselli
• Farmaci agenti sull'asse delle incretine – Incretino-mimetici (exenatide) – Inibitori della dipeptidil-peptidasi IV
• In ib i tor i de l le a-g l i cos idas i i ntest ina l i : acarbosio, miglitolo
• Insulino-sensibilizzanti – Biguanidi: metformina – Tiazolidindioni: pioglitazone, rosiglitazone
• Insulino-stimolanti – Glinidi (nateglinide, repaglinide) – Sulfaniluree
Il DM2
! Le terapie mediche: ! Metformina (trattamento di p r i m a l i n e a ) , i n i b i t o r i dell'alfa-glucosidasi e della dipeptidil-peptidasi, peptide glucagone-simile, sulfaniluree, tiazolidinedioni
Dr. Giuseppe Fariselli
Il trapianto di pancreas
Dr. Giuseppe Fariselli
• trapianto del pancreas • trapianto delle isole di Langerhans • chirurgia bariatrica
Risultati soddisfacenti ma necessita di terapia immunosoppressiva
Il trapianto di isole di Langerhans
Dr. Giuseppe Fariselli
Attraverso la vena porta, le isole vanno a finire negli spazi portali, tra le cellule epatiche
La chirurgia bariatrica
Dr. Giuseppe Fariselli
Il DM2
Negli obesi la chirurgia bariatrica riduce la glicemia e i pazienti sono in grado di contro l lar la con poch i farmaci
Dr. Giuseppe Fariselli
Il DM2
Dr. Giuseppe Fariselli
• D i v e r s i o n e b i l i o p a n c r e a t i c a : miglioramento nella quasi totalità dei casi
• By-Pass gastrico: miglioramento nell’84% dei casi
• Procedure restrittive: miglioramento del diabete mellito di tipo 2 nel 40-70% dei casi (gastroplastiche: 72%, bendaggio gastrico: 48%)
La chirurgia bariatrica
Dr. Giuseppe Fariselli
Indicata solo in pazienti con: ① BMI superiore a 40 ② Fallimento di dieta, esercizio
fisico e terapie comportamentali ③ Problemi fisici che interferiscono
con una normale qualità della vita
④ Rischio operatorio accettabile
Il DM2
Le terapie naturali: ① A l i m e n t a z i o n e e
movimento ② Fitoterapia ③ Omeomesoterapia
Dr. Giuseppe Fariselli
Il DM2
Fitoterapia: L’infuso di acetosa, radici
di bardana e rabarbaro indiano, scorza interna di olmo viscido, abbassa la glicemia
Dr. Giuseppe Fariselli
Il DM2
L’omeomesoterapia: SAT-terapia in ! 7P, 20V, 3R, 4TR, 13F,
26VG
Dr. Giuseppe Fariselli
Il DM2
Dr. Giuseppe Fariselli
Fattori di rischio: • familiarità • fumo • glicemia a digiuno 110-125 mg/di • ipertensione arteriosa • peso alla nascita > 4 kg o < 2,5 kg • sovrappeso (> addome) • vita sedentaria • donne con diabete gestazionale o figlio > 4
Kg
DM2: la prevenzione
Dr. Giuseppe Fariselli
1. Alimentazione sana 2. Controllo di peso e pressione 3. Esercizio fisico Riducono del 58-60% il rischio di diabete
L’obesità
Dr. Giuseppe Fariselli Si associa ad iperglicemia ed ipertensione
L’obesità
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La diabesità
Dr. Giuseppe Fariselli
La diabesità
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Potenziali complicanze: ① Infarto ② Insufficienza renale ③ Stroke
La diabesità
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! È spesso associata a depressione, disturbi del sonno, stress cronico
! La chirurgia bariatrica può essere molto utile
La diabesità
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! Nell’80% dei DM2 obesi, l ' intervento di chirurg ia bar i a t r i ca determ ina l a scomparsa del diabete, che ricompare, entro 2 anni, solo nel 40% dei casi
La diabesità
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! Non è tanto la perdita di p e s o , c o n s e g u e n t e all'operazione, a produrre gli effetti positivi, ma la messa in moto di meccanismi legati alla produzione di ormoni gastro-intestinali
La sindrome metabolica
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Presenza di 2 dei seguenti disordini: • Glicemia a digiuno: oltre 100 mg/dl • Pressione arteriosa > 130/85 mm Hg • Trigliceridemia > 150 mg/dl • Colesterolo HDL < 40 mg/dl nei maschi, <
50 mg/dl nelle femmine Associati a: • Circonferenza vita > 94 cm nei maschi, >
80 cm nelle femmine • Età > 45 anni negli uomini, > 55 nelle donne
La sindrome metabolica Situazione clinica ad alto
rischio cardiovascolare che colpisce, principalmente in età avanzata, circa il 25% degli uomini e il 27% delle donne, circa 14 milioni di persone
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La sindrome metabolica Il rischio di mortalità totale
e cardiovascolare entro i 10 anni è più di 3 volte superiore rispetto a chi non ne è affetto, ed è molto maggiore per le donne che per gli uomini
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La sindrome metabolica
Comprende una serie di fattori di rischio e di sintomi che si m a n i f e s t a n o contemporaneamente, spesso correlati allo stile di vita della persona: ipercolesterolemia, obes ità, sovrappeso, v i ta sedentaria
Dr. Giuseppe Fariselli
La sindrome metabolica
Dr. Giuseppe Fariselli
La sindrome metabolica
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Diagnosi: • Misurazione della pressione arteriosa • Colesterolemia HDL, LDL e totale • Glicemia • Trigliceridemia, v. n. 40-170mg/dl • Uricemia • Albuminuria
La sindrome metabolica
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Diagnosi: • RMN per va lutaz ione del la perfusione subendocardica
• Ecocardiografia in condizioni basali e dopo esercizio fisico, a d e n o s i n a , a t r o p i n a , dobutamina-9 e dipiridamolo
La sindrome metabolica
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Terapia: • Curare ogni singolo fattore di rischio riscontrato:
! Diabete, ipercolesterolemia, ipertensione, ipertrigliceridemia, ischemia miocardica, obesità
La sindrome metabolica
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Diabete: • Insulina • Ipoglicenizzanti orali: ① Acarbosio, ritarda l'assorbimento e
la digestione di amido ② Metformina, riduce la gluconeogenesi
e aumenta l'utilizzo periferico del glucosio
La sindrome metabolica
Dr. Giuseppe Fariselli
Ipercolesterolemia: ① Atorvastatina ② Fluvastatina ③ Pravastatina ④ Simvastatina
La sindrome metabolica
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Ipertensione: ① Calcioantagonisti ② Diuretici
La sindrome metabolica
Dr. Giuseppe Fariselli
Ipertrigliceridemia ① Fibrati: bezafibrato, fenofibrato, gemfibrozil ② Statine ③ Niacina se > 400 mg/dl
La sindrome metabolica
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Ischemia coronarica: ! Calcioantagonisti
La sindrome metabolica
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Obesità: • Dieta equilibrata • Esercizio fisico • Fentermina, fluramina, orlistat e sibutramina che riducono la fame e (orlistat) contengono l'assorbimento intestinale dei grassi
• Chirurgia bariatrica
La sindrome metabolica
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Prevenzione: ! Una dieta povera di grassi e ricca di alimenti contenenti acidi grassi omega3 (pesce) aumenta le HDL e riduce colesterolo totale e trigliceridi
La sindrome metabolica
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Prevenzione: • 30 minuti al giorno di regolare attività fisica:
! Migliorano la captazione di insulina e il metabolismo dei carboidrati
! Riducono il peso corporeo che, a sua volta, è associato ad una diminuzione dei valori pressori
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Il diabete