Il Cremasco 230313

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on ci sono soldi e per chiudere in pareggio il bilancio del comune di Crema mancano 4 milioni e 600 mila euro. Un disavanzo impressionante al quale l’assessore competente Morena Saltini, sembra non essere in grado di dare rispo- sta. Lunedì pomeriggio, in commissione Bilancio, l’as- sessore ha presentato la sua prima proposta. Una vera e propria stangata per le fami- glie già vessate dalla crisi e dai provvedimenti del gover- no Monti. La più pesante: l’aumento dell’Irpef. L’ali- quota dell’addizionale passe- rà dallo 0,5 allo 0,8 per mille, su tutte le fasce di reddito: un aumento del 60%. Qualora non dovesse bastare, si inter- verrà sull’Imu: verrà aumen- tato quello sulle seconde case. L’aliquota passerà dallo 0,90 allo 0,98. Per l’IMU sulla pri- ma casa, nessuna abolizione. Crema paga oggi il minimo stabilito dalla legge, ma c’è da immaginare che lo farà an- cora per poco. Altri aumenti ipotizzati: quello del numero dei controlli dei limiti di ve- locità, che significa più mul- te e, quindi, più soldi per le casse comunali, revisione di alcuni appalti e tagli di varia natura. Poi ancora: la Cosap sui passi carrai per un gettito di circa 400 mila euro. Finita qui? No, perché a finire sotto la scure potrebbero essere an- che alcune agevolazioni che riguardano le fasce più debo- li. L’assessore sta rivalutando tutte le agevolazioni in essere con l’Aler, l’ente gestore del- le case popolari e le associa- zioni di volontariato. Anche loro dovranno stringere la cinghia. All’interno della struttura comunale si cerche- rà di tagliare circa 200mila euro. Ma l’assessore non ha specificato come. Ad agitare l’opinione pub- blica e le forze politiche è però l’aumento dell’addizionale Ir- pef, la leva fiscale per eccel- lenza. Il programma elettorale di Stefania Bonaldi non lo prevedeva, anzi. Per il mo- mento l’assessore Saltini non ha nemmeno confermato l’ipotesi - avanzata lo scorso ottobre - di salvare i redditi al di sotto dei 15mila euro. Qua- lora l’assessore dovesse deci- dere di tutelare i redditi delle prima fascia (da o a 15 mila euro), sarebbero comunque pochissimi i cittadini a trarne beneficio. Secondo le statisti- che fornite dal comune, infat- ti, i redditi al di sotto dei 15 mila euro in città sono meno del 12%. L’ 88% dei contri- buenti cremaschi quindi non sarà esente dal dover stringere la cinghia e subire l’aumento. Alla commissione, però, l’assessore Saltini ha cercato di spiegare che si tratta di ipo- tesi sulle quali il comune sta lavorando. Duro il commento del Pdl: «Purtroppo, è la chiara volontà del sindaco e della sua maggioranza di impoverire le famiglie mettendo in modo as- solutamente esagerato le mani nel loro portafoglio». Nel mi- rino, soprattutto l’aumento dell’addizionale Irpef. «Au- menteranno del 60%: un getti- to previsto di 1.500.000 euro in più rispetto al 2012, quasi tre miliardi delle vecchie lire. Uno sproposito. Per raggiun- gere questo obiettivo dovran- no penalizzare anche le fasce più deboli fasce più deboli. Questo aumento così secco ed irragionevole, ripartito su tutti, è talmente imbarazzante che consiglieremmo alla maggio- ranza di ripensarci». Michele Bettinelli Rossi Il PICCOLO giornale del € 0,02 Copia Omaggio CREMASCO IRPEF COMUNALE: AUMENTO DEL 60% In municipio devono recuperare 4 milioni e 600mila euro. Prima ipotesi in commissione Bilancio Direttore responsabile: Sergio Cuti • Società editrice: Promedia Soc. Coop. via Del sale 19, Cremona • Amministrazione e diffusione via S. Bernardo 37/a Cremona tel. 0372 435474 Direzione e redazione via Tensini Crema tel. 0373 83041 • email [email protected] • Stampa: SEL Società Editrice Lombarda Cremona Pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 [email protected] Aut. del Tribunale di Crema n° 165 del 31/05/2012 Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it ANNO II • NUMERO 12 • SABATO 23 MARZO 2013 N o sgomento è lo stato d’animo più diffuso fra gente nel vedere chi sono i politici che ci rap- presentano e la cui immagine scorre sugli schermi televisivi mentre escono dai colloqui con il presidente della Repubblica. Infatti se sicura- mente comprerei un’auto usata da Bersani avrei qualche problema in più ad identificarlo come stati- sta di livello, e nel PDL un Berlusconi accompagna- to da Brunetta, da Alfano e da uno sconosciuto ed allampanato leghista sembrano più una compagnia teatrale di attori di strada, finendo con il grande co- mico Grillo accompagnato da due sconosciuti digiu- ni di cosa voglia dire politica e istituzioni. E’ dunque questo che la società italiana è in grado di esprimere quali nostri rappresentanti? Il dubbio ormai sta diventando quasi certezza. L’appetibilità della politica, dei suoi privilegi, della sua staticità, ha attirato in questi ultimi anni non la parte migliore della società italiana, ma la parte più disposta al compromesso di basso profilo, al guadagno facile, all’impunità, al mantenimento dello status quo, alla voglia di rimanere attaccati al potere in qualsiasi modo. Qualcuno deve svegliarsi, la coscienza deve svegliarsi, bisogna riscoprire la dignità della politi- ca, ritrovare la forza di pensare al futuro del Paese e non ai voti del giorno dopo, deve essere riscoperta la solidarietà e dimenticato l’egoismo, due temi che anche l’Europa sembra avere messo da parte, inse- guendo nazionalismi beceri e miopi, scordando qua- li erano stati i motivi fondanti dell’unione europea. Una società da rifondare riscoprendo i valori etici che stanno alla base di un consesso di cittadini ugua- li nel doveri e nei diritti, solidali fra di loro, rispet- tosi l’uno dell’altro, sensibili ai problemi comuni, onesti e trasparenti. Utopia? Forse ma da perseguire soprattutto ora in un momento in cui il dubbio regna sovrano. L IL PUNTO DI VISTA/2 IL PUNTO DI VISTA/1 uando si discute su che cosa serve all’Italia da subito, bisogna stabilire quali sono le priorità. Per le imprese - che sono il motore che crea lavoro, progresso e sviluppo - sono quattro le urgenze: taglio della spesa pubblica che “brucia” il 50% della ricchezza totale prodotta, riduzione delle tasse, paga- mento di 70 miliardi di debiti che Stato ed enti locali hanno nei confronti delle imprese, e infine la burocrazia: deve essere a supporto degli investimenti. Infatti, solo con un fisco più leggero, il taglio netto agli sprechi (tra i quali i costi della politica, dei carroz- zoni delle partecipate, delle province), una macchina pubblica dimagrita e snella (troppi dipendenti da mante- nere) e una burocrazia più moderna (con l’eliminazione di apparati giganteschi ed inefficienti), le aziende avran- no a disposizione maggiori risorse da investire per rilan- ciare occupazione e consumi. Lo sapete, invece, quali sono le prime proposte di leg- ge depositate da Sinistra-Ecologia-Libertà, partito alle- ato del Pd, nel suo primo giorno di vita parlamentare? Le elenchiamo: leggi per il riconoscimento della citta- dinanza ai bimbi stranieri nati in Italia, contro le dimis- sioni in bianco, per la ripubblicizzazione del sistema idrico integrato, sull'agricoltura sociale, per i matrimoni gay, per la tutela del paesaggio e la bellezza del territo- rio, legge anticorruzione per la modifica art. 416 ter codice penale e, infine, una legge per l’istituzione anche in Italia il reddito minimo garantito. Problemi seri su cui confrontarsi. Ma distanti anni luce dai temi urgenti qua- li la mancanza di lavoro, la difficoltà di accesso al cre- dito, l’alto tasso di disoccupazione, il livello insostenibi- le di tasse (per chi le paga), l’inaccettabile costo del la- voro, il mancato arrivo di investimenti dall’estero. Non capire questo significa, poi, ottenere dagli italia- ni un misero consenso del 3%. Come, appunto, è capita- to a Sel. Ancora più a sinistra, a Ingroia per esempio, è andata anche peggio. Q Una vera e propria stangata: si tratta di una tassa del valore di un milione e mezzo di euro, cioè 3 miliardi delle “vecchie lire”. Se non bastasse, previsto l’incremento dell’Imu sulle seconde case. Più multe con l’autovelox. Tagli per 200mila euro in Comune. Il sindaco Stefania Bonaldi e Morena Saltini, assessore al Bilancio I politici che ci rappresentano di Enrico Tupone [email protected] Le priorità per l'Italia e per Sel di Renato Ancorotti [email protected]

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on ci sono soldi e per chiudere in pareggio il bilancio del comune di Crema mancano 4

milioni e 600 mila euro. Un disavanzo impressionante al quale l’assessore competente Morena Saltini, sembra non essere in grado di dare rispo-sta. Lunedì pomeriggio, in commissione Bilancio, l’as-sessore ha presentato la sua prima proposta. Una vera e propria stangata per le fami-glie già vessate dalla crisi e dai provvedimenti del gover-no Monti. La più pesante: l’aumento dell’Irpef. L’ali-quota dell’addizionale passe-rà dallo 0,5 allo 0,8 per mille, su tutte le fasce di reddito: un aumento del 60%. Qualora non dovesse bastare, si inter-verrà sull’Imu: verrà aumen-tato quello sulle seconde case. L’aliquota passerà dallo 0,90 allo 0,98. Per l’IMU sulla pri-ma casa, nessuna abolizione.

Crema paga oggi il minimo stabilito dalla legge, ma c’è da immaginare che lo farà an-cora per poco. Altri aumenti ipotizzati: quello del numero dei controlli dei limiti di ve-locità, che significa più mul-te e, quindi, più soldi per le casse comunali, revisione di alcuni appalti e tagli di varia natura. Poi ancora: la Cosap sui passi carrai per un gettito di circa 400 mila euro. Finita qui? No, perché a finire sotto la scure potrebbero essere an-che alcune agevolazioni che

riguardano le fasce più debo-li. L’assessore sta rivalutando tutte le agevolazioni in essere con l’Aler, l’ente gestore del-le case popolari e le associa-zioni di volontariato. Anche loro dovranno stringere la cinghia. All’interno della struttura comunale si cerche-rà di tagliare circa 200mila euro. Ma l’assessore non ha specificato come.

Ad agitare l’opinione pub-blica e le forze politiche è però l’aumento dell’addizionale Ir-pef, la leva fiscale per eccel-lenza. Il programma elettorale di Stefania Bonaldi non lo prevedeva, anzi. Per il mo-mento l’assessore Saltini non ha nemmeno confermato l’ipotesi - avanzata lo scorso ottobre - di salvare i redditi al di sotto dei 15mila euro. Qua-lora l’assessore dovesse deci-dere di tutelare i redditi delle prima fascia (da o a 15 mila euro), sarebbero comunque pochissimi i cittadini a trarne beneficio. Secondo le statisti-che fornite dal comune, infat-ti, i redditi al di sotto dei 15

mila euro in città sono meno del 12%. L’ 88% dei contri-buenti cremaschi quindi non sarà esente dal dover stringere la cinghia e subire l’aumento.

Alla commissione, però, l’assessore Saltini ha cercato di spiegare che si tratta di ipo-tesi sulle quali il comune sta lavorando. Duro il commento del Pdl: «Purtroppo, è la chiara volontà del sindaco e della sua maggioranza di impoverire le famiglie mettendo in modo as-solutamente esagerato le mani nel loro portafoglio». Nel mi-rino, soprattutto l’aumento dell’addizionale Irpef. «Au-menteranno del 60%: un getti-to previsto di 1.500.000 euro in più rispetto al 2012, quasi tre miliardi delle vecchie lire. Uno sproposito. Per raggiun-gere questo obiettivo dovran-no penalizzare anche le fasce più deboli fasce più deboli. Questo aumento così secco ed irragionevole, ripartito su tutti, è talmente imbarazzante che consiglieremmo alla maggio-ranza di ripensarci».

Michele Bettinelli Rossi

Il PICCOLO giornale del

€ 0,02 Copia Omaggio

CREMASCO

IRPEF COMUNALE: AUMENTO DEL 60%In municipio devono recuperare 4 milioni e 600mila euro. Prima ipotesi in commissione Bilancio

Direttore responsabile: Sergio Cuti • Società editrice: Promedia Soc. Coop. via Del sale 19, Cremona • Amministrazione e diffusione via S. Bernardo 37/a Cremona tel. 0372 435474 Direzione e redazione via Tensini Crema tel. 0373 83041 • email [email protected] • Stampa: SEL Società Editrice Lombarda Cremona

Pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 [email protected] • Aut. del Tribunale di Crema n° 165 del 31/05/2012 Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it

ANNO II • NUMERO 12 • SABATO 23 MARZO 2013

N

o sgomento è lo stato d’animo più diffuso fra gente nel vedere chi sono i politici che ci rap-presentano e la cui immagine scorre sugli schermi televisivi mentre escono dai colloqui

con il presidente della Repubblica. Infatti se sicura-mente comprerei un’auto usata da Bersani avrei qualche problema in più ad identificarlo come stati-sta di livello, e nel PDL un Berlusconi accompagna-to da Brunetta, da Alfano e da uno sconosciuto ed allampanato leghista sembrano più una compagnia teatrale di attori di strada, finendo con il grande co-mico Grillo accompagnato da due sconosciuti digiu-ni di cosa voglia dire politica e istituzioni.

E’ dunque questo che la società italiana è in grado di esprimere quali nostri rappresentanti? Il dubbio ormai sta diventando quasi certezza. L’appetibilità della politica, dei suoi privilegi, della sua staticità, ha attirato in questi ultimi anni non la parte migliore della società italiana, ma la parte più disposta al compromesso di basso profilo, al guadagno facile, all’impunità, al mantenimento dello status quo, alla voglia di rimanere attaccati al potere in qualsiasi modo. Qualcuno deve svegliarsi, la coscienza deve svegliarsi, bisogna riscoprire la dignità della politi-ca, ritrovare la forza di pensare al futuro del Paese e non ai voti del giorno dopo, deve essere riscoperta la solidarietà e dimenticato l’egoismo, due temi che anche l’Europa sembra avere messo da parte, inse-guendo nazionalismi beceri e miopi, scordando qua-li erano stati i motivi fondanti dell’unione europea. Una società da rifondare riscoprendo i valori etici che stanno alla base di un consesso di cittadini ugua-li nel doveri e nei diritti, solidali fra di loro, rispet-tosi l’uno dell’altro, sensibili ai problemi comuni, onesti e trasparenti.

Utopia? Forse ma da perseguire soprattutto ora in un momento in cui il dubbio regna sovrano.

L

IL PUNTO DI VISTA/2IL PUNTO DI VISTA/1

uando si discute su che cosa serve all’Italia da subito, bisogna stabilire quali sono le priorità. Per le imprese - che sono il motore che crea lavoro, progresso e sviluppo - sono quattro le urgenze:

taglio della spesa pubblica che “brucia” il 50% della ricchezza totale prodotta, riduzione delle tasse, paga-mento di 70 miliardi di debiti che Stato ed enti locali hanno nei confronti delle imprese, e infine la burocrazia: deve essere a supporto degli investimenti.

Infatti, solo con un fisco più leggero, il taglio netto agli sprechi (tra i quali i costi della politica, dei carroz-zoni delle partecipate, delle province), una macchina pubblica dimagrita e snella (troppi dipendenti da mante-nere) e una burocrazia più moderna (con l’eliminazione di apparati giganteschi ed inefficienti), le aziende avran-no a disposizione maggiori risorse da investire per rilan-ciare occupazione e consumi.

Lo sapete, invece, quali sono le prime proposte di leg-ge depositate da Sinistra-Ecologia-Libertà, partito alle-ato del Pd, nel suo primo giorno di vita parlamentare? Le elenchiamo: leggi per il riconoscimento della citta-dinanza ai bimbi stranieri nati in Italia, contro le dimis-sioni in bianco, per la ripubblicizzazione del sistema idrico integrato, sull'agricoltura sociale, per i matrimoni gay, per la tutela del paesaggio e la bellezza del territo-rio, legge anticorruzione per la modifica art. 416 ter codice penale e, infine, una legge per l’istituzione anche in Italia il reddito minimo garantito. Problemi seri su cui confrontarsi. Ma distanti anni luce dai temi urgenti qua-li la mancanza di lavoro, la difficoltà di accesso al cre-dito, l’alto tasso di disoccupazione, il livello insostenibi-le di tasse (per chi le paga), l’inaccettabile costo del la-voro, il mancato arrivo di investimenti dall’estero.

Non capire questo significa, poi, ottenere dagli italia-ni un misero consenso del 3%. Come, appunto, è capita-to a Sel. Ancora più a sinistra, a Ingroia per esempio, è andata anche peggio.

Q

Una vera e propria stangata: si tratta di una tassa del valore di un milione e mezzo di euro, cioè 3 miliardi delle “vecchie lire”. Se non bastasse, previsto l’incremento dell’Imu sulle seconde case. Più multe con l’autovelox. Tagli per 200mila euro in Comune.

Il sindaco Stefania Bonaldi e Morena Saltini, assessore al Bilancio

I politici checi rappresentanodi Enrico [email protected]

Le priorità per l'Italia e per Sel

di Renato [email protected]

Page 2: Il Cremasco 230313

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di Martina Pugno

ttenere buoni voti a scuola richiede impegno, ma per qualcuno un po' di più, in particolare se proviene da ceti sociali medio bassi e se

è maschio. Questo è quanto rivela la più recente ricerca Ocse (Organizzazione internazionale per la cooperazione e lo sviluppo economico), condotta nel cor-so del 2009 in istituti scolastici di tutta Europa, secondo la quale, a parità di qualità della prova, le ragazze e i figli di famiglie benestanti ricevono tendenzial-mente votazioni più adeguate.

Se stabilire una reale connessione con il ceto sociale è difficile, poiché non è possibile sapere in quali casi gli inse-gnanti sono effettivamente a cono-scenza della generale condizione economica degli studenti, lo stesso non si può dire per le differenze di genere, naturalmente evidenti a tutti gli insegnanti.

Le ragioni di tale differenza non sono però altrettanto di-rette, come conferma la psi-cologa Paola Conti: «Nella maggior parte dei casi si tratta di un atto inconsa-pevole da parte dei pro-fessori. Non è un caso se i concorsi pubblici prevedono che i dati personali dei candi-dati vengano segna-lati separatamente, in modo tale che

non siano subito evidenti a chi corregge le prove. Fino alle scuole superiori, gli alunni nelle classi sono pochi e si crea un rapporto diretto tra alunno ed inse-gnante; questo avviene anche nei corsi di laurea con pochi iscritti, dove comun-que la lezione frontale permette un rap-porto diretto tra i docenti e i loro allievi».

Tra le diverse nazioni prese in esame dallo studio Ocse, l'Italia sembra essere uno dei Paesi con maggiore incidenza di tale fenomeno, che va a vantaggio del sesso femminile. Ad influenzare il giudi-zio degli insegnanti concorrono ragioni culturali, ma anche alcune sostanziali differenze nell'approccio allo studio tra ragazze e ragazzi.

Prosegue la psicologa Conti: «La votazione

non riflette l'esito del la singola

prova, ma è un giudizio più ampio

che r i -guar-

d a

l'andamento generale dello studente. Solitamente, gli studenti abituati ad ave-re un andamento scolastico brillante non verranno troppo penalizzati da una prova qualitativamente inferiore, giudi-cata invece con più severità nel caso di studenti che riportano spesso voti bas-si. I professori possono essere condizio-nati anche dal retaggio culturale: si è abituati a pensare che le ragazze siano più studiose e più diligenti dei ragazzi. La nostra società è molto legata alle differenze, mentre non sempre è merito-cratica. A dare questa impressione, in linea generale, può essere anche l'effet-tiva differenza tra i generi nell'approccio

allo studio. L'uomo ha una forma mentis più metodica, è più con-

creto e schematico, tende a ragionare per massimi si-

stemi. La donna invece presta più attenzione al dettaglio e tende ad entrare più nel parti-colare quando af-

fronta i diversi argomenti: questo può dare l'impressione di una migliore pre-parazione anche se non sempre essa è effettivamente tale».

La ricerca Ocse pone l'attenzione sulle conseguenze di tale vantaggio nei confronti delle studentesse sin dal titolo: presentata come «Le aspettative legate ai voti» in inglese e «Le grandi speranze: come i voti e le politiche educative influ-iscono sulle aspirazioni degli alunni», in francese, l'indagine pone l'accento sull'importanza del giudizio scolastico nella formazione della personalità dell'individuo.

«I ragazzi sono giovani e con meno esperienza degli adulti, ma comunque queste differenze le notano, forse anco-ra più dei genitori, che non vivono quoti-dianamente la realtà della classe. Gli ef-fetti negativi sono sia su chi riceve vota-zioni troppo alte rispetto alla propria ef-fettiva preparazione, sia su chi invece viene svalutato. I primi rischiano di cre-arsi aspettative future troppo elevate, ma anche di non imparare a gestire i fallimenti, inevitabili nella vita. La con-vinzione di essere dei falliti può radicarsi negli studenti che vengono considerati tali. L'andamento scolastico definisce il proprio ruolo come persone, il proprio ruolo all'interno della società. Un ragaz-zo che verrà stimolato sarà con più probabilità un uomo di successo, men-tre uno studente abbandonato a se stesso è più probabile che sia un rinun-ciatario e con meno predisposizione ad impegnarsi per raggiungere obiettivi anche nella vita adulta».

O

Voti alti? Più facile per le ragazzeUno studio Ocse rivela la propensione degli insegnanti a valutare più positivamente le prove scolastiche delle studentesse

La psicologa Paola Conti: «Il giudizio scolastico definisce il ruolo dell’individuo nella società»

CREMONAL'Agenzia delle entrate ha pubblicato le modalità

di iscrizione al riparto del 5 per mille per l'anno fi nan-ziario 2013. Come ogni anno, la domanda deve es-sere presentata esclusivamente in via telematica di-

rettamente dai soggetti interessati abilitati ai servizi telematici e in possesso di pin code, ovvero tramite gli intermediari abilitati alla trasmissione telematica. Il termine per l'iscrizione è fi ssato al 7 maggio.

5 PER MILLEIscrizioni possibilifino al 7 maggio

L’OPINIONEDEGLI STUDENTI

Vita dura per gli insegnanti, spes-so oggetti di critiche da parte di alunni e genitori; ora a mettere in dubbio il loro operato è l'Ocse, che parla di occhio di favore nei confron-ti delle ragazze. Una notizia accolta con stupore dai media e dalle fami-glie, ma non troppo dagli studenti, che spesso confermano la tesi. E' l'opinione di Stefano: «Alcuni pro-fessori premiano le ragazze con i voti alti solo perché si comportano meglio in classe. Non è giusto però: l'interrogazione dovrebbe essere va-lutati solo in base alla preparazione». D'accordo anche Mattia: «Non vale solo per i voti: nella mia classe se succede qualche danno i professori incolpano sempre i ragazzi, anche se magari non hanno fatto niente». Marta, però, denuncia la situazione contraria: «Un mio professore è pro-prio il contrario, secondo me odia le ragazze, dà voti alti solo ai maschi che gli stanno simpatici», mentre Vanessa sottolinea: «Le ragazze spesso hanno voti più alti, ma se-condo me solo perché studiano di più. Anche i ragazzi che studiano tanto hanno voti alti». E chi non de-nuncia preferenze di genere, sottoli-nea comunque l'assenza di obiettivi-tà, come Debora: «Ci sono professo-ri che ti danno un voto a inizio anno, e in base a quello continuano a giu-dicarti in quel modo anche se poi migliori o peggiori».

Paola Conti

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di Laura Bosio

obiettivo è governare.: pa-rola di Luciano Pizzetti, se-natore Pd, nominato nei giorni scorsi membro del Consiglio di presidenza del

Senato su proposta unanime del suo gruppo (il Consiglio di presidenza è l'or-gano che, insieme al presidente Pietro Grasso, governa e amministra l'attività del Senato). Occorre trovare "la qua-dratura del cerchio", e riuscire a gover-nare, basandosi su un programma mol-to circostanziato e chiaro.

«Oggi dobbiamo lavorare allo scopo di ricreare un'armonia tra il Palazzo (in-teso come il governo) e la società civile. E questo si può fare solo dicendo la verità su come stanno le cose, sugli er-rori fatti e su come cambiare le cose. La rincorsa "alla Grillo", tuttavia, non è nel-le mie corde, come non lo è il racconta-re cose non reali. E' vero, c'è molto da riformare, e sono il primo a dirlo; ma la riforma non passa per il dileggio.

Dobbiamo partire da un presuppo-sto: nella storia della Seconda Repub-blica, questa è la possibilità di governo con la maggiore propensione riformista della storia. Bisogna allora sfruttare tale pulsione, rimboccandosi le maniche e mettendoci al lavoro. E' inutile che i grillini vadano in piazza a raccontare che il Palazzo sperpera, se poi non si impegnano per affrontare quelle que-stioni che i Parlamenti precedenti non hanno affrontato perché mancava la maggioranza».

Oggi quella maggioranza c'è?«Ci può essere, se tutti si impegnano

a mettere davvero in atto gli impegni che si sono presi in campagna elettorale».

Quali sono, allora, le prime tre azioni che dovrebbe fare il nuovo go-verno?

«Quella più urgente è di affrontare

subito i temi dell'economia. Stiamo pre-cipitando in una recessione cupa, che preoccupa tutto il mondo politico ed economico. Siamo arrivati al punto che gli italiani risparmiano addirittura sulle visite mediche, evitando di fare controlli anche necessari. Bisogna allora uscire da questo pantano, prima che sia trop-po tardi. Come? Innanzitutto con un in-tervento che è già all'ordine del giorno: la pubblica amministra-zione deve saldare tutti i propri debiti con il mondo imprenditoriale, a prescindere dal patto di stabilità. Sono mol-tissime le aziende che soffrono per colpa di questi importi, spesso ingenti, non corrisposti, e que-sta azione darebbe nuovo ossigeno al settore. In secondo luogo il settore pub-blico dovrebbe mettere in moto degli investimenti che attualmente sono bloc-cati perché aumenterebbero il debito

pubblico. Del resto per diminuire tale debito bisogna che l'economia torni a crescere, e questo succede solo se si rimettono in circolo le risorse».

E dal punto di vista istituzionale quali sono le riforme più urgenti?

«Credo che si debba andare diretta-mente a riformare la Costituzione, insie-me a un sistema che oggi è ormai supe-

rato. Dobbiamo punta-re sul monocamerali-smo, sulla riduzione d e i p a r l a m e n t a r i , sull'eliminazione delle Province e naturalmen-te sulla modifica del sistema elettorale. La via maestra è il sistema

francese, che si basa sul semipresiden-zialismo, con un Governo che dipende dal presidente della Repubblica e dal Parlamento. Per mettere in atto tutto questo, però, servono almeno due anni e mezzo, e quindi un governo che possa arrivare a fine mandato».

Non crede che sarebbe meglio tor-nare al voto?

«Con l'attuale sistema elettorale ser-virebbe a poco. Auspico allora che il tentativo di Bersani abbia successo: nei prossimi quattro giorni ne vedremo l'esito. Se non andrà bene la palla pas-serà in mano al presidente della Repub-blica. Qui siamo però sul filo del rasoio, visto che egli tra poco entrerà nel seme-stre bianco, durante il quale non potrà sciogliere le Camere, con il rischio di slittare fino a settembre prima di poter tornare alle urne, con tutte le conse-guenze negative del caso. Per questo è fondamentale che tutti si assumano le proprie responsabilità, portando avanti un programma condiviso con obiettivi chiari e definiti. Dovrà essere un gover-no di transizione che accompagni l'Italia verso la Terza Repubblica, con un siste-ma politico e amministrativo stabile, che sia al passo con i tempi e con i cambia-menti degli ultimi anni. Solo così potre-mo recuperare autorevolezza».

L’

Luciano Pizzetti è stato nominato, su proposta unanime del Gruppo del Pd, membro del Consiglio di presidenza

L’obiettivo è dare un governo al Paese

Tutti dovrebbero rispettare gli impegni presi

in campagna elettorale

CronacaSabato 23 Marzo 20134

«Interventi sull’economia, investimenti, riforme istituzionali: bisogna partire da qui»Si torna a parlare di acqua pubblica, cogliendo l'occazione della Giornata mondiale dell'acqua - ieri, 22 marzo. Pro-prio in questo fine settimana, infatti, il Co-mitato “Acqua bene comune" ha promos-so una mobilitazione che durerà fino al 24 marzo, con l'allestimento di banchetti per la raccolta firme a favore dell'Ice, iniziativa europea a favore dell'acqua pubblica e per affermare il diritto garantito a tutti i cittadini all'acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari. Con questa mobilitazio-ne i firmatari chiedono che le istituzioni dell’Unione Europea e gli Stati membri siano tenuti ad assicurare a tutti i cittadini il diritto all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari, che la gestione delle ri-sorse idriche non sia soggetta a logiche di mercato unico o a forme di liberalizza-zione, che l’Ue intensifichi il proprio impe-gno par garantire un accesso universale all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari. In particolare le firme si racco-glieranno: sabato 23 marzo dalle 15 alle 19.30 in corso Campi - angolo via Virgilio - e domenica 24 marzo dalle 15 alle 19.30 in corso Campi davanti al civico 46.

Ancora rabbia e sconforto lungo le rotaie, per l'ennesimo disservizio lungo la linea tra Cremona e Brescia, ultimo di una lunga catena di disagi che continua-no a colpire i pendolari. Giovedì, nel tar-do pomeriggio, al binario 6 della stazione di Brescia è arrivato un treno con un so-lo vagone, sotto gli occhi allibiti di circa 200 persone, in attesa di salire sul con-voglio per Cremona. E' bastato poco perché la rabbia prendesse il sopravven-to tra gli esasperati pendolari, che hanno occupato il binario in attesa di avere del-le risposte. Che sono arrivate solo 45 minuti dopo, con un nuovo treno, stavol-ta di diverse carrozze, che è poi partito dal binario 7.

Acqua pubblica,raccolta firme in città

Cremona-Brescia, la rabbia dei pendolari

in breve

Tornare al voto? Con l’attuale sistema elettorale

non servirebbe a molto

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La grave e lunga crisi econo-mica che stiamo vivendo è fonte di crecente preoccupazione per le famiglie e per i lavoratori, sia i dipendenti che i professionisti e gli imprenditori. Secondo alcuni analisti la crisi è acuita anche da un effetto psicologico importan-te che condiziona molte scelte che finiscono per aggravare la crisi. In altri termini i cittadini tendono a spendere anche me-no di quello che potrebbero per-ché hanno paura della crisi e del futuro e così anche gli imprendi-tori talora sono spaventati dalla crisi e frenati nelle scelte di inve-stimento. Chiediamo allo psi-chiatra cremonese Roberto Po-

li quali sono i risvolti psicologici della crisi.

Sul piano psicologico la cri-si economica in cui siamo im-mersi può tradursi in una sor-ta di “psicosi collettiva” e peggiorare la situazione?

«Per fortuna non siamo anco-ra all’effetto panico, ma non ne siamo lontani. Pensate a quello che sta succedendo in questi giorni a Cipro. I cittadini hanno cercato di salvare i loro risparmi dal prelievo forzoso in una sorta

di panico collettivo, con l’assal-to alle banche. E per effetto con-tagio i timori ei espandono ad altri Paesi deboli, Italia compre-sa».

Quali sono le ragioni psico-logiche che possono portare a scelte dei cittadini tale da in-durre una sorta di circolo vi-zioso della crisi?

«Il punto è che la crisi va avanti ormai da anni, non si ve-de ancora la luce in fondo al tunnel, continuano ad essere

sfornati dati negativi e lo spettro Grecia viene spesso evocato. Finisce così che anche i cittadini che ad oggi non sono stati in-taccati dalla crisi percepiscano comunque una situazione di pe-ricolo e questo porta ad esem-pio a limitare spese e consumi o a indurre l’imprenditore a non fare investimenti nel nostro Pae-se .Dove peraltro la situazione di incertezza sul piano politico complica ulteriormente le cose. Così si innesca un meccanismo

non virtuoso».Vi è dunque un nesso tra

crisi economica, disagio, scelte economiche?

«Il rapporto tra crisi economi-ca e disagio è evidente sin dal linguaggio: a partire dalla defini-zione di Grande Depressione del 1929, al cosiddetto effetto panico sui mercati, alla defini-zione in uso di borse “nervose”. Rispetto alle scelte economiche esiste addirittura una branca scientifica, la neuroeconomia

che studia i nessi tra decisioni economiche e funzionamento di alcune aree del cervello».

E quali sono in merito alla crisi le osservazioni della neu-roeconomia?

«La neuroeconomia parte dalle osservazioni scientifiche che i processi decisionali, nello specifico per quanto attiene alle scelte economiche, variano a seconda dello stato emotivo in cui si trova il soggetto che deve prendere la decisione. In deter-minate condizioni di stress av-vengono scelte cosiddette auto-matiche, che bypassano gli schemi della razionalità, del controllo e della coerenza».

di Laura Bosio

è una forte preoc-cupazione, da parte del terzo settore e del mondo agricolo ed enogastronomi-

co, rispetto alla decisione dell’Unione Europea di tagliare i finanziamenti per l’acquisto dei prodotti alimentari destinati ai poveri di tutta Europa - nell’am-bito del “Programme européen d'aide alimentaire aux plus dé-munis”. Contro i 500 milioni di euro stanziati ogni anno dal 2007 al 2013 (3.500 milioni in to-tale), per i sette anni successivi - dal 2014 al 2020 - ne sono sta-ti previsti solo 2.500, con una ri-duzione di mille milioni (circa 150 milioni in meno ogni anno) di euro; nel contempo, è au-mentato il numero di Paesi che usufruiscono di questi aiuti. Infi-ne, sempre per una scelta euro-pea, la competenza di questi stanziamenti, che prima erano in capo all’area agricoltura, pas-sa ora direttamente alle politi-che sociali. L’Unione europea chiede agli stati membri di inter-venire stanziando la differenza, ma la preoccupazione è che in questo periodo di crisi non si ri-escano a trovare i fondi per tale compartecipazione. Di questi temi si è parlato nel corso della tavola rotonda pro-mossa dal Consorzio tutela del Provolone Valpadana, sui “Nuo-vi orientamenti dell'Unione Eu-ropea sulle forniture alimentari alle persone indigenti”. Un mo-mento di confronto che ha por-tato alla luce una situazione criti-ca, come ha sot-tolineato Vincen-zo Bozzetti, di-rettore tecnico della rivista “Il latte”, che ha moderato l'in-contro. «L’origine del programma risale al Reg. 3730/87, quando l’on-data di freddo dell’inverno 86-87 colpì la fascia più vulnerabi-le della popolazione dell’Ue, ov-vero le persone indigenti» ha raccontato Bozzetti. «Le misure avevano essenzialmente due scopi: favorire gli indigenti ed al-leggerire le scorte accumulate con gli interventi nel mercato. La distribuzione ai bisognosi venne affidata alle organizzazioni cari-tative, che tutt'oggi gestiscono questa importante partita».L'intervento dell'Unione euro-pea va a coprire quindi quei set-tori alimentari che rappresenta-no la base della dieta: pasta,

formaggio, passata di pomodo-ro, riso, biscotti, ecc. Le perso-ne povere che si rivolgono alle 15.000 strutture caritative in Ita-lia sono sempre più numerose. Molte di queste strutture segna-

lano difficoltà a proseguire la loro azione nel futuro. «La fine del “Pro-gramme Eu-ropéen d'aide Alimentaire aux plus Démunis” (Pead) nel 2014 non ci lascia tran-

quilli» sottolinea Claudia Nodari Gorno, presidente della Società di San Vincenzo del Paoli. «Gra-zie a questi aiuti lo scorso anno abbiamo erogato oltre sei milio-ni di euro di prodotti alimentari, che ora potrebbero venir meno, almeno in parte. Accanto a que-sto, però, le necessità sono in costante aumento». Basti pen-sare che in Europa ben 120 mi-lioni di persone sono a rischio di povertà. In particolare 85 milio-ni (pari al 17%), hanno rischi di reddito; 45 milioni - pari al 9% - sono indigenti; circa 20 milioni sono gli europei che sopravvi-vono grazie a questi aiuti ali-mentari.

Nelle scorse settimane, in una lettera aperta, le associazioni italiane che beneficiano degli aiuti alimentari hanno lanciato un appello al governo, chieden-do, per il 2014, «una copertura finanziaria per il Fondo per la di-stribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti previsto dal Decreto del Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il Mini-stro per la Cooperazione inter-nazionale e l’integrazio-ne, della stes-sa entità ero-gata 2013 per l'Italia dal programma di aiuti ali-mentari euro-peo (100 mi-lioni di euro), come altri paesi europei stanno valutando di fa-re».Ai deputati italiani si chiede quindi presentare la richiesta, presso il Parlamento europeo, di innalzare il budget a 3.5 mi-liardi di euro per il nuovo Fondo di aiuti europei agli indigenti.«La strategia "Europa 2020" punta a rilanciare l’Ue, quindi anche l'Italia, attraverso un’eco-

nomia intelligente, sostenibile e solidale conseguendo nuovi elevati livelli di occupazione, produttività e coesione sociale» spiega ancora la presidente del-la San Vincenzo. «Tuttavia, per garantire lo sviluppo e quindi un aumento dei redditi non è più sufficiente solo la crescita dell’occupazione, perché richie-de tempi lunghi. Oggi è neces-sario anche un concreto e ur-gente sostegno ai poveri, per-

ché possano dare risposta alla mancan-za di beni di prima neces-sità, solo co-sì avranno la forza e la speranza di p rosegu i re

nel faticoso cammino per un fu-turo migliore».Infine, il taglio degli aiuti europei rappresenta un problema anche per il mondo agricolo e produt-tivo, che si è sempre reso dispo-nibile a fornire gli aiuti alimenta-ri, spesso con un margine deci-samente inferiore rispetto a quello che ricavano dalla nor-male vendita sul mercato dei propri prodotti.

C’

L’Europa riduce gli aiuti alimentari agli indigenti

Preoccupazione dal mondo del Terzo settore: ben 120 milioni di persone sono a rischio di povertà

Cronaca Sabato 23 Marzo 20135

In Europa 20 milioni di poveri, e i numeri

sono in aumento

«Chiediamo ai deputati italiani di intervenire presso

il Parlamento europeo»

Lo psichiatra Roberto Poli: «Non siamo ancora all’effetto panico, ma non ne siamo lontani. perché i dati sono sempre negativi»Neuroeconomia: gli effetti psicologici della crisi

Stradiotti: «Questi aiuti erano utili anche alla filiera enogastronomico»«Il consorzio Tutela del provolo-ne Valpadana aveva aderito da subito all'iniziativa, sposando la scelta etica di fornire il miglior prodotto possibile. Inoltre in questi anni abbiamo donato al banco alimentare e alla Caritas i frigoriferi per conservare tali prodotti, un po' in tutta Italia» spiega Libero Stradiotti, presi-dente del Consorzio. «Questi aiuti europei erano un sostegno alla cittadinanza da un lato, ma dall'altro rappresentavano an-che un beneficio per tutta la filie-ra, che si trova così con 1000 milioni di introiti in meno. Ad esempio grazie a questi aiuti nel settore lattiero-caseario i produtto-ri di latte potevano vedersi incrementare il prezzo del latte al litro. Ma c'è anche un altro problema:

chi partecipava all'asta per la di-stribuzione dei prodotti veniva in parte pagato con le giacenze di latte in polvere e burro nei ma-gazzini europei. Solo che da un paio di anni a questa parte i ma-gazzini europei hanno esaurito le scorte di questi prodotti, e il pagamento viene fatto in dena-ro; nel frattempo alcuni paesi europei hanno fatto pressioni sull'Ue in quanto ritengono ec-cessivo lo stanziamento di 500 milioni annui. E' per questo che si è decisa la corposa riduzione di 1000 milioni in sette anni, a

fronte della quale l'Europa chiede agli stati mem-bri un'integrazione, con il rischio che quest'ultimi non abbiano sufficienti risorse economiche da stanziare in questo senso».

Libero Stradiotti,presidente del Consorzio tutela

del Provolone Valpadana

Claudia Nodari Gorno, presidente nazionale della San Vincenzo Italia

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di Daniele Tamburini

a cos’è questa cri-si? Il motivetto era celebre già nel 1933, e, si direb-be, sempre attua-

le. Pare di vivere, in questi gior-ni, in un tempo sospeso: da una parte, lo stato del Paese, sem-pre più in affanno, quando non drammatico, sempre più alla ri-cerca di soluzioni che permetta-no, altro che lo sviluppo, ma la stessa sopravvivenza. Dall’al-tro, i tempi della politica: l’ele-zione dei presidenti di Camera e Senato, volti e stili nuovi; l’inco-gnita Movimento 5 Stelle, l’ini-zio delle consultazioni di Napo-litano, il quale è entrato nel se-mestre bianco e quindi non po-trebbe, in nessun caso, scio-gliere le Camere; la stessa ele-zione del nuovo presidente della Repubblica, vicenda intorno alla quale si stanno preparando me-diazioni, alleanze, veti incrociati. E intanto, in pieno Mediterra-neo, la “soluzione cipriota”: un prelievo forzoso sui depositi di denaro, richiesto a garanzia del prestito Bce-Ue-Fmi per evitare il default a cui il Parlamento di quel paese ha detto no, ma in-tanto l’idea è stata lanciata. Una prospettiva vissuta con timore da tutti i Paesi a rischio, il nostro compreso. Ne parliamo con Giacomo Vaciago, docente di economia all’Università Cattoli-ca di Milano e studioso attento della realtà politico-economica del nostro tempo.

Professor Vaciago, come definirebbe, con una metafora, la nostra situazione? “E la nave va”, “Sull’orlo del precipizio”, “Domani è un altro giorno …”?

«Ho in mente Dante che “esce a riveder le stelle”. Ma noi quan-

do lo faremo? Ricordiamo che il Paese non cresce da 15 anni e da 5 anni va indietro. Non solo le nuove generazioni – per la prima volta da quando c’è l’Italia - non stanno più, in media, meglio dei loro genitori, ma addirittura il lo-ro benessere dipende da quello dei loro genitori. La mancata crescita è diventata declino e poi decadenza. C’è quindi la neces-sità di tornare a crescere, ma prima occorre una diagnosi rea-listica – occorre il coraggio di dire la verità - e soprattutto oc-corre spiegare che per ricostrui-re un Paese servono valori: la legalità (il rispetto della legge); l’equità (in un Paese moderno garantita dalla qualità dei beni pubblici, oltre che dal pagare tutti le tasse, come dovuto). E così via».

La sua opinione sulla possi-bilità di formare un governo che possa governare?

«Le elezioni del mese scorso hanno fatto emergere un voto-contro che ha penalizzato tutti i partiti-vecchi e fatto emergere nuovi eletti-contro. E’ stato co-me il referendum del 2011: abrogativo!

Non è ciò che di solito si fa nei Paesi normali, ma noi non lo sia-mo più, un Paese normale, da anni. Da anni dico che, essendo in un mondo globale e con so-vranità condivisa con gli altri Paesi Euro, la sovranità rimasta a Roma è poco più di quella che ha, dopo la ri-forma del 1993, un sindaco. Adeguia-mo la Costituzione e quindi la legge elettorale, e decidiamo che i cittadini eleggo-no il Governo e un Parlamento (una sola Camera basta e avan-

za) che lo controlla. Esattamente come avviene in una città. Non sono sicuro che ciò avvenga presto, ma sono sicuro che con-tinueremo a perdere tempo - cioè a fare tanti discorsi inutili - finché non ci adegueremo al nuovo mondo».

Posto che venga formato un governo, quali sarebbero le ur-genze che, tra le altre, dovreb-be fronteggiare immediata-mente?

«Il Programma economico che dovrebbe avere il nostro prossimo Gover-no è stato chiara-mente spiegato a Bruxelles al Con-siglio Europeo di primavera.

E’ ben spiega-to nel commento che si può leggere sul sito del nuovo Circo-lo da me diretto (vedi www.cir-colorefricerche.it: è per ora

aperto a tutti e non riservato ai soli soci). Le conclusioni del Consiglio del 14-15 marzo van-no lette alla luce di quanto sta scritto nel Bollettino della Bce ( non a caso pubblicato il 14 mar-zo) e della presentazione che Draghi ha fatto al Consiglio Ue (scaricabile anche questo dal sito della Bce). In poche parole, dobbiamo avere come priorità la crescita, soprattutto dell’oc-cupazione giovanile, e per farlo bisogna che il risanamento del bilancio pubblico sia “growth-friendly”, cioè favorisca gli inve-stimenti e non i consumi (il con-trario di ciò che facciamo da molti anni!), e che le riforme dei mercati (dei beni e del lavoro) favoriscano competizione e quindi innovazione (altra cosa di cui ci siamo dimenticati da an-ni). E’ quanto Draghi ha detto nei suoi 6 anni in Via Nazionale (dal 2006 al 2011) e tutti, ripeto tutti, i politici italiani hanno fino-ra ignorato».

Tra gli altri temi “caldi”, qual è la sua opinione sulla questio-ne del finanziamento pubblico ai partiti? La sua abolizione avrebbe sostanziali effetti sull’economia o possiede, so-stanzialmente, un valore sim-bolico?

«Il costo dei partiti, quello ve-ro, è dovuto agli interessi che essi servono inter-ferendo nelle deci-sioni degli eletti, tutte le volte in cui essi decidono cose che interessano ai partiti (cioè agli in-teressi rappresen-tati). Ai miei stu-denti spiego ciò con riferimento alle varianti urbanistiche, ma gli esempi sono infiniti. Agli attuali partiti non dovrebbe andare ne-anche un euro del contribuente. Ai partiti di cui parla la Costitu-zione è bene rimborsare quanto spendono per le necessarie campagne elettorali».

Cosa ne pensa della “solu-zione cipriota”, con l’ipotesi inizialmente avanzata del pre-lievo forzoso sui depositi ban-cari? E’ vero che non impatte-rebbe più di tanto sulla vita della gente “reale”, in quanto Cipro è una sorta di “paradiso fiscale”?

«Ancora mi domando perché Cipro sia stato accolto nell’ Euro-zona, non rispettandone nessu-no degli obiettivi. E’ un centro fi-nanziario offshore della finanza globale meno utile alle persone oneste. Abbiamo perso l’occa-sione per lasciarlo fallire, ma an-che qui ci voleva il coraggio di “dire la verità”».

Sono fondati i timori che possa trattarsi di una prova generale, magari esportabile?

«L’Italia-senza-Governo è a ri-schio di subire (e lo sappiamo da anni) ogni tipo di contagio, qual-cosa che per definizione va al di là delle nostre colpe. Mi spiego meglio: è ovvio che siamo meglio della Grecia (come dicevamo tre anni fa), siamo meglio della Spa-gna (come dicevamo l’anno scorso), siamo meglio di Cipro (come diciamo adesso). Ma i

mercati giudicano i fatti e non le chiac-chere, e per ora non hanno visto quella determinazione po-litica che serve per tornare a crescere, che è l’unica ricetta che rende sosteni-

bili i debiti fatti. Quando dimo-streremo, con i fatti, che abbia-mo capito i nostri errori degli ulti-mi 15 anni, e vogliamo iniziare a correggerli, saremo trattati me-glio. Dopotutto, far sì che torni vero che i figli vivono meglio dei genitori dovrebbe essere una priorità che in tanti capiscono».

Giacomo Vaciago docente di economia: «La mancata crescita è diventata declino e poi decadenza»

M

Cronaca Sabato 23 Marzo 20137

«Adeguiamola costituzione

e la legge elettorale»

«Come in una città,una sola camerabasta e avanza»

Per ricostruire un Paese servono valori: la legalità, il rispetto della legge; l’equità,

in un Paese moderno garantita dalla qualità dei beni pubblici, oltre che dal pagare tutti

le tasse; concretezza, e non chiacchiere

«Quando usciremo a riveder le stelle?»

Per l’ottavo anno consecutivo il ve-scovo di Cremona, monsignor Dante Lafranconi, concede ai sacerdoti che nel tempo pasquale confesseranno nel territorio della diocesi la facoltà di as-solvere dalla scomunica incorsa con l'aborto.

Il provvedimento vescovile ne fissa anche i limiti temporali: dal 24 marzo, domenica della Palme, fino al 7 aprile, domenica in Albis, detta anche della Divina Misericordia. «Desiderando an-che per quest’anno rendere più facile l’accostarsi al Sacramento della mise-ricordia da parte dei fedeli che hanno commesso peccati particolarmente gravi, puniti con la scomunica (cfr. art. 308 del compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica)» scrive il Vesco-vo, «con il presente atto concedo la facoltà, ai sacerdoti che ricevono le Confessioni nella nostra Diocesi, di assolvere dalla scomunica incorsa per il grave peccato di aborto, di cui al

Can. 1398 del Codice di Diritto Cano-nico, per il periodo che decorre dalla Domenica delle Palme alla Domenica in Albis (II di Pasqua). Detta facoltà può essere esercitata unicamente nell’atto della Confessione sacra-mentale».

«Sono due le finalità di questo atto» spiega l'Uf-ficio delle comunicazioni sociali della Curia. «Anzi-tutto mantenere ferma la consapevolezza della gravità dell’aborto, in un contesto culturale che non ne ricono-sce più l’indiscutibile gravità e in una società che da oltre trent’anni ne con-

sente legalmente il ricorso perché si ritiene che possa prevalere il diritto all’autodeterminazione sul diritto alla vita. La Chiesa, con questo atto, non intende così rinunciare al suo compito

di maestra, a difesa del fondamentale e primario diritto alla vita di ogni uo-mo. Dall’altra parte il presule intende favorire un’adeguata conversio-ne e penitenza che, in ragione della gravità dell’atto, esige un cam-

mino più impegnativo».Sul territorio diocesano ogni tre

bambini che nascono uno viene rifiuta-

to: un tasso di abortività che non si discosta da quello che si registra in tutte le regioni ad alto reddito. Tante le donne che interrompono la gravidanza per questioni economiche: eppure di-verse sono le iniziative messe in cam-po per il loro sostegno e quello dei figli, in particolare attraverso i Centri di aiu-to alla vita e il Progetto Gemma, una vera e propria “adozione” della donna in gravidanza che viene assistita eco-nomicamente per 18 mesi. La Regione Lombardia ha poi attivato il fondo Na-sko, anch’esso finalizzato al sostegno economico di interventi a tutela della maternità e a favore della natalità.

«Un provvedimento, quello adottato

dal vescovo di Cremona, che aiuterà nuovamente le donne a ricostruire un rapporto, anche semplicemente di me-moria, con il proprio figlio, accompa-gnandole nell’accettazione di un gesto che rimarrà comunque indelebile nel loro cuore» conclude la Curia.

Aborto: durante il periodo di Quaresima i sacerdoti possono dare l’assoluzione

L’INIZIATIVA Come ogni anno il Vescovo Dante Lafranconi, attraverso un Decreto, concede questa facoltà, per favorire la conversione

Giacomo Vaciago,docente di economia

«La chiesa attraverso questo atto non rinuncia

ad essere maestra»Dante Lafranconi, vescovo di Cremona

COMUNE DI DEROVEREPROVINCIA DI CREMONA

Avviso di adozione e deposito degli atti del piano di governo del territorio comunale (PGT)

Ai sensi e per gli effetti dell’articolo 13, comma 4, della legge regionale n. 12 dell’11 marzo 2005 e s.m.i.

SI AVVISA- Che con deliberazione del C.C. n. 2 del 02/02/2013, è stato adottato il P.G.T. del Comune di Derovere; - Che gli atti sono pubblicati sul sito www.comune.derovere.cr.it e depositati presso la segreteria comunale dal 20/03/2013 fi no al 19/04/2013 compreso; eventuali osservazioni devono essere presen-tate entro il 20/05/2013.

Per maggiori informazioni telefonare al numero 0372624883

Derovere, 07 marzo 2013 IL SINDACO: Massimo Suardi

A CREMONA• "Il Piccolo" - via San Bernardo 37/a.• Faver - via Giuseppina 31/d.• Emilio Carubelli gioielleria via Ghisleri 99/b.• Dall'Ara Sara - via Santa Barbara 19.• Vivi e Sogna - via San Tomaso 7/9.• Trattoria Beccofino - via F. Soldi, 3.• Bonseri Il Fornaio - corso Mazzini, 15.• Bonseri Il Fornaio - via Giuseppina 27/b• Pasticceria Betti via Giuseppina 11/d.• Fe Bontà - corso Vittorio Emanuele, 24.• Dona Rosa - via Bordigallo, 9.• Pane e Amore, panetteria e pasticceria via Tonani 24/a.

IN PROVINCIA DI CREMONA• Dental Benefit studio dentistico piazza Roma 22/a - Vescovato.• Daniele Trivella via L. Ostiano 33 Persichello.• Le Alberelle - Spaccio Agricolo via Albera - Salvirola.• Centro Spesa - via De Gasperi - Crema.• Nice Shop - via Cresmiero (angolo f.lli Bandiera) - Crema.• La Palazzina Ristorante loc. Boccaserio Ripalta Arpina.• Antica trattoria Campari via Madonna delle Fontane, 29 - Casaletto Ceredano.

Potrete ritirare il magazine alla redazione de “il Piccolo” e in tutta la nostra provincia

Il nuovo Ricettario di primavera

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di Laura Bosio

ittà del vaticano -Si respira, a Roma, un’aria festosa, dopo la proclamazione, da parte del conclave,

del nuovo pontefice Francesco. tutti ne parlano, ma soprattutto tutti sono ansiosi di sentirlo par-lare di nuovo, dopo il breve ma efficace discorso fatto nel gior-no della sua nomina.

Queste sono le riflessioni che inducono anche la sottoscritta a volersi recare in piazza San Pie-tro per seguire il primo angelus del pontefice, in una ventosa domenica mattina.

la prima cosa a balzare all’occhio è il continuo flusso di persone che, da ogni lato, con-verge verso San Pietro, fin dalle prime ore della mattina. Gruppi più o meno grandi, famiglie, ma anche persone sole: la curiosi-tà, la voglia di conoscere e di capire questo nuovo pontefice, di ascoltare i suoi messaggi, ha mosso pellegrini provenienti da tutto il mondo. chi è giunto a Roma fin dall’inizio del concla-ve, chi invece ha prenotato il viaggio subito dopo la fumata bianca, per essere poi presenti a Roma nel giorno del primo angelus del Papa Francesco, domenica 17 marzo.

l’ingresso alla piazza proce-de lentamente, in quanto siamo obbligati a passare sotto il metal detector e l’attenta supervisione delle forze dell’ordine. lo spet-tacolo che ci si para davanti una volta entrati in San Pietro è di una piazza già gremita alle 11 della mattina, colorata da stri-

scioni, bandiere e cartelloni di benvenuto. c'è chi si sbraccia per mostrare alle telecamere i simboli della propria associazio-ne, del proprio gruppo: da co-munione e liberazione al Fuci, dalla San vincenzo alla Gioven-tù Mariana, e via di seguito. con orgoglio un nutrito gruppo di ar-gentini sventola le proprie ban-diere, quelle delle terre a cui appartiene anche lo stesso pon-tefice. e’ proprio accanto a que-sto gruppo che ci posizioniamo noi della San vincenzo de Paoli (associazione di volontariato che si occupa della povertà).

la folla freme di aspettativa, e ogni poco si sollevano accla-mazioni da un punto o l’altro della piazza: «Papa Francesco» si sente gridare a gran voce.

«la sua umiltà era già evi-dente quando era cardinale in argentina» mi racconta una suora missionaria, che si reca spesso in quelle terre per segui-re le sue missioni, e che già conosceva il Pontefice. «Ricor-do che usciva la sera, a piedi, di na-scosto perché altri-menti lo avrebbero redarguito, e si re-cava nella piazza a parlare con i poveri, mettendosi al loro servizio».

«venire qui è stata una deci-sione dell'ultimo minuto» rac-conta una giovane coppia vene-ta, con un bambino di nove me-si al seguito. «Siamo partiti ieri mattina, trovando miracolosa-

mente posto in un albergo. e' bellissimo essere qui...».

il tempo scorre rapido, e quando scocca mezzogiorno la piazza è davvero gremita (in tv

s ’ è p a r l a t o d i 300mila persone), e da fuori altra folla cerca di riversarvisi invano.

Poi, finalmente, la finestra della ter-za loggia si apre, e un boato si leva

dalla folla, seguito da scro-scianti applausi, mentre il pon-tefice si affaccia quasi timida-mente, salutando con calore il suo gregge. «dopo il primo in-contro di mercoledì scorso oggi posso rivolgere di nuovo mio saluto a tutti e sono felice di

farlo di domenica, il giorno del Signore è bello per i cristiani parlarci e salutarci di domenica e oggi lo facciamo in una piazza che grazie ai media ha le dimen-sioni del mondo»: con queste parole il Papa apre il suo discor-so, sorridendo, con un tono da vecchio parroco di campagna, ma allo stesso tempo con la forza prorompente che solo un pontefice può avere. Parla sen-za peli sulla lingua di quanto sia importante la misericordia di dio e il perdono. «la misericor-dia cambia il mondo» ha detto. « Un po' di misericordia rende il mondo meno freddo e più giu-sto», ha sottolineato il Papa ri-badendo una convinzione che è tornata spesso nei suoi primi giorni sul soglio pontificio.

in un altro passaggio, Papa Francesco ricorda ai pellegrini che «dio non si stanca mai di perdonarci, siamo noi che ci stan-chiamo di chiedere perdono».

infine, perfettamente in linea con il suo stile saluta tutti, augu-rando «Buon appetito», prima di ritirarsi, tra gli applausi dei pel-legrini.

Uscire dalla piazza è un’im-presa, ma la sensazione di be-nessere che ci ha pervaso gra-zie alle parole di papa France-sco non ci abbandona neppure fuori di lì, e nemmeno mentre saliamo sul pullman che ci ri-porterà a casa. Quelle parole hanno lasciato il segno dentro di noi, così come in tutti coloro che le hanno ascoltate con il cuore.

CTrecentomila persone hanno partecipato in piazza San Pietro al primo Angelus di papa Francesco

Parole dette con il cuore: «Dio non si stanca mai di perdonarci, siamo noi che ci stanchiamo di chiedere perdono»

«La misericordia cambia il mondo»

«Grazie ai mediatutto il mondo colora

questa piazza»

cremona città europea dello sport presenta un ric-co calendario per domeni-ca 24 marzo. Si inizia con il podismo, con la più impor-tante manifestazione non competitiva della città, la Maratonina dei due fiumi (21ª edizione), meglio nota come Marcia del Ferrovie-re, giunta alla sua 31ª edi-zione. la marcia richiama in città migliaia di po-disti da tutta lombardia e oltre, per gli splendidi percorsi lungo il fiume Po. ad organizzare mani-festazione è il dopo lavoro Ferroviario, gruppo podisti-escursionisti. il ritrovo è alle ore 7,30 al cral dei ferrovieri in lungo Po europa (sotto il ponte), dove lungo la sponda del fiume iniziano i percorsi di chilometri 6, 10,5, 17 e 25. Partenza libera dalle 8 alle 9, il tempo massimo è di 5 ore.

Sempre domenica 24 mar-zo, al mini autodromo Stra-divari è in programma la pri-ma tappa del campionato italiano di federazione amsc 2013 per la categoria "Big" classe Gt di automodelli.

nella palestra di cavati-gozzi si disputa il “trofeo Pi-nocchio”, torneo indoor di tiro con l'arco giovanile or-

ganizzato dagli arcieri Seri-art di cremona. infi-ne l'aci cremona organizza al circuito di San Martino del lago il 3° Formula challenge città di cremona, gara valida per il campionato italiano 2013. il programma prevede dalle 8 alle 10.30 le verifiche sportive e tecniche, alle 10.45 il briefing con il direttore di gara, dalle 11 alle 12.30 le pro-ve di qualificazione, quindi dalle 13 alle 17.30 le gare. le premiazioni sono previste alle ore 18.30.

domenica 24 marzo 2013, nella prestigiosa sala-laboratorio del dams di Bologna, per la prima volta verrà ospitata una compagnia teatrale (e vi-deo-teatrale) amatoriale, nata e ope-rante a cremona – Qu.em. quintele-mento – nell’ambito di un grande convegno nazionale e per un labora-torio teorico-pratico comune con al-cuni professionisti di livello interna-zionale: due nomi storici del video-te-atro italiano, carlo infante e Giacomo verde. Questo convegno di video-te-atro, intitolato «Performing Media. te-atro, nuove tecnologie e smart com-munity», è stato organizzato dal cen-tro-studi della Uilt in occasione della cinquantunesima «Giornata Mondia-le del teatro», il cui messaggio inau-gurale è stato redatto da dario Fo.

IN BREVE

Una domenica all’insegna dello sport, dal podismo alle automobili Qu.Em al Damsanche la sesta edizio-

ne del “torneo dell’amici-zia” di calcetto disputato-si presso la palestra di cà de Mari fra squadre di im-migrati, al quale ha parte-cipato anche una rappre-sentativa dell’associazio-ne cremona calcio, ha confermato la superiorità della formazione kosovara che prevale ai punti su quella della Romania, e bissa così il successo dello scorso anno. la cerimonia delle premiazioni del torneo si è tenuta presso la casa dell’accoglienza della caritas diocesana, alla presenza del re-sponsabile don antonio Pezzetti e del presidente provinciale Uisp Goffredo iachetti, che nell’occasione ha voluto rimarcare il valore del piccolo ma significativo atto di solidarietà delle squadre partecipanti al torneo che hanno donato alla caritas un contributo di 150 euro a favore del bambino albanese Kealdo, per il quale la caritas ha pro-mosso una raccolta fondi al fine di sottoporlo ad un delicato e costo-so intervento chirurgico.

“Torneo dell’amicizia, un successo”

CronacaSabato 23 Marzo 20138

anche quest’anno alla vigilia della domenica delle Palme, in cui a livello diocesano si celebra la Giornata Mondiale della Gioventù, la Federazione oratori chiama i giovani della diocesi a raccolta al Palazzetto dello sport di ca’ de’ Somenzi, a cremona, per la tradi-zionale veglia della Palme con il vescovo. “andate e fate discepoli tutti i popoli”, questo il tema della XXviii Giornata mondiale della gioventù che farà da filo condut-tore alla veglia di preghiera in pro-gramma nel pomeriggio di sabato 23 marzo, a partire dalle 18, al PalaRadi di cremona. attesi oltre mille giovani, provenienti da tutte le parrocchie della diocesi. accanto a mons. lafranconi i cin-

que diaconi che il prossimo giu-gno saranno ordinati sacerdoti: don Simone duchi della parroc-chia cittadina di S. ilario, don andrea lamperti tornaghi e don Marco notarangelo della parroc-chia immacolata di cassano d’adda, , don Stefano Montagna

di Sospiro e don Michele Roc-chetti di caravaggio. il vescovo dialogherà con una giovane sul significato della vocazione e della missione introducendo così due testimonianze. la prima sarà offerta da alcuni giovani di Motta Baluffi che ogni estate vivono

un’esperienza di volontariato in Brasile tra i ragazzi di strada accolti dall’ecovam, la scuola gestita dalle suore dell’istituto Rifugio cuor di Gesù di cremona. la seconda, invece, sarà di Mattia Ferrari, un catechista-educatore che vive quotidianamente la sua missione di annunciatore del van-gelo. dopo un momento di adora-zione eucaristica, la consueta benedizione dei rami di palma che il vescovo consegnerà quindi ai rappresentanti di tutti gli oratori e i gruppi presenti. infine la benedi-zione con il mandato missionari.

dopo la cena al sacco, alle 21, la serata proseguirà con lo spetta-colo “della luce più chiara”, pièce messa in scena dal teatro Minimo

Organizzata dalla Federazione oratori, si svolgerà presso il Palazzetto dello Sport dalle ore 18Il 23 marzo appuntamento con la Veglia delle Palme

alle ore 11 di sabato 23 marzo si terrà la cerimonia di inaugurazione dell'area comunale per lo sgamba-mento dei cani. Sarà pre-sente il sindaco camillo comandulli con l'assessore all'ambiente Paolo Spadari e sono invitati tutti i cittadini che hanno a cuore gli "amici a quattro zampe". Un parco dove i cani potranno 'sco-razzare' liberi da guinzagli e museruole, fortemente volu-to dall'amministrazione comunale che ha inteso dare attuazione alle richieste provenienti dal comitato 'Pro area cani' e da numero-si residenti.

l'ampia zona verde di piazza Santi latino e Giaco-mo, adagiata tra la sponda del Serio Morto e la recinzio-ne dell'oratorio, è stata sud-divisa in due distinti spazi, uno destinato ai cani di pic-cola e media taglia e l'altro agli animali più grandi. entrambi i settori sono recin-tati e vi si accede tramite cancello. l'area è fruibile 24 ore su 24 ed è attrezzata con panchine e contenitori per la raccolta delle deiezio-ni; l'ombra per ripararsi dal sole è assicurata dalle pian-te poste lungo il perimetro del prato. l'accesso è gra-tuito.

A Castelleone nuova area di sgambamento per i cani

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di Michele Scolari

i 40mila metri quadrati di terreno (area di un insedia-mento produttivo del valore di ben 10milioni di euro) nell’ex zona industriale di

via Moro a Cignone (Comune di Corte de’ Cortesi con Cignone – lungo la stra-da provinciale 6 per Casalbuttano) è stato applicato il sequestro penale dai carabinieri del Nucleo Operativo Ecolo-gico di Brescia. Tre ditte controllavano l’area, riferisce il capitano Alessandro Placidi: una bresciana (specializzata nella riparazione di macchine per il mo-vimento terra) e due cremonesi (attive nell’edilizia).

Questi i fatti relativi all’ultimo seque-stro. Sì, perché i sigilli alla stessa area erano già stati apposti nel 2010 dal Noe bresciano, allora guidato dal capitano Roberto Migliori, in seguito al ritrova-mento di un primo quantitativo di rifiuti speciali da 20mila metri cubi («costituiti da materiale inerte derivante da attività di demolizione», alcuni dei quali, sem-bra, provenienti dalla demolizione di una palazzina a Cremona). Ed in quell’occa-sione, dalla Procura di Cremona erano stati denunciati due soggetti (C.O. e B.C.) e due aziende, che sono poi stati di nuovo deferiti anche al termine dell’in-dagine di febbraio (stavolta assieme ad una terza azienda - di Chiari - e la sua titolare, la bresciana C.C.).

Al momento del sequestro del 2010 sul quel terreno di Cignone era atti-vo l’impianto di betonaggio di una nota società con sede in Borgo San Giaco-mo, produttrice di calcestruzzi precon-fezionati e con beni immobili intestati anche a Pieve San Giacomo (all’angolo tra via Postumia e via Patrioti). L’impian-to è stato attivo sino al giugno 2010: poi

la società è fallita mentre, nello stesso periodo, al terreno veniva applicato il sequestro penale di cui sopra. Contem-poranemente era in corso anche un contenzioso tra il Demanio e un privato, causa il mancato pagamento dell’affitto da parte di quest'ultimo, in possesso di un capannone sulla parte demaniale del terreno (proprio nell’ambito di queste complesse vicende giudi-ziarie sarebbe poi scaturita la segnalazione al Noe di Brescia per il secondo se-questro). Nella perizia giu-rata della Sezione Fallimen-tare del Tribunale di Bre-scia, emessa nell’estate 2010, si legge che quei ter-reni «sono in passato stati utilizzati ille-citamente come discarica di materiali vari, in assenza di qualsivoglia autoriz-zazione; per tale ragione sono interve-nuti i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Brescia; sia l’area che i ri-

fiuti su di essa accumulati sono ora sottoposti a sequestro penale; in loco sono apposti i cartelli di sequestro, con la data del 08 giugno 2010».

L’amministratore unico della suddet-ta società edile, uno dei due imprendi-tori edili denunciati nel 2010 in occasio-ne del primo sequestro, colpito da un secondo deferimento in stato di libertà

nel sequestro di febbraio 2013, sarebbe un pregiu-dicato, di origine calabre-se (Crotone) ma residente a Cremona, che compare ad intermittenza negli ulti-mi dieci anni, in un labirin-to di nominativi e fatti tal-volta contigui con la crimi-

nalità organizzata: contiguità per le qua-li, beninteso, si attende siano le indagini ad avere l’ultima parola.

Nel novembre del 2004 risulta finito agli arresti domiciliari a Cremona assie-me agli imprenditori edili Giuseppe A., 40 anni, calabrese residente a Cremo-na; G. P., 24 anni, originario di Crotone, residente a Stagno Lombardo; D. B., 24 anni, residente a Cremona; e il napole-tano G. A., residente ad Afragola: tutti accusati di essere complici di due india-ni e due pakistani a capo di un’organiz-zazione (scoperta e smantellata al ter-mine dell’operazione “Kebab”, delle Fiamme Gialle di via Zara) che gestiva un giro di falsi permessi di soggiorno ad extracomunitari clandestini con un busi-ness da 1.250mila euro.

Nel frattempo, l'imprenditore era an-che imputato in un troncone del proce-dimento scaturito dall’operazione ‘Grande Drago’, che nel novembre del 2002 aveva condotto all’arresto di 28 persone accusate di associazione per delinquere di stampo mafioso finalizza-ta al traffico di droga, alla detenzione il-legale di armi comuni e da guerra, alle

estorsioni, alla violazione della normati-va in materia tributaria in relazione a fatturazioni inesistenti, al riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite. Vi era coinvolto assieme ad alcuni presun-ti affiliati a clan della ‘ndrangheta cutre-se attivi tra Castelvetro, Monticelli e Cremona: nel 2008 il Tribunale di Pia-cenza aveva confermato, quasi per tutti, gli anni di pena e le sanzioni pecuniarie chiesti dal pubblico ministero e il sud-detto imprenditore (assolto invece dall’accusa di associazione mafiosa) aveva subito una condanna a 8 mesi per spaccio di droga, pena poi azzerata nel giugno del 2011.

Scomparso ancora per qualche tem-po, nel 2010 è di nuovo denunciato in occasione del sequestro penale del ter-reno dove si trovava l’impianto di beto-naggio della sua impresa edile, di cui aveva acquisito le quote nel dicembre 2009 dai due precedenti soci. Infine, il deferimento collegato al sequestro del terreno di via Moro a Cignone, nel feb-braio del 2013.

«Mi auguro che si faccia luce al più presto sulla vicenda - ha commentato Luigi Rottoli, sindaco di Corte de' Cor-tesi - anche perché nel Pgt del Comune c'è in progetto di lottizzare anche l'area attorno al terreno sequestrato. Il Piano verrà approvato tra qualche mese, per questo occorre capire esattamente la natura dei rifiuti e sapere quanto prima se questi si limitano a quelli per ora indi-viduati o se ci potrebbe essere ancora qualcosa negli strati inferiori del terreno».

A questo interrogativo potranno ri-spondere i carotaggi e i rilievi dell'Arpa, che però non sono ancora iniziati. «Do-vevamo partire lunedì - ha fatto sapere Paolo Beati, direttore Arpa di Cremona - ma il maltempo ci ha costretto a rinvia-re. Ora siamo in attesa di un nuovo via libera da parte del Noe bresciano».

AEmergono strani intrecci di nomi e fatti, tra società fallite e “amicizie pericolose”

Il blitz del Noe ha portato al sequestro di un’area da 40mila mq assieme a 60mila mq di rifiuti pericolosi

La malavita dietro i rifiuti di Cignone?

Il sindaco Rottoli: «Confido si faccialuce al più presto»

Cronaca Sabato 23 Marzo 20139

Le indagini del Noe prose-guono mirate ad individuare quanto prima i responsabili dello scempio ambientale bloc-cato dai carabinieri del Noe sul terreno sequestrato a Cignone. Senza scartare la pista della cri-minalità organizzata. C’è da chiedersi infatti come sia possi-bile, in assenza di una “struttu-rata” organizzazione, smaltire illecitamente una simile quantità di rifiuti (tra cui amianto sfalda-to, scarti di materiale edile, bat-terie esauste, bidoni contenenti acidi non classificati, plastica). Smaltimento che inoltre, se operato illecitamente, permette di lucrare cifre assai elevate, nell’ordine di centinaia di miglia-ia di euro, dati gli elevati costi di smaltimento dei rifiuti clasificati "pericolosi". E non è raro imbat-tersi in casi giudiziari dai quali emergono organizzazioni illecite che rispondono alle richieste di certe imprese bisognose,

soprattutto in tempi di crisi, di smaltire i rifiuti pericolosi anche in modo illegale, pur di ottenere un prezzo accomodante.

Ma d’altro canto è stato sot-tolineato dal Noe che l’ipotesi

di contiguità con la ‘ndranghe-ta «stando alle prime informa-zioni sembrerebbe da esclude-re». Anche se, tuttavia, il capita-no Alessandro Placidi non ha mancato di rammentare un

passo della Relazione di dicem-bre 2012 della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. Circostanza che lascerebbe aperto uno spiraglio

sulla possibilità di trovarsi davanti ad strascichi del noto scandalo imperniato attorno alla società “Italia ‘90”, citato nel passo della suddetta Rela-zione: «Anche la relazione del questore di Cremona in data 30 aprile 2010 (doc. 375/1) conclu-de che non risultano segnalati, né individuati episodi di infiltra-zioni criminali nel settore dei rifiuti, nei suoi ciclidi smaltimen-to e nelle attività connesse. Tale conclusione – spiega il docu-mento – lascia più di qualche dubbio, posto che, in data 14 settembre 2009, con provvedi-menti emessi dalla procura della Repubblica di Lodi, sono state eseguite ordinanze di custodia cautelare nei confronti di soggetti appartenenti ad un’associazione per delinquere,

finalizzata all’aggiudicazione e all’acquisizione di appalti pub-blici, aventi per oggetto la rac-colta e lo smaltimenti dei rifiuti solidi urbani di alcune cittadine lombarde, alla turbativa d’asta aggravata, alla truffa ed al traffi-co illecito di rifiuti speciali. In particolare, nel corso delle inda-gini, è emerso che la socie-tà “Italia 90 Srl” era riuscita ad aggiudicarsi la raccolta dei rifiu-ti solidi urbani in ben 38 comuni della provincia di Cremona – oltre che anche in numerosi comuni della provincia di Lodi – grazie a eccessivi ribassi opera-ti nell’ambito dei procedimenti di aggiudicazione delle relative gare di appalto per la raccolta e gestione di rifiuti urbani. Pertan-to, a partire dal giugno 2009, i relativi servizi di raccolta sono stati acquisiti dalle aziende municipalizzate Aem di Cremo-na, Casalasca servizi ed Aspm di Soresina».

Proseguono le indagini per individuare i responsabili dello scempio ambientale

Strascichi dello scandalo “Italia ‘90”?

Interrogazione in Consiglio provincialedi Giuseppe Torchio

Sul sequestro da parte delle autorità relativo alla discarica abusiva di amianto ed altri materiali a Cignone (Corte de’ Cortesi) l’ex presidente della Provincia e consigliere Giuseppe Torchio ha presen-tato un’interrogazione urgente a risposta orale rivolta al Consiglio ed alla Com-missione Ambiente. «Con la presente - si legge nel documento - si interroga per sapere urgentemente, anche a livello di competente Commissione Consiliare, quali licenze, permessi, autorizzazioni, da quali autorità, in quali date e riferite a quali materiali, quantità e processi di smaltimento siano state rilasciate».

La richiesta si presenta tanto più urgente dopo aver «appreso dalla stam-pa di possibili collegamenti da parte di soggetti ed aziende interessate allo smaltimento con realtà che si potrebbe-ro ricondurre ad ambienti della “ndran-gheta” e rilevata la viva apprensione da parte dell’opinione pubblica e delle real-tà amministrative locali». Tra queste, in primis, il sindaco di Corte de’ Cortesi, Luigi Rottoli, presente assieme a due dirigenti provinciali del settore ambiente il giorno del sequestro da parte dei cara-binieri del Noe.

L’interrogazione però non sarebbe stata discussa nel Consiglio Provinciale dello scorso martedì 19 marzo. «E’ essenziale che si faccia chiarezza in modo tempestivo e pubblico senza ombre né imprecisioni - ha insistito Tor-chio. - Stiamo parlando di 60mila metri cubi di rifiuti smaltiti illegalmente in un sito circondato da terreni agricoli. E par-liamo di una vicenda pre la quale nessu-na pista è ancora scartata, neppure quella della criminalità organizzata. Senza tralasciare che, nonostante l’ulti-ma parola spetti ovviamente alle indagi-ni, potrebbe anche costituire un epigo-no del noto scandalo relativo alla socie-tà “Italia ’90”.

Il capitano Alessandro Placidi

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In tempo di crisi si risparmia su tutto, ma non sull'affetto, soprat-tutto nei confronti degli amici a quattro zampe: con una tenden-za in crescita del 13.6% rispetto al 2011, il più recente rapporto Eurispes rivela che il 55,3% delle famiglie italiane possiede uno o più animali domestici. Di questi, i più amati risultano i cani, presen-ti nel 55.6% delle case degli amanti degli animali, seguiti dai gatti che costruiscono invece il 49.7%. Non solo aumentano co-loro che scelgono di avere un cane o un gatto, ma anche coloro che, pur avendo già animali do-mestici, decidono di far crescere la famiglia con un nuovo ospite a quattro zampe: l'aumento annua-le delle persone che hanno un animale domestico in casa è sta-to del 3.5%, mentre il 10.01% in più delle famiglie sceglie di avere più di un animale in casa. A favo-re della diffusione di questa abi-tudine non vi sono solo ragioni

sociali e culturali, ma anche la sostenibile incidenza del nuovo ingresso in famiglia dal punto di vista economico: il 46.7% delle persone intervistate hanno di-chiarato di riuscire a contenere le spese mensili riservate all'anima-

le domestico entro i 30 euro, mentre il 32.7% dichiara di con-tenere i costi entro i cinquanta euro. A fronte di un relativo au-mento delle spese, un'altra ricer-ca si lega a questi dati spiegando la principale motivazione per la

quale la diffusione degli animali domestici nelle case italiane è in forte aumento: la più recente in-dagine Ales Market Research ri-vela come l'80% delle persone che hanno un animale in casa lo considerano un membro della

famiglia a tutti gli effetti, con un particolare ruolo educativo per i più piccoli. Il cane in primis, ma anche il gatto e gli altri "pet" in generale vengono considerati fondamentali nel percorso di cre-scita dei figli. Dalle statistiche

emerge anche una curiosa foto-grafia dell'Italia amante degli ani-mali, con la prevalenza di cani e gatti nel Centro e nel Nord, men-tre scendendo a Sud aumentano gli uccellini e i pesciolini, per i quali esistono normative che ne favoriscono la tutela e il corretto accudimento all'interno delle ca-se: proprio queste attenzioni per-mettono al nostro Paese di rien-trare nell'elenco degli otto Stati europei più sensibili nei confronti degli animali, secondo la testata specializzata Petside. Il periodico segnala, in particolare, il divieto di accudire i pesci di qualsiasi razza all'interno di bocce anziché di acquari, in vigore in molti Comuni italiani, e il divieto di vendita o re-galo come premio nei luna park. Per gli uccelli, invece, è in vigore l'obbligo della vendita in coppia per le specie sociali, che in caso contrario soffrirebbero eccessiva-mente la solitudine, talvolta fino a lasciarsi morire. MP

di Michele Scolari

Università Cattolica non ha all’esame di chiudere questa sede, perché fin dalla sua istituzione, che risale al 19 novembre 1984, la sede cre-

monese si è caratterizzata per una forte collaborazione con gli Enti Locali e la Regione Lombardia. Non abbiamo per-tanto motivo di pensare che questa col-laborazione venga meno». Così il Ma-gnifico Rettore prof. Franco Anelli nel suo saluto per il Dies Academicus cele-brato mercoledì a Palazzo Ghisalberti, sede cremonese dell’Università Cattoli-ca del Sacro Cuore.

Un saluto (contestualizzato in «un pe-riodo delicato ed incerto per le istituzio-ni pubbliche» al quale fanno riscontro «momenti davvero straordinari per la Chiesa») imperniato sul concetto di «apertura alla realtà» in una duplice ac-cezione: in senso «universalistico, verso nuovi e vasti orizzonti» (seguendo l’eti-mologia più squisitamente tradizionale del termine “università”), ma anche in senso territoriale e locale, secondo un concetto di "doppio legame" che richia-ma da vicino quello del doppio legame tra "universalità" e "singolarità" segna-lato dall'epistemogolo francese Edgar Morin. «Apertura alla realtà significa an-che capacità di dialogare innanzitutto con i soggetti individuali e collettivi che ci sono più prossimi. In questo senso non è affatto indifferente che le nostre sedi siano in un determinato territorio anziché in un altro. Una tale scelta non può mai essere il risultato di valutazioni meramente logistiche».

Un aspetto quest’ultimo che Anelli ha tenuto a precisare «anche in relazione ad alcune indiscrezioni apparse su qual-che organo di stampa che mettevano in dubbio la volontà della Cattolica di re-stare a Cremona. Mi trovo a dover

smentire questa notizia, che suona nuo-va anche a noi - ha tranquillizzato il Ma-gnifico Rettore, annegando l’apprensio-ne generale in una punta d’ironia. - Non ci risulta siano stati avvistati camion di traslochi transitare nel parcheggio dell’Università e, a meno che non ci but-tino dalla finestra, non abbiamo alcuna inten-zione di andarcene». Al contrario, «c’è invece la volontà di rafforzare ulteriormente un pro-getto che conserva tutt’ora la propria piena vitalità, tanto nei nume-ri quanto nei risultati».

I problemi che urgono sono dunque altri, e riguardano la copertura economi-ca da trovare per realizzare «i rilevanti in-terventi di manutenzione dei locali inter-ni di Palazzo Ghisalberti, indispensabili per avere adeguate condizioni di impie-go degli stessi per la didattica». L’Uni-versità Cattolica, di fronte all’urgenza, è disponibile ad anticipare gli oneri finan-

ziari dell’intervento (che spetterebbero al Comune ed alla Provincia di Cremo-na) assumendo direttamente l’onere dei lavori. Ma questo esige prima di «indivi-duare le modalità per rifondere tali one-ri, anche rateizzandoli in un arco tempo-rale di cinque anni». Proposito, questo,

che «attesta ulterior-mente la volontà dell’Ateneo di consoli-dare la propria presen-za in Cremona, ren-dendo Palazzo Ghisal-berti una sede sempre più funzionale». E la di-sponibilità ci sarebbe anche per «valutare un

eventuale trasferimento», qualora gli En-ti Locali individuassero una nuova sede ancora più consona, a patto che questo «non richieda investimenti da parte dell’Ateneo».

Contestualmente, l’Università ha do-vuto prendere atto della «crescente dif-ficoltà, in particolare della Regione Lom-bardia e della Provincia di Cremona, a

garantire un adeguato sostegno econo-mico alle iniziative dell’Ateneo». Ma no-nostante le sostanziali riduzioni dei con-tributi economici che si stanno profilan-do per il biennio 2013-2014 «il numero delle iniziative didattiche e di ricerca ela-borate e attuate, i risultati conseguiti, le strutture di supporto costituite dall’Ate-neo attestano che il progetto della Cat-tolica per la sede cremonese conserva l’iniziale slancio e si conferma solido e ambizioso». Lo confermano i numeri de-gli studenti in continua crescita: «attual-mente sono 370, il dato più alto registra-to in questa sede». E non solo. Il nume-ro complessivo dei laureati a Cremona è salito di quasi «1600 unità».

«Faremo il possibile per intervenire dove necessario - è il senso degli inter-venti del sindaco Oreste Perri e del pre-sidente della provincia Massimiliano Salini - anche se le risorse a disposizio-ne non permettono un intervento econo-mico solo da parte delle strutture di am-ministrazione locale, ma richiedono uno sforzo corale, sinergico e condiviso».

L’Caso Cattolica. «Mai pensato di lasciare Cremona» Nel Dies Academicus il Magnifico Rettore tranquillizza: «Anticiperemo gli oneri finanziari per i lavori ma individuando le modalità per rifonderli»

CronacaSabato 23 Marzo 201310

«L’università può portare sostegno al sistema territoriale»

In aumento le adozioni di cani e gatti, presenti nel 55% delle famiglie. L’80% li considera fondamentali per la crescita dei bambini

Il Magnifico Rettore Franco Anelli

Il legame al territorio unito alla vocazione internazionale rappre-senta la peculiarità della sede cre-monese dell’Università Cattolica.

Una sede che, ha sottolineato il Magnifico Rettore, «può essere elemento di sostegno al territorio nella costruzione di una rete di re-lazioni su scala sovranazionale o addirittura globale», aiutando il si-stema territoriale a «realizzare for-me di cultural planning». In questo contesto si pongono le principali attività svolte a Cremona dall’Uni-versità.

Ai due corsi di laurea triennale in Scienze e tecnologie alimentari e in Economia aziendale, si aggiungo-no il Master di secondo livello in Management agroalimentare (su iniziativa della Smea) ed il Corso di laurea magistrale in Economia e gestione del sistema agroalimenta-re (impartito in lingua inglese e con ben otto studenti provenienti dall’Africa e dall’America Latina).

Nell’ambito di quest’ultimo è at-tivo il Double degree in Economia agro-alimentare, istituito sulla base della convenzione stipulata con l’Università di Waeningen (Olanda). Contestualmente, su iniziativa dell’Alta Scuola Smea sono diven-tati inoltre operativi diversi pro-grammi di scambio con importanti università straniere quali la Univer-sity of Connecticut, la North Dako-ta State University e l’Università di Monaco.

Italiani al risparmio, ma non si rinuncia agli animaliAidaa: «Diamo il cognome ai familiari a quattro zampe»

Lo confermano tutti i sondaggi condotti tra gli amanti degli animali: gli amici a quattro zampe vengono considerati sempre più di frequente come veri e propri membri della famiglia. Allora, perché non dare loro anche il diritto al cogno-me? Questa la proposta, in parte provocatoria, dell'associazione Aidaa, per la sensibilizzazione e il superamento del concetto di proprietà, a fa-vore di un rapporto dichiaratamente più attento ai bisogni e alle esigenze dell'animale. Il presi-dente dell’associazione, Lorenzo Croce, spiega le ragioni dell'iniziativa: «E’ ora di superare il

vecchio concetto di proprietà, cani e gatti ce lo dimostrano tutti i giorni che noi non siamo loro padroni ma al massimo loro compagni di avven-tura in questa vita, ed allora, se sono parte della nostra famiglia,tanto vale che vengano ricono-sciuti ufficialmente come tali e come tali trattati con diritti e doveri». Tale riconoscimento per-metterebbe all'animale di godere di ulteriori dirit-ti, da quello alle cure veterinarie fino a quello di eredità (con un tutor). Potrebbe tuttavia sorgere una domanda: si tratta di diritti legittimi e dovuti o di una eccessiva umanizzazione dell'animale?

Tra vocazione internazionale e legame al territorio

Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

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" la replica

confcommercio e confesercentinon hanno perso soldi per i distretti

Egregio direttore, l’accusa a Confcommercio e Confeser-centi di aver provocato la perdita di centomila euro per i distretti del com-mercio è del tutto falsa e fuorviante. Quella di Formazienda è una forzatura, così come appare una strumentalizza-zione inopportuna l’aver voluto riaprire la questione dopo che era già stata affron-tata dalle cabine di regia di Cremona e Crema. Occorre dunque una puntualiz-zazione. Formazienda può, senza appro-vazione del distretto, organizzare i per-corsi formativi, rendendo disponibili per le imprese i fondi, senza che vada perso neppure un centesimo. Anzi, avendone ancora maggior evidenza. Altrettanto faranno gli altri fondi interprofessionali For.te e Fonter, espressione rispettiva-mente del sistema Confcommercio e Confesercenti e dei sindacati Cgil, Cisl e Uil. Per tutti, infatti, la formazione è parte integrante della mission associativa e rappresenta uno dei punti caratterizzanti del loro impegno. Così come non si pos-sono dimenticare i corsi proposti dalla Camera di Commercio. Vogliamo richia-mare l’attenzione sui compiti dei distret-ti: promuovere la città e il territorio in ambito commerciale e turistico. In que-sta mission non rientra certo l’impegno a sostenere le iniziative di una singola real-tà, per di più a discapito delle altre. Anche perché per seguire i corsi sarebbe stato necessario iscriversi a Formazien-da. Per queste stesse ragioni sorprende che Reindustria, società espressione del mondo associativo e partecipata dal Comune di Cremona e dalla Camera di Commercio, si sia prestata a sostenere questa operazione, in quanto non rispet-tosa delle attività svolte dalle diverse realtà associative presenti nel distretto. Sono i motivi per i quali Confcommercio e Confesercenti hanno ritenuto inaccet-tabile la proposta formativa formulata da Reindustria e Formazienda. Ribadiscono, comunque, la propria disponibilità a col-laborare per iniziative formative a favore delle imprese commerciali della provin-cia di Cremona, a condizione che venga-no riviste le modalità di partecipazione. In particolare chiedono che venga elimi-nato ogni vincolo di esclusiva a favore di fondi o associazioni e sia così rispettato il ruolo e la funzione di ciascuno dei sog-getti aderenti al Distretto. Infine, invitano tutte le realtà associative e gli enti a non perdere mai di vista l’obiettivo condiviso di valorizzazione del territorio, senza subordinarlo ad interessi particolari. Perché, in questo modo, diventa difficile proseguire in un cammino comune.

confcommercio e confesercenti***

" in politica

la paura del confronto,del dialogo e dell’accordo

Egregio direttore, due cose mi hanno impressionato nel dopo elezioni: l’uso con senso e signifi-cato diverso dalla parlata comune e dal vocabolario del termine “democrazia”; la “paura” del confronto-dialogo, con-trabbandata per forza. Sono pensieri che ho sentito confermati da altri, ma penso utili a ripetersi. Ho qualche capel-lo bianco. Del periodo precedente all’avvento della democrazia porto nel profondo della coscienza e nella carne tutto l’orrore possibile. Giovane, la pri-mavera della democrazia è stata la pri-mavera della mia vita. Coltivo un alto senso della Democrazia, anche se len-tezza e debolezza ne sono costituzio-nalmente limite, opportunità, anticipo. Detto questo, mi fa male sentire il rifiuto delle regole sancite dalla Costituzione repubblicana; udire che si vuole “gover-nare” pur non avendo la democratica maggioranza nel Parlamento. Mi piace rifarmi all’esempio del mulino, perché ne conosco il funzionamento avendolo fre-quentato tante volte in gioventù e ne visito uno in montagna d’estate in fun-zione dal 1868. Mi sembra che si sia votato per accedere al mulino a macina-re del buon grano, per ottenerne una ottima farina, ma… pur con un quarto di voti, una formazione chiede ai suoi elet-ti di porsi sulla soglia del mulino e non entrare ad imparare a far bene la farina

con il timore di sporcarsi… Chi frequen-ta il mulino in un modo o nell’altro “s’in-farina”, ma ciò non vuol dire rubare, o alterare la quantità o qualità della farina. Anzi, se stai alla soglia e non conosci l’arte molitoria, ti possono sfuggire tanti passaggi possibile fraudolenti. La democrazia è sinonimo di partecipazio-ne, diversità di soggetti, confronto dia-lettico, mediazione, bene comune, plu-ralità e coralità di voci. Frasi come: “o si fa quel che dico io o niente…”; “ho la maggioranza e faccio quel che voglio” (il mio programma)… e se poi la situazione generale nazionale o internazionale varia, cambia?…”; “vogliamo il 100% del parlamento…”; incolpare, come nel gioco dei ragazzini, sempre gli altri. La mia perplessità è grande e aumenta nel costatare la “paura” del confronto, del dialogo e del possibile accordo; come il sottrarsi, con tutti i mezzi medico-legali, alla responsabilità del confronto politico o giuridico. Opporsi con ogni mezzo del “potere” ad una visita fiscale, è inoltre segno di offesa per i milioni di lavoratori che, in questi quasi settant’anni di vita democratica, vi hanno sottostato. Barattare poi il tutto per forza, non è democratico, ma nemmeno umano.

leonardo Beccari cremona

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" precisazione

i morti per lo smog non sonocentinaia, bensì migliaia

Egregio direttore, un lettore de “il Piccolo”, mio conoscen-te, ha segnalato un mia disattenzione nella lettera pubblicata sull’ultimo nume-ro che minimizza un dato che invece è di grande significato. La pe-nultima frase così recitava: «Per la salute si ricorda che la Pianura Padana e il Benelux sono le due aree dell’Europa più inquinate e gli ultimi studi parlano di centinaia di morti all’anno dovuti allo smog.». La versione corretta risulta essere invece la seguente: «Per la salute si ricorda che la Pianura Padana e il Benelux sono le due aree dell’Europa più inquinate e gli ultimi studi parlano di centinaia di migliaia di morti all’anno dovuti allo smog».

Benito Fiori“AmbienteScienze”

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" in comune a cremona

ma è davvero necessariauna consulenza esterna?

Egregio direttore, se l’amministrazione comunale ha bi-sogno di una consulenza esterna per

avere il quadro analitico dell’organizza-zione del lavoro dei propri dipendenti, viene seriamente da chiedersi se la struttura dirigenziale dell’ente sia effet-tivamente all’altezza della situazione. Questo affermano giustamente i sinda-cati ed anche noi ci poniamo la stessa domanda, visto che dovrebbe rientrare nelle competenze dei dirigenti predi-sporre un eventuale piano di riorganiz-zazione del personale, se tale è l’obiet-tivo della Giunta. In realtà le motivazioni per cui viene affidato un ulteriore inca-rico esterno, dopo quello che ha riguar-dato il Sed, non sono affatto chiare: quali sono gli indirizzi che evidenziano gli obiettivi che l’amministrazione si propone, si escludono riduzioni di per-sonale, ma non vengono esplicitati gli obiettivi ed il programma per cui la stessa consulenza viene attivata. Si tratta di uno studio che analizza solo la situazione esistente, allora è grave che l’amministrazione non disponga di risorse interne in grado di effettuarlo. In ogni caso, anche a fronte delle dure prese di posizione delle rappresentan-ze dei lavoratori, è necessario fare chiarezza; a tale scopo il gruppo del Pd presenterà un’interrogazione al sindaco ed all’assessore competente

Maura RuggeriCapogruppo del Pd

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" critica

la provincia non deve sfuggirea una precisa responsabilità

Egregio direttore, a margine del confronto in atto sui temi dei servizi alla popolazione anziana, non può sfuggire la richiesta di un tavolo di confronto da parte dei sindacati dei

lavoratori del settore sanità, servizi sociali, enti locali che ha già occupato una seduta congiunta delle Commis-sioni consiliari della Provincia. Il tema complessivo non è legato solo alle sorti della Casa di riposo di Soresina, alias Fondazione Zucchi Falcina, per la quale è stata richiesta la vendita, ivi compresi i circa 200 posti letto, ma il futuro di circa 1300 posti letto delle strutture socio-assintenziali o Residenze sanitarie per anziani della provincia di Cremona, in esubero ad avviso della Regione Lombardia. Il presidente della Provincia di Cremona non ha negato il confronto con i rappresentanti sindacali ed ha chiesto qualche tempo per un incontro con il sindaco e la presidente della Rsa di Soresina che non sono intervenuti all’incontro indetto con le Commissioni della Provincia. In attesa di questo con-fronto, che non risulta ancora definito, nell’ultima seduta del Consiglio provin-ciale sono state trattate le interrogazioni di Virgilio e Mainardi (Pd) e del sotto-scritto (Lista Civica) riferite al caso sore-sinese, senza poter ricevere un quadro preciso di risposte da parte dell’asses-sore ai servizi sociali Silvia Schiavi. Tant’è che le reazioni dei gruppi consi-liari degli interroganti sono state negati-ve per l’eccessivo formalismo della risposta pervenuta. Mentre il presidente della Provincia nella relazione al bilancio preventivo per il 2013, pronunciata qual-che ora prima, rivendicava con forza la presenza di oltre 600mila euro a favore dei servizi sociali, unica tra le Province della Lombardia, l’assessore competen-te, che non aveva partecipato al con-fronto con i sindacati, affermava che tale argomento non era più di pertinenza della Provincia. Allora a che titolo sinda-cati, Arsac e Asl vengono convocati al tavolo provinciale ? A che titolo questi

incontri sul Welfare hanno caratterizzato anche le Giunte precedenti? Le questio-ni dell’occupazione, della qualità della vita, dello status delle istituzioni socio-assistenziali non riguardano il contesto della Provincia? Onestamente ci sembra un modo sbagliato di sfuggire ad una precisa responsabilità di rappresentan-za sia delle competenze dirette a livello occupazionale che da quelle indirette e di sistema sui temi dell’assistenza, in uno dei momenti più impegnativi su temi scottanti del nostro territorio.

Giuseppe torchioLista Civica Provinciale

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" proposta a crema

il responsabile della prevenzione contro la corruzione può attendere

Egregio direttore, mi sono letto una delibera della Giunta comunale di Crema, non particolarmen-te gradevole, in materia di “disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” con tanto di nomina del “Responsabile della prevenzione” (Legge 190/2012). Più leggevo meno capivo, rimanendo, per molti aspetti, particolarmente colpito ed esterrefatto dalla tanta solerzia messa in campo per la nomina, in Comune, del responsabile della prevenzione, considerato che si è ancora in attesa delle linee guida da parte della Civit (Commissione indipen-dente per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle pubbliche amministra-zioni) per la stesura del piano di preven-zione. Mi son chiesto: perché fare i primi della classe a tutti i costi? Che abbiano scoperto qualcosa che non va nella struttura comunale? Che il prece-dente segretario generale sia stato un tappo rispetto a scomode verità? Che il vice segretario lo abbia affrancato? Che qualche dirigente si sia comportato male? Vuoi vedere che ho preso luccio-le per lanterne nel ritenere di essere stato testimone per anni di una struttura rispettosa dei ruoli e sostanzialmente sana nei comportamenti? No, non mi ero per nulla sbagliato. Lo riconosce la stessa delibera di Giunta: “Non deve essere letta come azione emergenziale di intervento di diffusa illegalità. Circo-stanza, non riferibile alla struttura ope-rativa ed organizzativa del Comune di Crema”. Perché, allora, tanta fretta? Che sia solo un lapsus quella che resta, comunque, una precipitosa irriverenza verso dirigenti e funzionari, verso la città stessa? Continuo a leggere fino a quando non arrivo al dispositivo finale con il quale si demanda “alla valutazio-ne del sindaco, che formalizzerà la presente decisione con proprio autono-mo decreto, la eventuale valorizzazione dell’indennità di posizione del segreta-rio generale”. Oh, mio Dio, tutto qui. Una sconveniente “spataffiata” perché il sindaco possa dare, in anticipo, qual-che euro in più al nuovo segretario generale? Non posso crederci. Adesso capisco perché dopo una consuetudi-ne durata sessant’anni il nuovo segre-tario generale, in Consiglio comunale, siede tra gli assessori comunali e non più al banco della segreteria. Vi giuro che non c’ero arrivato! Post scriptum: il precedente segretario generale svolge-va il ruolo di direttore generale senza compenso aggiuntivo al suo stipendio. Avrà sbagliato?

simone BerettaConsigliere comunale

Buongiorno avvocato, vor-rei sapere quali sono i motivi per poter contestare una mul-ta presa con Autovelox a po-stazione fissa per eccesso di velocità. La multa tra l’altro mi è stata notificata senza la fir-ma dell’agente accertatore.

Ferruccio***

L’utilizzo degli Autovelox, la cui funzione mira a garanti-re il rispetto dei limiti, quindi la sicurezza stradale e prevenire incidenti, deve rispettare de-terminate regole. In particola-re, il Codice della strada pre-vede che tutte le postazioni di controllo, sia fisse che mobili, debbano essere ben visibili e preventivamente segnalate con insegne luminose e/o car-telli posizionati a non meno di 250 metri di distanza sulle au-tostrade e strade extraurbane principali, 150 metri sulle stra-de urbane di scorrimento e strade extraurbane seconda-rie e 80 metri sulle altre strade e in ogni caso a non più di 4 km di distanza dal punto di controllo. L’indicazione della segnalazione deve apparire anche sul verbale. In mancan-za, la contravvenzione può

essere annullata in base alla sentenza della Corte di Cas-sazione n. 24526/2006, che sancisce l’obbligatorietà della segnalazione degli apparec-chi in strade con molti incroci e quando si tratta di snodi im-portanti della circolazione vei-colare. Un Autovelox nasco-sto dietro un cespuglio deno-ta, secondo la Suprema Cor-te, un intervento vessatorio nei confronti degli automobili-sti e dunque contrasta con l’intento deterrente e non uni-camente sanzionatorio del-l’adozione degli Autovelox. Il verbale di contravvenzione dovrà indicare l’esatta collo-cazione dell’Autovelox e la data del rilevamento. Il model-lo di Autovelox utilizzato (non è obbligatoria la matricola), il suo margine di tolleranza e la verifica del funzionamento

dell’apparecchio. La mancan-za anche di una sola di tali indicazioni nel verbale sarà valido motivo di impugnazio-ne della multa. Altro motivo di ricorso può essere la conte-stazione della multa non im-mediata. In buona sostanza, la contestazione immediata è obbligatoria solo per gli Auto-velox mobili gestiti diretta-mente dalla polizia sulle stra-de urbane o locali e su quelle extraurbane e urbane di scor-rimento non segnalate dal Prefetto. Per quanto attiene all’Autovelox fisso, come nel caso in esame, è da ribadire che la Cassazione con sen-tenza n. 7872/2011 ha consi-derato annullabili tutte le mul-te rilevate tramite postazioni fisse in strade che non pre-sentino le caratteristiche delle strade urbane di scorrimento.

La Cassazione con altra sen-tenza n. 7785/2011 ha stabili-to che la multa può essere invalidata qualora non siano presenti agenti durante il rile-vamento dell’infrazione per eccesso di velocità attraverso un Autovelox fisso. In merito alla mancanza di firma auto-grafa dell’agente accertatore, è da rilevare che il verbale sa-rà comunque valido. La Cas-sazione (sentenza n. 10015/2002) ha infatti, affer-mato che il verbale potrebbe essere firmato da qualsiasi persona che faccia parte del comando a cui appartiene l’agente accertatore o addirit-tura, se redatto con sistemi meccanizzati, potrebbe an-che essere non firmato del tutto o riportare semplice-mente il numero di matricola dell’agente accertatore.

*avvocato [email protected]

Quando si può contestare la multa presa con Autovelox

A cura di Emilia Rosemarie Codignola*

Egregio direttore, una Pasqua francescana, senza la crudeltà della carne portata in tavola: è l’appello che la Lav rivolge a tutte le famiglie e ai fedeli, per risparmiare la vita dei circa 700mila agnelli e capretti, macellati ogni anno nel nostro Paese per questa ricorrenza religiosa, che mentre celebra la risurrezione, con-danna a morte tanti animali per un consumo non necessario. Due famiglie italiane su dieci festeggeranno questa Pasqua scegliendo un menu senza carne. Per l’occasione la Lav propone sul sito www.cambiamenu.it tanti piatti prelibati privi di ingredienti di origine animale. Ecco un “assaggio” del menu

proposto dalla Lav in collaborazione con lo chef Simone Salvini: tartare di ceci piccanti con foglie di insalate amare; paghetti integrali alla carbona-ra vegetale; seitan arrostito al tamari con insalata russa di asparagi; cheese cake di latte di cocco e nocciole con gelatina ai frutti di bosco. Più di 6 milioni di animali, tra ovini e caprini, vengono macellati ogni anno per finire sulle tavole degli italiani, con un’im-pennata proprio durante le festività pasquali e natalizie. Il triste primato delle macellazioni di ovini e caprini spetta alla Sardegna e al Lazio, segui-te, ma in percentuali minori, da Puglia, Campania e Toscana. «Invitiamo, quin-

di, i cittadini a fare un gesto concreto rinunciando alla carne tradizionalmen-te portata in tavola a Pasqua e a firma-re la petizione della Lav- in tante piaz-ze anche oggi e domani - con cui chiediamo al Governo e al Parlamento 10 leggi a tutela degli animali - dichiara Gianluca Felicetti, presidente della Lav - tra le nuove norme, chiediamo la promozione di scelte alimentari senza prodotti di origine animale, la disincen-tivazione degli allevamenti e, comun-que, l’obbligo di stordimento per tutte le macellazioni. Venite in piazza a fir-mare la petizione o cercate il tavolo Lav più vicino su www.lav.it» .

ufficio stampa lav

FOCUS

La Lav invoca una Pasqua senza carne in tavola

Per dire la vostra, scrivete a: [email protected][email protected]

Lettere & Opinioni Sabato 23 Marzo 2013 11

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di Michela Bettinelli Rossi

a commissione Bi-lancio di lunedì sera non poteva certo pas-sare inosservata. Al-meno al Pdl. L’ipotesi

di aumento dell’Irpef e i docu-menti consegnati dall’assessore al Bilancio, Morena Saltini, hanno scosso il consigliere co-munale del Popolo della Libertà, Simone Beretta. Uomo di lunga esperienza amministrativa, Be-retta ha convocato la stampa per spiegare le sue perplessità. «Questa mi sembra una giunta di incompetenti allo sbaraglio» ha esordito.

«In un’improduttiva Commis-sione Bilancio, l’assessore Salti-ni ha consegnato ai consiglieri un brogliaccio contenente solo un’ipotesi di pareggio del bilan-cio di previsione 2013 e l’elenco di 20 punti circa, tutti ancora in fase di studio e di verifica, trala-sciando di illustrare le manovre di contenimento della spesa già decisa e gli obiettivi da conse-guire. Ha garbatamente tentato di spacciare il tutto per una co-sa seria, ma non c’è riuscita».

Beretta ha attaccato dura-mente il sindaco Bonaldi e il suo assessore. Secondo i dati con-segnati, l’Irpef aumenterà del 60%. «Quello che mi preoccu-

pa» ha spiegato Beretta, «è l’au-mento indiscriminato secco e irragionevole ripartito su tutti i redditi. Chi ha di più deve dare di più. Invece cosi si rischia di mettere le mani p e s a n t e m e n t e nelle tasche delle famiglie e metter-le ulteriormente in ginocchio. Ci si dovrà privare an-che della pizza in famiglia. E rinun-ciare a beni pri-mari come un paio di scarpe». Le ipotesi sul piatto, per recu-perare i 4 milioni e 600 mila euro che mancano all’appello sono molte: oltre all’aumento dell’Ir-pef, c’è anche l ’aumento dell’Imu sulla seconda casa. Dallo 0,90 allo 0,98. E nessuna

abolizione dell’Imu sulla prima casa: anzi, lo studio di una nuo-va aliquota. E poi ancora: la Cosap sui passi carrai, ipotesi di più multe per far cassa e nu-

merosi tagli anche al terzo settore. A preoccupare di più il PDL però è l’irpef. Che rischia di mettere in gi-nocchio le fami-glie.

«Ogni giorno che passa, ed è

quasi passato un anno, ci si rende sempre più conto che questa giunta è inadatta ad af-frontare una situazione così dif-ficile» spiega Beretta. «Come faranno a giustificare ai propri elettori l’incoerenza tra le robo-anti promesse fatte e gli scar-

sissimi risultati finora ottenuti? Quel che è peggio è che saran-no costretti anche a spiegare alle famiglie, già in difficoltà, che dovranno fare ulteriori e pesanti sacrifici». Dal comune, però, fanno sapere che si tratta ancora di ipotesi. «Ma allora» spiega Beretta, «si convochi la Commissione quando è possi-bile mettere sul tavolo una pro-posta seria ed articolata, così che i commissari possano avere cognizione certa dello stato dell’arte e delle scelte politiche definite preventivamente dalla maggioranza. Non serve a nes-suno, tanto meno al decoro del-le istituzioni, questo inconclu-dente dilettantismo che non mette neppure noi nella condi-zione di essere costruttivi e pro-positivi».

L

CREMASabato 23 Marzo 2013

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Per pareggiare il bilancio di previ-sione del comune di Crema servono circa 4 milioni e 600 mila euro. E quindi ci sono una serie di costi che per il comune Cominciano a non essere più sostenibili. Uno su tutti, il museo civico. Al comune costa circa 400mila euro l’anno, ma il numero dei visitatori arriva a poche centinaia. Un costo significativo per un risultato modesto. Tanto è che, proprio dalla maggioranza in molti cominciano a valutare l’ipotesi di una revisione del contributo che il comune versa a questa struttura.

Ma anche sulle scuole qualcosa non torna. La scuola di musica del Folcioni, ad esempio. E’ vero che fa parte della Fondazione San Domeni-co, ma proprio grazie al contributo del comune, poco meno di tre anni fa vennero assunti i docenti. Il Fol-cioni che costa al comune circa 300mila euro l’anno. E anche in que-sto caso c’è chi si interroga: è giusto pagare questa elevata cifra per una scuola non dell’obbligo? Lo stesso discorso viene avanzato per la fon-dazione del teatro San Domenico: ci costa quasi 200mila euro l’anno. Molte domande sul Montessori, una scuola materna comunale di lusso che accoglie i bambini dai 3 ai 6 an-ni. Ogni bambino ha un “costo” di circa 800 euro al mese: 300 sono a carico delle famiglie, il resto li mette il comune.

Il capitolo impianti e società spor-tive. Il comune ha già tagliato su tutto. Ma non è bastato. La piscina di Crema e gran parte delle strutture sportive continuano ad essere un salasso per le casse comunali. Nel

2012 le entrate da affitti e tariffe di impianti sportivi sono state poco più di 182mila euro. Le uscite tra spese per personale, funzionamento e am-mortamenti sono state di oltre 1 mi-lione e 200 mila. La coperta comin-

cia ad essere davvero corta e i cre-maschi dovranno cominciare a fare i conti con la dura realtà. Per non par-lare del costo del tribunale che dovrebbe aggirarsi sui 350mila euro l'anno.

Non sarà facile per Dante Verdelli, avvocato classe 1975, sost i tu i re Agostino Alloni qua-le unico consigliere della l ista civica «Lavoro @ Impre-sa». Poco prima delle elezioni regio-nali dello scorso febbraio, Alloni pa-tron e capogruppo della civica, ha presentato le sue dimissioni aprendo cosi la strada all’in-gresso in consiglio comunale di Verdelli che alle elezioni amministrative dello scorso mag-gio è stato il primo dei non eletti con 53 voti. L’esordio per il giovane avvocato si è tenuto lo scorso 4 marzo nel corso del consiglio comu-nale ordinario. Un approccio costruttivo quello di Verdelli che ha come priorità continuare il lavoro di sostegno alla maggioranza iniziato da Agostino Alloni e che porta come cuore del proprio lavoro il tema delle attività produt-tive. Nel corso del suo intervento d’esordio Verdelli ha voluto ringraziare Alloni e ringrazia-re i colleghi del consiglio comunale. «Dal canto mio cercherò di contribuire ai lavori del consi-glio comunale come meglio potrò con tutto il mio impegno» ha detto Verdelli. «Ringrazio si-curamente Alloni per l’ottimo lavoro fatto fino ad oggi e che sono sicuro continuerà anche nel suo nuovo incarico di consigliere regionale per tutelare gli interessi di Crema e del suo territorio». (mbr)

12Toni allarmanti e allarmati del Pdl: il rischio è quello di mettere ulteriormente in ginocchio le famiglie

OSPEDALE: VISITE GRATUITE ALLE DONNE PER CONTROLLO OSSA

STUDENTI TEDESCHI NELLA SALA DEGLI OSTAGGI

Al Pdl ha risposto Luigi Galvano, presidente della commissione Bilancio, il qua-le ha precisato che compito della commissione è quello di «aprire il confronto tra le forze politiche, confrontarsi sulla situazione, prendere coscien-za delle difficoltà e trovare soluzioni per affrontarle. E co-sì è stato fatto. Sul piatto non sono state portate decisioni, ma ipotesi sulle quali confron-tarsi. Uno stile diverso forte-mente voluto dalla maggio-ranza, aperto al confronto, senza decisioni blindate».

Ha continuato Galvano: «I cittadini sanno bene che la situazione non è affatto sem-plice, e la volontà dell’ammi-nistrazione non è quella di “mettere la testa sotto la sab-bia” ma assumersi responsa-bilità per costruire un bilancio che in prospettiva possa es-sere forte ed avere le risorse necessarie non solo per ga-rantire i servizi al cittadino,

ma per migliorare la qualità della città. Risorse che ad oggi non ci sono, cosa che Beretta sa benissimo».

Galvano se la prende pro-prio con il consigliere del Pdl, ex assessore: «Ma non era lui che voleva alzare Irpef e Imu nell’ultimo anno di ammini-strazione Bruttomesso per poter garantire la manuten-zione della città? E’ stato poi lo stesso Beretta qualche mese fa a ipotizzare di ridurre gli oneri di urbanizzazione. Quel Beretta che questi oneri negli ultimi anni li ha aumen-tati pensando di fare cassa in un momento di crisi edilizia. Aumenti avvenuti anche sulle tariffe (piscina e parcheggi in primis) dei servizi della città. Il Pdl, in sede di discussione delle linee programmatiche, si era detto disponibile a ra-gionare nel merito ed affron-tare con serietà la fase del bilancio. Prendiamo atto che ha cambiato idea».

Queste spese sono diventate insostenibili

«Dovremo rinunciare anche a una pizza»

L’Azienda Ospedaliera di Crema ha aderito all’iniziativa promossa dall’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (ONDa) che ha deciso di dedicare il mese di aprile 2013 alla salute delle ossa. Per questo il 2 aprile, nell’am-bulatorio di Ortopedia (n. 206, 1° piano ambulatori) che terrà il dottor Stefano Lodigiani, dalle 14 alle 16, verran-no effettuate 10 visite gratuite per aiutare le donne a controllare la salute delle loro ossa. La visita è da preno-tare telefonando al numero 0373 280517.

La foto ricordo della vi-sita del Liceo di Bretten (Germania) in Sala degli Ostaggi del Comune a Crema insieme al Sindaco Stefania Bonaldi La scola-resca è in città nell’ambito dello scambio culturale tra l’Istituto tedesco e l’Istitu-to “Pacioli” di Crema.

IL PD, ALL'ATTACCO, RICORDA«Non era proprio Beretta che voleva alzare l'Irpef e l'Imu?»

«Se era un'ipotesi,allora abbiamo

discusso di cosa?»

Simone Beretta, Renato Ancorotti e Laura Zanibelli

INTERVISTA WELFAREDante Verdelliha sostituitoAgostino Alloni

Museo (400mila), Folcioni (300mila), teatro (200mila), sport (1 milione)...

Dante Verdelli

ECCOQUANTO

CI COSTANO

Nelle foto in senso orario: la piscina,

il Folcioni, l'istituto Montessori, il museo,

e il San Domenico

Page 13: Il Cremasco 230313

dalla redazione

e probabili beghe tra associazioni per acca-parrarsi o non farsi sfuggire gli iscritti. Con accuse talvolta prete-

stuose. Che, però, in questo ca-so, hanno provocato la rinuncia di 100mila euro messi a disposi-zione dei commercianti per la formazione di 180 dipendenti di 150 aziende circa del territorio. Queste risorse erano state riser-vate ai distretti del Commercio di Crema, Cremona e Terre Casala-sche (non c’entrano, quindi gli artigiani e gli industriali, con le loro rispettive associazioni di ca-tegoria, mai chiamate in causa) per essere utilizzate in progetti formativi funzionali a Expo 2015, con priorità al settore del turismo. I beneficiari: dipendenti, appren-disti, cassaintegrati, lavoratori in mobilità e collaboratori a proget-to, mentre I titolari delle aziende potevano partecipare come udi-tori. A organizzare i costi è stata chiamata Reindustria che ha pre-disposto il progetto con la solita disponibilità e professionalità.

Invece, i 100mila euro sono andati persi. Per sempre. In Italia

li userà qualcun altro. Non certa-mente cremonesi, cremaschi e casalaschi. Sono stati i Comuni delle tre città ad alzare “bandiera bianca”: Cremona ha comunica-to (di dover rinunciare a 55mila euro “essendo venuta meno l’in-dispensabile adesione unanime da parte delle associazioni di categoria»; lo stesso a Crema che ha comunicato (assessore al Commercio, Morena Saltini) di

aver dovuto buttare alle ortiche 26mila euro “per i chiari pareri ostativi di Confcommercio e Confesercenti»; Casalmaggiore, destinatario di 19mila euro, non ha formalizzato alcuna proposta di utilizzo delle risorse.

A comunicare la vicenda è sta-to un comunicato a firma di Ros-sella Spada, direttore del Fondo FormAzienda che ha stanziato i 100mila euro, e che si è detta

perplessa e incredula per la per-dita di questo non indifferente gruzzolo. Per capire come que-sto tesoretto si sia volatilizzato, bisogna sapere due particolari. Il primo: il Fondo FormAzienda è nato dalla volontà politica della Confederazione datoriale «Siste-ma Commercio e Impresa» e del-la Confederazione dei lavoratori «Confsal», è stato autorizzato dal ministero del Lavoro e delle Poli-

tiche Sociali nel 2008 a operare su tutto il territorio nazionale, ed è l’unico Fondo ad avere sede nel nord Italia, a Crema.

Il secondo particolare da tene-re presente: Asvicon Cremona è una delle 70 organizzazioni che rappresentano la parte datoriale della Confermazione «Sistema Commercio e Impresa», e quindi, del Fondo FormAzienda, che in provincia di Cremona lavora con

2.200 aziende che danno lavoro a 8mila dipendenti, mentre a li-vello nazionale le aziende son0 31mila con 150mila lavoratori. Non proprio noccioline. Ora lo scenario è completo: da una Asvicom Cremona che vuole portare avanti il progetto della formazione, Confcommercio e Confesercenti che si mettono di traverso perché, recita il loro do-cumento, «per seguire i corsi sa-rebbe stato necessario iscriversi a FormAzienda». E, anche se nessuno lo scrive, FormAzienda porta ad Asvicom Cremona.

La morale? C’è il sospetto che 100mila euro siano andati persi perché Asvicom rischiava di ru-bare la scena sul palcoscenico del commercio provinciale con la possibilità di poter attrarre nella propria sfera commercianti iscrit-ti oggi ad altre associazioni di categoria.

L Commercio, persi 100mila euroSconcerto e incredulità. Una storia che ha dell’incredibile. Risorse destinate alla formazione

Una volante, pattugliando la zona commer-ciale di Bagnolo, ha notato un'auto con targa straniera, parcheggiata vicina alla recinzione di un concessionario di auto. Quando i poliziotti si sono avvicinati, tre uomini sono saliti a bordo e hanno cercato di avviare il motore. La macchi-na è stata bloccata dalla volante che ha perqui-sito il veicolo a bordo del quale sono state tro-vate ruote e tergicristalli. L'immediata ricogni-zione nel cortile della concessionaria, ha con-sentito di appurare che tutto il materiale era stato asportato da alcune macchine parcheg-giate nel cortile. I tre bulgari - O.M. di 32 anni, G.K. di 27 e S.N. di 27 - residenti in provincia di Lodi, sono stati arrestati per furto aggravato.

Torna «Annunciare la fede attraverso l'arte» e fa tappa al sacrario del Quar-tierone. L'itinerario che il Centro cultu-rale diocesano «Gabriele Lucchi» pro-pone in ogni primavera si inaugura quest'anno domenica 24 marzo, la do-menica delle Palme, alle 21. Non a ca-so, il sacello riscoperto dal 2010 dall'en-te organizzatore è dominato dall'affre-sco della crocifissione.

Un'opera antica con una storia sug-gestiva. Quella stessa che Cesare Al-pini, tra i più apprezzati critici d'arte lo-cali, spiegherà ai presenti. Storia, dun-que, ma non solo. Anche musica, a commento dell'opera. Domenica sera interverrà il coro giovanile del Civico istituto musicale Folcioni, diretto da Beppe Costi e accompagnato all'orga-no Tamburini del sacrario da Marco Marasco: il repertorio sarà interamente dedicato alla Passione.

Dopo l'appuntamento di domenica, gli incontri proseguiranno mercoledì 17 aprile (chiesa di Santa Maria Stella, via Civerchi) e mercoledì 15 maggio (chie-sa di Santa Chiara, via omonima): filo conduttore della rassegna, scoprire al-cuni luoghi della fede (in sintonia con l'«Anno» ad essa dedicato dal Papa emerito Benedetto XVI) che la tradizio-ne cremasca definisce come “minori”. E che, sigillati da questa etichetta, spesso rimangono più in ombra di altri.

«Che “Strada” stiamo prendendo?” Si chiede, con un gioco di parole, il consi-gliere comunale del Pdl, Simone Beret-ta. L'allusione è alla presenza di Renato Strada alla riunione di lunedì 18 marzo, in palazzo comunale, tra il sindaco Ste-fania Bonaldi e alcuni rappresentanti delle società partecipate, tra cui: il presi-dente di Scrp, Corrado Bonoldi, l'ammi-nistratore unico di Scs Servizi locali, Gianfranco Ervin, il sindaco di Spino d'Adda, Paolo Riccaboni e quello di Romanengo, Marco Cavalli.

«A che titolo un privato cittadino, qual è Strada al momento, era presente a quella riunione con i vertici delle società partecipate dal Comune? Fossi stato a quella importante riunione avrei chiesto al sindaco di invitare il dott. Strada ad abbandonare l'incontro. Non certo per-ché ce l'abbia con lui, ma per il rispetto che si deve alle istituzioni e alla forma che le salvaguarda». Beretta si chiede se

Renato Strada fosse lì in rappresentanza del Pd o in qualità di ex presidente di Scs ma, a questo punto, perché non erano presenti anche l'attuale presidente di Scs Gestioni, Bruno Garatti, e l'ex presiden-te di Scrp, Pietro Bertesago, “artefici ultimi”, sottolinea Beretta, “di quella mi-riade di società che tanti, non sempre giustamente, considerano oggi scatole cinesi».

Il consigliere del Pdl si domanda pure se Dino Martinazzoli, del cda di Scrp, sia già in odore di avvicendamento, sosti-tuito, magari, dallo stesso Strada, «dopo le sperticate lodi di chi lo ha proposto, e non solo per il Cda di Scrp ma, illegittima-mente, anche per quello di Cremasca Servizi». Ma la questione principale, per Simone Beretta, rimane una: “Come mai un cittadino qualsiasi come Strada viene messo a conoscenza di cose che, prima di lui, dovrebbero conoscere altri certa-mente più titolati, istituzionalmente par-lando s'intende, e mi riferisco agli stessi gruppi di maggioranza, ai consiglieri co-munali tutti, e - perché no? - all'Ufficio per il Coordinamento e il Controllo delle società partecipate».

«Il sindaco di Crema» si è chiesto Be-retta - «si è già completamente dimenti-cata del regolamento - da me mai condi-viso - per la determinazione delle norme di comportamento e di rapporto tra il

Comune di Crema e le società partecipa-te, da lei caparbiamente voluto ma che continua naturalmente a disattendere? Non posso entrare nel merito dei temi trattati ma credo, vista la presenza di un cittadino qualsiasi a quella riunione, che il sindaco debba riferire immediatamente in Consiglio comunale, perché è solo così che si dà senso compiuto alla tanto pretesa rappresentanza democratica».

In merito, il consigliere Beretta si dice ormai stanco di tante parole espresse dai rappresentanti del centrosinistra sulla democrazia, intesa come confronto, “sal-vo poi razzolare male, commettendo er-rori pacchiani come questo, assoluta-mente scorretto nei confronti delle istitu-zioni». Il sindaco Bonaldi, però, non in-tende dare soddisfazione a Beretta: «Al momento non ho intenzione di rispondere su questo punto» replica. «Vorrei dedicar-mi, così come sto facendo, a questioni più serie e di sostanza». Gionata Agisti

Luoghi di fede “minori”:storia, e anche musica

Berlino Tazza (Asvicom), Claudio Pugnoli (Ascom), Ernesto Fervari (Confesercenti)

CremaSabato 23 Marzo 201313

Che ci faceva Renato Strada alla riunione sulle partecipate?

I carabinieri di Crema hanno seque-strato 24mila 300 euro, divisi in due mazzette da 50 e 100 euro, a un noto disoccupato 38enne di Boffalora d’Ad-da (Lodi). Il pregiudicato - Maurizio P. - è stato fermato alle 5 del mattino a Spino, proveniente da Milano, alla gui-da della Punto di altro pregiudicato. Considerati i precedenti penali e con-statato il suo nervosismo, i carabinieri l’hanno perquisito.

Nella tasca del giubbotto hanno trovato una busta contenente centina-ia di banconote di cui gli hanno chie-sto spiegazioni. Prima ha dichiarato di

aver venduto un appartamento a Vi-gliano; poi ha raccontato di aver otte-nuto il risarcimento di un incidente stradale, di cui non ha fornito alcun ri-scontro. A questo punto i carabinieri l’hanno condotto in caserma a Crema dove - acquisite informazioni sul suo conto e dell’assoluta mancanza di reddito, ritenuto che fosse lecito sup-porre che il danaro nelle sue disponibi-lità fosse provento di reato, gli hanno sequestrato i soldi che saranno versati sul libretto di deposito giudiziario a di-sposizione della procura della Repub-blica di Crema. L’autovettura sprovvi-

sta di assicurazione è stata sottoposta a sequestro amministrativo.

Sembra che l’ingente somma sia collegabile allo scippo denunciato ai carabinieri di Melzo, avvenuto il 3 feb-braio 2013 in via Kennedy di Liscate, ai danni di un’imprenditrice di 70 anni. La donna in bicicletta stava andando a casa del figlio, quando uno sconosciu-to in ciclomotore le ha sottratto la borsetta dal cestino, contenente oltre 125.000 euro, e documenti personali. Lo sconosciuto, dopo gli accertamenti svolti, risulta sia stato identificato in Maurizio P.

Teneva in tasca 24mila euro ma non ha spiegato perché

Pierpaolo Beluzzi

Renato Strada

furto neL concessionario: subito presi dai poLiziotti

Page 14: Il Cremasco 230313

di Gionata Agisti

e previsioni per il mer-cato del lavoro nel no-stro territorio non sono buone. Secondo Omar Cattaneo, della Fim-

Cisl, la situazione attuale, rispetto al dicembre del 2012, ha cono-sciuto addirittura un peggiora-mento. «In questi primi tre mesi dell'anno, sono state diverse le aziende che hanno chiesto la cas-sa in deroga, che tra l'altro sarà disponibile fino al prossimo 30 giugno, in base alle poche risorse della Regione, e diverse sono an-che le imprese che l'hanno richie-sta per la prima volta».

«Questo significa» avverte il sindacalista, «che le aziende han-no già utilizzato tutti gli ammortiz-zatori sociali previsti prima della cassa in deroga e che quelle pic-cole imprese che ancora se la cavavano, pur muovendosi già sul filo del rasoio, adesso hanno di-chiarato la loro difficoltà. Sta di fatto che, ad oggi, i fondi regiona-li per la cassa integrazione in de-roga, che sono già ridotti della metà, rispetto a quanto stanziato per il 2012, sono riusciti a coprire solo un terzo delle domande per-venute. Si tratta di un grosso pro-blema che, mi auguro, verrà af-frontato con la massima determi-nazione possibile. Dall'altra parte, ci sono piccole aziende che, dopo aver già fatto ricorso allo stru-mento della cassa, decidono di passare alla riduzione del perso-nale. Nello stesso tempo, le im-prese medio-grandi non danno segnali di ripresa».

Uno scenario per nulla positi-vo, che non lascia intravedere granché, anche a causa della confusa situazione politico-istitu-zionale. «A mio parere» continua Omar Cattaneo, «in prospettiva occorrono due azioni: riscoprire il valore dei distretti, individuando piccole e medie imprese omoge-nee per settore di attività e con-centrare su queste gli investimen-ti necessari, per abbattere i loro costi e consentirle di essere com-petitive sul mercato estero, per-ché quello interno è ormai com-pletamente fermo. È poi impor-tante che si crei un percorso di formazione, che però sia mirato alle vere esigenze delle imprese, per dare più possibilità ai lavora-tori di rientrare nel mercato dopo

una debita riqualificazione».Quindi? «È quindi opportuno

cominciare a ragionare su un di-verso incentivo all'esodo, caratte-rizzato, appunto, dalla possibilità

di una seria formazione del lavo-ratore, accompagnata da una do-te, in aggiunta a quella già previ-sta dalla Regione. In questo mo-do, si possono invogliare mag-

giormente le aziende a superare lo strumento della somministra-zione, che oggi va per la maggio-re». Tutto, comunque, secondo il sindacalista, fa pensare che, an-che se si mettesse in moto il risa-namento dell'economia, la ripresa non avverrà prima del 2015 e sen-za che si torni ai livelli precedenti la crisi.

«Non basta intervenire sui con-tratti, bisogna agire anche sul ver-sante della detassazione sui lavo-ratori, per redistribuire meglio e in modo più equo il reddito. Ad ogni modo, per quanto riguarda la contrattazione, deve essere favo-rita quella di tipo territoriale, per-ché, ferma restando l'importanza fondamentale della contrattazio-ne nazionale, si deve tener conto delle esigenze specifiche di un determinato territorio».

LAllarme: dopo la cassa, si licenziaDetassazione e contratti territoriali: le ricette Cisl per la ripresa delle aziende

CremaSabato 23 Marzo 201314

Un inizio della Settimana Santa con la preghiera della sera. Animata dal Collegium vo-cale di Crema diret-to da Giampiero In-nocente, con la presenza dei con-fratelli del SS. Sacramento in servizio presso la parrocchia dei Sab-bioni. Il Centro culturale diocesano Lucchi e la basilica di Santa Ma-ria della Croce propongono i «Primi vespri» della Domenica delle palme: l'appuntamento è nella chiesa bramantesca sabato 23 marzo, alle 17. Polifonia e canto gregoriano si intervalleranno agli interventi di tutta l'assemblea. L'iniziativa si colloca nell'ambito della tradizio-nale fiera di Santa Maria, che la parrocchia sta orientando quale prezioso strumento per valorizzare la basilica.

Sabato e domenica, novità assoluta

Nei giorni di sabato 23 e do-menica 24 marzo 2013, in occa-sione della XXI Giornata Fai di Primavera, oltre all’apertura stra-ordinaria di Palazzo Terni de’ Gregorj a Crema: un evento ec-cezionale per la città. Il palazzo segna il passaggio dal gusto sei-centesco a quello barocchetto del Settecento: si caratterizza per la mole imponente in cotto a vista di gusto lombardo e per la ricchezza delle decorazioni. L’edificio ha una struttura com-plessa: due ali, rivolte verso la piazzetta Winifred Terni de’ Gre-gorj, sono collegate da un corpo arretrato e formano una corte, chiusa da un’alta muraglia con quattro statue di elegante fattu-ra. Quasi la metà del corpo di fondo e l’intero braccio nord del palazzo sono incompiuti; questa parte è molto suggestiva; le fine-stre aperte sul cielo danno un senso di rovina antica.

Sarà possibile visitare le quat-tro splendide sale recentemente restaurate al piano rialzato dell’ala più antica, decorate e affrescate, con soffitti “a passa sotto”. La prima e la seconda sala presentano soffitti a casset-toni con tavolette lignee con de-corazioni e figure della seconda metà del Quattrocento; nella quarta sala si potrà ammirare la sontuosa alcova dei coniugi

Bondenti. Il percorso di visita comprenderà la Biblioteca e la Cappella gentilizia. Gli orari di apertura del Palazzo per entram-be le giornate: dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 17.30; il tempo previsto per l’intero percorso è di circa quaranta minuti.

È consigliata la prenotazione on-line su www.faiprenotazioni.it, o via e-mail a [email protected] o telefonando al numero 348 7434207. Prima della visita è necessario regi-strarsi al Banco FAI in piazzetta Terni de’ Gregorj almeno 15 mi-nuti prima dell’orario prenotato e ritirare il contrassegno che con-sente di accedere al Palazzo.

La «Casa cremasca» e la sala «Pietro da Cemmo», presso il Museo Civico di Crema, grazie alla collaborazione de «I volonta-ri del Touring Club Italiano per il Patrimonio Culturale», sezione di Crema, e il Museo Civico sa-ranno aperti al pubblico dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.30.

Inoltre, in collaborazione con «Gli Amici del Museo» e «Insula Fulcheria», sono previste nella sola giornata di domenica 24 marzo, al mattino, la visita gui-data dall’architetto Elda Zucchi del Museo Civico, nel pomerig-gio, la visita guidata da Don Giu-seppe Degli Agosti alla sala «Pietro da Cemmo».

La visita a palazzo Terni

koch di bagnolo: dopo il Sereno, ora e' tempeSta Sindacale(G.A.) Lo sciopero a oltranza da parte degli

operai della Koch di Bagnolo Cremasco era stato interrotto lo scorso 22 febbraio, dopo sei giorni in piedi, davanti ai cancelli della fabbrica, per protestare contro le misure imposte dall’azienda per recuperare competitività sui mercati. In se-guito a un incontro tra i sindacati e i dirigenti della multinazionale, che era sembrato foriero di buone notizie per i 152 dipendenti coinvolti, la protesta era appunto rientrata. Invece, il succes-sivo 12 marzo, una nuova proposta da parte dei vertici della Koch in merito alla flessibilità degli orari di lavoro ha irrigidito le parti.

L’azienda, infatti, chiede almeno 26 settimane l’anno di flessibilità, con 8 ore effettive di lavoro, tranne il sabato da 7 ore e mezza. La contropro-posta dei sindacati, come ci spiega il sindacali-sta Massimiliano Bosio, della Fiom, è invece di 20 settimane flessibili l’anno, non una di più, con un sabato di sei ore. «Vista la posizione rigida, assunta dai vertici della Koch, abbiamo deciso di sospendere gli incontri. Il 15 marzo, abbiamo in-detto un’assemblea con i lavoratori e il messag-gio che ne è emerso è stato chiaro: i dipendenti vogliono che la nostra posizione rimanga stabile, dal momento che ci siamo già dimostrati abba-stanza disponibili. Se l’azienda non farà alcuno sforzo per venirci incontro, romperemo il tavolo delle trattative. Al momento, siamo ancora in at-tesa di una risposta dalla Koch».

Quest’ultima intende ripetere, per i prossimi 15 mesi, le misure straordinarie che erano già state messe in campo per tutto lo scorso anno, compresa la cassa integrazione straordinaria a rotazione, ma i dipendenti non si fidano più. Co-me dicono i sindacati: la cassa straordinaria è stata gestita in modo del tutto unilaterale, mentre rotazione e flessibilità sono state caratterizzate dalla discrezionalità dell’azienda. Tutto questo

ha comportato sacrifici per i dipendenti, che hanno conosciuto una perdita di 300 euro in bu-sta paga e hanno maturato la sensazione che l’azienda penalizzasse alcuni di loro.

È proprio quest’ultimo aspetto ad aver com-portato un malcontento sul luogo di lavoro. Nem-meno sul piano della mobilità volontaria e incen-tivata per 40 persone c’è ancora un punto di in-contro. Ogni apertura dei sindacati in questo ambito dipenderà proprio dall’accordo sui punti di cui sopra. «Siamo disposti ad accettare il rin-novo della cassa straordinaria» dichiara Omar Cattaneo, della Fim, «purché questa volta sia condivisa e regolamentata, mentre la mobilità deve avere un incentivo più alto ed essere effet-tivamente volontaria, senza veti di alcun tipo da parte dell’azienda, al contrario di quanto succes-so nel corso del 2012».

Resta il fatto che i soci americani dell’azienda non sono più intenzionati a investire nel sito di Bagnolo ma intendono mantenere in paese solo la produzione ad alto valore aggiunto, tagliando invece il resto, non sufficientemente remunerati-vo, quindi: saldature, filaggio tubi e finiture, che verrebbero esternalizzate.

Medie Vailati, terza C: scoprire le stelle con un telescopioLunedì 25 marzo, la classe 3° C della

media Vailati, apre la sua porta all'Associa-zione Cibook: il presidente, professor Ales-sandro Poli, e l'amministratore Daniele Va-

rotto, presenteranno ai ragazzi ASTRONO-MICA-MENTE, tratto dal loro progetto di CULTURAL-MENTE, progetti nati per essere proposti ai ragazzi, famiglie e scuole. Porte-

ranno i ragazzi a scoprire il mondo stellare tra video e la loro esperienza con il naso all'insu davanti a un telescopio o solamente con un binocolo.

evento nella basilica di Santa mariaSabato, Vespri “solenni”

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La Caritas di Crema, in collaborazione con l’ufficio di Pastorale giovanile e degli oratori, è già al lavoro in vista dei campi estivi che anche quest’anno, per il decimo anno di fila, offriranno ai ragazzi e alle ragazze del Crema-sco l’opportunità di dedicare parte delle loro vacanze estive per svolgere attività di volonta-riato. Nelle ultime settimane i volontari che hanno già vissuto l’esperienza dei campi sono andati a portare la loro testimonianza nelle classi quarte e quinte di tutti gli istituti scola-stici superiori di Crema, presentando il pro-getto «Giovani on the road… quando il mondo è la tua casa», con lo scopo di sensibilizzare gli studenti alle attività di volontariato.

Dopo le esperienze in Montenegro e Koso-vo, la meta di quest’anno, per il quinto anno consecutivo, sarà ancora l’Albania (in partico-lare la città di Scutari e il piccolo paese di Bajze) il luogo in cui si svolgeranno due campi di animazione e un campo presso un centro per disabili, grazie alla collaborazione della Caritas locale e dei frati che ci ospiteranno presso le loro strutture.

Quest’anno, oltre a confermare le tre op-portunità sopra descritte, sarà anche offerta la possibilità di svolgere le attività con i bambini della città di Locri, in provincia di Reggio Ca-labria. Per informazioni: telefono 0373-286175, mail: [email protected]

Caritas: vacanze estive in Albania e Calabria per «giovani on the road»

Crema Sabato 23 Marzo 201315

I carabinieri di Pandino hanno controllato un auto-bus intestato a una ditta del luogo: nei pressi erano stati segnalati movimenti sospetti. Il veicolo era cari-co ed aperto. Sentito, il proprietario dichiarava il veicolo che era stato no-leggiato a un giovane di Cassano che lo aveva caricato proprio perché doveva partire per l’Albania, caricando i pas-seggeri lungo la strada, soprattutto nella zona di Verona. La merce accantonata (soprattutto computer e coppe) incurio-siva i carabinieri. Una chiamata ai carabinieri di Villafranca ne faceva scoprire la provenienza furtiva. Mentre i carabinie-ri dal Veneto raggiungevano Pandino, i due autisti sono stati bloccati all’uscita dalla loro abitazione in Cassano d’Adda. Entrambi sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria in quanto gravemente indiziati dei furti e sono stati tradotti alla casa circondariale di Cremona.

obbl igo di montare pneumatici invernali o di portare a bordo catene da neve sarà valido fino al prossimo 31 marzo.

Come sottolinea un esperto del settore, Saverio Tarenzi, della Promet s.r.l. di Ombriano, se l’ob-bligo legale decade a fine mese, il senso pratico suggerisce però una scadenza più lunga. «Da quel-la data in poi, si può fare a meno di montare pneumatici da neve, ma bisogna tenere conto che que-sto tipo di gomma dà il meglio di sé dai 7 gradi in giù. Visto che le temperature potrebbero restare abbastanza basse, anche per il prossimo mese, il mio consiglio è di aspettare a levare le gomme invernali. È importare ricordare che, nel caso di viaggi in autostra-da, l’obbligo delle gomme inver-nali dura fino al 15 aprile».

C’è qualche rischio a monta-re pneumatici estivi nel caso di un aprile freddo e piovoso?

«No, al pneumatico in sé non succederebbe niente ma le sue prestazioni non sarebbero ottima-li: si allungherebbe lo spazio di frenata e la stabilità nelle curve

risulterebbe ridotta. Ne risentireb-be la sicurezza in genere. Dipen-de tutto da come sarà il clima, da cosa le temperature consentiran-no di fare».

Quali sono le precauzioni da adot tare , per conservare al meglio gli pneu-matici invernali una volta smon-tati? «

Ci sono due alternative: nor-malmente, ogni gommista offre ai suoi clienti la possibilità di depo-sitare gli pneumatici nel proprio

magazzino, che garantisce le condizioni di conservazione mi-gliori. Altrimenti, se si decide di tenerle a casa, le precauzioni ri-

chiedono di evitare il contatto diretto con la luce solare, per non rovinare la mescola di questo tipo di gomme».

«È anche richie-sto» continua Sa-verio Tarenzi, «che

le temperature non superino i 50 gradi, ma questo è praticamente impossibile. Piuttosto, è impor-tante evitare i luoghi umidi e quin-

di gli ambienti come le cantine e, in genere, ogni posto con pavi-menti bagnati. Inoltre, attenzione a come vengono posizionati gli pneumatici: l’ideale è che tutte e quattro le gomme vengano siste-mate verticalmente, in modo che non rimangano schiacciate per sei mesi, in quanto potrebbero deformarsi. Nel caso non si possa fare a meno di impilarle, è bene evitare che vengano gravate da ulteriori pesi».

Altri suggerimenti? «In certi casi, si verifica anche il

caso contrario di chi decide di montare pneumatici invernali an-che durante la stagione calda, per motivi economici o perché vuole usurare le gomme prima di cam-biarle. In queste circostanze, oc-corre però verificare, mediante la carta di circolazione dell’auto, che l’indice di velocità della gom-ma montata sia omologato a quello indicato nel libretto. Altri-menti, si può incorrere in sanzioni da parte delle forze dell’ordine. Il rischio, infatti, è che una gomma invernale non sia tarata per soste-nere la velocità che può raggiun-gere la propria vettura».

L’

L’obbligo scade il 31 marzo, ma non è il caso di montare quelle estive così presto Agostino Alloni, consigliere regionale

Gomme, sostituire le invernali?Congelare l’erogazione del premio

di produttività dei direttori generali delle aziende ospedaliere, delle Asl e delle Areu regionali sotto inchiesta dalla magistratura per presunti epi-sodi di corruzione connessi ad ap-palti e forniture ospedaliere lombar-de. Questa è la richiesta che il consi-gliere regionale del PD Agostino Al-loni ha posto, attraverso una lettera inviata questa mattina, al presidente della giunta, Roberto Maroni.

«Ho chiesto a Maroni» spiega Alloni, «se non ritenga op-portuno attendere gli esiti del lavoro della magistratura prima di assegnare i premi di produttività ai direttori generali inda-gati, premi che in alcuni casi arrivano anche a 30mila euro. Tra questi vi è ad esempio il direttore generale dell’ospedale di Cremona, Simona Mariani, attualmente indagata per cor-ruzione e turbativa d’asta nell’inchiesta della direzione inve-stigativa Antimafia di Milano, alla quale sono assegnati 28.914,35 euro. Credo sia giusto aspettare la conclusione delle indagini nel rispetto dei cittadini e per salvaguardare la credibilità dell’istituzione regionale».

Pullman bloccato: vicinoc’era la merce rubata

Sanità: «Premi congelati a direttori sotto inchiesta»

Agostino Alloni

Lo spiega l’esperto, Saverio Tarenzi. Che

offre altri consigli

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Pagine a cura di Laura Bosio

orna anche quest'anno - nelle giornate del 23, 24 e 25 marzo - la tradizio-nale fiera di Santa Maria della Croce, appunta-

mento che da oltre 400 anni rap-presenta la prima manifestazione di rilievo dell'anno. Lungo Via Batta-glio e nel vicino parco comunale vengono allestiti i carrozzoni del luna park, mentre sulla pista ciclo-pedonale di Viale di Santa Maria della Croce prendono posto le nu-merose bancarelle ambulanti.Quest'anno la Fiera si articola su tre ordini di avvenimenti. Ci sono le bancarelle, un centinaio circa, per le più disparate esigenze di shop-ping: dai più tradizionali banchi di dolciumi all'enogastronomia, dall'abbigliamento all'oggettistica da regalo, e via di seguito. C'è poi il luna park, che comprende ben 34 attrazioni, per lo svago di grandi e bambini.Ci sono infine le attività di contor-no, organizzate dalla parrocchia: in primis una mostra fotografica sulla storia della Basilica di Santa Maria della Croce, che nacque intorno al 1.500 per celebrare un miracolo. Sempre in parrocchia, per promuo-vere l'aggregazione, verrà organiz-zata un'attività ricreativa basata sulla pesca delle trote, attraverso l'allestimento di un'apposita vasca.Restando in tema di pesca, infine, non mancherà uno spazio dedicato alla tradizionale pesca di benefi-cenza, con tanti ricchi premi in pa-lio. Se oggi la Fiera rappresenta un momento di shopping, aggregazio-ne e divertimento, è anche un'op-portunità commerciale che, in un momento di crisi come quello che si sta attraversando, può portare nuova linfa all'economia del territo-rio. Del resto molto simili furono i presupposti per i quali tale manife-stazione ebbe origine: anche

all'epoca, infatti, si parlava di "ca-renze di denaro". Tanto che il 3 di-cembre 1664 i provveditori della Città di Crema scrissero al Doge di Venezia constatando che vi era "penuria di denaro" e si manifesta-va, quindi, la necessità di allestire un "mercato libero" da tenersi nel Comune di Santa Maria della Croce (fino al XX secolo entità ammini-

strativa autonoma) attorno al san-tuario rinascimentale.Una simile manifestazione, favorita dalla presenza di un pregevole luo-go di culto, avrebbe attirato, se-condo gli amministratori cittadini, anche «genti di stati esteri» che avrebbero acquistato o venduto li-ni, tele, "robbe" e animali.Il Doge Domenico Contarini conce-

deva l'allestimento del mercato al fine di ottenere «qualche sollievo nello spaccio dei lini» e «con au-gmento delle pubbliche rendite».Sembra che la prima edizione fu allestita nel 1666 e a lungo l'attività di compravendita di tessuti fu la principale attività commerciale.

LA TRADIZIONE DEI FAMÈIPer molto tempo la fiera fu punto

di riferimento per lo svolgimento un'usanza delle popolazioni conta-dine: sul piazzale del santuario ve-nivano portati i giovani della zona, e i loro genitori stipulavano contrat-ti con padroni e proprietari terrieri oppure con dei mediatori. Questi ragazzini finivano così a servizio di chi li aveva assoldati.

Questi giovani, detti popolar-mente "i famèi", rimanevano fuori casa fino al 10 novembre, giorno di chiusura dell'annata agricola. Vista con gli occhi dell'epoca, questa usanza era un modo per dare sol-lievo alle famiglie più numerose e povere, che si trovavano per qual-che mese con una bocca in meno da sfamare; e d'altronde, nella maggior parte dei casi i famèi veni-vano trattati con stima ed affetto dai loro "padroni".

T

Fiera di Santa Maria

A Santa Maria della Croce è tempo di Fiera

Santa Maria della Croce è un quartiere di Crema, po-sto a nord del centro storico. Prende nome dall'omonimo santuario rinascimentale, attorno al quale si è sviluppato il nucleo abitato. Il centro abitato di Santa Maria della Croce, sulla strada per Bergamo, si sviluppò intorno all'omonimo santuario, posto alcuni chilometri a nord della città. Costituiva il centro di un territorio comunale autonomo. In età napoleonica (1810-16) Santa Maria del-la Croce fu frazione della città di Crema, recuperando l'autonomia con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto. Al momento dell'Unità d'Italia (1861) contava 920 abitanti.

Nel 1928 Santa Maria della Croce fu aggregata defini-tivamente alla città di Crema. Le vicende di Santa Maria della Croce sono strettamente legate al santuario. Nel 1494 l'edificio fu dichiarato chiesa sussidiaria dell'Ospe-dale Maggiore di Crema, ma nel 1585 fu aggregato all'eri-genda parrocchia di Pianengo. Tra il 1684 ed il 1810 il santuario fu retto dall'ordine dei Carmelitani Scalzi, quin-di, dopo le soppressioni napoleoniche, la chiesa tornò di nuovo sotto la giurisdizione di Pianengo. Infine, nel 1828 monsignor Tommaso Ronna istituì la parrocchia di Santa Maria della Croce che divenne attiva due anni dopo. Gli abitanti di Santa Maria della Croce hanno un sopranno-me: làa bulète (letteralmente: lava mutande sporche di bisogni fisiologici, naturalmente nella traduzione si perde l'ironia e l'arguzie del dialetto). Deriva dall'attività preva-lente esercitata un tempo nel paese, quello dei lavandai, insediati prevalentemente lungo via Mulini sfruttando le acque delle rogge Morgola e Senazza.

Un quartiere sorto intorno alla chiesa

Sabato 23 Marzo 201316

Appuntamento a Crema il 23, 24 e 25 marzo presso l’omonimo santuario

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osta a circa un chilometro dal centro storico di Crema, lungo la strada che conduce a Bergamo, la basilica di Santa Maria della Croce è

uno dei punti più rappresentativi del-la città, soprattutto grazie alla storia delle origini del culto su cui si fonda. Tutto ebbe inizio il 13 febbraio 1489, quando Caterina degli Uberti, espo-nente di una famiglia benestante di Crema, prese in sposo Bartolomeo Pederbelli - detto il Contaglio - pre-giudicato bergamasco bandito dalla sua provincia e giunto da tempo a Crema, ovviamente tacendo la sua condizione di fuggiasco.

Non si trattò di un'unione sempli-ce, e nell'anno che seguì i rapporti tra i due furono tutt'altro che semplici, come narrano le cronache dell'epo-ca, mettendo in risalto le contrappo-sizioni tra il Contaglio e i familiari di Caterina per questioni di pagamento della dote.

Il 3 aprile 1490 il pregiudicatgo convinse Caterina a seguirlo per tor-nare dai propri familiari, nel bergama-sco. Si trattava però di un inganno: una volta giunti un miglio fuori da Cre-ma, infatti, egli deviò dalla strada per Bergamo (l'odierna via Mulini) giun-gendo all'interno del bosco detto del Novelletto. Qui il Contaglio infierì sul-la donna colpendola con la spada in maniera violenta e grave in diversi punti del corpo, ferendola così grave-mente fino ad amputarle una mano.

Quindi si diede alla fuga, riuscendo a far perdere le sue tracce: di lui non si seppe più nulla.

La donna, agonizzante, chiese aiu-to alla Madonna affinché le venissero impartiti i Sacramenti prima di morire. Apparve allora una donna vestita po-veramente la quale, secondo quanto si racconta, le avrebbe detto «sono colei che hai chiamato». Le emorragie di colpo si fermarono e la donna tra-sportò Caterina presso una vicina casa di contadini che le prestarono le prime cure. Poiché era ormai sera e le porte della città erano chiuse, solo alla mattina Caterina poté essere tra-sportata a Crema.

Qui venne visitata da un medico e interrogata da un Giudice del Malefi-cio (magistrato veneto), quindi il prete Filippo della parrocchia di San Bene-detto le diede i Santi Sacramenti: so-lo a questo punto le emorragie ripre-sero e Caterina esalò l'ultimo respiro. Presso il luogo del delitto fu posta una piccola croce in legno.

Ma i miracoli non si fermarono con questo episodio. Un mese dopo, il 3 maggio, giorno dell'esaltazione della Santa Croce, un ragazzino di nome Francesco Marazzi, afflitto da gravi problemi ad un piede, che non gli per-mettevano di reggersi in piedi auto-nomamente, fu condotto al Novellet-

to. Dopo le preghiere il ragazzo ripre-se a camminare: fu il primo miracolo che richiamò una folla. Secondo le cronache del tempo, in quello stesso giorno si verificarono una quarantina di guarigioni miracolose.

Il giorno successivo, 4 maggio, una solenne processione venne alle-stita verso il Novelletto presso il qua-le fu costruito un piccolo altare sul quale venne collocato il rilievo della Madonna con il Bambino, dono del milanese Gianfranco Cotta. Il 5 mag-gio furono in molti a veder riversare lacrime dall'effigie e in quel giorno si registrarono circa ottanta guarigioni inspiegabili. Sempre il 5 maggio il Consiglio della città decretò la co-struzione di un edificio nel luogo dell'apparizione. Le cronache riporta-no altri miracoli il 18 maggio e il 2 giugno. Il podestà veneto di Crema era quell'anno Nicolò Priuli: scettico sui fatti del Novelletto, stante la cari-ca che ricopriva temeva problemi di ordine pubblico. Volle così verificare la situazione personalmente, e il 18 giugno si fece condurre presso l'alta-re e assistette in prima persona al prodigio del cerchio luminoso: attor-no al sole apparve un cerchio iridato che parve cadere verso la terra per tre volte. Di seguito lo stesso podestà fu uno dei principali sostenitori della co-struzione del santuario.

PApparizioni e miracoli inspiegabili

A progettare il santuario venne chia-mato l'architetto lodigiano Giovanni Bat-tagio, allievo del Bramante. Attorno al 1500 il Battagio ruppe i rapporti con i fabbriceri e la prosecuzione della fabbri-ca venne affidata a Giovanni Montanaro.

Nel 1514 Crema era sotto assedio del-le truppe sforzesche: la difesa della città fu affidata a Renzo da Ceri, il quale fece spianare tutto ciò che stava attorno alla città eccetto il santuario in avanzato sta-to costruttivo trasformando la chiesa in fortino. Le vicende belliche e un'epide-mia di peste rallentarono la prosecuzione dei lavori: le prime decorazioni interne vennero avviate verso il 1541.

Nel 1585 il santuario fu affidato alla parrocchia di Pianengo. Nell'anno 1593 il podestà veneto Nicola Vendramin fece costruire una nuova strada di collega-mento tra Porta Serio e il santuario: fu a lungo nota come strada Vendramina e venne ulteriormente allargata e quindi alberata nel 1810. Nel 1694 il santuario fu affidato all'ordine dei Carmelitani Scalzi i quali pochi anni dopo (1706) iniziarono la costruzione dell'imponente convento. Nel 1710 aggiunsero anche il campanile. I Carmelitani tuttavia non vi rimasero a lungo: nel 1810 dovettero abbandonare Crema a seguito delle soppressioni na-poleoniche. Nell'anno 1828 il vescovo di Crema monsignor Tommaso Ronna de-cretò l'istituzione della parrocchia di San-ta Maria della Croce: il primo sacerdote fu don Agostino Cremonesi il quale prese possesso della parrocchia il 2 maggio 1830. Con bolla pontificia datata 18 apri-le 1958 papa Pio XII concedeva al san-tuario l'appellativo di basilica minore. Nel 1990, in occasione del cinquecentesimo anniversario dall'apparizione, l'edificio fu dotato di nuovi portali in bronzo opera dello scultore Mario Toffetti. Il 20 giugno 1992 la basilica ricevette l'illustre visita di papa Giovanni Paolo II il quale si fermò a pregare nello scurolo prima di proseguire la visita alla città.

Il progettofu redatto

dal BattaglIo

22

Ecco perché venne realizzata la basilica di Santa Maria della Croce

17Fiera di Santa Maria Sabato 23 Marzo 2013

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a domenica di Pasqua e il lunedì dell'Angelo, nel comune cremasco di Izano, saranno animati dal tradizionale appun-tamento con la Fiera

della Pallavicina. L'edizione 2013 della manifestazione, conferma l’ampliamento dell’area mercato lungo un tratto della via Crema, po-nendo così il Santuario Pallavicino in zona centrale rispetto al passag-gio dei visitatori. Parte della via Ro-ma è riservata ad hobbisti ed arti-giani, che avranno a disposizione aree ridotte della sede stradale.

Oltre ai tradizionali banchetti merceologici, non mancheranno quelli delle associazioni di volonta-riato, per la promozione delle pro-prie attività solidaristiche. Non mancherà neppure il "Mercatino dei Profumi e Sapori", collocato come sempre all’interno del Parco della Vallée de l’Hien. Numerose sono le iniziative che fanno da con-torno alle due giornate. A partire dall'irrinunciabile pesca di benefi-cenza, organizzata dalla parrocchia presso il Santuario, raccoglierà fondi per le proprie attività. Appun-tamento anche un’esposizione di oggetti sacri dal titolo “Sagrestie aperte”.

Spazio anche al tradizionale par-co dei divertimenti, con attrazioni adatte a ogni fascia d'età. Torna anche quest'anno l’associazione Exodus di Lonato, che metterà a disposizione alcuni cavalli per i bambini che vorranno provare l’emozione del battesimo della sel-la, in un'emozionante ma sicura cavalcata.

Il gruppo “Same” di Izano sarà invece presente presso il Parco Val-lée de l’Hien, dalle ore 8 alle 20, con un’esposizione di trattori di pro-prietà di agricoltori izanesi e non.

Domenica alle ore 16, presso Vil-la Severgnini verrà firmato il patto di amicizia tra il Comune di Izano e il Comune di Camerano (Ancona).

A seguire si svolgerà la premia-

zione del concorso “Crea il logo della Fiera”, il cui vincitore riceverà in premio un tablet. Inoltre la sua idea verrà utilizzata in tutti i mezzi di comunicazione che caratterizze-ranno l’evento (manifesti, lettere di

invito, cartellonistica, sito internet). Verrà inoltre premiato il vincitore del corso/concorso di fotografia orga-nizzato dalla Biblioteca Comunale.

La domenica si chiuderà in bel-lezza con uno strabiliante spetta-

colo pirotecnico, a partire dalle 21.30.

Lunedì aAlle 15, presso “Villa Se-vergnini”, si terrà la premiazione del 33° Concorso di Poesia Dialettale, vinto dal poeta izanese Fabio Sta-bilini, con la composizione: “La Campanina da San Roc”.

Alle ore 17 invece, sempre alla villa, si terrà la premiazione della 8ª edizione del Concorso d’Arte. Le opere partecipanti rimarranno esposte nei due giorni della Fiera con i seguenti orari: domenica dal-le ore 10 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 19. Lunedì dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 14 alle ore 18.30.

Numerose sono poi le esposizio-ni che sarà possibile visitare nei giorni della fiera, tra cui: le icone dell’artista Pasquale Raimondi; le opere dell’artista Tiziano Fusar Po-li; le opere di Gianfranco Bertoletti.

L

Fiera della Pallavicina

Pasqua e Pasquetta in festa a Izano

Izano appare come un borgo compatto lungo una strada centrale che ne costituisce l'ossatura. Nonostan-te il territorio comunale sia situato ad oriente del corso del Serio, la vicinanza a Crema ha da sempre determi-nato il destino del paese, anche se talvolta non è stato senza peso l'intervento di altre città. L'antichità di Izano è testimoniata da documenti dell'età medioevale: sotto la forma "Giosano" la sua esistenza è già attestata alla fine del X secolo e poco più tardi col nome di "Zosano".

Il monumento più illustre di Izano, situato poco all'esterno dell'abitato, alla fine di un viale alberato, sul-la strada verso Crema, à il Santuario della Pallavicina. Si tratta di un luogo di antica devozione, che conserva tuttora il fascino dei piccoli santuari di campagna; ogni anno vi si svolge una fiera primaverile alla quale parte-cipano devoti provenenti da ogni località del Cremasco. Dell'origine dell'edificio poco conosciamo, anche per-ché non ci è giunta notizia dell'anno nel quale si sareb-be verificata la miracolosa apparizione della Madonna ad una fanciulla del luogo, fatto che dette origine all'ere-zione di una cappella. Esso risale comunque ai tempi antichi, per lo meno al XV secolo, datazione desunta da un affresco che reca inciso l'anno 1444. Di una chiesa edificata sul luogo della primitiva costruzione si parla solo a partire dal 1578, in occasione di una visita pasto-rale. A quel tempo la sua struttura doveva essere ormai organizzata secondo le linee essenziali che sono tutt'og-gi visibili, malgrado le aggiunte più tarde: un piccolo santuario ad una sola navata, terminante in una profon-da abside completamente decorata con affreschi di scuola cremonese. I secoli successivi videro un pro-gressivo arricchimento architettonico e decorativo, che ricoprì di una veste barocca l'interno; ad una cappella laterale sorta nel punto dell'apparizione ne furono ag-giunte, fra la fine del Seicento e i primi del Settecento, altre due, notevoli per ricchezza di pitture e di stucchi, mentre fu attuato solo in seguito, nel 1910, il completa-mento del lato destro, sfondato simmetricamente al fianco sinistro ed animato da una nuova facciata che che dà sul piazzale antistante.

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inaSabato 23 Marzo 201318

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CASALMAGGIORESabato 23 Marzo 201320 [email protected]

di Giovanni Gardani

entro Commerciale Padano oppure Orientale? Il dubbio sovviene dopo gli ultimi avvenimenti e anche le statistiche parlano chiaro: in un complesso che ospita 22 negozi

funzionanti (sarebbero 27 spazi, ma cinque so-no tuttora chiusi da mesi), quattro provengono dalla Cina, dunque quasi un quinto.

In principio fu il Panda, il primo market store nel comune casalese, che si piazzò proprio in esterna ma a pochi metri dal centro commer-ciale. Da lì in poi l’economia ha cambiato pa-drone e, con il proliferare di attività a basso costo ed alta resa (un must per la Cina) in tutto il suolo italiano, anche Casalmaggiore non ha fatto eccezione. Ad oggi sono quattro, come detto, i negozi con gli occhi a mandorla. Il Pan-da è escluso dal conteggio, trovandosi al di fuori della struttura, ma possiamo contare il Nihao, che inizialmente aveva acquistato un solo spazio e ora ha raddoppiato, subentran-do nell’immobile dove prima si trovava Ferri, dividendo la merce tra abbigliamento e utensi-li per la casa. Poi c’è il Sol Levante, prevalen-temente impegnato a vendere vestiti per ra-gazzi giovani, quasi a metà del lungo corridoio del centro commerciale. L’ultima novità è ga-

stronomica e si chiama “Bar sole rosso 158 – Risto Sushi”: un nome, un programma, con una differenza. I proprietari non sono cinesi ma giapponesi e cucineranno piatti tipici dell’isola nipponica. Il “Sole rosso” è subentrato alla vecchia gestione del “Panzerotto”, in quello che rimane il punto di ristorazione forse più noto dell’intera struttura, trovandosi peraltro in mezzo alla stessa con tanto di panchine e pianticelle da interno. Dalla pizza al sushi, in-somma: uno specchio dei tempi.

La domanda, a questo punto, sorge sponta-nea: per l’opinione pubblica il commercio orientale è spesso e volentieri sinonimo di

basso costo, ma altresì di bassa qualità. Con-tando che, ormai da anni, sono cinque le ser-rande abbassate al Padano, si può parlare di crisi del centro commerciale? I responsabili, ammettono, cercano di tenere botta e l’arrivo di un supermercato di una catena importante come ItalMark ha aiutato non poco.

Non basta, per il momento, e per questo il Padano si sta organizzando per nuove iniziati-ve collaterali che possano rilanciare questa zona commerciale sorta a metà degli anni ’90. Fermo restando, a scanso di equivoci, che i negozi cinesi stanno funzionando (e dunque aiutano la struttura), la volontà è di cominciare a rivisitare il colpo d’occhio del centro stesso, adoperandosi per una ritinteggiatura esterna e interna, meno costosa di un eventuale lifting architettonico. Senza soldi da sperperare que-sta è la prima soluzione, e non ha ancora una scadenza. La seconda invece ha già una data: nel mese di maggio verrà organizzato all’inter-no del centro Padano un meeting di artigiani con prodotti tipici della nostra zona. Si tratta del secondo evento di questa portata, propo-sto a costo zero da un’associazione di Reggio Emilia. Non male: in tempi di crisi, le idee sono la miglior medicina. E se si tratterà solo di un palliativo o di una vera e propria cura, lo dirà solo il tempo.

C

L’ultimo ingresso è un ristorante giapponese che prende il posto del “Panzerotto”

Centro Padano... orientale

QUATTROCASE – Una storia che riemerge dal passato, tragica e al tempo stesso quasi romanti-ca. Un omicidio efferato avvenuto nella frazione casalese di Quattro-case, che ha tantissimi punti in comune con la poesia “La cavalli-na storna” di Giovanni Pascoli. Un fatto di cronaca nera avvenuto la notte tra il 3 e il 4 settembre 1920 che riacquista attualità dal fondo della memoria grazie ad un artico-lo pubblicato sul giornalino della Pro Loco casalese, che riporta la testimonianza dell'artista e scrit-tore casalese Giuseppe Giaco-mo Gardani. Un evento ricordato anche dalla lapide, posta sul ci-glio del fossato, dove l’omicidio avvenne: a perdere la vita Abele

Gardini, 43enne commerciante che, dopo essersi fermato a man-giare, come sembra dalla rico-struzione storica, presso la tratto-ria a Ponte Maiocche, si incammi-nò verso la propria abitazione di Quattrocase. Commise un errore, il Gardini: mostrò in trattoria un po’ di soldi che aveva in tasca. A quel punto fu inseguito da qual-che furfante (quattro, a quanto pare) e venne ucciso con un colpo di accetta in testa. I giornali dell’epoca sostenevano che il ca-davere fu poi gettato nel fossato. In realtà – e qui starebbe il paralle-lo triste con la poesia del Pascoli – il corpo dell’uomo sarebbe stato riportato a casa dalla cavalla, con il quale era a passeggio quella

notte. “O cavallina, cavallina stor-na, che portavi colui che non ritor-na”, recita infatti la poesia che il Pascoli dedicò al padre Ruggero, morto anch’esso in circostanze tragiche. La ricostruzione storica tornata alla luce in questi ultimi giorni ha portato anche ad un’at-tenzione maggiore verso la lapide stessa, ripulita dalle erbacce e ri-messa in sesto dopo decenni di incuria. Alle viste anche la possi-bilità di un restauro, che sarebbe in quel caso favorito dalla comu-nità stessa di Quattrocase. E an-che su questo particolare emerge un parallelo, sul filo del tempo: il 28 marzo del 1921, sei mesi dopo l’omicidio, furono gli stessi cittadi-ni della piccola frazione casalese

a finanziare la costruzione della lapide. Questo il testo della lapi-de: “Ad esecrazione d’ogni effera-to delitto ad eterno marchio dei feroci assassini monito per le fu-ture generazioni nel luogo dello scempio compiuto vollero amici e cittadini porre questo ricordo alla memoria di Gardini Abele di Quat-tro Case trucidato a scopo di furto la notte sul 4 settembre 1920”.

Abele Gardini fu ucciso a Quattrocase nel 1920. La lapide che ricorda l’evento va restaurataUn omicidio che emerge dal passato

DIOTTI, ARRIVATI GLI ALUNNI FRANCESI GEMELLATI

PROVA CINOFILA A GUSSOLA CON L’ARCI CACCIA

QUI RITIRATE IL MAGAZINE “RICETTE DI PRIMAVERA”

A CANNETO STASERA SPETTACOLO DI ENZO IACCHETTI

MERCOLEDÌ SI ALZA IL VELO SULLA FESTA DELL’EUROPA

TOMBOLATA AL CENTRO CULTURALE DI GUSSOLA

Sono arrivati nel tardo pomeriggio di ieri, a Casalmaggio-re, gli alunni francesi di Guillerand-Granges. Accolti prima alla scuola media Diotti, poi in famiglia, i ragazzi d'oltralpe inizie-ranno oggi le attività inserite all'interno di sei intensi giorni di scambio culturale.

Questa mattina visiteranno il mercato cittadino e il teatro co-munale, per poi passare il pomeriggio e la serata in famiglia. Anche la domenica verrà trascorsa presso le famiglie dei ra-gazzi casalaschi accoglienti.

Lunedì italiani e francesi torneranno sui banchi di scuola, per la visione di un fi lm. Nel pomeriggio, tutti in Baslenga dal-le ore 14,30 alle 17. Martedì sarà il giorno della visita a Verona e Sirmione. Mercoledì, gli alunni francesi faranno tappa prima al pastifi cio Irisbio di Calvatone (Piadena), quindi a Sabbione-ta. Nel pomeriggio, ancora sport in Baslenga dalle 14,30 alle 17,30. Alle 19,30 salut i a scuola.

Giovedì i ragazzi francesi ripartiranno alle ore 8, per raggiun-gere Venezia: nella città lagunare si fermeranno tre giorni, pri-ma di ripartire per Guillerand-Granges in attesa di accoglie-re i coetanei italiani, che partiranno per la Francia domenica 7 aprile. Domenica 14 sono previsti i festeggiamenti uffi cia-li per il gemellaggio tra Casalmaggiore e Guillerand-Granges, alla presenza di una delegazione dell'amministrazione comu-nale casalese.

L'Arci Caccia Gussola, in collaborazione con il comitato provinciale di Cremona, organizza per domenica 31 marzo dal-le ore 14,30 alle 18,30 e per lunedì primo aprile dalle ore 6,30 alle 18,30, la quarta edizione della “Gara del Culatello”, prova cinofi la su quaglie liberate senza sparo.

Verranno premiati i primi classifi cati in assoluto, al barrag, Arci Caccia e miglior giovane. Molti i premi (soprattutto culi-nari) riservati anche a chi si classifi cherà nelle prime posizio-ni delle varie classifi che. In caso di pioggia, rinvio. Per infor-mazioni: 339 7171362 (Simone), 329 8755258 (Giovanni), 339 2515547 (Tazio).

Ecco i punti del Casalasco nei quali è possibile ritirare una copia del nostro ricettario di cucina: “Le Ricette di Primavera”:

SALUMIFICIO PEZZI: VIADANA Zona Industriale Gerboli-na - via G.Rossa 17 - tel: 0375-785862.

PASTA FRESCA di ANNA MARIA BONI: VIADANA - Via FENILROSSO 26 - tel. 0375-781226.

LE ARANCE: MARTIGNANA DI PO - Via Bardellina 60 - tel. 0375-26041.

CAMOZZI ZAIRA: Tabaccheria Edicola - SAN GIOVANNI IN CROCE - tel: 0375-310556.

A Canneto sull'Oglio, presso il Teatro Comunale, oggi saba-to 23 marzo alle ore 21 si terrà l'ultimo spettacolo della stagio-ne teatrale 2012/13 intitolata al famoso scenografo e costumi-sta cannetese Mauro Pagano.

Sarà in scena “Questa sera cose turche” con la partecipa-zione delle cabarettiste di Zelig Rossana Carretto, Pia Engle-berth e Alessandra Sarno con la regia di Enzo Iacchetti.

Una conferenza stampa che si terrà mercoledì mattina alle 11 nella Sala Consiliare è stata convocata per presentare l’an-nunciata Festa dell’Europa, che si svolgerà a Casalmaggiore dal 9 al 12 maggio prossimi. In quei giorni la città sarà teatro di convegni, laboratori didattici per le scuole, rassegne gastrono-miche, mostre dedicate all’Unione Europea e allo scambio cul-turale tra i popoli.

Oggi, sabato 23 marzo alle ore 21, il Coordinamento Popo-lare di Gussola organizza presso i locali del centro culturale una tombola e invita tutti i suoi aderenti a partecipare per tra-scorrere una serata in compagnia. Mara Viola in Rai Avis Pedale, una tv per il Cra

GUSSOLA - Un altro casalasco alla Prova del Cuo-co, la fortunata trasmissione di RaiUno condotta da Antonella Clerici. Dopo Ennio Grassi, il marinaio in pensione casalese che vinse la sfida settimanale nel periodo natalizio, tocca ora ad una ragazza 29enne di Gussola, Mara Viola, nota in quanto assessore co-munale alla Gioventù, Sport e Tempo Libero oltre che per il suo impegno nel volontariato. Mara sarà prota-gonista nella settimana dall'1 al 5 aprile. E' già stata a Roma per una supervisione: «Non ci speravo, ora voglio divertirmi». Sarà la seconda gussolese a parte-cipare al programma dopo Eleonora Buttarelli.

E’ stata consegnata in settimana la donazione tecnologica che l'Avis Pedale Casa-lasco ha acquistato coi proventi della cena sociale di fine 2012 per il Cra di Casalmag-giore, Comunità Riabilitativa ad Alta Assistenza. Un televisore con annesso lettore Dvd che gli operatori della struttura utilizzeranno per attività e svago. Presenti alla conse-gna, il referente dell’Avis Pedale Massimo Mantovani, il presidente dell'associazione sportiva Cesare Scappini ed alcuni componenti del team, il paratleta Andrea Devi-cenzi, da sempre amico dell’Avis Pedale Casalasco oltre che promotore del dono al Cra, e Leonardo Franco, cuoco d’eccezione che rese possibile la cena sociale e, in-direttamente, la raccolta fondi: tutti applauditi dai ragazzi del Cra e dalla dottoressa Daniela Orifiammi, medico psichiatra della comunità. Non è mancato il plauso istitu-zionale: il presidente del consiglio comunale, Calogero Tascarella, ha elogiato l’inizia-tiva dell’Avis Pedale, «un’associazione sportiva del territorio che opera per i cittadini».

La lapide di Quattrocase

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Casalmaggiore Sabato 23 Marzo 2013 21Lo ha annunciato il sindaco Silla in un incontro con progettisti e referenti dell’associazione nautica “Curva 27”

Attracco, ad aprile il via ai lavori

SOLAROLO RAINERIO - Il primo Rotary club a riunirsi per la conviviale prepasquale è stato il Ca-salmaggiore Oglio Po. Mercoledì sera presso la Clochette il presidente Renzo Minelli ha accolto i soci, ha illustrato la nascita di un nuovo Rotaract ed ha consegnato una Paul Harris Fellow (ricono-scimento rotariano) all’ex presidente Gianpietro Siviero per il progetto distrettuale “Excluidos” a favore del reinserimento nella società di famiglie brasiliane svantaggiate.

La relazione era affidata al socio onorario don Alberto Franzini, che ha “messo in disparte” il pensiero sulla Pasqua che aveva abbozzato, per affrontare il tema della nomina del nuovo papa. Se Pasqua significa passaggio, liberazione, allora comunque non si è andati fuori tema, dato il mo-mento epocale che vive la chiesa cattolica. Dun-que don Alberto ha analizzato quanto avvenuto tra febbraio e marzo, tra la rinuncia di Benedetto XVI e l’arrivo di Francesco. «Perché questo interesse mondiale nei confronti di una chiesa per certi aspetti in crisi?» si è domandato il parroco del Duomo di Casalmaggiore. Perché la chiesa catto-lica continua ad essere un punto di riferimento. Quello per il papa non è solo un interesse mediati-co, ma anche “bisogno di verità e paternità”. «Pa-pa Benedetto ha sofferto molto e ha illuminato molto. I vescovi e noi preti forse lo abbiamo lascia-

to solo. Il suo è un gesto antitradizionale, lui che passa per uno legato alle tradizioni. Ma proprio lui ha capito che le sfide del nostro tempo sono di tale portata che il suo spirito e animo non sono più in grado di affrontare compiutamente. Un atto di coraggio ed umiltà».

E ora Francesco. «Un papa innovativo che por-ta uno tsunami iniziato con la rinuncia di Ratzinger. I nomi scelti sono suggestivi: Benedetto fu un san-to riformatore, uno dei fondatori della cultura euro-pea tanto che Paolo VI lo nominò patrono dell’Eu-ropa. Poi venne Francesco, altro riformatore».

Un’elezione che ha spiazzato tanti: «Il concla-ve è stato rapidissimo, in realtà i cardinali sono entrati con 2-3 nomi e hanno dato grande segno di unità».

Un papa americano: «L’Europa non è più l’asse portante della chiesa. Un papa europeo sarebbe apparso “vecchio”. Bergoglio è espressione di un cattolicesimo molto vivo, di popolo, mentre il no-stro sta diventando un cattolicesimo “salottiero”. Sembra una persona normale, semplice, ma la sua non è una posa demagogica, in Sudamerica è co-sì. Lui vive il Vangelo in modo francescano ma at-tenzione, non è un sempliciotto, un tonto; avrà da affrontare sfide enormi, e riceverà critiche da chi voleva un papa “rinascimentale”, e poi quando si occuperà di aborto, eutanasia e altri temi chiave,

allora uscirà un altro Bergoglio, quello che si è scontrato col governo argentino, quindi riceverà critiche anche da chi si aspetta aperture alla mo-dernità. Lui sarà radicale nell’affermare valori di fondo, sarà intransigente così come lo è stato fino-ra. La distanza da Ratzinger è comportamentale, non certo dottrinale».

Don Franzini ha chiuso con alcuni passi signifi-cativi dell’omelia di papa Francesco nella Messa di insediamento.

Vanni Raineri

Intervento sul papa al Rotary Oglio Po: Bergoglio sarà criticato sia dai tradizionalisti che dai progressistiLo tsunami Francesco letto da don Franzini

Don Alberto Franzini e il presidente Renzo Minelli

“Grazie Benedetto”Una memoria affettuosa e riconoscente di papa

Benedetto XVI è l’ultimo dei preziosi “quaderni”, il 73° delle parrocchie di S. Stefano e S. Leonardo edito il giorno di San Giuseppe. Nell’introduzione, don Alberto Franzini ha sintetizzato il “pontificato luminoso, corag-gioso, fecondo di gesti e insegnamenti di grande valo-re storico” da parte dell’ultimo papa europeo: “Bene-detto XVI ci ha insegnato ad essere cristiani, contenti di esser cristiani”. Nel “quaderno” è rievocata la storica serata del 1° marzo al Santuario della Fontana, gremi-to di fedeli attenti e commossi: il coro giovanile “Joy voices”, diretto con maestria, e il sorprendente “En-samble Salieri” hanno alternato rispettivamente cori ed esecuzioni pregevoli a letture di brani scelti, preghiere e invocazioni comunitarie.

La riflessioni finali di don Alberto sul vasto magistero di Benedetto XVI hanno toccato l’origine cristiana dell’Occidente, la cultura di fede che ha sempre fatto fiorire la vita e la dignità umana, la legge naturale a fondamento delle leggi e norme del vivere, i valori eter-ni che superano le deliberazioni delle Assemblee legi-slative, l’armonia di fede e ragione, fede e bellezza, fede giustizia e misericordia. Alcune pagine di Bene-detto XVI, lette con educata espressività da bravi gio-vani e con viva partecipazione emotiva da Jim Grazia-no Maglia, sono riprodotte come “cadeau” di bellezza, sapienza e buon gusto per i Lettori del “quaderno”, che riproduce - tra l’altro - l'intervista che don Aberto rilasciò a “Il Piccolo” lo scorso 13 febbraio.

Giovanni Borsella

di Simone Arrighi

prevista per il prossimo aprile l'apertura del cantie-re per la realizzazione al chilometro 415.4 del nuo-vo attracco di Casalmag-

giore per imbarcazione da diporto. Lo ha confermato la riunione di ieri in

municipio fra il sindaco Claudio Silla, le segretarie comunali Luisa Gorini e Franca Filipazzi, l’ingegner Secondo Visioli progettista e direttore dei lavori ed i referenti dell’associazione nautica “Curva 27”, Marco Micolo e Simone

Miceli, che hanno fatto il punto della situazione su un’opera da oltre 170mila euro resa possibile dal contributo di 80mila euro di Regione Lombardia e

dalla quota garantita dai privati. A loro si rifà il pensiero dell'amministrazione: «Sono ancora disponibili nove posti per imbarcazioni, chi fosse interessato po-

trà rivolgersi agli uffici comunali prepo-sti o ai referenti dell'associazione nauti-ca di Casalmaggiore», precisa Silla. Nello specifico, sono ancora libere sette postazioni con concessione trentennale (a 4000 euro ciascuna) più due ad affitto annuale (300 euro l'una). Per informa-zioni è possibile contattare Marco Mi-colo (347 0136515), l'associazione “Curva 27” ([email protected]), oppure il comune di Casalmag-giore.

Saranno 35 i posti barca complessi-vamente previsti per i privati. A questi, vanno aggiunte le postazioni riservate

alle imbarcazioni delle forze dell'ordine e della Protezione Civile.

Appena calerà il livello del Po, pren-deranno il via gli interventi sulla riva e sull'alveo del fiume, di cui si occuperà la ditta Co.Ge.Ad. Srl di Taglio di Po, in provincia di Rovigo.

Nel frattempo, sono già iniziati i lavo-ri di officina presso l’Italianzeta di Quat-trocase per la realizzazione della strut-tura che i diportisti casalaschi attendo-no ormai da anni e che potrebbero ve-dere inaugurata entro la fine dell’estate, forse già a luglio in occasione della Fie-ra di Piazza Spagna.

E ’A sinistra Filipazzi, Micolo, Silla, Miceli, Visioli e Gorini. A destra l'area dell'attracco

Bernardo Lanzetti racconta il blues-rock degli anni SettantaSOLAROLO RAINERIO – Ber-

nardo Lanzetti è stato ospite dell’ultima conviviale del Rotary Club Piadena Oglio Chiese. Il no-to cantante, che negli anni Set-tanta è stato front man degli Ac-qua Fragile e della P.F.M. negli anni del maggiore successo po-polare del gruppo rock, prima di dedicarsi alla carriera solista, ha parlato proprio de “Il blues e il rock progressivo degli anni ‘70”, offrendo anche momenti musicali ai soci, tra i quali anche il fratello Giordano. Si è anche esibito con il famoso glovox, il guanto da lui inventato che, dotato di due sen-sori, sfrutta le vibrazioni delle cor-de vocali offrendo particolari so-norità. Negli anni Sessanta Lan-zetti studia negli Usa e lì inizia a

suonare. Negli Acqua Fragile compone testi e musiche, poi con la P.F.M. va in tournée in tutto il mondo: è il primo cantante italia-no presente nell’Enciclopedia Americana del Rock, e nel 1981 la rivista specializzata Fare Musica lo premia quale miglior cantante rock italiano. Oltre a comporre i brani della sua carriera solista, regala qualche chicca ad altri

cantanti, tra cui la splendida “Una sera che piove” cantata da Lore-dana Berté e brani per Ornella Vanoni. Bernardo passa alla spe-rimentazione e ad esperienze tea-trali, e irrimediabilmente si allon-tana dal successo commerciale, che comunque torna saltuaria-mente a frequentare unendosi ad altri artisti (i Cantautores con Ra-dius, gli Extra, eccetera).

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Ictus, intervenire tempestivamentedi Laura Bosio

l fatto che le persone ten-dono a vivere più a lungo porta a un conseguente au-mento di tutte quelle pato-logie tipiche delle terza età:

tra queste anche l'Ictus, che col-pisce principalmente gli over 65. «La questione è che se da una parte, incrementando l'età me-dia, incrementa anche il numero di pazienti, dall'altra si riscontra fortunatamente una maggiore at-tenzione ai fattori di rischio da parte della popolazione, insieme a un maggior controllo della pres-sione sanguigna, che permette di prevenire un buon numero di epi-sodi» spiega il dottor Luigi Bet-toni, direttore della Stroke Unit.

Quanti sono i ricoveri?«Da febbraio 2005, quando ha

aperto la Stroke unit, abbiamo avuto circa 2.000 pazienti ricove-rati. Ogni anno sono circa 350 i pazienti, che vengono ricoverati per ictus di tipo ischemico (men-tre quelli emorragici vengono ri-coverati in altri reparti)».

Quanto è importante la tem-pestività, nei casi di ictus?

«E' fondamentale, soprattutto al fine della somministrazione di farmaci fibrinolitici. Chi avverte sintomi sospetti, come formico-lii o piccole paresi, deve allerta-re immediatamente il 118 e farsi trasportare d'urgenza in ospe-dale. Se il paziente è nelle con-dizioni di essere trattato entro poche ore dall'inizio dei sintomi, si riduce il danno. Questo vale soprattutto per coloro che pos-sono essere trattati con fibrinoli-si, ossia l'iniezione di un farma-co che scioglie il trombo che ha chiuso il vaso sanguigno. Trat-tandosi di farmaci controindicati in numerose situazioni, è solo una piccola fetta di pazienti che può ricevere questo trattamento, e soprattutto deve esserci una

situazione temporale favorevole: per poter essere trattati con que-sti farmaci non devono essere trascorse più di quattro ore e mezza dai primi sintomi. Per questo è particolarmente fonda-mentale utilizzaere il canale del 118, che permette un trasporto veloce e un accesso urgente al pronto soccorso».

Cosa accade al paziente una volta arrivato?

«Viene visitato subito dal me-dico del Pronto soccorso, che fa una serie di esami preliminari, se-guiti da un elettrocardiogramma. Si passa quindi alla visita neuro-logica, per stabilire se si tratta davvero di un ictus più o meno grave o di altro. Nel momento in cui si arriva alla diagnosi di ictus il paziente viene sottoposto a tac, per verificare se sia di tipo ische-mico o emorragico, e nel primo caso viene trasportato subito nella Stroke unit dove, non appe-na sono pronti gli esami di labo-ratorio, si può procedere alla somministrazione dei farmaci ne-cessari. Di tutti i pazienti che in questi anni hanno potuto usufru-ire del trattamento fibrinolitico, ossia un centinaio, 99 sono arri-vati con il 118, e questo dimostra quanto tale canale sia sempre quello preferibile».

Qual è il beneficio della fibri-nolisi?

«Il 40% di questi pazienti a tre mesi non ha conseguenze o pre-senta un'invalidità residua trascu-rabile, con conseguente migliora-mento della qualità della vita».

E chi non può essere tratta-to con i farmaci fibrinolitici?

«L'alternativa è somministrare altri farmaci, di tipo conservativo, che permettono di ridurre l'ede-ma ma non sono certo risolutive».

Qual è il vantaggio del rico-vero in Stroke unit?

«Che il paziente, nei primi 3 giorni, viene monitorato costante-mente, e ha un infermiere dedica-to pronto a intervenire per qualsia-si problema. L'osservazione co-stante dei parametri permette al medico di accorgersi immediata-mente di eventuali variazioni, e di ridurre il rischio di complicanze, migliorando la prognosi comples-siva del paziente. C'è inoltre la presenza di un fisioterapista, che interviene da subito per mobiliz-zare il paziente, evitando i proble-mi legati all'allettamento prolun-gato. Il monitoraggio permette an-che di verificare la presenza, nel paziente, di una eventuale fibrilla-zione atriale. Questo permette di effettuare una prevenzione più mi-

rata per evitare che l'occlusione si possa ripresentare».

Per quanti giorni il paziente deve restare in Stroke unit?

«Per due o tre giorni. Dopodi-ché viene trasferito nel reparto di neurologia, dove non è più ne-cessaria la sorveglianza conti-nua. Seguirà poi il periodo di ria-bilitazione, ove necessario, in una struttura apposita».

Quali sono le prospettive fu-ture nel trattamento dell'ictus?

«Da un lato sono in corso stu-di per l'utilizzo di farmaci più effi-caci e che consentano una fine-stra terapeutica più ampia. Un'al-tra soluzione, che qui in ospeda-le viene già sfruttata, anche se su piccolissimi numeri, è quella di abbinare alla fibrinolisi un proce-dimento simile a quello che si uti-lizza in caso di infarto, ossia fare un'arteriografia dell'arteria chiu-sa e andare ad agire con il farma-co direttamente sull'arteria oc-clusa, oppure cercando, con una tecnica particolare, di sfilare il trombo dal vaso ostruito. Si trat-ta di interventi che possono es-sere fatti in casi molto seleziona-ti, e in particolar modo quando si tratta di occlusioni in arterie par-ticolarmente importante, come quella basilare».

Luigi Bettoni: «Appena compaiono i primi sintomi è indispensabile chiamare il 118»

I

Salute22 Sabato 23 Marzo 2013

Gent.ma Dottoressa, sono un’insegnante di scuola ele-mentare. Le scrivo perché la sera torno spesso a casa senza voce e sento la gola come affaticata. C’è qualcosa che pos-so fare per evitarlo? Grazie! Chiara.

Cara Chiara, la Sua problematica è frequente tra chi lavora parlando per molte ore. Elenco alcune semplici regole di igiene vocale che la aiuteranno ad attenuare fastidi e conseguenze spiacevoli. È bene bere molta acqua, evitando fumo, caffè e tè. Con la gola arrossata, meglio eliminare bevande calde che au-menterebbero soltanto l’irrorazione sanguigna. Occorre proteg-gere la zona del collo senza provocare sudorazione, sconsigliata in caso di sbalzi termici. Per sovrastare il chiacchiericcio dei Suoi alunni, potrebbe ricorrere a segnali concordati con loro anziché all’urlo (es. battito delle mani). È bene tenere una postura rilassa-ta durante il dialogo, lasciando libera la cassa toracica di espan-dersi. Infine, un ottimo consiglio è quello di riservare un’ora della Sua giornata ad una pausa di silenzio, che sia però “pensata”, consapevole e volontaria. Nel caso in cui le problematiche voca-li permanessero e/o si intensificassero, Le consiglio di rivolgersi ad un Foniatra. Buona fortuna Chiara!

a cura della dottoressa Martina Pedroni, logopedista

STUDIO ASSOCIATO DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE E PSICOLOGIA di DOTT. LOCCI GRAZIELLA, DOTT.BARBIERI MICHELA & ASSOCIATI

Orari: Lun-ven:15.30-19.30 - Sab: 9.30-12.30/ 14.00-19.00 tel 0372 429208 Castelverde (CR) Via Manzoni 12 - Loc. Castelnuovo del Zappa

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Il dottor Luigi Bettoni

Gentile Naturopata è vero che con la Kinesiologia si pos-sono individuare tante cose di sè ? Vorrei sapere un Suo pa-rere al proposito e sapere an-che se è un trattamento che utilizza nel Suo studio. Grazie e complimenti per la Sua ru-brica perchè la prima cosa che emerge dalle risposte è La sua professionalità e compe-tenza. Floriana

La Kinesiologia nasce verso la metà degli anni '60 ad opera del medico chiropratico americano G. Goodheart. E' un metodo che si basa sull'analisi degli squilibri energe-tici dell'individuo mediante specifici test muscolari che consentono all'operatore di ottenere informazioni su even-tuali problematiche a carico di uno o più distretti del cor-po. Alla base dell'approccio Kinesiologico vi è la visione globlale della salute che coinvolge tre elementi che con-corrono a formare un triangolo ideale: la struttura, la bio-chimica (nutrizione), la psiche (mentale-emotivo). L'equili-brio dei tre elementi , fortemente interconnessi, conduce ad una condizione di benessere ottimale. La K. è una tec-

nica molto dolce che riconduce all'armonia con il proprio corpo , rendendo la persona attiva e protagonista dando-le l'opportunità di approcciarsi ad un metodo educativo che volge al miglioramento della qualità della vita anche attraverso il mantenimto delle sue condizioni energetiche. La K. è indicata per individuare sostanze o alimenti poco tollerati, problemi intestinali, disturbi cutanei, dipendenze, stress, scarsa concentrazione, difficoltà di apprendimen-to, insonnia, ecc. Tutti possono trarne benefici,perchè la-vora per riportare l'equilibrio energetico al fine di rimuove-re stress per uno stato di benessere ottimale. Presso il mio studio è possibile fare un test Kinesiologico

di Ermanna Allevi Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA)

Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: [email protected]

Oppure a: [email protected] • Riceve a Cremona, via Pallavicino 6 tel. 0372 412372.

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DURANTE L’INCONTRO VANOLI-BANCO DI SARDEGNA SASSARI

“Basket for fibrosi cistica”, solidareità e sensibilizzazione al PalaradiDomenica 24 marzo, in occasione della parti-

ta tra Vanoli Cremona e Banco di Sardegna Sas-sari, il PalaRadi si “tingerà di blu” per dare risal-to all’importanza dell’assistenza per i pazienti af-fetti da fibrosi cistica e alla conoscenza della pa-tologia come migliore forma di prevenzione. “Ba-sket for fibrosi cistica” è un’originale campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi organizzata dalla Lega Italiana Fibrosi Cistica Onlus (Lifc) gra-zie alla stretta collaborazione di Legabasket e delle sue società sportive. In questa occasione, i volontari della Lifc presenti al PalaRadi offriranno il gadget della campagna, il pallone Molten, arric-chito di un valore aggiunto: la solidarietà. Grazie infatti alla partecipazione del pubblico, il ricavato della raccolta fondi sarà destinato al finanzia-mento del progetto “Sport e Fibrosi Cistica”.

Tale progetto nasce per creare programmi di allenamento da inserire nei protocolli clinici, fa-cendo fronte alla carenza di risorse in termini di personale, spazi e attrezzature adeguate nei

Centri regionali Fc distribuiti su tutto il territorio italiano. La campagna nazionale Lifc è supporta-ta dalla bandiera del Basket Italiano Carlton Myers in qualità di testimonial.Lo spot, realizzato con Carlton Myers, visibile su youtube e trasmes-so dalle principali emittenti nazionali e locali, vei-colerà la raccolta fondi attraverso sms solidale, al numero 45595, attivo fino al 7 aprile. Il valore della donazione sarà di 1 euro per ciascun sms inviato da cellulari personali Tim, Vodafone, Wind, Tre, PosteMobile, CoopVoce e Nòverca.

Sarà invece di 2 o 5 euro per ogni chiamata fatta da rete fissa Telecom Italia, Infostrada e Fastweb e di 2 euro per ciascuna chiamata fat-ta da rete fissa Twt. «Ogni giorno i pazienti af-fetti da Fibrosi Cistica mettono in gioco la loro voglia di vita nei confronti di una malattia che quotidianamente pone nuove sfide» affermano gli organizzatori. «Superare costantemente gli ostacoli posti da questo avversario significa vincere la partita».

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Page 24: Il Cremasco 230313

di Federica Ermete

abato 23 marzo, alle ore 20.30, la Spellbound Con-temporary Ballet è per la prima volta ospite al Teatro Ponchielli con lo spettaco-

lo “Relazioni (pericolose)”. Diretta dal coreografo Mauro Astolfi, la compagnia rappresenta una del-le più vivaci e produttive compa-gnie nel panorama nazionale della danza contemporanea per tecnica rigorosa, virtuosismo ed energia. Astolfi, fondatore della compagnia stessa, in diciotto anni di attività ha dato vita a coreografie affasci-nanti, destinate a diventare classi-ci. Impossibile non citare “Carmina burana”, ispirati alla musica di Carl Orff, che la compagnia continua a portare in tournée, in contempora-nea con “Le quattro stagioni”, pre-sentato due anni fa in prima asso-luta a Pisa. Queste “Relazioni (peri-colose)”, anzichè portarci ai perso-naggi licenziosi, intriganti e liber-

tini del capolavoro di Choderlos de Laclos, investigano invece una calma apparente, una normale rela-zione fatta di incontri, di una let-tura accidentale di lettere, di mes-saggi che arrivano forse nelle mani sbagliate e che, come nei migliori romanzi epistolari, diventano l’ini-

zio e la fine di tutto quello che si era creduto fosse la realtà. Una stra-na casa fa da cornice, un ambiente che riceve ospiti e dove sono atte-si appuntamenti, ma dove nessun padrone di casa di fatto invita nes-suno. Le relazioni pericolose della nostra vita sono il punto d’interes-

se e di riflessione di questa nuova creazione che non vuole essere un elogio alla solitudine ma una spin-ta a cercare di comprendere il vero. Astolfi immagina, o forse osser-va, l’aspetto pericoloso di altri tipi di relazioni, non necessariamente a sfondo sessuale, non così mani-feste ed estreme, ma piuttosto le tante piccole, sottili relazioni che diventano molto pericolose quan-do non si capisce esattamente chi e con cosa si sta avendo a che fare.Uno spettacolo ricco di emozioni, immagini, suoni e gesti in costan-te evoluzione, sottolineate dal-le suggestive musiche originali dei Notfromearth. La compagnia, caratterizzata da quel mix di ener-gia, forza, virtuosismo e tecnica rigorosa che sono alla base del suo successo, è formata dai danzatori: Maria Cossu, Marianna Ombrosi, Alessandra Chirulli, Gaia Mattioli, Giuliana Mele, Sofia Barbiero, Michelangelo Puglisi, Giacomo Todeschi, Mario Laterza.

S

Questa sera alle 21, al Teatro di Casalmaggiore, la compagnia Babilonia Teatri, porta in scena “Pinoc-chio” di Valeria Raimondi ed Enrico Castellani. Babi-lonia Teatri è compagnia tra le più lucide ed efficaci della scena contemporanea. “Pinocchio” è nato dall’incontro con “Gli amici di Luca”, compagnia atti-va in seno all’omonima associazione di volontariato che, a Bologna, si occupa di persone uscite dal coma. Insieme, le due realtà hanno elaborato l’opera di Col-lodi per riflettere sulla vita, sulla sua fragilità e la sua forza, sulle scelte che facciamo o non facciamo. La realtà è mostrata in tutta la sua drammaticità per

smuovere l’indifferenza e l’anestetizzazione progres-siva delle nostre coscienze verso certe problemati-che. Il portato è grave, ma i toni sono leggeri. Pinoc-chio è il simbolo per antonomasia della scelta tra il bene e il male, il piacere e il dovere, ma qui le prospet-tiva mutano e non c’è più nulla di scontato.

MOSTRA Domani alle ore 17 viene inaugurata la personale di Antonella Pizzamiglio, presso il Museo Diotti. La mostra si articola in tre sezioni, dai fiori alle polaroid e ai recentissimi bianchi & neri e resterà aper-ta al pubblico fino al 5 maggio. Orario: da martedì a venerdì, ore 8-13; sabato e festivi, ore 15.30-18.30.

di Federica Ermete se e di riflessione di questa nuova

Relazioni pericolose danzate al PonchielliIl romanzo di Choderlos de Laclos diventa uno spettacolo ricco di emozioni e suoni

&&&Cultura SpettacoliProsegue la rassegna “Fede ed etica” con cui

Cremona rende omaggio a Don Primo Mazzolari. Lunedì 25 marzo alle 17.30, presso la libreria Cremonabooks, don Saverio Xeres, docente di Storia della Chiesa presso la Facoltà teologica

dell’Italia Settentrionale, tiene la conferenza dal titolo “Fare la Pasqua è come fare la primavera” – Mazzolari e la speranza, durante la quale viene presentato il libro-meditazione sulla Pasqua: “Dietro la croce – Il segno dei chiodi”.

Fede ed etica,conferenzacon Xeres

A TEATRO

A Casalmaggiore va in scena “Pinocchio”

Mercoledì 27 marzo alle 21, al Teatro Ponchielli, fa tappa, a grande richiesta, il nuovo tour di Francesco De Gregori. Dopo il successo ottenuto all’Atlantico live di Roma e all’Alcatraz di Milano, De Gregori ha deciso di ripartire con un nuovo tour che lo sta por-tando da un estremo all’altro della penisola e comun-que sempre “Sulla strada”, perché è proprio dal con-tatto diretto con il pubblico che il celebre cantautore trae la sua forza e la sua ispirazione. Francesco De Gregori dunque come cantante “di strada”, nel senso più nobile del termine; un artista che, come pochi, è in grado di stabilire una simbiosi empatica con la gen-te. In occasione dei nuovi concerti live, De Gregori presenta, anche le canzoni del suo ultimo album ”Sul-la strada” (il primo di inediti, a quattro anni da “Per brevità chiamato artista” la cui uscita risale al maggio 2008), uscito lo scorso 20 novembre e subito classifi-catosi al primo posto fra gli Iì“indipendenti” nella clas-sifica Music Charts – Pmi, confermando, ancora una volta, la stima e l’affetto che l’artista romano suscita fra il grande pubblico. “Sulla strada” è uno dei miglio-ri album della lunga carriera di De Gregori. Il singolo, che dà il titolo all'album, è solo un assaggio di quello che De Gregori è in grado di offrire oggi, in uno stato di grazia che spiana la strada ad un'ispirazione che mette una dopo l'altra, senza apparente fatica, canzo-ni che sembrano arrivare da molto lontano per fre-schezza di parole e intuizioni melodiche, ma che, a ben guardare, arrivano da molto vicino, dal semplice indagare su cosa si muove dentro ad un artista rivolto ad indagare gli aspetti emotivi della propria esistenza.

Il tour di De Gregorifa tappa al Ponchielli

Un momento dello spettacolo di danza(foto © www.cristianocastaldi.it)

La Chiesa di S. Maria Maddalena apre alle visite con i volontari del Touring Club di Cremona. Per l’oc-casione, domani alle ore 21 è in programma un con-certo del coro “Il cantiere rosa”, diretto da Carla Milanesi, accompagnato dall’organista Alessandro Manara e dal violinista Giuseppe Mondini, che pre-senterà un originale repertorio tra il sacro e il profano. A partire dalla “Messe basse” di Gabriel Faurè (Kirie, Sanctus, Benedictus, Agnus Dei), seguita dalle “Litanies à la vierge noire” di Francis Poulenc: un brano che l’autore scrisse in seguito a un episodio particolarmente tragico della sua vita, che lo portò a rivedere le proprie convinzioni religiose. Spazio quin-di alla musica strumentale con il brano per organo e violino “Ma mere l’oye” di Maurice Ravel: una serie di brani ispirati alle illustrazioni di libri di fiabe per l’in-fanzia. Infine, a chiusura del concerto, il coro si esibi-rà in “Five hebrew love songs”, di Eric Whitacre.

“Il cantiere rosa” cantain S. Maria Maddalena

Fino al 31 marzo “Una Specie di Spazio” (in Piazza Roma 36) ospita “Materia personale” di Devis Bergantin. L’artista ha spie-gato: «Coraz-zatura e deforma-zione, queste blindature dell’im-mediata fisionomia e sovrapposi-zione di significato al significato dei soggetti ritratti, in quale misu-ra controllano la materia persona-le? Le loro linee tendono ad argi-nare l'espandersi caotico e pos-sono fare da base per nuove connessioni fisiche tra grumi: e questi? Larve emotive, ombre in rilievo, tracce di memoria privata oppure circoscritta ripresa dell'In-formale materico? Il senso del

contenimento, qui, è modificato da quello della materia persona-le”. Orario: sabato e domenica ore 18-20 o su appuntamento. Per informazioni: 339-5796797 –

Le opere di Bergantin in mostraFino al 31 marzo presso “Una Specie di Spazio”. Inaugurata “Primavera in arte”

Martedi 26 marzo alle ore 15, al Teatro Ponchiel-li va in scena un nuovo appuntamento della rasse-gna “La Grande Età”. Ente Teatro Cronaca Sas & Artù, in collaborazione con Festival di Borgio Ve-rezzi e Benevento Festival Città Spettacolo, porta-no in scena “Boeing Boeing”, commedia in due atti di Marc Camoletti, nella versione italiana di Lu-ca Barcellona e Francis Evans, per la regia di Mark Schneider e con Gianluca Guidi e Gianluca Ramaz-zotti. Siamo negli anni ’60. Bernardo, architetto italiano che vive e lavora a Parigi, si destreggia fra tre fidanzate straniere che fanno le assistenti di vo-lo per tre diverse compagnie aeree. Bernardo tiene puntigliosamente gli orari delle loro compagnie, ma purtroppo per lui, un jet Boeing nuovo di zecca, più veloce e tecnologico, è stato introdotto scombi-nando tutti gli incastri del calendario... Uno spetta-colo di follia e risate...

Commedia divertenteper “La Terza Età”

AICS CREMONA ARTE E’ stata inaugurata ieri (presso la ala “Il Borsino” della Camera di Com-mercio di Cremona) la mostra di pittura e scultura dal titolo “Primavera in arte”. Oltre 20 artisti espongono le loro ultime opere: ognuna rappresen-ta il tema ricorrente di ogni artista, la fantasia, tecnica e personalità, frutto di esperienza professionale e creativà. La mostra è aperta tutti i giorni - com-preso i festivi - dalle 16.45 alle 19, fino al 3 aprile.

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In queste ore – mattino e pome-riggio - si sta svolgendo alla sala Bottesini del Teatro San Domeni-co di Crema, la 15ª edizione del Corso nazionale di aggiornamento per insegnati di musica rivolto alle scuole dell’infanzia. L’autorizzazio-ne ministeriale di cui si avvale il cor-so, rende testimonianza della rile-vanza nazionale dell’Istituto Civico Musicale “Folcioni” che con i suoi insegnanti – Paolo Carbone, Jessi-ca Sole Negri e Biancamaria Pian-telli - ne è il promotore. La prove-nienza da diverse regioni del Nord dei partecipanti – numero massi-

mo di 30 insegnanti di ogni ordine e grado – è la prova del successo che da diversi anni caratterizza questa iniziativa. “La musica colta per gio-care ed il gioco per creare musica”, questo l’obiettivo principale del cor-so che, anche attraverso uno spic-cato carattere laboratoriale, inten-de fornire suggerimenti per saper organizzare lezioni di musica coin-volgenti, divertenti e mai banali. A tutti i partecipanti sarà alla fine distribuito in omaggio il volume con doppio cd “SuonoGiocoBalloCan-to” con proposte operative di lezio-ni per la scuola primaria.

artedì 26 marzo alle ore 21 al teatro San Domenico di Crema, appuntamento con la “data zero” del tour di Raphael Gualazzi, giovane

cantante emergente, poco più che tren-tenne. “Happy mistake tour” è il nome della tournée che dopo i successi di San-remo 2013 (con la canzone “Sai” è giun-to al 5°posto), Raphael Gualazzi porte-rà in giro per tutti i principali teatri d’Ita-lia, partendo da Crema per toccare poi Milano, Genova, Napoli, Bologna e Firen-ze. Dopo il primo album del 2005, il can-tautore e pianista nato ad Urbino, ha col-lezionato successi e riconoscimenti oltre

che in Italia (al Festival di Sanremo del 2011 ha vinto la categoria giovani con il brano “Follia d’amore”), specialmen-te in Germania e Francia. La sua musica, molto personale, è il risultato di un felice eclettismo fra blues, soul e jazz. Rapha-el Gualazzi sarà accompagnato sul pal-co del San Domenico da 9 musicisti, 8 dei quali francesi tra cui 3 coriste, in uno spettacolo dinamico e sfaccettato, che alterna atmosfere suggestive a momen-ti dall’energia intensa e travolgente sulle linee, come si diceva, del blues e del jazz con incursioni nel gospel e nel soul, ma anche nel rock e nel country.

Tiziano Guerini

Il Caffè Letterario di Crema pre-senta lunedì 25 marzo alle ore 20.45 nella sala Bottesini del teatro San Domenico il giovane scrittore Gior-gio Ghiotti con il suo libro d’esordio “Dio giocava a pallone”. Il mondo dei ragazzi in quel momento della vita in cui si scopre di dover cresce-re, abbandonare l’adolescenza per entrare nella vita adulta. Ghiotti è stato finalista al Campiello Giovani 2011 e 2012, vincitore sempre nel 2012 del Campiello Giovani nel La-zio. Con una prosa consapevole, Ghiotti racconta perché nessuno vuole mai abbandonare davvero

l’adolescenza. “Dio giocava a pallo-ne” mostra in fondo come «dare un calcio a un pallone è un po’ come dare un calcio alla vita. Almeno a quello che vorresti vedere migliore e non cambia neanche un po’ e allora ci si allontana e si corre veloce sul prato verdissimo di erba sintetica». Durante la serata, che sarà condot-ta da Tiziana Cisbani, sono previsti interventi musicali di Jessica Sole e Ruggero Frasson, che eseguiranno i brani musicali che Ghiotti ascolta-va mentre scriveva i racconti; Walter Bonetti ed Emma Sangiovanni, in-vece, leggeranno alcuni brani.

Il Caffè Letterario presentail libro di Giorgio Ghiotti

Atmosfere suggestive a teatro con GualazziMartedì sera al San Domenico la “data zero” del tour del cantautore di Urbino

M

In sala Bottesini il corsoper insegnanti di musica

RaphaelGualazzi

Oggi pomerig-gio, alle ore 17 si inaugura nei chiostri del San Do-menico, la singolare mostra di Barbara Martini. Una ventina di ope-re – oltre che alcu-ni bozzetti su carta – realizzate su tela a sfondo monocro-me e poi delle figure di uomini e donne ricamate, con ago e filo (rosso). Il gesto del ricamo richiama il lavoro femminile, fuori da ogni condizionamento e obbligo, nella libera espres-sione della fantasia e le figure ricamate, contem-planti nella loro orgogliosa solitudine, rappresentano (come dice il titolo della mostra) “La dignità di esse-re uomini”. Oltre a queste opere, in mostra ci saran-no anche delle sculture fatte di sedie con sopra cusci-ni di “piombo” a dare la sensazione visiva del leg-gero-pesante, dell’immaginato e della realtà. Barba-ra Martini, brescianadi Rovato, vive da anni a Castel-leone dove ha trovato nell’associazione Quartiere 3, un sodalizio artistico che si occupa appunto di eventi d’arte. Ha studiato nell’Accademia di Belle Arti di Bre-ra ed è insegnante di Storia dell’rte. La mostra rimar-rà aperta fino al 14 aprile.

Oggi alle 17 viene inauguratala mostra di Barbara Martini

Cultura&Spettacoli Sabato 16 Marzo 201325

Giovedì 14 marzo, il Franco Agostino Teatro Festival ha dedicato ai ragazzi delle scuole primarie di Concor-dia sulla Secchia (Modena) il momento teatrale festivo “Bucare le nuvole. Quando chiama la primavera”. Una trasferta oltre i confini territoriali che ha portato l’as-sociazione cremasca, nata con l’intento di promuove-re il teatro tra i più giovani, nelle zone colpite nel mag-gio 2012 dal terremoto per portare solidarietà a questa scuola emiliana. «Cercavamo un modo per aiutare questi piccoli che hanno vissuto la paura del sisma e il senso di precarietà che ne è derivato – dice il presidente del Fatf, Gloria Angelotti – e quello che sappiamo fare meglio è divertire, regalare gioia, leggerezza, svago. Ecco perché siamo andati a Concordia certi di aver regalato loro una giornata di festa e serenità. E’ solo un piccolo gesto, il segnale che non li dimentichiamo e che siamo loro vici-ni». La rappresentazione “Nella pancia della torre” è sta-ta proposta dagli artisti della Cippi Guitti di Crema ed è stata replicata due volte per permettere a tutti gli allie-vi di partecipare. Alla fine un grande abbraccio virtuale davanti alla loro scuola con insegnanti e genitori. E’ sta-to un bel momento di festa, aspettando la primavera.

Il Fatf protagonistanelle zone terremotate

In una conferenza stampa l’assessore alla Cultura del Comune di Crema, Paola Vailati, ha presentato la celebrazione per la prima volta a Crema della “Gior-nata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”. Giovedì scorso, presso il Centro giovanile S. Luigi in via Bottesini a Crema è stato pro-iettato, a cura del Coordinamento provinciale di “Libe-ra”, il lungometraggio “La siciliana ribelle” (nella foto), film del 2009 del regista Marco Armenta ispirato alla figura di Rita Atria, la ragazza diciottenne che, dopo aver denunciato fatti e persone mafiose, si suicidò

dopo l’attentato a Paolo Borsellino. La “Libera” - vo-luta a livello nazionale da don Luigi Ciotti - raggruppa diverse associazioni per promuovere la lotta alle mafie e alla corruzione che si insinua in diverse realtà terri-toriale anche al nord del nostro Paese. L’impegno è anche quello di costituire d’intesa col Coordinamento provinciale, un presidio di “Libera” a Crema. Diverse realtà locali hanno già dato la loro adesione, oltre na-turalmente a Comune di Crema e al Comune di Ba-gnolo: Caffè politico, Comitato soci Coop, Banca Etica, Ipsia Cremona, Legambiente, Arci Crema.

INIZIATIVA

Anche Crema ricorda le vittime delle mafie

AFTERHOUR

I nostalgici degli anni d’oro del brit pop trove-ranno pane per i loro denti questo sabato sera al circolo Arci di Cremona a partire dalle 22: la sera-ta sarà interamente dedicata alle sonorità e alle atmosfere che hanno conquistato l’intero mondo partendo dall’isola britannica. Sul palco saranno i Tommy and the Dudes e The Circle a creare una piccola oasi brit pop nel centro di Cremona. Un diverso viaggio musicale è invece quello proposto, sempre sabato sera, dal Baciccia di Piacenza, con un dj set tutto al femminile dedicato alle sonorità balcaniche. Un balzo dal balkan beat alla musica più tradizionale, di corsa verso Est, per ballare tut-

ta la notte. Troveranno pane per i loro denti, in que-sto primo fine settimana di primavera, anche gli amanti del rock più tradizionale e made in Usa, con il ricco repertorio proposto dal Lisy Stefanoni & Eugenio Sambasile acoutic rock duo, in apertura ai Vinile: la formazione, sul palco alle 23.30, presen-terà una scaletta in continua oscillazione tra rock e rap, per un concerto a ritmo serrato. I Blue Wil-la sarano invece i protagonisti della serata al Car-men Town di Brescia. con il loro album omonimo fresco di pubblicazione. L’album è prodotto dal-la musicista californiana Carla Bozulich (Evangeli-sta, The Geraldine Fibbers, Scarnella, Ethyl Mea-

tplow), che ha diretto la costruzione, registrazione e mixaggio di ogni canzone. Ha anche contribui-to a cantare e suonare su molte tracce. Questo è accaduto in Italia, India e Parigi durante la prima-vera del 2012. E per riprendersi dal week end con una serata dedicata al sogno di terre lontane, l’ap-puntamento è per martedì sera alle 20.30 al Cen-tro per le famiglie di via Brescia, dove l’associazio-ne Laboratorio di Restauro presenterà una serata ad ingresso libero dedicata alle immagini dell’Etio-pia del Sud commentate da Arturo Caccico, psico-logo, viaggiatore con esperienze antropologiche.

Martina Pugno

Musica dagli Usa ai Balcani e visioni d’EtiopiaI Blue Willa presentano il loro esordio discografico al Carmen Town di Brescia

Programmazione settimanale

Individuare il lato positivo della vita non è solo una filosofia da imparare ma, per uno come Pat, appena uscito da un ospe-dale psichiatrico, è l’unica ragione per tornare a una vita nella norma. Condanna-to a otto mesi per aver pestato a sangue l’amante della (ormai) ex moglie Nikki, Pat ha solo un’idea in testa: rimettersi in for-ma, fisica e mentale, per riconquistare la sua amata. Ma lungo il suo cammino, l’in-contro con la ex ninfomane-vedova Tif-fany, ne complicherà la riabilitazione. In questa sua nuova pellicola, David O. Rus-sel ritorna – dopo The Fighter (2011) – a riflettere sul disagio psichico e sociale dell’uomo in una versione positivistica e romantica, dove l’amore, in tutte le sue forme, familiare, fraterno, amicale è l’unica chiave di successo nella vita. Il lato posi-

tivo non è una semplice commedia roman-tica e le 8 candidature agli Oscar 2013 ne sono un palese esempio. O. Russell riesce a raccontare con la giusta ironia e spen-sieratezza temi molto delicati come il di-sturbo bipolare e il trauma post mortem. Di Pat e Tiffany ci si innamora immediata-mente, si entra in empatia con loro e, ine-vitabilmente, ci si rende conto che, se af-fiancati, non sono poi così tanto “diversi” dai “normali”, anch’essi schizofrenici nel loro modo di vedere il mondo. Il lato posi-tivo (della vita) diviene, quindi, un labile equilibrio tra ciò che socialmente è accet-tato e ciò che, invece, non lo è per affron-tare al meglio le ostilità della vita. Lawren-ce da Oscar, Cooper memorabile, De Niro orgogliosamente siculo-americano.

Federica Palmisano

Durata: 122 minuti.Cast: Bradley Cooper,

Robert De Niro, Jennifer Lawrence.

CINEMA Programmazione settimanale Prendere le negatività e trasformarle in carburante

“lI lato positivo” si muove sul labile confine tra normalità e schizofrenia

Regia: David O. RussellGenere: commedia

I Blue Willa

CremonaSpaziocinema Cremonapo (0372-803674)www.spaziocinema.info• La madre• I Croods 3D• Benvenuto Presidente• Il lato positivo• Buongiorno papà• Gli amanti passeggeri• La frode• Sinister• Educazione siberiana• Ci vuole un gran fisico• Il grande e potente Oz 3D

Chaplin (0372-453005)• Il figlio dell'altra

CremaPorta Nova (0373-218411)www.multisalaportanova.it• The croods• Gli amanti passeggeri• La frode• Il grande e potente Oz 3D• Il lato positivo• Benvenuto PresidenteOver 60• La cuoca del Presidente

pieve fissiragaCinelandia (0371-237012) www.cinelandia.it• Buongiorno papà • Ci vuole un gran fisico • Dead Man Down• Il Grande e Potente Oz • La frode• Sinister• Spring Breakers - Una vacanza da sballo

Page 26: Il Cremasco 230313

AgricolturaSabato 23 Marzo 201326

I MERCATI AGRICOLI - TABELLA AGGIORNATA A GIOVEDI’ 14 MARZO 2013 (Fonte: Coldiretti Cremona)

VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo

VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo

VACCHE Frisone 3ª qualità peso vivo

MANZE SCOTTONE 24 mesi

VITELLI BALIOTTI p.vivo(50-60kg ) frisona

VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg)pie blue belga

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA MILANO MANTOVA MODENA

BURRO pastorizzato

PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi

PROVOLONE VALPADANAoltre 3 mesi

GRANA scelto stag. 9 mesi

GRANA sceltostag. 12-15 mesi

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA MILANO MANTOVA BOLOGNA(27 dicembre)

FRUMENTO tenerobuono mercantile

GRANOTURCOibrido naz.14% um.

SEMI di SOIANazionale

ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68

CEREALI MINORI

CRUSCAAlla rinfusa

FIENO MaggengoAgostano

PAGLIA press. (rotoballe)

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA MILANO MANTOVA MODENA

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINI da macello

SUINI da macello

SUINI da macello

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il 1° e il 3° mercoledì del mese. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono, per la “Granaria”, il martedì (comparto dei cereali e derivati). Per la zootecnia da latte si porta come riferimento anche Montichiari, che quota il venerdì. Il mercato di Mantova avviene il giovedì. Modena il lunedì. Il mer-cato di Bologna, che con la Granaria di Milano fa da riferimento per i cereali, quota il giovedì.

Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.

kg. p.v. 1,12-1,31 p.m 2,55-2,85

1,38-1,57 da macello 1,12-1,22

Kg. pv 0,86-1,01 pm 2,05-2,35

1,00-1,20 0,96-1,06

kg. pv 0,62-0,74pm 1,60-1,80

0,80-0,95 0,80-0,90

kg. pm 2,50-3,00 1,47-1,57 1,44-1,61

kg.1,00-1,00 MONTICHIARI

(1° q. 56/60 kg) 1,00-1,00

(da 46 a 55 kg) 1,00-1,40

(45-55 kg) 0,95-1,40

kg. 3,00-4,00 MONTICHIARI 3,85-4,00

3,30-3,90 (pregiate 70 kg) 3,76-4,35

kg. 2,95 past. 2,60 centr. 3,30

2,30 Zangolato di creme X burrificaz. 2,00

kg.(dolce)

5,05-5,20 5,05-5,20 n.q. --

kg. (piccante) 5,25-5,50

5,25-5,50 n.q. PARMIGIANO

REGGIANO 12 mesi

8,55-9,50

kg. 6,85-7,20 6,70-7,15 6,80-7,00 PARMIGIANO

REGGIANO fino a 24 m 10,50-11,20

kg. 8,00-8,25 7,90-8,90 8,00-8,20 PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre

11,40-12,40

Vitelloni femm. da macello pez. nere

(kg. 450-500)p.v. 1,48–1,63pm 2,85-3,15

Tonn. 224-228 n.q. n.q. (fino) 250-253buono m. n.q.

Tonn. 212-213 225-226 219-223 222-226

Tonn. n.q. 512-515 502-507 500-508

Tonn. 206-210 212-217

n.q.242-244

Fino a 65 236–241 Fino a 70 242–247

(p.spec. 62-64) n.q.

(p.spec. 66-67) 245-247

Tonn. Triticale 249-251Sorgo

255-258

Sorgo nazionale 255-257

Tonn. 191–193 191–192 203-206 195-196

Tonn. 160–175 loietto: 160–175

141-151 145-150

Mag. 1° t. 140-145

Tonn. 85-95 80-92 Paglia di frum. casc. 75-80

15 kg 4,390 4,390 n.q. 4,380

25 kg 3,310 3,330 n.q. 3,300

30 kg 3,040 3,050 n.q. 3,030

40 kg 2,410 2,440 n.q. 2,400

156 kg 1,365 1,430 n.q. (da 144 a 156 kg) 1,420

176 kg 1,425 1, 430 n.q. (da 156 a 176 kg) 1,475

Oltre 176 kg 1,395 1,405 n.q. (da 11,49480 kg) 1,459

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA MONTICHIARI MANTOVA MODENA

a scorsa settimana il Parlamento europeo riunito in sessione ple-naria a Strasburgo ha approvato, con qual-

che distinguo riportato in una risoluzione collegata, la riforma della Politica agricola comune.

L’impianto della riforma della Pac, votata dal Parlamento Ue, è stato quello largamente rivisto dalla Commissione agricoltura del Parlamento europeo presie-duta da Paolo De Castro.

La risoluzione votata riguarda due aspetti principali: l’introdu-zione di una revisione di medio termine del pacchetto e soprat-tutto del relativo bilancio che è stato giudicato insoddisfacente, che dovrebbe avvenire nel 2017; e qualche modifica, sempre di carattere finanziario, che riguar-da alcuni Paesi dell’Unione.

Paolo De Castro, che già ave-va anticipato alcuni contenuti della riforma due settimane fa a Bioenergy, ha commentato molto positivamente il risultato ottenu-to nella seduta plenaria del Par-lamento europeo, e a nome della Comagri ha rilevato la «ferma vo-

lontà di fare proseguire l’iter del-la riforma. Grande soddisfazione anche per l’adozione delle corre-zioni apportate dalla Comagri su trasparenza, doppi finanziamen-ti e condizionalità che integrano le modifiche al testo già apportate dalla Comagri, nel se-gno di una riforma più flessibile e meno bu-rocratica, che torna a mettere al centro il lavoro e l’impresa, guardando in maniera consapevole al futuro». Secondo De Castro, con il voto espresso dal Parlamento Euro-peo la Commissione agricoltu-

ra riceve da parte dello stesso il mandato negoziale per la fase dei cosiddetti ‘triloghi’, che ini-zierà il prossimo 11 aprile. In que-sta fase si terrà il confronto con il

Consiglio e la Com-missione sull’inte-ro impianto della ri-forma, già molto ri-toccato rispetto alle prime versioni del Commissario Da-cian Ciolos, e sul

quale la Comagri conta di rag-giungere un accordo entro la conclusione del semestre di pre-sidenza irlandese, ovvero entro il prossimo mese di giugno.

Per contro vi è da registra-re la bocciatura definitiva delle quote latte, mentre quelle del-lo zucchero e del diritto di im-pianto dei vigneti verranno pro-rogate, così come la conferma degli aiuti al tabacco. Ne esce anche una proposta di Pac un po’ meno ‘verde’ rispetto ai te-sti iniziali, grazie ad una serie di ‘aggiustamenti’ introdotti dal-la stessa Comagri e che riguar-dano l’obbligo della rotazione colturale solo sopra certe con-dizioni e l’inserimento nel gree-ning ‘per definizione’ per certe colture, come i prati, gli erbai e le coltivazioni arboree.

Sembra invece essere rima-sto il ‘capping’, tetto massi-mo di superficie o integrazione, con l’esclusione dal contributo di aree inserite in una lista nera, come quelle aereoportuali. Sod-disfazione per i risultati ottenuti è stata espressa da Confagricol-tura ed Agrinsieme, secondo la quale «da qui a meno di un mese si entrerà nella fase decisiva del negoziato. Confidiamo che si possano migliorare ulteriormente gli aspetti del regolamento, non ancora in linea con le esigenze delle imprese agricole».

Soddisfazione di Confagri e Agrinsieme. De Castro: «Confidiamo in ulteriori miglioramenti

L• A cura di Libera Agricoltori •

«Pac, sì alla “controriforma”»

Entro un mesesi entrerà nellafase decisiva

Il mais gravemente danneg-giato dalla siccità del 2012 sarà utilizzato per produrre energia rinnovabile negli oltre 500 im-pianti a biogas della pianura padana. E’ previsto dall’accor-do di filiera promosso dagli as-sessori regionali all’agricoltura della Lombar-dia Giuseppe Elias, dell’Emi-l ia-Romagna Tiberio Rabbo-ni e del Vene-to Franco Man-zato.

L’iniziativa è indirizzata alle principali organizzazioni agrico-le ed ai consorzi di biodigestori e punta a risolvere un proble-ma che rischia di avere pesan-ti ripercussioni per l’agricoltu-ra e la zootecnia del nord Italia: quello delle ingenti quantità di mais che a causa delle pessi-me condizioni meteo climatiche della scorsa estate presentano caratteristiche che lo rendono non idoneo all’alimentazione umana e animale. Infatti, solo il mais di elevata qualità organo-lettica e igienico-sanitaria può essere infatti destinato a que-ste finalità. Le tre Regioni dun-que hanno messo a punto que-

sto accordo al fine di costruire un percorso chiaro, trasparente e sicuro, in linea con le indica-zioni fornite dal ministero del-la salute. E’prevista una preci-sa procedura di tracciabilità del prodotto, definita dalle tre re-gioni e approvata dal ministe-

ro della salute, che ne assicu-ra un corretto utilizzo, evitan-do il rischio di frodi e garan-tendo mag-gior sicurezza al consumato-re. L’accordo,

valido per tutto il 2013, punta ad agevolare l’incontro tra do-manda ed offerta, impegnando le parti a precise garanzie con-trattuali, di prezzo e di program-mazione del flusso di prodotto, che si stima di circa 350 mila tonnellate.

Le aziende interessate, sia per la parte agricola che per la parte dei biodigestori, per ade-rire devono sottoscrivere un modulo che verrà reso dispo-nibile sui siti internet delle tre regioni, dove verrà anche man-tenuto l’aggiornamento del-le adesioni ed il monitoraggio dell’iniziativa.

Produrre energia partendo dal mais danneggiato: accordo interregionale

Questa mattina presso il golf club Il Torrazzo di Cremona sarà presentata ufficialmente la 38esi-ma Fiera regionale agricola di pri-mavera. In apertura sabato 30 marzo, i consueti tornei di calcio presso il centro sportivo comuna-le del Mulinello, dove quest’anno tornerà ad essere riunita la ras-segna espositiva, con i padiglioni dedicati alla zootecnia con espo-sizione di bovini di razza Frisona italiana, l’esposizione di macchine ed attrezzature agricole e la con-sueta rassegna merceologica con molti settori rappresentati. Come

ogni anno saranno presenti le Bancarelle del gusto, il Mercatino del Lago di Garda e per le vie del centro storico, l’immancabile mer-cato domenicale degli ambulanti. Il programma prevede convegni su tematiche di carattere agricolo, con approfondimenti legati anche all’attualità (da martedì 2 a saba-to 6 aprile). La rassegna espositiva sarà sabato 6 e domenica 7 apri-le. Saranno presenti l'enogastro-nomia piemontese e i sapori tipici delle Langhe (protagonisti in fiera durante la serata enogastronomi-ca di venerdì 5 aprile).

Fiera Agricola di Grumellosabato 6 e domenica 7 aprile

Sono tutti positivi gli indicatori del bilancio consuntivo 2012 che la Latteria Soresina pre-senterà il prossimo sabato 30 marzo all’as-semblea dei soci. Nonostante la fase di calo dei consumi alimentari in Italia (-4% secondo stime recenti, con il latte a -2,2%), Latteria Soresina è riuscita a chiudere l’anno con un fatturato di 311 milioni contro i 275 del 2011, dunque con un incremento di oltre il 13%. Ed è in crescita del 7% anche il fatturato estero, pari a 56 milioni, con il 46% di esportazioni in più verso gli Usa. Tali risultati consentono a Latteria Soresina di liquidare ai propri soci produttori uno tra i migliori prezzi attualmente sul mercato: 0,492 euro al litro ivato. Secon-do il presidente, Tiziano Fusar Poli, la coope-

rativa è il principale acquirente di latte italia-no: ne lavora 4 milioni di quintali l’anno, cioè il 4% della produzione nazionale affermando-si quindi come riferimento nazionale per il prezzo della materia prima latte. Gli ottimi ri-sultati a bilancio certificano la validità della strategia in atto, che punta a internazionaliz-zare da un lato e diversificare dall’altro. Latte-ria Soresina ha lavorato duramente, negli ulti-mi tempi, per conquistare la piazza america-na e farne il suo mercato estero principale. Ma all’estero i risultati migliori, oltre che negli Usa sono stati ottenuti in Brasile (+22% a volume), Olanda (+67% a volume) e Giappo-ne (+83% a volume). Si stima che il fatturato estero aumenterà ancora entro i prossimi tre

anni. Attraverso la diversificazione, dunque, Latteria Soresina mira a riequilibrare le sorti di un mercato interno in sofferenza. Da sempre leader mondiale nel Grana Padano, lo scorso anno ha puntato con decisione sul più vivace segmento del latte confezionato e sui for-maggi freschi, sfruttando la propria formida-bile rete di produttori, compresi tra il cremo-nese e il milanese, apportatori di materia pri-ma d’alta qualità.

Latteria Soresina, tutti i positivi gli indicatori del bilancio consuntivo

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La Cremo perde solo di misura (1-2)di Matteo Volpi

ella settimana del cento-decimo compleanno, la Cremonese sembra fi-nalmente aver ritrovato il sorriso. La vittoria con il

Como ha confermato i progressi del-la formazione di Scienza, assoluta dominatrice del posticipo serale in diretta televisiva. Ora, complice il tur-no di riposo, non resta che stare a guardare cosa succede nella metà alta della classifica. per farsi trovare pronti al turno dopo Pasqua, con l’auspicio che la sorpresa nell’uovo ci sia e sia positiva. Lo schieramento senza un regista di riferimento (4-2-3-1), con il rientrante Fietta e Baiocco a copertura della difesa e un gioco maggiormente orientato sulle corsie esterne, ha fornito ottime indicazioni. La difesa si è confermata solida (i numeri continuano a promuoverci come i meno perforati del girone) e sulla trequarti l’interscambiabilità dei vari Le Noci, Carlini e Nizzetto ha for-nito meno punti di riferimento agli avversari, ad eccezione di Djuric co-me pivot centrale. Una soluzione tat-tica su cui Scienza ha lavorato ed ha saggiamente insistito, che potrebbe dare maggiore sprint da qui sino alla fine del campionato, visto che ogni gara sarà da interpretare in modo ag-gressivo, atto a raccogliere il bottino pieno, se si vorrà continuare a cullare sogni di gloria in ottica playoff.

COMPLEANNO Rivestito a festa, il pubblico dello “Zini” ha risposto

“presente” ai festeggiamenti per il 110° compleanno della società gri-giorossa. Nella serata di ieri sono transitati sugli spalti di via Persico personaggi del passato e del presen-te della storia grigiorossa. Fino al 3 aprile, inoltre, come noto, sarà aperta la mostra con i vessilli storici, in me-

rito ai quali, vale la pena sottolineare come sia stato fondamentale l’appor-to di alcuni tifosi storici che hanno “prestato” magliette, fotografie e qualsiasi tipo di materiale alla società grigiorossa per allestire il tutto.

IL MATCH La Cremo ha fatto di tutto per fare bella figura, al cospetto

del più quotato Toro, sceso in campo con tanti titolari. E c’è riuscita, se-gnando un gran gol dopo solo 3’ con Caridi (tiro a giro all’incrocio). Poco importa nella riprsa che i granata ab-biano ribaltato il risultato con Diop e Meggiorini su rigore. E’ stata comun-que una bella festa da ricordare.

NGrigiorossi subito in gol con Caridi, rimontati nella ripresa dal Torino. Ko che non rovina la festa

SPORTSPORTSPORTlo

LEGA PROPROMOZIONE

Una Calesese rinfrancatacerca punti a Montecchio

La Casalese ha azzerato le amnesie e si è rimessa in corsa per la salvezza. Contro la Povigliese, i bianco-celesti hanno saputo replicare il positivo risultato della domenica precedente a Castelnovo Sotto: 1-0 di sof-ferenza e tre punti campali in classifica. I maggiorini di mister Agazzi hanno così momentaneamente abban-donato l’ultimo posto in graduatoria ed hanno aggan-ciato la caldissima zona playout, riuscendo prima di tutto a blindare la fase di-fensiva, parsa in affanno nei primi mesi del 2013. Con sei punti in due gior-nate, i biancocelesti pos-sono preparare al meglio la sfida di domani a Montec-chio, in casa di una big del girone. Squadra solida e con ambizioni importanti, il team reggiano vanta una delle migliori difese del giro-ne. Alla Casalese l’arduo compito di emulare l’impresa compiuta ad inizio febbraio dalla Medesanese, capace di sbancare Montecchio in uno dei soli due ko interni dei reggiani. Ai biancocelesti servirà l’apporto delle punte, a secco nelle ultime due giornate: buon per la Casalese che a togliere le castagne dal fuoco siano stati due difensori, Paltrinieri e Favalli.

CLASSIFICA (24ª giornata) Arcetana, Meletolese 46; Castellana 43; Montecchio 42; Povigliese 39; Me-desanese 34; Borgonovese 33; Cadelbosco 32; Ca-rignano, Ciano, Falk 31; Castelnovese 30; Brescello 28; Traversetolo 27; Bobbiese 25; Casalese 24; Fab-brico, Langhiranese 22.

Simone Arrighi

CREMONESE: Grillo (1’ st Quaini), Avogadri (17’ st Cremonesi), Armenise (29’ st Visconti), Martina Rini, Tedeschi (17’ st Moi), Magallanes (17’ st Baiocco), Filippini (17’ st Degeri), Buchel (17’ st Carlini), Momentè (17’ st Mascolo), Caridi (29’ st Le Noci), Nizzetto (1’ st Fietta). All.: Scienza.TORINO: Coppola, Darmian (1’ st D’Ambrosio), Di Cesare, Ogbonna (35’ Rodriguez), Caceres (1’ st Masiello), Brighi (28’ Gazzi), Vives, Menga (38’ st Fumana), Barreto (1’ st Meggiorini), Bianchi (1’ st Diop), Barbosa (1’ st Amedeo). All.: Ventura. RETI: 3’ Caridi, 25’ st Diop, 37’ st Meggiorini (rig.)

CREMONESE-TORINO 1-2 (1-0)

Responsabile Fabio Varesi

S’infiamma il duellotra Verona e Livorno

32ª GIORNATA Ascoli-Reggina 0-3, Bari-Padova 3-0, Cesena-Livorno 0-0, Cittadella-Spezia 0-0, Crotone-Vicenza 1-0, Juve Stabia-Sassuolo 1-1, Modena-Empoli 2-3, Pro Vercelli-Brescia 2-3, Ternana-Grosseto 0-0, Varese-Novara -, Virtus Lanciano-Verona 1-2.

CLASSIFICA Sassuolo 71; Verona, Livorno 60; Empoli (-1) 53; Varese (-1) 47; Brescia 45; Padova 42; Juve Stabia 41; Novara (-4), Crotone* (-2), Ternana 39; Modena (-2), Cittadella, Virtus Lanciano, Cesena 38; Ascoli* 37; Bari (-7), Spezia (-1) 36; Reggina (-2) 35; Vicenza 31; Pro Ver-celli 25; Grosseto (-6) 23. * Una gara in meno

33ª GIORNATA (24-3 h 15) Brescia-Cittadella, Empoli-Bari (h 20.45), Grosseto-Cesena (23-3 h 18), Livorno-Virtus Lanciano, Novara-Ascoli, Padova-Modena (23-3 h 20.45), Reggina-Juve Stabia, Sassuolo-Ternana, Spezia-Pro Ver-celli (h 12.30), Verona-Crotone, Vicenza-Varese.

Con un ottimo secondo tempo, la Nazionale azzurra di Prandelli ha recuperato due gol a un modesto Brasile, onorando la memoria di Pietro Mennea, icona dello sport italiano, scomparso nei gironi scorsi a 61 anni non ancora compiti. L’Italia (impegnata martedì a Malta) avrebbe meritato la vittoria, ma ha pagato a caro prezzo due ingenuità difensive, sulle quali il ct deve lavorare parecchio in vista dei Mondiali del prossimo anno. L’amichevole di Ginevra (termi-nata 2-2) ha confermato la crescita di Mario Balotelli, al quale ha fatto molto bene l’arrivo al Milan. L’ex attaccante del Manchester City ha realizzato un gol da cineteca e ne ha sfiorati altri due, offrendo una prestazione convincente.

Balotelli è al momento il valore aggiunto dei

rossoneri, che puntano legittimamente al se-condo posto, distante solo due punti. Malgrado la vittoria contro l’Atalanta, il Napoli ha confer-mato di essere poco brillante, ma grazie a un Cavani ritrovato, può lottare sino alla fine per evitare i preliminari di Champions. Probabilmente sarà decisivo lo scontro diretto in programma il 14 aprile alle 20.45 a S. Siro. Mentre la Juve ha praticamente ipotecato lo scudetto, a tenere banco in serie A e la lotta alla salvezza, che coinvolge principalmente Genoa e Siena, impe-gnate domenica 30 marzo in uno scontro diret-to ad alta tensione, che potrebbe influenzare i destini delle due squadre.

Fabio [email protected]

Protagonista nel Milan, l’attaccante ha brillato anche in maglia azzurra

Balotelli si conferma in NazionaleSERIE A

SERIE B

Prosegue il magic moment della Lotus di Kimi Räikkönen. Dopo aver vinto a Melbourne (davanti a un ottimo Alonso e a Vettel), il finlandese è stato il più veloce al termine della seconda sessione di prove libere di Sepang, durate solo 40 minuti (anziché 90) a

causa della pioggia. Räikkönen ha preceduto Vettel e le due Ferrari, mentre nella prima ora il più veloce è stato Webber (4° Alonso). Stamattina alle 9 (ora ita-liana) sono in programma le qualifiche, mentre doma-ni (sempre alle 9) scatterà il Gp di Malesia.

Räikkönensi confermaa Sepang

FORMULA 1

AndreaFavalli

Cremonese-Como 3-1Feralpi Salò-AlbinoLeffe 0-0Lumezzane-V. Entella 1-1Pavia-Cuneo 0-2Portogruaro-Lecce 0-0SanMarino-Treviso 1-0SudTirol-Reggiana 3-0Tritium-Trapani 1-2Riposa:Carpi

Trapani 49Lecce 48SudTirol 45Virtus Entella 40San Marino 38Carpi 38Cremonese (-1) 36Feralpi Salò 35Lumezzane 35Pavia 34AlbinoLeffe (-6) 33Portogruaro (-2) 29Cuneo 28Como (-1) 25Reggiana 22Tritium 16Treviso (-1) 13

AlbinoLeffe-TritiumCuneo-LumezzaneFeralpi Salò-SudTirolLecce-PaviaReggiana-San MarinoTrapani-ComoTreviso-CarpiVirtus Entella-PortogruaroRiposa: Cremonese

27ª G

iorn

ata

Cla

ssif

ica

28ª G

iorn

ata

27ª GIORNATA Bologna-Juventus 0-2, Catania-Udinese 3-1, Fiorentina-Genoa 3-2, Milan-Palermo 2-0, Napoli-Atalanta 3-2, Pescara-Chievo 0-2, Roma-Parma 2-0, Sampdoria-Inter rinviata, Siena-Cagliari 0-0, Torino-Lazio 1-0.

CLASSIFICA Juventus 65; Napoli 56; Milan 54; Fiorentina 51; Inter*, Roma, Lazio 47; Catania 45; Udinese 41; Bologna, Sampdoria* (-1), Torino (-1), Parma, Cagliari, Chievo 35; Atalanta (-2) 33; Genoa 26; Siena (-6) 25; Palermo, Pescara 21. *Una gara in meno.

28ª GIORNATA (31-3 h 15) Atalanta-Sampdoria, Cagliari-Fiorentina, Chievo-Milan, Genoa-Siena (h 18.30), Inter-Juventus, Lazio-Catania, Palermo-Roma, Parma-Pescara, Torino-Napoli (h 21), Udi-nese-Bologna.

Una fase di gioco del match di ieri sera

(red.) Inarrestabile. Così appare la marcia della Pergolettese, dopo il 15° risultato utile consecutivo, conseguito domenica scorsa con la vittoria sulla Caronnese per 2-0 (quinta di fila). La concomitante sconfitta del Voghera sul campo amico ad opera dell’Olginatese ha portato a 8 i punti di vantaggio sui pavesi (in questi giorni alle prese con seri problemi societari) e a 9 sul Ponti-sola, che nel recupero di mercoledì non è andato oltre lo 0-0 sul campo della Castellana. Rimane però ancora sospe-sa la decisione sul reclamo presentato dai bergamaschi per la partita casalin-ga persa contro il Trento, per la posizio-ne irregolare del giocatore Loiacono fresco di tesseramento (dopo aver re-

scisso il contratto con il Lumezzane, ma fuori tempo massimo) e schierato dai trentini. Tornando alla Pergolettese, ecco il parere di Alex Guerci, protago-nista di una prestazione di spessore e

autore del primo gol del gialloblu: «Abbiamo lavorato tanto per arrivare a questi automatismi e a questo stato di forma ed è solo merito nostro e della società che ci ha messo nelle condizio-ni di lavorare al meglio. Seguendo poi le indicazioni del mister, siamo matura-ti e ora siamo consapevoli dei nostri mezzi». Domenica vi aspetta un’altro match difficile, in trasferta contro l’Olgi-natese, terza in classifica: «Sicuramente sono un’ottima squadra, mancano ancora una cinquantina di giorni prima della fine del campionato e dobbiamo continuare a lavorare al massimo, senza guardare la classifica. Adesso prepariamo bene la prossima sfida continuando ad avere il massimo ri-

spetto degli avversari». I varesini di Alessio Del Piano, per due stagioni al-lenatore in seconda al Pergocrema del presidente Bergamelli, dovranno ri-nunciare allo squalificato Menegazzo, mentre tra i gialloblu sarà assente Mar-tinelli. Giovedì 28 marzo alle 20.30, infine, andrà in scena il turno infrasetti-manale, al Voltini contro il Montichiari.

CLASSIFICA (30ª giornata) Pergolet-tese 68; Voghera 60; Olginatese, Ponti-sola 59; Lecco (-3) 51; Caronnese 50; Castellana 48; Montichiari 44; A. Seriate 43; MapelloBonate, Caravaggio 42; Alzano Cene 39; Fersina Perginese 38; Darfo Boario (-1), Seregno 37; Pro Sesto 36; St. Georgen 24; Trento (-1) 23; Mez-zocorona 22; Sant’Angelo 13.

Dopo la quinta vittoria di fila il vantaggio dei gialloblu sulla seconda è salito a 8 punti

Una super Pergolettese ora ha preso il largoSERIE DECCELLENZA Rivoltana con il Sondrio

Immediato riscatto nel turno infrasetti-manale del Crema 1908, che dopo aver perso domenica con la Trevigliese per 1-2, ha rifilato 5 gol alla Zanconti (doppietta di Pagano), restando in lizza per i playoff, di-stanti solo 3 lunghezze. Ecco perché è indispensabile fare punti domani a Cave-nago. In salute la Rivoltana, che dopo aver battuto la Zanconti (2-0), ha pareggiato 1-1 a Desio (a segno Sala). Domani ci prova con il Sondrio per avvicinarsi alla salvezza.

CLASSIFICA (26ª giornate) Giana 64; Ci-serano 56; Mariano, Sancolombano* 47; Trevigliese, Sondrio 45; Crema 42; Desio, Ardor Lazzate 39; Base 96*, Cavenago* 37; Valle Brembana, Rivoltana 34; Real Milano 28; Arcellasco 26; Giussano 12; Zanconti 11; Cantù* 2 (-3). *Una gara in meno

Il Crema va a Desiosognando i playoff

Alex Guerci

[email protected]

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di Giovanni Zagni

na giornata memorabile quel-la vissuta dalla tifoseria della Vanoli, ma anche da tutti gli appassionati di basket di Cre-mona e provincia. Il 16 marzo

2013 la navicella cremonese, Aldo Vano-li in plancia e qualche ufficiale in sala macchine, ha solcato il “mare"” di Desio per affondare l’incrociatore Armani Milano (78-81). Giornata da segnare sul calen-dario col circoletto rosso e tramandare ai nipoti, perché come non mai Davide ha sconfitto Golia, alla faccia di tutti i corvi, vicini o lontani, accreditati o neofiti, che hanno dovuto masticare amaro. La sal-vezza non è ancora matematica, ma poco ci manca e ci si lascia godere per la por-tata dell’impresa, guardando al futuro con minori ansie, di quanto se ne potessero avere nel prepartita. Con pochi soldi (non pochissimi comunque), ma tanto buon senso, la dirigenza ha costruito un giocat-tolo che sa attirare la stima e l’entusiasmo degli sportivi e dà le giuste soddisfazioni anche a tecnici ed atleti. A Desio, tattica-mente la squadra si è espressa in modo soddisfacente, anche in difesa, alternan-do diverse soluzioni che hanno spesso messo in crisi i dispositivi dell’Armani, che mancava di Langford, ma che resta sempre la compagine superfavorita per lo scudetto. Così, subendo relativamente poco, la Vanoli ha controbilanciato i molti

errori offensivi (sia al tiro che nelle palle perse), esaltando tuttavia giocatori come Chase e Peric, o lo stesso “invocato” Johnson che hanno controbilanciato la defaillance serale di Harris e Stipanovic, entrambi con mani gelide. Grandi meriti

bisogna riconoscerli a Gresta ed al suo staff, che hanno preparato un contesto tecnico ed umano in cui i giocatori si trovano a meraviglia e solidarizzano, for-mando così una squadra vera, quel che serve per ottenere sempre di più di quel

che si vale singolarmente. Brava Vanoli dunque e che si vada avanti così, a pre-scindere dai risultati.

Ora volgiamo lo sguardo 24 ore avanti, perché domani alle 18.15 sarà al PalaRadi la Dinamo Sassari, cioè la capolista del girone in coabitazione con la Cimberio Varese. Sarà pane durissimo da rodere per i biancoblu, perché l’avversario è tostissimo ed annovera nel suo organico giocatore di altissima classe come i cugini Diener (Travis e Drake), l’ala Thornton, Easley, Brian Sacchetti, figlio del coach Meo, Vanuzzo, Ingersky, Pinton e Devec-chi (specialista difensivo). Insomma, un test di enorme valenza, contro un avver-sario che viene in Lombardia per difende-re il suo primato e per dare continuità alle proprie imprese. La Dinamo è squadra che ama attaccare il canestro avversario con giocate veloci e spettacolari, con grande attitudine al tiro dalla lunga distan-za, ma potenzialmente temibile anche nell’area colorata. Ma la Vanoli di oggi speriamo sia in grado di mettere freno all’enorme potenziale offensivo dell’avver-sario, per confezionare ai suoi sostenitori una bella sorpresa pre-pasquale.

NEWS L’assistant coach Paolo Lepo-re è stato inserito nello staff tecnico della Nazionale italiana sperimentale, che disputerà a Mersin (Turchia) dal 18 al 26 giugno 2013 i Giochi del Mediterraneo. Un attestato di stima al lavoro svolto da Lepore con la Vanoli.

La Vanoli vuole un altro scalpo eccellenteDopo aver battuto Milano in trasferta i biancoblu ci provano con la capolista Sassari

Appuntamento da non perdere domani al PalaRadi contro un avversario di valore, che però troverà una squadra super motivata

ULEGA A

Biella-Avellino 72-77Bologna-Reggio E. 82-74Cantù-Pesaro 74-62Caserta-Siena 72-64Milano-Cremona 78-81Montegran.-Brindisi 93-86Roma-Venezia 74-69Sassari-Varese 76-75 Sassari 36Varese 36Roma 32Cantù 30Milano 28Siena 28Reggio Emilia 26Venezia 22Brindisi 20Caserta 20Cremona 18Avellino* 16Bologna* 16Montegranaro 16Pesaro 12Biella 10

Brindisi-Avellino Caserta-Pesaro Cremona-Sassari Milano-Montegranaro Reggio Emilia-VareseRoma-Bologna Siena-Cantù Venezia-Biella

23ª

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SportSabato 23 Marzo 201328

24ª

Gio

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L’Assi Manzi ha finalmente interrotto la serie negativa di sette sconfitte consecutive, battendo alla palestra Spettacolo la Delser Udine 45-43. Brutta partita per 30 minuti con tanti palloni persi, molti tiri sbagliati da ambo le parti, confermato dal basso punteggio, 15-18 all’intervallo e 23-23 appunto al 30’. Poi le due squadre hanno alzato un po’ di più il ritmo e la svolta è arrivata all’ulti-mo minuto: Assi avanti 44-40, Rossi segna la tripla dell’avvicinamento, ma Colico con un tiro libero dei due a disposizione regala il successo alla Manzi. Manca una partita alla fine della sta-gione regolare, questa sera trasferta a Biassono,

poi inizieranno i playout. Allo stato attuale della classifica l’avversario del sodalizio di Anilonti si deciderà proprio negli ultimi quaranta minuti: Cagliari o Selargius.

In chiave salvezza. importante è stata la vitto-ria colta dal Valmadrera, che ha acuito il momen-to negativo della Tec-Mar Crema, che dopo la sconfitta subìta contro il Broni, ha caduto le armi anche a Valmadrera con un netto 60-49. Le cre-masca hanno fornito una prestazione sottotono per tutto il match e a nulla è valso il ritorno in campo di Losi e Cerri.

Raggiunte in classifica da Marghera, le azzurre

devono vincere stasera contro il Muggia per avere la certezza del quarto posto, utile nei pla-yoff. Sarebbe il modo migliore per congedarsi da una regular season, che ci ha visto la Tec-Mar protagoniste e per preparare al meglio una post season che potrebbe regalare grandi soddisfa-zioni ai tifosi cremaschi.

CLASSIFICA (25ª giornata) Venezia 48; Mila-no, San Martino di Lupari 40; Tec-Mar Crema, Marghera 30; Broni, Alghero 26; Udine 24; Mug-gia 22; Valmadrera, Virtus Cagliari, San Salvatore 16; Assi Manzi Cremona 10; Biassono 6.

Marco Ravara

BASKET A2

La Tec-Mar difende stasera il quarto posto

Magdalena Losi della Tec-Mar in azione

Peric grande protagonistacontro Milano

(foto Castellani)

10.05 LINEA VERDE ORIZ. Attualità10.55 APRIRAI 11.10 UNOMATTINA STORIEVERE. Doc12.00 LA PROVA DEL CUOCO.Att13.30 TG1/TELEGIORNALE14.00 EASY DRIVER. Attualità14.30 LE AMICHE DEL SABATO.Att17.00 TG1/CHE TEMPO FÀ17.15 A SUA IMMAGINE. Att17.45 PASSAGGIO A NORD OVEST. Doc18.50 L'EREDITÀ. Game show20.00 TG1 TELEGIORNALE20.35 AFFARI TUOI. Game show21.10 I MIGLIORI ANNI. Varietà24.00 S'È FATTA NOTTE. Attualità

09.25 DENEDIZIONE DELLA PALME Celebrata da Papa Francesco12.25 LINEA VERDE. Attualità13.30 TG1 Telegiornale 14.00 POLE POSITION. Sport14.10 G.P. DELLA MALESIA DI F116.10 POLE POSITION. Sport16.30 TG1 Telegiornale16.35 DOMENICA IN - ARENA. Att17.35 DOMENICA IN - COSÌ È LA VITA18.50 L'EREDITÀ. Game show20.00 TG1 Telegiornale20.40 AFFARI TUOI. Game show21.30 UN MEDICO IN FAMIGLIA 8. Fic23.30 SPECIALE TG1. Attualità

09.45 VOYAGER FACTORY10.30 APRIRAI. Att10.40 SULLA VIA DI DAMASCO. Att11.10 MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA13.00 TG2 GIORNO / DRIBBLING13.45 G.P. DI MALESIA DI F114.55 SENZA TRACCIA. Telefilm15.40 LA CARTA DEL DESTINO. Film17.10 SERENO VARIABILE18.05 AMORE SENZA PIETÀ. Film19.35 SQUADRA SPECIALE COBRA120.30 TG2 NOTIZIE21.05 CASTLE. Telefilm22.40 NYC 22. Telefilm23.25 TG2 NOTIZIE

06.30 REAL SCHOOL. Att10.10 RAGAZZI C'È VOYAGER.Var10.50 A COME AVVENTURA. Att11.30 MEZZOGIORNO IN FAMIGLIA13.00 TG2 GIORNO/METEO/MOTORI13.45 SUL FILO DEL PERICOLO. Film15.15 IL GIOCO DELL'INGANNO. Film16.45 FUGA DAL PASSATO. Film18.10 90°MINUTO. Sport19.35 SQUADRA SPECIALE COBRA 1120.30 TG2 NOTIZIE21.00 NCIS. Telefilm21.45 ELEMENTARY. Telefilm22.40 NYC 22. Telefilm23.40 LA DOMENICA SPORTIVA

07.40 FUGGIASCO. Film09.15 PAESE REALE. Attualità10.15 L'ISPETTORE DERRICK. Tf11.00 TGR BELLITALIA11.30 TGR PRODOTTO ITALIA. Att12.00 TG3 Sport - Meteo / TGR14.00 TG REGIONE/METEO14.55 TV TALK. Attualità17.00 TIMBUCTU. Doc17.25 LIVE IS LIFE. Film19.00 TG3/REGIONE/METEO 20.00 BLOB20.10 CHE TEMPO CHE FA. Attualità21.30 METROPOLI. Attualità23.25 TG3/TG REGIONE

11.05 TGR MEDITERRANEO. Att11.30 TGR REGIONEUROPA. Att12.00 TG3 Sport - Meteo / TGR12.25 TELECAMERE. Attualità12.55 RAI EDUCATIONAL13.25 PASSEPARTOUT. Att14.00 TG3/REGIONE/METEO15.05 ALLE FALDE DEL KILIMANGIARO16.05 MILANO-SANREMO.Ciclismo18.00 PER UN PUGNO DI LIBRI. Quiz19.00 TG3/REGIONE/METEO 20.00 BLOB/CHE TEMPO FA21.30 PRESA DIRETTA. Attualità23.25 TG3/TG REGIONE23.40 GAZEBO. Attualità

SABATO 23 DOMENICA 24

CANALE 5

ITALIA 1

RETE 4

06.00 PRIMA PAGINA07.55 Traffico/METEO08.00 TG5 MATTINA09.05 ZOO DOCTOR. Telefilm10.00 MELA VERDE. Attualità11.00 FORUM. Attualità13.00 TG 5 telegiornale - METEO 513.40 COUGAR TOWN. Telefilm14.10 AMICI. Talent show16.00 VERISSIMO. Attualità18.50 THE MONEY DROP. Game20.00 TG 5 telegiornale - METEO 520.40 STRISCIA LA NOTIZIA. Varietà21.10 ITALIA'S GOT TALENT. Talent06.00 PRIMA PAGINA

07.55 Traffico/METEO08.00 TG5 MATTINA08.50 LE FRONTIERE DELLO SPIRITO09.40 TGCOM10.00 SOUTH PACIFIC. Documenti11.55 MELA VERDE. Attualità13.00 TG5 TELEGIORNALE/METEO 513.40 L'ARCA DI NOÈ. Varietà14.00 DOMENICA LIVE. Varietà18.50 THE MONEY DROP. Game show20.00 TG 5 - METEO 520.40 STRISCIA LA DOMENICA.Var21.30 KAROL UN UOMO DIVENTATO PAPA. F00.55 TG 5 NOTTE- METEO.IT01.30 STRISCIA LA DOMENICA. Var

10.05 DONNAVVENTURA. Att10.50 RICETTE DI FAMIGLIA. Att11.30 TG 4/METEO/NOTIZIE/TRAFFICO12.00 UN DETECTIVE IN CORSIA. Tf12.55 LA SIGNORA IN GIALLO. Tf14.00 TG4 TELEGIORNALE14.45 LO SPORTELLO DI FORUM.Att15.30 POIROT. Film17.00 DETECTIVE MONK. Tf18.00 PIANETA MARE. Att18.55 TG 4 - METEO 419.35 TEMPESTA D'AMORE. Soap20.40 WALKER TEXAS RANGER. Tf21.30 SFIDA TRA I GHIACCI. Film23.30 LIFE. Telefilm

07.05 TG4 NIGHT NEWS07.55 VITA DA STREGA. Sitcom09.00 BBC KNOWLEDGE. Doc10.00 SANTA MESSA11.00 LE STORIE DI VIAGGIO A...Att11.30 TG 4 TELEGIORNALE12.00 PIANETA MARE. Attualità13.00 DONNAVVENTURA. Attualità14.00 TG4 Telegiornale - METEO 414.40 IERI E OGGI IN TV SPECIALE15.15 PICCOLO MONDO ANTICO. Fiction18.55 TG4 Telegiornale - METEO 419.35 IL COMANDANTE FLORENT.Tf 21.30 DIE HARD-VIVERE O MORIRE. F00.20 TRAPPOLA CRIMINALE. Film

SABATO 23 DOMENICA 24

LA 7

SABATO 23 DOMENICA 2406.00 TG LA 7 - METEO07.00 OMNIBUS. Attualità09.50 COFFEE BREAK11.00 TG LA7 - METEO11.05 LARIA CHE TIRA-IL DIARIO12.00 BOOKSTORE. Attualità11.40 LE STRADE DI SAN FRANCISCO. Tf13.30 TG LA714.05 TG LA7 CRONACHE. Att14.40 SOLDATI A CAVALLO. Film16.55 THE DISTRICT. Telefilm17.55 L'ISPETTORE BARNABY. Tf20.00 TG LA720.30 IN ONDA. Attualità21.30 LA7 DOC. La scelta del Papa

06.00 TG LA 7 - METEO07.00 OMNIBUS. Attualità 09.50 COFFEE BREAK11.00 TG LA7 - METEO12.00 IN CUCINA CON VISSANI12.30 I MENÙ DI BENEDETTA13.30 TG LA7 CRONACHE. Att14.40 PIEDIPIATTI. Film16.15 THE DISTRICT. Telefilm18.00 L'ISPETTORE BARNABY. Tf20.00 TG LA720.30 IN ONDA. Attualità21.30 I BORGIA. Film00.30 TG LA7 SPORT00.50 U-BOOT 96. Film

09.00 LA PIAZZA DI CREMONA, CREMA E CASALMAGGIORE 11.00 IL GIORNO DEL SIGNORE11.40 IL BENE COMUNE. Talk show 13.30 TELEGIORNALE14.30 LE NOSTRE REGIONI15.00 BLACK STALLION. Sceneggiato16.00 CIAK! MOTORE!17.30 MTB GRANFONDO - Sport 18.00 BLACK STALLION. Sceneggiato 18.30 LE NOSTRE REGIONI19.00 TG E TELEGIORNALE NAZIONALE20.30 IL GIORNO DEL SIGNORE21.00 A TAMBUR BATTENTE

07.00 BUONGIORNO CREMONA METEO - OROSCOPO08.10 CIAK! MOTORE!09.05 IL BENE COMUNE. Talk show Conduce Giacomo Iacomino10.50 LA PAROLA DI DIO11.00 SANTA MESSA In diretta dal Duomo di Cremona12.00 ANGELUS12.10 GIORNO DEL SIGNORE13.35 GIOIELLI SOTTO CASA Con Piero Brazzale14.00 LA GRANDE DOMENICA - Sport23.00 VANOLI CREMONA-BANCO DI SARDEGNA SASSARI

07.00 I'M THE BAND. Sitcom07.20 CARTONI ANIMATI11.00 ROBIN HOOD. Telefilm12.25 STUDIO APERTO - METEO13.00 SPORT MEDIASET. Sport13.40 IN VIAGGIO PER IL COLLEGE. F16.00 CADET KELLY. Film17.25 LA VITA SECONDO JIM. Sitcom17.50 MAGAZINE CHAMPIONS LEAGUE18.30 STUDIO APERTO/METEO19.00 LIFE BITES. Sitcom19.15 RICHIE RICH. Film21.15 HARRY POTTER E IL CALICE DI FUOCO. Film00.05 BLADE. Film

07.00 I'M THE BAND. Sitcom07.50 CARTONI ANIMATI10.35 DUE GEMELLE A ROMA. F12.25 STUDIO APERTO - METEO14.00 LA FAMIGLIA DEL PROFESSORE MATTO. Film16.05 BOWFINGER. Film18.05 LA VITA SECONDO JIM. Sit18.30 STUDIO APERTO/METEO19.00 COSÌ FAN TUTTE. Sitcom19.10 2 CAVALIERI A LONDRA. Film21.25 LE IENE SHOW. Varietà00.35 2 BROKE GIRLS. Telefilm01.30 CALIFORNICATION. Telefilm SPORT MEDIASET

Page 29: Il Cremasco 230313

sfumata al cospetto di un Frosinone cinico e moti-vato, il sogno della Pomì di alzare la Coppa Italia di A2. La squadra casa-

lasca ha ceduto in tre set (25-21, 25-19, 25-23) contro la corazzata laziale, ma ha lasciato il dubbio di non aver espresso compiutamente il proprio potenziale. Una sconfitta che ha lasciato molta delusione, come conferma il capitano Lucia Bacchi: «Sicuramente Frosinone ha avuto maggiore continuità, difendendo molto e trasformando in contrattac-co da manuale. Da parte nostra, viceversa, nonostante una buona difesa, non è si registrata pari fred-dezza sotto rete, con tante free-ball non sfruttate a dovere. A ciò dobbia-mo aggiungere che, come ci è capi-tato nelle ultime gare, siamo partite col freno a mano tirato. Contro molte squadre, come Pavia nell’ultima di campionato, te lo puoi anche per-mettere, contro Frosinone certe pec-che finiscono col costare caro».

Archiviata la Coppa, si torna a pensare al campionato, visto che domani la Pomì ospita il Fontanellato. «Non è sicuramente una finale di Coppa Italia persa che può condizio-nare negativamente una stagione. Ci siamo rimesse al lavoro per inseguire l’unico obbiettivo che ancora ci resta”. Ad assitere alla finale di Varese c’è anche l’assessore allo Sport del Comune di Casalmaggiore, Calogero Tascarella: «Siamo dispia-

ciuti per questa sconfitta, ma quello che la Pomì ha fatto nelle ultime stagione, ci riempie di orgoglio e per questo ringraziamo la società Vbc e la squadra. Nello sport purtroppo c’è chi vince e chi perde, sul campo la Pomì ha perso, ma ha comunque vinto in stile e passione».

Attestati di stima sono arrivati anche dal tecnico di Frosinone, l’ar-

gentino Mario Regulo Martinez, che ha vinto il confronto a distanza con il connazionale Claudio Cesar Cuello: «Non penso che il risultato della fina-le rispecchi il reale valore della Pomì, la differenza tra la mia squadra e quella casalasca è molto più risicato. Cuello ha portato importanti novità in seno alle nostre avversarie e ci ha obbligato a studiarle a fondo, le

ragazze sono state brave a soffrire nel terzo set, quando sembrava che la gara potesse prolungarsi con evi-dente rischio da parte nostra di accusare dal punto di vista fisico».

Per ritrovare stimoli e concentra-zione, la Pomì ha effettuato giovedì buon un test amichevole contro il Cadelbosco (vinto 4-0), centrando sicuramente l’obiettivo.

E’

Archiviata la finale di Coppa Italia, persa con Frosinone, le casalasche chiedono strada al Fontanellato

Una Pomì ferita deve subito rialzarsiGrazie al successo interno contro l’Asti (3-1), la

Reima ha dato un’accelerata alla corsa salvezza. Tre punti meritati e fondamentali per l’immediato futuro dei blues, allenati da Marco Gazzotti, in vista della trasferta di oggi a Sant’Antioco. Gli isolani precedono i cremaschi di soli quattro punti ed un eventuale vittoria potrebbe riaprire per la Reima nuovi scenari in classifica. Lo schiacciatore Alberto Bigarelli (nella foto) è consapevo-le dell’importanza della sfida in Sardegna: «Con Asti finalmente – afferma il giocatore modenese – abbiamo vinto, giocando bene, specialmente i primi due set. Visti i risultati di alcune nostre avversarie, era necessario fare bottino pieno. Ora dovremmo pensare a fare la nostra gara e a conquistare più punti possibili, poi al 4 maggio faremo tireremo le somme. Non sarà facile affrontare Sant’Antioco, nonostante non stia vivendo un grande momento di forma, soprattutto nel proprio palazzetto. Dovremmo giocare con la massima serenità e tranquillità possibile, consapevoli che ogni risultato è possibile. Da un punto di vista tattico, dovre-mo cercare di arginare il più possibile Cardona che nella gara d’andata è stato un vera spina nel fianco”. Fischio d’inizio dell’incontro alle 19, i direttori di gara saranno Sandro Colosseo e Francesco Sultani.

CLASSIFICA (20ª giornata) Cantù 48; Bergamo 41; Milano 37; Cagliari 35; Genova 34; Mondovì, Olbia 31; Brescia 29; Asti, S. Antioco 26; Reima Crema, Iglesias 22; Brugherio, Cisano 19.

Reima, scontro direttostasera a Sant’Antioco

VOLLEY A2

Dopo il turno di pausa, l’MgK Vis sta-sera torna sul parquet contro l’Arzigna-no, penultimo in classifica. Un match assolutamente da vincere per Piadena, che ha come obiettivo quello di termina-re la stagione regolare al quarto postio, utile nella griglia playoff. La squadra di Pedroni deve battere la concorranza dei cugini dell’Erogasmet Crema, domani pomeriggio impegnati sul non facile campo di Bergamo. Gli orobici sono invischiati nella parti basse della classifi-

ca, ma nei turni casalinghi sono spesso temibili, quindi Crema dovrà sfoderare una prestazione convincente, se vorrà portare a casa due punti preziosi.

CLASSIFICA (21ª giornata) Montichiari 38; Orzinuovi, San Bonifacio 32; MgK Vis Piadena, Erogasmet Crema 28; Lissone 24; Pisogne 22; Milanotre Basiglio 20; Cantù 18; Bergamo, Bernareggio, Cittadella 12; Arzignano 8; Porto Mantovano 6.

BASKET DNC

VOLLEY B1Cadelbosco-San Vito Mazzano-FrosinoneMontichiari-San Casciano Novara-Soverato Ornavasso-MarsalaPavia-Sala Consilina Pomì-Fontanellato

Novara 53Pomì Casalmaggiore 50Ornavasso 48Frosinone 44Pavia 34Mazzano 30Cadelbosco 29Sala Consilina 28San Casciano 28Soverato 28Fontanellato 24Montichiari 24Marsala 13San Vito 8

Fontanellato-Sala Consilina Marsala-FrosinoneNovara-MazzanoPavia-Cadelbosco San Casciano-OrnavassoSan Vito-Montichiari Soverato-Pomì

22ª G

iorn

ata

Cla

ssif

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La Pomì a rapportodal tecnico Cuello

Erogasmet in campo a Bergamo

(M.R.) La Canottieri Bissolati ha colto un successo importante nella corsa verso la salvezza. Si è imposta di misura in trasferta a Monza per 7-6. Sino al terzo periodo le due contendenti hanno risposto colpo su colpo e nell’ultima frazione si è registrata la svolta, con Piazzi che ha siglato in superiorità numerica il suo terzo gol, decisivo per la vittoria. Questa sera alla Comunale al Po alle 20, match contro Busto Arsizio e dopo la sosta pasquale altra partita interna contro l’Acquatica Torino.

CLASSIFICA (7ª giornata) Piacenza 21; Busto Nuoto 13; Canottieri Milano, Osio 12; Vigevano 10;

Treviglio, Monza 9; Canottieri Bissolati 6; Aquatica Torino, Bocconi Sport, Varese Olona 3.

NUOTO Nel week end la Piscina comunale di Cremona ospita la seconda manifestazione di Coppa Lombardia per Esordienti B. Dopo le femmine, in vasca la scorsa settimana, stavolta sono di scena i maschi. L’attenzione delle società cremonesi è rivolta ai Campionati italiani in corso di svolgimento a Riccione e che si concluderanno mercoledì 27, per i quali i nostri atleti che hanno realizzato i tempi di par-tecipazione, si sono allenati con grande attenzione.

PALLANUOTO

Bissolati in corsa per la salvezzaIl Pieve 010, se vuole rimanere in corsa per i

playoff di A2, non può permettersi di commettere passi falsi contro formazioni alla sua portata. I rossoblu sabato scorso hanno incontrato disco rosso in trasferta a Sandrigo, campo ostico ma non impossibile da espugnare. I vicentini, spinti dal caloroso incitamento del pubblico amico, hanno affossato nel primo tempo i pievesi per 5-0. Un disastro per i giocatori di Civa, che non hanno poi saputo cambiare l’inerzia del match. Ci hanno provato nella ripresa con Baffelli e Marchini, ma ormai i giochi erano fatti. In classi-

fica il Pieve 010 è stato agganciato proprio dal Sandrigo ed è tallonato da Montecchio, Pordeno-ne e Vercelli. Stasera a Daniele Po i pievesi han-no quindi l’obbligo di vincere contro l’Eboli.

PIEVE 010: Dal Bello, Sanpellegrini, Berto 1, Marchini 1, Fornasari, Manuele Civa, Mattia Civa, Baffelli 1, Zurlini, Guazzi. All.: A. Civa.

CLASSIFICA (16ª gionata) Viareggio 33; Correggio 31; Roller Scandiano 29; Hockey Pieve 010, Sandrigo 25; Pordenone, Montec-chio Precalcino 24; Amatori Vercelli 23; Roller Bassano 17; Cresh Eboli 7; Amatori Modena 5.

HOCKEY PISTA

Il Pieve 010 deve riscattarsi

23ª G

iorn

ata

Sport Sabato 23 Marzo 201329

Mentre la Nazionale azzurra superara l’Ir-landa nel Sei nazioni, il Crema ha sbandato nell’ultima apparizione sul campo amico di via Toffetti ed è stato sconfitto da un non irresistibi-le Junior Bassa Bresciana per 5-14, non supe-rando la prova del nove e così deve dire addio alla corsa al secondo posto. Anzi, ora deve guardarsi alle spalle proprio dai rivali brescia-ni, per non perdere anche il terzo e le ambizioni di accedere ai playoff. A parziale discolpa dei ragazzi di mister Zaini, i tanti infortuni in ruoli chiave, specialmente in mischia. Ora i nerover-di non possono più sbagliare, a partire dall’at-teso derby di domani alle 14.30 a Cremona contro i grigiorossi, che faranno di tutto per far proprio il match. Poi chiuderanno con la tra-sferta di Lodi dopo la pausa pasquale.

Classifica alla mano, due impegni che sono alla portata dei cremaschi, che però possono

diventare pericolosi a questo punto della sta-gione.

CLASSIFICA (14ª giornata) Caimani del Sec-chia 70; Desenzano 50; Crema Rugby Club 39; Junior Bassa Bresciana 35; Codogno 27; Cre-mona Rugby 25; Marco Polo 9; Orobic Rugby Club 7; Lodi 4.

Nell’altro girone, dopo la pausa torna in campo anche il Casalmaggiore Rugby, impe-gnato domenica nel penultimo turno della sta-gione regolare sul campo del Gussago fanali-no di coda. Un match assolutamente da vin-cere per sperare ancora di agganciare il terzo posto, distante solo tre lunghezze.

CLASSIFICA (16ª giornata) Elephant 64; Cernusco 52; Asola 45; Cus Milano 44; Casal-maggiore Rugby 42; Valcuvia 26; Rugby Milano 24; Valtellina 21; Dalmine 16; Gussago 11.

RUGBY

Il Crema prova a risollevarsi nel derby di Cremona

Una fase di giocodel match di Crema

E’ stato trionfale l’esordio stagionale di Sara Dossena: l’atleta del Triathlon Cremona Stradivari si è imposta, infat-ti, nel duathlon Sprint di Manerba. Vittoria netta col tempo di 1h07’41”, con oltre 4’ di vantaggio su Elisa Battistoni, secon-da in classifica. Si è distinto pure il folto gruppo maschile al via della gara bresciana.

Il migliore è stato di Stefano Carlino, 7° in 1h01’53”, che ha preceduto di un soffio il compagno Luca Berardini, 8° in 1h01’54”. Bene Eddy Guadrini, 14° in 1h02’54”, Mirko Bonfiglioli, 16° in 1h03’13”, Roberto Marchi, 22° in 1h04’27”. Inoltre, hanno terminato la gara Maurizio Manfredini, 32° in 1h05’02”, Gabriele Cima, 44° in 1h07’08”, Alberto Pezzani, 56° in 1h08’13”, Raffaele Zaini, 82° in 1h11’00”, Maurizio Zanforlin, 142° in 1h21’37” e Stefano Ziliani, 152° in 1h24’53”. Impegno di duathlon Sprint Mtb ad Alessandria: il team Stradivari è salito sul podio con Guido Ricca, terzo in 56’12”, mentre Paolo Ricca ha chiuso al 16° posto in 1h02’54”. Al via anche i ragazzi del settore giovanile che si sono messi in evi-denza in una gara condizionata dalla neve. Giovani presenti anche a Cicognola (Pv) per un appuntamento di Mtb.

Dossena, che esordio!DUATHLON

E’ tutto pronto per la 66ª edizione della Coppa Dondeo, gara ciclistica in programma lunedì 1° aprile, giorno di Pasquetta.

L’evento è organizzato per il secondo anno consecutivo da Triathlon Cremona Stradivari e rientra tra le manifestazioni di “Cremona città Europea dello Sport 2013”. La corsa in linea è riservata alla categoria Juniores e si conferma appuntamento di prestigio, presentandosi al gran-de completo, con il raggiungimento della quota massima di 200 partecipanti. Un aspetto che pre-annuncia un’edizione di successo anche quest’an-

no. Il percorso è lo stesso della passata edizione e prevede 100 km che interessano due regioni (Lombardia ed Emilia Romagna) ed altrettante province (Cremona e Piacenza). La partenza uffi-ciosa è proprio da Cremona, quella ufficiale da Castelvetro Piacentino. Il tracciato si snoda sulle colline piacentine con un anello da ripetersi due volte, che prevede i gran premi della montagna (quattro complessivi) a Paolini e Bacedasco. Il rientro passa da Fiorenzuola e l’arrivo è posto a Cremona, davanti al Bar Dondeo. La partenza è prevista alle 9.30.

CICLISMO

Presentata la 66ª Coppa Dondeo

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n fulmine a ciel sereno. Nel 2013 il Gp Librazione, grande appuntamento femminile della categoria Elite, non andrà in scena. Con un comu-

nicato, il comitato organizzatore del Gran Premio Liberazione ed il Gruppo Ciclistico Arici Cremasco hanno fatto sapere che «la 28ª edizione di questo tradizionale appuntamento sportivo, che ogni 25 apri-le accoglie sullo storico traguardo di viale Santa Maria a Crema atlete ed appassio-nati da tutta Europa, è stato rinviato a primavera 2014. La decisione del comita-to, presa dopo un’attenta valutazione del bilancio preventivo, tiene conto delle attuali difficoltà a reperire aiuti e contribu-ti da parte di enti e sponsor commerciali. Gli organizzatori si augurano che il patri-monio di capacità organizzative cresciuto e maturato in 27 anni non vada disperso, così come i valori di libertà e integrazione che una scelta, anche sportiva, di prota-gonismo della donna significa. Il comita-to, proprio perché consapevole dell’at-tualità dei contenuti che la ricorrenza del

25 aprile richiama, sin da ora si sta già impegnando ad una nuova edizione più al passo coi tempi. La speranza di tutti è che intorno a questo progetto si trovi la partecipazione più ampia di sostenitori pubblici e privati e di appassionati».

FRATELLI FORNONI I fratelli Ales-sandro e Nicolò Fornoni, hanno fatto il loro esordio stagionale tra gli Junior a Zanica con il decimo posto di Niccolò. Portacolori del Club Ciclistico Cremone-se-Arvedi, 17 anni di Lurago d’Erba (Como) sono nipoti d’arte dell’ex profes-sionista Giacomo Fornoni, campione olimpico nella 100 km a squadre a Roma 1960 con Livio Trapè, Antonio Bailetti e Ottavio Cogliati..

RUFFONI OK A TREVISO Sfida tra ruote veloci nella 98ª edizione della Popolarissima di Treviso, una delle clas-siche più antiche del calendario naziona-le dilettanti, che ha visto la seconda affermazione stagionale di Nicola Ruffoni, velocista di Castenedolo (Brescia), in forza al Team Colpack di Bergamo. Ha regolato il vicentino Federico Zurlo della

Zalf Fior e il bergamasco Stefano Perego (Trevigiani- Bottoli).

MEMORIAL LORENZO MOLA Nicola Gaffurini della Delio Gallina Colosso Eurofeed, ha vinto il Memorial Lorenzo Mola-Trofeo Massolini per Elite e Under 23 svoltosi a Botticino (Brescia). Ha pre-ceduto il ligure Niccolò Bonifacio (Viris- Maserati) e Marco Gaggia, vincitore sette giorni prima a Corridonia, che ha com-

pletato il trionfo della formazione diretta da Cesare Turchetti

CENTRO DI CHIRICO Il varesino Luca Chirico ( Trevigiani-Bottoli) ha trion-fato nel Gp San Giuseppe, gara interna-zionale per Elite e Under 23 sulle strade di Montecassiano (Mc). Ha preceduto Paolo Colonna (Team Colpack), Luca Benedetti (Bedogni) e Davide Orrico (Team Colpack), centrando la sua prima affermazione stagione.

LA SANREMO A CIOLEK Soltanto per comodità lessicale continuerò a chia-mare la corsa andata in scena domenica scorsa Milano-Sanremo. Ma a dirla tutta, come va detta, è la più surreale corsa ciclistica che la storia moderna passi agli almanacchi. E’ stata una specie di mostro della natura che ha preso lentamente corpo di primo mattino, con il primo cielo cupo sopra Milano e che poi si è trasfor-mato nella tempesta perfetta (di neve) salendo sul Turchino. Questo primo tor-mento è durato due ore e mezzo, fino a quando il gruppo surgelato, è arrivato a Ovada. Qui, grazie al cielo, ha trovato

però un’organizzazione preoccupata: le notizie dal valico appenninico erano disa-strose, la neve era di un inverno profon-do, noi stessi nelle macchine fatichiamo ad avanzare. Decisione tempestiva e doverosa: si ferma tutto. Per la prima volta, la regina delle corse in linea è diventata una corsa a tappe. La semitap-pa del mattino si è conclusa a Ovada dopo 118 chilometri, con sei attaccanti avvantaggiati di 7’. Per la seconda ci si è trasferiti tutti a Cogoleto: appuntamento alle 15, tra polemiche, imprecazioni e un certo caos. La seconda semitappa fino a Sanremo, di 126 chilometri e rotti, per un totale giornaliero di 246. Malgrado tutto la corsa è rimasta comunque seria e fero-ce, con Vincenzo Nibali arresosi perché schiantato dal freddo. Sei fenomeni si sono giocati la volata finale: il ragazzo prodigio Peter Sagan, superfavorito e lo svizzero Fabian Cancellara sono stati beffati dal tedesco Gerald Ciolek, 26 anni, della Mtn Qhebeka. Bravissimo il nostro Paolini, quinto.

Fortunato Chiodo

U

Difficoltà economiche sono alla base di questa dolorosa decisione degli organizzatori. Appuntamento al 2014?

Il Gp Liberazione nel 2013 non si correCICLISMO

E’ partita ufficialmente al Bike Air di Vigevano, la stagione federale delle ruote olim-piche da 20 pollici, con Alby “Ankle” Bonaglia (Bmx Action Cremona) che ha dominato la classe Open Junior-Elite. Senza rivali, il rider biancorosso si è aggiudicato il main event, oltre al bronzo di Danilo Lazzati nella categoria M3 Cruiser 24 pollici, mentre Martti Sciortino

tra gli Allievi del primo anno è giunto quarto ed il fratello minore Mauri si è piazzato al sesto posto nella G6. Una giornata invernale e la concomitanza di un’altro evento regionale veneto, hanno limitato parecchio la partecipa-zione alla prima prova del Giro di Lombardia Bmx; un centinaio i partenti tra categorie gio-vanili ed agonistiche hanno comumque dato

spettacolo al pubblico presente. Come detto, Alby Bonaglia, Junior del primo anno, ha domi-nato senza problemi la categoria Open Junior-Elite. Galvanizzato da questo successo, Bonaglia cercherà di confermarsi domani a Perugia in occasione della prima del Giro Nazionale, dove inizierà la vera bagarre in vista degli eventi internazionali che contano.

L’arrivo nel 2011

Bonaglia ha iniziato la stagione con un successo

SportSabato 23 Marzo 201330

La partenza della prova di Bonaglia

C’è una squadra vincente che ha regalato (e si è regalata) un bel sorriso a questo scalcagnato boccismo cremasco (e cremo-nese): si tratta della bocciofila Vis Trescore che ha superato Clusone per 2-0 nell’incontro di ritorno (l’andata era terminata 1-1) ed ha staccato il biglietto per il terzo turno del campionato italiano per società di Prima categoria. Sulle corsie del boccio-dromo di via Indipendenza, gremito di pubblico (come sempre) in queste manifestazioni, ancora una brillante e convincente prestazione della squadra trescorese, un giusto atteggiamento, grande impegno ed una bella prova di maturità. Nella specialità terna Guerrini-Zagheno-Guglieri bene il primo set (8-3 come all’andata), male il secondo (5-8), mentre un inossidabile e de-terminato Alberto Pedrignani dettava legge e con un doppio 8-6 e 8-5 s’imponeva sull’orobico Baronchelli. Quando si hanno in

squadra giocatori di qualità e valore tutto è più facile e la con-ferma arrivava dalla coppia Pedrignani-Guglieri che impartiva una dura lezione agli avversari: 8-4 il primo set ed addirittura “cappotto” nel secondo. A questo punto il direttore di gara Gianpietro Raimondi sospendeva il match, mentre sull’altra corsia Guerrini-Zagheno stavano lottando punto a punto (5-6) contro il blasonato Papandrea e Bianca Finotti.

Quindici giorni per smaltire la gioia del successo e la forma-zione di Sergio Marazzi e del presidente Luigi Comolli sarà nuovamente in campo contro la Zeni di Lodi per il terzo turno con la convinzione di potercela fare: incontro di andata previsto sabato 6 aprile al bocciodromo comunale di Crema, match di ritorno in programma sette giorni dopo sulle corsie lodigiane.

Massimo Malfatto

BOCCE

Essere eliminati sulle corsie amiche è una di quelle beffe atroci che questa volta è toccato al Fadigati, che quindi accantona i sogni di gloria nel campiona-to italiano per società di 2° categoria. Fallisce la prova del nove la bocciofila cicognolese ed esce di scena al terzo turno, sconfitta (2-1) dalla Orobica Slega. Sulle corsie del Comunale l’8-0 iniziale della terna lasciava presagire ben altro pomeriggio per la formazione di Gilberto Ripari, ma subito la prima doccia fredda con Ricini che, avanti 1-7, veniva inopi-

natamente sconfitto sul filo di lana! Atteggiamento a dir poco rinunciatario dell’individualista, che si arrendeva anche nel set successivo (5-8), ma per sua fortuna Dusi (Bocchi)-Rotta-Rossi s’imponevano anche nella seconda par-tita. Tutto pari all’inizio della seconda fase e qui iniziavano le dolenti note per il Fadigati. Scarsa convinzione del duo

Ricini-Rossi che perdeva nettamente 3-8, ma la delusione arrivava da Bocchi-Rotta che, nonostante abbiano giocato un match al di sotto delle loro possibilità, avevano la possibilità di vincere; qualche scelleratezza di troppo e lo sbaglio nel finale (due bocce per vincere il set!) li condannava alla sconfitta per 8-7. Niente da fare per Ricini-Rossi battuti anche nel

secondo game al termine di una giocata nel finale che lasciava molto a desidera-re: a questo punto l’altro incontro (era avanti la coppia cicognolese 4-2) veniva interrotto. Di conseguenza dobbiamo prendere nota di una bocciofila cremo-nese che non riesce a compiere quel salto di qualità che si aspettava.

M.M.

Vis Trescore travolgente. Ora c’è la Zeni di LodiStasera l’epilogo del 10° memo-

rial “Papà Angelo”, gara provincia-le, organizzata dalla bocciofila Tranquillo. Due settimane di batte-rie dove la parta del leone l’hanno fatta, dai risultati che siamo a co-noscenza, le bocciofile Ferro-viario (con ben otto finalisti!), la Vis Trescore con tre e la Bissolati con due giocatori. Nella categotia “A” note positive per Galantini, Galelli, Lanfredi, Massarini, Pedrignani e Zagheno mentre in categoria “B” successi di Bastoni, Dilda, Parmi-giani, Raccagni e Mattia Visconti. En plein dei “ferrovieri” nella cate-goria C con le affermazioni di Boccali, Bulla, Furregoni, Ghiraldi, Mammoliti, Mereni, Monfredini e Ziglioli a cui tenteranno di opporsi, tra gli altri, il lodigiano Paridi ed il soresinese Motti. Le finali, sotto la direzione di Giuseppe Mosconi, si disputeranno in toto presso il boc-ciodromo di Soresina con orari diversificati: ore 17 categotia C, alle 17.30 la “B” e alle 18.30 in campo la categoria “A”.

M.M.

Stasera a Soresinafinali del memorial

La Vis Trescore

Il Fadigati fallisce il salto di qualità

BMX

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Pagine a cura di Martina Pugno

li anziani costituiscono una preziosa risorsa: la nostra società sembra essersene talvolta di-menticata, eppure il ri-

conoscimento dell'importanza fondamentale della fascia della popolazione over 65 è sempre più marcato sotto diversi punti di vi-sta: non ultimo, in un difficile pe-riodo economico, anche per la ri-presa occupazionale.

Sono proprio gli economisti, in-fatti, ad indicare nella fascia dei servizi sociosanitari rivolti a que-sta fascia di popolazione in cresci-ta un settore in grado di offrire crescenti opportunità di lavoro nei prossimi anni: questo non solo per via dell'aumento del numero di persone che nel prossimo futuro avranno bisogno di assistenza, ma anche per via della crescente attenzione da parte dei familiari nei confronti dei bisogni degli an-ziani della propria famiglia. A loro, con sempre maggiore attenzione, si vogliono offrire tutte le cure ne-cessarie e possibili, con attenzio-

ne anche nei confronti della quali-tà delle strutture selezionate per ospitarli e per divenire luoghi nei

quali l'anziano riceva assistenza ma anche mantenere il più possi-bile la propria autonomia e con-durre una vita ancora piena e sti-molante.

A mostrare una dettagliata pre-visione della portata del settore dei prossimi anni è un recente stu-dio condotto da Anaste, l'Asso-ciazione nazionale strutture per la terza Età. Secondo quanto segna-lato nel report, nel 2040 un terzo degli europei avrà più di 65 anni. In Europa sono circa 2,5 milioni i posti letto e oltre 3 milioni gli ad-detti al settore, mentre gli ultimi dati disponibili evidenziano come i comparti sanitario e socio-sani-tario concorrano alla creazione dal 9% al 14% del Pil dei vari paesi dell'Ue.

L'invecchiamento della popola-zione non è un trend auspicabile per una nazione sana e in crescita, tuttavia proprio da questo settore

può partire una ripresa economica che sembra finora difficile da rilan-ciare.

Questi dati fanno ben sperare per il futuro del Paese, ma anche della fascia della popolazione over 65, ai quali viene riconosciu-ta crescente attenzione e nei con-fronti dei quali aumenta l'offerta di servizi alla persona che mirano a garantire la giusta assistenza sanitaria, ma anche a lavorare in favore del mantenimento di una vita attiva e il più possibile auto-noma: in cambiamento, quindi, è anche il modo di vivere la terza età e di considerarla come un pe-riodo della vita nella quale non occorre rinunciare alla propria au-tonomia e ai propri interessi, ma ripensarli per cucirsi addosso una quotidianità che sia in linea con le proprie caratteristiche e con la delicata fase della vita che si sta affrontando.

G

Terza Età

Over 65 nella società di domani

LA vita quotidiana è sempre più tecnologica anche per la fascia d'età più avanzata: secondo recenti inda-gini Istat l’aumento dell’uso del pc tra persone di età compresa tra i 60 e i 64 anni è aumentato dal 13.8% (2005), al 25%(2009);idem per internet passato dal 10.8% al 22.8%, nello stesso periodo di tempo, mentre computer e web iniziano a farsi largo anche nella vita delle persone più in là con gli anni. Oggi, i pensionati costituiscono il 14% della popolazione online, ovvero 3.6 milioni di italiani (Fonte Audiweb powered by Niel-sen, giugno 2011). L’accelerazione più evidente si è verificata a partire dal 2007, anno in cui i “silver surfer” sono quasi raddoppiati.

Le spiegazioni sono da ricercarsi in un aumento del-la vita media che favorisce una vita più lunga e quindi più ricca di stimoli, un aumento del livello d’istruzione generazionale, l’avvento di nuove tecnologie, che ogni giorno portano nelle nostre case moltissime novità: basti pensare come, fino a pochi anni fa, anche l'uso dei telefoni cellulari sembrasse prerogativa dei più gio-vani, mentre oggi sono diffusi e sfruttati da persone di qualsiasi età. Per venire incontro a questa tendenza ed incentivarla, sono molte le associazioni e gli istituti che offrono corsi di alfabetizzazione digitale per le persone over 65, spesso gratuiti, insegnando le basi dell'utiliz-zo del pc e di tutti quei servizi virtuali che possono migliorare la qualità della vita della persona. Rispetto alle fasce della popolazione più giovani, i "silver surfer" rivelano un approccio meno ludico al web e più indi-rizzato verso servizi di informazione, eGovernment, accesso a modulistica online e servizi che possono facilitare anche coloro con qualche difficoltà di movi-mento: per due anziani su dieci, in Italia, il web è già un piacevole alleato che permette di rendere la quoti-dianità più semplice e allo stesso tempo più ricca di stimoli. Secondo l’analisi di Nielsen, uno dei fattori che hanno maggiormente contribuito al fenomeno della digitalizzazione in età adulta, è la diffusione degli smar-tphone, la cui diffusione tra gli over 55 è in linea con quella delle altre fasce d’età e si attesta al 39%.

TERZA ETA’ DIGITALE Cresce l’uso del web

Sabati 23 Marzo 201331

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invio del Cud tramite posta online non è l'unica novità dell'In-ps per quanto riguar-da pensioni e web: la

struttura ha infatti annunciato tre importanti cambiamenti che verranno introdotti a partire da aprile di quest'anno e che coin-volgeranno il calcolo delle pen-sioni, possibile online tramite il sito dell'Inps. In questo modo, per i lavoratori dovrebbe essere più semplice fare una previsione della futura situazione pensioni-stica personale.

I tre nuovi servizi che verran-no introdotti hanno il fine di dare una maggiore trasparenza e una più completa informazione sul futuro previdenziale dei lavora-tori italiani e che saranno attiva-ti nelle prossime settimane, in stretta collaborazione tra il Mini-stero del Lavoro, l’Inps e l’Adepp, l’Associazione delle

Casse previdenziali che gesti-scono la previdenza obbligato-ria dei liberi professionisti. “Si tratta di un percorso di cono-scenza del proprio conto pen-sionistico” – si legge nella nota

–“necessario per porre le basi per la consapevolezza della prestazione previdenziale e del-le variabili che rendono possibi-le il calcolo o la proiezione”.

Il primo servizio attivato sarà

L’Estratto Conto Integrato (ECI): in Italia esiste una platea di 5-6 milioni di lavoratori che hanno contributi previdenziali versati in differenti gestioni Inps o presso diverse Casse previdenziali. Proprio per assicurare loro una completa informazione (e un possibile controllo) dello stato della loro contribuzione previ-denziale, il progetto fornirà la visione completa della contribu-zione previdenziale individuale, con un’unica operazione di con-sultazione. Questo servizio sarà poi esteso ad un altro milione di cittadini entro il mese di aprile 2013 e potranno usufruire dello stesso servizio, consultando tutti i periodi riguardanti la posi-zione assicurativa del contri-buente, anche se maturati pres-so enti, casse, fondi e gestioni

diverse, inclusi i periodi figurati-vi, i riscatti e le ricongiunzioni. Tramite l’Eci ciascun contri-buente potrà verificare la propria posizione contributiva on line, con accesso personalizzato, sul portale dell’ultimo Ente in cui risulta iscritto. Il servizio è inte-rattivo e permette la segnalazio-ne di eventuali problemi e incon-gruenze, che vengono indirizza-te all’ente di competenza.

Il Ministero del lavoro e l’Inps precisano che sempre dal pros-simo mese di aprile sarà attivata sul sito dell’Inps una procedura denominata ‘Calcolatore della pensione’ che consentirà agli iscritti all’Inps di conoscere in via previsionale la data del pro-prio pensionamento e l’importo presuntivo della pensione. Nel-la prima fase (da aprile) potran-

no accedere al servizio solo i lavoratori iscritti all’Inps e nati prima del 31 dicembre 1955, che sono in possesso di contri-buzione accreditata in una sola delle seguenti gestioni:

• Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti;

• Gestioni Speciali dei lavo-ratori autonomi (artigiani, com-mercianti, coltivatori diretti);

• Gestione separata. Solo per coloro che hanno

contributi accreditati sia nel Fondo Pensioni Lavoratori Di-pendenti sia nella Gestione se-parata, il servizio consente an-che il calcolo della pensione in regime di totalizzazione tra le due gestioni. Il servizio, speci-fica la nota, non potrà essere utilizzato da chi è già titolare di pensione. Dopo una fase speri-mentale, il servizio verrà pro-gressivamente attivato in modo da renderlo disponibile a tutti i lavoratori. Un terzo servizio ri-guarda invece i lavoratori più giovani, che consentirà comun-que di eseguire una simulazione del calcolo della propria pensio-ne. Il rilascio del servizio avverrà entro la fine del corrente anno. Partendo dall’estratto conto dei contributi effettivamente versati all’Inps, il ‘Simulatore della pen-sione’ fornirà ai lavoratori più giovani uno strumento in grado di elaborare differenti scenari previdenziali proiettando ipotesi collegate all’atteso futuro lavo-rativo. I lavoratori più giovani avranno così a disposizione uno strumento fondamentale di educazione al risparmio previ-denziale, che potrà fornire indi-cazioni utili per compiere con maggiore consapevolezza le scelte lavorative future.

L’Calcolo della pensione, i nuovi servizi Inps32 Terza EtàSabato 23 Marzo 2013

Il cud ora è sul web. ma non per glI over 85Da quest'anno il Cud non verrà più spedito a casa, ma

deve essere richiesto online presso il sito web dell'Inps: una novità introdotta con la spending review, che però sta creando qualche difficoltà agli anziani di tutta Italia. L’Inps prevede di economizzare circa 50 milioni di euro con questa operazione. Il Cud è ora reperibile sul sito dell’ente di previdenza, cliccando «Cud online», oppure richiedendolo al numero verde 800.434.320. Ci si può anche recare presso gli uffici Inps, o domandarlo alla Posta, non più gratuitamente (negli uffici postali lo rila-sciano al prezzo di 3,27 euro). O si può rivolgendosi a un Caf o a un patronato per averlo. Per gli over 85 il proble-ma invece non si pone: il Cud è inviato in automatico a casa, così come a chi si arma di pazienza e chiama il numero verde per richiederlo. Anche i consulenti del lavoro non collegati all’Inps si appoggiano ai Caf per ottenere i Cud dei loro clienti.

Per tutti gli altri la trasmissione del Cud telematico avviene tramite mail (tramite Pec) o sul sito dell’Inos nel-la sezione “Servizi al cittadino”, servendosi del Pin, che può essere richiesto sul sito dell’Inps, nelle sedi Inps o

tramite il call center al numero 800.43.43.20. Il servizio, attivo 24 ore su 24 in modalità completamente automa-tica, è supportato dagli operatori del Contact Center dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20 ed il sabato dalle 8 alle 14. Il numero verde è dedicato esclusivamente alla ri-chiesta della spedizione Cud via posta tradizinoale al proprio domicilio, ma si può telefonare anche al numero verde gratuito 803.164 per le chiamate da rete fissa, e 06.164.164 (a pagamento) per le chiamate da cellulare per avere assistrenza sul servizio e chiarimenti. Qualche disagio legato alla nuova modalità di richiesta e conse-gna, quindi, si è già accompagnato a proteste in tutta Italia, anche se a riguardo non sono previste proroghe per la consegna dei 730, che devono comunque essere presentati entro maggio. Il Cud può essere consegnato anche a una persona non titolare dello stesso a patto che sia munito di delega e fotocopia di un documento di riconoscimento in corsa di validità proprio e del tito-lare del Cud.

A destare le maggiori proteste, però, non è solo la scomodità del servizio ma anche il fatto che esso rivela

una sorta di tassa occulta a carico dei pensionati: basti pensare che coloro che si recheranno al CAF per rice-vere aiuto nella ricezione del Cud, dovranno pagare il servizio, a meno che non abbiano attivata una consulen-za annuale presso il Caf. Stessa prassi per chi si recherà presso gli Uffici Postali.

Tre procedure online permetteranno di fare una proiezione del proprio futuro previdenziale

Associazione di Volontariato rivolto alla popolazione più anzianacon finalità di carattere culturale, di aggregazione e di solidarietà

La Presidenza ed il Consiglio Provinciale stipulano le convenzioni con i Comuni e con altri enti per i servizi richiesti dagli stessi a fa-vore della cittadinanza.In particolare i volontari AUP svolgono:servizio di piedibus, trasporto persone, animazione e presenza attiva presso le case di riposo, centri diurni ed altre istituzioni che svolgo-no attività di assistenza sociale. Ogni centro AUP garantisce quotidianamente l’apertura di spazi in cui gli anziani possono trascorrere il loro tempo libero.Organizzano manifestazioni, turismo sociale e feste rivolte alla po-polazione anziana.L’Associazione e i Centri sono attenti ai bisogni sociali e si attiva-no con atti di solidarietà e con raccolta di fondi da destinare ove se ne ravvisi la necessità.

In Cremona con sette Centri AUP nei quartieri di: Bagnara S. Bernardo - via IX Febbraio - S. Felice - Cascinetto - Zaist - BoschettoIn provincia con undici Centri AUP nei Comuni di:Malagnino, Olmeneta, Cicognolo, Sospiro, Pieve S. Giacomo, Motta Baluffi, Annicco, Pizzighettone, Soresina, Offanengo, Bagnolo Cremasco

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oter garantire adeguata assistenza ai propri cari è una priorità nella ricerca di una residenza assi-stenziale, ma non l'unica:

è importante poter offrire loro un ambiente di vita nel quale mante-nere il più possibile la propria au-tonomia e condurre una vita ricca di stimoli e interessi. La perfetta interazione tra queste caratteristi-che si ritrova nei servizi offerti dal-la Residenza sanitaria assistenzia-le Casa della Carità di Casalbutta-no, che con i suoi 300 posti letto e un totale di oltre 240 figure profes-sionali che operano quotidiana-mente all'interno della struttura è in grado di garantire la massima attenzione e una quotidianità ela-borata su misura per ogni ospite.

"In questo panorama denso di problematicità - commenta il Pre-sidente Gian Pietro Garoli - la nostra R.s.a. presenta un bilancio decisamente positivo grazie all'attento e lungimirante apporto del Consiglio di Amministrazione, nel quale non esistono membri di maggioranza o di minoranza ma tutti i componenti partecipano attivamente come un vero grup-po coeso, al di sopra di ogni schieramento partitico, al solo servizio dell'ospite, per risponde-re pienamente ai suoi bisogni e alle sue fragilità. Qualità è la pa-rola chiave; erogare servizi di alto livello socio-assistenziale a costi decisamente contenuti con un'attenzione particolare agli ospiti e alle loro famiglie".

La sinergia si rivela quindi la chiave di successo che rende possibile accogliere gli ospiti of-frendo loro una dimensione adat-ta alle specifiche esigenze: "La tematica della relazione è basilare in una struttura complessa come la nostra quindi, da quest'anno, è stata introdotta la figura della psi-

cologa al fine di sensibilizzare e supportarei vari operatori crean-do un benessere comune in una positiva interazione: ospite-ope-ratore in un clima di serena colla-borazione".

Il servizio, gratuito ed apprez-zato da ospiti ed operatori, non è l'unica risorsa alla quale gli ospi-ti fanno ricorso con piena soddi-sfazione: l'animazione è finaliz-

zata al mantenimento e alla sti-molazione delle capacità residue, con cinque operatori che opera-no stabilmente all'interno della struttura per offrire pomeriggi musicali, cineforum, uscite cultu-rali sul territorio per dare vita a progetti come la recente realizza-zione di un film sui luoghi storici di Casalbuttano, possibilità di accedere alla palestra cognitiva

e alle lezioni di tai chi.L'ambulatorio fisioterapico e la

palestra sono aperti anche agli esterni, che seguono con interes-se le proposte del centro acco-gliendo con entusiasmo, in parti-colare, i corsi di prevenzione dell'osteoporosi con personale specializzato.

"La non staticità e la ricerca - sperimentazione continua - pro-segue il Presidente Garoli -, sulla base di una seria progettualità, è la peculiarità della nostra R.s.a. ed è resa possibile soprattutto dal fatto di avere acquisito due grandi professionisti quali la dott.ssa Paola Rago (Direttore Gene-rale) e il dott. Giulio Molinari (Di-rettore sanitario) che collaborano in piena sintonia, rendendo ope-rative le linee di indirizzo propo-ste dal C.d.a. Un grazie sentito anche alle suore "Ancelle della Carità" che con grande dedizione operano nella nostra struttura e al gruppo dei volontari sempre di-sponibili e collaborativi e soprat-tutto a tutti gli operatori che nel quotidiano prestano servizio".

P

Alle proposte di svago e alla possibilità di arricchire la giorna-ta con interessi e iniziative culturali, la residenza sanitaria assi-stenziale Ospedale della Carità di Casalbuttano affianca servizi medici e assistenziali di prima qualità agli ospiti, con la presenza in struttura 24 ore su 24 di medici e personale inferimeristico. Il centro si avvale inoltre dell'importante collaborazione con l'ospe-dale maggiore, che permette di avere i referti on line nel giro di poche ore (omissis) , mentre il lavoro in rete con il Comune per-mette di garantire la massima qualità dei servizi, unita alla traspa-renza, valore fondante della struttura: pur essendo privata, le assunzioni avvengno tramite concorso per poter selezionare il personale meglio formato.

Sono inoltre presenti nel centro medici specialisti tra i quali cardiologi, dermatologi, dietisti e fisiatri, ma anche medici che si occupano da anni di geriatria e che svolgono formazione conti-nua all'interno della struttura, quest'anno incentrata sulle demen-ze, in modo tale da poter accogliere ogni ospite con la più ele-vata professionalità da parte di tutti i dipendenti e il personale della struttura sanitaria. Per ogni singolo ospite sono previsti in-terventi assistenziali personalizzati e multidisciplinari con incontri periodici in equipe per stabilire obiettivi e attività specifiche. A questi servizi si affiancano quelli del centro diurno integrato, che offre trenta posti ed è disponibile anche il sabato, accanto ai servizi di assistenza domiciliare infermieristica e riabilitativa.

La struttura, recentemente oggetto di importanti interventi strutturali, offre ai suoi ospiti un ampio salone polifunzionale per le attività culturali e ricreative, centro aggregativo per gli ospiti, e un giardino con percorsi protetti per offrire il massimo confort e migliorare la qualità di vita.

Con un retta estremamente competitiva e la possibilità di ga-rantire i massimi servizi, la struttura si pone anche come preziosa risorsa territoriale dal punto di vista occupazionale e, grazie alle molte iniziative aperte agli esterni, crea una solida rete di scambio e contatto con il territorio facendo parte integrante della sua vita comunitaria e sociale.

Assistenza continua 24ore

Professionalità e rapporto con l’ospite, le priorità della struttura di Casalbuttano

Casa di cura Ospedale della Carità33Terza Età Sabato 23 Marzo 2013

Nella foto sopra: il presidentedottor Gian Pietro Garoli.Sotto: il direttore sanitario, dott. Giulio Molinaricon il direttore generale,dottoressa Paola Rago

FONDAZIONE OSPEDALE DELLA CARITÀ CASA DI RIPOSO - ONLUSVia Marconi, 1 - 26011 Casalbuttano (Cremona)

Tel. 0374 361118 r.a. Fax 0374 361878 - [email protected]

• Servizio fisioterapeutico e riabilitativo per utenti interni ed esterni• Assistenza psicologica specialistica• Assistenza spirituale Suore Ancelle della Carità• Attività ludico-ricreative e culturali

I NOSTRI SERVIZI

• Assistenza medica e infermieristica 24 ore• Prestazioni medico specialistiche: Cardiologia, Fisiatria, Geriatria e Dermatologia

Centro Diurno Integrato

FONDAZIONE OSPEDALE DELLA CARITÀ CASA DI RIPOSO - ONLUS

Tel. 0374 361118 r.a. Fax 0374 361878 - [email protected]

AD ALTA QUALITÀ PROFESSIONALE

Centro Servizi Terza EtàOspedale della Carità

R.S.A.

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centro tecnico ortopedico: salute e autonomia a qualsiasi eta’

Prendersi cura di sè è importante a qualsiasi età, ma diventa particolar-mente rilevante per la fascia di popo-lazione più anziana, che oggi come mai prima ha a disposizione moltissi-me possibilità per migliorare la qua-lità della propria vita e mantenere la propria autonomia quotidiana. Volti al mantenimento dell'autonomia an-che nella deambulazione sono i ser-vizi e i prodotti offerti dal Centro Tec-nico Ortopedico di Francesco Cardi-ni, pronti a rispondere alle specifiche esigenze ortopediche legate a qual-siasi tipo di problematica o patolo-gia: nella nuova sede di via GIusep-

pina, il centro si estende su 300 mq e costituisce un punto di riferimento sul territorio per patologie e disturbi che coinvolgono la deambulazione. Accanto ad una vastissima fornitura di presidi ortopedici e riabilitativi, il centro mette a disposizione dei suoi clienti anche un sistema computeriz-zato per la valutazione dei carichi postrurale, che permette di valutare la presenza di problematiche postu-rali e individuare il tipo di plantare più indicato.

Il Centro tecnico ortopedico offre soluzioni per qualsiasi tipo di proble-matica del piede, con una vasta area

di ausili per la prova. Qui si potranno trovare le risposte e le giuste soluzio-ni ai problemi di piedi gonfi e alle principali patologie che possono ri-guarda in particolare l'anziano, come l'esigenza di scarpe per diabetici, che non effettuino compressioni.

Tra i prodotti a disposizione, non va dimenticata l'ampio reparto cor-setteria, con realizzazioni anche su misura: se non sempre è possibile correggere in via definitiva i problemi dell'anziano, è però importante poter garantire delle soluzioni e dei validi aiuti che favoriscano il quotidiano e lo svolgimento della vita il più possi-

bile autonoma. Migliorare il confort e la qualità della vita, grazie al miglio-ramento e al mantenimento dello stato di salute, è l'obiettivo principa-le del centro che mette a disposizio-ne dei suoi clienti una vasta gamma di deambulatori e carrozzine, studia-te per rispondere ad ogni specifica esigenza.

Il centro offre anche servizi di con-segna a domicilio ed è convenziona-to con l'Asl territoriale e l'Inail. I pro-dotti non sono riservati esclusiva-mente alla terza età, ma comprendo-no anche tutori per ogni tipo di esi-genza sportiva e riabilitativa.

Migliorare la qualità della vita quotidiana con prodotti specifici

a dieta quotidiana è frut-to di diversi fattori: gusti personali, abitudini e non ultimi anche la cultura ali-mentare nella quale si

cresce: questi fattori concorrono nel delineare le abitudini alimen-tari che si mantengono poi in qualsiasi fasca d'età e che talvol-ta comportano errori in grado di incidere sulla salute di ogni indi-viduo e in particolare di coloro che necessitano qualche atten-zione in più, come gli anziani. "Correggere gli errori nutrizionali è la chiave per rendere efficaci anche le terapie mediche", spie-ga il naturopata Bruno Visconti, della Bottega del Naturale di Eli-sabetta Bianchi (via Massarotti), esperto di alimentazione. "In ne-gozio offriamo ai nostri clienti una vasta scelta di prodotti biologici per persone che presentano al-lergie, intolleranze, diabete, iper-tensione e disturbi che richiedo-no uno specifico controllo dell'alimentazione. La Bottega del Naturale è inoltre convenzio-nata con l'Asl per i prodotti desti-nati ai celiaci, che non devono effettuare nessun tipo di prenota-zione: possono semplicemente recarsi in negozio e fare la spesa come in un normale supermerca-

to, selezionando all'interno di una vasta offerta di prodotti".

All'interno del negozio è inol-tre possibile ricevere importanti guide e consigli utili per una cor-retta alimentazione, richiedere una consulenza dettagliata e personalizzata ed effettuare un test della consapevolezza: "A

qualsiasi età è importante capire cosa è presente in eccesso nel proprio organismo e cosa invece serve. Questo vale ancor più per gli anziani, che presentano un metabolismo più bloccato e che spesso si accompagna ad altre patologie. Individuare il corretto regime alimentare permetterà di

migliorare lo stato di salute e ren-dere più efficaci le terapia, ma per fare questo non basta impor-re o imporsi una dieta, occorre essere consapevoli di ciò che viene quotidianamente consu-mato ed ingerito".

Non sempre una corretta edu-cazione alimentare è parte della

vita delle persone, in particolare nella fascia della popolazione di età più avanzata e spesso legata ad abitudini e tradizioni nutrizio-nali dipendenti da ciò che in pas-sato costituiva la base alimenta-re, perchè maggiormente pre-sente e di facile reperibilità sul territorio, come spiega il dottor

Visconti: "Nel nostro territorio, ad esempio, latticini e salumi sono estremamente diffusi e molto presenti della dieta quotidiana tradizionale, ma sono alimenti che possono comportare proble-mi soprattutto per gli anziani". Oggi, la possibilità di avere a di-sposizione la più vasta gamma di prodotti alimentari permette la ricerca della qualità degli stessi, ma anche il più semplice mante-nimento di un regime che possa favorire la propria salute: una corretta informazione è il passo fondamentale per poter avere la giusta consapevolezza alimenta-re.

Attraverso l'analisi dell'iride, presso la Bottega del naturale è possibile individuare le proprie principali necessità e ricevere preziosi consigli sull'alimentazio-ne. "Non si tratta solo di fornire una dieta - precisa lo specialista - ma di fornire anche informazio-ni riguardo alle proprietà dei sin-goli alimenti, come cucinarli e come abbinarli. Non tutti, ad esempio, sanno che far bollire le verdure equivale alla perdita del-le vitamine in esse contenute, mentre altri tipi di cottura per-mettono di preservarle e di trarne beneficio".

L La salute passa dallo stomacoUna corretta alimentazione risponde alle esigenze del singolo individuo

34 Terza EtàSabato 23 Marzo 2013

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