Il Cremasco 9 marzo 2013

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el corso del consiglio co- munale di lunedi scorso, a Crema, il sindaco Bonaldi ha ribadito che per ora la New Co, non si farà. I lettori ricor- deranno le roventi polemiche per la costituzione della nuova società di smaltimento dei rifiuti, la New Co, appunto. L'ex sindaco Bruno Bruttomesso finì nel pieno delle polemiche e il progetto con l’inter- vento delle sentinelle del Pdl, Ful- vio Lorenzetti, Martino Boschi- roli, Gigi Doldi e Emilio Pini, venne bloccato. C’erano perplessi- tà sulla struttura della nuova socie- tà e sul reale vantaggio dell’opera- zione per il comune di Crema. Il progetto venne accantonato e nes- suno ne parlo più. Fino a lunedi scorso quando il tema dello smalti- mento rifiuti è tornato d’attualità proprio in consiglio comunale. A interrogare il sindaco sul destino del progetto, il consigliere comu- nale del Pdl, Simone Beretta. Seppur vista con perplessità la nuova società, New Co, secondo l’ipotesi di Beretta e della giunta di Bruttomesso, avrebbe potuto, gra- zie alla collaborazione tra pubblico e privato, garantire tariffe più com- petitive per lo smaltimento dei ri- fiuti. Affossato il progetto, i crema- schi continuano a pagare la tariffa per il servizio offerto da Scs Ge- stioni che, secondo Beretta, è supe- riore alla media del mercato. «E’ difficile spiegare ai cittadini che stiamo pagando tariffe del 20% in più» ha attaccato Beretta. «Per co- sa? Per avere un'azienda bellissi- ma? Sarebbe utile intervenire, per diminuire della metà i dipendenti e e del 15% la tariffa all'utente finale ed alle famiglie». Beretta, infatti, ha sottolineato come la struttura sia sovradimen- sionata. «Gli utili prodotti e spesso sbandierati dal presidente di Scs Gestioni, Bruno Baratti, sono ec- cessivi rispetto a un servizio prima- rio che incide sul portafogli dei cittadini in modo considerevole. Siamo tutti capaci di fare utili con la tariffa che copre il 100% dei co- sti. L’attuale costo e smaltimento della raccolta differenziata non è più accettabile; è possibile ridurre le tariffe all’utente. Non farlo de- termina un ingiustificato ed inso- stenibile prelievo “forzoso” verso i cittadini». Non si è fatta attendere la repli- ca di Scs Gestioni che ha diramato un comunicato stampa in cui sotto- linea la propria posizione. «Secon- do il Rapporto relativo allo stato attuale del sistema gestionale dei rifiuti elaborato dalla provincia di Cremona (e più in specifico dall’as- sessorato all’Ambiente che fa capo a Gianluca Pinotti) presentato lo scorso 19 febbraio, emerge: i costi totali pro-capite del servizio di Igiene Urbana di SCS Gestioni nel- la Provincia di Cremona sono in media se non inferiori a quelli ap- plicati dagli altri gestori provincia- li. Tali costi sono comunque in li- nea, se non inferiori, a quelli di mercato e a quelli applicati da altre realtà lombarde». Beretta però insiste. Le famiglie devono poter pagare meno. Il pro- getto della New Co era nato pro- prio per questo. I comuni nell’otti- ca di poter trovare un servizio con un prezzo più concorrenziale ave- vano dato mandato a Scrp di trova- re la soluzione. Scrp aveva propo- sto, quindi, la New Co. La nuova società avrebbe dovuto essere mi- sta con la partecipazione sia del pubblico che del privato (con una quota del 40%). La maggioranza di comuni del territorio si attivò per assumere la delibera necessaria per aderire al progetto. Crema, però, all’ultimo minuto fece un passo indietro. Bruttomesso non aveva la maggioranza e il progetto dura- mente contestato anche dall’allora consigliere comunale Stefania Bo- naldi finì nel cassetto. Questa settimana il sindaco ha confermato: la New Co non si farà. Ma Beretta non molla: «In fase di bilancio dobbiamo trovare allora il modo di ridurre le tariffe nei con- fronti delle famiglie. Per molti, già vessati da tasse e sacrifici, la situa- zione non è più sostenibile». Michela Bettinelli Rossi Il PICCOLO giornale del € 0,02 Copia Omaggio CREMASCO BERETTA: RIFIUTI MENO CARI. SI PUÒ Grazie alla New Co: un risparmio sulla tariffa almeno del 15%. E non sono noccioline Direttore responsabile: Sergio Cuti • Società editrice: Promedia Soc. Coop. via Del sale 19, Cremona • Amministrazione e diffusione via S. Bernardo 37/a Cremona tel. 0372 435474 Direzione e redazione via Tensini Crema tel. 0373 83041 • email [email protected] • Stampa: SEL Società Editrice Lombarda Cremona Pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 [email protected] Aut. del Tribunale di Crema n° 165 del 31/05/2012 Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it ANNO II • NUMERO 10 • SABATO 9 MARZO 2013 N l governo fatelo subito. Perché l’incertezza politica e l’ingovernabilità fanno male all’economia. C’è, infatti, il pericolo che le banche, già alle prese con le sofferenze nei loro bilanci, stringano ancora di più i cordoni della borsa determinando un’ulteriore stretta creditizia per famiglie e imprese. Inoltre, c’è il rischio che continui a salire lo spread e questo incremen- to si traduce in un rincaro dei tassi praticati alle aziende e in un aumento sulle rate sui mutui casa. Inoltre, questa situazione di instabilità ritarda le decisioni di investi- mento e di spesa da parte di imprenditori e famiglia. Con lo spettro, addirittura, di un ulteriore aggravio fiscale previsto per luglio, cioè l’aumento dell’Iva. Non bisogna inoltre essere un economista per capire che con una pressione fiscale al 44%, un rapporto tra debito pubblico e Pil al 127%, una proporzione decifit/ Pil al 3% e una disoccupazione che sfiora il 12%, non si va da nessuna parte. E mentre si discute di “uomini mascherati”, di governi tecnici e di governissimi, l’Ita- lia reale continua a soffrire. Gli imprenditori e le fami- glie vivono questo disagio sulla loro pelle, ogni giorno. Finora hanno stretto i denti e hanno sopportato i sacri- fici. Non c’è stata alcuna manifestazione di piazza. Ma è come se il fuoco covasse sotto la cenere. Che cosa pensano gli italiani della politica, lo hanno espresso con il voto: grande delusione e sfiducia. E adesso i politici - tergiversando sulle decisioni da pren- dere - non possono pensare di peggiorare addirittura le condizioni di vita dei cittadini. Come uscire dal tunnel? Il sistema c’è: si rimetta, senza vincoli né pregiudizi, l’impresa al centro dell’agenda politica perché sono le aziende che possono favorire il lavoro, il progresso e lo sviluppo. E, da subito, si tagli la spesa pubblica: non dimentichiamoci che viviamo in un Paese in cui la mac- china statale pesa per la metà del Pil: cioè “brucia” da sola il 50% della ricchezza totale prodotta in un intero anno. Incredibile. I Intanto il Paese reale soffre ancora di Samuele Vailati [email protected] IL PUNTO DI VISTA/2 Ma ecco dove ci porta Grillo IL PUNTO DI VISTA/1 Italia ha un sistema democratico che si è conquistata duramente passando attraverso una dittatura ed una guerra civile, guerra che aveva dilaniato il Paese, una democrazia che si è data delle regole che hanno funzionato per anni, basata su di una Costituzione riconosciuta da molti come una delle più evolute e garantiste, un siste- ma che ha assicurato l’accesso alle istituzioni, attra- verso elezioni democratiche, al più grande partito comunista occidentale ed al più grande schieramento cattolico che la storia ricordi. L’affacciarsi nel pano- rama politico di un partito antisistema come quello del Movimento 5 Stelle inizia a creare una diffusa preoc- cupazione dovuta alla mancanza di una proposta po- litica agibile, alla negazione di tutti i rapporti con i partiti esistenti e al rifiuto delle possibili ipotesi di governo democratico che l’attuale sistema consente. Risulta evidente che il Movimento 5 Stelle ha fatto da catalizzatore del doveroso sdegno degli elettori ver- so la degenerazione della politica ma anche del diffu- so malessere che la crisi economica sta diffondendo fra i cittadini non solo italiani ma di mezza Europa. Ma ora che occupa un terzo delle Camere, che cosa vuole fare? Penso che incomincino a chiederselo an- che coloro che hanno votato per Grillo, consapevoli che dopo la doverosa protesta deve arrivare la altret- tanto doverosa proposta, pena la consegna del Paese ad una fase confusa, senza contare poi il rischio di uscita dall’Europa e dall’euro. Sono ancora convinto che lo scossone Grillo al si- stema politico sia stato salutare perché ha provocato l’elaborazione di ipotesi di proposte di riforma non più rinviabili ma ora viene da chiedersi, e chiedergli, se non sia il caso di sedersi ad un tavolo non per sot- toscrivere compromessi con gli odiati partiti ma alme- no per rispondere alla richiesta di riforme che il Pae- se si aspetta, anche da lui e dal suo movimento. L’ Paghiamo troppo, secondo il consigliere Pdl, anche perché il numero dei dipendenti è eccessivo. I privati nella nuova società. La risposta di Scs Gestioni, presieduta da Bruno Garatti: «I nostri costi sono in linea, se non inferiori, a quelli di mercato» di Enrico Tupone [email protected]

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el corso del consiglio co-munale di lunedi scorso, a Crema, il sindaco Bonaldi ha ribadito che per ora la

New Co, non si farà. I lettori ricor-deranno le roventi polemiche per la costituzione della nuova società di smaltimento dei rifiuti, la New Co, appunto. L'ex sindaco Bruno Bruttomesso finì nel pieno delle polemiche e il progetto con l’inter-vento delle sentinelle del Pdl, Ful-vio Lorenzetti, Martino Boschi-roli, Gigi Doldi e Emilio Pini, venne bloccato. C’erano perplessi-tà sulla struttura della nuova socie-tà e sul reale vantaggio dell’opera-zione per il comune di Crema. Il progetto venne accantonato e nes-suno ne parlo più. Fino a lunedi scorso quando il tema dello smalti-mento rifiuti è tornato d’attualità proprio in consiglio comunale. A interrogare il sindaco sul destino del progetto, il consigliere comu-nale del Pdl, Simone Beretta.

Seppur vista con perplessità la nuova società, New Co, secondo l’ipotesi di Beretta e della giunta di Bruttomesso, avrebbe potuto, gra-zie alla collaborazione tra pubblico e privato, garantire tariffe più com-petitive per lo smaltimento dei ri-fiuti. Affossato il progetto, i crema-schi continuano a pagare la tariffa per il servizio offerto da Scs Ge-stioni che, secondo Beretta, è supe-riore alla media del mercato. «E’ difficile spiegare ai cittadini che stiamo pagando tariffe del 20% in più» ha attaccato Beretta. «Per co-sa? Per avere un'azienda bellissi-ma? Sarebbe utile intervenire, per diminuire della metà i dipendenti e e del 15% la tariffa all'utente finale ed alle famiglie».

Beretta, infatti, ha sottolineato come la struttura sia sovradimen-

sionata. «Gli utili prodotti e spesso sbandierati dal presidente di Scs Gestioni, Bruno Baratti, sono ec-cessivi rispetto a un servizio prima-rio che incide sul portafogli dei cittadini in modo considerevole. Siamo tutti capaci di fare utili con la tariffa che copre il 100% dei co-sti. L’attuale costo e smaltimento della raccolta differenziata non è più accettabile; è possibile ridurre le tariffe all’utente. Non farlo de-termina un ingiustificato ed inso-stenibile prelievo “forzoso” verso i cittadini».

Non si è fatta attendere la repli-ca di Scs Gestioni che ha diramato un comunicato stampa in cui sotto-linea la propria posizione. «Secon-do il Rapporto relativo allo stato attuale del sistema gestionale dei rifiuti elaborato dalla provincia di Cremona (e più in specifico dall’as-sessorato all’Ambiente che fa capo a Gianluca Pinotti) presentato lo scorso 19 febbraio, emerge: i costi totali pro-capite del servizio di Igiene Urbana di SCS Gestioni nel-la Provincia di Cremona sono in media se non inferiori a quelli ap-plicati dagli altri gestori provincia-li. Tali costi sono comunque in li-nea, se non inferiori, a quelli di

mercato e a quelli applicati da altre realtà lombarde».

Beretta però insiste. Le famiglie devono poter pagare meno. Il pro-getto della New Co era nato pro-prio per questo. I comuni nell’otti-ca di poter trovare un servizio con un prezzo più concorrenziale ave-vano dato mandato a Scrp di trova-re la soluzione. Scrp aveva propo-sto, quindi, la New Co. La nuova società avrebbe dovuto essere mi-sta con la partecipazione sia del pubblico che del privato (con una quota del 40%). La maggioranza di comuni del territorio si attivò per assumere la delibera necessaria per aderire al progetto. Crema, però, all’ultimo minuto fece un passo indietro. Bruttomesso non aveva la maggioranza e il progetto dura-mente contestato anche dall’allora consigliere comunale Stefania Bo-naldi finì nel cassetto.

Questa settimana il sindaco ha confermato: la New Co non si farà. Ma Beretta non molla: «In fase di bilancio dobbiamo trovare allora il modo di ridurre le tariffe nei con-fronti delle famiglie. Per molti, già vessati da tasse e sacrifici, la situa-zione non è più sostenibile».

Michela Bettinelli Rossi

Il PICCOLO giornale del

€ 0,02 Copia Omaggio

CREMASCO

BERETTA: RIFIUTI MENO CARI. SI PUÒGrazie alla New Co: un risparmio sulla tariffa almeno del 15%. E non sono noccioline

Direttore responsabile: Sergio Cuti • Società editrice: Promedia Soc. Coop. via Del sale 19, Cremona • Amministrazione e diffusione via S. Bernardo 37/a Cremona tel. 0372 435474 Direzione e redazione via Tensini Crema tel. 0373 83041 • email [email protected] • Stampa: SEL Società Editrice Lombarda Cremona

Pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 [email protected] • Aut. del Tribunale di Crema n° 165 del 31/05/2012 Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it

ANNO II • NUMERO 10 • SABATO 9 MARZO 2013

N

l governo fatelo subito. Perché l’incertezza politica e l’ingovernabilità fanno male all’economia. C’è, infatti, il pericolo che le banche, già alle prese con le sofferenze nei loro bilanci, stringano ancora di

più i cordoni della borsa determinando un’ulteriore stretta creditizia per famiglie e imprese. Inoltre, c’è il rischio che continui a salire lo spread e questo incremen-to si traduce in un rincaro dei tassi praticati alle aziende e in un aumento sulle rate sui mutui casa. Inoltre, questa situazione di instabilità ritarda le decisioni di investi-mento e di spesa da parte di imprenditori e famiglia. Con lo spettro, addirittura, di un ulteriore aggravio fiscale previsto per luglio, cioè l’aumento dell’Iva.

Non bisogna inoltre essere un economista per capire che con una pressione fiscale al 44%, un rapporto tra debito pubblico e Pil al 127%, una proporzione decifit/Pil al 3% e una disoccupazione che sfiora il 12%, non si va da nessuna parte. E mentre si discute di “uomini mascherati”, di governi tecnici e di governissimi, l’Ita-lia reale continua a soffrire. Gli imprenditori e le fami-glie vivono questo disagio sulla loro pelle, ogni giorno. Finora hanno stretto i denti e hanno sopportato i sacri-fici. Non c’è stata alcuna manifestazione di piazza. Ma è come se il fuoco covasse sotto la cenere.

Che cosa pensano gli italiani della politica, lo hanno espresso con il voto: grande delusione e sfiducia. E adesso i politici - tergiversando sulle decisioni da pren-dere - non possono pensare di peggiorare addirittura le condizioni di vita dei cittadini. Come uscire dal tunnel? Il sistema c’è: si rimetta, senza vincoli né pregiudizi, l’impresa al centro dell’agenda politica perché sono le aziende che possono favorire il lavoro, il progresso e lo sviluppo. E, da subito, si tagli la spesa pubblica: non dimentichiamoci che viviamo in un Paese in cui la mac-china statale pesa per la metà del Pil: cioè “brucia” da sola il 50% della ricchezza totale prodotta in un intero anno. Incredibile.

I

Intanto il Paesereale soffre ancoradi Samuele [email protected]

IL PUNTO DI VISTA/2

Ma ecco doveci porta Grillo

IL PUNTO DI VISTA/1

Italia ha un sistema democratico che si è conquistata duramente passando attraverso una dittatura ed una guerra civile, guerra che aveva dilaniato il Paese, una democrazia

che si è data delle regole che hanno funzionato per anni, basata su di una Costituzione riconosciuta da molti come una delle più evolute e garantiste, un siste-ma che ha assicurato l’accesso alle istituzioni, attra-verso elezioni democratiche, al più grande partito comunista occidentale ed al più grande schieramento cattolico che la storia ricordi. L’affacciarsi nel pano-rama politico di un partito antisistema come quello del Movimento 5 Stelle inizia a creare una diffusa preoc-cupazione dovuta alla mancanza di una proposta po-litica agibile, alla negazione di tutti i rapporti con i partiti esistenti e al rifiuto delle possibili ipotesi di governo democratico che l’attuale sistema consente.

Risulta evidente che il Movimento 5 Stelle ha fatto da catalizzatore del doveroso sdegno degli elettori ver-so la degenerazione della politica ma anche del diffu-so malessere che la crisi economica sta diffondendo fra i cittadini non solo italiani ma di mezza Europa. Ma ora che occupa un terzo delle Camere, che cosa vuole fare? Penso che incomincino a chiederselo an-che coloro che hanno votato per Grillo, consapevoli che dopo la doverosa protesta deve arrivare la altret-tanto doverosa proposta, pena la consegna del Paese ad una fase confusa, senza contare poi il rischio di uscita dall’Europa e dall’euro.

Sono ancora convinto che lo scossone Grillo al si-stema politico sia stato salutare perché ha provocato l’elaborazione di ipotesi di proposte di riforma non più rinviabili ma ora viene da chiedersi, e chiedergli, se non sia il caso di sedersi ad un tavolo non per sot-toscrivere compromessi con gli odiati partiti ma alme-no per rispondere alla richiesta di riforme che il Pae-se si aspetta, anche da lui e dal suo movimento.

L’

Paghiamo troppo, secondo il consigliere Pdl, anche perché il numero dei dipendenti è eccessivo. I privati nella nuova società. La risposta di Scs Gestioni, presieduta da Bruno Garatti: «I nostri costi sono in linea, se non inferiori, a quelli di mercato»

di Enrico [email protected]

Page 2: Il Cremasco 9 marzo 2013

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Page 3: Il Cremasco 9 marzo 2013

di Daniele Tamburini

del tutto evidente il ruolo im-portante che, nella vita degli individui e delle comunità, continua a rivestire la televi-sione. L’informazione non è

mai troppa, la produzione di contenuti interessanti da presentare al pubblico è fondamentale in un mondo sempre più dominato dalla complessità. E', quindi, da salutare con soddisfazione il fatto che il panorama dell’informazione locale e, in questo caso, anche dell’intrattenimento, aspetto da non tenere in ombra, specie in tempi difficili, si arricchisca di una nuova televisione: Cremona 1, che da giovedì scorso trasmette sul canale 211 del digi-tale terrestre.

Da qualche mese se ne parlava, in città e in provincia, e finalmente sono iniziate le trasmissioni. Dico finalmente perché molte delle persone con le quali ho avuto modo di parlarne in questi giorni mi con-fermano di quanto fosse sentita l’esigen-za di una televisione prettamente locale, capace di trasferire sullo schermo casa-lingo le notizie, gli approfondimenti e so-prattutto le istanze del territorio: “Era quello che mancava”. A guidare la nuova tv cittadina è stato chiamato Mario Silla, già direttore de “La Cronaca”, giornalista esperto e grande conoscitore del territo-rio cremonese. Ed è davvero evidente, oltre all’affaticamento per le giornate par-ticolarmente convulse che hanno prece-duto “il debutto”, l’entusiasmo sul volto del direttore: «Abbiamo voluto realizzare una tv locale con strumenti di alto livello tecnologico, perché sono convinto che il

fatto di essere un’emittente territoriale non significhi lavorare in tono minore. Vogliamo una tv che sia diffusa sul territo-rio, da Crema, a Cremona, a Casalmag-giore, con tanta informazione sia di livello locale che nazionale».

E già dal primo giorno di trasmissione si è potuto constatare che il livello di professionalità è notevole: ottimo il tg con due giornalisti conduttori, molti i collegamenti con il territorio ed è parti-colarmente Interessante l’interfaccia-mento con i vari giornali on line. Ha fatto discutere la trasmissione, molto ben fatta, delle ore 21 di giovedì scorso, “La piazza”, condotta da Roberto Bocca-fogli, con Michela Cotelli dedicata agli episodi di mafia in casa nostra ed in particolare alla vicenda dell’imprendito-re Lino Cauzzi, titolare dell’hotel Her-mes. Questa trasmissione, ogni giovedì, in diretta, approfondirà un fatto di cro-

naca o di attualità particolarmente senti-to nel nostro territorio.

E’ evidente l’intenzione della direzione di puntare molto sull’informazione e sull’approfondimento dei fatti di cronaca e attualità; le edizioni del telegiornale so-no due, alle ore 13.30 e alle ore 19, con approfondimenti anche su tematiche di carattere nazionale e dirette televisive, con collegamenti frequenti da Crema e da Casalmaggiore. Durante la settimana verrà dedicato ampio spazio allo sport locale: dalla diretta in studio della dome-nica, con collegamenti con i campi di gioco, alle trasmissioni “Il grigio e il ros-so” del lunedì e la trasmissione del marte-dì dedicata al basket e non solo. Ma tutti gli sport, dal volley a rugby, saranno par-ticolarmente seguiti dalla redazione spor-tiva di Cremona 1.

Una tv in cui potranno trovare spazi per esprimere esigenze, problemi, spe-

ranze la gente comune, le imprese, le as-sociazioni di categoria, le istituzioni e i rappresentanti del territorio, con un palin-sesto che inizierà alle sette della mattina per proseguire fino a tarda sera.

«Un mezzo capace di muoversi in tutta la provincia e di interagire con il territorio e la sua gente» continua Mario Silla. «I nostri giornalisti sono preparati a cercare notizie e spunti che sfuggono anche a chi abita queste zone». Un tg nazionale – sottolinea Silla – seguirà quello locale della sera, grazie a un accordo con Tv2000, che per-metterà ai cittadini di avere una finestra sul mondo». Per una maggiore informazione, la tv sarà dotata di un crowl informativo 24 ore su 24 per essere continuamente ag-giornati in tempo reale su tutto quello che accade nella zona. «In caso di eventi parti-colari, offriremo anche dei telegiornali in edizione straordinaria» spiega ancora il direttore.

«Lo sport sarà uno dei nostri punti di forza» continua Silla. «In particolare la do-menica, quando, dalle 14 alle 23, saremo in onda in diretta, con numerosi ospiti in studio e faremo collegamenti dallo stadio per interviste prima, durante e dopo le partite. Daremo spazio alle principali squadre del territorio, dal calcio al basket, dal rugby al volley». E’ previsto anche uno spazio dedicato ai tifosi, che potranno in-teragire in diretta con la trasmissione. Spazio infine agli appassionati delle due e quattro ruote con la trasmissione “Ciack

motore”, condotta da Roberto Boccafogli.Naturalmente ampio rilievo viene dato

anche alla cronaca e all'attualità, con un'ampia programmazione distribuita nel corso della settimana. Oltre al già ricorda-to appuntamento del giovedì alle 21 con “La piazza”, «ogni venerdì alle 21 andrà in onda il programma "Il bene comune", che tratterà temi di attualità economica, politi-ca e sociale, condotto da Roberto Bocca-fogli» conclude Silla.

La nostra provincia sarà grande prota-gonista di questa nuova televisione, grazie a una serie di appuntamenti dedicati alle principali eccellenze e tradizioni.

Lunedì alle 21 si parlerà della buona tavola cremonese con la trasmissione “Cosa bolle in pentola”; martedì, ore 20.30, l'appuntamento è con "Le storie", una finestra su vicende umane, spaccati di vita, esempi di coraggio e di generosità. Il patrimonio artistico e culturale della nostra provincia sarà invece il leit motiv del for-mat “Gioielli sotto casa” in programma ogni mercoledì alle 20.30. Non poteva mancare, poi, uno spazio dedicato alla musica, con “La città della musica”, tra-smissione alla scoperta dei cori e delle Scholae Cantorum cremonesi. Siamo per-sonalmente convinti che per le professio-nalità, per il livello tecnologico e per i mezzi messi a disposizione la televisione incontrerà il favore dei cittadini e saprà coinvolgere le realtà locali ad ogni livello. In bocca al lupo Cremona 1.

E’

Ecco Cremona 1, la nuova Tv Sono iniziate le trasmissioni, sul canale 211: tanta informazione, approfondimenti, sport e “tutto il territorio a 360°”

Mario Silla, direttore della nuova emittente: «Un mezzo capace di interagire con il territorio e con la sua gente»

CREMONA“Io mi difendo” è lo slogan riportato sulle ma-

gliette uffi ciali consegnate mercoledì 6 apri-le scorso alle 110 partecipanti al Corso di dife-sa personale per donne, promosso dalla Polizia

Locale del Comune di Cremona e dal Funako-shi Karate Cremona. L’iniziativa si è rivelata un successo superiore anche a quelle che erano le aspettative dei promotori stessi.

“IO MI DIFENDO”110 donne per l’autodifesa

Page 4: Il Cremasco 9 marzo 2013

La crisi condiziona anche la tavoladi Laura Bosio

econdo quanto emerge da un sondaggio condotto da Coldi-retti, solo il 18 per cento degli intervistati dichiara di fare quoti-dianamente un pranzo comple-

to, composto da un primo, un secondo, un contorno e un dolce o un frutto. Si tratta di una modificazione culturale del-le abitudini alimentari o di un risultato, anche questo, della crisi? E c’è di più, sottolinea la Col diretti: il 9 per cento degli italiani consuma solo un frutto o uno yogurt o un gelato, mentre il 4 per cento addirittura niente. L’abbandono del pranzo completo è confermata dal 24 per cento di italiani che si limita a consumare un secondo accompagnato dal contorno, e dal 9 per cento che pre-ferisce un panino, un pezzo di pizza o un tramezzino.

Ma c’è un grande ritorno: quello della pasta, che risulta essere in assoluto l’ali-mento più consumato, in quanto a basso costo. In Italia sono stati consumati oltre 1,5 milioni di tonnellate di pasta, per un controvalore di 2,8 miliardi di euro: in controtendenza rispetto al calo genera-lizzato degli alimentari nel 2012, gli ac-quisti di pasta delle famiglie sono au-mentati dell’1,1 per cento, secondo quanto emerge dagli studi Ismea-Gfk-Eurisko. Per verificare questi dati abbia-mo fatto un giro nei supermercati cremo-nesi, e le corsie occupate da pasta e riso risultano in effetti essere le più frequen-tate. «La pasta è il piatto quotidiano principale nella mia famiglia» spiega An-na, casalinga 33enne. «Da un lato per-ché io sono vegetariana e non mangio carne, dall’altra perché carne e pesce costano comunque tantissimo. Un piatto di pasta è nutriente e non pesa troppo sul bilancio famigliare».

Dello stesso parere Francesco, 42en-ne, padre di famiglia. «In casa siamo in quattro e se dovessi comprare ogni gior-no carne per tutti non riuscirei ad arrivare a fine mese. Fino a qualche anno fa in

casa si mangiava regolarmente primo e secondo. Poi abbiamo cambiato abitudi-ni alimentari, sia per motivi di salute che

per una questione prettamente econo-mica. Ora la pasta è il piatto principale, a pranzo. E a cena di solito ci si arrangia

con un po’ di formaggio, e a volte la car-ne o il pesce».

Oltretutto, la pasta può essere com-binata anche in modo da rappresentare un vero e proprio piatto unico. «Basta un po’ di carne macinata per fare un ottimo ragù: così con un solo piatto, dal costo piuttosto basso, ho un pasto completo» raccon-ta Serena, 48enne, ma-dre, moglie e appassio-nata di cucina. «La crisi senza dubbio ha cambia-to le abitudini alimentari di tutti, e la mia famiglia non fa eccezio-ne. Spesso la pasta mi permette di pre-parare pasti completi, perché basta met-tere nel condimento poca carne o poco pesce».

La fantasia in cucina in questi casi aiuta molto, ma sono ancora molte le

persone che non rinunciano alla carne, al pesce, alla buona cucina anche se co-stosa. «Il buon cibo è l'unica cosa che la crisi non ci ha tolto e non intendo rinun-

ciarvi» sottolinea Carlo, 54 anni. «Quindi se ap-pena posso non rinuncio a una costata di manzo o ad un'orata al forno».

Dello stesso parere anche Antonella, 48 an-ni: «Siamo in cinque in famiglia, e da diversi an-ni non andiamo in va-canza, né al ristorante, perché i costi sarebbero

troppo alti per una famiglia così numero-sa» spiega. «Però in casa ci concediamo spesso dei ricchi pasti, specialmente il sabato e la domenica, completi di primo, secondo e contorno. La buona tavola ci ripaga di tutti i sacrifici fatti per colpa della crisi»

S

Il pasto completo è sempre più un ricordo del passato: nuove abitudini alimentari crescono

La pasta torna a essere l’alimento

preponderante del nostro pranzo

CremonaSabato 9 Marzo 20134

«La crisi ha prodotto profondi cambiamenti nelle abitudini alimentari degli italiani» evidenzia la Coldiretti di Cremona. «Rileviamo, ad esempio, che nel 2013 è crollato il consumo di carne da parte degli italiani, con un taglio del 7 per cento nelle macellazioni bovine nel primo bimestre, rispetto allo scorso anno. A farne le spese è stata soprattutto la carne rossa sulla quale ha pesato nell’ultimo mese anche l’allarme generato dallo scandalo carne di cavallo».

A cambiare non è stato solo il menu tipo, ma anche la modalità di fare la spesa – evidenzia Coldiretti Cremona – con ben 26 milioni di italiani che vanno a caccia dei prezzi più bassi facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount, ma anche sperimentando canali alternativi senza rinunciare alla qualità come gli acquisti di gruppo, quelli online o dal contadino, secondo una analisi Coldiretti/Swg. Quasi due italiani su tre - sottolinea la Coldiretti - tagliano sulla spesa con il 62 per cento che confronta con più

attenzione del passato i prezzi, il 56 per cento che fa lo slalom tra le corsie alla ricerca delle offerte speciali 3 per 2 e degli sconti, e oltre la metà (51 per cento) che va a caccia dei prodotti a basso prezzo.

In controtendenza è da segnalare il boom degli acquisti diretti dal produttore al quale si rivolge regolarmente ormai ben il 14 per cento degli italiani, il 48 per cento qualche volta, il 27 per cento raramente e solo l’11 per cento mai. Una opportunità resa possibile dal fatto che in Italia sono presenti quasi 7.000 punti vendita di Campagna Amica gestiti direttamente dagli agricoltori dei quali 1.105 mercati degli agricoltori, 4.739 aziende agricole, 877 agriturismi, 178 botteghe (www.campagnamica.it). Sul territorio della Lombardia, il numero dei farmers’ market aperti dagli agricoltori di Campagna Amica ha raggiunto quota 120. «Il fenomeno dei farmers’ market» afferma Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia e elegato confederale di Coldiretti Cremona – continua a riscuotere il consenso dei consumatori

«Sono cambiate anche le modalità di fare la spesa: è caccia ai prezzi più bassi»

che vi riconoscono non solo un’offerta di qualità, ma anche un messaggio culturale e civico sul rapporto fra città e campagna, fra salute e cibo. Esiste un bisogno forte di sicurezza e trasparenza sull’origine degli alimenti e anche quello che è avvenuto con lo scandalo europeo della carne di cavallo è la dimostrazione della fondatezza delle tesi portante avanti da Coldiretti sulla necessità dell’etichettatura d’origine per tutto quello che portiamo in tavola».

IL PRANZO TIPO DEGLI ITALIANI %Solo il primo 32Secondo e contorno 24Primo, secondo, contorno, dolce/ frutto 18Tramezzino/panino/pezzo di pizza 9Solo frutta/ gelato/yogurt 9Niente 4Altro 4Totale 100

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Oltre 280.000 euro erogati dal 2009 ad oggi a sostegno di famiglie e perso-ne in difficoltà a causa della crisi econo-mica. A tanto ammontano i micro-pre-stiti messi a disposizione dalla Caritas diocesana grazie al fondo di 150.000 euro costituito in parti uguali da Banca Cremonese e Fondazione San Facio.

Di questi 280.000 euro quasi la metà sono già stati rimborsati, con un tasso di insolvenza solo dell’1,7% - fanno sapere gli addetti della Caritas -, per-centuale davvero modesta stante il contesto attuale, a dimostrazione del fatto che l’impegno a rimborsare la somma ricevuta responsabilizza e con-testualmente consente di ri-alimentare la solidarietà per poter aiutare altre per-

sone. I micro-prestiti, gestiti diretta-mente dalla Caritas attraverso il centro di ascolto di via Stenico, non sono infat-ti a fondo perduto, ma sono concessi dopo un iter preciso che mira a capire l’effettiva situazione dei richiedenti, con un piano di rimborso adeguato alle loro possibilità.

Dato il perdurare della crisi e dei suoi drammatici effetti soprattutto sull’occu-pazione, Fondazione San Facio e Ban-ca Cremonese hanno deciso di rinnova-

re la convenzione per il microcredito alla famiglie in difficoltà per tutto il 2013.

«È vero che i numeri sono importanti» dichiara il direttore della Caritas dioce-sana, don Antonio Pezzetti «e in questo caso sono anche significativi, eppure credo che tutto passi in secondo ordine di fronte a quella che sempre più è una “esperienza”. Infatti, il cammino condi-viso in questi anni con Banca Cremone-se, ci ha permesso di intercettare la do-manda di molte famiglie che fanno fati-

ca. Il microcredito che è stato loro pos-sibile accordare è diventato prima di tutto il “credito alle relazioni”. È questo l’aspetto che più vorremmo rimarcare guardando il percorso fatto sino a ora. Con questo strumento bancario siamo stati più vicini alle persone. Non abbia-mo semplicemente erogato prestiti, seppur prestiti a rischio, ma abbiamo dato “credito alla fiducia”. Nel dar “cre-dito alle relazioni” abbiamo investito insieme in un capitale inedito: le famiglie

che fanno fatica. Abbiamo scommesso sul fatto che queste famiglie possano essere una risorsa: restituendo il presti-to ricevuto, esse stesse si fanno proget-to e danno la possibilità ad altre famiglie di accedere a questi micro-prestiti».

«Nel 2009 ci aspettavamo che l’emergenza sociale provocata dalla crisi economica sarebbe rientrata nell’arco di un lasso di tempo ragione-vole», afferma il presidente di Banca Cremonese, Antonio Davò. «Invece no. Ad oggi la situazione non si è ancora normalizzata per cui la nostra Banca sente il dovere morale di continuare a sostenere questo progetto di microcre-dito. Un esempio di “solidarietà efficien-te”, com’è nel nostro stile».

di Laura Bosio

n’impresa su due (parliamo di piccole e medie imprese) è co-stretta a rateizzare il pagamento degli sti-

pendi ai propri dipendenti, a causa dei problemi di liquidità. E’ quanto emerge da una ricer-ca condotta dalla Cgia di Me-stre, secondo cui nell’ultimo an-no le imprese italiane hanno su-bito una riduzione dei prestiti bancari per un importo com-plessivo pari a 30,4 miliardi di euro. Una situazione che, natu-ralmente, mette a rischio la te-nuta finanziaria delle stesse im-prese, soprattutto delle piccole e medie.

Ma preoccupa la Cgia anche un altro aspetto, che costituisce una vera e propria anomalia tipi-camente italiana: quasi l’80% degli impieghi, da parte delle banche, per e imprese non fi-nanziarie va al 10% dei migliori clienti, mentre agli altri restano le briciole. Ma la cosa peggiore è che a questo 10% sono in capo l’80% delle insolvenze totali. «Insomma, i soldi vanno a pochi che non sono per niente affida-bili, penalizzando così la quasi totalità delle imprese, vale a dire l’altro 90%, che riceve le bricio-le, pur dimostrando di essere solvibile» sottolinea la Cgia.

Una situazione che si riper-cuote pesantemente su tutto il territorio nazionale, Cremona compresa. «Purtroppo, come confermano i primi dati di que-sto 2013, stiamo assistendo a un forte peggioramento della si-tuazione» spiega Marco Caval-li, funzionario Cna esperto nelle crisi aziendali. «Il ricorso alla cassa integrazione in deroga è sempre più diffuso in tutta la provincia. Ma la cosa peggiore è che sta aumentando la richie-sta di tale ammortizzatore so-ciale da parte di imprese che prima non vi avevano mai fatto ricorso. Accanto a queste, mol-te aziende con la fine del 2012 hanno chiuso i battenti, e altre si trascinano solo grazie alla cas-sa integrazione. Quest’ultimo è un problema non indifferente, soprattutto se calcoliamo che il Governo ha stanziato fondi solo fino al 30 giugno per finanziare gli strumenti di ammortizzazio-ne sociale, e non sappiamo co-sa succederà dopo».

Dietro a una situazione sem-pre più drammatica, una grossa responsabilità è attribuibile alla carenza di liquidità di cui soffre ormai la maggior parte delle im-prese, accentuata dalla manca-

ta propensione delle banche a concedere credito. «Da un lato le aziende faticano a farsi paga-re dai clienti, e soprattutto dalla Pubblica amministrazione, dall’altro non riescono a lavora-re come prima perché il merca-to è fermo, soprattutto in certi settori, come il tessile, la mecca-nica, l’edilizia, l’impiantistica. A tutto questo si aggiunge l’atteg-giamento delle banche, che hanno chiuso i rubinetti, metten-do grossi paletti all’erogazione del credito, o addirittura chie-dendo alle imprese di rientrare dai fidi. A causa di ciò assistia-mo a un impoverimento com-plessivo delle imprese che, do-vendo licenziare dipendenti per-ché non riescono più a pagarli, perdono professionalità e com-petenze maturate nel tempo. L’unico settore, nella nostra pro-vincia, che per ora sembra non risentire troppo la crisi è quello della cosmesi, che ha formato una rete di imprese in grado di reggere bene sul mercato».

L’incremento della disoccu-pazione, o il fatto che gli stipen-di vengano pagati sempre più tardi, va a implementare la crisi dei consumi, in un circolo vizio-

so di cui non si vede l’uscita. «Serve un grosso impegno isti-tuzionale su questa partita» pro-segue Cavalli. «E’ urgente che venga defiscalizzato il costo del lavoro e che si riducano gli one-ri fiscali alle aziende. Oggi un’im-presa che accetta una commes-sa deve indebitarsi per l’acqui-sto delle materie prime e per pa-gare la forza lavoro, e quando va bene viene ripagato a 90-120-150 giorni… a volte anche ad un anno di distanza. E nel frattem-po egli è costretto a pagare tas-se e imposte su cifre non anco-ra incassate. In più l’imprendito-re che rispetta la legge spesso si trova a doversi misurare sul mer-cato con il vantaggio competiti-vo di chi invece non la rispetta».

La crisi delle aziende si riper-cuote anche sulle famiglie, che oggi si trovano spesso in situa-zioni disperate. «Negli ultimi mesi, e soprattutto nelle ultime settimane, il problema si è ac-centuato fortemente: sempre più spesso, infatti, riceviamo segnalazioni da parte di dipen-denti che percepiscono lo sti-pendio ormai anche con un me-se di ritardo» dichiara Mimmo Palmieri, segretario provinciale

della Cgil. «Questo ci induce a pensare che questa crisi è ben lontana dall’esaurirsi, e che ci stiamo avvicinando al punto più basso. A questo dobbiamo an-che aggiungere il fatto che in Italia gli stipendi sono netta-mente inferiori rispetto alle me-dia europea, e questo accade da anni, evidenziando un forte problema di redistribuzione del reddito».

La crisi del reddito delle fami-glie è quindi un problema da af-frontare con urgenza, da parte delle istituzioni. Secondo Pal-mieri, «la ricerca della Cgia di Mestre evidenzia il concreto ri-schio di un implosione, soprat-tutto a fronte di un problema che nessuno ha ancora affrontato». Si tratta della scadenza ormai prossima dei fondi per gli am-mortizzatori sociali: «Quelli stan-ziati dal governo Monti arrivano solo fino a giugno, e come se non bastasse gli importi messi a disposizione da Regione Lom-bardia potrebbero non essere sufficienti neppure ad arrivare a giugno. Se non vengono stan-ziati nuovi fondi, rischiamo di andare incontro a un vero e pro-prio dramma sociale».

U

Un’impresa su due deve rateizzare gli stipendi

Cgia Mestre: «Il problema è la carenza di liquidità di cui soffre ormai la maggior parte delle aziende»

Cronaca Sabato 9 Marzo 20135

Pezzetti: «Abbiamo dato “credito a fiducia” investendo sulle famiglie che fanno fatica»

Microcredito alle famiglie anche nel 2013

Domenico Palmieri

Ammortizzatori sociali, restano solo 19 milioniA fronte delle prime decretazioni delle domande

di casse e mobilità in deroga del 2013, i residui di-sponibili ammontano a soli 19 milioni, cifra del tutto insufficiente per far fronte al fabbisogno. Lo fa sape-re la Cgil di Cremona, che sottolinea anche quanto sia aumentata in modo rilevante e imprevedibilmen-te, la mobilità in deroga. «E’ quindi assolutamente necessario che vengano ripartiti fra le Regioni i 200 milioni fermi a livello nazionale» fa sapere la segrete-ria della Cgil Cremona. «Il 2013 si prospetta purtrop-po come un anno ancora più complicato dei prece-denti: va considerato che la mobilità in deroga dura 12 mesi e successivamente il lavoratore non avrà più alcun tipo di sostegno. Necessitano interventi urgenti per creare lavoro e vanno altresì ripristinati a livello nazionale e regionale i fondi sociali affinché le famiglie possano essere sostenute».

RICAPITOLANDO LA SITUAZIONE: • Gli 87 milioni ricevuti dal Ministero corrispondo-no all'80% dei 109 milioni destinati alla Lombardia e deliberati dall'Accordo Stato Regioni di fine 2012.• Sono giacenti a livello nazionale altri 200 milioni da ripartire tra le regioni, deliberati con la Legge di Stabilità.• Questa prima delibera del 2013 delle casse in deroga è fatta su circa un terzo delle domande presentate tra gennaio e febbraio, due terzi sono quindi ancora giacenti.• Il dato della mobilità in deroga ha sorpreso anche la regione (negli scorsi anni si aggirava attorno ai 1200/1300 lavoratori)• A livello regionale si stanno analizzando in modo più approfondito i dati per capire cosa è cambiato

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di Laura Bosio

iamo solo a inizio marzo, eppure la concentrazione delle polveri sottili nell'aria ha già superato 31 volte il livello di attenzione, quan-do la normativa europea prevede

un limite massimo di 35 giorni annui di superamento. Lo denuncia Legambiente Cremona in una lettera, in cui esprime tutta la preoccupazione per una situazio-ne che ogni anno si fa più drammatica. Un problema che, peraltro, coinvolge tut-ta l'area padana: il limite dei 35 giorni è infatti già stato superato nelle aree me-tropolitane di Brescia, Monza e Milano. In Emilia Romagna, invece, la situazione appare decisamente migliorata rispetto agli scorsi anni: a Piacenza i giorni di su-peramento sono solo 13 (erano 40 un an-no fa), poi Forli'-Cesena, Ravenna e Fer-rara sono scese da 36 rispettivamente a 18, 19 e 23; Reggio, da 46 a 24, Bologna e Modena si attestano a 26, mentre era-no 38 e 50, Rimini da 34 a 28 e Parma da 50 a 29.

Lo scorso 25 gennaio si è svolto a Pa-via un convegno a cui hanno partecipato diverse città convocate dal coordina-mento nazionale di Agenda 21, per af-frontare il problema dell'inquinamento nella Pianura Padana, ma Cremona non era presente. «Pare che non fosse nep-pure stata invitata» sottolinea Benito Fio-ri, coordinatore del circolo culturale Am-bienteScienze, che da tempo parla delle responsabilità dell'amministrazione co-munale, che «sta affrontando il problema con una grande indifferenza. E' vero, in-fatti, che questa situazione non può es-sere affrontata solo a livello locale, ma

serve un lavoro interregionale, ma è an-che vero che la nostra amministrazione non ha mai fatto pressione in Regione per spingerla a intervenire. Il sindaco Oreste Perri e l'assessore Francesco Bordi do-vrebbero incatenarsi al Pirellone per chie-dere di trovare soluzioni, perché qui di in-quinamento si muore».

Il “Patto di Pavia”, sottoscritto duran-te l'incontro del 25 gennaio, intende met-tere a punto un insieme organizzato di strategie e proposte progettuali comuni al fine di aiutare le amministrazioni com-petenti ad impegnarsi in una prospettiva chiara e concreta. La questione è stata affrontata nei giorni scorsi anche a livello europeo: «Lo scorso 4 marzo l'European Environmental Bureau ha consegnato al-la Commissione europea un documento sottoscritto da 60 organizzazioni euro-pee, tra cui sette italiane (Ambiente-

Scienze compresa, ndr), proprio sul tema della riduzione dell'inquinamento, in par-ticolare le Pm10 e le Pm2,5» continua Fiori. «Questo anche in vista di un incon-tro che si svolgerà a Dublino il prossimo 20 aprile, in cui si dovranno verificare e correggere i limiti consentiti per le polve-ri sottili nell'aria, abbassandoli ulterior-mente. Voglio ricordare che a Cremona nel 2011 siamo arrivati a una concentra-zione di 191 microgrammi per metro cu-bo della Pm2,5, quando il limite consi-gliato è pari a 25 mg/m3. Con queste pre-messe, come faremo quando il limite di-venterà obbligatorio? La giunta continua a dormire su questi temi e non fa nulla di concreto. E' assurdo, ad esempio, avere una Ztl che funziona solo dalle 19 alle 8 di mattina, ossia quando dal centro non passa praticamente nessuno. Non è que-sto il sistema per risolvere i problemi».

GLI INTERVENTI PROPOSTI DAL PATTO DI PAVIA

1. Interventi urbanistici e strutturali mi-rati a ridurre la mobilità privata: per rende-re la mobilità nell'area padana più efficien-te e sostenibile sarà necessario mettere in atto una pianificazione territoriale volta a ri-assorbire nel tempo il fenomeno dell'urba-nizzazione diffusa e a riordinare il territorio in modo da consentire spostamenti più ra-zionali e meno impattanti.

2. Interventi mirati a modificare la distri-buzione modale della mobilità: promozio-ne della mobilità ciclabile e pedonale, po-tenziamento e miglioramento dei servizi di trasporto pubblico, potenziamento dell’of-ferta di trasporto ferroviario e dell’intermo-dalità, valorizzazione del trasporto maritti-mo e fluviale, sviluppo di servizi innovativi e complementari al trasporto pubblico (servizi a chiamata e di taxi collettivo, car pooling, car sharing e bike sharing).

3. Interventi mirati a ridurre le emissioni in atmosfera: sostituzione dei veicoli mag-giormente inquinanti con altri a basso im-patto ambientale.

4. Ricerca delle migliori sinergie tra co-muni e ed enti locali per sviluppare soluzio-ni Its (Intelligent Transportation Systems) integrate, in tema di logistica dei trasporti e distribuzione urbana delle merci.

5. Interventi mirati a modificare i model-li di vita.

6. Definizione ed attivazione in tutta l’area, di un sistema di sorveglianza am-bientale e sanitaria volto in particolare alla valutazione dell’esposizione delle fasce più sensibili (bambini, ammalati, anziani).

S

Nonostante che si prevedes-sero forti tensioni, è svolta senza troppi contrasti l'assemblea pro-vinciale del Partito Democratico di Cremona che, forte del 33% ottenuto in città nel corso delle scorse elezioni, sta già ragionan-do sul prossimo appuntamento, quello per eleggere il sindaco della città. «Ci serve un candida-to forte, libero ed esterno al par-tito» sottolinea Titta Magnoli, coordinatore provinciale. «I risul-tati delle elezioni ci fanno spera-re di poter vincere alle prossime amministrative, ma il punto di partenza sarà proprio quello di trovare un candidato unitario, condiviso, che possa partecipa-re alle primarie, che si svolgeran-no il prossimo novembre. In que-sti otto mesi che ci separano da quella scadenza, dovremo allar-gare il più possibile la base elet-torale, cercando nel frattempo il nostro candidato, qualcuno che possa essere in grado di prende-re in mano le redini di questa città».

L'idea di Magnoli è quindi quella della candidatura unitaria,

per quanto le primarie consenti-ranno comunque un confronto tra diversi nominativi. «Ci sono già delle idee, dei profili da stu-diare, ma ovviamente è presto per fare nomi. Credo sia giusto andare al di fuori del partito, guardando a quelle società civile che si sta dimostrando sempre

più attiva, e che non ha condivi-so il percorso elettorale di Oreste Perri. Credo anche che sia venu-to il momento di riallacciare tutti i nodi con le categorie economi-che, costruendo insieme a loro la candidatura. Serve una persona, un uomo o una donna, che sap-pia aprire il più possibile la città

tirandola fuori dalle secche in cui si è arenata da tempo». L'unità del partito, quindi, è fondamen-tale secondo Magnoli, anche nell'individuare il nome da pro-porre alle primarie. E il segretario si dichiara ottimista in questo sento, visto che il partito si è dimostrato unito al punto che

anche i contrasti sono, secondo Magnoli, «fisiologiche tensioni, inevitabili in un partito vivo e atti-vo. Tuttavia sembra che non manchi la capacità di mettere da parte tali tensioni per lavorare insieme. E all'Assemblea quello che ho visto è stato un partito che ha voglia di lavorare per le prossime sfide elettorali. Siamo stati molto sotto pressione durante l'ultima campagna elet-torale, tra le primarie e tutto il resto, ma ora l'unica cosa che conta è la prossima scadenza elettorale. Durante queste ultime elezioni abbiamo dimostrato di essere credibili, ora bisogna andare oltre».

Magnoli ribatte infine alle illa-zioni che lo vorrebbero dimissio-nario. «All'assemblea nessuno mi ha chiesto di dimettermi, e neppure al di fuori di essa. Man-cano pochi mesi al Congresso, durante il quale non mi ricandi-derò. Nel frattempo voglio porta-re a termine il lavoro che ho ini-ziato: non è nel mio carattere mollare qualcosa a pochi passi dalla fine».

«Occorre un sindaco che tiri fuori dalle “secche” la nostra città»

31 giorni di superamento delle polveri sottili su 35 consentiti in un anno, e siamo solo agli inizi di marzo

Benito Fiori: «L’amministrazione comunale mostra indifferenza e non fa pressioni in Regione»

Titta Magnoli, Pd: «Il nostro candidato dovrà essere forte, libero, unitario ed esterno al partito»

Pm10, adesso tira una brutta ariaCronaca Sabato 9 Maggio 20137

Benito Fiori

Dopo i rigori dell'inverno siamo tutti pronti ad acco-gliere la primavera a braccia aperte. In vista della bella stagione, il Cta Acli promuo-ve una serie di gite e viaggi per tutti i gusti.

• 9 marzo Viaggio a Genova con la visita degli incantevoli Palazzi dei Doria. Si potranno ammirare: la Villa del Principe, il centro storico di Genova e Nervi con i suoi spettacolari giardini.

• 10 marzo. Giornata dedi-cata alla suggestiva sfilata dei carri di Sanremo in Fiore.

• 17 marzo. Visita del sug-gestivo Santuario della Madon-na della Corona sito in un inca-vo scavato nel Monte Baldo e un pomeriggio rilassante sulle rive del Lago di Garda.

• Dal 17 al 21 marzo. Tour della Costiera Amalfitana. Si visiteranno: Capri, Anacapri, Sorrento, Pompei, Napoli e la Reggia di Caserta.

• 24 marzo. Una giornata all’insegna dello shopping all’Outlet di Serravalle Scrivia dove sono presenti oltre 180 negozi delle migliori marche.

• Dal 29 marzo al 03 aprile. Tour della Germania ‘Strada Romantica’. Si visiteranno: Augusta, Nordlingen, Din-kelsbuhl, Rotenburg, Wurz-burg, Bamberga, Stoccarda, Ulm e Lindau.

• Dal 29 marzo al 4 aprile. Soggiorno per Pasqua a Garda presso l’Hotel Bisesti 3***.

• Dal 30 marzo al 02 aprile. Una Pasqua a Chianciano Terme. Si visiteranno: Pienza, Montepulciano, Chianciano Terme, il Lago Trasimeno e Chiusi.

• Dal 06 al 07 aprile. Weekend dedicato alla visita di Lubiana e delle Grotte di Postu-mia.

• Dal 13 al 19 aprile. Tour della Spagna centrale. Si visite-ranno: Valencia, Madrid, Tole-do, Segovia, Avila e Zaragoza.

• Dal 20 al 21 aprile. Weekend dedicato alla visita di Urbino e delle spettacolari Grotte di Frasassi.

• Dal 25 al 28 aprile. Viag-gio a Saint Tropez e Isole Lerins ‘alla scoperta di un angolo di Paradiso’. Si Visiteranno: Can-nes, Saint Tropez, Saint Paul de Vence, Isola di Saint Mar-gherite e Isola di Saint Honorat.

• Dal 07 al 10 maggio. Pel-legrinaggio a Lourdes.

• Dal 18 al 19 maggio. Weekend nell’antica Capitale d’Italia, alla scoperta dei sui tesori. Si visiteranno: il Castello Reale di Racconigi, il Museo Egizio, la Sacra di San Michele e l’Abbazia di S. Antonio in Ranverso.

Le iscrizioni e tutte le informazioni relative agli eventi saranno fornite presso la sede di via Cardinale G. Massaia, 22 o contattando i numeri di tel. 0372.800423, 800429.

Sito: www.ctacremona.it

«Al prossimo congresso provinciale non mi ricandiderò per la segreteria»

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Nel 2012 i Finanzieri del Comando Provincia-le di Cremona (Nucleo Polizia Tributaria, Compa-gnia Cremona e Tenenza Crema) hanno effettua-to complessivamente 457 tra verifiche e control-li fiscali, recuperando a tassazione oltre 360 milioni di imponibile per le Imposte Dirette e 70 milioni di IVA. Le fatture per operazioni inesisten-ti individuate sono pari a 278 milioni di euro. A garanzia dei debiti nei confronti dell’Erario sono stati sequestrati ai responsabili dei più gravi reati fiscali beni mobili e immobili e disponibilità finan-ziarie per oltre 45 milioni di euro.

Entrando nel dettaglio, i contribuenti denun-ciati all’Autorità Giudiziaria per reati fiscali sono 79, dei quali 54 sono risultati evasori totali o paratotali. A questi ultimi è stata contestata complessivamente un’evasione fiscale per 220 milioni di euro di base imponibile per le Imposte Dirette e di 46 milioni di IVA dovuta.

Dalle verifiche fiscali su 14 professionisti (tra medici, veterinari, consulenti aziendali), 6 sono risultati evasori paratotali e 1 evasore totale, con ricavi occultati per quasi 4 milioni di euro. Quat-tro hanno già aderito ai verbali versando all’era-rio 1,4 milioni di euro. Importante è stato anche il piano di contrasto delle frodi in materia di IVA, per cui i Reparti hanno concentrato l’attenzione sulle filiere delle “grandi frodi carosello” che con-tinuano a creare gravi scompensi in alcuni seg-menti del mercato nazionale e comunitario.

Due maxi indagini hanno segnato l’attività del corpo lo scorso anno. L’indagine “Odisseo”, che, nel febbraio 2012, ha portato alla scoperta di un’ingente frode fiscale e contributiva. Fra le altre cose, l’operazione ha contemplato l’avvio del procedimento di prevenzione previsto dalla legislazione del nuovo Codice antimafia nei con-fronti del suo principale responsabile. E’ prose-

guita anche l’indagine “Oro rosso” (riguardante una frode fiscale all’Iva per circa 100 milioni di euro nel settore della lavorazione del rame, attuata con un giro di fatture false per oltre 580 milioni di euro) con il sequestro agli indagati di numerosi beni immobili e rapporti finanziari per un valore complessivo di 37 milioni di euro.

Nell’ambito del Piano Straordinario di “Con-trollo Economico del Territorio” (che acquisisce elementi indicativi di capacità contributiva (iden-tificati 294 possessori di beni e autovetture di lusso). Mentre i controlli negli esercizi pubblici che rilasciano scontrini e ricevute sono stati complessivamente 3.074, con un esito irregolare pari al 31% su base annua (segnalati inoltre all’Agenzia delle Entrate 23 esercizi pubblici della Provincia passibili del provvedimento di

chiusura obbligatoria ed sono stati apposti i sigilli a 14 attività commerciali).

Sul fronte del controllo delle uscite del bilan-cio nazionale, comunitario e degli enti locali, nel 2011 è stata avviata l’indagine “Themis” nel set-tore dei contributi nazionali all’editoria e culmi-nata con l’esecuzione di misure cautelari a cari-co di 5 persone. Contestualmente, la lotta al “lavoro nero” nel 2012 ha portato all’individua-zione di 475 lavoratori “irregolari” e di 41 lavora-tori in “nero”. E altre 74 violazioni sono emerse nei confronti di esercenti che hanno omesso di esibire il prezzo dei beni in vendita. Buone noti-zie anche relativamente al servizio di pubblica utilità 117, con l’aumento del 23% circa delle segnalazioni da parte dei cittadini (con una quasi totale scomparsa di quelle anonime).

di Michele Scolari

Cremona si profilano nuovi interventi in ma-teria di prevenzione dei fenomeni del racket, dell’usura e delle infil-

trazioni mafiose nel territorio. Lo ha annunciato l’assessore ai Servi-zi Sociali Luigi Amore al Consiglio comunale dello scorso lunedì, du-rante la discussione della mozione ripresentata da Giancarlo Schifa-no (favorevolmente accolta dai democratici Daniele Burgazzi e Daniele Bonali, assieme al pidiel-lino Domenico Maschi). «A seguito degli sconcertanti casi di usura verificatisi in città nell’ultimo perio-do - si leggeva nel documento presentato dal consigliere Idv - im-pegniamo il sindaco e la giunta mettere in atto un protocollo d’in-tesa tra l’Amministrazione comu-nale, la Magistratura e le forze dell’ordine per arginare ed evitare che questi fenomeni di criminalità organizzata si propagano in modo deleterio e pericoloso», unitamen-te a «percorsi di sensibilizzazione nelle scuole».

Proprio a seguito di una prece-dente discussione della mozione (quando era stata respinta con di-sappunto del sindaco Oreste Per-ri) l’assessore Amore si è attivato interpellando Prefettura, Questura, Carabinieri e Guardia di Finanza. Da questi incontri è nato il proget-to di un protocollo d’intesa inter-forze (già attivo in altre città, come Mantova e Reggio Emilia): un di-spositivo ed un osservatorio (sulla cui necessità si è espresso più volte favorevolmente il gup Guido Salvini) mirato soprattutto ad una attività più preventiva che repres-siva.

Difatti, dai dati in possesso delle forze dell’ordine emerge che, al momento, usura e racket sono presenti a Cremona in maniera

ancora poco consistente (con rife-rimento ai tre casi del 2012). An-che se è indubbio che, dalla spon-da emiliana del Po, gli occhi della “altra ‘ndrangheta” (di matrice non reggina ma lametina e crotonese) sono puntati su Cremona, come aveva segnalato il sostituto procuratore della Direzione Na-zionale Antimafia Ro-berto Pennisi ad apri-le e dicembre dello scorso anno, e come ha ribadito il procura-tore crotonese Vin-cenzo Lombardo lo scorso mercoledì, in occasione degli arresti del presunto “capoba-stone” Nicolino Grande Aracri (a Cutro) e di Francesco Lamanna

(a Cremona). Si tratta di una ‘ndrangheta che opera non con la colonizzazione ma con una conti-nua delocalizzazione (aspetto sim-boleggiato dalla strategia di Nicoli-no G.A., detto “manu ‘e gomma”, oltre che per un difetto all’arto,

anche per il fatto che la sua “mano” si al-lunga e si ritira, a se-conda degli affari da trattare e degli uomini da collocare).

«Proprio per la sua ancora scarsa diffu-sione il fenomeno va prevenuto con forza -

prosegue Amore - soprattutto in tempi in cui il credit crunch fa qua-si da fertilizzante alla crescita dell’usura». L’obiettivo è di evitare

il ripetersi di quanto già avviene in alcune zone del Veneto, dove i boss, agli occhi degli imprenditori, risultano più affidabili delle ban-che, perché suppliscono alla man-cata erogazione di prestiti da parte degli istituti di credito. «Vi sono persone in grave difficoltà che arri-vano a pensare di attingere finan-ziamenti anche in modo illecito ri-volgendosi agli aguzzini o cedendo alle loro proposte. Quando si arriva a questo passo è già tardi ed è poi molto difficile portare aiuto alle vit-time (che spesso non denunciano perché minacciate). Per questo è necessario che i titolari in difficoltà economica si rivolgano subito alle autorità competenti ed anche ai servizi sociali del Comune. il mio assessorato sta già facendo attivi-tà di sensibilizzazione, assieme all’assessorato di Jane Alquati, in collaborazione con Libera. Il Co-mune stesso condivide questo percorso: io stesso parteciperò il 16 assieme ad altri amministratori a rappresentare Cremona alla mar-cia organizzata da don Luigi Ciotti a Firenze contro le varie forme di criminalità organizzata»

L’assessore si è preso l’impe-gno di presentare al Consiglio co-munale di aprile con un protocollo da approvare all’unanimità (previo un passaggio in commissione). Ai particolarismi politici dunque verrà anteposto il gioco di squadra, in un'intesa matura che potrebbe ar-ricchirsi di ulteriori passaggi. Non è escluso infatti che, una volta de-finito questo primo step, l’attività prosegua con altre iniziative, tra cui indagini conoscitive tramite questionari anonimi ai commer-cianti, in collaborazione con Ca-mera di Commercio, Ascom ed al-tre associazioni di categoria (sul modello di quello già effettuato a Brescia e Parma) o la l’apertura di vari sportelli di ascolto ed assi-stenza come “Sos Giustizia”.

L’assessore Amore: «Individuare gli imprenditori in difficoltà prima che si rivolgano agli strozzini»

A

Sulla base dell’accordo, potrebbero seguire altre azioni, tra cui questionari anonimi ai commercianti e sportelli di ascolto

Il dispositivoè già operativoa Reggio Emilia

Tentata estorsionenel crotonese: un

arresto a Cremona

Cronaca Sabato 9 Marzo 20138

79 denunce per reati fiscali e +23% di segnalazioni. al 117 recuperati 45 milioni

Guardia di Finanza, il bilancio del 2012

Usura e racket, in arrivo il patto interforze

E’ stato nuovamente arrestato Nicolino Grande Aracri, presunto boss dell’omonima cosca cutrese di ‘ndrangheta, radicata anche in Emilia e a Cremona. Gli militari dell’Arma di Crotone l’hanno prelevato all’alba di mercoledì dalla sua abitazione di Scarazze (Cu-tro). Assieme a lui, accusato di tentata estorsione ag-gravata dalla modalità mafiosa, sono finite in manette altre cinque persone, tra cui, a Cremona, Francesco Lamanna. E’ stato prelevato martedì notte nella sua abitazione di via Sonsis al Boschetto, dai carabinieri del Nor di Fiorenzuola supportati dai colleghi di Cremona. Di lì è stato poi trasportato a Ca’ del Ferro dove, in questi giorni, è previsto l’interrogatorio di garanzia.

Sull’attività di Lamanna come luogotenente di Gran-de Aracri a Cremona si esprime dettagliatamente un passo della relazione presentata lo scorso dicembre dalla Direzione Nazionale Antimafia: «Il Tribunale di Piacenza con sentenza dell’anno 2008, confermata a fine 2011 dalla Corte d'Appello di Bologna, relativa a fatti dell'anno 2002, riconosce l’esistenza di un sodali-zio di tipo mafioso facente capo a tale Lamanna Fran-cesco. Nel capo di imputazione si legge come il Laman-na avesse il compito di sovrintendere a “tutta l’attività criminosa svolta dall'associazione e di acquisirne i pro-venti per rimetterli allo stesso Grande Aracri”».

Secondo gli inquirenti crotonesi, il presunto “boss” avrebbe preteso, con minacce, dai proprietari del vil-laggio turistico di Porto Kaleo a Cutro, un milione e mezzo di euro. L’estorsione è stata scoperta dai cara-binieri e ammessa anche dai proprietari del villag-gio. Ecco i nomi delle persone sottoposte a fermo: Alfonso Pietro Salerno di 58 anni, Michele Diletto di 27 anni, Salvatore Diletto di 23 anni, e Salvatore Ge-race di 44 anni.

Secondo le accuse i sei lo scorso agosto avrebbero chiesto soldi a un’imprenditrice di Cutro, che gestisce il villaggio turistico Porto Kaleo. La donna sarebbe sta-ta anche minacciata, con riferimenti ai suoi figli, dal boss Grande Aracri in persona, che si sarebbe presen-tato a lei insieme ai suoi uomini, richiedendo un milione e mezzo di euro (con tanto di apparecchio per impedi-re le intercettazioni). Questa somma nel 2000 era stata prestata da Grande Aracri all’ex marito della donna P. B. (ora indagato, per riciclaggio), il quale l’aveva poi investita nella società Divemar, che aveva gestito il vil-laggio di Cutro prima del fallimento. La vittima, rilevata l’attività, è però estranea a quella società e dunque il credito non poteva essere richiesto a lei. All’epoca dei fatti, scrive il gip Gabriella Reillo, Francesco Lamanna si trovava a Crotone (in vacanza). Dalle immagini delle telecamere piazzate dall’Arma sulla Wolkswagen di Mi-chele Diletto, risulterebbe che Lamanna facesse parte del servizio di scorta e sicurezza al seguito di Grande Aracri durante la “spedizione” al villaggio (che si tratti di Lamanna, annota il gip, «si evince anche da due con-versazioni ambientali»).

Soggetto di elevato spessore criminale, come ha sottolineato il procuratore di Catanzaro Vincenzo Lom-bardo, Nicolino Grande Aracri, noto anche come “Nick manu ’e gomma”, è accusato da pentiti come Angelo Cortese di aver scalato, con una sanguinosa faida, i vertici della ’ndrangheta sino alla posizione di “crimine internazionale”. E’ stato accusato di essere il mandan-te degli omicidi di Giuseppe Carceo e Ruggiero Dra-more ed è stato poi assolto definitivamente l’anno scorso da entrambe le accuse assieme a Lamanna, che era accusato di essere il basista. Sarebbe lui, secondo i rapporti della Dda, a controllare anche Cremona, at-traverso referenti piazzati tra Cremona e Brescello. Era tornato a Cutro (dopo essere stato scarcerato una pri-ma volta il 6 aprile 2011 e poi di nuovo a giugno 2011) dove era sottoposto alla Sorveglianza Speciale di P.S. E sempre al suo nome sarebbe riconducibile, tramite la figura di Giuliano F.V. (pregiudicato, ex clan Dragone e passato ai Grande Aracri), uno dei casi di usura scoper-ti a Cremona lo scorso anno.

mi.sco.

Giancarlo Schifano (Idv)

Luigi Amore

Alfonso Ghiraldini

Page 9: Il Cremasco 9 marzo 2013

di Laura Bosio

l rapimento di due sacerdoti in Siria è l’ultimo di una serie di episodi di violenza, che dimo-stra le condizioni di pericolo in cui lavorano i missionari in al-

cuni luoghi del mondo. Ne parliamo con don Marco Fodri, responsabile del servizio Missionario della Diocesi di Cremona.

In un'epoca in cui il lavoro di mis-sionario e la stessa professione di fede cristiana è difficile, in alcuni luo-ghi, se non pericoloso, la vocazione missionaria è ancora forte?

«A dire il vero non so se ci sia mai stato un tempo in cui essere cristiani sia stato facile. In qualsiasi epoca, passata, presente o futura, la proposta che Gesù rivolge a chi vuol essere cristiano impli-ca un andare contro corrente e che ri-chiede serietà e coerenza con se stessi, con Dio e con la scelta fatta. Anche sulla “pericolosità” di essere cristiani, chi co-nosce un po’ la storia della Chiesa sa benissimo che fin dalle sue origini la Chiesa ha trovato oppositori, ha vissuto periodi più o meno lunghi di persecuzio-ne, ma tutto questo non ha mai frenato l’entusiasmo di chi era vero cristiano anzi, il sangue dei martiri è sempre stato seme di conversioni e non ha mai rallen-tato la tensione missionaria della Chie-sa. Del resto Gesù l’aveva detto: “Come hanno perseguitato me, perseguiteran-no anche voi”».

Quanti sono i missionari cremonesi nel mondo, religiosi e laici, e dove si trovano?

«Possiamo dire che i missionari cre-monesi sono presenti un po’ in tutti i continenti. Calcolare il numero esatto è un po’ difficile per il semplice motivo che gli appartenenti ad istituti religiosi, siano essi maschili o femminili, passano dall’esperienza missionaria al servizio in patria in base alle necessità dei vari isti-

tuti e non sempre il cambio di destina-zione ci viene comunicato e, nemmeno sono tenuti a farlo. Anche per quanto ri-guarda la presenza di fedeli laici in mis-sione non è facile elencarli in quanto non tutti decidono di svolgere questo servizio come inviati dalla Chiesa dioce-sana. Alcuni vanno a titolo personale, altri inviati da associazioni o movimenti ecclesiali. Ad oggi non abbiamo laici “fidei donum” inviati dalla Chiesa dioce-sana. Sappiamo però che ci sono laici e famiglie che sono al servizio della Chie-sa in missione. Comunque si calcola che i missionari cremonesi siano circa 120. Possiamo essere un po’ più precisi sui preti “fidei donum” cioè, quei preti diocesani che, sentito il parere del Ve-scovo, decidono di rendersi disponibili per un servizio alle missioni. Quest'ulti-mi sono così distribuiti: uno in Albania, 5 in Brasile, uno in Kazakistan, uno in Afri-ca, uno in Russia, uno nelle Isole Salo-mone. Oltre ai sacerdoti “fidei donum” mi permetto di ricordare anche altri preti che svolgono il loro servizio a favore di altre chiese sia in Italia che in Europa».

Quali sono le principali difficoltà che si trovano ad affrontare oggi? Come sono cambiate le cose in que-sti anni?

«Più che di difficoltà, preferisco parla-re di sfide con le quali i nostri missionari (come del resto ogni prete nell’esercizio del suo ministero), si devono confronta-re. Tali sfide sono legate a una società che cambia molto rapidamente, con il venir meno di alcuni valori, che fino a qualche anno erano solidi. Per alcuni c’è anche il confronto con situazioni di par-ticolare povertà sia umana che econo-mica. Per altri il confronto anche con si-tuazioni politiche che non sempre sono così attente a valori che fanno parte del patrimonio cristiano. La secolarizzazio-ne, pur facendo le giuste distinzioni, non è più solo un fenomeno tipico del vec-chio mondo, ma ormai interessa anche i paesi del sud del mondo.

La nostra Diocesi ha missionari in località "a rischio"? Come vivono la situazione?

«Non ci risulta»

Quanto è importante oggi l'opera dei missionari, in un mondo sempre più ateo?

«L’opera di evangelizzazione della Chiesa da sempre si confronta con il mondo ateo e ciò richiede una partico-lare attenzione per favorire un dialogo che sia nel medesimo tempo rispetto-so e capace di proporre il messaggio evangelico. Quello che però rende più difficile l’opera missionaria della Chie-sa, sia nei paesi di missio-ne che qui da noi è l’indif-ferenza che sta entrando nel modo di pensare e di vivere. Che Dio esista o non esista non fa differen-za. Oggi la vera sfida è far fronte a una cultura che cerca di estromettere dalla vita dell’uomo l’aspetto religioso, l’apertura dell’uomo al trascendente. Inoltre non possiamo dimenticare che la maggiore mobilità delle persone por-ta con sé uno scambio di culture e tra-dizioni religiose che, su coscienze po-co formate o abituate ad una religiosità

tradizionale, esercitano un certo fasci-no che portano al passare da una fede all’altra con una certa facilità.

La Chiesa, da parte sua, è aperta al confronto con tutti e il missionario, ma anche qualsiasi prete o religioso-reli-giosa, deve essere capace di tessere relazioni costruttive che favoriscano in ogni uomo la ricerca della “verità”, del senso del vivere, del significato di ogni azione dell’uomo, del significato stes-

so della vita dell’uomo. Oggi, prima ancora di an-nunciare il Vangelo, moti-vazione primaria che spin-ge il missionario a lasciare la propria terra di origine, forse c’è bisogno di una forte opera di pre-evange-lizzazione e ciò vale sia

per chi annuncia il Vangelo ad gentes, sia che lo annuncia in Italia. Per pre-evangelizzazione intendo proprio il cre-are le situazioni adatte perché l’uomo torni a porsi quelle domande di senso che la cultura odierna sembra voler eliminare».

IDon Fodri: «Le sfide dell’evangelizzazione sono legate a una società che cambia molto rapidamente, con il venir meno di alcuni valori, che fino a qualche anno fa erano solidi»

«I missionari cremonesi sono presenti un po’ in tutti i continenti, ma non risulta che ce ne siano nelle zone a rischio»

L’opera missionaria si scontra con l’indifferenza

«Essere cristianinon è mai

stato facile»

Cronaca Sabato 9 Marrzo 20139

Il Consiglio comunale di Cremo-na, nella seduta di lunedì 4 marzo, ha approvato il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (Paes), assi-curando che, terminato l’iter amministrativo, si provvederà alla trasmissione del documento, otte-nendo così il plauso da parte dell'ufficio del Covenant of Mayors (Patto dei Sindaci), con sede a Bruxelles.

Il Comune di Cremona, dopo avere ottemperato al primo punto previsto dal Patto, che prevede l’elaborazione dell’inventario base delle emissioni (trasmesso al Covenant of Mayor Office di Bru-xelles nell’ottobre 2012), ha così compiuto un altro importante passo per quanto riguarda le azio-ni finalizzate al contenimento delle

emissioni di Co2. Sarà quindi avviato un percorso partecipativo per la presentazione delle azioni del Piano, così da garantire il coin-volgimento della cittadinanza, impegno suggerito anche dallo stesso Patto dei Sindaci. Il Comu-

ne di Cremona, con l’elaborazione del Piano d’Azione ha assolto anche al secondo impegno preso. A questo farà seguito un’attività di monitoraggio per verificare lo stato dell’arte e possibili ulteriori inter-venti.

Per il Comune di Cremona l’obiettivo di riduzione delle emis-sioni di Co2 è superiore a quello minimo previsto dalla normativa europea (pari al 20%) ed è stato fissato in un abbattimento del 23,3 % delle emissioni di CO2 pro capi-te. Sulla base di questi parametri è stata attuata la fase di pianificazio-ne delle azioni di risparmio nei seguenti settori: azioni su edifici residenziali; azioni sugli edifici e servizi pubblici di efficientamento energetico; azioni sul settore dei trasporti con la mobilità sostenibi-le; azioni sulla produzione locale di energia elettrica e termica; azioni sugli strumenti urbanistici di attua-zione; azioni di sensibilizzazione, comunicazione e formazione (sportello ambientale).

Approvato in Consiglio il Paes, Piano d’azione per l’energia sostenibileL’impegno del Comune di Cremona per la riduzione del Co2

Green economy, progetti di eccellenzaI progetti di eccellenza nel campo della green economy e in

particolare La fabbrica della bioenergia, sono stati al centro dell’attenzione della delegazione svedese di Jämtland County (Svezia) e di quella finlandese di Kainuu County giunte a Cre-mona il 5 e 6 marzo nell’ambito del progetto Ecoregions. Il pro-getto è volto a valorizzare le politiche e strategie locali finalizza-te a sostenere lo sviluppo dell’eco-innovazione in Europa, con particolare attenzione alle tecnologie verdi. La Camera di Com-mercio di Cremona è unico soggetto italiano coinvolto in una partnership che comprende altri 9 partner di 7 Paesi Europei. «La questione energetica - commenta il Presidente della Came-ra di Commercio Gian Domenico Auricchio – è certamente vita-le per la competitività delle imprese».

“Il Dna degli Amati”, la conferenza“Il Dna degli Amati” è il titolo della conferenza che si terrà il

prossimo sabato 9 marzo - ore 16.30. L'incontro sarà curato da Fausto Cacciatori, conservatore della collezione “friends of Stradivari” e si svolgerà presso la sala Puerari del Museo Civi-co “Ala Ponzone” (Via Ugolani Dati 4, Cremona). Nella stessa sede, domenica 10 marzo, alle ore 11.00 in sala San Domenico, la violinista Anna Serova suonerà la viola Antonio e Girolamo Amati Stauffer 1615.

METEO Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

Page 10: Il Cremasco 9 marzo 2013

Per dire la vostra, scrivete a: [email protected][email protected] Lettere & Opinioni Sabato 9 Marzo 201210" allarme

Cremona è la capitaledelle polveri sottili

Egregio direttore, in materia di inquinamento ambientale Cremona continua a macinare record negativi nella più totale assenza di con-sapevolezza da parte del governo citta-dino, circa la reale drammaticità della situazione sanitaria. Anche in occasione dell’imminente taglio del traguardo negativo del superamento della soglia europea di 35 giorni per le polveri sotti-li, il PM10 e il PM2.5, localmente tutto tace. Eppure Cremona è la prima città lombarda e la terza nell’olimpo naziona-le per inquinamento da polveri sottili. Cremona città dello sport? Cremona eccellenza dell’agroalimentare? Cremo-na capitale del Po? Magari! Ma con quale consapevolezza possiamo con-durre un eloquente marketing territoria-le in una realtà di fatto tanto compro-messa? Cremona è una realtà insalubre che nasconde la testa sotto la sabbia. Qui si mistifica la realtà e si scaricano le responsabilità su “altri”, sui presunti untori, sul catino padano, sull’assenza di ventilazione, sugli usi e costumi, magari sul patto di stabilità. Non si sente una voce che dica come stanno le cose e cosa si intende fare per volta-re pagina. Eppure il sindaco Perri è la massima autorità sanitaria locale. Qui si preferisce dissertare sull’apporto degli inquinanti, se sia più responsabile il traffico, le caldaie o le produzioni indu-striali (peraltro facendo finta di ignorare che in materia c’è una esaustiva lettera-tura), perdendo di vista il problema vero dell’effetto delle polveri nocive che, secondo l’Oms, provoca gravi patologie e decessi. Si legge in un volantino di sensibilizzazione ai cittadini del Comune di Novara, che pure ha avuto nel 2012 “solo” 78 superamenti contro i 118 di Cremona: “Le polveri sottili sono com-poste da sostanze chimiche, idrocarbu-ri e metalli pesanti e sono altamente dannose per la salute umana a causa della loro capacità di penetrare in pro-fondità nell’apparato respiratorio. Secondo l’Asl di Novara l’incidenza dell’inquinamento da polveri sottili sulla salute dei cittadini è molto alta; queste sostanze si accumulano nei bronchi, nei polmoni e nel sangue, provocando danni sull’organismo umano”. Questa si chiama chiarezza. Cremona ha avuto nel 2012 una situazione peggiore: come se la passano i polmoni dei nostri con-cittadini? Non è dato di sapere. Quali sono le misure per contrastare e ridurre questi effetti devastanti? Encefalogram-ma piatto. Eppure sono moltissime le azioni, le pratiche virtuose, che nello specifico locale potrebbero portare a limitare i danni, le conosciamo benissi-mo ed è inutile elencarle, perché allora non si fa nulla, anzi si va controcorren-te? Caro sindaco, caro assessore Bordi, che aspettate magari di essere premiati alle prossime elezioni per gli obiettivi raggiunti? Cari dirigenti e funzionari del Settore Ambiente (che sicuramente ambite a ricchi premi incentivanti per i ragguardevoli obiettivi raggiunti), non ci resta che augurarvi un felice trentacin-quesimo giorno di superamento: questo è sicuramente un obiettivo raggiunto.

legambiente Onlus Cremona***

" ambiente

l’approvazione del “Paes”è la solita politica degli annunci

Signor direttore, il Circolo culturale “AmbienteScienze” di Cremona, impegnato da tempo sulla tutela dell’ambiente, a proposito del lungo documento dell’amministrazione comunale in cui viene data notizia con qualche enfasi dell’approvazione in Consiglio comunale il 4 marzo scorso del Paes (Piano d’azione per l’energia sostenibile) pubblicato da qualche organo di stampa locale, ha il dovere di sollevare qualche appunto anche a nome delle associazioni “Salviamo il paesaggio”, “CreaFuturo”, “Oltre lo specchio – Snoq” e Luci. A proposito dell’istituzione europea ricordata del “Covenant of mayors”, “Patto dei sin-daci”, sorvolando per carità di patria sull’interpretazione finora data a “coin-volgimento della cittadinanza” che è

parte integrante di questo Patto, il calo-re che accompagna la citazione suona tardivo e in qualche modo riparatore se confrontato alla inspiegabile assenza dell’amministrazione registrata in occa-sione della importante iniziativa tenuta-si presso l’Aula Magna della sede cre-monese del Politecnico di Milano, pro-mossa dallo stesso Politecnico e dalle associazioni Partecipolis, “Ambien-teScienze” e CreaFuturo sul tema “Pro-getto Cremona - Opportunità Smart city”. Infatti il “Patto dei sindaci” era stato uno dei due temi del programma brillantemente illustrato dal dott. Piero Pelizzaro, responsabile per conto di Kyoto Club del Progetto europeo “Patto dei sindaci” e delle politiche di “Adattamento ai cambiamenti climati-ci”. Circa le intenzioni e le promesse, va detto che risultano del tutto generiche visto che mancano del primo elemento di concretezza: le risorse economiche messe a disposizione. Si ha insomma l’impressione di essere di fronte da un lato alla solita politica degli annunci e dall’altra alla rincorsa della Giunta rispetto alle iniziative messe in campo dalla società civile cremonese. Si osserva inoltre che questa iniziativa sul riscaldamento globale, sembra volere distrarre l’attenzione della pubblica opi-nione dalla persistenza dell’inquina-mento dell’aria da PM10 e quella anco-ra più grave da PM2,5 su cui molto opportunamente i media insistono. A questo proposito, si chiede perché non risulta dagli atti la partecipazione dell’amministrazione di Cremona all’im-portante convegno “Mobilità, ambiente e salute” tenutosi il 25 gennaio scorso a Pavia e promosso dal Coordinamento Agende 21 locali otaliane, di cui le due maggiori istituzioni cremonesi risulta facciano ancora parte. Ricordato che Cremona nel 2012 è stata la terza città in Italia per superamenti dei limiti del PM10 e che dal 1° gennaio al 5 marzo la centralina di via Fatebenefratelli ci

informa che su 64 giorni i superamenti dei limiti per il PM10 sono stati già 34 (sui 35 tollerati dalla legge), mentre per il PM2,5 sono stati addirittura 47, l’ini-ziativa risultava importante per l’argo-mento e, in particolare, per le conclu-sioni pratiche raggiunte il varo del “Patto di Pavia” sottoscritto da varie amministrazioni locali della Pianura Padana, come i Comuni di Milano, Reggio Emilia, Modena, Udine e la Provincia di Torino.

benito FioriCircolo culturale “AmbienteScienze”

di Cremona***

" a CremOna

il Pd arriverà preparatoalle prossime amministrative

Egregio direttore, a distanza di pochi giorni dall’esito delle elezioni regionali, vorrei fare alcune con-siderazioni. Dalle elezioni regionali 2010 a quelle del 2013 il Pdl in città riduce i voti da 10136 a 6628, un decremento pari al 35%. La Lega Nord da 4496 a 3302. Il Pd incrementa di 3000 voti (da 10076 a 13085). Se facciamo poi un paragone tra i voti delle elezioni ammini-strative 2009 (quelle che hanno permes-so a Oreste Perri di vincere le elezioni di soli 1082 voti al ballottaggio) rispetto ai voti di queste elezioni regionali, si vede che il Pd aumenta di 529 voti. Comples-sivamente, il delta tra i voti ottenuti dalla coalizione è maggiore di 620 voti e il confronto tra i candidati maggiore è di 599 voti. Questi sono buoni risultati che dimostrano un assenso alla proposta politica del Pd e del centrosinistra, anche a fronte dell’indubbio successo del movimento di Grillo a Cremona sottoli-neato da quel 15.62% (6244 voti) di cit-tadini che l’hanno scelto. Credo quindi che se da un lato il Pd parte con le carte in regola per arrivare alle prossime ele-

zioni amministrative preparato, con la necessaria apertura civica, partecipazio-ne e rinnovamento, altrettanto non si può dire per il centrodestra che esce da questo confronto elettorale come il gran-de sconfitto. D’altro canto da ormai quattro anni la coalizione di centrodestra tentenna, vivacchia ed è ripiegata su logiche conservatrici, ben lontana da ciò che si aspettano i cittadini.

alessia manfredini Consigliere comunale del Pd

***

" analisi

era nell’aria che in politicaqualcosa stava cambiando

Egregio direttore, dopo i continui riferimenti per tutta la campagna elettorale alla possibile ingovernabilità del nostro Paese per la mancanza di una maggioranza numeri-ca solida da parte del centrosinistra e i continui riferimenti di apertura a Monti dopo i risultati elettorali, oggi ci meravi-gliamo perché il Paese si trova ingover-nabile visti i risultati elettorali. Monti ha preso troppi pochi voti e Grillo ne ha presi troppi e tutto è cambiato, lo sce-nario politico è cambiato impietosa-mente . Ma perché rincorrere Monti e la sua politica a senso unico? Perché non ascoltare il malessere economico che attraversava e attraversa una moltitudi-ne di famiglie? Perché non ascoltare i continui riferimenti al disagio sociale gridato da alcuni rappresentanti politi-ci? Era nell’aria, negli ultimi 10-15 gior-ni della campagna elettorale, si respira-va il clima degli anni in cui la Lega Nord si impose sulla scena politica, era pal-pabile che qualche cosa doveva cam-biare. Nella distribuzione del materiale elettorale ai mercati si sentiva la pesan-tezza della situazione, non vi erano le mani dei cittadini che cercavano il volantino, come avveniva in altri tempi

e in altre circostanza, ma il rifiuto era nella misura maggiore a quello del rice-verlo. Forse alcuni pensavano che vin-cere o perdere poco cambiava, che le cose sarebbero continuate come nel passato, che i posizionamenti erano sempre nel gioco delle cose. Voglio tramite il vostro giornale mettere a conoscenza dei vostri lettori un fatto che mi è accaduto in campagna eletto-rale. Distribuivo del materiale elettorale nel paese di Motta Baluffi, le cassette portalettere erano stracolme di pubbli-cità commerciale, entrai in un cortile che aveva in comune alcune abitazioni, non signorili, ma decorose, una signora anziana quando mi ha visto entrare, espresse poche parole, scambiandomi per uno che metteva la pubblicità mi ha detto «cosa continuate a portare dei depliant che non abbiamo i soldi per acquistare». Gli dissi che la mia era propaganda elettorale e lei entrando in casa mi ha risposto con testuali parole: «Sono tutti ladri». Ecco dove sta la dif-ferenza, essere tutti equiparati a ladri, è amaro e triste, soprattutto per chi ha fatto della questione morale di Berlingueriana memoria un valore della propria vita. Si sa che con i se e con i ma non si fa la storia, ma se si attuasse la politica di ascolto tra gli eletti del centrosinistra e gli eletti del Movimento 5 Stelle. forse il momento potrebbe essere propizio per cambiare veramen-te la storia del nostro Paese in termini di giustizia e di uguaglianza.

sante Gerelli Sinistra Ecologia e Libertà

Circolo di Gussola***

" dOPO il vOtO

l’elettorato si è stancatodi vedere le solite facce

Egregio direttore, il Movimento 5 Stelle di Grillo ha vinto le elezioni alla grande, Il Pd e il Pdl sono stati bastonati perché non hanno dato un segno reale di rinnovamento, vedi l’obsoleta e stantia candidatura di Rosy Bindi, della Finocchiaro, di Gasparri, della Mussolini e della Santanché e tanti altri che da oltre ven-ticinque anni calcano la scena. L’elettorato è stanco di vedere le stesse facce, che occupano talk show con discorsi sconnessi, spocchiosi, che liti-gano in continuazione e che indispon-gono non poco il telespettatore, facen-do venire il latte alle ginocchia. L’errore più grande del Pd è stato quello di difendere a spada tratta i rimborsi elet-torali che gridano vendetta per i moltis-simi disoccupati e cassintegrati, moti-vando tale baggianata di altri tempi, che senza soldi pubblici potrebbero fare politica solo i ricchi. Balla colossa-le, vedi gli eletti di Grillo che hanno speso di tasca loro pochissime migliaia di euro e non i 5 milioni di euro per la campagna elettorale di Maroni. Con questo comportamento, irresponsabile e conservatore, sommato agli incredi-bili privilegi della casta, che durante il governo Monti nessuno ha voluto limi-tare, era ampiamente prevedibile che Grillo ottenesse il 25,5% dei voti. Vorrei ricordare che il sottoscritto ha scritto a giornali locali e nazionali che Grillo avrebbe ottenuto il 27% dei voti, arri-vando vicinissimo alla previsione; alla faccia degli istituti di sondaggio che davano Grillo tra il 18 e il 19,5%... Grillo ha meritato ampiamente questo straor-dinario successo, a cui anch’io, come tantissimi altri italiani ho dato il voto .

elia sciaccaCremona

Buongiorno avvocato, vivo in condominio e vorrei fare installare delle telecamere all’ingresso, visto che si sono verificati diversi atti di vanda-lismo e furti negli ultimi tempi. Alla luce della riforma del condominio come si deve procedere per la delibera di approvazione delle telecame-re, considerata soprattutto la situazione di urgenza.

bruno***

La presenza di sistemi di videosorveglianza all’interno dei condomini rappresenta un fenomeno in costante cresci-ta e grazie alla riforma del condominio, contenuta nella legge 11 dicembre 2012 n. 220, la videosorveglianza è lecita e le telecamere si pos-sono installare, in forza dell’art. 1122-ter cod. civ., a maggioranza prevista dall’art. 1136, secondo comma del codice civile, ossia a maggio-ranza degli intervenuti ed al-meno la metà del valore dell’edificio. La riforma segna dunque un punto fermo e chiude ogni discussione in merito, dopo alterne e contra-stanti pronunce che hanno, di volta in volta, bocciato la vi-

deosorveglianza oppure han-no posto il paletto della deci-sione unanime. Il legislatore ha finalmente risolto il dubbio giurisprudenziale nel senso che la videosorveglianza è possibile oggetto dei poteri dell’assemblea e che la stes-sa decide a maggioranza. Una volta ottenuta la maggio-ranza richiesta, l’amministra-tore di condominio, munito della deliberazione assem-bleare, dovrà adottare tutti gli adempimenti richiesti dal Provvedimento Generale del-la Privacy in materia di video-sorveglianza dell’8 aprile 2010 (pubblicato sulla Gaz-zetta Ufficiale n. 99 del 22 aprile 2010). In particolare, detti adempimenti sono: car-tello informativo, stabilire tempi minimi di conservazio-

ne delle immagini (massimo 24 ore), individuare il perso-nale che può visionare le im-magini con atto di nomina di responsabile e incaricato del trattamento, chiedere al ga-rante la verifica preliminare nei casi previsti dal provvedi-mento generale. L’inosser-vanza degli adempimenti elencati può portare a re-sponsabilità amministrative e penali, oltre che esporre a ri-chieste di risarcimento da parte di eventuali soggetti danneggiati. Per quanto ri-guarda la situazione di urgen-za determinata dagli atti di vandalismo e furti, si è di re-cente pronunciata la Corte di Cassazione (sentenza 3 gen-naio 2013 n. 71), dando ragio-ne ad un condomino che, in seguito a continui furti, aveva

installato nel parcheggio con-dominiale un impianto di vi-deosorveglianza, chiedendo solo successivamente agli al-tri condomini il rimborso delle spese. Secondo la Corte, nel caso citato, sussiste la ne-cessità e l’urgenza di proce-dere all’installazione della vi-deocamera. Pertanto al con-domino vanno rimborsati i costi che abbia sostenuto da solo per l’acquisto e l’installa-zione dell’impianto. Inoltre, sempre secondo la Corte, la spesa in oggetto, data la si-tuazione di emergenza, è considerata urgente, quindi la preventiva autorizzazione dell’assemblea non è neces-saria e ciò in deroga al princi-pio di cui all’art. 1122 cod. civ. Anche nel caso in esame, dunque, ravvisandosi l’urgen-za, non sarà necessaria l’au-torizzazione assembleare.

*avvocato [email protected]

Le telecamere condominiali in caso di urgenza

A cura di Emilia Rosemarie Codignola*

Egregio direttore,mi rifaccio ai recenti fatti di cronaca che hanno visto protagonista, tra gli altri, il cimitero di Crema, dal quale sono state asportate le coperture in rame da molte cappelle private. Si elogiava in campagna elettorale che Crema è una città sicura e lo sarebbe restata; a quanto pare nulla, o poco, è stato fatto per aumentare la sicu-

rezza della città e dei crema-schi. Sarebbe opportuno prevedere, da parte dell’am-ministrazione comunale, una maggiore presenza di forze dell’ordine nei punti chiave di Crema ed una capillare installazione di telecamere di sorveglianza. Crema non è città sicura, non sono io a dirlo, ma i fatti a dimostrarlo. I cremaschi hanno paura e lo si nota nei

gesti quotidiani, quali la spesa o il ritiro della pensio-ne alle poste. Manca il con-trollo. Sarebbe molto gradita una maggiore sicurezza, con guardie e polizia urbana a controllare e proteggere. Costa?! Non ci sono dubbi, ma si potrebbe risparmiare da altre parti, ma questo è un altro discorso.

alberto CaffiItalia dei Valori di Crema

FOCUSDopo gli ultimi fatti, Crema ha bisogno di maggiore sicurezza

Page 11: Il Cremasco 9 marzo 2013

di Michela Bettinelli Rossi

iovedì sera, presso la biblioteca di Madigna-no, si è riunita l’as-semblea di Partito De-mocratico del Crema-

sco. Numerosi iscritti, prove-nienti dai circoli di Crema e cir-condario, si sono ritrovati per discutere dei risultati delle ele-zioni e per cercare di capire co-me risalire la china. La sconfitta, soprattutto in regione Lombar-dia, brucia. Ma la strategia per uscire dall’impasse è attuare il modello Alloni.

Ovvero cominciare a comuni-care e a relazionarsi con il terri-torio in modo chiaro, schietto e sincero, come ha saputo fare il neo eletto consigliere regionale e big del Pd, Agostino Alloni. Un modello che il PD si appresta a replicare e che è valso al con-sigliere regionale il titolo di uomo più votato della provincia.

A sottolinearlo più di una volta gli esponenti del partito che si sono succeduti al tavolo dei rela-

tori. Uno su tutti, Angelo Zac-chetti, che ha detto, aggiungen-dovi con un po’ di colore: «Alloni è come il papa: un punto di riferi-mento per tutti. Questa è la scel-ta giusta. Facciamo troppe poche iniziative nei paesi. Dobbiamo ri-spondere alle esigenze della gen-te dandogli proprio quel punto di riferimento di cui c’è bisogno». Insomma, il Pd ha perso perché, secondo i suoi militanti, non ha saputo parlare la lingua dei citta-dini. A sostenerlo, soprattutto l’ex sindaco di Spino d’Adda, Co-

stantino Rancati. «Abbiamo pre-so una batosta. Diciamocelo: sia-mo i migliori ad apparire convinti. Abbiamo parlato in continuazione di conflitto di interesse, ma che cosa importa alla gente che non arriva a fine mese?».

Ne è convinto anche Matteo Piloni, coordinatore pro tempore del Cremasco: «Siamo davanti a una delusione cocente: abbiamo perso perché eravamo troppo convinti di vincere». All’intervento di Piloni è seguito quello di Tere-sa Caso, segretario cittadino a

Crema: «Non siamo stati in grado di recepire l’urlo di disperazione della gente dietro le urla di Grillo. E dietro il populismo che abbia-mo denunciato sulle tasse, c’è però la dura realtà di famiglie e aziende che non arrivano a fine mese». Insomma il Pd, ha perso perché si è staccato staccato dal-la realtà ed è stato incapace di fare risposte chiare ai cittadini su lavoro, tasse e imprese.

A Teresa Caso, ha fatto eco Boffelli, militante di lungo corso del Pd: «Non abbiamo rotto gli

equilibri per correre dietro a Mon-ti. E adesso paghiamo la scelta. Se dobbiamo rifare le elezioni, è l’ora di tornare nelle piazze. Non basta mandare la lettera a chi si iscrive alle primarie. Dobbiamo metterci le nostre facce e andare casa per casa». Infine l’intervento più atteso, quello di Agostino Al-loni. «Abbiamo sbagliato a comu-nicare, perché avevamo per le mani un prodotto buono. Ma non abbiamo risposto alle modifiche della società. Anche nel nostro programma c’erano la riduzione

dei vitalizi, la riforma elettorale e la riduzione dei super stipendi. Ma nessuno lo sapeva».

E poi ancora: «Avremmo dovu-to fare un programma più com-prensibile e chiaro. Basato sul la-voro e sulla riduzione della soffe-renza sociale. E poi parlare prima dei temi che stanno negli 8 punti di Bersani. Che per me sono già tanti, ma sono una proposta poli-tica seria». Applausi a scena aperta. Soprattutto quando Alloni ha ricordato ai compagni di parti-to che il Pd è l’unico vero partito democratico.

«Né Pdl né Lega si trovano a discutere. I Cinque Stelle lo fanno dalla tastiera del computer. Noi siamo gli unici che si trovano a parlare prima e dopo. Di persona. Questa è serietà». Dopo una serie di altri interventi, circa una deci-na, spazio alla conclusione. Con il piano di attacco: tornare nelle piazze, nei circoli, nelle case. A contatto con la gente, ascoltan-done le esigenze e imparando ad essere chiari nelle risposte. «Co-me fa Ago».

G

CREMA Sabato 9 Marzo 2013

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I nostri gioielli sono i militanti. Lo ripete sempre Matteo Salvi-ni, segretario nazionale della Lega Nord. La segreteria citta-dina della Lega ha fatto suo questo concetto e giovedì scor-so, all’ora di pranzo, ha voluto ringraziare pubblicamente colo-ro che hanno lavorato alla cam-pagna elettorale che ha portato all’elezione di Roberto Maroni in regione Lombardia e Federi-co Lena come consigliere re-gionale del Cremonese e del Cremasco. Dino Losa, segre-tario cittadino della Lega Nord ha spiegato: «Abbiamo faticato tanto. C’è stata una massiccia partecipazione dei nostri mili-tanti che hanno tutti fatto un grande lavoro, mettendoci la faccia. In particolare voglio rin-graziare i ragazzi del Movimento Giovani Padani». Le elezioni re-gionali hanno permesso di mi-surare la Lega Nord sul territo-rio, dove è apparsa in decisa ri-monta.

Alle regionali del 2010 aveva guadagnato il 22% dei voti. Alle elezioni amministrative di mag-gio il tracollo, con poco più del 6%. Ma nelle consultazioni ap-pena concluse la Lega è salita oltre l’11%. A gestire la campa-gna elettorale i ragazzi del MGP, coordinato da Claudia Gobba-to. Che ha sottolineato: «Oggi sono molto orgogliosa di essere

qui con Dino Losa e Alessan-dro Vanelli», rispettivamente segretario della città di Crema e responsabile organizzativo pro-vinciale. «Entrambi sono cre-sciuti nel “vivaio” MGP Crema-sco e che, ricordiamolo, sono espressione di quel rinnova-mento che è tipico del nuovo corso della lega, quindi ampio spazio ai giovani e alle loro qualità e capacità. Voglio ringra-ziare ovviamente loro due e tutti i ragazzi del movimento crema-sco; hanno fatto veramente un ottimo lavoro, mettendo anima e corpo in questa campagna, dandole la priorità assoluta, e i risultati si sono visti. Sono mol-

to orgogliosa di loro». Alessandro Vanelli ha spiega-

to, a sua volta: «Sono in carica dal 28 gennaio di quest’anno, praticamente in piena campagna elettorale. Il gruppo Giovani mi ha aiutato sia nella fase logistica che in quella operativa fin dall’ini-zio. Un ringraziamento particola-re lo devo a Simone Bossi, se-gretario della Lega Nord di Cre-mona, in quanto abbiamo lavora-to fianco a fianco per ottenere il miglior risultato su tutto il territo-rio cremasco e cremonese dan-do dimostrazione che se le due segreterie lavorano in modo uni-voco i risultati si ottengono».

«Ora» ha continuato, «dopo

aver festeggiato, è arrivato il momento di abbassare la testa e di continuare il lavoro sul terri-torio come impostato durante la campagna elettorale ma ampli-ficando i rapporti con le asso-ciazioni di categoria come ab-biamo fatto grazie all’onorevole Gianni Fava nelle scorse setti-mane, con le amministrazioni pubbliche e con la società civi-le. Stiamo impostando un pro-getto che porterà il nostro movi-mento sempre più vicino a que-ste realtà per poter portare le istanze del territorio in consiglio provinciale con Federico Lena e a Roma con Silvana Comaro-li». Michela Bettinelli Rossi

11A Madignano c’è stata l’assemblea dei circoli per discutere dei risultati delle politiche e delle regionali

Se la Lega a Crema ha migliorato il dato delle comunali, a chi il merito

Anche in casa Pdl ci si orga-nizza per l’analisi del voto e il rilancio del partito. Se in casa del Pd si riflette sul risultato delle elezioni politiche e regio-nali cercando di capire come e perché si è mancato l’obiettivo, in casa Pdl nono-stante la vittoria alle regionali e la grande rimonta del le pol i t iche l’aria che si respi-ra non è certo leg-gera. I dati locali non sono stati cer to entus ia-smanti. Il Pdl in città è scivolato all’11%. Nel 2010 la percentuale si aggirava attorno al 28,30%. Ma anche i risultati per Camera e Senato non sono stati certo quelli aspettati: il partito ha per-so infatti oltre il 10%.

«Ci sarà certamente un mo-mento di confronto» assicura il coordinatore cremasco Enzo Bettinelli, «ma aspettiamo l’in-put da Luca Rossi, il coordina-tore provinciale». Ma come ri-lanciare il partito? Bettinelli è convinto della bontà del pro-gramma del centrodestra che ha portato alla vittoria in Lom-bardia. E proprio partendo da lì, crede sia necessario lavorare sul territorio per far rinascere il partito. «E’ evidente» spiega «che a livello nazionale che lo-cale sia necessario un rinnova-mento».

Bettinelli fa appello, ma è un suo parere personale, alla strut-tura del partito a livello locale. Non solo Crema, quindi, ma anche i coordinamenti locali. «Sicuramente va rimessa in moto la macchina del partito

con i suoi coor-dinamenti co-munali. Alcuni sono fermi al 2009. In ogni caso a loro dob-biamo affidare la d i f fus ione d i quel lo che è contenuto nel nostro program-ma elettorale». Anche il coordi-namento di Cre-

ma è fermo al 2009: non è ora di rinnovare? «Siamo in attesa. Prima bisogna vedere come andrà a Roma per il governo. Se si sistemerà la situazione si procederà, spero, con i con-gressi e con una nuova fase del partito. Altrimenti bisognerà at-tendere ancora».

Quando parla di rinnova-mento parla anche di facce nuove? «Anche, se serve. Gli uomini si modificano però sen-za frenesie populistiche e bat-taglie di sangue. Si cambiano attraverso gli strumenti come i congressi e i confronti». Il Pdl si confronterà quindi con gli iscrit-ti? «Nessun problema a farlo. Come lo abbiamo fatto dopo la sconfitta delle amministrative».

(mbr)

E’ stata la grande riscossa dei Giovani Padani

Elezioni, il Pd si è aggrappato a sant’AlloniNella foto a sinistra:Agostino

AlloniA destra:

Teresa Caso e Matteo Piloni

Li hanno fermati a SpinoIn auto, arnesi da scasso

Giovedì 7 marzo, alle ore 22.20, a Rivolta d'Adda, i carabinieri hanno tentato di fermare un’Alfa Romeo con tre sconosciuti a bordo. L’uomo alla guida, per evitare in controllo, ha svoltato verso Pandino, e a forte ve-locità ha raggiunto il centro abitato. Dall’auto inseguita usciva un preoc-cupante fumo denso. Giunti in via Manara, gli occupanti hanno abban-donato l' auto oramai con il motore fuso, dileguandosi per i campi circo-

stanti e, favoriti dall'oscurità, hanno fatto perdere le loro tracce. Il veicolo è risultato rubato il 19 febbraio a Lentate sul Seveso (Mi), mentre le targhe installate sono state rubate due giorni dopo a Brivio (Lc) sempre in occasione di furti in abitazioni. Nella vettura sono stati trovati vari arnesi atto allo scasso, alcuni ogget-ti in argento e una pistola di fabbri-cazione belga.

Berenice Bettinelli

ENZO BETTINELLI (PDL)

«Ora vanno rimessi in motoi coordinamenti comunali»

Enzo Bettinelli

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di Gionata Agisti

distanza di 30 anni dalla sua fondazione, è tornato nelle edicole il settimanale «Mondo Padano». Il merito di

aver ripreso il filo interrotto è dell'industriale Giovanni Arvedi che, per essere accompagnato in questa impresa, ha voluto con sé lo storico direttore e fondato-re del giornale: Antonio Leoni. Dopo la presentazione cremo-nese, dove ha sede la redazione del settimanale, mercoledì 6 marzo si è tenuta la presentazio-ne anche a Crema, nella sala di Santa Maria a Porta Ripalta. A fare gli onori di casa: l'ammini-stratore della società editoriale, Mario Caldonazzo, lo stesso direttore Leoni e il capo servizio, responsabile del territorio cre-masco, Paolo Loda.

«Sono rimasto stupito quan-do il cavalier Arvedi ha chiesto la mia collaborazione al suo pro-getto» ha commentato Leoni. «A colpirmi favorevolmente è stato il suo entusiasmo e anche il suo coraggio, perché ce ne vuole per far rinascere un giornale in

questi tempi difficili». Il nuovo «Mondo Padano» ha puntato molto sull'immagine: stampato su 80 pagine di carta bianca, con foto a colori, presenta un'impaginazione innovativa ed è diviso in due parti: il giornale

vero e proprio, dedicato alla cro-naca del territorio provinciale e un secondo fascicolo, con rubri-che di approfondimento. Da lu-nedì 11 marzo, sarà attiva anche l'edizione digitale.

Alla presentazione hanno pre-

so parte anche i rappresentanti delle istituzioni locali: il sindaco Stefania Bonaldi, gli assessori provinciali Paola Orini e Matteo Soccini, il consigliere regionale Agostino Alloni e il neo eletto deputato Franco Bordo. «Cre-do sia molto importante che nel mondo dell'informazione ci sia-no più soggetti e che abbiano a disposizione anche un sito onli-ne, perché ormai internet riveste un'importanza fondamentale nella comunicazione» ha dichia-rato il sindaco. «È un bel segno per il nostro territorio, che ha bi-sogno di qualità e capacità inno-vativa».

Parole di apprezzamento an-che dagli altri politici. Alloni, in particolare, offre tre suggeri-menti: «Mi piacerebbe che il giornale fosse rivolto ai giovani e a tutto ciò che li riguarda. Che abbia dunque un rapporto stret-to con le scuole, perché un lega-me costante con loro è impor-tantissimo. Infine, ma non ultimo per importanza: che sia un po' più attento alle esigenze di Cre-ma e del Cremasco, sempre pe-nalizzato nei confronti di Cremo-na».

ADa lunedì anche l’edizione onlineIl settimanale «Mondo Padano» presentato anche a Crema. I protagonisti

CremaSabato 9 Marzo 201312Antonio Cella e Tommaso Lanci

Antonio Leoni, Mario Caldonazzo, Paolo Loda

I carabinieri di Castelleone, al termine delle indagini, hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della repubblica di Cremona per concorso in furto aggravato R. N., 40enne ro-meno, e J.A.O., 53enne ecuadoregno, entram-bi censurati, domiciliati nel borgo. Dopo aver distratto i gestori, hanno scassinato il cassetto portamonete del videopoker ed asportato 280 euro. Scoperto l’ammanco, il gestore del bar ha avvertito i carabinieri che hanno identificato e denunciato i due responsabili che non hanno consentito il recupero del maltolto.

Il Comune di Offanengo mette a disposi-zione una posizione di «Dote Comune» della durata di sei mesi presso la bibliote-ca. Dote Comune è un percorso formativo che prevede attività di formazione e di tiro-cinio personalizzato per circa 20 ore setti-manali. E' destinato ai giovani tra i 18 e i 35 anni e ai lavoratori percettori di ammortiz-zatori. Sono previsti un contributo mensile di 300 euro e la certificazione delle compe-tenze acqusite secondo il «Quadro Regio-

nale degli Standard Professionali di Regio-ne Lombardia». Le domande devono esse-re presentate entro le ore 12 del 19 marzo all'Ufficio Protocollo del Comune. Bando e moduli sono scaricabili sul sito www.co-mune.offanengo.cr.it o su www.dotecomu-ne.it oppure in formato cartaceo presso la Biblioteca e l'URP del Comune di Offanen-go. Per ulteriori informazioni, contattare la b ib l io teca ( te l . 0373 244084, e-mail:[email protected]).

Nella sala consiliare dl comune di Capralba, sono state consegnate le borse di studio ai ragazzi che si sono brillantemente licenziati dalla scuola secondaria di primo grado di Ca-pralba. Presenti il sindaco Pierluigi Lanzeni, il vice Lorena Mariani, il vice-presidente della Eurosyn Pierluigi Alviggi, due insegnanti della scuola di Capralba, le professoresse Luisa Zaghen e Luciana Soccini.

Protagonisti i tre ragazzi, Federico Costi, Luca De Martini e Filippo Merigo, che hanno ricevuto una borsa di studio del valore di 250 euro ognuno, una pergamena a ricordo dell'ottimo risultato ottenuto e i complimenti dei presenti. Al termine, l'amministrazione comunale ha offerto un piccolo rinfresco.

E’ in scadenza il bando per chi volesse acquistare i 24 posti auto che il Comune met-te in vendita in via Griffini. Il termine di pre-sentazione delle offerte è stato fissato alle ore 12 del giorno 12 marzo. Le offerte vanno indirizzate all’ufficio protocollo del Comune di Crema. «Il Comune ha riaperto nuovamen-te il bando» afferma l’assessore al Bilancio, Morena Saltini, «per aumentare il numero di offerte ricevute. Nel precedente bando sono

state 10 le offerte ricevute per un valore di 175.000 euro. La vendita frazionata dei posti cerca di andare incontro alle esigenze dei privati, enti o associazioni, in quanto si tratta di posti auto in pieno centro storico di diversa metratura, da un minimo di 12 metri quadri ad un massimo di 36 metri quadri» L’importo base d’asta, per ciascun posto-auto, è fissa-to in 1.061,00 euro per metro quadro. Essen-do un’asta pubblica, saranno ammesse sol-

tanto offerte al rialzo rispetto al valore base. In caso di parità tra le offerte si procederà per sorteggio. Tuttavia se un concorrente presen-ta un’offerta per tutti i posti macchina, avrà la precedenza nell’aggiudicarsi l’asta , indipen-dentemente dall’aumento percentuale offer-to. Tutte le informazioni tecniche e relativa domanda di partecipazione si possono trova-re sulsito del Comune di Crema dove il bando è pubblicato.

Posti auto in via Griffini, il 12 marzo scade il bando

L’amicizia e la collaborazione tra Antonio Cella e Tommaso Lanci è ormai trentennale. Uno è un imprenditore cremasco - di Cremosano per la precisione , il secondo è di Ortona, Abruzzo. Si sono conosciuti per affari e da quel momento non si sono più persi di vista. Insieme, han-no dato vita, 12 anni fa, alla Sieco Service, che ha sede pro-prio in provincia di Chieti: una società di servizi petroliferi, che dà lavoro a 35 dipendenti e opera anche con il gruppo Eni.

«Non avendo trovato colla-boratori dalle mie parti, disposti a investire in questo mio pro-getto, mi sono rivolto ad Anto-nio e ho trovato la sua disponi-bilità» ricorda Lanci, con grati-tudine nei confronti dell’amico di Cremosano. La Sieco Service lavora sui pozzi petroliferi, dove si occupa di manutenzione, la-vaggio delle turbine, pompag-gio dei fluidi e della sicurezza di quanti vi lavorano. È frutto di un’esperienza di lunga data da parte dello stesso Lanci, che per anni è stato direttore di macchine per la marina mer-cantile e responsabile tecnico a bordo delle più grandi petroliere statunitensi.

I due imprenditori, però, con-dividono anche un’altra realtà: la Impavida Ortona-Sieco Servi-ce, squadra maschile di palla-volo, che milita nel campionato di serie A/2, categoria in cui è stata promossa nel 2011. La squadra, oltre alla Sieco Servi-ce, di cui Cella è socio al 50%, è sponsorizzata appunto dalle società «Cella F.lli» e «Cella Cal-daie» ed è presieduta dallo stesso Tommaso Lanci. Grazie alla guida dei due imprenditori, che hanno rilevato la Impavida Ortona una decina di anni fa, la società è riuscita a ritornare in serie A/2, dopo 25 anni nelle

categorie inferiori. Ciò che ca-ratterizza questa società sporti-va riguarda la sua natura, che la fa essere quasi un’appendice della stessa Sieco Service.

Si tratta di un espediente che presenta dei risvolti interessan-ti, riguardo al senso di apparte-nenza dei dipendenti alla pro-pria azienda. Alcuni di loro, in-fatti, oltre a essere assunti dalla Sieco Service, sono anche gio-catori dell’Impavida, per cui ri-cevono un rimborso spese. In questo modo, la società riesce a risparmiare sui costi elevatis-simi, richiesti dalla gestione di una squadra sportiva ad alti li-velli e, al contempo, rafforza la coesione tra i dipendenti e l’azienda, anche perché nella squadra, insieme a questi, gio-ca anche l’amministratore dele-gato, nonché figlio del presi-dente: Andrea Lanci. Un altro figlio, Nunzio, svolge il compito di allenatore.

E il nostro Cella? «Pur non essendo mai stato un appassio-nato di pallavolo, sono contento di aver dato una mano a Tom-maso e non ne sono per niente pentito. Sono molto soddisfatto per i risultati della squadra ed, essendo sponsor di una società sportiva che gioca in giro per l’Italia, ho modo di far conosce-re la mia attività ed espandere la clientela».

Gionata Agisti

Dal petrolio al volley:un sodalizio vincente

Antonio Cella

Crema: il servizio wi-fi, gratuito,è già attivo in piazza Duomo

E’ già attivo il servizio wi-fi in Piazza Duomo, la connessione a internet senza fili voluta dal comune di Crema. «Non appena abbia-mo ricevuto l’autorizzazione all’utilizzo della linea Adsl da parte di Aemcom» afferma l’assessore alla Sostenibilità, Giorgio Schiavini, «abbiamo acceso gli access point, che avevamo installato da tem-po, e il servizio si è attivato». L’iniziativa è stata promossa e soste-nuta economicamente da Aemcom. La prima ora di connessione sarà gratuita ad alta velocità poi il segnale diminuirà sensibilmente e resterà attivo, sempre gratuito, ma con funzionalità ridotte, per tutti gli utenti che decideranno di registrarsi. L’utilizzo sarà sempli-ce: basterà autenticarsi compilando un modulo online. Una volta forniti gli estremi anagrafici ed il numero di cellulare si riceverà un sms con user name e password per l’accesso.

Castelleone: via i soldidal videopoker. Arrestati

Offanengo: la «Dote Comune» presso la biblioteca

Capralba: le borse di studio a tre ragazzi emeriti

Page 13: Il Cremasco 9 marzo 2013

Crema Sabato 9 Marzo 201313

La Camera Penale di Crema esprime la sua preoccupazione per la nube di incertezza che continua ad avvolgere il destino del nostro tribunale. Per questo motivo, il suo presidente, l'avvo-cato Vittorio Patrini, invita a te-nere alta l'attenzione, perché la soppressione del tribunale non trovi impreparata la città: «Ci sembra necessario predisporre una strategia alternativa, che tu-teli gli interessi e i diritti dei citta-dini, i quali, a partire dal prossimo settembre, saranno privati di un importante servizio, così come i diritti del personale degli uffici soppressi e di tutti gli operatori del diritto che, inevitabilmente, si troveranno costretti a sposta-menti e costi aggiuntivi».

Il tribunale di Crema, infatti, verrà chiuso a settembre e ogni attività trasferita a Cremona, sal-vo cambiamenti di rotta improvvi-si che però, ad oggi, sembrano improbabili, visto il largo consen-so ottenuto in Parlamento dal provvedimento di riassetto degli uffici giudiziari e il voto largamen-te maggioritario che ha respinto la proroga per la soppressione. «Ci sono solo due modi per af-

frontare il problema: subirlo o far-si parte attiva e decidere del no-stro futuro. Ecco perché è impor-tante vagliare soluzioni diverse, concordate con le istituzioni, per predisporsi realisticamente a un evento che, per quanto sgradito e sgradevole, deve vederci pre-parati».

E, proprio al riguardo, la Ca-mera Penale si chiede la ragione del totale silenzio che copre le iniziative adottate per rendere ef-fettivo l’accorpamento. In parti-colare, teme che sia stato abban-donato il progetto di digitalizza-zione e informatizzazione del tri-bunale, che potrebbe moderniz-zare il servizio giustizia sul nostro territorio, eliminando i disagi

maggiori dell’accorpamento e venendo incontro alle esigenze di sviluppo ed efficienza della giu-stizia, manifestate da tutte le ca-tegorie economiche del territorio, anche in occasione dell’incontro tenutosi su iniziativa della stessa Camera Penale, lo scorso 13 no-vembre, presso il polo universita-rio di Crema.

Per verificare come stanno le cose, abbiamo chiesto un chiari-mento all'ideatore del progetto «Digit Smart Crema-Cremona», il magistrato del tribunale di Cre-mona, Pierpaolo Beluzzi: «Vo-glio tranquillizzare la Camera Pe-nale. Il progetto è ormai in fase esecutiva e a settimane sarà pronto, in linea con i tempi prefis-

sati. Ora, dobbiamo solo confida-re nel finanziamento regionale ma va anche detto che i costi, per quanto sia imprudente indicare delle cifre in questo momento, sono assolutamente abbordabili. D'altra parte, penso che, senza questo progetto, l'accorpamento con Crema rischia seriamente di essere insostenibile per il tribuna-le di Cremona, perché il carico di lavoro per i suoi uffici sarà di fatto raddoppiato. Il capoluogo non possiede le risorse adeguate per un accorpamento di tipo classico tra i due tribunali».

Da qui, l'idea del progetto, che è quella di rendere più vicini gli operatori giudiziari, avvalendosi di una rete informatica già speri-mentata con successo nella stes-sa Cremona. Due le alternative: una connessione wi-fi, tramite smartphone o computer oppure la telepresenza, che non richiede terminali e garantisce un'ottima definizione video. L'importanza di questa strumentazione risiede nella possibilità di essere estesa anche ad altri enti e servizi, per non rimanere patrimonio esclusi-vo degli addetti ai lavori.

(GA)

Tribunale: a presto la rete informatica

di Gionata Agisti

l Comitato degli studenti in difesa della scuola pubblica lancia l'allarme: gli isti-tuti superiori si starebbero privatizzan-do. È quanto dichiarato martedì 5 feb-braio, in una conferenza stampa presso

la sede dell'Arci di Ombriano, da Alessio Ma-ganuco, Marco Favalli, Marta Arpini e Leti-zia Casali, tutti studenti nelle scuole superiori della città. A causa dei tagli dei trasferimenti statali, che si sono succeduti dal 2008 a oggi, i problemi di gestione della scuola pubblica si sono acuiti: solo l'anno scorso, i tagli sono stati di 3 miliardi e 188 milioni, e a questo si deve aggiungere il ritardo nel versamento.

«Ammonta ormai a 4 milioni di euro il credito delle scuole cremasche nei confronti dello Sta-to» spiega Maganuco. «Tra queste, l'Itis e il Pacioli sono le più interessate. Un credito che continua ad aumentare, perché lo Stato co-stringe le scuole ad anticipare le spese, ma poi continua a rimandare i trasferimenti». Maganu-co è rappresentante di istituto del Pacioli e su questo concentra la sua attenzione: «Nel 2013, siamo passati da 79mila a 29mila euro di tra-sferimento statale, a fronte dei 240mila euro che la dirigenza chiede alle famiglie come con-tributo volontario per garantire i servizi didatti-ci. In pratica, 160 euro l'anno per studente. La novità, però, è che il Pacioli ha deciso che chi non pagherà il contributo volontario si vedrà annullata la password per poter accedere ai servizi, tra cui quello informatico, fondamenta-le per il curriculum. Quello che sta accadendo

è una privatizzazione di fatto della scuola pub-blica, ma le scuole non dovrebbero rifarsi sulle famiglie, già provate dalla crisi economica».

Stessa situazione al Racchetti, dove chi non versa il contributo non potrà partecipare ai viaggi di istruzione, compresi nel prezzo. Per questa loro battaglia, i ragazzi hanno iniziato a raccogliere firme e rivolgono la loro richiesta di aiuto anche all'istituzione comunale. Tuttavia, Giuseppe Strada, dirigente del Pacioli, fa no-tare che, a voler seguire questa logica, in atte-sa di una risposta dallo Stato, gli istituti supe-riori non avrebbero altra scelta che chiudere i battenti.

«Con il contributo chiesto alle famiglie dei nostri studenti riusciamo a pagare la connes-sione a internet, gli scambi culturali, i viaggi di istruzione e altri servizi ancora. È vero che il versamento è volontario ma non si può preten-dere che chi non paga possa poi beneficiare degli stessi servizi di chi non ha voluto contri-buire. Un altro conto è il non poter pagare: in

questo caso, lo studente interessato è coperto e non deve spendere nulla. Sottolineo che il bilancio di quest'anno è stato votato all'unani-mità, quindi anche dallo stesso Maganuco che ha convocato la conferenza stampa».

«La sua e quella degli altri studenti che la appoggiano» continua il preside Strada, «è solo una questione politica, ma, mentre loro manifestano con tanto di bandiere, le scuole cosa dovrebbero fare? Perché le cifre parlano chiaro: l'assicurazione per gli studenti costa 10mila euro, altri 10mila euro servono per la connessione a internet e 90mila euro per i cor-si di recupero. Poi, ci sono i viaggi di istruzio-ne, le cosiddette “gite”. Si vuole che siano gratis per tutti? L'unica soluzione è non farle. Per non parlare dei nostri rapporti di collabora-zione con il Mit di Boston e delle lezioni con insegnanti madrelingua che ne derivano per i nostri studenti. Si tratta di un'eccellenza del nostro istituto e se la si vuole preservare ha un costo».

I

Pacioli: scontro tra studenti e preside. Strada: «Garantire il futuro dell’istituto» Gli incentivi utilizzati in ogni settore

«Ci chiedono i soldi per studiare»

Trecentomila euro, sotto forma di contributi alle aziende che abbiano sede nel territorio provinciale e che, per contra-stare la crisi che colpisce lavoratori, famiglie e imprese, assu-mano o stabilizzino precari. In particolare: disoccupate, uo-mini e donne oltre i 45 anni e in mobilità. È quanto prevede il bando indetto dall’amministrazione provinciale per l’eroga-zione di incentivi all’assunzione sul territorio.

Insieme alla Provincia, alla Camera di commercio e al Co-mune di Cremona, hanno recentemente aderito la Consiglie-ra di Parità della Provincia di Cremona, Debora Mossoni e i Comuni di Crema e Casalmaggiore che, a loro volta, hanno aggiunto nuove risorse. «Il Comune di Crema» spiega il sin-daco Stefania Bonaldi, «partecipa per la prima volta alla costituzione di questo fondo dedicato all'incentivazione di assunzioni. L'attenzione al lavoro, benché sia una esplicita competenza della Provincia, non può lasciare indifferenti le amministrazioni locali, anche perché i primi ad essere inter-pellati da chi perde o cerca il lavoro sono appunto i Comuni e i loro sindaci».

Il bando si riferisce alle assunzioni a tempo indeterminato o determinato di almeno un anno, effettuate dal primo gen-naio al 31 ottobre 2013. Negli anni precedenti, il bando ha permesso l’assunzione di 237 persone: il 92% erano precari stabilizzati. Gli incentivi sono stati utilizzati da tutti i settori: quello manifatturiero, del commercio, della ristorazione e servizi, delle imprese edili e dei trasporti. La Provincia di Cre-mona ha finanziato il fondo con 215mila euro, la Camera di Commercio con 53mila euro, la Consigliera di Parità con 4mila euro, il Comune di Cremona con 15mila euro e, novità assoluta di quest'anno, il Comune di Casalmaggiore ha con-tribuito con 3mila euro, mentre Crema con 10mila euro.

«Riguardo al lavoro» prosegue il sindaco di Crema, «come ho avuto modo di evidenziare anche nella mia lettera a tutti i candidati di ogni partito alle prossime elezioni regionali e politiche, dobbiamo attivare una vera e propria task force, che veda ogni ente e rappresentanza istituzionale, politica e sindacale impegnata a far ripartire l'economia locale. Per cui, partecipare a questo fondo, seppure in un momento di ri-strettezza di risorse, ci è parso un sacrificio doveroso. Un dato su cui riflettere è che, dei 58 miliardi stanziati dai fondi strutturali europei, solo 19 sono utilizzati a livello nazionale in Italia».

Uno strumento, quello dei contributi alle assunzioni, giudi-cato estremamente significativo anche dall’assessore pro-vinciale al Lavoro, Paola Orini: «Non solo si è rivelato tale negli anni precedenti, ma anche l’Unione europea ha attesta-to che questa formula permette di ottenere risultati più veloci. Devo anche ricordare che, per l’amministrazione provinciale, non si tratta di un intervento spot ma di un’iniziativa che si colloca all’interno di tutta una serie di provvedimenti, che vanno dalla dote lavoro all’inserimento dei disabili, passando per i nuovi accordi di partenariato. Posso anche anticipare che stipuleremo presto un accordo specifico col Comune di Crema, in merito al lavoro e alla formazione professionale».

Gionata Agisti

Stanziati nuovi fondiper l’assunzionedei tanti disoccupati

Marco Favalli, Marta Arpini, Alessio Maganuco e Letizia Casali

Sono 300mila euro: per la prima

volta partecipa anche il Comune

di Crema

Giuseppe Strada, preside del Pacioli

Pierpaolo Beluzzi

Paola Orini, assessore provinciale

Page 14: Il Cremasco 9 marzo 2013

di Gionata Agisti

ente sovrano del San Domenico è i l cda dell'omonima fonda-zione. Non accettiamo intromissioni nelle scel-

te, pena le mie dimissioni». Non le manda a dire il presidente della fondazione, Giovanni Marotta che, giovedì 7 marzo, ha convo-cato in tutta fretta una conferen-za stampa, affiancato da alcuni suoi consiglieri, tra cui Gianfran-co Ervin e Antonio Chessa, sul-la scia delle dichiarazioni a mez-zo stampa del consigliere comu-nale di minoranza Antonio Agaz-zi, che nei giorni scorsi segnalava un conflitto di interesse nella scelta del direttore artistico.

Ma andiamo con ordine: Agaz-zi aveva cominciato con il critica-re la scelta della Fondazione di procedere alla selezione dei can-didati tramite chiamata diretta, invece di affidarsi al bando pub-blico. «Il rischio è quello di sele-zionare i soliti noti» aveva dichia-rato, ma, soprattutto, metteva l'attenzione sul fatto che uno dei candidati era Pierfrancesco Pi-sani, di cui sono noti i rapporti professionali con una dei consi-glieri del San Domenico, Elisa Marinoni, membro della com-missione selezionatrice.

«Viene data in pole position la candidatura di Pisani, nei cui

confronti preciso di non avere assolutamente nulla da recrimi-nare sul piano della professionali-tà. Sta di fatto che esiste il rischio che l'incarico finisca al datore di lavoro della consigliere Marinoni. Mi viene perfino il dubbio che il rifiuto della Fondazione di proce-dere a un bando pubblico fosse finalizzato proprio a questo risul-tato. Spero non sia vero che qualcuno consideri il teatro della città come una cosa propria».

E, invece, il colpo di scena: la Fondazione ha deciso di riasse-

gnare per un altro anno l'incari-co a Enrico Coffetti che, per la verità, passa da consulente a direttore artistico, il che com-porta una maggiore autonomia decisionale. Ma non si tratta di un passo indietro a causa della polemica, come ci tiene a preci-sare un indignato Marotta: «Che qualche politico cerchi di gua-dagnare visibilità sfruttando il San Domenico è vergognoso. Le critiche sono sempre bene accette, ma non le parole a van-vera. Prima di parlare bisogna

documentarsi e io sono sempre disponibile a chiarire ogni dub-bio. Nel caso specifico, la deci-sione di non scegliere Pisani era già stata presa lo scorso 22 feb-braio. Per due motivi: prima di tutto proprio il conflitto di inte-resse che ne sarebbe potuto derivare e che, a onor del vero, la stessa consigliere Marinoni aveva sollevato per prima. Se-condo, per un problema di natu-ra contrattuale: Pisani non pos-siede una partita Iva».

Quanto alla scelta del metodo

a chiamata diretta, il presidente del San Domenico commenta che un bando pubblico non sia di per sé garanzia di correttezza procedurale: «Se si volesse dav-vero favorire qualcuno, il bando pubblico servirebbe solo a fornire una parvenza di regolarità al sot-terfugio». Ma perché la riconfer-ma di Coffetti è dovuta passare attraverso una selezione? «Vole-vamo valutare altre figure profes-sionali, con competenze anche dal punto di vista della produzio-ne di spettacoli, nell’ottica di far

crescere di livello il nostro teatro. Non è stato possibile, anche per il nostro budget limitato».

Ora, il presidente sospetta che ci sia una “talpa” all'interno del Cda che, nonostante la candida-tura di Pisani fosse già stata re-spinta, abbia avuto interesse a diffondere la voce di una sua possibile nomina. «Nonostante abbia avuto una riconferma uffi-ciale della stima che il cda ha nei miei confronti, mi prenderò qual-che giorno di tempo per pensare al da farsi».

L’ Marotta pronto ancora a dimettersiLa polemica sull’elezione del direttore artistico. Non c’è stato alcun conflitto di interessi

Sono stata ricoverata al Kennedy per guarire un ematoma interno causato da una caduta. Come mi sono “trovata”? Beh, si tenga conto che quando sono entrata sono stata messa nel “piano” dove sono ricoverati quelli che non han-no più speranze ed io ero lì in mezzo a loro. Passato il primo sconcerto e rassi-curata circa la mia malattia ho incomin-ciato ad osservare questi miei nuovi amici e a distribuire anch’io carezze e parole buone.

Devo dire che sono uscita dall’ospe-dale più ricca. Condividere la sofferenza e donare carità aiuta a capire molte co-se. Avrò molta nostalgia delle persone che prestavano servizio ai ricoverati con una precisione severa, nello stesso tem-po dolci e pazienti nello svolgere il loro

lavoro vicino a chi aveva bisogno.Ci sono all’interno di questa struttura

medici di grande preparazione, il loro li-vello è tale che non si ferma solo a fare il medico ma tengono conferenze ai giova-ni per prepararli diventare prima persone con il rispetto di sé e poi volontari che aiutano gli altri. Il gruppo dei fisioterapisti sono quanto di più armonico conosca, mai uno scatto di impazienza sempre molto sereni. E poi Alfredo l’accompa-gnatore al servizio della terapia, ha sem-pre uno sguardo ironico sulle cose e sulle

persone, con lui il buonumore è garantito; se non ci fosse bisognerebbe inventarlo.

Un caro saluto al medico responsabi-le della fisioterapia. Avrò nostalgia dei nostri incontri per i controlli che ci ha permesso di conoscerci. Al mio giocato-re di carte, non ti ho salutato ma sei con me, tante buone cose a te e alla tua bel-la famiglia. Adesso saluto chi mi è stato più vicino. Madama Dorè e la sua fami-glia. Io gli cantavo “ho quante belle figlie madama Dorè, o quante belle figlie”;

Teresa di Vaiano con la sua famiglia,

ricordi quante chiacchiere sugli avveni-menti del mondo. Teresa fammi sapere quando vai a casa perché vengo a tro-varti. A Concetta, hai trovato qualcuno che ti accarezza le mani come facevo io raccontandoti storielle come si fa con i bambini. Ti abbraccio forte. La mia si-gnora Brambilla, come stai cara? non c’è più Francesca che ti rompe l’anima perché mangi troppo in fretta. Lascia passare ancora un po’ di tempo e poi ci vediamo. Ora si pensa di adeguare que-sto “palazzone” alle più moderne esi-

genze strutturali con una piscina, già in cantiere, per l’attività motoria dei degen-ti. Certo ci saranno discussioni ma se l’obiettivo sarà rendere il nostro Kenne-dy sempre più rispondente alle necessi-tà delle moderne terapie, le soddisfazio-ni, per tutti quelli che lavorano in questo ospedale, di sicuro non mancheranno.

Francesca Marazzi

sveliamo un retroscena che alimentera’ le tensioni

Gianfranco Ervin, Giovanni Marotta e Antonio Chessa

CremaSabato 9 Marzo 201314

«Ricoverata al Kennedy, vi racconto l’esperienza»Francesca Marazzi ha preso carta e penna e ha scritto al nostro settimanale

Giovanni Marotta racconta la verità. A confer-mare la sua versione un consigliere del Cda che vuole mantenere l’anonimato e racconta, però, un importante retroscena. Chi si è occupato della se-lezione dei curricula avrebbe taciuto al Cda del sodalizio professionale esistente tra Pierfrance-sco Pisati e il membro del Cda, Elisa Marinoni. «Non ne sapevamo nulla. Finchè il caso non è esploso sulla stampa. Ho espresso il mio rammari-co l’altra sera. La signora Marinoni ha commesso un grave errore: quello di non dire subito che c’era

un rapporto di collaborazione pregresso con la persona che aveva partecipato alla selezione». Dal canto suo, il sindaco Bonaldi è intervenuto dura-mente con una dichiarazione a «La Provincia»: «Da sempre sostengo che clientelismi e familismi non devono esistere, l’ho ribadito anche ai vertici della Fondazione. Resta preferibile, per il futuro, la pro-cedura di un bando di evidenza pubblica, che consenta di valutare tutte le candidature e le com-petenze che ritenessero di concorrere, evitando selezioni eccessivamente discrezionali». (mbr)

Page 15: Il Cremasco 9 marzo 2013

Pagine a cura di Martina Pugno

er una sposa, la scelta dell'abito può essere un fattore in grado di cataliz-zare completamente l'at-tenzione, fino a far passare in secondo piano altri parti-

colari, considerati forse dei dettagli, ma che si rivelano di pari importan-za: i gioielli che accompagneranno l'abito e incorniceranno il volto han-no un grande potere per quanto ri-guarda la valorizzazione dell'imma-gine finale della donna.

Il rischio principale, quando si è completamente immerse nei prepa-rativi e nella scelta dell'abito, è quel-lo di tralasciare la scelta dei gioielli per poi ritrovarsi con poco tempo, molto stress e magari un budget or-mai troppo esiguo. Meglio tenere in considerazione subito, dunque, questa importante voce nel budget da dedicate alla mise per il matrimo-nio, in modo tale da non vanificare gli sforzi fatti con l'abito, le scarpe, il trucco e l'acconciatura e individuare invece quei piccoli elementi che po-tranno portare equilibrio ed armonia al tutto. Per creare un look armoni-co, occorre partire da qualche sem-plice regola: la prima in assoluto è quella di evitare la presenza di qual-siasi anello, per lasciare spazio solo alla fede, assoluta protagonista. An-che i bracciali sono da evitare oppu-re da selezionare in modo tale che non siano troppo appariscenti e che non rubino la scena al gioiello sim-bolo di questa unione.

Orecchini e collana possono es-sere abbinati, ma per evitare il ri-schio di caricare eccessivamente la zona del volto si consiglia di effet-tuare una scelta tra questi due tipi di accessori. Ad influenzare la decisio-ne sarà il tipo di abito e l'acconcia-tura. Il collier completa il vestito mol-to scollato, gli orecchini esaltano il viso se si sceglie la pettinatura rac-colta. Meglio puntare su un solo gio-iello, per evitare un effetto troppo carico e poco naturale.

Se il vestito è tempestato di perle, Swarovski e cristalli, qualsiasi ad-dobbo ulteriore può essere eccessi-vo: sia la collana sia gli orecchini si

confonderebbero in un unico lucci-chio ed è consigliabile, in tal caso, valutare di sposarsi in assenza di gioielli, lasciando che sia l'abito a

fare da protagonista. Ciondoli un po-chino più vistosi e brillanti si adatta-no ad abiti con scollo totale, per andare a valorizzare la zona senza il rischio di creare disarmonia. Meglio un girocollo come il classico filo di perle se invece l'abito è poco scol-lato. Un vestito con pizzo e decora-zioni vistose nella parte alta del bu-sto lascerà invece spazio ad orec-chini in armonia con lo stile dell'abi-to. I pendendi ben si adattano ad acconciature romantiche, che la-sciano ricadere ciuffi di capelli qua e là, mentre spose con i capelli corti dovrebbero puntare su perle o pic-coli gioielli che creino dei delicati punti luce all'altezza dei lobi. Atten-zione, però, anche alla presenza di tiare, cerchietti, coroncine o altri ele-menti decorativi nell'acconciatura: il rischio, abbinando degli orecchini, è quello di caricare di troppi elementi il volto distraendo dall'abito e so-prattutto creando un'immagine po-co armonica ed equilibrata.

P

Speciale Sposi

Gioielli che incorniciano l’abitoSabato 9 Marzo 201315

il matrimonio 2.0 è ormai una realtà, e anche la tec-nologia può venire in soccorso dei futuri sposi alle pre-se con organizzazione e preparativi. Oggi esiste un'app praticamente per qualsiasi esigenza, figuriamoci per il matrimonio, uno degli eventi più importanti nella vita della coppia e più impegnativi dal punto di vista dell'or-ganizzazione. Se a preoccuparvi maggiormente è l'aspetto economico, Wedding Bridal Binder (per iPho-ne, iPad – iOs, 2, 99 $) è l'app che fa per voi: consente di gestire tutti gli aspetti economici del matrimonio, con particolare riferimento ai costi dei fornitori, suggeri-menti e consigli per riuscire ad ottenere il prezzo mi-gliore per ogni servizio. Utile anche la funzione Calen-dar che permette di mettere in agenda tutti gli step.

MyWeddingDay (per iPhone, iPad – iOs, 1,99$) è invece più incentrata sull’organizzazione della cerimo-nia e il ricevimento con varie funzioni che permettono di decidere i più piccoli dettagli a proposito di disposi-zione organizzazione dello spazio. Perfetta per offrire agli ospiti la situazione più curata e accogliente. Dedi-cata ad uno degli aspetti più cruciali del matrimonio, ovvero l’abito da sposa, Wedding Dress Look Book (per iPhone, iPad – iOs), app gratuita, vi aiuterà a realizzare i vostri sogni. Sarà sufficiente inserire le vostre prefe-renze, selezionando colori, tipo di stoffa, stile etc. e l’app vi segnalerà dove vendono qualcosa di simile a quello che state cercando. Se siete alla ricerca della vostra acconciatura, invece, Bridal Hair Ideas (per iPhone, iPad – iOS, 1,99 $) è quello che fa al caso vo-stro! Un ricco catalogo di pettinature, tagli e colori per il grande giorno. Mentre l’app Shape Bride vi aiuta a mettervi in forma per il giorno del vostro matrimonio, con schede alimentari e consigli di training. Se siete, invece, alla ricerca della torta perfetta potete sbizzar-rirvi su CreateShake Weddign Cake Designer (per iPho-ne, iPad – iOS, 1,99 $), un App che permette di ‘co-struire’ la vostra wedding cake dei sogni per poi farla realizzare su misura per voi dal vostro pasticciere di fiducia.

SPOSI... CON UN’APPTecnologia e matrimonio

Page 16: Il Cremasco 9 marzo 2013

l matrimonio è un evento che coinvol-ge la coppia e che naturalmente deve essere organizzato dai due futuri sposi proprio per permettere loro di dare vita ad una cerimonia così come

l'hanno sempre sognata e ad una giornata che trasformi i loro desideri in realtà. Nono-stante sia proprio la coppia a decidere mol-ti degli aspetti che riguardano gli invitati, dalla disposizione ai tavoli al tipo di regalo, gli invitati non devono sottovalutare il pro-prio ruolo: l'affetto nei confronti della cop-pia deve tradursi in attenzioni che permet-tano ai loro sogni di diventare realtà.

Le responsabilità degli invitati spesso vengono sottovalutate dagli ospiti stessi, eppure non sono poche, a partire dalla ri-cezione degli inviti: su di essi sarà segnato il nome delle persone invitate al ricevimen-to, che talvolta può comprendere solo par-te della famiglia o escludere i più piccoli. Una scelta che, anche se può essere con-siderata discutibile, va rispettata per evita-re di creare imbarazzi e disagio evitando di presentarsi al ricevimento in sovrannume-ro. Anche dare conferma o disdetta in tem-pi brevi dalla ricezione dell'invito è una cortesia molto apprezzata: gli sposi devo-no avere tempo di organizzare nei dettagli la ristorazione e il catering e devono poter fare un conteggio preciso delle spese che andranno a sostenere.

Il giorno del matrimonio, sarà accortez-za degli invitati allinearsi con lo stile della cerimonia, a seconda del luogo e dell'ora-

rio del ricevimento, ma anche della con-scenza della coppia, che permetterà di presagire se si tratterà di una cerimonia più o meno formale. Le invitate, in ogni caso, dovrebbero evitare look total black o total white ed abiti troppo eccentrici: l'unica protagonista sarà la sposa. No, quindi, ad abiti troppo corti o troppo scol-lati, indipendentemente dalla stagione. Alla cerimonia si dovrà arrivare puntuali e sarà vietato, almeno dal buon gusto, an-darsene prima del taglio della torta: si con-siglia però di lasciare temporaneamente la cerimonia, almeno da parte di uno dei ge-

nitori presenti, se il figlio piccolo inizia a piangere, con il rischio che possa distur-bare l'evento e gli sposi. Assolutamente vietato, invece, l'uso di telefonini, durante la cerimonia e durante il ricevimento: me-glio godersi, del resto, un momento unico di felicità sapendo di essere ospiti graditi e che gli sposi stessi desiderano che ogni invitato possa godersi appieno ogni se-condo della giornata speciale.

Che si partecipi oppure no, una volta ricevuto l'invito è comunque consigliato provvedere al regalo: mentre gli invitati che prenderanno parte al ricevimento so-no tenuti a optare per un regalo che com-porti una spesa pari a quella sostenuta dagli sposi per ogni invitato al ricevimento, chi non vi prenderà parte sarà libero da tale vincolo. Gli amici degli sposi, in parti-colare, saranno tentati a lasciarsi andare a scherzi e giochi organizzati per la coppia: in questo caso, la conoscenza degli sposi è uno dei fattori principali per individuare la linea che separa il divertimento dal fa-stidio: bisogna sempre ricordare che sa-ranno gli sposi i protagonisti della giornata e che per loro sarà la più importante della loro vita. Scherzi non graditi o troppo pe-santi stoneranno con l'atmosfera creata e potranno comportare un disagio per la coppia, che vorrà godersi il giorno del ma-trimonio così come lo hanno sempre so-gnato.

INozze indimenticabili, le responsabilità degli invitati

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il momento clou del ricevimento di nozze è senza dubbio il taglio della torta, che sancisce la fine della gior-nata e dell'evento e regala ad ospiti e commensali un ultimo momento di dolcezza prima di lasciare la location. Durante il ricevimento, però, c'è un altro momento altrettanto importante e che deve essere trattato con cura: è quello del brindisi, che per tradizio-ne segna l'attimo giusto per gli augu-ri propiziatori nei confronti della cop-pia ufficialmente appena nata.

Al momento del brindisi, però, non sarà solo la coppia ad essere prota-gonista: sebbene l'usanza di chiede-re ai più cari amici sia meno diffusa rispetto agli anni precedenti, è co-munque radicata e deve essere gesti-ta, da parte dell'amico o dell'amica che si incaricheranno di fare gli augu-ri alla coppia, con qualche piccola attenzione. Il discorso deve essere sentito, può essere scherzoso, ma senza esagerare: è il momento di af-fidare alla coppia i propri più sinceri auguri per la nuova vita che si apre davanti a loro. Meglio evitare, allo stesso tempo, di ripercorrere per in-terno i decenni di amicizia che vi le-gano: gli invitati potrebbero annoiarsi e i festeggiamenti sfociare nella noia. Nonostante l'improvvisazione possa regalare genuinità al discorso, è sconsigliata: l'emozione del momen-to, e magari pure un bicchiere di trop-

po, potrebbero non garantire l'ottima riuscita di un momento che invece è di grande importanza e che rimarrà comunque parte per sempre del ri-cordo della giornata. Il consiglio, quindi, è quello di scrivere il discorso in anticipo, magari con la consulenza degli sposi stessi. Se invece preferite che per loro resti una sorpresa, pote-te farlo leggere ad altri amici o paren-ti stretti che sapranno confermare se quelle parole faranno piacere agli sposi. Tenete sotto controllo anche il tempo: il discorso non deve rubare troppo tempo per non annoiare gli invitati e non interrompere il ricevi-mento troppo a lungo nell'attesa di poter far risuanre i calici. Un brindisi dovrebbe essere breve, dolce e per-sonale. Puoi aggiungere una citazio-ne o un aneddoto divertenti, ma assi-curati che il tono sia elegante. Gli aneddoti che raccontano nudità, ubriachezza o di ex compagni di uno degli sposi potrebbero creare un mo-mento di vero imbarazzo per te stes-so, per la coppia e per gli ospiti! Va ricordato, infine, di inziare il brindisi con il calice alzato, che contenga vi-no: tradizionalmente è considerato di cattivo auspicio brindare con l'acqua. Il discorso, e dunque il bicchiere, ver-ranno rivolti in direzione degli sposi, mentre si concluderà annunciando il brindisi che potrà in quel momento avvenire.

Speciale SposiSabato 9 Marzo 201316

Page 17: Il Cremasco 9 marzo 2013

17comodità, fascino, eleganza: i segreti delle scarpe della sposa

Come spesso accade per la scelta dei gioielli, anche quella del-le scarpe della sposa rischia di passare in secondo piano: prese dall'entusiasmo di selezionare il vestito dei propri sogni, si rischia di restare con poco tempo e un bud-get ridotto per le scarpe, pensan-do magari che tanto, sotto l'ampia gonna, avranno poca visibilità.

Si tratta però di un errore, dal momento che il vestito della sposa non solo può essere valorizzato dall'eleganza delle scarpe, ma es-se avranno anche influenza sul portamento e dunque sull'aspetto che assumerà l'intera figura della sposa. Senza contare l'importante

di modelli comodi e che possano adattarsi bene al piede e alle carat-teristiche della sposa, che le dovrà indossare molto a lungo senza che esse costuiscano motivo di ecces-sivo affaticamento o dolore. Sce-gliete un tacco adatto alla vostra esperienza: se non siete abituate a portare tacchi vertiginosi, evitateli per le vostre nozze. Scegliete però anche un tacco che sia conforme all'altezza dello sposo, che dovrà apparire più alto o comunque non dovrà essere superato eccessiva-mente, in altezza, dalla sposa.

Considerate l'orlo dell'abito: se il bordo del vestito è molto lavorato, scegliete delle scarpe semplici.

Sbizzarritevi se invece il bordo è sobrio e liscio, tenendo conto della possibilità di utilizzare due paia di scarpe: uno, più elegante e col tacco più alto, per la cerimo-nia, e un altro più comodo per af-frontare al meglio i divertimenti che seguono. Una particolare ten-denza degli ultimi anni è quella di selezionare le scarpe in base alle caratteristiche dell'abito oppure, in alternativa, di staccare comple-

tamente: un abito bianco cangian-te potrà essere accompagnato da scarpe colorate, per le spose che vogliono osare e non passare inos-servate. Il colore delle scarpe, in questo caso, richiamerà le pietre dei gioielli, oppure il colore del bouquet e quello dominante sele-zionato per la cerimonia.

In ogni caso, una volta acqui-state le scarpe, si consiglia di uti-lizzarle per camminare in casa nei giorni precedenti alla cerimonia, facendo attenzione a non sporcar-le, per adattarle ai propri piedi e fare in modo che il giorno della cerimonia risultino comodo e facil-mente portabili.

Speciale Sposi Sabato 9 Marzo 2013

Stupire gli ospiti: scarpe colorate sotto l’abito bianco

a moda condiziona ine-vitabilmente la scelta dell'abito della sposa, se non altro per via della disponibilità di modelli

presenti nei negozi dedicati. En-trate inun atelier per la prima ricer-ca, però, sono molte le spose che si fanno prendere dall'ansia e che escono dalla prima visita per la ri-cerca dell'abito più confuse di pri-ma riguardo alle proprie preferen-ze e alle proprie esigenze.

Per le spose che iniziano a muovere i primi passi nella ricerca, infatti, non è facile avere a che fa-re con una tale vastità di proposte, stili e materiali, soprattutto negli ultimi anni, nei quali la tradizione cede sempre più il passo alla per-sonalizzazione e all'originalità. Pri-ma di lanciarsi nella ricerca, quin-di, è utile riflettere sui criteri che possono influenzare la scelta. Pri-ma di tutto, occorre prendere in considerazione il budget a dispo-sizione: non provate nemmeno un abito al di sopra del tuo limite di spesa. Allargare la ricerca a spro-posito significa perdere di vista i propri obiettivi e indugiare inutil-mente nel limbo degli indecisi, le-gandosi magari ad un modello che non ci si può proprio permettere per avere poi meno entusiasmo

per quelli alla propria portata. Dal punto di vista estetico, il consiglio delle amiche è una risorsa prezio-sa, ma meglio interpellarle dopo che le proprie idee saranno già state in parte chiarite: in questo modo si eviterà di cadere nell'er-rore di assecondare loro confon-

dendosi e senza effettuare una scelta davvero spontanea e con-vinta. Una volta selezionato l'abi-to, interrompete le ricerche: conti-nuare a cercare anche dopo aver individuato il vestito giusto rischia di aumentare l'ansia da prestazio-ne nel caso ci si ostini a cercare

qualcosa di meglio chissà dove, oppure il senso di frustrazione nel caso si decida di tornare in atelier e l'abito non sia più disponibile. Molti atelier, infatti, hanno un solo modello disponibile per ogni abito e lasciar passare troppo tempo potrebbe significare perdere l'op-

portunità di avere il vestito pre-scelto e dover ricominciare, con grande delusione, le ricerche di un abito altrettanto soddisfacente.

Così come è bene fermare un abito se è quello più convincente, con la stessa fermezza la futura sposa non deve ordinarlo se non è

sicura di aver trovato il modello che desiderava e che esalta la sua figura. Una volta versato l'accon-to, è pressoché impossibile torna-re indietro. La prova, dunque, è un momento fondamentale: l'abito non va solo indossato ed ammira-to, ma anche vissuto. Per quanto possibile, è meglio camminare, muoversi, spostarsi per valutare non solo l'estetica, ma anche la portabilità del vestito, che sarà ad-dosso alla sposa per molte ore e non deve impedirle di godere ap-pieno del suo giorno più bello. Al momento della prova si dovrà pensare anche allo stile dell'intera cerimonia e, almeno in parte, ai gusti del partner, per fare in modo, pur senza svelare i dettagli riguar-do al proprio abito, che anche la mise dello sposo si possa intonare all'abito.

Importante, inoltre, provare l'abito con addosso la biancheria giusta, che si indosserà anche il giorno delle nozze, per vedere su-bito l'effetto con l'abito che si sta provando. Idem per il reggiseno: meglio portare un cambio, magari un reggiseno a balconcino e uno a fascia, in modo tale da vedere il risultato del modello che si sta provando, senza dover immagina-re "come sarebbe se".

L Scegliere l’abito senza erroriAnsia e fretta possono confondere: una guida ai passi falsi da evitare

Page 18: Il Cremasco 9 marzo 2013

e usanze, le abitudini e le mo-de cambiano nel corso degli anni anche per quanto riguar-da un'istituzione fortemente legata alle tradizioni come il

matrimonio, lasciando agli sposi una sempre maggiore varietà di soluzioni e possibilità di adattare ogni aspetto dell'evento alla prpopria personalità e all'atmosfera che si vuole ricreare.

Il primo assaggio di quale sarà lo spi-rito della cerimonia e dei successivi festeggiamenti viene offerto agli ospiti tramite le bomboniere: ben lontane dal passare di moda, esse offrono infinite possibilità di personalizzazione e pos-sono essere un primo elemento di ca-ratterizzazione della successiva ceri-monia. Scegliere le bomboniere più adatte al proprio matrimonio è impor-tante, quindi, non solo per regalare ai propri invitati un oggetto che possa co-stituire un gradevole e duraturo ricordo del matrimonio, ma anche per fornire loro qualche piccolo indizio sul gusto che caratterizzerà l'intera giornata.

La scelta della bomboniera giusta, quindi, non deve essere sottovalutata dalla coppia, che dovrà tenere in con-siderazione diversi fattori tra i quali, naturalmente, il gusto personale, senza però dimenticare di riflettere su ciò che potrebbe far piacere anche ai propri ospiti. Piccoli oggetti preziosi sono an-

cora oggi una tradizione ben radicata e una bomboniera sempre apprezzata: se di buon gusto, l'oggetto verrà espo-sto con piacere nelle case degli invita-ti e potrà costituire un ricordo della cerimonia che terranno volentieri sem-pre sotto gli occhi.

Le bomboniere possono essere uguali per tutti gli invitati, oppure per-sonalizzate: per gli invitati al rinfresco dovranno essere tutte uguali, ad ecce-zione dei testimoni a cui, volendo, pos-sono essere donati degli oggetti parti-

colari per ringraziarli della loro più coin-volta partecipazione. A tutti coloro che hanno inviato telegrammi, biglietti di auguri e fiori possono essere conse-gnati i classici sacchetti con i confetti.

Accanto alla bellezza e all'eleganza, sempre più sposi scelgono di concen-trarsi sull'utilià della bomboniera: dal regalo di una bottiglia di vino alla scelta di oggetti che possono essere sfruttati quotidianamente, come saliere o pic-coli utensili decorati per la cucina, con una particolare attenzione al design.

Non sono rare, però, le soluzioni ancora più creative: per gli amanti del pollice verde, le bomboniere possono essere costituite da piccoli vasetti con fiori o piante grasse, che accompa-gneranno magari i confetti in una con-fezione più ricercata. Una particolare attenzione viene sempre più di fre-quente riposta nella scelta dei mate-riali: in questo, anche le più grandi firme del settore vengono incontro gli sposi che desiderano ridurre l'impatto ambientale delle proprie bomboniere, con la scelta di materiali riciclati o di basso impatto ambientale. La bombo-niera, accompagnata da confetti e dal bigliettino d'invito, sarà un indizio an-che relativo ai colori del matrimonio e alla formalità dell'evento: biglietti un po' più scherzosi e leggeri riflettono l'intenzione di creare un'atmosfera frizzante e rilassata, mentre un più for-male invito corrisponderà anche ad una cerimonia dal gusto più elegante. Le invitate e gli invitati potranno, inol-tre, intuire i colori dominanti e magari in base ad essi valutare anche la pro-pria mise per l'evento, in modo tale da essere in completa sintonia con quan-to immaginato dagli sposi e contribu-ire a trasformare in realtà la giornata dei loro sogni.

LLe bomboniere rivelano lo stile delle nozze

Una tradizione che si evolve negli anni, senza mai passare di moda

Speciale SposiSabato 9 Marzo 201318

I confetti accompagnano le bombo-niere sin dai tempi più antichi e da sem-pre sono simbolo di buon auspicio e di fortuna e fertilità per la coppia. La scelta, ad oggi, è estrememante varia per colo-ro che vogliono stupire i propri ospiti e trovare originali alternativa alla classica mandorla ricoperta di zucchero: gusti e colori la fanno da padrone per i confetti da consegnare il giorno delle nozze, nel quale sempre più spesso viene presen-tata una confettata, ovvero una selezio-ne di confetti di diverisi gusti e qualità che gli ospiti potranno assaporare alla fine del ricevimento.

Limone, arancia, ananas... tutti i frutti possono essere protagonisti delle con-fettate e delle bomboniere degli sposi, apprezzate soprattutto per coloro che si sposano nei mesi più caldi. In inverno e in autunno, quando anche il clima per-mette una migliore conservazione, il cioccolato continua ad essere indiscus-so protagonista, con tutte le sue più pre-libate varianti. La creatività si imposses-sa anche delle forme: i tradizionali con-fetti possono essere sostituiti da quelli a forma di cuore, oppure di fedi nuzionali, o perfino personalizzati e con le forme delle iniziali degli sposi, per una bombo-niera davvero personalizzata in ogni suo aspetto. Una delle soluzioni più apprez-zate è quella di offrire, per le bombonie-re, dei confetti classici e dal gusto tradi-zionale, per poi offrire alla fine del ricevi-mento una selezione di assaggi dei confetti più particolari.

Perle di dolcezzaper festeggiarecon stile e gusto

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CASALMAGGIORESabato 9 Marzo 201320 [email protected]

di S. Arrighi e V. Raineri

on la conclusione dei lavori di urbanizzazio-ne, il villaggio di acco-glienza Sucar Plaza di via del Porto a Casal-

maggiore diventa a tutti gli effetti un quartiere cittadino. L’amplia-mento e la messa in sicurezza dell’area del campo nomadi, atti-guo alla discarica, è un progetto che ha richiesto la bellezza di sei anni per la sua completa realizza-zione. Nel dicembre del 2006 fu l’amministrazione che faceva ca-po al sindaco Luciano Toscani ad approvare l’opera, cantierata poi ad inizio 2007.

Da allora, non sono mancate le polemiche fra esponenti di mag-gioranza e minoranza, fra chi ap-provava o meno un investimento complessivo di 265mila euro: 120mila euro per i lavori, 99mila euro per l’acquisto dei prefabbri-cati, il restante da suddividersi fra oneri ed Iva. A dilatare i tempi dell'opera, anche il fallimento di una delle ditte coinvolte nei lavori, diretti dall'ingegner Aldo Gerevi-ni che ha condotto anche il col-laudo finale.

Ad oggi, nel villaggio di acco-

glienza Sucar Plaza vi sono nuovi bagni e casette prefabbricati, so-no state attivate le forniture di utenze (acqua, luce e gas) attra-verso l’allacciamento delle con-dutture. Ogni abitazione è dotata di contatore e l'intera area è stata messa in sicurezza. Un vero e proprio quartiere, completo di nu-meri civici e suddiviso in zone: tre macroaree, una per ogni nucleo famigliare principale.

In tutto nel campo nomadi di Casalmaggiore vivono tre gene-razioni di sinti: per la maggior

parte si tratta di ragazzi giovani, sotto la soglia dei trent'anni.

L'opera, che rappresenta un progetto di integrazione urbani-stica, ha avuto negli anni una va-lenza sociale. Nel 2008 è infatti stata creata un'associazione ad hoc, denominata “Cittadini Insie-me”, per facilitare l'inserimento e la convivenza fra la cittadinanza casalese e le famiglie sinti pre-senti al villaggio d'accoglienza Sucar Plaza.

«Si tratta di un'integrazione su due fronti, quello urbanistico e

quello sociale», ribadisce Tiziano Ronda, assessore ai Lavori Pub-blici del comune di Casalmaggio-re. «L'opera è stata piuttosto tra-vagliata per alcuni problemi legati alle ditte coinvolte. Ma oggi pos-siamo dire che la riqualificazione del campo nomadi di Casalmag-giore è completa». Il villaggio di accoglienza Sucar Plaza, con tanto di numeri civici, è da consi-derarsi un quartiere casalese.

Su un tema che da tempo divi-de la politica non poteva esserci uniformità di giudizio. Se il capo-gruppo leghista Filippo Bongio-vanni si limita a un “no com-ment”, il capogruppo di “Casal-maggiore per la libertà” Orlando Ferroni sostiene: «E’ una situa-zione anomala. Apprezzo lo spiri-to virtuoso dell’assessore Pasot-to, non avrei avuto la stessa pa-zienza e capacità di moderazio-ne, ma quell’area ogni anno au-menta. Si è dovuto fare una trat-tativa con gli occupanti, spero diventino autonomi anche econo-micamente, direi che alcuni si sono anche integrati. Sta di fatto che qualche cittadino mi ha detto di voler realizzare casette in un campo. Gli ho detto di far doman-da in comune».

C

Conclusa l’urbanizzazione di via del Porto: case con numeri civici per favorire l’integrazione

Da campo nomadi a quartiereSAN GIOVANNI IN CROCE – Si sono schiantati con l’auto contro due piloni della luce fermando-si a ridosso della muraglia di Villa Me-dici, ma di medici veri non ne hanno voluto sapere. Alcu-ni cittadini giovedì sera, poco dopo le 21, hanno assistito alla strana scena: la Ford Mondeo prove-niente da Piadena è uscita di strada di fronte al Caffé La Rocca, e i due occupanti sono scesi senza preoccuparsi delle conseguenze fisiche, anzi allontanandosi in tutta fretta rinunciando al soccorso. Secondo le testimonianze erano parzialmente incappucciati, per cui non è stato difficile intui-re quanto stesse accadendo. I Carabinieri accorsi sul posto da Solarolo Rainerio hanno potuto verificare all’interno dell’automezzo ammaccato la presenza di arnesi da scasso e addirittura un fucile, risultato rubato. Così come era stata rubata (in provincia di Reggio Emilia) la stessa Ford. Una pattuglia del nucleo radiomobile si è messa subito sulle trac-ce dei fuggitivi, e nel contempo è stato diffuso l’allarme. Parecchie ore dopo, sempre sulla Statale Asolana ma ben distante, poco prima di Parma, i carabineri hanno fermato un’auto occupata da quattro persone di nazionalità albane-se. Due di loro evidenziavano contusioni probabilmente do-vute all’incidente, gli altri due sono accusati di averli soccor-si prelevandoli a San Giovanni in Croce con un’altra autovet-tura. I primi due, sottoposti ad interrogatorio, sono stati fer-mati per ricettazione e porto abusivo d’arma da fuoco, gli ultimi due denunciati a piede libero per favoreggiamento. I due arrestati hanno 26 e 28 anni, uno residente in provincia di Modena l’altro clandestino. Gli altri due sono coetanei e risiedono in provincia di Parma.

TORNATA - Un altro caso di furto si è verificato in settima-na, nelle ore notturne, ed ha riguardato circa 260 penumatici. Vittima dell'effrazione Gastaldi Gomme di Tornata che si tro-va sulla Statale Cremona-Mantova. Anche in questo caso il "colpo" è stato messo a segno di notte, nonostante il magaz-zino, illuminato a giorno, sia attrezzato di un sofisticato siste-ma di telecamere a circuito chiuso.

RIVAROLO DEL RE – Non erano riusciti a completare i lavori di asportazione rame nel primo sopralluogo, ma sono riusciti nell’intento qualche giorno fa. Incredulità e amarezza ormai non hanno limiti per i cittadini di Rivarolo del Re, dove la notte tra mercoledì e giovedì della scorsa settimana era stato prelevato parecchio materiale in rame dalla copertura delle cappelle. A una settimana esatta i ladri-operai sono tornati appunto per completare l’operazione: hanno termina-to il saccheggio dei pannelli e si sono dedicati a canali e pluviali. Quindi se ne sono andati. Ad accorgersi della nuova razzia sono stati alcuni operai che già si stavano occupando della copertura con teloni in plastica dei tetti data la pioggia di questi giorni. La doppia razzia assomiglia non poco a quella portata a termine la scorsa settimana presso il quar-tiere Fiammetta di Casalmaggiore. Evidentemente i malvi-venti non hanno alcun timore a tornare sul “luogo del delit-to”, e nemmeno manifestano particolare sensibilità ad ope-rare in luoghi sacri. Il danno complessivo al cimitero di Riva-rolo del Re (che da parte sua è solo l’ultimo di un lungo elenco) ammonta a svariate decne di migliaia di euro, consi-derate anche le spese per il ripristino. E’ chiaro che si farà di tutto per evitare in futuro l’utilizzo di rame, ormai da conside-rare alla stregua di oggetto prezioso.

Incidente con auto rubata: fermati

Gastaldi Tornata, furto di gomme

Tornano al cimitero: via altro rame

CRONACA NERA

L'area di via del Porto ormai completamente urbanizzata

Tra Sordello e solidarietà Il Rotary Oglio Po ha 18 anni

VIADANA – La Locanda del Ginnasio ha ospitato martedì una serata, organizzata dal Rotary Club Viadana Casalmaggiore Sabbioneta, incen-trata sulla figura duecentesca di Sordello da Goito. A parlare del poeta ritratto da Dante nel sesto canto del Purgatorio è stato Paolo Rinoldi, ricercatore di filologia romanza presso l'Università di Parma. Rinoldi ha saputo coinvolgere i presenti raccontando aneddoti e curiosità varie del trovatore mantovano, analizzando i contenuti linguistici della sua opera ma anche le immancabili vicende cavalleresche. Il presidente del club Alberto Grazzi ha poi aperto la serie delle domande al relatore. Prima della relazione Grazzi ha presentato un nuovo socio, l’imprenditore edile Francesco Amadini, e alla fine ha illustrato una bella iniziativa del club: si tratta di un evento benefico che si svolgerà il 17 marzo alle ore 17 al Teatro Comunale di Casalmaggiore: “Mille note per risorgere dal sisma”, un concerto verdiano realizzato in collaborazione con il Liceo Scientifi-co Musicale Attilio Bertolucci di Parma e con la partecipazione del bari-tono Orazio Mori, i cui proventi saranno devoluti a progetti e services a favore delle popolazioni terremotate di Emilia e del territorio Mantovano. Prenotazioni per il concerto presso Massimo Mori: 331-6257508; in-gresso € 10,00.

SOLAROLO RAINERIO – Il Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po di-venta maggiorenne. Mercoledì sera al ristorante La Clochette il sodalizio ha celebrato infatti il 18° anniversario della consegna della carta costitu-tiva, avvenuta l’8 marzo 1995. L’ex presidente del club nonché ex gover-natore del Distretto Oscar Vaghi, tra i fondatori, ha innanzitutto voluto ricordare chi costituì con lui il club ed oggi non è più tra noi: Ettore Zani, Giampietro Donzelli, Francesco Cerbasi, Antonino Casu ed Ettore Bottoli. Pur senza dilungarsi, Vaghi ha sottolineato i tanti service condot-ti dal club in questi 18 anni.

Quindi è stata data la notizia della nascita di un nuovo Rotaract club nel territorio dell’Oglio Po, “patrocinato” dal club Piadena Oglio Chiese e quindi che copre l’area del casalasco, viadanese e asolano.

Al termine della serata il presi-dente Renzo Minelli ha consegnato 7 Paul Harris Fellow, alto riconosci-mento rotariano: uno è andato ad Anna Maria Poli Sarzi Sartori, mo-glie del socio Emanuele Poli e se-gretaria dell’Inner Wheel Casalmag-giore. Gli altri sei ai soci Domenico Panarelli, Luigi Borghesi, Giusep-pe Torchio, Alfio Poli, Claudio Ri-vieri e lo stesso Oscar Vaghi.

A sinistrai sei soci insigniti

della Paul Harris Fellow

Sotto il presidente

Minelli con Oscar Vaghi

Il presidente Grazzi (a destra) con Rinoldi e, sopra, con Amadini

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Casalmaggiore Sabato 9 Marzo 2013 21Confermato il patrocinio dell’Efsa e della Commissione Europea. Ma la Mille Miglia va a Viadana

In maggio la Festa dell’Europa

Le dimissioni di Marzio Zaini, consigliere, e quelle ormai vicine di Antonello Chicconi, presidente del cda, pongono a Casalmag-giore la questione della Far-macia Comunale. Del cda iniziale è rimasta infatti in carica la sola Michela Sca-ramuzza, che rappresente-rebbe le minoranze.

Per questo motivo le stesse minoranze, il Listone con Carlo Gardani, la Lega

Nord con Filippo Bongio-vanni e Casalmaggiore per la Libertà con Orlando Fer-roni, hanno chiesto al sin-daco Claudio Silla un in-contro urgente, che si terrà dopo il consiglio comunale, convocato singolarmente per questa mattina.

In un primo momento si è vociferato anche della ri-chiesta di commissariamen-to della Farmacia da parte dei tre capigruppo. In realtà

Filippo Bongiovanni spiega: «Il commissariamento è un'ipotesi, al momento re-mota, che non si può esclu-dere, ma che non vorremmo percorrere. L'importante è trovarsi e parlare del proble-ma, che si pone in tutta la sua evidenza dopo gli ultimi avvenimenti. Questo incon-tro doveva tenersi a maggio 2012 e si terrà invece doma-ni (oggi per chi legge, ndr): meglio tardi che mai».

Dalle minoranze dopo le dimissioni del consigliere Marzio Zaini e le imminenti di Antonello ChicconiCda Farmacia Comunale, chiesto incontro urgente

La Farmacia Municipale di piazza Garibaldi a Casalmaggiore

“Hanno ritrovato Mariangela viva”. Ma è un falso allarmeTORNATA/ACQUANEGRA SUL CHIE-

SE – Ha spedito, attorno alle 8 di ieri mattina, un sms ad alcuni ex colleghi di lavoro di Mariangela Albertoni, 60enne di Acquanegra sul Chiese, ma originaria di Romprezzagno, frazione di Tornata, pensando di regalare a tutti una buona novella: “Hanno ritrovato Mariangela: era seduta sotto un albero, in stato confusio-nale ma viva”. Nulla di tutto questo: della donna, scomparsa da casa da domenica scorsa, non si hanno ancora notizie e la famiglia nei giorni scorsi ha preso informazioni per poter contat-tare la trasmissione “Chi l’ha visto?”. Si teme il

peggio, perché i giorni trascorsi senza notizie sono ormai cinque e, consideran-do anche il meteo non certo felice di questi giorni, la preoccupazione per le condizioni della donna sale.

Si teme per un gesto tragico, anche perché la donna si è allontanata da casa, dopo avere festeggiato domenica il 60esimo compleanno suo e della sorella gemella Anna assieme all’anziana madre 90enne, con una boccetta di medicinali

in tasca. L’altra pista seguita è quella della trappola via web, dato che la donna, single, frequentava negli ultimi tempi alcuni social network di grido.

Le ricerche stanno impegnando i vigili del fuoco di Mantova, i carabinieri di Asola e la protezione ci-vile di Canneto sull’Oglio, che hanno battuto la zona tra Calvatone, Bozzolo e Marcaria, compresi anche gli argini dei fiumi della zona (Po, Oglio e Gambara). Proprio i vigili del fuoco di Mantova hanno smentito attorno a mezzogiorno di ieri quella che poteva es-sere una bella notizia: «Non ci risulta alcun ritrova-mento, anzi abbiamo due squadre sul posto che stanno continuando a effettuare ricerche. Purtroppo la notizia del ritrovamento di Mariangela è una bufa-la». Ricerche che, peraltro, sono terminate proprio nella serata di ieri. La speranza di una svolta, stavol-ta vera e non illusoria, si affievolisce sempre di più.

DA “SINISTRA IN FESTA” FONDI ALLA MATERNA

IL MUSEO DEL BIJOU SULLE ROTTE DI VENEZIA

GUSSOLA - Festa nel segno della solidarietà per l’associazione “A sinistra” di Gussola. Il gruppo ha organizzato la scorsa estate, per il quarto anno, “Si-nistra in festa”, e nell’occasione il gruppo è cresciuto ulteriormente. E’ stato ripetuto il felice esperimento dell’edizione 2011, ovvero la distribuzione, a mezza-notte di ogni sera, di un risotto a prezzi modici, il cui ricavato è interamente destinato alla scuola mater-na di Gussola.

«E’ stata – affermano gli organizzatori - per il se-condo anno consecutivo un’esperienza importante che ha messo assieme tanti obiettivi: il primo fare qualche cosa per Gussola, poi proseguire un’espe-rienza che racchiude tanti signifi cati, politici ma so-prattutto umani, quella della festa è un’esperienza che smussa le differenze e crea comunità; infi ne pen-sare anche agli altri, soprattutto alla scuola che for-ma il domani. Siamo consapevoli che le grandi cose nascono anche dalle piccole scelte, che non basta avere delle idee ma esse necessitano delle gambe dei cittadini per realizzarle. Noi nel nostro piccolo abbiamo voluto dare il nostro contributo consapevoli che quello che abbiamo compiuto va nel senso della solidarietà e del pensare anche agli altri». Una dele-gazione ha consegnato il piccolo contributo, come si vede nella foto in alto. Tale delegazione era compo-sta da Simone Croci, Emilia Raineri, Paola Ferrari e Nadia Reggi in rappresentanza di tutti quelli che si sono impegnati e prodigati nella realizzazione della festa, dando l’appuntamento per la prossima edizio-ne che dovrebbe svolgersi dall’11 al 15 luglio 2013.

Il Museo del Bijou accoglierà presto la mostra “Sulle rotte dei velieri da Venezia al mondo”, resa possibile anche dal sostegno del comune di Ca-salmaggiore (proposta approvata giovedì in giunta). L'esposizione si terrà dal 23 al 12 maggio: in mo-stra una ricca collezione di perline venziane, realiz-zate con vetro di Murano e utilizzate all'epoca del-la Serenissima addirittura come monete di scambio. Perle che, realizzate a Venezia, hanno poi seguito la “via del vetro” fi n nel cuore dell'Africa. Augusto Pa-nini, appassionato collezionista di questi preziosi e anima della dell'iniziativa (insieme all'associazione Amici del Museo del Bijou), ne ha recuperate nella fascia sud-sahariana del Continente Nero. L'espo-sizione della collezione Panini ha già fatto il giro del globo e si appresta quindi ad approdare al Museo del Bijou di Casalmaggiore: pronto anche un catalo-go creato ad hoc da Skira, casa editrice specializza-ta in bijoux e gioielli.

UNA SERATA CON L’AUTORE: INIZIA DEL GIUDICEGUSSOLA – “Una serata in compagnia dell’auto-

re”. E’ l’iniziativa che torna a proporre Arcibassa, con il patrocinio del Comune di Gussola. Si tratta di 4 in-contri che si terranno nella Sala Polifunzionale Gio-vanni Paolo II a Gussola alle ore 21. La prima serata è prevista venerdì 15 marzo, quando sarà presente Piero Del Giudice, autore de “Il sangue, la roba. Il coltello del nazionalismo e il sacco dei Balcani”. Del Giudice è critico e storico dell’arte e insegna lettera-tura italiana, è giornalista e scrittore e fu corrispon-dente nella Sarajevo assediata. I successivi appun-tamenti si terranno il 22 marzo, il 15 e il 26 aprile.

di Giovanni Gardani

uella che sembrava ini-zialmente una missione impossibile, alla fine di-venta realtà e dà nuova linfa ad una festa che fa

già venire l’acquolina in bocca. La Festa del cibo da strada diviene uffi-cialmente Festa dell’Europa, dopo la concessione da parte sia dell’Efsa (Autorità per la Sicurezza del Cibo con sede a Parma) sia della Com-missione Europea (che per l’Italia ha sede a Milano) del patrocinio per l’evento in programma dal 9 al 12 maggio. Proprio dalle pagine del Pic-colo annunciammo in anteprima, due mesi fa, la volontà da parte di alcuni commercianti casalesi, di dare vita alla piazza Garibaldi di Casal-maggiore con una nuova iniziativa, che segue gli eventi estivi della Festa della Zucca (settembre 2012) e di Chocomoments (ottobre 2011 e bis nell’ottobre 2012).

Dopo diverse trattative e non po-co lavoro, l’ufficialità del patrocinio, passata anche dalla giunta comuna-le di giovedì scorso, apre le porte a nuove chance e soprattutto spalan-ca il cancello della visibilità su Casal-maggiore: la richiesta di patrocinio, firmata dal sindaco Claudio Silla e dal vicepresidente della Provincia di

Cremona Federico Lena, ha trovato una sorta di pass-partout e di regia oscura anche in Giancarlo Belluzzi, casalese doc che, come noto, lavora all’interno dell’Efsa di Parma con ruoli di responsabilità.

Il patrocinio, in sé, non porta age-volazioni economiche dirette o finan-ziamenti di alcun tipo, ma in verità può favorire eventuali sponsor che sarebbero senza dubbio più invoglia-ti a investire nell’iniziativa.

La Festa dell’Europa renderà Ca-salmaggiore una vera e propria se-zione staccata di Parma, tanto che il calendario della città ducale, dove la festa si organizza da ormai un lustro, prevederà l’uscita “esterna”, di quat-tro giorni, nel comune maggiorino.

L’intenzione è di incentrare il cuo-re dell’evento su piazza Garibaldi, come giusto che sia: sarà allestito un

grande telone sulla scorta di quanto già avvenuto per la Festa della Zucca e sarà attivato un servizio cucina comprensivo di sei pasti: quattro ce-ne, da giovedì a domenica, e due pranzi (sabato e domenica). La cuci-na italiana non mancherà mai, le cu-cine europee saranno invece a rota-zione. Niente concerti musicali, con-trariamente a quanto si era stabilito inizialmente, ma un convegno sull’alimentazione con i massimi esperti europei in materia, da tenersi presso il teatro comunale. Saranno inoltre coinvolte le scuole.

Non mancheranno i vip: tra i nomi più certi (ma manca per tutti il nero su bianco e solo nei prossimi giorni sarà reso noto il programma ufficiale della quattro giorni) quello di Spyros Theodoridis, vincitore della prima edizione di Masterchef Italia, che

rappresenterà la Grecia. Ma non sarà l'unico chef di fama internazionale.

Da contraltare, Casalmaggiore perderà, sempre a maggio, la Mille Miglia, che dal 2010 al 2012 era pas-sata sul Listone: il comune maggiori-no cede l’ideale testimone a Viada-na, dove la Mille Miglia passerà, per la prima volta nella sua storia, da piazza Matteotti. Questo perché la “corsa più bella del mondo” seguirà un percorso ad hoc che porterà soli-darietà ai paesi terremotati, taglian-do fuori città come Reggio Emilia e Parma e passando da Mirandola, Novi di Modena, Moglia, Brescello e, appunto, Viadana. I casalesi potran-no comunque ammirare la Mille Mi-glia dal cosiddetto “stradone”, ossia dalla provinciale Asolana, dove le auto storiche passeranno tra le 18 e le 22 circa del 18 maggio.

QA sinistra la Mille Miglia arriva sul Listone di Casalmaggiore. A destra lo chef Spyros Theodoridis, vincitore del 1° Masterchef

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Bar Giulia angolo Conad CasalmaggioreGR2 di Rivieri Gianfranco via Guerrazzi 4 CasalmaggioreFermata KM Polo Romani via Trento 20 CasalmaggioreVia Pascoli via Giovanni Pascoli 28 CasalmaggioreSportime via E. Fermi 19 CasalmaggioreBar Barracuda via Martelli 2 CasalmaggiorePortici del Municipio piazza Garibaldi CasalmaggioreBar Italia piazza Garibaldi CasalmaggioreFarmacia Comunale piazza Garibaldi CasalmaggioreBar Tavola Calda Centro Commerc. Padano CasalmaggioreDistrib. carburante ENI via Repubblica rotonda Diotti CasalmaggioreDistr. carburante Ariete via Repubblica 76 CasalmaggioreRist. Pizz. Piccolo Paradiso via Molossi 47 VicobellignanoCartoleria via Dante Alighieri 9/B VicobellignanoCartol. Tabacch. Campanini via Manzoni 39/B VicomoscanoAlim. Tabaccheria Vicini via Gioberti 74 QuattrocaseCartoleria Giamei via Nicolò Tommaseo 101 CasalbellottoAlim. Tabacch. Tosi Remo via Canzio 100 RoncadelloBar La Nuova Luna via Roma 7 Torricella del PizzoPortici del Comune piazza Italia Scandolara RavaraPortici via Mazzini 3 CastelponzoneCaffè Roma via Giuseppina 97 Solarolo RainerioEdic. Tabacch. Camozzi via Matteotti 113 San Giovanni in CroceEdic. Tabacch. Lorenzini via Giuseppina 103 Cingia de' BottiBar Time Out via della libertà 46/b Martignana di PoSido Café via Bardellina Martignana di PoFermata KM piazza Comaschi GussolaTabaccheria Venturini via Roma 93 Gussola

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di Federica Ermete

a Stagione di prosa del Teatro Ponchielli prosegue con la messa in scena di un grande classico. Martedì 12 e mercoledì 13 marzo,

sempre alle ore 20.30, Fondazione Teatro Stabile di Torino e Teatro Stabile del Veneto “Carlo Goldoni” sono protagonisti di “Macbeth” di William Shakespeare (traduzio-ne di Nadia Fusini). Dopo la fortu-nata regia lirica del “Macbeth” di Giuseppe Verdi, opera allestita nel 2008 proprio al Teatro Ponchielli, il regista Andrea De Rosa torna ad affrontare la tragedia più breve di Shakespeare scegliendo due inten-si interpreti per le parti principali: Frédérique Loliée, sua attrice predi-letta, e Giuseppe Battiston, talento cinematografico e teatrale. Macbeth è uno dei personaggi più attuali del corpus shakespeariano, perché ci pone una domanda inquietante e senza tempo: chi può dire cosa si

nasconde sotto il volto di un uomo? Questa tragedia dolorosissima sulla banalità del male prefigura, ha det-to il regista, «il funzionamento di ciò che molto tempo dopo chiamere-mo inconscio e ci racconta il peri-colo mortale che si nasconde dietro

l’espressione dei nostri desideri più profondi». De Rosa ha poi afferma-to: «Quando, nel 2008, ho lavora-to alla messa in scena dell’opera di Giuseppe Verdi, Macbeth, mi torna-va spesso in mente la frase di un filo-sofo che diceva che, tra tutti i mali,

il peggiore che si possa immaginare è quello che i nostri desideri si avve-rino. Ho capito il senso di questo paradosso solo di fronte a Macbeth. Quello che le streghe gli rivelano, è il suo desiderio più nascosto e incon-fessabile. Il suo tragico destino è legato indissolubilmente all’avverar-si di quel desiderio. Lontano da qua-lunque anacronistica tentazione psi-canalitica, penso che sia lì, nel dire i propri sogni e desideri, che il lato oscuro di Macbeth prende forma (nella raffinata indagine psicologica medievale si fa chiaro che nei sogni non si agisce, ma si viene agiti). E’ lì che il lato più misterioso dell’esi-stenza si affaccia, in forma di visio-ne, di felicità, di terrore». Quella di Macbeth e della sua Lady potrebbe essere una storia attuale, di persone normali responsabili di gesti crudeli e criminali, una storia di lucida fol-lia dove la violenza è quasi un atto ludico. De Rosa rilegge così questa tragedia, in chiave psicologica, alla ricerca delle ragioni del male.

L

Prosegue la rassegna “Fede ed etica” con cui Cremona rende omaggio a Don Primo Mazzolari. Lunedì 11 marzo alle ore 17.30, presso la libreria Cremonabooks, il professor Giorgio Vecchio, ordinario di Storia contem-poranea all’Università di Parma e presidente del Comitato scientifico della Fondazione Mazzolari di Bozzolo, tiene la conferenza “Chi non sa apprendere, non sa insegnare”, in cui viene presentato un testo edito da La Scuola: “Mazzolari, un formatore di coscien-ze”. Nell’anno in cui la diocesi di Cremona

riflette sulla scuola e sul tema educativo, ec-co un prezioso contributo di don Mazzolari alla causa. Si tratta di alcuni inediti. Per la prima volta, uno dei più esperti conoscitori del pensiero di don Primo ricostruisce il rap-porto del parroco di Bozzolo con il mondo della scuola. L’occasione di conoscere e leg-gere don Primo è sempre preziosa; la sua città ne riconosce la statura umana e cristia-na. Per molti può essere un approfondimen-to, per tanti un invito alla lettura e, per qual-cuno, un primo e fecondo incontro.

di Federica Ermete il peggiore che si possa immaginare

La tragedia di Macbeth rivisitata al PonchielliUno dei capolavori di Shakespeare in scena martedì e mercoledì sera con la regia De Rosa

&&&Cultura SpettacoliDomenica 10 marzo alle ore 18, al Teatro

Sociale di Soresina, l’incontro “Rock’nroll is back” ci fa intraprendere un viaggio nella musi-ca degli anni ’50 e ’60, attraverso brani che hanno reso indimenticabile quel periodo. Al

microfono Alex Ristori, crooner italiano che riporta sul palco la stessa intensità e le stesse sonorità dei mitici Sixties; al suo fianco la band The Portofinos con la quale, dal 2011, è in tour in Italia e all’estero.

Un viaggionella musicadel passato

RASSEGNA

“Fede ed etica” parla di Don Mazzolari

Stasera alle ore 21, la Compagnia Sandro Lombardi si esibisce al Teatro Comunale di Casalmaggiore con “Un amore di Swann” di Marcel Proust (traduzione di Giovanni Raboni), per la regia di Federico Tiezzi. Parte essenziale del primo volume della ricerca del tempo per-duto, “Un amore di Swann” è un romanzo nel romanzo e pare pensato anche come “dramma” di grande e tra-gicomica teatralità. Tre i personaggi principali Charles Swann, ricco ed elegante uomo di mondo, Odette de Crecy, bella cortigiana raffinata e opportunista per la quale l’uomo perde la testa e infine Madame Verdurin, ricchissima e snob, a capo di un salotto nel quale nasce-rà l”amore tra Swann e Odette. “Un amore di Swann” è la storia di un tormento, di un amore che diventa osses-sione, malattia, rovina, ambientato nella Parigi della mondanità di fine Ottocento. Intorno alle vicende di que-sta liaison si muove un mondo che pare collocarsi tra Balzac e Molière: i Verdurin, prepotenti e incolti, l’insipi-do dottor Cottard, il pittore presuntuoso Biche, la zia di una pianista ex portinaia, l'accademico Brichot... Swann, avvezzo a frequentare il più bel mondo parigino, pur di vedere Odette, che è habituée del salotto Verdurin, si abbassa a entrare in relazione con questi oscuri perso-naggi e a mendicare i loro inviti. La passione che divora Swann è il tema di questo spettacolo: amore come ge-losia, tradimento, ansia, angoscia, solitudine, ma anche gioia di possesso, condivisione e forza sensuale. Insom-ma, “Un amore di Swann” offre la possibilità di una drammaturgia asciutta e tagliente, spumeggiante di toni comici e drammatici, dolenti e ferocemente ironici.

“Un amore di Swann”stasera a Casalmaggiore

I protagonistidella tragedia

Nuovo appuntamento con la rassegna “Audizioni al museo”, promossa dall’assessorato alle Politiche Culturali, Commerciali ed al Turismo del Comune di Cre-mona, dalla casa editrice Cremo-nabooks e dalla Fondazione Antonio Stradivari, che regala un’altra emozionante magia, per-mettendo di ascoltare violini e viole costruiti in città quattro secoli fa dalla famiglia Amati. Domani alle ore 11, nella Sala San Domenico del Museo Civico, si esibisce Anna Serova (nella foto) che imbraccia la viola “Stauffer” costruita nel 1615 da Antonio e Girolamo Amati. La musicista, che si annovera tra i migliori talenti laureati dalla Accademia Stauffer,

è ora un’affermata protagonista del concertismo internazionale. Allo stesso tempo, in piacevole sinestesia, si ha la possibilità di apprezzare, insieme al suono,

l’elegante bellezza dello strumen-to: dalla compostezza del profilo della viola “Stauffer”, costruita da Girolamo nel 1615, emerge un segno di modernità.

Esibizione musicale di Anna Serova “Audizione al museo” propone uno dei migliori talenti dell’Accademia Stauffer

Ultimo appuntamento con la rassegna “Il Ponchielli per i piccoli”. Domani pomeriggio alle ore 16, la com-pagnia Lato Parlato-Claudio Milani porta in scena “Bu!”, di e con Claudio Milani. “Bu!” è una divertente storia di paura raccontata da un attore… e da una porta. La porta è un confine che separa il Bosco Verde dal Bosco Nero. Protagonista è il piccolo Bartolomeo che, accompagnato dall’inseparabile copertina, affronta le creature del Bosco Nero, fino a sconfigger-le. Divertente e rassicurante come una filastrocca, lo spettacolo racconta le paure tipiche dei bambini per far comprendere loro che esse sono patrimonio di tutti e che, con un po’ di coraggio, si possono sconfiggere e dimenticare. “Bu!” insegna che le paure si superano e che ridere, a volte, è l’arma migliore.

“Bu!” in scena per i più piccoliDomani pomeriggio appuntamento al Ponchielli con una divertente storia di paura

Page 23: Il Cremasco 9 marzo 2013

Presso la biblioteca civica di Cre-ma in via Civerchi 9, giovedì 14 marzo alle ore 20.45 si terrà la presentazione ufficiale del nuovo romanzo di Anto-nio Grassi dal titolo “Vernice fresca”, edito dalla Libreria Dornetti di Cre-ma. La presentazione si avvarrà del coordinamento di Francesca Moruz-zi, direttrice della biblioteca, della par-tecipazione di Hans Tuzzi bibliofilo e scrittore e dell’attore Luciano Bertoli che leggerà alcuni passi del romanzo scelti da Nuvola de Capua. Il roman-zo è costruito sul dramma di un attac-co biologico che è devastante quanto quello nucleare. Antonio Grassi, gior-

nalista e scrittore è al suo 4° roman-zo e ci ha dichiarato: «Tra i romanzi che ho scritto, “Vernice fresca” è stato quello più impegnativo. E non saprei come classificarlo. Definirlo un gial-lo è riduttivo. Inserirlo tra le spy sto-ry, eccessivo. E’ la storia di un ultra-cinquantenne che fa i conti con il pas-sato e si trova al centro di un intrigo internazionale. E’ una riflessione su un pericolo sottovalutato - guerra biolo-gica e bioterrorismo - e sul rapporto scienza e industria. Mi è costato molta fatica e spero che il risultato ottenuto sia pari allo sforzo profuso, ma questo saranno i lettori a stabilirlo».

l gruppo musicale storico degli “Area” a Crema sul palcoscenico del Tea-tro San Domenico mercoledì 13 mar-zo alle ore 21 per un concerto “data zero” prima di dare inizio ad un nuo-

vo tour. Gli “Area” - Patrizio Fariselli piano-forte e tastiere, Paolo Tofani chitarra, live electronics e voce, Ares Tavolazzi contrab-basso e basso elettrico, Walter Paoli bat-teria - saranno presenti a Crema dal gior-no prima, martedì 12 marzo, quando alle ore 18 terranno un incontro-master aperto agli studenti di musica, ma non solo, nel-la sala Cavalli dell’Istituto musicale Folcio-ni. Durante l’incontro si tratterà il tema di come nasce un brano musicale. Tornando

al concerto di mercoledì, gli “Area” costitu-iscono uno dei gruppi musicali italiani che hanno segnato significativamente le vicen-de musicali degli anni settanta (nel 1972 con la voce di Demetrios Stratos) e la cui influenza è arrivata fino a noi. Hanno ripre-so da qualche tempo, dal 2010, l’attività concertistica (tre degli attuali componenti il gruppo sono attivi fin dall’inizio) con rinno-vato successo per una musica che per stile e linguaggio, non conosce tramonto. Infat-ti, ora nei loro concerti non c’è solo la loro musica tradizionale ma anche l’eco preci-sa dei rispettivi percorsi musicali intrapre-si dopo la fine della loro prima esperienza.

Tiziano Guerini

Anche se è stata inaugurata la scorsa settimana, è ancora pos-sibile ammirare i bei quadri di Angelo Basani e i magnifici dipinti a china di Matteo Farina: la mostra dei due artisti chiude, infatti, domenica 17 marzo. Angelo Basani da Capralba è noto a Crema per aver esposto in altre occasioni i suoi quadri; in questi anni però la sua pittura ha raggiunto un livello di qualità veramente apprezzabile. «Pittura estremamente sprizzante in luminosità a simboleggiare una libertà d’esecuzione, di spazio, luce, trasparen-za e colore assai vicino a trasfigurare il disegno di bellezza in infi-nito tempi di eterni presente», così la motivazione per il suo premio alla Biennale di Venezia nel 1999.

«Pittura vibrante e piena di emotività, ricca di istinto e di imme-diatezza», così veniva definita in occasione del premio S. Ambrogio d’oro nel 2001. In esposizione anche alcuni quadri del giovane artista di Pontevico, Matteo Farina che è alla sua prima mostra pubblica: che Crema gli porti fortuna!

In mostra fino al 17 marzole opere di Basani e Farina

Gli storici “Area” si esibiscono live a teatroMercoledì sera sul palco del San Domenico la “data zero” del tour della band

I

In biblioteca la presentazionedel romanzo “Vernice fresca”

Gli “Area”

Venerdì 15 marzo alle ore 21 il Teatro San Domeni-co di Crema presenta la rappresentazione “Idoli”. Oltre ai vecchi vizi capitali il nostro tempo ne ha prodotto altri ugualmente drammatici come la spudoratezza, il confor-mismo, il consumismo, la sessomania, con tutte le loro deformazioni della natura umana. Una società alla deri-va che produce individui sconcertati, senza interessi, con apatia morale, noia di vivere, frustrazioni e rabbia. Questa commedia nera, sullo sfondo del degrado sociale, pre-senta come interpreti una coppia, una famiglia, un nipo-te e un nonno. Nessuno è in salvo: intreccio divertente e osceno nel medesimo tempo. Con Gabriele De Luca (anche regista), in scena Giulia Maulucci, Valentina Picel-lo, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi.

Rappresentazione “Idoli”venerdì al San Domenico

Cultura&Spettacoli Sabato 9 Marzo 201323

Domani alle ore 17 nella Sala Pietro da Cemmo del Centro culturale S. Agostino (nella foto), a cura dell’as-sociazione “Le Assonanze” di Crema, il Quartetto De Visèe proporrà l’integrale dei Quattro Quartetti che Mozart scrisse per questa formazione: flauto, violino, viola, vio-loncello. Interpreti: Stefano Donarini flauto, Elena Marazzi violino, Alberto Simonetti viola, Marco Ravasio violoncel-lo. Questo concerto ha segnato un anno fa il debutto del gruppo che da allora si è affermato prepotentemente nel-la vita musicale cittadin,a tanto da progettare a medio e lungo termine una ricca attività concertistica.

Il Quartetto De Visèedomani suona Mozart

“La chitarra romantica”, così Simone Bellucci ha voluto intitolare il concerto che tiene domani alle ore 17.30 pres-so la sala Bottesini del Teatro San Domenico di Crema. Il chitarrista cremasco è docente all’Istituto musicale Folcio-ni di Crema e prosegue la felice iniziativa dei docenti del “Folcioni” in concerto perché, come ha ribatito il direttore dell’Istituto musicale Alessandro Lupo Pasini, «gli inse-gnanti del Folcioni sono anche degli ottimi concertisti». Simone Bellucci ha confermato la circostanza che è bello mostrare agli studenti come il lavoro degli insegnanti sia il

risultato di un’attività concertistica: «Chi non sa suonare non sa insegnare!». Il concerto (10 € ridotto, 7 €) prevede l’esecuzione di tre brani di autori di musica per chitarra classica del periodo romantico: Fernando Sor nato a Bar-cellona, vissuto a Parigi fra il ’700 e l’800 (brano in esecu-zione Fantasia elegiaca op.59); J. Kaspar Mertz nato a Bratislavba e vissuto a Vienna nell’800 (verranno eseguiti i tre Notturni, op. 4); infine il compositore ceco W. Ma-tiegka, anch’egli vissuto a Vienna nell’800 verrà eseguita la seconda delle sue due Suonate per chitarra sola.

musica

La chitarra romantica di Simone Bellucci in concerto

aFTERHOuR

Non può che aprirsi in rosa questo fine setti-mana dedicato alle donne, con l’appuntamen-to di sabato sera al circolo Arci di Cremona: sul palco, a partire dalle 22, Nadia and the Rab-bits, che presenterà dal vivo l’album “Nobles-se Oblique”. Poliglotta nella vita e nella musi-ca, Nadia von Jacobi fa confluire nei suoi bra-ni mondi e tradizioni sonore di diversa prove-nienza, amangamandole per dare vita ad un’af-fascinante universo musicale immediatamen-te riconoscibile. Musica garage e sonorità vin-tage sono invece protagonisti del sabato sera al Baciccia di Piacenza, con il ritorno del duo

che dal 2003 continua a raccogliere consensi crescenti in tutta Europa: i Mojomatics presen-teranno dal vivo i brani del più recente album, “You are the reason for my troubles”.

Continuano i festeggiamenti per i vent’anni di carriera dei Sud Sound System, che saba-to calcheranno il palco dell’Alcatraz di Milano per una serata che ripercorrerà le tappe fonda-mentali di questi due decenni in musica, con alcune anticipazioni del nuovo album di pros-sima pubblicazione. Se l’intenzione è quella di fare un tuffo nel passato del rock, l’appunta-mento è, sempre per sabato sera, al Bloom di

Mezzago con il live set dei Monokings. Il quar-tetto propone un rockabilly duro e puro, fedele alle sue origini e libero da tutti gli stereotipi che ha man mano incorporato negli anni successivi alla sua nascita. Da segnare in agenda, per tut-ti gli amanti del teatro, un importante ritorno a Cremona: quello di Stefano Cenci e del labora-torio teatrale che l’attore terrà presso il Centro per le famiglie di Largo Madre Carelli il 16 e 17 marzo. Per informazioni e prenotazioni (l’even-to è a posti limitati) è possibile contattare l’in-dirizzo email [email protected]

Martina Pugno

Nadia and the Rabbits e i suoni del mondoFine settimana di musica vintage con i Monokings al Bloom di Mezzago

Programmazione settimanale

Tratto dall’omonimo libro dell’autore russo Nicolai Lilin, che scrive in lingua italiana, Educazione Siberiana è l’ultimo lavoro cinematografico del premio Oscar Gabriele Salvatores ambientato nell’ex Unione Sovietica. Kolima è un giovane appartenente al povero ma po-tente clan criminale dei Siberiani la cui vita verrà segnata dall’educazione di Nonno Kuzja, capo ispiratore e indi-scusso dei criminali.

Con quest’ultima pellicola, Salvato-res prosegue il suo filone di adattamen-ti letterari per il grande schermo - ricor-diamo Io non ho paura e Come Dio Comanda di Niccolò Ammaniti - portan-do al cinema uno degli scrittori che in Italia sta riscuotendo enormi consensi e successi. Primo di quattro romanzi,

Educazione Siberiana, il film, racchiude, per ovvi motivi di tempo, tutta la biogra-fia dell’autore, mischiando il più delle volte storie e fatti narrati scanditi diver-samente sulla carta stampa. Al di là di questa prima e, inevitabile, delusione, Salvatores pecca, però, di scarsa origi-nalità nell’adattamento cinematografi-co, conferendo una tediosa linearità al film che anche per chi è all’oscuro dello svolgimento della storia, sono facilmen-te prevedibili battute e “mosse” dei per-sonaggi. Un film drammatico che man-ca però di trepidazione e della stessa drammaticità che solo l’interpretazione superba dell’istrionico John Malkovich consente un timido e veloce applauso al termine della proiezione.

Federica Palmisano

Durata: 110 minuti.Cast: Arnas Fedaravicius,

Vilius Tumalavicius,John Malkovich.

ciNEma Programmazione settimanale L’educazione siberiana di Lilin nella pellicola di Salvatores

Il talento di John Malkovich risolleva le sorti di una trama senza mordente

Regia: Gabriele SalvatoresGenere: drammatico

Simone Bellucci

CremonaSpaziocinema Cremonapo (0372-803674)www.spaziocinema.info• Spring breakers• Il lato positivo• Educazione siberiana• Tutti contro tutti• Upside Down• Anna Karenina• Il grande e potente Oz 3D• Pinocchio• Ci vuole un gran fisico

Chaplin (0372-453005)• Argo

CremaPorta Nova (0373-218411)www.multisalaportanova.it• Upside Down• Il lato positivo• Il grande e potente Oz 3D• Educazione siberiana• Anna Karenina• Pinocchio• Spring Breakers

Over 60• The sessions

pieve fissiragaCinelandia (0371-237012) www.cinelandia.it• Amiche da morire • Ci vuole un gran fisico • Educazione siberiana• Il Grande e Potente Oz • Il principe abusivo• Non aprite quella porta 3D• Upside Down

Page 24: Il Cremasco 9 marzo 2013

di Laura Bosio

ono sempre più numerosi i bambini che soffrono di disturbi specifici di lin-guaggio (Dsl); disturbi che molto spesso vengono trascurati o sottova-lutati e che si manifestano nei bam-

bini in assenza di altri disturbi specifici (co-gnitivi, sensoriali o relazionali), attraverso con un ritardo nella comparsa delle prime parole, nel mancato o alterato sviluppo della compe-tenze fonologiche. «Si tratta di bambini con un buon livello cognitivo e intellettivo, che pe-rò hanno difficoltà di linguaggio e espressio-ne, con conseguenti difficoltà relazionali» spiega la dottoressa Maria Gardinazzi, logo-pedista dell'unità operativa di neurologia dell'Ospedale di Cremona. «Si verifica, in so-stanza, uno sfasamento delle tappe evolutive del linguaggio. Sono quindi bambini che fati-cano a raccontare e a farsi capire».

Quali sono le cause di questo disturbo?«Può esserci una familiarità, e il disturbo si

presenta più frequentemente nei maschi, ri-spetto alle femmine. Tuttavia il disturbo può non essere legato ad altre patologie».

Che ripercussioni possono avere tali di-sturbi?

«Qualunque disordine del linguaggio e/o della parola può infatti avere effetti importanti sul comportamento del bambino, sulla capa-cità di relazionarsi con gli altri e sulle abilità fu-ture curriculari. Più presto queste difficoltà vengono riconosciute prima è facile porvi ri-medio e far si che abbiano minori influenze du-rante gli anni futuri».

Quanto è importante allora un'interven-to tempestivo?

«Moltissimo, perché prima si interviene e migliori sono i rislutati di una eventuale tera-pia. In alcuni casi il problema può regredire completamente. In altri può sfociare in difficol-tà dell'apprendimento, e questo porterà alla necessità di seguire il bambino anche in fasi successive».

Quando il genitore deve consultare uno specialista?

«Teoricamente si conoscono le varie tappe dello sviluppo linguistico e l’età media in cui vengono raggiunte, ma, l’età esatta in cui il singolo bambino le raggiungerà può variare molto, e ciò dipende dalle abilità innate del bambino ma anche dalla realtà linguistica in cui è immerso. Questo fa si che sia difficile prevedere con certezza come procederà lo sviluppo linguistico di un determinato bambi-no. Vi sono, tuttavia, alcuni fattori di rischio che, se presenti nella fasci di età tra i 18 e i 30 mesi, fanno ipotizzare un possibile ritardo di linguaggio futuro, essi sono: basso livello di comprensione linguistica: la comprensione del linguaggio parlato è un’abilità che general-mente precede la capacità di esprimersi; un ri-dotto uso della gestualità; velocità dei pro-

gressi nello sviluppo del linguaggio: amplia-mento progressivo del vocabolario, comparsa di strutture frasali via via più complesse, etc».

Qual è l'approccio terapeutico?«Se si tratta di bambini in fase precoce, può

bastare fornire ai genitori alcuni consigli per stimolare in maniera adeguata il linguaggio del bambino, favorendo le sue manifestazioni lin-guistiche, oppure si può provare a iniziare una terapia logopedistica. Nei ritardi più importan-

ti la terapia è invece d'obbligo».In cosa consiste tale terapia?«Innanzitutto il logopedista deve prendere

confidenza con il bambino, e questo è il com-pito più difficile. Per il resto le sedute si svol-gono insieme ai genitori, che dal logopedista apprendono il corretto approccio con il bam-bino. Buona parte della terapia si svolge attra-verso il gioco, che è lo strumento migliore per coinvolgere il bambino».

E’ importante intervenire precocemente. Spesso può essere utile una terapia logopedistica

SDisturbi del linguaggio, cosa fare

Salute24 Sabato 9 Marzo 2013

CUP Centro Unificato di PrenotazioneDove: padiglione n. 12, a fianco del

Centro Prelievi, prospiciente Largo PrioriOrari di apertura al pubblico:

lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato,

il sabato dalle 8.00 alle 12.00;Prenotazioni telefoniche: è possibile

telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00.

PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP

Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi

come indicato di seguito:

ANATOMIA PATOLOGICAsecreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati)

Dove: Poliambulatori, piano Terra.Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare

contattare la segreteria dell’Anatomia Patologi-ca dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00.

Consegna campioni istologici e citologiciLa consegna dei campioni citologici urinari è

prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30;

per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto).

RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra).

TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde

Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax.

Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00.

Tel: 0372 405760. Angiografia

Le prenotazioni vanno effettuate di persona.Orario: da lunedì a venerdì

dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367.

SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo

biennale Asl Cremona (45-69 anni)Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata

al CUP dell'Asl 800 318 999.Prestazioni con carattere di urgenza,

risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografieDove: piano 1, corpo M.

Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614.

Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata

di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612.

RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o

ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso)

corpo M, monoblocco ospedaliero.Orario:da lunedì a venerdì

dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485.

MEDICINA DEL LAVORO:Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10

Impegnativa del medico curante.Allergologia per sospetti professionali

Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente

presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì.

Visite specialistiche di medicina del lavoroTel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, d

alle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico

di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

CENTRO DIABETOLOGICODove: piano 6, corpo H (lato destro),

monoblocco ospedaliero.Orari: da lunedì a venerdì

dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento

diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening

delle complicanze croniche).Per le prime visite è preferibile che

la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente

da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715.

CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia

o dello specialista.Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale.

Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30.

Telefono: 0372 405663 - 0372 405452

CENTRO EMOSTASI E TROMBOSIMonitoraggio delle terapie anticoagulanti.

previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663.

Dove: Presso la palazzina del CupOrario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì.

CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIADove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10

Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante.

Le prenotazioni vengono effettuate telefonando allo 0372 408178

da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00; oppure personalmente

presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00.

IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE:

Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi

emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico.

Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461

dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì

GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco

ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783

da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30.

MEDICINA LEGALEPrenotazioni presso Direzione Medica di Presi-

dio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200.

PSICOLOGIADove: settimo piano a sinistra.

Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente

agli stessi orari al numero 0372 405409.

ONCOLOGIA MEDICADove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00.

Tel: 0372 405248.

TERAPIA DEL DOLOREDove: palazzina n. 9 La prenotazione

può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330

dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare

lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero

di telefono: al più presto sarete richiamati.

GLI ORARI PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA

1) Attenzione all’ambiente: il vostro bambino può essere facilmente distrat-to, è quindi necessario creare un ambien-te favorente la comunicazione in cui rumori e luci siano controllati e tutti i possibili di-strattori eliminati.

2) attenzione alla postura: cercare la po-stura che consenta al vostro bambino la massima stabilità e controllo visivo; que-sta attenzione permette uno scambio co-municativo sereno.

3) attenzione al contatto oculare: cer-cate e mantenete il contatto oculare con il vostro bambino.

4) attenzione all’ alternanza: i turni co-municativi devono essere rispettati.

5) attenzione al tempo: il vostro bambi-no ha bisogno di tempo per programma-re la risposta, non incalzatelo con continue domande, aumentereste solo la confusio-ne. Dategli il tempo per pensare ed orga-nizzare la risposta.

6) attenzione alla comunicazione: utiliz-zare tutti i canali comunicativi e le strategie comunicative più adatte per il vostro bam-bino; la comunicazione non è solo verbale, sfruttate anche il canale mimico-gestua-

le, leggete negli occhi del vostro bambi-no quello che sta cercando di dirvi e non prestate attenzione esclusivamente ai suo-ni che emette. Le strategie comunicative sono tante: fatevi guidare dagli specialisti nella scelta di quella più adatta e sentita dal vostro bambino.

7) attenzione alla disconferma: non fi n-gete di aver capito, date chiari feed back al vostro bambino rispetto alla non compren-sione del messaggio, guidandolo e aiutan-dolo nella riformulazione del messaggio.

8) attenzione alla conferma: verbalizza-te in modo corretto ciò che avete capito dal vostro bambino ed aspettate una sua conferma.

9) attenzione all’iniziativa comunicativa: la comunicazione ha inizio e si sviluppa se c’è intenzionalità e volontà a comunicare; sfruttate tutte le situazioni motivanti per in-serire il bambino in un circolo comunicati-vo oppure ponente il bambino in situazioni di scelte motivanti.

10) attenzione al linguaggio: usate un linguaggio adeguato al livello del bambino; un bambino che non parla non è sempre un bambino che non capisce.

10 regole per una buona comunicazione genitori-figli

Gentilissima Dottoressa ho sentito parlare di Musicotera-pia. Vorrei capire di cosa si tratta e se è consigliabile per mio figlio di 7 anni che, a detta dell’insegnante, ha problemi a relazionarsi con i suoi compagni.

Giusy

La musicoterapia è una tecnica che non insegna a suonare uno strumento oppure a cantare ma utilizza la musica come mez-zo, viene utilizzata in diversi contesti e può essere riabilitativa, dove esiste una fragilità già diagnosticata da uno specialista, oppure può essere preventiva. Per il suo bambino la musicotera-pia può essere un’opportunità per conoscere meglio se stesso, cioè la propria identità sonoro/musicale e quella delle altre perso-ne. Spesso vengono attivati percorsi di musicoterapia nelle scuole proprio per facilitare positive relazioni sociali tra pari. Nel caso di suo figlio, non mi specifica se i problemi evidenziati dall’insegnante riguardano l’aggressività nel rapportarsi con i compagni oppure l’insicurezza, la timidezza o quale altro com-portamento il bambino assume in classe. Attraverso la musica ed il percorso con il musicoterapeuta, comunque, suo figlio può imparare a riconoscere e a superare le proprie difficoltà, può es-sere aiutato nel costruire relazioni più significative ai fini di mi-gliorare la qualità della vita.

A cura della dottoressa Mirta Salvoldi, Musicoterapeuta

STUDIO ASSOCIATO DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE E PSICOLOGIA di DOTT. LOCCI GRAZIELLA, DOTT.BARBIERI MICHELA & ASSOCIATI

Orari: Lun-ven:15.30-19.30 - Sab: 9.30-12.30/ 14.00-19.00 tel 0372 429208 Castelverde (CR) Via Manzoni 12 - Loc. Castelnuovo del Zappa

Tel. 0372 429208 - mail: [email protected]

di Ermanna Allevi Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA)

Se l'arrivo della primavera irrita stomaco e mucose, esi-ste un prodotto disinfiam-mante? Grazie Lory

Il cambio di clima "stressa"

gli anticorpi e può scatenare l'ansia che spesso si traduce in una irritazione delle mucose. C'è una piccola pianta cespugliosa con foglie verde-scuro lunghe e sottili, simili a quelle del salice, si chiama: CROWEA SALIGNA, diffusa sulle coste dell'Australia sudorientale, ha grandi fiori co-lor rosa corallo, con petali di-sposti a forma di stella. Con queste corolle viene preparata Crowea, un'essenza floreale dalle proprietà rilassanti e cal-manti per corpo e mente. Il rime-dio è indicato per le persone che somatizzano sullo stomaco e sull'apparato gastrointestinale le inquietudini, le paure e lo stress e tendono a manifestare distur-

bi digestivi come acidità di sto-maco, gastriti, digestione diffici-le, malassorbimento, ecc. Gra-zie alla sua azione distensiva,Crowea aiuta a dimi-nuire l'ansia e permette di mi-gliorare la funzionalità dell'appa-rarìto digerente, regolando gli squilibri causati da iper o ipo-produzione di acido cloridrico. L'essenza viene inoltre utilizzata come coadiuvante in caso di asma: favorisce il miglioramento degli spasmi bronchiali e la con-trattilità del diaframma e dei mu-scoli intercostali. Di largo uso anche con i bambini , nelle loro manifestazioni di paura o ansia espressa con mal di pancia , nausea o vomito. Crowea scio-glie la loro ansia e previene crampi e mal di pancia di origi-ne nervosa.Un vero toccasana per tutti gli stati infiammatori che riguardano l'apparato digestivo e respiratorio.

Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: [email protected] Oppure a: [email protected]

• Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.

Page 25: Il Cremasco 9 marzo 2013

di Giulia Sapelli

ppuntamento per vener-dì 15 marzo con la prima giornata dedicata alle con-sulenze gratuite sulle in-tolleranze alimentari, pro-

mossa dalla Farmacia Sagrada (a Crema) in collaborazione con il Cen-tro salute Raim.

«Da ormai cinque anni facciamo un test per le intolleranze alimentare de-cisamente innovativo, che si basa sui principi dell’agopuntura e che non prevede il prelievo nè di capelli nè di sangue - spiega il titolare della farma-cia, Luca Sagrada - Sempre più per-sone scoprono di soffrire di intolleran-ze alimentari ed esse possono dare numerosi disturbi. Anche per questo abbiamo deciso di avviare una colla-borazione con un dietista, che si oc-cupa di realizzare una dieta su misura che eviti i cibi a cui il cliente è intolle-rante. Con cento euro ci occupiamo di fare il test su 197 alimenti e forniamo una dieta personalizzata e fatta su mi-sura. Inoltre, dal 15 marzo, partirà uno sportello mensile di consulenze asso-

lutamente gratuite, strutturate come incontri brevi da una ventina di minuti, in cui sarà possibile parlare con il die-tologo, ricevendo consigli sui disturbi e ai problemi correlati all'alimentazio-ne. A volte basta molto poco eliminare tanti piccoli disturbi».

«Il mio compito sarà quello di parla-re con le persone dei disturbi che po-trebbero essere correlati a intolleranze alimentari: si tratta di problemi digesti-vi, intestinali, ma anche semplicemen-te l'emicrania. Problemi per cui magari non si riesce a individuare una causa, e che possono essere legati proprio all’alimentazione - spiega il dottor Da-miano Fugazza, dietista del Centro sa-lute Raim - Il test delle intolleranze dà la possibilitò di capire quali sono gli alimenti da evitare e io mi occuperò di evitare che i pazienti, nel cambiare ali-mentazione a causa dei cibi a cui sono intolleranti, non escludano principi nu-tritivi fondamentali. In base al sogget-to, studieremo insieme il regime ali-mentare più adeguato, magari senza eliminare del tutto l’alimento a cui è in-tollerante, ma riducendone al minimo il consumo. E’ un modo per accompa-

gnare le persone in un percorso di die-ta tutt’altro che semplice».

L’impatto con una dieta “anti-intol-leranze”, infatti, può essere decisa-mente forte, soprattutto se non si vie-ne seguiti accuratamente.

Per prenotare il proprio colloquio gratuito, nella giornata del 15 mar-zo, sarà possibile contattare il nu-mero 0373-74533 o chiederlo sul sito www.farmaciasagrada.it

AConsulenze sulle intolleranze alimentariL’iniziativa prenderà il via venerdì 15 marzo presso la Farmacia Sagrada a Crema. Colloqui gratuiti con il dietista

Si chiama Salvabi e si occu-pa del servizio a disbili, anziani e bambini: è l’associazione che da qualche mese ha aperto i bat-tenti anche a Cremona, in via Fa-bio Filzi 152. Si tratta di un’orga-nizzazione di volontariatofondata con lo scopo di sostenere le per-sone che si trovano in difficoltà fi-siche ed economiche, non solo a livello di servizi pratici, ma anche al fine di sostenere i diritti delle categorie più deboli. Essa è pre-

sente in Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna. «Tra i nostri fini - spiegano i responsabili territo-riali - c’è quello di attuare e sol-lecitare tutte le iniziative di pro-mozione umana e sociale rivolte all’inserimento degli invalidi civi-li e degli appartenenti alla terza età disagiata, di rappresentare e tutelare gli interessi morali e ma-teriali dei portatori di handicap e di collaborare con le autorità am-ministrative pedr la prevenzione

e assistenza sanitaria ed econo-mica degli associati». L’iscrizione all’associazione è gratuita per i portatori di disabilità. Essa mette a disposizione un servizio di tra-sporto gratuito con mezzi attrez-zati e non per facilitare lo sposta-mento nei vari centri terapeuti e ospedalieri. Si occupa altresì di assistenza alle persone totalmen-te disabili, da quella domestica a quella infermieristica, oltre alla semplice compagnia.

Servizio a disabili, anziani e bambiniAperta a Cremona una sede di Salvabi in via Fabio Filzi 52

Sarà in scena il 16 marzo alle ore 21, presso il Teatro Monteverdi (in via Dan-te, 149 Cremona) lo spettacolo dal tito-lo “Diamanti”, di e con Fabrizio Caraffini - Produzioni Teatro Itinerante.

L’evento, con il patrocinio e la collabo-razione del Comune di Cremona, sarà re-alizzato per sostenere e promuovere le attività di Anffas Cremona Onlus, asso-ciazione di volontariato che promuove e tutela i diritti dei disabili intellettivi e re-

lazionali e delle loro famiglie; opera per rendere concreti i principi delle pari op-portunità e della non discriminazione dei disabili intellettivi e relazionali e di quan-ti tutelano i loro diritti. Lo spettacolo è un

monologo sulla vita di ognuno di noi, un viaggio o per meglio dire una corsa tra le paure, le scoperte, la ricerca della felicità, un percorso tra noi e gli altri, noi e l’amo-re, noi e i sogni, noi e i nostri figli che sono

unici come diamanti, capaci di rifletterci luci mai immaginate e che ci si rivelano giorno per giorno in tutto il loro splendore

L’ingresso allo spettacolo è gratuito ma si consiglia la prenotazione.

“Diamanti”, di Fabrizio Caraffini, sarà in scena al Teatro Monteverdi sabato 16 marzo

Uno spettacolo a sostegno dell’Anffas

25

Sostenere la ricerca sulla sclerosi multipla (Sm) regalando gardenie per la festa della donna o, fino al 10 mar-zo, con l’sms solidale 45509. Queste le proposte di Aism in occasione del-la Festa della donna. Fino a domeni-ca 10 marzo, l’associazione sarà in 3.000 piazze italiane con 10mila vo-lontari che distribuiranno gardenie in cambio di una donazione minima di 13 euro. «Un evento - scrive l’Aism - che ha il profumo di un fiore e un messaggio di speranza voluto dalle donne per le donne: insieme per vin-cere la sclerosi multipla». I fondi rac-colti contribuiranno a potenziare lo studio della causa della malattia, la ri-cerca di cure risolutive e a migliora-re la qualità della vita dei oltre 65.000 malati. Fino al 10 marzo, inoltre, è possibile donare due euro da cellula-re inviando un sms al numero 45509.

La stanchezza viene avvertita pri-ma dal cervello e, solo in seguito, dai muscoli. A scatenare la sensazione di sfinimento è un meccanismo basato sulla serotonina, finora completamen-te sconosciuta sotto questo aspetto. La ricerca, condotta sulle tartarughe, è stata coordinata dal dipartimen-to di Neuroscienze e Farmacologia dell’Università di Copenaghen e pub-blicata su Pnas. Il primo effetto della scoperta è un radicale cambiamento di prospettiva nel considerare il mec-canismo che scatena la fatica.

La terapia per curare i neonati sieropositivi potrebbe essere stata scoperta. Lo conferma il caso di una bambina guarita miracolosamente dal virus. La scoperta è dell’universi-tà del Mississippi, Johns Hopkins. I ricercatori hanno spiegato pubblica-mente ad Atlanta, durante un con-gresso, la storia della piccola pa-ziente, che oggi ha poco più di due anni. La mamma era infetta fin dal-la gravidanza senza saperlo e la pre-senza del virus era stata diagnosti-cata solo al momento del parto.

in breve

Aism, una gardeniaper la ricerca

Il cervello per primo avverte la stanchezza

Neonata guariscedal virus dell’Hiv

Gentilissima Dottoressa Subacchi, ormai da diversi anni soffro di sindrome di co-lon irritabile. Ho effettuato diversi test, colon scopia, gastroscopia, esami delle feci risultati tutti negativi. Secondo Lei posso soffrire di intolleranze alimentari? Gra-zie Giorgia.

Molti di voi non sono ammalati in modo specifico ma soffrono di continui stati di ma-lessere a cui non riescono a venirne a capo. Potreste in realtà soffrire di Intolleranze ali-mentari. Quest’ultime si differenziano dalle Allergie Alimentari vere e proprie perché non producono Shock Anafilattico e di solito non rispondono ai tradizionali Test Allergici cuta-nei. Non provocano quasi mai delle reazioni violente ed immediate nell'organismo, e quindi spesso non sono direttamente collegabili all’assunzione del cibo che le determina. Deriva-no dall’impossibilità dell’organismo di digerire un dato alimento, a causa di difetti metabo-lici che possono essere causati dallo stile di vita (scarsa masticazione, errate combinazioni alimentari, ecc.), o da stati emotivi alterati, oppure possono essere scatenate dall’assunzio-ne di Antibiotici. Le Intolleranze Alimentari si manifestano quasi sempre con una sintoma-tologia generale classica (stanchezza, cefalea, gonfiori addominali postprandiali, infezioni ricorrenti, dolori articolari, ecc.) o con modificazioni cutanee (pelle secca, eczemi, ortica-ria, ecc.); spesso sono correlate a disordini del Peso Corporeo, sia in eccesso che in di-fetto. Queste reazioni non sono sempre immediate, ma si presentano da 1 a 36 ore dopo l'assunzione del cibo in questione. Per ottenere un miglioramento del quadro sintomatolo-gico, è necessario astenersi rigorosamente per almeno 2-3 mesi dall'assunzione del cibo incriminato. Il test citotossico, mediante prelievo ematico ed analisi al microscopio delle sostanze che provoca le intolleranze va a vedere la reazione di globuli bianchi a contatto di specifiche sostanze alimentari (carne, pesce, frutta e verdura ed additivi). Se siamo “in-tolleranti” all’alimento specifico i globuli bianchi, che, solitamente al microscopio appaio-no come palloncini pieni, scoppiano. A seconda della rottura che si forma si da un grado e gravità di intolleranza. ( I°-II°-III° GRADO).

Nutrizionista, specialista in test intolleranze alimentarie diete personalizzate, Test del Dna (Lattosio, Celiachia,

Breath Test), Master in Nutrizione, Fitness e Sport Presidente Aliac Onlus di Cremona

La dottoressa Annalisa Subacchi riceve a: • CREMONA: Ambulatorio MEDICENTER Via Giuseppina n.21 tel. 0372/434988

CREMONA: Ambulatorio MED Gadesco Pieve Delmona tel. 0372/803801CREMA: Ambulatorio Santa Claudia Via La Pira n.8 cell. 366 4759134

a cura della dottoressa Annalisa Subacchi

La dottoressa Subacchi risponde alle vostre domande scrivendo a: [email protected] • oppure a: [email protected]

www.nutrizionistabiologo.it • Facebook: Lisa Nutrizionista • Cell. 366-4759134

CREMONAZILIOTTI GUIDOPIAZZA LIBERTÀ, 426100 CremonaTel. 0372-415023ORARI DI APERTURAMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:30 - 20:30Giorno di chiusura settimanale:NO

CREMONA - FARMACIA 13A.F.M. DI CREMONA S.P.A.VIA CASTELLEONE, 10826100 CremonaTel. 0372-560041ORARI DI APERTURAMattino: 09:00 - 13:00Pomeriggio: 15:30 - 19:30Venerdì e Sabato: 9:00-20:00Giorno di chiusura settimanale:NO

PIZZIGHETTONEFERRARI MARIOVia Montegrappa, 426026 PizzighettoneTel. 0372-743007ORARI DI APERTURAMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:30 - 19:30Giorno di chiusura settimanale:SABATO POMERIGGIO

STAGNO LOMBARDOAMADEI AMILCAREVia Amendola, 226049 Stagno LombardoTel. 0372-57041ORARI DI APERTURAMattino: 09:00 - 12:30Pomeriggio: 15:00 - 19:30Giorno di chiusura settimanale:MERCOLEDÌ POMERIGGIO

GRONTARDOMELEGARI ETTORINAVia Roma, 1526044 GrontardoTel. 0372-89396ORARI DI APERTURAMattino: 09:00 - 12:30Pomeriggio: 15:00 - 19:30Martedì e Giovedì: 17:30 - 19:30Giorno di chiusura settimanale:SABATO POMERIGGIO

CASALBUTTANOCARNEVALI DANIELAVia Cavallotti, 1026011 CasalbuttanoTel. 0374-362285ORARI DI APERTURAMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:00 - 19:00Giorno di chiusura settimanale:MERCOLEDÌ

Farmacie di turno dall ’8 al 15 marzoDistretto di Cremona

CASALMAGGIORE BONISOLI ALQUATI CLAUDIAVIA CAVOUR, 2826041 CasalmaggioreTel. 0375 42551ORARI DI APERTURAMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:30 - 19:30Giorno di chiusura settimanaleSABATO

PIADENAPRIORI LUIGIAVIA LIBERTÀ, 2926034 PiadenaTel. 0375 98146ORARI DI APERTURAMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:30 - 19:30Giorno di chiusura settimanaleSABATO POMERIGGIO

CREMACENTRALE DI VILLAPIAZZA DUOMO, 1426013 CremaTel. 0373 256139ORARI DI APERTURAMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:00 - 19:00Giorno di chiusura settimanaleNO CHIUSURA

RIVOLTA D'ADDADAMIOLI DI MELEGARIVIA CEREDA, 0626027 Rivolta d'AddaTel. 0363 78000ORARI DI APERTURAMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:30 - 19:30Giorno di chiusuraLUNEDÌ

CASALE CREMASCO VIDOLASCOANTONIETTI LICIAVIA ROMA , 6 - 26010Casale Cremasco-VidolascoTel. 0373 419234ORARI DI APERTURAMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:00 - 19:00Giorno di chiusura settimanaleSABATO

Distretto di Casalmaggiore

Distretto di Crema

Page 26: Il Cremasco 9 marzo 2013

AgricolturaSabato 9 Marzo 201326

I MERCATI AGRICOLI - TABELLA AGGIORNATA A GIOVEDI’ 7 MARZO 2013

VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo

VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo

VACCHE Frisone 3ª qualità peso vivo

MANZE SCOTTONE 24 mesi

VITELLI BALIOTTI p.vivo(50-60kg ) frisona

VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg)pie blue belga

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA MILANO MANTOVA MODENA

BURRO pastorizzato

PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi

PROVOLONE VALPADANAoltre 3 mesi

GRANA scelto stag. 9 mesi

GRANA sceltostag. 12-15 mesi

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA MILANO MANTOVA BOLOGNA(27 dicembre)

FRUMENTO tenerobuono mercantile

GRANOTURCOibrido naz.14% um.

SEMI di SOIANazionale

ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68

CEREALI MINORI

CRUSCAAlla rinfusa

FIENO MaggengoAgostano

PAGLIA press. (rotoballe)

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA MILANO MANTOVA MODENA

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINI da macello

SUINI da macello

SUINI da macello

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il 1° e il 3° mercoledì del mese. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono, per la “Granaria”, il martedì (comparto dei cereali e derivati). Per la zootecnia da latte si porta come riferimento anche Montichiari, che quota il venerdì. Il mercato di Mantova avviene il giovedì. Modena il lunedì. Il mer-cato di Bologna, che con la Granaria di Milano fa da riferimento per i cereali, quota il giovedì.

Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.

kg. p.v. 1,12-1,31 p.m 2,55-2,85

1,38-1,57 da macello 1,12-1,22

Kg. pv 0,86-1,01 pm 2,05-2,35

1,00-1,20 0,95-1,05

kg. pv 0,62-0,74pm 1,60-1,80

0,80-0,95 0,79-0,89

kg. pm 2,50-3,00 1,47-1,57 1,44-1,61

kg.1,00-1,00 MONTICHIARI

(1° q. 56/60 kg) 1,00-1,00

(da 46 a 55 kg) 1,00-1,40

(45-55 kg) 0,75-1,20

kg. 3,00-4,00 MONTICHIARI 3,85-4,00

3,30-3,90 (pregiate 70 kg) 3,56-4,15

kg. 2,95 past. 2,60 centr. 3,30

2,30 Zangolato di creme X burrificaz. 2,00

kg.(dolce)

5,05-5,20 5,05-5,20 n.q. --

kg. (piccante) 5,25-5,50

5,25-5,50 n.q. PARMIGIANO

REGGIANO 12 mesi

8,50-9,50

kg. 6,85-7,20 6,70-7,15 6,80-7,00 PARMIGIANO

REGGIANO fino a 24 m 10,50-11,20

kg. 8,00-8,25 7,90-8,90 8,00-8,20 PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre

11,40-12,40

Vitelloni femm. da macello pez. nere

(kg. 450-500)p.v. 1,48–1,63pm 2,85-3,15

Tonn. 226-230 n.q. n.q. (fino) 256-259buono m. n.q.

Tonn. 214-216 228-229 217,5-221,5 232-236

Tonn. n.q. 517-520 504-509 502-510

Tonn. 210-216 216-221

n.q.248-250

Fino a 65 239–244 Fino a 70 245–250

(p.spec. 62-64) n.q.

(p.spec. 66-67) 256-258

Tonn. Triticale 250-252Sorgo

258-260

Sorgo nazionale 253-257

Tonn. 188-190 184–185 in sacchi 223-226

174-175

Tonn. 160–175 loietto: 160–175

141-151 145-150

Mag. 1° t. 140-145

Tonn. 85-95 80-92 Paglia di frum. casc. 45-50

15 kg 4,300 4,300 4,280 4,290

25 kg 3,220 3,240 3,200 3,200

30 kg 2,950 2,950 2,910 2,940

40 kg 2,330 2,360 2,300 2,310

156 kg 1,440 1,505 n.q. (da 144 a 156 kg) 1,452

176 kg 1,500 1,505 n.q. (da 156 a 176 kg) 1,507

Oltre 176 kg 1,500 1,480 n.q. (da 11,49480 kg) 1,491

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA MONTICHIARI MANTOVA MODENA

Cremona si è dato ap-puntamento gran par-te del mondo che ruo-ta attorno alle energie rinnovabili. BioEnergy

Italy si è conclusa sabato a Cre-monaFiere con un notevole suc-cesso. L’attività relativa alle ener-gie rinnovabili non risponde solo alla richiesta di una maggiore e più consapevole sostenibilità am-bientale. Infatti, racchiude in sé anche un’opportunità lavorativa molto interessante per chi inten-de dedicarsi professionalmente a questo settore. Le stime parlano addirittura di 250 mila nuovi po-sti di lavoro attesi da qui al 2020, distribuiti tra varie figure profes-sionali a diverso titolo impegna-te nel comparto delle energie rin-novabili. E’ dunque un settore al quale guardare con particolare at-tenzione.

A tenere banco sono state ol-tre alle iniziative tecniche, l’analisi dei settori economici. In partico-lare il quinto conto energia e un diverso (oltrechè meno premian-te) scenario degli incentivi per la produzione delle rinnovabili non frenano l’interesse delle aziende

agricole, dell’industria alimenta-re e degli amministratori pubbli-ci verso un settore che ha ancora ampi margini di sviluppo. Grande interesse mostrato dal pubblico per le proposte tecniche svilup-pate in 35 fra semina-ri e workshop, e per le attrezzature esposte da 149 marchi prove-nienti da tutta Euro-pa; ed un numero di visitatori attestato di poco sotto quota die-cimila (9.884), con un incremento a due cifre - più 20 per cento - ri-spetto all’edizione 2012. Risultato che ha sorpreso molto favorevol-mente gli stessi espositori, parti-

colarmente soddisfatti anche per la qualità degli operatori profes-sionali che hanno varcato i can-celli del quartiere fieristico. Bio-Energy si sta evolvendo. Fino ad oggi era importante soprattutto

capire i sistemi pro-duttivi nel settore delle rinnovabili, ma ora bisogna anda-re oltre: è necessa-rio fornire strumen-ti tecnici e scientifi-ci che consentano

di ottimizzare la produzione e la gestione dell’energia, e soprattut-to sperimentare per trovare solu-zioni sempre più efficienti. Così, da quest’anno sono stati proposti

per primi temi di grande attualità: come la costituzione delle smart grid. l'utilizzo degli scarti dell’in-dustria alimentare nei settori del-la farmaceutica e della cosmesi, o la produzione di energia da pol-lina. Per arrivare ai buoni risultati di BioEnergy 2013, CremonaFiere e Dlg, partner tedesco nell’orga-nizzazione della manifestazione, hanno lavorato molto per riunire e coinvolgere (anche e soprattut-to attraverso il programma con-vegnistico-seminariale) molte ca-tegorie professionali collegate an-che solo indirettamente alla pro-duzione di energia da fonti rinno-vabili. Nella consapevolezza che spesso proprio grazie al confron-to si sviluppano le soluzioni più innovative. Per la realizzazione di Bioenergy Italy, Cremona Fiere ha attivato importanti collaborazioni poste in essere con Legambiente, l’Associazione italiana di tecnolo-gia alimentare, le maggiori Uni-versità italiane, e Confagricoltu-ra, passando per realtà importanti come Crpa, Enea, Consorzio Ita-liano Biogas, Cnr e Chimica Ver-de; il loro apporto è stato fonda-mentale per dare vita ad una ma-nifestazione così variegata e qua-lificata in ogni suo aspetto.

L’attività relativa alle energie rinnovabili racchiude in sè un’opportunità lavorativa molto interessante

A• A cura di Libera Agricoltori •

Grande successo per BioEnergy

Circa 10milavisitatori per

questa edizione

Prosegue il trend negativo del-le macellazioni: nel primo bime-stre 2013, quelle bovine hanno re-gistrato un -7% rispetto allo stes-so periodo dell’anno precedente. Segno meno anche per quelle suine (-5%) e avicole (-2%); cali riconducibili alla drastica contra-zione dei consumi di carne, alla riduzione degli allevamenti e, non ultimo, alla forte pressione com-petitiva da parte dei Paesi Terzi. Questi dati sono emersi nel cor-so di un incontro del gruppo di lavoro del set-tore zootecni-co dell’Allean-za delle Coo-perative Agro-alimentari; si è fatto il punto sulla situazione del settore, oggi estremamente vulnerabile a causa di squilibri tra domanda ed offerta, aumento dei costi di produzione e degli one-ri burocratici, oltre che dall’ineffi-cace organizzazione economica del prodotto. La grave crisi che attanaglia da anni il settore, ri-schia di essere ulteriormente ac-cresciuta dalla recenti frodi sul-la carne equina, ed ha necessi-tà di decisioni urgenti, concrete e strutturali. In grado di dare ri-

sposte adeguate sia in tema di garanzia al consumatore e di va-lorizzazione delle produzioni na-zionali, tracciate e con indicazio-ne dell’origine, sia in materia di supporto economico e di pro-grammazione per garantire con-centrazione dell’offerta, compe-titività, salvaguardia del reddito dei produttori zootecnici, stabi-lità dei mercati.

In precedenza con riferimento allo scandalo scoppiato sull’uso di carne di cavallo in piatti pron-

ti, aveva preso posizione l’as-sociazione dei macellai ade-renti a Con-fcommercio di Cremona. Que-sti a partire da quelli specializ-zati nelle carni

equine, non hanno nulla a che fare con la vicenda delle frodi ali-mentari, realizzate nella grande industria, che stanno occupando le cronache in questi giorni. Anzi, ne sono le vittime. Va precisata, con ferma chiarezza, l’estraneità della realtà cremonese, che per propria cultura gastronomica de-dica ampia attenzione all’alleva-mento e alla vendita delle carni, anche quelle equine.

Macellazioni, nel primo bimestre 2013 prosegue il trend negativo

Un nuovo grande bosco alla riserva na-turale ‘Le Bine’, grazie alla collaborazione tra l’azienda agrituristica e fattoria didattica Wwf e l’istituto professionale per l’agricol-tura e l’ambiente gregato all’Istituto Stanga di Cremona, Coop Italia tramite i prodotti Vivi Verde in carta riciclata e Lipu. Impe-gnati nella piantumazione, con la possibi-lità di svolgere un’esperienza ‘sul campo’, i ragazzi delle classi terza B e quarta B del professionale Stanga. Si sta realizzando un rimboschimento di 7 ettari, si tratta di piante destinate a restare, mentre in altri casi esistono aree con alberi a rotazione, come i platani. Il progetto è reso possibile grazie a fondi del Piano di Sviluppo Rura-le e della Coop. Si tratta di farnie (querce), carpini bianchi, salici bianchi, tigli, due di-

verse specie di frassini, noci, peri selvatici, ciavardelli, aceri campestri e arbusti come il sanguinello e il sambuco. Per la prima volta si è riusciti a creare anche quattro ra-dure, ciascuna da 2000 metri quadrati, per favorire la diversità ambientale. L’impegno di Coop nella salvaguardia di boschi e fo-reste è iniziato nel 2011 e nei prossimi 5 anni, infatti, verrà concretizzata un’inizia-tiva molto importante: la piantumazione di circa 10 mila alberi, resa possibile gra-zie a fondi derivanti dai prodotti della linea Vivi Verde Coop, tutti in carta riciclata al 100%». Queste nuove piante cresceranno nelle Oasi di nove province, in territori in cui opera Coop, dove la gestione attiva garan-tisce una manutenzione costante almeno nei cinque anni successivi all’intervento.

Nuovo bosco alla riserva naturale “Le Bine”La “Fabbrica delle Bionergie”

nell’amito della sua attività istituziona-le, che prosegue con molte iniziative dopo l’inaugurazione del laboratorio di analisi volto alla determinazione del potere metanigeno di diverse matrici di biomasse da utilizzare per la produzio-ne di biogas, ha tenuto un seminario internazionale sull’uso dei sottoprodot-ti finalizzati alla produzione di energie da fonti rinnovabili agricole.

La giornata di studi che si è svolta nella sala Azzurra della Camera di Commercio,con l’incontro tra le dele-gazioni svedesi e finlandesi e con ope-ratori e stakeholder locali nonché do-centi e project manager del Politecni-co, è stata un’occasione importante

per fare il punto della situazione sull’eco-innovazione ma anche uno stimolo a prendere in mano con mag-gior determinazione le sfide lanciate sul terreno della green economy. Il fo-cus è stato sui sottoprodotti, sulla ne-cessità di calibrarne prezzo e resa ,ele-mento centrale nelle scelte strategiche dei gestori degli impianti).Si è trattato di un ponte tra istituzioni e privati. Tra comparto zootecnico e comparto energetico. Tra domanda e offerta. Tra gestori di sistemi complessi e chi ha deciso di puntare sull’auto-sostenibili-tà come hanno fatto i 143 titolari di di-gestori presenti in provincia di Cremo-na (saliranno a 164 con le ultime instal-lazioni), che producono cento mega-

watt. Un’avanguardia a livello naziona-le.. Proprio su queste basi è arrivata la richiesta, subito registrata dalla Came-ra di Commercio, di realizzare un bol-lettino dei sottoprodotti, per fornire un costante punto di riferimento agli ope-ratori.

Fabbrica delle bioenergia, studi sull’eco innovazione

Page 27: Il Cremasco 9 marzo 2013

La Cremo vuole sbocciare al “Giglio”di Matteo Volpi

n’altra pagina da volta-re in fretta. Smaltito a fatica il mal di stomaco per quel rigore fallito nel recupero contro la

Virtus Entella, la Cremonese si pre-para al derby con la Reggiana. Una sfida durissima, di fronte alla quale la truppa di mister Scienza è chia-mata a cercare di racimolare punti per restare in corsa nella bagarre che la vede costantemente coin-volta tra la salvezza e il residuo lu-micino dei playoff. La matematica non condanna ancora i grigiorossi all’estromissione dagli spareggi-promozione, ma la strada è decisa-mente improba. Nello score stagio-nale, peraltro, spicca una sola vit-toria esterna, contro il Portogruaro il 9 dicembre scorso, segnale ine-quivocabile della sterilità di questa squadra lontano dalle mura ami-che, dove si è raggiunto solo il pri-mato di pareggi. D’altro canto va anche sottolineato come i numeri della Reggiana, nelle gare casalin-ghe, siano tutt’altro che entusia-smanti: i granata sono in crisi nera come testimoniano i 7 punti raccol-ti nelle ultime dieci gare e i soli 22 gol siglati da inizio stagione ad og-gi. In vista della sfida di domenica, in difesa si segnala il rientro di Sa-les e l’uscita di Tedeschi, fermato per un turno dal giudice sportivo. Da verificare le condizioni di Pinar-di, non al meglio, che potrebbe la-sciare spazio al giovane Degeri in

cabina di regìa, con il ritorno di Bu-chel nella naturale posizione di me-diano per far valere dinamismo e puntualità nell’inserimento senza palla: aspetto venuto fortemente a mancare nelle ultime uscite. Chiac-chiere da blog, ma se il blog è ben fatto può celare tante verità e me-rita di essere visitato. Grillo inse-

gna. Il favorito per la maglia da ti-tolare, tuttavia, nelle preferenze di mister Scienza, potrebbe essere Martina Rini, con la conferma dell’austriaco come play centrale davanti alla difesa. In avanti, resta-no da verificare le condizioni di bomber Le Noci, che rimane il più concreto sotto porta a scapito dei

vari Momentè (visto all’opera anco-ra troppo poco per essere giudica-to) e Djuric. La gara del ”Giglio” sarà arbitrata da Ivano Pezzuto della sezione di Lecce.

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2): Viotti; Sales, Moi, Cremonesi, Visconti; Baiocco, Degeri, Buchel; Caridi; Le Noci, Carlini. All.: Scienza.

UGrigiorossi a caccia di un successo esterno (che manca da tre mesi) contro la Reggiana

SPORTSPORTSPORTlo

LEGA PROPROMOZIONE

Dopo due batoste di filala Casalese deve reagire

Un’impresa, non c’è che dire. La Casalese, dopo il ko di domenica contro la Borgonovese, è riuscita a perdere anche nel recupero infrasettimanale di merco-ledì contro la Medesanese. Sconfitta cocente e che lascerà strascichi pesanti all’interno dello spogliatoio maggiorino: i biancocelesti erano infatti in vantaggio di ben tre reti al 45’, ma nella sola ripresa hanno subi-to in successione i quattro gol parmensi, che hanno incredibilmente ribal-tato l’esito di una par-tita parsa, ai più sigil-lata dalla Casalese ancor prima dell’inter-vallo. L’ultimo posto in classifica, le due batoste casalinghe appena subite e l’in-capacità di vincere una sola gara nel 2013 sono tutte caratteristiche di una squadra che pare lontana parente di quella decisa e orgogliosa di inizio inverno. L’occasione per il riscatto, almeno parziale, il calendario la offre già domani a Ca-stelnovo Sotto, nel Reggiano, contro un team reduce dalla sconfitta esterna con la Borgonovese. Per la Ca-salese si tratta di un’altra partita della verità: chi sono i veri bianocelesti? Quelli delle imbarcate recenti e re-mote o quelli della risalita di tre mesi fa?

CLASSIFICA (22ª giornata) Meletolese 44; Ca-stellana 42; Arcetana 40; Povigliese 39; Montecchio 36; Medesanese 31; Castelnovese, Carignano, Ciano 30; Cadelbosco, Borgonovese 29; Brescello, Falk 27; Traversetolo 24; Bobbiese, Fabbrico 21; Langhirane-se 20; Casalese 18.

Simone Arrighi

Responsabile Fabio Varesi

Il Verona a Grossetonon può più sbagliare

29ª GIORNATA Cesena-Modena 1-0, Cittadella-Ternana 1-0, Crotone-Ascoli sospesa (sull’1-0 al 45’), Empoli-Varese 3-1, Juve Stabia-Pro Vercelli 1-1, Novara-Reggina 1-1, Sassuolo-Grosseto 0-2, Spezia-Livorno 1-2, Verona-Padova 0-2 Vicenza-Bari 0-1, Virtus Lanciano-Brescia 0-2.

CLASSIFICA Sassuolo 64; Livorno 57; Verona 53; Empoli (-1), Varese (-1) 46; Padova 42; Brescia 40; Juve Stabia 39; Modena (-2) 37; Ascoli, Cittadella 36; Novara (-4) 35; Cesena, Ternana, Virtus Lanciano 34; Crotone (-2), Spezia (-1) 33; Reggina (-2) 31; Bari (-7) 29; Vicenza 28; Pro Vercelli 22; Grosseto (-6) 19.

30ª GIORNATA (9-3 h 20.45) Ascoli-Empoli, Bari-Juve Stabia, Brescia-Novara, Crotone-Cesena (11-3 h 20.45), Grosseto-Verona, Livorno-Reggina (h 18), Modena-Citta-della, Padova-Vicenza, Pro Vercelli-Virtus Lanciano, Terna-na-Spezia, Varese-Sassuolo.

Piove sul bagnato (è proprio il caso di dirlo, visto il meteo...) ad Appiano Gentile. Dopo aver messo una pezza sia nel derby che a Catania, l’Inter di Stramaccioni ha regalato l’ennesimo primo tempo agli avversari, ma stavolta non è riuscita a ribaltare la situazione, anzi ha subìto ancora, tornando da Londra con un 3-0 sul groppone. Più che l’inevitabile eliminazione dall’Europa League, a preoccupare Moratti è l’involuzione di una squadra, che senza Milito ha perso le sue certezze. L’obiettivo dichiarato è il terzo posto (anche se i nerazzurri sono ancora in corsa nella Coppa Italia), ma il bilan-cio di Stramaccioni comincia a pendere dalla parte del segno negativo, anche se non tutte le colpe sono da ascrivere al giovane allenatore

romano. La sensazione è che tutta dipenda dalla corsa al terzo posto: se l’Inter centrerà l’obiettivo, si andrà avanti con “Strama”, altri-menti... Più che la Lazio (comunque brava in Europa League a vincere 2-0 a Stoccarda), a preoccupare Moratti è il Milan, rilanciato dagli ultimi successi e apparentemente più in palla fisicamente dei nerazzurri. Sono proprio i rosso-neri i favoriti per centrare i preliminari di Champions, anche se Allegri spera ancora nel secondo posto del Napoli. In vetta sembra tutto deciso a favore dalla Juve, mentre in coda il Palermo si gioca forse l’ultima chance di restare in corsa per la salvezza contro il Siena.

Fabio [email protected]

Il duello con il Milan si annuncia affascinante. In coda Palermo-Siena vale tanto

L’Inter ferita punta al terzo postoSERIE A

SERIE B

Il Triathlon Cremona Stradivari festeggia i 20 anni di attività. Un traguardo che la società cremonese ha deciso di celebrare nella giornata di oggi organizzan-do lo “Stradivari’s day”. La festa avrà inizio alle 18 e la prima parte si svolgerà nel salone della concessio-

naria Ponginibbi di via Castelleone, partner da quest’anno della società e si sposterà successiva-mente al ristorante Juliette 96 di via Mantova. Intanto nei giorni scorsi, il presidente Massimo Ghezzi è stato premiato agli Oscar del Triathlon 2012.

Lo Stradivarifesteggiail compleanno

TRIATHLON

Bolsi e Dall’Asta

AlbinoLeffe-Reggiana 3-0Cremonese-V. Entella 1-1Feralpi Salò-Tritium 1-0Lecce-Trapani 1-2Lumezzane-Carpi 1-1Pavia-Como 2-1Portogruaro-Cuneo 1-0SudTirol-Treviso 2-1Ha riposato: San Marino

Trapani 45Lecce 44SudTirol* 43Virtus Entella 36Carpi 35San Marino* 35Lumezzane 34Feralpi Salò 34Pavia 33Cremonese (-1) 30AlbinoLeffe (-6)* 29Portogruaro (-2)* 27Como (-1) 24Cuneo* 24Reggiana 22Treviso (-1) 12Tritium* 10

Carpi-San MarinoComo-SudTirolCuneo-TritiumLecce-LumezzaneReggiana-CremoneseTrapani-PortogruaroTreviso-PaviaVirtus Entella-Feralpi SalòRiposa: AlbinoLeffe

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25ª GIORNATA Bologna-Cagliari 3-0, Cata-nia-Inter 2-3, Fiorentina-Chievo 2-1, Milan-Lazio 3-0, Napoli-Juventus 1-1, Pescara-Udinese 0-1, Roma-Genoa 3-1, Sampdoria-Parma 1-0, Siena-Atalanta 0-2, Torino-Palermo 0-0.

CLASSIFICA Juventus 59; Napoli 53; Milan 48; Lazio, Inter 47; Fiorentina 45; Roma 43; Catania 42; Udinese 40; Sampdoria (-1) 35; Bologna, Torino (-1), Parma 32; Cagliari 31; Atalanta (-2) 30; Chievo 29; Genoa 26; Siena (-6), Palermo, Pescara 21.

26ª GIORNATA (10-3 h 15) Atalanta-Pescara (h 12.30), Cagliari-Sampdoria, Chievo-Napoli, Genoa-Milan (8-3 h 20.45), Inter-Bologna (11-3 h 20.45), Juventus-Catania, Lazio-Fiorentina (11-3 h 20.45), Palermo-Siena, Parma-Torino, Udinese-Roma (9-3 h 20.45).

Il rigore fallito da Filippini(foto L. Dassi)

Page 28: Il Cremasco 9 marzo 2013

di Giovanni Zagni

na Vanoli attenta e concentrata ha perso domenica scorsa a Roma, cedendo all’Acea solo nei due minuti finali, quando le energie sono venute meno

anche a causa delle scarse rotazioni e delle condizioni non ottimali di qualcuno degli uomini a disposizione di Gresta. Dal canto suo Roma ha avuto una rea-zione rabbiosa e puntuale, davanti al suo non numerosissimo pubblico, riuscendo a porre i sigilli su una vittoria che la Vanoli aveva contrastato, essendo spesso in van-taggio, sino all’epilogo . Peccato! Ma non si devono fare drammi, anche se spiace non aver colto quei due punti che pote-vano mettere fine ai patemi retrocessione, ancora oggi capitolo aperto. Ma la squadra è viva e vitale e chissà che non ci scappi un successo clamoroso incontrando una delle tante “grandi” da qui alla fine torneo, senza dover aspettare altri scontri diretti con le squadre che hanno i nostri stessi obiettivi. A Roma, con Peric ancora in tribuna e Johnson tolto o toltosi dalla contesa dopo un paio di fugaci apparizioni, sono venute meno due frecce importanti nella faretra di Gresta, mentre ha brillato Stipanovic, con Vitali ad inanellare assist e buone giocate, mentre Harris e Chase si sono spesso distratti in difesa e Jackson è calato nel

secondo tempo ed è risultato impalpabile l’apporto di Kotti. Sufficiente Huff. Ora arriva al PalaRadi la Pallacanestro Cantù (non indichiamo l’abbinamento, perché ne sono già stati dati e tolti almeno un paio, leggeremo sulle maglie domani sera). Infat-

ti, alle 20, sotto l’occhio delle telecamere di La7 D e Sportitalia ci ritroveremo da avversari tanti ex, in campo (Tabu e Cusin) e Andrea Trinchieri in panchina. Ma Cantù, squadrone da primissimi posti in campio-nato, annovera tra i suoi grandi giocatori

come Leunen, Aradori, Mazzarino, Brooks, Tyus e l’ultimo arrivato Mancinelli, capitano della Nazionale italiana, che con i due ex forma un gruppo che ha fatto bene anche in Europa e sta preparando senza fretta la volata finale dei playoff scudetto. Che questa sia una fase di transizione per i canturini lo dimostrano le recenti sconfitte (domenica scorsa ad Avellino) per cui pro-babilmente tra le tante sfide tra Cremona e Cantù, quella di domani, nelle previsioni risulterà la meno squilibrata, sperando che nella Vanoli recuperino tutti gli acciaccati, mentre quelli avversari abbiano bosogno ancora di un po’ di riposo. La tifoseria ovviamente si sta già caricando, perché ci pare che Cremona non abbia mai vinto una gara di campionato con Cantù e speriamo sia tempo di invertire la rotta.

VANOLI CREMONA 4 Hrvoje Peric, 5 Brian Chase, 7 Luca Vitali, 11 Tuukka Kotti, 13 Jarrius Jackson, 14 Francesco Belloni, 20 Fabio Ruini, 22 Lance Harris, 24 S. Christopher Huff, 25 Andrea Conti, 31 Andrija Stipanovic, 33 Roberto Caz-zaniga. Coach: Luigi Gresta.

FOXTOWN 4 Jakub Kudlacek, 5 Awu-du Abass, 7 Marko Scekic, 10 Maar-ten Leunen, 12 Nicolas Mazzarino, 13 Andrea Casella, 15 Jeff Brooks, 16 Alex Tyus, 18 Jonathan Tabu, 21 Pietro Ara-dori, 22 Marco Cusin, 23 Stefano Manci-nelli. Coach: Andrea Trinchieri.

La Vanoli può tentare la grande impresaCantù è sempre un avversario di valore, ma al momento in trasferta non appare imbattibile

A Roma i biancoblu hanno sfiorato la vittoria e ci riproveranno domani sera al PalaRadi contro un’altra grande

ULEGA A

Avellino-Cantù 63-52 Biella-Bologna 87-76 Brindisi-Sassari 93-95 Milano-Siena 72-68Montegran.-Venezia 88-64 Pesaro-Reggio Emilia 65-68 Roma-Cremona 79-71 Varese-Caserta 74-62 Varese 34Sassari 34Siena 28Roma 28Cantù 26Milano 26Reggio Emilia 24Venezia 22Brindisi 20Caserta 16Cremona 16Bologna* 14Montegranaro 14Avellino* 12Pesaro 10Biella 10

Avellino-Sassari Bologna-Caserta Cremona-Cantù Pesaro-Brindisi Reggio E.-Montegranaro Siena-Roma Varese-Biella Venezia-Milano

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Brucia ancora in casa MgK Vis la sconfitta casalinga contro il Lissone. La società piadenese si lamenta per i tre tecnici, le tre espulsioni e i quattro falli antisportivi subìti, che hanno condizio-nato il risultato finale a favore degli ospiti (82-78). Ora è indispensabile stoppare la crisi di risultati, vincendo

stasera sul parquet del Milanotre Basiglio, avversario temibile nel proprio palazzetto. Se Piadena scende, l’Ero-gasmet Crema è in risalita. Dopo aver incamerato a Bernareggio la seconda

vittoria consecutiva (70-55), i cremaschi ospitano stasera sera al PalaCremonesi la Pontek Porto Mantovano, fanalino di coda con solo 6 punti all’attivo. Dopo aver raggiunto Piadena al quarto posto

in classifica, l’Erogasmet ha sulla carta un calendario più semplice, ma sarà importante per coach Galli mantenere alta la tensione dopo un periodo costel-lato da diversi scontri al vertice. Quindi

contro i mantovani è vietato sbagliare.CLASSIFICA (20ª giornata) Mon-

tichiari 36; Orzinuovi, San Bonifacio 30; MgK Vis Piadena, Erogasmet Crema 26; Lissone 24; Pisogne 22; Milanotre Basiglio 20; Cantù 16; Bergamo, Berna-reggio 12; Cittadella 10; Arzignano 8; Porto Mantovano 6.

BASKET DNC

Kotti impegnatoal PalaRadi(foto Castellani)

Piadena e Crema vanno a caccia del quarto posto

Trasferta delicata e la più lunga di tutta la stagione, quella che si appresta ad affrontare domenica la Pergolettese per affrontare la formazione altoatesina del St. Georgen sul campo sintetico di Brunico. La squadra gialloblu arriva a quest’incontro dopo la bella vittoria per 3-0 sul Caravaggio di domenica scorsa al Voltini grazie alle marcature di Avanzini, Amodeo e Chiurato. Se nelle file gialloblu mancherà Marinoni, fermato dal giudice sportivo per un turno, nelle file trentine saranno assenti Gabriel Brugger e il centravanti Peter Mair (ex SudTirol) incappato in due giornate di stop, dopo il recupero perso per 0-1 mercoledì sul campo amico contro la Caronnese per reiterate proteste dopo una rete annullata. «Sarà una partita dif-ficile - ha dichiarato Venturato - primo perché il St. Georgen arriva da tre scon-fitte consecutive e venderà molto cara la

pelle e poi si giocherà sul sintetico e anche se è di nuova generazione, le dimensioni sono più strette delle misure a cui siamo abituati e dovremo essere bravi ad adattarci, ma sopratutto se vogliamo restare in vetta alla classifica, bisogna trovare sempre l’umiltà di rimet-tersi in discussione . Mancano ancora 10 partite al termine della stagione e ades-so ogni gara e ogni punto diventano

fondamentali. Spero di recuperare qual-che infortunato, per poter avere scelte più ampie. Con l’arrivo di Lorusso ho la possibilità di variare di più la scelta degli Under e per questo va dato merito alla società, perché è dall’inizio di stagione che si sta lavorando veramente tantissi-mo e io sono convinto che non arriva mai niente per caso». Negli altri anticipi di mercoledì, da segnalare il ritorno alla vittoria del Voghera (dopo l’imprevista sconfitta di domenica a Montichiari) con-tro il Caravaggio che ha riportato la for-mazione piemontese a cinque punti di distanza dai gialloblu, mentre il Pontisola vincendo a Mezzocorona per 4-2 si mantiene a 2 punti di distacco dalla vetta. Tra le fila cremasche, domenica saranno a disposizione sia Soregaroli, al rientro dopo lungo periodo di assenza e candidato a sostituire Marinoni e Bertaz-zoli, che in settimana si è visto in buona

forma dopo una serie di acciacchi che ne hanno limitato l'utilizzo nelle settima-ne precedenti. Assenti certi sono ancora Zoppetti, De Matteo e Tacchinardi. Intanto, la società ha comunicato che l’incontro di campionato previsto per mercoledì ad Alzano Lombardo contro l’Alzano Cene sarà disputato in notturna con inizio alle ore 20.30.

CLASSIFICA (28ª giornata) Pergolet-tese 59; Pontisola 57; Voghera 54; Olgi-natese 50; Caronnese 49; Castellana, Lecco (-3) 44; Montichiari 40; A. Seriate, Alzano Cene 38; Caravaggio 37; Mapel-loBonate 36; Seregno 35; Darfo Boario (-1), Pro Sesto 33; Fersina Perginese 32; St. Georgen 24; Mezzocorona 20; Trento (-1) 17; Sant’Angelo 13.

dalla redazioneFUTSAL Prosegue il momento diffici-

le del Videoton (sempre 4° in classifica), sconfitto in casa 2-4 dal Gallarate.

Dopo aver travolto il Caravaggio i gialloblu sfidano domani il St. Georgen

La Pergolettese difende la vetta a BrunicoCALCIO SERIE D ECCELLENZA Crema in trasferta

Due pareggio per 0-0 tutto somma-to positivi. Il Crema ha impattato con il quotato Sancolombano di Maurizio Tassi e malgrado le difficoltà, si man-tiene in una buona posizione di classi-fica, da conservare nell’insidiosa tra-sferta di domani a Desio. La Rivoltana, invece, ha strappato un buon punto a Villa d’Almè contro la Valle Brembana, allontanandosi così dalla zona retro-cessione. La pratica salvezza non è però ancora chiusa e a questo punto della stagione sarebbe indispensabile battere domani l’Arcellasco.

CLASSIFICA (23ª giornate) Giana 55; Ciserano 50; Sancolombano 47; Sondrio 44; Trevigliese 39; Mariano 38; Cavenago 37; Crema 36; Desio, Base 96 35; Ardor Lazzate 33; Valle Brembana 28; Rivoltana 27; Arcella-sco 23; Real Milano 21; Giussano 12; Zanconti 11; Cantù 2 (-3).

Sfida salvezzaper la Rivoltana

I gialloblu in festa

SportSabato 9 Marzo 201328

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Page 29: Il Cremasco 9 marzo 2013

n attesa della finale di Coppa Italia in programma il 17 marzo a Varese, continua la striscia positiva della Pomì targata Cuello, che domenica scorsa

ha sbancato anche il Pala George di Montichiari in tre set, continuando così la propria rincorsa alla vetta. «Siamo tornate da Montichiari con tre punti importanti - commenta il capitano Lucia Bacchi - il nostro non è stato un inizio incoraggiante, ma strada facendo abbiamo ritrovato muro e difesa e il match si è messo in discesa. In allenamento proviamo spesso situazioni di punteggio in cui la formazione titolare parte con pun-teggi sfavorevoli e questo in partita conta molto. La lotta al vertice? Noi ci siamo, penso che il Novara non mollerà, ma sarebbe bello giocarci la promozione sino alla fine con entrambe le squadre al completo per sancire senza ombra di dubbio la formazione più forte».

«Non era facile affrontare Monti-chiari – commenta mister Cuello, al quarto successo dal suo arrivo sulla panchina rosa – ho chiesto alle ragazze di restare calme nel primo set nonostante uno svantag-gio consistente ed alla fine la loro caparbia è stata decisiva. Dopo il disordine iniziale c’è stato un netto miglioramento e le cose sono anda-te per il meglio. Probabilmente da parte nostra si è sottovalutato il

valore dell’avversario, ma quando ha iniziato a metterci alle strette abbiamo capito di dover puntare sul nostro migliore gioco».

In settimana la Pomì non ha effettuato l’annunciata amichevole contro il Mazzano, perché la socie-tà bresciana ha dato forfait a causa dei infortuni che hanno colpito le

loro atlete. Pertanto, coach Cuello ha predisposto una normale seduta di allenamento in vista della gara casalinga di domani con la Riso Scotti Pavia. In occasione del match contro Renkema e compa-gne, per festeggiare la ricorrenza della festa della donna, la società casalasca riserverà a tutte le donne

un biglietto ridotto del costo di 5 euro anziché gli 8 euro previsti per il tagliando intero. La Pomì troverà sulla sua strada un avversario voglioso di riscatto, dopo il ko interno con Soverato che ha inter-rotto la striscia di cinque successi consecutivi. Ma per superare le casalasca, Pavia dovrà superarsi.

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In attesa della finale di Coppa Italia le casalasche affrontano domani da favorite la Riso Scotti

La Pomì vuole divorare anche PaviaDopo lo scontro diretto vinto dai blues al PalaBertoni

contro i Diavoli Rosa Brugherio (3-0), la Reima ha la consapevolezza di potersi giocare la battaglia per la salvezza fino all’ultimo e contro chiunque. Dopo un giro-ne di andata da dimenticare, i ragazzi di Marco Gazzotti hanno saputo mettere in cascina punti preziosi e risalire alcune posizioni in classifica. Di fronte ad un pubblico eccezionale per la categoria e caloroso, i blues hanno vinto la gara, grazie alla incredibile rimonta nel secondo set: sotto di cinque punti (20-15), nessuno avrebbe immaginato una reazione così decisa, che ha portato la squadra a raggiungere i milanesi sul 22-22, prima di chiudere il set 25-23 e portarsi sul 2-0. E’ stata la vittoria della squadra, dello staff e del pubblico che non ha mai smesso di incoraggiare i ragazzi anche sul difficile pun-teggio nel secondo set. Un arbitraggio finalmente all’al-tezza, senza sbavature e senza protagonismi: l’esatto contrario della gara contro Bergamo, che ha certamente aiutato lo spettacolosotto rete. Uno spettacolo a cui i tifosi non vogliono rinunciare e che i blues vorranno riproporre oggi alle 19.30 contro il quotato Milano (terzo in classifica) degli ex Cerbo e Rigoni. Servirà cuore, grinta e grande unità di intenti, fattore emerso nella gara contro i Diavoli Rosa, che ha certamente segnato una importante svolta. La Reima ha sempre, nella propria storia, giocato con il cuore, dettaglio questo fondamen-tale quando ogni gara vale doppio.

CLASSIFICA (18ª giornata) Cantù 44; Bergamo 35; Genova, Milano 34; Cagliari 31; Mondovì 30; Olbia 27; Brescia, S. Antioco 25; Asti 24; Reima Crema 19; Iglesias 18; Brugherio 17; Cisano 15.

La Reima ora ci credee cerca punti a Milano

VOLLEY A2

Ora anche i numeri della classifica lo confermano. La sconfitta prevedibile di Venezia per 83-51, ha defi-nitivamente condannato l’Assi Manzi alla disputa dei playout per arrivare alla salvezza. La squadra di coach Anilonti nelle ultime tre partite della stagione deve pensare a lavorare in prospettiva playoutn senza bada-re all’esito finale del match.

A Venezia si sono visti miglioramenti delle bianco-rosse che hanno avuto un buon approccio al match nonostante una difficile settimana d’allenamento alle spalle a causa dell’influenza che ha colpito Smaidone, Scarsi e Brusadin. Questa sera trasferta a Cagliari con-

tro la Virtus, che spera ancora nella salvezza. «I playout sono matematici - ha detto coach Anolinti - quindi dobbiamo sfruttare queste partite per prepararci al meglio, così da migliorare un passo alla volta. Con Milano abbiamo fatto un altro step, contro Venezia è andata bene e così vogliamo confermarci anche nella prossima trasferta contro Cagliari».

Come da pronostico la Tec-Mar Crema ha espugna-to d’autorità il campo del fanalino di coda Biassono con il punteggio di 45-62. Le azzurre, nonostante l’as-senza della Losi, in panchina solo per onore di firma, hanno dominato il match dimostrando per quasi tutti e

40’ il maggior tasso tecnico rispetto alle deboli avver-sarie. A tre giornate dal termine della regular season, la Tec-Mar difende il quarto posto, molto utile ai playoff. Primo ostacolo è il Broni, ospite a Crema domani alle 18: un avversario temibile, ma alla portata delle azzurre, apparse in grande crescita nelle ultime settimane.

CLASSIFICA (23ª giornata) Venezia 44; San Martino di Lupari 40; Milano 38; Tec-Mar Crema 30; Marghera 28; Udine, Alghero 24; Broni 22; Muggia 18; San Salvatore 16; Valmadrera, Virtus Cagliari 14; Assi Manzi Cremona 8; Biassono 2.

Marco Ravara

BASKET A2

VOLLEY B1Cadelbosco-Novara 2-3 Frosinone-Fontanellato 3-1Marsala-San Vito 3-0Mazzano-San Casciano 3-2 Montichiari-Pomì 0-3 Ornavasso-Sala Consilina 3-1 Pavia-Soverato 1-3

Novara 50Ornavasso 48Pomì Casalmaggiore 47Frosinone 41Pavia 34Mazzano 28Cadelbosco 27Soverato 27Sala Consilina 25San Casciano 25Montichiari 24Fontanellato 23Marsala 13San Vito 8

Fontanellato-Mazzano Frosinone-Ornavasso Pomì Casalmaggiore-Pavia Sala Consilina-Montichiari San Casciano-Marsala San Vito-Novara Soverato-Cadelbosco

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Il saluto del tecnico Cuello ai tifosi

La Tec-Mar difende il quarto posto contro il Broni

(M.R.) La Canottieri Bissolati sabato scorso ha ammainato bandiera bianca troppo presto contro la forte Canottieri Milano, subendo una netta sconfitta (17-7). I milanesi sono davvero forti e puntano alla promozione in serie B, ma i biancoazzurri avrebbero potuto limitare i danni. Negli ultimi due periodi, infatti, si è assistito ad un tiro a segno dei locali ed i bianco-azzurri non sono più riusciti a reagire. Coach Del Monaco ed i suoi ragazzi (che ricordiamo hanno un’età media molto bassa), devono lavorare sodo per creare una struttura di squadra più competitiva. Certo, non sarà facile, anche per la mancanza di esperienza tra i giovani ai quali non bastano agonismo, fisicità e

carattere. Oggi pomeriggio alle 18 alla Comunale derby contro Piacenza capolista, sulla carta proibitivo.

CLASSIFICA (5ª giornata) Piacenza 15; Busto Nuoto 10; Osio, Canottieri Milano, Monza 9; Vigevano 7; Treviglio 6; Canottieri Bissolati, Varese Olona, Bocconi Sport 3; Aquatica Torino 0.

HOCKEY PISTA Per il Pieve 010 la prima sconfitta casalinga (5-6 con il Correggio) non pregiudica la corsa verso i playoff. I rossoblu (ora quarti in classifi-ca) si sono trovati a disputare un match nervoso, senza riuscire ad imporre il gioco a loro congeniale. Sabato il campionato fermo ed alla ripresa delle osti-lità è in programma la trasferta a Sandrigo.

PALLANUOTO

La Bissolati sfida la capolista

Martina Capoferri(Tec-Mar Crema)

Nulla da fare per il Crema RUgby contro la capo-lista Caimani. Troppo forti i mantovani infarciti di giocatori provenienti dalla serie A, contro un Crema al di sotto delle proprie possibilità ed in formazione d’emergenza: solo diciotto i disponibili. Partita a senso unico fin dall’inizio con una sola squadra in campo e il risultato pesante ne è l’eloquente dimo-strazione (58-0). Se i neroverdi dovevano perdere l’imbattibilità in questo 2013, è meglio che sia accaduto contro la capoclassifica. Ora però biso-gna raccogliere le idee per il prossimo match con-tro il Desenzano. Partita assolutamente da vincere per sperare ancora nel secondo posto.

Il Cremona Rugby ha subito riscattato il ko ner derbi, vincendo 26-8 sul campo dell’Orobic Rugby Club. I grigiorossi sono ora quinti con 24 punti, solo 3 di distacco dalla Junior Bassa Bresciana, avversario di domenica prossima sul mai facile terreno di Leno.

CLASSIFICA Caimani 70; Desenzano 43; Crema Rugby Club 35; Junior Bassa Bresciana 25; Cremona Rugby 23; Codogno 22; Marco Polo 9; Orobic Rugby Club 6; Lodi 0.

Il Casalmaggiore, infine, dopo aver superato 20-17 il Cus Milano, domani ospita il Valtellina e l’obiettivo è difendere il 4° posto in classifica.

RUGBY

Crema a caccia del 2º posto

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Sport Sabato 9 Marzo 2013 29

Page 30: Il Cremasco 9 marzo 2013

a stagione delle due ruote entra nel vivo. Nello scorso fine settimana il Club Ciclistico Cremonese 1891-Gruppo Arvedi (presie-duto da Rossano Grazioli) ha presentato le proprie formazioni Juniores, Allievi, Esor-

dienti e Giovanissimi in attesa del debutto vero della squadra Juniores domani a Zanica, in provincia di Bergamo nel 6° Trofeo Pierino Persico.

STRADE BIANCHE A livello nazionale Moreno Moser, trentino di 21 anni, ha tramortito tutti nella piccola Roubaix dal fascino dell’antico e dell’ana-cronistico tracciato delle crete senesi delle “Strade bianche”. Ha messo il turbo nel finale in uno dei luoghi d’Italia più conosciuti nel mondo, arrivando in Piazza del Campo a Siena, spinto dall’urlo della gente. Secondo il compagno Peter Sagan, 23 anni slovacco della Cannondale Pro Cycling a 6”, davan-ti all’aretino Rinaldo Nocentini (Ag2 R). «Non ci sono tattiche o strategie - ha detto Moser - si è soli con il destino, la presenza di Sagan mi dava tranquillità, se avessero preso me, sarebbe toccato a lui, io ho aiutato Peter a Camaiore. Peter ha aiuto me qui e

abbiamo dimostrato di essere una grande squadra».RUFFONI OK MELZO Nicola Ruffoni, 22enne

bresciano di Castenedolo (9 vittorie nel 2012), si è imposto sul compagno di squadra Mattia Marcelli nella 38ª Coppa Città di Melzo, classica riservata agli Elite e Under 23. Un vero trionfo per la formazione di Beppe Colleoni, diretta dall’ex professionista Gianluca Valoti: vincere non è mai facile, ma Buffoni

ha fatto vedere di cosa è capace. ORDINE D’ARRIVO: 1) Nicola Ruffoni (Team

Colpack) km 145 in 3 h 02’ 15”, 2) Mattia Marcelli (Team Colpack), 3) Alessandro Forner (General Store-Medolago), 4) Marco Gaggia (Delio Gallina Colosso), 5) Niccolò Bonifazio (Viris Maserati ).

GIRO D’ITALIA Nel 2014 il Giro d’Italia di ciclismo partirà dall’Irlanda. Le prime tre frazioni si dispute-ranno il 10 e l’11 (a Belfast in Irlanda del Nord) e il 12 maggio da Armagh a Dublino.

LANFRANCHI TRAINER Paolo Lan-franchi, ex professionista orobico (vincitore della tappa di Briancon al Giro d’Italia 2000 davanti a Marco Pantani), è il nuovo direttore sportivo della squadra Juniores del Team F.lli Giorgi con sede a Torre dè Roveri (Bergamo).

TROFEO RANCILIO Il 30° Trofeo Antonietta Rancilio, corsa per Elite e Under 23 in programma a Villastanza di Parabiago (Milano), si correrà domeni-ca 24 marzo sulla distanza di 160 chilometri.

TRE SERE DEL GARDA La quindicenne Martina Alzini, allieva della SC Cesano Maderno, non ha

avuto grosse difficoltà a conquistare per il secondo anno consecutivo la maglia di leader della “Tre sere del Garda” al velodromo Fassa Bortolo di Montechiari (Brescia), ha vinto tutte le sei gare in programma nelle tre giornate. Tra gli allievi, successo dei berga-maschi Nicolò Brescianini e Giacomo Cretti (Team Barblanco), mentre la gara Juniores è andata al vero-nese figlio d’arte Riccardo Minali

DOPPIETTA DI CHINELLO E’ cominciata con il botto della Marchiol Emifero Site, la stagione ciclisti-ca dedicata ai dilettanti, con Matteo Colledel che si è imposto nel clima siberiano della Coppa San Geo a Soprazzocco di Gavardo (Brescia). Il suo compagno di squadra Fabio Chinello, ha piazzato una splendida doppietta sui traguardi di San Michele di Piave e Castello Roganzuolo, vera gradita sorpresa di questo roboante inizio di stagione. Nicolas Marini, dicianno-venne velocista di Provaglio d’Iseo (Brescia), porta-colori della Zalf Euromobil Fior, ha invece conquista-to per due volte di seguito la seconda posizione nel doppio appuntamento dominato da Chinello.

Fortunato Chiodo

L

Juoniores domani in gara nel 6º Trofeo Pierino Persico. Inizio di stagione super per la Marchiol Emifero Site

Il CC Cremonese esordisce a ZanicaCICLISMO

L’arrivo lo scorso anno a Zanica

SportSabato 9 Marzo 201330

Partono i grandi eventi del calendario cremonese e cremasco e si comincia doma-ni con la 13ª “Parata Rosa di Primavera”, gara nazionale femminile inserita nel circuito Fib. Ancora uno sforzo organizzativo della PuntoRaffaVolo in collaborazione con il comitato provinciale (Nora Marchesini!) e sempre due finali separate. Nella categoria A-A1 iscritte 29 bocciofile (otto in meno dello scorso anno!) in rappresentanza di 23

società, quattro comitati regionali e quattor-dici provinciali. I quattro gironi eliminatori si svolgeranno al Comunale di Cremona e di Soresina. Occhi puntati su Germana Cantarini sulle corsie cremonesi, che esordi-rà contro la milanese Ilaria Soccini in un girone che comprende anche la Lea Morano e Sefora Corti. Gioca in casa Caterina Bono, ma al primo ostacolo troverà di fronte Elisa Luccarini e sempre a Soresina sarà impe-

gnata Maria Lo Sorbo, vincitrice della scorsa edizione. Nella categoria B-C-D 64 bocciofi-le (sette in meno del 2011!) in rappresentan-za di 44 società, tre comitati regionali e diciannove provinciali. Tutta la fase finale è in programma sulle corsie del bocciodromo di Cremona con inizio alle ore 14. Coordina-tore della manifestazione Mario Cortesi, collaboratore Gabriele Ceriati.

Massimo Malfatto

BOCCE

Pedrignani e Guglieri fanno centro anche a San Zeno(M.M.) La coppia della Vis Trescore formata da Alberto

Pedrignani e Paolo Guglieri si è aggiudicata il 5° trofeo San Zeno. Eliminati Francisco-Bianchessi, Pedrignani e Guglieri superavano in semifinale Barbieri-Biazzi ed in finale avevano la meglio su Giuliano Chittò e Leonardo Banfi (che erano avanti 9-0!) sul filo di lana. Quarto posto per Cassetta e Lodigiani. Ha diretto la gara Carlo Spada-fora, coadiuvato da Giancarlo Bongiorni e Angelo Rotta.

TROFEO CENTRO TRASPORTI Giuseppe Magnini (profeta in patria) e Mario Ferrari sono i protagonisti del 2° Trofeo “Centro Trasporti” organizzato dalla Bagnolese. Nella categoria A/B il beniamino di casa s’imponeva su Mario Pellegrini, in semifinale su Bruno Premoli ed in fina-

le aveva la meglio su Giuliano Galantini. Quarto posto per G. Franco Vassalli. Nella cat. C/D in evidenza Ferrari che eliminava Alfredo Branchi, Luigi Mussi ed in finale supera-va Angelo Erba. Ha diretto la gara Franco Stabilini, arbitri di finale Padovani e Testa.

VIS TRESCORE AD ALBINO Nel campionato italiano per società (1ª categoria) torna in campo la Vis Trescore impegnata oggi contro il Clusone. Per questo incontro di andata del secondo turno è vietato sbagliare per la forma-zione del ct Sergio Marazzi che potrà fare affidamento su Galantini, Guerrini, Guglieri, Pedrignani e Zagheno. L’in-contro si svolgerà sulle corsie del bocciodromo di Albino con inizio alle ore 14-30, match di ritorno sabato 16

marzo presso l’impianto di via Indipendenza.FINALI MEMORIAL “ACqUARONE” Stasera si con-

clude il 24° memorial “Prospero dott. Acquarone”, gara regionale organizzata dal Cral Aziende Sanitarie Locali. Due settimane di batterie dove non sono mancate le sor-prese. Nella categoria A successi di De Stefani-Ghisolfi, Ellani-Caccialanza, Miglioli-Celardo e dei beniamini di casa Dolara-Boselli, mentre nelle altre categorie note positive, tra gli altri, per Chittò-Banfi, Cavagnoli-Dova, Boccali-Bodini, Ziglioli-Mammoliti e Merlini-Merlini. Le finali, sotto la direzione di Luigi Bassetti, inizieranno alle ore 18 con semifinali al Ferroviario e al Palabosco dove si concluderà la manifestazione.

“Parata Rosa di Primavera” con la CantariniDoveva realizzare un’impresa

per ottenere la qualificazione nel campionato per società: l’ha compiuta il Fadigati! Al Comunale si è vista un’altra squadra: quella esuberante di Angelo Rotta e Gianlibero Bocchi, quella agoni-stica di Carlo Ricini e quella effi-cace di Pierluigi Rossi e i cico-gnolesi superano la Virtus Zeme. Perso il primo set, Ricini rimedia vincendo il successivo, Bocchi-Rotta-Rossi s’impongono in en-trambi i set, pimpante la coppia Bocchi-Rossi che fa due su due. Decisivi diventano Ricini-Rotta che, dopo aver perso il primo set, s’aggiudicano il secondo e si va ai “pallini”. Spietato Rotta (due su tre!), compie il suo compito Ricini (uno colpito!) così come Rossi mentre gli avversari sba-gliano (uno su sei!) e il Fadigati può esultare. Non c’è però tempo per cullarsi sugli allori perché oggi a Bergamo la formazione torna in campo contro la boccio-fila Orobica Slega.

M.M.

Exploit del Fadigatiche supera il turno

Germana Cantarini

10.55 aprirai. attualità11.05 Che tempo fa 11.10 unomattina storievere. doc12.00 La prova deL CuoCo.att13.30 tG1/teLeGiornaLe14.00 easy driver. attualità14.30 Le amiChe deL sabato.att17.00 tG1/Che tempo fà17.15 a sua immaGine. att17.45 passaGGio a nord-ovest18.50 L'eredità. Game show20.00 tG1 teLeGiornaLe20.35 affari tuoi. Game show21.10 i miGLiori anni. varietà24.00 s'è fatta notte. attualità

06.30 unomattina. varietà10.05 mixitaLia. attualità10.30 a sua immaGine. att10.55 santa messa12.00 reCita deLL'anGeLus12.20 Linea verde. attualità13.30 tG1 telegiornale 14.00 domeniCa in - arena. att16.30 tG1 telegiornale16.35 domeniCa in Così è La vita18.50 L'eredità. Game20.00 tG1 telegiornale20.40 affari tuoi. Game show21.30 un mediCo in famiGLia 8. fic23.25 speCiaLe tG1. attualità

10.25 aprirai. attualità10.30 suLLa via di damasCo. att11.00 meZZoGiorno in famiGLia13.00 tG2 Giorno / dribbLinG14.00 disposti a tutto. film15.35 nora robert's. telefilm16.25 La moda Che verrà. att17.05 sereno variabiLe. attualità18.05 90°minuto serie b. sport19.30 iL Commissario rex. tf20.30 tG2 notiZie21.05 CastLe. telefilm22.35 tG2 notiZie22.50 sabato sprint. sport23.45 tG2 dossier. documenti

06.30 reaL sChooL. att10.10 raGaZZi C'è voyaGer.var10.50 a Come avventura. att11.30 meZZoGiorno in famiGLia13.00 tG2 Giorno/meteo/motori13.45 queLLi Che spettano. var15.40 queLLi Che. varietà17.10 stadio sprint. sport18.10 90°minuto. sport19.35 iL Commissario rex. tf20.30 tG2 notiZie21.00 nCis. telefilm21.45 eLementary. telefilm22.35 La domeniCa sportiva01.00 tG2 notiZie

07.45 La furia dei barberi. film09.10 paese reaLe. film10.10 L'ispettore derriCk. tf11.00 tGr beLLitaLia11.30 tGr prodotto itaLia. att12.00 tG3 sport - meteo / tGr14.00 tG reGione/meteo14.55 tv taLk. attualità17.00 timbuCtu. doc17.20 i Guardiani deL faro. film19.00 tG3/reGione/meteo 20.00 bLob20.10 Che tempo fa. attualità21.30 metropoLi. film23.30 tG3/tG reGione

11.05 tGr mediterraneo. att11.30 tGr reGioneuropa. att12.00 tG3 sport - meteo / tGr12.25 teLeCamere. attualità12.55 rai eduCationaL13.25 passepartout. att14.00 tG3/reGione/meteo15.05 tirreno-adriatiCo.Ciclismo16.05 aLLe faLde deL kiLimanGiaro18.00 per un puGno di Libri. quiz19.00 tG3/reGione/meteo 20.00 bLob/Che tempo fa21.30 presa diretta. attualità23.25 tG3/tG reGione23.40 GaZebo. attualità

SabatO 9 dOMenICa 10

CANALE 5

ITALIA 1

RETE 4

06.00 prima paGina07.55 traffico/meteo08.00 tG5 mattina09.05 Zoo doCtor. telefilm10.00 meLaverde. attualità11.00 forum. attualità13.00 tG5 teLeGiornaLe/meteo 513.40 CouGar town. telefilm14.10 amiCi. talent16.00 verissimo. attualità18.50 avanti un aLtro. Game20.00 tG 5 telegiornale - meteo 520.40 strisCia La notiZia. varietà21.10 itaLia's Got taLent. talent24.00 avvoCati a new york. tf

07.55 traffiCo - meteo 508.00 tG5 mattina08.50 Le frontiere deLLo spirito. attualità10.00 beLLi dentro. sitcom10.55 south paCifiC. doc12.00 meLaverde. att13.00 tG5 telegiornale - meteo 513.40 L'arCa di noè. varietà14.00 domeniCa Live. varietà18.50 avanti un aLtro. Game show20.00 tG 5 - meteo 520.40 strisCia La domeniCa.var21.30 tristano & isotta. film23.50 mediterraneo. film

10.05 donnavventura. att10.50 riCette di famiGLia. att11.30 tG 4/meteo/notiZie/traffiCo12.00 un deteCtive in Corsia. tf12.55 La siGnora in GiaLLo. tf14.00 tG4 teLeGiornaLe14.45 Lo sporteLLo di forum.att15.30 poirot. film17.00 deteCtive monk. tf18.00 pianeta mare. att18.55 tG 4 - meteo 419.35 tempesta d'amore. soap20.40 waLker texas ranGer. tf21.30 deLitti inquietanti. film23.35 Life. telefilm

08.15 doC. doc09.00 bbC knowLedGe. doc10.00 santa messa11.00 Le storie di viaGGio a...att11.30 tG 4 teLeGiornaLe12.00 pianeta mare. attualità13.00 donnavventura. attualità14.00 tG4 telegiornale - meteo 414.40 karoL un papa rimansto uomo. film18.55 tG4 telegiornale - meteo 419.35 iL Comandante fLorent.tf 21.30 tierra deL Lobos. film23.45 sommersby. film01.35 tG4 niGht news

SabatO 9 dOMenICa 10

LA 7

SabatO 9 dOMenICa 10 06.00 tG La707.00 omnibus. attualità09.55 Coffee break. attualità11.00 tG La7 - meteo11.05 bookstore. attualità11.45 4 donne e un funeraLe. tf13.30 tG La714.05 tG La7 CronaChe. att14.45 iL dito più veLoCe deL west. film16.10 the distriCt. telefilm18.00 L'ispettore barnaby.tel20.00 tG La720.30 in onda. attualità22.30 GirLfriend in a Coma. film

06.00 tG La 7 - meteo - orosCopo07.00 omnibus. attualità 09.55 Coffee break. attualità11.05 fuori Gusto. varietà12.00 in CuCina Con vissani. att12.30 i menù di benedetta13.30 tG La714.05 tG La7 CronaChe. att14.45 mosquito Coast. film17.00 the distriCt. telefilm18.00 6 naZioni. rugby20.00 tG La720.30 in onda. attualità21.35 i borGia. film23.20 the CeLL. film

07.00 Le nostre reGioni07.30 Coro ponChieLLi vertova20.00 studio 1 dipiù: milano in passerella 20.30 rubriCa reLiGiosa: iL Giorno deL siGnore21.00 io e marGherita. sitcom 21.15 studio 1 dipiù: milano segreta21.40 speCiaLe papa benedetto xvi22.10 hair seCret23.00 La partita di huGony 00.00 viaGGio sentimentaLe neLL’ itaLia dei desideri

07.00 Le nostre reGioni08.00 studio 1 dipiù: moda uomo09.40 parC fermé. talk show10.00 nevesport. magazine sport11.00 Coro ponChieLLi vertova12.10 Le nostre reGioni12.30 studio 1 dipiù: milano passerella13.30 studio 1 dipiù20.00 studio 1 dipiù 20.30 Coro ponChieLLi vertova 21.40 a tambur battente23.00 hair seCret 00.00 viaGGio sentimentaLe neLL’ itaLia dei desideri

07.00 i'm the band. sitcom07.20 Cartoni animati11.00 robin hood. telefilm12.25 studio aperto - meteo13.00 sport mediaset. sport13.40 batman forever. film16.00 samurai GirL. film17.50 maGaZine Champions L. att18.30 studio aperto/meteo19.00 Life bites. sitcom19.30 stormbreaker. film21.10 harry potter e La Camera dei seGreti. film00.05 7 seConds. film02.05 poker1mania. varietà

07.00 i'm the band. sitcom07.50 Cartoni animati10.35 due GemeLLe a Londra. f12.25 studio aperto - meteo13.00 sport mediaset - xxL14.00 ritorno aL mondo di oZ. f16.50 Zoo ranGers in sud ameriCa. film17.40 La vita seCondo jim. sit18.30 studio aperto/meteo19.00 Così fan tutte. sitcom19.10 trappoLa in fondo aL mare. film21.25 Le iene show. varietà00.35 2 broke GirLs. telefilm

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