Il Cremasco 160313

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fumata definitivamente la possibilità che la Fonda- zione Charis possa com- pletare il cantiere del Cam- pus Valcarenga, più noto come «Scuola di Cielle» nel quartiere di Ombriano, il Comune si sta attivando per rimediare al danno economico che potrebbe derivare da questo inconveniente. La Re- gione, infatti, aveva erogato un milione di euro, su un totale di 4milioni e 500mila, per la realiz- zazione del campus e il timore dell’amministrazione comunale è che, a fronte di un mancato completamento dei lavori, da Mi- lano possano richiedere indietro i soldi. Dove recuperare un milio- ne di euro di questi tempi? Molto meglio cercare una soluzione al- ternativa, che vada a beneficio di tutti. È proprio quanto si sta impe- gnando a fare il sindaco Stefania Bonaldi, che ha chiesto un in- contro all’amministrazione pro- vinciale, per prendere in conside- razione un impiego alternativo dell’immobile: per la precisione, un trasferimento a Ombriano del polo scolastico previsto a San Bartolomeo, dove la Provincia ha in progetto di riunire le tre sedi del liceo Racchetti, attualmente sparse in diverse zone di Crema e dove già si trovano il liceo artisti- co e l’istituto Sraffa. L’immobile di Ombriano, di cui ora è presen- te solo lo scheletro, aveva l’am- bizione di contenere quasi 1.000 studenti, dalla scuola dell’infan- zia alle superiori, con tanto di luogo di culto, un ampio audito- rium, mensa, palestra, piscina coperta e un centro di aggrega- zione giovanile. I lavori erano iniziati nel giu- gno del 2010 ma si erano poi in- terrotti per mancanza di fondi, fino alla comunicazione al Co- mune da parte della Fondazione Charis che quest’ultima non avrebbe ripreso i lavori entro la fine di questo mese, contraria- mente a quanto preventivato in una fase precedente, e della mes- sa in liquidazione volontaria del- la stessa. Il Comune di Crema punta a convincere l’amministra- zione provinciale, facendo leva sulla possibilità di beneficiare di alcune agevolazioni, dovute pro- prio alla liquidazione della Cha- ris, per cui la Regione ha nomi- nato un commissario ad hoc. Non solo. In questo modo si risolve- rebbe anche il problema del traf- fico, che a San Bartolomeo è già piuttosto congestionato. «Una cosa è sicura» puntualiz- za il sindaco: «Faremo di tutto per evitare di dover restituire un milione di euro alla Regione». Anche il campus in programma a San Bartolomeo prevede non so- lo un nuovo edificio scolastico ma anche una serie di altre strut- ture. In questo caso: due palestre, un auditorium e un laboratorio di cucina per gli studenti del corso di ristorazione dello Sraffa. Tut- tavia, esistono alcuni problemi che l’amministrazione provincia- le prenderà in considerazione, come è stato deciso durante il pri- mo, interlocutorio incontro tra il sindaco di Crema, l’assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Fon- tanella e i tecnici della Provin- cia, lo scorso martedì 12 marzo. «Non abbiamo pregiudiziali di sorta», spiega l’assessore, «ma non è chiaro se si possa fare que- sto cambio in corsa. I progetti sono diversi tra loro e il compito dei nostri uffici è ora quello di vagliare ogni questione, dal pun- to di vista giuridico e legale, non- ché di costi. Attualmente, per quanto riguarda il progetto di San Bartolomeo, la spesa è di circa 20 milioni di euro e stiamo proce- dendo con il contratto di disponi- bilità, che non è una procedura semplice. In merito al progetto per il campus di Ombriano, inve- ce, al momento abbiamo in mano veramente pochi elementi». Ma dal Pdl di Crema, non tutti sono d’accordo con la soluzione pro- posta dal sindaco. Nessuna voce polemica nel Pd, mentre il Sel tace. Gionata Agisti Il PICCOLO giornale del € 0,02 Copia Omaggio CREMASCO LE SCUOLE DENTRO L’AREA DI CIELLE Il sindaco mette le mani avanti: «Per non dover restituire un milione di euro alla Regione» Direttore responsabile: Sergio Cuti • Società editrice: Promedia Soc. Coop. via Del sale 19, Cremona • Amministrazione e diffusione via S. Bernardo 37/a Cremona tel. 0372 435474 Direzione e redazione via Tensini Crema tel. 0373 83041 • email [email protected] • Stampa: SEL Società Editrice Lombarda Cremona Pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 [email protected] Aut. del Tribunale di Crema n° 165 del 31/05/2012 Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it ANNO II • NUMERO 11 • SABATO 16 MARZO 2013 S Italia avrà un governo? Mah. Io vorrei solo ri- cordare come siamo arrivati a quest’ Italia che è stata giudicata ingovernabile perché se non c’è memoria, non ci sarà (migliore) futuro. Ci siamo arrivati con la gente che aveva la bava alla bocca. Per la rabbia causata dai troppi rospi che ha dovuto ingoiare. Per capirci meglio, ecco qualche esem- pio pratico che ha diffuso l’ulcera lungo la penisola. Dunque, mentre i cittadini stringevano la cinghia, e or- mai i buchi non bastano più, i consiglieri regionali del Lazio andavano regolarmente a cena da Pasqualino al Colosseo e si facevano grandi abbuffate con la carta di credito degli italiani. La Sicilia nel 2012 ha dichiarato 6 miliardi di deficit, e sull’isola - raccontava l’ex presi- dente Lombardo - non c’è lavoro nel privato. Come sia arrivata sul precipizio del default è facile da immaginare. E ancora: un consigliere regionale sici- liano con 10 anni di anzianità guadagna più di Obama, presidente degli Usa; il nostro ambasciatore a Berlino ha una busta paga più pesante del premier tedesco An- gela Merkel; uno stenografo al massimo livello retribu- tivo nel Parlamento italiano arriva a sfiorare uno stipen- dio lordo di 290 mila euro, solo 2mila meno di quanto lo Stato spagnolo dà al re Juan Carlos di Borbone; l’Italia ha aperto 325 sedi diplomatiche nel mondo, mentre gli Stati Uniti ne hanno 50 in meno. I nostri tribunali hanno speso 3 miliardi per informa- tizzare la Giustizia; solo che i computer del nostro siste- ma giudiziario non si parlano tra di loro. Mentre, per quanto riguarda i politici, Berlusconi aveva promesso ancora «meno tasse, meno spesa», ma lo fa da 20 anni, Bersani non utilizza mai la parola «concorrenza», Mon- ti è riuscito a spostare di qualche metro l’Italia dal ba- ratro ottenendo l’80% del gettito dalle tasse e solo il 20% dai tagli, Grillo si diverte a fare l’uomo maschera- to. Quale nazione al mondo riuscirebbe a salvarsi con questi personaggi? L’ Italia, troppi paradossi di Daniele Tarenzi [email protected] IL PUNTO DI VISTA/2 Questa rincorsa allo scaricabarile IL PUNTO DI VISTA/1 coppia mediaticamente un probabile conflitto d’interessi alla Fondazione S.Domenico. Il tenta- tivo viene sventato, ma non muta la sostanza e bene hanno fatto la Zanibelli, Agazzi e Patrini a nome dei rispettivi gruppi consiliari, a chiedere le di- missioni di chi si era reso responsabile di tale “caso”. Il sindaco di Crema si trova costretto a stracciarsi le vesta schierandosi genericamente, bontà sua, contro il cliente- lismo e il familismo. Il capogruppo del Pd, Giossi, scari- ca bellamente la dottoressa Elisa Marinoni, perché, ba- date bene, per quanto brava, non è iscritta al Pd. Eppure l’aveva proposta proprio lui in Consiglio co- munale per il suo gruppo. Valla a capire certa gente. Non c’è più il coraggio di assumersi le proprie responsabili- tà. Quasi un anno di governo della città, zero opere tran- ne portare a buon termine quelle lasciate in eredità. Neppure l’ombra di un bilancio che definisca le loro stra- tegie per lo sviluppo ed il decoro della città. Attendiamo tutti con infinita impazienza. Per ora si ha solo buona memoria di Alex, Matteo ed Elisa finiti nel tritacarne mediatico e del fatto che nessuno vuole assumersi la pa- ternità di averli scelti in modo quantomeno singolare. Vediamoli. Matteo, il presidente, oramai di parte, del consiglio comunale, continua imperterrito a far politica per il Pd e ad inviare inutili news al mondo intero. Alex, l’assessore scaricato alla Cultura, di tanto in tanto lancia strali di inefficienza culturale verso la giun- ta ed è difficile dargli torto. La dottoressa Elisa indicata da Giossi per il Cda del S.Domenico l’hanno laureata, anche politicamente, senza averle spiegato che certe co- se clientelari non si fanno, come quella del tipo di pro- porre alla direzione artistica della Fondazione qualcuno con il quale ha intrattenuto o intrattiene rapporti profes- sionali. Non sta bene ed è poco elegante. Direi anche poco trasparente. Solo che per scaricare qualcuno, si- gnor Giossi bisogna prima averlo imbarcato. E il pass per salire a bordo della nave glielo avete dato voi. S Si tratta del liceo Racchetti, dell’artistico e dello Sraffa che, nei progetti, dovevano formare il Polo scolastico a San Bartolomeo Per fare il cambio, il primo cittadino deve avere l’ok del presidente della Provincia, Massimiliano Salini. Ma rullano i tamburi di Simone Beretta [email protected]

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Il Piccolo del Cremasco il sttimabale più diffuso a Crema, Cremona e Csalmaggiore

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fumata definitivamente la possibilità che la Fonda-zione Charis possa com-pletare il cantiere del Cam-

pus Valcarenga, più noto come «Scuola di Cielle» nel quartiere di Ombriano, il Comune si sta attivando per rimediare al danno economico che potrebbe derivare da questo inconveniente. La Re-gione, infatti, aveva erogato un milione di euro, su un totale di 4milioni e 500mila, per la realiz-zazione del campus e il timore dell’amministrazione comunale è che, a fronte di un mancato completamento dei lavori, da Mi-lano possano richiedere indietro i soldi. Dove recuperare un milio-ne di euro di questi tempi? Molto meglio cercare una soluzione al-ternativa, che vada a beneficio di tutti.

È proprio quanto si sta impe-gnando a fare il sindaco Stefania Bonaldi, che ha chiesto un in-contro all’amministrazione pro-vinciale, per prendere in conside-razione un impiego alternativo dell’immobile: per la precisione, un trasferimento a Ombriano del polo scolastico previsto a San Bartolomeo, dove la Provincia ha in progetto di riunire le tre sedi del liceo Racchetti, attualmente sparse in diverse zone di Crema e dove già si trovano il liceo artisti-co e l’istituto Sraffa. L’immobile di Ombriano, di cui ora è presen-te solo lo scheletro, aveva l’am-bizione di contenere quasi 1.000 studenti, dalla scuola dell’infan-zia alle superiori, con tanto di luogo di culto, un ampio audito-rium, mensa, palestra, piscina coperta e un centro di aggrega-zione giovanile.

I lavori erano iniziati nel giu-gno del 2010 ma si erano poi in-terrotti per mancanza di fondi, fino alla comunicazione al Co-mune da parte della Fondazione Charis che quest’ultima non avrebbe ripreso i lavori entro la fine di questo mese, contraria-mente a quanto preventivato in una fase precedente, e della mes-sa in liquidazione volontaria del-la stessa. Il Comune di Crema punta a convincere l’amministra-zione provinciale, facendo leva sulla possibilità di beneficiare di alcune agevolazioni, dovute pro-prio alla liquidazione della Cha-ris, per cui la Regione ha nomi-nato un commissario ad hoc. Non solo. In questo modo si risolve-rebbe anche il problema del traf-fico, che a San Bartolomeo è già piuttosto congestionato.

«Una cosa è sicura» puntualiz-za il sindaco: «Faremo di tutto per evitare di dover restituire un milione di euro alla Regione». Anche il campus in programma a San Bartolomeo prevede non so-lo un nuovo edificio scolastico ma anche una serie di altre strut-ture. In questo caso: due palestre, un auditorium e un laboratorio di cucina per gli studenti del corso

di ristorazione dello Sraffa. Tut-tavia, esistono alcuni problemi che l’amministrazione provincia-le prenderà in considerazione, come è stato deciso durante il pri-mo, interlocutorio incontro tra il sindaco di Crema, l’assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Fon-tanella e i tecnici della Provin-cia, lo scorso martedì 12 marzo.

«Non abbiamo pregiudiziali di sorta», spiega l’assessore, «ma non è chiaro se si possa fare que-sto cambio in corsa. I progetti sono diversi tra loro e il compito dei nostri uffici è ora quello di vagliare ogni questione, dal pun-to di vista giuridico e legale, non-ché di costi. Attualmente, per quanto riguarda il progetto di San Bartolomeo, la spesa è di circa 20 milioni di euro e stiamo proce-dendo con il contratto di disponi-bilità, che non è una procedura semplice. In merito al progetto per il campus di Ombriano, inve-ce, al momento abbiamo in mano veramente pochi elementi». Ma dal Pdl di Crema, non tutti sono d’accordo con la soluzione pro-posta dal sindaco. Nessuna voce polemica nel Pd, mentre il Sel tace.

Gionata Agisti

Il PICCOLO giornale del

€ 0,02 Copia Omaggio

CREMASCO

LE SCUOLE DENTRO L’AREA DI CIELLEIl sindaco mette le mani avanti: «Per non dover restituire un milione di euro alla Regione»

Direttore responsabile: Sergio Cuti • Società editrice: Promedia Soc. Coop. via Del sale 19, Cremona • Amministrazione e diffusione via S. Bernardo 37/a Cremona tel. 0372 435474 Direzione e redazione via Tensini Crema tel. 0373 83041 • email [email protected] • Stampa: SEL Società Editrice Lombarda Cremona

Pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 [email protected] • Aut. del Tribunale di Crema n° 165 del 31/05/2012 Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it

ANNO II • NUMERO 11 • SABATO 16 MARZO 2013

S

Italia avrà un governo? Mah. Io vorrei solo ri-cordare come siamo arrivati a quest’ Italia che è stata giudicata ingovernabile perché se non c’è memoria, non ci sarà (migliore) futuro.

Ci siamo arrivati con la gente che aveva la bava alla bocca. Per la rabbia causata dai troppi rospi che ha dovuto ingoiare. Per capirci meglio, ecco qualche esem-pio pratico che ha diffuso l’ulcera lungo la penisola. Dunque, mentre i cittadini stringevano la cinghia, e or-mai i buchi non bastano più, i consiglieri regionali del Lazio andavano regolarmente a cena da Pasqualino al Colosseo e si facevano grandi abbuffate con la carta di credito degli italiani. La Sicilia nel 2012 ha dichiarato 6 miliardi di deficit, e sull’isola - raccontava l’ex presi-dente Lombardo - non c’è lavoro nel privato.

Come sia arrivata sul precipizio del default è facile da immaginare. E ancora: un consigliere regionale sici-liano con 10 anni di anzianità guadagna più di Obama, presidente degli Usa; il nostro ambasciatore a Berlino ha una busta paga più pesante del premier tedesco An-gela Merkel; uno stenografo al massimo livello retribu-tivo nel Parlamento italiano arriva a sfiorare uno stipen-dio lordo di 290 mila euro, solo 2mila meno di quanto lo Stato spagnolo dà al re Juan Carlos di Borbone; l’Italia ha aperto 325 sedi diplomatiche nel mondo, mentre gli Stati Uniti ne hanno 50 in meno.

I nostri tribunali hanno speso 3 miliardi per informa-tizzare la Giustizia; solo che i computer del nostro siste-ma giudiziario non si parlano tra di loro. Mentre, per quanto riguarda i politici, Berlusconi aveva promesso ancora «meno tasse, meno spesa», ma lo fa da 20 anni, Bersani non utilizza mai la parola «concorrenza», Mon-ti è riuscito a spostare di qualche metro l’Italia dal ba-ratro ottenendo l’80% del gettito dalle tasse e solo il 20% dai tagli, Grillo si diverte a fare l’uomo maschera-to. Quale nazione al mondo riuscirebbe a salvarsi con questi personaggi?

L’

Italia, troppiparadossidi Daniele [email protected]

IL PUNTO DI VISTA/2

Questa rincorsa allo scaricabarile

IL PUNTO DI VISTA/1

coppia mediaticamente un probabile conflitto d’interessi alla Fondazione S.Domenico. Il tenta-tivo viene sventato, ma non muta la sostanza e bene hanno fatto la Zanibelli, Agazzi e Patrini a

nome dei rispettivi gruppi consiliari, a chiedere le di-missioni di chi si era reso responsabile di tale “caso”. Il sindaco di Crema si trova costretto a stracciarsi le vesta schierandosi genericamente, bontà sua, contro il cliente-lismo e il familismo. Il capogruppo del Pd, Giossi, scari-ca bellamente la dottoressa Elisa Marinoni, perché, ba-date bene, per quanto brava, non è iscritta al Pd.

Eppure l’aveva proposta proprio lui in Consiglio co-munale per il suo gruppo. Valla a capire certa gente. Non c’è più il coraggio di assumersi le proprie responsabili-tà. Quasi un anno di governo della città, zero opere tran-ne portare a buon termine quelle lasciate in eredità. Neppure l’ombra di un bilancio che definisca le loro stra-tegie per lo sviluppo ed il decoro della città. Attendiamo tutti con infinita impazienza. Per ora si ha solo buona memoria di Alex, Matteo ed Elisa finiti nel tritacarne mediatico e del fatto che nessuno vuole assumersi la pa-ternità di averli scelti in modo quantomeno singolare. Vediamoli. Matteo, il presidente, oramai di parte, del consiglio comunale, continua imperterrito a far politica per il Pd e ad inviare inutili news al mondo intero.

Alex, l’assessore scaricato alla Cultura, di tanto in tanto lancia strali di inefficienza culturale verso la giun-ta ed è difficile dargli torto. La dottoressa Elisa indicata da Giossi per il Cda del S.Domenico l’hanno laureata, anche politicamente, senza averle spiegato che certe co-se clientelari non si fanno, come quella del tipo di pro-porre alla direzione artistica della Fondazione qualcuno con il quale ha intrattenuto o intrattiene rapporti profes-sionali. Non sta bene ed è poco elegante. Direi anche poco trasparente. Solo che per scaricare qualcuno, si-gnor Giossi bisogna prima averlo imbarcato. E il pass per salire a bordo della nave glielo avete dato voi.

S

Si tratta del liceo Racchetti, dell’artistico e dello Sraffa che, nei progetti, dovevano formare il Polo scolastico a San Bartolomeo Per fare il cambio, il primo cittadino deve avere l’ok del presidente della Provincia, Massimiliano Salini. Ma rullano i tamburi

di Simone [email protected]

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di Daniele Tamburini

è sicuramente una grande confusione sotto il cielo: non solo politica, ma an-che rispetto ai comporta-menti istituzionali. Tutto

questo, in un momento in cui servireb-bero certezze e percorsi lineari; ma, ol-tre ai gravissimi problemi strutturali e congiunturali dell’economia, del lavoro, del sistema del credito, siamo di fronte anche a un bell’”inghippo” formale, e mai, come in questo caso, la forma è sostanza. Come funziona un governo di minoranza? È questa l’unica strada per-seguibile, con questi numeri, e soprat-tutto con le porte che vengono vicende-volmente e alternativamente “sbattute” tra Pd, Pdl, Movimento 5 Stelle?. Ma la sostanziale impossibilità a formare una maggioranza non è il solo nodo assai problematico in ballo: il presidente della Repubblica è nel semestre bianco e, secondo la Costituzione, non può scio-gliere le Camere. E non dimentichiamo che, appunto, dovrà essere eletto anche il nuovo Presidente della Repubblica. Parliamo dei vari scenari e delle varie ipotesi con la professoressa Marilisa D’Amico, docente di Diritto Costituzio-nale all’Università Statale di Milano.

Professoressa D’Amico, come fun-ziona un governo di minoranza?

«Il Governo di minoranza o, più corret-tamente, di maggioranza relativa è quello che non ha avuto la fiducia dalla maggio-ranza dei componenti delle Camere, ma

solo dalla maggioranza dei presenti. Lo consente l’art. 94 della Costituzione che non prescrive, per la concessione della fiducia, maggioranze qualificate. Non sarebbe la prima volta che accade, ma è evidente che si tratterebbe di un Gover-no “debole” che dovrebbe ogni volta as-sicurarsi i voti necessari a far approvare i propri provvedimenti».

Facciamo delle ipotesi di possibili governi… Pd con l’astensione del Mo-vimento Stelle? Con l’appoggio ester-no sulla base dei punti programmatici?

«Sarebbe possibile, anche se la rego-la prevista dal regolamento del Senato per il computo degli astenuti complica le cose. L’art. 107 del regolamento del Se-

nato prevede che le deliberazioni siano prese a maggioranza dei senatori che partecipano al voto, ivi compresi gli astenuti. Il voto di astensione rende dun-que più difficile il raggiungimento della maggioranza, perché l’astensione fini-sce per valere come un voto contrario. Stando così le cose, la procedura per-ché un Governo targato PD ottenga la fiducia con l’astensione del M5S al Se-nato è piuttosto complicata.

I senatori del M5S potrebbero uscire dall’Aula, ma, a quel punto, i parlamentari del Pdl potrebbero fare lo stesso e far così mancare il numero legale. In alterna-tiva – ma il meccanismo è piuttosto bizan-tino – il PD dovrebbe assicurarsi i voti dei senatori della Lista Monti e chiedere ad

una rappresentanza di grillini (una quindi-cina circa) di restare nell’aula, astenendo-si, ma assicurando il numero legale».

Napolitano potrebbe incaricare un esponente 5 Stelle?

«In linea teorica, sì, ma solo se il Pre-sidente della Repubblica capisse, dalle consultazioni, che un esponente 5 stelle ha la possibilità di trovare una maggio-ranza parlamentare. Politicamente mi sentirei però di escludere questa circo-stanza».

E l’ipotesi di “governissimo” Pd-Pdl, che, comunque, la direzione Pd ha escluso?

«Da un punto di vista costituzionale, non è una strada impraticabile, dal punto di vista politico, invece, non mi sembra proprio che vi siano le condizioni.

Qualcuno parla di una prosecuzio-ne “tecnica” del governo Monti, che, però, tecnico non è più…

«Qui bisogna fare un po’ di chiarezza. Oggi il Governo Monti è dimissionario, ma resterà in carica fino a quando non si formerà un nuovo Governo. In questo senso - se vogliamo - possiamo parlare di prosecuzione “tecnica”. Il Presidente della Repubblica ha, però, il dovere di aprire le consultazioni per formare un nuovo Governo. Diverso è il caso in cui il Presidente della Repubblica decida, all’esito di queste consultazioni, di con-ferire un “nuovo” incarico a Monti. Que-sta ipotesi, però, non sarebbe più una prosecuzione tecnica, bensì l’inizio di un

nuovo Governo “politico”, tanto più che Monti ha partecipato alla competizione elettorale.

Ultima questione: come si mettono insieme due fatti, l’uno possibile (nes-suno riesce a formare un governo e si deve tornare al voto), l’altro reale (il presidente della Repubblica, nel “se-mestre bianco”, non può sciogliere le Camere)?

«Il presidente della Repubblica, fino alla scadenza del suo mandato, non può sciogliere anticipatamente le Camere. Questo lo dice l’art. 88, comma 2, della Costituzione. Pertanto, se non si riesce a formare un nuovo Governo e l’unica strada percorribile è quella di tornare al voto, bisognerà necessariamente atten-dere l’elezione del nuovo Capo dello Stato che, come primo atto, scioglierà le Camere. Nel frattempo, il Governo Mon-ti, dimissionario, proseguirà “tecnica-mente” il suo lavoro. Questo, però, solo se davvero nessuno riesce a formare un Governo. Se, invece, viene nominato un nuovo Governo, che giura nelle mani del Presidente della Repubblica, e questo Governo non ottiene la fiducia iniziale, sarà comunque quest’ultimo a dover gestire il periodo elettorale e firmare il decreto di scioglimento delle Camere.

Se la sente di formulare una pre-visione?

«Non me la sento di formulare una pre-visione relativamente ai prossimi sviluppi. In questo caso, mi sembra proprio che la realtà potrebbe superare la fantasia».

C’

Governo, quali scenari sono possibili?La costituzionalista Marilisa D’Amico, professoressa alla Statale di Milano: «Governo, la realtà potrebbe superare la fantasia»

«Pd con l’astensione del M5S? Possibile, ma le regole sul computo degli astenuti potrebbero complicare le cose»

CREMONAApprova anche a Cremona la campagna Nontiscor-

dardime, promossa dal circolo Legambiente “Vedover-de”. Nella mattinata di sabato 16 marzo gli studenti dell'Istituto Einaudi visioneranno il fi lm-documentario

"L'età del cemento”,dedicato al consumo di suolo in Lombardia. Successivamente gli alunni delle classi 1Dr e 1Br piantumeranno delle primule nel giardino della scuola come simbolo di salvaguardia della natura.

ALL’EINAUDIIniziativa “verde” per gli studenti

Se non si riesce a formare un nuovo Governo e l’unica strada percorribile è quella di tornare al voto, bisognerà necessariamente

attendere l’elezione del nuovo Capo

dello Stato

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CremonaSabato 16 Marzo 20134

di Laura Bosio

igore anglosassone, cuore ita-liano e competenza: elementi ritenuti necessari dall'asses-sore comunale al bilancio, Ro-berto Nolli, per le scelte di re-

visione di spesa. L’assessore sta solle-citando consiglieri, giunta, dirigenti e di-pendenti comunali, affinché cerchino di operare una seria riflessione su quanto sia necessario e quanto sia invece su-perfluo. Lo ha scritto esplicitamente in una comunicazione via e-mail, che ha suscitato un certo scalpore. «Non pos-siamo più temporeggiare, oggi ogni per-sona chiamata ad amministrare deve fa-re un esame di coscienza, individuando, nel proprio settore di competenza, qua-li siano le cose che servono davvero, e farle nel migliore dei modi possibili, "sfrondando" invece quelle che non so-no affatto necessarie» sottolinea l'as-sessore. «Bisogna avere il coraggio di fare delle scelte: è questo il cardine del-la ripartenza e della riorganizzazione del Paese, dal più piccolo Comune allo Sta-to centrale. E' la coscienza che ci deve guidare nella scelta dei tagli da fare, ma bisogna anche usare il cuore, facendo una valutazione che non sia di tipo pu-ramente ragionieristico. Questo richiede però un cambio di mentalità degli ammi-nistratori pubblici, che siano essi politici o dipendenti».

In cosa consiste questo cambio di mentalità?

«Prima di tutto non bisogna più farsi strumentalizzare dalle valutazioni politi-che e dagli interessi di parte, come si è sempre fatto sino ad oggi. Bisogna lavo-rare per il bene dell'ente che si ammini-stra, e non per l'interesse del proprio partito. I rapporti tra politici e funzionari devono essere improntati allora a una maggiore professionalità: l'assessore che gestisce una determinata partita de-ve essere preparato su tale tematica, e

confrontarsi costantemente con la pro-pria dirigenza. Ora questo avviene a fa-tica, sostanzialmente per due motivi. Da un lato perché per molti politici la priori-tà è il mantenimento di un consenso da parte degli elettori e della propria parte politica, dall'altro perché si tende sem-pre a dare all'istituzione una continuità storica, che però non garantisce un cambio di passo.

Bisogna allora lavorare rimettendo tutto sul piatto e ripartendo da zero. Non bisogna portare avanti per forza tutto quello che è stato fatto sinora, ma riana-lizzare tutto e capire come reimpostare le cose al fine di rendere il sistema più efficiente. La sintesi dell'ottimizzazione nasce proprio dalla differenza tra ciò che è necessario e ciò che non lo è».

Ci faccia qualche esempio...«Prendiamo le consulenze esterne: ne

abbiamo una reale esigenza? Non sa-rebbe meglio efficientare il lavoro dei di-pendenti interni, eliminandole completa-mente? Si può, in questo modo, ottene-re comunque un servizio efficiente? So-no queste le domande a cui dobbiamo rispondere. O ancora, ci sono settori, come le politiche sociali, le politiche gio-vanili ed educative, la cultura e i servizi a domanda individuale, per i quali biso-gna andare ad analizzare a monte quali sono le reali necessità, e tagliare il su-perfluo. Questo è l'unico sistema per tra-sformare la pubblica amministrazione italiana in una pubblica amministrazione di livello europeo. Anche perché, visti i tagli sempre più pesanti da parte dello Stato, che ammontano ormai a dieci milioni di euro di mino-ri entrate per il Comune, l'unica alternativa, a cui io sono decisamente contrario, sarebbe quella di andare a in-crementare la leva fi-scale. Non ci sono altre opzioni, anche a fronte

del fatto che siamo soggetti un sistema di controllo sempre più stringente da parte della Corte dei Conti, e in quel sen-so Cremona è già nell'occhio del ciclo-ne per la stabilizzazione dei dipendenti fatta nel 2009».

Come viene recepita la sua esorta-zione tra i colleghi?

«C'è chi ha recepito e che compren-de, ma il lavoro sarà lungo, perché ci so-no ancora forti resistenze di tipo cultura-le. Esiste ancora una parte di mondo che non capisce quanto tutto questo sia ne-cessario. Come ho letto recentemente in un editoriale di Sergio Romano, conti-nuando a pensare solo al proprio orticel-lo si finirà per acca-nirsi nel difende-re qualcosa che non esi-ste più. Allo-ra bisogna, prima di tut-to, imparare a lavorare

insieme: in Svizzera anno fatto una gran-de coalizione di interesse nazionale, e sono usciti dalla crisi. In Italia non riu-sciamo a metterci d'accordo. Il Movi-mento 5 Stelle è un fungo che è cresciu-to sulla muffa. Se andiamo a togliere questa muffa, il fungo non crescerà più. Il problema, in Italia, è che le persone preparate si allontanano dalla politica, lasciando così spazio alle persone mediocri. Il siste-ma che si è innescato di critica della casta, ha por-tato a mantenerne inaltera-ti i privilegi, abbassandone contemporaneamente il li-vello cosicché oggi la pre-parazione della classe politica è inferio-re a quella della prima Repubblica».

E a Cremona?«Qui possiamo innescare una vera e

propria rivoluzione culturale, ripartendo, come già avevo detto in precedenza, dal sindaco Perri, che ha sempre lavorato

cercando di fare il bene della comu-nità, e superando il concetto di

appartenenza politica: cosa per cui è stato anche aspra-mente criticato. Oggi l'ente pubblico deve essere am-

ministrato con un senso civico che va oltre l'ap-partenenza di parte. Il

concetto di sintesi tra assessori, maggio-ranza e dipendenza

deve allargarsi

poi anche all'opposizione».In che senso?«Ci vuole più coerenza da parte di tut-

ti, e le idee vanno misurati non secondo la logica di partito, ma secondo la loro reale bontà. Allora chiedo all'opposizio-ne di fornire il proprio contributo, non so-lo criticando ma facendo proposte con-crete e fattibili, e dando pareri seri. Se

tutti capissero la necessità di questo cambiamento cultu-rale e avessero le competen-ze per valutare questi pas-saggi, si aprirebbe la strada giusta verso un sistema che non taglia i servizi ma allo stesso tempo ne ottimizza

l'erogazione, pur senza incrementare le tasse. L'appello che faccio quindi ai miei colleghi assessori, ma anche ai dirigen-ti e ai consiglieri comunali, è di dimostra-re di non essere "muffa", e di saper pro-porre delle alternative a quello che og-gettivamente non funziona bene, cer-cando di lavorare tutti insieme per ren-dere tutta la macchina amministrativa più efficiente».

E se non ricevesse riscontri positivi?«Se anche gli altri non condivideran-

no questa mia posizione io andrò co-munque avanti per questa strada, per-ché da cittadino italiano ritengo sia quel-la giusta. Come ho detto, l'unica alterna-tiva sarebbe tassare, e io mi rifiuto di vessare ancora i cittadini. In ogni caso ho già avuto alcuni riscontri positivi do-po la mail che ho inviato la scorsa setti-mana, con un intento anche un po' pro-vocatorio. Sono anche convinto che questo percorso dovrà continuare ed essere il perno del programma del futu-ro sindaco. Anche perché sono convin-to che questo sia già la base della "filo-sofia Perri", di cui io auspico la ricandi-datura. Credo che per il futuro questa sia l'unica strada possibile: senza di lui, non andrò avanti neppure io, e abbandonerò la politica».

R

«Rigore e cuore per amministrare bene»L’assessore Roberto Nolli: «Necessario un cambio di mentalità degli amministratori pubblici, che siano essi politici o dipendenti»

«Non si può più amministrare facendosi strumentalizzare dalle valutazioni politiche e dagli interessi di parte, bisogna lavorare per il bene dell’ente»

«Se Perri non si ricandida, usciròdalla politica»

Il Movimento 5 Stelle è un fungo cresciuto sulla muffa. Se andiamo a togliere questa muffa, il fungo non crescerà più

Page 5: Il Cremasco 160313

L’Anlai (Associazione naziona-le liuteria artistica italiana) di Cre-mona promuove il 7° “Concorso nazionale di liuteria per strumenti ad arco”. Vi possono partecipare liutai professionisti, non profes-sionisti e giovani (ossia coloro che stanno frequentando una scuola di liuteria italiana o si sono diplomati in Italia da non più di due anni). I partecipanti possono presentare le proprie opere (violi-ni, viole e violoncelli) presso l’ex Refettorio della Chiesa di san Pie-tro a Po (Cremona) dal 10 al 12 maggio. Una giuria internaziona-le, composta da maestri liutai italiani e stranieri nonché da musi-cisti, valuterà gli strumenti in se-

zioni separate e premierà le opere migliori. Successivamente a Moz-zate (Como) nel Castello del Se-prio, il 18 maggio, verrà inaugura-ta la mostra delle opere ammesse al concorso, che resterà aperta sino al 26 maggio.

Infine il 29 maggio, in Piazza Duomo a Milano - presso il salone del Circolo del Giardino - si terrà la serata di gala ad inviti durante la quale saranno suonati alcuni degli strumenti in gara - quelli mi-gliori dal punto di vista acustico -

dall’Orchestra dell’Accademia d’Archi. Nella giuria, oltre al mae-stro Mauro Ivana Benaglia, diret-tore d’orchestra, e Matteo Fedeli, l’uomo degli Stradivari, ci saranno il violista Marco Traverso - di re-cente vincitore del disco d’oro - e il violoncellista Ninni Saladino. I maestri liutai presenti in giuria sa-ranno: Antonio Capela, Edrio Edrew, Tibor Semmelwais, Danie-le Scolari, Carlo Vettori ed Ezio Scarpini. Da segnalare, inoltre, che in settembre l’Anlai organiz-zerà la 4° edizione del Concorso internazionale di Pisogne per strumenti ad arco antichizzati, che sarà presieduta da Florian Leon-hard e Massimo Quarta.

di Laura Bosio

na storia di violenza e soprusi, di paura e di dolore emerge dal rac-conto che un nostro lettore ci fa, con una

lettera in cui denuncia la situazio-ne di sua figlia, che, secondo quanto egli scrive, «ha subito una grave violenza fisica, un tentativo di omicidio tramite strangolamen-to con una sciarpa per ben due vol-te» racconta l'uomo, che natural-mente desidera restare anonimo. «Mia figlia ha trovato il coraggio di denunciare, ha ritrovato il valore di essere donna». Secondo l'uomo, però, le risposte da parte della «legge italiana» sono state «nulle se non addirittura inesistenti. All'atto della denuncia ci avevano dato assicurazioni di rapidità e giu-stizia ... ma i giorni passano e an-che i mesi e nulla si muove. Da gennaio 2012 sono più di 110 le donne uccise per mano di familia-ri, fidanzati, conviventi, mariti ed ex. E questo, da padre che ha ri-schiato di perdere il bene più pre-zioso della sua vita, la figlia, per mano di un violento, mi mette mol-ta tristezza».

L'uomo denuncia la lentezza della giustizia. «Abbiamo fatto tut-to quello che era nelle nostre pos-sibilità, ma anche la richiesta della protezione temporanea ci è stata negata», conclude l'uomo nella sua lunga missiva, di cui abbiamo riportato solo brevi stralci.

Come si può tutelare una donna vittima di violenza? Lo chiediamo all'avvocata Monica Pedroni, pre-sidente dell'Associazione incontro donne antiviolenza (Aida). «Esisto-no due tipi di tutela: una di tipo ci-vile e una di tipo penale. La prima è quella dell'ordine di protezione, previsto dall'articolo 342 bis e ter del Codice civile, in cui si stabilisce che, se si riscontra una condotta gravemente pregiudizievole da parte del coniuge o altro conviven-te, la "vittima" può chiedere al giu-dice di disporre la cessazione di ta-le condotta e l'allontanamento del partner. Il magistrato ha inoltre la facoltà di corrispondere un asse-gno mensile alla vittima, nel caso il nucleo famigliare venga a trovarsi privo di sostentamento. Si tratta di un ricorso che le donne possono fare anche in prima persona, anche se è sempre e comunque consi-gliabile l'assistenza di un legale. Come dicevamo, è anche possibi-le sporgere una denuncia penale, soprattutto nei casi più gravi: il ti-tolare dell'azione però, in questo caso non è la parte lesa, bensì il pubblico ministero, che raccoglie le testimonianze e decide cosa fa-re, come ad esempio richiedere

delle misure cautelari. Dal punto di vista pratico, la strada civile ha un iter più rapido e un'efficacia imme-diata».

Quanto è esteso il fenomeno?«Premettiamo intanto che il

95% delle denunce che riceviamo riguardano la violenza domestica, ossia quella perpetrata dal partner. Nel 2012 abbiamo seguito oltre 60 casi, e da inizio 2013 siamo già a 20, segno che il fenomeno è in au-mento. In realtà, però, non sono le violenze in sé ad aumentare, ma il numero delle donne che trova il co-raggio di denunciare. Le violenze ci sono sempre state, ma oggi se ne parla di più, e le donne iniziano a capire che la violenza non è una normale condizione di vita.

Il 70% delle denuncianti sono italiane, e si conferma la trasversa-lità del fenomeno: non vi sono di-stinzioni né di età né di classe so-ciale. Un altro dato da rilevare è che a Cremona le donne che arri-vano alla denuncia penale sono il 30% delle assistite, contro il 10% a livello nazionale».

Qual è la causa principale di questi episodi?

«Credo che si tratti di un proble-ma culturale: spesso gli episodi di violenza dipendono infatti da una sbagliata interpretazione del rap-porto di coppia da parte dell'uo-mo. A questo proposito Aida tiene spesso dei corsi nelle scuole, con il supporto di formatori professio-

nisti, sui temi della violenza di ge-nere e degli stereotipi femminili che presenta la televisione. Solo un cambiamento dei modelli culturali rappresenta, allora, uno strumento efficace per arginare il problema: oggi la questione di fondo non è solo sostenere le donne vittime di violenza, ma lavorare perché tali violenze non si verifichino più».

Quali sono i passi che la don-na deve fare per uscire da simili situazioni?

«Il primo passo, forse il più im-portante, è trovare il coraggio di parlarne con qualcuno. Il fatto di parlarne comporta anche il pren-dere coscienza della propria situa-zione. Dopodiché la donna deve progettare una via d'uscita, maga-ri rivolgendosi a un Centro antivio-lenza. La fuga non deve essere mai improvvisata: va preparata con at-tenzione, in caso contrario si ri-schia di ricadere nella spirale ne-gativa da cui si sta cercando di scappare».

Che tipo di aiuto riceve la don-na che si rivolge a un Centro an-tiviolenza?

«Il nostro ruolo primario è quel-lo dell'ascolto e del sostegno: ascoltiamo il racconto della vittima senza alcun pregiudizio, offrendo-le tutto il sostegno di cui necessi-ta. A questo proposito lavoriamo in rete con i servizi sociali e con le for-ze dell'ordine, attraverso i quali si riesce a trovare per la donna un al-

loggio protetto nel momento in cui ne ha bisogno. Offriamo anche consulenze legali e psicologiche, seguendo poi la donna nel suo per-corso di allontanamento dalla vio-lenza di cui è prigioniera. Fissiamo con loro degli appuntamenti perio-dici per venire a parlare del loro percorso e di quello che stanno fa-cendo».

Si riscontrano maggiormente violenze fisiche o psicologiche?

«Spesso i due tipi di violenza sono correlati, e solitamente si ve-rificano contemporaneamente. In ogni caso si tratta di due aspetti parimenti tragici. Il maltrattatore fa "il vuoto" attorno alla sua vittima, allontanandola dalla famiglia e da-gli amici, e lasciandola imprigiona-ta in una ragnatela da cui uscire è difficilissimo. Spesso queste vitti-me sono ragazze giovanissime, che magari frequentano le scuole. E' importante sensibilizzare sem-pre più la società a riconoscere queste vittime, in modo da poterle aiutare. A questo proposito stiamo portando avanti un progetto, con il pronto soccorso e l'ospedale, per sensibilizzare il personale medico e paramedico rispetto a queste problematiche. Inoltre per la festa della donna abbiamo realizzato un vademecum - che già esiste in ita-liano e in multilingue - in caratteri ingranditi e in braille, in modo da rendere le informazioni ancora più accessibili».

U

Violenza contro le donne:il coraggio di ribellarsiUn lettore di Cremona, ci scrive: «Mia figlia vittima di violenza, ma la giustizia è troppo lenta»

Cronaca Sabato 16 Marzo 20135

I partecipanti potranno presentare i propri strumenti dal 10 al 12 maggio presso l’ex refettorio della Chiesa di San Pietro al Po

Concorso nazionale di liuteria per strumenti ad arco

LA LETTERAmia figlia ha subito una grave violenza fisica, un tenta-tivo di omicidio tramite strangolamento con una sciarpa per ben due volte. Si continua a dire di de-nunciare queste violenze, che sono appena il 24% quelle che lo fanno. Mia figlia è una di quelle ha avuto il coraggio di denunciare il proprio compagno per tentato omicidio. Ha trovato il coraggio di denunciare, ha ritrovato il valore di essere donna. Nonostante questo atto di eroismo da partedella legge italiana la risposta è stata nulla se non addirittura inesistente, sembra di andare contro un muro di gomma. [...] All'atto della denuncia ci avevano dato assicurazioni di rapidità e giustizia... ma i giorni passano e anche i mesi e nulla si muove. Da gennaio 2012 sono più di 110 le donne uccise per mano di famigliari, fidanzati, conviventi, mariti ed ex. E questo, da padre che ha rischiato di perdere il bene più prezioso della sua vita, la figlia, per mano di un violento, mi mette molta tri-stezza, ma credo che la necessità di sensibilizzare non sia mai troppa, anzi. Non sono molto preparato

per parlare in maniera corretta di femminicidi, omicidi, condanne o giustizia. Penso alle donne come mia fi-glia che vengono violate, umiliate, insultate e portate a maledire la loro vita, fino a perderla. Penso alla mia bambina, anche se ha 39 anni, e a come io mi senta inutile ed impotente. Penso ai suoi figli che crescono in questa situazioni di ferocia e di persecuzione. O che potevano rimanere senza la loro mamma. [...]Abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre possi-bilità: richiesta di ammonimento al questore - che ho ritenuto i capi di imputazione troppo gravi per un semplice ammonimento ci ha consigliato la denuncia. Tuttavia non abbiamo ottenuto la misura della prote-zione temporanea. Cosi ora una giovane donna, ma-dre di 2 bambini, dopo aver chiesto aiuto alla legge gira impaurita e terrorizzata con una piccola bombo-letta al peperoncino... e non è più riuscita a tornare a casa sua perché lui continua a vivere li e continua a dire che lei può tornare benissimo a casa.

Lettera firmata

Monica Pedroni

Caro direttore,

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di Giovanni Borsella

orprende sempre lo Spirito Santo, il regista di queste due settimane che hanno visto tutti i mezzi di comu-nicazione del mondo con-

centrati sulla Santa Sede.L'elezione del nuovo Pontefice,

Francesco, anticipata dalle dimis-sioni di Benedetto XVI ha sorpreso il mondo.

Tutto si è svolto in mondovisio-ne, con la partecipazione di miglia-ia di inviati da ogni parte del globo, con una organizzazione della co-municazione perfetta.

Questa svolta storica non inte-ressa solo la Chiesa, ma il mondo, che le è affidato. E' stato così evi-denziato quanto sia vivo il corpo della Chiesa, quanto rapidamente possa percepire i "segni dei tempi", rinnovarsi e rispondere alle nuove necessità, pur restando sempre "roccia" stabile nelle verità rivelate, non un castello di sabbia, di opinio-ni senza fondamento.

Prima di entrare in conclave, i 115 cardinali elettori hanno dise-gnato il profilo del Timoniere della barca di Pietro, stabilita la sua dire-zione già avviata dalla "nuova evan-gelizzazione" di papa Ratzinger.

Per questo il Conclave è stato breve e, la sera di mercoledì 13, la fumata bianca anticipò, in un grido esplosivo, l'esultanza di ri-avere ancora il successore di Pietro gradito a Dio senza tener conto della geopolitica. Il popolo di Dio esultava perché ri-aveva il vescovo di Roma, il Timo-niere della Chiesa, sempre minac-ciata da tempeste interne ad essa ed esterne, denunciate con forza e lucidità da papa Benedetto.

Il nuovo Pietro Bergoglio, papa Francesco, in veste candida, augu-rò "ai fratelli e sorelle" "buona se-ra", invitò i fedeli in piazza San Pie-tro e quel miliardo e mezzo davanti agli schermi di tutto il mondo a rac-cogliersi in silenzio per 32 secondi

di interiorità, di spiritualità. Fu un si-lenzio abissale, il mondo: un cena-colo orante, nel quale furono invita-ti a pregare "perché Dio benedica il vostro Vescovo", come avveniva ai primordi della Chiesa, quando nel 1° secolo era avversata dalla casta sacerdotale ebraica in Israele e poi dai magistrati romani in tutto l'Im-pero fino al 305 d.C.

Questo prologo di storia univer-sale, che coinvolge Chiesa e mondo, si concludeva il 14 marzo nell'omelia di papa Francesco nella Cap-pella Sistina, pronun-ciata a braccio, antici-pata dalla luminosa

docenza di papa Ratzinger nei suoi otto anni di pontificato: ultima vo-ce dell'Europa al vertice dell'Ecu-mene.

Sobrietà, umiltà, misericordia, amore per i poveri erano iscritti nel-la scelta programmatica del nome grandioso assunto di Francesco, che ha salvato la Chiesa pericolan-te nel XIII secolo, come Benedetto è stato il più grande apostolo dell'Europa dopo San Paolo: non è

tanto strana la successione di Be-nedetto (XVI) e di Francesco (papa attuale)!

Ma nello spirito di San France-sco è da ricordare anche la gran-diosa iniziativa dei missionari gesu-iti (ecco spiegato l'ossimoro di pa-pa Francesco dell'ordine di gesuiti!) a partire dal 1610: a cavallo di Pa-raguay, Brasile ed Argentina hanno costruito 33 "reducciones de in-dios", popolose comunità autono-me sotto la diretta autorità del vice-re; vivevano bene in perfetta giusti-zia sociale; perciò gli hidalgos schiavisti, con la connivenza di qualche "uomo di Chiesa", indus-sero l'autorità regia a distruggerle a cannonate 30 anni dopo.

Si capisce così l'omelia di papa Francesco nella Sistina davanti "ai confratelli cardinali": la Chiesa si costruisce nel "camminare", "edifi-care", "confessare", qui nel senso di proclamare Cristo, non nell'acce-dere al sacramento della riconcilia-zione.

Il Papa spiega: «Possiamo cam-minare quanto vogliamo, edificare tante cose, ma se non confessia-mo Cristo, la cosa non va...»; la

Chiesa, sposa del Signore, sareb-be «una ong pietosa». Specifica: «Quando non si edifica sulle pietre cosa succede? Succede come ai bambini in spiaggia, quando fanno i castelli di sabbia, tutto viene giù, è senza consistenza». Riprende: «Camminare sempre alla presenza del Signore, alla luce del Signore, cercando di vivere con quella irre-prensibilità che Dio richiede». Già l'anno scorso il cardinale Bergo-glio aveva espresso, in un'intervi-sta a Tornielli, una forte condanna della autoreferenzialità dei cristia-ni, della loro "mondanità spiritua-le", come il pauperismo - scimmia della carità - ed il devozionismo - scimmia del "timor Domini"-, co-me certi messaggi di congratula-zioni di capi di stato che hanno violato l'etica cristiana. Papa Fran-cesco nell'omelia ha fatto propria l'asserzione di Leon Bloy: «Chi non prega il Signore, prega il dia-volo»!

In conclave lo Spirito Santo, per la gioia di tutti i poveri di Dio, ha scombussolato tutti i piani... com-preso il viaggio di ritorno a Buenos Aires del card. Bergoglio.

S

«Devo tornare a Buenos Aires»... invece noIl cardinale Jorge Bergoglio è il nuovo Papa, con il nome di FrancescoHabemus Papam

Condannò l’autoreferenzialità

dei cristiani

Tra i parroci cremonesi che hanno avuto esperienze pastorali in Argentina ce n’è uno che ha una bella storia da raccontare. Don Orlando Boccoli ha da poco compiuto 90 anni, e li ha fe-steggiati con i vecchi amici sudamericani. Par-tito l’8 gennaio, ha fatto ritorno a Cremona l’8 marzo scorso. E’ andato da solo («col mio ba-stone»), con una missione speciale: portare a chi avrà cura di custodirle le foto, scattate nei de-cenni, che ricordano soprattutto la costruzione

di chiese e oratori nelle missioni dell’America Latina. Don Boccoli è rimasto circa trenta anni in "fidei donum" in Brasile e soprattutto in Ar-gentina, a Buenos Aires.

«Subito dopo la nomina di Papa Francesco – afferma – mi hanno telefonato in tanti dall’Argen-tina, entusiasti. Il cardinale Bergoglio è un fran-cescano, viveva in due stanzette e andava in gi-ro per la città a piedi, col “cavallo di San Fran-cesco”, per assistere i malati». Cosa si aspetta

ora da lui? «Potrà cambiare, se ne avrà voglia, ma se vorrà far diventare francescano il Vatica-no troverà tanti ostacoli. Speriamo che lo aiuti lo Spirito Santo». Il governo argentino sembra aver accolto con freddezza la notizia: «Buenos Aires è splendida ma fuori c’è grande miseria. Negli anni scorsi ci sono stati contrasti tra il cardinale e il governo Kirchner, per la scarsa attenzione nei confronti dei più deboli durante la terribile crisi». Vanni Raineri

Don Orlando Boccoli:«Bergoglio andava in giro a piedi e assisteva i malati» Il messaggio del VescovoCarissimi, abbiamo tutti seguito con commozione e stu-

pore la prima benedizione apostolica di Papa Francesco. Ci ha colpito la sua estrema umiltà, i suoi gesti misurati, le pa-role non ricercate, ma semplici, quelle che arrivano subito al cuore e che rivelano una delicatezza d’animo. Un’impres-sione identica a quella che provai quando nell’ottobre 1999 ebbi occasione di incontrarlo a Buenos Aires. Diverse sono le cose che mi hanno colpito di questa elezione. Anzitutto la scelta di un cardinale che non era nell’elenco dei papa-bili. Lo Spirito, ancora una volta, ha condotto i Porporati a una scelta inattesa, che ha spazzato via tutti i pronostici confezionati dalla “sapienza” mondana. La stessa breve du-rata del Conclave - solo cinque votazioni - consuma in una “fumata nera” le illazioni e le dietrologie che l’hanno prece-duto. C’è poi la provenienza del nuovo Pontefice. Viene dall’America Latina, il continente emergente da tanti punti di vista. La Chiesa di quella parte di mondo è particolarmen-te vivace, anche se attraversata da tante contraddizioni. Per parafrasare Giovanni Paolo II, il nuovo Papa non è stato chiamato da un paese lontano, ma lontanissimo. In quelle terre è particolarmente viva l’attenzione ai poveri, agli ulti-mi, ai diseredati: la loro condizione e le loro istanze Egli se le porta dentro nel cuore. Quella dell’America Latina è an-che una Chiesa particolarmente giovane, fatta di giovani, pieni di entusiasmo e di voglia di vivere: Papa Francesco saprà certamente instaurare un dialogo privilegiato con le nuove generazioni.

E' da oltre 1300 anni che non saliva al soglio di Pietro un Papa extraeuropeo: il nostro Continente ha perso quella centralità che gli era propria nella Chiesa. In questa elezio-ne leggo un segno che ci invita a respirare l’universalità del-la Chiesa e nello stesso tempo ci mette in guardia – noi cri-stiani del vecchio Continente europeo – contro il pericolo di emarginare la fede fino a renderla insignificante nella no-stra vita e nella società.

Ha colpito anche il primato della preghiera manifestato dal nuovo Pontefice. Buona parte del primo discorso “urbi et orbi” è stato utilizzato per recitare il Pater, l’Ave e il Glo-ria – le preghiere semplici, quelle tanto care al popolo di Dio – e per chiedere alla folla presente in piazza San Pietro di intercedere per lui. In altro modo ha voluto esprimere ciò che disse Benedetto XVI prima di congedarsi: «Mi sostiene e mi illumina la certezza che la Chiesa è di Cristo, il Quale non le farà mai mancare la sua guida e la sua cura». E, in effetti, il desiderio di pregare sgorga solo nel cuore degli umili, di chi avverte la presenza rassicurante e benigna di Dio e a lui si affida.

Ha meravigliato anche il nome. Non è mai capitato che un Pontefice si facesse chiamare Francesco. Il pensiero è corso subito al Santo di Assisi e all’invito che Cristo gli fe-ce dall’alto del Crocifisso di San Damiano: «Va e ripara la mia Chiesa». Essa ha sempre bisogno di purificazione per essere sempre più e sempre meglio sacramento di Cristo, senza perdere quella nota di santità (Chiesa una, santa, cat-tolica, apostolica) che le è propria in quanto corpo di Cri-sto. Questo processo di profonda conversione comunita-ria, iniziato in maniera decisa da Benedetto XVI, potrà tro-vare continuità nello stile essenziale e semplice del nuovo Pontefice seguendo l’ispirazione del Poverello d’Assisi. Mi piace accostare i santi Benedetto e Francesco: il primo - tanto caro a Joseph Ratzinger - riformò la Chiesa nel VI se-colo, contribuendo anche a dare un volto e una cultura all’Europa, il secondo si impegnò a rendere bella la “Sposa di Cristo” nel XIII secolo. Entrambi, con le loro peculiarità e carismi, compirono una vera e propria rivoluzione cristiana. C’è però un altro Francesco nell’albo dei santi che sicura-mente è tanto caro a Jorge Mario Bergoglio: mi riferisco al Saverio, che fu gesuita come lui. È il “patrono delle missio-ni”, dell’annuncio del Vangelo a tutti gli uomini: ai lontani, che non hanno mai sentito parlare di Gesù, ma anche ai vi-cini, che hanno dimenticato la propria fede originaria e vi-vono come se Dio non esistesse. Questo riferimento è si-curamente uno sprone a divenire dei testimoni credibili e invidiabili del Vangelo! Preghiamo intensamente per Papa Francesco, lo aspetta un compito arduo e difficile: Egli ha bisogno della simpatia e della vicinanza spirituale di tutti i cristiani. Fin da ora, come Chiesa cremonese, gli professia-mo la nostra riverenza e obbedienza e gli assicuriamo il no-stro impegno ad ascoltare la Sua parola e a mettere in pra-tica i Suoi insegnamenti. Vinciamo la tentazione di fare con-fronti: lo Spirito del Signore sceglie Pastori per la sua Chie-sa in base al tempo e alle necessità. Il richiamo immediato a Benedetto XVI che il suo Successore ha fatto all’inizio del suo discorso dice la stima e l’affetto che lo lega al Pontefi-ce emerito e manifesta chiaramente il desiderio di tenerlo accanto, come intercessore nella preghiera.

Papa Francesco ha chiesto a tutti i fedeli di pregare in-vocando su di lui la benedizione di Dio. Continueremo a far-lo, mentre noi accogliamo la Sua parola benedicente sulla nostra Chiesa diocesana, che, attraverso di lui, riconosce la propria comunione con la Chiesa universale.

Lo affidiamo alla Vergine Maria, che Egli ha voluto visita-re nel massimo santuario mariano di Roma fin dal primo giorno del Suo ministero.

Dante Lafranconi+ vescovo di Cremona

«Papa Francesco I è primo in tante cose»: esordisce don Alberto Franzini, all’indomani dell’elezione del cardinale Jorge Mario Bergo-glio a Pontefice massimo, Vescovo di Roma. «Primo Papa gesuita, primo Papa latino ameri-cano, primo Papa a scegliere il nome France-sco». E proprio in questa scelta risiede, secon-do il parroco di Santo Stefano a Casalmaggio-re, la volontà di voltare pagina: «Da Benedetto a Francesco, anche il nome testimonia un pas-saggio epocale. San Benedetto fu il riformatore del monachesimo, San Francesco il riformatore della Chiesa. Concordo col fatto che la nostra Chiesa cattolica debba essere riformata dal punto di vista non solo organizzativo, ma anche interiore. Gli stessi primi gesti di Papa France-sco sono stati eloquenti: il silenzio iniziale, dive-nuto planetario, l’aver chiesto al popolo di be-nedirlo prima che lui benedicesse i suoi fedeli, le preghiere. Mercoledì sera, in San Pietro, si è vista una chiesa viva, si è visto un popolo col

proprio Vescovo, col proprio pastore». Dal cuo-re del vecchio continente all’America latina, dal centro dell’Europa alla “fine del mondo”: «La Provvidenza divina ci sorprende ancora. L’espressione del conclave dimostra che Dio volta una nuova pagina del suo libro. L’Europa,

a causa di un processo di secolarizzazione, non è più il centro del mondo e cede il passo al nuo-vo. Aver scelto un Papa latino-americano è se-gno che il cattolicesimo sposta il proprio asse da un’altra parte del globo.

Anche la Chiesa europea sconta il percorso secolarista degli ultimi anni. Col Sud America si è scelto un continente più vivace di noi dal pun-to di vista della religiosità». Papa Francesco sa-rà il Papa dei poveri? «Credo si sia avviato un processo di ritorno alla povertà intesa nel sen-so più evangelico del termine, quindi come ri-torno a ciò che è essenziale. Detto questo, un Papa argentino può essere ritenuto cultural-mente ed etnicamente molto vicino a noi italia-ni. E’ anche lui figlio dei nostri padri, essendo la sua famiglia di Asti. E’ il Vescovo di Roma, lo ha immediatamente ribadito: un modo per fare al meglio il Papa è proprio quello di essere vicino alla propria Diocesi».

Simone Arrighi

Don Alberto Franzini, parroco di Santo Stefano a Casalmaggiore«Si è avviato il processo di ritorno alla povertà della Chiesa»

Cronaca Sabato 16 Marzo 20137

«Se papa Francesco vorrà far diventare francescano il Vaticano troverà tanti ostacoli»

Alberto Franzini con Papa Benedetto XVI

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«Occorre subito una nuova legge che sleghi le nomine dei vertici delle sanità lombarda dalla politica, a differenza di quanto avvenuto sin qui, che cambi il sistema dei controlli rendendoli veramente efficaci e restituisca trasparenza e piena legalità agli appalti regionali». Così il consigliere regionale Pd Agostino Alloni ha commenta-to la «rete di complicità nel mondo delle istituzioni» emer-sa con le vicende giudiziarie che, lo scorso martedì, hanno scosso il mondo della sanità lombarda (sette arresti, una ventina d’indagati e oltre 50 perquisizioni in tutta la regio-ne). Uno scandalo, «l’ennesi-mo, di cui certo non si sentiva il bisogno. Ora tocca a Maroni dare un taglio netto al sistema di gestione della sanità targata Pdl». E il neo eletto governato-re lombardo ha già comunicato la propria volontà di «far luce su tutte queste vicende e ga-rantire una gestione della sani-tà limpida e trasparente oltre che efficiente».

Nella prima tornata dell’in-dagine condotta dalla DIA, l’antimafia milanese (Dia), sono stati arrestati Giuseppe Lopre-sti, titolare della Hermax, as-sieme ai figli Massimiliano e Salvo Lopresti; Leonardo Bo-riani, giornalista, ex direttore

della Padania, che avrebbe svolto un ruolo di "facilitatore" nei rapporti tra imprenditori e dirigenti; Luigi Gianola, 65, dg dell’Azienda ospedaliera di Sondrio; Pierluigi Sbardolini, 61, direttore amministrativo dell'ospedale Mellino Mellini di Chiari nonché ex direttore del San Paolo di Milano; l’ex con-sigliere regionale lombardo di Forza Italia Massimo Guarischi (già condannato nel 2009). Dal-le indagini sarebbe emerso un sistema che contava un pre-sunto ‘intermediario’, identifi-cato dai magistrati in Guari-

schi, che avrebbe ‘sponsoriz-zato’ i prodotti degli imprendi-tori presso le aziende ospeda-liere e soprattutto influenzato “i vertici della Regione Lom-bardia”, i quali, a loro volta, avrebbero facilitato le pratiche dei finanziamenti pubblici agli ospedali per l’acquisto degli apparecchi. Il tutto con un giro di mazzette che sarebbero arri-vate non solo ai dirigenti delle strutture sanitarie, ma anche ad esponenti “dell'assessorato alla Sanità e della Giunta”.

La d i re t t r ice genera le dell’Azienda Ospedaliera di

Cremona, che risulta tra gli in-dagati per «turbativa d’asta» e «corruzione», si è dichiarata «tranquilla e fiduciosa nella Magistratura», aggiungendo la volontà di «continuare a garan-tire la trasparenza nella gestio-ne della Sanità e il bene della salute».

«Il mio interfaccia in Regione era solo Lucchina» (l’ex diretto-re generale della Sanità lom-barda, anch’egli indagato), ha raccontato la direttrice cremo-nese ai pm Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio. Proprio gra-zie a Lucchina, l’iter per otte-

nere 8 milioni di euro destinati all'acquisto di un macchinario per la diagnostica dei tumori prodotto dalla Hermex dei Lo Presti sarebbe stato «partico-larmente veloce». La dirigente ospedaliera, ex consigliera re-gionale azzurra, ha conosciuto Massimo Guarischi nel 1995, quando entrambi militavano in Forza Italia. Proprio Guarischi avrebbe avuto un ruolo chiave per sbloccare gli stanziamenti regionali. E sempre Guarischi avrebbe presentato alla diri-gente ospedaliera il titolare della Hermex Giuseppe Lo Presti (arrestato) «verso la fine del 2011». L'imprenditore e il suo «consulente» le parlarono della «possibilità» di chiedere fondi regionali per il macchina-rio. «A quel punto - ha spiegato Mariani ai pm - sono andata a parlare con Lucchina» e dopo un po’ «ho saputo che era sta-to deliberato il finanziamento per 8 milioni». A casa della donna gli investigatori hanno trovato 15 mila euro in contan-ti, ma lei ha negato di aver mai preso tangenti. L’avvocato Da-vide Steccanella, difensore della Mariani, ha subito chiarito che la sua assistita «ha negato di aver mai preso somme di denaro e ha ribadito la legitti-mità del suo operato».

Michele Scolari

di Laura Bosio

n fine inverno instabile dal punto di vista meteorologi-co, e la situazione dovrebbe perdurare per tutto il periodo di passaggio verso la piena

primavera. Difficile, quindi, prevedere che tempo farà per le festività pasquali, tuttavia, secondo il meteorologo Massi-mo Mazzoleni, del Centro Meteorologi-co Lombardo: «Sappiamo che l'inizio della primavera è sempre piuttosto pio-voso, caratterizzato da precipitazioni per circa il 40%, come del resto ricorda-no tutti i nostri vecchi proverbi: marzo pazzerello guarda il sole e prendi l'om-brello; aprile, ogni goccia un barile. Ab-biamo dunque, in questo periodo, una forte instabilità che alterna brevi fasi di tempo stabile alternate a periodi di mal-tempo. Guardando alle prossime setti-mane, possiamo aspettarci quindi fasi di precipitazioni prolungate, con accu-muli piovosi anche importanti. Una nuo-va fase piovosa inizierà all'inizio della prossima settimana, se-guita da un probabile mi-glioramento, che però durerà pochi giorni. Non si esclude però che una svolta di maggiore stabili-tà meteorologica possa arrivare poco prima delle festività pasquali. Naturalmente si tratta di ipotesi: fare previsioni certe con così largo anticipo è impossibile».

Negli ultimi anni le tendenze clima-tiche sono cambiate? In che modo?

«Le cose sono cambiate in particolar modo negli ultimi anni. Notiamo soprat-

tutto la ripresa delle piog-ge primaverili già dal me-se di marzo, a partire dal 2010. Una cosa che non vedevamo dagli anni 80: negli ultimi 20 anni, infatti, marzo presentava carat-teristiche più invernali

che primaverili, con un clima insolita-mente secco».

Molti meteorologi affermano che

anche l'inverno ha subito numerosi mutamenti, negli ultimi anni. Condivi-de questo pensiero?

«In effetti è proprio così: negli ultimi anni abbiamo assistito a un radicale cambiamento climatico. Dagli anni 90 e fino al 2010 l'inverno è stato caratteriz-zato da un'alta pressione piuttosto infre-quente, e quindi da pochi eventi nevosi. Ricordiamo infatti poche grandi nevica-te, come quella del febbraio 191, o degli inverni del 96 e 97. Per il resto abbiamo vissuto un lungo periodo di inverni miti, che hanno addirittura portato alla crisi degli impianti sciistici, in particolare

quelli collocati a bassa quota. Le cose sono cambiate negli ultimi 2

o 3 anni, quando abbiamo visto il vortice polare presente sull'Europa e sull'Atlan-tico riprendere forza e spingersi fino a qui. Dal 2009 gli inverni sono quindi tor-nati a essere freddi. Ad esempio, tutti ri-cordiamo il rigore delle temperature del-lo scorso inverno. O ancora, le nevicate frequenti di questi ultimi anni: quest'an-no ad esempio la neve si è vista parec-chie volte nel nostro territorio, con accu-muli anche notevoli. Basti pensare che sul territorio cremonese e cremasco ne è scesa oltre un metro».

Negli ultimi anni la condizioni climatiche sono cambiate: la primavera è tornata ad essere piovosa

U

Difficile fare previsioni certe, ma dopo le piogge insistenti di marzo potremmo forse sperare in un raggio di sole

Cronaca Sabato 16 Marzo 20138

scandalo sanità - alloni (Pd): «subito una legge che restituisca trasParenza e legalità»

«Slegare le nomine dei vertici dalla politica»

Una Pasqua dal tempo instabile?La storia dei tatuaggi si perde nel tem-

po fino a rendere impossibile identificarne l'origine: il più antico testimone ad oggi noto di questa pratica è Otzi, mummia di un uomo vissuto circa 5300 anni fa rinve-nuta nel 1991 nelle Alpi Otzalet, sul confi-ne italoaustriaco. E' facile immaginare co-me, nel corso dei millenni e all'interno del-le diverse culture, i tatuaggi abbiano rive-stito diverso ruolo e goduto di altalenante diffusione. Recentemente, ad offrire uno sguardo inedito, o quantomeno poco no-to, sul mondo del tatuaggio è stato lo scrit-tore Nicolai Lilin: nel suo libro “Educazio-ne siberiana”, l'autore svela significati e ruolo di questa pratica nella cultura dei clan criminali siberiani.

Con il boom di diffusione degli anni No-vanta, il tatuaggio nella cultura occidenta-le riveste un ruolo prevalentemente esteti-co ed è ormai lontano dal legarsi a deter-minate classi sociali, divenendo alla porta-ta e all'uso di tutti, anche dei giovanissimi: il 6,6% dei ragazzi fra i 12 e i 18 anni ha al-meno un tatuaggio, come dichiarato da Antonio Cristaudo, responsabile dermato-logia infiammatoria e allergologica al San Gallicano di Roma, autore di una ricerca sul rischio tossicologico dei metalli e na-noparticelle contenute nei liquidi per i ta-tuaggi, presentata nei giorni scorsi al mi-nistero della Salute. «La commissione eu-ropea» ha aggiunto Cristaudo «con la riso-luzione Resap/2008 ha riconosciuto i composti azoici come tossici e sensibiliz-zanti raccomandando di non usarli, ma in Italia si usano ampiamente. Nel nostro stu-dio abbiamo trovato non solo tali ingre-dienti, ma anche una elevata quantità di metalli pesanti come nichel, cromo e co-balto».

Un rischio che si aggiunge a quelli de-nunciati recentemente dai dermatologi dell’American Academy of Dermatology (Aad), riuniti a Miami Beach in Florida, per il congresso annuale: i nuovi inchiostri uti-lizzati per realizzare i tatuaggi possono es-sere causa di allergie, dermatiti, epatiti, in-fezioni di vario tipo e perfino di sviluppo di cellule tumorali. A fare chiarezza su quan-to annunciato è la dermatologa Rossana Molaschi: «In realtà, alcuni rischi non so-no più tali se i tatuaggi vengono eseguiti in un ambiente che rispetti le norme igieni-che e se il tatuatore, come stabiliscono le norme sanitarie, utilizza strumenti steriliz-zati e monouso, avendo cura di liberarli dalla confezione direttamente al momento di eseguire il tatuaggio: è il caso delle epa-titi e delle malattie infettive come l'Aids. Questo non significa, però, che i rischi sia-no del tutto assenti».

I più diffusi effetti collaterali possono essere del tutto indipendenti dalle condi-zioni nelle quali il tatuaggio viene esegui-to, prosegue la dottoressa Molaschi: «Ve-do casi molto frequenti di allergia alle so-stanze coloranti utilizzate: praticamente nessuno si sottopone ai test per l'allergia ai pigmenti contenuti nei tatuaggi prima di farsene realizzare uno, accorgendosi dell'allergia solo con la comparsa del sin-tomo. Sono molto frequenti anche le infe-zioni da stafilococco, dovute solitamente all'esposizione della pelle non ancora ci-catrizzata alla polvere e all'ambiente ester-no». Tuttavia, il pericolo più grave è proprio quello recentemente denunciato dal con-gresso americano: «Nei nuovi pigmenti è possibile che siano presenti le ammine aromatiche O – Toluidina e 2 Nitroanilina, contenute soprattutto nei gialli e nei rossi, classificate come sostanze cancerogene».

Martina Pugno

Molaschi: «L’ambiente deve rispettare le norme igieniche»

Tatuaggi,nuovi inchiostri

pericolosi

Dopo che, in questi giorni, il tempo ha visto una fase di miglioramento piuttosto in-stabile sulla Lombardia, con una giornata soleggiata previ-sta per sabato, nei prossimi giorni la situazione tornerà a peggiorare. Tra domenica e lunedì, infatti, una perturba-zione proveniente da ovest con elevato carico di umidità, potrebbe dispensare precipi-tazioni significative e quindi neve, date le basse tempera-ture al suolo (cuscino freddo), fino a bassissima quota se non addirittura in pianura, al-meno in fase iniziale.

nel week end

Da alcuni invernisono aumentate

le nevicate

E' in distribuzione il nuovo ricettario di primavera realizzato dalla redazione de Il Piccolo. Lo potete trovare nei se-guenti luoghi:

a CrEMona• "Il Piccolo" - via San Bernardo 37/a.• Faver - via Giuseppina 31/d.• Emilio Carubelli gioielleria via Arcangelo Ghisleri 99/b.• Dall'Ara Sara - via Santa Barbara 19.• Vivi e Sogna - via San Tomaso 7/9.

• Trattoria Beccofino - via F. Soldi, 3.• Bonseri Il Fornaio - corso Mazzini, 15.• Bonseri Il Fornaio - via Giuseppina 27/b• Pasticceria Betti via Giuseppina 11/d.• Fe Bontà - corso Vittorio Emanuele, 24.• Dona Rosa - via Bordigallo, 9.• Pane e Amore, panetteria e pasticceria via Tonani 24/a.

• Dental Benefit studio dentistico piazza Roma 22/a - Vescovato.• Daniele Trivella via L. Ostiano 33 - Persichello.• Le Alberelle - Spaccio Agricolo via Albera - Salvirola.• Centro Spesa - via De Gasperi - Crema.

• Nice Shop - via Cresmiero (angolo f.lli Bandiera) - Crema.• La Palazzina Ristorante loc. Boccaserio - Ripalta Arpina.• Antica trattoria Campari via Madonna delle Fontane, 29 Casaletto Ceredano.

Potrete ritirare il magazine alla redazione de “il Piccolo” e in diversi punti vendita in tutta la nostra provincia

Le indagini riguardano l’acquisto da parte dell’Asl delle apparecchiature per la diagnostica tumorale

Simona Mariani

Agostino Alloni

E’ in distribuzione il nuovo Ricettario di primaveraIn ProvInCIa

Page 9: Il Cremasco 160313

di Martina Pugno

acquisto di prodot-ti cosmetici non comporterà più la sofferenza diretta di animali: a questo

importante traguardo si è final-mente giunti lo scorso 11 mar-zo con una nuova direttiva Ue che vieta di sperimentare su animali, o importare, anche gli ingredienti oltre ai prodotti co-smetici.

Una vera e propria vittoria, sottolinea la Lav, arrivata dopo ventitré anni di lotta e sensibi-lizzazione, che verrà celebrata con manifestazioni nelle prin-cipali piazze italiane nel corso del week end, da parte delle molte associazioni animaliste presenti sul territorio naziona-le. A Cremona, l'associazione sarà presente in corso Garibal-di sabato 16 e domenica 17 marzo e nel fine settimana successivo per celebrare que-sto importante traguardo, ma anche per una raccolta firme che ricorda come i passi da fare per la tutela dei diritti degli animali siano ancora molti. Dieci sono le richieste che Lav rivolge al nuovo Governo: il ri-conoscimento nella Costitu-zione del principio della tutela dell’ambiente e del valore del rispetto degli animali, la modi-fica del Codice civile che rico-nosca gli animali come esseri senzienti, il rafforzamento nel Codice penale delle previsioni contro i reati a danno degli animali, lo stop alla vivisezione e il sostegno ai metodi sostitu-tivi di ricerca, il contrasto

all’abbandono e al randagi-smo anche attraverso misure per facilitare la vita con gli ani-mali domestici, la disincentiva-zione degli allevamenti, l’ob-bligo di stordimento prima della macellazione, la promo-zione di scelte alimentari sen-za prodotti di origine animale, il rafforzamento della protezio-ne degli animali selvatici in na-tura, le aree protette, lo stop alla caccia, il divieto di alleva-mento di animali per pellicce e di uso di animali per feste e palii, la trasformazione di zoo, acquari e delfinari in centri di recupero degli animali seque-strati e maltrattati, il divieto d’uso degli animali nei circhi e il sostegno agli spettacoli cir-censi umani.

Intanto, l'associazione fe-steggia l'entrata in vigore di una norma contro la sperimen-tazione animale in ambito co-smetico: l'impe-gno antivivise-z ion is ta de l le maggiori asso-ciazioni animali-ste europee ha portato la prima direttiva di bando dei test su ani-mali, su prodotto finito e ingre-dienti cosmetici, fissato al 1998. Il bando è stato più volte rimandato dal Governo comu-nitario, diventando effettivo lo scorso 11 marzo. «I test sosti-tutivi in ambito cosmetico so-no già ampiamente diffusi, tra i più noti quelli in vitro, risultati

più affidabili, sicuri, economici e veloci» spiega Michela Kuan, responsabile Lav Vivi-sezione. «Questo è un chiaro

segnale di come le leggi possano in-fluenzare anche il mondo dell’indu-stria veicolando le risorse in cui inve-stire. E’, quindi, fondamentale che il nuovo Parlamen-

to preveda subito ulteriori tap-pe per far applicare tutti i me-todi sostituivi già disponibili, e sostenere la ricerca di altri in tutti gli altri settori di speri-mentazione sugli animali». Tra i prossimi obiettivi dell'asso-ciazione, infatti, vi è ottenere il divieto assoluto dei test sugli

animali anche in ambito sani-tario: «Questa vittoria dimostra come una ricerca senza ani-mali sia possibile, non solo in ambito cosmetico, ma per tut-te le applicazioni», dichiara Gianluca Felicetti, presidente della Lav. «Questo traguardo, unito al positivo decorso giudi-ziario contro Green Hill e alla recente dichiarazione della Menarini-Rtc che ha rinunciato alla sperimentazione su otto beagle, ci danno la forza per urlare, ancora di più, il nostro no alla vivisezione e pretende-re che non vengano più auto-rizzati esperimenti basati sulla crudeltà e su un business eco-nomico a scapito, oltretutto, di una rigorosa e utile ricerca per l’uomo».

L’Gianluca Felicetti, presidente Lav: «Metodi alternativi possibili anche in ambito medico»

Abolita la commercializzazione e l'importazione di prodotti finiti e di ingredienti testati, associazioni in festa

Cosmesi, l’Ue vieta la sperimentazione animale

Sabato e domenicain piazza per i diritti

degli animali

Cronaca Sabato 16 Marrzo 20139

Il Comitato Scientifico Equivita, promotore insieme alla Leal - Lega Antivivisezionista e ad Anti-dote-Europe (come pure a moltis-sime altre associazioni di tutta Europa, che aderiscono in conti-nuazione) della Iniziativa dei Citta-dini Europei Stopvivisection, si rallegra per il risultato raggiunto: il divieto, nella U.e., di sperimenta-zione su animali per i prodotti destinati alla cosmesi e le loro materie prime. Il Comitato Scienti-fico Equivita giudica tuttavia molto importante osservare come que-sto provvedimento sia oggi in totale contrasto con il Regola-mento Reach (per la valutazione e autorizzazione dei prodotti chimici immessi nell’ambiente) e la diretti-va 2010/63/CE (sulla sperimenta-zione animale), recentemente approvata e attualmente in fase di recepimento. Entrambe queste

leggi europee prevedono infatti i test su animali come strumento base nella ricerca biomedica e tossicologica (per la seconda non esiste neppure l’obbligo di usare metodi sostitutivi, senza animali, quando siano disponibili). Il risul-tato di ciò è che lo stesso prodot-to non dovrà essere sottoposto a test su animali se destinato alla

cosmesi, mentre potrà esserlo se il suo impiego riguarderà la far-macologia o l’ambiente. L'asso-ciazione è pertanto attiva nella raccolta di firme per il progetto Stopvivisection, che prevede l’ela-borazione di una nuova direttiva che vada verso l’abolizione della sperimentazione animale e che renda obbligatori i metodi sostitu-

tivi, abrogando la direttiva 2010/63. La raccolta di firme è disponibile sul sito www.stopvivi-section.eu. "Le numerose nuove tecnologie per la ricerca biomedi-ca", sottolinea l'associazione "svi-luppate negli ultimi anni sfruttando i recenti grandi progressi della genetica e della biologia sono molto più affidabili e predittive per l’uomo dei test su animali: lo testi-moniano sempre più scienziati. Esse infatti studiano gli effetti di ogni sostanza su tessuti e cellule umane. Sono inoltre molto più adeguate alle necessità dell’era moderna, per la molteplicità di risposte che forniscono (ad esem-pio sugli effetti combinati di varie sostanze chimiche, impossibili a valutare sull’animale), per i tempi brevissimi che richiedono e per i costi infinitamente più bassi che comportano".

Dopo la normativa in campo cosmetico, le associazioni chiedono lo stop alla vivisezioneEquivita: «Metodi alternativi più sicuri, rapidi ed economici»

Da Bruxelles la volontàdi essere d’esempio

La norma che vieta l'importazione e il commercio di prodotti cosmetici testati sugli animali recentemente introdotta dall'Unione Europea prevede l'incentivo dei mezzi alternativi per i test sui prodotti anche di ambito sanitario. Per trovarli la Commissione europea ha già stanziato 238 milioni di euro tra il 2007 e il 2011 e in coincidenza con l'entrata in vigore del divieto di commercializzazione ha pubbli-cato una comunicazione con le indicazio-ni ai Paesi membri per la ricerca in questo campo. L'obiettivo di Bruxelles è quella di fare da apripista a livello internazionale, proponendosi come modello nella tutela del benessere degli animali non umani in tutto il mondo. L'Esecutivo Ue continua a “dialogare con i paesi terzi per convincer-li a seguire l'Europa sulla stessa strada”, ha dichiarato recentemente il commissa-rio responsabile per la Salute Tonio Borg.

Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

Green Hill, i cani restanocon le loro nuove famiglie

Buone notizie per i beagles sequestra-ti dall'allevamento di Green Hill e destina-ti ai principali laboratori di ricerca euro-pea: la Cassazione ha confermato il sequestro e stabilito che i cani dati in affi-do potranno rimanere in via definitiva con le famiglie che hanno adottato gli anima-li. L'osservazione dei cani ha permesso, in questi primi mesi, di notare alcuni comportamenti anomali che potrebbero essere sintomo delle condizioni di forte stress e sofferenza subiti dagli animali durante le loro permanenza nell'alleva-mento. Una percentuale molto alta delle fattrici ha infatti mostrato segni di proe-stro (inizio del "calore") circa una volta al mese, anziché ogni sei mesi come avvie-ne solitamente.

Il tema della vivisezione si rivela caro anche ai nostri let-tori: pubblichiamo qui di seguito parte di una delle let-tere a noi arrivate in seguito alla presenza del dottor Garat-tini al ciclo di incontri di argo-mento medico/salutistico aperti alla cittadinanza e orga-nizzati dalla Società Filodram-matica Cremonese con il patrocinio e la collaborazione di varie organizzazioni.

"Come è ben noto Garatti-ni è a favore della sperimenta-zione animale, che lui stesso sostiene e fa ricorso. Vorrei ricordare che la sperimenta-zione sugli animali è una pra-tica crudele e ingiusta in pri-mis nei confronti degli stessi animali, che non solo vengo-no letteralmente torturati (ci sono alcuni esperimenti che

vengono condotti addirittura senza anestesia) e poi uccisi dai vivisettori, ma non è pre-dittiva per l'uomo e maiI vali-data, come invece vengono validati i metodi sostitutivi ai quali sempre più scienziati fanno riferimento... Sarebbe stato bello invitare medici che fanno ricerca (quella vera) con metodi sostitutivi e che si bat-tono per i diritti dei malati e degli animali nello stesso tempo, perchè si posso cer-care di salvare entrambi.

Garattini ha fatto il suo tempo ed è rimasto attaccato ai vecchi metodi, che molti scienziati hanno rinnegato dal punto di vista scientifico, il futuro della ricerca è altro e sono rimasta veramente delu-sa da questo invito da parte vostra".

Garattini ospite al Filo,la protesta di alcuni lettori

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ostegno alle reti di imprese", questo il titolo del bando promosso da Regione Lombardia (fondi Por-Fesr 2007/2013) al fine di promuo-vere il consolidamento e la creazione di ag-gregazioni in forma stabile tra imprese, trami-

te la realizzazione di progetti volti all’innovazione a li-vello di prodotto, servizio, processo e organizzazione. Le domande di partecipazione potranno essere pre-sentate dalle ore 14 del 21 marzo alle ore 12.30 del 15 maggio. La dotazione finanziaria complessiva è pari a 6 milioni di euro. Gli interventi ammissibili sono rivolti alla creazione di nuove aggregazioni stabili di imprese, costituite in contratto di rete, nonché al consolidamento, allo svi-luppo e alla stabilizzazione delle reti esistenti, attra-verso innovazioni di processo, prodotto, servizio e or-ganizzazione, declinabili in: sviluppo e miglioramento di funzioni condivise dall’aggregazione finalizzate all’aumento dell’efficienza e della produttività e/o all’ampliamento della capacità produttiva e al miglio-ramento della performance delle singole imprese; svi-luppo di sistemi e strumenti integrati di gestione dei processi organizzativi e gestionali interni; realizzazio-ne di attività di servizio comuni, per ideare nuovi pro-dotti/servizi o per mettere a punto nuovi processi pro-duttivi, logistici o distributivi o per permettere un no-tevole miglioramento dei prodotti e/o servizi o proces-si esistenti; sviluppo di nuovi business centrati su nuo-vi prodotti o servizi con caratteristiche di novità rispet-to al mercato e/o incentrati sull’utilizzo di nuove tec-nologie. I progetti devono essere avviati, pena la de-cadenza dalla concessione del contributo, entro 45 giorni dalla data di pubblicazione nel Burl del decreto di approvazione della graduatoria. Le attività devono essere realizzate entro e non oltre il 31/03/2015.Beneficiari saranno le micro, piccole e medie impre-se, in aggregazione di un minimo di 3 soggetti giuridi-

ci in possesso di tutti i requisiti di ammissibilità previ-sti dal bando. Tutte le imprese devono inoltre operare in uno o più settori rientranti nella classificazione del-le attività economiche Istat 2007 per le quali è appli-cabile il Regolamento Ce n. 1998/2008, escluse le at-tività rientranti nella sezione A. Le imprese devono es-sere aggregate con la forma giuridica del "contratto di rete" senza soggettività giuridica, ai sensi del decreto legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito in Legge 9 aprile 2009, n. 33. Il contratto di rete deve essere già stipulato al momento della presentazione della do-manda di contributo (anche se non ancora iscritto nel-la sezione del registro delle imprese presso cui è regi-strato ciascun partecipante alla rete) e comunque non prima di 120 giorno dalla data di pubblicazione del

presente bando sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.L’agevolazione consiste in un contributo in conto ca-pitale, fino ad una misura massima del 40% della spe-sa ritenuta ammissibile. Saranno esclusi i progetti con spesa totale ritenuta ammissibile a contributo inferio-re a 75.000 euro e spesa totale per singolo parteci-pante ritenuta ammissibile a contributo inferiore a 20.000 euro. Il contributo concedibile non potrà, in ogni caso, superare l’importo di 200.000 euro per pro-getto, fermo restando i limiti di agevolazione previsti dal regime “de minimis” per singolo soggetto parteci-pante. Le domande di partecipazione al Bando do-vranno essere trasmesse e protocollate elettronica-mente entro le ore 12.30 di mercoledì 15 maggio 2013.

La decima Legislatura regionale lombarda inizierà ufficialmente nel momento in cui avverrà la proclama-zione del presidente eletto, Roberto Maroni, da parte dell'Ufficio centrale regionale. Non vi è una scadenza predeterminata per la proclamazione, ma normalmente essa avviene 10/20 giorni dopo le elezioni. Immediata-mente dopo il presidente dovranno essere proclamati uno ad uno gli altri 79 consiglieri regionali (tra cui Um-berto Ambrosoli, in quanto secondo all'esito del voto). Entro i 10 giorni successivi alla sua proclamazione, il presidente della Regione Lombardia formerà la Giunta, composta al mas-simo da 16 assessori (compreso il vi-ce presidente) e può nominare fino a 4 sottosegretari che partecipano alle sedute della Giunta, pur non facen-done parte (art. 25 dello Statuto della Regione Lombardia).

Nella seduta di insediamento della Giunta viene varata la "Costituzione delle Direzioni Centrali e Generali". I Consiglieri acquistano prerogative, diritti e funzioni all'atto della procla-mazione. L'atto formale è effettuato dall'Ufficio centrale regionale. Il Con-siglio regionale tiene la prima seduta

non prima di 10 giorni e non oltre 15 giorni dalla proclamazione di tutti gli eletti, su convocazione del presiden-te del Consiglio uscente, o, in man-canza, del vice presidente più anzia-no di età. In caso di inosservanza di detti termini il Consiglio si riunisce di diritto il ventesimo giorno non festivo successivo alla proclamazione di tutti

gli eletti. Nella prima seduta il Consi-glio elegge il proprio presidente e l'Ufficio di presidenza. L'elezione av-viene a scrutinio segreto. Entro 60 giorni dal suo insediamento la Giunta approva la proposta del Programma regionale di sviluppo della decima Legislatura, da inviare al Consiglio regionale.

S

Regione Lombardia promuove un bando dedicato alle aziende di piccola e media dimensione. Domande fino al 15 maggio

Un sostegno alle reti di impreseLombardiaSabato 16 Marzo 201310

LA PROCLAMAZIONE ENTRO 20 GIORNI DOPO LE ELEZIONIBando: “Conciliazione

famiglia-lavoro”"Conciliazione famiglia-lavoro e

sostegno del welfare aziendale e interaziendale in Lombardia - 2013" è il titolo del bando rivolto alle imprese (scadenza domande 30 settembre 2013) e ai cittadini (scadenza domande 31 dicembre 2013). Sono due i focus di atten-zione cui corrispondono due diver-se sezioni dell’avviso pubblico. Focus persona dote conciliazio-ne si rivolge in via prioritaria a di-pendenti di imprese che abbiano avviato azioni per introdurre misure di welfare: micro, piccole e medie imprese, grandi imprese (in colla-borazione con almeno due Pmi), grande distribuzione. La presenza di contrattazione di secondo livel-lo, avviata o conclusa, sarà consi-derata requisito per la priorità d’accesso alla Dote.

Focus impresa bando welfare aziendale ed interaziendale si ri-volge a micro, piccole e medie im-prese, grandi imprese, grande di-stribuzione. Requisito d’accesso per la presentazione della doman-da è una contrattazione di secon-do livello avviata o conclusa.

Diciannove distretti agricoli, nati per aggregare filiere, territori e aziende specializzate nell'agroali-mentare di qualità. Almeno un migliaio le imprese agricole che hanno aderito alle società di distret-to. A due anni di distanza dalle prime realtà accre-ditate dalla Regione Lombardia, si è fatto il punto della situazione a Palazzo Lombardia in un conve-gno promosso dall'assessorato all'Agricoltura dal titolo: "Distretti agricoli promotori di innovazione". Tra le esperienze a confronto quelle del Distretto della filiera ortofrutticola, dell'agroalimentare di qualità Valtellina e neorurale delle tre acque. «L'in-novazione in agricoltura passa anche dalla capa-cità di aggregarsi. Con minori risorse a disposizio-ne - ha spiegato l'assessore regionale all'Agricol-tura - l'imperativo è mirare all'efficienza, alla ridu-zione dei costi di produzione, creando sinergie tra realtà complementari e ottimizzando professiona-lità e competenze. Abbiamo già avuto la soddisfa-zione di finanziare i primi progetti dei distretti, quel-li che hanno fatto domanda sulla misure di coope-razione, ma certamente disegnando il nuovo Psr dobbiamo favorire ancora di più l'aggregazione tra imprese. Le potenzialità non sono solo di natura economica a vantaggio delle aziende che parteci-pano al distretto».

La Regione Lombardia ha assegnato 650.000 euro agli agricoltori che aderiscono ai sistemi di qualità alimentare come le denomi-nazioni di origine Dop e Igp e i metodi di colti-vazione biologica. Questi fondi sono assegnati ai sensi del bando 2012 della Misura 132 del Programma di sviluppo rurale (Psr), per un to-tale di 649.494 euro e andranno a beneficio di 727 aziende agricole, che si sono impegnate a produrre secondo i rigidi disciplinari di produ-zione dei consorzi di tutela e del biologico.

«Aderire ai sistemi di qualità - ha commen-tato l'assessore all'agricoltura Giuseppe Elias - contribuisce a dare maggiore valore all'eccel-lenza delle nostre produzioni agricole e permet-te di migliorare l'efficienza dei processi produt-tivi. Grazie a questa misura del Psr, in un mo-mento di oggettiva difficoltà per le imprese, ab-biamo incoraggiato molti agricoltori a persegui-re con intransigenza la qualità, grazie a un so-stegno economico che rimborsa i costi di cer-tificazione».

AGRICOLTURA

Assegnati 650mila euro per produzioni Dop e Igp

CONVEGNO

Distretti agricoli, si punta alla riduzione dei costi

a cura di Laura Bosio

Al via la decima legislatura regionale

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" complimenti

i nostri politici dovrebbero farecome il piccolo giornale

Egregio direttore editoriale, Daniele Tamburini, sono un’assidua lettrice de il Piccolo, un mio collega me lo porta tutte le settimane: lo leggo volentieri perché si presenta bene, è sintetico, è gratuito e soprattutto per-ché rispecchia il mio ideale di Italia: cioè non riceve alcun finanziamento pubblico! Ma certo lei è proprio bravo: o lei è un mago, o è straricco di suo, o è circondato da tanti benefattori, oppu-re riesce a fare ciò che il nostro gover-no non vuole fare e cioè lei amministra concretamente, saggiamente e con intelligenza gli sponsor che arrivano al suo giornale, mentre a “Roma” non ne vogliono sapere di rinunciare ai finan-ziamenti pubblici! I soldi fanno troppo gola! Lei riesce ad uscire senza chie-dere denaro ai lettori; la sua politica mi piace, è un po’ simile a ciò che qualche movimento sta tentando di fare (tra tante critiche) e cioè farsi conoscere e farsi pubblicità senza gravare sugli ita-liani. Ma perché certi politici hanno la presunzione di non andarsene mai, perché si ritengono indispensabili, per-ché non lasciano mai la poltrona? Io mi chiedo spesso: ma la vita di un politico ha più valore della vita di un qualsiasi cittadino? A quanto pare sì, la vita del politico è più importante della mia vita e di tutti gli altri cittadini, infatti io quan-do andrò in pensione non avrò il vitali-zioo la buonauscita a cinque zeri anche se avrò lavorato 30 o 40 anni! Certo lei, direttore mi dirà che stiamo vivendo una crisi europea, mondiale, ma egoi-sticamente parlando io guardo alla nostra realtà: giovani (io ho un figlio) eternamente precari, che devono per forza appoggiarsi alla famiglia d’origine per supportare certe spese... Ma quan-do vedo gli sprechi e gli sperperi della casta, divento furiosa perché non accetto che si prenda in giro la povera gente, che deve segnare sul “lunario” le spese per non uscire dal budget mensile... Mi scuso per questo sfogo, ma ci tenevo a congratularmi con lei. Buona continuazione.

maria teresa***

" auspicio

spero che i grillini dimostrino d’essere anche “liberi”

Gentile direttore, io, che certo non sono grillina, ho pro-vato sincero disgusto e fastidio per l’indegno assalto dei vari giornalisti e delle televisioni ai nuovi parlamentari grillini che entravano per la prima volta nelle “sacre” sedi della politica italiana. Avevano un’aria persa, amplificata dal disorientamento scatenato da questo gioco al massacro, coperto dal diritto di stampa e d’informazione. La giornalista che chiedeva alla parlamentare grillina, che portava con sé in braccio il figlio piccolo, perché l’avesse portato lì, suscitava un moto di ribellione. Magari quella madre semplicemente non sape-va a chi lasciarlo o non se ne era voluta separare in un momento importante della sua vita. Ma ai giornalisti non passa per la mente che gli italiani, quel-li “normali”, preferiscono di gran lunga vedere un piccolino in Parlamento che le facce di certe signore che magari in Parlamento ci sono entrate per ben altri “meriti”? Personalmente apprezzo la normalità, che deve però rimanere al servizio della collettività e del bene comune e non dei dictat del capo. Spero che i grillini ci dimostrino d’esse-re anche “liberi”, oltre che normali.

cristina cerri Gussola

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" inquinamento

la situazione dell’ariain pianura padana è critica

Egregio direttore, Il Circolo “AmbienteScienze” è da tempo schierato con i movimenti che chiedono con determinazione alle istitu-zioni di intervenire, perché si combatta con serietà ed efficacia il problema dell’inquinamento dell’aria nella Pianura

Padana, anche prendendo in considera-zione la riorganizzazione della mobilità delle persone e delle merci, la revisione dei processi produttivi legati a emissioni inquinanti, quindi anche climalteranti, quindi tutte le scelte possibili che favori-scano insediamenti produttivi a basso impatto ambientale, ovvero la green economy. Nei giorni scorsi era stata data notizia dell’appello (sottoscritto anche da “AmbienteScienze”) presenta-to alla Commissione europea e al Parlamento europea da un importante Ufficio europeo, l’Eeb (European Environmental Bureau) in vista della riu-nione dei 27 ministri dell’Ambiente dell’Ue a Dublino il prossimo 22 aprile, dove si inizierà a discutere, per arrivare ad una decisione entro settembre, la proposta del Commissario per l’Am-biente Janez Potocnik di rivedere final-mente in senso più restrittivo i limiti di tolleranza delle sostanze inquinanti dell’aria. Egli, in preparazione di questo importante appuntamento, ha richiesto all’Oms (Organizzazione mondiale ella sanità) delle ricerche i cui risultati sono stati così commentati da Zsuzsanna Jakab, direttrice regionale dell’Oms per l’Europa: «Ancora qualche anno fa, mancavano prove irrefutabili… Diversi anni di ricerche coordinate dall’Oms hanno fornito le prime stime quantitative del numero di malattie legate al partico-lato fine ed hanno al presente stabilito dei collegamenti tra gli inquinanti atmo-sferici e lo stato di salute». Infatti, le ricerche hanno evidenziato che l’esposi-zione al particolato fine, il pericolosissi-mo PM2,5, può provocare, oltre che l’arteriosclerosi, disturbi alla nascita e malattie respiratorie tra i bambini. Una nuova direttiva viene quindi data per certa e dovrebbe fare propri, forse fin dal prossimo anno, i limiti raccomandati

dall’Oms, ovvero per il PM10, 20 µg/m3 giornalieri e per il PM2,5, 15 µ/m3. Sull’arcinota grave situazione delle pol-veri sottili a Cremona, nessuna novità. Ad esempio, presa a campione la cen-tralina Arpa di via Fatebenefratelli, i dati dall’inizio dell’anno al 13 marzo sono i seguenti: per il PM10 33 giorni di supe-ramento (rispetto ai 35 di legge) e 75 µg/m3 di media giornaliera (rispetto ai 40 di legge), mentre per il PM2,5 la media giornaliera è arrivata a 51 µg/m3 (rispet-to ai 25 µg/m3 “consigliati”). Stante questo quadro, c’è da chiedersi come faranno le istituzioni locali padane a rispettare i nuovi limiti e quanto costerà ai cittadini il loro mancato rispetto, prima di tutto in termine di salute e poi in euro. Per la salute si ricorda che la Pianura Padana e il Benelux sono le due aree dell’Europa più inquinate e gli ultimi studi parlano di centinaia di morti all’an-no dovuti allo smog.

Benito FioriPer il Circolo “AmbienteScienze”

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" punto di vista

cari politici, siamo ormaiarrivati alla resa dei conti

Egregio direttore, se d’innanzi al Palazzo di giustizia di Milano, avessero manifestato (tentando di entrare all’interno in massa) i giovani disoccupati o gli invalidi senza soste-gno economico, sarebbero stati man-ganellati alla grande, naturalmente per motivi di ordine pubblico. Ma ai parla-mentari eletti dai capi partiti, in spregio alle regole democratiche, è permesso di fare qualsiasi affronto alle istituzioni che rappresentano l’autorità giudiziaria. La casta è intoccabile, ma presumo che si

stia avvicinando il momento della resa dei conti e per loro saranno periodi bui. Finirà la pacchia e prima o poi saranno manganellati dal popolo, che ne ha piene le tasche della casta, la quale non ha ancora capito che con il suo com-portamento è detestata dalla stragran-de parte degli italiani

elia sciaccacremona

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" dopo il voto

il pd ha sbagliato lasciando ad altri le piazze

Caro direttore, in questo periodo si fa a gara per stabi-lire chi ha vinto e chi ha perso le elezio-ni. Ebbene, queste elezioni le hanno perse soprattutto l’Italia e gli italiani. Come donna che si è riconosciuta da sempre nei valori e nelle battaglie della sinistra, devo dire che questo risultato elettorale per me è stata una sofferenza. Il Partito Democratico in cui io mi rico-nosco, non ha saputo parlare a quella parte del Paese che sta soffrendo note-volmente per la sciagurate politiche economiche di questo ventennio berlu-sconiano, che hanno portato l’Italia in queste condizioni. Ogni tanto qualcuno dimentica che nel novembre del 2011 una crisi di governo ha consegnato il Paese nelle mani di Monti, per potere ricondurre i conti pubblici entro i para-metri previsti dagli impegni presi con l’Europa. Io mi aspettavo dal Partito Democratico un campagna elettorale condotta parlando con la gente e spie-gando loro quali erano le battaglie sulle quali ci stavamo impegnando per il Paese. Gli otto punti che Bersani indica come priorità per una proposta di

governo dovevano essere ribaditi in tutti i dibattiti e confronti pubblici (dai tagli ai costi della politica, alle politiche econo-miche, alle politiche fiscali, alle proble-matiche del lavoro). Soprattutto abbia-mo lasciato ad altri le piazze, quelle dove avvenivano le nostre battaglie politiche, civili, sociali. Quando in una trasmissione tv ho sentito un minatore di Carbonia dire “ho sempre votato a sinistra, ma questa volta ho votato il Movimento 5 Stelle, perché ad appog-giarci ed incoraggiarci nella nostra bat-taglia non si è visto nessuno, l’unico che è venuto qui è stato Beppe Grillo”, mi sono chiesta come abbiamo fatto ad abbandonare quelli che sono stati i luo-ghi delle nostre battaglie ed in partico-lare le istanze di chi soffre, di chi sta perdendo il posto di lavoro e di chi sta combattendo per il futuro delle nuove generazioni! Torno a ripetere, però, che se ilPpaese è in queste disastrose con-dizioni economiche, responsabile di questo è chi negli ultimi vent’anni (a parte brevi interruzioni) ha guidato que-sto Paese. In quanto al Movimento 5 Stelle, credo che abbia saputo interpre-tare le istanze di cambiamento e il disa-gio per la situazione in cui stiamo viven-do, istanze alle quali la sinistra non ha saputo rispondere. Ora però a chi ha ottenuto questi consensi chiedo un gesto di responsabilità, che è quello di andare in parlamento e sostenere un governo per provare a cambiare questo Paese. Da ultimo vorrei aggiungere però che considero clamoroso il risultato elettorale in Lombardia e qui mi rivolgo soprattutto agli elettori. Il centrosinistra ha candidato una persona giovane, capace, seria, onesta, a guidare una regione che ha dovuto andare al voto anticipatamente per il coinvolgimento giudiziario della maggioranza di asses-sori e consiglieri. I cittadini lombardi hanno scelto di premiare quel sistema di corruzione e malaffare, questo è il segno di come questi vent’anni abbiano cambiato l’Italia, culturalmente ed eti-camente. Mi auguro comunque che il nostro grande presidente della Repub-blica, riesca a trovare una soluzione per il governo di questo nostro Paese, lo dobbiamo soprattutto ai giovani, per-ché non possiamo negare loro il futuro.

orestilla sogni cremona

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" spinadesco

perché non dare in affittol’immobile inutilizzato di via Roma?

Caro direttore, a Spinadesco esistono ben due immobi-li da decenni inutilizzati, che erano prima del Magistrato del Po (non più esistente), poi gestiti (si fa per dire) dall’Aipo. Solo poco tempo fa è stato raggiunto l’accor-do per utilizzare uno degli immobili come magazzino-deposito della Protezione Civile. Bene, e l’altro meraviglioso fab-bricato di via Roma? Io sono convinto che se non si inizia dalle piccole cose, ben poche altre saranno risolte. A que-sto punto mi chiedo: non si potrebbe trovare l’accordo con il Comune di Spinadesco e darlo in affitto e modiche cifre, così che potrebbe essere adegua-tamente utilizzato a fini sociali? Credo però che le cose semplici in Italia siano divenute estremamente difficili, in parti-colar modo se non interessano a nessu-no. Cosi è se vi pare, diceva Pirandello...

ivan loris davòspinadesco

Buongiorno avvocato, vorrei sapere quali sono esat-tamente le recenti novità pre-viste nel settore della assicu-razione auto Rca.

luciano***

Fra le novità previste in materia di assicurazione auto Rca si pone senz’altro in evi-denza l’eliminazione del taci-to rinnovo del contratto Rca, per cui il contratto di assicu-razione non si rinnova più automaticamente come in passato, bensì l’automobili-sta deve firmarne uno nuovo in quanto le polizze possono avere ora una durata massi-ma di un anno. In particolare, l’art. 22 del Decreto Legge n. 179 del 18-10-2012 ha intro-dotto l’art. 170 bis nel codice delle assicurazioni private, in virtù del quale “il contratto di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile de-rivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti non può essere stipulato per una durata superiore all’anno e non può essere tacitamente rinnovato, in deroga all’art. 1899, I e II comma cod. civ.”. Gli automobilisti oggi godono

di un ulteriore beneficio, os-sia hanno tempo fino a 15 giorni dopo la scadenza del contratto di assicurazione per rinnovare la polizza, fer-mo restando, anche in tale periodo, la piena copertura assicurativa. La società assi-curatrice, inoltre, deve comu-nicare all’assicurato l’immi-nente scadenza della polizza almeno 30 giorni prima della scadenza stessa. Altra novità introdotta nell’art. 132, I com-ma del codice delle assicura-zioni private, riguarda la pos-sibilità, nelle polizze relative all’assicurazione Rca, per l’assicurato di acconsentire all’installazione sul proprio

veicolo di meccanismi elet-tronici che registrano l’attività del mezzo (scatole nere). Ciò darà la possibilità all’assicu-rato di fruire di riduzioni signi-ficative rispetto alle tariffe ordinarie. Dette apparecchia-ture dovranno essere sigillate e ancorate a elementi fissi dell’auto. Saranno alimentate a batteria. Dovranno determi-nare la posizione e la velocità del veicolo nel tempo. Do-vranno essere controllabili a distanza ai fini della verifica del corretto funzionamento. Dovranno garantire che i dati in essi immagazzinati non possano essere distrutti o modificati. Dovranno con-

sentire l’individuazione tem-pestiva di eventuali tentativi di manomissione. Infine, l’ul-timo pacchetto liberalizzazio-ni ha modificato la disciplina delle richieste di indennizzo in caso di furto o incendio. Contrariamente a quanto av-veniva in passato, infatti, oggi chi ha subìto il furto o l’incen-dio della propria autovettura, può pretendere dalla propria assicurazione il pagamento immediato dell’indennizzo, senza essere costretto a do-ver depositare il certificato di chiusura dell’inchiesta. Le assicurazioni, entro il 31 mar-zo prossimo, dovranno co-municare all’Autority per la vigilanza sul settore assicura-tivo (l’Ivass, che è succeduto in tutti i poteri, funzioni e competenze all’Isvap) di es-sere in regola con la riforma.

*avvocato [email protected]

Assicurazione Rca,le principali novità introdotte

A cura di Emilia Rosemarie Codignola*

Egregio direttore, abbiamo letto che presso il Filo è stato presentato un libro nel quale sono rac-colti gli scritti di alcuni detenuti nelle carceri di Bergamo, Mantova e Pavi. Un’iniziativa che sarebbe opportuno attuare anche nei confronti dei detenuti della Casa circondariale di Cremona. E’ questo l’augurio che desideriamo for-mulate come volontarie de “Il Baule”, un’associazione che opera all’interno del carcere cremonese e che già un anno fa si era fatta promotrice di un progetto analogo. In quell’occasione la direttrice, dottoressa Bellezza, anche sotto la spinta emotiva dovuta al grande successo del film dei fratelli Taviani

“Cesare deve morire”, si era mostrata entusiasta e collaborativa. Poi però, forse per motivi di ordine pratico, tutto si è arenato ma, non rassegnate e forti del lavoro di Francesco Carulli, aspet-tiamo speranzose che anche a Cremona si possa dare “voce a chi non ha voce”. La nostra associazione “Il Baule” opera ormai da diversi anni all’interno del car-cere di Cremona allo scopo di rendere più lieve la detenzione di chi, non aven-do parenti o amici che potessero garan-tire loro un cambio d’abito e di bianche-ria, ha pensato di provvedere perché anche questi non fossero privi del necessario. Attraverso il passa parola fra amici, parenti e conoscenti, perché

nulla di riutilizzabile venga buttato e con l’indispensabile aiuto di alcune parroc-chie, si è potuto far fronte alle necessità che via via sono aumentate. Lo scorso anno i colloqui sono stati ben 670 (con-tro i 350 dell’anno precedente). In occa-

sione degli incontri settimanali abbiamo capito che per molti di loro il nostro non era solo il “negozietto” dove trovare il necessario per potersi cambiare, ma era anche il modo per avere un contatto con il mondo “fuori”, per non sentirsi dimenticati. Ecco perché in noi, suppor-tate anche dall’entusiasmo di un giova-ne studente universitario che nel frat-tempo si è unito al gruppo, è nato il desiderio di “far emergere dal buio e dal chiuso delle celle la voce dei dete-nuti” perché “arrivi fuori”, convinti che sia “là fuori” che essi hanno il diritto di essere ascoltati e compresi.

i volontari dell’associazione “il Baule” di Zona Franca

FOCUS

Vogliamo dare al più presto voce a chi non ha voce in carcere

Per dire la vostra, scrivete a: [email protected][email protected]

Lettere & Opinioni Sabato 16 Marzo 2013 11

Page 12: Il Cremasco 160313

AgricolturaSabato 16 Marzo 201312

I MERCATI AGRICOLI - TABELLA AGGIORNATA A GIOVEDI’ 14 MARZO 2013 (Fonte: Coldiretti Cremona)

VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo

VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo

VACCHE Frisone 3ª qualità peso vivo

MANZE SCOTTONE 24 mesi

VITELLI BALIOTTI p.vivo(50-60kg ) frisona

VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg)pie blue belga

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA MILANO MANTOVA MODENA

BURRO pastorizzato

PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi

PROVOLONE VALPADANAoltre 3 mesi

GRANA scelto stag. 9 mesi

GRANA sceltostag. 12-15 mesi

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA MILANO MANTOVA BOLOGNA(27 dicembre)

FRUMENTO tenerobuono mercantile

GRANOTURCOibrido naz.14% um.

SEMI di SOIANazionale

ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68

CEREALI MINORI

CRUSCAAlla rinfusa

FIENO MaggengoAgostano

PAGLIA press. (rotoballe)

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA MILANO MANTOVA MODENA

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINI da macello

SUINI da macello

SUINI da macello

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il 1° e il 3° mercoledì del mese. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono, per la “Granaria”, il martedì (comparto dei cereali e derivati). Per la zootecnia da latte si porta come riferimento anche Montichiari, che quota il venerdì. Il mercato di Mantova avviene il giovedì. Modena il lunedì. Il mer-cato di Bologna, che con la Granaria di Milano fa da riferimento per i cereali, quota il giovedì.

Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.

kg. p.v. 1,12-1,31 p.m 2,55-2,85

1,38-1,57 da macello 1,12-1,22

Kg. pv 0,86-1,01 pm 2,05-2,35

1,00-1,20 0,95-1,05

kg. pv 0,62-0,74pm 1,60-1,80

0,80-0,95 0,79-0,89

kg. pm 2,50-3,00 1,47-1,57 1,44-1,61

kg.1,00-1,00 MONTICHIARI

(1° q. 56/60 kg) 1,00-1,00

(da 46 a 55 kg) 1,00-1,40

(45-55 kg) 0,95-1,40

kg. 3,00-4,00 MONTICHIARI 3,85-4,00

3,30-3,90 (pregiate 70 kg) 3,76-4,35

kg. 2,95 past. 2,60 centr. 3,30

2,30 Zangolato di creme X burrificaz. 2,00

kg.(dolce)

5,05-5,20 5,05-5,20 n.q. --

kg. (piccante) 5,25-5,50

5,25-5,50 n.q. PARMIGIANO

REGGIANO 12 mesi

8,50-9,50

kg. 6,85-7,20 6,70-7,15 6,80-7,00 PARMIGIANO

REGGIANO fino a 24 m 10,50-11,20

kg. 8,00-8,25 7,90-8,90 8,00-8,20 PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre

11,40-12,40

Vitelloni femm. da macello pez. nere

(kg. 450-500)p.v. 1,48–1,63pm 2,85-3,15

Tonn. 224-228 n.q. n.q. (fino) 256-259buono m. n.q.

Tonn. 211-213 225-226 214-218 218-222

Tonn. n.q. 517-520 504-509 502-510

Tonn. 207-211 213-218

n.q.245-247

Fino a 65 236–241 Fino a 70 242–247

(p.spec. 62-64) n.q.

(p.spec. 66-67) 245-247

Tonn. Triticale 249-251Sorgo

255-258

Sorgo nazionale 246-250

Tonn. 188-190 187–188 in sacchi 196-199

187-188

Tonn. 160–175 loietto: 160–175

141-151 145-150

Mag. 1° t. 140-145

Tonn. 85-95 80-92 Paglia di frum. casc. 75-80

15 kg 4,350 4,350 4,330 4,340

25 kg 3,270 3,290 3,250 3,260

30 kg 3,000 3,010 2,960 2,990

40 kg 2,370 2,400 2,340 2,360

156 kg 1,415 1,475 n.q. (da 144 a 156 kg) 1,420

176 kg 1,475 1, 475 n.q. (da 156 a 176 kg) 1,475

Oltre 176 kg 1,445 1,450 n.q. (da 11,49480 kg) 1,459

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA MONTICHIARI MANTOVA MODENA

l panorama economico mondiale della produzione di latte e dei suoi derivati è in costante evoluzione, e nelle ultime settimane sem-

bra avere preso una piega positi-va. Guardando il sito Clal, azien-da specializzata nel reperire in-formazioni sul mercato dei lattie-ro caseari, ci si può rendere bene conto dei principali movimenti.

Dalla seconda metà di feb-braio ai primi giorni di marzo, secondo l’Usda (il dipartimento agricolo Usa) in Nuova Zelanda, che è uno dei principali produt-tori di latte mondiale e tra i più influenti nella determinazione del prezzo del latte su scala globale, la produzione è nella sua fase di contrazione stagionale. Contra-zione determinata anche da fat-tori metereologici; dal momento che i pascoli si presentano aridi e scarsamente produttivi, le vac-che hanno cominciato la stagione dell’asciutta e molte, a fine carrie-ra, sono state avviate anche alla macellazione.

Questa situazione sta deter-minando un incremento del prez-zo del latte. L’ultima asta Fonter-

ra in Nuova Zelanda ha rafforza-to questa tendenza. In Australia la situazione si presenta con prezzi più stabili. Segnali po-sitivi vengono anche e soprattutto dalla pol-vere di latte scremata ed intera. Per quella scremata le quotazio-ni sono in lieve rialzo, mentre per quella inte-ra la forte domanda - in particola-re da parte dei Paesi in via di svi-luppo - tende ad un rafforzamento del prezzo. Buone anche le quota-zioni del burro così come dei for-

maggi locali. L’insieme di questi fenomeni tende a mantenere viva-ce il mercato, ed a rafforzare sul

piano internazionale le quotazioni del lat-te e dei derivati.

Un segnale im-portante proviene dalla polvere di latte scremato che nell’ul-timo anno in Euro-

pa, Oceania ed Usa mediamen-te è aumentata del 18,3 per cen-to. In Europa la stagione produt-tiva è invece nel pieno della sua potenzialità, e le produzioni sono

date in leggero aumento, senza tuttavia generare eccedenze pro-duttive dal momento che gli in-crementi vengono bene assorbi-ti dall’industria di trasformazione. Tanto è vero che le quotazioni in Italia del latte spot sono su buo-ni livelli e si presentano in rialzo, con un più 9,2% rispetto ad un anno fa. I formaggi duri Dop han-no un andamento economico che risente dei tempi di stagionatura: i duri sono a meno 8,8% rispetto ad un anno fa, mentre quelli fre-schi registrano un più 1,8%. Pre-sumibilmente questo sta a signi-ficare che c’è stata una contra-zione della produzione di formag-gi, un rallentamento della fase di stagionatura che sta comportan-do una tendenza alla ripresa delle quotazioni.

A livello mondiale i formaggi si mantengono su livelli interessan-ti. In estrema sintesi si può affer-mare come il mercato stia dando segnali positivi e si presenti friz-zante, supportato dall’insieme dei Paesi esportatori di latte che nel complesso hanno incremen-tato la produzione di latte del 2,2 per cento; incremento assorbito dal loro export, dal momento che questo è aumentato del 2,1%.

L’analisi di Libera Agricoltoru sul mercato mondiale del latte: il prezzo sembra andare verso un rialzo

I• A cura di Libera Agricoltori •

Lattiero caseario, segnali positivi

Segnali importanti dalla polvere

di latte scremato

Lo scorso sabato 9 marzo, si è tenuto presso la Sala Rodi del comune di Cremona, un interes-sante e stimolante convegno or-ganizzato da Assocanapa, con il patrocinio dello stesso Comune di Cremona e la collaborazione della Libera Associazione Agri-coltori Cremonesi, sulla possibi-lità di rilancio della coltivazione della canapa. L’incontro ha vi-sto una forte partecipazione di agricoltori e tecnici; in apertura, il sindaco Oreste Perri ha rimar-cato le tradizio-ni agricole della nostra provin-cia e l’interes-se verso nuo-ve iniziative de-gli imprenditori agricoli. Il con-vegno è sta-to condotto dal presidente di Assocanapa, Fe-lice Giraudo, che ha introdotto l’argomento con una serie di no-tizie ed informazioni volte a far conoscere al pubblico le poten-zialità di questa coltura, che van-ta una lunga tradizione nell’area padana. Secondo Assocanapa la Lombardia può essere una zona ideale per la coltivazione, e vuole rispondere alle richieste che arrivano sempre più nume-

rose da imprenditori agricoli e della filiera. La canapa è una col-tivazione che si presenta compe-titiva e di scarse esigenze agro-nomiche. Può inoltre dare ottimi risultati in termini di produttività e di sbocchi commerciali: viene in-fatti utilizzata nel settore alimen-tare, per la produzione di pasta, pane e olii, nel settore tessile, nell’edilizia e anche nel settore medico-farmacologico. Assoca-napa ritiene che in Italia la colti-vazione della canapa e la lavora-

zione delle pa-glie e dei semi possano costi-tuire un’impor-tante alterna-tiva per l’agri-coltura; stimo-lando anche la nascita di nuove impre-

se, o inducendo il miglioramen-to e l’ampliamento della gamma dei prodotti di imprese che già sono sul mercato nei diversi set-tori. E’ intervenuto al convegno anche Ildebrando Bonacini (vice direttore vicario della Libera As-sociazione Agricoltori Crmonesi) che ha evidenziato l’opportunità di approfondimenti sugli aspet-ti tecnici ed economici di questa coltivazione.

Convegno Assocanapa: Lombardia zona ideale per la coltivazione

L’amministrazione comuna-le di Moscazzano rimane contra-ria all’ipotesi di costruzione di una diga sul fiume Adda, finalizzata alla realizzazione di una centrale idro-elettrica. Nel corso di un consiglio straordinario per deliberare su al-cune convenzioni e regolamenti, lo ha rimarcato il sindaco Giusep-pe Brambini. Lo stesso, ha fatto il punto della situazione ed ha ribadi-to il suo impegno e quello dell’as-sessore all’ambiente Aldo Bellandi per contrastare il progetto.

Non appena venuto a cono-scenza del progetto ideato nel Lo-

digiano due anni fa, e del quale si è saputo qualcosa solo pochi mesi fa, il sindaco si è mosso da subi-to con decisione (con una lettera molto forte ed incisiva) cercando di sensibilizzare i sindaci del terri-torio cremasco e cremonese, che potrebbe subìre conseguenze pe-santi dall’attuazione della diga,. Le informazioni che sono state date in diversi incontri non hanno tran-quillizzato o risolto dubbi e per-plessità. Pertanto, sindaco e as-sessore mantengono l’impegno nell’iniziativa contraria alla propo-sta di realizzare una diga.

Moscazzano: dal Consiglio arriva il “no” alla diga

E’ stata sospesa l’azione legale da parte del tavolo dei sindaci, dei presidenti di rog-gia e dei privati, nei confronti del nuovo Consorzio Bonifica Dugali Naviglio Vacchelli Adda -Serio, relativamente alle cartelle esat-toriali che il vecchio Consorzio Naviglio Vacchelli aveva emesso nei confronti di enti e privati, le cui acque di superficie andava-no a confluire in detto naviglio. E’ quanto emerso nel corso dell’incontro al palazzo comunale di Soncino, organizzato dal vice sindaco Gabriele Gallina, tra le parti interes-sate e i rappresentanti del nuovo consorzio.

Erano presenti anche i sindaci di Casal-buttano, Castelvisconti, Azzanello, Casalet-to di Sopra, Formigara, Fontanella, Pume-

nengo, Genivolta, Trigolo, Salvirola, Fiesco, Cumignano, Pizzighettone e Soncino; una decina di presidenti delle rogge che attraver-sano il territorio dei Comuni partecipanti ed alcuni proprietari. Vi hanno partecipato an-che Michele Zamboni come rappresentante dei sindaci nel Cda del Consorzio Bonifica Dugali Naviglio Adda Serio e Bruno Moretti (membro del Cda nominato dalla Provincia di Cremona).

I due esponenti del consiglio di ammini-strazione del Consorzio hanno brevemente riassunto il percorso dei primi lavori per arri-vare alla delibera n.18/2013 che apporta sostanziali cambiamenti alla situazione pre-cedente: la soglia minima della tassa dovuta

dal contribuente passa da 5 a 12 euro. Inol-tre è stata congelata l’uscita delle cartelle esattoriali 2013 per consentire la revisione del Piano di classifica e verificare la presen-za o meno di errori o incongruenze. Pertan-to, isindaci, i presidenti e i rappresentanti delle proprietà interessati, convenuti al ‘ta-volo’ di lavoro, hanno deciso di sospendere l’azione legale contro l’emissione delle pre-cedenti cartelle.

Consorzio Dugali Naviglio Vacchelli Adda-Serio, sospesa l’azione legale

Page 13: Il Cremasco 160313

di Michela Bettinelli Rossi

na lettera con 90 firme contro il consigliere comunale Simone Be-retta. L’hanno conse-gnata alla stampa i

dipendenti di Scs Gestioni, do-po che in consiglio comunale l’ex assessore ai Lavori Pubblici, oggi consigliere del Pdl, aveva chiesto al sindaco una riduzione delle tariffa per lo smaltimento rifiuti. Anche passando da una riorganizzazione del personale, considerato in esubero rispetto alle reali esigenze della società.

Intanto i dati: Scs Gestioni ha una struttura composta da circa 117 unità che stanno sulla stra-da a raccogliere rifiuti, più circa 24 profili impiegatizi tra interni e esterni. Per Beretta a costare troppo sono questi ultimi. Dieci di loro furono trasferiti dalla vec-chia Scs a Lgh, ma continuano

ad essere pagati da Scs Gestio-ni. «Si paga normalmente il ser-vice a un’azienda che ha il know how per fornirlo» ha spiegato Beretta nella conferenza stampa di replica alla lettera. «Noi stia-mo pagando profunatamente un service che ha riutilizzato in par-te dipendenti trasferiti da Scs Gestioni a Lgh. Sono 10 persone in service per oltre 800mila euro,

cioè più di 80mila euro a perso-na, oltre 6.500 euro mensili».

Beretta continua: «Non riten-go sia giusto lasciare a casa qualcuno, anzi molti dei quali hanno firmato la lettera contro di me andrebbero premiati perché sono quelli che vanno in giro per le strade al freddo a raccogliere i rifiuti. I dipendenti che andreb-bero toccati sono alcune mae-

stranze impiegatizie in esubero. Si dovrebbe pensare a una rior-ganizzazione».

Il vero obiettivo del consiglie-re comunale, però, è un altro: la riduzione della tariffa del 2013. «Mi dicono» sottolinea Beretta, «che a Rovato, l’ultima volta, Cogeme abbia vinto una gara con uno sconto del 18-20%. Se tanto mi da tanto, credo sia

corretto da parte mia insistere nel raggiungere l’obiettivo di una diminuzione della tariffa». Eppure Scs Gestioni continua a vantare ottimi risultati. Sia per la raccolta differenziata, sia per quanto riguarda gli utili, che sono il fiore all’occhiello del presidente, in quota Pd, Bruno Garatti.

«Troppe volte il presidente Garatti ha vantato gli ottimi risul-tati di Scs Gestioni» affonda Be-retta, ma siamo capaci tutti, in situazione di monopolio, a con-seguire ottimi risultati. C’è l’ignaro utente finale che con il suo portafoglio lo consente. De-nunciavo nell’interpellanza in consiglio comunale: “ E’ sempre più ingiustificabile ed insosteni-bile il prelievo forzoso verso i cittadini”. Sono ancora dello stesso parere».

Beretta ritiene, inoltre, stri-dente e ingiusto, in un momento

economico come l’attuale, mantenere gli attuali utili prodot-ti da Scs Gestioni: «E’ tempo di confrontarsi con il mercato nell’interesse dell’utente» . E proprio il confronto con il mer-cato privato riaccende i riflettori sul progetto della New. Co., tan-to cara all’ex assessore: «Non vorrei essere costretto a chiede-re con un’interpellanza in consi-glio comunale di conoscere i singoli profili, i costi e l’organiz-zazione di Scs Gestioni. E a chi dice perché non mi sono mosso prima, la risposta è che la mia maggioranza fu incapace di ap-provare la New. Co. che io vole-vo e aveva la possibilità di ta-gliare la tariffa del 15%». Un progetto - quello della New. Co., la nuova società per lo smalti-mento dei rifiuti partecipata da un socio privato - che il sindaco Bonaldi sembra aver riposto nel cassetto. Per ora.

U

CREMA Sabato 16 Marzo 2013

10

In attesa di capire se il pros-simo 13 settembre Crema dovrà dare davvero l'addio al suo tri-bunale o se, invece, un nuovo governo ne rimetterà in discus-sione la soppressione, piovono le ipotesi sul futuro del palazzo di giustizia. Tra le altre, nei gior-ni scorsi, è stata avanzata dal direttore generale dell'azienda ospedaliera, Luigi Ablondi, l'idea di utilizzarlo come nuova sede di quegli uffici dell'ospe-dale e dell'Asl, attualmente di-slocati nello stabile di via Gram-sci, il cosiddetto “Pirellino”, così da avvicinarli alla struttura ospe-daliera.

Una proposta che lo stesso Ablondi, però, tiene a ridimen-sionare: «Alla domanda di un giornalista se avessi qualche interesse in proposito, ho rispo-sto che per l'azienda ospedalie-ra sarebbe molto comodo riuni-ficare in qualche modo le sue sedi. Da parte nostra, se ci fos-se la disponibilità del Comune, potremmo aprire una discussio-ne su un eventuale scambio con il nostro immobile di via Gram-sci ma non è esatto, come ha scritto qualcuno, che la nostra proposta sia già stata presenta-ta in Comune. Al riguardo, non esiste alcun progetto».

E, difatti, lo stesso sindaco, Stefania Bonaldi, conferma di essere venuta a conoscenza di questa proposta solo dalla stampa: «Posso dire che, al mo-mento, l'amministrazione co-munale non sta prendendo in considerazione ipotesi così concrete, anche perché vorreb-be dire aver già gettato la spu-

gna sulla possibilità di salvare il nostro tribunale, mentre la si-tuazione politica nazionale la-scia pensare che le cose non siano ancora definite in modo chiaro. Attendiamo risposte dal ministero, mentre stiamo lavorando con il magistrato cremonese, Pier-paolo Beluzzi, ri-guardo al suo pro-getto di digitaliz-zazione delle pro-cedure giudiziarie, che interessereb-be tanto Cremona quanto Cre-ma».

Tra le altre ipotesi avanzate di recente, anche quella di trasferi-re nel palazzo di giustizia o la caserma dei vigili del fuoco o il commissariato, dato che en-trambi i corpi stanno cercando da tempo una nuova sede, non senza difficoltà e anche polemi-che di natura politica, essendo il

comune coinvolto nelle scelte. «Per quanto riguarda la caser-ma dei pompieri, abbiamo già avuto modo di verificare che la struttura del palazzo di giustizia sarebbe inadatta, dispersiva e

dai costi di gestio-ne troppo elevati» spiega il sindaco.

Che continua: «Discorso diverso per il commissa-riato ma, anche in questo caso, i co-sti di gestione sa-rebbero più alti ri-

spetto all'attuale canone annuo di 130mila euro a disposizione della polizia. Se dovessi espri-mere una preferenza, inoltre, mi piacerebbe che il commissaria-to avesse sede in un'altra zona di Crema, visto che l'area ac-canto al tribunale è già presidia-ta anche dai carabinieri. Trovo importante che le sedi delle for-ze dell'ordine possano essere

dislocate in diversi punti della città».

Stefania Bonaldi non ha dubbi: «Ad ogni modo, per ora il tribunale continua a essere a carico nostro e, in fase di bilan-cio, stiamo lavorando per rica-vare le risorse necessarie a co-prire i costi dell'utenza. Troppe cose sono ancora confuse a li-vello nazionale: sembra che sia a carico del Comune anche il trasloco dell'archivio ma di questo voglio discutere con Cremona, perché, in caso di accorpamento, non è possibile che solo Crema debba accol-larsi tutti i costi».

Sulle tante ipotesi avanzate, si esprime anche Laura Zani-belli, capogruppo del Pdl in consiglio comunale: «Ne abbia-mo sentite di tutte e di più ma perché non siano solo teorie, occorre capire se la struttura sia davvero funzionale alle esigenze degli eventuali nuovi entranti ma, soprattutto, se si sia gettata definitivamente la spugna in me-rito alla possibile salvaguardia dei servizi che il presidio giudi-ziario garantisce alla cittadinan-za. Peraltro, è notizia di questi giorni che l’accorpamento del tribunale di Cassano d’Adda a quello di Milano è stata blocca-ta. Significa che uno spiraglio rimane aperto. Per quanto ci ri-guarda, è dallo scorso autunno che abbiamo chiesto ufficial-mente un aggiornamento al sin-daco, per sapere cosa intenda fare in un caso o nell’altro ma, ad oggi, non abbiamo ancora ricevuto risposta».

Gionata Agisti

13In 90 gli scrivono una lettera contro. Ma lui ribatte: «Pagare di meno i rifiuti si può». E spiega il perché

Le proposte: caserma dei pompieri, nuovo commissariato, uffici dell’Asl

Dopo l’approvazione dello scorso 30 gennaio, si sono aperte le iscrizione per i tiroci-nanti relativamente al progetto «Ricostruire attraverso i me-stieri”, sul bando «Botteghe di mestiere» all’interno del pro-gramma AMVA di Italia Lavoro. La finalità del bando consiste nell’attivazione di percorsi di tirocinio di inserimento/reinse-rimento all’interno di una «Bot-tega di mestiere» rappresenta-ta da un gruppo di imprese operanti nei comparti produtti-vi della tradizione italiana per stimolare lo sviluppo di reti su base locale.

La finestra per l’iscrizione dei tirocinanti rimarrà aperta fino al 28 marzo. Il link per l’iscrizione è il seguente: www.italialavoro.it. Bisogna selezio-nare “nuove iscrizioni” e sce-gliere la Bottega di Cremona «Ricostruire attraverso i me-stieri».

Le aziende della Bottega all’interno delle quali verranno svolti i tirocini sono: Elex Italia (capofila raggruppamento) di Montodine, X-On di Crema, A.F. Automazione di Cremona, Omb di Montodine, Vetreria

Tacca di Bagnolo, F.lli Bellini di Castelleone, Elettrica 2000 di Casalbuttano, Soffientini Srl di Montodine.

Potranno essere attivati i se-guenti profili: carpentieri e fale-gnami nell'edilizia (esclusi i par-chettisti), i draulici e posatori di tubazioni idrauliche e di gas, elettricisti nelle costruzioni civili e professioni assimilate, instal-latori di infissi e serramenti, pit-tori, stuccatori, laccatori e de-coratori, saldatori e tagliatori a fiamma, lattonieri e calderai, compresi i tracciatori, lastrofer-ratori, fabbri, lingottai e opera-tori di presse per forgiare, co-struttori di utensili modellatori e tracciatori meccanici, attrezzisti di macchine utensili e profes-sioni assimilate, verniciatori ar-tigianali ed industriali

E’ ammessa una sola do-manda per soggetto, la durata di ogni ciclo di tirocinio è seme-strale. Per ciascun partecipante è prevista una borsa di tirocinio da parte di Italia-Lavoro di 500 euro lordi al mese.

Per qualsiasi informazione e chiarimento contattare Reindu-stria allo 0373-259639 op-pure scrivere a [email protected].

Che ne facciamo di questo tribunale?

Beretta: «Impiegati Scs ci costano troppo»

Simone Beretta, consigliere comunale

Come sostenere i minori? Il Comune chiede aiutoSi è tenuto giovedì 14 marzo, nella sala

dei Ricevimenti del comune, il Forum Tutela Minori che si delinea come uno spazio di dialogo, di confronto, di ascolto e di lavoro.

A organizzarlo l’assessorato ai Servizi Sociali, insieme a Comunità Sociale Crema-sca e si è rivolto a tutti coloro che operano nel campo dell’accoglienza di minori e in azioni di sostegno a famiglie in difficoltà. «Il forum» ha spiegato il sindaco Stefania Bo-naldi, «è nato dall'idea di volere fare un vero “pit stop” sull'assistenza di minori affidati a

famiglie, associazioni familiari e comunità, mappare l'attuale realtà di accoglienza, da un punto di vista quantitativo e anche quali-tativo individuarne punti di caduta e di forza e studiare possibili azioni di miglioramento. Naturalmente il partner è CSC ma sono i Comuni i titolari della tutela, pertanto ci sia-mo presi la responsabilità di organizzare e coordinare l’ iniziativa». Sono troppi i minori che raggiunta la preadolescenza o l'adole-scenza non trovano la disponibilità di nuclei familiari, ma solo di comunità.

Il Comune ha delle proficue collaborazioni con tante realtà dell’associazionismo che lavorano al fine di proteggere i ragazzi pro-venienti da situazioni famigliari disagiate. «L'idea che sta alla base di questo forum» ha proseguito il sindaco, «è stata poi anche quella di potenziare con ogni mezzo e stru-mento a nostra disposizione l'accoglienza e la ricettività familiare in tutti i contesti possi-bili, anche con una nuova campagna sul territorio. E’ necessario sensibilizzare tutti su questo tipo di problema».

BOTTEGHE DI MESTIERE

Reindustria: ecco le aziende che cercano gli apprendisti

Il sindaco: «Intantosperiamo ancora

di poterlo salvare»

Page 14: Il Cremasco 160313

di Gionata Agisti

er gli addetti ai lavori, non era un mistero che gli uffici del Cre (Centro di riabilitazione eque-stre), all'interno degli ex

Stalloni, non fossero nelle migliori condizioni. La settimana scorsa, però, è arrivata la conferma uffi-ciale della loro inagibilità, in se-guito al sopralluogo da parte dei tecnici della Regione, che è pro-prietaria dell'area e dell'Ersaf, che ne è il gestore. La conseguenza non è di poco conto, perché, sen-za una sede, è a rischio l'attività di ippoterapia che il Cre svolge nella struttura, a favore di 90 ragazzi disabili e che, da oltre 30 anni, rende il centro cremasco un fiore all'occhiello non solo locale.

Un rischio simile era già stato corso qualche mese fa, quando si era profilata l'ipotesi concreta di uno sfratto, poi rientrata grazie alla mobilitazione dell'ammini-strazione comunale. Ma non c'è pace per il Cre. «Dalla Regione abbiamo avuto la promessa che ci saranno inviati dei container per ospitare i nostri uffici almeno fino a luglio ma questo non ci rende per niente tranquilli» ci aveva dichiarato il presidente del Cre, Alessandro Zambelli, pri-ma dell'incontro in Comune di giovedì 14 marzo. «Noi vogliamo rimanere all'interno della struttu-ra, convinti che ci siano delle so-luzioni possibili. Se dovesse ac-cadere il contrario e ci dicessero che ce ne dobbiamo andare, fa-remmo sfracelli».

Una soluzione, però, sembra essere stata trovata, proprio gra-zie a un incontro tra l'amministra-zione comunale e i responsabili regionali. Lunedì 18 marzo, infatti, arriveranno i container promessi ma, come detto, si tratterà solo di una soluzione temporanea. Il sindaco, Stefania Bonaldi, infor-ma che ci saranno delle fasi suc-cessive: «Un secondo passaggio consisterà in un intervento sulla struttura che ha ospitato la sede del Cre, un intervento che siamo d'accordo nel ritenere una priori-tà, per garantire, nell'arco di qual-che mese, una soluzione logistica più sicura». La spesa, a carico della Regione, dovrebbe ammon-

tare solo a qualche migliaio di euro.

Una terza fase è più strategica: sulla scia del progetto di riqualifi-cazione degli ex Stalloni, già pre-sentato dal Comune, ma boccia-to dal bando nazionale «Piano per le città», il sindaco ritiene ne-cessario coordinare con tutti gli enti coinvolti un nuovo progetto complessivo, che possa attirare finanziamenti pubblici e privati e che veda nel Cre un elemento imprescindibile.

«L'incontro di giovedì si è con-cluso con un sopralluogo presso la struttura» prosegue il sindaco. «Quindi ci riaggiorneremo non appena si sarà insediata la nuova giunta regionale, in quanto i pas-saggi a medio e lungo termine dipenderanno dagli orientamenti dell'amministrazione lombarda e, in merito alla situazione in diveni-re a Milano, abbiamo espresso una certa preoccupazione». Inte-ressati all'evolversi degli eventi sono anche gli organizzatori della Fiera di San Pantaleone che, ogni estate, si svolge proprio all'inter-no degli ex Stalloni. «Compren-diamo la necessità dell'organiz-zazione della Fiera di avere rispo-ste tempestive» dichiara il sinda-co, «ma potremo avere notizie più chiare solo fra un po' di tempo. Ora come ora, non possiamo as-sicurare il regolare svolgimento della manifestazione».

Nella questione, interviene an-che la minoranza consiliare di centrodestra, che rimprovera al sindaco l'ennesimo sgarbo istitu-zionale: «Durante l'ultima cam-pagna elettorale» si legge nel co-municato del Pdl, «il sindaco Bo-naldi aveva inviato una lettera a tutti i candidati con il seguente incipit: "I rappresentanti del no-stro territorio presso le istituzioni nazionali e regionali, quale che sia lo schieramento che li espri-

me, saranno chiamati come mai era accaduto in passato a pro-teggere le certezze dei nostri cit-tadini”. Praticamente tutti i candi-dati risposero dando la loro di-sponibilità». E, invece, cosa è successo?

«Riguardo alla questione del Cre, il sindaco ha convocato una riunione e l'unico rappresentante del consiglio regionale a essere stato invitato è Agostino Alloni, cremasco, sì, ma di minoranza. Anche il consigliere regionale di maggioranza Carlo Malvezzi si aspettava una convocazione, perché non è stato invitato a par-

tecipare? Noi tutti stiamo molto attenti a ciò che si farà per il Cre e siamo già coinvolti in questo sen-so perché si trovino le migliori soluzioni a tutela di tale realtà, senza campanilismi, né politici né territoriali, nel rispetto delle istitu-zioni. Lavorando in sinergia si possono sicuramente raggiunge-re traguardi più alti e certi, soprat-tutto per chi sta operando un'atti-vità fondamentale per tanti ragaz-zi e le loro famiglie e che si aspet-ta il massimo coinvolgimento da parte delle istituzioni».

Quanto al consigliere regionale della Lega Nord, Federico Lena, si dice stupito che, nel comunica-to stampa diramato dal Comune, si legga che il consigliere regiona-

le Alloni fosse presente anche in rappresentanza di Malvezzi e del-lo stesso Lena. «Mi preme sottoli-neare che non ho mai delegato il consigliere Alloni a rappresentar-mi a qualsivoglia tavolo di discus-sione sull’argomento. Pertanto, non è vero che il consigliere Alloni sedeva a quel tavolo in mia rap-presentanza. Io non sono stato informato della riunione. In caso contrario, mi sarei reso subito di-sponibile per parteciparvi».

E aggiunge: «Conosco le pro-blematiche che sono all’ordine del giorno e mi sarei speso in pri-ma persona per partecipare in modo attivo alla definizione di una strategia comune per risolvere i problemi in merito. Un impegno che, tra l’altro, mi è stato spesso sollecitato dai cremaschi in cam-pagna elettorale. Ritengo che la decisione del sindaco di Crema di voler concedere al solo rappre-sentante del Partito Democratico, suo stesso partito, la presenza a un così importante tavolo di di-

scussione sia un mero tentativo di strumentalizzazione politica del futuro di una importante realtà come quella del Cre».

Così termina Lena: «Invito il sindaco Bonaldi a scusarsi: non tanto per il mancato invito nei miei confronti, ma con i cremaschi e soprattutto con coloro che, con il loro voto, hanno deciso chi do-vesse sedere a rappresentarli in Regione, indipendentemente dai campanilismi. Per salvare il Cre e l’area degli Stalloni serve l’impe-gno di tutti in regione Lombardia. Servono azioni condivise e coor-dinate, che dovranno portare a ri-sultati concreti e che non posso-no essere penalizzate da arrogan-ti fughe in avanti».

PUffici del Cre dentro i containerStalloni - Il sindaco nell’occhio del ciclone: invita solo Alloni. Le proteste

CremaSabato 16 Marzo 201314Romanengo - Merito degli studenti

Agostino Alloni Laura Zanibelli Federico Lena

I carabinieri di Monza con la collaborazione dei colleghi di Milano e Firenze, hanno indivi-duato e sequestrato 57 beni ecclesiastici, frutto di più furti all’interno di numerose chie-se lombarde. Si tratta, perlopiù, di ostensori e reliquiari contenenti le vestigia dei santi, facil-mente asportabili perché piccoli ed esposti alla venerazione dei fedeli, oggetti di profondo e sentito culto. Il ladro, una volta rubati (luglio

2012- gennaio 2013), poneva i beni all’asta telematica, che erano stati acquistati da un mercante toscano specializzato in oggetti reli-giosi e reliquie. Le indagini, durate due mesi, hanno consentito di identificare il ladro che è stato bloccato dai carabinieri della stazione ferroviaria di Milano mentre portava una borsa piena di oggetti sacri da mostrare al mercan-te. Le perquisizioni estese al domicilio del la-

dro, 30enne di Milano, e in Toscana hanno consentito di rinvenire ulteriori reliquiari e beni religiosi. Sono stati finora individuati i beni rubati in 13 chiese lombarde delle province di Lecco, Monza e Brianza, Lodi, Cremona, Mi-lano e Bergamo. La stima economica com-plessiva dei beni sequestrati si aggira su 30.000 euro. Due persone sono state denun-ciate per furto aggravato e ricettazione.

Mensola con cimasa in legno dorato rubata nel Santuario della Madonna delle Assi a Monte Cremasco

Viaggio degli alunni delle classi 5A e 5B della scuola primaria e delle classi 3A e 3B della scuola secondaria di primo grado di Roma-nengo ad indirizzo musicale nella «Giornata della memoria» dimenti-cata. L'Unione lombarda dei Comuni dei Fontanili ( Romanengo, Ti-cengo, Casaletto di Sopra ), in partenariato con i comuni di Offanen-go, Izano, Madignano, Ricengo, Salvirola, con l'Istituto comprensivo di Offanengo «G.Falcone e P. Borsellino» e con l'associazione Piccolo Parallelo Cecchi Zappalaglio, nell'ambito di «Creatività Giovanile», ha presentato lo spettacolo «Ricordati, di non dimenticare».

Lo spettacolo si è articolato attraverso la presentazione di 4 quadri: il primo era dedicato al presente (la memoria per sé), il secondo qua-dro al passato (la memoria degli altri), il terzo al futuro (la memoria per gli altri) e l'ultimo quadroespressamente dedicato al ricordo della Shoah. I giovani artisti che hanno curato il progetto sono Pietro Dos-sena che ha composto le musiche originali, Alessandro Baldessari, Francesco Tagliaferri che hanno collaborato per gli arrangiamenti, Letizia Frosi si è dedicata alla regia e Fabrizia Ruospo che ha colla-borato alla sceneggiatura.

Lo spettacolo è stato dedicato alla memoria di Camilla Bruneri, giovane artista del gruppo che ha collaborato alla stesura del proget-to ma che è scomparsa improvvisamente nel settembre 2012. Un ringraziamento agli insegnanti che hanno collaborato: Rita Porcari, Cannistrà Monica, Galvani Maria, Pedrini Rossana, Rozzi Marco e ai maestri di strumento: Carniti Viviana, Paluan Cristiano, Pasquali Eleonora, Rogna Cinzia.

Spettacolo nella «Memoria»

Recuperati 57 reliquie e ostensori rubati nelle chiese: due erano del Cremasco

Gremita la chiesa di San Bernardino

Un grande successo di pub-blico per una serata davvero singolare: «Quattro organi per tre organisti» non ha deluso le aspettative dei cremaschi, ma anche quelle di persone arrivate da altri territori. Alcune addirittu-ra dalla Val Sabbia, nel Brescia-no. Sulla pedana palco della chiesa di San Bernardino audi-torium Manenti c'erano i 3 stru-menti positivi: 2 «Tisi» e un «Tamburini». A dar loro voce, Pietro Pasquini, Michele Barchi e Francesco Zuvadelli (autore degli arrangiamenti). Sul presbi-terio, addossato alla parete di fondo, il grande organo «Ante-gnati- Inzoli 1886» suonato in 2 brani a 4 mani da Zuvadelli e Pasquini. Ospite d'eccezione, il mezzosoprano Lucia Cirillo.

«Sono davvero contento di

vedervi così numerosi per un concerto d'organo, nonostante questo genere di proposte in-contri solitamente il gradimento di pochi eletti» ha commentato Marcello Palmieri salutando il pubblico a nome del Centro cul-turale diocesano «Lucchi».

Proprio il tema della gioia ha caratterizzato non solo il concer-to, ma anche il momento liturgi-co nel quale si è inserito: la vigi-lia della IV domenica di Quaresi-ma. Grande soddisfazione è stata espressa dal Centro cultu-rale diocesano, che sta vedendo premiati sempre più i suoi sforzi dall'affluenza di pubblico così come dalla disponibilità di valen-ti musicisti. Il tutto, in un conte-sto che si regge unicamente sul volontariato e sul sostegno di pochi ma sensibili sponsor.

Quattro organi, 3 organisti

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Un segno di speranza per 40 ex di-pendenti de l’«Alternativa», la coopera-tiva sociale chiusa a dicembre quando stava dando lavoro a 172 persone svantaggiate: grazie a una donazione del Rotary club Crema partirà il proget-to «Pre-occupiamoci». Lo ha studiato il Consorzio Arcobaleno, che sta tentan-do di ricollocare o, comunque, di non abbandonare quelle persone. E proprio

nella sua sede, si è svolta la cerimonia di consegna: una busta, contenente un assegno di 5.000 euro, dalle mani del presidente del Rotary, Fabio Patrini, è scivolata in quelle di Simona Scandel-li, responsabile della cooperativa. A suggellare il momento, la presenza de-gli ospiti che si trovavano nella struttu-ra, oltre a quella dei soci Rotary, Mario Scaramuzza (presidente nel prossimo

anno sociale) e Pino Gatti (delegato per i rapporti tra il club e il Consorzio).

Ma in che cosa consiste il progetto «Pre-occupiamoci?» «Si tratta di una serie di 12 laboratori e un atelier» spie-ga Luciano Ricci, operatore del Con-

sorzio Arcobaleno, «per dare un’occu-pazione, anche se gratuita, a chi prima lavorava e ora rischia di non avere più nulla con cui impegnare le proprie gior-nate. In attesa, ovviamente, di un nuo-vo impiego retribuito». Ed ecco le varie

attività: ginniche, grafiche, di rafforza-mento relazionale. Passando per l’edu-cazione alla sessualità e l’autonomia in cucina. Senza dimenticare i laboratori culturali e quelli per saper eseguire pic-cole riparazioni domestiche.

Crema Sabato 16 Marzo 201315

«Un successo» ha sottolineato l’assessore alle Pari Op-portunità, Morena Saltini, alla chiusura dell’evento «Pensie-ri, Parole, Emozioni in rosa». «Vorrei sottolineare» ha spie-gato, «l’incredibile affluenza di pubblico che ha attirato “I passi interrotti”, da un’idea dell’artista messicana Elina Chauvet. E’ stato toccante vedere come la gente si fermas-se a leggere i nomi e le storie delle 124 donne uccise nel 2012, le cui vite spezzate erano simboleggiate dalle scarpe sparse sul sagrato del Duomo».

«Pre-occupiamoci»: 5mila euro dal Rotary per 40 dell’«Alternativa»

di Gionata Agisti

ra il 1976 quando gli Area vennero a suonare per la prima volta a Cre-ma. Fu il Gruppo Zero, guidato da Viviana Za-

na, a organizzare per loro un concerto di successo nella sala Pietro da Cemmo, mentre due anni dopo, nell'ambito della ma-nifestazione Recitarcantando, ideazione di quell'Angelo Dos-sena poi dirigente alla Scala, si tenne a Cremona un duetto stori-co per la musica contempora-nea, tra il cantante degli stessi Area, Demetrio Stratos e il violi-nista Lucio “Violino” Fabbri.

Lo scorso 13 marzo, a distan-za di oltre trent'anni, quello che è stato uno dei più innovativi grup-pi musicali della scena europea, è tornato nella nostra città per la data zero di un tour che lo vedrà impegnato nei prossimi mesi. Per l'occasione, il giorno prima del concerto al San Domenico, gli stessi Dossena e Zana hanno or-ganizzato una presentazione pubblica, con tanto di allestimen-to ad opera di Agorà e dell'artista Aldo De Poli Valsecchi, negli spazi del circolo culturale crema-sco Poster, in via Battisti 4.

Un evento che ci ha permesso di approfondire con Angelo Dos-sena il discorso sulla cultura lo-cale e i suoi possibili sviluppi. «È incredibile come un appunta-mento così importante, quale il concerto degli Area a Crema, ri-schi di non avere alcun seguito dal punto di vista della promozio-ne della nostra città» commenta l'art director cremasco. «L'espe-diente della data zero, escogitato dal San Domenico, è in sé positi-

vo, perché consente di attirare nomi di rilievo senza grosse spe-se organizzative ma poi, in as-senza di una strategia di marke-ting, tutto finisce lì, senza alcun beneficio per Crema».

Invece… «Sarebbe stato di-verso in presenza di un accordo tra le parti, in base al quale, nei manifesti pubblicitari e, durante

la conferenza stampa nella città della “prima”, gli Area avessero dovuto indicare Crema come luogo delle loro prove, valoriz-zando così le nostre risorse e creando un'importante risonan-za, a livello di media nazionali, per il San Domenico. Perché non coinvolgere anche tutti gli inte-ressati del territorio, in occasione

di un evento di questo tipo? Mi riferisco al fatto che, invece di una semplice chiacchierata con gli alunni del Folcioni, si sarebbe potuta richiedere la disponibilità dei musicisti a delle prove aperte agli studenti di musica, che ne avrebbero beneficiato sicura-mente di più, e magari una proie-zione alla multisala cinematogra-fica di filmati storici per gli ap-passionati».

Insomma… «Le occasioni per valorizzare al meglio la città non mancavano, mobilitando attorno all'evento tutte le energie e le si-nergie necessarie, perché questo concerto diventasse un investi-mento e non succedesse, inve-ce, di avere la platea mezza vuo-ta, con grande delusione degli stessi musicisti. È un suggeri-mento per il futuro».

E

Non sfruttato l’evento degli Area in città. Angelo Dossena: «Cosa era meglio fare» Chiusa la gara d’appalto del lotto

Se non promuove Crema, che cultura è?

Si è conclusa la gara d'appalto per l'affidamento dei lavori di riqualifica del secondo lotto della Paullese (Dovera-Spino d'Adda). La graduatoria che indica l'offerta dell'ATI Carron/Vezzola come offerta migliore è una graduatoria provvisoria, in attesa che vengano completati gli accertamenti su eventuali anomalie nelle offerte.

L'ATI Carron/Vezzola, rispetto a una base d'asta di 30,5 milioni di euro, ha proposto uno sconto del 27,75%, per un'offerta totale di poco superiore ai 22 milioni. Per la provincia di Cremona ciò comporta un risparmio di 8,5 milioni più Iva, per un totale di 10,3 milioni.

«Possiamo dirci molto soddisfatti delle offerte pervenute» dichiara il pre-sidente della Provincia, Massimiliano Salini. «Il fatto di avere adottato come criterio quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa, e non quello del maggior ribasso, ci permet-te di lavorare su standard qualitativi elevati. Pensiamo così di poter garantire un'opera che sia adeguata al servizio che vogliamo dare ai cittadini, ed evitare gli incidenti di percorso verificatisi in passato. La Paullese si conferma un'opera prio-ritaria, su cui la Provincia garantirà il massimo impegno».

Venerdì, al teatro al Teatro San Domenico, è andata in scena la commedia brillante «Affari di cuore», di Colette Freedman, frizzante, godibile e convincente anche per la con-sumata abilità degli interpreti perfettamente calati nel ruolo. Una coppia sposata, con due figli, vede il proprio rapporto scivolare lentamente verso la noia. Lei vive la frustrazione della rinuncia alla carriera per la famiglia; lui, sempre più impegnato nel lavoro, cer-ca distrazioni con una giovane collega. La moglie, una efficace Mariangela D'Abbraccio, scoperta la relazione, decide di confrontarsi con la verità.

Il lavoro rivela una buona costruzione dramma-turgica che elegge il pubblico a diretto interlocuto-re, rendendolo così partecipe delle contraddizioni, passioni e debolezze dei tre protagonisti. Sipario su una classica dinamica a tre, dunque, marito, moglie, amante, ma la forma è quella di un dramma

psicologico tagliente e raffinato. Tre grandi protagonisti del teatro italiano, Mariangela D'Abbrac-cio, Pino Quartullo e Chiara Noschese, (anche regista della pièce). Trama scontata, se si vuole, ma sviluppata attraverso una serie di “a parte” dei tre bra-

vi attori, misurati e composti. Pino Quartullo, il marito conteso, è un attore di

successo, affiatatissimo con le due attrici da cui è coadiuvato. Il trio rende bene questa commedia brillante, accolta con calore da un pubblico numero-so, divertito e generoso di applausi. Molto bella ed essenziale la scenografia monocroma, nei toni del grigio, elegante, minimalista. Si chiude così la sta-gione di prosa, molto frequentata e, per alcuni spet-tacoli, molto applaudita. Gli attori più acclamati so-no stati: Stefano Accorsi, Simona Marchini, Ga-spare e Zuzzurro, Natalino Balasso, Jurij Ferrini.

Eva Mai

Paullese, Dovera-Spino: lavori per 22 milioni

I «passi interrotti» sonostati un grande successo

Pierpaolo Beluzzi

Recensione: Affari di cuore. Nell'anno, gli attori più acclamati

Sopra, Angelo Dossena.A sinistra, gli Area

Massimiliano Salini

«Hanno ragione le associazioni di rappresentanza delle residenze per anziani e per disabili, la delibera regionale ta-glia posti va fermata e ridiscussa». Agostino Alloni, appena riconfermato consigliere regionale per il Pd, si messo a fian-co delle associazioni Arsac, Uneba e Arlea (rappresentanti dei gestori delle Rsa e Rsd) e ha rilanciato la loro proposta alla nuova giunta regionale. «La provincia di Cremona» ha aggiunto, «ha storicamente una buona presenza di strutture per anziani e per disabili che ora è messa a rischio da una delibera approvata a pochi giorni dalle elezioni regionali, con

la giunta in ordinaria amministrazione. È una decisione as-sunta ancora una volta senza il confronto con il territorio e con i gestori delle strutture». «Questa situazione» ha sottoli-neato ancora Aloni, «è frutto di una mancata programmazio-ne da parte della giunta regionale che noi denunciamo da anni e che ora rischia di riversarsi sugli utenti con una ridu-zione dei posti letto, con il contestuale aumento delle rette e, problema non certo secondario, sui posti di lavoro. La deli-bera deve essere sospesa e ridiscussa dalla nuova giunta in un confronto serio con i soggetti interessati».

Alloni: «La Regione penalizza le strutture per anziani e disabili»

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di Gionata Agisti

a qualche giorno, è at-tiva a pieno regime la copertura wi-fi gratuita dell’intera piazza Duo-mo, assicurata dalle

antenne sistemate all’ingresso del palazzo comunale e vicino all’edicola. Tuttavia, non sono ancora state superate tutte le difficoltà: dal 28 febbraio scorso, la connessione a Internet risulta rallentata, a causa del fatto che l’Aemcom, l’azienda che ha for-nito l’infrastruttura al Comune di Crema e ad altri del territorio provinciale, ha deciso di unifica-re il sistema wi-fi in essere su tutta la provincia di Cremona.

I problemi maggiori li sta ri-scontrando chi accede tramite i mini iPad ma, in genere, è il si-stema utilizzato da tutte le appa-recchiature Apple a presentare qualche inconveniente. Questio-ne di tempo, comunque, come spiega l’assessore alla Mobilità, Giorgio Schiavini, affiancato dai due tecnici dell’operazione digi-tale: Davide Zaccarini, di Aem-com e Cristian Lusardi, di Con-sorzio.it, che gestisce la tecno-logia informatica del Comune.

«Ci sono anche alcuni punti

spe cifici dove la copertura è meno forte ma è già stata previ-sta un’implementazione da parte dell’amministrazione comunale, che punta a garantire un servizio di alta qualità. È soprattutto all’interno dei negozi che si af-facciano sulla piazza che è stata riscontrata una difficoltà di con-nessione ma, al riguardo, biso-

gna tenere conto di un numero di interferenze pesante da parte di altre linee wi-fi private presen-ti in loco».

Dati alla mano, nella prima settimana di funzionamento si è raggiunta quota 57 iscritti al ser-vizio, per un totale di 5 giga byte scaricati nel mese di febbraio. Dall’inizio di marzo, è già stato

raggiunto il livello del mese pre-cedente, il che lascia pensare che i numeri saranno ancora mi-gliori, in quanto a crescita di utenti - nel frattempo, già una settantina - e a quantità di byte scaricati. «Un risultato soddisfa-cente, se teniamo conto che ad oggi non c’è ancora alcuna car-tellonistica in piazza a informare

del servizio né è stata fatta alcu-na operazione di marketing» precisa l’assessore, che informa anche dell’intenzione di ampliare il servizio ad altre piazze della città: «L’intenzione c’è, anche se la disponibilità è ancora incerta, in quanto a tempi e modalità».

A riconoscere la positività dell’operazione sono anche i 5 Stelle, tramite il consigliere co-munale Alessandro Boldi, a patto di intenderla come primo passo nell’ottica di diffusione della nuova cultura digitale.

Da qui a fare di Crema una smart city moderna e all’avan-guardia ne passa, sottolinea il consigliere: «Il nostro progetto è tutta un’altra cosa e prevede l’utilizzo della tecnologia a fibra ottica. L’amministrazione comu-nale si è riservata di prenderlo in considerazione, ma ho l’impres-sione che o ci muoviamo noi per cercare dei bandi appositi oppu-

re non se ne farà niente. Una cosa è sicura: se si vuole appro-fittare dei bandi a disposizione, il progetto del Comune, per le sue caratteristiche, non può essere preso in considerazione».

Boldi non nasconde che la difficoltà maggiore per la realiz-zazione della smart city sono i costi: si parla di 900mila euro, anche se il Movimento 5 Stelle ricorda di essere stato abbon-dante nella stima della spesa totale: «Solo 200mila euro ver-rebbero risparmiati utilizzando il sistema del teleriscaldamento già interrato, e in fase di gara d’appalto ci sarebbero sicura-mente dei ribassi. Inoltre, è sem-pre possibile realizzarlo gradual-mente. Comunque sia, noi non ci rassegneremo e lavoreremo perché il nostro progetto possa concretizzarsi, dando all’intera città la possibilità di una connes-sione al passo coi tempi».

D Già aumentati a 70 gli utenti wi-fi La copertura internet gratuita in piazza Duomo. Gli inconvenienti e i programmi futuri

Giovedì scorso, alle ore 9.30, a Casa-letto Vaprio, in via della Speranza 3, at-taccati alla saracinesca del «carpe diem tattoo studio» sono stati trovati due grossi petardi, tipo candelotti, uniti tra loro da nastro adesivo. E’ stato richiesto l’intervento degli artificieri del comando provinciale carabinieri di Milano. La zo-na è stata presidiata dai carabinieri di Vailate e di Crema. Del fatto è stato in-formato il procuratore della Repubblica.

ll lavoro per gli uomini delle volanti del Commissariato non si esaurisce con gli arresti in flagranza. Spesso, dopo aver individuato gli autori di episodi crimino-si, gli operatori della polizia riprendono i fascicoli di tutti i fatti delittuosi che pre-sentano delle analogie, alla ricerca di compatibilità con gli arrestati o con i denunciati. Il lavoro certosino passa at-traverso la visione dei filmati, le ricerche di impronte già inserite in banca dati ma ancora prive di un nome, attraverso le analisi di molti dati già in possesso delle forze dell'ordine, ma che ancora non hanno dato i frutti sperati. E così dagli arresti per i furti della settimana scorsa sono stati individuati gli autori di altri furti delle medesima specie. Due i casi in questione.

IL prImo: C.C., milanese di 56 anni, arrestato per il furto presso un super-mercato cittadino è stato riconosciuto senza ombra di dubbio come l'autore di un furto presso il medesimo esercizio commerciale avvenuto nel mese di no-vembre; anche in quell'occasione il ladro

aveva prelevato della merce e l'aveva fatta passare vicino alle porte d'ingres-so, per poi riprenderla una volta oltre-passate le casse. L'uomo dovrà rispon-dere anche di questo furto aggravato.

IL SeConDo: un paio di settimane fa è stata sporta una denuncia per furto di rame avvenuto presso una fabbrica dismessa della città. La visione delle immagini riprese dal sistema di video-sorveglianza ha permesso di individua-re gli autori del furto, sempre grazie a un recente episodio delittuoso che ha visto protagonista uno dei due ladri. Sono finiti così sotto la lente d'ingrandi-mento degli investigatori della volante due personaggi già noti alla polizia: N.M., senegalese di 38 anni, e B.G., cremasco di 32, che sono stati immor-

talati mentre tagliavano ed asportavano i cavi di rame ed altro materiale ferroso. Entrambi hanno ricevuto un invito a presentarsi presso il tribunale di Cre-ma, dove a breve dovranno giustificare le loro gesta.

Berenice Bettinelli

Due canDelotti Davantia negozio Di tatuaggi

Da sinistra: Cristian Lusardi, Giorgio Schiavini e Davide Zaccarini

CremaSabato 16 Marzo 201316

«Cold case» anche a Crema: scoperti vecchi furti

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Pagine a cura di Martina Pugno

a ritorno anche quest'anno l'appuntamento con una delle rassegne più amate sul territorio, in grado di richiamare ogni anno mol-

tissimi visitatori: la Fiera di Pandino, con i suoi circa 16.000 mq di espo-sizioni, stand, spazi per eventi ed animazioni dedicati ad un pubblico sempre più eterogeneo. Oltre alle tradizionali bancarelle (più di un centinaio), alle aziende del territorio (circa 50 gli espositori), continua lo sviluppo (a cura del Motoclub) dell'area dedicata alle moto e agli accessori per i motociclisti e, di fronte, l'area destinata all'associa-zione camper Club di Pandino.

La Fiera di Pandino è motori, ma anche cultura: sul loggiato del ca-stello, 14 pittori esporranno le loro opere facendo da sipario alla splen-dida mostra ospitata in Sala Affre-schi: Pandino in Bianco e Nero- 260 foto della Pandino sino agli anni 60, curata e realizzata da Ernesto Silva con le foto del Gruppo Immagine. L'inaugurazione della mostra avrà luogo sabato 16 marzo alle 21 in Sala Affreschi con una suggestiva presentazione e la presenza della Scrittrice Marmilia Gatti Galasi che ha raccolto in una sorta di catalogo queste immagini affiancandole a storie e aneddoti. La mostra rimane aperta sino a domenica 24 marzo.

La cultura tradizionale e la storia del territorio si guadagnano così ampio spazio anche nel corso di questa edizione della rassegna in grado di riportare in vita le più diver-se epoche.

Interessantissima l'iniziativa del Comitato Commercianti di Pandino che dedica questa kermesse a una rievocazione degli anni 20 e 30. La via Umberto I° e la Piazza della Ri-nascente saranno invasi da figuran-ti in costume, saranno presenti auto e moto d'epoca, i negozi si addob-beranno a tema, addirittura una sfi-lata di moda con anche abiti d'epo-

ca (a cura del negozio Sabri di via Umberto) e ancora musica, spetta-coli, oggetti vintage (una pompa di benzina presentata dal Dream Caf-fè e un banchetto dei gelati a cura del Bar Corona).

La banda allieterà i presenti con musiche a tema (il gruppo degli ot-toni) e sarà possibile fare merenda con pane, burro e zucchero. Com-pletano l'offerta di questa particola-re iniziativa, la raccolta delle "scur-

magne" e la possibilità di visitare un angolo di arredamento di quegli an-ni a cura di Silva arredamenti con anche la possibilità di farsi fotogra-fare in un allestimento creato ad hoc, per rivivere appieno le atmo-sfere del periodo.

La piazza della Rinascente sarà dedicata invece ai bambini, che po-tranno riscoprire il fascino del pas-sato con giochi e animazioni degli anni 20 e 30, per uno spazio coe-rente con il resto dell'ambientazio-ne e doppiamente divertente.

In via Umberto, la presenza dello Stand dei Lions con il Progetto Pappy e l'esibizione di cani guida (nel pomeriggio) completano l'affer-ta di una via trasformata in un enor-me evento. Poi gli stand gastrono-mici, le auto, le associazioni, i pro-dotti Bio, insomma , come sempre una fiera varia e che saprà interes-sare i sempre tanti visitatori.

F

Fiera di Pandino

Pandino anni Venti e TrentaSabato 16 Marzo 201317

La Fiera di Pandino è anche occasione per scopri-re o riscoprire il fascino di un luogo che conserva mol-to della sua storia e i cui segni sono visibili lungo le vie, negli antichi edifici, nei monumenti e nei luoghi di maggiore interesse culturale. Per scoprire qualcosa di più di Pandino ed approfittare della Fiera per ammi-rarne anche i tesori più nascosti e meno immediati, ma anche per avere informazioni aggiuntive sulla fiera e tutti gli eventi, anche il sito web del Comune si veste di nuovo: in pensione il sito attuale che, nonostante la ragguardevole età (era stato realizzato nel 2005 e uno dei primi realizzati con tecnologia Cms), ha svolto sino all'ultimo i suoi servizi.

Il nuovo sito, realizzato con le ultime tecnologie e completamente gestibile dagli uffici, contiene tutte le informazioni tecniche e di legge previste per la pub-blica amministrazione e amplia in modo considerevo-le le informazioni riguardante la socialità, l'ambiente, il turismo. Foto, anche curiosità, una veste grafica più moderna e accattivante, link chiari e riconoscibili, il nuovo sito saprà soddisfare l'utenza pandinese e i tu-risti, che sempre più numerosi approfittano della fiera per dedicarsi alla conoscenza e alla scoperta di un luogo ricco di fascino e di storia, nel corso di una rassegna che sottolinea come ancora sia vivo il lega-me con la tradizione pur lasciando spazio all'innova-zione e alla creatività che porta la rassegna a rinnovar-si ogni anno per dare vita, ogni volta, ad un evento unico e mai uguale al precedente.

Ampia infatti la sezione dedicata alle peculiarità e ai molti elementi di interesse di Pandino. Tramite il nuo-vo sito si potranno anche visionare on line le sedute consiliari. In questi giorni saranno completate le pagi-ne interne ma, le più importanti e le istituzionali sono già operative. Il nuovo sito, il nuovo pannello elettro-nico di via Circonvallazione, la pagina facebook della biblioteca ampliano in modo considerevole la capaci-tà comunicativa del Comune, raggiungendo un ancor più elevato numero di utenti. Il sito è visibile all'indiriz-zo www.comune.pandino.cr.it

SCOPRIRE PANDINO 2.0Rinnovato il sito internet

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a Fiera avrà ufficilamente ini-zio sabato 16 alle 21 con l'inaugurazione della mostra fotografica "Pandino, 60 an-ni in bianco e nero", con la

presentazione della pubblicazione re-alizzata dalla Sig.ra Marmilia Gatti Ga-lasi, presso la

Sala Consiliare del Comune di Pan-dino - Castello Visconteo. A seguire visita alla mostra presso la Sala Affre-schi. Più ricca di eventi e di iniziative, con stand gastronomici e di prodotti legati al territorio, è la giornata succes-siva, caratterizzata da esposizioni ed eventi per tutti i gusti.

Domenica 17 alle 10,30 verrà inau-gurata la Fiera di San Giuseppe con la sfilata per le vie citadine del Corpo Bandistico di Pandino, del club Majo-rettes di Pandino e di figuranti in co-stume. Presso l'area interna del Ca-stello Visconteo si terrà un'esposizio-ne di aziende del territorio, mentre la Proloco ospiterà una stand gastrono-mico. Presso la Scuola Casearia di Pandino si terrà la presentazione dell'attività didattica e vendita di for-maggi di produzione, mentre la biblio-

teca comunale ospiterà il Mercatino dei libri.

Nel corso della giornata vi sarà spa-zio per la presentazione dell'Associa-zione di Gemellaggio Pandino - Saint Denis en Val, del corpo bandistico di Pandino e del programma musicale, nonchè dell'edizione 2013 di Pandino

Fantasy Book a cura della casa editri-ce Linee Infinite.

L'Ufficio del Turismo sarà a disposi-zione per visite guidate al Castello Vi-sconteo, mentre Piazza Vittorio Ema-nuele ospiterà l'esposizione di auto-vetture nuove a cura delle Concessio-narie della zona. La piazza delle Asso-ciazioni sarà sede di presentazione delle attività delle associazioni del ter-ritorio, mentre in Via Umberto I° pren-derà vita la Pandino Belle Epoque - ri-viviamo gli anni '20 e '30, una intera giornata per rivivere quei suggestivi anni attraverso la rievocazione con au-to e moto storiche, figuranti in costu-me, musiche e eventi a cura del Comi-tato Commercianti di Pandino.

Dalle 10 alle 18 si potrà gustare una tradizionale Merenda sulla via a base di pane, burro e zucchero. Dalle 14 al-le 17 la via e piazza della Rinascente ospiteranno un intrattenimento musi-cale. I negozi saranno allestiti a tema, con la presenza di figuranti, oggetti vintage e colori primaverili che per-metteranno di ricreare l'ambientazione della Belle Epoque e di respirarne le atmosfere ad ogni passo.

In piazza della Rinascente prende-rà vita anche uno spazio esplicita-mente studiato per i più piccoli, Il mondo dei bambini - come ci si di-vertiva negli anni '20, a cura del Co-mitato dei commercianti di Pandino.

Via Castello e l'angolo via Stefano da Pandino ospiteranno stand eno-gastronomici dedicati ai prodotti tipi-ci. Pandino si animerà inoltre di stand dedicati ai prodotti biologici, per la riscoperta del legame con il territorio e con il rapporto diretto tra il produt-tore e l'acquirente, per prodotti sem-pre di alta qualità.

In Via Umberto I° alle 15,30 si terrà il Progetto Pappy, sfilata dimostrati-va di cuccioli a cura del Lions Club Pandino Gera d'Adda Viscontea, in collaborazione con il Servizio Nazio-nale Cani Guida per non vedenti di Limbiate. In Via Circonvallazione B il Moto Club di Pandino curerà l'espo-sizione di moto e accessori per il mo-tociclista.

Presso l'Arena esterna del Castel-lo Visconteo verranno allestiti anche quest'anno il Luna Park e il Parco dei Gonfiabili.

LIl programma del weekendmotoclub pandino:

tuRiSti Su duE RuotE

Gli eventi clou di sabato 16 e domenica 17: cibo, rievocazione storica ed esposizioniLa Fiera di Pandino è occasione per portare

avanti anche il Progetto Motovia, l'iniziativa mo-toristica del Motoclub di Pandino, che ha otte-nuto già la collaborazione dei Lions, la Banca Cremasca, l'associazione Ipa di Crema e dell'istituto Sraffa (per la parte grafica) e che permetterà di implementare ulteriormente le possibilità turistiche di un centro già di richiamo e interesse. Nelle scorse settimane sono stati contattati i Comuni cremaschi di riferimento (Crema, Castelleone, Soncino, Pizzighettone) per la definizione di un percorso di implementa-zione e si sono cominciati coinvolgere altri at-tori, per poter formulare una procedura che ha l'obiettivo di veder operativa la motovia dalla fine di quest'anno. Dopo la Fiera continueranno i contati i con gli enti istituzionali (Provincia di Cremona e Lodi e Comune di lodi- con la nuo-va amministrazione).

La vocazione del Motoclub è il mototurismo, e appunto di turismo stiamo parlando. La Re-gione Lombardia vanta un numero di mototuristi veramente importante, sono infatti oltre 160.000 (oltre 800.000 in Italia). Questi centauri passano i loro week end alla continua ricerca di nuovi luoghi da visitare, alla scoperta delle nostre bel-lezze ambientali, storiche e culturali, ad assapo-rare i prodotti tipici. Questi motociclisti si muo-vono da soli o in gruppi, piccoli o grandi, ma sempre con un occhio attento a quanto li cir-conda: a loro, in particolare, si rivolge il proget-to in essere. Ed è forte di questa analisi che il Motoclub ha pensato di organizzare un circuito motoristico che unisce in un percorso di circa 140 km il nostro territorio. La Motovia è un per-corso fisso e segnalato che unisce in un anello, vari punti di interesse. Questo percorso ha un inizio e un punto di arrivo e può essere percorso, in piena autonomia, dai motociclisti da soli o in gruppi, in tutto il periodo dell'anno. Il motoclub ha individuato un percorso che, partendo da Pandino, individua 6 importanti comuni del no-stro territorio, attraversando circa 30 Comuni e coinvolgendo più di 150.000 abitanti. Ma non è un circuito chiuso.. viscino a questa indicazione di percorso , molti sono altri punti di interesse che si possono trovare (nel nostro territorio pen-so a Rivolta, a Agnadello con la Battaglia a Spi-no con l'Adda eccede) Il Motoclub ha individua-to inoltre lungo il percorso quei servizi che sono utili al mototurista: negozi, trattorie e ristoranti, officine, alberghi e agriturismi, in modo da "ac-cogliere" il turista in un territorio poco conosciu-to ma che ha molto da offrire.

Fiera di PandinoSabato 16 Marzo 201318

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19La Fiera di Primavera di Pandino

è un appuntamento storico ormai imperdibile con la cultura, il passa-to, la tradizione ma anche il presen-te del territorio: i tre giorni della Fiera ospitano infatti ampi spazi espositivi e stand dedicati alla tipi-cità gastronomica e alle aziende del territorio, in grado di richiamare turismo e di offrire prodotti di asso-luta qualità. La Fiera di Pandino, però, non è solo gusto: anche le iniziative culturali sono protagoni-ste di questa tre giorni che si ripro-pone di far conoscere al pubblico il meglio di oggi e di ieri, con tuffi nel passato che prevedono la ricostru-zione degli ambienti e delle atmo-

sfere tipiche della Belle Epoque, ma anche attraverso documenti di interesse sia artistico sia culturale: è il caso della mostra che inaugu-rerà sabato 16 marzo e resterà aperta al pubblico fino al 24 del mese: "Pandino in Bianco e Nero".

Una mostra con più di 260 foto-grafie a cura di Ernesto Silva, che saprà sicuramente interessare e catturare l'attenzione sia dei pandi-nesi sia dei visitatori della Fiera: gli uni avranno una nuova visione e scorci inediti del paese, i secondi potranno scoprirlo per la prima vol-

ta non solo dal vivo ma anche attra-verso le immmagini. In Sala Affre-schi 260 fotografie selezionate dall'allora Circolo Fotografico L'im-magine di Pandino e di proprietà del Sig. Ernesto Silva (che possie-de un archivio di più di 1000 foto-grafie di Pandino!) sapranno affa-scinare e trasportare indietro nel tempo i visitatori. Le foto si riferi-scono al periodo sino agli anni 60 e contengono oltre che a curiosità un vero pezzo di storia pandinese.

Ogni fotografia ha una didasca-lia redatta dalla sig.ra Marmilia Gat-

ti Galasi che ha saputo trasformare la mostra in un catalogo (un libro che sarà presentato sabato sera alle 21 in Sala Consiliare).

Un numero di foto e una qualità che non sono facilmente riscontra-bili in tutta la Provincia, un opera-zione non solo di ricordo ma di grande valore culturale che per-mette di ripercorrere, a ritroso nel tempo, la storia più nascosta di un centro tutto da scoprire, scatto do-po scatto e passo dopo passo lun-go le vie che per l'occasione si animeranno di rievocazioni e stori-che e contribuiranno a far assapo-rare a tutti i visitatori un assaggio del passato di Pandino.

Fiera di Pandino Sabato 15 Marzo 2013

ggi come secoli fa, la Fiea di Primavera di Pandino rivela come il Castello Visconteo sia fulcro della vita cultu-

rale ed artistica del borgo. Intor-no al 1355, il signore di Milano Bernabò Visconti, grande appas-sionato di caccia, scelse Pandino per farvi costruire un castello per poter comodamente risiedere in questi luoghi e dedicarsi alla sua attività prediletta; il territorio in-fatti, in quell’epoca era ancora ricco di boschi abitati e selvaggi-na. La costruzione ha la forma tipica dei castelli viscontei di pia-nura dell'epoca: pianta quadrata con quattro torri quadrate ango-lari, cortile interno con porticato ad archi acuti al piano terra e log-giato superiore con pilastrini qua-drati. All'esterno sono visibili le numerose finestre, monofore al piano terra, in origine destinato alla servitù, bifore al piano supe-riore, riservato ai nobili.

Il lato est del piano inferiore era originalmente aperto come una sorta di secondo porticato, ed era adibito a salone dei banchetti.

Il castello nel '300 fu completa-mente decorato in ogni suo spa-zio, persino nella scuderia oggi occupata dalla biblioteca. Le pit-ture , ancora oggi in gran parte

conservate, sono costituite da svariate forme geometriche, de-corazioni di tipo architettonico e ovunque gli stemmi dei signori del castello, ossia il biscione di Bernabò Visconti e la scala inse-gna della famiglia della moglie di Bernabò, Regina della Scala, fi-

glia del signore di Verona. Tra i pochi dipinti con figure umane si distinguono S.Antonio abate e S.Cristoforo, dipinti ai lati dell'ex-salone dei banchetti per proteg-gere il primo la salute degli abi-tanti del castello e il secondo dalle morti improvvise; purtrop-

po, nel corso del '400, a causa di problemi di stabilità, si rese ne-cessario aggiungere ad ogni an-golo del porticato degli arconi di rinforzo, che sono andati a copri-re in parte il S. Antonio e del tutto il S.Cristoforo.

Ancora nel corso del xv seco-

lo, sui due ingressi del castello, vennero aggiunti due torrioni di difesa, poiché in quel periodo i veneziani si erano avvicinati sem-pre più al territorio pandinese; le precauzioni difensive non basta-rono, dal momento che Venezia prese senza difficoltà il castello

per due volte, occupandolo però per pochi anni. Eliminato Berna-bò con un colpo di stato, il nipote GianGaleazzo divenne il nuovo signore di Milano, e sappiamo che anche lui veniva spesso a Pandino per la caccia. Il figlio di GianGaleazzo, Filippo Maria è l’ultimo Visconti a governare Mi-lano, dopo di lui prende il potere la famiglia Sforza, alla quale pas-sa anche il nostro castello; in par-ticolar modo fu conte di Pandino, dal 1470 circa, Ludovico Maria Sforza, meglio noto come Ludo-vico il Moro. Divenuto successi-vamente il Moro duca di Milano, il castello di Pandino passò nelle mani di altre famiglie, alcune del-le quali lo tennero per pochi anni.

Gli ultimi proprietari furono i D’Adda, che nel corso del XIX secolo diedero il castello in affit-to, sia come abitazione che come sede di svariate attività. Nel 1947 il comune riuscì ad acquistare il castello e negli anni ’50 comin-ciarono i lavori di restauro. Oggi il castello ospita gli uffici comunali, la mensa della scuola casearia e numerose manifestazioni.

Il castello è una delle residenze meglio conservate di tutta la Lombardia, poiché è ancora oggi molto simile al proprio aspetto originario.

O La storia del Castello VisconteoL’edificio storico da secoli fulcro della vita culturale ed artistica di Pandino

260 fotografie rivelano la città fino agli anni ’60pandino in bianco e nero, conoscere attraverso gli scatti fotografici

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Pagine a cura di Martina Pugno

alvolta le scoperte e le in-venzioni che rivoluzionano ili quotidiano sono frutto di incidenti o risultati inaspet-tati: questo curioso destino sembra aver coinvolto an-

che il pane e la scoperta delle tecni-che di lievitazione che lo hanno reso un prodotto resistente alle mode e al trascorrere dei secoli e trasformato in un elemento immancabile sulla tavola. Pare che una volta una serva fece in-volontariamente cadere della birra nell'impasto del pane, ma non disse nulla per paura di essere sgridata. Il pane che se ne ricavò era molto più saporito e soffice: in questo modo venne scoperto il lievito di birra. La civiltà greca fu invece quella che iniziò ad elaborare l'impasto del pane ag-giungendovi latte e aromatizzandolo con erbe, vino o miele: ancora oggi, la tradizione di aromatizzare il pane é radicata e la ricerca di pane particola-re per insaporire la tavola. L'offerta dei panifici si arricchisce, tanto da poter suddividere i prodotti secondo diver-se categorie, come racconta Isabella Usberti (nella foto), che gestisce con il padre Italo il panificio Usberti, all'an-golo tra via Mantova e via Cerioli: «Se-guendo le lavorazioni della tradizione, frutto delle conoscenze di quattro ge-nerazioni di panificatori, offriamo una vasta varietà di prodotti ai nostri clien-ti. Dal pane quotidiano, con tutte le varietà del pane più comune e tradi-zionale, si passa ai pani della salute, integrali, di soia e multicereali, fino ai pani dell'orto, arricchiti nell'impasto con vegetali come olive, noci e cipolle. La produzione spazia poi nel campo dei dolci, tutti preparati a mano anche in occasione del periodo pasquale».

La qualità si accompagna spesso alla ricerca di prodotti sempre meno raffinati: una tendenza, in crescita ne-gli ultimi anni, che si accompagna a quella della ricerca di prodotti parti-colari e originali che portino un tocco di gusto in più a tavola. «I nostri clien-ti - spiega Andrea Argenti, titolare in-

sieme alla figlia Cristina del panificio di nuova apertura Spiga di grano e chicco di caffè, in via Giuseppina - sono spesso alla ricerca di diverso tipo di pane, soprattutto integrale e soffiato: è uno dei metodi di lavora-zione più tradizionali, che permette di creare un prodotto privo di mollica, poco raffinato».

Diffuso ormai su tutto il territorio nazionale, il pane soffiato è quella ti-pologia di pane realizzata senza mol-lica, cava all'interno con la caratteri-stica soffiatura e che può presentare diverse forme (michette, rosette, ecc.), con una sottile, trasparente e friabile crosta, ma nello stesso tempo con la caratteristica di occupare un "grande" volume per i suoi 75 - 80 g. La sua diffusione interessa tutto il ter-ritorio nazionale anche se per tradizio-ni, storia e gran diffusione locale è diventato negli anni il pane simbolo di alcune città e Regioni italiane soprat-tutto della Lombardia in cui venne importato da Vienna nel 1700.

T

Speciale Pane

Un alimento dagli infiniti sapori

Il pane è uno dei pochi prodotti che ha mantenuto sempre un ruolo primario nell'alimentazione nel corso dei secoli: da sempre presente sulle tavole dei nobili come dei più poveri, si tratta di uno degli alimenti che ancora oggi non possono mai mancare in tavola. Seb-bene la passione per il pane non sia mai scemata nel corso del tempo, il gusto ha subito evoluzioni e cam-biamenti: è in crescita ad esempio, in questi anni, il consumo di pane integrale, da molti ritenuto più salu-tare, come del resto confermano diversi studi condot-ti nel mondo.

Il pane integrale può infatti portare diversi benefici all'uomo se inserito nell'alimentazione quotidiana. In generale il pane integrale è, rispetto a quello bianco, un po' meno calorico (225 kcal/etto contro le 290 del pane tipo 00), più ricco di fibra (ne ha circa il doppio rispetto al pane di tipo 00), contiene più sostanze pro-tettive comprese alcune vitamine (come quelle del gruppo B) e minerali, quali ferro e calcio. Per questi ultimi, però, il vantaggio viene in parte perso per la presenza di acido fitico che può "legare" questi mine-rali, riducendone la possibilità di utilizzo da parte dell'organismo. Anche nei gusti dei consumatori, quin-di, si evince una crescente attenzione per l'aspetto salutistico legato al consumo del pane ed una mag-giore attenzione alla qualità, come conferma la titolare della panetteria La Bottega delle Bontà, di via Massa-rotti a Cremona: "Anche in periodo di crisi, il pane buono è sempre apprezzato. I clienti richiedono la la qualità del pane, ricercando in particolare il pane inte-grale e una lavorazione meno raffinata. Vogliono pro-dotti che possano essere il più naturale possibile. Non a caso, è molto apprezzata anche la possibilità che offriamo ai nostri clienti di effettuare prenotazioni in modo tale da essere certi di trovare il pane che desi-derano". L'attenzione al risparmio e alla quantità di consumi si trasforma quindi anche in una crescente attenzione alla qualità.

PANE INTEGRALEI vantaggi e i benefici

Sabato 16 Marzo 201320

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21non solo sapore: le proprieta’ benefiche del pane nella dieta quotidiana

Talvolta demonizzato come pro-dotto ricco di carboidrati che con-trasta il mantenimento della linea e della salute, in realtà molte sono le proprietà benefiche del pane che, se consumato nelle giuste quantità, possono apportare valore aggiunto alla dieta quoditiana. Pagnotte e rosette non solo forniscono una buona scorta di carboidrati, e quin-di di energia, ma aiutano a preveni-re la stipsi o a tenere a bada diabe-te, colesterolo e osteoporosi.

Per avere il proprio filoncino te-rapeutico non resta che provare tipi diversi di farine: dal farro al riso. Ma ne vale la pena, assicurano i nutri-zionisti. Sarà una ricerca, del resto,

divertente per il palato, alla scoper-ta dei diversi sapori che possono caratterizzare un prodotto dalle mil-le possibili caratteristiche. Diversi tipi di pane po-tranno infatti ap-portare diversi benefici, più o meno in linea con le esigenze dei singoli consuma-tori: la ricerca del pane perfetto sa-rà quindi condi-zionata dal gusto, ma anche dai benefici riscontrabili dal punto di vista della salute.

Da sfatare anche la convizione

che il pane non possa far parte del-la dieta di coloro che devono tene-re sotto controllo il proprio peso: per dimagrire non è necessario eli-

minare comple-tamente i carboi-drati dal proprio menu quotidia-no, che costitui-scono invece un elemento impor-tante e che non deve mancare dalla dieta quoti-

diana. Semmai, se durante la dieta ci si concede un piatto di pasta, sarà consigliabile eliminare una porzione di pane durante quel pa-

sto, senza però eliminarlo del tutto dalla dieta. Il pane, secondo i più recenti studi, è anche un alimento utile per la prevenzione dei disturbi cardiaci, in base anche al tipo di frumento utilizzato per la creazione del prodotto finito.

Il pane, quindi, può continuare ad essere un elemento in grado di accompagnare qualsiasi pasto, grazie anche agli effetti benefici che esso è in grado di generare e che lo rendono a buon titolo uno degli ali-menti più sani della dieta, oltre ad uno degli alimenti più antichi e da sempre presente nei pasti in tutto il mondo, secondo le diverse varianti locali.

Speciale Pane Sabato 16 Marzo 2013

Il consumo di panepuò prevenire

disturbi cardiaci

al pane alla focaccia e alle pizze il passo è breve: il prodotto che da sempre accompa-gna il pasto si trasfor-

ma così in un pasto esso stesso, dalle mille possibilità di personi-ficazione. Non esistono stan-dard, ma soltanto libero spazio al gusto e alla fantasia: i prodot-ti a pase di pane sono tra i pre-feriti da persone di tutte le età per i pasti da consumare fuori di casa, in modo economico, pra-tico e rapido, da personalizzare con condimenti e sapori senza limitazioni.

"A disposizione dei clienti of-friamo - spiega Andrea, titolare della pizzeria Oggipizza di via Ghinaglia - pizze, piadine, fo-cacce, crepes tradizionali, ma anche sapori più ricerrcati, che vengono apprezzati dai clienti che non vogliono rinunciare al gusto anche consumando un pasto veloce: ci chiedono la no-stra crema di ortiche, di tartufo e di porcini, la crema di radic-chio, il condimento con la rucola affumicata. Il servizio è preva-lentemente d'asporto, ma è possibile anche consumare al tavolo o ricevere la pizza diretta-mente a domicilio". Da cancella-

re, quindi, l'idea della pizza co-me alimento povero e sempre uguale a se stesso, la pizza e diversi prodotti a base di pane offrono un alto valore nutriziona-le e la possibilità di incontrare i gusti di qualsiasi consumatore. Proprio per queste caratteristi-

che di gusto e praticità questi prodotti sono tra i più amati an-che dai giovani studenti, che spesso per necessità di conci-liare gli orari consumano i pasti fuori casa. Lo conferma l'espe-rienza della titolare della pizzeria da asporto Pizza e oltre, in via

Peri: "La nostra clientela è pre-valentemente giovane, con i ra-gazzi che escono dalle scuole: i nostri prezzi sono alla loro por-tata e la varietà di scelta è am-pia, dai panini alle focacce, to-ast, pizze con ingredienti natu-rali e integrali, pizze alte o basse

al trancio, ma anche dolci, come brioches e ciambelle, tutto di realizzazione artigianale". E' possibile inoltre gustare specia-lità messicane, come burritos, fajitas miste, nachos, tutti molto richiesti. Non tramonta, insom-ma, la passione per un prodotto

alimentare che vanta alle sue spalle oltre tremila anni di storia: nell’antico Egitto era usanza ce-lebrare il genetliaco del Faraone, mangiando una schiacciata condita con erbe aromatiche.

In epoca greca, Erodoto tra-manda diverse ricette babilone-si che ci riportano a schiacciate e focacce di vario genere. Quin-di, possiamo considerare la piz-za come alimento tipico delle culture che si sono affacciate sul bacino Mediterraneo. Ma è in un dedalo di vicoli di Napoli che troverà la sua patria. Due sono gli ingredienti fondamentali: la mozzarella e il pomodoro.

Il primo fu opera dei longo-bardi, che in seguito alla caduta dell’impero romano, portarono con sé la bufala che una volta ambientatosi tra il Lazio e la Campania, avrebbe fornito il lat-te per la fabbricazione della mozzarella.

Il secondo fu importato dal Perù in Europa dai colonizzatori Spagnoli e fu prima utilizzato come salsa cotta e poi utilizzata come condimento per la pizza. Dopo le iniziali diffidenze, il po-modoro fece il suo ingresso trionfale nella cucina italiana e in particolare quella napoletana.

D In tavola da oltre tremila anniPane, pizza e focacce: il cibo più celebre al mondo nasce nel Mediterraneo

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CASALMAGGIORESabato 16 Marzo 201322 [email protected]

di Giovanni Gardani

a prima prova documen-tale dell’esistenza del bar della Stazione a Casal-maggiore, adiacente, co-me il nome stesso sugge-

risce, alla stazione ferroviaria che inizialmente collegava solamente Parma a Brescia, è una fotografia del 1910: la ripresa del Velodromo di ciclismo lascia appena intravedere sullo sfondo un casottino, simile a un gazebo, vicino alla struttura più grande della stessa stazione.

Può darsi che il bar sia stato co-struito qualche anno prima ma quel che è certo è che a fine mese, dopo più di un secolo di onorata attività, quel luogo mitico di Casalmaggiore chiuderà. Per quanto tempo non è dato sapere.

Da lì sono passate generazioni di casalesi e di “forestieri”, che arriva-vano o partivano dal comune mag-giorino, quando ancora il treno era il mezzo di locomozione più amato, a volte perché era anche l’unico.

Sorto inizialmente come un ca-sottino di legno che serviva caffè e vendeva anche sigarette e tabacchi, prima della Seconda Guerra Mon-diale il bar fu gestito dalla famiglia Pino Gardini, per passare poi, nel 1946 alla famiglia Scurelli: il fratello faceva il pasticciere, la sorella man-dava avanti l’attività a pochi metri dai binari. Una piccola struttura, sempre in legno, ricoperta dal glici-

ne, ricordano i reduci di quegli anni. Peraltro, in quel periodo si entrava solo dalla piazzetta antistante la sta-zione e si ricorda la presenza di una finestrella sulla parete che divide ancora oggi la sala d’aspetto dal bar, dalla quale gli avventori di passag-gio, in attesa del treno, potevano fa-re ordinazioni ai gestori.

Nel 1960 subentrò la famiglia Bianchi, che introdusse il doppio

ingresso al locale (dalla piazzetta e dai binari), dando al luogo un aspet-to molto simile all’attuale; poi, dopo un breve intermezzo della famiglia Ballerini, ecco i Torresani, gli attua-li gestori, Valentino e la moglie Vir-na Galli, in carica dal 1980 dopo una chiusura di cinque anni. A loro tocca l’ingrato compito di chiudere l’attivi-tà: un “funerale”, comunque gioioso, che si celebrerà sabato 30 marzo. Il sabato di Pasqua.

Considerando che Valentino Tor-resani lascia dopo 33 anni di gestio-ne (l’età di Cristo) e senza voler pro-fanare una domenica sacra per la Chiesa, la speranza è che l’evento possa essere d’augurio per l’attività della stessa famiglia, che aprirà un nuovo bar in via dello Zuccherificio, a duecento metri, in linea d’aria, dal bar della Stazione, nel plesso che sta sorgendo e nel quale troveranno posto anche i nuovi poli-ambulatori.

Quel che è certo è che il bar della Stazione resterà nei cuori di molti casalesi: in attesa che, chissà, in fu-turo non possa riaprire i battenti…

L

Chiude a fine mese dopo oltre un secolo. E lo fa con un “funerale”

Bar Stazione, addio

Dalla parrocchia di San Leonardo di Casalmag-giore, dove è stato vicario dal 1980 al 1988, a quella di Dosolo e Correggioverde, pochi chilo-metri oltre il confine mantovano, dove è attual-mente parroco. Allo studio 11, infine, di Cologno Monzese, dove ha vinto 50mila euro.

Sono state due settimane particolari, quelle appena trascorse, per don Alessandro Cappel-letti, che ha partecipato a “The Money Drop”, celebre programma televisivo su Canale 5 e for-mat importato in Italia da Endemol, condotto da Gerry Scotti. La buona notizia è stata la vittoria finale di don Sandro (così lo ricordano i fedeli ca-salaschi), che ha partecipato, da regolamento, in coppia con un altro concorrente. Ovvero il fratello Federico.

Ora che la puntata è stata mandata in onda (“The Money Drop” generalmente registra le sue trasmissioni e nel dettaglio quella trasmessa ieri è

stata filmata il 27 febbraio), don Sandro può libe-ramente parlare. «Una bella esperienza, sicura-mente. Abbiamo fatto un primo provino, mio fra-tello ed io, ma sinceramente non pensavamo di essere richiamati in studio per partecipare. Invece siamo stati tra i primi prescelti per il gioco. In stu-dio Gerry Scotti è simpatico e affabile come lo si vede in tv, non finge mai, davvero una persona amabile».

Come mai questa decisione così originale? «Mio fratello deve pagare il mutuo della casa, la chiesa di Dosolo, dove sono parroco, ha ancora qualche problema legato al terremoto di maggio, così mi sono detto che magari la Provvidenza di Dio avrebbe potuto manifestarsi anche in questa particolare via. E così è stato. Prima la chiamata, poi la partecipazione al gioco, infine la vittoria. Cinquantamila euro che, come da accordi, ci sia-mo spartiti Federico e io».

Otto domande che, a detta degli altri concorren-ti, non erano nemmeno così facili. L’ultima, quella decisiva, riguardava lo sbarco sulla luna: due pos-sibilità, una sola era quella giusta. Tutto o niente. «Ma la Provvidenza ha spinto le nostre mani sulla botola giusta» sorride don Sandro «e così adesso mio fratello può dare un’accelerata al problema del mutuo e io magari riesco a togliere un po’ prima i ponteggi per la messa in sicurezza della nostra chiesa di San Gervasio e Protasio a Dosolo».

Nella puntata di ieri ha vinto col fratello 50mila euro: «Serviranno per le chiese»Money drop premia don Sandro

Lui in Italia c’è da una vita. Prima a Perugia, poi a Modena, ora a Casalmaggiore. La calamita del vol-ley l’ha attirato verso Nord. Ma Roma, in fondo, non è così lontana. E la speranza del coach della Pomì Casalmaggiore Claudio Cesar Cuello, è di incon-trare, prima o poi, il nuovo Papa Francesco. Jorge Mario Bergoglio, due nomi e un cognome come il coach delle rosa; proveniente da Buenos Aires, co-me l’allenatore che domenica si gioca la Coppa Italia di A2.

«Che dire? E’ una gioia estrema e una grande commozione» spiega Cuello. «Un Papa argentino per una cultura così giovane come quella del nostro paese e con così tante differenze culturali e religiose è importante. Più che una rivendicazione rispetto a un passato oscuro, è una rappresentazione delle potenzialità del Sudamerica agli occhi del mondo».

Buenos Aires non è una città piccola come Ca-salmaggiore, però essere concittadini del Papa fa sempre un certo effetto. «E’ incredibile, anche se lui - scherza Cuello - tifa San Lorenzo Almagro, mentre io sono dell’Independiente».

Un Papa sportivo. Magari vi porta bene domeni-ca in Coppa Italia. «Eh, bisogna vedere se Mario Regulo Martinez (l’allenatore di Frosinone, che sfi-da la Pomì per il trofeo, ndr) è d’accordo. Anche lui è argentino. Scherzi a parte, le questioni sportive lasciamole fuori e apprezziamo il messaggio che sta trasmettendo alla nostra civiltà in senso lato».

Ovvero? «Ha messo da parte il cerimoniere, la cultura vaticana in senso stretto e sta richiamando tutto il mondo all’esempio. Sta dimostrando che la prova concreta, quotidiana vale più di ogni filosofia. E’ giusto avere autorità, ma è altrettanto corretto parlare al mondo con il gesto. Serviva una svolta, il Papa, dalle prime mosse, l’ha data: se non cambia-mo, ci autofagocitiamo e facciamo danni alle gene-razioni future».

Lei, l’allora cardinal Bergoglio, l’ha mai incontra-to? «Magari, sogno di farlo a Roma. Mi basterebbe uno sguardo, potergli dire una parola. Alle sue mes-se, alla cattedrale di Buenos Aires, non si entrava: era tutto pieno, murato. Lo seguivo da fuori e lo se-guivo durante la Festa dell’Indipendenza. Sento dire che ha sostenuto la dittatura militare. Per quella che è la mia esperienza, so che ha sempre sostenuto i poveri: ha attaccato duramente il governo e la sua politica che dimenticava le fasce deboli. Papa Fran-cesco sta dando anche a noi argentini un’immagine diversa: non siamo sbruffoni o spavaldi come qual-che atleta ci ha mostrati negli ultimi anni. Siamo umili e amiamo il basso profilo: questo nuovo Papa sta riscattando un Paese intero. Ora, spero possa riscattare da questa condizione difficile l’intero pia-neta. E’ il Papa giusto, e non lo dico perché sono argentino».

Cuello: «Il Papa, un riscatto» I PARERI DEGLI ARGENTINI

Il velodromo a Casalmaggiore nel 1910: sullo sfondo la stazione e il piccolo bar

Alle origini di Gonzaga Una guida per il Museo DiottiSABBIONETA – Le Pro Loco di Commessaggio e di

Sabbioneta, in occasione dei 500 anni della nascita di Giu-lia Gonzaga, organizzano una gita a Fondi (Latina), città natale di Vespasiano Gonzaga, che si terrà il 13 e 14 aprile prossimi. La gita prevede le visite guidate ai principali siti turistici della cittadina laziale ed incontri istituzionali con le autorità locali. La quota di partecipazione è di 120 euro, ed è comprensiva di viaggio, pasti, alloggio e ingresso ai mo-numenti. Le prenotazioni si accettano sino ad esaurimento posti, rivolgendosi alla Pro Loco di Sabbioneta (numero 0375/52039, mail [email protected]) o di Commessaggio (numero 331/3351742, mail [email protected]).

Oggi, sabato 16 marzo, verrà presentata al pubblico la nuva guida al Museo Diotti di Casalmaggiore. L’iniziativa si terrà presso il museo di via Formis 17 alle ore 17, e prevede la distribzione di una copia omaggio ai partecipanti. Il volume “Museo Diotti, guida creativa alle raccolte d’arte” vede le firme congiunte di Roberta Ronda e Luisa Zanacchi, e si propone per la prima volta di offrire una panoramica del patrimonio artistico conservato presso il Museo, e che vede protagonista l’arte a Casalmaggiore dalla fine del Settecento a oggi. Come affermano le autrici, la guida è creativa perché “intende non solo presentare le raccolte, ma anche documentare le numerose attività che il Museo propone alle scolare-sche e alle famiglie”. Alla stesura hanno collaborato il Conservatore Valter Rosa e alcuni docenti delle scuole locali. Il volume è di 192 pagine, è illustrato da 278 fotografie ed è ar-ticolato in 8 capitoli: La casa, Il museo, Giuseppe Diotti, Il ritratto, Il paesaggio, Il lavoro dell’artista, I contemporanei, Testimonianze.

Don Sandro nella puntata di ieri sera di “Money Drop”

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Casalmaggiore Sabato 16 Marzo 201323Subito due grandi appuntamenti previsti ad aprile e targati Ducati. Il 17 e 18 a lezione da Bayliss

San Martino, riapre la stagione

L’omelia tradotta di don Alberto Franzini fa il giro del webDon Alberto Franzini, parroco di Casal-

maggiore e consultore dal 2008 della Congre-gazione del Clero, una delle Congregazioni Vaticane più importanti, ha ricevuto un com-pito di rilievo, che per la verità non emerge in modo diretto, in quanto all’interno degli am-bienti ecclesiastici vige la regola del silenzio.

La Congregazione, a turnazione e in diver-si periodi dell’anno liturgico, assegna ai di-versi componenti il compito di inviare le proprie omelie. A don Alberto, per la prima volta chiamato a questo compito prestigio-so, è toccato un periodo decisamente im-portante per la Chiesa, come quello quaresi-male in corso.

Le omelie, cinque in tutto come le domeni-che quaresimali (per ora tre sono state pub-blicate) e come detto non firmate, vengono spedite cinque giorni prima della messa do-menicale nella quale vengono pronunciate ai fedeli, ai responsabili del sito dello Stato Vati-cano e della Congregazione del Clero. Questi poi provvedono a tradurla nelle principali lin-gue europee (inglese, tedesco, francese, spagnolo e portoghese) e le pubblicano, met-tendole di fatto a disposizione dei fedeli di tutto il mondo, soprattutto di quelli più esper-ti con la rete internet. L’invito a don Alberto è arrivato dal cardinale Mauro Piacenza, pre-fetto della Congregazione del Clero.

avIS guSSola, Il nuovo ConSIglIo DIrettIvoTra conferme e novità nei giorni scorsi l’Avis se-

zione di Gussola ha rinnovato il proprio consiglio di-rettivo. Luciana Bassi è stata confermata alla gui-da dell’associazione; suo vice è stato designato Claudio Belli Franzini subentrato a Mirko Bozzet-ti, mentre la segreteria è stata assegnata a Sarah Bonfatti Paini. Confermata anche Cristina Fada-ni in qualità di amministratrice. Il nuovo consiglio, che vede l’uscita di scena dello storico Franco Ra-mella, già presidente, è composto ora da: Giacin-ta Bassi, Adamo Bozzetti, Andrea Colombi, Lu-ciana Daolio e Gabriele Fanti. Revisore dei conti: Monica Sartori.

L’assemblea dei soci è stata anche l’occasione per fare il punto della situazione che non ha potu-to prescindere dalle difficoltà che contraddistinguo-no il momento. La relazione morale, pur sottoline-ando come l’Avis gussolese abbia agito e lavorato con spirito di dedizione ed impegno, ha evidenziato preoccupazione per come il sistema economico, fi-nanziario, politico e sociale stia incidendo sul mon-do del volontariato.

Da qui l’impegno profuso dalla sezione avisina locale unitamente alle altre del territorio a contra-stare il pericolo paventato di contenimento dei co-sti gestionali del Centro Trasfusionale dell’ospe-dale Oglio Po da parte degli Istituti Ospedalieri di Cremona. Al centro della relazione morale anche la mancata crescita dei donatori registrata nel qua-driennio scorso. Dai 179 iscritti al 31/12/2009 si è passati ai 183 donatori attivi in forza al 31/12/12. E’ di questi giorni l’invito del Centro Trasfusionale dell’Oglio Po ad incrementare il numero delle dona-zioni in quanto l’ospedale versa in una situazione di emergenza sangue. Chiara la linea che il neo eletto consiglio intende tenere nei prossimi anni: mettere in campo idee nuove e fresche atte ad offrire rinno-vata linfa nella promozione della donazione.

“Serate Con l’autore”, C’e’ lorena montInISecondo appuntamento per la rassegna “Una se-

rata in compagnia dell’autore”, organizzata da Ar-cibassa col patrocinio del Comune di Gussola. La Sala Polifunzionale Giovanni Paolo II ha ospitato il 15 marzo il primo appuntamento che ha visto protago-nista Piero Del Giudice. Venerdì prossimo, 22 mar-zo, alle ore 21 sarà presente Lorena Montini, che presenterà il volume “57 Haiku”.

Lorena Montini è una poetessa cremonese anima-trice di rassegne e concorsi di poesia, racconti, illu-strazioni e teatro. E’ stata tra i fondatori dell’Associa-zione culturale Tapirulan. Da molti anni scrive nella particolare tecnica poetica dell’haiku, di derivazione giapponese. L’opera “57 Haiku” (Tapirulan, Cremo-na, 2012) è la sua prima raccolta poetica edita.

di Vanni Raineri

opo il primo anno di as-saggio, il circuito di San Martino del Lago si ap-presta a riaprire i batten-ti anche per le moto

mettendo in programma nuovi ap-puntamenti di grande prestigio.

Mentre l’attività del kartodromo (la prima ad aver riacceso i fari do-po l’inverno) è momentaneamente sospesa per manutenzione, le pri-me auto hanno fatto capolino sulla pista di San Martino, e la prossima settimana sarà la volta delle moto, con le quali l’attività si potrà dire completamente riattivata. Nelle in-tenzioni dei responsabili si ripartirà con una settimana di ritardo. «Avremmo dovuto riaprire questa settimana – afferma Marzio Cane-varolo – ma le previsioni meteo ne-gative ci hanno consigliato il rinvio di una settimana».

Nel primo anno sono stati parecchi i personaggi di grande notorietà che si sono alternati in pista. Basta elencare Giacomo Agostini e Luca Cadalora per le moto, Robert Kubica per le auto, e poi Giovanardi, Tarquini e

Montero solo per fare qualche nome.«Nel settore delle moto – è sem-

pre Canevarolo a parlare – siamo già considerati molto “forti”, su quello delle auto dobbiamo lavora-re, è un settore che dobbiamo cura-re per il meglio, ma quando piloti e case vengono qui a provare sono entusiasti, e confermano sempre l’intenzione di tornare ed anzi utiliz-zare di più questo circuito». La pista

nel frattempo è stata utilizzata nei giorni scorsi per iniziative importan-ti: la scorsa settimana ha ospitato le auto della Superstar, quella prece-dente era stata la volta della pre-sentazione mondiale della Honda Civic GT, alla presenza del manage-ment giunto dal Giappone.

Il prossimo appuntamento di rilie-vo sarà il 1° aprile, quando la Ducati e il proprio staff saranno presenti per

un demo ride (prove per clienti).Il circuito casalasco ospiterà quin-

di il 17 e 18 aprile i primi appunta-menti stagionali del prestigioso “Du-cati Riding Experience”: il 17 è previ-sto il corso intermedio, il 18 sia il corso base che l’intermedio. Il DRE si prevede possa portare a San Mar-tino del Lago quasi 200 clienti Ducati da tutto il mondo. E’ un’iniziativa che consente di salire in sella ad una Ducati per migliorare la propria guida grazie all’assistenza di piloti di fama internazionale. O anche di provare per la prima volta (corso base). Ad impratire le “lezioni” addirittura Troy Bayliss affiancato da una squadra di trenta piloti di fama internazionale, che spiegheranno come controllare la moto nelle varie situazioni di guida e come divertirsi. Il tutto grazie alla presenza di novanta moto esclusive pronte per la pista e un team di sup-porto di meccanici e assistenti dedi-cato a vivere al meglio questa espe-rienza esaltante. Quest’anno l’unica moto usata per i vari tipi di corsi sarà la Ducati 1199 Panigale, la regina delle Superbike. Insomma, per gli appassionati e spettatori delle due e quattro ruote si parte in quarta.

D

Giacomo Agostini in pistaa San Martino del Lago con la mitica MV Agusta n° 1

Fatturato Pomì, aumento in doppia cifra. Vola l’exportFatturato in sensibile crescita e prospetti-

ve di investimento per il futuro. Parliamo di Pomì, marchio 100% italiano di proprietà del Consorzio Casalasco del Pomodoro dal 2007. L’incremento del fatturato è del 13,8% in Italia e addirittura del 17,2% nell’export, ed è riferito alla produzione di oltre 40.000 tonnellate di prodotto finito a marchio. In questo modo Pomì ha consolidato la sua posizione ai vertici del mercato italiano ed estero nel settore del rosso, e con una prospettiva d’investi-mento e di sviluppo per i prossimi cinque anni. Un ri-sultato sensibilmente positivo la cui origine è da rin-tracciarsi nell’attività delle 300 aziende agricole che producono la materia prima per i 4 stabilimenti (600 addetti) che, nel cuore della food valley italiana, lavo-rano il pomodoro raccolto dai 4500 ettari di terreno disponibili. Un sistema produttivo altamente innovati-vo che si compone di una filiera agroalimentare com-pleta, tracciabile e certificata, e si avvale di un com-plesso modello di agricoltura sostenibile per garantire

i massimi standard qualitativi nel rispetto dell’assoluta salubrità del cibo, dei valori territoriali e di cooperazione tra gli agricolto-ri. In crescita, dunque, anche la presenza del marchio all’estero che conferma anche per il 2012 il successo ottenuto fin dal suo primo ingresso all’inizio degli anni ’80. Una consi-derazione a parte merita Pomì Usa., unica società importatrice e distributrice Usa di

tutti i prodotti Pomì, che nel 2012 ha ottenuto un no-tevole incremento di vendite in netta controtendenza rispetto al mercato statunitense. «Esportare Pomì – commenta Costantino Vaia (nella foto), Managing Director del Consorzio Casalasco del Pomodoro e Presidente Pomì Usa - è stato fin da subito naturale, un’attività parallela alla produzione e agli investimenti italiani che ci rendono l’azienda credibile e certificata che siamo oggi. Le nostre ricerche dimostrano che Pomì è riconosciuto come un brand di prestigio, por-tavoce delle caratteristiche di sapore e tradizione culinaria dell’Italia».

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di Federica Ermete

a XXV edizione della rassegna “La dan-za” del Teatro Ponchielli propone, tra gli otto spettacoli in cartellone, ben quattro prime italiane. Domani alle ore 20.30, la compagnia argentina “Tango Metropolis”

si esibisce sul palcoscenico cremonese con il nuovo spettacolo, in prima italiana, “Tango & noche”: un autentico viaggio onirico nell’univer-so del tango. Cinque coppie di ballerini – che eseguono i passi coreografati da Marijó Álvarez – e un quintetto (bandoneon, pianoforte, violino, chitarra, contrabbasso) ci accompagnano nella vibrante Buenos Aires, entrando nell’intimità della sua vita e narrando la storia del tango, partendo dalle origini fino all’ultima composizione sinfoni-ca ed elettronica. Per le strade gli uomini com-battono per sopravvivere. Un’allegoria sulle molte guerre che propiziarono il processo immigratorio che caratterizzò, fin dalle sue origini, l’affascinan-te personalità tanguera. Si passa poi ai bassifondi di Buenos Aires, coi suoi scenari notturni di incon-tri furtivi ed inganni amorosi. E’ qui dove si sco-pre una musica nuova, che porta ad un inevitabile quanto appassionata unione di corpi. Si transita, poi, attraverso una sorta di stazione ferroviaria

dove il ricordo e l’illusione ci trasporteranno nel magico tango del passato e dove un’esplosione di accordi inquietanti e sensuali renderà omaggio al grande compositore Astor Piazzolla, attraver-so nuove forme stilistiche che riflettono le parti-colarità del nostro tempo. Per il suo repertorio, incentrato sulla connessione tra tango tradiziona-le e quello contemporaneo, la compagnia Tango Metropolis è considerata uno dei gruppi più inno-vatori in ambito mondiale. Gli elementi fondanti di tutti i suoi spettacoli sono l’amore per il tango e la

continua ricerca; tra questi, Expreso Tango, Tango Metropolis e El espíritu de Argentina, assurti a vere e proprie pietre miliari del gruppo. Attiva dal 1999, la compagnia ha riscosso notevoli succes-si nel corso di numerose tournée in America, in Estremo Oriente e in Europa. «Un gruppo di balle-rini esperti capaci di dare alla loro interpretazione tutti i colori e i disegni coreografici del tango» - ha scritto El País, mentre The Stage ha definito la coppia Álvarez-Hoffmann come «due dei migliori interpreti di tango mai visti».

L

Cala il sipario sulla stagione di prosa del Teatro Ponchielli. Martedì 19 e mercoledì 20 marzo, alle 20.30, Teatro Stabile del Veneto, Teatri e Umanesimo Latino Spa, sono prota-gonisti de “Il ventaglio” di Carlo Goldoni, rin-frescato dalla messinscena di Damiano Mi-chieletto. Quest’ultimo, giovane e geniale re-gista operistico che lavora in tutto il mondo, realizza, con un vivace cast di attori - in parte esordienti provenienti da varie scuole di tea-tro italiane - una frizzante rilettura dell’ultima grande commedia corale goldoniana. Attuale

e pirotecnico, frizzante ed originale. Si mette in moto così il congegno infernale del testo che ruota tutto intorno a un oggetto di poco conto, com’è appunto il ventaglio (diventato qui un piccolo ventilatore tascabile) e trascina in un vortice sentimentale uomini e donne, nobili e plebei. Nella commedia tutto avviene per via di questo oggetto, simbolo dell’eroti-smo. Niente ciprie e parrucche in questo Gol-doni innovativo e dirompente. Lo spettacolo, infatti, calato nella realtà quotidiana, porta in sala una contagiosa allegria.

di Federica Ermete

Il fascino del tango domenica al PonchielliSul palco, in prima nazionale, lo spettacolo di una delle più importanti compagnie argentine

&&&Cultura SpettacoliQuesta sera alle 21, al Teatro Monteverdi,

Anffas Cremona Onlus e Produzioni Teatro Itinerante presentano “Diamanti”, di e con Fabrizio Caraffini. Lo spettacolo è un monologo sulla vita di ognuno di noi, una corsa tra le

paure, le scoperte, la ricerca della felicità, un percorso tra noi e gli altri, noi e l’amore, noi e i sogni, noi e i nostri figli che sono unici come diamanti, capaci di rifletterci luci che ci si rive-lano in tutto il loro splendore.

“Diamanti”questa seraal Monteverdi

IN SCENA

“Il ventaglio” chiude la stagione di prosa

Prosegue la stagione concertistica del Teatro Pon-chielli che quest’anno - per quanto concerne gli inter-preti - paropone alcuni graditi ritorni. E’ il caso della serata di giovedì 21 marzo, alle 20.30, quando sul pal-coscenico si esibisce l’Orchestra da Camera di Man-tova (nella foto), particolarmente apprezzata dal pub-blico cremonese nelle passate stagioni.

In quest’occasione la compagine è affiancata da Viktoria Mullova, una delle più straordinarie violiniste della nostra epoca. Nella prima parte del concerto l’ensemble ha scelto di celebrare Benjamin Britten - di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita (1913-1976) - con l’esecuzione di due brani per pic-cola orchestra del compositore britannico: Simple Simphony op. 4, in cui Britten adatta otto temi da lui stesso scritti in gioventù per pianoforte, e Soirée Mu-sicales op. 9 (after Rossini), che altro non sono che una trascrizione per orchestra di cinque delle omoni-me canzoni per voce e pianoforte, composte da Gio-achino Rossini un secolo prima. Nella seconda parte della serata, all’Orchestra da Camera di Mantova si unisce una straordinaria interprete quale Viktoria Mul-lova che “dialoga” con l’orchestra attraverso uno dei brani più amati dai violinisti (e dal pubblico), il Concer-to per violino e orchestra in re maggiore op.61 di Lu-dwig van Beethoven. Nel 1997 i critici musicali italiani hanno assegnato all’Orchestra da Camera di Mantova il Premio “Franco Abbiati”, quale miglior complesso da camera «per la sensibilità stilistica e la metodica ricerca sulla sonorità che ripropone un momento di incontro esecutivo alto tra tradizione strumentale ita-liana e repertorio classico».

L’Orchestra da Cameradi Mantova in concerto

Un momentodello spettacolo

Domenica 24 marzo alle ore 17, nel suggestivo scenario del ca-stello di San Lorenzo Picenardi a Torre de’ Picenardi, ha luogo il “Concerto di primavera”. Si tratta di un grande evento lirico, in occasione dell bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi (1813-2013). Vengono eseguite “Fanta-sie verdiane” con duetti, romanze e preludi, tratti da alcune delle opere più famose del Cigno di Busseto: Nabucco, Luisa Miller, Traviata, Ballo in Maschera, Trovatore, Rigoletto e Macbeth. Protagonisti dell’evento sono il soprano Stefania Spaggiari, il tenore Roberto Costi ed il mae-stro solista e accompagnatore Roberto Barrali (“Premio Teresa

Stolzova 2011”). Il programma e la regia della serata sono stati messi a punto da Carlo Dotti. Prenotazione posti e cena dopo spettacolo: 338-4349992.

INCONTRI Promossi dall’as-sessorato alla Cultura, si terranno al Museo Archeologico di via San Lorenzo tre incontri per presenta-re le novità che stanno emergen-do dallo studio delle migliaia di reperti portati alla luce dallo scavo di piazza Marconi. Si tratta di un’iniziativa, realizzata in collabo-razione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombar-dia, in attesa della prevista pubbli-cazione sugli scavi. Giovedì alle ore 16 ha luogo il primo appunta-mento “Una bottega per la lavora-zione degli oggetti in osso”. Gli studiosi Silvia Di Martino e Paolo Andreatta si soffermano sulla pro-duzione artigianale dell’area sino ad ora documentata.

Concerto di primavera nel castelloAppuntamento lirico domenica 24 marzo alle ore 17 a Torre de’ Picenardi

In occasione dei festeggiamenti per San Patrizio, questa sera alle 21.15, al Teatro alle Mura di Pizzighettone (casemat-te 25-26), l’arpista Catriona McKay (nella foto) e il violinista Chris Stout, in esclusiva provinciale, si esibiscono in concer-to. Due tra i più importanti musicisti di Scozia, che con i rispettivi strumenti fanno assolutamente quel che vogliono, si propongono in duo. Catriona e Chris hanno le loro radici nella musica tradizionale scozzese; usano queste basi come punto di partenza per esplorare i loro strumenti e sviluppare e scoprire nuova musica. Il risultato è un suono dinamico e avventuroso che conserva l'identità delle loro tradizioni. Da una parte si possono apprezzare la qualità sopraffina del violino di Stout, la cui sicurezza, espressività e cristallina intonazione non finiscono di stupire; dall’altra parte, l’arpa della McKay rifugge dall’abuso dei riverberi, a tutto vantaggio dell’immediatezza del suono e dell’intelligibilità del fraseggio.

Sabato sera con le sonorità scozzesi Al Teatro delle Mura si esibiscono l’arpista Catriona McKay e il violinista Chris Stout

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Un’intera giornata, quella di ieri (vener-dì 15 marzo) per dare inizio alla XIII edizio-ne della rassegna “Non solo turisti” rac-conti e immagini di scrittori viaggiatori, di cui è curatrice la professoressa Andrei-na Castellazzi. Al mattino incontro con le scuole dedicato ad Aung San Suu Kyi, pre-mio Nobel per la pace, letture e immagini con Amnesty International in sala Alessan-drini; alla sera letture immagini musica e danza con il film “La rivoluzione arriverà e comincerà con una poesia” ai chiostri del centro culturale S. Agostino, con strumenti musicali tradizionali dell’India del maestro

KrisHna Das. La rassegna per quest’anno continuerà poi con altri tre appuntamen-ti fra aprile e maggio. Come è noto “Non solo turisti” è l’unica iniziativa culturale in provincia di Cremona che si dedica alla let-teratura del viaggio, in cui le esperienze e le immagini diventano l’occasione per pri-vilegiare la dimensione culturale del viag-gio. Durante la rassegna grandi viaggiato-ri, scrittori, giornalisti, fotoreporter saranno presenti per parlare delle loro esperienze, presentare libri, documentari, immagini sui più svariati paesaggi del pianeta e su riti, usanze, culture lontane da noi.

nna Oxa, l’affascinante cantante barese di origine albanese, si pre-senta mercoledì 20 marzo alle ore 21 a Crema al teatro San Dome-nico per la “data zero” del pro-

prio nuovo tour musicale. Dopo il debutto col primo album nel 1978, cui seguirono poi altri 22 album, la Oxa è l’interprete eccezio-nale di un numero infinito di canzoni di suc-cesso con ben 14 presenze, con due vittorie al festival di Sanremo. Ora Anna Oxa ritor-na a calcare i palcoscenici delle principali città italiane: una interprete dalla vocalità e dal fascino unici, un’icona per stile e perso-nalità. Con “Oxa History” - così si intitola il tour in partenza - la cantante è nuovamente protagonista con una tourneè che ripercor-re i momenti più emozionanti di una gran-

de e lunga carriera. Una vita musicale inten-sa, con importanti collaborazioni con i più grandi nomi della canzone italiana: da Gior-gio Gaber a Rino Gaetano, da Fausto Lea-li a Fabio Concato, da Lucio Dalla ad Iva-no Fossati. Anna Oxa si presenta sul palco a Crema accompagnata da quattro musici-sti di grande livello, con uno spettacolo fatto sopratutto della sua voce, della sua presen-za scenica e delle canzoni che ha portato al successo. “Oxa History” è un viaggio nella storia della musica italiana, che altro non è che la storia di Anna Oxa. La formula dfel-la “data zero” si conferma come una’intui-zione felice della Fondazione San Domenico che permette anche nella nostra città, pre-senze artistiche di grande livello.

Tiziano Guerini

In collaborazione con “Pane Burro e Marmellata”, il Teatro del Viale presenta al Cineteatro di Castelleone domani alle ore 16 “I tre porcellini” tratto dalla nota fiaba popolare. Inter-preti, con i Pandemonium teatro, Tiziano Manzini con la col-laborazione artistica di Albino Bignamini. Seguiremo i nostri eroi nei loro tentativi di “metter su casa” e nella loro lotta contro la voglia violenta e irrefrenabile di cosciotti e zampo-ni di maiale del Lupo, eternamente affamato. Porcellini, por-celloni, case, casine, lupi, uomini-lupo, magari pirati: questi gli ingredienti di uno spettacolo in bilico fra gioco e narrazio-ne, fra paura e ironia, fra solide pareti e fantastiche evoca-zioni. Abbiamo case di paglia, di legno, perfino di mattoni. Al termine dello spettacolo nel foyer del teatro verrà offerta una merenda a grandi e piccini.

I tre porcellini in scenadomani a Castelleone

Anna Oxa fa tappa a Crema con il suo tourLa formula della “data zero” si conferma una scelta vincente del San Domenico

A

Un’intera giornata dedicataalla rassegna Non solo turisti

Anna Oxa

“Alice nella città”, nella sede di via Cappi a Castelle-one, presenta questa sera alle ore 21.30, per la rasse-gna “Teatro da cercare”, lo spettacolo “Ma il mio amore è Paco” per la regia e gli interpreti di “Teatro Caverna”. Lo spettacolo propone una storia di ironia, beffeggiante, capace di strappare sorrisi. Paco, archetipo di un uomo spavaldo e apparentemente invincibile, destinato a lan-ciarsi in volo per cambiare, rilanciare, stravolgere il pro-prio destino. Ed infine destinato a ritornare a quella pro-tezione, materna, che pare essere la sola in grado di con-solarlo. Una messa in scena al limite del grottesco, come il racconto, dove il sottile gioco di rimbecco tra uomo e donna viene esasperato, lasciando a piccole variazioni di dettagli il compito di ricostruire la storia.

“Ma il mio amore è Paco”

Cultura&Spettacoli Sabato 16 Marzo 201325

Una nuova mostra di pittura presso i locali della Pro Loco di Crema in piazza Duomo: questa sera alle ore 17 verrà inaugurata l’esposizione di pittura di Giovanni Pie-tro Giovanetti dal titolo “Arazzi”. Durante l’inaugurazio-ne verranno lette poesie di Cristiano Crotti. La mostra rimarrà aperta al pubblico - negli orari d’ufficio - fino a domenica 24 marzo.

INCONTRO L’associazione ex alunni del Liceo Classi-co “Racchetti” invita ad un incontro presso il palazzo del-la Provincia in via Matteotti 39 a Crema, venerdì 22 marzo alle 21 sul tema “Ungaretti e Morandi: letteratura ed arte nel II decennio del ’900”. Relatrice è la dott. Zaira Zuffetti.

Venerdì 22 marzo i Caponord saranno in concerto al Babalula di Crema (in via Diaz 6, ingresso libero) con il loro “Copriti gli occhi”, tour che farà tappa in diverse città italiane. Decollato lo scorso gennaio con la data zero a Bagnolo Cremasco, dove ha base la band, in queste prime settimane il tour ha toccato Roma, Pado-va, Bologna e Torino. I Caponord - Davide Simonetta (voce, chitarra, pianoforte), Sebastiano Giordani (chi-tarra), Sebastiano Pezzoli (basso) e Stefano Guidi (bat-teria) - eseguiranno in concerto i brani contenuti nel loro nuovo album “Copriti gli occhi” (uscito su etichet-

ta Warner Music Italia). L’album è il primo lavoro dei Caponord per la Warner Music Italy, arrivato dopo il promettente esordio con la produzione indie “Un film sul panico” che nel 2011 ha attirato l'attenzione di Mtv (i Caponord sono stati la prima band scelta da Mtv per il progetto Mtv New Generation) e un vasto seguito sul web. La pubblicazione del disco “Copriti gli occhi” è stata anticipata dal singolo “Fra un’ora”, mentre “L’au-tunno che cade” è il secondo e nuovo singolo estratto, lanciato lo scorso gennaio e tuttora in programmazione nelle radio e nelle televisioni musicali.

musica

I Caponord in concerto al “Babalula” di Crema

aFTERHOuR

A Cremona arriva una ventata d’Irlanda in questo fine settimana, in occasione del St. Patrick’s Day, festa nazionale dell’isola divenu-ta ormai popolare in tutto il mondo. Il 17 mar-zo si celebrano i colori, i suoni e anche i sapo-ri dell’Irlanda, su tutti quelli della birra, imman-cabile compagna di ogni serata nei pub irlan-desi. Un menù celtico studiato a volontà e bir-ra celtica da gustare saranno protagonisti della serata anticipata a sabato al Circolo Arci di via Speciano, il tutto accompagnato dal Klezmer Folk dei Volks Populi, sul palco a partire dalle 22. Impossibile non festeggiare anche all’Irish

Pub, dove per tutta la giornata di domenica 17 e fino a notte inoltrata si alterneranno grup-pi musicali locali per accompagnare una ricca selezione di birre e un menu a base di stinco alla Guinness. Per coloro che invece all’Irlan-da preferiscono gli Stati Uniti, l’appuntamen-to è per sabato sera al Carmen Town di Bre-scia, dove gli Hyper Evel, bresciani di nascita ma americani nel sound, presenteranno i brani dell’omonimo album d’esordio, una scarica di stoner rock contaminato da grunge, math rock, noise e calde atmosfere blues. Sonorità dal mondo anche al Live Club di Trezzo d’Adda,

dove domenica sera fa tappa Vinicio Caposse-la con il suo Rebetiko Gymnastas Tour: sono i caldi suoni e le danze della Grecia questa vol-ta a conquistare il posto d’onore sul palco. «Il rebetiko - racconta Capossela – è musica nata da una catastrofe, da una grande crisi e da una colossale migrazione. Da allora ha sempre avuto un contenuto eversivo, ha portato in sé il cromosoma della ribellione, della rivolta indi-viduale. Rebeta viene dal turco rebet, ribelle, colui che meno si tira indietro quando le città vanno a fuoco».

Martina Pugno

Week end tra i suoni e i sapori d’IrlandaFa tappa a Trezzo d’Adda il Rebetiko Gymnastas Tour di Vinicio Capossela

Programmazione settimanale

Il terzo week end di marzo propo-ne diversi titoli di buon spessore ma differenti per genere. Si parte con il grande ritorno degli attori più amati in Italia: Richard Gere che, con “The arbitrage: la frode”, interpreta l’ap-parente onesta vita di un importante magnate che, da anni, porta avanti una delle più grandi truffe mai per-petrata ai danni di una banca. Collin Farrell e Noomi Rapace (l’indimenti-cabile Lisbeth di Uomini che odiano le donne) sono, invece, i protagonisti di “Dead man dawn: il sapore della vendetta”, pulp action movie, dove la vendetta e l’esclation di violenza che ne segue non deluderanno gli amanti del genere. Gli horror dipen-denti sono in fibrillante attesa da

mesi di “Sinister”, in cui uno scritto-re disilluso, interpretato da Ethan Hawke, ritrovata l’ispirazione dovrà fare i conti, insieme alla sua famiglia, con una divinità pagana di nome Bu-ghuul, che li trascinerà in una spirale di inquietudine e terrore. Il figlio dell’altra è la quarta uscita del week end che promette una sorprendente e nuova riflessione sul conflitto de-cennale tra Israele e Palestina: cosa accade a due ragazzi, e alle loro fa-miglie, provenienti da due mondi e culture così opposte, una volta sco-perti di essere stati scambiati nelle culle? La pellicola italiana sentimen-tale, “Buongiorno papà”, chiude la rassegna delle novità. Raoul Bova veste i panni dell’adulto Peter Pan

che viene sconvolto dall’arrivo di un’adolescente, insieme al nonno rockettaro (l’istrionico Marco Gialli-ni), che si dichiara essere sua figlia.

Buona visione!Federica Palmisano

ciNEma Programmazione settimanale Paura e risate, le proposte della settimana sul grande schermo

Bova è un moderno Peter Pan, Gere si scopre truffatore

I Caponord

CremonaSpaziocinema Cremonapo (0372-803674)www.spaziocinema.info• Ci vuole un gran fisico• Dead Man Down• A Royal Weekend• Il lato positivo• Buongiorno papà• La frode• Sinister• Upside Down• Educazione siberiana• Il grande e potente Oz 3D• Amiche da morire

Chaplin (0372-453005)• Il figlio dell'altra

CremaPorta Nova (0373-218411)www.multisalaportanova.it• Buongiorno papà• La frode• Il grande e potente Oz 3D• Il lato positivo• SinisterOver 60• Il lato positivo

pieve fissiragaCinelandia (0371-237012) www.cinelandia.it• Buongiorno papà • Ci vuole un gran fisico • Dead Man Down• Il Grande e Potente Oz • La frode• Sinister• Spring Breakers - Una vacanza da sballo

Pro loco crema

Esposizione di Giovanetti

alice nella citta’

Vinicio Capossela

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di Laura Bosio

egli ultimi dieci anni le insuf-ficienze renali sono aumen-tate di circa il 50%: un dato, questo, che preoccupa i medici e l’opinione pubbli-

ca, spingendo il comparto sanità a pun-tare sempre più sulla prevenzione. «Si tratta di una patologia che si sta diffon-dendo sempre più velocemente, tanto che in Regione Lombardia è stata pre-disposta una Rete nefrologica, con la collaborazione dei medici di base, per una migliore gestione del problema», spiega Fabio Malberti, direttore del-l’unità operativa di nefrologia dell’Ospe-dale di Cremona.

Quanto è importante trattare pre-cocemente questa patologia?

«Moltissimo, perché prima viene in-dividuata e curata e meglio si riesce a rallentarne o bloc-carne la progres-sione verso il trat-tamento dialitico, che diventa indi-spensabile in caso di insufficienza re-nale grave. La po-polazione di pa-zienti in dialisi è au-mentata negli anni - oggi in Lombardia sono 7.000, e a Cremona e Crema 270 circa - e que-sto ha comportato anche un forte in-cremento di costi sanitari. Ma sono in aumento anche le insufficienze renali acute, in quanto, con l’incremento dell’età media, sono aumentati anche i pazienti a rischio».

Quando una malattia renale può definirsi cronica?

«Si definisce malattia renale cronica la presenza di anomalie urinarie (quali la perdita con le urine di proteine e/o sangue) e/o la riduzione della funzione renale (filtrato glomerulare al di sotto di 90 ml/min per un periodo di tempo su-periore a 3 mesi. La funzione renale vie-ne misurata con il dosaggio della crea-tinina nel sangue. Dalla creatininemia si ricava con particolari formule matema-tiche il filtrato glomerulare. I laboratori analisi degli Istituti Ospitalieri di Cremo-na e dell’Oglio Po’ nei loro referti forni-scono automaticamente il dato di fun-zione renale (filtrato glomerulare) quan-do viene effettuata la determinazione della creatininemia».

Qual è l’Incidenza della patologia renale cronica?

«La prevalenza della malattia renale cronica nella popolazione generale è cir-ca il 10%, e varia in funzione dell’età. In un recente studio effettuato in Veneto il 9% della popolazione aveva una malat-tia renale cronica, ma nella fascia di età compresa tra 70 e 80 anni la prevalenza era del 17% e addirittura del 37% nei soggetti con più di 80 anni. La prevalen-za d’insufficienza renale cronica in trat-tamento dialitico è di circa 750 pazienti per milione di popolazione: in Lombar-dia i pazienti in dialisi cronica sono 7.100, nella provincia di Cremona 250».

Come si può prevenire questo tipo di patologie?

«La diagnosi precoce in questo sen-so è fondamentale, così come lo è co-noscere i fattori di rischio: ci sono delle

patologie frequenti, come ipertensione e diabete, che se non curate possono evolvere in danno renale. Basti pensa-re che il 30% dei nuovi pazienti che arrivano in dialisi sono diabetici. Ol-tre a queste, biso-gna fare attenzione alle malattie vasco-lari e al sovrappeso, altri importanti fat-tori di rischio. La diagnosi precoce di malattia renale è al-lora utile sia per

prevenire la progressione dell’insuffi-cienza renale alla dialisi sia per preve-nire le complicanze cardio-vascolari. Per prevenire lo sviluppo e la progres-sione dell’insufficienza renale nei pa-zienti diabetici e ipertesi, si raccoman-da un ottimale controllo della pressione arteriosa e delle glicemia, e il regolare monitoraggio dell’esame urine e della funzione renale».

E se l’insufficienza renale è già in stadio avanzato?

«Bisogna fare in modo di rallentarne il peggioramento, attraverso un regime alimentare rigido, che prevede restrizio-ni dietetiche, in particolare nell’assun-zione di sale e proteine. Il paziente già dializzato ha invece come prospettiva quella del trapianto. Ogni anno sono circa 12 i trapianti che vengono effet-tuati ai nostri pazienti (a Brescia). A questo proposito è fondamentale una forte sensibilizzazione sul tema delle donazioni di organi».

Fabio Malberti (nefrologo): «Sono patologie in cui la diagnosi precoce è essenziale»

NAumentano le insufficienze renali

Salute26 Sabato 16 Marzo 2013

CUP Centro Unificato di PrenotazioneDove: padiglione n. 12, a fianco del

Centro Prelievi, prospiciente Largo PrioriOrari di apertura al pubblico:

lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato,

il sabato dalle 8.00 alle 12.00;Prenotazioni telefoniche: è possibile

telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00.

PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP

Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi

come indicato di seguito:

ANATOMIA PATOLOGICAsecreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati)

Dove: Poliambulatori, piano Terra.Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare

contattare la segreteria dell’Anatomia Patologi-ca dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00.

Consegna campioni istologici e citologiciLa consegna dei campioni citologici urinari è

prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30;

per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto).

RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra).

TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde

Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax.

Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00.

Tel: 0372 405760. Angiografia

Le prenotazioni vanno effettuate di persona.Orario: da lunedì a venerdì

dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367.

SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo

biennale Asl Cremona (45-69 anni)Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata

al CUP dell'Asl 800 318 999.Prestazioni con carattere di urgenza,

risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografieDove: piano 1, corpo M.

Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614.

Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata

di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612.

RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o

ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso)

corpo M, monoblocco ospedaliero.Orario:da lunedì a venerdì

dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485.

MEDICINA DEL LAVORO:Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10

Impegnativa del medico curante.Allergologia per sospetti professionali

Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente

presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì.

Visite specialistiche di medicina del lavoroTel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, d

alle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico

di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

CENTRO DIABETOLOGICODove: piano 6, corpo H (lato destro),

monoblocco ospedaliero.Orari: da lunedì a venerdì

dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento

diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening

delle complicanze croniche).Per le prime visite è preferibile che

la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente

da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715.

CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia

o dello specialista.Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale.

Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30.

Telefono: 0372 405663 - 0372 405452

CENTRO EMOSTASI E TROMBOSIMonitoraggio delle terapie anticoagulanti.

previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663.

Dove: Presso la palazzina del CupOrario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì.

CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIADove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10

Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante.

Le prenotazioni vengono effettuate telefonando allo 0372 408178

da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00; oppure personalmente

presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00.

IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE:

Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi

emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico.

Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461

dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì

GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco

ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783

da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30.

MEDICINA LEGALEPrenotazioni presso Direzione Medica di Presi-

dio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200.

PSICOLOGIADove: settimo piano a sinistra.

Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente

agli stessi orari al numero 0372 405409.

ONCOLOGIA MEDICADove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00.

Tel: 0372 405248.

TERAPIA DEL DOLOREDove: palazzina n. 9 La prenotazione

può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330

dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare

lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero

di telefono: al più presto sarete richiamati.

GLI ORARI PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA

1) I reni sono organi che si possono deteriora-re, spesso senza dare alcun segno o sintomo, per cui è necessario, una volta all’anno, misurare la pressione arteriosa ed effettuare l’esame delle uri-ne. Talvolta può essere necessario anche conosce-re il valore della creatinina nel sangue ed effettuare un’ecografi a renale.

2) I soggetti a rischio di malattia renale sono: adulti con età superiore a 60 anni, ipertesi, diabe-tici, obesi, individui con familiarità per malattie re-nali e coloro che fanno abuso di farmaci anti-in-fi ammatori.

3) Nella fase ultima della malattia renale (insuffi -cienza renale terminale) gli unici rimedi sono la dia-lisi e/o il trapianto.

4) Si stima che oggi nel mondo 2.500.000 pa-zienti siano in trattamento dialitico per uremia cro-nica. Si calcola che oggi ci siano in Italia circa 50.000 pazienti in trattamento dialitico cronico.

5) Le cause più comuni che portano all’insuffi -cienza renale sono il diabete e l’ipertensione arte-riosa non controllata. Infatti il 72% dei dializzati nel mondo sono pazienti diabetici e/o ipertesi.

6) Il diabete si complica con il danno renale in al-meno il 40% dei casi.

7) La progressione del danno renale si può rallentare con l’uso di alcuni farmaci dotati di un'azione reno-protettiva, sia perché controlla-no la pressione arteriosa, sia perchériescono a ridurre la proteinuria.

8) Il controllo della malattia renale è fondamenta-le anche perché migliora la prognosi cardiovasco-lare (chi è malato di rene spesso soffre di malat-tia cardiaca).

9) Prevenire si può: curare e controllare bene il Diabete e la Pressione Arteriosa signifi ca bloccare l’evoluzione del danno renale verso la dialisi.

Reni: ciò che è indispensabile sapere, riassunto in 9 punti

Gent.ma dott.sa sono una ragazza di 30 anni. Scrivo per-ché da qualche mese soffro di attacchi di panico. Ultima-mente ho così paura che questo mi succeda, che faccio fa-tica persino a uscire di casa. Ho sempre vissuto da sola e ho sempre pensato di non aver bisogno della mia famiglia vici-na. Da circa un anno, per problemi di lavoro, sono tornata a vivere con i miei genitori. Le chiedo aiuto. A.

Gli attacchi di panico hanno a che fare con la paura di perde-re il controllo di sé. Mi sembra di capire che per un certo periodo della sua vita abbia avuto bisogno di non “sentire” la mancanza della sua famiglia. Ora che torna a casa, una parte di lei è forte della sua capacità di essere autonoma, mentre un'altra parte di lei, per molto tempo rimasta inascoltata, vorrebbe recuperare il bisogno di essere accudita. Questi segnali forse rimandano pro-prio al conflitto tra il desiderio di lasciarsi andare alle cure fami-liari e la paura che, se si concede questo, poi diventerà una persona debole e dipendente. Il mio consiglio è di rivolgersi a un esperto che l’aiuti a dare un significato a quello che le sta capi-tando: a poco a poco questi segnali, apparentemente assurdi e inspiegabili, inizieranno a diventare alleati importanti per cono-scersi a fondo e ritornare a stare meglio.

Dottoressa Barbieri Michela, psicologa e psicoterapeuta familiare

STUDIO ASSOCIATO DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE E PSICOLOGIA di DOTT. LOCCI GRAZIELLA, DOTT.BARBIERI MICHELA & ASSOCIATI

Orari: Lun-ven:15.30-19.30 - Sab: 9.30-12.30/ 14.00-19.00 tel 0372 429208 Castelverde (CR) Via Manzoni 12 - Loc. Castelnuovo del Zappa

Tel. 0372 429208 - mail: [email protected]

Il dottor Fabio Malberti

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di Giulia Sapelli

a prevenzione deve esse-re sempre in primo piano nel trattamento del tumore. Per questo la Lilt (Lega italia-na per la lotta contro i tumo-

ri) promuove, dal 16 al 24 marzo, la XII edizione della "Settimana per la Preven-zione Oncologica". Istituito con Decreto del presidente del Consiglio dei ministri, l’evento ha come obiettivo informare correttamente, sensibilizzare e rende-re tutti consapevoli che la Prevenzione rappresenta oggi lo strumento più effi -cace contro i tumori.

Scienza e medicina sono infatti con-cordi nell’affermare che più di un ter-zo dei tumori non si svilupperebbe se prestassimo più attenzione a quello che mangiamo. «Una sana e corretta ali-mentazione è infatti un alleato indispen-sabile per la nostra salute», comunica la Lilt. «Come la “nostra” dieta mediter-ranea celebre per le sue virtù salutari, perché comprende molta frutta fresca, verdura e cereali, pesce, poca carne, e soprattutto l’olio extravergine di oli-va, noto per le sue qualità protettive nei confronti di vari tipi di tumore (in parti-colare dell’apparato digerente e del car-cinoma della mammella)». Per questo la bottiglia d’olio extravergine d’oliva è stato eletto testimonial storico di que-sto evento.

«Occorre che ognuno di noi si ali-

menti in modo sano e segua sempli-ci regole, facili azioni comportamentali che aiutino a ridurre il rischio di svi-luppare la malattia: praticare un’attivi-tà fi sica regolare, non fumare, ridurre il consumo di alcol. Se tutti adottassi-mo questi corretti stili di vita, si raggiun-gerebbe in tempi brevi una guaribilità complessiva dal tumore di oltre l’80 per cento» fanno sapere dall'associazione.

Per promuovere la prevenzione, quin-di, dal 16 al 24 marzo i volontari della Lilt si mobiliteranno per essere presenti

nelle maggiori piazze italiane e offrire la bottiglia di olio extravergine di oliva - in cambio di un modesto contributo a so-stegno delle attività promosse dall'as-sociazione e delle dotazioni di apparec-chiature diagnostiche – accompagnata ad un utile opuscolo ricco di informazio-ni sui corretti stili di vita con consigli e ri-cette di importanti chef nazionali.

Inoltre circa 400 punti Prevenzione (Ambulatori) Lilt resteranno aperti, con medici, operatori sanitari e volontari che saranno a disposizione di tutti per offri-

re quei servizi che, da oltre 90 anni, ca-ratterizzano la Lilt nella lotta ai tumori.

Quest’anno in occasione della Setti-mana nazionale per la prevenzione on-cologica, a fi anco della Lilt scende in campo la "Fondazione campagna ami-ca" che rappresenta da sempre un pun-to di riferimento per la valorizzazione dei prodotti dell’agricoltura italiana, ga-rantendone la loro genuinità freschezza e qualità. Presso i Mercati Campagna Amica di tutta Italia, si offrirà ai citta-dini, con la bottiglia d’olio extravergine d’oliva, i prodotti della nostra agricoltu-ra. Un modo concreto per diffondere il messaggio per una sana e corretta ali-mentazione.

LA PREVENZIONE - Fare prevenzio-ne primaria vuol dire eliminare o ridurre i fattori di rischio che possono determi-nare l’insorgenza di una malattia. Fumo, alcool, scorretta alimentazione, seden-tarietà, eccesso di peso corporeo, erra-ta esposizione alle radiazioni ultraviolet-te (raggi solari, lampade abbronzanti), sono elementi di rischio noti per molti tumori e per gravi malattie, su cui cia-scuno di noi può intervenire, adottando stili di vita salutari. Basti pensare che in Italia, se tutti facessimo prevenzione, eviteremmo l’insorgenza di circa 90.000 nuovi casi di cancro ogni anno.

LA DIETA MEDITERRANEA - Se-condo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il 35% dei casi di cancro è ri-conducibile ad abitudini alimentari sba-gliate. La dieta che più rispetta le sem-plici regole della corretta alimentazione è quella mediterranea, dichiarata nel 2010 patrimonio immateriale dell’uma-nità dall’Unesco. Grazie alla sua natura-le e ottimale composizione - 15% pro-teine, 60% carboidrati, 25% grassi - la dieta mediterranea assicura il giusto ap-porto di nutrienti.

Essa non è semplicemente un pa-niere di alimenti opportunamente di-stribuiti nel tempo e nelle quantità, ma “un insieme armonico di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni, che vanno dal paesaggio alla tavola, tra cui la raccolta, la pesca, la conservazione, la preparazione e, in particolare, il con-sumo di cibo” (Comitato di valutazio-ne Unesco). I suoi protagonisti sono la pasta, il pane, la frutta, gli ortaggi, l’olio d’oliva ed un consumo moderato di vino e di alimenti di origine animale, tra cui latte, formaggi, pesce, uova, carne (so-prattutto pollame e coniglio).

L

Dal 16 al 23 marzo appuntamento con Lilt nelle piazze d’Italia e negli ambulatori per momenti di sensibilizzazione27

I prodotti per celiaci saranno di-sponibili anche nei supermercati, in tutto il territorio regionale, mentrwe il processo di gestione di tali prodotti verrà completamente dematerializza-to. Su queste basi si sviluppa il nuovo applicativo informatico per i pazienti celiaci in Lombardia.

Grazie alla collaborazione con al-cuni tra i principali attori della Grande distribuzione questi prodotti potran-no essere acquistati non solo nelle farmacie o nei negozi specializzati, ma anche in molti supermercati. Inol-tre ogni paziente potrà recarsi non solo, come accadeva fi no ad ora, nei punti convenzionati con la propria Asl di residenza, ma in qualunque centro della regione. Due novità che com-porteranno sicuri vantaggi, in primo luogo un abbattimento dei costi dei prodotti, ma anche una maggior co-modità d’approvvigionamento.

Entrando nel dettaglio del proces-so, la certifi cazione della patologia avverrà nelle stesse modalità fi nora adottate: si effettua un primo scree-ning su richiesta del medico di me-dicina generale, cui possono segui-re il ricorso a centri specializzati ed esami specifi ci; con il modulo carta-ceo riportante la diagnosi della pato-logia e il fabbisogno calorico giorna-liero il cittadino si reca alla propria Asl per la defi nizione del piano terapeuti-co individuale. Qui sta la prima novi-tà: ogni cittadino, con la propria Car-ta Regionale dei Servizi e un codice personale fornito dal nuovo applica-tivo informatico, potrà recarsi a fare la spesa, anche in un supermercato della Gdo, e pagare i prodotti per ce-liaci alla cassa con la Crs. In cassa verrà fatto un subtotale relativo ai soli prodotti contrassegnati S.G. (senza glutine) e verrà verifi cata la compa-tibilità del valore dell’acquisto con il budget a disposizione. Sullo scontri-no rilasciato verranno riportati i pro-dotti per celiaci acquistati, l’importo decurtato per il loro acquisto e il bud-get residuo. Il nuovo sistema permet-terà alle Asl, di disporre in tempo rea-le della situazione esatta della spesa riferita a ciascun assistito.

L’INIZIATIVA

Prodotti per celiacianche nella Gdo

CREMONA - FARMACIA 14A.F.M. DI CREMONA S.P.A.Lgo Priori, 14 - Zona Ospedale26100 CremonaTel. 0372-431983Orari Di AperturaMattino: 08:30 - 13:00Pomeriggio: 15:30 - 19:30Giorno di chiusura settimanale:SABATO POMERIGGIO

CASTELVERDECASTELVERDE DI CAVIGGIAPiazza Municipio, 526022 CastelverdeTel. 0372-427346Orari Di AperturaMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:00 - 19:00Giorno di chiusura settimanale:SABATO POMERIGGIO

CREMONAGALLI Via Bissolati, 7826100 CremonaTel. 0372 30293Orari di aperturaMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:00 - 19:30Giorno di chiusura settimanaleLUNEDÌ MATTINA

SORESINASEGALINI CAMILLOPiazza Garibaldi, 126015 SoresinaTel. 0374-342624Orari di aperturaMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:30 - 19:30Giorno di chiusura settimanale:SABATO

PESCAROLOFRATELLI PEZZINI S.N.C.Piazza Garibaldi, 2326033 PescaroloTel. 0372-836026Orari Di AperturaMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:00 - 19:30Giorno di chiusura settimanale:MERCOLEDÌ POMERIGGIO

PIEVE D´OLMISINELLI MARIA GIACOMINAVia Quaini, 1026040 Pieve d´OlmiTel. 0372-626204Orari Di AperturaMattino: 08:10 - 12:10Pomeriggio: 15:00 - 19:00Giorno di chiusura settimanale:SABATO POMERIGGIO

FARMACIE DI TURNO Dal 15 al 22 MarzoDistretto di Cremona

CASALMAGGIORE FARMACIA - A.F.M. S.R.L. VIA SILVIO PELLICO, 3626041 CasalmaggioreTel. 0375 59114Orari Di AperturaMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:00 - 19:00Giorno di chiusura settimanaleSABATO

GUSSOLAGUIDA S.A.S.VIA ROMA, 3226040 GussolaTel. 0375 64033 Orari Di AperturaMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:30 - 19:30Giorno di chiusura settimanaleSABATO POMERIGGIO

CAPERGNANICATIRLONI NICOLETTAPIAZZA IV NOVEMBRE, 426010 CapergnanicaTel. 0373 76239Orari di aperturaMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:00 - 19:00Giorno di chiusura settimanaleSABATO POMERIGGIO

CREMAXX SETTEMBREVIA XX SETTEMBRE, 6026013 CremaTel. 0373 256246Orari di aperturaMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:00 - 19:00Giorno di chiusura settimanaleNO CHIUSURA

TORLINOSTEFANELLI BIANCA MARIAVIA VIMERCATI, 126017 Torlino VimercatiTel. 0373 288756Orari di aperturaMattino: 09:00 - 13:00Pomeriggio: 15:00 - 19:00Giorno di chiusura settimanaleLUN. MATTINA - SAB. POMERIGGIO

TRIGOLOFIAMENI ACHILLEVIA ROMA, 5226018 TrigoloTel. 0374 370116Orari di aperturaMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:30 - 19:30Giorno di chiusura settimanaleSABATO POMERIGGIO

Casalmaggiore

Distretto di Crema

• Rivalutare la tavola come fatto sociale, oltre che nutrizionale. La ta-vola, quindi, diventa un punto d’in-contro, soprattutto familiare, dove i pasti si consumano lentamente e convivialmente.

• Preferire il pane prearato con soli ingredienti fondamentali: ac-qua, farina (possibilmente integra-le) e sale.

• Consumare la pasta come pri-mo piatto e condirla con pomodo-ro e olio d’oliva. La pasta va cotta al dente, perché è più digeribile e consente di prolungare il senso di sazietà.

• Utilizzare la pasta o il riso per la preparazione di piatti unici e di otti-mo valore nutritivo, come ad esem-pio pasta e legumi o il minestrone con formaggio grattugiato.

• Preferire l’olio d’oliva come grasso di condimento. Tutti gli oli hanno lo stesso contenuto di grasso (9 calorie per gram-mo), ma quello d’oliva è il più saporito e pertanto richiede mi-nori quantità d’uso.

• Utilizzare in maniera abbon-dante frutta e verdura, alternando sapientemente quelle a prevalen-te contenuto di vitamina A (caro-te, radicchio verde, zucche, albi-cocche, meloni etc.) con quelle a prevalente contenuto di vitamina C (agrumi, fragole, pomodori, pe-peroni, broccoli, etc.). Le verdu-re vanno cotte con poca acqua. Si consiglia, inoltre, di recupera-re l’acqua di cottura per la prepa-razione di altri cibi, al fi ne di recu-perare parte delle vitamine e dei minerali che altrimenti andrebbe-ro perduti.

• Limitare il consumo di carni rosse, prediligere le carni magre e consumare frequentemente pe-

sce; in particolare pesce azzurro (alici, sgombri, tonno, sarde), ossia quello tipico del mediterraneo.

• Consumare un bicchiere di vino durante i pasti, anche se è l’acqua (non gassata) la bevanda per eccellenza (consumare almeno 1,5 litri ogni giorno).

LE REGOLE DELLA DIETA MEDITERRANEA

Settimana della prevenzione oncologica

di Ermanna Allevi Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA)

In questo periodo in partico-lare, sono molto distratto, mi dimentico le cose, non mi viene la parola, faccio fatica a con-centrarmi, cosa può essere?

Grazie Antonio I disturbi della memoria e

della concentrazione hanno al-la base una radice comune: un rallentamento dell'attività dei neuroni. I neuroni comunicano tra loro attraverso scariche elettriche, grazie alle quali sono in grado di controllare le funzio-ni vitali ed elaborare pensieri e ricordi. Quando siamo stanchi, stressati, o sottoposti ad ec-cessivi stimoli i neuroni non so-no in grado di gestire il sovrac-carico di lavoro, motivo per cui si possono accusare sintomi come perdita di memoria, diffi-coltà di concentrazione e ma-lessere diffuso.

Solitamente questi sintomi sono transitori e spariscono quando i neuroni ricevono nuo-vo ossigeno e nutrimento riaqui-stando tono e vitalità.In queste situazioni è d'aiuto assumere in quantità i grassi Omega3 conte-nuti nelle noci, pesce azzurro e kiwi. La prima colazione deve essere fatta con latte, cereali e frutta, in particolare i mirtilli, frut-to noto per le sue proprietà an-tiossidanti. E' bene anche assu-mere, in periodi particolarmente stressanti, integratori a base di vitamine del gruppo B che con-trastano la fatica e favoriscono il buon funzionamento del siste-ma nervoso. Per mantenere una buona memoria a tutte le età bi-sogna assumere la vitamina B9 o acido folico, contenuta nel fe-gato, legumi, spinaci, broccoli, cavolfiore, cavoletti, germogli di grano e soia.

Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: [email protected] Oppure a: [email protected]

• Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.

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Cremo in tv per sperare nei playoffdi Matteo Volpi

i rialza il sipario sullo “Zini”. Lunedì sera (ore 20.45) la formazione grigiorossa af-fronterà nel posticipo il Co-mo, in diretta televisiva,

inaugurando così (ci auspichiamo nel migliore dei modi…) la settimana in cui verranno festeggiati i 110 anni di storia e i 20 anni dalla vittoria del-la Coppa Anglo-Italiana a Wembley. Il primo appuntamento sarà con il campionato. Il Como è avversario in crisi, un’ottima opportunità da co-gliere per provare a dare continuità alla vittoria esterna di domenica scorsa a Reggio Emilia.

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-2-1): Viotti; Sales, Moi, Tedeschi, Visconti; Baiocco, Buchel; Carlini, Caridi, Nizzetto; Le Noci. All.: Bep-pe Scienza.

COMPLEANNO Il presidente Maurizio Calcinoni ha illustrato mer-coledì pomeriggio il calendario di manifestazioni programmato in oc-casione del 110° compleanno del-l’Unione Sportiva Cremonese e del ventennale della vittoria sul campo di Wembley. «Vogliamo che tutti i ti-fosi, ma soprattutto i giovani cremo-nesi conoscano la storia della nostra gloriosa società - ha ricordato Calci-noni - un rigraziamento va al Comu-ne di Cremona, che ha dato il proprio patrocinio e collaborazione e tutti coloro che hanno aiutato l’Ufficio Marketing nel loro lavoro di archi-vio». Si inizia con una mostra che

racconta gli avvenimenti salienti del-la storia dell’US Cremonese e con un’esposizione di maglie, oltre che alla celebre coppa vinta sul terreno inglese. La rassegna inizialmente sa-rà allestita presso il Salone dei Decu-rioni del Comune di Cremona e ver-rà aperta al pubblico da martedì 19

marzo a mercoledì 3 aprile, dalle 10 alle 17, ad ingresso libero. Venerdì 22 marzo invece andrà in scena allo “Zini” l’amichevole Cremonese-Tori-no: a partire dalle 18.30 scenderan-no in campo le formazioni allenate da mister Scienza e da mister Ven-tura. I grigiorossi metteranno da par-

te le classiche divise e per l’occasio-ne indosseranno una maglia cele-brativa, che ricalcherà lo stesso stile e i primi colori sociali delle maglie del 1903, ovvero il biancolilla. «Per l’occasione abbiamo riservato tariffe speciali: vogliamo vedere lo Zini col-mo di tifosi», ha concluso Calcinoni.

SPosticipo contro il Como assolutamente da vincere per puntare ancora agli spareggi promozione

SPORTSPORTSPORTlo

LEGA PROPROMOZIONE

La Casalese ora deveespugnare la Baslenga

La tanto agognata prima vittoria dell’anno 2013 è arrivata: la Casalese ha sbancato Castelnovo Sotto, con un gol del difensore Tommaso Paltrinieri ed una prestazione finalmente convincente nel computo dei 90’. Non è mancata la sofferenza e un po’ di appren-sione difensiva, ma i biancocelesti hanno domato la Castelnovese blindando il fortino, anche grazie a qual-che prodigio di Andrea Bosoni, tornato un gatto tra i pali. A reggere è stato tutto l’impianto, non solo un reparto. Sulle basi di questo successo, la Ca-salese proverà domani a costruire un’altra piccola impresa: uscire indenne dal proprio stadio. Già, perché viste le ultime prestazioni casalinghe, riuscire a strappare almeno un pareggio alla quotata Povigliese, significherebbe dare continuità all’ottimo risultato raccolto domenica scorsa nel Reggiano e mantenersi a stretto contatto con la zona playout, uni-co obiettivo credibile ad oggi. La classifica piazza ad-dirittura tre squadre a distanza di un solo punto dalla Bobbiese, quart’ultima. Tutto è ancora possibile: a patto che in Baslenga si torni a fare punti.

CLASSIFICA (23 giornata) Meletolese 46; Arce-tana 43; Castellana 42; Montecchio, Povigliese 39; Borgonovese, Cadelbosco 32; Ciano, Medesanese 31; Castelnovese, Carignano 30; Falk, Brescello 28; Traversetolo 27; Bobbiese 22; Fabbrico, Langhirane-se, Casalese 21.

Simone Arrighi

Responsabile Fabio Varesi

L’Empoli ha l’obiettivodi “salvare” i playoff30ª GIORNATA Ascoli-Empoli 1-2, Bari-Juve Stabia

2-0, Brescia-Novara 1-1, Crotone-Cesena 1-0, Grosseto-Verona 0-2, Livorno-Reggina 3-3, Modena-Cittadella 3-3, Padova-Vicenza 0-1, Pro Vercelli-Virtus Lanciano 1-2, Ternana-Spezia 0-0, Varese-Sassuolo 3-4.

CLASSIFICA Sassuolo 67; Livorno 58; Verona 56; Empoli (-1) 49; Varese (-1) 46; Padova 42; Brescia 41; Juve Stabia 39; Modena (-2) 38; Virtus Lanciano, Cittadella, Cesena 37; Novara (-4), Ascoli, Crotone (-2) 36; Ternana 35; Spezia (-1) 33; Bari (-7), Reggina (-2) 32; Vicenza 31; Pro Vercelli 22; Grosseto (-6) 19.

31ª GIORNATA (16-3 h 20.45) Brescia-Bari, Empoli-Virtus Lanciano, Grosseto-Modena, Juve Stabia-Ascoli, Novara-Crotone, Padova-Pro Vercelli, Reggina-Cesena 1-2, Sassuolo-Cittadella, Spezia-Varese, Verona-Livorno, Vicenza-Ternana.

Rialzarsi dopo i quattro schiaffi di Barcellona. E’ questo l’imperativo che anima il Milan, al quale resta l’unico obiettivo della qualificazione alla prossima Champions, magari senza ricorre-re ai preliminari. Per fortuna dei rossoneri, l’av-versario di turno è il Palermo, malinconicamente ultimo in classifica e riaffidato a Sannino, dopo l’ennesima rivoluzione tecnica imposta dal pre-sidente Zamparini. Il rischio è che il Milan possa sottovalutare i siciliani, feriti ma non ancora rassegnati alla retrocessione. Un pericolo che la prudenza di Allegri dovrebbe scongiurare, anche perché il tecnico toscano si rende conto di quanto sia indispensabile giungere tra le prime tre in classifica. Traguardo ambito anche da Lazio e Inter, reduci da un turno di coppa dal

sapore decisamente diverso. La Lazio, dopo qualche scivolone di troppo in campionato, ha centrato i quarti in scioltezza, mentre l’Inter ha sfiorato la grande impresa contro il Tottenham, ma alla fine ha dovuto incassare una eliminazio-ne molto amara. Al terzo posto ambisce anche la Fiorentina, che chiede strada a un Genoa sempre più inguaiato nella lotta alla salvezza. Se non dovessero fare punti al “Franchi”, i rossoblu rischierebbero di essere scavalcati da un Siena in salute, che cerca la vittoria contro il tranquillo Cagliari. Poco da dire, infine, sulla lotta scudet-to, con la Juve in fuga, mentre il Napoli è ormai rassegnato a difendere il secondo posto.

Fabio [email protected]

I rossoneri vogliono dimenticare Barcellona per puntare al secondo posto

Il Milan prova subito a rialzarsiSERIE A

SERIE B

Si chiama Bayern Monaco l’avversario della Juven-tus nei quarti di Champions. La finalista nel 2010 e nel 2012 è una corazzata, che però alcune volte sbanda. Impegno sulla carta molto difficile, ma non impossibile per la formazione di Conte. Andata il 2 aprile a Monaco

e ritorno il 10 a Torino. Gli altri quarti di finale sono: Paris Saint Germain-Barcellona, Real Madrid Galata-saray, Malaga-Borussia Dortmund.

In Europa League, la Lazio ha pescato nell’urna il Fenerbahçe, con andata in Turchia il 4 aprile.

La Juveha pescatoil Bayern

COPPE EUROEE

Colpo di testadi Paltrinieri

Carpi-San Marino 1-0Como-SudTirol 2-2Cuneo-Tritium 1-2Lecce-Lumezzane 5-0Reggiana-Cremonese 0-1Trapani-Portogruaro 0-0Treviso-Pavia 0-0V. Entella-Feralpi Salò 2-0Ha riposato: AlbinoLeffe

Trapani 47Lecce 46SudTirol 43Virtus Entella 39Carpi 38San Marino 35Lumezzane 34Pavia 34Feralpi Salò 34Cremonese (-1) 33AlbinoLeffe (-6) 32Portogruaro (-2) 28Cuneo 26Como (-1) 25Reggiana 22Tritium 19Treviso (-1) 13

Cremonese-Como (18-3)Feralpi Salò-AlbinoLeffeLumezzane-Virtus EntellaPavia-CuneoPortogruaro-LecceSanMarino-TrevisoSudTirol-ReggianaTritium-TrapaniRiposa:Carpi

26ª G

iorn

ata

Cla

ssif

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27ª G

iorn

ata

26ª GIORNATA Atalanta-Pescara 2-1, Cagliari-Sampdoria 3-1, Chievo-Napoli 2-0, Genoa-Milan 0-2, Inter-Bologna 0-1, Juventus-Catania 1-0, Lazio-Fiorentina 0-2, Palermo-Siena 1-2, Parma-Torino 4-1, Udinese-Roma 1-1.

CLASSIFICA Juventus 62; Napoli 53; Milan 51; Fiorentina 48; Inter, Lazio 47; Roma 44; Catania 42; Udinese 41; Bologna, Sampdoria (-1), Parma 35; Cagliari 34; Atalanta (-2) 33; Torino (-1), Chievo 32; Genoa 26; Siena (-6) 24; Palermo, Pescara 21.

27ª GIORNATA (17-3 h 15) Bologna-Juventus (16-3 h 20.45), Catania-Udinese (16-3 h 18), Fio-rentina-Genoa, Milan-Palermo, Napoli-Atalanta, Pescara-Chievo, Roma-Parma (h 20.45), Samp-doria-Inter (h 20.45), Siena-Cagliari (h 12.30), Torino-Lazio (h 20.45).

Nizzetto, match winner a Reggio(foto © Ivano Frittoli)

(red.) E sono 15 i risultati utili conse-cutivi conquistati dalla Pergolettese, che l’hanno proiettata al vertice della classi-fica con 5 punti di vantaggio sul Voghera e 8 sul Pontisola (bloccato dalla grandi-ne). La marcia della squadra di Venturato sembra inarrestabile e anche nelle due gare di questa settimana ha dimostrato di avere acquisito consapevolezza della propria forza in tutti i settori del campo, sia domenica nel 4-1 sul campo sinteti-co di Brunico contro il St. Georgen, sia mercoledì sera nel turno infrasettimana-le contro l’AlzanoCene, vinto per 2-0. Tutti gli attaccanti cremaschi sono anda-ti a segno: Amodeo è così arrivato a quota 16 e mentre Bertazzoli e Chiurato vantano 8 gol. Un attacco dalla forza

esplosiva, con 51 gol secondo solo al Pontisola (64). Ma i gialloblu vantano la miglior difesa del girone con solo 24 reti subìte. Solo il Voghera sta cercando di contrastare la marcia dei cremaschi, dopo aver espugnato il difficile campo di

Sesto San Giovanni. Domani si torna in campo, con la Pergolettese che riceve la Caronnese che nel girone d’andata sembrava avviata a una cavalcata inar-restabile, ma che poi tra la fine del girone d’andata e le prime giornate di ritorno un calo vistoso di rendimento ne ha limitato le ambizioni fino a sfociare al cambio in panchina. Domani i gialloblu dovranno fare a meno degli squalificati Filippini, Chiurato e Zanola, oltre ai con-valescenti Zoppetti, De Matteo e Tacchinardi, mentre Davini potrebbe essere a disposizione dell’allenatore. «E’ un momento felice per i risultati - ha dichiarato Venturato - ma difficile nella gestione delle scelte. Ho comunque a disposizione una rosa ampia e tutti,

anche quelli che solitamente hanno poco spazio, si fanno trovare pronti e disponibili, segno dell’affiatamento che si è creato all’interno del gruppo. Adesso abbiamo ancora tre gare da disputare in 12 giorni e dobbiamo esse-re bravi a restare sempre umili e rimet-terci sempre in gioco, perché non abbiamo ancora vinto niente».

CLASSIFICA (30ª giornata) Pergolet-tese 65; Voghera 60; Pontisola* 57; Olgi-natese 56; Caronnese 50; Lecco (-3) 48; Castellana* 47; Caravaggio, Montichiari 41; A. Seriate 40; MapelloBonate 39; Alzano Cene 38; Pro Sesto, Seregno 36; Fersina Perginese 35; Darfo Boario (-1) 34; St. Georgen 24; Trento (-1) 23; Mez-zocorona 22; Sant’Angelo 13.

Dopo aver battuto St. Georgen e AlzanoCene i gialloblu cercano il tris con la Caronnese

Con due successi la Pergolettese è in fugaSERIE DECCELLENZA Rivoltana quasi salva

Vincendo 2-1 a Desio con i gol di Bocca e Longari, il Crema è tornato in corsa per i playoff. Ma per alimentare sogni di gloria, deve superare domani una Trevigliese in forma. Sorride anche anche la Rivoltana, che grazie al suc-cesso sull’Arcellasco (rete di Matteo Sala) può punatre alla salezza diretta Ma dovrà fare punti anche domani con-tro la debole Zanconti.

CLASSIFICA (24ª giornate) Giana 58; Ciserano 50; Sancolombano 47; Sondrio 45; Trevigliese 42; Mariano 41; Crema 39; Cavenago 37; Ardor Lazzate, Base 96 36; Desio 35; Valle Brembana 31; Rivoltana 30; Real Milano 24; Arcellasco 23; Gius-sano 12; Zanconti 11; Cantù 2 (-3).

Il Crema sognaancora i playoff

Chiurato ad Alzano

[email protected]

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di Giovanni Zagni

na ventiduesima giornata di campionato non senza sorpre-se quella “sfornata” domeni-ca scorsa dal calendario di un turno, con appendici il lunedì.

Innanzi tutto ci par giusto rendere onore alla Acea Roma, vincente largamente a Siena, al cospetto di un avversario limi-tato dagli infortuni e dalla stanchezza accumulata in Eurolega. Bravi i romani, ma ampiamente giustificati i toscani. Una notizia è quella che ha visto Varese ricon-fermata al comando, avendo vinto con Biella, in concomitanza con la sconfitta di Sassari ad Avellino. Per cui Varese è sola al comando! Ha destato invece scalpo-re, o forse non ha fatto che confermare una situazione critica, l’ennesima battuta d’arresto casalinga per la Virtus Bologna che s’è fatta battere da Caserta, squadra apparentemente debole, ma quanto mai sagacemente condotta e quindi ostica per tutti. Per far fronte a una situazione fattasi difficile, la Virtus in settimana ha ingaggia-to il play Jacob Pullen, ex Biella. Basterà? Per quel che riguarda le posizioni a rischio del fondo classifica, segnaliamo l’impresa di Pesaro che ha battuto Brindisi, ma i marchigiani, per tradizione, blasone e competitività dopo gli aggiustamenti di gennaio non dovrebbero correre pericolo alcuno. Reggio Emilia (26 punti di Troy Bell) ha segnato 100 punti contro Mon-

tegranaro (22 di Burns). In virtù di quanto capitato, Biella resta ultima a quota 10, con Pesaro sopra di 2 e Montegranaro, Bologna ed Avellino avanti di 4. La Vanoli resta un gradino più sopra, avendo lotta-to, ma perso con la “bestia nera” Cantù. Con la squadra di Trinchieri i biancoblu

hanno giocato malissimo per un quarto, concedendo 8 canestri su 10 tentativi da 3 punti, quasi tutti infilati senza un valido contrasto. Complimenti a Cantù, ma una tirata di orecchie a Cremona si impone. Poi il recupero ed addirittura il sorpasso della Vanoli nel terzo quarto che però

terminava sul 60-63. Ultimo periodo con la Vanoli a corto di energie e a causa di qualche sostituzione poco azzeccata, il finale è stato in discesa per Cantù. A fine gara coach Gresta lamentava giusta-mente uno scarso apporto dei sostituti. Ma perché tenere fuori rosa Johnson in un ruolo che Chase fatica a coprire con il giusto approccio e con il solo Vitali non può reggere per 40’? Ma andiamo avanti e speriamo che sabato sera in trasferta contro l’Armani Milano rimanga al gruppo la voglia del terzo quarto e l’Armani affronti il match con un briciolo di sufficienza, per poter avere almeno un barlume di speranza in un match che nelle previsioni appare decisamente chiuso, ora che Milano ha recuperato Gentile, Langford “la mette” con continuità, Green inventa, Bourousis domina l’area pitturata ed anche Fotsis s’è risvegliato dal torpore iniziale. Teoricamente con Milano non dovrebbe esserci partita, ma la squadra di Scariolo sinora ha spesso steccato le partite casalinghe, per cui... non si sa mai! Andiamo a Desio fiduciosi, confidando nel tifo dei White Blue Brothers, che hanno organizzato un paio di pullman al seguito con la speranza di ritrovare la Vanoli dei giorni migliori, perché se non sarà tale, si rischierà la “goleada”.

EUROLEGA Dolorosa sconfitta per Siena, beffata 67-68 dall’Olympiacos, che complica il cammino verso i quarti, co-munque ancora alla portata dei toscani.

Vanoli a Desio per evitare brutte figureServirà una grande prestazione per arginare lo strapotere di Milano, che è in crescita

Nel terzo quarto contro Cantù i biancoblu hanno dimostrato di poter contrastare le squadre più forti, ma serve continuità

ULEGA A

Avellino-Sassari 86-78 Bologna-Caserta 70-72 Cremona-Cantù 78-87 Pesaro-Brindisi 94-90 Reggio E.-Montegran. 94-90Siena-Roma 70-94Varese-Biella 92-82 Venezia-Milano 88-97 Varese 36Sassari 34Roma 30Milano 28Cantù 28Siena 28Reggio Emilia 26Venezia 22Brindisi 20Caserta 18Cremona 16Avellino* 14Bologna* 14Montegranaro 14Pesaro 12Biella 10

Biella-AvellinoBologna-Reggio EmiliaCantù-PesaroCaserta-SienaMilano-CremonaMontegranaro-BrindisiRoma-Venezia Sassari-Varese

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Sport Sabato 16 Marzo 201329L’Assi Manzi, definitivamente condannata alla

disputa dei playout, ha ceduto anche nella trasferta di Cagliari contro la Virtus (62-58). Per la squadra di coach Anilonti è il settimo stop consecutivo, il terzo nel girone di ritorno in Sardegna.

Nonostante questo, si sono registrati migliora-menti per le biancorosse, che hanno condotto il match sino al 30’, cedendo solo nel finale della contesa. Mancano due partite alla fine della stagio-ne regolare e l’Assi Manzi deve continuare a lavora-re in prospettiva playout. Allo stato attuale della classifica, gli avversari candidati allo spareggio dovrebbero essere o il Selargius o il Valmadrera.

Questa sera alla Spettacolo (ore 21) è in programma il match contro lo Sporting Udine. Maffenini e com-pagne vogliono onorare al meglio l’impegno, ultimo in casa nella regular season.

Non si aggrappa agli alibi la Tec-Mar Crema e accetta la sconfitta casalinga contro il Broni (51-66), riconoscendo i meriti della formazione avversaria, che è riuscita a capitalizzare al meglio l’occasione propizia, sferrando il colpo del ko nei secondi finali del match. Una sconfitta indolore per le azzurre, che hanno conservato il quarto posto in classifica e che affrontano gli ultimi due impegni in campionato, per tenere alta la tensione in vista dei playoff. Si

parte stasera a Valmadrera, contro una squadra di bassa classifica, ma ancora impegnata ad evitare i playout. Non sarà una sfida facile, ma se la Tec-Mar giocherà al meglio delle proprie possibilità, potrà portare a casa il 16° successo stagionale. Le azzur-re chiuderanno poi la regular season sabato 23 marzo ospitando il Muggia.

CLASSIFICA (24ª giornata) Venezia 46; Milano, San Martino di Lupari 40; Tec-Mar Crema 30; Marghera 28; Alghero 26; Udine, Broni 24; Muggia 20; Virtus Cagliari, San Salvatore 16; Valmadrera 14; Assi Manzi Cremona 8; Biassono 4.

Marco Ravara

BASKET A2

La Tec-Mar vuole mantenersi in forma playoff

Caccialanza (Tec-Mar) in palleggio

Mercoledì la dirigenza della Vanoli ha rescisso consensualmente il contratto con Shawn Christopher Huff (che approda a Capo d’Orlando in Legadue). La società biancoblu, attraverso le parole di coach Gresta, ha voluto ringraziare Huff per la serietà dimostrata con la maglia della Vanoli: «Ringrazio Shawn per la profes-sionalità e la dedizione dimostrata in tut-ti questi mesi con noi. C’è dispiacere per come sono andate le cose e per il fat-to che non sia riuscito ad esprimersi al meglio con la nostra maglia. Purtroppo per esigenze di squadra non abbiamo mai potuto impiegarlo nel suo ruolo natura-le, che è quello di numero tre e questo ha sicuramente creato difficoltà ulteriori a lui e al suo processo di adattamento in Lega A. Tra noi e lui oggi l’esperienza si è con-clusa ma con il cuore gli auguro tutto il bene possibile per il prosieguo della sua stagione e della sua carriera».

Rescisso il contratto di HuffShawn Huff(foto Tonghini)

10.55 APRIRAI. Attualità11.05 CHE TEMPO FA 11.10 UNOMATTINA STORIEVERE. Doc12.00 LA PROVA DEL CUOCO.Att13.30 TG1/TELEGIORNALE14.00 EASY DRIVER. Attualità14.30 LE AMICHE DEL SABATO.Att17.00 TG1/CHE TEMPO FÀ17.15 A SUA IMMAGINE. Att17.45 1954 BONATTI E L'ENIGMA DEL K218.50 L'EREDITÀ. Game show20.00 TG1 TELEGIORNALE20.35 AFFARI TUOI. Game show21.10 I MIGLIORI ANNI. Varietà24.00 S'È FATTA NOTTE. Attualità

10.05 MIXITALIA. Attualità10.30 A SUA IMMAGINE. Att10.55 SANTA MESSA12.00 RECITA DELL'ANGELUS12.20 LINEA VERDE. Attualità13.30 TG1 Telegiornale 14.00 GP D'AUSTRALIA F115.45 POLE POSITION. Sport16.30 TG1 Telegiornale16.35 DOMENICA IN COSÌ È LA VITA18.50 L'EREDITÀ. Game20.00 TG1 Telegiornale20.40 AFFARI TUOI. Game show21.30 UN MEDICO IN FAMIGLIA 8. Fic23.30 SPECIALE TG1. Attualità

10.25 APRIRAI. Attualità10.40 SULLA VIA DI DAMASCO. Att11.10 MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA11.55 G.P. D'AUSTRALIA F113.00 TG2 GIORNO / DRIBBLING14.55 SENZA TRACCIA. Telefilm15.45 NORA ROBERT'S. Telefilm17.10 SERENO VARIABILE. Attualità18.05 90°MINUTO SERIE B. Sport19.30 IL COMMISSARIO REX. Tf20.30 TG2 NOTIZIE21.05 CASTLE. Telefilm22.35 TG2 NOTIZIE22.50 SABATO SPRINT. Sport23.45 TG2 DOSSIER. Documenti

06.30 REAL SCHOOL. Att10.10 RAGAZZI C'È VOYAGER.Var10.50 A COME AVVENTURA. Att11.30 MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA13.00 TG2 GIORNO/METEO/MOTORI13.45 QUELLI CHE ASPETTANO. Var15.40 QUELLI CHE. Varietà17.10 STADIO SPRINT. Sport18.10 90°MINUTO. Sport19.35 IL COMMISSARIO REX. Tf20.30 TG2 NOTIZIE21.00 NCIS. Telefilm21.45 ELEMENTARY. Telefilm22.35 LA DOMENICA SPORTIVA01.00 TG2 NOTIZIE

07.45 IL VENDICATORE MASCHERATO. F09.10 PAESE REALE. Film10.15 L'ISPETTORE DERRICK. Tf11.00 TGR BELLITALIA11.30 TGR PRODOTTO ITALIA. Att12.00 TG3 Sport - Meteo / TGR14.00 TG REGIONE/METEO14.55 TV TALK. Attualità17.00 TIMBUCTU. Doc17.30 INCINTA O...QUASI. Film19.00 TG3/REGIONE/METEO 20.00 BLOB20.10 CHE TEMPO CHE FA. Attualità21.30 METROPOLI. Film23.30 TG3/TG REGIONE

11.05 TGR MEDITERRANEO. Att11.30 TGR REGIONEUROPA. Att12.00 TG3 Sport - Meteo / TGR12.25 TELECAMERE. Attualità12.55 RAI EDUCATIONAL13.25 PASSEPARTOUT. Att14.00 TG3/REGIONE/METEO15.05 ALLE FALDE DEL KILIMANGIARO16.05 MILANO-SANREMO.Ciclismo18.00 PER UN PUGNO DI LIBRI. Quiz19.00 TG3/REGIONE/METEO 20.00 BLOB/CHE TEMPO FA21.30 PRESA DIRETTA. Attualità23.25 TG3/TG REGIONE23.40 GAZEBO. Attualità

SABATO 16 DOMENICA 17

CANALE 5

ITALIA 1

RETE 4

06.00 PRIMA PAGINA07.55 Traffico/METEO08.00 TG5 MATTINA09.05 ZOO DOCTOR. Telefilm10.00 MELAVERDE. Attualità11.00 FORUM. Attualità13.00 TG5 TELEGIORNALE/METEO 513.40 COUGAR TOWN. Telefilm14.10 AMICI. Talent16.00 VERISSIMO. Attualità18.50 THE MONEY DROP. Game20.00 TG 5 telegiornale - METEO 520.40 STRISCIA LA NOTIZIA. Varietà21.10 ITALIA'S GOT TALENT. Talent00.20 AVVOCATI A NEW YORK. Tf

07.55 TRAFFICO - METEO 508.00 TG5 MATTINA08.50 LE FRONTIERE DELLO SPIRITO. Attualità10.00 SOUTH PACIFIC. Doc11.55 MELAVERDE. Att13.00 TG5 Telegiornale - METEO 513.40 L'ARCA DI NOÈ. Varietà14.00 DOMENICA LIVE. Varietà18.50 THE MONEY DROP. Game show20.00 TG 5 - METEO 520.40 STRISCIA LA DOMENICA.Var21.30 LA MASCHERA DI FERRO. F00.15 IL POSTINO. Film02.00 STRISCIA LA DOMENICA. Var

10.05 DONNAVVENTURA. Att10.50 RICETTE DI FAMIGLIA. Att11.30 TG 4/METEO/NOTIZIE/TRAFFICO12.00 UN DETECTIVE IN CORSIA. Tf12.55 LA SIGNORA IN GIALLO. Tf14.00 TG4 TELEGIORNALE14.45 LO SPORTELLO DI FORUM.Att15.30 POIROT. Film17.00 DETECTIVE MONK. Tf18.00 PIANETA MARE. Att18.55 TG 4 - METEO 419.35 TEMPESTA D'AMORE. Soap20.40 WALKER TEXAS RANGER. Tf21.30 BELLY OF THE BEAST. Film23.35 LIFE. Telefilm

08.15 DOC. Doc09.00 BBC KNOWLEDGE. Doc10.00 SANTA MESSA11.00 LE STORIE DI VIAGGIO A...Att11.30 TG 4 TELEGIORNALE12.00 PIANETA MARE. Attualità13.00 DONNAVVENTURA. Attualità14.00 TG4 Telegiornale - METEO 414.40 KAROL UN PAPA RIMANSTO UOMO. Film18.55 TG4 Telegiornale - METEO 419.35 IL COMANDANTE FLORENT.Tf 21.30 CHI TROVA UN AMICO TROVA UN TESORO. Film23.45 Film

SABATO 16 DOMENICA 17

LA 7

SABATO 16 DOMENICA 17 06.00 TG LA707.00 OMNIBUS. Attualità09.55 COFFEE BREAK. Attualità11.00 TG LA7 - METEO11.05 BOOKSTORE. Attualità11.45 4 DONNE E UN FUNERALE. Tf13.30 TG LA714.05 TG LA7 CRONACHE. Att14.45 L'INFALLIBILE PISTOLERO. F16.10 THE DISTRICT. Telefilm18.00 6 NAZIONI: italia-irlanda.Rugby20.00 TG LA720.30 IN ONDA. Attualità22.30 I PADRONI DELLA NOTTE. Film00.45 TG LA7 SPORT

06.00 TG LA 7 - METEO - OROSCOPO07.00 OMNIBUS. Attualità 08.50 MARATONA DI ROMA12.00 TG LA7 12.05 TI CI PORTO IO. Att13.30 TG LA714.05 TG LA7 CRONACHE. Att14.45 IL RAS DEL QUARTIERE. Film16.15 THE DISTRICT. Telefilm18.00 L'ISPETTORE BARNABY. Tf20.00 TG LA720.30 IN ONDA. Attualità21.30 I BORGIA. Film23.20 LA7 DOC. Documenti00.50 IL GIORNO PRESCELTO. Film

07.00 LE NOSTRE REGIONI07.30 CORO PONCHIELLI VERTOVA12.00 STUDIO 1 DIPIÙ: MODA UOMO 20.00 STUDIO 1 DIPIÙ: Milano in passerella 20.30 RUBRICA RELIGIOSA: IL GIORNO DEL SIGNORE21.00 IO E MARGHERITA. Sitcom 21.15 STUDIO 1 DIPIÙ: Milano segreta21.40 SPECIALE PAPA BENEDETTO XVI22.10 HAIR SECRET. Reality23.00 LA PARTITA DI HUGONY 00.00 VIAGGIO SENTIMENTALE NELL’ ITALIA DEI DESIDERI

07.00 LE NOSTRE REGIONI08.00 STUDIO 1 DIPIÙ: moda uomo09.40 PARC FERMÉ. Talk show10.00 NEVESPORT. Magazine sport11.00 CORO PONCHIELLI VERTOVA12.10 LE NOSTRE REGIONI12.30 STUDIO 1 DIPIÙ: Milano passerella13.30 STUDIO 1 DIPIÙ20.00 STUDIO 1 DIPIÙ 20.30 CORO PONCHIELLI VERTOVA 21.40 A TAMBUR BATTENTE23.00 HAIR SECRET. Reality 00.00 VIAGGIO SENTIMENTALE NELL’ ITALIA DEI DESIDERI

07.00 I'M THE BAND. Sitcom07.20 CARTONI ANIMATI11.00 ROBIN HOOD. Telefilm12.25 STUDIO APERTO - METEO13.00 SPORT MEDIASET. Sport13.40 BATMAN & ROBIN. Film16.00 THUNDERBIRDS. Film17.50 MAGAZINE CHAMPIONS L. Att18.30 STUDIO APERTO/METEO19.00 LIFE BITES. Sitcom19.15 HOTEL BAU. Film21.10 HARRY POTTER E IL PRIGIONIERO DI AZKABAR. F23.45 CHAOS. Film01.55 POKER1MANIA. Varietà

07.00 I'M THE BAND. Sitcom07.50 CARTONI ANIMATI10.35 DUE GEMELLE IN AUSTRALIA. F12.25 STUDIO APERTO - METEO13.00 SPORT MEDIASET - XXL14.00 IL MAGICO TESORO DI LOCH NESS. Film16.50 IL MISTERO DELLA CASA STREGATA. Film18.00 LA VITA SECONDO JIM. Sit18.30 STUDIO APERTO/METEO19.00 COSÌ FAN TUTTE. Sitcom19.25 30 ANNI IN 1 SECONDO. Film21.25 LE IENE SHOW. Varietà00.35 2 BROKE GIRLS. Telefilm

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i siamo. Domani alle 14.30 al PalaWhirlpool di Varese, la Pomì Casalmaggiore prova ad entrare nella sto-ria, vincendo la Coppa

Italia di A2, dopo aver raggiunto la finale sia in B1 che in B2. Avversario è il Frosinone, che sicuramente darà filo da torcere alle casalasche, che con Cuello in panchina hanno infilato una serie incredibile di vittorie. L’ultima in ordine di tempo, quella ottenuta contro Pavia, travolto 3-0 (28-26, 26-24, 25-21), malgrado le difficoltà incontrate nem primo set. «Ci è successo spesso in questa stagione di partire col freno a mano tirato – ha rivelato il capitano Lucia Bacchi - in un certo senso siamo quasi come una macchina diesel che ha bisogno di carburare prima di garantire le migliori prestazioni. Escludo che si pensasse già alla finale di Coppa Italia, perché ci siamo più volte dette di affrontare ogni impegno su tutti i fronti con la mede-sima concentrazione e questo secondo me è quanto è stato fatto anche con il Pavia». «Prima di inizia-re a giocare come ci siamo prefissati – ha commentato il tecnico Cuello – è servito andare sotto di brutto con Pavia nel primo set. Come spesso ripeto alle ragazze in questo periodo, le ho spronate a rosicchiare alla avversarie un punto alla volta fino a farne vacillare le sicurezze. Arrivate a ridosso di Pavia è emersa la nostra

maggiore caratura tecnico-tattica che ci ha permesso di riaprire il discorso e di chiudere ai vantaggi. Venire a capo di questa situazione ci è servito anche nel secondo set, nel quale si sono riproposte le stesse identiche situazioni. Pavia come Frosinone? Certe analogie queste due squadre le presentano, diciamo

che la Riso Scotti è stato per noi un severo banco di prova in vista della finale di coppa». Pomì-Ihf è anche un derby tra panchine argentine, visto che la formazione ciociara è allenata da Mario Regulo Martinez. «Prima di tutto - puntualizza Cuello - è una grande finale, tra le squadre più in forma del torneo, dirette da due tec-

nici che si conoscono e si stimano, ma il palcoscenico è delle ragazze, per me hanno già vinto tutte quante».

AMICHEVOLE E’ finito 2-2 il test tra Volley 2002 Forlì Bologna e Pomì. Quattro set di buona pallavolo che le casalasche hanno interpretato con il giusto spirito agonistico in vista della finale di domani.

C

C’è grande attesa per la finale di Coppia Italia in programma domani contro l’ostico Frosinone

La Pomì vuole entrare nella storiaLa Reima Crema è viva. Lo conferma la trasferta

meneghina contro il Revivre Milano, nella quale ha sfio-rato il colpaccio. Conquistato il primo set, i blues sono stati raggiunti e superati dalla formazione avversaria, con tanti rimpianti per il secondo e terzo set, nei i quali i ragazzi di Marco Gazzotti non ha praticamente gioca-to. Una sconfitta che lascia la Reima a sette punti dalla zona salvezza e a questo punto i blues non possono più sbagliare. A partire dalla sfida casalinga di domani alle 18 contro l’Asti, una delle due squadre a quota 26, che al momento rap-presenta la permanen-za nella categoria. E’ forse superfluo sottoli-neare quanto sia determinante una vit-toria da tre punti e sicuramente la Reima non fallirà questo importante appuntamento della stagione. «Questo campionato – ha spiegato nei giorni scorsi il libero Emanuele Verdelli – è molto equilibrato. Sicura-mente il nostro valore non rispecchia la posizione in classifica, ma purtroppo dovremo lottare sino alla fine per conquistare la salvezza. Se daremo continuità ai risultati, l’obiettivo è raggiungibile».

CLASSIFICA (19ª giornata) Cantù 45; Bergamo 38; Milano 37; Genova 34; Cagliari 32; Mondovì, Olbia 30; Brescia 27; Asti, S. Antioco 26; Reima Crema, Iglesias, Brugherio 19; Cisano 17.

Reima, sfida decisivadomani contro l’Asti

VOLLEY A2

Dopo tre sconfitte consecutive serviva una vittoria all’MgK Vis e vittoria è stata (65-57). Malgrado la parten-za a handicap (11-0 per la squadra di casa), poco alla volta Piadena è rientrata in partita ed è riescita ad accor-ciare le distanze durante il secondo quarto, terminato con solo 5 punti di ritardo. Gran inizio di terzo quarto dei piadenesi, che negli ultimi 10’ ha cercato inutilmente di scrollarsi di dosso i padroni di casa. In un finale punto a punto, decisivo è risultato il fallo tecnico ai danni del Milanotre Basiglio, che ha permesso all’MgK Vis l’allun-go decisivo. Dopo la paura, Piadena ospiterà il debole Arzignano: un’altra buona occasione per salire ancora in

classifica. Troppo facile, invece, l’ultimo impegno dell’Erogasmet Crema, che ha ottenuto in scioltezza i due punti casalinghi contro il fanalino di coda Pontek Porto Mantovano (104-58 il finale!). La formazione ospi-te, già di per sé non irresistibile, è scesa sul parquet del PalaCremonesi priva dell’ultimo arrivato, il pivot Coppi ed ha dovuto rinunciare anche ad Altimani, bòoccato da un infortunio in riscaldamento. Con questo successo, i cremaschi (impegnati alla ripresa a Bergamo) restano appaiati a Piadena al quarto posto, nella speranza di in un passo falso delle formazioni che la precedono per migliorare la propria posizione in vista dei playoff.

CLASSIFICA (21ª giornata) Montichiari 38; Orzi-nuovi, San Bonifacio 32; MgK Vis Piadena, Erogasmet Crema 28; Lissone 24; Pisogne 22; Milanotre Basiglio 20; Cantù 18; Bergamo, Bernareggio, Cittadella 12; Arzignano 8; Porto Mantovano 6.

NUOTO Nei prossimi due week end la comunale di Cremona ospita due manifestazioni di Coppa Lombardia per Esordienti B. Per prime si tufferanno in vasca le femmine e successivamente i maschi. L’attenzione delle società cremonesi è rivolta ai campionati italiani di Riccione in programma dal 22 al 27 marzo.

BASKET DNC

VOLLEY B1Fontanellato-Mazzano 2-3 Frosinone-Ornavasso 3-1 Pomì-Pavia 3-0S. Consilina-Montichiari 3-1 San Casciano-Marsala 3-0San Vito-Novara 0-3Soverato-Cadelbosco 2-3

Novara 53Pomì Casalmaggiore 50Ornavasso 48Frosinone 44Pavia 34Mazzano 30Cadelbosco 29Sala Consilina 28San Casciano 28Soverato 28Fontanellato 24Montichiari 24Marsala 13San Vito 8

Cadelbosco-San Vito Mazzano-FrosinoneMontichiari-San Casciano Novara-Soverato Ornavasso-MarsalaPavia-Sala Consilina Pomì-Fontanellato

21ª G

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Un time-out della Pomì

Crema e Piadena restano appaiate al quarto posto

(M.R.) La Canottieri Bissolati non è riuscita a frena-re la marcia incontrastata a punteggio pieno della capolista Piacenza, che si è imposta alla Comunale per 8-4. I biancoazzurri non hanno sfigurato, sono riusciti, grazie ad una buona difesa ed alle parate di Pasqualato, a contenere lo strepitoso attacco piacen-tino guidato dall’ex nazionale olandese e giocatore per molti anni del Recco, Van der Meer. Il settebello di Del Monaco ha incontrato molte difficoltà ad andare al tiro da distanza ravvicinata, pagando la fisicità decisamen-te a favore degli avversari. Oggi alle 17.30 la Bissolati sarà di scena a Monza, contro la quarta in classifica, mentre la formazione biancoazzurra è in fondo alla

graduatoria con una sola vittoria all’attivo. Un match durissimo in cui ancora una volta Felissari e compagni lotteranno per una prestazione onorevole.

CLASSIFICA (56ª giornata) Piacenza 18; Osio 12; Busto Nuoto 10; Canottieri Milano, Treviglio, Monza 9; Vigevano 7; Canottieri Bissolati, Varese Olona, Bocconi Sport, Aquatica Torino 3.

HOCKEY A ROTELLE Il Pieve 010 vuole rimanere in corsa per i playoff. Dopo la sosta, oggi i rossoblu (quarti in classifica) sono di scena a Sandrigo (Vi) . E’ un match difficile, perché i veneti in casa sono un avversario ostico, anche se non imbattibile.

PALLANUOTO

La Bissolati ci prova a Monza

Airini al tiro

Era la partita più attesa dl campionato,quella che vale un’intera stagione ed il Crema Rugby non ha tradito le attese, centrando una vittoria impor-tantissima (10-8). Vittoria che tiene aperta la que-stione playoff a tre giornate dal termine. Si parte domani con l’ennesima prova di maturità nel recu-pero con l’otica Junior Bassa Bresciana, vittoriosa nel match di andata sul campo amico di via Toffetti. Poi andrà in scena il sentito derby contro Cremona (il 24 marzo) e dopo la paura pasquale quello meno impegnativo col Lodi. Insomma, un finale di stagione che può regalare al rugby cre-masco ancora tante soddisfazioni.

Trasferta amara, invece, per il Cremona Rugby che ha ceduto di misura (17-15) proprio al Junior Bassa Bresciana, fallendo così il sorpasso in clas-sifica. Non è bastato ai grigiorossi il forcing finale, che avrebbe meritato miglior fortuna.

CLASSIFICA Caimani 70; Desenzano 44; Crema Rugby Club 39; Junior Bassa Bresciana 31; Codo-gno 27; Cremona Rugby 25; Marco Polo 9; Orobic Rugby Club 7; Lodi 4.

Nell’altro girone, il Casalmaggiore Rugby ha travolto 35-17 il Valtellina e con questo successo si mantiene in quarta posizione con 42 punti e sole tre lunghezze dall’Asola (terzo).

RUGBY

Il Crema crede nei playoff

22ª G

iorn

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SportSabato 16 Marzo 201330

Buon fine settimana per il pugilato cremone-se. Nicholas Esposito si è guadagnato il diritto disputare la finale del torneo internazionale di Rovereto nella categoria al limite dei 69 kg bat-tendo il milanese della Boxe Madone, Lorenzo Bologna. Piuttosto facile il successo del cremo-nese che, dopo un avvio un po’ difficile a cau-sa dei continui richiami arbitrali per infrazioni minime, ha letteralmente macinato l’avversario costringendolo ad una difesa serrata per non capitolare. Bravissimo il giovane, ma già esper-to pugile milanese, il quale ha usato ogni mezzo pur di finire il match in piedi e vi è riuscito grazie anche ad un non lieve aiuto dell’arbitro Canzian di Verona, che gli ha permesso di recuperare qualche secondo richiamandolo ufficialmente ed anche sorvolando sulla scorrettezza com-piuta lasciando cadere appositamente il para-denti. Bologna è stato nel terzo round più volte

sull’orlo del ko, ma la tenacia dimostrata meri-tava veramente di esser premiata. Esposito tor-nerà sul ring di Rovereto il 6 aprile per la finale ed avrà un compito difficile contro l’idolo locale Fabjan Thika che in semifinale ha entusiasmato i suoi fan, battendo ai punti il torinese De Carlo. A Montorfano (Como) si è svolto invece il torneo riservato agli esordienti delle categorie giova-nili. Vittoria del casalese Valerio Iaia (Acc Boxe Viadana) il quale, dopo aver superato Crescenzo Mauriello (Abc) in semifinale, ha superato net-tamente il genovese Ottonello che si era qua-lificato alla finale per mancanza dell’avversa-rio. Impegni importanti per l’Abc che sarà il 23 marzo a Ferrara con cinque pugili ed il 30 mar-zo a Bagnolo Mella con sette in una riunione a carattere misto, in cui il clou sarà sostenuto dal professionista casalasco Massimo Avosani, che affronterà il bergamasco Cortese.

BOXE

Esposito conquista la finale nel torneo di Rovereto

Nicholas Esposito

La preparazione entra nel vivo e Claudio Romagnoli, respon-sabile del settore femminile ha rilasciato un’interessante intervi-sta a canottaggio.org: «Io penso che sarà un grande lavoro sia a livello fisiologico che a livello tecnico, però a noi allenatori non fa paura lavorare, le nostre atlete sono dello stesso parere, per cui penso che con la nostra equipe di tecnici, in collaborazione con le società, raggiungeremo i nostri obiettivi. L’importante è creare un ambiente sereno, motivato, nel quale si possa stare bene impe-gnandosi, poiché senza impegno non si ottiene nessun risultato. Tutto deve avvenire curando l’aspetto fisiologico, quello tecnico e soprattutto quello mentale che coordina questi due. I punti fon-damentali sono quelli che portano a conoscere le nostre atlete. Un allenatore deve conoscere i propri ragazzi, per poi gestire sia i momenti di serenità che, soprattutto, i momenti di stress: durante il lavoro, prima di una gara di alto livello, prima di una selezione. Penso che con i raduni che il dott. La Mura ha programmato nel giro di un paio di mesi, riuscirò ad avere la situazione abbastan-za sotto controllo, poi ci vorrà tempo per i particolari. L’obiettivo, secondo il mio punto di vista, è dato dal meglio che l’allenatore riesce ad ottenere da ogni singolo atleta».

Romagnoli è ottimistaCANOTTAGGIO

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entinove sono le prove del calendario internazionale, ap-pena quattro quelle italiane. Tra queste, la Milano-Sanre-mo, la classicissima del pano-

rama mondiale che si corre domani. Non è cambiato nulla, il percorso è quello dello scorso anno, dal primo all’ultimo metro. Con le Manie, i Capi, la Cipressa, il Poggio ed il traguardo sul lungomare Italo Calvino. Pretendente al trono è l’in-glese Mark Cavendisch, l’uomo più velo-ce del mondo, che vanta sei vittorie sta-gionali, ma fa pretattica e dalla Sanremo si chiama fuori. Soltanto pochi zucconi fingono di non capire. Vanno convinti a forza di mazzate. Peter Sagan, 23enne slovacco (43 vittorie in carriera, delle quali 4 nel 2013) è un fenomeno e uomo per tutte le stagioni e per tutti i traguardi, atteso all’esame di maturità alla Sanremo. Vederlo sprintare con quel suo ritmo forsennato è uno spettacolo unico. Gli manca una grande classica e con Moreno Moser forma una coppia forte. Gode il pronostico della vigilia l’iridato

Philippe Gilbert della Bmc: interpreta alla grande il compito restando nelle prime posizioni, guidato del suo “paggetto” norvegese Boasson Hagen. La Sanremo è già nel mirino, dopo aver corso il Tour Down Under, il Giro dell’Oman e la Parigi-Nizza. Se vince da campione del mondo diventa subito un immortale. Sono trent’anni che la Sanremo non viene vinta da un uomo in maglia iridata: l’ultimo fu Beppe Saronni nel 1983. Sono solo quattro nella storia i giganti che ci sono riusciti: il primo fu Alfredo Binda nel 1931, Felice Gimondi nel 1974, Eddy Merckx nel 1975 e appunto Giuseppe Saronni. Quotati sono anche l’australia-no Matthew Goss (re della Sanremo nel 2011), l’elvetico Fabian Cancellara che potrebbe vincere come ha fatto nel 2008 con una “fucilata” chiara e indelebile a due chilometri dal traguardo, Vincenzo Nibali e Elia Viviani, giovani da seguire con interesse e con il colpo in canna.

A HALILAJ IL GIRO DELLE TRE PROVINCE Redi Halilaj, 23enne italo-albanese residente a Caravaggio (Berga-

mo), che difende i colori della Named Ferroli, ha fatto suo il 47° Giro delle Tre Province, gara nazionale per dilettanti (189 partenti) che si è svolta a Limito (Milano). Si è imposto sul comasco Matteo Azzolini (Viris Maserati) e su Federico Borella (Monviso Venezia), con i quali era andato all’attacco a una qua-

rantina di chilometri dall’arrivo. Il gruppo giunto a 4”, è stato regolato da Nicola Ruffoni (Team Colpack), vincitore del-l’edizione 2012. Halilaj si è concesso alla scriba dicendo: «Sentivo il fiato sul collo del gruppo dei velocisti, Buffoni, Chinello, Pichetta, Costanzi e Marini, ma ho vinto alla grande. Dedico la vittoria al nonno che mi ha lasciato due mesi fa».

BAGIOLI VINCE A ZANICA Il cam-pione lombardo della categoria Juniores Nicola Bagioli, 18enne valtellinese del Club Ciclistico Canturino 1902, si aggiu-dica il 6° Trofeo Pierino Persico, gara di apertura della stagione 2013 che si è svolta a Zanica (Bergamo) e ha visto l’esordio del Club Ciclistico Cremonese-Arvedi. Si è imposto davanti a Lorenzo Rota (Aurea Zanica) e Riccardo Terruzzi (Team Giorni). Il gruppo, giunto a soli 2”, è stato regolato da Manuel Todaro (Biringhello). Decimo Nicolò Forconi del CC Cremonese-Arvedi.

VOLATA DI ZORDAN Secondo suc-cesso stagionale del veneto Andrea Zordan della Zalf Fior al 37° Trofeo Fran-

co Balestra a San Pancrazio (Brescia) nella gara nazionale per Elite e Under 23. Ha fatto a pezzettini un gruppetto forte di 45 unità, precedendo Michele Simoni (General Store Medlago), Alberto Bettiol (Mastromarco Dover), Thomas Fiumana (Petroli Firenze) e Matteo Colledal (Mar-chiol Emifero).

NEWS IN PILLOLE Marco Gaggia della formazione Dellio Gallina-Colosio ha trionfato nel 13° Trofeo Gruppo Meccaniche Lucani per dilettanti, dispu-tatasi a Corridonia (Macerata). Secondo Mattia Marcelli e 4° Giorgio Bocchiola del Team Colpack. Matteo Moschetti del Busto Garolfo ha vinto tra gli Juniores il Gp Color Box a Oleggio (Novara). Il mila-nese ha regolato allo sprint Federico Burchio (Biassono) e Alberto Taormina (Gb Junior). Daniel Rupiani, Junior vero-nese della Cipollini-Assali, ha vinto per distacco il Trofeo Agrifood Passione Verde a Montechiari (Brescia), preceden-do di 1’19” Andrea Mirandola (Contri Autozai) e Alessio Bottura (Valle di Non).

Fortunato Chiodo

V

Tanti i pretendenti alla vittoria. L’italo-albanese Redi Halilaj ha trionfato nel Giro delle Tre Province

Domenica fari puntati sulla SanremoCICLISMO

Se le ultime gare del Cremonese erano state gratificate da un buon livello di gioco e da una discreta partecipazione di giocatori e pubblico, altrettanto si può dire del memorial “Acquarone dott. Prospero” con un’appendice propizia agli organizzatori del Cral Asl. Infatti, per il secondo anno consecutivo sul gradino più alto del podio di questa manifestazione, giunta alla sua ventiquattresima edizione, sono saliti due boc-

ciofili di casa: Ivano Dolara e Graziano Boselli che succedono nell’albo d’oro ai compagni di società Cassetta e Gilberti. Dopo aver elimina-to i “ferrovieri” Antonioli e Tessadri (12-8), i beniamini di casa superavano nei quarti Modica-Penotti (12-9) ed in semifinale Salva-deri-Comizzoli per 12-10. Approdavano in fina-le anche i bresciani Oscar Miglioli e Filippo Celardo che in semifinale s’imponevano su De

Stefani-Ghisolfi per 12-9 (ma cosa hai combi-nato “Gibe” nell’ultima bocciata?). Finale a senso unico con “Pippo” che crollava mentre Dolara e Boselli giocavano senza problemi e vincevano con il punteggio di 12-5. Ha diretto la gara Luigi Bassetti, arbitri di finale Capelli e Soana, organizzazione curata nei minimi parti-colari da Enzo Ferrari.

M.M.

Redi Halilaj

Ivano Dolara e Graziano Boselli profeti in patria

Sport Sabato 16 Marzo 2013 31

I vincitori

Parla marchigiano e lombardo la “Parata Rosa di Primavera” grazie alle zampate di Agnese Aguzzi e Giorgia Cremonesi che iscrivono per la prima volta il loro nome nell’albo d’oro. Non sono mancate le sorprese nella gara nazionale femminile, giun-ta alla sua 13ª edizione ed organizzata dalla PuntoRaffaVolo in collaborazione con il Comitato provinciale. Nella categoria A-A1 occhi puntati su Germana Cantarini che esordiva inflig-gendo un “cappotto” ad Ilaria Soccini, travolgeva la piacentina Rosalba Ghisoni (12-3) e superava Sefora Corti per 12-9. Battuta d’arresto in semifinale della bissolatina dove veniva

sconfitta da Barbara Guzzetti (10-12), fermata in finale dalla Aguzzi. Nella categoria B-C-D splendida performance della Cremonesi che si sbarazzava di Giancarla Recchia (12-1), della bolognese Laura Luccarini (12-4) ed in finale aveva la meglio su Elodia Vedovelli per 12-8. L’unica nota positiva tra le cremone-si arrivava dalle corsie cremasche dove Piera Sordini vinceva la batteria, nei quarti s’imponeva su Ida Trabucco (12-7), ma veni-va sconfitta dalla veronese Vedovelli. Ha coordinato la gara Mario Cortesi assistito da Gabriele Ceriati.

Massimo Malfatto

BOCCE

La bocciofila Vis Trescore esce soddi-sfatta dall’incontro di andata del 2° turno del campionato italiano per società di Prima categoria: 1-1 il punteggio finale contro Clusone, un risultato non ancora tale da permettere di esultare, ma comun-que una buona ipoteca per la qualifica-zione. Sulle corsie del bocciodromo di Albino una formazione cremasca motiva-ta e ben guidata da Sergio Marazzi, è riuscita a contenere la formazione orobi-ca dove ha inciso la presenza di Angelo Papandrea (ma ci sarà a Crema?) che ha fatto la differenza in campo per la sua squadra. La terna trescorese Guerrini-Zagheno-Guglieri vinceva nettamente il primo set così come perdeva quello suc-

cessivo, mentre per Alberto Pedrignani disco rosso all’esordio poi rimediato con la vittoria (sul filo di lana!) nel secondo set. Irresistibile la coppia orobica formata da Papandrea e Bianca Finotti che impar-tiva una dura lezione prima a Guerrini-Zagheno e poi ai sostituti Venturelli e Pezzetti. Giocavano in scioltezza Pedri-gnani e Guglieri che vincevano agevol-mente entrambi i set. Oggi con inizio alle ore 14.30 al bocciodromo comunale di via Indipendenza incontro di ritorno per sognare e proiettare la formazione del

presidente Comolli al terzo turno.Rimaniamo sulle corsie bergamasche

dove buone notizie arrivano anche per il Fadigati: un pareggio 1-1 contro l’Orobica Slega, ma poteva essere qualcosa di più per la formazione cicognolese che si con-ferma in salute e avvicina, e di molto, la qualificazione. Sulle corsie del bocciodro-mo di Bergamo non entusiasmante la prestazione della terna Bocchi-Rotta-Rossi che perdeva entrambi i set, ma ci pensava un determinato Ricini e riequili-brare il punteggio. Terminava in parità il

match che vedeva impegnata la coppia Bocchi-Rotta così come l’altra formazione Ricini-Rossi, ma con tante recriminazioni per questi ultimi che, dopo aver vinto il primo set, perdevano il secondo (5-8) dopo essersi trovati in vantaggio 5-1!

Questo pomeriggio al bocciodromo comunale (ore 14.30) incontro di ritorno: il grande traguardo è vicino, ma ci vorrà la massima attenzione e concentrazione per la bocciofila Fadigati per non rovinare quanto di buono è stato fatto finora.

M.M.

Aguzzi e Cremonesi protagoniste della Parata Rosa(M.M.) Il 2° memorial “Pietro

Grossi” non poteva avere una con-clusione migliore per gli organizza-tori della “Nuova Bar Boccio-dromo”: infatti nella finale delle categorie inferiori sul gradino più alto del podio sono saliti Mario Di Domenico e Giovanni Lucchetti. Con un doppio ed eloquente 12-3 i beniamini di casa (categoria D) eli-minavano gli orobici Garda-Leoni e Branchi-Paladini, mentre in finale avevano la meglio sui compagni di squadra Mario Ferrari e Gabriele Nichetti per 12-11. Nella categoria A/B ancora protagonisti Alberto Pedrignani e Paolo Guglieri. I por-tacolori della Vis Trescore si sba-razzavano dei soci Guerrini-Zagheno (12-1), superavano (a fatica!) Fasoli-Cesana (12-10) ed in finale avevano la meglio nettamen-te su Dante Pietrobelli e Maurizio Rupo per 12-3. Al quarto posto Baiocchi e Pandolfi che eliminava-no Gianli-bero Bocchi e Angelo Rotta. Ha diretto la gara Franco Cantelli, arbitri di finale Eugenio Barbieri e Morrys Vailati.

Conferme e sorpresenel memorial Grossi

Da sinistra: Aguzzi e Cremonesi

Vis Trescore e Fadigati cercano il pass

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ppassionati di Formula 1, allacciate le cinture di sicurez-za, perché si parte... Il primo appuntamento, come ormai da tradizione, è con il Gp di

Australia, molto atteso per vedere se i test invernali troveranno conferme, oppure no. Tema centrale del Mondiale 2013 è il duello tra Vettel e Alonso, che lo scorso anno ha infiammato la parte fina-le del campionato, poi vinto dal giovane tedesco con soli tre punti di vantaggio sul ferrarista. Lo spagnolo è stato prota-gonista di una stagione eccellente, forse la migliore della sua carriera e anche se la sua monoposto era inferiore alla Red Bull, ha sfiorato la vittoria finale, che sarebbe stata miracolosa. In ogni caso a Maranello hanno archiviato il Mondiale 2012 con soddisfazione, ma l’obiettivo

dichiarato per il 2013 è il successo nella classifica piloti. Naturalmente Vettel parte ancora con i favori del pronostico e dopo tre successi iridati di fila, cerca un poker da favola, che lo farebbe entrare di diritto nella storia dell’automobilismo. La sensazione è che la differenza tra Red Bull e Ferrari si sia accorciata, quindi per il tedesco sarà più dura confermarsi, soprattutto se Alonso riuscirà ad accu-mulare un buon vantaggio, come gli è riuscito nella prima parte dell’ultimo Mondiale. Al via ci sono poi tre mine vaganti, assolutamente da non sottova-lutare. La prima è l’australiano Mark Webber, compagno di squadra di Vettel, che come al solito parte alla pari con il campione del mondo in carica e solo l’andamento del campionato, decreterà le gerarchie in casa Red Bull. Poi c’è il

sempre pericoloso e affidabile Jenson Button, campione del mondo nel 2009 e sempre ai vertici della Formula 1. L’inglese, 5° lo scorso anno, è voglioso di riscatto così come la McLaren, che ha salutato Lewis Hamilton, finito alla Mercedes. Il britannico ha sostituito

Michael Schumacher, che ha dato defini-tivamente l’addio alle corse e vuole tor-nare a lottare per il titolo, anche se non sarà facile. E Felipe Massa? Ha chiuso il 2012 in crescendo, strappando la con-ferma della Ferrari, che si aspetta da lui una grande stagione. Come detto, si parte con il Gp di Melbourne, dove lo scorso anno si impose Jenson Button, davanti a Sebastian Vettel e a Lewis Hamilton. Solo quinto Alonso e quel piazzamento deludente a oltre 21” dal vincitore aveva allarmato la scuderia di Maranello, che invece si è ripresa alla grande nel prosieguo della stagione. Difficile dire chi sia il favorito per la gara di domenica. I test di Barcellona hanno detto che la Red Bull ha qualche proble-ma in rettilineo, ma per il primo appunta-mento iridato, la scuderia austriaca pro-

porrà sicuramente due monoposto in grado di battersi per la vittoria. Secondo alcuni la McLaren potrebbe essere favo-rita, ma in gara tutto può succedere.

IN TV Malgrado la piattaforma Sky si sia aggiudicata l’esclusiva della Formula 1, la Rai ha comunque acquistato i diritti per trasmettere 9 Gran Premi, mentre gli altri saranno trasmessi in differita almeno tre ore dopo la conclusione della gara. Il primo Gp trasmesso in diretta dalla Rai sarà quello della Cina, programmato il 14 aprile (terza gara). La gara di esordio sarà quindi trasmessa da Sky. Ecco nel dettaglia gli appuntamento di sabato e domenica: oggi alle 7 italiane le qualifi-che in diretta su Sky e alle 13.45 in diffe-rita su Rai 2. Domani alle 7 la gara (diret-ta su Sky) e alle 14 in differita su Rai 2.

dalla redazione sport

Sabato 16 Marzo 201332Si parte domani con il Gp di Australia. Appuntamento in diretta su Sky (alle 7) e in differita su Rai 2

Fernando AlonsoA

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ome spesso accade ad inizio Mondiale, i favoriti per il tito-lo fanno pretattica. «La Red Bull è davanti - ha affermato Fernando Alonso - la Ferrari

è da podio. Non c’è ragione per pensare che non sarà così nella prima gara». Alla Gazzetta dell Sport lo spagnolo ha ribadito che «abbiamo migliorato alcuni aspetti della macchina rispetto all’anno scorso, dobbiamo ancora migliorare in frenata o nel consumo degli pneumatici. Quest’anno finché non arriveremo a ogni circuito non sapremo se ci saranno due o più pit-stop in gara». Infine, sulla sua car-riera, ha aggiunto: «Non mi cambierei con nessuno, sono contento dei due titoli che ho vinto. Oggi vengo considerato un pilo-ta migliore rispetto a quando vinsi i due Mondiali con la Renault. E’ chiaro che Michael Schumacher da questo punto di vista è il migliore, avendo vinto sette titoli, ma credo che in Formula 1 nessun pilota si cambierebbe con un altro».

Ostenta sicurezza anche il campione in carica Sebastian Vettel: «Ci vorranno almeno quattro gare per capire la situa-zione. Io voglio vincere ancora, ecco per-ché corro e Alonso è un avversario come gli altri. Siamo riusciti a vincere nelle ultime tre stagioni, ma questo non signi-fica che sia stato un gioco da ragazzi. Sono state battaglie durissime, abbiamo trionfato, ma il team non deve sedersi. Bisogna ripartire e cercare di accumulare vantaggio sui rivali».

Motivato è anche l’altro ferrarista Feli-pe Massa, probabilmente non in corsa per il titolo, ma voglioso di fare bene: «Di sicuro darò il massimo per continuare a guidare per il più grande e famoso team di Formula 1, la Ferrari è diventata una seconda famiglia per me. Sicuramente dipenderà dai risultati, quindi sono con-centrato solo sul campionato. Le critiche ricevute nel 2012? Fa semplicemente parte del mondo della Formula 1, ma penso di aver dimostrato a tutti di poter

gestire situazioni difficili. Anche dopo una prima metà di stagione molto complicata, non mi sono fatto distrarre dalle voci e ho lottato in pista. Allo stesso modo, potrò attaccare di nuovo quest’anno».

Molto battagliero è Lewis Hamilton, passato alla Mercedes e sostituito alla McLaren dallo spagnolo Sergio Pèrez:

«Tutti parlano della mia rivalità con But-ton, ma questa non mi intriga partico-larmente. La rivalità con Alonso è molto più eccitante. E’ lui il pilota che voglio battere. Ovviamente voglio battere anche Vettel, che è il pilota con più titoli in pista, ma Fernando secondo è il più velo-ce e anche quello con più esperienza.

Tutti vogliono batterlo e provare a stargli davanti, soprattutto se avrà una Ferrari competitiva: sarà una grande sfida».

Più cauto, infine, Jenson Button, rimasto alla McLaren per lottare ancora per il vertice: «Penso che sia veramente difficile poter prevedere chi arriverà in Australia con la migliore macchina, ma

siamo in Formula 1 e anche questo fa parte del gioco. L'inizio della stagione è sempre molto eccitante, perché rap-presenta il culmine di mesi di lavoro e programmazione. Ho già vinto tre volte a Melbourne e amo questa pista. Penso non ci sia un posto migliore dove poter iniziare un nuovo, avvincente mondiale».

Per Hamilton l’uomo da battere è AlonsoL’inglese, passato alla Mercedes, ritiene lo spagnolo della Ferrari il pilota più veloce e con più esperienza

Più cauto il campione del mondo Sebastian Vettel: «Ci vorranno almeno quattro gare per capire la situazione»

C Fonte: WikipediaI PLURIVINCITORI IRIDATI

Sebastian Vettel

Sabato 16 Marzo 201333

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e il buon giorno si vede dal mat-tino... La Red Bull, dominatrice degli ultimi tre Mondiali, ha ini-ziato alla grande la nuova sfida iridata, cioè davanti a tutti. Nelle

prove libere andate in scena venerdì sul circuito cittadino dell’Albert Park di Melbourne, il tre volte campione del mondo Sebastian Vettel ha dettato legge con la sua RB9, ottenendo il miglior tempo in entrambe le sessioni. Positiva la prestazione delle due Ferrari, ma soprattutto di Lotus e Mercedes, mentre sono apparse in difficoltà le McLaren. Nella prima sessione di prove libere, Vettel ha girato con il tempo di 1’27”211. Alle sue spalle si sono piazza-ti i due ferraristi, con il brasiliano Massa che ha preceduto Alonso, con distacchi molto contenuti, a differenza di quanto era accaduto un anno fa. Ottimo quarto tempo ottenuto dall’inglese Lewis Hamilton, all’esordio nel Mondiale a bordo della Mercedes. Il dominio di Vettel si è confermato anche nella seconda sessione: il tedesco ha ferma-

to il tempo in 1’25”908, a un secondo dalla pole position ottenuta lo scorso anno. Secondo il compagno di squadre Mark Webber, nettamente migliorato rispetto alla mattina, mentre le Ferrari sono apparse più in difficoltà: Alonso si è piazzato al sesto posto e Massa all’ot-tavo. Vedremo se oggi in qualifica, le Red Bull saranno meno imprendibili.

PROVE LIBERE 1 1) Sebastian Vettel (Red Bull) 1’27”211 (16 giri), 2) Felipe Massa (Ferrari) 1’27”289 (16), 3) Fernando Alonso (Ferrari) 1’27”547 (16), 4) Lewis Hamilton (Mercedes) 1’27”552 (16), 5) Mark Webber (Red Bull) 1’27”668 (16), 6) Kimi Raikkonen (Lotus) 1’27”877 (15), 7)Nico Rosberg (Mercedes) 1’28”013 (15), 8) Adrian Sutil (Force India) 1’28”426 (17), 9) Jenson Button (McLaren) 1’28”440 (17), 10) Romain Grosjean (Lotus) 1’28”520 (14), 11) Sergio Pérez (McLaren) 1’28”597 (18), 12) Nico Hülkenberg (Sauber) 1’28”786 (17), 13) Paul Di Resta (Force India) 1’28”981 (18), 14) Pastor Maldonado (Williams) 1’29”443 (20), 15) Valtteri Bottas (Williams) 1’29”928 (17),

16) Esteban Gutiérrez (Sauber) 1’30”203 (15), 17) Jean-Éric Vergne (Toro Rosso) 1’30”729 (17), 18) Daniel Ricciardo (Toro Rosso) 1’30’969 (19), 19) Jules Bianchi (Marussia) 1’31”263 (22), 20) Max Chilton (Marussia) 1’32”176 (20), 21) Charles Pic (Caterham) 1’32”274 (18), 22) Giedo Van Der Garde (Caterham) 1’32”388 (16).

PROVE LIBERE 2 1) Vettel 1’25”908 (33 giri), 2) Webber 1’26”172 (31), 3) Rosberg 1’26”322 (26), 4) Raikkonen 1’26”361 (37), 5) Grosjean 1’26”680 (30), 6) Alonso 1’26”748 (35), 7) Hamilton 1’26”772 (28), 8) Massa 1’26”855 (32), 9) Sutil 1’27”435 (34), 10) Hülkenberg 1’28”187 (34), 11) Button 1’28”294 (30),

12) Di Resta 1’28”311 (37), 13) Pérez 1’28”566 (32), 14) Ricciardo 1’28”627 (31), 15) Gutiérrez 1’28”772 (33), 16) Maldonado 1’28”852 (36), 17) Vergne 1’28”968 (35), 18) Bottas 1’29”386 (38), 19) Bianchi 1’29”696 (30), 20) Pic 1’30”165 (37), 21) Chilton 1’30”600 (34), 22) Van Der Garde 1’32”450.

S

Vettel ha dominato entrambe le sessioni delle prove libere. Nel complesso positive le Ferrari. Male la McLaren

Le Red Bull sono ancora le più velociSabato 16 Marzo 201334

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