Il Corriere Tuscolano aprile 2012

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GROTTAFERRATA Ecocentro Una scelta che si può condividere di Stefano Bertuzzi I l documento approvato dalla mag- gioranza e dalle Liste Civiche di sospendere il provvedimento di stabilire l’ecocentro a via delle Vasca- relle, in località Squarciarelli, votato durante lo scorso Consiglio Comuna- le del 12 aprile, è stato uno strumento importante di condivisione di scelte tra Amministrazione e popolazione. È sta- to una dimostrazione di grande sensi- bilità. È dalla condivisione delle scelte infatti che possono e devono arrivare le soluzioni, anche le più difficili e de- licate come quelle della realizzazione dell’ecocentro. È sottinteso che questo dovrà essere al più presto realizzato. La sua importanza e la sua necessità sono fondamentali per ottimizzare la raccolta e il riciclo dei rifiuti, fattori importanti di salvaguardia ambientale e indispensa- bili per ottenere la riduzione degli oneri della Tarsu. Inoltre, la sua realizzazione è necessaria anche - se non soprattutto - per andare incontro alle esigenze dei lavoratori dell’azienda “Aimeri” che lavorano ormai da diversi anni in con- dizioni a dir poco precarie e disagevo- li. L’ecocentro deve quindi essere rea- continua a pag. 3 Sorgente Appia Sempre più in crisi mensile di informazione e cultura a diffusione gratuita - anno V - n. 4 Aprile 2012 Marino Protestano i commercianti Albano Parla l’Assessore Cassabgi Ciampino Partono gli orti sociali Frascati Chiuso lo sportello agricolo Grottaferrata L’Idv e la Cavalleria Rusticana Grottaferrata Anche le suore licenziano GROTTAFERRATA N el corso dell’acceso consiglio comunale tenuto- si lo scorso giovedì 12 aprile la maggioranza ha deciso - con i voti delle Liste Civiche, Antonio Sollecito, Lorenzo Letta e l’astensione di Sergio Conti, Gabriele Mori e Giampiero Fontana, - tramite una mozio- ne, la sospensione della delibera di giunta numero 32 del 29 febbraio scorso relativa all’approvazione del progetto preliminare inerente alla realizzazione dell’opera pubblica Ecocentro punto e accapo T orna a far parlare di sé la Sor- gente Acqua Appia. Nei giorni scorsi infatti i lavoratori hanno dichiarato lo stato di agitazione sinda- cale in seguito alla comunicazione della Direzione Aziendale sulla situazione di crisi che si è venuta a creare con il ri- tardato pagamento degli stipendi. Due gli incontri, di cui andato a vuoto per l’assenza della proprietà, e un consiglio comunale, sono le novità degli ultimi giorni, ma la situazione è ancora tutta in via di definizione con la comprensi- bile preoccupazione dei lavoratori. Nel primo incontro, che si è svolto lo scor- so martedì 27 marzo tra la delegazione della Flai Cgil e la proprietà della Sor- gente Appia, il presidente della società ha comunicato l’avvenuto pagamento Continua a pag. 19 CIAMPINO Continua a pag. 3 Il Consiglio Comunale boccia l’ipotesi Squarciarelli

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Mensile dei Castelli Romani

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G R O T T A F E R R A T A

EcocentroUna scelta che

si può condividere

di Stefano Bertuzzi

Il documento approvato dalla mag-gioranza e dalle Liste Civiche di sospendere il provvedimento di

stabilire l’ecocentro a via delle Vasca-relle, in località Squarciarelli, votato durante lo scorso Consiglio Comuna-le del 12 aprile, è stato uno strumento importante di condivisione di scelte tra Amministrazione e popolazione. È sta-to una dimostrazione di grande sensi-bilità. È dalla condivisione delle scelte infatti che possono e devono arrivare le soluzioni, anche le più difficili e de-licate come quelle della realizzazione dell’ecocentro. È sottinteso che questo dovrà essere al più presto realizzato. La sua importanza e la sua necessità sono fondamentali per ottimizzare la raccolta e il riciclo dei rifiuti, fattori importanti di salvaguardia ambientale e indispensa-bili per ottenere la riduzione degli oneri della Tarsu. Inoltre, la sua realizzazione è necessaria anche - se non soprattutto - per andare incontro alle esigenze dei lavoratori dell’azienda “Aimeri” che lavorano ormai da diversi anni in con-dizioni a dir poco precarie e disagevo-li. L’ecocentro deve quindi essere rea-

continua a pag. 3

Sorgente AppiaSempre più in crisi

mensile di informazione e cultura a diffusione gratuita - anno V - n. 4 Aprile 2012

Marino

Protestano i commercianti

Albano

Parla l’Assessore Cassabgi

Ciampino

Partono gli orti sociali

Frascati

Chiuso lo sportello agricolo

Grottaferrata

L’Idv e la Cavalleria Rusticana

Grottaferrata

Anche le suore licenziano

G R O T T A F E R R A T A

Nel corso dell’acceso consiglio comunale tenuto-si lo scorso giovedì 12 aprile la maggioranza ha deciso - con i voti delle Liste Civiche, Antonio

Sollecito, Lorenzo Letta e l’astensione di Sergio Conti, Gabriele Mori e Giampiero Fontana, - tramite una mozio-ne, la sospensione della delibera di giunta numero 32 del 29 febbraio scorso relativa all’approvazione del progetto preliminare inerente alla realizzazione dell’opera pubblica

Ecocentro punto e accapo

Torna a far parlare di sé la Sor-gente Acqua Appia. Nei giorni scorsi infatti i lavoratori hanno

dichiarato lo stato di agitazione sinda-cale in seguito alla comunicazione della Direzione Aziendale sulla situazione di crisi che si è venuta a creare con il ri-tardato pagamento degli stipendi. Due gli incontri, di cui andato a vuoto per l’assenza della proprietà, e un consiglio

comunale, sono le novità degli ultimi giorni, ma la situazione è ancora tutta in via di definizione con la comprensi-bile preoccupazione dei lavoratori. Nel primo incontro, che si è svolto lo scor-so martedì 27 marzo tra la delegazione della Flai Cgil e la proprietà della Sor-gente Appia, il presidente della società ha comunicato l’avvenuto pagamento

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C I AM P I N O

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Il Consiglio Comunale boccia l’ipotesi Squarciarelli

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Come è nato il Gruppo Ia-decola “Igiene e Ambiente”?

Nel raggiungere l’età massima pensionisti-ca di quaranta anni

di lavoro presso varie Asl, per l’ultima Asl RmH con la fun-zione dirigenziale di Ispettore d’Igiene – Tecnico della Pre-venzione – Coordinatore del Servizio Ispettivo I.A.N (Igie-ne Alimenti e Nutrizione) dei Distretti H1 e H3, ho meditato sul consiglio dei colleghi, per non dire di essere stato con-vinto da amici e conoscenti, a continuare privatamente l’attività svolta nella Pubbli-ca Amministrazione, perché, a loro dire, la mia esperien-za quarantennale non pote-va finire con il fine rapporto con l’Azienda Sanitaria (Asl RmH), cosa che proiettata all’esterno poteva essere utile agli utenti.Quali servizi offrite?Con il collocamento in pen-sione ho quindi deciso di col-laborare con mio figlio Mar-co, già avviato nella libera professione e considerando insufficiente o inesatta l’infor-mazione che viene data alle Aziende o Attività Commer-ciali, già spesso sprovvedute di per sé, è nata l’idea di as-sociare “Igiene e Ambiente” allo studio tecnico, un servi-zio di consulenza multidisci-plinare che abbiamo chiamato “Gruppo Iadecola”, in grado di soddisfare le richieste del-le Aziende, Imprese, Attivi-tà Artigiane e Commerciali, con professionisti capaci di dare assistenza, informazione e formazione: agli inizi e nel processo di crescita.Il nostro motto è: “voi fate im-presa e noi risolviamo i vostri problemi”.Ci trovate a Frascati in via Mentana 4.

A Frascati opera il Gruppo Iadecola “Igiene e Ambiente” Il titolare Roberto Iadecola ci spiega di cosa si tratta

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aprile 2012ilCorriere Tuscolano

L e d i c h i a r a z i o n id e l l ’ A s s e s s o r e G u e r i s o l i

GROTTAFERRATA

Direttore ResponsabileFabio ORFEI

Società EditriceKNW S.r.l.

Hanno collaboratoDebora PIERGALLINIMarco COLUCCINIMaria Grazia COLUCCINIFrancesco INTRECCIALAGLIValeria MANZOTTUSara SATTAFrancesca MARRUCCIGianfranco DI LUCAFrancesca RAGNO

Redazione e pubblicitàKNW [email protected]@ilcorrieretuscolano.ittel./fax 06.9411139

Grafica e S tampaTipografia Giammarioli snc - FrascatiTel. 069420310 - Fax [email protected]

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Autorizzazione del tribunale di Velletrin° 0108 del 07/01/2008

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

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continua da pag. 1lizzato, ma questo andrà fatto tenendo presenti le esigenze della comunità. È necessario quindi fare molta attenzione sulla sua localizzazione ed è necessario tenere conto delle possibilità offerte dal territorio di Grottaferrata, all’interno del quale Squarciarelli non costituisce una delle zone più adatte. La nostra cittadi-na storicamente è composta da diversi centri. Non c’è solo quello dell’Abba-zia, il centro storico commerciale, ormai consolidato; c’è anche Squarciarelli, con una sua centralità importante anche se oggi un po’ sottotono. Il suo parco non ha più la vitalità di una volta però potrebbe, anzi dovrebbe, essere rivalutato sotto il profilo ambientale. Potrebbe diventare il punto di connessione tra il Parco dei Castelli Romani e il Parco dell’Appia Antica, come tra l’altro è già previsto nel progetto dei PRUSST, ma soprattutto di-ventare un nucleo di servizi alla persona e al cittadino di primaria importanza svi-luppando le volumetrie non residenziali esistenti nella zona. Questi sei ettari di terreno di via delle Vascarelle, invece di diventare sede dell’ecocentro potrebbero diventare una zona di aggregazione e di ricongiungimento con il tessuto perife-rico della nostra cittadina: commerciale lungo il Corso e di servizi alla persona a Squarciarelli. Il ciclo della raccolta dif-ferenziata non può andare a incidere su un territorio come questo con queste pro-spettive. A questo punto rimane però il problema di dove poter realizzare l’eco-centro. Questo potrebbe essere posto a Villa Senni, nella zona in prossimità del parcheggio di scambio, a debita distanza quindi dal Pip, dell’area cioè destinata agli artigiani, che non possono subire ul-teriori rallentamenti, né ulteriori ostacoli per la realizzazione dei loro insediamen-ti produttivi, visto il delicato momento economico. Sicuramente l’esproprio potrebbe comportare un rallentamento dei tempi previsti per la realizzazione dell’ecocentro, ma allo stesso tempo ri-spetterebbe quelle scelte di condivisone necessarie per trovare la soluzione più vantaggiosa per il bene comune. Scel-te che potevano essere fatte un anno fa, avendo così già risolto il problema.

Prendo atto della decisone pre-sa dalla maggioranza nel cor-so del Consiglio Comunale

dello scorso 12 aprile di sospendere la delibera numero 32 con cui si dava mandato a questa Amministrazione di continuare lo studio di fattibilità per la realizzazione dell’ecocentro in via delle Vascarelle per vagliare ul-teriori ipotesi a questo riguardo.Penso comunque che sia stata una decisone dettata dall’emotività, dal-la pressione degli abitanti di Colle Sant’Antonio a scapito però dell’in-teresse dell’intera cittadinanza. La maggioranza ha chiesto di fare una pausa di riflessione; in questo modo però ha solo rimandato la soluzione, con conseguenti ritardi nella realiz-zazione dell’ecocentro, che compor-teranno problemi che - è bene che si sappia – significheranno a loro volta degli aumenti per la Tarsu. Bisogna essere consapevoli di questa scelta. Certamente si sono salvaguardate le legittime aspettative dei cittadini di Colle Sant’Antonio, questo però a scapito degli interessi dell’intera collettività: è prevalso l’interesse

particolare sull’interesse generale. Inoltre, come militante del Pd, vorrei ricordare che il partito si era espo-sto in questa direzione anche con dei manifesti che richiamavano il diritto a scelte coraggiose, come nel caso dell’ecocentro, e che il gruppo consiliare, con questa decisione di sospendere la delibera 32, si è posto in palese contrasto con le scelte del partito. Come Assessore non posso che prendere atto di questa decisione e restare in attesa degli sviluppi della situazione.Infine spero che questa sospensione non provochi ulteriori conseguenze negative nei confronti dei lavoratori dell’azienda “Aimeri” che giusta-mente rivendicano un’idonea sede lavorativa, come prevista dalla nor-mativa. A questo proposito vorrei cogliere l’occasione per esprimere la gratitudine che Grottaferrata deve loro per l’attività svolta al di là degli obblighi di lavoro, visto che le con-dizioni in cui sono costretti a lavora-re attualmente non sono degne di un paese che si ritiene civile.

M.G.C.

Giovanni Guerisoli

Ecocentro punto e accapoIl Consiglio Comunale boccia l’ipotesi Squarciarelli

denominata “isola ecologica” in locali-tà Vascarelle. La decisione ha scatenato polemiche e consensi.Questo è solo l’ultimo atto, per ora, di una lunga vicenda iniziata già con l’Am-ministrazione Ghelfi. Questa infatti ave-va individuato nel 2008 l’area per l’in-sediamento dell’Ecocentro nella zona di

Borghetto, soluzione messa poi da parte perché troppo vicina all’area artigianale del Pip – dove attualmente e provviso-riamente è posta l’isola ecologica. Quin-di nell’agosto 2009, con la delibera nu-mero 31, era stata zona di via Vecchia di Velletri, al confine con Rocca di Papa ed essere indicata come sede dell’Eco-centro. Anche questa ipotesi è stata poi

accantonata in seguito alle numerose proteste dei cittadini e dei comitati di quartiere.È quindi dello scorso mese di febbraio la decisone di insediare l’Ecocentro a Squarciarelli, in via delle Vascarelle, su un terreno di sei ettari di proprietà del Comune. Lo scorso 12 aprile, la decisio-ne di sospendere anche questa ipotesi.

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Forte delle 1048 firme raccolte contro l’insediamento dell’Eco-centro a via delle Vascarelle, il

capo gruppo della lista Ghelfi, Luigi Spalletta è stato protagonista, nello scorso Consiglio Comunale di un san-guigno intervento.È soddisfatto di questa decisione?Certamente. Questo è stato un Consi-glio molto particolare, con striscioni contro il Sindaco, con i cittadini che consegnavano volantini contro l’attua-le amministrazione, con un pubblico che durante l’assemblea acclamava gli interventi della minoranza e rimaneva sbigottito di fronte agli interventi di al-cuni consiglieri di maggioranza. In tutta la mia esperienza di consigliere non ho mai visto niente del genere.Comunque se l’aspettava?No, non ne ero troppo sicuro perché du-rante la seduta dello scorso 30 gennaio,

ero stato invitato a ritirare la mozione per poterne poi parlare tutti insieme in un successivo Consiglio Comunale. Sono poi ve-nuto a conoscenza che la Giunta, dopo pochi giorni, si era riunita per delibe-rare la definitiva colloca-zione del sito individuato in Via delle Vascarelle, in località Squarciarelli. In questo modo si tagliano le ali ai Con-siglieri Comunali e quindi alla demo-crazia, lasciando decidere solo a poche persone. Con la nostra amministrazione civica avevamo concertato un sito (via Vecchia di Velletri n.d.r.) votato poi all’unanimità anche da personaggi di questa maggioranza.Cosa l’ha colpita di più di questo Consiglio?Sono soddisfatto perché i Consiglieri di

maggioranza hanno capito di dover tornare indietro e hanno dapprima presenta-to un documento trasfor-mato poi in mozione per sospendere momentanea-mente la decisione presa dalla giunta. La mia gioia è quello di essere riuscito

a ottenere l’intervento della maggioran-za contro la propria giunta e poi non di meno sono riuscito, per il momento, a fermare questa scellerata decisione. Con i colleghi Bosso e Ambrogioni sa-remo attenti perché siamo convinti che con la collaborazione di tutti i consi-glieri si riuscirà a trovare la soluzione più adatta. Ringrazio i colleghi della minoranza che hanno sostenuto la no-stra tesi e tutti i cittadini che prima scesi in piazza e poi intervenuti in assemblea hanno dato forza alla mia voce.

P a r l a i l C o n s i g l i e r e L u i g i S p a l l e t t a

Luigi Spalletta

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aprile 2012ilCorriere Tuscolano GROTTAFERRATA

C’era una volta… una ricettaRubrica di cucina di Antonella della “Montagnola”

Ritardi anche per il P.i.p.Parla il presidente del Consorzio degli Artigiani, Marcello Di Lorenzo

La delibera di giunta numero 32 adottata lo scorso 29 febbra-io ha delle conseguenze anche

nell’area dell’insediamento produttivo artigianale, il P.I.P.. Marcello Di Lorenzo, nella doppia veste di Presidente del Consorzio degli Arti-giani di Grottaferrata e di responsabile dell’azienda di elettroacustica e domoti-ca “ELAB”, la prima a ottenere la licenza edilizia nell’area artigianale, fa il punto della situazione.Che ripercussioni ha di fatto la sospen-sione della delibera 32 sull’area P.I.P.? Per noi, dal punto di vista giuridico, non cambia nulla. È vero che in teoria que-sta sospensiva sembra favorirci, visto che metterebbe fine, oltre che al progetto di via delle Vascarelle, anche all’occu-pazione definitiva di una parte dei lotti destinati all’area artigianale da parte dei mezzi e servizi dell’Aimeri, ma di fatto sono tre anni ormai che l’area è occupata

da questi. Tale occupazione viene ogni volta prorogata di 6 – 8 mesi, e giusti-ficata con lo stato di emergenza della raccolta dei rifiuti. Con tale decisione l’Amministrazione ha dimostrato anco-ra una volta la sua incapacità politica di programmare concretamente la gestione del territorio; tutto questo, per di più, a danno dello sviluppo delle imprese arti-giane della nostra cittadina e nonostante le precise indicazioni della Regione La-zio che impediscono di adottare qualsia-si provvedimento, anche temporaneo, con diversa destinazione d’uso dell’area P.I.P. in località Via di Villa Senni.Perché questa limitazione?Perché i finanziamenti, a fondo perduto stanziati dalla Regione, sono stati desti-nati agli artigiani dell’area P.I.P., e non alla costruzione di altri tipi di servizi. Anzi, in questo modo c’è il serio perico-lo che, come avvenuto in qualche altro comune, i finanziamenti vengano ritirati. Le ditte che hanno sottoscritto nel 2008 la convenzione con il Comune, con il re-lativo pagamento di Euro 382.865,04 per il costo delle aree e delle opere di urba-nizzazione, hanno firmato il contratto per un’area dedicata esclusivamente ai lotti artigianali produttivi. Solo a posteriori sono stati indebitamente e provvisoria-mente occupati alcuni lotti, nel marzo del 2009, dalla giunta Ghelfi con la scu-sa di far partire la raccolta differenziata. Tutto ciò ci ha costretto a fare ricorso al Tar con un ulteriore aggravio economico di 7mila euro.

Come giustifica l’Amministrazione questa contraddizione?Sostenendo che non ci sono ulteriori ri-chieste per i lotti ancora liberi nell’area destinata all’insediamento produttivo. Non si tiene però conto del fatto che noi come Consorzio degli Artigiani e in particolare io come presi-dente possiamo fare tutta la promozione possibile; però quando un artigiano o un piccolo imprenditore viene a vedere le aree dei lotti disponibili, occupati dai camions dell’immon-dizia, è chiaro che scappa. Se a questo aggiungiamo che il progetto dell’area artigianale parte nel 1997, chiunque ci pensa due vol-te – soprattutto di questi tempi – a fare un investimento così importante senza certezze di sgombero dei mezzi. Vorrei anche ricordare che all’epoca dell’occu-pazione della giunta Ghelfi, tutto il Pd, con l’allora opposizione, si sono spesi con manifesti e interrogazioni per l’an-nullamento di questa occupazione tem-poranea da parte dei mezzi della Manu-tencoop – Aimeri. Oggi governano loro. No comment!Secondo lei ha ancora ragion d’essere, oggi, un’area artigianale?Si e senza ombra di dubbio. A Grotta-ferrata si fa finta di non sapere che il 90 per cento dell’economia reale, in Italia, è fatta dalle piccole e medie imprese con

meno di 20 occupati. Già nelle prece-dente campagna elettorale, il Consorzio degli Artigiani aveva presentato, sia alla cittadinanza che ai candidati sindaco, le potenzialità occupazionali a regime dell’area P.I.P., pari a circa 100 posti di lavoro. Invece di compromettere lo svi-

luppo di una categoria, quella artigianale della piccola e media impresa, già in crisi di per sé visto il difficile momento eco-nomico, con decisioni che remano con-tro (come appunto la delibera 32) vorrei chiedere agli amministratori se vogliono concretamente occuparsi dello sviluppo sociale ed economico di questa città, e se intendono veramente farla crescere. Vor-rei infine anche chiedere se hanno ancora interesse a creare nuovi posti di lavoro per la piccola impresa come accade in tutta Italia, cercando di rispondere ai problemi della disoccupazione giovani-le, dell’impoverimento delle famiglie, e di non operare per iniziative pubbliche inefficaci.

Marcello Di Lorenzo

Un momento del Consiglio Comunale dello scorso 12 aprile

Pasta e broccoli in brodo d’arzillaIngredienti:l500 gr di pasta tipo mezzemaniche;l1 Kg di broccolo romano;l500 gr di razza più un pesce da zuppa o una testa grande di pesce (deve

venire un brodo saporito e profumato);l aromi per il brodo:l sedano;l scalogno;l sale; lpepe;lalloro;l8 pomodorini, olio, 8 filetti di acciughe sotto olio, pecorino.

Eliminare le foglie esterne del broccolo; tagliare la razza e metterla in un tegame piut-tosto basso. Rosolare con un filo d’olio e aggiungere gli aromi. Tempo di cottura: 1 ora. Passare il tutto con un passino. In un tegame versare ¾ di olio, mettere due spicchi d’aglio e peperoncino. Appena leggermente rosolati, togliere il tegame da fuoco, aspet-tare un attimo e sciogliere nell’olio i filetti d’acciuga. Unire il tutto e portare a bollore. Qualche minuto prima di spegnere, aggiungere la polpa della razza e farla cuocere per 5 minuti. Cuocere la pasta e unire il tutto. Finire passando a parte il pecorino.

Ringrazio Adriana e la invito a segnalarci una nuova gustosa e appetitosa ricetta.

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tta

1 Coratella d’agnelloIngredienti:l coratella;l sale;lpepe;ldue cipolle;lvino bianco;lolio d’oliva;lpassata di pomodoro; luna manciata di prezzemolo tritato. Prendere una coratella d’agnello e lavarla bene in acqua. Tagliare a pezzi i vari organi tenendoli separati. In una padella mettere a soffriggere dell’olio d’oliva e due o tre cipolle grandi, affettate bene e fine. Appena questa sarà un poco appassita aggiungervi i pezzi coratella, avendo cura di iniziare con il cuore, poi, se ci sono, i polmoni, il fegato e la milza. Salare, pepare e versare un bicchiere di vino bianco secco. Quando questo sarà evaporato aggiungere la passata di pomodoro per 15 minuti. Spegnere e distribuirvi il prezzemolo tritato.Questa ricetta ci è stata suggerita da Luigina che ringraziamo e che invitiamo a seguirci sempre con affetto, ricordando che a fine anno ci sarà un’estrazione tra tutti partecipanti alla nostra rubrica e al vincitore verrà offerto un prestigioso premio.

ricetta 2

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aprile 2012ilCorriere Tuscolano GROTTAFERRATA

Licenziati dalle Suore, protestanoLa crisi si fa sentire anche all’istituto di via Anagnina

Lo scorso martedì 3 aprile l’isti-tuto delle Suore Francescane ha licenziato senza preavviso,

tre - un cinquantenne di Genzano e due trentacinquenni di Lanuvio - dei suoi tredici dipendenti agricoli che curano i circa 15 ettari di terreno di proprietà delle suore, coltivati a vino, olio, frutta e ortaggi, i terreni delle suore che sembrerebbero quindi in via di dismissione. Ne sono seguite prote-ste e volantinaggi che contrastano non poco con la quiete della struttura.L’istituto religioso, che ancora oggi ospita nel suo magnifico posto ritiri spirituali e mettono a disposizione la loro chiesa per le cerimonie è capace di ricevere fino a duecento religiose, ne ospita oggi una settantina, gran

parte delle quali anziane e quindi non più in grado di lavorare e che ben pre-sto molte verranno trasferite presso la casa generalizia di via Machiavelli, a Roma.“Temiamo che dietro questa manovra – dichiarano i sindacalisti del Flai Cgil – ci possano essere inte-ressi di latifondisti o terzocontisti. Vo-gliamo vederci chiaro, fermo restando che i lavoratori hanno diritto a tutela”. Il sospetto che dietro l’operazione possa esserci anche una possibile speculazione edilizia serpeggia nel-le menti di molti. Anche perché a detta di uno degli operai, le coltiva-zioni danno reddito, visto che l’uva viene stagionalmente venduta alle cantine dei dintorni, come anche parte dell’olio prodotto e il franto-

io è utilizzato a pagamento anche da esterni. Inoltre anche parte della frutta e degli ortaggi vengono poi rivenduta.La vicenda è proseguita con i presidi attuati dai braccianti agricoli licen-ziati sabato 7 e 14 aprile, cui ha partecipato an-che Alessandra Tibaldi, responsabile nazionale area dipartimentale Ita-lia dei Valori, la quale si è offerta promotrice di un’interrogazione re-gionale sulla situazione dei braccianti ora disoccupati e sen-za alcun reddito. “Dalla Direzione dell’Istituto Religioso silenzio assolu-

to – dice Moranti Gianfranco Segre-tario della Flai Cgil Pomezia Castelli. Intanto abbiamo deciso di continuare la forma di protesta con questi presidi

e nel frattempo i lavoratori scriveran-no una lettera al Vescovo di Frascati per informarlo della loro situazione”.

L a s t o r i a

La storia delle Suo-re Francescane ini-zia il 2 luglio 1892

quando Suor Maria della Passione, al seco-lo Elena de Chappatin De Neuville, fondatrice e superiora generale dell’Ordine delle Suore dell’Ordine delle Suore Francescane Missiona-rie di Maria, acquista il terreno su cui sorge Casa Santa Rosa. Il terreno era di proprietà della famiglia Santovetti ed era sede di un vecchio casale con annesso frantoio per le olive, di diverse costruzioni rurali, di un uliveto e di un frutteto. Su questo stesso terreno vi sono poi i resti di gran-diose costruzioni in opera reticolata del I secolo a.C. appartenute a una villa ro-mana, tra le cui ipotesi appartenenza vi è quella che la indica quale villa di Marco Tullio Cicerone. Questo perché la sua posi-zione corrisponderebbe ad alcuni requisiti noti, come quello del rifornimento idrico con l’acqua Cabra. Le suore adattano in un primo momento il vecchio casale per le loro necessità e iniziano le procedure per la realizzazione di una nuova costruzione che viene iniziata proprio verso la fine del 1892 utilizzando come base i resti delle costruzioni di epoca romana e nel 1894 le prime due ali del fabbricato vengono ultimate. Nel 1903 riprendono i lavori per prolungare le due parti dell’edificio già re-alizzate e vengono portati a termine nel 1914. Il 15 novembre 1904, Suor Maria della Passione muore, ma il suo progetto vie-ne portato avanti e completato nel 1931 con la costruzione della nuova chiesa. Il complesso delle costruzioni realizzate in stile gotico è grandioso e si compone di più edifici, tra i quali vi è un grande

chiostro. I resti della co-struzione romana sono stati lasciati in eviden-za e alcuni ritrovamenti più significativi sono stati raccolti e ordinati in un grande giardi-no interno. Il territorio antistante la chiesa è un vasto giardino om-breggiato da gigante-schi pini e arricchito da numerose essenza vegetali diverse, men-tre tutte le altre aree

della proprietà sono coltivate a frutteto, oliveto, vigneto e a orto, mentre il settore settentrionale del terreno si affaccia sul-la valle Marciana uno degli ultimi lembi della meravigliosa Campagna Romana. Il contributo delle Suore Francescane verso il mondo secolare è stato più volte dimostrato, come in occasione dei terre-moti che colpirono la Sicilia e la Calabria nel 1908 e la Marsica nel 1915, dando sostegno e ospitalità ai supersiti. Anche durante la Prima Guerra Modiale le Suore Francescane hanno dato il loro conforto ai soldati feriti e hanno inoltre opera-to per lungo tempo a fianco dei malati dell’Ospedale San Sebastiano Martire di Frascati. Negli ultimi anni, la loro propen-sione alla generosità si manifesta con la donazione, nel 1978, a Don Franco Mon-terubbianesi del terreno su cui oggi sorge la comunità di Capo d’Arco. Ed è proprio in uno di questi locali oggi appartenenti a Don Franco che monsignor Pietro Pavan avrebbe redatto la famosissima enciclica pubblicata nel 1963 dal Papa Giovanni XXIII “Pacem in terris”. Parte delle ter-re sono state vendute alla vicina tenu-ta agricola “Cusmano”. L’attività delle Suore è finanziata anche con le offerte libere lasciate dagli sposi che scelgono la splendida chiesa per la loro cerimonia.

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aprile 2012ilCorriere Tuscolano GROTTAFERRATA

Il fantasma dell’Idv finalmente batte un colpoA due anni dalle elezioni amministrative la prima riunione del partito di Di Pietro

Lo scorso mercoledì 4 aprile, presso il Teatro dell’ex Istitu-to Sacro Cuore, dove sospette

macchie di umidità e un generale cat-tivo odore fanno rimpiangere, almeno sotto il profilo della manutenzione dello stabile, la gestione delle suore, si è tenuta una riunione organizzata dal partito dell’Idv di Grottaferrata per di-battere sul tema del ruolo del partito nei Castelli Romani. Più precisamen-te, come anche detto dai relatori, la riunione è stata organizzata dall’unico consigliere comunale Mauro Tombo-letti per dare inizio a un nuovo cam-mino politico della formazione di Di Pietro. Alla riunione erano presenti, con la loro indubbia autorevolezza, il segretario provinciale dell’Idv, onore-vole Giovanni Colagrossi, consiglie-re regionale del Lazio, il consigliere provinciale Ugo Onorati, già sindaco di Marino, il dottor Isidori, rappresen-tante dell’Idv di Ciampino, membro del direttivo regionale del partito, ma soprattutto, con un palese significato politico per quanto riguarda l’organi-gramma di Grottaferrata, il sindaco di Grottaferrata, Gabriele Mori.Inutile nascondere che la riunione ha avuto un valore di accreditamento del ruolo di Mauro Tomboletti nell’Idv dei

Castelli ma soprattutto del suo ruolo a Grottafer-rata. Il messaggio è stato chiaro: chi è simpatizzan-te dell’Idv e non sopporta Tomboletti dovrà trovarsi un altro partito, oppure emigrare.Ha parlato l’onorevole Colagrossi, che ha ricor-dato come Tomboletti avesse già aderito all’Idv dal 2003 candidandosi alle elezioni provinciali;

Colagrossi, con la franchezza che da sempre lo contraddistingue, ha am-messo che a Grottaferrata ci siano dei problemi - come dire - di coabita-zione, annunciando che, qualora non si risolvano a breve, verrà presa una decisone da parte degli organi provin-ciali del partito, anche perché l’Idv si propone come il “partito delle regole” e non della confusione. Dal pubblico, composto per lo più da rappresentanti di altri partiti e di varie associazioni - purtroppo, e lo dico senza dar colpa a nessuno ma piuttosto con sconforto sociologico, quasi tutti pensionati ul-trasessantenni - è partita qualche do-manda rivolta soprattutto al sindaco di Grottaferrata sull’aliquota Imu e su altri temi d’attualità. I responsabili del Pd grottaferratese hanno chiesto uffi-cialmente l’indicazione di un referente dell’Idv locale per parlare di program-mi amministrativi.Unico risultato dell’incontro è l’im-pegno preciso, ufficiale dell’onorevo-le Colagrossi, segretario provinciale dell’Idv per la chiusura, in tempi bre-vissimi, della vertenza politica all’in-terno dello stesso partito, con l’indica-zione dell’organigramma che collabo-rerà con la giunta Mori.

Francesco Intreccialagli

L’intervento dell’onorevole Giovanni Colagrossi

I l c o m m e n t o

I maliziosi – ce ne sono in tutte le fa-miglie, persino in quelle buone – che avevano sperato in un duello rusticano

fra i vari sedicenti rappresentanti dell’Idv grottaferratese, sono sicuramente usciti de-lusi dall’incontro di mercoledì 4 aprile scor-so. Nessuno scontro, niente resa dei conti, neppure un piccolo diverbio o un fugace scambio d’occhiate velenose. Niente. Nix. Zero. La volontà – o la necessità – di media-zione ha prevalso, con l’ex assessore Mevi a negare sdegnosamente la sua presenza al consesso, e gli oratori a spandere a piene mani buonismo e quel sano buonsenso di democristiana tradizione che veniva peraltro plasticamente e magnificamente incarnato nella persona del sindaco Mori, sospeso fra i ruoli di semplice spettatore e (si sussurra) di propiziatore dell’incontro.L’atmosfera era francamente surreale, con l’unico esponente dell’Italia dei Valori de-mocraticamente e legalmente eletto alle ul-time consultazioni di fatto estromesso dalla sala; un pubblico (stagionato) costituito da non più di una decina di riconosciuti elettori dell’Idv e poi, in ordine decrescente di pre-senze, da curiosi, sinceri ed appassionati partecipanti alla vita politica cittadina, ed infine – ovviamente - dai maliziosi di cui pri-ma si parlava, e di cui non vale tener conto. Il livello di partecipazione e di spasmodica attenzione alle complesse dinamiche inter-ne dell’Idv criptense è stato impietosamen-te rivelato dalle domande dei partecipanti all’incontro, dirette, incalzanti, opportune come mai. Un intervento – ficcante, deciso - intendeva chieder conto delle prossime aliquote Imu al sindaco il quale, in eterno e perfetto stile moroteo, diceva tutto ed il contrario di tutto, senza peraltro sbilanciar-

si - giustamente, data la pertinenza – di un millimetro circa l’esborso che toccherà a tutti noi. Una sola minaccia, quella di penalizzare la seconda casa: geniale, ammantare di giu-stizia sociale una decisione quanto mai con-veniente per le casse comunali, in un paese cresciuto urbanisticamente proprio grazie alle seconde case della medio/alta borghe-sia romana. Comunque, dopo un’ulteriore richiesta di delucidazioni sulla nuova Imu – a testimonianza che il cittadino medio è for-se preso più da altri problemi che non dalla querelle Mevi - Tomboletti – Mori, l’apoteosi veniva raggiunta con l’ecumenico intervento di un distinto signore che, presentatosi come il presidente della locale sezione di Futuro e Libertà chiedeva, anche in considerazio-ne della concorrenza del dibattito con la Settimana Santa, più concordia e pace fra i protagonisti della vita pubblica locale, da lui evidentemente percepita come una corte degli intrighi e dei veleni. La conclusione del suo intervento, scolpita nello slogan coniato per l’occasione “meno libri, più strade puli-te”, sintetizzava icasticamente l’andamento dell’incontro e l’alto profilo programmatico auspicato. Chi si attendeva una domanda sulla crisi della pesca nell’Alto Adriatico, o una richiesta di commento del sindaco sulla dichiarazione d’indipendenza dell’Azawad da parte dei ribelli tuareg del Mali, è pur-troppo rimasto deluso. Già, delusione: non tanto quella dei maliziosi, che speravano nel-le polemiche e nella rissa; piuttosto, quella che si prova in queste tristi giornate per la democrazia partecipativa, in queste stanche cerimonie fatte apposta per certificare che ormai la politica è solo questione di soldi e gestione di potere.

Marco Coluccini

Cavalleria Rusticana senza spargimenti di sangue

Crypta Ferrata. Grottaferrata, storia, cul-tura, tradizione, curato dal Centro Socio Culturale di Grottaferrata e pubblicato

da Avverbi editore con bella veste editoriale è uscito in occasione della 412 edizione del-la Fiera di Grottaferrata e il Sindaco Gabriele Mori, che lo aveva fortemente promosso, ha anche voluto offrirlo in omaggio alle autorità presenti all’inaugurazione della Fiera. Il volume è stato poi presentato al pubblico, durante le manifestazioni culturali della Fiera stessa, dalla presidente del Centro Socio Culturale Sandra Mecozzi unitamente al Sindaco, al consigliere Lorenzo Bongirolami e al Comitato editoria-le composto dalla stessa Mecozzi, da Maria Teresa Tamassia, Domenico Tarsitano e Franco Portelli, autore quest’ultimo della quasi totalità del ricco apparato fotografico che costituisce un vero e proprio commento visivo dei testi. Si tratta di un volume di 160 pagine di grande

formato che presenta un aspetto innovativo per il taglio che si differenzia dalle precedenti pubblicazioni di carattere strettamente stori-co archeologico, come ad esempio i pregevoli testi di Luigi Devoti, tanto per la varietà degli argomenti quanto per il tono che vuol essere quanto più piano ed accattivante possibile sen-za però assumere quello di una pubblicazione meramente turistica. Il volume inizia dalla pre-sentazione della città e del territorio, per pas-sare poi al complesso dell’Abbazia di San Nilo nei suoi aspetti monumentale, religioso e cul-turale, e quindi alle catacombe “Ad Decimum” e ai vari luoghi della spiritualità (dai conventi alle parrocchie), della produzione artistica (con particolare riferimento alle ceramiche di Squarciarelli), dell’abitare (dalle Ville tuscolane ai Villini del Novecento e all’edilizia residenzia-le contemporanea), dell’economia (dalla risto-razione alla produzione vinicola, all’artigianato

e all’ospitalità alberghiera ed oltre), della cultura (con particolare riferimento alla Biblioteca comunale), del-la formazione scolastica e sportiva, dell’impegno so-ciale dell’associazionismo e di istituzioni socio-sanitarie di prestigio. Il volume termi-na con l’apertura all’Italia e all’Europa attuata nei ge-mellaggi con i Comuni del cosiddetto “percorso nilia-no” e con Vandoeuvre e Patmos. Hanno trat-tato i vari argomenti ben 29 autori tra esperti qualificati e appartenenti ad associazioni crip-tensi, tanto federate quanto non federate nel Centro Socio Culturale di Grottaferrata, che hanno approfondito, sia nella esperienza as-sociativa sia attraverso studi personali, aspetti particolari della storia o della attualità cittadi-na. Il Comitato editoriale ha voluto così eviden-

ziare quel legame di recipro-ca stima, di collaborazione e di amicizia che negli anni si è venuto formando e conso-lidando in Grottaferrata tra il mondo dell’associazioni-smo e il mondo accademico e delle professioni. Crypta Ferrata è un libro che si può leggere di seguito da cima a fondo, ma che si può anche consultare e gustare nelle singole parti a seconda dei

propri interessi. Il volume costa 22 euro e a Grottaferrata attualmente lo si può acquistare presso la libreria Adeia in via Santovetti. Si può ben dire, infine, che i curatori hanno centrato il loro intento di far conoscere ed amare un paese carico di storia e ricco di vitalità, invitando ad un tempo alla convinta difesa delle sue splen-dide ricchezze artistiche e naturalistiche dagli insulti degli uomini e del tempo.

La nuova guida di Grottaferrata

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aprile 2012ilCorriere Tuscolano GROTTAFERRATA

“Gimino” compie 50 anni e sconta tutto al 50%Festeggiamenti e sensazioni di un’attività lunga mezzo secolo

Il prossimo 2 giugno lo storico ne-gozio di abbigliamento “Gimino”, situato a via Garibaldi 9, festegge-

rà i cinquant’anni di attività. Aperto nel 1962 da Gioacchino Fusillo - per tutti Gimino, come si dice a Vieste, città da cui proveniva - è oggi condotto dal figlio Gianfranco, che ci racconta sensazioni e segreti di un’attività inossidabile nel tempo.Cinquant’anni sono un bel traguardo. Come avete pensato di festeggiarli?Insieme ai nostri clienti, la maggior par-te dei quali fidelizzati, attraverso questa iniziativa di attuare uno sconto del 50% su tutta la nostra merce. Ci è sembrato un modo simpatico per ringraziarli del loro affetto e della loro dedizione nei no-stri confronti. Siamo partiti il 10 marzo e continueremo per tutta l’estate. Poi a settembre torneremo alla normalità. Questa promozione riguarda i prodot-ti solo del periodo primavera - estate?

Naturalmente no, riguarda tutta la nostra merce pre-sente nel nostro negozio.Quali marchi avete?Ne abbiamo diversi. I più noti sono: “Levi’s”, “Do-ckers”, “Ingram”, “Pierre Cardin”, “Ragno”, “Ar-mata di Mare”, “Geox” per citarne solo alcuni. Poi naturalmente abbia-mo anche marche meno conosciute.

Qual è il segreto del vostro successo commerciale?Uno è sicuramente mantenere sempre un ottimo rapporto qualità-prezzo, che al giorno d’oggi non è sempre facile, vi-sta la concorrenza dei paesi asiatici che offrono prodotti a basso costo, ma che già al tatto fanno avvertire una differen-za notevole di qualità. Poi sono impor-tanti anche l’assortimento e l’ampiezza del campionario, l’attenzione al cliente e – non dimentichiamolo - una certa fami-liarità e intimità del tutto assente in altre realtà come i grandi centri commercia-li. Quando oggi entra il pensionato o la persona momentaneamente senza occu-pazione, che conosco da una vita, non posso non avere un occhio di riguardo per le loro esigenze. Inoltre cerco di non forzare mai la vendita, anche se chi en-tra nel mio negozio con l’esigenza reale di dover acquistare un capo, è difficile che poi esca a mani vuote vista l’ampia

scelta che proponiamo. In un paese, non essendo la nostra un’attività di passag-gio, è importante che il cliente sia sem-pre soddisfatto: deve poter tornare con la certezza di essere stato trattato al me-glio. In momenti come questi la solidità e la tradizione – tutti insegnamenti fon-damentali di mio padre - si dimostrano un valore aggiunto determinante, capace di fare la differenza.Come è nato il suo negozio?Il negozio nasce nel 1962 a opera di mio padre Gimino che era arrivato a Grotta-ferrata e, trovato lavoro come ambulante nei mercati dei dintorni, decise di stabi-lirsi qui. Conobbe mia madre Marta nel locale di ritrovo per eccellenza dell’epo-ca, l’osteria di famiglia che mio nonno – come moltissimi, a Grottaferrata – apri-va stagionalmente. L’incontro con mia madre fu determinante sia dal punto di vista umano, sentimentale, che da quello professionale, visto che i locali dei non-ni furono in seguito utilizzati per aprire il negozio, che continuò comunque ad affiancare ancora per tre-quattro anni l’attività di ambulante. Molti dei nostri clienti ancora ricordano il suo banco al mercato. La mia gestione invece inizia ufficialmente nel settembre del 1987, sempre sotto l’attenta e affettuosa sorve-glianza di mio padre. Quest’anno quindi festeggiamo anche i 25 anni della mia gestione, che però passano in secondo piano rispetto ai 50 dell’attività.È stata una scelta obbligata, la sua,

come spesso capita a figli ed eredi di attività avviate?Credo che non avrei potuto e saputo fare altro. Mi piace questo lavoro, non ho mai cercato alternative: è vero che è l’unico che abbia mai fatto, ma è la mia vita.Oltre al raggiungimento dei cin-quant’anni, qual è un altro motivo di orgoglio per la sua attività?La continuità tra generazioni: quando entra un cliente, magari con i figli e rac-

conta che veniva nel nostro negozio con il nonno, oppure quello che si ricorda di quando ero piccolo e saltavo sul banco-ne. Questa continuità, questo essere an-che un punto di ritrovo forte della nostra comunità, visto che molti clienti passano anche solo per salutarci, per fare quattro chiacchiere, è sicuramente un altro mo-tivo di grande orgoglio per me.Per i sessant’anni proporrete sconti al 60%?Qualche cliente ci ha già chiesto se ai 100 anni regaleremo i nostri capi d’abbi-gliamento! Chi vivrà vedrà.

Marco Coluccini

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aprile 2012ilCorriere Tuscolano GROTTAFERRATA

Il Museo dell’Abbazia La guida che c’è ma che ancora non si vede

Veramente un bella guida quella scritta da Barbara Fabjan e Giuseppina Ghini

nell’ambito delle pubblicazioni pro-mosse dal Sistema Territoriale Mu-seumgrandtour, cui finalmente anche Grottaferrata ha aderito e del quale la Comunità Montana Castelli Romani e Prenestini è l’Ente capofila. L’ope-ra è stata presentata lo scorso sabato 31 marzo presso la sala connessa ai padiglioni della 412° Fiera di Grotta-ferrata, alla presenza delle autrici, del Capo della Segreteria del Ministro di Beni Culturali Claudio Santini, del Presidente della Comunità Montana Giuseppe De Righi e del Sindaco Ga-

briele Mori. L’agevole libretto, scritto in modo semplice e accessibile a tut-ti, pur mantenendo un elevato rigore storico e scientifico, illustra, lungo un percorso espositivo attraverso otto sale, il portico e il chiostro e la storia del Museo, dedicando anche spazio alla storia del fondatore dell’Abbazia San Nilo da Rossano, al Cardinal Bes-sarione, e alla storia della Commenda e dei monaci che lì si sono succeduti. Descrive poi i molti e unici reperti ri-salenti all’epoca romana, rinvenuti in situ e nei dintorni, a quella medievale (apparati decorativi e scultorei unici e ricostruiti nella loro composizione originale), per finire poi con quelli

appartenenti alle epoche rinascimen-tale e moderna. Apparati scultorei, epigrafici, architettonici e decorativi, dell’arredo anche liturgico e docu-mentari trovano spazio in un percor-

so ben descritto e non ridondante e faranno di questa guida un agile stru-mento di consultazione nel percorso. Percorso per ora ideale, ma come ha espresso Giuseppina Ghini, Direttore Archeologo della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio e come ha promesso il Dottor Santini rappre-sentante del Ministero, questa guida dovrebbe essere un auspicio per la prossima e speriamo vicina apertura del Museo. Forse per la prossima festa di San Nilo il 25 settembre potremmo ve-dere entrambi? Per ora leggiamoci la guida.

Antonella Rotondi

Con due giornate di anticipo sulla fine del campionato, il Grottaferrata Basket ha con-

quistato il diritto di disputare la serie C nella prossima stagione.C’è voluta la ventiduesima vittoria sulle prime ventiquattro partite dispu-tate per raggiungere la matematica certezza di aver chiuso al primo posto assoluto il girone A della serie D e non dover passare per la lotteria dei play-off.Si è trattato di una cavalcata entusia-smante che ha visto la compagine del presidente Alberto Catanzani in testa sin dalla prima giornata di campiona-to, ma con le inseguitrici sempre de-cise a non mollare speranzose in un passo falso della capolista. A inizio campionato la “nostra” com-pagine veniva pronosticata tra le pos-sibili sorprese ma nessuno, tra gli ad-detti ai lavori, la indicava come una possibile candidata al primo posto assoluto. La squadra veniva dalla co-

cente, perché ingiusta, delusione pati-ta nei play-off dello scorso anno e si nutrivano dubbi sulla maturità di un gruppo certamente molto giovane per un campionato fisico e duro come è la serie D.Si è iniziato con una serie di vittorie abbastanza agevoli, culminate con le trasferte di Colonna e, soprattutto, Vi-terbo che hanno posto all’attenzione di tutti un gruppo che riusciva a sopperi-re anche alle assenze dei giocatori più rappresentativi ed esperti con l’innesto di altri giovani e giovanissimi altret-tanto preparati. Proprio i più giovani hanno propiziato le importantissime vittorie di Anagni e con il Palocco.Dopo la prima sconfitta ad Ostia il gruppo si è subito ricompattato ed ha ritrovato immediatamente energie, gioco e risultati, portando a casa par-tite sofferte e importantissime, in par-ticolare la rivincita dall’eliminazione dello scorso anno con Anzio (vittoria dopo 2 tempi supplementari).

Il Basket festeggia la serie CI ragazzi del coach Cardarelli primi in classifica

l ’ i n t e r v i s t a

Sono partiti i festeggia-menti e con-

temporaneamente i lavori per il prossi-mo campionato di serie C, ed il presi-dente Catanzani ed il suo staff stanno già cercando di organizzare al me-glio la società, ma sentiamo come è maturata questa promozione e cosa si aspettano dal futuro.Presidente ci racconta come ha fatto a portare la squadra in serie C in soli due anni?In realtà il nostro progetto è iniziato almeno quattro anni fa, quando con l’inizio dei lavori del nuovo impianto abbiamo capito che potevamo e dove-vamo provare a dare ai nostri ragazzi la possibilità di giocare ai livelli che me-ritavano qui dove erano cresciuti; l’al-ternativa finora era quella di smettere o giocare per squadre di Roma o di altri paesi vicini. Abbiamo deciso di punta-re su un paio di gruppi particolarmente promettenti che ci hanno ripagato con il loro impegno e la loro crescita.

Ed ora come pen-sa di affrontare la nuova stagione?La serie C presenta certamente nuove e diverse difficol-tà ma, per quanto riguarda la squa-dra, siamo sicuri di poter affrontare il nuovo impegno ritoccando il meno possibile un gruppo

che si è sempre dimostrato all’altezza. Mentre è per l’aspetto organizzativo del-la nostra associazione che ci stiamo muo-vendo per trovare nuovi amici che pos-sano darci una mano ad affrontare una avventura sicuramente più complessa e onerosa. Siamo comunque fiduciosi per-chè abbiamo sempre cercato di misurare i passi con le nostre effettive possibilità.Quindi cosa ci dobbiamo aspettare?Una prima squadra che cercherà di competere con tutti nonostante la gio-vane età dei nostri ragazzi e contempo-raneamente una società che continuerà a lavorare con i giovani e con le scuole cercando risultati e miglioramenti an-che dal proprio settore giovanile.

V. M.

«Pochi ritocchi per il prossimo anno»La soddisfazione del Presidente Alberto Catanzani

Alberto Catanzani

Terminato il girone di andata in testa il Grottaferrata non si è più voltato indie-tro. A parte un passaggio a vuoto con la “Smit”, la squadra ha inanellato una se-rie impressionante di prestazioni culmi-nate con le vittorie in casa, in un palaz-

zetto stracolmo di tifosi, contro Ostia e contro Viterbo, vittoria quest’ultima che ha dato ai ragazzi di coach Carda-relli la matematica certezza del primo posto in classifica.

Valeria Manzottu

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aprile 2012ilCorriere Tuscolano GROTTAFERRATA

Molti grottaferratesi (e non) si saranno chiesti chi è quello strano personaggio, sempre pittoresca-mente abbigliato sia in estate che in inverno, che

staziona tutti i giorni in un’area molto limitata, ma allo stesso tempo nevralgica, della nostra cittadina. Questo in-dividuo stanziale si muove infatti essenzialmente tra largo Santovetti, l’inizio di Corso del Popolo e piazza Alcide De Gasperi, sebbene sparuti avvistamenti sembrano esser sta-ti segnalati anche in altre zone. Ebbene: dopo una lunga ed estenuante inchiesta abbiamo finalmente appurato che l’elusivo figuro risponde al nome di Lorenzo – o come di-con tutti “Bobbo” – Clucher che, a dispetto di un cognome così teutonico cui probabilmente deve la sua stessa esisten-za (sembra che il papà Augustarello sia stato risparmiato dall’eccidio delle Fosse Ardeatine grazie alle sue ascenden-ze tedesche) è incredibilmente uno dei pochi autentici grot-taferratesi rimasti. Perché, se è vero che per parte di padre sembra discendere da una guardia svizzera rimasta affezio-nata alle bellezze locali ed alle carezze del ponentino, per

parte di madre è l’ultimo erede di una nota stirpe di fornai locali che annoverava la nonna Cesira e l’illustre zio Toto Canestri, la cui pizza dell’alimentari di inizio Corso – dove c’è attualmente il negozio “Sogno”- ha cresciuto molti grottaferratesi dal dopoguerra agli anni Settanta. Mamma Marcella era famosa per i dolci – ciambelle, biscottini, pan-pepati – oltre che per i sughi di una bontà irraggiungibile, mentre la cugina Milena - anche lei personaggio storico di quello spicchio di cittadina - resta invece l’ultima de-positaria di un’antichissima ricetta di crostata alle visciole che ognuno dei nostri lettori dovrebbe aver gustato almeno una volta prima di lasciare questa valle di lacrime.Il forno di Lorenzo è stato, per chi abbia avuto la fortuna di visitarlo, un luogo reale eppure fantastico, uno scrigno di sensazio-ni cui la migliore delle descrizioni rischierebbe di far torto: entrarvi in una fredda e nebbiosa nottata novembrina era come visitare un mondo di fiaba, in cui il calore si mescola-va a colori, odori, sapori antichi. La sua pizza, i suoi filoncini di secondo forno, i grissini, rivelavano la sua bravura ma

soprattutto la sua passione di buon-gustaio e primo con-sumatore (oltre che severo critico) del frutto del suo stes-so lavoro. Lorenzo, dopo aver prosegui-to per diversi anni l’attività di fornaio del papà Augustarello e dopo aver rile-vato il negozio d’alimentari dello zio Toto, si è ritirato negli anni novanta per problemi di salute; adesso la sua presenza e il suo stile para-hollywoodiano adornano quel palpitan-te crocicchio di vie e - visto per il momento naufragare il suo sogno di insegnare la nobile arte bianca a dei giovani allievi-apprendisti - racconta ancora storie e ricette di una volta a tutti coloro che hanno tempo e voglia di riassapora-re odori e sapori non ancora del tutto perduti.

Marco Coluccini

inchiesta... in punta di Penna

Un fornaio in incognito

Un angolo di umanità

L’autoricambi di Giulio Vinciguerra

Forse non tutti sanno che a Grottaferrata, in via San Michele 10, c’è un negozio di autoricam-bi che oltre a svolgere con efficienza la pro-

pria funzione di vendere prodotti per le automobili e dispensare consigli in materia, funge anche da aggre-gatore sociale. L’autoricambi di Giulio Vinciguerra infatti è sempre attorniato da amici e clienti con cui si

possono fare quattro chiacchiere e a cui si può chiedere aiuto quando si è in difficoltà, e non solo per questioni che riguardano i motori ma per tutto ciò che è possibile affrontare nel quotidiano, compresa l’assistenza mo-mentanea per qualche parcheggio rocambolesco. Altra sua particolare attrattiva è il non avere come diretto obiettivo la vendita ma l’interesse del cliente. Molte volte si esce dal suo negozio senza aver acquistato nul-la, ma avendo semplicemente riparato l’oggetto che si pensava di dover acquistare. Sarà quindi per questo, o forse per il suo sorriso accogliente, la battuta sempre pronta, la sua perenne disponibilità, l’umanità che fil-tra dallo sguardo, o forse per tutte queste cose insieme: ma avere vicino un negozio – e che ci sia un negozio - come quello di Giulio è – oggi più che mai - una fortuna.

S.B.

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aprile 2012ilCorriere Tuscolano GROTTAFERRATA

Quarant’anni fa veniva approvato il PrgNon solo cemento dal quel Piano e qualche miracoloso intervento sui villini d’epoca

Nel 1972 è stato approvato defini-tivamente il Prg di Grottaferrata, il cui studio era cominciato nel

1965 per esser poi adottato nel 1968. La sua redazione era stata affidata all’inge-gnere e architetto Enzo Magnani, profes-sionista che godeva i favori dell’Archi-mandrita di allora, e che non era proprio l’ultimo arrivato, visto che aveva redatto il Prg di Genova. Non sta a me tracciare un resoconto del Prg nella sua struttura urbanistica - del resto impossibile, in così poco spazio - o richiamarne i suoi effetti sul territorio. Oggi intendo solo descrivere alcuni ricordi e sensazioni di tipo quasi fotografico di allora, cercando di proiettarle sull’attualità del presente.Il Prg fu adottato e approvato all’una-nimità da un consiglio comunale di si-nistra. Nonostante ciò, ebbe tuttavia

un’impostazione “aristocratica”, preve-dendo prevalentemente residenze per gente benestante; in una prima fase non prevedeva piani per l’edilizia economica e popolare, aggiunti in un secondo mo-mento. Oggi è diffuso il concetto che in questo Prg - cui poi si è aggiunta negli anni una varia pianificazione, che possiamo defi-nire straordinaria - era contenuta molta imprevidenza e una sostanziale cemen-tificazione del territorio di Grottaferrata.A me sembra un giudizio abbastanza ingeneroso. Badiamo ai fatti: non bi-sogna essere urbanisti specialisti per esprimere un giudizio. Basta farsi una passeggiata, magari lunga, non solo lun-go gli assi viari del centro urbano che, nel nostro caso, si sviluppa dal Bivio a Valle Violata, ma anche nelle zone meno

urbanizzate, diffusesi a macchia d’olio. Sarà forse perché la primavera scoppia-ta anticipatamente è complice del buon umore, ma in tutti i percorsi possibili si nota una certo piacevole equilibrio fra il costruito e il verde privato, condominia-le e pubblico, in cui piantumazioni più o meno autoctone sono cresciute in questi decenni al punto di colmare i vuoti in un vero e proprio effluvio di colori e toni di verde. E poi il disegno delle siepi, che hanno seguito i confini del costruito, al-cune fluorescenti, altre sempreverdi, mettono in risalto l’ordine ur-banistico, prima do-lorosamente sofferto dai proprietari e dagli operatori e poi ricono-sciuto come fonte di piacevole integrazione ambientale.Si rifletta sul fenome-no per cui le zone più degradate sono quelle in cui il sistema delle regole urbanistiche ha sempre più ristretto l’edificazione di fat-to priva di una destinazione d’uso “rea-listica”. Per queste è aperto un futuro di difficile soluzione.Abbiamo il problema del traffico, che però, riconosciamolo, è provocato solo dalle auto che accompagnano i pargoletti a scuola! Quando non c’è scuola, infatti, non c’è traffico.

C’è stato un momento in cui, tra il 1997 e il 2005, l’annuncio di una Variante Generale rozzamente riduttiva dell’edi-ficazione, sbandierata e mai adottata, ha provocato la distruzione di villini d’epo-ca come non si era visto mai, una vera e propria “shoa” di uno dei più bei pro-dotti della nostra edilizia del ‘900; per fortuna oggi questo pericolo si è ridotto con le ultime deliberazioni delle Ammi-nistrazioni.Per questo un appello: se il mantenimen-

to puro e semplice del villino, che spesso è un villone, risulta troppo oneroso per i nostri tempi, si concedano incentivi anche in termini di volumetria, si per-metta di costruire accanto, in aderenza, in stimolante contrasto moderno-antico, ma per favore non si abbatta più nessun villino.

Francesco Intreccialagli

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aprile 2012ilCorriere Tuscolano FRASCATI

La Regione Lazio chiude lo Sportello Agricolo«Una chiusura non concordata e non condivisibile»

«Una chiu-sura non concor-

data con i Sindaci del territorio, che hanno chiesto inutilmente un incontro in merito. Una chiusura non con-divisibile per l’impor-tanza che lo Sportello Agricolo di Zona rive-ste per l’intera filiera agroalimentare. Una chiusura che conferma una gestione politica lontana dai cittadini e dai loro reali bisogni».Con queste decise parole il Sindaco Stefano Di Tommaso ha commentato la scelta di chiudere lo Sportello Agricolo di Zona, sito in via Pietro Campana 18, che sarà operativa da lunedì 16 aprile 2012, e al quale facevano riferimento ben 12 comuni per un totale di circa 240 mila abitanti. Chiusura portata avanti contro il parere dei Sindaci dei comuni coin-volti e attuata nonostante i dodici Primi cittadini avessero inviato ben due lettere all’Assessore regionale all’Agricoltura Angela Birindelli (inviata il 17/10/2011) e successivamente alla Presidente della Giunta regionale del Lazio Renata Polve-rini (inviata il 01/03/2012), chiedendo un incontro urgente per evitare la chiusura dello Sportello Agricolo di Zona e pro-porre nel caso alternative. Richieste però rimaste senza risposta e lasciate cadere

nel vuoto dalla Giunta regionale.«Si tratta di una scel-ta non condivisibile, senza verificare la re-ale portata del danno che si procura a tanti agricoltori e viticol-tori in un momento peraltro così difficile per l’economia - ha proseguito il Sindaco Stefano Di Tomma-so -, costringendoli a

recarsi a Roma con tutti i problemi che questo ovviamente comporta. Non sono state tenute nella giusta considerazione le ragioni della richiesta da parte di tanti primi cittadini di comuni di centrodestra e di centrosinistra e di tanti e qualificati operatori del settore».Hanno firmato le lettere: il Sindaco di Frascati Stefano Di Tommaso, il Sinda-co di Albano Nicola Marini, il Sindaco di Ariccia Emilio Cianfanelli, il Sindaco di Castel Gandolfo Maurizio Colacchi, il Sindaco di Ciampino Simone Lupi, il Sindaco di Colonna Augusto Cappelli-ni, il Sindaco di Grottaferrata Gabrie-le Mori, il Sindaco di Marino Adriano Palozzi, il Sindaco di Monte Compatri Marco De Carolis, il Sindaco di Monte Porzio Catone Luciano Gori, il Sindaco di Rocca di Papa Pasquale Boccia, il Sin-daco di Rocca Priora Damiano Pucci.Hanno inoltre firmato: il Presidente XI°

Comunità Montana Giuseppe De Righi, il Presidente del Consorzio Tutela Frascati Mauro De Angelis, il Presi-dente Cantina So-ciale Gotto d’Oro Luciano Caporicci, il Presidente Asso-ciazione Produttori Uve Luigi Fusco.Lo Sportello Agri-colo di Zona di Frascati è strategico per l’economia dei Castelli Romani. Facilmente raggiungi-bile da tutte le direttrici dei sopracitati comuni, ne ha favorito l’inserimento nel tessuto agricolo degli stessi comuni e tra i cittadini, facendolo diventare con il tempo un importante punto di riferimen-to, soprattutto per le aziende vitivinicole del territorio. Tale chiusura arriva peral-

tro in un momento fondamentale per il rilancio della filiera del vino Frascati, che da quest’anno è diventato DOCG. Si tratta perciò di un modo molto strano di sostenere e aiutare la ripresa dell’economia loca-le. Infatti, tra le tante e numerose attività di supporto, svolge anche un’importante funzione di infor-

mazione per le aziende che richiedono l’assegnazione dei diritti di reimpianto o di estirpazione dei vigneti in base ai re-golamenti Comunitari, effettuando anche un servizio di controllo. Cosa quest’ulti-ma fondamentale per un territorio eroso anno dopo anno dalla crescita di nuove costruzioni e insediamenti.

Nonostante i Primi Cittadini dei 12 comuni interessati, su iniziativa

del Sindaco Stefano Di Tommaso, abbiano

inviato due lettere alla Presidente della

Regione Lazio Renata Polverini e all’Assessore

all’Agricoltura Angela Birindelli

Stefano Di Tommaso

Dato l’interesse suscitato nei lettori dall’articolo pubblicato nel numero di aprile sul villino in via Manara appartenuto a Giuseppe Valadier, l’ar-

chitetto Claudio Baldoni ha accolto l’invito a una forma di collaborazione più frequente. Dal prossimo numero, quindi, intendiamo presentare ai lettori del Corriere Tuscolano una serie di contributi riferiti al patrimonio storico-ar-chitettonico dell’Area Tuscolana, sempre mantenendo una particolare atten-zione per gli edifici i cui aspetti di interesse non sono molto noti al pubblico, piuttosto che verso i monumenti più noti e celebrati.

Flash

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aprile 2012ilCorriere Tuscolano FRASCATI

Riceviamo & pubblichiamo

Notizie dal comitato di quartiere Vermicino

A seguito delle richieste di in-formazione da parte di nu-merosi cittadini che non han-

no potuto partecipare all’incontro del 28 febbraio con Sindaco e Assessori competenti di Frascati, visto l’inte-resse suscitato anche fuori dei confini del nostro Quartiere e la necessità di chiarire a tutti la posizione del Co-mitato di Quartiere “Vermicino - Quarto di XXII Rubbia”, ci induce a diramare il presente comunicato stampa.Il Comitato di Quartiere intende ringraziare il Sindaco Di Tommaso, gli Assessori Mastrosanti, Paoletti, i Consiglieri D’Uffizi, Peduto, il Diret-tore Generale Di Paolo e tutti i cit-tadini che sono intervenuti numerosi al recente incontro del 28/02/2012 in cui sono stati trattati gli argomenti previsti all’ordine del giorno e cioè: 1) Messa in sicurezza della via Tu-scolana, 2) Riqualificazione urbana e sistemazione viaria nella zona di Vermicino, 3) Cartelle “pazze” ICI pregressa e chiarimenti IMU futura, 4) Raccolta differenziata della N.U. e 5) Sicurezza sociale nel Quartiere.Gli argomenti si sono dimostrati tut-ti di grande interesse per i cittadini e il tempo a disposizione è risultato “tiranno” perché certamente molti

avrebbero voluto approfondire ulte-riormente i temi trattati, ma tutti han-no avuto la possibilità di esprimere il loro pensiero critico in modo costrut-tivo per la soluzione dei problemi del Quartiere.L’Assessore Mastrosanti ha illu-strato il progetto relativo alla siste-mazione viaria e riqualificazione urbana di Vermicino - Centro, av-valendosi anche della proiezione di mappe particolareggiate e ha inoltre richiamato l’attenzione sull’immi-nente avvio della raccolta differen-ziata della N. U.l’Assessore Paoletti ha informato cir-ca la delibera Comunale sulla crea-zione di una rotatoria all’incrocio Tu-scolana / Quarticciolo di Vermicino che dovrebbe avere anche la funzione di ridurre la velocità dei veicoli diretti verso Roma. Il Comitato mentre da un lato prende atto con piacere della notizia, dall’altro rimane perplesso perché per ora sembra manchino i presupposti fisici per una realizzazio-ne a regola del manufatto.Il Direttore Di Paolo ha avuto scam-bi di informazioni e di vedute con i cittadini sul problema dell’ICI arre-trata richiesta a molti contribuenti. L’argomento è molto sentito dagli interessati e il Comitato invita l’Am-ministrazione ad affrontare pronta-mente il problema delle valutazioni dei terreni, date in sede di richiesta di detti arretrati, che comportano spere-quazioni nei confronti dei cittadini, in particolare di Vermicino: è da tempo ormai che i ricorsi presentati in me-rito giacciono in attesa di soluzione.l’Assessore D’Uffizi, nel panorama più ampio della Sicurezza su tutto il territorio di Frascati, ha comunicato la creazione di uno sportello Sicurez-za / Antiusura presso gli uffici centra-li del Comune.Il Sindaco ha rivendicato il lavoro fatto con le altre Istituzioni per otte-nere risultati quale il mantenimento del Pronto-Soccorso presso l’Ospe-dale di Frascati; ha inoltre lamentato che all’incontro non fosse presente un responsabile della Provincia per rispondere sul problema “Sicurezza Tuscolana”. Il Sindaco non sapeva evidentemente della fatica incontra-ta da questo Comitato per allaccia-re un dialogo benché minimo con l’Amministrazione Provinciale che, per quanto ne sappiamo, non ha dato corso neanche al fax ricevuto dal Sin-daco stesso, che egli inviò a tutte le Istituzioni interessate, dopo la rice-zione della nostra nota sul tema del 16/09/2010.

Il Comitato di Quartiere ha espres-so il parere proprio e di centinaia di cittadini sul primo punto trattato (messa in sicurezza della via Tusco-lana) e, mentre considera benvenu-ta qualsiasi iniziativa e/o delibera di Giunta o Consigliare Comunale mirata sul tema, a seguito dei tempi inopinatamente lunghi nel rispondere in modo proficuo da parte delle varie Istituzioni responsabili, ha invitato cortesemente il Sindaco e la Giunta a profondere il loro impegno per la realizzazione degli obiettivi già di-chiarati e richiesti dal Comitato nella nota del 16/09/2010 indirizzata a Co-mune, Provincia, Regione e Ministe-ro delle Infrastrutture e Trasporti.In tale documento si riconosceva cheA. la soluzione definitiva al proble-ma poteva essere solo la creazione di un sottopasso longitudinale del-la via Tuscolana che interessasse il tratto che comprende l’incrocio con via del Quarticciolo di Vermicino / Acqua Acetosa e la curva del km 15, tristemente nota per l’alto tasso di in-cidentalità, correggendo il tracciato di questa.B. In attesa che una tale opera possa essere realizzata, ne sono state richie-ste altre urgenti a partire dall’instal-lazione di guard-rail in cemento (tipo New Jersey) a protezione di mar-ciapiedi, case e al centro della stra-da, dall’incrocio di cui sopra fino a quello con via A. Anile, ripristino dei lampioni abbattuti e miglioramento generale dell’illuminazione della Tu-scolana, proseguendo con il miglio-ramento della segnaletica, dissuasori contro la velocità eccessiva, etc.La situazione si trascina purtroppo da decenni, i provvedimenti presi, a tutt’oggi, si riducono ad un guard-rail a centro carreggiata, rinforzato sulla curva in questione, e ad un semaforo acceso anche di notte all’incrocio con via Quarticciolo di Vermicino. Questi provvedimenti non hanno interrotto la catena di vittime registrate nel trat-to di strada.

Il Comitato di Quartiere, pur con-siderando le ristrettezze economico-finanziarie in cui si trovano ora le varie Istituzioni responsabili, ritiene in ogni caso inaccettabile il ritardo o la scarsa attenzione con cui negli anni esse hanno mostrato di trattare un ar-gomento tanto grave come quello da noi evidenziato. A parte la recente delibera Comunale circa la sistema-zione dell’incrocio con una rotatoria, che vedremo quando e come si potrà realizzare, non abbiamo ricevuto ri-sposte costruttive.A questo scopo il Comitato ha av-viato una consultazione popolare nel nostro quartiere che ha portato alla conferma di principi e richieste già enunciati sin dal 16/09/2010 racco-gliendo 640 firme di sottoscrizione che ha consegnato al Sindaco rinno-vando l’invito a fare quanto in suo potere e ad esperire ogni tentativo per trovare i finanziamenti necessari alle opere richieste. Successivamente presenterà analogo invito ai Presi-denti di Provincia e Regione.Il Comitato di Quartiere “Vermici-no - Quarto di XXII Rubbia” ritie-ne doveroso richiamare l’attenzione delle Istituzioni su temi di ecceziona-le importanza e gravità come quello proposto in cui non si tratta di sem-plici interventi di ordinaria ammini-strazione, ma di come salvare vite umane e ridare serenità ad abitanti del quartiere e passanti.Facciamo appello all’analogo dovere morale avvertito da tutti gli uomini delle Istituzioni, con la cui solleci-tudine siamo pronti a collaborare per attuare prontamente provvedimenti non più differibili, perché non pos-siamo assolutamente pensare che “mentre a Roma si discute, Sagunto cade”.

Comitato di QuartiereVermicino

Quarto di XXII Rubbia

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aprile 2012ilCorriere Tuscolano FRASCATI

Il ciclo degli incontri del Kennedy continuaCarabinieri e studenti: prevenzione e strategie condivise sulla droga

«Gli studenti del kenne-dy – ha dichiarato il Capitano Luigi Aure-

li, comandante della Compagnia di Castelgandolfo – sono attenti, inte-ressati e disciplinati. Tutto è andato bene, perché quando gli argomenti sono seguiti e i ragazzi si fanno do-mande c’è più gusto a parlare», ma questa era la seconda parte della speciale lezione del giorno. Non è la prima volta che il Kennedy ospita importanti personaggi per allargare i propri orizzonti culturali e per con-fronti e verifiche dirette di problema-tiche attuali con esperti e competen-ti del settore su cui si sono puntati i fari. Gli ultimi megascolti si sono avuti in occasione della visita del Vescovo di Frascati e con i Tecnici dell’Orientamento per il proseguo degli studi in campo universitario. Il Preside della Scuola di via Santa Lucia Filippini, Heriberto Ricottini, ha chiesto e ottenuto l’intervento dei Carabinieri per una rispolverata e un aggiornamento del problema droga.

Un problema che non è certo passa-to di moda. I giovani, purtroppo, ne fanno uso e, coma ha detto Ricottini «imboccano una strada senza ritorno, oppure non riescono a raggiungere le mete volute. Restano ai margini della società. Io non sono né un prete né un carabiniere, però il problema c’è e ognuno deve, per ciò che gli compete prodigarsi affinché si ponga uno stop alla diffusione di sostanze pericolo-se». L’intervento iniziale del Colon-nello Rosario Castello si è basato su tre aspetti fondamentali: il primo, la validità dell’iniziativa di far dialo-gare tra loro Carabinieri e studenti; il secondo quello di una collabora-zione tra i cittadini e l’Arma. «Sen-za una denuncia noi non siamo in grado di intervenire, al contrario si possono salvare tante persone; il ter-zo è quello che le porte della nostra Caserma sono sempre aperte, anche per un’eventuale scelta di essere a servizio di tutti, in una delle mille specializzazioni che cura l’Arma per fronteggiare il crimine». Un altro motivo conduttore è stato quello che i Carabinieri non fanno le leggi, però hanno il compito di farle rispettare. «Una legge – ha affermato il Preside- se non va si cambia, ma fin quando c’è deve valere, altrimenti, senza re-gole, si finisce nel caos, si distrugge la società»

Il Colonnello Rosario Castello

e il Capitano Luigi Aureli

docenti per un giorno

Il Colonnello Rosario Castello Il Capitano Luigi Aureli

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aprile 2012ilCorriere Tuscolano FRASCATI

Ambiente e territorio

Un ufficio ecologicoDieci regole per inquinare meno e risparmiare

È possibile creare un luo-go di lavoro più rispettoso dell’ambiente con una se-

rie di (semplici) regole che, oltre a combattere l’inquinamento, aiutano a risparmiare. L’idea è stata lanciata dall’organizzazione no-profit GAP (Global Action Act) che ha elaborato un decalogo sull’ufficio ecologico:

1. Il terriccio sulla scrivania, compost in proprio: basta un vaso e l' accortezza di non far mancare ossigeno.

2. La settimana ecologica: l' azienda promuova una «settima-na verde» con corsi e iniziative concrete.

3. Carta riciclata ed eco-mobili: uso ed acquisto di carta riciclata, evitando vernici, colla e surplus di mobili.

4. La stampa double face: utiliz-zare entrambi i lati della carta ogni volta che si stampa qualco-sa.

5. No ai bicchieri di plastica: ban-

dire bottiglie e bicchieri di plasti-ca che finiscono in discarica.

6. Rinunciare all'ascensore: poco ascensore, niente stampanti laser e software per spegnere i compu-ter.

7. Biciclette aziendali - Bike sha-ring: promuovere la bici azien-dale e gli incentivi fiscali.

8. Piante e fiori anche sui tetti: più verde sui tetti per regolare gli sbalzi di temperatura degli edifi-ci.

9. Mail superflue nel cestino: can-cellare dalla posta le email non necessarie: si risparmia energia.

10. Più attenzione alla guida: corso (in 10 regole) per guidare l'auto in modo “ecologico friendly”.

Incentivi fiscali del 55%2000 GWh risparmiati con gli interventi di riqualificazione

L’Enea ha pubblicato il rapporto «Le detrazioni fiscali del 55% per la ri-

qualificazione energetica del patri-monio edilizio esistente nel 2010» che fornisce il quadro complessivo degli interventi realizzati sugli edi-fici residenziali per il 55%. Il Rapporto, che è stato presenta-to lo scorso 28 marzo al ministero dello Sviluppo Economico, è ora disponibile sul sito Enea Obiettivo Efficienza Energetica, consultabile all’indirizzo www.efficienzaenerge-tica.enea.it.Per il 2010 il risparmio energetico attribuibile agli interventi di riquali-ficazione energetica, che hanno be-neficiato degli incentivi fiscali previ-sti dalla Legge 296/06 e successive modificazioni, è superiore ai 2.000 GWh/anno in energia primaria, con un conseguente valore di CO2 non emessa in atmosfera pari a circa 430 kt/anno.Questi, in dettaglio, i numeri presen-tati:l 405.600 le pratiche totali tra-

smesse all’Enea l oltre 4.600 milioni di euro il va-

lore degli investimenti effettuati l oltre 2.500 milioni di euro il va-

lore complessivo degli importi portati in detrazione

l 11.350 € il costo medio per inter-vento

l 5 MWh/anno il risparmio medio di energia per singolo intervento

I dati, esaminati su base regionale, evidenziano una forte disomogenei-tà tra le realtà territoriali e conferma-no il primato della Lombardia sia per il numero di pratiche trasmesse, sia per il valore degli investimenti com-plessivi effettuati che per il rispar-mio conseguito.Nel confronto fra i principali indi-catori nel periodo di osservazione 2007-2010 emerge una netta crescita del numero complessivo di interven-ti di riqualificazione energetica, a conferma che tale sistema di incen-tivi sia diventato diffusamente cono-sciuto e di come i cittadini abbiano preso dimestichezza nell’utilizzarlo.

Gianluigi Peduto, ingegnere

Gianluigi Peduto

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aprile 2012ilCorriere Tuscolano FRASCATI

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Località CENTRONI

L’Associazione Culturale e Promozione Sociale “Morgana” ha organizato un laboratprio di Teatro Musicale “I Cantastorie” con lo scopo di coinvol-

gere i giovani, dai 12 ai 18 anni, in attività di teatro musicale basato sui principi della Pedagogia. L’espressione artistica ha un ruolo fondamentale nella formazione e nella crescita armonica dell’essere umano e per sviluppare la ricchezza cre-ativa che è in tutti noi, ma spesso non trova la sua giusta cana-lizzazione. L’educazione all’arte come strategia di integrazio-ne del corpo attraverso la socializzazione, la condivisione, la cooperazione, la solidarietà ed educazione alla convivenza.Il progetto teatrale “I Cantastorie” ha la finalità di creare un luogo di scambio, di ricerca e comunicazione dove i giovani possono esprimere e e rappresentare il loro mondo, seguen-do corsi di approfondimento delle varie discipline artistiche. Espressività corporea, movimento danzato, linguaggio mu-sicale, elaborazione di un testo, realizzazione di costumi e scena, costituiranno le principali attività del laboratorio. La padronanza delle varie tecniche sarà modulata secondo le potenzialità creative dei ragazzi, rispettando le loro naturali inclinazioni e abilità.Il laboratorio si svolgerà in orario pomeridiano presso l’Au-ditorium della Libreria Cavour, a piazza del Gesù 18.

Rita GattiPresidente di Associazione “Morgana”

Via Ungheria 8 - GrottaferrataIscrizioni e [email protected]

Tel. 333 7079405 - 06 94315473

Associazione MorganaNon solo teatro

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aprile 2012ilCorriere Tuscolano FRASCATI

La scherma ancora sul podio, sognando LondraArgento per Camilla Mancini e Daniele Garozzo ai mondiali di Mosca

Informatizzare una generazione, far-le muovere i primi passi nel mondo del web e tenerla in contatto con le

persone più care. Questo l’obiettivo del progetto “Solidarietà tra generazioni”, che nel mese di marzo si è prefissato per le proprie socie il Circolo Femminile di Amicizia Europea di Frascati. Le signore del Circolo hanno partecipato attivamen-te ad un corso di alfabetizzazione infor-matica sull’uso della posta elettronica, tenutosi grazie al professor Michele Pisic-chio presso il 14° C.T.P. della Scuola M. S. Tino Buazzelli. Grazie all’iniziativa del Presidente professoressa Carla Giorgetti, le signore hanno imparato a creare un indirizzo e-mail e ad accedervi, e si sono esercitate in modo operoso, scambian-dosi messaggi nel corso delle lezioni e ricevendone, acquistando l’abilità neces-saria a tenersi in contatto le une le altre. Con l’aiuto di quattro giovani esperti di computer (Matteo Conti, Vittoria Milane-si, Alessio Oddi, e Cristiano Merluzzi), e dopo un primo approccio con la procedu-ra mnemonica e abitudinaria, sufficiente

per maneggiare il PC, le socie sono ora in grado di usare questa nuova capacità senza molti problemi. L’intero Circolo si è mostrato subito favorevole ad un con-tatto generazionale, tra chi non aveva esperienza tecnologica e chi, invece, la considera una parte naturale e impor-tante della propria giornata lavorativa e universitaria. Dunque non soltanto un corso di informatizzazione, ma due modi non del tutto diversi di relazionarsi, so-prattutto con persone che vivono molto lontano, a dimostrazione del fatto che la rete, se usata in modo costruttivo e non sostitutivo della realtà, può essere uno strumento utile per accorciare le distanze.

C. M.

Quando non è mai troppo tardi per entrare nel web

Il presidente del Frascati Scherma Paolo Molinari ha ancora negli oc-chi l’orgoglio per il doppio argento

di Camilla Mancini e Daniele Garozzo ai campionati mondiali Cadetti e Giovani di Mosca. «È stata una prova davvero da applausi per i nostri ragazzi. In una spedi-zione italiana che è stata un po’ opaca la nostra società ha consegnato due argenti al medagliere azzurro: un risultato eccel-lente». Entrando nello specifico delle pro-ve individuali ecco l’analisi del massimo dirigente del club frascatano. «Camilla è arrivata in finale battendo avversarie di spessore come la russa Zagidullina e l’americana Kiefer. Poi in finale la Volpi si è dimostrata più brava, ma Camilla è anche più piccola di due anni e quindi è normale pagare qualcosa da quel punto di vista. Anche Daniele ha fatto un percorso eccellente, battendo ai quarti l’altro azzur-ro Nista, che era tra i favoriti. Poi arrivato in finale, forse ha peccato un po’ di pre-sunzione avendo già battuto il russo Safin

in altre occasioni: ha affrettato gli assalti rimediando uno svantaggio che non ha più potuto recuperare. Ma ovviamente siamo orogliosi di queste due medaglie d’argento che seguono il titolo dello stesso metallo guadagnato qualche mese fa da Aspro-monte negli Assoluti». A queste grandi soddisfazioni si sono aggiunte quelle nelle prove di squadra: splendido l’oro che Ca-milla Mancini e le sue compagne (Alice Volpi, Beatrice Monaco ed Olga Rachele Calissi) hanno conquistato stravincendo la prova del fioretto Giovani, mentre nella stessa categoria Daniele Garozzo (assieme a Lorenzo Nista, Edoardo Luperi e Filippo Guerra) ha conquistato un bel bronzo. Se-sto posto, infine, per Alessandro Riccardi e gli altri azzurri della sciabola Giovani. Dopo la brevissima pausa pasquale il Fra-scati Scherma si ritufferà nell’attività ago-nistica. Nel calendario tra le date segnate in rosso, oltre alle Olimpiadi, ci sono un paio di appuntamenti importanti. «A Lon-dra andremo con due atleti, la Salvatori

e Aspromonte, vedremo se uno dei due o entrambi riuscirà a disputare anche l’in-dividuale oltre che la prova a squadre. A livello assoluto non vanno dimenticati i campionati italiani e quelli europei, ulti-ma prova prima delle Olimpiadi, mentre nell’Under 14 attendiamo con curiosità

di vedere come si comporteranno i nostri ragazzi al campionato italiano Gpg che si terrà a Riccione a metà maggio: siamo un po’ preoccupati per le prestazioni poco brillanti dell’ultimo periodo, ma i risultati a quel livello per noi non sono mai stata un’ossessione».

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aprile 2012ilCorriere Tuscolano MONTEPORZIO

Una farmacia modello La Subrizi, nata nel 1941, è una delle più antiche

Nell’incantevole Piazza Bor-ghese di Monteporzio Catone si trova una delle più antiche

Farmacie dei Castelli Romani, la Far-macia Subrizi, nata nel 1941, giunta ormai alla terza generazione di farma-cisti, è a conduzione familiare integrata da efficienti collaboratori: Anna, Bar-bara e Franco. Se è vero che il termine accogliere deriva dal latino colligere

che, nell’accezione più specifica, signi-fica raccogliere presso di se, “ricevere con affetto”, è Said l’uomo venuto dal Marocco accolto dai Subrizi, ad espri-mere concretamente tale concetto dal momento che si prende cura del clien-te, aiutandolo a parcheggiare nel traf-fico caotico del paese. Nella Farmacia Subrizi accanto all’alta professionalità trovano diritto di cittadinanza anche antichi valori come la disponibilità e la capacità d’ascolto.Ogni farmacia ha una sua storia, che è solo sua ed è legata ai luoghi ed alle persone che l’hanno vissuta. Ha spes-so radici lontane. Attraverso le genera-zioni passate la Farmacia ha condiviso e spesso anche contribuito allo svilup-po del paese. Non dimentichiamo che il Farmacista, il medico, il Sindaco erano un tempo i riferimenti più im-portanti per la comunità. Negli ultimi anni la rivoluzione informatica ha tra-sformato la società; chiunque è in gra-do oggi di ricevere in tempo reale tutte le informazioni che gli servono. Que-sto ha prodotto un consumatore molto più informato, ma anche più confuso che, molto spesso non trova nella Far-macia della città la stessa capacità di comunicare che invece sopravvive nei piccoli paesi. È possibile all’interno di questa trasformazione mantenere armonia di stile tra vecchio e nuovo? Questo obiettivo è sicuramente stato raggiunto dalla Farmacia Subrizi dove tutti gli operatori sono portatori di una

cultura sanitaria antica tra-smessa dalla Dottoressa Anna, che si sposa con la visione più moderna della nuova generazione rappre-sentata da: Marco ed Elisa. Entrando si respira un’aria di accoglienza ed ascolto dove il far-macista il più delle volte conosce il cliente e spesso tutta la sua famiglia, avendo una visione d’insieme delle problematiche; la farmacia diventa così centro sociale sanitario, “farma-cia della comunità” attorno alla quale il paese costruisce legami di fiducia e dove il farmacista svolge il doppio ruolo di operatore sanitario e di primo confidente del cittadino.La Farmacia Subrizi oltre al farma-co ed al parafarmaco propone reparti di fitoterapia, alimenti per diabetici e celiaci, articoli sanitari, puericultura, omeopatia; ma il fiore all’occhiello è rappresentato dal reparto cosmesi, dove la competenza, la disponibilità, la cortesia della responsabile Sig.ra Silva, ma soprattutto la qualità del servizio ed un buon rapporto qualità-prezzo rendono questo spazio molto efficien-te. Una volta al mese circa personale competente delle diverse case cosme-tiche presenta i prodotti con proposte all’avanguardia nella ricerca cosmeti-ca. Il confine tra la bellezza e la salute non dovrebbe esistere e l’offerta della farmacia è completa perché orientata alla cura della paziente/cliente dall’in-

terno e dall’esterno. È una tendenza in crescita quella del consumatore di recarsi in farmacia non solo perché i marchi cosmetici sono prestigiosi, ma soprattutto per l’affidabilità e la sicu-rezza che la Farmacia assicura.Il farmacista o l’informatore preparato attraverso corsi di formazione, cono-scendo la fisiologia della pelle, racco-manda un cosmetico con un approccio problema-soluzione che consente di soddisfare quei consumatori portatori di problematiche connesse ad intolle-ranze ed allergie a componenti come ad esempio il nickel.L’elemento che rende la Farmacia Su-brizi sui generis è la discreta modalità attraverso la quale esprimono il loro impegno per la diffusione della cultura sul territorio con un mecenatismo for-se sconosciuto ai più, ma proprio per questo apprezzabile, come è avvenu-to per esempio per l’evento “Sacrum Facere” svoltosi presso l’Abbazia di San Nilo”. Aspettando la quarta gene-razione, ci auguriamo che continui il costruttivo cammino di chi l’ha prece-duta conservando quegli antichi valori di cui i Subrizi sono depositari.

Ivana Lustrissimi

i s e r v i z i- Holter (pressorio e cardiaco);- Elettrocardiogramma;- Auto analisi (glicemia,colesterolo,t

rigliceridi);- Esame urine;- Misurazione pressione (gratuita);- Consulenza tricologia;- Consulenza dietologica;

Trattamenti a base di ossigeno (Dermo Infusione) in grado di trattare:- il viso (invecchiamento cutaneo,

rughe, lifting, rassodamento, macchie,acne, pelle impura e sensibile);

- Il Corpo (cellulite, adipe localizzato, smagliature,cicatriciti,ipotonia);

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trattamenti viso (filler e biorivitalizzazioni).

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aprile 2012ilCorriere Tuscolano CIAMPINO

Sorgente Appia sempre più in crisiL’imbottigliamento non parte, la proprietà diserta gli incontri

degli stipendi, ma non è stata data nes-suna rassicurazione circa il pagamento di alcune differenze retributive che i la-vori aspettano, né è stata fatta chiarezza circa il futuro aziendale.«Siamo perplessi per l’atteggiamento dell’azienda – ha detto Luca Battistini

Segretario generale della Flai Cgil di Roma e del Lazio – soprattutto per la mancanza di chiarezza e per l’atteggia-mento di arroganza e di mancanza di rispetto nei confronti dei lavoratori che hanno sempre dato la massima disponi-bilità per fare in modo che la Sorgente Appia restasse aperta. A tale proposi-to – ha aggiunto Battistini – ringrazio

l’amministrazione comunale di Ciam-pino per il comunicato di solidarietà nei confronti della vertenza Sorgente Appia e la sensibilità dimostrata per la convocazione del tavolo istituzionale».Il giorno successivo si è infatti svolto l’incontro tra il Sindaco di Ciampino, Simone Lupi, l’Assessore alle Attivi-

tà produttive, Emanuela Gentile, il Presidente del X Municipio, Sandro Medici, il Segretario Generale del-la Flai Cgil di Roma e del Lazio, Luca Battistini, e la Segretaria Regionale della Cgil di Roma e del Lazio, Tina Balì, proprio per di-scutere le problematiche le-gate allo stato di incertezza sul futuro della Fonte Ap-pia. Forti le preoccupazioni

espresse nel corso del tavolo di concer-tazione, tanto che si è ritenuto opportu-no indire lo stato di agitazione sindacale e lo sciopero per la giornata dello stes-so 28 marzo. Il Sindaco Simone Lupi e il Presidente Sandro Medici hanno manifestato la loro vicinanza ai la-voratori e, più in generale, la volontà di continuare a porre l’attenzione su

questa vicenda, legata a una delle più importanti attività produttive del ter-ritorio. «Le sollecitazioni del Sinda-cato – hanno dichiarato Lupi e Medici – sono utili perché servono innanzitutto a raggiungere argomenti che riguardano lo sviluppo locale. È nostra intenzio-ne chiedere spiegazioni alla Proprietà su quanto non è ancora stato fatto e su quello che si deciderà di fare. Prendere-mo atto delle proposte e ci impegniamo ad allargare il tavolo di concertazione per riacquisire certezze sulle garanzie date dall’Azienda nel passato rispetto al mantenimento degli standard occu-pazionali e del progetto industriale e ambientale”. L’interesse dell’Ammi-nistrazione comunale sulla questione è stato ribadito anche con la mozione votata all’unanimità dalla sola mag-gioranza nel Consiglio Comunale dello scorso giovedì 5 aprile, con la quale il Sindaco e la stessa Amministrazione si sono impegnati “a mettere in atto tutte le azioni di tutela dell’Ente in merito alla questione della vendita delle quote so-cietarie e a intervenire, quale portatore di interessi, nei processi di pianificazio-ne sull’area per mantenere la presenza della fonte e la tutela ambientale dei luoghi interessati, favorendo un piano industriale che preveda il potenziamen-to dell’attività produttiva, quindi uno sviluppo compatibile con la presenza di una fonte di acqua minerale e le neces-sarie garanzie occupazionali”. L’oppo-sizione al momento della votazione ha ritenuto opportuno uscire dall’aula non perché non fosse d’accordo con il con-tenuto della mozione, ma ritenuta super-flua e falso-buonista, in quanto parlare adesso di tutela dei lavoratori è tardi, poiché l’intera Azienda sarebbe stata a suo tempo, non venduta, ma svenduta

dalla precedente amministrazione, e con lei i lavoratori della Sorgente. Inoltre, prima di fare qualsiasi azione, l’Ammi-nistrazione dovrebbe stabilire se essere parte in causa o parte lesa nella vicen-da, visto che a tutt’oggi sembra che il pagamento delle quote societarie ven-dute dall’Asp, non è stato ancora ono-rato. A queste accuse la maggioranza ha risposto sostenendo che la vendita delle quote societarie è stata un atto dovuto, perché espressamente previsto dalla legge e che la tutela dei lavoratori dell’ambiente viene prima di qualsiasi polemica o azione. Al secondo incontro, quello di merco-ledì 11 aprile convocato dal sindaco Lupi, non si è presentata la proprietà dell’azienda e nemmeno Sandro Me-dici, presidente del X Municipio, nel cui territorio è situata la fonte Appia. In questi giorni la delicata situazione è acuita dal fatto che nonostante il Piano industriale presentato dalla proprietà prevedesse la ripresa dell’attività pro-duttiva anche con l’imbottigliamento, a tutt’oggi non è stato realizzato nulla. Anzi si parla sempre più insistentemente di una riconversione dell’area a Centro tematico commerciale, chiudendo di fat-to l’attività di sfruttamento della fonte di acqua minerale e aumentando le preoc-cupazioni riguardo al destino dell’area demaniale e del suo destino ambientale.

continua da pag. 1

l a s t o r i aIeriL’azienda Acqua Minerale Appia Sorgente, ritrova le sue origini nel primo do-poguerra, anche se la sorgente risale fin dall’epoca degli antichi romani. Intor-no agli anni Settanta, l’azienda contava circa novecento dipendenti e grazie alle elevate qualità organolettiche e ad una buona distribuzione del prodotto, è riuscita ad affermarsi e a raggiungere i suoi massimi livelli di notorietà e di importanza, anche per le bibite prodotte in acqua minerale, come la “Spuma Appia” e la “Limonappia”. Negli anni successivi, a causa di una forte crisi organizzativa, derivata anche da intenzionalità direttive mirate a concentrare le attenzioni verso altri settori, il destino della sorgente innescava un processo di recessione irreversibile.

OggiParte della compagine lavorativa dell’azienda, per evitare la definitiva chiusura, nel 2003 si è riunita in cooperativa composta di 22 ex dipendenti, per risolle-vare le sorti dell’azienda. La forte motivazione dei soci è l’elemento trascinante dell’iniziativa intrapresa. Questi infatti conoscono il settore e il tipo di attività al punto da volervi investire tutte le spettanze delle loro liquidazioni derivate dalla precedente azienda. Queste persone si sono messe insieme non solo per salvare un posto di lavoro, ma anche un patrimonio, un’identità. Il resto è storia di oggi.

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aprile 2012ilCorriere Tuscolano CIAMPINO

Coltivare un orto a un passo da casaUn sogno finalmente realizzabile grazie al Pachamama

Il ritorno alla terra è per molti la rispo-sta alla crisi e alla richiesta crescente di cibi più sani e genuini. Non sempre

però si ha la possibilità di acquistare un terreno da dedicare allo scopo. Nasce così “Pachamama. Orti urbani Ciampino” ini-ziativa che consente la gestione di un pic-colo lotto. L’ideatore e responsabile del progetto, Alessandro Pernice, ha simbo-licamente chiamato “madre terra” il suo progetto (pachamama in lingua quechua).Come è nata l’idea di dare in gestione un orto?La nostra non è un'idea originale; realtà simili stanno nascendo un po' ovunque, in Italia e all'estero. Si pensi che, secon-do uno studio delle Nazioni Unite, “pra-ticano l'agricoltura urbana 800 milioni di individui nel mondo, contribuendo dal 15 al 20 per cento della produzione globale di cibo”. E poi basta ascoltare i commenti della maggior parte delle persone e imme-diatamente si percepisce un desiderio forte di ritornare alla terra, alle antiche tradizio-ni, ad una vita più salutare ed equilibrata, a ritmi meno ossessivi. La terra permette tutto questo: “costringe” chi la lavora ad adeguarsi al ritmo ciclico delle stagioni. Se poi aggiungiamo le odierne difficoltà economiche di molti nuclei familiari e la sempre crescente necessità di risparmiare perfino sui costi della spesa al supermerca-to, l'opportunità che offriamo, di coltivarsi un piccolo pezzetto di terra, potrebbe addi-rittura aiutare a trasformare la frustrazione di molti in nuova speranza per un domani diverso e più a misura d'uomo.A chi è rivolta principalmente l’inizia-tiva?

Ci rivolgiamo a tutti quei cittadini che hanno sempre covato il desiderio di ci-mentarsi nella piccola grande impresa di coltivare e gestire un proprio orto ma che, per un motivo o per un altro, non hanno mai avuto la possibilità di farlo; ci rivol-giamo a quei genitori che vorrebbero per i loro figli un futuro migliore di questo pre-sente; a quegli insegnanti che affermano con convinzione che crescere non dipende unicamente dall'apprendere in classe; agli amanti della natura e delle attività all'aria aperta; ai buongustai che vorrebbero sem-pre cibi sani e genuini sulle loro tavole.Prevede dei costi per i partecipanti?E' previsto un costo di 300 € all'anno per aderire al progetto, quota che prevede il tesseramento annuale alla Fondazione “Il Campo dell'Arte”, l'assegnazione di un lotto di 50 mq circa con rubinetto per l'erogazione di acqua, l'accesso all'area degli orti comprensiva di parcheggio, capanno degli attrezzi, area comune di ritrovo, bacheca informativa, incontri pe-riodici con il nostro agronomo, servizio di prenotazione di sementi, piante e attrezza-ture, partecipazione alle ulteriori attività gratuite previste dal progetto. Le entrare per l'anno in corso ci permetteranno di proseguire le attività legate agli orti anche in futuro. Si potranno creare sempre mag-giori e migliori servizi da offrire ai nostri soci, si potranno supportare le continue spese di manutenzione necessarie all'ade-guato svolgimento delle attività, si potran-no magari ampliare le aree dedicate agli orti per permettere ad un numero sempre crescente di persone di coltivarne uno.I novelli contadini potranno tenere per se i prodotti coltivati? Avranno vincoli o limitazioni sulla scelta delle colture o sull’accesso, saranno cioè pienamente liberi di gestire il proprio orto?Tutto ciò che ogni orto riuscirà a produr-re sarà messo a disposizione di chi vi ha lavorato. Alcuni vincoli esistono e sono specificati sul regolamento degli orti che ognuno degli aderenti al progetto dovrà sottoscrivere per presa visione ed accetta-zione. Noi puntiamo su una coltivazione di tipo biologico che esclude l'utilizzo di prodotti di sintesi o di ogm e che inter-viene in modo limitato sulla fertilità del

suolo. Tutto il resto sta al sudore e alla passione che ciascuno dei “novelli conta-dini” ci metterà.Dove si trovano i terreni dedicati a que-sta iniziativa e chi li ha messi a dispo-sizione (sono comunali o di benefattori privati)?I terreni utilizzati per il progetto sono ge-stiti dalla Fondazione “Il Campo dell'Ar-te” che li ha avuti in prestito gratuito per alcuni anni dalla società “Mia s.r.l.”; sono a Ciampino in zona Acqua Acetosa a bre-ve distanza dal centro cittadino, raggiun-gibili facilmente oltre che in automobile, anche in treno (stazione Acqua Acetosa sulla linea ferroviaria Roma-Albano Laziale), in autobus con la linea urbana “Acqua Acetosa” Schiaffini, ma anche a piedi o in bicicletta.Qualche informazione sui tempi: quan-do è previsto l’inizio delle attività, per quanto durerà (se avete una previsione)?Siamo in questo momento impegnati ad incontrare tutte quelle persone che ci hanno contattato dimostrando interes-se nell'iniziativa. E' già stato raggiunto un certo numero di adesioni al progetto

e contiamo, con questo primo nucleo di aderenti, di partire dopo le feste pasqua-li. Si inizierà con un incontro prelimina-re con il nostro agronomo dottor Cesare Bini, il quale darà tutte le indicazioni ne-cessarie per uno start up adeguato alla col-tivazione del proprio orto. La durata del progetto è annuale e potrà ripetersi negli anni successivi.Cosa deve fare un cittadino che vuole aderire all’iniziativa?Chiunque abbia voglia di “imbarcarsi in questa avventura” non dovrà fare altro che contattarci e prendere appuntamento per venirci a trovare e firmare il modulo di adesione al progetto.

Sara SattaInfo:Tel/Fax 06.79350732 - 346.6861336 email: [email protected] web: www.campodellarte.itfacebook: www.facebook.com/PachamamaOrtiUrbaniCiampino

Alessandro Pernice

La Polizia Locale di Ciampino, nell’ambito dei consueti controlli amministrativi durante lo svolgimen-

to del mercato settimanale, ha svolto, lo scorso 28 marzo, una vasta operazione di controllo volta al contrasto dell’abusivi-smo commerciale.Gli agenti hanno proceduto – operando in abiti civili fin dalle primissime ore del mattino - alla verifica della merce pronta per essere posta in vendita, sequestrando oltre 800 pezzi (borse, occhiali, portafogli, cinte, giocattoli, accessori per telefonia cellulare, materiale di arredo per cucina e bigiotteria) a diversi venditori, ai quali sono state contestate varie irregolarità, tra le quali: mancanza di autorizzazione alla vendita, assenza di fatture d’acquisto del-la merce all’ingrosso, assenza di registra-tore di cassa e/o blocchetto delle ricevute, mancato pagamento dei canoni ed altro. L’attività di controllo, per il Comando

di Polizia Locale di Ciampino - è oramai una costante in tutti i mercati, sia quello settimanale sia in quelli giornalieri, con l’obiettivo principale della tutela del con-sumatore. Controlli a tappeto come quello dell’ultima settimana di marzo sono ripe-tuti regolarmente, affiancando la normale e impegnativa attività svolta regolarmente dagli ufficiali e agenti in divisa, in un mer-cato che si estende per oltre 5.000 mq e che vede al suo interno oltre 200 banchi di vendita.

Mercato settimanale, sequestrati oltre 800 prodotti

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aprile 2012ilCorriere Tuscolano CIAMPINO

Braccio di ferro Lupi-AlemannoSi riaccende la polemica per il campo nomadi della Barbuta

In seguito alle dichiarazioni del sindaco della capitale Gianni Alemmano sulla necessità di sbloccare i pagamenti delle fatture da parte del

Ministero dell’Interno per riprendere i lavori per completare il campo, si è riaccesa la polemica tra Ciampino e Roma sul campo nomadi della Barbuta.«Ancora pressioni sull'apertura del Campo Nomadi La Barbuta da parte del Primo cittadino di Roma Ca-pitale – afferma il Sindaco di Ciampino, Simone Lupi – che, a mezzo stampa, continua a ribadire l'urgenza di terminare i lavori momentaneamente sospesi, a suo parere, soltanto per il blocco dei pagamenti». Questa la risposta del primo cittadino alle dichiarazioni di Alemanno. «Stiamo sollecitando quotidianamente il ministero dell’Interno – ha dichiarato infatti in una nota il sindaco della capitale - affinché emetta un’or-dinanza che permetta al commissario straordinario per l’emergenza rom di pagare le fatture bloccate dal Tar e ultimare i lavori». Affermazioni queste forte-mente contestate da Lupi. «I lavori non sono stati so-

spesi per il blocco dei pagamenti, ma per la sentenza del Consiglio di Stato – afferma Lupi - che accoglien-do i ricorsi dell’Associazione per la difesa dei diritti dei rom e di due abitanti del campo Casilino 900, ha dichiarato l’illegittimità dello di emergenza rom, an-nullando le ordinanze di nomina dei commissari stra-ordinari e degli atti adottati. Il Consiglio di Stato si è

perciò pronunciato con sentenza numero 6050 dichia-rando l'illegittimità dello stato di emergenza e annul-lando di fatto le ordinanze di nomina dei commissari straordinari e di tutti gli atti commissariali finora adot-tati». La sentenza ha di fatto bloccato il Piano Noma-di di Roma dove si prevedeva per la Barbuta un “Vil-laggio Solidarietà” attrezzato per oltre 600 nomadi.«A ciò aggiungo il nostro invito di diffida nei con-fronti del Ministro dell'Interno, del Commissario e del Sindaco di Roma, dove chiedevamo – prosegue il primo cittadino di Ciampino - in virtù della boccia-tura delle motivazioni che avevano decretato lo stato di emergenza per un pericolo mai realmente esistente e, di conseguenza, di interrompere immediatamente i lavori per la costruzione del nuovo campo. La nostra Amministrazione – afferma il Sindaco - continuerà ad opporsi alla creazione dello pseudo villaggio at-trezzato, per tutte le motivazioni che ribadiamo da tempo, ulteriormente rafforzate dalla pronuncia del Consiglio di Stato, nonché per tutti i soldi che già sono stati spesi. Dato il silenzio delle Istituzioni, inoltre, siamo stati costretti a procedere nuovamente all'invio, al Commissario Straordinario e al Sindaco del Comune di Roma, di una diffida Protocollo 12303 del 3 aprile scorso, - conclude il Sindaco di Ciampino - con la quale ribadiamo la nostra contrarietà ai lavori di sistemazione e stabilizzazione del Campo Nomadi La Barbuta”.

V. M.

L’Associazione Musicale “Antonio Vivaldi”, fondata nel 1980,

presenta la VII Edizione della PRIMAVERA MUSICALE

Sabato 21 aprile, ore 20,45Pianoforte e violino

Alberto Camminito (pianoforte)Volodymyr Kuzma (violino)

(musiche di G. Rossigni e W. A. Mozart)Mandolino e pianoforte

Patrizio Petrucci (mandolino) Ilenia Fiore (pianoforte)(musiche di R. Calace)Pianoforte a 4 mani

Alberto Camminito – Gianluigi Clemente(musiche di F. Poulenc e A. L. Dvorak)

Canto LiricoGiada masi (soprano)

Cristiano Amici (tenore)(musiche di G. Rossigni, W. A. Mozart e G. Verdi)

Domenica 22 aprile, ore 18,30Varietà musicale

Musica leggera, brani da musicale recital tratto dalla commedia musicale

“Aggiungi un posto a tavola”(adattamento e regia di Maurizio Palladino)

Ingresso: adulti € 7,00 – bambini € 5,00

Alberto Camminito (Presidente dell’Associazione “A. Vivaldi”)

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aprile 2012ilCorriere Tuscolano CIAMPINO

L’ultradestra nella sala consiliare spacca la città Presentato il libro “Atmosfere in nero” di Merlino processato e assolto per la strage di piazza Fontana

Perché ha appoggiato questa iniziativa?Ricondurre quell’incontro ad

una questione meramente politica ap-pare francamente riduttivo: il Profes-sor Merlino è una figura poliedrica del panorama letterario italiano, un intellettuale a tutto tondo, scrittore, docente di storia e filosofia, profondo conoscitore del mondo moderno, auto-re di saggi ed articoli, curatore di rap-presentazioni teatrali di qualità; non è affatto l’uomo dal passato controverso ed ingombrante, come molti hanno ten-tato di far credere. Purtroppo in certi ambienti i processi vengono celebrati e gli uomini condannati in base al co-lore politico, a prescindere dalla realtà dei fatti: nel 1987 la Giustizia italiana ha prosciolto il Professor Merlino da ogni accusa e, come spesse questi stes-si signori dicono, “le sentenze vanno rispettate”. Quanto falso moralismo di fronte ad una vicenda giudiziaria con-clusasi con un nulla di fatto, da parte di chi è ben abituato al triste spettaco-lo degli esili dorati di noti personaggi giudicati colpevoli da mille tribunali. Un atteggiamento di chiusura che ha deviato l’attenzione dalla natura cultu-rale dell’evento, al quale ha partecipato anche lo scrittore Rodolfo Sideri con la sua ultima opera ‘Rivoluzione ideale di Alfredo Oriani’. Ed è nell’ambito del-le attività svolte dal Centro Studi Jera, che presiedo a Ciampino, che ho rite-nuto giusto dare spazio a questi autori, più che meritevoli di attenzione e con-siderazione, organizzando un dibattito aperto ai nostri iscritti e a tutti i ciam-pinesi.La preparazione dell’evento è stata molto osteggiata. Cosa pensa di chi

ha criticato la presentazione?Destra, sinistra, rosso, nero… le solite sovrastrutture create ad hoc dal sistema per deviare dalla reale portata culturale spirituale del nostro incontro. I veri nemici della democrazia hanno pensato solo a mettere il bavaglio ad una voce fuori dal coro, esercitando pressioni a tutti i livelli e minacciando addirittura rappresaglie. È stata messa in piedi una vera e propria campagna di disinformazione, fatta di passa-parola e interventi su blog e social network, at-traverso i quali si è parlato molto e spes-so a sproposito. Ma di fronte alla deter-minazione della nostra Associazione ed alla disponibilità dell’Amministrazione comunale che ci ha concesso la Sala consiliare, sono stati infine costretti a rinunciare alle loro bellicose intenzioni, limitandosi alla sterile invettiva. Ben-pensanti e conformisti che non hanno ritenuto opportuno neppure affacciar-

si alla manifestazione per toccare con mano quanto poco ‘nostalgica’ fosse quel giorno l’atmosfera. L’età media dei partecipanti si aggirava infatti sui 40-45 anni, con la presenza di numerosi gio-vani, interessati tanto al passato quanto al comune progetto di una svolta morale sulla quale improntare il loro futuro. Di cosa parla questo libro?‘Atmosfere in nero’, altro non è che una raccolta di racconti che descrivono l’eterna ricerca dell’uomo ideale, ovve-ro di colui che innalza l’Idea a valore assoluto e totale, anteponendo la sua realizzazione al di sopra della propria

esistenza. In un arco temporale che va dal 1946 ad oggi, si snodano le cinque novelle i cui protagonisti, alcuni dei quali reali testimoni di vite vissute, si rivelano fedeli a se stessi- pur circon-dati da una moltitudine di esseri oppor-tunisti e vigliacchi- pagando per questo prezzi altissimi.Un libro di ricordi, una galleria di esempi di Uomini e Donne che neppure l’avverso destino ha potuto sottomette-re e vincere.Storie frammentate, esperienze, ‘atmo-sfere’ appunto, raccolte dalla viva voce di gente che ha fatto di Dignità, Fede e Orgoglio il cardine del proprio essere. E quel colore del titolo, che tanto scan-dalo e timore suscita, si riferisce forse più ad uno stato dell’animo che ad una connotazione politica, giacché è prefe-ribile la cupezza decisa del nero all’in-definito grigio cenere dell’incertezza e della mediocrità.Pensa che la vicenda sia stata esage-rata?Esagerata non è forse la parola giusta: la manifestazione è stata piuttosto stru-mentalizzata da parte di certe frange oltranziste portate ad interpretare an-che le iniziative altrui alla luce della malafede che è loro propria. La pre-sentazione di un libro allora sottende misteriosi messaggi politici e diventa un evento da osteggiare se proposto dal nemico storico. Fermi ai soliti triti luoghi comuni ritengono forse inconce-pibile che la Destra possa dare vita ad un intellettuale degno di questo nome. Molto più semplice ricorrere allo stere-otipo dell’avversario becero e ottuso, incapace di leggere libri, figuriamoci di scriverne. Alla fin fine, comunque, i paventati disordini non ci sono stati e, parafrasando Shakespeare, si è trattato solo di molto rumore per …. una bella iniziativa culturale.Fino a dove può spingersi secondo lei la libertà di espressione?Ritengo la libertà di espressione le-gata al concetto stesso di verità, che è una ed oggettiva: Bene, Male, Giusto, Sbagliato, sono principi concreti ed immutabili, non categorie filosofiche astratte mutevoli in relazione alle mode ed ai gusti del momento. In quest’ottica è inevitabile che chiunque sia certo e convinto della giustezza delle proprie posizioni si adoperi con ogni mezzo per combattere i sostenitori del falso.Dunque comprensione a tutti quelli che in nome della loro verità hanno in ogni modo tentato di osteggiare, pur senza successo, la nostra manifestazione, con un unico appunto: sarebbe stato prefe-ribile che, piuttosto che vagheggiare azioni che tra l’altro non hanno fatto, si fossero dichiarati disponibili ad un confronto. Il tutto ricordando loro che noi abbiamo nel Relativismo il nostro primo avversario, e che nel nostro modo di vedere il mondo la verità è una soltanto, ed è quella che difendiamo e cerchiamo di portare avanti noi tutti i giorni con l’esempio.

Lo scorso giovedì 22 marzo la sala consiliare Pietro Nenni ha ospitato, su proposta del consigliere comunale Pdl Ivan Boccali, la presentazione di “Atmosfere in nero”

(Edizioni Settimo Sigillo), collezione di racconti a sfondo politico. Il libro è stato scritto da un noto esponente dell’ultradestra, Mario Michele Merlino, docente e scrittore, ex-militante neofascista ed anarchico, indagato e poi prosciolto per la strage di Piazza Fontana. Alcuni partiti cittadini hanno cercato, invano, di intercedere presso l’ammi-nistrazione per scongiurare la presentazione del libro. A questo proposito abbiamo ascoltato lo stesso Boccali.

Il promotore Boccali: «Processo al colore politico»

Ivan Boccali

Riceviamo & pubblichiamo

«La presentazione andava impedita»

Alcuni partiti cittadini hanno cerca-to, invano, di intercedere presso l’amministrazione per evitare che

un luogo democratico e popolare quale la sala consiliare venisse vergognosa-mente dissacrato con un’iniziativa tale, che richiama le peggiori esperienze del passato nonché i peggiori fantasmi del presente (vedi realtà come Casa Pound), ma, sebbene l’amministrazione avesse assicurato di provvedere almeno ad uno spostamento dell’iniziativa, non c’è stato alcun impedimento affinché l’evento si svolgesse regolarmente. E, tuttavia, la presentazione andava del tutto impedita. Anche se l’iniziativa avesse avuto tutti i crismi legali, questa era l’occasione per negare decisamente che certe posizioni, politicamente inaccettabili, venissero ri-badite con tanta impudenza. Ciampino e la sua comunità si riconoscono appieno nei valori dell’antifascismo, della Resi-stenza, della condanna dello stragismo e del terrorismo di anni che si deve, soprat-tutto in un momento socialmente delica-to come questo, ricacciare violentemente lontano.Mai più si deve permettere che certi per-sonaggi, sebbene riabilitati dalla giusti-zia, che inneggiano senza vergogna a “il nero della camicia, il rosso del sangue”, possano fare uso dei luoghi della Città come vetrina per il proprio pensiero che si ciba di violenza, odio e lotta contro la libertà. Ne va dell’ordine pubblico (folta è stata la presenza di forze dell’ordine, anche per scongiurare contromanifesta-zioni), dell’integrità della Città, dei valori più profondi che devono unire indiscuti-bilmente tutte le forze dell’arco costitu-zionale. Oltre la legalità, in questi casi, c�è la Politica.Noi Giovani Democratici saremo sempre in prima linea a batterci democratica-mente perchè non si possa neanche lon-tanamente infangare dei punti fermi ed inamovibili per il bagaglio storico, cultu-rale e sociale di una comunità, bagaglio che, con iniziative tali, viene prepotente-mente calpestato. Dispiace solo di dover prendere così decisamente posizione rischiando addirittura di far pubblicità, ma tant’è.La Libertà prima di tutto, proprio quella libertà che partiti padronali e senza sto-ria svendono così facilmente, celandosi dietro insulti del passato. L’antifascismo è un faro, che a Ciampino certe iniziative non si ripetano mai più. Mai più.

I Giovani Democratici di Ciampino

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ilCorriere Tuscolano ALBANO aprile 2012

Il Consiglio di Stato dice “sì” all’inceneritoreCittadini e istituzioni non si arrendono e protestano ancora

Il Ministro dell’ambiente Corra-do Clini ci aveva visto giusto: la costruzione dell'impianto di ter-

movalorizzazione di Albano è stata sbloccata, in fatti il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del Co.E.Ma, il Consorzio ecologico Massimetta, che dovrà realizzare l'impianto.La sentenza della V sezione del Consiglio di Stato di fatto ribalta la decisione del Tar Lazio del dicem-

bre 2010 che aveva bloccato la costruzio-ne dell'inceneritore. Il massimo organo di giustizia amministra-tiva ritiene in parte le-gittimo l'operato della Regione in merito alla valutazione d'impatto ambientale."Nel rendere il giudi-zio di valutazione di impatto ambientale - osserva il Consiglio di Stato - l'amministra-

zione esercita una amplissima discre-zionalità che non si esaurisce in un mero giudizio tecnico, ma presenta al contempo profili particolarmente intensi di discrezionalità amministra-tiva e istituzionale in relazione all'ap-prezzamento degli interessi pubblici e privati coinvolti". L'organo ammi-nistrativo non entra nel merito, ma valuta la legittimità dell'atto, tendo-no a precisare i giudici che rivelano

come il rischio ambientale sia mini-mo visto le migliorie tecniche appor-tate al progetto.Nonostante tutto non si ferma la battaglia di cittadini, comitati e isti-tuzioni per impedire la costruzione dell'inceneritore di Albano, laddove ora sorge la discarica di Roncigliano. Sabato 14 aprile si è tenuto un corteo cittadino per ribadire la contrarietà alla costruzione di un impianto che sarebbe il quarto della Regione Lazio e si troverebbe a pochissima distan-za da quelli già attivi di Colleferro e Malagrotta, impianti soggetti a diver-se inchieste della magistratura per i livelli di inquinamento prodotti.Daniele Castri, referente legale del Comitato No Inc di Albano, ha riba-dito come la battaglia non si ferma ci sono margini di azione legale e di un ricorso agli organi di giustizia europei: " Da parte nostra ci sarà di sicuro il ricorso all'Unione Europea perché manca la gara di appalto pub-blica europea obbligatoria in tutti

gli stati membri, ci sono le forzature sulla VIA e poi manca la valutazio-ne ambientale strategica necessaria. Marrazzo aveva commissariato la fase di attribuzione dei lavori e della cantierizzazioni per eludere le pro-cedure, tutto il resto è deputato alla procedura ordinaria e la Vas non è stata emessa. Ci sono nuovi margini di manovra per un ulteriore ricorso al Tar perché crediamo che l'urgen-za di costruire l'impianto di Albano sia solo un pretesto per costruire un impianto industriale in barba a tutte le regole di diritto e tutelare alcune lobby. C'era un cronoprogramma ir-rinunciabile mai rispettato e violato e dovrebbe essere richiesta una pro-roga e proprio su questo potremmo ricorrere. Sicuramente porteremo avanti una serie di cause civili per la richiesta di danni per la presenza sulla stesso territorio di impianti in-dustriali di categoria 1 quindi quelli più pericolosi".

Francesca Ragno

«Non ci arrendiamo, assemblea e differenziata»Il delegato ai rifiuti Luca Andreassi fa chiarezza sulla scottante situazione

La sentenza del Consiglio di Stato sull’Inceneritore di Roncigliano, anche se antici-

pata dal Ministro Clini, ha spiazzato un po’ tutti. Da quando è uscita si è scatenato un putiferio di dichiarazio-ni, attribuzioni di colpa, proclami e rimpianti. Luca Andreassi è l’incari-cato del sindaco di Albano per i rifiu-ti. Con lui abbiamo provato a fare un po’ di chiarezza sulla questione ince-neritore.Consigliere, come commenta que-sta sentenza? Una sentenza assurda che significa far west. Ha ribaltato la decisione del Tar e consente, di fatto, la realizza-zione dell'inceneritore ma, allo stesso tempo, blocca il finanziamento CIP6

all'opera. E fa questo non riconoscen-do al Tar la competenza di esprimersi su questi temi. La sentenza e tutto quello che è accaduto dimostra che non si è più proprietari nemmeno del proprio territorio.Sembra di capire che in futuro questa sentenza potrebbe rivalersi anche su altri territori?D’ora in poi ogni Regione potrà fare quello che vuole: è sufficiente di-mostrare di essere in regime emer-genziale. Questo non solo è folle ma costituisce un precedente pericoloso. Cosa avete intenzione di fare, come comune di Albano?Noi andremo avanti convocando im-mediatamente il tavolo dei sindaci e stabilendo le procedure per il ricorso alla Corte Europea. Stiamo ragionan-do su un'assemblea pubblica da fare dopo la conferenza coi sindaci. Non è finita. Non ci arrendiamo. È la mia priorità assoluta come delegato ai ri-fiuti.Con questa sentenza si bloccherà anche la strada che porta alla rac-colta differenziata?No, al contrario, continueremo con ancora maggiore energia ad investire nel progetto della raccolta differen-ziata (che partirà ad ottobre) che ri-teniamo essere l'unico strumento per

ovviare alla costruzione di inutili e nocivi impianti. Forse se fosse partita prima, si sa-rebbe potuto evitare la costruzione del termovalorizzatore...Sfatiamo il luogo comune che se i comuni dei Castelli avessero fatto la raccolta differenziata, l'inceneritore sarebbe stato bloccato. L'inceneritore è l'inceneritore di Roma e serve a ri-solvere i problemi di Roma.Sembra di percepire una certa cri-tica a come viene condotta la politi-ca di Roma nei confronti delle aree circostanti.Roma è Roma Capitale quando si trat-ta di prendere i finanziamenti statali. Diventa Area Metropolitana quando si tratta di scaricare in Provincia cam-pi nomadi, discariche ed inceneritori. L'impegno per la differenziata porta a porta non solo non si indebolirà ma trarrà un'energia ancora maggiore da questa vicenda incresciosa.In questo momento più che mai è necessaria la domanda delle do-mande, perché non è giusto fare di tutta l’erba un fascio. È giusto distinguere, è giusto attribuire le responsabilità. Chi ha voluto l’In-ceneritore di Albano e soprattutto ad Albano?Oggi sono tutti contrari. Ma l'ubica-

zione dell'inceneritore ad Albano na-sce a seguito di una proposta dell'al-lora Sindaco di Albano Marco Mattei all'allora Presidentre della Regione Lazio Pietro Marrazzo per la realiz-zazione di un impianto autoctono per i Castelli. Allora ce n’era necessità?L’impianto come detto da tutti era senza senso economicamente parlan-do, quindi il Sindaco Mattei mentiva sapendo di mentire. In questo modo però ha dato la possibilità ad un im-barazzato Marrazzo di risolvere un problema enorme che aveva. L’ex presidente della Regione si è detto: “Se addirittura è dal territorio mi chiedono di fare l'inceneritore, per-ché negarglielo?”

Debora Piergallini

Luca Andreassi

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aprile 2012ilCorriere Tuscolano ALBANO

Pesante il bilancio del corteo “No Inc” dello scorso 14 aprile. Auto danneggiate, sette agenti

feriti e 43 dimostranti denunciati dagli investigatori della Questura di Roma, per lancio di oggetti contundenti. Que-sto è il bilancio della protesta contro l’incenetirore di Albano che ha visto coinvolti anche i movimenti No Tav. Migliaia le persone che ancora una vol-ta sono scese in piazza per manifesta-re civilmente il proprio dissenso dopo la sentenza del 22 marzo scorso con la quale di fatto, ribaltando quanto de-cretato in primo grado dal Tar, sbloc-cava le procedure per la realizzazione dell’ormai temuto termovalorizzatore. Le forze di polizia intervenute per evi-tare danneggiamenti e deviazioni del corteo sono state fatte oggetto del lancio di sassi, bastoni e bottiglie da alcuni dei partecipanti alla manifestazione contro l’istallazione di un inceneritore nella zona di Ronciglione. Sembrava essere andato tutto per il meglio fino a quando circa 200 manifestanti si sono staccati dal gruppo ed hanno tentato di occupare via Nettunense. Il cordone di protezio-ne degli agenti di polizia ha impedito al gruppo di bloccare la strada statale. A questo punto è cominciato un fitto lan-cio di oggetti. Un gruppetto ha tentato di forzare il cordone di sicurezza ed è stato respinto con cariche di alleggerimento. Tra i dimostranti denunciati, anche tre esponenti dell’antagonismo romano,

che sono stati individuati nelle ulti-me ore dagli agenti della Digos e del Commissariato di Albano grazie anche all’esame delle immagini realizzate dalla Polizia Scientifica nelle fasi vive degli scontri, quando sugli agenti pio-vevano pietre. Nelle prime fasi dopo la battaglia era stato bloccato un 17enne poi arrestato per il reato di lesioni, resi-stenza e violenza a pubblico ufficiale. I tre denunciati nelle ultime ore sono ri-tenuti responsabili dell’azione violenta, avendo istigato il resto dei manifestanti e hanno tutti precedenti specifici per reati commessi in occasione di manife-stazioni di piazza. I manifestanti storici del movimento dei No-inc sono rimasti uniti, prendendo subito le distanze da quanto accaduto: «In 5 anni è la prima volta che si verificano disordini. Non è ammissibile vanificare con la violenza, battaglie civili avviate da molto tempo – si legge in una nota dal coordinamen-to. Questo, è il momento più delicato della vertenza, e mai come adesso c’è bisogno di rimanere uniti. La strada da seguire rimane quella da sempre battu-ta, e cioè quella della legalità, insieme a tutti i cittadini dei castelli romani che finora hanno sostenuto pacificamente la battaglia». A parte questo sgradevole episodio la manifestazione si è svolta serenamente. Alla protesta dei cittadini si sono uniti anche molti amministratori locali e rappresentanti politici tra i tanti, tutta l’amministrazione di Albano con a

Incidenti al corteo “No Inc”Scontri tra ambientalisti e polizia

capo il vicesindaco, Maurizio Sementil-li, il sindaco di Genzano Flavio Gabba-rini, Emilio Cianfanelli primo cittadino destituito di Ariccia, il consigliere re-gionale Carlo Ponzo e alcuni candidati sindaco di Castel Gandolfo, Lanuvio

e Nemi.Soddisfatto Daniele Castri, rappresentante legale dei No Inc, che sta lavorando per cercare di ottenere il blocco da parte della Corte europea dell’Aia e per la nomina di una com-missione tecnica per una superperizia.

Rubano le carrozzine ai disabili

Nella notte tra Pasqua e Pasquetta, nel centro sportivo di Villa Ferraioli, sono state rubate le carrozzine con cui la squadra Darco Sport, composta da tutti ragazzi disabili gioca a hockey su sedia a rotelle. Ignoti si sono introdotti

nella scuola elementare Collodi e hanno forzato la porta della stanza dove sono custodite le carrozzine. I vandali ne hanno rubate quattro, che grazie al tam tam sui social network sono state in parte ritrovate semidistrutte e danneggiate tra Albano e Ariccia: si pensa che i ladri abbiano giocato con le carrozzine fino allo scaricamen-to delle batterie, raggiungendo così i paesi confinanti dopo aver sbandato, essere caduti, essersi scontrati. I giovani teppisti non si sono comunque limitati a rubare e distruggere le carrozzine elettriche, ma hanno inoltre divelto le porte della palestra della scuola Collodi, imbrattando i muri con frasi blasfeme, tanto da interdire l’attività fisica agli alunni.Nel frattempo proseguono le indagini degli investigatori della polizia di Albano per identificare i colpevoli del furto. Le carrozzine elettriche superspeciali - perché uti-lizzate da soggetti affetti da gravi malattie neuromuscolari per la pratica di questo sport – hanno un valore di circa 15mila euro ciascuna. Le carrozzine elettriche, infatti, consentono ai ragazzi di giocare, in squadre di cinque componenti, sia nel ruolo di attaccanti, attraverso l’utilizzo della mazza per i ragazzi che possono manovrarla, sia nel ruolo di difensore, grazie ad un particolare meccanismo agganciato alla car-rozzina. Dodici i ragazzi disabili della squadra delle ‘Mucche pazze’ - questo il loro soprannome - che milita nel torneo nazionale serie A1. Vincere la partita comunque rimane la priorità per questi atleti. Il 21 ci sarà la partita in casa con il Padova, decisiva per la qualificazione alle finali di Lignano Sabbiodoro. Le immagini video riprese da alcune telecamere fanno ben sperare. «Pare che i sospetti – spiega il direttore tecnico della squadra Francesco Saverio Teruzzi – siano indirizzati verso un gruppo di giovani vandali che si sono divertiti a rompere l’unica ragione di vita dei nostri ragazzi».

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Crisi della Sanità e del TerritorioUn grido d’allarme dei Sindaci

Due ospedali praticamente chiusi e mai trasformati in Presidi Territoriali Distret-

tuali, accorpamenti e soppressione di numerosi servizi specialistici, chiusu-ra sul territorio della Asl RmH, di due Pronto Soccorso con le conseguenze che molti cittadini hanno già provato sulla loro pelle, liste d’attesa infini-te, medicina territoriale, scolastica e assistenza domiciliare ai minimi ter-mini, proposta di ridimensionamento dei Consultori per passarli con la pro-posta di legge Tarsia a una gestione privata e confessionale. Sono queste le ricadute degli interventi regionali e del Decreto 80 del Commissario per la Sanità, RenataPolverini.Ma non basta perché ora a causa del

blocco del turnover del personale, dei mancati rinnovi contrattuali, dei trasferimenti e dei pensionamenti, numerosi altri servizi, sono a rischio chiusura, mentre altri si trovano a ero-gare prestazioni anche di alta specia-lità in situazione di rischio per i cit-tadini.Parliamo per esempio dei due Spdc (Servizi Ospedalieri di Diagnosi e Cura) che hanno visto non solo la riduzione del numero dei posti letto da 16 per presidio ospedaliero a 12, ma soprattutto la progressiva riduzio-ne del numero degli Psichiatri passati dai 9 previsti dalla pianta organica a 5 per il Spdc di Albano, e da 9 a 6 per il Spdc di Frascati e la previsio-ne della perdita di altri specialisti nel breve termine, cosa che sta facendo balenare nella mente di qualche sub-commissario o funzionario regionale la necessità dell’accorpamento dei due reparti, sopprimendo sul territo-rio un importante servizio per le ur-genze psichiatriche proprio mentre sono in corso di chiusura anche gli Opg, cioè gli ospedali psichiatrici giudiziari e tutto questo per non rin-novare qualche contratto di lavoro o per non dare deroghe che potrebbero permettere delle assunzioni in settori sanitari così delicati e importanti. Lo stesso problema lo si sta vivendo

nel Presidio di Villa Albani con chiu-sura del day hospital di Neuropsichia-tria Infantile per il mancato rinnovo del contratto all’unico dirigente me-dico in servizio o come l’avvenuta chiusura del Servizio di Neurologia e Neuro fisiopatologia del P.O di Al-bano a seguito del pensionamento del Responsabile dello stesso.Ma la situazione più grave è quella che si sta creando in questi giorni nei Pronto Soccorso di Albano, Frascati e Velletri, a causa del licenziamento di alcuni dirigenti medici, nonostante la Dirigenza della Asl abbia sollecitato alla Regione Lazio la proroga dei loro contratti di lavoro.Con il timore che questi licenziamen-ti possano essere causa di ulteriori gravi disservizi anche per le preve-dibili difficoltà nella turnazione or-dinaria specie durante l’imminente stagione estiva che vede raddoppia-re la popolazione residente in certe zone della Asl, nel pomeriggio dello scorso lunedì 2 aprile presso l’Aula Magna dell’ospedale di Albano, su richiesta dei sindacati medici si è te-nuta una animata riunione tra la diri-genza medica e amministrativa della Asl e i Sindaci di Albano, Genzano, Ciampino, Frascati, Rocca di Papa, Anzio, che hanno alla fine condiviso

un documento in cui si è formalmente diffidata la Direzione generale della Asl, invitandola a provvedere imme-diatamente alla regolarizzazione della posizione contrattuale dei medici tut-tora precari e in fase di licenziamento dell’area dell’emergenza nonché dei medici di ostetricia e ginecologia, che se licenziati comporterebbe la chiusura e l’accorpamento di reparti , depauperando ulteriormente i Servizi della nostra Asl rispetto alle altre Asl della Regione. Una considerazione fi-nale viene spontanea: perchè proprio nella Asl RmH vi sono tanti medici con contratto a tempo determinato cioè precari, circa 400 su poco meno di 800 dell’intera regione? Perché a molti di questi si concede il trasferi-mento con contratti a tempo indeter-minato in altre Asl e contestualmente non si permette la loro sostituzione in deroga? Perchè si facilita questo eso-do che impoverisce il nostro territo-rio già colpito da tagli, accorpamenti, chiusura di ospedali? La risposta mi viene spontanea, ma non sarà per caso che si vogliono rieducare i cittadini che votano tante amministrazioni di centro-sinistra? Qualcuno sosteneva che a pensar male è peccato…ma…

Dottor Fauzi Cassabgi(Assessore alle Politiche Sociali)

Fauzi Cassabgi

i l p u n t o

«Accoglia-mo con piacere

e soddisfazione la no-tizia che la Regione Lazio ha preso atto della necessità di pro-rogare i contratti in scadenza di quattro medici che occupa-no ruoli chiave in strutture fon-damentali per i Castelli: stiamo parlando di due dirigenti medici di Chirurgia d’Urgenza presso i pre-sidi di Pronto Soccorso di Albano e Velletri; il direttore medico del reparto di Neuropsichiatria Infan-tile dell’Ospedale Villa Albani di Anzio e il direttore medico di Oste-tricia e Ginecologia dell’Ospedale di Anzio. Si è scongiurata, dun-que, un’interruzione di servizi che avrebbe creato disagi enormi in tutta la provincia». Il sindaco di Albano Laziale Nico-la Marini commenta così la notizia che di fatto tampona quella che

è una vera e propria emergenza. Il Primo Cittadino è stato tra i firmatari, con altri sei Sindaci, di un atto di diffida inviato alla Pre-sidente Polverini che è anche Commissario ad acta della Sanità della Regione Lazio.

«Questa misura è un palliativo, ma non risolve assolutamente il problema – ricorda Marini – con-siderando che ancora molti con-tratti sono in scadenza, circa 400. Chiediamo alla Regione Lazio di fare chiarezza sulle reali volontà sul futuro dell’area sanitaria ASL RMH, sia in termini di strutture mediche che di personale sanitario. Mi auguro che prevalgano senso di responsabilità e soluzioni imme-diate – conclude Marini – perché non possiamo correre il rischio di un’interruzione delle attività assi-stenziali, in particolare dei Pronto Soccorso».

Proroga contratti personale sanitarioMarini: «Non basta, vogliamo maggiore chiarezza sul futuro»

Nicola Marini

Due nuovi punti Wi-Fi a Pavona e Cecchina

Il progetto Teo che unisce i giovani e gli anziani

«A Pavona e Cecchina sono stati attivati, in via speri-mentale, due nuovi punti

Wi-Fi». Ad annunciarlo il presidente del Consiglio comunale Massimiliano Borelli. «Grazie alla disponibilità del Centro Anziani di via Roma e alla Pro Loco di Cecchina – continua – abbia-mo ampliato il servizio sul territorio. Nel parco giochi di Pavona, inaugurato qualche mese fa dal presidente Zinga-retti, è stato attivato il Wi-Fi che verrà integrato da un altro progetto della Pro-vincia di Roma, denominato TEO, che prevede la creazione di una sala infor-matica nel centro, all'interno del quale i ragazzi delle scuole insegneranno ai

soci come usare un pc e come si naviga in internet». Si sostanzia così un patto generazionale che vede giovani ed an-ziani sempre più coinvolti in attività co-muni e si concretizza l'azione tra l'am-ministrazione comunale e la Provincia di Roma, «grazie anche alla collabo-razione e programmazione – conclude Borelli – del consigliere Domenico Di Tuccio, sempre attento alle esigenza della frazione». A Cecchina, invece, l'area Wi-Fi è stata attivata all'interno della villa comunale Del Vescovo e pre-sto verrà ampliato anche all'interno del vicino Oratorio, grazie alla lungimiran-za e collaborazione del parroco.

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aprile 2012ilCorriere Tuscolano ALBANO

Giornate ecologiche

Rifiuti ingombranti addio!

A Piazza Zampetti, Volsca Am-biente e Servizi sarà a disposi-zione per eliminare i rifiuti do-

mestici ingombranti mercoledi 9 mag-gio e poi il 13 Giugno. Dalle 8 alle 12 sarà possibile dar via rifiuti come tavoli, poltrone, sedie, armadi e vari oggetti di casa ma anche apparecchi elettrici come frigoriferi, televisori, ferri da sti-ro e molto altro. Per lo smaltimento di questi elettrodomestici andrà compilato un modulo con i propri dati personali, per attestare che ne sia stato fatto un uso domestico. Sarà severamente vieta-to dar via oggetti tossici e infiammabili

come vernici, oli, toner ed anche bottiglie e giornali.Giornate come queste sono utili soprattutto per evitare le multe che la Polizia di Albano sta facendo a tanti cittadini che gettano i rifiuti in mal modo nei casso-netti, ad esempio con il sacchetto aperto o lasciato in terra. Divie-to di inserire rifiuti non

conformi alle campane per la raccolta differenziata. Soprattutto la polizia co-munale sta severamente sanzionando

gli abitanti dei paesi vicino, come Aric-cia dove si fa la differenziata, che getta-no i loro rifiuti nei cassonetti di Albano. Le multe vanno dai 300 ai 3mila euro, quindi meglio approfittare di queste ini-ziative che pagare poi per i danni che si commettono. Per maggiori informazio-ni sulle giornate ecologiche, si può con-sultare la pagine “Ritiro Ingombrante” sul sito del Comune di Albano.

Debora Piergallini

La cura di séIlaria Cusano, professione soul coach

Vuoi imparare a mangiare in modo sano? Pensi che sareb-be bene abituarsi a fare del

moto regolarmente? Ti guardi allo spec-chio dispiacendoti per quella sorta di de-formazione che vedi iniziare? Ecco la novità: sei tu a decidere, sei tu ad avere il potere di farti del bene, sei tu l'uni-co che si possa pren-der cura di te!Devi riconoscere che la cultura italica ha tanto da imparare sul benessere. Anziani e avi hanno il merito di aver piantato le radici per un benessere economico – sicuramente oggi siamo assai più benestanti di 100 anni fa. Ora spetta a noi allargare questa con-cezione del benessere, includendovi salute, psiche e felicità dell'anima. Vantiamo un'ottima cucina, tradizio-nalmente sana e leggera; ne hai fatto tesoro? Viviamo in un paese con una natura meravigliosa e accogliente; la sai apprezzare? (e sottolineo apprez-zare, che non è sfruttare!) La condizione più comune, purtrop-po, è la scissione tra coscienza e cor-po: sono rare le persone che hanno maturato un vero e profondo amore per sé, che le porta a prendersi cura

del proprio corpo, inteso come unità di materia, mente e spirito. Dilaga una tendenza autodistruttiva centellinata,

che come una goc-cia cinese continua la sua opera giorno dopo giorno, lenta-mente, in modo da riuscire a non render-si conto di ciò che di fatto si decide di fare, quotidianamente.Perché invece non impari a volerti bene? Perché non cavalchi

la portentosa onda di opportunità che oggi abbiamo in questo senso? Perché non costruisci una vita felice e lasci questo benessere ai nostri posteri, in-vece di malattie, lamentele e insoddi-sfazione?Io ho preso questa direzione, per me stessa e come servizio verso la comu-nità. Lavoro come Soul Coach con at-tività come lo yoga, il tantra, la danza, il teatro e il coaching in generale, per sostenere chi ne ha bisogno nel pro-cesso di creazione della migliore vita possibile (So.Ben., Albano, giovedì ore 18; Punto a capo, Marino, lunedì ore 18 e ore 20, giovedì ore 18) . Cogli l'occasione oggi; domani arriva presto!www.ilariacusano.com [email protected]

Ilaria Cusano

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aprile 2012ilCorriere Tuscolano MARINO

Amministrazione di CondominiPiano

È una realtà giovane dei Castelli Romani in grado di offrire servizi di consulenza ad ampio raggio

PRESENZA COSTANTE, con controlli scrupolosi sugli stabili amministrati(SOPRALLUOGHI MENSILI: Viene garantito il sopralluogo in giorni prefissati sul condominio da par-te dell’amministratore, per verificare eventuali danni e/o guasti all’interno dello stabile e alle parti comuni del condominio e per ricevere segnalazioni da parte dei condomini.)Durante il sopralluogo vengono redatti dei rapporti che vengono conservati nell’archivio del condominio per la durata di 12 mesi.

CONTABILITÀ E SICUREZZA DEI DATI CONTABILI, totalmente informatizzata con l’uti-lizzo dei programmi software; Sicurezza nella gestione dei dati e delle fatture car-taceo con archivi di sicurezza presso lo studio oltre a copie di back-up.

PERSONALE TECNICO, Pronto Intervento Condominio P.I.C.(Personale tecnico profes-sionalmente qualificato e specializzato per ogni tipo di intervento all’interno del condominio e delle parti comuni del condominio. Imprese di pulizia qualificate professionalmente e sensibili ad ogni e qualsiasi esigenza condominiale.)

COPERTURA ASSICURATIVA, personale dell’Amministratore a tutela dei condomini per quanto concerne l’attività professionale con polizza di responsabilità civile ver-so terzi e a copertura delle sanzioni amministrative e penali.

CONTO CORRENTE BANCARIO, intestato esclusivamente al condominio, presso Isti-tuti bancari convenzionati.

REDAZIONE,Tabelle Millesimali,Regolamento Condominiale,Computo metrico Esti-mativo

DIREZIONE LAVORI

RESPONSABILE in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (D.lgs 81/2008)

Via Anagnina 238 Grottaferrata 00048Tel. 320/9719280 - [email protected]

Commercianti sul piede di guerraMancano i servizi e i parcheggi costano troppo

“Palozzi, dove sei?" In sostan-za è questa la domanda che si fanno i commercianti mari-

nesi, che in questi giorni stanno portando avanti una clamorosa protesta, culminata con la manifestazione di giovedì 5 apri-le lungo Corso Trieste. Stavolta i com-mercianti hanno trovato anche il favore dei cittadini, cosa perlomeno rara nella storia della città, probabilmente perché le rivendicazioni sono quelle che ormai da qualche tempo animano anche i ma-rinesi. La perdita progressiva dei servizi essenziali alla cittadinanza come il Pron-to Soccorso, l'Ufficio Inps e Iva, non da ultima la chiusura dell'Ufficio della Saub locale, accompagnati da un assordante si-lenzio del Primo Cittadino, preoccupano non poco commercianti e cittadini, se in più ci si mette che il patrimonio artistico è quasi abbandonato a se stesso, questi si chiedono anche: "Bene l'apertura del nuo-vo parcheggio, ma chi ci viene se a Ma-rino non ci sono né servizi né attrattive?" A parlare è Sabrina Minucci, presidente dell'Associazione Attività Produttive del Centro Storico, che insieme all'Unione Commercianti hanno organizzato la pro-testa. "Questo territorio è di fatto impo-verito di più ogni giorno che passa e non sentiamo la voce del Sindaco. Abbiamo inviato due lettere, ma a nessuna ha rispo-sto, forse a questa presa di posizione ri-sponderà, o almeno lo speriamo. La nostra è una manifestazione propositiva, perché

abbiamo a cuore le sorti del paese, così come dovrebbe averle il Signor Sindaco che negli ultimi tempi sembra un po' di-stratto dal suo nuovo ruolo di Presidente del Cotral".Eccoci arrivati al nocciolo della vicenda. Palozzi è accusato un po' da tutti di essersi dimenticato della città che lo ha rieletto sindaco con il 62%, e in effetti, abbastanza stranamente per i canoni a cui ha abituato la città e i media, tace su queste questioni fondamentali già rimarcate anche dall'op-posizione attraverso diversi manifesti. La sofferenza dei commercianti c'è ed è senz'altro pesante se teniamo conto che Marino è l'unico paese in cui chiudono anche i negozi dei cinesi, ma stavolta la piattaforma di rivendicazione trova ampia condivisione perché parte non da esigenze

individuali della categoria, ma da una pro-blematica comune all'intera cittadinanza che si sente abbandonata e assiste impo-tente al progressivo depauperamento dei servizi territoriali.Inoltre, l'ira dei commercianti si è scate-nata anche contro la Polizia Municipale, che sta applicando in modo più che zelan-te il proprio ruolo. "Ormai ci rendono la vita impossibile" afferma Ada Santamai-ta, commerciante e tra le prime animatrici della protesta. "Mettono divieti dall’oggi al domani e i cittadini non fanno neanche in tempo a rendersi conto di dove devo-no parcheggiare che prendono le multe. Ora portano via le auto anche di notte, però dopo l'orario di servizio nessuno si cura che il centro diventa un inferno, con macchine in tripla fila. Il problema sta nel costo del nuovo parcheggio che è troppo alto, quindi tutti preferiscono parcheggia-re qui, anche se in doppia e terza fila. Così non abbiamo risolto i problemi, li abbia-mo complicati".Il nuovo parcheggio è un altro motivo del contendere, perché la revisione delle tarif-fe promessa non è mai arrivata e i costi sono troppo alti sia per i marinesi che per i visitatori. E' vero che nei paesi limitrofi vigono tariffe anche più alte, ma le attratti-ve offerte sono ben diverse. Si lamentano, a questo proposito anche i ristoratori, e negli ultimi due mesi in due hanno chiuso e trasferito l'esercizio in altri Comuni dei Castelli Romani. Fabio Martella, Delega-to provinciale e responsabile per Marino della Confartigianato, non nasconde le sue preoccupazioni per la situazione e condi-vide la piattaforma dei commercianti pur non condividendone i metodi. "Qualcuno ha detto che anche gli artigiani erano alla manifestazione, ma pur avendo sempre appoggiato i commercianti e condividen-do le loro rivendicazioni, pensiamo che non sia la strada il posto per esternarle. Dobbiamo far valere le nostre ragioni a Palazzo Colonna, dare una scossa al Sin-daco, non mettere in mezzo i cittadini. C'è stata meno di un mese fa una riunione al Comune con assessore e dirigente, perché queste ragioni non sono state espresse in quella che era la sede più opportuna?" E sulla questione Vigili Urbani lancia due

proposte: "Va bene che i vigili facciano rispettare la legge, basta non dare l'im-pressione di accanimento come sembra stia succedendo. Per il nuovo parcheggio, 1 euro è troppo, queste tariffe del Centro Storico sono sbagliate se si vogliono in-durre le persone ad usarlo non si può met-tere più caro degli altri posti, noi dagli altri Comuni non impariamo niente. Mettiamo 50 centesimi l'ora il parcheggio nuovo e 1,50 euro i parcheggi del centro storico, la gente farà la fila per andarci. Creiamo convenzioni per commercianti e ristorato-ri, tipo buoni parcheggio che questi pos-sano offrire ai propri clienti con una spe-sa minima, offrendo anche l'opportunità di restare più a lungo nel centro storico. Queste sono le cose che vogliamo discu-tere quanto prima".Intanto sono arrivate le prime attestazioni di solidarietà dai commercianti delle fra-zioni e dall'Idv e dal Pd, che per voce del-la sua Segretaria, Franca Silvani afferma: "La situazione del commercio a Marino è drammatica al centro come nelle frazio-ni per lo stesso motivo per cui la qualità della vita è scadente. Assistiamo ad una perdita progressiva degli elementi che ne-cessitano quotidianamente ai cittadini e il Sindaco latita, perso nel suo nuovo ufficio Cotral. Palozzi ha fatto molte promesse in campagna elettorale, ma sono state tutte disattese e ora ci ritroviamo in una situa-zione di insoddisfazione e impoverimento che difficilmente sarà recuperata. Il sinda-co deve farci capire se ancora vuole fare il Sindaco o se già pensa ad altro".La Minucci chiarisce i termini della vi-cenda e il messaggio dei manifestini che campeggiavano sulla serrata del 5 aprile: "Vorrà dire che se chiuderemo, Palozzi ci farà assumere tutti al Cotral!"

Francesca Marrucci La maggioranza

rispondePalozzi ancora tace, ma risponde la

maggioranza di centrodestra, la Coa-lizione dei Moderati, ai commercianti. Pur ribadendo che il commercio rimane uno dei gangli vitali della cittadina e ammet-tendo di riconoscere le effettive difficoltà del momento di crisi, condanna la mani-festazione e ringrazia Vigili Urbani e Ca-rabinieri per essere intervenuti in merito alla vicenda. Ribadisce che l'amministra-zione deve essere lasciata lavorare perché ha progetti chiari per risolvere le proble-matiche di Marino, come ha dimostrato con l'apertura del nuovo parcheggio.La maggioranza ribadisce la fiducia all'Assessore Bartolozzi e al Sindaco Pa-lozzi, ricordando i finanziamenti arrivati dalla Regione Lazio (il messaggio implici-to é: fatti arrivare dal Sindaco - ndr): 197 mila euro per Borgo Garibaldi e 570 mila per il nuovo parcheggio.

F.M.

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Il pronto soccorso non arriva e la Asl se ne vaPd e Idv denunciano il depauperamento dei servizi

“An c o r a tagli alla s a n i t à

nel Lazio: altro che riaprire il Pronto Soc-corso di Marino. Stia-mo assistendo allo sfascio del sistema sanitario e abbiamo il dovere di tenere alta l'attenzione su un am-bito così importante." Franca Silva-ni, Segretaria del Pd di Marino non usa mezzi termini per descrivere la delicata situazione che sta attraver-sando Marino."Non possiamo fare a meno di notare ed evidenziare l'assenza e il silenzio del nostro Sindaco: nell'incontro del 2 aprile ad Albano tra Sindaci del territorio, rappresentanti sindacali, medici, vertici della Asl Rm H, ter-minato con le dimissioni del Diretto-re sanitario della Asl Amedeo Cico-gna, il Sindaco di Marino dove era? I

Sindaci del territorio si sono tutti espressi e sono pronti anche a scendere in piazza, il Sindaco di Marino che dice? Rispetto agli impegni presi in cam-pagna elettorale insie-me alla Presidente Pol-verini, cosa fa oggi? Il Pronto Soccorso riapre

o non riapre? Addirittura rischiamo di perdere anche i reparti di mater-nità e cominciano a chiudere pure gli uffici della Asl, come quello di Via Costa Batocchi". Il Pd Marinese, anche attraverso due manifesti affis-si in questi giorni, non nasconde la forte preoccupazione per il momen-to: "Noi siamo estremamente preoc-cupati e continueremo a reclamare e a difendere il diritto alla salute dei cittadini. Ma lo sono altrettanto Pa-lozzi-Polverini" conclude la Silvani.Dello stesso avviso Marco Co-

mandini, Segretario dell'Idv: "È passato un anno dalla promes-sa dell’apertura del pronto soccorso, dalla venuta della Polverini in elicottero ad inau-gurare il nulla, mentre i cittadini pagano ca-ramente i disservizi e le mancate promesse, ed è il caso di dirlo, materialmente proprio sulla loro pelle. Sono passati mesi in attesa che si sappia quando la Polverini farà un nuovo decreto per poter aprire il pronto soccorso, e nel frattempo i marinesi che avevano un fior di ospedale devono vagare per la provincia in cerca di adeguata assi-stenza.E da qualche giorno apprendiamo anche dello smantellamento della struttura in Via Costa Batocchi, con i servizi trasferiti a Ciampino, l’unico a salvarsi sarà forse il solo Consulto-

rio, ci chiediamo allora quale sia la logica che impedisca ai cittadini marinesi che gli sia garantito degnamente il diritto alla cura, che almeno si parli chiaro. Ci chiediamo perché dall’amministrazione non abbiamo letto un solo rigo al riguar-

do, dove sono quelli che tagliavano nastri? Quelli che promettevano in campagna elettorale che avrebbero garantito servizi sanitari adeguati? Non leggiamo neanche un rigo di protesta. Prendere il 61% significa poi anche rispettare le promesse elet-torali, altrimenti si chiama inganno, e la vicenda sanitaria a Marino ha tutte le caratteristiche del “grande Bluff” che oramai è stato scoperto dai marinesi, che aspettano fatti con-creti, e non silenzi o bugie".

Francesca Marrucci

Franca Silvani Marco Comandini

«Sosta gratuita per la prima ora»Marco Rapo lancia due proposte per parcheggio e Equitalia

Continuano le discussioni e le proposte sul nuovo parcheg-gio, ma sicuramente quella

che più ha fatto discutere è stata quel-la di Marco Rapo che, dopo alcune considerazioni sul fatto che il servi-zio sia ancora poco usato, propone di lasciare gratuito il parcheggio per la prima ora."Abbiamo offerto un’idea affinché il parcheggio svolga al massimo la sua utilità, vale a dire quella di liberare le auto dal centro del paese e di agevo-lare i cittadini, favorire il commercio ed in generale tutte le attività, specie di dettaglio, che languono da troppo tempo" afferma Rapo. "Siamo partiti da due constatazione coincidenti con l’apertura del parcheggio: tolleranza zero, anche per quanto attiene alla

brevissima fermata delle autovetture in prossimità degli esercizi commer-ciali (il che lo troviamo ovviamente giusto); e una certa timidezza a spe-rimentare il parcheggio sin’ora uti-lizzato da pochissime persone. Forse poiché nessuno credeva più nell’ope-ra che si attendeva da tanti anni, ci sembra che il problema sia quasi di approccio psicologico o di mentali-tà: un’opera troppo utile e bella per Marino; l’abitudine della fermata im-mediatamente fuori l’esercizio com-merciale, laddove in qualsiasi altro paese o città anche i nostri concittadi-ni trovano ovviamente normale par-cheggiare nelle vicinanze del luogo di destinazione".In effetti, anche recependo le esi-genze di commercianti, artigiani e ristoratori, le proposte di Rapo vanno oltre alla gratuità della prima ora di parcheggio e comprendono posteg-gi agevolati per donne e portatori di handicap (presenti, ma alle stesse tariffe), convenzioni con gli esercizi commerciali, gli artigiani e quanti (come i comitati e le associazioni) abbiano una sede nel centro storico. Inoltre, il consigliere Rapo ha chie-sto anche sanzioni più severe e più attenzione per la pulizia del piazzale frequentato da tante famiglie e che spesso è pieno di immondizia.

Anche Equitalia è stata oggetto di due mozioni del consigliere, perché persiste la situazione per cui i cittadi-ni non ricevono a casa loro le cartelle di pagamento, ma devono andarle a ritirare al Comune, con conseguente aggravio di costi e lavoro sia per l'Uf-ficio Messi che per il cittadino stesso."Chiediamo che il nostro Comune si faccia carico di tutelare i cittadini dal disagio di doversi recare nella casa comunale, ubicata nel centro del pa-ese, anziché ricevere la notifica degli atti di riscossione al proprio domi-cilio; di evitare, quindi, l’ulteriore aggravio per gli abitanti delle zone di Santa Maria delle Mole, Cava dei Selci, Frattocchie, Castelluccia

(e in generale di tutto il territorio circostante) che dovrebbero essere agevolati consentendo a loro il ritiro dell’atto presso la sede istituziona-le circoscrizionale più vicina. Inol-tre, sarebbe opportuno che Equitalia mettesse a disposizione dei cittadini il proprio personale periodicamente per chiarire le vicende contorte che la caratterizzano. Se il Comune deve pagare per un servizio per il quale non è tenuto, si adoperi almeno per creare le condizioni per un minimo di agevolazione del cittadino, ormai contraente sempre più debole e spes-so destinatario di richieste economi-che pazze o infondate".

Francesca Marrucci

Marco Rapo

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Pasquetta di solidarietà al San Giuseppe Un’altra bella iniziativa dell’associazione “Insieme Per Lo Sviluppo”

Giornata di Pasquetta all’in-segna della solidarietà per l’Associazione “Insieme

per lo Sviluppo”. È stato un lunedì sicuramente da ricordare per i pic-coli pazienti del Reparto di Pediatria dell’Ospedale S. Giuseppe di Marino che hanno potuto trascorrere un po-meriggio speciale, diverso e diver-tente grazie all’iniziativa “Pasquetta Allegretta”, tenutasi nella bella e accogliente ludoteca del nosocomio marinese. Ai bambini sono stati mes-si a disposizione giochi, animazio-ne, musica e, al termine della festa, hanno ricevuto in dono dall’Asso-ciazione un libro di fiabe, anche per coloro che non hanno avuto la possi-bilità di alzarsi dal letto e partecipa-re al divertimento insieme agli altri. All’iniziativa ha partecipato anche il presidente del Consiglio comunale

di Marino Stefano Cecchi. Alla fine l’idea di regalare un sorriso ai bim-bi dell’ospedale che non potevano recarsi nei consueti luoghi di diver-timento della Pasquetta si è rivelata azzeccata e anche gli stessi genitori

si sono mostrati molto soddisfatti e contenti di vedere gioiosi e rilassati, come se fosse un giorno normale, i loro figli. Dopo il carnevale con gli anziani della clinica Villa Nina di Frattocchie, l’8 marzo in piazza, que-

sta con i bambini del San Giuseppe è la terza iniziativa organizzata con estremo successo da “Insieme per lo Sviluppo”, e non ne mancheranno sicuramente delle altre come ci tie-ne a sottolineare il presidente Paolo Scanni: “Continueremo di questo passo perché regalare un sorriso alle persone che ne hanno bisogno più di noi non ha confini. Ringrazio gli ami-ci dell’Associazione per l’impegno e la passione che mettono ogni volta, e per la collaborazione la direzione sanitaria dell’ospedale San Giuseppe di Marino nelle persone del primario, dottor Baldassi, e della caposala, si-gnora Crespi, oltre a tutto il personale medico e paramedico del reparto di pediatria. Un grazie di cuore anche all’agenzia di eventi Bella Vita che si è messa a disposizione per i giochi e la musica”.

Un anno appena, la mamma di Don Adriano, la Signora Nelly Bellò, ha partecipato

accanto al figlio alla vita della Par-rocchia di Santa Maria delle Gra-zie, condividendone e supportando-ne l’entusiasmo e gli impegni per questo suo nuovo incarico. Solo un anno e poi, improvvisante, il giorno dell’inizio della primavera, ha la-sciato questa vita terrena per l’incon-tro con quella nuova Vita nella quale credeva, con quella stessa Fede tra-smessa al figlio, ai suoi cari e a tutti coloro che l’hanno conosciuta. Solo un anno è infatti bastato per dare e ricevere dai nuovi parrocchiani un affetto e una stima inusuali, dopo ap-pena un anno di permanenza a Mari-no, dove però si vedeva che si trova-va bene e vedeva che anche il figlio, il nuovo Parroco Don Adriano stava bene. Voleva bene a questa sua nuo-va Parrocchia: appena arrivata, quan-do un atto vandalico aveva distrutto la Madonnina del Giardino di piazza Garibaldi, era rimasta molto colpita e aveva personalmente provveduto a farla riparare…quasi un anno fa. Il 22 marzo si sono svolti i funerali nella sua nuova Parrocchia, celebrati dal Vescovo S.E. Monsignor Marcel-lo Semeraro e concelebrati dal figlio e da tutti i Sacerdoti della Diocesi, da confratelli del Parroco, alla pre-senza dei familiari e del Sindaco di Marino Adriano Palazzi, di autorità civili, militari, Associazioni e Con-gregazioni, dei Comitati di Quartiere

Borgo Garibaldi, del Comitato della festa della Madonna de’ U’ Sassu, ma, soprattutto, alla presenza di tan-tissima gente, parrocchiani nuovi e vecchi, provenienti cioè anche dalla Parrocchia di San Luigi Gonzaga a Ciampino e da Rocca di Papa. Tanta gente che conosceva Nelly e che ha voluto salutarla con la sola commos-sa presenza, come una sola famiglia unita in un abbraccio di affetto. Il Vescovo nell’omelia ha sottoli-neato che per un cristiano, una cri-stiana come Nelly, la Morte davvero sia solo un passaggio che può sem-brare, per chi resta, un abbandono e che produce sofferenza, ma non lo è. Essa è un incontro con Dio con quel Dio nel quale tutta la vita terrena si crede e si confida e poi con la morte finalmente si incontra. E in Dio noi tutti, che ancora siamo qui nella vita mortale, abbiamo con la nostra fede e con la Forza di Dio, la possibilità unica di poterci incontrare in Dio con i nostri morti, di poter partecipa-re, nel nostro incontro con Dio, della loro dimensione immortale perché essi ora vivono in Dio e quando in-contriamo Dio noi possiamo incon-trarli. In Dio Vivono e la morte è solo un passaggio…Ciao Nelly e grazie per ciò che sei stata in questa vita e per ciò che ora sei, in Dio e per ciò che comunque resterai anche nel nostro commosso ricordo terreno.

I Parrocchiani di Santa Maria delle Grazie

A mamma Nelly“Progetto Diego”

La grande sfida della comunicazione multimediale inclusiva, resa accessibile a tutti

È presente nell’home page del portale istituzionale www .comune .marino .rm .it, «DIEGO», la finestra di accesso al progetto europeo di comunica-

zione e lettura facilitata per ipovedenti (Governo Digitale Inclusivo) adottato dal Comune di Marino. Lo strumento, cofinanziato dalla Commissione Euro-pea con l’obiettivo di sviluppare una piattaforma di amministrazione elettro-nica, inclusiva e accessibile, consente alla PA di perfezionare la comunica-zione con i cittadini, rendendo maggiormente fruibili i servizi e, altresì, più facilmente consultabili, anche da parte di persone con difficoltà visive o con poca familiarità con il computer. Nella piattaforma digitale, è stata evidenziata e semplificata la comunicazione per alcune categorie. Cliccando nell’icona relativa, l’utente ha a disposizione informazioni in merito ad Accessibilità, Il Comune, Servizi ai Cittadini, Cultura e Manifestazioni, Servizi Informazioni, Multimedia, Videoconferenze, Forum, Euress (per la ricerca di lavoro nel-la Comunità Europea) ed E- venti (streaming di eventi), i cui contenuti sono fruibili attraverso uno strumento di lettura vocale per consentire la più ampia inclusione digitale. Per maggiormente diffondere DIEGO, spiegarne e render-ne fruibili le capacità, il servizio comunicazione URP del Comune di Marino è a disposizione dei cittadini, negli orari di ufficio e al numero 06.93.66.22.80.

F. M.

Brevi da Marino

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