Il Corriere Tuscolano - maggio 2011

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Il filo rosso del cattivo esempio Il Pd e la questione morale di Marco Coluccini I l rinvio a giudizio di Franco Posa, ex sindaco di Frascati e consigliere provinciale del Pd in carica, per i maxi-rimborsi della Provincia, e l’avviso di ga- ranzia recapitato all’attuale vice sindaco e ad altri (leggi conflitto d’interessi) al momento dell’ap- provazione del Prg di Grottaferra- ta sono i fatti, ultimi in ordine di tempo, a raccontarci molto dello stato attuale della politica locale e non solo. Sgomberiamo subito il campo da possibili equivoci: siamo dei ga- rantisti convinti, e nessuno vuol giudicare anzitempo – senza pe- raltro averne autorità o legittima- zione alcuna – dei cittadini che sono evidentemente innocenti fino aprova contraria; facciamo continua a pag. 3 mensile di informazione e cultura a diffusione gratuita - anno IV - n. 5 Maggio 2011 Servizi a pag. 3 e 9 La legalità e l’etica nel Pd Avviso di garanzia per il vice sindaco di Grottaferrata Alessandro Broccatelli e rinvio a giudizio per il Consigliere provinciale frascatano Franco Posa CASTELLI ROMANI A Ciampino sono sette i candi- dati, ripartiti in quindici liste, alla carica di primo cittadino lasciata vacante dal sindaco uscente del Pd Walter Enrico Perandini, giunto al termine del suo secondo mandato. Anna Rita Contestabile, Simone Lupi, Ma- ria Carmine De Santis (detta Carmen), Sergio Pede, Alessandro Porchetta, Elio Santoro e Massimo Zito si sfideranno alle urne il prossimo 15 e 16 maggio - con eventuale ballottaggio previsto per il 29 e 30 maggio. Gli aventi diritto al voto sono 30.622 su un totale di 38.900 residenti. Servizio a pag. 16 Elezioni amministrative In sette per il successore del sindaco Perandini CIAMPINO Continua a pag.24 Corsa a sei per guidare Palazzo Colonna Cinque gli sfidanti del sindaco Palozzi che si ricandida MARINO Continua a pag. 15 «Ancora al servizio della città con Boccia» Intervista a Maurizio Querini in vista delle elezioni amministrative ROCCA DI PAPA Franco Posa Alessandro Broccatelli A Marino sono sei gli sfidanti, distribuiti in 22 liste, alla pol- trona di sindaco, tra il cui il primo cittadino in carica Adriano Paloz- zi. Alfredo Tammaro, Alessandro Lioi, Marco Rapo, Ugo Onorati e Giuseppe Panella si sfideranno alle urne, il prossi- mo 15 e 16 maggio - con eventuale bal- lottaggio previsto per il 29 e 30 maggio. Gli aventi diritto al voto sono 29.477 su un totale 39.837 residenti. Maurizio Querini Pasquale Boccia

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Il mensile dei Castelli Romani

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Il filo rossodel cattivoesempio

Il Pd e la questione morale

di Marco Coluccini

Il rinvio a giudizio di Franco Posa, ex sindaco di Frascati e consigliere provinciale del

Pd in carica, per i maxi-rimborsi della Provincia, e l’avviso di ga-ranzia recapitato all’attuale vice sindaco e ad altri (leggi conflitto d’interessi) al momento dell’ap-provazione del Prg di Grottaferra-ta sono i fatti, ultimi in ordine di tempo, a raccontarci molto dello stato attuale della politica locale e non solo. Sgomberiamo subito il campo da possibili equivoci: siamo dei ga-rantisti convinti, e nessuno vuol giudicare anzitempo – senza pe-raltro averne autorità o legittima-zione alcuna – dei cittadini che sono evidentemente innocenti fino aprova contraria; facciamo

continua a pag. 3

mensile di informazione e cultura a diffusione gratuita - anno IV - n. 5 Maggio 2011

Servizi a pag. 3 e 9

La legalità e l’etica nel Pd

Avviso di garanzia per il vice sindaco di Grottaferrata Alessandro Broccatelli

e rinvio a giudizio per il Consigliere provinciale frascatano Franco Posa

C A S T E L L I R O M A N I

A Ciampino sono sette i candi-dati, ripartiti in quindici liste, alla carica di primo cittadino

lasciata vacante dal sindaco uscente del Pd Walter Enrico Perandini, giunto al termine del suo secondo mandato. Anna Rita Contestabile, Simone Lupi, Ma-ria Carmine De Santis (detta Carmen),

Sergio Pede, Alessandro Porchetta, Elio Santoro e Massimo Zito si sfideranno alle urne il prossimo 15 e 16 maggio - con eventuale ballottaggio previsto per il 29 e 30 maggio. Gli aventi diritto al voto sono 30.622 su un totale di 38.900 residenti.

Servizio a pag. 16

Elezioni amministrative

In sette per il successore del sindaco Perandini

C I A M P I N O

Continua a pag.24

Corsa a sei per guidarePalazzo Colonna

Cinque gli sfidanti del sindaco Palozzi che si ricandida

M A R I N O

Continua a pag. 15

«Ancora al servizio della città con Boccia»

Intervista a Maurizio Querini in vista delle elezioni amministrative

R O C C A D I P A P A

Franco Posa Alessandro Broccatelli

A Marino sono sei gli sfidanti, distribuiti in 22 liste, alla pol-trona di sindaco, tra il cui il

primo cittadino in carica Adriano Paloz-zi. Alfredo Tammaro, Alessandro Lioi, Marco Rapo, Ugo Onorati e Giuseppe

Panella si sfideranno alle urne, il prossi-mo 15 e 16 maggio - con eventuale bal-lottaggio previsto per il 29 e 30 maggio. Gli aventi diritto al voto sono 29.477 su un totale 39.837 residenti.

Maurizio Querini Pasquale Boccia

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altresì salva la buona fede degli interessati, che sapranno sicura-mente dimostrare qualora chiamati a farlo. Quello che a noi interessa è seguire il filo conduttore di eventi apparentemente distanti e scolle-gati fra loro per cercare di trarne una sintesi che non sia soltanto facile moralismo, ma quantome-no diagnosi (per la terapia sarebbe necessario più di un miracolo) di un malessere diffuso nella società e nelle istituzioni.Il primo elemento che balza agli occhi è il prepotente ritorno (se mai sia passata di moda) al centro dell’agenda amministrativa e po-litica di questo Paese – e non in-tendiamo necessariamente parlare solo di Grottaferrata – della que-stione morale.A lungo dimenticata, quasi repres-sa, ad evitare falseaccuse di mora-lismo spesso lanciate dal mariolo di turno, essa sembra divenuta, grazie anche ad abili manovre mediatiche (è recentissimo il ten-tativo di identificare legalità e pu-ritanesimo, rispetto delle regole e bacchettonismo) un concetto vec-chio, sorpassato, démodé. Alcuni soloni (anche della sinistra; anche a livello locale; persino a Frascati e Grottaferrata, a dire il vero…) hanno utilizzato ed usano un falso moralismo per ragioni strumen-tali, per attacchi all’avversario di turno, ad esempio, vuoi dell’oppo-sto schieramento, vuoi del proprio stesso partito: ma proprio i fatti di questi giorni stanno a dimostrare che spesso simili campioni dell’in-tegrità (o dell’integralismo) predi-cano bene per poi razzolare male. Ci ripugna fortemente l’equazione “tutti colpevoli, nessun colpevole” ma, francamente, tolleriamo ancor meno coloro che,pur bravissimi nel trovare le pagliuzze negli oc-chi altrui, sembrano badare meno

alle travi che ingombrano i loro sguardi.Il secondo elemento che colpisce è la trasversalità del fenomeno: nessun partito, nessuno schiera-mento può considerarsi immune da tentazioni, connivenze, malaf-fare, e sinceramente riesce difficile comprendere se ciò sia dovuto al rafforzamento del principio dell’ alternanza, che ha di fatto trasfor-mato ogni parte politica in una potenziale forza di governo (e sot-togoverno), o piuttosto ad un com-plessivo e generale imbarbarimen-to del tessuto sociale del Paese, con sempre più persone senza arte né parte pronte ad occupare per in-teressi di parte o personali quello spazio vitale di gestione della cosa pubblica chiamato politica.Infine, una completa, assoluta, cronica incapacità di distinguere fra illecito e comportamenti pe-nalmente non rilevanti, ma poli-ticamente e (si, a volte bisogna proprio usare il turpiloquio…) mo-ralmente inopportuni. Ancora una volta appare doveroso sottolineare che sarebbe bastato un po’ di sen-so delle istituzioni (e della misura) per alzarsi ed abbandonare l’aula nel caso di votazioni in conflitto di interessi, piuttosto che chiedere pareri giuridici a segretari comu-nali e consulenti legali. Purtrop-po, i tempi che siamo chiamati a vivere sono questi, e la sensibilità media di governanti (e governati, non dimentichiamolo) su temi così sensibili e delicati è anch’essa un dato del problema.Cosa augurarsi a questo punto? Fatta salva, come detto, la buona fede degli interessati e ribadita la convinzione della loro innocenza fino a prova contraria, l’unico no-stro auspicio è la riaffermazione della centralità della questione morale, ed attenderci un segna-le didiscontinuità, provenga esso dai partiti (su tutti, il Pd) o dai

Come prevedibile, circa due set-timane fa sono stati inviati gli avvisi di garanzia relativi alla

sentenza di annullamento della deli-bera di adozione della variante gene-rale di Piano Regolatore n.° 26/08 da parte del Tar del Lazio, avvisi fra cui spicca il nome dell’attuale vicesinda-co Alessandro Broccatelli. Per meglio comprendere la situazione ricordiamo come il tribunale amministrativo abbia annullato, lo scorso luglio 2010, l’ado-zione della Variante a seguito del ricor-so di un privato cittadino dichiarando che “Il ricorso si affida a due diversi motivi di censura, in realtà tra loro si-nergicamente collegati, volti a ottenere il radicale annullamento dell’intera variante e della relativa procedura di adozione”. Per quanto il primo motivo del ricorso, il Tar ha dichiarato che “si è avuta una grave illegittimità, per vio-lazione di legge e sviamento del potere, derivante dalla mancata astensione, in occasione della sua approvazione, di chi vantava un proprio interesse pri-vato alle singole scelte compiute dalla medesima variante”, mentre per il se-condo motivo ha stabilito l’esistenza di “carenza e non attualità della procedu-ra istruttoria, derivandone l’irragione-volezza e l’incongruità della variante adottata senza aver prima accertato e valutato l’attuale situazione dei luo-ghi”.La sentenza richiama quindi due diversi motivi di annullamento: il primo – cui fanno riferimento gli avvisi di garanzia inviati nei giorni scorsi - riguarda un problema di incompatibilità, in parti-colare da parte di coloro che vantando un interesse privato in zone su cui ope-rava la variante non avrebbero dovu-to votare, mentre il secondo, d’ordine squisitamente tecnico, attiene all’uso di strumenti ormai obsoleti e quindi non in grado di “fotografare” la situazione at-tuale, non consentendo di conseguenza l’adozione di una Variante rispondente alle reali condizioni ed esigenze del pa-ese.Riguardo al primo punto - che è poi quello che oggi interessa maggiormen-

te - gli avvisi di garanzia sono probabil-mente un atto dovuto da parte della Pro-cura (anche se un’indagine preliminare condotta dal Pubblico Ministero ha co-munque stabilito la sussistenza dei pre-supposti di reato) perché in un paese re-lativamente piccolo come Grottaferrata è possibile che un amministratore sia inconsapevole portatore di qualche in-teresse privato. Resta il fatto che, come recita la sentenza “il lotto X è cambiato da zona estensiva a zona estensiva di completamento (che permette un’edifi-cazione più rapida), il lotto Y cambia da verde pubblico a zona agricola e il lotto Z cambia da zona agricola a zona per impianti sportivi” ed alcuni sog-getti direttamente interessati da questi cambiamenti urbanistici non sono usci-ti dall’aula al momento della votazione, come previsto dalla legge. Spesso può capitare che ci si trovi in-quisiti dalla magistratura da innocenti, o per propria leggerezza, o ancora per reati oggettivamente non gravi – come dicevano i latini summum ius, summa iniuria. Rimane pur sempre ineludi-bile il fattore etico, quello ad esempio che sconsiglierebbe – ancorché per-fettamente legale - di spendere circa 150mila euro per la “Fiera del Libro” in un momento di crisi come l’attuale o, ancora, di percepire da parte dell’ex sindaco di Frascati Franco Posa rim-borsi di circa 307mila euro, maga-ri onesti e leciti – sembrerebbe non troppo, visto il rinvio a giudizio – ma anche in questo caso, forse, un tantino esagerati.

F.I.

Alessandro Broccatelli

Il Prg e le sue conseguenze

Avviso di garanzia al vice sindaco Alessandro Broccatelli

diretti interessati. In altre parole, proprio a significare una totale, incondizionata presa di distanza da ombre, sospetti, illazioni, una sospensione – o, più opportuna-mente, un passo indietro da parte di chi riveste cariche istituziona-li, specie se di rilievo. Ma come

convincere un vice sindaco o un semplice consigliere comunale (o provinciale) a rinunciare al pro-prio incarico per incompatibilità proprio nel paese in cui il conflit-to di interessi si è cristallizzato in maniera plastica e paradigmatica da anni?

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lamento che ha stravolto le regole pree-sistenti elevando al cinquanta per cento il quorum necessario per la richiesta di convocazione del Direttivo impedendo così alle minoranze di svolgere il ruolo loro assegnato dallo Statuto del Partito Democratico e dai regolamenti di ogni associazione democratica degna di que-sto nome.L’episodio, la cui gravità è stranamente sottovalutata dai responsa-bili locali, non poteva non provocare la giusta reazione di chi ritiene calpestati i propri diritti di appartenenza ad un Partito che non è fatto da chi ha vinto che concede generosamente il diritto di tribuna a chi ha perso. Il Partito è di tutti e abbiamo con-tribuito a costruirlo anche a livello territoriale e locale come occasione unica per saldare la forza dei militan-ti con la speranza e le attese dei nostri elettori.Non permetteremo che, a livello locale, queste speranze vadano disperse ed è per questo che la questione è stata sotto-posta alla decisione della Commissione dei Garanti provinciali in conformità ai principi basilari di democrazia interna contenuti nello Statuto del PD.

D’altro canto, permanendo la situazio-ne attuale, il gruppo è giunto ala con-clusione di doversi auto sospendere dal Direttivo fino a quando il Circolo non si sarà riappropriato della funzione sua propria ed in ossequio alla volontà congressuale non saranno rimesse alla volontà della assemblea degli iscrittii le decisioni e le iniziative ritenute idonee a ridare al Partito la piena rappresenta-tività delle diverse realtà ad ogni livello di responsabilità, sia politica che ammi-nistrativa.Per concludere, ha ragione chi afferma che” non c’è spaccatura nel Partito” nel senso che la linea politica del Partito risiede altrove e che il silenzio assoluto e assordante contraddistingue chi o co-loro che dovrebbero dare risposte a chi le pone da tempo nell’intento di ridare dignità politica e democratica al Parti-to avendo pienamente coscienza che i sindaci, le giunte, le cariche consiliari passano; ma il Partito resta con il suo impegno e le sue irrinunciabili funzioni e responsabilità nei confronti degli elet-tori e dei cittadini

Ugo Surace(Membro del direttivo Pd di Grottaferrata)

Un partito che risiede altroveIl Circolo del Pd e le due indentità grottaferratesi

Dopo il successo delle elezioni amministrative che ha portato la coalizione capeggiata dal PD

al governo di Grottaferrata, il Circolo PD, che pur ha dimostrato nei primi anni dalla sua fondazione, efficienza e capacità di analisi politica e organizza-tiva, è entrato in una fase di stallo che non poteva non creare al suo interno uno stato di disagio crescente.Quali che siano le dichiarazioni di al-cuni responsabili che continuano a sostenere che tutto è tranquillo e tutto fila liscio non si può non rilevare che, dopo il successo elettorale, il Circolo di Grottaferrata stenta a ritrovare ruolo, capacità di analisi ed iniziativa politica soprattutto perché molti al suo interno, ritengono che il Partito debba limitarsi a svolgere un compito di supporto ed appoggio alle scelte della Amministra-zione locale in modo supino ed acritico e non vogliono o non sono in grado di

riconoscere che, così agendo vengo-no meno alla fun-zione essenziale di raccordo con gli elettori e con le esi-genze della cittadi-nanza. Di fatto si assiste al progres-sivo spostamento del baricentro poli-tico dal Partito alla sede comunale; in

ciò favorito anche dalla infelice scel-ta congressuale del Vice Sindaco e di buona parte dei consiglieri comunali di farsi eleggere anche come membri del Direttivo di Circolo.Dal Congresso ad oggi la maggior par-te dei direttivi sono stati convocati su richiesta o per esigenze dei rappresen-tanti della Amministrazione ed è rima-sta sempre insoddisfatta la richiesta più volte ribadita da una parte dei membri del Direttivo di avviare un serio dibat-tito interno per una analisi approfondita della situazione politica esistente e per assumere le necessarie iniziative di sup-porto, integrazione o adattamento del programma politico a suo tempo sot-toscritto dalla coalizione dei Partiti che sostengono l’Amministrazione locale..Le richieste di convocazione più volte avanzate da una parte dei membri del Direttivo hanno ricevuto come risposta la votazione a maggioranza di un rego-

L’interventoPonzo: Cosa succede nel Pd di Grottaferrata

I congressi PD a livello territoriale locale dell’autunno 2010 sono stati, sotto alcuni aspetti, il coronamento del percorso

non ancora concluso verso la formazione del nuovo Partito. In di-verse località del paese deve ancora maturare la consapevolezza che in un partito aperto, plurale, inclusivo, la diversità di veduta non può essere vissuta come una minaccia, un’intrusione, un’in-vasione di campo; ma che il partito è il partito di tutti, e tutti meritano il rispetto ed il riconoscimento della loro appartenenza al partito e del loro fattivo contributo fornito in occasione delle tornate elettorali a livello locale e nazionale.Non sempre e non tutti dimostrano ancora la necessaria coerenza con la scommessa che abbia-mo fatto sul progetto originario di PD avendo piena coscienza che, partendo dalla base, e quindi dal circolo, è necessario un cambio di passo nella gestione e nel modo di essere del partito. E siccome le idee camminano con le gambe degli uomini anche a livello locale sarebbe salutare per il partito un segnale concreto di discontinuità con il passato.Chi mi conosce sa che ho sempre cercato di non intromettermi nelle questioni interne dei circoli; ma, quel che accade a Grottaferrata è, sotto alcuni aspetti, stupefacente. La radicalizzazione delle posizioni ed il rifiuto dei responsabili locali di analizzare ed approfondire il ruolo che il partito ha il dovere e l’onere di svolgere nella realtà locale, non sono giustificabili. Stupisce in particolare la votazione a maggioranza di un regolamento che sembra essere in contrasto con i principi fondamentali dello Statuto del Partito e limita fortemente le norme basilari di democrazia interna. Una classe dirigente, sia anch’essa una classe dirigente locale, non può non comprendere che, di fronte alla delicatezza dei prossimi impegni cruciali per il partito, ra-dicalizzare lo scontro e marcare le distanze interne è sintomo di immaturità politica che oggi il PD non può permettersi. È ora di dimostrare con i fatti che i nostri avversari sono coloro che stanno conducendo alla deriva questo paese, non coloro i quali, seppur con differenti posizioni, contribuiscono alla crescita e all’arricchimento del nostro partito. Stando a quel che si sente in giro la situazione è tale che mi spinge, non a prendere posizione pro o contro, ma a lanciare un grido d’allarme rivolto a tutta la classe dirigente grottaferratese, sia essa a livello politico che amministrativo, perché esperienza insegna che, prima o poi le tensioni potrebbero far degenera-re il confronto, al di là delle intenzioni dei protagonisti, anche in aree più vaste.

Carlo PonzoConsigliere regionale del Pd

Carlo Ponzo

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raturo e in grado di soddisfare le esigenze della collettività. Per superare l’attuale crisi di credibilità in cui versa la politica nel nostro paese oc-corre affrontare in modo contestuale i programmi, le regole e le forme dell’unità politica, occorre aprirsi al paese, ascol-tare e interpretare le nuove culture che vanno formandosi e che stanno ripor-tando le nuove generazioni sulla scena della politica. A seguito della vittoria conseguita nelle ultime elezioni comu-nali era doveroso rispondere con un impulso di rinnovamento della classe politica e creare una Giunta attraverso

il principio della me-ritocrazia e fuori dai condizionamenti della vecchia casta dirigen-ziale dei partiti.Compito del momento e la responsabilità che abbiamo è quello di estendere e di allar-gare, e non di restrin-gere i processi parte-

cipativi, occorre impegnarsi a porre le basi credibili di una governabilità del paese. Dobbiamo altresì comprendere le trasformazioni radicali della società

e confrontarsi con le domande di innova-zione politica e istitu-zionale che esprimono nuovi ceti produttivi e nuove professioni, al di là di ogni logica corpo-rativa.Con questo spirito i sottoscritti si impe-gnano ad un accordo

politico-programmatico con tutti co-loro che intendono dare voce a tutti i cittadini, anche a coloro che non si ritrovano nelle attuali componenti del centrosinistra, che non sono iscritti ai partiti o agiscono in altre forze, in as-sociazioni, in gruppi di volontariato, oppure operano come singoli, ispiran-dosi a programmi condivisi. Per tutti questi motivi, i sottoscritti di-cono di sì all’unità ma nella chiarezza, e nella trasparenza e propongono che si riparta dall’idea della partecipazio-ne attiva e che si convochino tutti i soggetti della società civile e dei parti-ti al fine di avviare, attorno ad alcune grandi idee, la forza di un Progetto al-ternativo, ed un autentico rinnovamen-to della politica.

I Consiglieri ComunaliFerretti Alessio

Tomboletti MauroBertuzzi Stefano

Una nuova costituenteL’appello dei consiglieri comunali, Alessio Ferretti, Mauro Tomboletti e Stefano Bertuzzi

La domanda che stiamo ri-volgendo con

forza da tempo, è una domanda di uni-tà, e di concordia, fondata sulla chiarez-za, sulla trasparenza e sulla condivisione. Riteniamo che a que-sta richiesta occorra rispondere non con iniziative oligar-chiche di corto respiro, ma attraverso un processo di fondo, capace di coin-volgere davvero tutti coloro i quali hanno contribuito alla recente vittoria elettorale a Grottaferrata. Condividere gli atti amministrativi con i consiglie-ri comunali significa condividerli con i cittadini che li hanno sostenuti di cui gli stessi sono portavoce. Un consi-gliere comunale ha il dovere di calar-si tra la gente, ascoltarne i problemi, le necessità e con umiltà farli propri per risolverli, se una amministrazio-ne esclude i consiglieri comunali dai processi decisionali esclude la volontà popolare, violandone la dignità. L’unità si costruisce tramite un chiaro impegno programmatico al di fuori di ogni preclusione preconcetta. I sotto-scritti, intendono superare l’attuale fase di crisi politico amministrativa di questi ultimi mesi, e propongono di rilanciare l’idea iniziale della co-

alizione, ripartendo con l’apertura di una nuova fase politico-programmatica ed organigrammat ica diretta a perseguire il bene comune della collettività e non l’in-teresse o l’ambizione dei singoli. La costituente di una

nuova alleanza, di cui anche movi-menti, associazioni, organismi autono-mi della società civile possano sentirsi protagonisti, e dove possano incon-trarsi e maturare insieme le diverse culture e identità storiche e politiche del nostro paese.Una nuova costituente è l’unica pro-spettiva che ci permette di superare i limiti concorren-ziali e autodistruttivi che sono tipici della dannosa confusione e contrapposizione po-litica del centro e di sinistra.Solo un autentico pro-cesso costituente può trasformare l’attua-le alleanza elettorale in un soggetto politico di coalizione, aperto a tutti i cittadini che intendono impegnarsi e contribuire alla costru-zione di un progetto di Governo du-

Alessio Ferretti

Mauro Tomboletti

Stefano Bertuzzi

A un anno esatto dell’insediamen-to della Giunta Mori, si può tran-quillamente affermare che nulla

è cambiato nella politica grottaferratese. Anche questa classe politica infatti non mette in atto comportamenti che possa-no in qualche modo contrastare le gravi situazioni iniziate dalle precedenti am-ministrazioni né fornisce alcuna rispo-sta, come nella conferenza stampa del 29/07/2010 sul Prg, negli ultimi Consigli Comunali, nelle ultime Commissioni Ur-banistiche e di Bilancio, per i debiti fuori bilancio, per i Boc a tasso variabile, par-ticolarmente gravoso con l’aumento del costo del denaro dei giorni scorsi. Altri argomenti di delicatissima importanza non trattati in maniera adeguata sono: il cambio data e in futuro anche il luogo per la Fiera Nazionale, il bando per pa-trimonio sportivo, il bando per incarico Responsabile Urbanistica, gli articoli e gli incarichi per il nuovo Pugc, l’incon-tro per strada San Andrea, gli incontri pubblici con i Comitati di Quartiere, con

le associazioni di categoria, con quelle del volontariato, una rassegna stampa di comodo, l’indifferenza per l’altro, i contributi a pioggia senza il parere della (assente?) commissione contributi, una finanza creativa basata sul debito, una continuità politico amministrativa poco edificante, etc. Ancora una volta, a Grottaferrata

viene svelato il nascondiglio della loro“verità”

Il politico autoritario dice:

«io possiedo la verità e tu apprendila»

Adottando il metodo socra-tico della “dotta ignoran-za”, la filosofia, a differen-za di questo politico, è per-suasa che la verità, anche se incompiuta, imperfetta e mescolata a tanti errori, dimori in ciascun uomo.

È “un buon maestro” non chi trasmette la sua verità, ma chi aiuta gli altri a tirarla fuori dal-la confusione delle opinioni, anche in contrasto con le idee dominanti.Quando chiesero a Socrate che cosa insegnava, lui rispose niente perché era ignorante, ma aiutava coloro che rite-nevano di sapere qualcosa a fondare le loro opinioni con argomenti solidi, modo

che stessero in piedi da sole, e non per l’autorità di chi le enunciava, per l’im-patto emotivo, per la suggestione degli effetti. Chiamò questo metodo filo-sofia che significa “amore per il sapere“, di-stinguendolo dalla “sofia” dei sapienti, che non amano il sapere perché ritengo-no di possederlo.

La filosofia che non possedendo alcuna verità, ne va alla ricerca

Tra i presenti a queste curiose iniziative e apparenti manife-stazione di democrazia, erano presenti tanti sapienti che non cercavano la verità, per-ché ritenevano di possederla, erano presenti anche molti “ignoranti” che non ricerca-

vano la verità, perché non desiderosi di conoscerla.

passate parola, un’altra politica è possibile anche a Grottaferrata

Un’altra politica è possibile anche a Grottaferrata!Riceviamo & pubblichiamo

Sindaco, vice Sindaco, Pci – Ds - Pd, Idv, Rc, popolari, associazioni amiche, assessori e consiglieri in continuità

ed eredità politica, etc. etc. etc.

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maggio 2011ilCorriere Tuscolano GROTTAFERRATA

«Un’assemblea per chiarire»Proposta di Luigino Esuperanzi, storico iscritto del Centro anziani

Viste tutte le polemiche sul Centro Anziani di Grottaferrata, abbia-mo ascoltato un iscritto storico

del Centro, Luigino Esuperanzi.Come vede l’attuale Centro Anziani?Riguardo all’amministrazione del Centro Anziani c’è da dire che per i dirigenti è tutto gratuito… a quanti di noi quindi non piacerebbe essere dirigenti! Riguar-do alla partecipazione bisogna sottoline-are come al Centro ci siano circa mille iscritti, anche se pochi lo frequentano e le donne sono in maggioranza. Vedere queste donne che giocano a carte è un piacere, perché passano così qualche ora di divertimento, prima di tornare a casa a rigovernarla. Anche gli uomini giocano a carte ed è da qui che nasce la diceria che al centro si gioca solo a carte. Da tre anni il circolo è calato, soprattutto da chi lo frequenta per quel che riguarda il ballo, anche se questo è attribuibile, come è sta-to detto anche nella trasmissione “Bal-lando con le Stelle” al fatto che adesso si fanno più i balli di gruppo a scapito di quelli di coppia. Questi non sono balli, ma roba da saltimbanchi e noi abbiamo bisogno di movimenti più calmi.

Cosa si dovrebbe fare secondo lei?Il Centro dovrebbe migliorare per prima cosa culturalmente. Bisognerebbe pren-dere iniziative per visitare i musei di Roma, compresa la Città del Vaticano: in tutto ci sono ben 352 musei che vanno dalla collezione di lamette da barba alla Cappella Sistina. Viviamo vicino a una città ricchissima di storia e quasi non la conosciamo. C’è da dire che i dirigenti fanno del loro meglio per l’organizzazione delle attività del Centro, ma la realtà è che non c’è spazio. Abbiamo una sala dove si gioca a carte e si fa ginnastica, si balla, si inse-gna a ballare, si fanno dei corsi, si fanno le riunioni e naturalmente non può essere sufficiente. Magari potremmo allargarci al piano superiore, si potrebbe ricavare anche una sala con un corpo avanzato a quella esistente, l’importante è che la sede non venga spezzettata.A chi si vorrebbe rivolgere?All’Amministrazione in generale ma all’Assessore Elmo in particolare. Sia in campagna elettorale che dopo le elezioni è venuta al Centro Anziani, anche insie-me al sindaco Mori, dove hanno promes-so tante cose, ma fatte nessuna.L’Assessore Elmo è la persona giusta perché è un bravo medico e ricopre l’as-sessorato che le compete, però si deve impegnare di più per il Centro Anziani perché in questo momento, con tutto quello che sta accadendo gli iscritti non hanno grande stima di lei.

L’articolo di Renato Dente sul Corriere Tuscolano evidenzia tante cose che non vanno come dovrebbero andare e biso-gna rendere atto allo scrivente che ha messo al corrente i soci e i cittadini di Grottaferrata dei fatti avvenuti. Nell’ar-ticolo denuncia tante anomalie a carico del presidente, di cui le più gravi, a suo dire sono:1) anomalie relative al consuntivo 2011,

sottoscritto unicamente dal Presiden-te Palumbo – e non anche dal cassie-re – e quindi il bilancio consuntivo 2001 è da considerasi non valido;

2) la gita a Tarquinia, in cui il Presiden-te sostituendosi al cassiere presente ha pagato senza ricevuta fiscale;

3) la gita a San Giovanni Rotondo, con la spesa del pullman in parte a carico della Regione e con il restante a cari-co dei partecipanti, riporta un deficit di 240 euro circa che pone a carico del Centro senza motivazione;

4) la visita dell’udito iniziativa presa dal Presidente e non sottoposta al Comitato;

5) la riunione 11 febbraio in cui il Pre-sidente aveva inserito il pagamento di 358 euro e la fattura era mancan-te perché il viaggio era stato offerto gratuito dalla ditta organizzatrice;

6) il saldo della banca San Paolo, uti-lizzata per i soggiorni a totale carico dei partecipanti sia passato dai 3237 euro dell’inizio 2010 a una rimanen-za di euro 2704 a fine anno?

A tutte queste accuse il Presidente Pa-lumbo ha replicato con una lettera sem-pre al Corriere Tuscolano in cui, riguardo alla mancanza di trasparenza inerente al bilancio consuntivo, ha spiegato che il signor Dente ha volutamente ignorato la sua lettera datata 5 gennaio 2011 in

cui invitava tutti i membri del comitato di gestione a partecipare alla formazio-ne del bilancio consuntivo e preventivo: tale invito è stato quasi del tutto disatte-so e così il Presidente da solo ha dovuto sobbarcarsi l’intero lavoro. Ha aggiunto inoltre che le osservazioni del Signor Dente sono frutto di pura fantasia, im-prontate solo ad aprire la campagna elet-torale. Quello che è certo è che al Centro Anziani in queste due amministrazioni sono venute fuori, diciamo, delle incom-prensioni che hanno portato al commis-sariamento della struttura e questo è un fatto gravissimo, perché se al Centro è tutto gratuito per i dirigenti e gli iscritti hanno delle agevolazioni, da dove scatu-riscono tutte queste incomprensioni?Cosa pensa di tutto quello che è acca-duto?Su questi due interventi del Signor Dente e del Signor Palumbo bisogna fare asso-lutamente chiarezza per il bene del Cen-tro e di tutti i cittadini di Grottaferrata, perché girano voci eccessivamente catti-ve alimentate dal fatto che ormai al Cen-tro Anziani sono anni che non si riesce a portare avanti una legislazione: perché?Al Centro ci sono dei dirigenti da pa-recchi anni, cui sicuramente va un rin-graziamento. Adesso però dopo i fatti accaduti è venuto il momento di lasciare il testimone, per il bene del Centro e per-ché devono uscire a testa alta, senza aver commesso alcun infrazione. L’Ammini-strazione o il commissario eletto devono indire un’assemblea dove spiegare come stanno veramente le cose. Questo per sfatare tutte queste brutte voci che circo-lano e calmare così le acque. Io chiedo tutto questo per rispetto del Centro An-ziani, che non merita questa situazione.

Marco Brancaccia

Luigino Esuperanzi

Sono aperte le iscrizioni a … “Sabato Club”

Che cos’è?È un progetto già attivo da qualche settimana, realizzato dall’associazione Alchimia in collaborazione con i comuni del distretto Rm H1 e il Dsm di Frascati, che mira a favorire l’inclusione sociale delle persone che vivono una situazione di malessere o un isolamento a causa di difficoltà psichiche.In cosa consiste?Organizziamo due volte al mese, durante i fine settimana attività ludiche, ricreative, socializzanti. Partecipiamo a feste, concerti o più semplicemente momenti di convivialità e di supporto reciproco, per combattere la noia e ritrovare gusto nel “fare e stare insieme”. Ogni sabato mattina, tramite l’”Alchimia’Sband” usiamo la musica per creare relazioni di sostegno, monumenti di svago e di interesse culturale tra noi e su tutto il territorio, puoi unirti anche tu!Come partecipare?Contatta direttamente l’associazione “Alchimia” al 339 7321189; o Fabio Fioramanti al 339 6538364; oppure il Centro Diurno del Csm di Frascati (06 94044440) o, ancora, chiedi di noi ai servizi sociali del tuo comune. Ti aspettiamo!

Associazione Alchimia - Via dei Castani 1 – 00046 Grottaferratawww.assoalchimia.org - [email protected]

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maggio 2011ilCorriere Tuscolano GROTTAFERRATA

Il risparmio energetico nelle nostre caseIntervista all’Architetto Silvio Feudo esperto in progettazione bioclimatica

Con la crisi del nucleare le energie rinnova-bili e soprattutto

il risparmio energetico, sembrano aver assunto un ruolo primario nel dibattito e nella politica dell’energia. Il tema è molto collegato alla pro-gettazione edilizia sia nel nuovo che nella ristrutturazio-ne. A tal proposito intervistiamo l’architetto Silvio Feudo, progetti-sta e certificatore energetico che si occupa di progettazione bioclimatica e riqualificazione energetica degli edifici. Quali sono i costi e i benefici di un edi-ficio “bioclimatico”? Un edificio bioclimatico consente di ri-durre il consumo energetico fino ad az-zerarlo a fronte di maggiori costi per il 15-20%. Spesso si dimentica però che parte del risparmio energetico può esse-re ottenuto a costo zero semplicemente attraverso una corretta progettazione che sfrutti al meglio gli apporti solari e la ventilazione naturale, cominciando dalla forma dell’edificio e dal suo orien-tamento. Si può ad esempio concentrare le finestre a Sud, riducendo quelle a nord avendo cura di progettare aggetti o scher-mi capaci di proteggerle dall’insolazione estiva. Con la sola corretta progettazione della morfologia del fabbricato ed un’ot-timale disposizione delle finestre, quin-

di senza costi aggiuntivi per l’utente, si possono ridurre i

consumi energetici anche del 15 %.Non mi sembra ci sia traccia di questo nell’edilizia che vedia-mo…

Proprio così, basta os-servare gli edifici, anche

i più recenti, hanno le stesse caratteristiche, indipendentemen-te dall’esposizione, stesse fine-

stre stessi affacci, stessi materiali, è come se un’autovettura avesse il muso uguale alla coda! Gli accor-

gimenti progettuali, alcuni noti fin dall’antichità, sono ancora poco diffusi nella prassi professionale consolidata. Molti professionisti continuano a proget-tare ignorando questi aspetti, quando va bene si pensa solo all’isolamento. Basta un buon isolamento per ottenere dei risultati? Occorre operare con attenzione, una casa superisolata può creare problemi in caso di scorretta progettazione o posa in ope-ra dei nodi muro-finestra poiché, visto il notevole isolamento, proprio nei punti mal risolti andranno a concentrarsi, an-cor più massicciamente, condensa e muf-fa. Un isolamento extra-large non garan-tisce poi un corretto funzionamento esti-vo dove è fondamentale progettare pareti e solai capaci di sfalsare l’onda termica. Due sono i modi per ottenere il risultato,

uno è quello della nostra edilizia stori-ca: una massa consistente, l’altro è più moderno: la parete ventilata, dove anche senza una massa importante la stratifica-zione della parete consente di smaltire il carico termico estivo. Cosa dire sugli impianti? Che siano case, uffici o scuole, da noi non ci si allontana dalla tipologia caldaia a gas con radiatori. Ci sono invece an-che altre opzioni ormai collaudate e con costi accessibili che garantirebbero nel tempo consistenti risparmi, ad esempio pompe di calore tradizionali o geoter-miche, meglio ancora se abbinate ad un impianto fotovoltaico, Purtroppo spesso sono proprio gli addetti ai lavori a scon-sigliarne l’uso a favore dei sistemi tra-dizionali che non richiedono particolari sforzi mentali…La progettazione rimane comunque un passaggio essenziale in quanto contrariamente a quanto si pensi non esiste soluzione buona a priori. Pensiamo ai sistemi ra-dianti a pavimento, scelta sicuramente di qualità ma che va valutata con atten-zione nel caso di edifici con condizioni d’uso mol-to variabili dove la grande inerzia termica del sistema può creare condizioni di scarso confort ad esempio quando l’ambiente diviene affollato.

La certificazione energetica, un bilan-cio? È obbligatoria in caso di passaggio di proprietà e pertanto viene spesso redatta solo ad edificio completato rimanendo un semplice pezzo di carta, sarebbe auspica-bile invece che questa venisse redatta pa-rallelamente al progetto architettonico in modo da ottimizzare i risultati e ridurre i costi in capo alla proprietà. dal 2012 sarà obbligatorio citare la classe energetica anche negli annunci immobiliari, stare-mo a vedere che effetti sortirà. In ordine di importanza: progettazio-ne o esecuzione? La progettazione può consentire un uti-lizzo ottimale di materiali ed impianti con notevoli risparmi per l’utente, del resto una realizzazione carente può vani-ficare ogni beneficio.

Marco Coluccini

InfoL’architetto Silvio Feudo

svolge attività di progettazione edilizia finalizzata al risparmio energetico.

Per certificazioni energetiche, progettazioni o semplici consulenze potete contattarlo

presso lo studio di Grottaferrata, via San Michele 35, tel. 069458230;

mail: [email protected]

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maggio 2011ilCorriere Tuscolano GROTTAFERRATA

La vera essenza della musica emergenteIntervista alla band grottaferratese “The Essencies”

Nel week end del 21 e 22 maggio alle ore 18, presso il Teatro del-la parrocchia “Sacro Cuore”, il

gruppo grottaferratese “The Essencies” terrà un doppio concerto. L’ingresso è a offerta libera obbligatoria. Per saperne di più, sia sul complesso che sul concer-to, ne parliamo con due dei componenti, Alessio e Gabriele.Gabriele, come mai avete scelto que-sto nome?Da Slash, il chitarrista del “Guns n Ro-ses”, l’idolo di Alessio, il nostro chitar-rista, abbiamo preso la “s”; aggiungen-do la “n” di “Guns n Roses” e la “c” di Chris Martin, il tastierista – come me - dei “Cold Play”, è venuto fuori, un po’ adattato, “Essencies”.Quando e come nasce il vostro grup-po?Nel 2008, inizialmente formato da me e Alessio. Una sera ci siamo riuniti e abbiamo messo insieme le nostre idee e ci è venuta fuori una prima canzone. Da lì ne sono venute poi altre, sempre più belle.Quindi avete proprio un vostro reper-torio?Si, suoniamo canzoni scritte da noi, re-gistrate alla Siae, sia in inglese che in italiano, che variano di genere. Quelle inglesi infatti sono più veloci, più rock/pop. Invece quelle d’amore, in maggio-ranza in italiano, sono più melodiche: ci stiamo lavorando sopra, perché le vo-gliamo registrare e vorremmo trasmet-

tere emozioni più forti a chi ci ascolta. Qual è l’età media del vostro gruppo?Io ho vent’anni, Alessio e Simone 19 e Gian Marco 17.Alessio, ci puoi descrivere come è composto in particolare il vostro gruppo?Come accennato prima da Gabriele, io sono il chitarrista, poi c’è lui che è il ta-stierista, Simone al basso e Gian Marco alla batteria: una formazione classica. Come vi siete conosciuti?Io e Simone ci siamo conosciuti alle me-die, Gabriele è il mio migliore amico e Gian Marco e venuto fuori perché anda-va al centro estivo con Gabriele.

Quanto vi esercitate?Una volta a settimana, il venerdì, cui ab-biamo aggiunto l’arrangiamento con un maestro di musica, visto che vorremmo cominciare a incidere qualche cd.Qualcuno di voi è figlio d’arte? No. Io avevo una tastiera a casa e ho ini-ziato a suonare da lì. Ho fatto due anni di piano perché mio padre mi aveva in-vogliato, però poi ho lasciato perdere perché preferivo fare di testa mia. Ad Alessio invece, dopo aver fatto un anno di tastiera, hanno regalato una chitarra a un Natale e adesso sono nove anni che la suona in maniera spettacolare. Simone studia il basso da tre anni e Gian Marco suona la batteria da due: quando abbia-mo fatto il nostro primo concerto erano solo sei mesi che studiava, ha il ritmo nel sangue.

Alessio, come vedete il vostro futuro?Per prima cosa vorremmo fare delle “demo” da inviare alle case discografi-che per provare ad incidere i nostri cd. I concerti di sabato 21 e domenica 22 maggio a offerta libera serviranno pro-prio a questo, a poterci finanziare l’in-cisione di alcune “demo”. Poi chissà, da cosa nasce cosa …

Francesca Ascolese

The Essencies liveSabato 21

e domenica 22 maggio ore 18 Teatro Parrocchia Sacro Cuore

Via Santovetti, 23/25.Ingresso a offerta

libera obbligatoria.

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maggio 2011ilCorriere Tuscolano FRASCATI

Franco Posa: The endTredici rinvii a

giudizio, un p r o s c i o g l i -

mento e tredici stral-ci. Grave l’accusa a carico degli imputati: truffa ai danni della Provincia di Roma. Il giudice dell’udien-za preliminare Car-mine Castaldo si è pronunciato in merito a una truffa da oltre due milioni di euro che sarebbe stata perpetrata ai danni dell’ente locale attra-verso attestazioni fitti-zie di rapporti di lavoro per ottenere i gettoni di presenza. Ventisette gli imputati nell’inchiesta del pubblico ministero Assunta Cocomello. Il processo per i rinviati a giudizio inizierà il 17 ottobre. Il giudice ha prosciolto l’amministratore di una so-cietà “per non aver commesso il fatto”. Per altri 13 ha trasmesso gli atti alle Procure di Latina, Tivoli, Velletri e Terni: il reato si sarebbe infatti per-fezionato con il pagamento del bo-nifico in banca per i lavori fittizi. Tra gli imputati eccellenti rinviati a giudizio spicca il nome di Francesco Paolo Posa, noto esponente politico frascatano. Truffa, omesso versamento dei contributi previdenziali e assisten-ziali, falso e indebita percezione di ero-

gazioni pubbliche i reati contestati ai vari imputati per fatti che sarebbero avvenuti tra il gennaio 2002 e il dicembre del 2007. Secondo il pubbli-co ministero che ha chiesto il rinvio a giudizio, gli impu-tati avrebbero, “con artifici e raggiri”, sti-

pulato “un contratto di lavoro subordi-nato con il quale venivano assunti alle

dipendenze della so-cietà”. Si sarebbe così instaurato “un rapporto di lavoro fittizio presso la stessa società, non avendo mai in realtà prestato” il politico imputato “un’effetti-va attività lavorativa”. In tal modo sarebbe stata indotta “in erro-

re la Provincia di Roma, poiché, av-valendosi delle norme che prevedono il rimborso a carico della Provincia di quanto corrisposto al consigliere a titolo di retribuzione dal datore di la-voro, per le ore o giornate di effettiva assenza del lavoratore dovuta allo svol-gimento della funzione pubblica eletti-va”. Così facendo gli imputati “si pro-curavano un ingiusto profitto ai danni del medesimo ente, cagionando così un danno patrimoniale di rilevante entità”.

M.G.C.

Finisce nelle aule del tribunale

la carriera politica del controverso

personaggio frascatano che aveva

grandi ambizioni. Mai realizzate

Franco Posa

Il Pronto Soccorso finisce in tribunale

Scontro nelle aule: servirà a qualcosa?

La politica non riesce più a go-vernare le di-

namiche territoriali. La politica diventa così debole da non saper più interpretare e rappre-sentare le esigenze dei cittadini. E così si va a finire nelle aule dei tribunali. Dove difficilmente si troveranno solu-zioni utili. Ma veniamo ai fatti. Per tutelare il Pronto Soccorso dell’Ospedale San Sebastiano il Comune di Frascati ha promosso un Ricorso Straordinario al Presidente della Repubblica per l’ annullamento, previa sospensione cautelare, del Decreto per la “Riorga-nizzazione della Rete Ospedaliera Re-gionale”.Il Ricorso è stato notificato al Presidente della Regio-ne Lazio, al Sindaco del Comune di Marino, alla Azienda Asl Roma H.Il Comune di Marino ha proposto opposizione al Ricorso Straordinario al Presidente della Repubbli-ca promosso dal Comune di Frascati. Con delibera della Giunta

n. 34 del 13 aprile 2011 il Comune di Frascati si è costituito in giudizio davanti al Tar del La-zio, dandone avviso al Comune di Marino, alla Regione Lazio ed alla Azienda Asl Roma H.Frascati contro Marino

contro Regione contro Asl. Temiamo che da questo scontro giudi-ziario istituzionale gli unici che risul-teranno vincitori saranno gli avvocati. I cittadini certamente ne usciranno sconfitti. Del resto a cosa servono la democra-zia e le elezioni se poi gli eletti non sanno fare scelte utili ma solo cause in tribunale?

M.G.C.

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maggio 2011ilCorriere Tuscolano FRASCATI

21milioni di euro: il comune non riscuote Ici, Tarsu, multe: affari d’oro per chi non paga

Affari d’oro per chi deve dare soldi al Comune. Semplice-mente, basta non pagare. Il

Comune è comprensivo e generoso, non si arrabbia e ogni tanto cancella il credito. Così sono tutti più contenti. Questa è l’impietosa verità che risal-ta dall’analisi dei residui attivi accu-mulati dal Comune negli ultimi dieci anni e che l’Assessore al Bilancio in un comunicato stampa dichiarò sod-disfatto di essere riuscito a ridurre “da 61 a 58,8 milioni d’euro”. Da un’analisi attenta risulta che, alla chiusura dell’esercizio 2009 effettua-ta nell’anno 2010, il Comune non è ancora riuscito ad incassare dai suoi contribuenti 9.543.850,88 per l’Ici non pagata, 4.811.998,66 per la Tar-su (Tassa smaltimento rifiuti) non pagata, 6.934.410,26 per le sanzioni amministrative (multe) non pagate. Si tratta di oltre ventuno milioni di euro accumulati in dieci anni di disatten-zione comunale! Oltre due milioni l’anno di evasione fuori controllo! I residui attivi sono crediti certi ed esigibili vantati dal Comune verso i suoi contribuenti. In altri termini, il Comune conosce con esattezza nomi, cognomi ed importi di chi non paga ma non fa nulla, o molto poco, per riscuotere. Alla faccia degli onesti

contribuenti che invece pagano pun-tualmente le loro tasse e le loro multe. Ma perchè il Comune non provvede alle azioni di riscossione, soprattutto in presenza di scarse disponibilità di cassa? È un mistero al quale è diffici-le rispondere.Un altro mistero è costituito dai resi-dui attivi eliminati per “accertata ine-sigibilità di crediti relativi ad annuali-tà precedenti”, come scrisse tempo fa in un comunicato stampa l’Assessore al Bilancio. Nel dettaglio, sempre alla chiusura dell’esercizio 2009 effettua-ta nell’anno 2010, sono stati “elimi-nati”, cioè cancellati residui attivi di

1.010.399,99 per l’Ici, 182.856,89 per la Tarsu, 78.254,69 per le sanzioni amministrative. Oltre 1.200.000 euro di crediti spazzati via con un colpo di spugna, per “accertata inesigibilità”.Ma perchè sono diventati inesigibili? Sono andati in prescrizione? Di chi è

la responsabilità? Chi risarcirà il dan-no derivante al Comune, e quindi a Frascati, per l’intervenuta inesigibili-tà? Temiamo che, come sempre, nes-suno pagherà per questi soldi sottratti ai servizi erogati alla città.

Francesca Ascolese

Anche il comune evade le tasse ed è sanzionato dall’Agenzia delle Entrate. Presenta ricorso, perde e anziché pagare

presenta un altro ricorso

Gli evasori sono in buona compagnia. Infatti secondo l’Agenzia delle Entrate, il Comune stesso è moroso. Con la Cartella Esattoriale n. 09720090218390270

del 15 settembre 2009 l’Agenzia delle Entrate ha sanzionato il comune di Fra-scati per un debito di imposte non pagate relativo all’anno 2005 pari a 25.145 euro, oltre interessi e sanzioni per un totale di 36.451,76 euro. Anziché pagare, il Comune ha presentato ricorso, ma con la sentenza n. 394/4/10 del 7 ottobre 2010 è stato condannato a pagare dalla Commissione Tributaria Provinciale di Roma. Non contento, con delibera n. 16 dell’8 marzo 2011 della giunta comunale ha presentato appello davanti alla Commissione Tributaria Regionale del Lazio. Intanto gli interessi e le sanzioni corrono. Chi pagherà? I dirigenti che hanno sba-gliato? Naturalmente no, pagheranno i contribuenti frascatani, quelli che non eva-dono, con le loro tasse.

Comunicato stampa del Partito Democratico di Frascati

“L’Atomo di nuovo al Bivio”

Grandissimo successo per l’iniziativa organizzata dal Partito Democratico di Frascati, mercoledì 20

aprile, presso la sala conferenze della libreria Cavour, in collaborazione con i circoli di Monteporzio, Grottaferrata e VIII Municipio di Roma, dal titolo “L’Atomo di nuovo al Bivio”. Circa 150 persone sono venute ad ascoltare tecnici del settore ed esponenti politici del territorio che hanno trattato, con perizia e competenza, un argomento spinoso come quello del nucleare in Italia. L’incontro è iniziato con l’intervento dell’Ingegnere Nucleare Paolo Marsili, che ha illustrato il tema del nucleare e la sua utilità e applicazione, all’interno del vasto contesto dell’energia elettrica. È stato poi il turno di Michele Civita, Assessore all’ambiente della Provincia di Roma, che ha affrontato in particolar modo il tema delle energie rinnovabili, calando l’argomento nell’ambito della Provincia di Roma, di cui egli stesso è amministratore, parlando di energia fotovoltaica e geotermica. Stella Bianchi, membro della segreteria nazionale del Partito democratico e responsabile Ambiente del partito, ha chiarito la politica energetica e ambientale del Pd, che scongiura l’utilizzo del nucleare, riportando l’argomento alla stretta attualità, con riferimento alle ultime scelte del governo in materia. Si sono infine alternati dirigenti locali Gianluigi Peduto (Presidente della Commissione Ambiente al Comune di Frascati), Maria Giuseppa Elmo (Assessore alla Sanità del Comune di Grottaferrata), Roberta Silo (Coordinatore del Circolo Pd di Monteporzio) e Andrea Sgrulletti (Coordinatore del Circolo Pd VIII Municipio di Roma). A seguito degli interventi si è acceso un interessante dibattito, cui hanno preso parte i cittadini, che hanno espresso le proprie convinzioni e opinioni in materia di nucleare ed energie rinnovabili. Opinioni spesso anche in contrasto, che hanno dato vivacità al dibattito, sicuramente interessante e costruttivo, segno di un argomento particolarmente sentito dai cittadini. All’evento erano presenti anche gi Assessori di Frascati Armanda Tavani, Ercole Zangrilli e Romualdo Paoletti e il consigliere comunale Matteo Filipponi.

Notizie in pilloleAnChE L’ASSESSorE romoLI

LASCIA LA GIUnTA

Anche l’assessore al commercio, Marco Romoli, saluta il Sindaco Stefano di Tommaso e lascia

la sua giunta. Ufficialmente per motivi personali. Da molto tempo era però palese la sua insofferenza e l’insoddisfazione per un impegno che non vedeva concretizzare come avrebbe voluto le tante iniziative avviate. Il giovane e stimato avvocato si aspettava sicuramente di più ed alla fine ha deciso di lasciare. Un peccato, perché godeva della stima e della fiducia degli operatori economici della città con i quali aveva

instaurato un costante e positivo dialogo. L’ultimo suo traguardo, la pista di pattinag-gio montata a Piazza San Pietro nel periodo natalizio. Di questi tempi, non capita tutti i giorni che qualcuno lasci la poltrona di assessore senza una congiura politica ai suoi danni. Senza un Bruto accoltellatore di Cesare. Evidentemente c’è ancora chi interpreta la politica come servizio ai cittadini e non come occupazione del potere. Peccato che chi la pensa così dopo un po’ se ne va. Nel frattempo i partiti hanno annusato odore di poltrone ed è cominciata la corsa.

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maggio 2011ilCorriere Tuscolano FRASCATI

Scuole Pie La mensa è di ottima qualità

Tutti gli indicatori di qualità confermano il successo del modello pedagogico praticato

nell’antico Istituto Calasanziano fra-scatano. La scuola diretta dal rettore Padre Martino Gaudiuso aumenta ogni anno le iscrizioni e in molte classi è già stata esaurita la disponibilità di posti e sono state istituite liste d’attesa. For-te richiesta sia per la materna che per le elementari. Le famiglie apprez-zano molto l’impegno educativo dei Padri Scolopi ed il quotidiano lavoro del-le maestre, attente e preparate. Ma anche la disponibilità dei laboratori di infor-matica e di musica, l’insegnamento della lingua inglese, l’at-tività fisica favorita

dalla disponibilità della palestra e dell’ampio cortile per la ricrea-zione. E il sabato mat-tina tutti in chiesa ad imparare sani principi morali che poi accom-pagneranno gli studenti per tutta la vita. Tutto questo in una picco-la scuola incastonata nel centro storico, a dimensione umana,

dove nessun bambino resta indietro. A Frascati da quasi quattrocento anni. Un discorso a parte merita la mensa scolastica. Cibi genuini e rigorosa-mente biologici, attenti controlli dei responsabili sanitari e diete adeguate all’età dei bambini, metodi di cottura semplici e poco elaborati, molta atten-zione alla frutta e alle verdure fresche. Soprattutto le mani operose della cuoca, mamma Annunziata, e delle collaboratrici. Risultato: a fine marzo

i bambini hanno già consumato con buon appetito ben 12.500 pasti, più dell’intero anno scolastico prece-dente. Il detto è antico ma sempre attuale: “Mens sana in corpo-re sano”.

Debora PiergalliniPadre Martino

Notizie in pillole

L’EDICoLA mArIAnA

Spesso ci si sofferma davanti a un’edi-

cola che raffigura una Madonna e ci mettiamo a pensare. Chissà se davanti all’edicola del campanile di San Rocco si hanno le stesse sen-sazioni? Mi permetto di sottolineare un aspet-to sconosciuto a più. Il confronto delle due foto ci fa vedere due

immagini diverse. La prima a guardar bene si intravedono due Madonne di-pinte in epoca diversa una sovrapposta all’altra, unica nel suo genere tanto da definirla l’edicola del “Miracolo dei due Volti”. Mi ci fermavo spesso, a contemplare queste due raffigurazioni che avevano del soprannaturale. Un giorno sono passato e ho trovato dipinta un’altra “Ma-donna” ho pianto. Ho cercato di sapere che aveva danneg-giato irreparabilmente l’affre-sco vecchio di qualche secolo che andava protetto. Mi sono cadute le braccia nel sapere che era opra dell’Associazio-ne Tuscolana Amici di Frasca-ti. All’epoca presieduta da Gian Paolo Senzacqua. Evito di fare commenti lascio giu-dicare ai frascatani e saranno loro a giudicare se Senzacqua può fare l’Assessore alla Cul-tura?

Paolo Pellicciari

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maggio 2011ilCorriere Tuscolano FRASCATI

Gli accademici di numismatica a convegnoIntervista al commendator Adolfo Modesti, esperto medaglista

Lo scorso sabato 9 aprile, presso villa Aldobrandini si è tenuto un convegno cui hanno partecipato

molti membri dell’Accademia Italiana di Studi Numismatici, tra cui il commen-dator Adolfo Modesti, uno dei maggiori esperti medaglisti al mondo.Commendatore, ci parli un po’ di lei.Sono nato nel 1938 a Teramo e sono or-goglioso di essere abruzzese. Alle scuole superiori ho conseguito il diploma di ge-ometra, poi mi sono iscritto all’Universi-tà, alla facoltà di statistica, che purtroppo non ho portato a termine perché mi sono messo subito a lavorare. C’era già den-tro di me questa passione, questa forma di essere collezionista: ho infatti comin-ciato da bambino, con le figurine, con le

cartoline e poi ho continuato con la nu-mismatica, inizialmente, dal 1958 circa, occupandomi di monete che però non mi soddisfacevano completamente.Come mai?Perché di arte, di storia, nella moneta ce n’è poca e quindi a partire dai primi anni ’70 mi sono innamorato della medaglia, e dell’arte e della storia che essa contiene. Questa passione ha poi comportato un in-teresse straordinario per la materia, per la ricerca: ho così iniziato a documentarmi, a comperare libri, tanto che oggi possie-do un’ importante biblioteca in tematica medaglistica, con più di 4000 titoli che trattano specificatamente della storia della medaglia, probabilmente la più grande bi-blioteca esistente al mondo. Alcuni volu-mi sono del ‘500 e del ‘600, molti del ‘700 fino ad arrivare a quelli dei nostri giorni. Trattano della materia in generale, anche se mi sono specializzato sulle medaglie papali che sono per me le più belle, anche se attualmente sto scrivendo un libro sulle medaglie del risorgimento italiano.Quante medaglie possiede?Fino a un cero punto ho posseduto un’importantissima collezione ma poi, con il passare degli anni, mi sono convin-to dell’opportunità di cederla, anche in considerazione che i miei figli non hanno mai condiviso questa passione. Nel 2003

sono quindi intervenute due importanti strutture museali di Roma, su cui però è prevalso un importante collezionista ita-liano, Gianluigi Boccia. Quando costui poi è venuto a mancare, la collezione è quindi passata al Vaticano, dove si trova tuttora.Finora quanti libri ha scritto?Possedendo questa ricca biblioteca - e per lungo tempo questa importante collezio-ne - a un certo punto ho pensato di condividere con altri questo pa-trimonio di esperienza e co-noscenze. Ho scritto quindi diversi libri anche se si ri-volgono a un pubblico un po’ ristretto, agli addetti ai lavori, al massimo 200 persone e i musei che tratta-no questa tematica. Sono libri in cui si parla di storia, trattata e vista attraverso questa particolare ed af-fascinante “lente”.Ci può spiegare meglio?La medaglia adesso non va più di moda perché ci sono altri mezzi di comunica-zione come la televisione, la fotografia, internet, ma fino alla metà dell’800, quando ancora non esistevano questi media audio-visivi, era la medaglia a tra-smettere il messaggio: essa era la foto-grafia del momento. Nel ‘400, nel ‘500,

il mezzo più efficace e fruibile per farsi conoscere – se ne possono fare molte co-pie - più del ritratto o della stampa, era la medaglia.Qual è l’oggetto che l’ha più colpita?La medaglia segue l’evolversi dell’arte ed è quindi influenzata dai diversi stili, come il barocco, il rinascimentale, il ro-cocò. Io sono un amante di uno stile che i critici non amano molto, il liberty, ma

bisogna riconoscere che la meda-glia nasce nel Rinascimento,

e in genere questo è lo stile che piace di più.Quanto le hanno dato in questi anni le medaglie?Credo di essere un uomo molto fortunato perché in

un’epoca così stressante, avere un interesse così appas-

sionante è una fortuna. Ho fatto per tanti anni l’imprenditore, e sapere

che la sera o nel week end ad aspettarmi, oltre alla mia famiglia c’erano anche le medaglie, è stato ed è motivo di grande serenità. Anche oggi, che sono pensiona-to, mi dà tanto: le giornate volano e non ho tempo per la depressione, come ac-cade spesso a molti quando smettono di lavorare, e sono sicuro che mi ha aiutato anche a sconfiggere le malattie.

Marco Coluccini

Adolfo Modesti

Sabato 9 aprile, presso la Casa dell’Aviatore, si è svolta, nella consueta atmosfera di amicizia,

la cerimonia conclusiva del Service Di-strettuale “Ridare la luce”, abbracciato quest’anno dal Distretto 208 dell’Inner Wheel, il Club di servizio composto da consorti e famigliari dei Soci del Rotary.Grazie al generoso contributo dell’Inner Wheel, sarà possibile organizzare un corso di formazione per due infermieri specialisti dell’Ospedale di Gao in Mali, affinché acquisiscano le conoscenze e le tecniche per curare autonomamente nel loro Paese.Continua così la missione umanitaria ita-liana in Africa, nata dalla sinergia degli Ospedali Fatebenefratelli, dell’Aeronau-tica Militare e della Green Vision, con lo

scopo di combattere la cecità, provocata da diverse malattie dell’occhio tra cui la cataratta.Erano presenti ol-tre la Governatrice Dottoressa Giuliana Marsella, le Presi-denti dei Club di Roma, Lazio e Sar-degna insieme alle

altre Ladies appartenenti all’Inner Whe-el. Protagonisti della serata, il Generale Francesco Catalano, referente del Rotary Club Roma Castelli Romani, il Generale medico Manlio Carboni che, insieme al Fatebenefratelli, rappresentato da Frà Ge-rardo D’Auria e al Presidente della Green Vision, Fortunato De Gaetano, sono le colonne portanti del progetto Ridare la Luce, il Gen. Medico (oculista), Fede-rico Marmo, Capo del Corpo di Sanità dell’Esercito, il Generale Medico (chirur-go), Pier Valerio Manfroni, Direttore dell’ Istituto Medico Legale dell’Aeronautica Militare Questo a significare che, quan-do uomini e donne lavorano per gli stessi valori di cui sono testimoni, si crea una sinergia che produce risultati concreti.Il contributo dell’Inner Wheel conferma

il forte impegno di quest’Associazione femminile in progetti ispirati agli stessi ideali, finalità, obiettivi rotariani. L’Inter-national Inner Wheel infatti, pur avendo uno Statuto e un’organizzazione propria, è strettamente connesso al Rotary in quanto, proprio perché formato da donne consorti, figlie e compagne, contribuisce a rafforzare l’opera dei propri uomini in funzione degli stessi valori morali uni-versali così splendidamente rappresentati dalla ruota nella ruota, simbolo dell’Inner Wheel.In apertura della conviviale, dopo gli onori alla bandiera, il Generale Catala-

no, ha messo in evidenza la validità che in ambito Rotary ha il progetto Ridare la Luce in quanto rispondente ai requisiti tipici delle iniziative rotariane, sintetiz-zate nelle tre H: Health (salute), Hungry (fame), Humanity, (umanità). Il “clou” della serata è stato la consegna, da par-te della Governatrice Giuliana Marsella, nelle mani di Frà Gerardo, di due asse-gni destinati alla formazione dei due specialisti maliani. È questa la storia dei “profeti di oggi”, punte di diamante di un volontariato che non fa notizia. È la storia di una pattuglia di medici italiani “luciferini”(portatori di luce), non solo capaci, ma animati da ideali e determina-zione che, come dice l’antico detto Tua-reg “…verranno ricordati per il colore delle loro tracce”.

Ivana Lustrissimi

Quando la solidarietà è donna Il Rotary e il progetto “Ridare la luce”

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maggio 2011ilCorriere Tuscolano FRASCATI

L’Associazione Tuscolana Solidarietà (Ats) nata nel 2003, è il braccio operativo della Caritas di Frascati, sempre in prima linea

quando si tratta di portare avanti le attività di solida-rietà. Gli ambiti di maggior operatività sono quelli dell’immigrazione, del disagio sociale e psichico, del-le donne, della tratta e nuove schiavitù, di tutti i settori di difficoltà con azioni volte al miglioramento della vita dell’uomo come individuo e come gruppo sociale anche attraverso la formazione.Da qui è nato il progetto denominato “Occupiamoci”, creare delle figure specializzate in grado di lavorare nel settore della ristorazione, mirando alla formazione di soggetti svantaggiati per consentire loro l’ingresso nel mondo del lavoro e promuovere l’integrazione sociale dei cittadini immigrati, comunitari e non. Per dirla con le parole del signor Cacciani, proprietario dell’omoni-mo ristorante dove si svolgono i corsi di cucina e del signor Claudio La Sala, cuoco-professore, il suo inse-gnare, nasce dopo diversi anni impiegati a specializ-

zarsi in corsi di cucina, inseguendo una passione che lo ha poi portato all’insegnamento dedicato a persone con bisogni e disagi particolari, proprio come gli al-lievi di “Occupiamoci”. “Oltre al voler sensibilizzare sul tema e cercare di coinvolgere in questo progetto altri ristoratori dei Castelli a collaborare, con questa

esperienza vorremo arrivare a costituire anche una cooperativa per poter dare la possibilità di impiego anche a coloro che non riusciranno ad avere un in-serimento continuativo sul territorio. Quello che cer-chiamo di fare è formare le persone a 360°, tutti devo-no saper fare tutto, ad un livello di aiuto, ovviamente, che con un tirocinio successivo possono scegliere poi una specializzazione cui dedicarsi particolarmente”. Al progetto hanno preso parte i comuni di Frascati, Grottaferrata, Rocca di Papa, Monteporzio Catone, Montecompatri, Rocca Priora, Colonna, un’idea che nasce dall’Ats e che grazie ai finanziamenti ottenuti dalla Provincia di Roma è stato possibile realizzare il corso che comprende un ciclo di lezioni teoriche e pratiche. Al termine del corso ci sarà un esame finale e in base all’esito si potrà stabilire la formazione di una prima squadra e verrà rilasciato ad ogni allievo un attestato di frequenza. L’integrazione sociale è dunque l’obiettivo del progetto.

Francesca Ascolese

Progetto “occupiamoci”L’Associazione Tuscolana Solidarietà e l’integrazione sociale

Paolo Cacciani e Claudio La Sala

Viaggiare sicuri con la vostra auto

I consigli del meccanico di fiducia Roberto Angelantoni

Ci siamo, con il bel tempo ci apprestiamo in molti ad affrontare la strada per raggiunge-re i luoghi dove poter trascorrere le vacan-

ze serenamente.Percorrere tanti chilometri rappresenta non solo un notevole impegno fisico e mentale, ma anche la no-stra auto deve essere al top. Vediamo in parti-colare cosa fare per questo.Per prima cosa fate control-lare dal vostro meccanico di fiducia tutti i livelli dei liquidi motore, le cinte dei servizi, l’usura dei manicotti dell’acqua, l’usura dei freni e dei tubi, l’acqua dei tergivetri aggiungendo un prodotto che eviti la formazione di calcare, lo stato di usura e la pressione dei pneumatici, le luci, le spazzole tergicristallo, il sistema di aria condizionata o cli-matizzata con la sostituzione del filtro antipolline,

almeno due volte l’anno, special-mente per i sog-getti allergici. Allacciate sempre le cinture di si-curezza per voi e per i vostri cari. Parlate sì al tele-fonino, ma solo

con gli auricolari. Un ultimo suggerimento: se amate viaggiare a una velocità più che sicura evitate di occupare la corsia di sorpasso inutilmente, per la vostra sicurezza e quella degli altri.

Buon viaggio a tuttiRoberto Angelantoni

Roberto Angelantoni

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maggio 2011ilCorriere Tuscolano FRASCATI

Presentato lo scorso lunedì 11 aprile il programma della stagione del Tennis Club “New Country” che avrà come eventi di vertice la ventesima edizione della “24 Ore di Tennis”,

in programma il prossimo 25 giugno e la quindicesima edizione del Torneo Internazionale Città di Frascati che si terrà dal 24 settembre al 2 ottobre prossimi.L’incontro stampa è stato tenuto dal Direttore Sportivo Marcello Molinari, accompagnato da Marcella Cucca, nipote d’arte, e Martina Natali, due delle migliori tenniste del club che partecipano al campionato di serie B, iniziato domenica 17 aprile e da Matteo Giudizi, della formazione maschile. All’evento sono intervenuti anche il Caporedattore Sport della Rai Marco Mazzocchi e il Direttore Responsabile della rivista “Tennis Oggi”, Sergio Rossi.L’intero programma è stato illustrato dal Direttore Sportivo del circolo Marcello Molinari, ex serie A di tennis che ha poi confermato che verrà ripresa la “24 ore di tennis” per due anni sospesa per motivi organizzativi però a grande richiesta è stata ripristinata. Giunta alla XX edizione Molinari ha confermato la data del sabato 25 giugno (dalla mezzanotte di venerdì 24 alle 24 di sabato). Si prevede la partecipazione di 400 giocatori a formare due squadre di 200 elementi ciascuna che si affrontano singolarmente due alla volta sui 9 campi illu-minati del circolo in singoli incontri secchi mirando a conquistare più games possibili nella durata esatta di un’ora. Questa super manifestazione inizia con un brindisi e termina con un’enorme cena: “l’emozione di parteciparvi è indescrivibile, solo chi ha già partecipato può capirlo” ha dichiarato Molinari.

Il tennis come sport intramontabileIntervista al Maestro Marcello Molinari del Country Club di Frascati

In concomitanza con gli Interna-zionali di Tennis che si dispute-ranno a maggio a Roma, abbia-

mo voluto rendere omaggio ad uno sport appassionante e disciplinato come il Tennis, facendoci raccontare dal Maestro e Direttore Sportivo del Country Club di Tennis, Marcello Molinari, l’insegnamento del tennis nel suo circolo e la sua esperienza come ex tennista.Da ex tennista a maestro, come è avvenuto questo passaggio?Ho avuto una piccola carriera come giocatore di tennis sia a livello na-zionale che internazionale, nella categoria 2.1, intorno ai primi 30 tennisti d’Italia, rapportando la clas-sifica di quei tempi ad oggi. Finché

nel 1998 ho deciso di sfruttare le mie conoscenze tennistiche diventando Maestro Nazionale della Federazione Italiana Tennis.Ha iniziato in quel momento a ge-stire il circolo?Dirigo il Circolo Country Club da parecchi anni però precisamente nel 1997 ho iniziato l’avventura del-la Scuola di Tennis in questo Club, a livello agonistico, soprattutto per i ragazzi giovani. Qui da circa 15 anni, svolgiamo gli Internazionali di Tennis della “Città Di Frascati”, che quest’anno si disputeranno dal 24 Settembre. Questo Torneo appartiene alla categoria futures dei 10.000 dol-lari e vi partecipano ragazzi tra 18 e i 22 anni, che poi in futuro saranno protagonisti di Tornei superiori che possiamo vedere in tv, come gli In-ternazionali d’Italia o le Prove per il Grande Slam. Ad esempio qui da noi sono passati tennisti come Berbich e Andreev.Quali ragazzi vengono ad allenarsi al Country Club?Molti vengono da Roma e dai Castel-li Romani. Partiamo dai bambini dai 5-6 anni, ne abbiamo circa 160, che poi aumentano l’estate. Ma offria-mo anche corsi di miglioramento per

adulti o anche per chi vuole iniziare a giocare a tennis. Tra i giovani ci sono soprattutto ragazzi e ragazze che ora sono in 2° categoria, soprat-tutto le ragazze si danno da fare e partecipano a gare under 12 e under 16. Alcune hanno partecipato anche alle Rappresentati-ve Internazionali, sono state chiamate dalla Federazione Nazionale di Ten-nis per rappresentare l’Italia in queste gare, ed alcune hanno anche vinto. Oltre ai ragazzi, nel vostro circolo c’è spazio anche per chi interpreta il tennis come passione?Senz’altro, infatti oltre che dai ragaz-zi della Scuola di Tennis, il nostro Circolo è frequentato da persone più adulte che vengono qui per giocare a tennis. Proprio a questo proposito, siamo giunti alla 20° edizione della “24 Ore di Tennis”, una gara amato-riale per chi ama il tennis e vuole ci-mentarsi a gareggiare. Devo dire che spesso anche tennisti professionisti vengono a partecipare alla fase clou di questa manifestazione. Ma ci sono anche tornei per over 65, perché se

si inizia ad apprendere il tennis per bene, è uno sport che può essere pra-ticato per tutta la vita.Qui a Frascati il tennis è uno sport seguito?Sicuramente nel nostro circolo è lo sport predominante, ma anche nel-la città di Frascati, che offre molto sport, non solo il calcio ma anche sport nobili come la scherma e l’at-letica.Un tennista a cui si è ispirato?Ce ne sono stati molti, ognuno per una fase diversa, anche perché il tennis è uno sport basato sull’imi-tazione e lo studio di altri tennisti. A suo tempo ammiravo Wilander, mentre oggi sicuramente devo rico-noscere la bravura superiore del trio Nadal-Federe- Djokovic.

Debora Piergallini

Marcello Molinari tra Martina Natali e Marcella Cucca

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maggio 2011ilCorriere Tuscolano ROCCA DI PAPA

In prossimità delle elezioni ammi-nistrative che si terranno a Rocca di Papa i prossimi 15 e 16 maggio,

abbiamo intervistato il capogruppo del Pd dell’amministrazione uscente Maurizio Querini.Sono passati cinque anni di ammi-nistrazione Boccia, come valuta il vostro operato?Il mio giudizio è decisamente positivo, ovviamente si può fare sempre meglio e di più, ed è quello che ci impegnia-mo a fare per la prossima legislatura se avremo la fiducia dei cittadini, ma penso che sicuramente non mancherà. Sono state ultimate opere importanti e strategiche per la città, come il tea-tro comunale, il parcheggio a piazza Claudio Villa, due nuovi edifici sco-lastici per i nostri ragazzi, il recupero della fortezza degli Annibaldi, l’am-pliamento del cimitero, l’adozioni

del nuovo piano regolatore dopo 34 anni e tante altre opere utili al paese. Credo comunque che la perla dei no-stri cinque anni di amministrazione sia stata la grande attenzione avuta verso le classi sociali più deboli in questo momento di dura crisi econo-mica, infatti abbiamo aumentato le risorse nel settore sociale fino al 65% in più rispetto alla passata legislatura. Lei è stato Capogruppo di maggio-ranza. Com’è stata questa esperien-za?Il ruolo di capogruppo non è mai facile in quanto ci si trova a essere collettore delle varie anime e sensibilità all’in-terno della maggioranza. Io ho cercato di coordinare il gruppo nei migliore dei modi avendo sempre bene in men-te che il nostro principale compito era, ed è, quello di governare al meglio la Città, e questo lo si può fare se all’in-terno della squadra c’è armonia e uni-tà. Mi auguro di esserci riuscito anche con l’aiuto dei validi colleghi che mi hanno accompagnato in questi anni. Comunque sono contento dell’espe-rienza che ho fatto perchè sicuramente sono cresciuto sotto l’aspetto politico-amministrativo e soprattutto umano. Lei è il segretario politico dell’ono-revole Carlo Ponzo alla Regione Lazio. Ha fatto anche da anello di congiunzione tra il Comune e la Re-gione per far arrivare finanziamenti alla vostra città?

Questo è il cosiddetto lavoro spor-co, anche se poco visibile all’ester-no del Palazzo e credo che in realtà è la cosa più utile che ho fatto per la mia città. Di questo ne vado orgo-glioso perchè quando vedi che il tuo impegno si tramuta in fatti concreti, usufruibili dai cittadini, capisci l’im-portanza del ruolo che ricopri, e que-sto ti spinge ad impegnarti ancora di più. Ovviamente il tutto si deve vive-re come un Dovere verso i cittadini. Perchè gli elettori dovrebbero tor-nare a votare il Sindaco Boccia?Prima di risponderle vorrei spendere due parole nei confronti del Sindaco. Pasquale innanzitutto è un amico, e il rapporto che mi lega a lui è prima umano che politico. Si è impegnato molto per il bene comune e la sua presenza giornaliera nel palazzo co-munale ne è la testimonianza. L’amo-re che nutre verso Rocca di Papa è innegabile anche dai nostri stessi op-positori. Governiamo la città dal 1997 e i miglioramenti apportati sono visi-bili agli occhi di tutti; abbiamo sem-pre rinnovato la squadra di governo e forse questo è stato il più grande traguardo che abbiamo raggiunto. Anche quest’anno ci presentiamo con una lista molto giovane e con la pa-rità dei sessi rappresentati, cose che in altri paesi sembrano irraggiungi-bili. Ci siamo anche allargati poli-ticamente a tutto il centro sinistra,

a dispetto di tutti quelli che ci addi-tavano come una amministrazione monocolore Pd. Ricordo che Boccia è appoggiato anche da Idv, Api, Si-nistra ecologica che fa riferimento a Vendola,e dai moderati di centro. Per la prossima legislatura abbia-mo presentato un programma reale e fattibile, non il classico libro dei sogni. Completeremo e inizieremo opere infrastrutturali che daranno maggiore servizi a tutti, come il par-cheggio a Piazza Valeriano Gatta, la riattivazione della storica funicolare con un nuovo piano per la mobilità, ci sarà attenzione a strutture spor-tive, ma quello che più faremo sarà quello di promuovere di più il nostro nome per attirare più turisti possibi-li in modo da aumentare l’economia stessa del paese. Insomma diciamo a nostri cittadini che abbiamo tutte le carte in regola e siamo pronti a fare il salto di qualità che ci meritiamo. Lei è candidato, vuol fare un appel-lo agli elettori?Guardi quello che posso dire è che io continuerò a mettere a disposizione della città la mia passione e l’esperien-za acquisita in questi anni in Comune e in Regione. Mi auguro che gli elet-tori continuino a darmi fiducia, quindi invito tutti a barrare il simbolo “Uniti per Rocca di Papa” e a scrivere Que-rini.

Marco Brancaccia

«Passione ed esperienza al servizio della città»Maurizio Querini fa il bilancio dei primi cinque anni di amministrazione Boccia

Maurizio Querini

I candidati

Corsa a quattroA Rocca di Papa sono tre i candidati che sfideranno il sindaco uscente Pasquale Boccia. Gli aventi diritto al voto sono 12.143 su 16.232 residenti: non ci sarà quindi ballottaggio.

Candidato a sindaco Pasquale BocciaUniti per Rocca di Papa (Pd, Federazione della Sinistra, Api, Cattolici Moderati, Idv, Ecologisti per Rocca di Papa):

Barbante Roberto, Boccanera Linda, Ceccarelli Giuseppina, D’Arielli Serena, Fei Mauro, Ferrazzoli Luigi, Lucatelli Monia, Pizziconi Simone, Querini Maurizio, Santangeli Luca, Sciamplicotti Marika, Sellati Roberto, Serafini Giorgio, Silvestrini Margherita, Trinca Valentina, Vitali Natascia.

Candidato a sindaco Maurizio De SantisRocca futura:

Vitali Flavia, Morana Aldo, Anastasio Carla, Antolovic Patricia, Bischetti Franco, Caracci Marco, Cutietta Massimo, De Santis Massimo, Fondi Bruno, Fondi Piero, Garbato Antonella, Mantelli Ludovica, Suatti Giampaolo, Tagliacicca Patrizio, tartaglione Francesco, Trinca Alessandro.

Candidato a sindaco Alvaro FondiLa Destra Storace:

Baldini Elena, Cimini Mariangela, Molinari Simona, Montori Sheila, Tortelli Alessandra, Arcadu Gianluca, Delle Chiaie Augusto, Ferri Riccardo, Gatta Massimo, Gatta Walter, Guidi Fosco, Marinelli Alessandro, Middei Marco, Scacco Davide, Sellati Alessandro, Zoppi Muzio.

Candidato a sindaco Enrico FondiEnrico Fondi Sindaco (Pdl, Fli, Udc, Con noi per Rocca, La castagna):

Andreucci Simonetta, Boccanera Gianluca, Botti Enzo, Caracci Marcello, Crestini Emanuele dello Cristini, Coppola Giorgio Maria, Del Nero Gino, De Santis Luigi, Gatta Mario, Palozzi Davide, Ponzo Gianfranco, Ravo Biagio, Romei Danilo, Romano Brino, Serafini Armando, Trinca Roberto.

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maggio 2011ilCorriere Tuscolano CIAMPINO

I candidati di CiampinoCandidato sindaco

Anna Rita Contestabile Pdl: Balmas Massimo, Boccali Ivan, Capanna Simonetta, Ferretti Alfredo, Olivieri Nicola Cosi-mo, Gullotto Antonio, Di Fulio Stefano, Augello Paolo, Apicella Giorgio, Comella Alberto, Cavi-nacci Bruno, D’Andrea Maria Pia, D’Elia Vin-cenzo, Dell’Agnese Massimo, Fazzini Claudio, Guglielmi Adolfo, Lamanna Giorgio, Loiacono Giovanni Graziano, Lucarelli Valerio, Melari Francesco Eugenio, Olmetti Stefano, Palillo Gianni, Polimeno Antonio, Villarosa Giovanni. Lista Socialisti Riformisti e Pensionati: Accardo Giuseppe, Capodicasa Maria Teresa, Poletta Emanuela, Suraci Francesca, Botta An-gela, Santoni Michela, Turano Danilo, Bassotti Romina, Scherillo Maria, Perna Marco, Sette Giuliana, Merlino Mauro, Merlino Manuele, Di Giacomo Marco, D’Amico Romano, Bucciarelli Anna, La Franca Giacomo, La Manna Antonel-la, Montegrande Sonia. Lista Cambiare si può: Acciari Andrea, Lucangeli Sabina, Calicchia Franco, Marchegiani Gemma, Aletras Mario, Comandini Tatiana, Cuboni Giovanni, Alviano Michela, Della Vecchia Gino, Cava Isabella, Smrekar detta Susi Suzi, Degli Esposti Pao-la, Cioccarelli Fabio, Costanzo Paola, Carta Massimiliano, Capobianco Simona, Anastasio Luigi, Verna Anna, Sammarco Mario, Nardoni Anna, Fratini Fabrizio, D’Isidoro Antonella, Macera Claudio, Falsini Federico. Lista Riformisti per Ciampino:Barlettano Maria Luisa, Capitoloni Anna, Ca-stellani Giovanni, Ciotti Andrea, Conversa Matteo, Cucchiella Luana, Di Matteo Andrea, Mazza Giuseppe, Luciani Stefania, Vittorini Massimo, Fieni Raffaele, Pulcinelli Alberto, Francone Roberto, Pacella Fabio, Torricelli Felice, Pagliei Luigi, Surico Rosanna, Lucarelli Stefania, Palmieri Fabio, Somma Aniello, Ulizi Mario, Villa Massimiliano, Vassallo Enrico, Miniaci Ornella. Lista Realtà Ciampinesi:Amato Claudio, Badescu Marian, Bova Marco, Campagna Teresa, Carboni Salvatore, Carletti

Vincenzo, Caruso Emanuela, Cipriani Lucia-no, Crespi Lucio Maria, Crisostomi Adriano, Di Carlo Giovanni, Di Lecce Francesco, Fede-rici Davide, Galipò Antonio, Gavallotti Diego, Grasso Massimo, Lacz Margareta, Ludovici Domneico, Peca Enrico Valentino, Quattrini Alessia, Scacco Stefano, Scognamiglio Anna, Tanzini Mauro.

Candidato sindaco Simone Lupi

Lista La Città Che Vorrei:Fraioli Anna Rita, Ricciardi Giovanni, Aloia Co-stantino, Altobelli Matteo, Avella Giuseppina detta Gil, Berardi Stefano, Brunone Giuseppe, Carenza Ranieri, Casani Alessandra, Casta-gna Fabrizio, Coccia Giada, Criscitello Paolo, D’Ambrosi Alberto, Datti Silvana, De Pascale Paolo, Di Fabio Gian Massimo, Di Giacomo Ezio, Ferroni Andrea, Lanzillotta Marco, Loren-zini Stefano, Petrucci Alberta, Savi Alessandro, Statuti Donatella, Tomaino Pietro Udc:Addessi Elio, Pierantonio Paolo, Ponzi Mario Enrico, Diodati Cristiano, Empoli Salvatore, Guercini Massimi, Matturro Fabrizio, Aceti Andrea, Auricchio Mauro, Bansaia Luigino, Berlettani Giovanni, Borsani Ercole, Colella Roberto, Croce Maria, De Benedetto Elvia, Do-nati Antonio, Guercio Paolo, Impinto Gennaro, Ippoliti Franco, Martinelli Francesco, Palumbo Paolo, Signoretta Marcello, Saccheri Paolo, Trovato Rosita. Pd:Terzulli Giovanni, Bruno Paolo Pietro, Ciotti Domenico, Ciubutaru Silviu, Colucci Giu-seppe detto Pino, Corrias Antonio, Fiorini Graziella, Gentile Emanuela in Sfarra, Giglio Federica, Khalili Mohamed, Mastroianni Mi-chele, Muzi Marcello, Natali Paola in Vieni, Nicolaci Anna Rosaria, Nuzzo Cristina, Pa-zienza Marco, Perandini Andrea, Perinelli Anna Maria, Peroni Luca, Piccari Franco, Su-dano Sandro, Vendittelli Rita Cristina, Verini Carlo, Vittorini Paolo.

Sinistra Ecologia Libertà:Fuiano Benedetta detta Odetta, Ali Bakr Mo-hamed Ahmed detto Massimo, Altieri Angelo, Bagaglini Vincenzo, Baldassarri Tiziana in Cima, Belillo Giammarco, Borriello Anita in Stopponi, Caruso Antonella, Catracchia Claudia, D’Ales-sandro Andrea, D’Angeli Barbara, D’Orazio Sabrina, Del Monte Marina, Engst Massimo, Fabrizi Maria Antonietta, Ferretti Renato detto Picchio, Fusco Marco, Gagliardi Tiziana, Laganà Antonino, Mortellaro Paolo, Mottola Sabatino, Mucci Giovanna detta Gianna ved. Sensi, Per-coco Alessandro, Sorrentino Claudio, Psi: Testa Mauro, Adamo Filippo, Cammalleri Ugo, D’Angelo Antonello, De Pace Paolo Antonio, Forciniti Alessio, Ignoffo Davide, Labellarte Giorgia, Liuzzi Davide, Maddaloni Armando, Martinelli Daniele, Mortellaro Stefania, Peluso Alessandro, Petrucci Michele, Proietti Orzella Luigi, Reo Venanzio, Sacco Nicola, Schiavulli Paola, Schirinzi Settimia, Tumminieri Emanue-le, Vecchio Olimpia, Cocchi Gianfranco.

Candidato sindaco Maria Carmine De Sanctis

detta CarmenLista Città Attiva: Casentini in Zuzzi Silvana, Armenali Nora, Ba-caro Demetrio, Belmonte Maria Rosaria, Cam-panile Clotilde detta Nilde, Cataldo Gabriele, D’Onofrio Claudia, Dottori Sabrina, Genziani Sabrina, Ginnetti Maria Grazia, Innocenzi Se-renella, Martella Giorgio, Micali in Bacchetta Maria Consuelo, Murabito Monica, Puddu Sara, Puglisi in Pighin Antonella, Scollato Tarcisio, Stefanelli Federica, Stromboli Adriana, Tassoni Emanuela, Tomaselli Giada, Uberti Patrizia, Var-lese Laura, Violante Antonio.

Candidato sindaco Sergio Pede

Alleanza per l’Italia:Allori Umberto, Bertocchi Elisa Rosa, Bona Mario, Casalino Donato, Germondari Claudio Giuseppe,

Filippini Sergio, Forte Domenico, Guida Giovanni, Magnante Barbara, Maiuri Alessandro, Mannelli Francesco, Napoleoni Lorenzo, Panico Vincenzo, Peluso Fabio, Penna Giampietro, Pietrini Emilio, Ricci Roberto, Sauri Giuseppe, Scarcia Marino, Tanchella Rita, Tramontano Andrea, Trenta Ange-lo, Vittori Vincenzo, Zuffo Paola.

Candidato sindaco Alessandro Porchetta

Lista La Federazione delle Sinistre Prc e Pdci:Costantini Rosanna, Mariani Chiara, Marcopoli Stefano, Pranzo Fabiana, Gazzellini Emanuele, Chiarinelli Mirella, Cicino Tiziano, Boccini Livio, Delle Fontane Paolo, Fazeli Fariz Hendi Leila, Rita Alessandro, Angelini Antonello, Argenio Daniele, Cipressi Paolo, Corsico Daniele, D’An-geli Gabriele, Porchettta Romolo.

Candidato sindaco Elio Santoro

Idv:Isidori Enrico, Amin Sadek Alì, Barbato Ales-sandro, Boiano Domenico, Candi Fabrizio, Ca-labria Roberto, Foglia Mario, Galizia Loreda-na, Ginanneschi Andrea, Grici Valentina, Livi Manuela, Mangone Giulia, Murgante Alberto, Piccari Livio, Pompili Chiara, Riva Tiziano, Sa-landra Luca, Sansone Maria, Scorsino France-sca, Staroccia Rodolfo, Trovalusci Walter, Tufa-no Pasquale, Vanich Enrico, Arnone Rosario.

Candidato sindaco Massimo Zito

Fli:Bianchini Fabrizio, Lo Bianco Maria Teresa, Nicolich Michele, Mariangeli Fiorella, Petrini Claudio, Sandu Melania, Pedretti Roberto, Gallus Davide, Cupelloni Ulderico, Loffredi Walter, Camilli Paola, Cuomo Romeo, Carassai Umberto, Zannetti Claudia, Giacomodonato Andrea, Eletto Maria Vittoria, Mariotti Mari-no, Agostini Maria, Vittori Elisa, Grisorio Anna Maria, Zarneri Cristiana, Grossi Daniele, Gra-nato Mario, Zannetti Giuseppe.

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maggio 2011ilCorriere Tuscolano CIAMPINO

L’assessore alle Risorse del Comune di Ciampino e can-didato a Sindaco del Cen-

trosinistra, Simone Lupi, risponde alle dichiarazioni del Capogruppo della Pdl di Ciampino Anna Rita Contestabile, che «…in un impeto tipico delle campagne elettorali, parla dell’emergenza aeropor-to senza conoscere, evidentemente, ne-anche troppo bene il tema. Va bene che in campagna elettorale si dice tutto e il contrario di tutto – ha dichiarato Lupi – ma questa volta si è oltrepassato il limi-te, e ciò non è tollerabile quando si parla della salute dei cittadini».Dopo un incontro avvenuto nei giorni scorsi tra Francesco Lollobrigida, Asses-sore regionale alle Politiche della mobi-lità, Anna Rita Contestabile, candidato sindaco del centrodestra alle prossime amministrative e i rappresentanti dei

comitati cittadini di Ciampino e Marino sulla questione dell’aeroporto Pastine, Anna Rita Contestabile ha affermato che l’emergenza aeroporto sarebbe colpa di un protocollo firmato dal Sindaco Peran-dini nel 2001 e che, dopo anni di immo-bilismo, la Giunta Polverini tutto d’un tratto avrebbe risolto il problema con la Conferenza dei Servizi del luglio 2010.«Le dichiarazioni della Contestabile sono esclusivamente uno spot elettorale – ha continuato Simone Lupi – poiché la Conferenza dei Servizi che ha approvato la Zonizzazione acustica nel 2010 è stata voluta e convocata, oltre che presieduta, dalla Giunta Marrazzo, ed in particolare dall’Assessore Parroncini, e che la Pol-verini ha semplicemente tratto i frutti dell’ottimo lavoro impostato dai Sindaci di Ciampino e Marino in commissione e nulla più; detto ciò al candidato del centrodestra sfugge il piccolo particolare che l’unica e reale inversione di tendenza finora si è avuta con il provvedimento di riduzione dei voli attuato dall’ex Mini-stro Bianchi (ordinanza 14/2007 Enac), senza il quale oggi i voli su Ciampino sa-rebbero addirittura il doppio con oltre 10 milioni di passeggeri. Quella ordinanza era il primo passo del percorso concor-dato con i Sindaci di Ciampino e Marino per arrivare al provvedimento definiti-vo di trasferimento dei voli low-cost da Ciampino che invece, due anni dopo, il Ministro Matteoli ha prima promesso e

poi negato, tanto da essere oggi indaga-to dal Tribunale dei Ministri. Inoltre il protocollo d’intesa del 2001 (firmato da 17 comuni e da varie istituzioni) – ha proseguito Lupi - preve-deva l'aumento dei confort am-bientali, e quindi l'obbligatoria valutazione di im-patto ambientale, prima di un aumento dei voli, cosa che non è stata rispettata dal gestore aeroportuale e che, dall'ago-sto del 2003, ha portato questa Ammini-strazione comunale a iniziare una batta-glia amministrativa e legale a tutela dei cittadini di Ciampino con il risultato, finora, di una prima riduzione dei voli e dell'approvazione della zonizzazione acustica che prevede il risanamento dei territori. Se la Contestabile si fosse mi-nimamente documentata saprebbe che un protocollo di intesa non è null’altro che un impegno politico e non certo un provve-dimento amministra-tivo. È ora di finirla con le promesse – ha concluso Simone Lupi – come quelle che il Ministri Matteoli ha fatto più e più volte e che poi sono state ri-petute dalla Presidente

Polverini o anche dall’Assessore Lollo-brigida. Il Governo e la Regione hanno oggi, grazie al lavoro congiunto del Co-mune di Ciampino e di quello di Mari-

no, che ha iniziato la nostra stessa battaglia am-

ministrativa e legale dal

2006, e di Arpa Lazio, tutti gli strumenti per interrompere

il danno alla salute e trasferire da subito i voli in eccesso da Ciampino a Fiumici-no: se invece di farlo continuano a fare chiacchiere è perché non vogliono tra-sferire i voli, e non perché non possono, e suggerisco all’avvocato di farsi dare delucidazioni dal suo collega di partito Palozzi che bene conosce la vicenda e l’impegno dell’Amministrazione comu-nale di Ciampino dal momento che la condivide».

M.G.C.

Simone Lupi

Lo scalo della discordiaSimone Lupi risponde alle accuse sull’aeroporto Pastine

Come un miraggio nella incalzante successione di deturpanti cartello-ni pubblicitari, sulla Via dei Laghi, lì dopo la curva, c’era il portale alla Marcandreola, un portale scolpito nel 1609….che poteva essere salva-to e che, invece, nella notte tra il 27 e il 28 aprile, si è letteralmente sbriciolato. Non c’è più l’arco con il bellissimo stemma dei Colonna e le due pigne; disintegrato è il piedrit-to sinistro con la voluta rovescia e l’altra pigna…resta il piedritto di de-stra, monco della parte sommatale. Non sono serviti numerosi esposti e segnalazioni da parte dei cittadini a salvarlo…..e quel portale, pur in pro-

prietà privata, è vincolato, cioè sot-toposto a rigide (!!!!!) prescrizioni di tutela da parte della Soprintendenza ai Beni Architettonici del Lazio. Ma che ha fatto la Soprintendenza per salvare il portale? Ha intimato alla proprietà di restaurarlo? E se la pro-prietà è senza risorsa alcuna (fatto pe-raltro da provare perché invece si vo-cifera l’esatto contrario….) o senza voglia alcuna di farlo….allora….non poteva la Soprintendenza intervenire in danno? Sarebbe bastata un’arma-

tura provvisionale in legno a soste-gno dell’arco…un lavoro da pochi Euro? VERGOGNA! Chi risponderà di questo scempio, di questa incuria, di questa ignavia? Anche qui è Pom-pei, anzi è più grave perché Pompei è piena di edifici e manufatti arche-ologici …. Ciampino, di monumen-ti integri così, aveva solo questo…..Questo è un danno enorme al patri-monio culturale collettivo, un danno del quale anche il Comune dovrebbe chiedere conto nelle opportune sedi

legali, perché qual-cuno è sicuramente responsabile. Ades-so che è crollato, chi farà i restauri e quando? Prima che venga depredato bi-sogna intervenire. A una settimana dalle elezioni comunali, i candidati Sindaci più sensibili inseri-scano, nel loro im-

mediato programma elettorale, anche la priorità del restauro. Perché Ciam-pino possa riavere il suo portale.

M.B.

Ciampino come PompeiCrolla il portale del Muro “dei Francesi”

Lo splendido portale d’ingresso alla “Marcandreola” in peperino, fu realiz-

zato nel 1609 dallo architetto G. Rainaldi, progettista anche del Casale, commis-sionati entrambi dalla famiglia Colonna, come si vedeva nel notevole stemma sulla cimasa. Ai Colonna, che intervennero su un preesistente fortilizio, successe nel 1680 Carlo Severa, che vi fece incidere il suo nome. Il portale attualmente appar-tiene a una società privata ed ha chia-ramente ceduto a causa dell’incuria, per le alterazioni alla struttura architettonica determinate dalle piogge, dalle escursioni termiche e sollecitazioni sismiche che, nel tempo, ne hanno compromesso l’equi-librio statico. Risulta che già nel giugno 2010 il portale presentava evidenti segni di degrado e decoesione che infatti a di-stanza di 11 mesi, ne hanno determinato il crollo. La Polizia Locale ha eseguito ri-lievi fotografici del monumento trasmessi con specifica segnalazione del Sindaco Perandini, alla Soprintendenza per i Beni Architettonici del Lazio, provvedendo inol-tre, ai fini dell’incolumità pubblica, a met-tere ulteriormente in sicurezza la zona, così come già transennata da mesi, su richiesta dalla medesima Soprintendenza.

La storia

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maggio 2011ilCorriere Tuscolano CIAMPINO

All’inizio, spiega, che c’era molto scetticismo intorno alla delega alle Politiche

giovanile che il sindaco Perandini le aveva assegnato. Adesso l’assessore Cristina Nuzzo, traccia un bilancio del tutto positivo di quest’esperien-

za, sottolineando i risultati conse-guiti durante la legislatura che volge al termine.Assessore, che bilancio si può fare e quali difficoltà ha incontrato?Quando il Sindaco Perandini mi chiamò ad assumere l’incarico di assessore alle Politiche giovanili avvertii intorno a me l’ironia e lo scetticismo di chi mi immaginava alle prese con una scatola vuota, un compito praticamente inutile. A due anni di distanza sento di aver realiz-zato invece una delle esperienze più intense e affascinanti della mia vita, una di quelle che possono mandarti a dormire la sera stremata ma fiera di te stessa. Lavorare con e per i giova-ni è stata una bella sfida – che oggi definisco una scommessa vinta - per-ché mi ha obbligata a doverne com-

prendere le nuove esigenze e provare a dare risposte con-crete in un momen-to sociale particola-re in cui i ragazzi, più che in passato, hanno poche o nes-suna opportunità per farsi valere e affermarsi.I giovani hanno an-cora pochi spazi a disposizione sia nel settore lavorativo, che in quello poli-tico. Non hanno la capacità economi-ca, proprio in virtù della carenza di la-voro, per acquista-re casa e mettere su famiglia, insomma, sono tutti aspetti di cui un politico non può non tenere conto nel momen-to in cui imposta il proprio lavoro.Io parto dal presup-

posto che i giovani siano il nostro presente e per questo vadano solle-citati il più possibile a impegnarsi, darsi da fare vedendo il lavoro in modo flessibile anche attraverso l’esperienza dell’associazionismo come nuova forma di auto-impren-ditorialità non dimenticando che la formazione continua è la base di par-tenza imprescindibile in una società sempre più competitiva.Quale è, secondo lei, il riscontro dei giovani al suo operato?L’assessore deve essere a disposi-zione di tutti, quando questo non accade avviene il distacco netto tra politica/partitica e società il risultato è la sfiducia nella politica e nell’am-ministrazione pubblica. Per quanto mi riguarda il riscontro è buono, tanti giovani vengono a presentare progetti, mi scrivono o vengono a cercarmi anche solo per avere qual-che consiglio su come muoversi nei meandri della burocrazia, a sfogar-si quando capita che qualcuno non li ascolti o non li riceva nemmeno, questa per me è la soddisfazione più grande, sapere che evidentemente il modo in cui ho lavorato è stato ri-conosciuto e sia diventata un punto di riferimento stabile per loro. Una nota simpatica per i giovani è che possono dialogare con me anche su

Facebook e Twitter perché non si può voler dialogare con loro e non utilizzare gli stessi strumenti di co-municazione. Quali sono state le attività svolte dal suo Assessorato?Nell’ultimo anno l’Assessorato Po-litiche Giovanili è andato incontro a una significativa crescita sia in ter-mini di attività svolte, che di budget gestito che, infine, di realizzazione di attività progettuali, questo gra-zie soprattutto all’attenzione data dall’Assessore al Bilancio Simone Lupi, ora candidato a Sindaco di questa città per la coalizione di cen-tro-sinistra.Da un lato, quindi, vi sono state nu-merose iniziative intraprese in ag-giunta alla ordinaria gestione delle attività più tradizionali dell’Ufficio, e dall’atro si è avuto un notevole sviluppo dell’attività di elaborazio-ne e di presentazione di progetti per il reperimento di fondi provinciali e regionali la quale ha prodotto ottimi risultati.La crescita dell’Assessorato può es-sere pertanto distinta in quattro dif-ferenti settori: a) budget gestito; b) attività tradizionali; c) nuove attività intraprese; d) attività di prossimo av-vio rientranti nei progetti finanziati.

Debora Piergallini

«Lavorare con i giovani è possibile»Intervista all’assessore alle Politiche Giovanili Cristina Nuzzo

Cristina Nuzzo

Detto/fattoAttività tradizionali svolteInformagiovani, sportello eurodesk, carta giovani.Nuove attività avviateCiampinogioca, Ciampino world fest, corsi Warhammer, sportello banca del tempo, Diamo una mano alla pace, Sipario giovane, Ciampino in musica, pro-getto sala prove musicali, Video Young, Youn expo, workshop video, concor-si fotografici e video, R … estate giovani, Radio Concert (concorso per band emergenti), stage formativi studenti universitari, costruzione del sito interattivo Ciampinogiovani, nuova area wi-fi gratuita al Parco Aldo Moro.Attività di prossimo avvio rientranti nei progetti in corso di cofinan-ziamento da parte della Provincia di RomaC.O.L. Centro di orientamento al lavoro per giovani e donne

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maggio 2011ilCorriere Tuscolano CIAMPINO

Andrea Acciari, candidato come Consigliere nella lista civica “Lista cambiare si può” collega-

ta al candidato sindaco Anna Rita Con-testabile” (Pdl) appartiene a una delle vecchie famiglie di Ciampino: il suo bi-snonno Giovanni Brecciaroli, anarchico, antifascista e confinato politico a Lipari arrivò qui da Jesi agli inizi del secolo. Ha sempre sentito questo paese come pro-prio tanto da definirlo “la mia terra”. Ha fatto una lunghissima gavetta nella po-litica attiva di sinistra, in un panorama ormai composto sempre più da “perso-naggi incravattati dal sorriso accattivan-te che si fregiano del titolo di politici ma che sotto gli occhi di tutti sono palese-mente referenti di veri e propri comitati d’affari”. Nei giorni scorsi sono circola-ti diversi comunicati stampa ripresi dai giornali, tra cui anche il nostro, in cui lei viene indicato come amministratore e gestore, insieme ad altre persone, dei blog “Apriamogliocchi” e “Perandone”.

Cosa ci può dire a proposito dei blog “Apriamogliocchi” e “Perandone”?A Ciampino il potere politico, nella sua accezione più negativa, ha sempre fon-dato la sua longevità sull’omertà, sulla non veicolazione delle notizie, sul si-lenzio e sul fatto che moltissimi “ciam-pinesi” vivono la maggior parte del loro tempo a Roma dove lavorano. Internet e la fruizione immediata del confronto e delle notizie ha improvvisamente sgreto-lato questo castelletto.Alcuni ragazzi, sulla scia del successo del blog di Beppe Grillo, ne hanno cre-ato uno di denuncia costruttiva, “apria-mo gli occhi”. Molte persone hanno così iniziato a partecipare, pretendendo delle risposte puntuali sulla gestione del pae-se nel quale risiedono. Al tempo facevo l’assessore alla Cultura e Pubblica Istru-zione, è palese quindi che non potevo essere inventore e gestore del Blog in questione in quanto rappresentante della stessa parte chiamata in causa.E del “Perandone” che cosa ci può raccontare?L’attuale Sindaco Perandini, decise, per motivi a tutti ancora oscuri, di azzerare, la giunta composta da consiglieri comu-nali democraticamente eletti dal popolo sovrano e imbarcare al suo fianco tra gli altri addirittura Elio Addessi e Paolo Pie-rantonio che si erano candidati come sin-daci avversari alla sua stessa coalizione. Fu allora che nacque sulla rete un blog di forte protesta denominato “Perandone”. Un blog dove vennero portati alla luce accadimenti gravi e imbarazzanti: da

presunte assunzioni pubbliche pilotate, a gare d’appalto preconfezionate, allo scandalo di “Ama Senegal”, alle foto di un famoso convegno urbanistico che sarebbe servito invece a giustificare un presunto viaggio a sfondo sessuale fatto in Romania con i soldi dei contribuenti. Al riguardo l’ex assessore all’Urbani-stica Di Gregorio (compartecipante allo stesso viaggio in questione) ha mandato a me e a molti consiglieri comunali una lettera firmata, da me inviata alla pro-cura per approfondimenti, che descrive nei dettagli più intimi la vicenda. L’op-posizione ha richiesto ufficialmente i documenti comprovanti l’esistenza del convegno urbanistico, documenti che Di Gregorio indicava come impossibili da produrre in quanto inesistenti o falsifica-ti. Ad oggi, nessuno di quei documenti: invito del ministero degli esteri, atti del convegno, ricevute dell’albergo, o altro è stato ancora prodotto.Quindi cos’è accaduto?Questo Blog, mise in difficoltà l’Am-ministrazione che a mio giudizio, pur di evitare a di fornire le risposte, sollevò un’enorme cortina fumogena, nascon-dendosi attraverso una serie di denunce, dietro il clamore dell’offesa personale causata dalla satira e dalle vignette, si-curamente un po’ spinte ma pur sempre vignette satiriche che nel blog erano con-tenute. Io ho subito una perquisizione, un sequestro di materiale informatico e insieme ad altre persone collaborerò, nel processo richiamato dal vostro articolo nello scorso numero, con la magistratu-

ra per fare chiarezza su molte cose che non offendono “la persona” ma l’intera dignità della cittadinanza.In ogni caso, ci tengo a precisare che al contrario di quanto da voi riportato nel citato articolo in prima pagina e all’in-terno approfondito dalle troppo comode dichiarazioni del sindaco Perandini e dell’assessore Nuzzo, io non sono e non sono mai stato né il creatore, né l’ispi-ratore né tantomeno il gestore di alcun blog presente sulla rete. Mi riprometto quindi di denunciare chi vi ha fornito questo tipo di notizia, “casualmente” ve-nuta fuori nel pieno della mia campagna elettorale, proprio quando ho rifiutato l’ennesima proposta di candidatura nella coalizione dalla quale sono stato caccia-to a calci come indegno!Che tipo di clima sta respirando in questa campagna elettorale?Sono candidato a sostegno di Anna Rita Contestabile nella lista civica “Cambiare si può” e le posso dire che si respira un clima di guerriglia urbana, la posta in gio-co è molto alta e chi gestisce il potere ha enormi interessi a mantenerlo. Sono stato minacciato, mi è stato detto e ripetuto “ti rovino la vita”, sono stato pubblicamente offeso e apostrofato come “cretino e de-ficiente”, mi è stata strappata la cassetta della posta e spaccato a sassate il vetro della porta di casa. Normalità per chi come me, scrive sui giornali, e si ritiene un personaggio incorruttibile, trasparente e con il vizio di spiegare alle persone in parole chiare le cose come stanno!

Maria Grazia Coluccini

«Su Internet solo denunce costruttive»Andrea Acciari e i casi dei blog “Perandone” e “Apriamogliocchi”

Andrea Acciari

Finalmente, dopo tanti anni di as-senza, Ciampino torna ad avere un cinema. Si chiama “Il Piccolis-

simo” e si trova in via Ludovico Ariosto, 2. L’idea di ridare alla cittadinanza un luogo di svago e di piacere, nei confini del proprio territorio, è venuta a Claudio Riva. Trent’anni di lavoro nel mondo dell’informatica e una passione smisura-ta per i film d’autore, che l’ha condotto a realizzare questo sogno lo scorso mese di aprile. Siamo andati a conoscerlo per saperne di più sulla sua nuova creatura. Claudio, come è nata l’idea di riportare un cinema a Ciampi-no?Fondamentalmente l’idea nasce da una passione per il mondo del cinema e non solo e per il fatto che a Ciampino da tanti anni mancava questa struttura.Che tipo di programmazione offrite?Facciamo una programmazione abba-stanza varia. Nel campo del cinema per

molte ragioni, compresa una predilezio-ne personale, ci dedicheremo più ai film d’autore; una sorta di cinema d’Essai. Ma ci sarà anche la possibilità di vedere delle prime visioni. In aggiunta a questo cercheremo di proporre alla cittadinanza di Ciampino e a quanti vorranno parte-cipare, la possibilità di vedere del teatro, soprattutto lirico, in collegamento satel-litare, in diretta o anche in differita, dai principali teatri europei. Siamo ovvia-mente abilitati ad effettuare questo tipo di trasmissioni.

Come mai la scelta di pro-iettare anche opere liriche e teatrali?Sembra che sia una cosa che interessi la gente. Sicuramente si tratta di una tendenza che si sta affermando in diverse cit-

tà. Probabilmente l’avvento del digitale ha consentito di poter spaziare anche su questo campo. Qui a Ciampino stiamo iniziando adesso, speriamo la cosa possa

avere un seguito. Come mai il suo cinema si chiama “Il Piccolissi-mo”?Fondamentalmente la scelta è dettata dalle di-mensioni reali della sala cinematografica. È una sala piccola che però ho cercato di rendere il più accogliente possibile. Ho cercato di privilegiare gli aspetti sia della qualità audio e soprattutto della qualità video.Quanti posti a sedere offre la sala?La sala ha 66 posti fissi, tutte poltroncine imbottite, e abbiamo riservato uno spazio anche per persone disabili.Nel suo locale c’è spazio anche per esi-bizioni live di gruppi musicali?Assolutamente si. Abbiamo realizzato un piccolo palco dove è appunto possibile

far esibire gruppi, ovvia-mente non troppo nume-rosi. Band fino a cinque, sei elementi, possono tranquillamente esibir-si. Il palco è disponibile anche per piccole rap-presentazioni teatrali che non necessitano di grandi allestimenti scenografici. Progetti a breve termi-ne?Stiamo cercando di sta-bilire una sorta di cartel-lone “stabile” per quanto riguarda il teatro lirico e il balletto e non nascon-

do che mi piacerebbe, in futuro, poter ospitare qualche rassegna di musica da Camera. www.ilpiccolissimo.com [email protected]: 06-64831086 335-7274473

Valeria Manzottu

Il Piccolissimo: torna il cinema a CiampinoSpazio anche a opere liriche, convegni, teatro e musica

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maggio 2011ilCorriere Tuscolano CIAMPINO

Nelle strade del centro di Ciam-pino sono apparsi recentemen-te dei volantini falsi a firma

"Protezione Civile". Nei volantini c'è scritto testualmente: "In vista del terre-moto previsto per il giorno 11 maggio 2011 si invita la cittadinanza a dormire due giorni prima e due, tre giorni dopo la data prevista all'esterno delle proprie abitazioni." Uno scherzo di pessimo gusto, che ha portato la Protezione Ci-vile di Ciampino ha sporgere denuncia contro ignoti, e a scatenare confusione e panico del tutto ingiustificati tra gli abitanti. Per far ancora più chiarezza, siamo andati a intervistare Adolfo Ace-ti, Responsabile del Corpo Volontari della Protezione Civile di Ciampino.Signor Aceti può descriverci il vo-lantino?I volantini, dei semplici fogli A4 senza nessun logo o timbro ufficiale e anche qualche errore ortografico, fanno riferi-

mento alle teorie di Bendandi, l’astro-nomo autodidatta che si interessò an-che di terremoti. Ma Bendandi non ha lasciato nessuna profezia di terremoti, anche perché non era in grado di fare previsioni in materia. Neanche la scien-za può prevedere i terremoti, che ad oggi possono essere "prevenuti" solo mettendo in sicurezza le costruzioni per evitare i crolli. Già lo scorso anno ai Castelli si diffuse la voce di un immi-nente terremoto, paventato sempre per il mese di maggio. Il terremoto, anche quella volta, non si verificò.Come avete gestito la situazione?Come prima cosa ho dato disposizio-ne di rimuovere i volantini affissi sulle vetrine e sui muri e di diffondere un comunicato di smentita. Tutto questo è procurato allarme, quindi un reato, pertanto punibile dalla Legge Italiana. Tutto questo ha creato molti pro-blemi?

Subito dopo l’ac-caduto siamo stati sommersi di mail e telefonate. C’è stato il panico più totale. Invito a in-terpellare per chi ha dei dubbi anco-ra l’Istituto Nazio-nale di Geofisica e Vulcanologia, nella fattispecie il Dottor Pizzino che segue questo ter-ritorio da molti anni e lui anche può garantire che non ci sarà nessun terre-moto. Siamo uno dei Comuni più at-tenti allo studio dei gas del sottosuolo, i gas sono una spia di quello che può accadere sottoterra, quando si muovo-no queste masse poi qualcosa succede almeno due volte l’anno l’istituto con-trolla l’emissioni di gas dal suolo e per ora non è stato rilevato niente.

Vuole fare un appello alla cittadi-nanza?A oggi non ci sono metodi ricono-sciuti dalla scienza con i quali sia possibile prevedere il tempo e il luo-go esatti in cui avverrà il prossimo terremoto. Invito la cittadinanza a credere e ad attenersi esclusivamen-te alle sole comunicazioni istituzio-nali.

Francesca Ascolese

Terremoto dell’11 maggio, finisce in burlaIntervista ad Adolfo Aceti responsabile del corpo volontari Protezione Civile

Marco Palomba, è un giornalista, scrittore vive a Roma, anni fa ha iniziato ad appassionarsi alla

figura misteriosa e al tempo stesso affasci-nante di Raffaele Bendandi, un astronomo e sismologo autodidatta che ha studiato i terremoti ma soprattutto ha cercato di verificare se fossero o meno prevedibili. In questi giorni più che mai la figura di Bendandi è tornata al centro dell’atten-zione. Per sapere di più su quest’uomo e soprattutto, se aveva effettivamente previ-sto il terremoto di Roma l’11 maggio 2011 siamo andati a Grottaferrata al Salone dell’Editoria dell’impegno alla presenta-zione del libro di Marco Palomba dal titolo “Il Bendandi, l’uomo che andava incontro ai terremoti”. Chi era Raffaele Bendandi?Bendandi, nacque a Faenza nel 1893. Per tutta la vita ha sostenuto che i terremoti possono essere previsti, ma i suoi studi non furono mai accettati dalla scienza ufficiale, nonostante molti scienziati condividono la sua teoria. È stato un uomo strano e straor-

dinario, chiuso e burbero, di umili origini, faceva il falegname ma aveva ottime capa-cità di apprendimento, già da giovanissimo inizia a studiare il cosmo. Dal cosmo il passaggio allo studio dei terremoti e alla costruzione di strumenti per la loro previ-sione. Divenne famoso in Italia e nel resto del mondo, ma morì morto poverissimo. Perché questo sottotitolo l’uomo che an-dava incontro ai terremoti?Il sottotitolo l’ha inventato Bendandi stes-so, parlando con un suo amico un giorno disse “io ai terremoti vado incontro perché non ho la pazienza di aspettarli”. Qual era il metodo che usava per preve-dere i terremoti?Si basava su formule matematiche, calcoli minuziosi era precisissimo nel prevedere un terremoto, meno nell'indicare la località e il giorno esatto. Molti calcoli, i più pre-ziosi, se li è portati nella tomba, purtroppo. Nei suoi studi si affidava al cosmo, stu-diava fino a diciotto ore al giorno, questo l’ha portato prima ancora che a prevedere a studiare tutti i terremoti, perché lui era riuscito a procurarsi non si sa ancora bene come probabilmente attraverso la Società Italiana di Sismologia una copia del “Ba-ratta” definita la Bibbia dei terremoti, perché contiene le date di duemila anni di terremoti lui li ha presi uno per uno e li ha studiati per arrivare a dire ogni volta che si verificano certe condizioni planetarie c’è un terremoto e questo l’ha portato anche a prevederli. I suoi studi non sono accettate dalla comunità scientifica, perché Bendan-di fu un autodidatta e non pubblicò mai una esposizione scientifica della sua teoria. Da dove nasce la voglia di raccontare

questa storia?È del tutto casuale, un giorno mentre sta-vo facendo un’inchiesta sul terremoto di Avezzano avvenuto nel 1915 ho scoperto vecchi ritagli di giornale dove si diceva “Bendandi l’aveva detto”, non sapevo ne-anche chi fosse quest’uomo, ma quel titolo mi incuriosì a tal punto che cominciai a cercare notizie, e ad appassionarmi alla sua storia, sono andato a Faenza città natale di Bendandi e ho fatto degli studi insieme all’Istituto La Bendaliana che porta il suo nome e abbiamo ritrovato documenti ori-ginali e fotografie, e da qui è nata la voglia di fare un libro che non parla molto della parte scientifica ma della storia di un uomo che sarebbe stato meglio aiutare e non ostacolare durante tutta la sua vita come è stato sempre fatto.Nei documenti rinvenuti dopo la mor-te del Bendandi qualcuno afferma che si parlava di un terremoto a Roma nel 2011?

Nelle carte di Bendandi non ci sono previ-sioni su un sisma a Roma. Il mistero nasce dal fatto che dopo la sua morte qualcuno è entrato in casa e ha bruciato molti suoi documenti. Tra quelli che siamo riusciti a salvare uno si riferiva all’11 maggio 2011, dove si registra un allineamento planetario che secondo la teoria di Bendandi è foriero di un terremoto. Nulla fa quindi pensare a un sisma a Roma in quella data. Sono feli-ce di cogliere questa occasione per mettere fine a questa presunta previsione che dif-fonde un panico senza basi scientifiche, né di Bendandi né di altri.Quali furono le previsioni più famose?Le ultime previsioni, sono state quelle rela-tive al sisma del Friuli, e purtroppo furono esatti. 103 previsioni realizzate da Raf-faele Bendandi, gran parte vere. Ciò che gli mancava erano i mezzi, chiedeva alle istituzioni di portare avanti i suoi studi, ma non gli hanno mai dato la possibilità. Ad esempio nel 1915 ci fu il devastante terre-moto di Avezzano, Bendandi non lo aveva previsto ma facendo dei calcoli aveva indi-cato nei suoi taccuini quella terribile data 13.01.1915.

Francesca Ascolese

...ma la data fa pauraMarco Palomba ha studiato il sismologo Bendandi

Marco Palomba

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maggio 2011ilCorriere Tuscolano CIAMPINO

Ciampino nasce come idea di “città giardino”, alle porte della Capitale, col

passare degli anni però, il cemento ha spodestato il verde, e l’urbaniz-zazione senza regole ne ha mutato radicalmente l’identità. Oggi, se non si mette in campo un progetto complessivo di sviluppo sostenibile, Ciampino diventerà, definitivamen-te, un dormitorio, senza passato e senza futuro. Tutti i ciampinesi sono chiamati a reagire a questo triste de-stino, perché la nostra città ha le risorse per ritagliarsi un ruolo importante, sia nell’ambito dei Castelli Ro-mani, sia nell’area metropolitana di Roma. Per farlo occorre cambiare rotta nell’amministrazione della cosa pubblica, rovesciare il modello clientelare ed improdut-tivo di questi ultimi lustri per dare spazio alla proget-tualità, ad un governo cittadino capace di coinvolgere

tutti nella vita comunitaria e nelle sue dinamiche. La partecipazione richiede, come precondizione, la trasparenza amministrativa, perché le persone devono poter controllare e verificare l’attività della pubblica amministrazione e della politica, in modo costante e quotidiano, non solo al momento elettorale. Ecco perché Futuro e Libertà, se avremo i consensi, al primo consiglio co-munale utile, proporrà l’istituzione dell’ ”anagrafe pubblica degli eletti e

dei nominati”, strumento online che permetterà di con-trollare tutte le attività e le deliberazioni della giunta e del consiglio comunale, in ogni suo aspetto. La Ciam-pino del futuro deve mettere al centro dello sviluppo i giovani, puntando sulla valorizzazione delle attività commerciali e produttive, turistiche e sportive, sfrut-tando il vicino aeroporto, che fino ad oggi ha riversato

su Ciampino solo i suoi aspetti negativi. Tra le priorità mettiamo sicuramente la creazione di un punto di primo soccorso cittadino, utilissimo per rispondere alle tante esigenze del quotidiano e complementare per il decon-gestionamento dei pronto soccorso già esistenti nei co-muni confinanti. Attorno ad esso occorre attuare un se-rio riordino degli interventi di politica sociale, che apra a chi ha davvero bisogno e sia capace di fornire servizi efficaci ed efficenti alla persona, con particolare riguar-do al mondo femminile, troppo spesso trascurato. La ri-soluzione delle questioni inerenti al campo nomadi non può essere ulteriormente procrastinata, i pericoli che da quel campo provengono, mettono, quotidianamente, a rischio la sicurezza di tutti, nomadi inclusi, nascondersi dietro ipocrisie di facciata non è più accettabile, il cam-po va messo a norma e vigilato, oppure smantellato una volta per tutte. Affinchè una amministrazione comunale trasformi le idee in azione servono: capacità, e credibi-lità politica, chi ha governato per oltre 15 anni Ciampi-no non può presentarsi oggi con mirabolanti promesse di realizzazioni dopo aver disatteso per anni le aspet-tative degli elettori, e, chi non ha saputo assolvere il ruolo di costruttiva e competitiva opposizione, non di-ventando mai vera alternativa di governo, non possono rappresentare il futuro per Ciampino. L’alternativa alla stagnazione, clientelare e consociativa di oggi, è rap-presentata solo da Futuro e Libertà e dalla candidatura di Massimo Giuseppe Zito a Sindaco, la costruzione di una nuova, onesta e seria classe dirigente locale passa da queste elezioni amministrative, il partito di Gian-franco Fini si pone come avanguardia del rinnovamen-to del sistema, al di fuori delle caste e degli interessi personali di potentati e lobby, per cambiare davvero.

massimo Zito SindacoFuturo e Libertà per una Ciampino futurista

Massimo Zito

Barbuta in fiammeEnnesimo rogo al campo nomadi

Il 18 aprile scorso, dal campo nomadi de “La Barbuta”, si è sollevata per l’ennesima volta una colonna di fumo nero. Un incendio che

torna puntualmente ad aggravare lo smog in una zona già sogget-ta a diversi tipi di inquinamento, sia acustico che atmo-sferico. Copertoni, rifiuti, sterpaglie alla base dell’in-cendio che nella tarda mattinata ha

invaso per parecchi metri di altezza il cielo sopra l’accampamento nomadi, che sorge sotto il cono di atterraggio degli aerei in arrivo all’aeroporto “G. B. Pastine” di Ciampino. Questa volta le conseguenze sono state più gravi del solito, tanto da ostacolare per diverse ore il traffico aereo sul secondo scalo laziale. La colonna di fumo era visibile da una va-sta area della periferia sud di Roma. Sul posto sono prontamente intervenuti diversi mezzi dei Vigili del Fuoco che sono riusciti a domare le fiamme soltan-to nelle prime ore del pomeriggio. Per precauzione è giunta anche un’ambulanza, ma fortunatamente non si sono registrati feriti. Stanchi i cittadini ciam-pinesi che più volte hanno segnalato la presenza di questi roghi, in una zona altamente a rischio, non solo per la presenza del campo nomadi e del vicino aeroporto, ma anche perché a pochi metri scorre il Raccordo Anulare e la Via di Ciampino. In quei terreni sono inoltre presenti falde acquifere. Intanto i lavori per il raddoppio del campo nomadi conti-nuano, senza alcuna autorizzazione apparente.

Valeria Manzottu

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maggio 2011ilCorriere Tuscolano CIAMPINO

Ma siamo sicuri di saper davvero mangiare? Tentati da cibi pre-cotti che promettono di accor-

ciare i tempi e regalarci qualche minuto in più, finiamo per perderci spesso tra cibi insapori, poveri di sostanze nutritive, più cari e meno appaganti. Slow Food da sempre è impegnato nel diffondere la cul-tura del mangiar bene e anche nel dare un aiuto materiale a rendere questa cultura una realtà sulle nostre tavole.Nascono così i mercati della terra, una rete internazionale di mercati, dove la pa-rola d’ordine è “km zero”, per accorciare la filiera, permettendo un rapporto diretto tra produttore e consumatore e consenten-do a tutti di conoscere prodotti di qualità, irreperibili nei normali supermercati.Dal 17 ottobre 2010 il mercato della ter-ra è arrivato a Ciampino, è il primo del Lazio e il più a sud d’Italia, un’iniziativa promossa dalla Fondazione Slow Food di Ciampino con il patrocinio del comune di

Ciampino, assessorato alle Attività produt-tive e l’Associazione Apiaria. Curiosando tra gli stand del mer-cato potrete degustare i gelati dell’Hinter-land Bar di Frasca-ti dai gusti insoliti, perché prodotti con il mosto di vino, come il mosto cesanese e pinoli o il cannellino

e fragoline di nemi. Molte le varietà di confetture e mieli, da segnalare anche il polline in granuli dalle eccezionali pro-prietà alimentari e terapeutiche. Vi sarà facile imbattervi in prodotti unici come la mozzapecora, una mozzarella realizza-ta con latte di pecora o il caciofiore, un formaggio (presidio slow food) realizzato con il cardo come caglio vegetale, così come lo descriveva nel 50 d.C. lo scrittore latino Lucio Giunio Moderato Columella (Caseificio De Juliis Enio & figli). E an-cora molti altri tipi di formaggi, oli e vini, il pane cotto a legna di Veroli, i salumi di Bernabei, norcino marinese dal 1912 che lavora la cinta senese, le composte col limone interdonato (presidio slow food) delle golosizie di miranda, lo zafferano e la roveja di Cascia (un antico legume selvatico simile ai piselli andato perduto per anni, recuperato grazie alla dedizione di alcuni produttori umbri e oggi presidio slow food). Un’esperienza davvero felice

e ben accolta quella del mercato della ter-ra così come confermato anche da Rober-to Muzi, referente dell’associazione per l’iniziativa. Qual è stata la risposta dei consumatori?Molto buona, nonostante non sia un mer-cato facile. Oggi si cerca di comprare prodotti al minor prezzo possibile, noi diciamo sempre che qui possono trovare prodotti a prezzo equo.Perché pensare ad un mercato del ge-nere?Il mercato della terra è un progetto in-ternazionale di Slow Food che vede 16 mercati in tutto il mondo, 12 in Italia, noi siamo stati il decimo ad aprire e per ora siamo l’unico del centro sud. Ci piaceva l’idea di portare il termine terra nel nome perché oggi molto spesso non troviamo più chi lavora la terra ma troviamo solo in-termediari, qualcuno che compra da qualcun altro e questo a noi non piace. Il concetto pri-mario è il km zero e il taglio della filiera, quindi parlare direttamente con chi fa le cose, sia per un discorso di cultura, perchè chi compra chiede e quindi impara, sia per un discorso di responsabilità del produtto-re, perché ci mette la faccia.Chi compra in questo mercato ha una garanzia di qualità sui prodotti?Certamente, noi abbiamo un regolamen-to, che vale per tutti, è ad esempio vietato

l’uso di fitofarmaci, e poi andiamo a vi-sitare direttamente il produttore, quindi valutando e selezionando. Come amiamo dire i produttori devono avere lo spirito buono, pulito e giusto. Poi c’è anche un discorso di presidio dei prodotti.In effetti molte materie prime sono presi-dio slow food, quindi tutelate da voi.Esatto, nel 1996 è partito un progetto che si chiamava l’arca del gusto, come l’arca di Noè abbiamo pensato a circa 200 pro-dotti che secondo noi erano da salvare, perché di qualità eccelsa ma senza più commercializzazione, i produttori li sta-vano abbandonando a causa del molto lavoro richiesto. Noi siamo andati a sco-vare queste produzioni, che difendiamo e promuoviamo dandogli visibilità.

Un consiglio per no-stri lettori?Noi amiamo chiamare i consumatori copro-duttori, perché un con-sumatore educato sa quali sono le stagioni della frutta e della ver-

dura e sa che si deve diffidare di uno che ti presenta gli asparagi a Dicembre. Del resto recita più o meno così anche il libro di Licia Granello Mai fragole a Dicembre.Mercato della Terra, Via Calò, Ciampino (Roma) fino al mese di giugno l’orario è dalle 9.00 alle 19.00http://www.slowfoodciampino.it/

Sara Satta

Slow Food punta sul mercato della terraIl saper vivere passa anche attraverso il saper mangiare

nuova sede per l’Associazione dell’Aeronautica Inaugurazione dei locali messi a disposizione dal Comune

Ad accoglierci nella nuova sede, proprio nel piano so-prastante la sala convegni, in

via del Lavoro 55, sono i consiglie-ri dell’Associazione Aeronautica di Ciampino, Antonio Donati e Salvatore Metallo che ci raccontano gli obiettivi e la storia dell’associazione e ci parla-no dei festeggiamenti avvenuti il gior-no dell’inaugurazione. Infatti, proprio in concomitanza con il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, il pomeriggio del 28 marzo, presso la sala convegni, c’è stata una grande festa per “brindare” al nuovo locale che il Comune di Ciampino, con particolare impegno dell’assesso-re Gabriella Sisti, ha messo a disposi-zione dei soci.All’evento hanno partecipato il Sin-daco, Walter Enrico Perandini, di-versi assessori, il comandante del 31esimo stormo dell’aeroporto di Ciampino, Danilo Morando, la Po-lizia Locale, la Pro-Loco, le auto-

rità scolastiche e gli studenti della scuola media “Umberto Nobile”, la Protezione Civile e la Croce Rossa di Ciampino. Inoltre la sala convegni era stracolma di cittadini, di autorità militari e religiose e tanto di banda musicale ciampinese.Toccante è stata la lettura dei miglio-ri temi svolti dagli alunni della ter-za media dell’Umberto Nobile, sul “Risorgimento italiano e sui valori dell’Unità d’Italia”. Questi ragazzi

hanno evidenziato quel senso di sano “patriottismo” che unisce ancora moltis-simi italiani intorno al Tricolore, simbolo di unità, solidarietà e comune cultura.Proprio con il ricor-rere del 150esimo an-niversario dell’Unità d’Italia, l’Associa-zione Arma Aero-

nautica di Ciampino ha voluto puntare ancora una volta sull’importanza della trasmissione ai più giovani della Storia del nostro Paese. Infatti da diversi anni l’associazione collabora con diverse scuole della città con corsi sulla cultura dell’aeronau-tica, sulle attività aeroportuali e sul meteo. Donati Antonio, ex controllore di volo in pensione, ha confidato a noi del “Corriere Tuscolano” quanto

la vita nell’aeronautica sia bella e istruttiva e quanti bei ricordi del suo passato sono proprio legati al suo lavoro ed è per questo che invita e consiglia ai giovani, qualora ci fosse una passione per l’aviazione, di intra-prendere questo tipo di carriera. L’ex ufficiale dell’aeronautica ci spiega, infatti, come nell’aeronautica siano ben consolidati i valori patriottici e la sana disciplina che vi è in tutti i corpi militari.Salvatore Metallo, consigliere dell’as-sociazione, ricorda con nostalgia gli anni trascorsi nell’arma dell’aero-nautica ed invita, chiunque volesse, a diventare socio dell’associazione e di andarli a trovare nella nuova sede proprio sopra la Pro-Loco, suggerisce inoltre di consultare il sito internet www.assoaeronauticaciampino.it op-pure mandare una e-mail a [email protected] per qualsiasi informazione.

Claudia Rosa

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maggio 2011ilCorriere Tuscolano CIAMPINO

Il 22 aprile si è svolto a Stazione Bir-ra a Ciampino “Radio Hit Concert”, concerto di band giovanili emergenti

organizzato dall’Assessorato alle Politi-che Giovanili del Comune di Ciampino in collaborazione con radio Hit Planet, la radio del Comune di Ciampino e della Provincia di Roma. Il progetto ha rappre-sentato la continuazione ideale degli in-tenti che hanno permesso di realizzare il contest omonimo svoltosi nel mese di ot-tobre che ha riscosso un grande successo tra il pubblico e tra i partecipanti.Si è trattato di un evento-concerto a cui hanno aderito quattro gruppi giovanili emergenti del territorio ciampinese, scel-ti appositamente dal Direttore artistico dell’evento Davide Annecchiarico, gio-vane musicista di grande talento del ter-ritorio ciampinese, proprio a seguito della loro preparazione e del talento dimostra-to. Le quattro band che si sono esibite sul palco: gli Errediemme, gli Attico 23, i Ne-ocromo e i Morgan Fairy. I gruppi, in vir-tù della loro partecipazione, riceveranno il cd della loro esibizione, confezionato, editato e masterizzato da professionisti, prodotto dall’Amministrazione Comuna-le – Assessorato alle Politiche giovanili, con il contributo della Banca Popolare di Sondrio. Oltre 2000 copie del cd saran-no distribuite gratuitamente ai giovani del territorio. Si è trattato di una vera e grande opportunità per le band giovanili di farsi conoscere ed ascoltare senza do-

ver impegnare cifre troppo consistenti per le loro economie. L’evento ha permesso alle vive realtà musicali del territorio di confrontarsi con una vera platea e con un vero concerto, vera e propria fucina per mettere alla prova talento e presenza scenica, senza la competitività tipica dei concorsi. Si è finalmente richiamata la popolazione giovanile a partecipare ad un evento prettamente culturale, immagi-ne fresca e vivace di un Paese dove tali questioni vengono spesso messe da parte. Il concerto potrà essere ascoltato anche via web su Radio Hit Planet. Hanno col-laborato al progetto i giovani reporter di “Video-Young”, team del web-magazine del Comune di Ciampino – Assessorato alle Politiche Giovanili, ormai collauda-to, che ha seguito e documentato non solo l’evento in sè, ma anche i suoi preparativi e e le esperienze dei partecipanti. Si è per-messo così alla popolazione giovanile di rapportarsi da vicino con alcune tra le te-matiche più importanti che la riguardano: arte, web, informazione, cultura.

Debora Piergallini

radio hit ConcertRassegna musicale a Stazione Birra

A Ciampino presso il Palacavic-chi si è svolta la prima delle tre giornate dedicate al gatto. Siamo

andati ad intervistare chi di gatti se ne in-tende, la responsabile Elena Bongi.Da quanti anni si svolge la mostra internazionale felina qui in Italia? Qui in Italia dagli anni 40. Le prime sono state fatte a Milano poi piano piano la cosa si è diffusa e ora ce ne sono in tutta Italia.La mostra è chiamata in-ternazionale, perché?Perché possono partecipa-re gatti da tutta Europa e oserei dire da tutto il mon-do, infatti ci sono gatti portati da esposi-tori italiani ma anche gatti che provengo-no dagli Stati Uniti e dall’Australia.A questa importante manifestazione felina il pubblico partecipante è mag-giormente un pubblico d’ elite?No, assolutamente. Sono manifestazioni direi proprio per tutti, famiglie, persone di una certa età, giovani. Veramente, si vede tutto.Tre le tappe della mostra in onore del gat-to che vede nell’ ultima tappa l’ assegna-zione di un premio speciale. Ce ne parli.Si tratta di un premio speciale riservato solo agli addetti ai lavori cioè agli espo-sitori, ai gatti che portano in concorso e che viene assegnato al gatto che nelle tre tappe ottiene il maggior punteggio dato

appunto dai risultati espositivi. La secon-da giornata si svolgerà il terzo weekend di Giugno ad Ostia.A quale età si può sensibilizzare una persona all’ amore verso gli animali, nello specifico verso i gatti?Secondo me, fondamentalmente l’amo-

re verso gli animali è una cosa innata. Però direi che da bambini, fin dall’età prescolare è importante in-dirizzarli verso un discorso di socializzazione con gli animali, che siano gatti, cani, cavalli, è uguale.Il fare entrare gratis i bambini al di sotto dei sei

anni d’ età, può rappresentare il primo passo per la sensibilizzazione nei con-fronti degli animali?Sicuramente si, l’interesse è proprio questo, perché comunque io seguo que-ste manifestazioni un po’ dappertutto e vedo che i bambini partecipano molto, specialmente quando abbiamo la fase delle premiazioni, che vengono decretati i vincitori.. I bambini di solito li facciamo votare per alzata di mano. Chiediamo le loro impressioni e sono molto interessati alla cosa. Per esempio, ho visto recente-mente ad Ancona che hanno disappro-vato il giudice perché ha scelto un gatto piuttosto che un altro, gli han addirittura fischiato! Quindi sono partecipi.

Francesca Marcone

Esposizione felinaAl via la gara internazionale del gatto

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maggio 2011ilCorriere Tuscolano MARINO

I candidati di MarinoCandidato sindaco

Adriano PalozziApi:Bartoloni Gianfranco, Marcaurelio Franco, Bartoletti Raffaella, Borzillo Mario, Caucci Giuliana, Chiachierini Francesco, Conte David, De Luca Oriano, Imbesi Maurizio, Lamanna Domenico, Mancini Sara, Manzi Enzo, Mastretta Stefano, Palmacci Ales-sandro, Pompei Andrea, Pompili Claudio, Ranghelli Loredana, Rapo Massimo, Ro-sati Anita, Pietro Errico Scacchi, Silvestrini Elisabetta, Mirko Spadini, Tidei Francesco, Ziantoni Tiziano.Costruiamo il decentramento:Cecchi Stefano, Zomegnan Pietro, Di Cle-mente Fabiana, Scanni Paolo, Panzironi Antonella, Sebastiani Catia, Diamanti Cristian, Pompili Adriano, Censori Maria Giovanna, Amato Cristian, Olivieri Giulia, Quattrociocchi Antonella, Guerra Fabio, Diana Nicola, Girolametti Giacomo, Pane-rese Marcello, Pistolesi Massimo, Massarut Marco, Giorgioni Adriano, Alibardi Valerio, Novelli Elisa, Cimino Ylenia, Sambucini Marco, Casavecchia Carlo.Fli:Barbarossa Giovanni, Bellanti Sabina, Bianconi Franco, Ceccolini Andrea, Cop-pola Ivan, Smrekar detta Susi Suzi, Di Meo Giuseppe, Di Cristofano Alessandro, Falchetti Sarah, Giannini Alessandro, Ian-notta Thomas, Lamorte Valerio, Leandri Barbara, Lorenzini Lorenzo, Marra Grazia, Mastantuono Rinaldo, Priori Luca, Righetti Federica.Forza del sud:Petrocchini Vincenza, Gangemi Alfonso, Sipari Stefano, Parlato Stefania, Rossi Michela, Santoro Roberto, De Muro Anto-nia, Mazzeo Michele, De Nichilo Antonio, Colantoni Attilio, Trezza Sabrina, Ventrice Massimiliano, Figoli Anna, Librobuono Arianna, Rossi Alessandro, Oliverio Gian-franco.Idee nuove:Amore Andrea, Augello Giuseppe,Baldassi Pietro,Bevilacqua Massimo, Cammarota Maurizio, Catenacci Mauro, Costi Daniele, De Paola Luigi, Del Mastro Simone, Di Litta Rocco, Galassini Tullio, Gastaldi Cristina, Gullo Giuseppe, Iacobelli Daniela, Maggi Armando, Paduano Guido,Pagliarini Emiliano, Palozzi Gabriele, Pro-speri Sara, Romoli Enrico, Sinca Toma Ro-mulus,Federici Davide, Terribili Cesare, Trinca Massimiliano, Volturno Alessandro.Pdl:Buzi Attilio, Cecchetti Massimo, Cherri Giordano, Chiappa Giovanni, Cianci Biagio, Crisanti Andrea, De Simone Feliciano, Gior-dano Alberto, Manni Augusto, Marchetti Raoul, Martella Fabio, Mercuri Federico, Minotti Umberto, Minucci Cinzia, Moretti Giorgio, Pasqualini Stefano, Pisani Remo, Pompili Ettore, Primiero Alberto, Prinzi Massimo, Pucci Alfredo, Silvagni Fabio, Ti-sei Mario.Udc:Audino Saverio, Antonini Gian Carlo, Ben-nato Alfredo, Casertano Valerio, Cavalli

Pietro, Cerroni Fabrizio, Cortesini Paolo, De Acetis Marco, Franco Emanuela, Giudi Tiziana, Litardi Fabrizio, Mancini Umberti-na, Martini Maurizio, Masi Paolo, Pandolfi Maria Stella, Paoli Daniele, Pezzano Do-menico, Serafini Rita, Vinciguerra Ettore, Cristiana Vittori.Uniti per Marino:Acquaroli Tommaso, Bartolone Rossano, Bonacci Elvira, Corradetti Marco, D’Avino Vittorio, De Santis Stefano, Di Bernardini Pietro, Di Giampietro Stefano, Eleuteri Alessandro, Farina Manlio, Sholeh Haj Mirfattah Fabrizi, Ioli Marco, Mercuri Franco, Onorati Stefano, Serafini Maurizio, Verde Maurizio, Zampilloni Enrica.

Candidato sindaco Alfredo Tammaro

Lista Tammaro:Trezza Vincenzo detto “il Giudice”, Forbi-cini Alfredo, De Leo Santo, Dibello Serena, Lavitola Giovanni, Carbonelli Marco, Lolli Vito, Tariciotti Claudio, Di Giambernardino Giuseppe, Caccavalle Roberto, Fabbri Do-menico, Carbone Daniele, Fuschini Nicola, Scudetti Tonino, Ermani Francesco Maria, Loffredo Teresa, Zannoni Tullio, Scopetta Enio, Conti Fabio, Battistelli Massimo.Marino Futura:Dibello Donatella, Sanna Maria Rita, Ono-rati Gian Marco, Priori Maria, Nati Maria Grazia, Rufini Giovanna Maria, Caffarelli Cristiana, Capoccia Federica, Severini Cri-stiana, De Conteris Elisabetta, Tammaro Marco, Ioculano Clementina, Meconi Mi-chele, De Petrillo Alessandra, Mentucci Ma-rilena, Pettinella Roberta, Micarelli Virginia, Studer Stefania, Cicchinelli Daniela, Di Bar-tolo Roberta, Cantisano Eugenio, Percivati Stefania, Ciavarella Maria, Valente Daniela.Marino Pulita:Paris Cristiano, Gentile Antonietta, Ozzimo Francesco, Nesci Laura, Rossini Giordano, Onorati Dalila, Cioffi Daniele,Turchi Riccardo, Andreuzzi Andrea, Zian-toni Davide, Vicini Daniele, Dibello Mario, Acquaro Francesca, Scudetti Silvia, Bornac-cioni Valentino, Raimondi Giovanni.

Candidato sindaco Alessandro Lioi

Lista civica Santa Maria delle Mole:Brugneti Lorenzo, Carvana Giovanni, De Luca Francesco, Di Corato Leandro, Di Lauro Daniela, Di Rollo Tommaso, Grilli Monica, Iacullo Antonio detto Tonino, Lioi Lorenzo, Maino Luigi, Malorgio Giaffreda Daniele, Minnoia Giuseppe, Parrino Giu-seppina, Tortorella Nicola, Volo Gerardo, Zattera Andrea.

Candidato sindaco Marco Rapo

Lista Marco Rapo Sindaco:Allori Umberto, Bertocchi Elisa Rosa, Bar-tolomei Domenico detto Mimmo, Bordi An-tonina detta Anna, Capolei Mara, Carmesi-ni Alex, Censoni Bruno, Di Marco Simona, Fanasca Mario, Frabetti Marco Massimo, Galassini Daniele, Leandri Arianna, Mo-

retti Clarissa, Moretti Luca, Nardi Alessio, Pisciarelli Stedan Silvano, Rocca Antonio detto Antonello, Sileri Emanuele, Tramon-tozzi Vanessa, Trinca Simone, Vitti Maura, Zelinotti Carlo.Azione cittadina:Alba Simone, Bardelloni Sabrina, Bonacci Paola, Cenci Francesco Maria, Chiappa Da-niela, Fanasca Federica detta “Architetto”, Giorgi Simone, Greggi Michela, Martella Marino, Moretti Adriano detto “Fioraio”, Moretti Alessia, Natalini Massimo, Nucci Loredana, Pala Riccardo, Paolacci France-sca, Petricola Annalisa, Pomente Barbara, Sgreccia Maria Francesca, Trovalusci Alfre-do, Vicini Angelo.Marino Viva:Alfonsi Rita, Buzi Fabrizio, Caruso Dario, Cenciarelli Anna, Cecchetti Luca, Cicchetti Nazzareno, Ciocci Mauro, Fabiani Fabiano, Ferraguto Marco, Ludovisi Francesca, Mar-celli Annalisa, Marogna Marco, Mattioni Romina, Navisse Sandro, Picchioni Giorgio, Piazza Giulia Valeria, Polizzi Valeria, Raponi Marco, Romano Serena, Vittori Vincenzo.

Candidato sindaco Ugo Onorati

Partito Socialista:Mestici Sergio, Abbatini Donatella, Aldo-vandi Maurizio, Barletta Debora, Crescen-zi Massimo, De Pace Pier Luigi, Di Marco Augusto, Di Tommaso Atlantide, Folchi Giovanni, Labellarte Giorgia, Magalotti Vincenzo, Magoga Adriana,Montanari Andrea, Mortellaro Stefania, Nitti Luigi, Ottaviani Franco, Pellacchia Silvia, Schiavulli Paola, Taloni Maria, Trinca Quirino Livio.Onorati Sindaco:Saltarelli Luciano, Perugia Daniel, Bur-la Neva, Perciballi Giovanni, Bova Gino, Cannata Gina, Di Domenico Antonietta, Rossi Valentina, Costantini Roberto, Toti Stefania, Pareschi Antonio, Di Giampietro Michele,Pannunzi Giuseppe, D’Apolito Tommaso, Omiccioli Marcello, Brocanelli Armando, Casadidio Bernardina, Minucci Paolo, Valeau Silvio, Andreuzzi Nestore, Cavalieri Barnaba, Giuliani Massimo, Ciar-di Gianni, Castelli Paolo.Verdi società civile:Ciccarelli Ivano, Baffi Alessandra, Moret-ti Andrea detto “Robin Hood”, Bonessio Ferdinando detto Nando, Rossi Alessia, Russo Laura, Catalani Anna, Santinelli

Federica, Morrone Marcello, Frezza Mar-co, Pischetola Michele, Marchini Claudio, Frezza Roberto, Leoni Umberto, Frezza Carlo, Spuri Marina, Pianozza Emilia, Ma-strofrancesco Elisa,D’Alessio Flavia Rusu Vasile.Lista Sel-Prc-Pdci “La sinistra per Marino”:Laurenti Mirko, Alberti Aura, Avello Mauro, Aversa Maurizio, Balsamo Barbara, Bat-taglia Francesco, Bazzocchi Silvia, Carletti Marco, Caucci Antonella, Cipressi Rossella, Di Paolo Valerio, Garibaldi Marco, Iacoella Domenico, Lino Fabio, Mattioli Eros, Mo-retti Carlo, Moro Alessio Palmisano Henos, Rizza Karen, Sabatino Augusta, Serafini Andrea, Biffignardi Simona.Italia dei Valori:Petrini Valter, Mercuri Andrea, Gumina Orietta, Aiello Gaspare, Cesarini Ernesto detto “Don Chisciotte”, De Paoli Miche-la, Di Stefano Venanzio, Nicolini Silvio, Cortese Francesco, Mastrogiacomo Ste-fania, Marcotulli Francesco, Savo Daniela, Di Stefano Luigi, Bellucci Fabio, Di Carlo Maria Rita, Lorenzi Cinzia, Valente Ida, D’Aversa Antonia, Vavalle Rita, Mineo Patrick, Comandini Alessandro, Raparelli Andrea, Foschi Anna Francesca, Ottaviani Matteo.Pd:Ciamberlano Emanuele, Silvani Franca, Al-berti Piero, Alfarone Carmine Luigi, Ambro-giani Sergio, Candi Enzo, Cappelletti Clau-dio, Cecconi Francesca, Ciaglia Claudio, De Mastro Simone, De Stefani Leda, Di Marco Quirino, Eleuteri Simone, Iozzi Enrico, Mu-reddu Daniela, Ogrizek Giulia, Pantaleo Gabriele, Papa Maria Rita, Parolise Luca, Pongetti Riccardo, Raparelli Massimo, Rii-tano Massimo, Trabalza Domenico, Villani Alberto.

Candidato sindaco Giuseppe Panella

Lista comunitaria “Panella Sindaco per il Comunicipio”:Furlan Andrea, Alivernini Santino, Bagna-relli Emanuela, Birilli Visia, Biagini Alessio, Buttazzo Daniele, Caselli Ugo, Ceccarelli Eraldo, Dell’Omo Ivano, Eramo Loreto, Fa-nasca Bruno Giancarlo, Frillocchi Giuseppi-na, Giannetti Giammarco, Giuliani Fabrizia, Lippo Franco, Luzzi Marcella, Nigro Stefa-nia, Pellegrini Luana, Trobbiani Katia, Vasile Rossella, Violo Giovanni.

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maggio 2011ilCorriere Tuscolano MARINO

Elezioni scontate o a sorpresa?Manca ormai pochissimo alle elezioni amministrative ma-

rinesi e il clima si fa sempre più ro-vente tra alcuni dei candidati, mentre altri, più defilati, continuano la loro campagna elettorale senza entrare nelle polemiche politiche. È quindi possibile leggere quotidianamente botta e risposta, attacchi e difese tra Adriano Palozzi, sindaco uscente e candidato del centrodestra, Ugo Ono-rati, ex sindaco e candidato del centro-sinistra e l’outsider Adolfo Tammaro che si è fatto paladino della lotta ai manifesti abusivi e della partecipa-zione cittadina alla cosa pubblica. Chi invece non importa di stare sulle prime pagine dei giornali e continua una campagna elettorale tranquilla, quasi porta a porta, sono gli altri tre candidati a sindaco. In primis Mar-co Rapo, che si presenta con 3 liste civiche d’appoggio, poi Giuseppe Panella e Alessandro Lioi che conta-no soprattutto sui voti nelle frazioni. Sei candidati a Sindaco tutti rigorosa-mente uomini, 22 liste e 467 candida-ti a consiglieri comunali dimostrano quanto la situazione politico-ammini-strativa di Marino sia ancora in ebolli-zione e tutt’altro che tranquilla.Le stesse due coalizioni di parti-ti istituzionali hanno avuto non po-che vicende interne di travagli, mal

di pancia e fuoriuscite che dimo-strano che la maretta non si è pla-cata nemmeno alla vigilia del voto. Da una parte il centrosinistra ha avu-to un’evoluzione costellata da defail-lances, per prime le liste civiche che avevano chiamato a raccolta il tavolo del centrosinistra dopo 3 anni di im-mobilità, poi nomi più o meno impor-tanti della coalizione, tanto da neces-sitare interventi continui di esponenti (soprattutto del Pd) regionali per ras-sicurare sull’appoggio a Ugo Onorati, che comunque non hanno fatto tornare sui propri passi molti che sono addi-rittura passati “dall’altra parte”, come l’ex segretario del Psi, Ivano Moretti. Ma dall’altra parte non è stato tut-to rosa e fiori quanto sembrerebbe. Anche Palozzi ha dovuto mettere qualche toppa, arginare candidature ‘parallele’ come quelle di Ambrosini

de La Destra che poi ha fatto marcia indietro o quella paventata e poi ri-tirata de La Fiamma Tricolore. Per non dimenticare il piccolo gruppo di ex-forzisti estromessi all’indomani delle passate elezioni, che qualche settimana fa hanno provato, con un tentativo di dubbio senso, a far pas-sare una candidatura alternativa a quella di Palozzi, che si è risolta in una boutade di un fine settimana alla quale hanno creduto solo pochi spe-ranzosi ed evidentemente poco esperti di questioni politiche, nel centrosini-stra. Alla fine Palozzi, mettendo toppe qua e là, ha comunque portato a casa un altro simbolo in suo favore, quel-lo della “Forza del Sud” di Micciché. Alla luce di questa situazione, a Ma-rino il 16 maggio si potrebbe deline-are una situazione scontata, la vincita addirittura al primo turno di Palozzi, che attualmente almeno sulla carta, è il favorito, ma non è detto che non si profilino anche dei clamorosi colpi di scena in cui spera chi fa cronaca, ma-gari per non scrivere ancora la solita “cronaca di una morte annunciata”. Chi incuriosisce, in particolare è l’altro nome che circola su mol-te bocche in questa vigilia di fuo-co e che potrebbe fare la differen-za, soprattutto ad un eventuale bal-lottaggio: quello di Marco Rapo. Rapo intercetta molti voti insicuri e si è circondato di giovani, sia nelle liste che tra i collaboratori. Fa la sua campagna senza entrare nelle polemi-che quotidiane e piano piano porta a casa appoggi. È sintomatico che fino a qualche mese fa non era neanche nominato dai partiti del centrosinistra

e dalle liste civiche e ora invece si comincia a rispondere alla domanda (spesso neanche posta): ‘Ma in caso di ballottaggio tra Rapo e Palozzi chi vo-terete?’ rispondendo con il suo nome. Certo, si contempla ogni eventualità, ma fino a qualche mese fa si rispon-deva ridendo alla stessa domanda. Certo è che se Rapo dovesse spuntar-la e arrivare al ballottaggio con Pa-lozzi, niente sarebbe troppo scontato per il Sindaco uscente, che forse si troverebbe ad affrontare un candidato che potrebbe essere più insidioso di Onorati. Allora, non sarebbe escluso un finale a sorpresa, che gli addet-ti ai lavori si auspicano sempre nella noia scontata degli scrutini elettorali. E certo che per Rapo sarebbe un ex-ploit che a Marino non si era mai visto prima. Sì perché il giovane avvocato ha fatto tutto per conto suo, per dirla in breve: in Consiglio Comunale si è dissociato dal Pd e dalla minoran-za, alle primarie non si è presentato, avanzando comunque la sua candida-tura parallelamente a quella appog-giata dal Pd, anche se al di fuori di ogni coalizione, quindi ad Onorati. Questo gli ha permesso di svicolarsi dagli accordi interni alla coalizione che hanno invece impegnato Onora-ti e a Marino, si sa, non è per niente facile mettere d’accordo tutti. Insom-ma, paradossalmente, un candidato che è andato avanti per conto suo, ad un eventuale ballottaggio si trove-rebbe ad essere l’ultimo baluardo del centrosinistra contro Palozzi e tenuto conto che al secondo turno non c’è più il traino dei consiglieri candida-ti e la partecipazione cala, potreb-be persino ribaltare un risultato che in molti ora considerano scontato. Lo stesso ovviamente potrebbe succe-dere ad Onorati, ma è più “normale”, visto che è il candidato del centrosini-stra ufficiale e tutti si aspettano il testa a testa “all’ultimo sangue” tra lui e Pa-lozzi. Unica nota positiva generale, è la presenza di tanti giovani nelle liste. Forse finalmente il rinnovamento della politica marinese, vinca l’uno o l’altro, parte da queste elezioni.

Francesca Marrucci

Palazzo Colonna, è corsa a seiUltimi giorni di una campagna elettorale rovente

Lo scorso 19 marzo è nato Christian Guardia, figlio della nostra collaboratrice Valentina Miccichè e di Simone Guardia.

Al piccolo Christian, alla neomamma, al neopapà e ai “nostri” carissimi nonni Vito e Domenica vanno i nostri più sentiti auguri.

La Redazione

Auguri a... Christian

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maggio 2011ilCorriere Tuscolano MARINO

Marco Rapo si presenta per la carica di Sindaco alle elezioni comunali del

15 e 16 maggio come indipendente, appoggiato da 3 liste civiche (Lista Marco Rapo Sindaco, Marino Viva, Azione Cittadina), formate in larga parte da giovani.Qual è il bilancio di questi mesi di campagna elettorale?Insieme al gruppo che sostiene la mia candidatura siamo molto soddisfatti. Abbiamo continuato a lavorare come sapevamo, secondo la linea seguita nel quinquennio appena trascorso, senza inutili polemiche né i toni of-fensivi che spesso offrono le campa-gne elettorali in Italia. La coalizione che rappresento è for-mata da persone nuove alla politica e desiderose di impegnarsi per Ma-

rino portando il proprio contributo e la propria esperienza lavorativa e personale. La sua storia politica si colloca tra-dizionalmente a sinistra...Nel 2006 sono stato eletto Consi-gliere Comunale nel partito della Margherita. Non ho mai aderito al Pd né al Pdl; in Consiglio Comunale sono stato indipendente fino al 2007 quando ci siamo organizzati in asso-ciazione politica, nel quale più avan-ti si sono riconosciuti anche i miei Colleghi Consiglieri Marco Massimo Frabetti e Mario Fanasca (rispettiva-mente provenienti dai gruppi del Pdle del Pd).Quindi un progetto senza apparte-nenze politiche, allora cos'è che vi caratterizza?Quando sosteniamo che vogliamo “Riscrivere il nostro paese”, ci rife-riamo alla necessità di riavviare le politiche assenti da troppi anni. Riteniamo indifferente il rilievo della “non appartenenza politica”, quindi se il progetto politico delle nostre tre liste civiche sia più vicino al model-lo riformista oppure a quello conser-vatore. Noi pensiamo che a Marino vada riformato quanto non funziona e vada, invece, conservato tutto ciò che di buono il paese offre o può espri-mere. Ci faccia un esempio concreto.

Basta chiederci se un paese possa favorire, per esempio il commercio e il turismo, con un P.r.g. che con-sente quello che sino ad oggi ha con-sentito. Noi riteniamo di no, perché l’attuale strumento di pianificazione territoriale ha favorito il consumo del territorio verde consentendo troppe edificazioni, aumentando il traffico, con evidenti ed ovvie ripercussioni negative anche sul fronte delle atti-vità produttive e della sana vivibilità dei cittadini tutti. Serve l’applicazio-ne di una certa idea di progresso ur-banistico.Lei ha nel programma 6 punti sin-tetici.Si tratta di un programma ammini-strativo per scelta estremamente sin-tetico. Lavoriamo su progetti realisti-ci per avviare il rilancio di settori fon-damentali: pianificazione territoriale e ambiente; sviluppo e infrastrutture; cultura ed attività produttive; sicurez-za; famiglia e servizi; sport.Cominciamo in concreto da cosa?Dal P.r.g. che è stato voluto da tutti, destra e sinistra, meno che dal sotto-scritto, documenti alla mano, per ri-durre la capacità edificatoria, aumen-tare gli spazi verdi e i distacchi tra edifici e dalle strade. Riprendiamo l’argomento Acqua-Acea (la cui gestione siamo stati i pri-mi a dire che sarebbe dovuta restare

al Comune) ed il sistema di raccolta dei rifiuti che non ha innovato e anzi ha portato ad un aumento della rela-tiva tassa. Puntiamo alla realizzazione di infra-strutture, quali asili, scuole (anche un liceo), biblioteche, parchi, parcheggi, ecc.. Da troppo tempo a Marino sono as-senti politiche dedicate alla famiglia. La nuova amministrazione dovrà quindi favorire i cittadini e chiunque altri intendesse stabilirsi nel nostro paese per crescere i figli. Il suo programma è ben divulgato, ma se dovesse fare un appello ai marinesi, perché dovrebbero vo-tarla?Queste elezioni sono un’opportuni-tà ed una speranza per realizzare un cambiamento che ci sembra necessa-rio e che siamo consapevoli di poter compiere con la fiducia dei cittadini, la capacità, l’impegno, la coerenza ed i principi che hanno distinto il lavoro svolto sino ad oggi. L’opportunità è tanto evidente a livello locale, dove il sistema elettorale consente una vera scelta delle persone chiamate a go-vernare e fornisce ai cittadini l’occa-sione per dare un segnale alla passiva indifferenza di quei politici che non capiscono cosa stia succedendo al Paese ed alla Società."

Francesca Marrucci

«È necessario un cambiamento»Il candidato sindaco “civico” punta sui volti nuovi

Marco Rapo

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maggio 2011ilCorriere Tuscolano MARINO

Calcio e beneficenza con il pensiero ad Arrigoni Intervista al presidente dell’Associazione, Mohammad Hannoun

bile qui e che è riuscita a far sposare que-ste cause all’amministrazione comunale e a tanti cittadini che ora operano anche come volontari. Presidente Hannoun, è d’obbligo una domanda di estrema attualità: l’ucci-sione di Vittorio Arrigoni. Cos’ha signi-ficato quest’atto terroristico per i Pale-stinesi?Quest’atto tremendo e insensato è stato un colpo anche per noi palestinesi. Vittorio

Arrigoni e tutti i pacifisti e volontari che vengono ad aiutarci e a darci una mano, sposando la nostra causa, sono per noi eroi, e questo assassinio non è un atto solo contro la sua vita e la sua opera, ma anche

contro la stessa Palestina. Vittorio viveva in Palestina dal 2008, aveva passato tante disavventure per aiutare il nostro popo-lo, era stato minacciato, imprigionato ed espulso da Israele. Aveva difeso gli agri-coltori e i pescatori nei territori occupati, ha rischiato la vita per noi, questo per noi significa essere un leader. Per noi Vittorio è un martire di Stato e il Governo gli ha dedicato una via a Gaza e funerali di Sta-to. Ora la giustizia speriamo faccia il suo

corso, perché chi compie questi atti non è con noi, ma probabilmente un collabo-ratore pagato da altri per minare la nostra lotta.

Francesca Marrucci

Mohammad Hannoun, Presiden-te dell’Associazione Benefica di Solidarietà con il Popolo Pa-

lestinese, ci ha concesso un'intervista du-rante la sua visita a Marino, in occasione del triangolare di calcio organizzato dalla Casa della Famiglia al quale hanno parte-cipato cittadini, amministratori e giocatori e attori. Lo scopo era quello di raccogliere fondi per inviare un defibrillatore e altri strumenti a uno dei campo profughi pa-lestinesi in Libano. Insieme ad Hannoun, c’erano Giovanni Sorbello, Responsabile dell’Associazione Popoli per i Progetti in Libano e in Palestina e Franco Nerozzi, Presidente di Popoli. Non poteva mancare un pensiero al volontario italiano, Vitto-rio Arrigoni, ucciso da una cellula salafita a Gaza.Signor Hannoun, quando nasce e dove e di cosa si occupa l'Associazione Bene-fica di Solidarietà con la Palestina?L’Associazione Benefica di Solidarietà con il Popolo Palestinese nasce a Ge-nova nel 1994 e da allora si adopera per inviare aiuti concreti ai palestinesi sparsi nei campi profughi in Giordania, Siria, Libano e Palestina nei territori occupati. Ci dedichiamo in particolare alle adozioni a distanza perché da dopo la prima intifa-da, nel 1987, il numero degli orfani e del-le famiglie senza padre sono aumentate a dismisura e la situazione è sempre più grave. Stiamo cercando di sensibilizzare italiani e musulmani in Italia su questa situazione.Quali sono gli aiuti che raccogliete?Distribuiamo cartelle scolastiche, gio-cattoli, abbigliamento, tutte cose che qui

sembrano banali, ma che nei campi profughi e in Palestina, dopo l’embargo, sono dif-ficilissime da trovare. Ovviamente aiutiamo non solo gli orfani, ma anche i bambini e le famiglie più bisogno-se. In questi luoghi c’è bisogno di tutto, dalla ricostruzione delle case, ai farmaci per

gli ospedali. Tanti non sanno in occidente cosa vuol dire vivere, anzi sopravvivere, in un campo profughi.Voi li avete visitati in prima persona, raccontateci al vostra esperienza.Siamo andati nel dicembre scorso in que-sto campo profughi libanese e già per en-trare è stato difficilissimo. Attese lunghis-sime, controlli estenuanti e scuse varie per non dare il permesso. Alla fine abbiamo dovuto minacciare una denuncia sui gior-nali e siamo riusciti ad entrare solo per ve-dere con i nostri occhi una situazione tra-gica. Condizioni di vita ed igieniche tre-mende, i profughi non possono uscire dai campi, non possono costruirsi una casa, non possono avere accesso a cure adegua-te. Anche se sono laureati, è proibito ai profughi esercitare ben 63 professioni. Se un profugo palestinese è medico o inge-gnere, ad esempio, non può esercitare e al massimo può farsi impiegare in nero. Nel campo non entra niente, quindi anche gli aiuti come i macchinari medici, se arriva-no dall’estero vengono sequestrati.E come farete voi, allora?L’unico metodo è andare in Libano con i soldi e comprare gli strumenti medici lì e poi farli entrare, bisogna rilasciare una dichiarazione dettagliata che descrive cosa si acquisterà e per quanti soldi e poi si può procedere.Come è nata la collaborazione con Po-poli?Ci conosciamo da anni, abbiamo iniziato dalle adozioni. A Marino abbiamo sempre trovato un’accoglienza incredibile, so-prattutto grazie al lavoro e all’impegno di Cinzia Minucci che è la nostra responsa-

Giovanni Paolo IIIl ricordo del Papa

che ha insegnato ad amare

Lo scorso primo maggio è avvenuta la beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, scomparso il 2 Aprile 2005. In tempi record Papa Wojtyla sarà ricordato come il

Santo beatificato più velocemente nella storia della Chiesa.Nato in Polonia il 18 maggio 1920, fu eletto Papa il 16 Ottobre 1978, a soli 58 anni. Nei suoi 27 anni di pontificato sono state innumerevoli le gesta per cui, ad oggi, è uno dei Papi più amati dai fedeli e non solo: i viaggi umanitari, gli incontri internazionali, i successi delle Giornate della Gioventù, la beatificazione di Madre Teresa di Calcutta e di Padre Pio da Pietrelcina, ed infine il Giubileo nel 2000. Dopo la beatificazione, sarà celebrato ogni 22 ottobre come Santo Wojtyla. In tanti in questi giorni commemorano con parole piene d’amore la figura e l’operato di Papa Giovanni Paolo II, tra queste abbiamo voluto dare voce al pensiero toccante ed efficace, oltre ogni commento, della Signora Maria Grazia, donna, mamma ed insegnante, che vive a Marino: «Il pontificato di Giovanni Paolo II è stato sicuramente importante e centrale per la mia formazione ed esperienza futura e ciò non solo per la sua testimonianza di vita e per i temi trattati, che hanno toccato il cuore e la mente di ogni cristiano, ma anche perché ha interessato quell’arco di tempo nel quale la mia giovane identità cominciava a maturare e a prendere forma. Come persona, come sposa e come cristiana sono cresciuta insieme al Papa ereditando la grande passione missionaria, il suo amore per i giovani e la famiglia. È da questi punti fermi che è nata “Casa Emanuele” il centro nutrizionale pediatrico a Farim in Guinea Bissau, nella Missione dei Missionari Oblati di Maria Immacolata. Quando, a poco meno di diciotto anni, moriva in un tragico incidente stradale nostro figlio Emanuele, con la mia famiglia abbiamo deciso di realizzare uno dei suoi sogni. Emanuele infatti, che amava tantissimo la vita, desiderava diventare medico e dare qualche anno della sua vita per i bambini dell’Africa. Con Giovanni Paolo II ho imparato a guardare oltre la morte affidandomi, come lui, a Maria, sua e mia speranza, nella certezza che... Se rimane l’Amore non esiste la morte».

Debora PiergalliniIl sindaco Adriano Palozzi con l’ex calciatore della Roma Giuseppe Giannini

L’attore Kaspar Capparoni con Giuseppe Giannini e Christian Panucci

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maggio 2011ilCorriere Tuscolano MARINO

Don ChisciotteI mulini a vento e la libertà d’espressione

Sono ormai diversi anni che i muri di Marino sono costellati di manifesti scritti a mano a firma

“Don Chisciotte”. Le notizie che ripor-tano sono molto dettagliate e racconta-no la battaglia che un cittadino singolo sta conducendo contro quelli che lui ritiene essere gli abusi perpetrati dalle lobby al potere, sia di destra che di si-nistra. Questo giornale non vuole sosti-tuirsi a giudizi, che peraltro sono attesi in altro ambito, quello legale, ma vuole tratteggiare la figura dell’uomo che si cela dietro “Don Chisciotte”, il signor Ernesto Cesarini. Lo abbiamo incontra-to all’uscita dall’aula di uno dei suoi in-numerevoli processi, accompagnato da un suo difensore, l’avvocato Lorenzo Picchi che, oltre all’assistenza legale, fornisce al suo cliente un sostegno a tutto tondo per poter continuare a con-durre questa battaglia, da loro concepita

più come “diritto di critica” che come dif-famazione.Signor Cesarini, come è arrivato a Marino?Sono originario di Roma da diverse generazioni e sono venuto qui a Marino per cercare di goder-mi la pensione, anche se sembra che questo non sia possibile. Nel

’99 ho quindi comprato questa casa in via Paolo Mercuri che ho intestato all’ultima dei miei tre figli, e questo è stato il primo sbaglio, avrei dovuto dar-le l’usufrutto. Si può spigare meglio?Certamente. In queste cause di diffama-zione io sono indicato come l’autore dei manifesti e lei come la mandante: que-sto solo perché in base alla legge 241/90 ho avuto una delega da parte sua per poter prendere visione dei documenti riguardanti il nostro immobile. Così lei è stata denunciata insieme a me.Ci può riassumere la sua vicenda?Come dicevo prima, ho comprato que-sto appartamento situato in una zona di recupero che prevede la ricostruzione della stessa cubatura in zone danneg-giate: invece davanti a me hanno co-struito un piano in più e da qui è iniziata la mia odissea.

Cos’è accaduto?Ho iniziato a chiedere al comune qual-che informazione, delle spiegazioni, perché io sono ignorante in materia, ma mi sono trovato di fronte però a un muro di gomma, non sono riuscito ad avere nessuna risposta. Su quelle scale si è totalmente ignorati, sembra di es-sere trasparenti. Mi sono quindi un po’ alterato, ho alzato qualche volta la voce tanto che mi hanno denunciato per in-terruzione di pubblico servizio per due volte, entrambe archiviate. Per riuscire comunque a farmi sentire, ho iniziato a scrivere questi manifesti – tutti a mano - per cui ho ricevuto anche per questi diverse denuncie di diffamazione, fino-ra sempre archiviate, mentre per questa ultima il giudizio è in corso. Cosa tratta in particolare quest’ulti-ma?Ho affisso dei manifesti in cui sosten-go che le autorità costituite favoriscono i potenti – di cui ho fatto nome e co-gnome - a scapito dei poveri disgraziati come me, e costoro ritengono di essere stati danneggiati, di non riuscire a otte-nere più commesse per il loro lavoro. Dopo le prime denuncie non ha pen-sato di smettere?No, perché dal mio caso personale ho iniziato a guardarmi intorno e malgra-do io non capisca niente di urbanistica ho trovato tante anomalie che ho poi denunciato, in via del Granaio, in via Pompeo Castiglia, a via Costa Grande

e presso il cimitero. Alcuni di questi fabbricati, dopo la mia denuncia sono stati posti sotto sequestro. Andando ad indagare ho trovato una serie di ano-malie che sono sotto gli occhi di tutti. Non faccio nessuna illazione, però mi chiedo: se io, che non capisco niente di urbanistica, sono riuscito a trovare tutte queste magagne su delle piccole opere, cosa può succedere sulle grandi opere? Finora, di tutte le denuncie che ho rice-vuto, quattro sono state archiviate e l’at-tuale è stata rimandata a dicembre 2011, perché il 21 giugno c’è la causa penale cui è collegata e il giudice ha preferi-to aspettare l’esito di questa prima di pronunciarsi. La presente è comunque la più dura. mi hanno chiesto 400mila euro, 200mila a me e 200mila a mia figlia, e mettere in mezzo mia figlia è stata veramente una cosa abominevole.Cosa si sente di dire riguardo a que-sta vicenda?Io volevo solo godermi la pensione, e invece ci sto rimettendo, soprattutto in fatto di serenità in famiglia. Mia moglie e mia figlia mi stanno chiedendo di la-sciar perdere. Soprattutto mia figlia, vi-sto il suo coinvolgimento diretto, temo anche che la possano licenziare dal po-sto di lavoro.Ma io ne faccio una questione di prin-cipio: ho 71 anni, per 67 sono sem-pre stato buono, ma c’è un limite a questo muro di gomma, a questa in-differenza. Molti apprezzano la mia battaglia, tanto che diversi partiti mi hanno chiesto di candidarmi alle ele-zioni: alla fine ho accettato la propo-sta dell’Idv, forse la forza politica più vicina alla mia battaglia.

Debora Piergallini

L’avvocato Lorenzo Picchi con Ernesto Cesarini detto Don Chisciotte

«Si è costruito troppo e in fretta”Intervista al candidato consigliere del Pd, Simone Eleuteri

è difficile anche riuscire a compare qualcosa, e questo a scapito soprat-tutto dei commercianti.Oltre al lavoro di cosa si occupa?Faccio parte dell’associazione di sbandieratori “Lo Scudo di Lepan-to”, nata proprio qualche giorno fa, con la quale vorremmo cercare di organizzare iniziative che coinvol-gano anche le altre frazioni per tutto l’anno e non solo durante la Sagra, in modo da rendere Marino più uni-ta e coesa. Vorremmo anche creare una scuola di sbandieratori e ripor-tare in auge questa attività; molti di noi infatti hanno già coltivato questa passione con “Lo Storico Cantiere”, dove ha insegnato il famoso sban-dieratore senese Lorenzo Rombo-li. All’epoca, abbiamo fatto anche delle trasferte all’estero, in questo modo vorremmo coniugare tradi-zione e socializzazione, anche per riproporre una serie di valori che oggi sembrano ormai persi, come

la correttezza, la coerenza, l’umiltà, l’amore per il lavoro, il rispetto per le persone più grandi, che possono sembrare scontati ma non è così, ba-sta guardarsi intorno. I valori di una volta. insomma.Cosa incentiverebbe lei a Marino?Le iniziative da prendere sono tan-te: dalla riduzione della Tarsu per i commercianti alla riapertura delle fraschette. Bisogna aiutare il com-mercio, far riaprire i negozi che sono importanti, se chiudono le attività commerciali muore il paese. Biso-gna far in modo che la gente venga a Marino, incentivando il turismo. Il nostro paese è ricco di cultura e di storia, ha i Mitrei, il Convento degli Agostiniani, le grotte sotterranee e molto altro ancora. Passano parec-chi pullman sulle nostre strade, ma nessuno si ferma, magari qualche parcheggio gratuito in più sarebbe già qualcosa.

Marco Brancaccia

Simone Eleuteri è candidato consigliere con Onorati sin-daco nella lista del Pd. Ven-

tisette anni, nonostante la sua gio-vane età è già stato consigliere di circoscrizione nell’ultima legislatu-ra. Dipendente Cotral, dopo diversi anni di servizio presso la Protezione Civile – ha fatto parte del servizio d’ordine alla cerimonia funebre di Papa Wojtila nel 2000 – attualmen-

te è in attesa della chiamata, sempre da volontario, per svolgere servizio presso i corpo dei Vigili del Fuoco di Marino.Quando nasce la sua passione po-litica?Inizialmente ho aderito alla “Mar-gherita”, poi quando questa è conflu-ita nel Pd, anch’io ho aderito a que-sto nuovo partito, tanto che sono tra i promotori della Scuola di Partito di Anna Maria ParenteQuanto è cambiata Marino in que-sti anni?Molto, però in peggio. Si è costru-ito troppo e subito. In questo senso penso che bisognerebbe incentivare le energie rinnovabili, come il solare e l’eolico.Inoltre bisognerebbe fare qualcosa per i giovani: oggi Mari-no non è un paese per giovani, per trovare una qualsiasi forma di svago bisogna spostarsi nei paesi limitrofi. In più, sono stati messi paletti e par-cheggi a pagamento ovunque, ormai

Simone Eleuteri

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Un grave attacco all’ambiente Pseudo riqualificazione ambientale in via Romana: Provincia e Comune non si parlano

svolto nel rispetto delle regole.Per cercare tali nulla osta e autorizza-zioni – che, ricordiamo, devono essere preventivi rispetto all’inizio dei lavori - o quantomeno semplici notizie sul ri-sultato finale dell’opera, siamo stati al comune di Marino. Abbiamo parlato con responsabili di vari uffici, che ci hanno confermato che il tratto di stra-da interessata da questo intervento è di competenza della Provincia di Roma: tutti simpaticamente contenti che non riguardasse il comune di Marino, e quasi tutti d’accordo che pur essendo il committente dei lavori un ente pubbli-co avrebbe dovuto comunque chiedere un’autorizzazione, o almeno inviare una comunicazione che mettesse al corrente il comune competente per ter-ritorio. Ne è nata poi una conversazione piacevole, e tra le righe è stato unanime il giudizio per cui trovare un nulla osta vero sarebbe stata una speranza “moo-olto” azzardata.Oltre al taglio degli alberi si nota sulla sinistra, andando verso Marino, prima della curva di Barzilai, un’opera di ri-empimento senza protezione a valle, quantomeno approssimativa. Siamo comunque speranzosi: l’esecutore dei

lavori, il vivaista Balduzzi, che tutti co-nosciamo essere un carattere generoso e ribelle rispetto ai lacci e laccioli della nostra burocrazia, è comunque un ge-nio del verde e tutto lascia quindi ben sperare. Per rimanere nel tema del ver-de, salendo poi verso piazza Garibaldi, siamo rimasti un po’ delusi dall’opera che il comune sta effetuando nel giar-dino della piazza stessa e che a dire il

vero, è ancora in fase di realizzazione. Quello che più disturba, almeno per adesso, è l’eccessiva cementificazione del bordo e il tono da allegra aiuola fio-rita che si sta cercando di dare all’ovale giardino ottocentesco che evocava lon-tani e crepuscolari ricordi risorgimenta-li e patriottici.

F.I.

In una qualsiasi delle nostre contra-de baciate dal sole e dalla storia, dove il vincolo paesaggistico è

giustamente esteso fino agli angoli dei più remoti vicoli dei paesi e dove per cambiare il manto di copertura di un tetto bisogna affrontare un iter ammini-strativo lungo minimo un anno - e dove i più furbi non lo chiedono affatto - tutti sanno che per tagliare un albero di alto fusto occorre il parere della regione Lazio dopo un’istruttoria svolta dalla Guardia Forestale. Speriamo che quest’iter stia a cuore alla Provincia di Roma, intesa natural-mente come ufficio specifico addetto

ai Lavori Pubblici, e alla società “Vivina-tura Balduzzi” che ha esposto un cartello con testo “Piano di riquali-ficazione ambientale e piantumazione” dalle caratteristiche e fina-lità sostanzialmente pubblicitarie, per le quali non siamo affat-to contrari – una ditta che fa un lavoro può naturalmente auto-

pubblicizzarsi - senza però specificare, così come previsto dalla legge, il tipo di opera, l’ente o la società committen-te, l’importo dell’opera, il progettista e direttore dei lavori, il responsabile della sicurezza in fase di progettazione, quel-lo in fase di esecuzione, il responsabile del cantiere, la data di inizio e quella presunta di fine lavori. E poi – soprat-tutto - i nulla osta e le autorizzazioni. Mentre andiamo in stampa non sappia-mo con certezza se questa autorizzazio-ne ci sia, cartello o non cartello: tutta-via confidiamo sul fatto che essendo un ente pubblico il committente di questa opera, ovvero la Provincia, tutto si sia

Casa residenza “Un tetto per la vita”Nasce la prima residenza per i disabili dei Castelli Romani

Questa Nuova struttura di residenza, in Via Pietro Nenni a Marino, cosa andrà ad offrire nello specifico?La Rsa Casa Residenza è la prima casa costruita secondo le esigenze dei disabili e non a partire dalla ristrutturazione di una vecchio edificio. Andrà ad accogliere i di-sabili adulti gravi, che avranno la loro abi-tazione personale, sia singola che doppia, e poliambulatori, una piscina e una cap-pella a disposizione. Invece nella vecchia sede di Via P. Nenni 6, si proseguirà con le attività per i bambini. Nella nuova strut-tura ci sarà sia lo staff medico qualificato, sia una parte di lavoratori e soci disabili, impiegati in aree come la manutenzione e l’amministrazione.Come fate per finanziarvi?Siamo sovvenzionati dal Servizio Sani-tario Nazionale, inoltre lavoriamo con i comuni e i distretti socio-sanitari, ricevia-mo contributi dalla banche e dalle persone che ci vogliono aiutare durante le nostre campagne di raccolta del 5x1000. Inoltre da 6 anni l’Onorevole Ciampi è Presiden-te Onorario del nostro Centro, ci diede anche un contributo quando fu Presidente della Repubblica. Anche Gigi Proietti ci ha aiutato, da anni è il nostro testimonial ufficiale.Tra le tante persone che ha incontrato,

c’è una qualcuno che le è rimasto nel cuore?Ne ho conosciute parecchie di persone disabili ma sicuramente ricordo la sto-ria di Antonio, un ragazzo idrocefalo, che ha perso il papà e con la mamma da tanto tempo all’interno di un centro psi-chiatrico. Vive da solo e ogni volta che lo incontro mi chiede se casa sua è pronta, riferendosi a questa struttura. Antonio ha una grande forza di vivere e nemmeno l’operazione al cuore di 3 anni fa gli ha tolto la speranza di una vita migliore.

Debora Piergallini

Il Presidente dell’Assohandicap di Marino, Alessandro Moretti, ci ha ospitato nella nuova Casa di Resi-

denza per disabili che a breve, subito dopo l’ok definitivo della Regione, dovrebbe aprire per ospitare i disabili della zona, e non solo, in una prima vera struttura di ac-coglienza nata per soddisfare le loro esi-genze. Lavoratore in un campo totalmente diverso, da anni il Presidente Moretti de-dica il suo tempo libero al volontariato per i suoi figli ma anche, e soprattutto, per i figli degli altri.Presidente Moretti, come è nato l’Asso-handicap?Il Gruppo Area Solidarietà Assohandicap Onlus è nata 25 anni fa da un gruppo di genitori con figli disabili, tra cui io, su-

bito dopo la nascita dei miei due figli, nati disabili al Bambin Gesù. Vedendo che ai Castelli c’era ben poco o meglio nulla per le persone disabi-li, mi sono riunito in una stanza con altre persone che viveva-no la mia esperienza per costruire insieme un’organizzazione

che desse vita a dei servizi adeguati per i disabili, accreditandoci con il Servizio Sanitario Nazionale.Fino ad oggi di chi si è occupato essen-zialmente il vostro Centro di riabilita-zione?Vengono seguiti circa 200 disabili al gior-no, di cui 90 sono bambini con problemi di neuropsichiatria infantile, poi 30 adulti in semiresidenziale e 90 persone sono se-guite a casa tramite fisioterapisti, fisiatri e psicologici. Inoltre, dopo l’Assohandicap, abbiamo costituito anche la Cooperativa Social Onlus “Sorriso per tutti”, la prima di tipo A e B a livello regionale, con quota di disabili all’interno che svolgono anche servizi all’esterno, per dar loro la possibi-lità di un impiego.

Alessandro Moretti con Gigi Proietti

Info Per poter aiutare l’Assohandicap potete

visionare il sito: http://www.assohandicap.comIl codice fiscale dell’Associazione

Assohandicap: 06412291004

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Stefano Pasqualini è candidato consi-gliere con il sinda-

co Palozzi nella lista del Pdl. Marinese, 48 anni, è dipendente del Ministero della Difesa.Come nasce la sua pas-sione politica?Ho vissuto la mia prima esperienza politica come semplice cittadino, riuscendo a far transitare del personale precario a dipendente del mini-stero della difesa, facendo si che ora le loro famiglie ora possano godere di una sicurezza economica permanente, e ricevere tutta la loro gratitudine ha fatto maturare in me la consapevolezza che fosse giusto mettersi a disposizione degli altri. Quell’ esperienza mi ha fatto capire i molteplici meccanismi che ruotano intorno al mondo politico. Ho conti-nuato quindi nel sindacato – riuscendo a far percepire indennità economiche mai ricono-sciute prima – estese poi su tutto il territorio nazionale, fondato l’associazione benefica “Gemino” dove ogni socio mette a dispo-sizione degli altri la propria professionalità all’interno dell’ associazione stessa contri-buendo a creare un clima di aggregazione, amicizia e sostegno morale.In quali settori pensa di impegnarsi mag-giormente in caso di elezione?Ci sono ancora delle problematiche da af-frontare iniziando dall’ aspetto commer-ciale. A Marino aprono e chiudono negozi senza soluzione di continuità. È necessario creare un polo che sia in grado di promuo-vere la nostra cittadina, attraendo acquirenti

o semplici visitatori. Fi-nora non ci si è sofferma-ti a pensare a un benefit o a un’altra agevolazione in grado di incentivare a spendere sul nostro ter-ritorio. Stesso discorso per l’artigianato, cui do-vrebbero essere dedicati maggiori spazi per favo-rire l’ampliamento delle

aziende stesse. Vorrei inoltre una maggiore attenzione verso le scuole calcio: un set-tore che va salvaguardato perché i nostri figli possano avere un primo educativo approccio al mondo esterno che non sia la famiglia, dove possano coltivare l’amicizia e il rispetto per il prossimo, non tralasce-rei l’imprenditoria settore trainante di ogni comunità, si dovrebbe costituire un associa-zione di imprese atta a reperire lavori non solo in ambito comunale ma bensì su tutto il territorio nazionaleHa in mente qualcosa riguardo alle pe-riferie?Beh Sicuramente una maggiore cura anche per le zone decentrate, in particolare per Cava dei Selci. In questo senso ho strappato una promessa da parte del nostro candidato sin-daco: in caso di rielezione, un minuto dopo essersi insediato, costituirà una commissione che segua da vicino la vicenda del gas radon.Qual è il suo motto?Faccio mia una frase di Einstein:”Spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossi-bile da risolvere, finché arriva uno che non lo sa e la risolve”.

Debora Piergallini

«nulla è impossibile»Stefano Pasqualini, candidato del Pdl

Per una riconfermaMario Fanasca con Rapo

Stefano Pasqualini

Mario Fanasca è da sempre impegnato

in politica, prima eletto con il Partito Repubbli-cano e poi come indi-pendente in liste civi-che di centro- sinistra. Al di là delle bandiere, la sua politica è sempre stata improntata alla ri-cerca del bene comune, non disgiunta da un idealismo di tradizione mazziniana.Un motivo per cui l’elettorato mari-nese dovrebbe confermargli il posto da consigliere comunale a palazzo Colonna?Per l’impegno che ho profuso nell’atti-vità consigliare sebbene all’opposizione con atti di controllo e anche propositivi che solamente posizioni prevenute della maggioranza hanno fatto sì che non ve-nissero prese in considerazione a danno della intera comunità marinese.Questo impegno è stato sempre impron-tato con coerenza, esperienza e profes-sionalità.Coerenza, esperienza e professionalità come tramutarle in atti programmati-ci per i prossimi cinque anni di ammi-nistrazione?Marino necessita in questo momento di un vero e proprio scatto di reni che lo renda quantomeno competitivo nei confronti delle altre città dei Castelli Romani.Una seria pianificazione dello sviluppo nei vari settori amministrativi è la base di

una potenziale crescita di tutto il nostro tessuto sociale. Esso passa per un rilancio delle attivi-tà produttive, da tempo mortificate. Se non c’è un rilancio del com-mercio, dell’artigianato e di un’agricoltura di qualità non potrà esser-ci di conseguenza un ri-

lancio del turismo e cosa più importante dell’occupazione lavorativa in genere. Gli atti necessari a ciò passano per forza di cose attraverso la coerenza, l’espe-rienza e la professionalità.Lei crede che tutto ciò possa essere affrontato e portato a termine nella squadra che vede Marco Rapo candi-dato Sindaco e che Lei sostiene con la propria candidatura a consigliere Co-munale?Certamente si. Le candidature proposte nelle tre liste di Marco Rapo Sindaco hanno una forte valenza che lega l’espe-rienza al rinnovamento e che modesta-mente potrà avvalersi del mio appoggio.E nel caso Marco Rapo non vada al ballottaggio, Lei chi appoggerà Ono-rati o Palozzi ?Io credo assolutamente che Marco vada al ballottaggio. Nel caso contrario cinque anni di opposizione alla giunta Palozzi e sul modo di far politica della maggioran-za uscente di centro-destra non potrà cer-to farmi cambiare idea e atteggiamento nel segno, appunto, della coerenza.

Marco Brancaccia

Mario Fanasca

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