IL CORRIERE DI ROMA - GIOVEDI' 30 OTTOBRE 2014

24
SINDACO CERCASI Fondato nel 1948 da Giuseppe Gesualdi Direttore responsabile Filippo Gesualdi Direttore Giovanni Tagliapietra numero 31 anno LXVII GIOVEDÌ 30 OTTOBRE 2014 L’INCHIESTA Il centro? Un enorme suk lasciato in mano agli abusivi a pagina 4 Abbiamo un nuovo piano casa, e forse qualcosa di buono c’è a pagina 7 QUI PISANA All’interno l’inserto di Sanità del Lazio Lazio Lazio la del anità S S NUMERO 31 ANNOLXVII GIOVEDÌ 30 OTTOBRE2014 IL CASO STRATEGIE Andiamo a pranzo al S.Camillo? a pagina 13 a pagina 14 Così aiutiamo i caregivers ad affrontare l’Alzheimer I l direttore generale del Policlinico Universitario Umberto I Domenico Alessio non ce ne voglia se capita di parlare del suo ospedale, una strut- tura che, intendiamoci, forse proprio grazie a lui, riesce a fornire ogni giorno assi- stenza a migliaia di cittadini. Ma l’antico e pre- stigioso ospedale è tutti i giorni sui giornali, non si può fare finta di nulla. “Ci chiediamo – dichiara Giuseppe Polinari, coordinatore pro- vinciale Csa di Cisal – come mai i vertici del- l’Azienda abbiano sollecitato il sequestro di parti dell’Ospedale se questi stessi reparti sono poi stati messi a norma dalla stessa Amministrazione del- l’Umberto I, chiedendone il dissequestro il giorno dopo. Perché non è stato avvertito il magistrato che non era più necessario il sequestro? Se l’Am- ministrazione del Policlinico aveva già sanato le problematiche di sicurezza (che hanno portato al sequestro), cosa c’entrano i finanziamenti re- gionali ancora bloccati? La nostra organizza- zione sindacale chiede al Procuratore Capo di Roma, dott. Giuseppe Pignatone di intervenire per chiarire con i suoi collaboratori ciò che è re- almente accaduto per il sequestro e il disseque- stro, chiarendo così le responsabilità di ciascuno.”E ancora. “Risulta che durante il congelamento” alcuni malati del reparto della terapia intensiva dei trapiantati, malati in con- dizioni critiche, siano stati spostati dal reparto dove erano ricoverati. Perché spostarli se dopo due giorni il reparto è risultato a norma e dunque dissequestrato? Se ricoverati in quel reparto ci fossero stati la madre, il padre o i parenti di chi ha “consigliato” il sequestro, cosa avrebbero detto e fatto? Come mai l’associazione di tutela dei consumatori che ha fatto tanti comunicati sul Policlinico su questo tace? Lo sfogo del sindaca- lista, la decisione di bussare alla porta del pro- curatore capo Pignatone deve fsr riflettere. Mimmo Alessio è sicuramente dalla parte dei giusti e del diritto, ma altri forse remano in di- rezioni diverse. Voci sempre più insistenti par- lano, anche, di una gara tra il direttore generale ed il vecchio rettore dell’Università “La Sa- pienza”sulla nomina a custode giudiziario. Il manager ha fatto marcia indietro ma ha nomi- nato un suo stretto collaboratore (ma non di- pendente) quale coordinatore sia del dipartimento risorse tecniche ed impiantisti- che che della sicurezza con poteri ampi di in- tervento motivandoli, sia sulla scorta di una relazione allarmante del responsabile della si- curezza sia del direttore sanitario che paventa- vano la immediata chiusura di interi padiglioni qualora non si fosse intervenuti tempestiva- mente con i lavori necessari, urgenti ed impro- crastinabili richiedendo, esplicitamente, l’intervento, mancato, della Regione. E la ma- gistratura ha disposto, per motivi di sicurezza, la chiusura di due padiglioni dove non è garan- tita la corrente elettrica in caso di abbassa- mento dell’energia. C’è qualcosa che non va, come commentava il senatore Domenico Gra- mazio incontrando un gruppo di sindacalisti ed operatori sanitari: “Abbiamo letto solo ed esclusivamente le dichiarazioni del D.G. Alessio, come se il Policlinico Umberto I, che è da sempre il Policlinico dei romani, godesse di un’extra ter- ritorialità. Non c’è alcuna presa di posizione uf- ficiale del Governatore e Commissario per la Sanità del Lazio Nicola Zingaretti. Dallo scan- dalo delle gallerie, esploso otto anni orsono, ad oggi, nessuno, a livello di vertice regionale e na- zionale, ha sentito il diritto- dovere di intervenire e chiarire una situazione che fa dell’Umberto I, come affermato da qualcuno, la “terra di nes- suno”. Chiederò ai gruppi parlamentari di F.I. e di tutta l’opposizione di aprire un’indagine co- noscitiva sulla reale situazione del più antico po- liclinico italiano”. Come dargli torto? Perché alla fine il problema è sempre lo stesso. Di potere. Chi ha ragione tra Alessio e Zingaretti? E’ vero che il Policlinico ha necessità e necessita di in- terventi strutturali ampissimi per metterlo in sicurezza? Come mai il “sempre ciarliero” pre- sidente non parla? Cosa nasconde? Perché non ci spiega cosa vuole fare del Policlinico? Vale la pena spendere tanti soldi per una struttura ormai fatiscente? E’ ancora d’accordo con se stesso quando proclamava, urbi et orbi, di avere fatto un accordo con l’amministratore delegato delle Ferrovie , Moretti, per edificare un nuovo Policlinico sulla Tiburtina? Ha cam- biato idea? Ce lo dica! Lo dica ai cittadini del Lazio che chiedono trasparenza e buona am- ministrazione. Se Alessio ha ragione, perché la Regione chiacchiera tanto e poco produce, al- lora, ad onta dei suoi 75 anni già compiuti, vada avanti e, novello Re Giorgio, governi il Policlinico così come Giorgio Napolitano go- verna l’Italia. Il Corvo Perché il Policlinico non trova pace Il CORRIERE DI ROMA A bbiamo toccato il fondo, abbiamo bisogno di un nuovo sindaco. Meglio, di un sindaco. Roma non è mai stata cosi allo sbando, così sgovernata e non possiamo aspettare i tempi della politica (almeno così come è intesa oggi). Dei problemi interni del Pd non ci importa, della incapacità di amministrare del partito che esprime il sindaco e una giunta ci importa eccome. Nessuno si offenda, ma siamo di fronte ad una armata Brancaleone dal punto di vista gestionale, un mix di vecchi politici fuori dal tempo e di presunti “tecnici" che non hanno ancora capito quanto sia complicato governare una città come Roma, Non è una questione di conti, di bilancio, di disponibilità, è una questione di testa, di capacità, di approfondimento dei problemi e delle emergenze e di dialogo con la città che gli apprendisti stregoni della Giunta Marino non hanno dimostrato in tutti questi mesi, Basta tirare un filo a caso della ingarbugliata matassa per arrivare alla stessa conclusione; caos e dolori per tutti, L'ultimo, drammatico, an- goscioso di cronaca può essere uno di quei fili. La madre che uc- cide due figli e si suicida, il terzo figlio salvo per miracolo, il marito accoltellato in circostanze non chiare e piantonato in ospedale. Non è una tragedia della follia qualsiasi. La famiglia abita in un palazzo occupato da 13 anni e militarmente control- lato dai movimenti della casa. Non c’è controllo amministrativo, le assistenti sociali non possono entrare. Una situazione di ille- galità. Il vice sindaco Nieri, così vicino a quell'area può dire nulla? Quella tragedia poteva essere evitata? Quante situazioni a rischio ci sono come quella? Marino tace. E che cosa potrebbe dire? Che ha pensato ai Fori e ai turisti e non a quello che accade intorno a lui? Bruciano i campi rom, bruciano i container del maggiore insediamento. Non accade per caso, nel campo viene fuso tutto ciò che le squadre organizzate trovano nei cassonetti dell'immondizia. C'è una politica nei confronti della questione rom? Se c'è è ben nascosta, e intanto la presenza di una popola- zione fuori controllo si estende nella città, radicando un clima di insicurezza e di paura. Basta leggere le cronache su quanto ac- cade alla Stazione Termini, ogni giorno, intimidazioni e vio- lenze. Vogliamo distinguere rom buoni da rom cattivi? Qualcuno lo faccia, ma non venga a dire che i romani sono razzisti. Marino tace, la giunta pure. Vogliamo parlare dell'abusivismo, dei ca- mion bar, del decoro, della inconsistenza della azione di contra- sto dei vigili? Vogliamo avere il coraggio civile di valutare l'operato della polizia municipale? Chi ha inventato l'assessore Leonori e il comandante Clemente? Marino tace, non sa che fare e che dire. E ancora i trasporti, la viabilità, Il traffico. Ma chi ha scovato Improta e gli ha messo in mano un assessorato così deli- cato? Roma è nel pallone, paralizzata da tutte le misure adot- tate, Ztl, divieti, pedonalizzazioni: ma perché e per chi? Roma ha bisogno di altro. È prigioniera. Aspetta che qualcuno la liberi. I segni di una Roma fuori controllo: lo storpio alla Fontana di Trevi, il mendicante di colore, borsoni al Pantheon, l'agghiacciante normalità a Via Cipro, dalle 7 del mattino fino alle 13

description

Settimanale gratuito diretto da Giovanni Tagliapietra www.corrierediroma-news.it www.facebook.com/ilcorrierediroma

Transcript of IL CORRIERE DI ROMA - GIOVEDI' 30 OTTOBRE 2014

Page 1: IL CORRIERE DI ROMA - GIOVEDI' 30 OTTOBRE 2014

SINDACO CERCASIFondato nel 1948 da Giuseppe Gesualdi Direttore responsabile Filippo Gesualdi Direttore Giovanni Tagliapietra numero 31 anno LXVII GIOVEDÌ 30 OTTOBRE 2014

L’INCHIESTAIl centro? Un enorme suklasciato in mano agli abusivi

a pagina 4

Abbiamo un nuovo piano casa,e forse qualcosa di buono c’è

a pagina 7

QUI PISANAAll’interno

l’insertodi Sanitàdel Lazio

LazioLaziola delanitàSS

NUMERO 31 ANNO LXVII GIOVEDÌ 30 OTTOBRE 2014

IL CASO

STRATEGIE

Andiamo

a pranzo

al S.Camillo?a pagina 13

a pagina 14

Così aiutiamo i caregivers

ad affrontare

l’Alzheimer

Il direttore generale del Policlinico

Universitario Umberto I Domenico

Alessio non ce ne voglia se capita di

parlare del suo ospedale, una strut-

tura che, intendiamoci, forse proprio

grazie a lui, riesce a fornire ogni giorno assi-

stenza a migliaia di cittadini. Ma l’antico e pre-

stigioso ospedale è tutti i giorni sui giornali,

non si può fare finta di nulla. “Ci chiediamo –

dichiara Giuseppe Polinari, coordinatore pro-

vinciale Csa di Cisal – come mai i vertici del-

l’Azienda abbiano sollecitato il sequestro di parti

dell’Ospedale se questi stessi reparti sono poi stati

messi a norma dalla stessa Amministrazione del-

l’Umberto I, chiedendone il dissequestro il giorno

dopo. Perché non è stato avvertito il magistrato

che non era più necessario il sequestro? Se l’Am-

ministrazione del Policlinico aveva già sanato le

problematiche di sicurezza (che hanno portato

al sequestro), cosa c’entrano i finanziamenti re-

gionali ancora bloccati? La nostra organizza-

zione sindacale chiede al Procuratore Capo di

Roma, dott. Giuseppe Pignatone di intervenire

per chiarire con i suoi collaboratori ciò che è re-

almente accaduto per il sequestro e il disseque-

stro, chiarendo così le responsabilità di

ciascuno.”E ancora. “Risulta che durante il

“congelamento” alcuni malati del reparto della

terapia intensiva dei trapiantati, malati in con-

dizioni critiche, siano stati spostati dal reparto

dove erano ricoverati. Perché spostarli se dopo

due giorni il reparto è risultato a norma e dunque

dissequestrato? Se ricoverati in quel reparto ci

fossero stati la madre, il padre o i parenti di chi

ha “consigliato” il sequestro, cosa avrebbero

detto e fatto? Come mai l’associazione di tutela

dei consumatori che ha fatto tanti comunicati sul

Policlinico su questo tace? Lo sfogo del sindaca-

lista, la decisione di bussare alla porta del pro-

curatore capo Pignatone deve fsr riflettere.

Mimmo Alessio è sicuramente dalla parte dei

giusti e del diritto, ma altri forse remano in di-

rezioni diverse. Voci sempre più insistenti par-

lano, anche, di una gara tra il direttore generale

ed il vecchio rettore dell’Università “La Sa-

pienza”sulla nomina a custode giudiziario. Il

manager ha fatto marcia indietro ma ha nomi-

nato un suo stretto collaboratore (ma non di-

pendente) quale coordinatore sia del

dipartimento risorse tecniche ed impiantisti-

che che della sicurezza con poteri ampi di in-

tervento motivandoli, sia sulla scorta di una

relazione allarmante del responsabile della si-

curezza sia del direttore sanitario che paventa-

vano la immediata chiusura di interi padiglioni

qualora non si fosse intervenuti tempestiva-

mente con i lavori necessari, urgenti ed impro-

crastinabili richiedendo, esplicitamente,

l’intervento, mancato, della Regione. E la ma-

gistratura ha disposto, per motivi di sicurezza,

la chiusura di due padiglioni dove non è garan-

tita la corrente elettrica in caso di abbassa-

mento dell’energia. C’è qualcosa che non va,

come commentava il senatore Domenico Gra-

mazio incontrando un gruppo di sindacalisti

ed operatori sanitari: “Abbiamo letto solo ed

esclusivamente le dichiarazioni del D.G. Alessio,

come se il Policlinico Umberto I, che è da sempre

il Policlinico dei romani, godesse di un’extra ter-

ritorialità. Non c’è alcuna presa di posizione uf-

ficiale del Governatore e Commissario per la

Sanità del Lazio Nicola Zingaretti. Dallo scan-

dalo delle gallerie, esploso otto anni orsono, ad

oggi, nessuno, a livello di vertice regionale e na-

zionale, ha sentito il diritto- dovere di intervenire

e chiarire una situazione che fa dell’Umberto I,

come affermato da qualcuno, la “terra di nes-

suno”. Chiederò ai gruppi parlamentari di F.I. e

di tutta l’opposizione di aprire un’indagine co-

noscitiva sulla reale situazione del più antico po-

liclinico italiano”.

Come dargli torto? Perché alla fine il problema

è sempre lo stesso. Di potere.

Chi ha ragione tra Alessio e Zingaretti? E’ vero

che il Policlinico ha necessità e necessita di in-

terventi strutturali ampissimi per metterlo in

sicurezza? Come mai il “sempre ciarliero” pre-

sidente non parla? Cosa nasconde? Perché non

ci spiega cosa vuole fare del Policlinico? Vale

la pena spendere tanti soldi per una struttura

ormai fatiscente? E’ ancora d’accordo con se

stesso quando proclamava, urbi et orbi, di

avere fatto un accordo con l’amministratore

delegato delle Ferrovie , Moretti, per edificare

un nuovo Policlinico sulla Tiburtina? Ha cam-

biato idea? Ce lo dica! Lo dica ai cittadini del

Lazio che chiedono trasparenza e buona am-

ministrazione. Se Alessio ha ragione, perché la

Regione chiacchiera tanto e poco produce, al-

lora, ad onta dei suoi 75 anni già compiuti,

vada avanti e, novello Re Giorgio, governi il

Policlinico così come Giorgio Napolitano go-

verna l’Italia. Il Corvo

Perché il Policlinico non trova pace

Il CORRIERE DIROMA

A bbiamo toccato il fondo, abbiamo bisogno di unnuovo sindaco. Meglio, di un sindaco. Roma nonè mai stata cosi allo sbando, così sgovernata e nonpossiamo aspettare i tempi della politica (almenocosì come è intesa oggi). Dei problemi interni del

Pd non ci importa, della incapacità di amministrare del partitoche esprime il sindaco e una giunta ci importa eccome. Nessunosi offenda, ma siamo di fronte ad una armata Brancaleone dalpunto di vista gestionale, un mix di vecchi politici fuori dal tempoe di presunti “tecnici" che non hanno ancora capito quanto siacomplicato governare una città come Roma, Non è una questionedi conti, di bilancio, di disponibilità, è una questione di testa, dicapacità, di approfondimento dei problemi e delle emergenze edi dialogo con la città che gli apprendisti stregoni della GiuntaMarino non hanno dimostrato in tutti questi mesi, Basta tirareun filo a caso della ingarbugliata matassa per arrivare alla stessa

conclusione; caos e dolori per tutti, L'ultimo, drammatico, an-goscioso di cronaca può essere uno di quei fili. La madre che uc-cide due figli e si suicida, il terzo figlio salvo per miracolo, ilmarito accoltellato in circostanze non chiare e piantonato inospedale. Non è una tragedia della follia qualsiasi. La famigliaabita in un palazzo occupato da 13 anni e militarmente control-lato dai movimenti della casa. Non c’è controllo amministrativo,le assistenti sociali non possono entrare. Una situazione di ille-galità. Il vice sindaco Nieri, così vicino a quell'area può direnulla? Quella tragedia poteva essere evitata? Quante situazionia rischio ci sono come quella? Marino tace. E che cosa potrebbedire? Che ha pensato ai Fori e ai turisti e non a quello che accadeintorno a lui? Bruciano i campi rom, bruciano i container delmaggiore insediamento. Non accade per caso, nel campo vienefuso tutto ciò che le squadre organizzate trovano nei cassonettidell'immondizia. C'è una politica nei confronti della questione

rom? Se c'è è ben nascosta, e intanto la presenza di una popola-zione fuori controllo si estende nella città, radicando un clima diinsicurezza e di paura. Basta leggere le cronache su quanto ac-cade alla Stazione Termini, ogni giorno, intimidazioni e vio-lenze. Vogliamo distinguere rom buoni da rom cattivi? Qualcunolo faccia, ma non venga a dire che i romani sono razzisti. Marinotace, la giunta pure. Vogliamo parlare dell'abusivismo, dei ca-mion bar, del decoro, della inconsistenza della azione di contra-sto dei vigili? Vogliamo avere il coraggio civile di valutarel'operato della polizia municipale? Chi ha inventato l'assessoreLeonori e il comandante Clemente? Marino tace, non sa che faree che dire. E ancora i trasporti, la viabilità, Il traffico. Ma chi hascovato Improta e gli ha messo in mano un assessorato così deli-cato? Roma è nel pallone, paralizzata da tutte le misure adot-tate, Ztl, divieti, pedonalizzazioni: ma perché e per chi? Romaha bisogno di altro. È prigioniera. Aspetta che qualcuno la liberi.

I segni di una Roma fuori controllo: lo storpio alla Fontana di Trevi, il mendicante di colore,borsoni al Pantheon,l'agghiacciante normalità a Via Cipro,dalle 7 del mattino fino alle 13

Page 2: IL CORRIERE DI ROMA - GIOVEDI' 30 OTTOBRE 2014

I CONTEGGI LUNARI DEL CAMPIDOGLIOSCENARI

È un po' come se un buon(?) padre di famiglia ru-basse un euro al giornodal salvadanaio diognuno dei propri

21mila figli. La bizzarra vicenda dellerette degli asili nido comunali (o con-venzionati), offre uno spaccato dellagestione del Campidoglio inquie-tante. I fatti. A fine luglio la giunta hadeliberato un aumento delle rettedelle strutture per l'accoglienza deibambini da 0 a 3 anni. Risparmio ipo-tetico circa 8 milioni l'anno, rispar-mio del Comune, ovviamente, che sitraduce in aumento della tassazioneper 21mila famiglie romane. In sostanza Ignazio Marino - che ge-stisce una holding da 5 miliardi dieuro l'anno - non ha trovato di meglioda fare, nel mare magno delle spesecapitoline, che andare ancora a mun-gere i romani. Gli aumenti delle rettesono così lievitati dal 7 al 15%, a se-conda del reddito familiare. In soldoni c'è (c'era)chi ha dovuto sborsare anche 342 euro in più almese (con Isee familiare a 40mila euro) per lasciareil bambino (1 su 4 ottiene il posto), da settembread giugno nelle strutture di gestione comunale oconvenzionate. Gli 8 milioni di maggiore incasso, giuravano ingiunta prima della pausa estiva, sarebbero stati uti-lizzati per migliorare l'accoglienza: tradotto 400posti in più. Un po' caro come contributo.Peccato per Marino che il Tribunale amministra-tivo del Lazio abbia respinto l'aumento retroattivoe costretto il Campidoglio a trovare altri da mun-gere. Il 9 novembre il giudici amministrativi ren-deranno pubblica la sentenza e spiegheranno neldettaglio come mai l'aumento deciso da Marino sa-rebbe ingiusto.Il problema non è tanto, e solo, nell'aumento de-ciso nottetempo dal Campidoglio, quanto dall'ap-prossimazione di gestione del bilancio comunale.I miseri 8 milioni programmati dalla giunta comemaggiore incasso rappresentano meno dell'1% delbudget che il Campidoglio gestisce annualmenteper (mal) funzionare. La metà di questi miliardi fi-nisce in stipendi, il resto dovrebbe garantirci ottimiservizi comunali, ma sappiamo bene come va a fi-nire tra rifiuti, manutenzione delle strade, dellescuole e del verde pubblico. Siamo perennementein emergenza. E' vero che c'è la crisi, però il famoso buon padredi famiglia - che dovrebbe vestire i panni dell'am-ministratore di turno - prima di arrivare a tagliareo salassare le famiglie dovrebbe tagliarsi un braccio.Recidere il superfluo o quantomeno provarci. In-vece assistiamo alla presentazione di progetti fa-raonici e di kermesse (come quella del cinema),che potrebbe essere serenamente abolite.Se in una famiglia si deve "tirare la cinghia" non siparte dai pannolini e dal latte in polvere, ma dal ci-nema e della pizza del sabato (come gli italianifanno ormai da anni). E invece in Campidoglio siè partiti raggirando i piccoli (e le loro famiglie), in-serendo un prelievo extra sulle rette degli asili. IlTar ha ora bocciato questo provvedimento ammi-nistrativo e il comune dovrà rifondere (con i suotempi biblici, immaginiamo), quelle che abbianogià pagato di più rispetto all'anno scorso.Dei tagli d'organico (gli amici degli amici) non c'ètraccia. Dei risparmi sulle municipalizzate tantebelle parole ma poco più. Convegni e kermesse, asponsorizzazione comunale abbondano. Possibileche con 5 miliardi di uscite l'anno non si sia trovatoaltro capitolo di bilancio che andare a depredare ilportafoglio di chi già fa fatica il proprio di bilanciofamiliare? Forse Marino, chirurgo di fama internazionale edex senatore a 16mila euro netti al mese, non cono-sce le peripezie funamboliche di chi fa fatica a com-

prare i pannolini o acquistare gli omogeneizzati. Evidentemente, Lui e la sua giunta, non hanno maiavuto il problema di trovarsi, molto prima dellaquarta settimana del mese, con il conto corrente inrosso, le bollette da pagare e il portafogli vuoto. Forse per questo Marino mesi addietro si lamen-tava del misero gettone da sindaco (poco meno di5mila euro netti al mese). E certo son problemi sesi passa da 16mila a 5mila di stipendio. Però si rie-sce a camparci comunque e pure abbastanza digni-tosamente.

Figurarsi chi paga un mutuo o un affitto. Oltre lametà del reddito finisce in spese obbligate, poi lenormali uscite (alimentazione, necessità inderoga-bili, farmaci), si mangiano il resto. Se non fosse perquel welfare familiare (nonni, zii, parenti e amici),che ha salvato il Paese in questa crisi infinita, sa-remmo tutti sotto i ponti.Il buon Marino si faccia consegnare dall'Acea i ta-bulati di chi paga in ritardo le bollette. Con le di-chiarazioni dei redditi accanto si renderà conto chepagare in ritardo non è un vezzo. Ma una necessità.

Se neppure si riesce a pagare luce e gasalla scadenza - rischiando di farsi ta-gliare il servizio energetico - vuol direche siamo andati oltre l'emergenza, ilraschiare il barile. Stiamo scavando untunnel di bisogni e necessità con fu-nambolica abilità. Stando ai dati statistici del Comune diRoma (ultimi disponibili) <nell’annoeducativo 2012/2013 a Roma capi-tale la quota di bambini in età 0-2 anniche ha usufruito del servizio degli asilinido, gestiti direttamente dal Comuneo in convenzione, sono oltre 21.000(in aumento rispetto all’anno educa-tivo 2009/2010)>. Solo 1 su 3 riescead entrare nelle liste, con una notevolescrematura (ma solo recente grazie al-l'Isee), di chi vuole approfittare di unservizio pur non avendone una realenecessità economica. I furbetti del-l'Isee leggero possono essere rintrac-ciati. Volendolo.Se invece l'aumento delle rette è do-

vuto solo alla necessità di fare cassa allora si chiamatassa. Punto e basta.

Ps: dopo la sentenza del Tar gli asili hanno ri-chiamato 787 famiglie, quelle che avevano do-vuto rinunciare vista l'esosità delle rette. Soloche adesso si pensa di far pagare ancora di più achi ha redditi monster. Signor sindaco, una per-plessità: chi ha redditi importanti sceglie l'asiloprivato, magari una tata full time, non l'asilo co-munale...

La tassa sui neonatiE le acrobazie di IgnazioIl Tar ha bocciato l'aumento delle rette degli asili nido. Ma con 5 miliardi di budget

annuali Roma Capitale aveva proprio bisogno di rubare 8 di milioni (anche se il Comune stima solo 2 milioni di mancati incassi) alle famiglie con bambini sotto i 3 anni? Sprechi e consulenze basterebbero non solo a ridurre le rette ma a dare

accoglienza anche agli altri che nelle strutture comunali con trovano posto. Ma forseil sindaco benestante non si rende conto di cosa vuol dire - per una famiglia normale -

chiedere 280 euro al mese per un asilo. Il paradosso è che dopo la sentenza del Taradesso 787 famiglie potranno far rientrare i bambini. Ma aleggia l'incubo rincari

e a rimetterci sarà il (fu) ceto medio che già non se la passa benissimodi Leonardo Giocoli

CHI SALEdall’alto Alfio Marchini,Massimo Barrae Davide Bordoni

CHI SCENDEdal basso Lionello Cosentino,Francesco D'Ausilioe Fabrizio Panecaldo

ORSINO

P della

Marchini, se ci seibatti un colpoAdesso o mai più

il

Hanno fatto unbel pasticcio,quelli del Pd. Il

sondaggio anti-Marinoha il sapore amaro delboomerang. I machia-vellismi all'ombra delcampidoglio non pa-gano e il capogruppoFrancesco D'Ausiliopuò considerare "so-spesa" per ora la sua

carriera politica. Ma ne escono maleanche gli altri, a cominciare dal playma-ker Lionello Cosentino passando per ilvecchio Fabrizio Panecaldo per finire airenziani mandati da Palazzo Chigi acommissariare la Giunta. Si salva GiuliaTempesta, l'emergente chiamata aduna strana reggenza. Bruttissima storia.Ancora peggio quel che sta accadendoin Regione, dove sul piano casa stannoaccadendo cose folli. Non si capisce chigestisca che cosa e dove si vada a pa-rare. Hanno fatto bella figura i grillini, ha

fatto bella figura il leader di Fi Luca Gra-mazio. Degli altri meglio non parlarne.Bella la battaglia di M5S sul pasticciodel Centro Carni, Sul territorio siamoallo sbraco, non si vede un vigile, non sivede una volante in certi momenti dellagiornata e in certe zone. Problemi di si-curezza che nessuno sembra voler af-frontare. Tridentino, non ne parliamouna gaffe dopo l'altra, commercianti eautomobilisti infuriati. Ma possibile cheGuido Improta, Marta Leonori, Raf-faele Clemente non capiscano e nonvengano a patti con la realtà? Buona laraccolta di firme messa in campo da Da-vide Bordoni (Fi). La figura chiave delmomento Alfio Marchini, brilla per ilsuo atteggiamento defilato. E' l'unicoche può sperare di fare il sindaco con ilconsenso di tutti. Perché no scende incampo? Tra i tanti pasticci torna fuori ilcaso Villa Maraini, storica comunità direcupero. Comune e Regione non pa-gano, il vecchio Massimo Barra giudala protesta.

PRIMO PIANOIlCORRIEREDIROMA giovedì 30 ottobre 2014 pagina 2

Page 3: IL CORRIERE DI ROMA - GIOVEDI' 30 OTTOBRE 2014

PRIMO PIANO IlCORRIEREDIROMAgiovedì 30 ottobre 2014 pagina 3

A ROMA SI SFOGLIA GIÀ LA MARGHERITA DEI CANDIDATI,MEGLIO NON PENSARCI

Adesso è guerra, per il mo-mento, di trincea. In at-tesa del “GrandeScontro” , che potrebbetrasformarsi nello scio-

glimento dell’attuale Giunta capitolinao addirittura in nuove elezioni. Par-liamo di Ignazio Marino e del PartitoDemocratico, che della lista civica cheha portato il Marziano in Campidoglioè stato, ed è ancora, l’azionista di mag-gioranza. Fino a quando, è difficile dadire. Sul Pd e sul chirurgo-ciclista ilfreddo è calato fin dall’inizio. Ma i con-trasti sono stati facilmente spiegati confattori esterni. Per il sindaco la necessitàdi una fase di necessario “apprendistato.Per la sua maggioranza a ossatura Pd-Sel, i fermenti riformisti incarnati dalRottamatore Matteo Renzi ed i conse-guenti contraccolpi sul Pd romano, dasempre riserva di caccia dei dirigentinazionali più conservatori del partito exPci, saldamente ancorato alla linea cheha i suoi principali punti di riferimentoin D’Alema e Cuperlo (così come Ven-dola per la componente Sel).Il passaggio dalla fase uno (“Non è veroche sia separati in casa, non vedetecome ci vogliamo bene?”) alla fase due(la guerra di trincea), è giunto a sor-presa, proprio mentre il premier-segre-tario del Pd sta stravincendo sul pianonazionale (suo principale risultato: laspaccatura del fronte sindacale con re-lativo isolamento della Cgil) e si pen-sava che gli “antagonisti” romani (“nocciolo duro” della minoranza pid-dina al momento costretta sulla difen-siva) avrebbero preferito scegliere unaltro momento per muovere controMarino. Invece proprio dal fortino delPd romano, il capogruppo pd in Co-mune, Francesco D’Ausilio, si è trasfor-mato in un kamikaze suicida. Kamikazeperché si è preso la responsabilità dicommissionare (a spese della colletti-vità) ad un istituto specializzato un son-daggio sul sindaco dal quale risulta cheappena il 23% di chi lo ha votato unanno e mezzo fa lo rivoterebbe; suicidaperché ha deciso di passare i risultatialla stampa ed è stato quindi, di fatto,“dimissionato” anche se le dimissioni leha presentate volontariamente ( sonoper il momento “congelate”). Prima ancora della riunione gruppo

consiliare in via delle Vergini per uffi-cializzare l’uscita di scena di D’Ausilio,era giunto il pollice verso del coordina-tore della maggioranza di sinistra inCampidoglio Fabrizio Panecaldo: “Si èleso il rapporto fiduciario con ilgruppo: credo sia doveroso che Fran-cesco (D’Ausilio) rimetta il mandato”le sue parole. Una sentenza che, politi-camente, non deve aver troppo rattri-stato Panecaldo: vicino prima e Rutellie poi a Veltroni quando sono stati sin-daci, è uno dei renziani (una mino-ranza) del Pd romano. Perché il partitoe Marino non hanno mai fatto squadra.Non è però sul mancato dialogo cheD’Ausilio ha fatto leva per attaccare ilsindaco. Lo ha attaccato sui fatti, attri-buendogli la responsabilità di essere acapo di una città da quarto mondo. Il“suo” sondaggio certifica infatti cheRoma è sporca (62%), caotica (49%),degradata (35%); il termine “bella”,che dovrebbe essere il più usato, com-pare solo al quinto posto. Ed i romanivorrebbero invece una città “pulita”(62%), “vivibile, accogliente, curata”(31%), efficiente (29%). Alla do-manda “cosa funziona bene a Roma?”il 54% ha risposto “nulla”. Senza parole.E’ con queste “referenze” che Marinosi è presentato domenica al laboratoriopolitico dei renziani, a Firenze.Avrebbe voluto incontrare il Rottama-tore, ma non ci è riuscito. Si è dovutocontentare di poche parole con Del

Rio, e con il “numero 2” del Nazareno,Lorenzo Guerini, e di un profondosfogo con Debora Serracchiani. ARenzi e al “giglio magico”, il cerchio dichi collabora strettamente con il pre-mier-segretario del Pd, Marinoavrebbe voluto illustrare quanto hafatto e sta facendo per “innovare” aRoma; peccato che più del benesseredei cittadini si sia preoccupato soprat-tutto di aree pedonali e piste ciclabili .“E chi non va in bicicletta, non conta?”gli chiedono i romani, che avrebberopreferito l’indispensabile risanamentoche si impone sul piano della gestionecapitolina, un “mondo” dove la pro-duttività dei lavoratori è decisamentesotto la media e le partecipate del Co-mune sono tante che non se ne cono-sce neppure il numero esatto. Proprioperché a Firenze (e ora ai vertici delPd) sanno come stanno le cose, nes-suno, alla Leopolda, ha voluto sbilan-ciarsi con Marino. “Nelle begheromane non ci vogliamo metterebocca” la sintesi delle risposte ottenutedal sindaco. La Capitale del resto ètutto il contrario della città che Renzivorrebbe dove accogliere i capi di statoe di governo stranieri. Al momentoperò vuole evitare un “caso Roma”. Ealla fine, è la sua filosofia, se non rie-scono ad andare d’accordo saranno allafine gli elettori, a scegliere.Già. Così come poco meno di un annoe mezzo fa i romani hanno scelto Ma-

rino, se ci dovesse essere la fine antici-pata della legislatura sceglieranno unaltro, senza drammi. Uno che potrebbeessere dell’attuale opposizione di cen-trodestra, ovviamente, anche se al mo-mento non ci sono all’orizzontecandidati potenzialmente vincenti. AForza Italia piacerebbe convincereMarchini a schierarsi con il centrode-stra, anche se visto il nuovo corso ren-ziano del Pd il Beautifuldell’imprenditoria romana potrebbeessere un ottimo candidato anche peril Pd targato Renzi. Marchini ha ap-pena fatto sapere che c’è, si sta muo-vendo. Candidatura bipartisan? C’è dadire tuttavia che a sinistra (a sinistra-sinistra), un candidato sindaco, nelcaso di elezioni anticipate ci sarebbegià e starebbe già lavorando con questoobiettivo. E potrebbe essere l’attualepresidente della Regione Nicola Zin-garetti. Che, a leggere i giornali ro-mani, sembrerebbe addirittura ilprincipale beneficiario del discreditogettato sul sindaco Marino dal sondag-gio di D’Ausilio. Una parte del sondag-gio non resa nota subito, e di cui si èsaputo quindi dopo il pellegrinaggio diMarino alla Leopolda, indica infattiche in caso di elezioni anticipate per lacarica di Primo Cittadino il grande fa-vorito sarebbe proprio Zingaretti. Ilquale tra gli elettori del Pd ha raccoltoaddirittura l’84% del gradimento con-tro il 75% di Renzi e il 41% di Marino.

EDITORIALE

La lotteria del Campidoglio, Marino, Marchini o ...Zingaretti?

Per Zingaretti – anche se nel suo entou-rage si esclude che il presidente dellaRegione possa correre per il Campido-glio – sarebbe un buon biglietto da vi-sita, come ha scritto un quotidianoromano, e un incoraggiamento a candi-darsi a sindaco. Zingaretti, che si appre-sta a lanciare una sua fondazione – unthink tank dal nome Demo - avrebbe ilvantaggio, qualora si candidasse allasuccessione di Marino, di correre inuna terra conosciuta dato che, non es-sendo egli quel che si può definire unammiratore di Renzi ma uomo dellascuola bersanian-d’alemiana, trove-rebbe un terreno favorevole al Pd cherappresenta. Anche perché, proprio perla sua posizione critica nei confronti delpremier-segretario, Zingaretti non hasperanze di “fare carriera” nel partito,dove pure è molto stimato. Marino, dicui si conoscono la determinazione el’ostinazione, per il momento è sulla di-fensiva, per nulla deciso però ad arren-dersi. L’uscita di scena di D’Ausilio noncancella l’ostilità del Pd nei suoi con-fronti, anche se per bocca del suo re-sponsabile massimo, LionelloCosentino, il partito sottolinea che “ilproblema” è proprio tra il Sindaco eD’Ausilio, “debbono chiarirsi tra diloro, prendendo atto di eventuali erroridi procedura e di merito, della man-canza di coinvolgimento in alcune de-cisioni”. Un tentativo di scaricare tuttosulle spalle del capogruppo, tentativosmascherato però subito dopo dall’af-fermazione dello stesso Cosentino se-condo cui proprio la realtà illustrata dalsondaggio deve spingere Marino a cir-condarsi di “una classe dirigente piùampia” che “partecipi alle scelte per lacittà”, a cominciare dai presidenti dimunicipi (che sono quasi tutti del Pd).Una richiesta, questa, formulata dal Pdromano fin da subito dopo l’elezione diMarino, ma che il sindaco ha semprerespinto, preferendo portare avanti unasua linea solitaria. Forse con la speranzache la sua “campagna” contro il Pd glivalesse il plauso e l’endorsement delsindaco Rottamatore. Finora però cosiè non è stato. E se a Largo del Nazarenonon si cambierà linea, dalla guerra ditrincea si passerà inevitabilmente, forseanche presto, al conflitto aperto. Ma-gari con nuove elezioni.

di Carlo Rebecchi

SEI PRONTOPER FINECO

ADVICEfai il tuo primo passo verso

la consulenza evoluta:oggi puoi incontrare il tuo

Promotore FinanziarioGabriele ArchiniPersonal Financial Advisor - Promotore FinanziarioEFPA - European Financial Advisor TM

[email protected] +39 06 85508911Fax +39 06 85508972Mobile +39 328 3583539

Page 4: IL CORRIERE DI ROMA - GIOVEDI' 30 OTTOBRE 2014

PRIMO PIANOIlCORRIEREDIROMAgiovedì 30 ottobre 2014 pagina 4

GLI EFFETTI PERVERSI DELLE PEDONALIZZAZIONIL’INCHIESTA

Il centro? Un enorme suklasciato in mano agli abusivi

Prima la mappa, poi gliannunci, infine tutte lepromesse nel dimentica-toio. Dopo aver indivi-duato dove stazionano

gli ambulanti, infatti, l’assessore alleAttività Produttive, Marta Leonori,aveva promesso il pugno di ferro perriportare la situazione alla normalità.Invece, quell’idea di rimodulare ilcommercio itinerante per le stradedella Capitale giace ancora in un cas-setto. A più di un anno dall’insedia-mento, il risultato prodotto dagliuffici di via dei Cerchi è solo unelenco di nome e numeri. Nessunoancora sa chi sono, quali sono i loroitinerari, cosa vendono e, soprattutto,dove e come spostarli. La battaglia haprodotto uno stallo. Da un lato i tito-lari delle licenze che difendono un di-ritto acquisito, e a cui non voglionorinunciare; dall’altro il Campidoglio,che non riesce a uscire dal vicolocieco: il sindaco che se la prende coni venditori regolari e questi ultimipuntano il dito contro gli abusivi, cheinvadono i marciapiedi con telonibianchi e prodotti contraffatti.Risultati? Zero. Perché dalla zonizza-zione attuale della vendita di strada edalle manifestazioni di piazza non èuscita nessuna soluzione. Gli illegalicontinuano indisturbati i loro affari el’amministrazione prosegue con losfratto coatto dal centro solo per autoe scooter. L’ultima in ordine di tempoè stata la chiusura del Tridentino, conl’invenzione di una mini-ztl. Tutti apiedi e zona liberata dagli scarichidelle automobili, come piace al pedo-nalizzatore seriale Marino. E cittàspaccata sul ‘sì’ o ‘no’ alla mossa delprimo cittadino. Neanche la protestadei motorini ha sorbito degli effetticosì come le 4 mila firme raccolte. Ilsindaco va avanti (a piedi e in bici),senza curarsi dell’allarme lanciato dairesidenti e commercianti del qua-drante: aumenteranno gli abusivi.Detto, fatto. Neanche il tempo dimontare i nuovi varchi di accesso al-l’area che sono comparsi i venditoridi paccottiglia. L’Sos era stato lan-ciato in tempi non sospetti dai titolaridei negozi griffati. Quando lo stop aimezzi era solo un’idea. “Se non ci sa-ranno controlli, il centro si trasfor-

merà in suk”. Le potenzialità, in re-altà, già c’erano. La scelta politica nonha fatto altro che dare nuovo impulsoe slancio al fenomeno. Per alcune as-sociazioni di categoria, come la Con-fcommercio, gli ambulanti sarebberoaddirittura triplicati. E non manca iltono da catastrofe: “La situazione as-sume i contorni dell’emergenza”.Gli irregolari della città sono 15 mila,ma quasi la metà si concentra tra lemura, soprattutto nella zona nevral-gica del Tridentino. Così se gli incassiillegali salgono di un quinto, secondoConfesercenti, quelli di chi paga letasse, crollano del 50%. Senza dimen-ticare che il giro di prodotti contraf-fatti, solo nella Capitale, sfiora ilmezzo miliardo di euro: un prodottofalso su 4 si trova nella neo area pe-donalizzata. I ricavi, invece, superanoi mille milioni di euro. Questo, però,non significa che siano contrari alblocco del traffico privato, anzi: 7 su

10 sono favorevoli, eppure la primapreoccupazione è sempre quella ditutelare la propria economia fer-mando l’abusivismo. Così, dopo lamanifestazione dei giorni scorsi perprotestare contro il fenomeno, i com-mercianti tornano a chiedere l’atten-zione della giunta Marino: “Non sipuò far finta di nulla”, tuonano incoro.Più esplicita la posizione di Feder-moda, l’associazione chiede di fer-mare la contraffazione non imotorini. Anche perché quelle mercipotrebbero essere anche rischioseper la salute. Secondo i dati dellaGuardia di Finanza, infatti, almeno il10% potrebbe essere cancerogeno.Non solo. Perché agli abusivi, nonfanno difetto la fantasia e l’ingegno:hanno fiutato l’affare della nuovazona a traffico limitato e si sono spo-stati in massa sul Lungotevere. Conla semipedonalizzazione i pochi posti

di Giovanni Santoro

Servirebbe il pugno di ferro per ristabilire ordine e normalità ma non c'è traccia di una efficace strategia di contrasto. E se nessuno fa rispettare le regole e controlla gli irregolari dilagano e conquistano tutti gli spazi.Il Tridentino appena chiuso al traffico è nei guai, occupato da ambulanti, parcheggiatori, rom e mendicanti.

Sporcizia e immondizia ovunque, i commercianti si mettono le mani nei capelli e denunciano cali vertiginosi degli incassi. Per le strade è boom di merci contraffatte. Ma gli amministratori capitolini

continuano a promettere e a vivere in un mondo tutto loro. Sempre più lontani dalla realtà e dai cittadini

C’è ancora qualcuno disposto a credere a Ignazio Marino?La vicenda della macchina rossa al sicuro dai vandali nelperimetro protetto del Senato fa cadere le braccia, fa indi-

gnare. Altro che sondaggi pilotati all'interno del Pd. Di fronte allecontestazioni chiunque sarebbe arrossito dalla vergogna, lui no.Sciocchezza, una alzata di spalle, la parola d'ordine è low profile.Eppure è la mossa più efficace dell'opposizione in questi mesi diimbarazzante silenzio, Certo, questa volta Marino se l'è proprio cer-cata. Un sindaco dovrebbe fare pubblica ammenda, chiedere scusaai cittadini, impegnarsi a cambiare le cose in meglio dal punto divista del traffico e dei parcheggi, invece niente. Il prefetto gli intimadi togliere la sua macchina rossa dal parcheggio protetto del Se-nato, lui non fa una piega. Non è bastato il sondaggio a far capirequanto sia poco amato. Ma quel che è certo è che non sussistonopiù le ragioni di sicurezza adottate lo scorso anno subito dopo leelezioni. famosa Panda rossa. La prefettura rispondendo a un'in-terrogazione di Andrea Augello (Ncd) al ministro dell'Interno, è statachiara, il mezzo deve essere rimosso. Dopo aver subito alcuni graffialla sua macchina Marino, sentendosi minacciato,chieseal pre-fetto di poter usufruire di un parcheggio sorvegliato. E Pecoraro sirivolse a sua volta al presidente del Senato per verificare la dispo-nibilità ad accoglierla. Ma che storie, Marino non può pagarsi ungarage come tutti? Tanto più che mentre lui otteneva 14 mesi disosta gratuita provvedeva ad abolire le agevolazioni per le strisceblu dei cittadini romani. Non si può non essere indignati. Ma non fi-nisce qui, perché le Iene - imbeccate ovviamente da qualcuno chenon vuole bene al sindaco - in un servizio mandato in onda denun-ciano che dal 23 giugno al 21 agosto il sindaco avrebbe utilizzatola sua macchina in centro, dove peraltro abita, con il permesso Ztlscaduto. C'è chi ha dovuto pagare multe salatissime per una infra-zione ripetuta di questo genere. Lui, per ora, no. Facciamo una col-letta, paghiamogli il garage.

Facciamo una colletta e paghiamo il garage

al sindaco

Page 5: IL CORRIERE DI ROMA - GIOVEDI' 30 OTTOBRE 2014

blico (Cosap) o del canone per le in-segne pubblicitarie.Lo smacco alle regole, nel centro diRoma, è soprattutto questo. Eppuresembra che il chiodo fisso di Marino,insieme con l’assessore alla MobilitàGuido Improta, sia sempre lo stesso:chiudere il varco a tutti i motorizzati.Stop. Come se cittadini i turisti chie-dessero questo e non più servizi.Prima il blocco su via dei Fori, adessoil Tridentino. Anche se il trasportopubblico latita e l’azienda municipa-lizzata, l’Atac, è sull’orlo del collasso.Come anticipato dalla versione on-line del nostro giornale, il piano in-dustriale prevede l’aumento degliabbonamenti (da 250 a 280 l’annualee da 35 a 38 il mensile) e il taglio dellelinee. Undici sono quelle cancellate,una su 5 le notturne. Così se da unlato si obbliga i cittadini a lasciarel’auto in garage, dall’altro non sidanno alternative con i mezzi capito-lini. Senza dimenticare che le zone li-berate dalle 4 ruote sono state

occupate dagli immancabili venditoriabusivi.Chi viene a Roma, che solo a settem-bre ha registrato un milione di in-gressi, invece, vorrebbe girare per lacittà senza essere assediato da chivende rose o acqua, oltre merce con-traffatta. La sicurezza prima di tutto,ma questa richiesta resta inascoltata.Per i veicoli turistici, invece, il pianoè pronto ma non esecutivo. Sosta piùcara man mano che ci si avvicina aSan Pietro. E tariffe più alte per chiinquina di più. È questo il progetto‘green’ per i torpedoni, approvato ametà mese di ottobre dall’assembleacapitolina. Mentre le sanzioni sal-gono da 380 a 500 euro. Tutto qui. Eil titolare dei trasporti, Improta,guarda al futuro: “Con l’allunga-mento della Metro C da Colosseo aOttaviano elimineremo i pullman dalcentro”. Peccato che la terza lineadella metropolitana non abbia ancoraaperto la prima tratta da MonteCom-patri/Pantano a Centocelle.

Così lo spazio lasciato libero da autoe bus, può tranquillamente diventarela nuova casa dei teloni che vendonooggetti di qualsiasi tipo. La Leonorinon si scoraggia e guarda all’Europa.Offrendo una ‘nuova’ soluzione: imercatini. “Sono una realtà che viva-cizza molti capitali dell’Unione –spiega l’assessore alle Attività Pro-duttive – e alcune sono mete turisti-che molto ricercate, ma in uncontesto di regole e rispetto per le re-altà commerciali esistenti. A Roma ènecessaria una regolamentazioneuniforme; per questo nei giorniscorsi ho incontrato i rappresentantidei Municipi e ne ho parlato con leassociazioni di categoria, propo-nendo un nuovo regolamento: unbando pubblico per affidare gli spazi”.Ancora una promessa, sull’onda dell’‘annuncite’ che colpisce il Pd nazio-nale con il governo Renzi. Come sebastasse una mappa per contrastare ilfenomeno. O un annuncio per fer-mare il suk.

PRIMO PIANO IlCORRIEREDIROMAgiovedì 30 ottobre 2014 pagina 5

A rriva dall'esterno la cavalleria, sa-ranno le Ferrovie dello Stato a sal-vare il salvabile? Ironia della sorte.

Ai romani si chiede di rinunciare allamacchina per usare il mezzo pubblico,Ma l'azienda chei mezzi pubblici si oc-cupa è praticamente fallita. Eppure l'Atacle prova tutte per non morire, anche laguerra ai portoghesi e il taglio degli auti-sti. Non bastano l' aumento degli abbona-menti annuali e mensili, nuove strisceblu, task-force di controllori e ausiliari deltraffico, i tagli alle telefonate e ai pc. L'asses-sore alla Mobilità Guido Improta e l'ad del-l'Azienda Broggi tentano la strada di unsanguinosissimo piano industriale a spesedegli utenti per cercare di portare l'azienda alpareggio di bilancio entro il 2016 (per que-st’anno si stima una perdita di 140 milioni).Dal 1 gennaio 2015 il costo degli abbona-menti annuali crescerà da 250 a 280 euro equello dei mensili da 35 a 38,50 euro (0,50 inpiù rispetto alla penultima bozza); confermatele agevolazioni tariffarie attuali, mentre se nestudieranno di nuove in favore degli studentifuori sede. Ulteriori introiti arriveranno anchedai nuovi stalli a pagamento (le strisce blu),circa 20mila in più rispetto ai 75mila attuali.A guardia dei nuovi parcheggi, ma anche dicorsie preferenziali e ztl ci sarà un gruppo di400 persone, fra cui anche i controllori: a se-conda dei periodi e delle necessità, dovranno

essere in grado di svolgere tutte le mansionidi verifica. L’evasione tariffaria sui bus paresia attorno al 15%. Proseguiranno i tagli dellelinee bus, la chiamano "razionalizzazione" maforse gli utenti non sono dello stesso avviso.Poi le solite promesse: incremento dei chilo-metri su ferro: attraverso l’apertura dellalinea C, ma anche «aumentando la frequenzadelle metro A e B» e «rivedendone gli orari».Infine il passaggio dolente, entro il 2015 sa-ranno 454 in meno gli autisti di superficie, fracui i 350 precari che lasceranno l’azienda.Chi rimane, dovrà guidare di più: 7h15’ controle 6h20’ attuali per gli autisti e 900 ore annuecontro le 720 attuali per i macchinisti. Ungrosso punto interrogativo.Ma i guai incalzano l'Azienda. Le hanno pigno-rato 77 milioni di euro in seguito a un conten-zioso con Roma tpl, proprio all'indomani dellapresentazione del piano industriale. Una no-

tizia che, a detta del Campidoglio, mettea rischio l'operatività del servizio. Ma-rino e Improta si sono precipitati a Piaz-zale Clodio per consegnare unamemoria che scarica tutte le colpe suAlemanno e i suoi, come se bastasse.L'amministrazione «ha investito la Pro-cura della Repubblica per le valutazionidi competenza» - dice una nota - e «ga-rantirà le risorse necessarie ad Atac perscongiurare il blocco dell'operativitàdella azienda di trasporto pubblico» e

nel contempo fa sapere che «l'azienda resistein giudizio in quanto il lodo arbitrale è statopronunciato nel 2009 da arbitri che ritieneprivi di potere e non legittimati a giudicare lacontroversia». Nella nota diffusa da Roma Ca-pitale viene spiegato che il pignoramento «èinerente il servizio reso dal Consorzio di tra-sporti nel periodo 1 gennaio 2006-31 dicem-bre 2010. L'esecutività di tale atto mette arischio la continuità aziendale di Atac e diconseguenza la mobilità pubblica nella Capi-tale, nonostante l'azienda abbia proposto op-posizione al precetto, l'udienza è fissata peril 25 novembre 2014, e depositato ricorso perCassazione in data 28 luglio 2014 per l'annul-lamento del lodo arbitrale che ha dato luogoalla controversia e della successiva sentenzadel 31 gennaio 2014 della Corte di Appello diRoma». Stiamo andando a fondo senza ren-dercene conto. E non paga nessuno.

L’Atac sull’orlo del baratro le prova tutte per non morire

a disposizione sono occupati dagliscooter, quei pochi che restano sonoappannaggio dei parcheggiatori chechiedono il pizzo. Si nascondono trai platani, alla prima occasione saltanofuori, si sbracciano e ti trovano unposto: dietro ricompensa. Perché lestrisce blu sono sparite e son tornatedi moda quelle bianche (gratis).La soluzione, proposta da chi vivesulla propria pelle una situazionesull’orlo di una crisi di nervi, è sem-pre la stessa: maggiori controlli.Quelli che aveva promesso il sindaco,quelli che aveva assicurato il co-mando dei vigili. Quelli che, secondoil patto Roma sicura (siglato anchedal ministro Alfano), avrebbero ri-portato il decoro nelle zone più belledella Capitale. In effetti, nessuna di-stesa di teli bianchi sui marciapiediper rifilare paccottiglia e cianfrusa-glia si notava su via della Concilia-zione, in occasione dellabeatificazione di Papa Paolo VI. A di-mostrazione che i presìdi funzio-nano. Grazie a polizia locale ecarabinieri, il 19 ottobre, la zona diSan Pietro non si è trasformata nelsolito mercato a cielo aperto. E, a sen-tire i titolari delle licenze, i guadagnisalgono anche di un terzo.L’abusivismo, però, non è solo ambu-lanti. Ma anche e soprattutto tavolinoselvaggio. A ogni controllo c’è un se-questro, ad ogni giro una multa. Cosìcome l’illegalità è rappresentata dapiù di mille tra bar e ristoranti fuorilegge. Locali che hanno sedi legali insocietà fittizie, intestate a cittadiniextra-comunitari che hanno il pro-prio domicilio nei centri di acco-glienza. Un dossier, quellodell’assessorato alle Attività Produt-tive, che fa il paio con la mappa deivenditori itineranti. E che dovrebbefa tremare per il giro d’affari nascostoal fisco: oltre 800 mila euro evasi soloa Campo de’ Fiori. Mancati paga-menti della tassa sui rifiuti (Tari), diquella sull’occupazione di suolo pub-

«La sinistra è incapace anche di fare unbando che rimanga in piedi. Durante il con-siglio straordinario di oggi è stato appro-vato un documento che avevamo propostoper annullare il bando voluto dalla giuntamunicipale per i laboratori per le personedisabili. Una gara del valore di un milionee 700 mila euro, talmente errato da esserecontrastato e biasimato anche dallastessa maggioranza consiliare di centro si-nistra tanto che l’assessore Guido Laj si èpresentato in aula per chiedere scusa deglievidenti errori che aveva commesso nellapubblicazione della gara stessa. Non èperò tutto, né il primo bando fatto maledalla sinistra del II Municipio: anche ilbando di assistenza per i disabili nellescuole è stato platealmente sospeso inquanto conteneva errori di forma. Non solo:le buste sarebbero state aperte e poi ri-chiuse. Una cosa della quale valuteremo lagravità in commissione trasparenza subitoprima di chiedere il formale annullamentoanche di questa procedura» Lo dichiara ilcapogruppo FI del II Municipio, Andrea Li-burdi.

MUNICIPIO II E DISABILITÀQuei bandi nonstanno in piedi

Si erano dimenticati la scadenza della or-dinanza anti-alcol, la movida torna libera,l'alcool può nuovamente essere consu-mato fino alle tre di notte. Non hanno sa-puto evitarlo, non si erano preparati pertempo, ora dovranno correre ai ripari, unanuova linea di condotta vedrà la luce nelgennaio prossimo. Imbarazzanti le dichia-razioni dell'assessore Leonori, usa il futuro,Abbiamo in programma una revisione delregolamento di polizia urbana, così cam-bieremo una volta per tutte gli orari di ven-dita degli alcolici, dice. Hanno avuto mesiper pensarci. Incredibile.

TORNA MOVIDA LIBERAAlcol a volontà

fino alle tre di notte

Lunedì 27 ottobre, si è tenuta presso lasede del Parco di Veio, in Via Castelnuovodi Porto, 14, a Sacrofano, la seduta perl’elezione delPresidente e del Vicepresidente della Co-munità del Parco. Erano presenti: il Commissario Straordinario del Parco,Giacomo Sandri, il Direttore del Parco,Maurizio Gallo, il Sindaco di Campagnanodi Roma, Francesco Mazzei, il Sindaco diCastelnuovo di Porto, Fabio Stefoni, il Sin-daco di Formello,Sergio Celestino, in rappresentanza delSindaco di Riano, l’Assessore Luca Bruz-zetti, il Sindaco di Sacrofano, TommasoLuzzi e in rappresentanza del Comune diRoma Capitale, il Presidente del XV° Mu-nicipio, Daniele Torquati.Dopo un ampia discussione in merito alpiano di riassetto del Parco si è passati allavotazione, al termine della quale, all’una-nimità, sono stati eletti: Daniele Torquati,Presidente del XV° Municipio di Roma Ca-pitale,come nuovo Presidente della Comunità delParco e Tommaso Luzzi, Sindaco di Sacro-fano, come Vicepresidente.

PARCO DI VEIOEletti i vertici

della Comunità

IN BREVE

Page 6: IL CORRIERE DI ROMA - GIOVEDI' 30 OTTOBRE 2014

��������������� ���������������������� ���������������

����������������������������������� ����� ���!�!���"#�����$�� �!���!� �#���������������������%���������

�� ������������������������������������������������������������������������ �������� ��������� �����������&&������������������� �������� ��!��"�#$�� �������'��������������(�)������ ������������)�������� � )���� ����� )�����&��� ������ ��������� ������� )������&�������������)��� ��� �� ����*� ������������������)����������)���� ��������������� ����&&�����+�����,��� ��-�)��������."����������������������������)���/����������!�"�������� �!"""""0��1/12�3�+23'4�43�'�+

������������%�$����&���������������5���&������ �����������&&����������������� �������������� ��61�����)�7��������� �&&������8��)����9�����������������:����� ���� ��-�)������� ���� ���(�)������� ����&&��)�������(����������)�)����� ���������� � ���� ���������;������� ������������������� �����)� ���������������)������<�������� ���&&� ������������� ����������������������� ������)�����)� ��������������������������������)���� ���� ������������ �� ����� ���� )������ �� ������ =������� �� �)� ������ �� ��)������������&���+�����,��� ��-�)���"����������������������������������!�"���������!��"!0"�#���� �!"""""0�

�������$�����$��'�� �����������(����������)��������)������������!����$��'�� ������������� ���������)�����7���������������������)���&����������� �����������&�������������������� ������� ���� �������� ���� ����� � �� ���� �����)���&���������&&����)�#��������+>��������-�)�������������� ���(�)�� ������)����������&��� ������� ������� ������)����� �������)�&��������������������������&��������&������������������������������)� ���������� ��)�������������?�����&������ ��)���������)���� ��)���������� �������������������� ����������������������������� �������*�������,��� ��-�)�0!������@���������)���� ��� ����������������)���������)���.����� ����� ���������������������������!��"!0"�#���� �!"""""0�������)���/�������1/12�3�+23'4�43�'�+

�������$�����$��'�� ���)�����*���������8��������!����%�$��$� )���&���������� ���� ���� ����������)�������)�������������������&&���*��>����� ���� ��-���������������)���� ������)�&������������������ ������������&��������;������� �������������������������������&��������&�������������)���������)���� ��)���������������� �����������)���������� ��������������)����������������������� ��������(� ���������,��� ��-�)��#�0�����@�������������������������!�"������ �!"""""0��������)���/���������!��"!0"�#�����������A�� ���������1/12�3�+23'4�43�'�+

���������������������������(&�������������������)���&���������������� ���+��#$���)������������(�������� ���� ����� � �� ���������������� �&��������� �� ��)����������������� ��)����)�� ������ ��������� ��)����)�� �������������� ��������������������������� �����������)���� ��������������������)������>�� �&�����-������� ���)�,������������������)��� ������� ��)���������"��(����������������������� ������)� ���,������� ��� ���+�����,��� ��-�)�! ������������������������������ ������������!�"������������)��/����������!��"!0"�#�����������A�� ���������1/12�3�+23'4�43�'�+

�������������������(*�������*���������8��� )����� 1��������������)�)��� ������������������ ��������� �������)�)������&&����������������� ����)���������&&�� ���� ���� ����������� ���� ��)�������!#���(�)������������ ��&������������)��&����� ������ �� )�

)������ ��������� ������� )������ ���� ����&��� ��� ������� ��� ����� ��B(� ����������)���� ���������� �������)���������� )����������� ������� ��)�������������(� ���5����� ��� ������� �����+�����,��� ��-)����#����������� �� ������'��������)����� � ����������� �����������!�"������������)���/����������!��#0!.���1��)���C����)��

�������$���������������(������&���������8���%�$���������������� ���� ���� ����� ��&��������)�����&���������&&���)��������)�����������)��!����� ���(�)������� ��������������� ����

������&����������������)�&����������� ��)������������������� �������������� ������ ����������)���� ���� �������������������)�������&����������������� ����&&�������� ��� ���������������������� �����������!�"������������)���/�������������!��#0!.���1��)���C����)��������,��� ��-�)�� "������������������������ ������ 1/1��3�+�3'4�43

�������$���"�#$���������������&��������8���'����,��� ��������������� ���� ���� ����������)��������)����)���&���������&&���������������,������������������ ��)���������������������������� � ��)���������"���� ���(�)��������� ��)�����������������)������� )���������������������� ���������&���� ���������������)���� ��)�������&������������)�������&����&������ ��)���������)��������)���� ��)����������������� ����&&������ ��� �����$�� ������ �������,��� ��)�����)� ��. ����������������������������� �������� ����������1��)���C����)����!��"!0"�#�������������)���/����������!�"������1/12�3�+23'4�43�'�+

�������$���%���$#�����(����(������#��!�$�������������)����� �� ���� ��� +����� ������ �������������)���(��!������������ ��)�� ������� )����� ���������� ����������&�� ������ ��� ������� )��������������)����)���(�!0���,�������)������������ ���=�����&&������,��� �� �� )�� ���� .0������������������� �� � �������)��� /������ ������!�"����� �� 1��)��� C����)���!��#0!.����1/12�3�+23'4�43'�+

�������$���"�#$��������&�������(������������(��������"���!����'����$� �����)�)������� ���� ���� ����������� �����)����)���&���������&&������0����������+>����� ���� ��-������ ��� ������ ����� � �� �����������������������+�������-�)��������� ���� ���(�)�������� ��)��)����������������������������������)������&������������� �� �������� ����������������� ������ ����������)���� ����)����������� ����������������)���� ������ �������)�&��������� � �� �*������ ���,��������)������)��������� �� ����&&� ��)���������!���� ���(�)�� ��+�����,��� ��-�)������.!�������������� �������� ��������������� ��� ����� �� ������ ����!�"������������)��� /������ ���!��#0!.���1��)���C����)���1/12�3�+23'4�43�'�+

�������$������������������������#��!�$���������������������)����� �������� ���������)��������)�����&&��3���)�������������� ���� ���'�$-!� �����)�)������� ���� �������� �� ����)����)�� ����� ���������� �����)���������&&���������������+>����� ���� ��-�)��������.��� ���(�)����)��:������� ���� ����� � �� ���)����� �������)�&�����

+>��������-������� �)�����������������������&��������&�������������� ������ ������� �� �� ��� ����)�� �������� )�� �� �� ��������� ����)��� ��� ������ �� ����� ����������=��� ����:������� ���� ��,��������)���

����&&� ��)��������.���� ���(�)������������������:����� ���� �������&��������)��������������)�&���� ���������)���� ��� ��������-�����������������)� ������������ ���>����)��)�����������+�����,��� ��-�)��0���������������������� ��� ����� �� ������ ����!�"����� �������)��� /������ ���!�#0!.���1��)���C����)���1/1��3�+�3'4�43��'�+��6���� � �9

��������$��� ����������������������������������$� ����������������)�)��� ������������ ����)������������(� ��� �����)�)�� ����&&�� ):��������&��������������:����� ���� ��-��������������������� ���� ������ � �� �� ��� � ���� � � �� �� ���;������ ���������������������������&��������&�������������������� ��� ������ � ���� ��� ��� �������� ��������� �������� )�� �������� )�� �� �� ���� ������� �� ��������:������ ���� ��)�������)�)������� ����&&�������� ������������� � ��&�����-������)��� ��)���������� ���� ���&&�� )�� �� ���������� �������������)�)����� ����������+�����,��� ��-�)�����0����������������������������� ������������!�"������������)���/������D� ��������� ������� ���������� ����������������E�1/1��3�+�3'4�43�

�������$���'�$� !� ��.��������8�����)�����'������$����$�� "������������� ��-���� �����(�� �������)����������� ������&&��)������� ��F���������)�G�)��������������.���)�:������� ��)��������������� ���� �������� ��)������������������ ������������������������� ���������)������&��)���������)���� ������������������)�������&�����������������)���� ����&&���6���� ����:�)�������������,�������� ������������� ������)��������������)����� �� �9��������������������� �������� ��������������!�"�������������)���/�������1/12�3�+23'4�43�'�+

������� �$���� �$$�������������������8���������/�� � ��������)�)����������������������)�������������������������� ������)��������������)������������������ � �� ��������� � ������������������������������ ���(�)���������� ��)�����������������)����������������������)����������������)���� ���������������������� �������������)�� ����&&��������� �������)� ��)� � ��)���������)�&���� ��)���������0��� ���(�)�������������)�������������� ��)�������������,�����������������������)���������)��������!���� ���(��)���������������� ��� ����&&�������)�)������ ��������� ��� �����)�����������+�����,��� ������ ������)� ��-�)������0"������������������������� �������� ��������������!�"������������)���/�������1/1�3�+23'4�43�'�+

�������$���/��$��$��(*������������������)��"�����0���$�������������� �����"���'�#�#$� �����)�)������� ����� ��)��!#���(��� ����������)��������������)����������)�)������&&�):��������1����� ���� ����� � �� �������� ��)��������������������)�����������������)������&�������������� �������� ��������(� ���������)���� ��� ���������+:����� ���� ��-����������������,��)���������&���� ������������������������� ����&&���5�������)����� ��� ������ �����+�����,��� ��-�)��@���"��������������������������� �������� �������!�"������������)���/��������1��)���C����)����!��#0!.����

�������$���"���1#��,����������������������.����3����� ���������� �������)����� �������� ���� �������������� ��� ������� �������&&��������������� ��)��)���������)���� ����������������)���� ������������������������������� ���)�������&&������&&��)������������������)��� ����&&���������������������� ������� ��������������!�"������������)���/�������1/12�3�+23'4�43�'�+

�������$�������$��23�������&�������������#��!�$�1������������������ ���� �����������������)��������� ��)�� �� ���������������$� �����������������,���������� ��������� ����������� ����� �� )���&����� �� ���������� ������������ ���� �� ��� � �� ����� � ���� ����� ��&������ ��� �� ����������)�������� 0��(H� "�� �(� )�� ����)�������� �������;������� �������������������������������&��������&����������������������)���� ������������+�����,��� ��-�)���.������@���� �������� )�� �� ���� ��� ����������� ��� �������)��� /������ ������!�"�������1��)���C����)����!��#0!.����1/12�3�+23'4�43�'�+

�� ���������������������4���������!5 ���������� ����� ���+$������������)���&����������� ���� ��)��������0���(������������������)��������� ����� ����������������)�����)���&���������&&���������� �������������-���������������&���������;������� ������������������� �����)� �������������������������������&��������&������������������ ��)���� ����������������������� ����������������)���� ���� ������������������)���������������������������)��������)�����������������������)�����������,����� ��������)��������� ���,���<������������&�����)����� ��� ���+�������-����)� ���)����� ����� � �������������� ����������6��� ��� ���9�����������)�����������������������������)�������� ���� ��������������������������������������)���� ����� ����&&� ������������)���������)��������#��������������+�����,��� ��-�)����!��������������������������� ��������� ���������������������������A�� �������� ������!��"!0"�#��1/12�3�+3'4�43�'�+

6�$������$��!7������������������ ����� ���!����'$!��� �������������)�)������� ���� ���� ����� ��&�������������� �� ����������������������������������� �����������)�������������������� ���� ����������������)����:��������-�)���������.���� ���(�)������������ � �������������-������������ ���)�����������������������)���������������)�����&�������������� )��������������� ��������������)������������� ��)�������&�������������������&������ �� ����������)���� �����)������������������������>�� �������)��������������)���������������������)����������� ����&&���)����������������� ��� ������� ��������� �����������)���� ����� ����&&� ���+�����,��� ��-�)��!������������������������������)��������������)��������!�����������������������������������A�� �������� ������!��"!0"�#��1/12�3�+23'4�43�'�+

8�0198��//1/�8�"8 8,8:8��/�;<� 1

===�9/:8/<�/<= �80

Page 7: IL CORRIERE DI ROMA - GIOVEDI' 30 OTTOBRE 2014

REGIONE&POLITICA IlCORRIEREDIROMAgiovedì 30 ottobre 2014 pagina 7

Per una volta alla Pisana c’è statavita, se non passione politica per-lomeno espressione diretta e par-tecipata di un interesse a unprovvedimento. Un provvedi-

mento evidentemente scomodo, al cui internosi intravvede un frullato di interessi palazzinaried ambientalisti. La montagna ha partorito untopolino, ha detto qualcun. Non piange nes-suno, vuol dire che tutti sono stati moderata-mente accontentati, l’opposizione protesta manon si strappa i capelli. Dopo dieci mesi, tredicisedute, un maxiemendamento presentato e poiritirato, bagarre e proteste, ore di braccio diferro e una sessione fiume fino alle prime oredel mattino di venerdì 31 ottobre la RegioneLazio ha un nuovo Piano casa. Una legge «cheindirizza in maniera chiara la pianificazione ur-banistica, contrasta il consumo del suolo eaiuta le persone con un reddito basso a otte-nere un'abitazione a condizioni favorevoli», hasintetizzato il presidente Nicola Zingaretti (chealtro poteva dire) , che incredibilmente, lui as-senteista cronico, ha visto dal suo scranno allaPisana all'alba il voto del Consiglio regionale,presieduto da Daniele Leodori, dopo una nottedi dibattito. L'opposizione, pur in parte appa-gata dall' approvazione di alcuni emendamenti,

ha bocciato il provvedimento: «Peggiorativo,ipocrita, una brutta copia di quello della giuntaprecedente», sono i commenti di centrodestrae M5s. La legge 75/2013, quella approvata amaggioranza , non è in effetti un nuovo Pianoma consiste in una serie di modifiche al PianoPolverini-Ciocchetti, che a sua volta andava amodificare la legge precedente. Modifiche tut-

t'altro che secondarie. Innanzitutto la durata:il vecchio Piano scadeva il prossimo 31 gen-naio, ora dei benefici si potrà godere fino al 31gennaio 2017. Sparisce - punto su cui l'oppo-sizione ha dato battaglia all'assessore al Terri-torio Michele Civita - il premio in cubatura del10% per le costruzioni su aree libere: unica pre-mialità il cambio di destinazione d'uso. E se la

percentuale da destinare ad housing socialescende dal 30 al 10%, cresce invece dal 30 al43% per gli interventi sull'esistente (cioè sugliedifici dismessi ristrutturati o demoliti-rico-struiti). La percentuale sale ulteriormente del10% se l'housing viene 'spalmatò su altri pa-lazzi dello stesso costruttore, in realizzazione ogià costruiti e vuoti. Viene inoltre introdotta la“monetizzazione degli standard urbanistici”,cioè dove non sarà possibile realizzare i serviziaccessori, l'equivalente in denaro sarà giratoagli enti locali e vincolato alla costruzione diopere pubbliche. Grazie al Piano casa, inoltre,gli agricoltori potranno trasformare parte dellaloro azienda in 'attività compatibilì, come agri-turismi, ristoranti di prodotti tipici o ippotera-pie. Francesco Storace de La Destra, purbocciando il Piano nell'insieme, 'incassà regolepiù forti per il mutuo sociale, mentre i consi-glieri M5s fanno passare il principio per cui perrealizzare gli ampliamenti previsti dal Piano bi-sognerà verificare non solo l'esistenza delleopere di urbanizzazione primaria (strade,fogne, luce, acqua) ma anche secondaria(scuole, chiese, impianti sportivi). Ma il lorogiudizio sul Piano resta negativo: “Assomigliatroppo a quello che ci lasciamo indietro con re-lativa cementificazione e minaccia per il terri-torio”.

LA NUOVA LEGGE? UN FRULLATO DI INTERESSI PALAZZINARI E PULSIONI AMBIENTALISTEQUI PISANA

Abbiamo un nuovo piano casa,e forse qualcosa di buono c’è

di Marina Nosi

Page 8: IL CORRIERE DI ROMA - GIOVEDI' 30 OTTOBRE 2014

CRONACHEIlCORRIEREDIROMAgiovedì 30 ottobre 2014 pagina 8

L'ASSOCIAZIONE ARTEMISIA ONLUS ALLARGA IL CAMPOD'AZIONE NEL SOCIO-SANITARIOIL PROGETTO

Una risposta concreta al “Dopo di noi”

L’anima della Associa-zione Artemisia Onlusè Maria Stella Giorlan-dino, architetto pre-stato all’impresa

socio-sanitaria. E? amministratoredella Rete dei Centri clinici Artemisia-Lab. Ha aperto il fronte del “Dopo diNoi” con un progetto che verrà presen-tato il prossimo mese presso la Fonda-zione S.Lucia,

È una delle emergenze delterzo millennio, un tempo isoggetti disabili difficilmentearrivavano all’età adulta, an-cora meno alla vecchiaia.Oggi bisogna cambiare infretta approccio e strategia

È così, e non è impresa facile. Tutti igenitori con un figlio disabile - e sonotanti - hanno come unico e grave pro-blema della loro esistenza il “dopo”. Ilprogetto della nostra associazionevuole dare a queste persone una rispo-

sta – spiega Maria Stella Giorlandino -. Chiedono di essere garantiti, chie-dono per i loro figli una opportunità diinserimento in casa famiglia con unaassistenza integrata. Lo Stato non lo fa,non ha risorse, non ha idee condivise.Abbiamo deciso di inserire tra i nostriobiettivi anche questo, anche il “Dopodi noi” per dare un supporto a chi da

solo non ce la fa o non ce la potrà fare”Ma non è cosa da poco, achiedere aiuto sono decine dimigliaia di persone

Le dimensioni del problema sono de-cisamente importanti, non esistonostatistiche precise in merito ma moltipunti di riferimento, il 15% della po-polazione convive con la disabilità diun familiare. A Roma certamente cisono migliaia di nuclei familiari a ri-schio. Non esistono linee guida o poli-tiche omogenee, si va a braccio, sullabase delle esperienze che singoligruppi di genitori, associazioni ed entihanno messo in piedi in questi anni.Noi ci muoviamo con entusiasmo econ risorse proprie, un team di nostrispecialisti sta studiando la questione,contiamo di essere pronti in tempibrevi.

Una idea del progetto? Comee quando?

Intendiamo arrivare a mettere sul

campo almenodue strutture perospitare non menodi 15 persone.Stanziamento diun miione emezzo, un annoper realizzare iltutto. Ci rendiamoconto che le per-sone con disabilitàgrave pesano sem-pre più sulle lorofamiglie, sia comecarico assistenzialeche come oneri economici. Inoltrel'aumento dell'età media del malato edil conseguente invecchiamento dei ge-nitori rende impossibile il sostenta-mento dei propri figli. Il progetto diinserimento in case famiglia demedi-calizzate e che abbiano l'obiettivo dipromuovere una vita sociale delle per-sone con disabilità e non di ghettiz-

zarle, rappresentauna proposta in-novativa rispettoai modelli del pas-sato. Nell'ambitodella casa famigliaandrebbero pro-mossi progetti diintegrazione so-ciale, ludica, lavo-rativa da proporree realizzare ancheprima che il "dopo

di noi" si concre-tizzi, ciò che con-

sentirebbe ai genitori di accompagnareed essere testimoni dell'integrazionedei propri figli e di poter, un giorno, ar-rendersi in pace. La coordinatrice del-l'intero progetto e responsabile deirapporti istituzionali è l'on.Anna Te-resa Formisano, l'appuntamento è peril 19 dicembre presso il centro con-gressi della Fondazione S.Lucia.

di Giulio Terzi

Maria Stella Giorlandino, amministratore della Rete dei Centri clinici ArtemisiaLab, parla della nuova sfida:creare in tempi brevi delle strutture che accolgano i disabili in difficoltà dopo la scomparsa dei genitori

È una notizia di cronaca che ricorre di tanto in tanto e che i media trattano con il dovuto rispetto (salvoarchiviarla in brevissimo tempo): il genitore anziano sopprime il figlio disabile, nella maggioranza dei casi ormai adulto.Poi si consegna ai carabinieri o si toglie la vita. La disperazione, l’angoscia di non sapere cosaaccadrà della propria creatura, tanto amata, dopo la morte dei familiari diretti, sono violentissime, feroci.

Il “dopo di noi”, per centinaia di migliaia di genitori con figli segnati da deficit e patologie irrisolvibili, sitrasforma in un male di vivere, insopportabile. Se ne parla di decenni, le associazioni di familiari si sono rimboccate le maniche, sono sorti progetti, fondazioni, case famiglia, comunità alloggio. Ma il quadro è

magmatico e poco rassicurante. Il testo di una legge che regolamenta la materia è parcheggiata su qualchescrivania, in Parlamento, è firmata dalla parlamentare disabile Ileana Argentin, chissà se e quando verrà

discussa. A Roma i sindaci Rutelli e Veltroni hanno pasticciato parecchio sulla materia, una politica complessiva non esiste, il Comune non fa la sua parte, chi è fortunato può approdare ad una serie di iniziativa

private che fortunatamente si sono fatte strada con mezzi propri. In partita entra anche la AssociazioneArtemisia Onlus, da diversi anni in prima linea, a Roma, con una serie di iniziative nel quadrante socio-sanitario fino a diventare un punto di riferimento importante per le fasce più disagiate della

popolazione romana con particolare attenzione alle problematiche femminili. Dallo studio all’assistenza alle patologie materno-fetali allo sportello anti-stalking e anti-mobbing fino ad una serie di attività sanitariegratuite destinate alle fasce più deboli della popolazione. Ora tocca al “Dopo di noi. Esordio il 19 dicembre

Maria Stella Giorlandino Anna Teresa Formisano

Page 9: IL CORRIERE DI ROMA - GIOVEDI' 30 OTTOBRE 2014

LazioLaziola

del

anitàSSNUMERO 31 ANNO LXVII GIOVEDÌ 30 OTTOBRE 2014

IL CASO STRATEGIEAndiamo a pranzo al S.Camillo?

a pagina 13 a pagina 14

Così aiutiamo i caregiversad affrontare l’Alzheimer

I l direttore generale del PoliclinicoUniversitario Umberto I DomenicoAlessio non ce ne voglia se capita diparlare del suo ospedale, una strut-tura che, intendiamoci, forse proprio

grazie a lui, riesce a fornire ogni giorno assi-stenza a migliaia di cittadini. Ma l’antico e pre-stigioso ospedale è tutti i giorni sui giornali,non si può fare finta di nulla. “Ci chiediamo –dichiara Giuseppe Polinari, coordinatore pro-vinciale Csa di Cisal – come mai i vertici del-l’Azienda abbiano sollecitato il sequestro di partidell’Ospedale se questi stessi reparti sono poi statimessi a norma dalla stessa Amministrazione del-l’Umberto I, chiedendone il dissequestro il giornodopo. Perché non è stato avvertito il magistratoche non era più necessario il sequestro? Se l’Am-ministrazione del Policlinico aveva già sanato leproblematiche di sicurezza (che hanno portatoal sequestro), cosa c’entrano i finanziamenti re-gionali ancora bloccati? La nostra organizza-zione sindacale chiede al Procuratore Capo diRoma, dott. Giuseppe Pignatone di intervenireper chiarire con i suoi collaboratori ciò che è re-almente accaduto per il sequestro e il disseque-stro, chiarendo così le responsabilità di

ciascuno.”E ancora. “Risulta che durante il“congelamento” alcuni malati del reparto dellaterapia intensiva dei trapiantati, malati in con-dizioni critiche, siano stati spostati dal repartodove erano ricoverati. Perché spostarli se dopodue giorni il reparto è risultato a norma e dunquedissequestrato? Se ricoverati in quel reparto cifossero stati la madre, il padre o i parenti di chiha “consigliato” il sequestro, cosa avrebberodetto e fatto? Come mai l’associazione di tuteladei consumatori che ha fatto tanti comunicati sulPoliclinico su questo tace? Lo sfogo del sindaca-lista, la decisione di bussare alla porta del pro-curatore capo Pignatone deve fsr riflettere.Mimmo Alessio è sicuramente dalla parte deigiusti e del diritto, ma altri forse remano in di-rezioni diverse. Voci sempre più insistenti par-lano, anche, di una gara tra il direttore generaleed il vecchio rettore dell’Università “La Sa-pienza”sulla nomina a custode giudiziario. Ilmanager ha fatto marcia indietro ma ha nomi-nato un suo stretto collaboratore (ma non di-pendente) quale coordinatore sia deldipartimento risorse tecniche ed impiantisti-che che della sicurezza con poteri ampi di in-tervento motivandoli, sia sulla scorta di una

relazione allarmante del responsabile della si-curezza sia del direttore sanitario che paventa-vano la immediata chiusura di interi padiglioniqualora non si fosse intervenuti tempestiva-mente con i lavori necessari, urgenti ed impro-crastinabili richiedendo, esplicitamente,l’intervento, mancato, della Regione. E la ma-gistratura ha disposto, per motivi di sicurezza,la chiusura di due padiglioni dove non è garan-tita la corrente elettrica in caso di abbassa-mento dell’energia. C’è qualcosa che non va,come commentava il senatore Domenico Gra-mazio incontrando un gruppo di sindacalistied operatori sanitari: “Abbiamo letto solo edesclusivamente le dichiarazioni del D.G. Alessio,come se il Policlinico Umberto I, che è da sempreil Policlinico dei romani, godesse di un’extra ter-ritorialità. Non c’è alcuna presa di posizione uf-ficiale del Governatore e Commissario per laSanità del Lazio Nicola Zingaretti. Dallo scan-dalo delle gallerie, esploso otto anni orsono, adoggi, nessuno, a livello di vertice regionale e na-zionale, ha sentito il diritto- dovere di interveniree chiarire una situazione che fa dell’Umberto I,come affermato da qualcuno, la “terra di nes-suno”. Chiederò ai gruppi parlamentari di F.I. e

di tutta l’opposizione di aprire un’indagine co-noscitiva sulla reale situazione del più antico po-liclinico italiano”. Come dargli torto? Perché alla fine il problemaè sempre lo stesso. Di potere. Chi ha ragione tra Alessio e Zingaretti? E’ veroche il Policlinico ha necessità e necessita di in-terventi strutturali ampissimi per metterlo insicurezza? Come mai il “sempre ciarliero” pre-sidente non parla? Cosa nasconde? Perché nonci spiega cosa vuole fare del Policlinico? Valela pena spendere tanti soldi per una strutturaormai fatiscente? E’ ancora d’accordo con sestesso quando proclamava, urbi et orbi, diavere fatto un accordo con l’amministratoredelegato delle Ferrovie , Moretti, per edificareun nuovo Policlinico sulla Tiburtina? Ha cam-biato idea? Ce lo dica! Lo dica ai cittadini delLazio che chiedono trasparenza e buona am-ministrazione. Se Alessio ha ragione, perché laRegione chiacchiera tanto e poco produce, al-lora, ad onta dei suoi 75 anni già compiuti,vada avanti e, novello Re Giorgio, governi ilPoliclinico così come Giorgio Napolitano go-verna l’Italia.

Il Corvo

Perché il Policlinico non trova pace

Page 10: IL CORRIERE DI ROMA - GIOVEDI' 30 OTTOBRE 2014

Laziola delSSanità Lazio LA MAPPA DEL POTERE

Asl Roma A CENTRO STORICODirettore Generale Camillo RiccioniDirettore sanitario Barbara GiudiceandreaDirettore Amministrativo Alessandro Moretti

Asl Roma B CENTRO STORICODirettore Generale VITALIANO DE SALAZAR

Direttore sanitario Maria Cedrola Direttore Amministrativo Sabrina Cenciarelli

Asl Roma C EUR E DINTORNIDirettore Generale CARLO SAITTO

Direttore sanitario Marina CapassoDirettore Amministrativo Silvia Cavalli

Asl Roma D DA TRASTEVERE A OSTIADirettore Generale Vincenzo PanellaDirettore sanitario Flavia Simonetta PirolaDirettore Amministrativo Filippo Coiro ff

Asl Roma E DAL VATICANO A BRACCIANODirettore Generale Angelo TaneseDirettore sanitario Mauro Goletti Direttore Amministrativo Maria Velardi

Asl Roma F CIVITAVECCHIADirettore Generale Giuseppe QuintavalleDirettore sanitario Francesca Milito Direttore Amministrativo Lauro Sciannamea

Asl Roma G TIVOLI, GUIDONIA, SUBIACODirettore Generale GIUSEPPE CAROLI

Direttore sanitario Federico GuerrieroDirettore Amministrativo Daniele Aguzzi

Asl Roma H CASTELLI, ANZIO, NETTUNODirettore Generale FABRIZIO D’ALBA

Direttore sanitario Narciso MostardaDirettore Amministrativo Francesca Merli

Asl ViterboDirettore Generale LUIGI MACCHITELLA

Direttore sanitario Patrizia ChierchiniDirettore Amministrativo Daniela Donetti

Asl FrosinoneDirettore Generale ISABELLA MASTROBUONO

Direttore sanitario Roberto TestaDirettore Amministrativo Mario Piccoli Mazzini

Asl LatinaDirettore Generale MICHELE CAPOROSSI

Direttore sanitario Alfredo CordoniDirettore Amministrativo Vania Rado

CommissarioFacente funzioneA rischio?VacanteIn uscita a

LEGENDA

San Giovanni AddolorataDirettore Generale ILDE COIRO

Direttore sanitario Stefano Pompili Direttore Amministrativo Massimiliano Gerli

Sant’AndreaDirettore Generale Egisto Bianconi Direttore sanitario Lorenzo SommellaDirettore Amministrativo Angelo Scozzafava

San Filippo NeriCommissario Angelo Tanese Direttore sanitario Patrizia Magrini ffDirettore Amministrativo Crocifissa Gagliano ff

San Camillo ForlaniniDirettore Generale Antonio D’UrsoDirettore sanitario Francesco CorteseDirettore Amministrativo Alessandro Cipolla

Policlinico Universitario Umberto IDirettore Generale Domenico AlessioDirettore sanitario Amalia AlloccaDirettore Amministrativo Cristina Boccio ff

IfoCommissario straordinario Valerio Fabio AlbertiDirettore sanitario Marina CerimeleDirettore Amministrativo Giorgio Marianetti

AZIENDE OSPEDALIERE

Asl RietiDirettore Generale Laura FigorilliDirettore sanitario Marilina ColomboDirettore Amministrativo Maurizio Greco

SpallanzaniCommissario straordinario Valerio Fabio AlbertiDirettore sanitario Andrea Antinori ffDirettore Amministrativo Lorella Mengarelli

Ares 118Direttore Generale MARIA PAOLA CORRADI

Direttore sanitario Domenico Antonio IentileDirettore Amministrativo Francesco Malatesta

giovedì 30 ottobre 2014 pagina 10

Risiko interrotto,non si gioca

fino a Natale?Z ingaretti annuncia, proclama e promette. Intanto tiene ben

bloccata la situazione. E' l'arma più diretta per gestire il po-tere. Saitto chiamato al vertice della sanità regionale? Si dice

ma non si fa, accorpamento dei due Irccs (Ifo e Spallanzani)? Si dicema non si fa. Intanto il manager pare possa contare su un aumento distipendio. E quando sparirà la Roma A, dove andranno i suoi manager?La legislatura è ancora lunga, ci saranno sorprese per tutti. Magarisotto l'albero, assieme al panettone?

Page 11: IL CORRIERE DI ROMA - GIOVEDI' 30 OTTOBRE 2014

Laziola delSSanità LazioPRIMO PIANO

È arrivata la rivoluzionee non ho niente da mettermi

EDITORIALE

ORSINO

S dellail

CHI SALEdall’alto Luca Gramazio, Isabella Mastrobuonoe Domenico Alessio

CHI SCENDEdal basso Antonio D'Urso,Alessandro Cipollae Michele Caporossi

Comunicatore cercasiper il San Camillo, manon è una cosa seria

Dicono che il direttoregenerale del San Ca-millo Forlanini, Anto-

nio D'Urso, sia unabravissima persona. Ma l'-hanno visto in pochi, e di luinon si ricorda un interventopubblico di rilievo,In com-

penso all'interno del suo ospedalepare succedano cose turche, fuoricontrollo. Vero, falso? Nessuno co-munica, nessuno spiega. E qui unpiccolo pasticcio. Il direttore ammi-nistrativo Alessandro Cipollacerca un addetto stampa. Lo cercatra il personale interno, nientebando. E le caratteristiche richiestelasciano pensare che la scelta siagià stata fatta. Prendessero lezionida Mimmo Alessio, che appare suigiornali ogni giorno e detta la lineaai media, C'è un pasticcio con l'eli-soccorso, non si capisce chi abbia

ragione e chi torto, è chiaro soloche il servizio è ridotto. Pagano icittadini. I cittadini pagano ancheper esser difesi da Ebola, sullacarta tutto funziona ma l'impres-sione che il manager a mezzo ser-vizio Valerio Fabio Alberti siadistratto è forte. Concentratissimaappare invece a Frosinone il diret-tore generale della Asl IsabellaMastrobuono, sta lentamente ro-vesciando una situazione sul terri-torio che la vedeva in fortedifficoltà. E senza fare troppo contosull'appoggio di Roma. Alle corde lasanità del Pontino, il manager Mi-chele Caporossi non ne azzeccauna e le cose non funzionano. AllaPisana prende vigore e continuitàl'azione di contrasto del capo-gruppo Fi Luca Gramazio. Spara apalle incatenate contro Zingaretti,prima o poi lo colpirà.

È arrivata la rivoluzione enon ho niente da met-termi. Rieccheggiare il ti-tolo di una vecchiacommedia politica degli

anni settanta può aiutare a vedere la re-altà con tono disincantato.A leggere i co-municati la rivoluzione di Zingaretti èun fatto compiuto, avanza impetuosa-mente. E' strutturale, non frammentaria,niente spot. Basta crederci.Il nuovopiano per tagliare le liste d'attesa. Ot-timo, l'uovo di colombo, l'avesse fattoprima avrebbe risparmiato comunque,nel medio periodo. Ad aumentare conun atto di imperio le prestazioni sono ca-paci tutti. 1115 mila esami in più nel-l'arco di tre mesi Ottimo l'accordo conl'Inps, ora centinaia di aziende grandi epiccole potranno respirare,, potrannopagare i contributi girando le fatture insospeso col le Asl, vent'anni di conten-zioni e di sospesi risolti d'incanto, un

spesso impossibili, esultano i pazientiper i quali, come è noto a tutti, la sanitàè diventata rose e fiori.Peccato che lacronaca racconti tutta un'altra realtà eche appaia sempre più palpabile il disa-gio collettivo.Di tutto quel che Zingapromette si vede poco o nulla. Tantecambiali in bianco. E pensare che il go-vernatore si muove ormai praticamentesolo nel quadrante sanitario, dove è piùfacile muoversi e guadagnare in visibi-lità. Che manchi una strategia, una manoforte e chiara nella gestione quotidiana èfin troppo evidente. Ma quel che pro-spera è il partito degli affari, grandi e pic-coli. Non saranno impicci e imbrogli, maaffari di potere sicuramente sì.

pacchetto di 150 milioni. E poi ancora ilmagazzino digitale (forse non l'ha capitofino in fondo nemmeno il governatore, ei risparmi sul fronte farmaceutico e delleconsulenze. La sanità sorride, si vede do-

vunque, sorridono i direttori generaliche ancora non hanno presentato i pianiaziendali, sorriono i primari che stannoper essere tagliati, sorridono i dipen-denti, costretti a lavorare in condizioni

giovedì 30 ottobre 2014 pagina 11

“Chiediamo la revoca senza se e senza madel bando indetto dalla Regione Lazioperché è pericolosissimo affidare la ge-

stione dell'emergenza sanitaria e del 118 a soggettiprofit a responsabilità limitata e soprattutto senzache ci sia stata nessuna comparazione con nessunaltro operatore in tutta Europa, ne va di mezzo la sa-lute dei cittadini e di tutti». Questa, in una nota, la po-sizione dei vertici della Croce Rossa Italiana dopo ilsit-in davanti alla sede della regione Lazio «La pro-testa - prosegue la nota - che segue quella del 24 set-tembre scorso al consiglio regionale del Lazio, è natain seguito al bando indetto dal presidente di regioneNicola Zingaretti per cedere la gestione del 118 e del-l'emergenza sanitaria nel Lazio ad una società Srl be-neventana (la Heart Life Srl) nonostante sia ancorain essere, e continuerà ad esserlo fino al 2018, laconvenzione tra la stessa regione Lazio e la CroceRossa Italiana». «La Regione - per la Croce Rossa -deve assolutamente ritirare il bando di gara, perchésulla salute non si può lucrare. Non ci sono garanziené di qualità né di tutela della professionalità dei la-voratori, oltre al fatto che si distrugge l'apporto fon-damentale dei volontari. Noi siamo dalla parte deicittadini in difesa della loro salute perché siamo noistessi cittadini. Zingaretti, invece, da che parte sta?».E Zingaretti replica: «In merito alla protesta della Criprovinciale di Roma contro il bando di affidamentoattraverso gara comunitaria di parte dei mezzi e po-stazioni 118, la Regione Lazio, nel confermare la di-sponibilità al dialogo mai venuta meno, sottolineache proprio oggi i Carabinieri del Nas, dopo aver ve-rificato la presenza dei requisiti sulle ambulanzedella Cri di Roma, hanno ribadito che dal 1° gennaio2014 i Comitati provinciali hanno personalità giuri-dica di natura privata. Quindi la Corte dei Conti nel-l'adunanza dello scorso 7 ottobre ha sottolineatocome la Cri provinciale versi in una situazione nega-tiva dal punto di vista economico per un importo su-periore a 36 milioni di euro». «Si conferma cosìancora una volta - prosegue la nota - la giustezza del-l'indicazione dei tavoli ministeriali (Mef e Salute) dipercorrere la strada della gara per l'affidamento delservizio dopo la rescissione della Convenzione ope-rata unilateralmente dalla Cri nel luglio del 2012».

Il pasticcio del 118,Cri e Regione,

qualcuno bara?

Page 12: IL CORRIERE DI ROMA - GIOVEDI' 30 OTTOBRE 2014

������������������������������� ����������������

���� ���������������������������� ����������������

������������������� �� ������������������������������ ������� �������� ��!��������������������"I�#������������������$������� ����� ��� �� ���������%����"������������I�&�� ����� �%��������� � ������������� �������$��������������"�����������������������������$����'

()�*�) &*� &*+,#)#��- (./0�1-�*�* ()+.

0*���2�. )���/�0#�)2�./*��������� �!"��#$%>�&�'

���������������� ������������(�)�������������

����������� ��������� �� ��������������������$�� �������� ���%���/������������������� ��������������������

�&������*�>�&"��"!+#�&"�*���&�$��"%���*���"��",,�-���./������(�� �������������)��������� "�*��(� �������������?�@

+��0%�0%�$�A�+$!!"���������������������� ���������� ��������(�����

(B�--�1�!$�C� �-0�,���+"2� ��������� ����������� ���� ���������������������������$������ ���������������������������������������������3� �������������������������������� J������� ������������������� �������������������%����� �������$�%�����4�$�����%%���� ����������' #0$%3� �2

*� #0$%3� �$� �0$%�"2 *� #0$%3� ��,$-� �0$%�$�$�, �0$%�$"I�����������5'�����3 I�����������'��'5����3I�����������������$����������������'� '�����3 I����4�������������������$����'6�������3I�(*&������������4�$������%%������'�!'�����3 I�$�� ������%%����'������'��3I�����������������������������$�%����'�6'�����3 I����$��K����$����4�����������������'�7'�����'%$>>��1",$�+B",�"2�D�.��/������4�� �����������������������������%%������ ���J���������� �� �����3�#-$&���-�&�-�2 ��*����6��'����������6��'������������������������� �"���!� "��E�2 ��������������������������������������� ������� ��%�����"�"�+$!!"�5"%"2 ��� �������� ��!�����������"��'

��������������������������������(�������((B������(�����((������� (� ���FFF� �-0"5&�"��%%$&"! "���

�- (.���00)��. -�8,�&)#.�* �EE���%$5�%�����������

�����(��!� "!��A�?($� "!�&$@��3%">��&$�+��"!�&#%�'&$!�"% ���">��&"!$�+$!���!$&���$��"!!��+����"&�� �-0%$&,�%����#%�,�� �*1"!&$"%$�?($��#&$@

+��0%�0%�$�A�+$!!"���������������������� ���������� ��������(������-�(.�+�*/0.��.�L�)##�)�*�0)#.�&)--)�0#�)&)�+�0(�.##)+)-�/,�.�(9*�-.�0,&&���&*��/�&,*�2./*'I�2�������������������� �������������������� ���������'�7 '���3I�2����$�������������������� ����J�������������������������'� �'����������$������������������������M������� ��������'������'� ������������������1'%$>>��1",$�+B",�"2�D���.������4�� �����������������������������%%������ ���J���������� �� �������� ����� �����:�#-$&���-�&�-�2 ��*���� 6'����������*���� 6'�������������������������'�"�"�+$!!"�5"%"2���� �������� ��!�����������"��'

�- (.���00)��. -�8,�&)#.�* �EE���%$5�%�����������

���(� ��������(� +�� �% "��/�$��"%�+��0%�0%�$�A�+$!!"�������(��������� ���(�����(�)���������,� �$�A�,����0�,�"�"!!B"���E��A�+�

+�%$>��&$�$� �&�%�!!��+"�0"%�$�+$!!"���-0"5&�"���%%$&"�+���,,� #%">��&�� �0�����&�!� �"��!�3�&+��C� �,���#����+"2I������������������� ���������������� ���������N;����O��������������������$���������������� �$����� �����%����� J���� ������������������N1O'

I�������������� ���������� �� ����������$������ �4��7' 7'������4���7'7�'������� ���(���B������)� �����(� �(��?�����@����� ����(��(�����*���((B����������������������(����%$>>��1",$�+B",�"2

�?��%5�@ ���%%������ J���D����/��.��4�� �������������������������������� ��P�6�'����������6�'�������������������������3

�(������� ��4��7' !'5����M����%%������ J���D��6��7��4�� ��������������������������������� ��P�6'����������6'�������������������������3�(������ ��4��7' 7'�����M����%%������ J���D��66�7.�4�� �������������������������������� ��P�6'����������6'�������������������������3�(������ ��4��7'7�'�����M����%%������ J���D��67�8.�4�� �������������������������������� ��P�6'����������6'�������������������������3�(������ ��4��7'7�'�����M����%%������ J���D��������4�� �������������������������������� ��P�6'����������6'�������������������������3�(������ ��4��7'7�'�����M����%%������ J���D�����7.�4�� �������������������������������� ��P�6'����������6'�������������������������3��&�$%�� �-0$&+����--�1�!�"%$ M����%%������ J���D���78.����4�� �������������������������������"� ��P�6�'����������6�'��������������������������"�"�+$!!"�5"%"2 �6�� � ��!������6"���

�- -�8,�&)#.�* �%�,,"��--"���������

�&���-#&$�+���"E"�+$B���%%$&��*��%">��&$��"+�"�*���%0��+���"E"�� �'�$%%$&��0$%�!"�-"55��%�0"%�$�1�, 9�E��+��,#0$%3� �$� �-0!$,,�E"�+���6���68�-:�

�&�,�E%",�"&���-"&#3"����$+�!�>��0%$E"!$&�$-$&�$�"!!��,�"���5%$>>��+��0%�0%�$�A�+$!!"��������� �������(���������������� ���(�����(�)��������

�2������������'�� �' �63�-����� ����������%� ��������������'�5'�6��$, %�>��&$�+$��-"&#3"����$+�!�>�2��'�!����������������������������<������%%�3������������������� ����� ����%����� �������� �3�������� ������������� ������$�������������%��������������� �������� ��������������� ������$����������������� ���%�����������������$���������������� ��������������$���������4�'+�������� ��������<�����%%������������%����� �������� ������������� ���������������������������������%�� ����� ���� ���%����-������ !�5!��������������=�����������J������������������������������������ ����������4�'��%$>>��1",$�+B",�"2�D���6�.����4�� ������������������3��#-$&���-�&�-�2 ��*����6�'����������6�'������������������������� �"���!� "��E�2 ���� �������� �����������"�"�+$!!"�5"%"2 �6� �������� ��!�����������"��

�- -�8,�&)#.�* �������"#,����������>>>���������������(�������((������

,#��,����FFF��E",,����*�FFF�5��%%$&"! "���$4�0$%�!B�--�1�!$�+����-"�E�"��",,�-���./4�,#!�,����FFF� �-0"5&�"��%%$&"! "����

I�1�����������������$�� ������������������������������������ ��������� �� ������������������������������$������%��������%�� ���$�� ����������� ����������������<� ��������������������������������� �������3

I�-������ ��%�������������$$��������4�����������������������%%������ J��3I�-�������������������4������������������0�����<������������� �������������� �$��������$��������/���� ����������������������������� ���� �� ������3

I�-������ �$�<���������������������������������������0�����<������������ ���J�����������������$����������J��������������6:� ������%%������ J���� �����������:��������� ����%����������6:����������3

I�-�������� ��������������������������� ���J�����������1"&+��+��5"%"�,��0�,,�&��%� 9�$+$%$�"5!��#33� ��+$!!"�(�:#�+">��&$

�&�E�"��",,�-���./�*����68���-"�G��$!��8�6��/6��7�G�6��/6�6��3"H��8�6.����87

����������������������� ����N�����J���%����� ����������$����������������%����� �������4���� �����������

�������������0���������$���������J)���� �� ��+�����������������7�'�7' ���O���������������� �������('�/�����6�M�+�����

���� ����(���������� ��������������(����������&�������$$����4�����������???'����� �����������'�����������%�����N)���0��*�;)/&�O�=�����������J)���0.��*-)#��.�)1-��)++)-#��)11�,&�()#������������J���� ��%����� �������$� ��������� �������%������%���$���������%����� ���� ����������� ���J��'�� � ���&'-�����7� ��������'��'��'�������������J�����$���������/;�(� �+�"��#1$"� ���'� ?��&,�!�+"-$&�����"��# "� +$5!���1%#>>�@� &$!���-#&$� +�� (� �+�"��#1$"� ���'���<�7�����������8*�����2�./��76/�8����"�$5�%�"�0%$E"!$&�$�� ����!",,�3� "����-J$$������������������<������@����������������1','�'�'��'�� 6� ��� ����� ��!'

�- 0.11*##. )##,)#.�*��������"#%�>����%� $'

�*+,;;-�()��#)-�)/) �*1�./*�0�(�-�)/)

������������(�������������� ������%� $+#%"�"0$%�"�0$%�!B"33�+"-$&���+$��!"E�%��+��-"&#�$&>��&$�,�%"�%+�&"%�"�0$%

�!�%�0%�,��&��+$!�,����3�&+��$�+$!�-"&���,�%"+"!$+$!��$&�%���5%�"!�-$&�"%$�+����-"��&+$��"�+"����� ������

���� �I��I���������(����������������������� ��� �����������������������������4���������������������������������� ����4�"�����-*0�%���+$��!"E�%��,�55$����"�%�1",,�����P��'7��'��6�6�����������)����������������� �����"��P��' � '!!6�6�������$�������������������� J��3��P� �'�7��������������� ��������%%���������������������� J��'�����-0�%��� �-0!$,*,�E��0$%�!"�%�&$5�>�">��&$�+$!� �&�%"��� 0$%�&#�E��,$%E�>�� �&,�,�$&���&$!!"�%�0$��>��&$�+��!"E�%����,$%E�>��"&"*!�59��5�A�"33�+"��2 P� '�� '76���!���������)����������������'�6���-0�%��� "#>��&$�0%�EE�,�%�"��A���'��6� ���&'-�����7���"�P� �'� 7�6�'������$%-�&$�0$%��!�%� $E�-$&���+$!!$��33$%�$2 �6�� � ��!������ '��3�.����+"!��A�+��"0$%*�#%"�+$!!$��33$%�$2 ���� � ��!�������'7�3�8���$%-�&$�0$%�!"�%� 9�$,�"�+�� 9�"%�-$&��2� ����� ��!�������'��3����$%-�&$�0$%�!"�%�,0�,�"�"�� 9�"%�-$&��2 �6�� � ��!'�/���$%-�&$�0$%��!�,�0%"!!#�5���11!�5"��%��2 � �� � ��!'�������������� ���$����������������������$������������������������ ����� �������%����� ����'�-�$��������������� ���&����������� ��1��� �����0�4��� ��(��������� ���(��������0������� J�������������������� ��(���������������*������$��=����������������������������???'���������'��'

�- �*0+./0);�-* ,/�(. &*- +�.(*&��*/#.�������"1����",,�-��"!!����&�

������ ��������I������(� �������I��(��

���� �I��I� ��������������� ������0����1%%����,�������� ���J,������*����������'� ��!�0��5�776���� ���7���� ��!�=�����������������J$$���������$����J������ ���������� �������%��������J������%����� �����$�%�� ���������%�������������(�����!B'�*J��������������������������<�0�����0���?���*������-#&'���-J$$����=������@������������������������������������������ ����;��� J�����C???'��� ����'��D

+*� &*-*1) &*- &��*##.�* 1*/*�)-*�- ()+. &*- 0*���2�.

����� ����

���� �������((������ �6J�����������������/�������(� �

���� �I��(��������(�������������&������%������� ���%%���������� ���������"�7Q��������1�����)'�'�����1'�&J)����%����7������ ��;���+����C;)D� �' '�'� E')'� ;)�#.-.�*.� �)0#�.�.0)� #��'� F75���6�7�� 7� � ��� 0������ &*R0)-�)#.�*� #��'F75���6�75�����A�F75���6�75�!7&������%����� ���J�����"������ ���������������)�*/&.-)�CE1D�0*���2�.�&��/.-*11�.�0*/2)�.+*�)#.�*�C)�E�*&&.D�&���)((9�/*�.+*�)#��(���.���*/#.�#*��)�C-.##.�)D���*22��&)�#�)0+.�#.C-.##.�;D'������������"RP�7�6'��������(�1�-.##.RN)O�6�7�67&&(��(�1�-.##.RN;O�6�7�6��� �&�� ������ ��%����� ���J�����"� 7��5� ��!'�/������ ��������������$���"� /�������� ���%%�� ���J���� ��������� ��������� �����";,��)/��G��)�*/#�����������!76��!�����E.00.R19�)�)�C�)D������%������������%%�� ���J�����"I�-.##.RN)O� !���:I�-.##.RN;O�� ���:/������ �������������������������� ������� ���J)��������%��������� �������"�1�!�!6'&�� ����� �%����� ������������$$�������1,,*"��!���� ��!'

�- (.�)/&)/#*��!������%�&���$�%����((�����

����������� K ���'� ����������������(� �������������� ����� ��(� �����*�����./6.�6.7�7

0�����������4���������(������4����� ��������� ���!���� ��!��������� ����������������� �������<)������$�%������������%���� �� 5��7�� �����<3��������� ������ ��%����"�P��55'��������$�������'�#����� �������%��������������???'������'���'$�'��������%������� �� ���������������'�&�� �� ��$�����1,,*"��!���� ��!' �- �','+'������"��"��"%"&5�&����!�&

����I�������I��(����� ���(����(�������&���J.�����!!�M����7!�/�����

� ���������������������������.7��.��8�7

-J*$��'�'�'������ ������ ������� ���������� ������������������������ ������%%����K�������������� ���J��'�� ��� '���'���7� �����������$�%������������ ������������%���� ����������%%�� ������%���������������� ����������%���� ���������� ��������$�����B�������������������$����*$����'-� ���� ���J������=��7�������-J������������������$������� ������������P��'� 6'��������������� ����)'1���������������������%%�����������������*���'�-���������� �$��������$������������ ������� ���<�������������� ����������� �������������������7'��� ����������5�� � ��!��������������� ���%%�"�*����)������������������'�'�'��,�������+�����������(�����1���� ��7�������! �/����������'���;� �� ��������$�������1,,*�����6���� ��!�=������������ �=��������������������������������� ��������� �����������������������4���"��???'�$�����'���?�����)���)��������M�;� �� ����'

*����)������������������'�'�'-J)���/�0#�)#.�* ,/�(.

�$!!���!$,$

Page 13: IL CORRIERE DI ROMA - GIOVEDI' 30 OTTOBRE 2014

Laziola delSSanità LazioCRONACHEgiovedì 30 ottobre 2014 pagina 13

C'È CHI ARRIVA DA FUORI E MANGIA GLI SCARTI DEL PADIGLIONE MARCHIAFAVAIL CASO

N on risulta che ladirezione del-l’Azienda Ospe-daliera SanCamillo Forla-

nini abbia smentito (ma del restopare abbia diversi problemi con lacomunicazione e sia alla ricercadi un addetto stampa per mettersiin pari con i tempi) e le fonti sonoperaltro diverse e sufficiente-mente accreditate . La storia èsemplice, la location è il padi-glione Marchiafava,; c’è un si-gnore che arriva puntuale, adorario pasti, aspetta che tuttimangino, rovista tra gli avanzi e siaccontenta degli scarti. Mezzaetà, distinto e ben vestito, non unclochard, il problema è che gliavanzi non sono quelli di un ri-storante o di un supermercato,come spesso accade di recente,ma dei pazienti del padiglioneMarchiafava dell’ospedale SanCamillo dove vengono curate pa-tologie delicate come la tbc.Qualche problema ci potrebbeessere pur essere. Di sicurezza, diigiene. Niente, nessuna risposta.Ci sono delle immagini che rac-contano la situazione, sono statemesse in circolo, i sindacati de-nunciano, Invano, Eppure il pro-blema è la sicurezza e la salutepubblica. Il signore che si vede infoto è un potenziale propagatoreinfettivo. Pur non mettendo in di-scussione il comportamento diquesta persona, purtroppo co-stretta a elemosinare per sfa-marsi, viene da chiedersi comesia possibile che in un grande

ospedale della Capitale, estraneipossano accedere indisturbati aicarrelli mensa e al loro contenuto.Perché i carrelli stazionano lì in-custoditi? Perché ci si può acce-dere liberamente? Oltre aipazienti, un ospedale dovrebbepreoccuparsi di tutelare la salutepubblica, quindi anche del perso-nale. Il silenzio della DirezioneGenerale è stupefacente. O èfrutto di una sopraffina strategiadi comunicazione, quella che sug-gerisce di lasciar scivolar via tutto

puntando sulla distrazione esull’oblio. Il top manager D’Urso a quale ca-tegoria appartiene? Non si è maifatto notare, niente dichiarazioni,tutto sotto traccia. Eppure lapiazza romana pare la conosca.Ora il grande ospedale di Monte-verde è sui giornali per una emer-genza, quella della piattaformaper l’elisoccorso. Non si è ben ca-pito quale sia il problema, ma si-curamente è di quelli transitori,troppo importante è il servizio

per non risolvere la questione infretta. Altre storie invece sem-brano infinite e sopravvivono adogni cambio di management.Come quello dell’Unità Residen-ziale Intensiva per pazienti instato vegetativo e minima respon-sività, al centro di polemiche eproteste da sempre. L’ammini-strazione del San Camillo Forla-nini ha subito quel reparto efarebbe qualsiasi cosa per liberar-sene. Continuano i disservizi maora i familiari dei pazienti hanno

deciso di percorrere le vie legali.Dal mese di agosto 2014 è statointerrotto il servizio di logopediain violazione degli standard nor-mativi e del diritto alla continuitàdi cure per i pazienti. I familiarihanno chiesto formalmente allaAsl la documentazione econo-mica relativa a fondi dedicati mi-nisteriali, donazioni, premi estipendi, bilanci pregressi dal-l’apertura ad oggi. Dall’altraparte un muro di gomma. Il ma-nager D’Urso? Desapeicido

Andiamo a pranzo al S.Camillo?di Giulio Terzi

La direzione tace e non smentisce, ha problemi di comunicazione. Il manager D'Urso? E chi l'ha visto? Troppe cose strane accadono nell'ospedale di Monteverde. E intanto scoppia l'ennesima grana all'Unità Intensiva per i pazienti in stato vegetativo

C’è qualcosa che non va nella comunicazionedella Azienda Ospedaliera S.Camillo Forla-nini. E infatti i vertici provvedono, cercandoun portavoce,meglio un addetto stampa.Ma lo fanno nel modo sbagliato, come sot-

tolinea in una interrogazion e al presidente Zingaretti il ca-pogruppo di F.I.alla Pisana, Luca Gramazio. L’Aziendaospedaliera San Camillo-Forlanini, in data 14 ottobre 2014con provvedimento prot. 115/DA, a firma del direttore am-ministrativo, dott. Alessandro Cipolla, ha comunicato al per-sonale dell’azienda della necessità di 1 giornalistaprofessionista in possesso del tesserino rilasciato dall’or-dine nazionale, da destinare alla direzione generale del-l’Azienda stessa – scrive Gramazio - il candidato deveessere in possesso degli ulteriori requisiti: conoscenza dialmeno due lingue; la collaborazione con almeno una te-stata giornalistica; esperienza di capo ufficio stampapresso amministrazioni presso amministrazioni pubbliche;Risulta allo scrivente che l’Ordine nazionale dei giornalistiabbia inviato all’Azienda ospedaliera San Camillo- Forlaniniuna nota relativamente al fatto che il comunicato (bando)

al personale in oggetto non risulta essere conforme alleleggi e ai regolamenti dell’ordine nazionale dei giornalistiattualmente in vigore; Il capogruppo di F.I. chiede a Zinga-retti se sia al corrente della vicenda e della irregolarità dellamedesima. Pensate che qualcuno risponderà? Più facileche ai vertici dell’Azienda ospedaliera si corra ai ripari. Parefuor di dubbio che quella “chiamata” fosse strutturata adpersonam. Andranno avanti lo stesso?Luca Gramazio chiede polemicamente lumi al Governatoreanche su un’altra faccenda complicata, quella dell’elisoc-corso, servizio che nel Lazio è gestito dall’ARES 118,azienda diretta da Maria Paola Corradi. Sulla stampa (quo-tidiano “Il Tempo”) si legge che l’Azienda Ospedaliera SanCamillo – Folranini, struttura DEA di II livello e quindi riferi-mento per tutto il servizio sanitario regionale, rimarrà privadel servizio di elisoccorso in conseguenza dei lavori di ade-guamento dell’elisuperficie al fine di renderla operativaanche nelle ore notturne; in un comunicato a firma del ge-store dell’elisuperficie si legge che “la data della sua ria-pertura sarà comunicata non appena ultimati i lavori” –scrive Gramazio – considerato che l’ENAC (Ente Nazionale

per l’Aviazione Civile), aveva dato l’agibilità h12 (agibilitàdiurna e non anche notturna) per la piazzola dell’eliportodel San Camillo-Forlanini pur in presenza di ostacoli escarsa sicurezza e che sia necessario rendere operativo alpiù presto H24 quel servizio, il consigliere di F.I. chiede sel’Amministrazione regionale sia a conoscenza dei motivialla base della decisione di ENAC di rendere provvedimentodi agibilità per l’elisoccorso del San Camillo – Forlanini peril solo periodo diurno (h12) e quali iniziative siano stateposte in essere dalla direzione dell’Azienda ospedaliera SanCamillo – Forlanini al fine di rendere immediatamente ope-rativo h 24 (diurno – notturno) il servizio di elisoccorso.Forse l’opinione pubblica non ha le idee molto chiare in pro-posito. Le possibilità per l’elicoccorso di atterrare con rapi-dità e quindi di sviluppare con efficacia il proprio compitosono in questo momento ridotte del cinquanta per cento,senza che nessuno intervenga in modo efficace e definitivo.Inutile che Zingaretti e i suoi governino a forza di proclami,la sicurezza e la vita dei cittadini laziali non sembra esserela prima delle priorità

Reporter

INTERROGAZIONI DI LUCA GRAMAZIO AL PRESIDENTE ZINGARETTI

In quell’ospedale c’è qualcosa che non va

Page 14: IL CORRIERE DI ROMA - GIOVEDI' 30 OTTOBRE 2014

Laziola delSSanità Lazio CRONACHE giovedì 30 ottobre 2014 pagina 14

ANNUNCIO RICERCA PALESTRA IN AFFITTOCerchiamo urgentemente in zona San Giovanni - Tuscolano - Prenestino - Casilino

(ovvero anche in altre zone della città purchè nei pressi di stazione della metropolitana) locali ad uso palestra di almeno 400 mq,

con altezza minima di 5 metri. Richiesta agibilità comunale/USL per attività sportiva.Preferibili: -130 mq liberi da colonne per pratica arti marziali - 50-60 mq saletta -

spogliatoi (10 uomini -5 donne) - uffici - MTC - sala attesa Locali disponibili da subito.L'annuncio ha carattere di urgenza.

Contattare 335462111 orari ufficio

LE ATTIVITÀ DEI GRUPPI DI SOSTEGNO ORGANIZZATI AL’INTERNO DEL SAN GIOVANNI ADDOLORATASTRATEGIE

Così aiutiamo i caregiversad affrontare l’Alzheimer

Fornire un aiuto a tutti i fa-miliari di persone affetteda malattie di Alzheimer.E' questa la finalità princi-pale delle attività dei

gruppi di sostegno "Aiutiamo chiaiuta", organizzati dalla UVA (UnitàValutazione Alzheimer) dell'AziendaOspedaliera San Giovanni - Addolo-rata. Un’incontro settimanale pressogli ambulatori del presidio SantaMaria, palazzina P, il martedì pomerig-gio, una strategia dell’attenzione adampio raggio che non conosce pausené week end. Ne abbiamo parlato conla dr.ssa Anna Rosa Casini, neurologo,responsabile U.V.A. San Giovanni-Ad-dolorata

In che cosa consiste la vostraattività, qual è il vostro ruolo?

Il nome non originale “Aiutiamo chiaiuta” vuole sottolineare che al centrodel nostro intervento vi è il caregiver,cioè il familiare che assiste e presta lecure ad una persona affetta da de-menza, trovandosi ad interpretare unruolo spesso inatteso e per il quale si-curamente non è specificamente pre-parato. Nei periodici incontri ilneurologo e lo psicologo affrontanovarie tematiche correlate con le fasi cli-niche e la gestione della malattia malo spazio più rilevante è quello dellanarrazioni dei familiari e del confrontodelle reciproche esperienze. Migliorarela conoscenza della malattia potenziale abilità e le competenze dei caregiverconsentendo loro di svolgere più effi-cacemente il lavoro di assistenza al ma-lato. Ugualmente importante èconseguire la consapevolezza del ruoloper meglio apprezzare lo scopo e l’im-patto del caregiving e vivere tale espe-rienza in maniera meno drammatica.

L’Alzheimer è una patologiacomplessa, difficile da ge-stire, i familiari sono spessoincapaci emotivamente di af-frontare l'assistenza e una si-tuazione che può diventareanche logisticamente compli-cata

Il problema principale è sicuramente la

gestione dei disturbi del comporta-mento che rappresentano la principalecausa di istituzionalizzazione e la prin-cipale fonte di stress per il caregiver che– rispetto alla restante popolazione - sitrova maggiormente esposto a pro-blemi fisici e psicologici e ricorre piùfrequentemente all’uso di psicofar-maci. Cerchiamo quindi di comunicar-gli l’importanza di ricorrere a tutte lerisorse disponibili: la famiglia, gliamici, la rete istituzionale dell’assi-stenza, per la verità spesso non ade-guata. Ma è fondamentale insegnare alcaregiver anche a gestire il proprio be-nessere, a prendersi cura di sé, a rifug-gire dalla condizione di isolamentosociale

Come si può aiutare il ma-lato di Alzheimer e miglio-rarne la qualità di vita?

Un ottimo punto di partenza è proprioattraverso l’aiuto ai caregiver nello svi-luppare strategie di assistenza più effi-caci. Ad esempio, per quanto attiene aidisturbi del comportamento, sugge-riamo di osservare il comportamentodella persona malata, l’interazione conaltre persone e l’influenza dell’am-biente perché spesso piccoli interventidi ordine “ecologico” sono sufficientiad aiutare il paziente a rimanere calmoe fiducioso evitando di ricorrere all’usodi psicofarmaci. Ancora, consigliamoal caregiver di mantenere la personamalata il più possibile coinvolta nelleattività di vita quotidiana, consenten-dole di occuparsi della cura personalee di svolgere piccole compiti domesticinonché di prendere spunto dalle suepreferenze o dai suoi talenti per av-viarlo ad attività di tipo artistico, cul-

turale o sportivo da cui possano trarrepiacere

Quali possono essere i primisegnali di allarme che prean-nunciano un possibile Al-zheimer? Come arrivarepreparati a questa eventua-lità?

Le modalità di presentazione dellamalattia sono molteplici: di solito lapersona e, più spesso, la sua famigliaentrano in allarme in presenza divuoti di memoria che portano a di-menticare appuntamenti importantio date significative o piuttosto che in-teressano alcune procedure abituali.In altri casi si manifestano difficoltàad orientarsi in luoghi ben conosciuti,a percepire le relazioni temporali tragli eventi, a seguire una conversa-zione, a trovare la parola giusta o apianificare adeguatamente le attivitàlavorative o ricreative.Non infrequen-temente poi la malattia può dare i suoiprimi segni con cambiamenti del-l’umore e delle personalità, talora conuna riduzione di interessi e ritiro so-ciale. Non necessariamente questi sin-

tomi sono prodromi di una condi-zione di demenza poiché potrebberoessere parte integrante di un processofisiologico di invecchiamento o riflet-tere altre condizioni quali ad esempiouna depressione involutiva.E’ chiara-mente impossibile arrivare preparatia ricevere una diagnosi di probabiledemenza. E’ invece auspicabile cer-care di allontanare tale possibilitàmettendo il più precocemente in attotutte le strategie di prevenzione che idati della letteratura scientifica el’esperienza quotidiana ci suggeri-scono e che consistono nella ado-zione di stili di vita sani cheprevedano dieta mediterranea, pre-servazione delle relazioni interperso-nali, attività fisica e soprattuttocostante stimolazione cognitiva.

di Francesco Vitale

Parla Anna Rosa Casini, neurologo, responsabile della Unità di Valutazione Alzheimer. “Cerchiamo di sostenere i familiari dei pazienti e di migliorarne la conoscenza della malattia”. “Potenziando abilità e competenze li aiutiamo a svolgere più efficacemente il lavoro

di assistenza al malato.” Ma insegniamo anche loro a prendersi cura di sé, a rifuggire dalla condizione di isolamento sociale

La Casa di Cura Quisisana, punto di riferimento per qualunque esigenza medica, propone per ogni fascia di età pacchetti estivi di screening, interventi e riabilitazione.

QUISISANA LA STAGIONE DELLA SALUTE

La stagione migliore per prenderci cura della nostra salute? L’estate. La città finalmente vivibile, la se-renità di poterci dedicare a noi stessi senza doversi preoccupare di scadenze varie, appuntamenti da rispettare, impegni da onorare. Tutto il tempo lo dedichiamo a noi, attraverso percorsi personalizzati per rimettersi in forma. A proporre questi programmi di salute e benessere è la Clinica Quisisana, polo di eccellenza nella Chirurgia Ge-nerale, Cardiochirurgia, Chirurgia Toracica, Chirurgia Urologica, Chirurgia della mano, Medicina Interna, Ortope-dia, Ostetricia e Ginecologia, Otorinolaringoiatria, Cardiologia clinica ed interventistica, Diagnostica per Imma-gini e Radiologia interventistica, Fisiatria e Riabilitazione. I programmi estivi sono rivolti a tutti, giovani e anziani. Per questi ultimi, in particolare, è previsto un pacchetto che comprende visita medica specialistica internistica (per la valutazione del quadro clinico ed eventuale impostazione diagnostica), visita cardiologica, visita fisiatrica per l’impostazione di programmi adeguati per fascia di età, valutazione nutrizionale e doppia seduta giornaliera di fisioterapia, con il supporto dell’alta esperienza dei terapisti e l’ausilio dei più recenti macchinari in ambito di riabilitazione. Per chi deve sottoporsi a chirurgia ortopedica, è a disposizione un pacchetto completo intervento + riabilitazione, ma è anche possibile procedere alla riabilitazione senza intervento. In effetti, il periodo estivo, vi-sto il “fermo” dell’attività lavorativa, è in molti casi quello ideale per risolvere in maniera definitiva problematiche articolari e tendineo-legamentose. Ma non c’è solo ortopedia. Per tutte le fasce di età sono previsti pacchetti specifici, personalizzati ad hoc per le nostre esigenze: screening vascolare, screening cardiologico, screening dermatologico, screening colon-stomaco, screening mammella-ginecologico, screening prostata, screening ti-roide, screening oculistico, screening otorino, screening fumatori. Insomma, l’estate è davvero la stagione più bella: quella per rimetterci in forma, per proteggere e ritrovare la nostra salute. Ad attenderci troveremo il più alto livello di professionalità, tecnologie diagnostiche e terapeutiche di eccellenza, personale medico e paramedico qualificato. Personalizza il tuo programma medico di soggiorno, intervento e riabilitazione chiamando il numero verde 800.299229. Per maggiori informazioni consultare il sito internet www.clinicaquisisana.it.

CASA DI CURA QUISISANAVia Gian Giacomo Porro, 5

Numero verde 800.299229www.clinicaquisisana.it

Page 15: IL CORRIERE DI ROMA - GIOVEDI' 30 OTTOBRE 2014

PROSPETTIVE E SVILUPPI DELL'ACCORDO DI COLLABORAZIONESCIENTIFICA TRA FONDAZIONE S.LUCIA E SHAOLIN QUAN FAL'INIZIATIVA

Laziola delSSanità LazioCRONACHEgiovedì 30 ottobre 2014 pagina 15

Quando gli esercizi di stiramentodiventano una forma di fisioterapia

Può sembrare un para-dosso, non lo è. In unmondo esasperato, teso,mandato avanti a forza diannunci, di promesse, di

proclami qual è quello della sanità la-ziale la notizia più gettonata e di mag-gior interesse clinico, scientifico esanitario è quella legata all'accordo dicollaborazione scietifica tra una dellepiù vivaci e positive espressioni dellasintesi sanità-ricerca scientifica che ilLazio possa vantare e l'antica sapienzaorientale. La Fondazione S.Lucia e laantica cultura di Shaolin - la filosofiabasata su meditazione e movimentiarmonici, riconosciuta dall’UNE-SCO patrimonio dell’umanità - fa-ranno un pezzo di strada insieme, lasapienza e la disciplina del maestroShi Yan Hui entreranno in un discorsoriabilitativo legato agli anziani col-piti da ictus e verranno utilizzati inuna strategia di prevenzione dellemalattie da invecchiamento. L'in-tesa è stata ampiamente illustratala settimana scorsa nella sala con-gressi della Fondazione davanti adun pubblico particolarmente at-tento e partecipe. La razionalità te-rapeutcia e una visione dell'uomoche ha più di 1500 anni e continuaa macinare successi. Una sfida af-fascinante così come affascinante ecarismatica è la figura di del mae-stro, nato in Cina nella provinciadell'Henan. Arti marziali fin dallatenera età, lunghe ore di insegna-mento e di meditazione. E' un pre-scelto. Nel 207 l'abate del tempiodi Shaolin lo manda in Italia, am-basciatore di una disciplina che è anche una fi-losofia di vita. Infine l'incontro con laFondazione. Shi Yan Hui al S.Lucia insegnerà a

medici, ricerca-tori e fisioterapi-sti la base dellafilosofia e dell'ar-monia del corpo

che viene dalla sapienza del buddismo Chan(meditazione) e del buddismo Wu (arte mar-ziale) Al centro c'è la coltivazione della pa-

zienza e della perseveranza, nonsono solo artimarziali, ma una filosofia che protegge e mi-gliora la salute mentale e fisica, spiega il mae-stro. E che può affiancare la fisioterapiaoccidentale aggiungendo esercizi che richie-dono una particolare partecipazione di mentee corpo. In questa ottica quegli esercizi lenti,ampi, armoniosi, escono dalla immagine stuc-

chevole e coreografica per entrare unun serio discorso di riabilitazione e dicrescita. Chiosa e argomenta il diret-tore generale della Fondazione, LuiigiAmadio: "Alcuni nostri ricercatoristanno già portando avanti degli studisugli effetti della meditazione nelle

condizioni di salute dei pazienti. Gli esercizihanno caratteristiche tali da poter essere con-siderati una forma di terapia, parliamo di stira-mento dei muscoli e dei tendini.Approfondiremo insieme". Il maestro spiega al-cuni movimenti e la platea, attenta, esegue. Ilfeeling iniziale diventa comprensione e parte-cipazione. Un buon inizio.

di Giulio Terzi

Dall'incontro tra la razionalità terapeutica occidentale e una visione del mondo (mente e corpo) che ha piùdi 1500 anni nuove prospettive nel campo della riabilitazione. Meditazione e tecnica (movimenti lenti

e armonici) verranno utilizzati per prevenire l'invecchiamento e nella terapia per gli anziani colpiti da ictus

L’IRCCS Fondazione SantaLucia in collaborazione conReligions for Peace – Italia

ha allestito all’interno della suastruttura la “stanza del silenzio”,un ambiente di preghiera e racco-glimento concepito in modo dapoter essere utilizzato da appar-tenenti alle varie tradizioni reli-giose oltre che, naturalmente, daquanti vogliano trovare uno spa-zio di raccoglimento e aprirsi amomenti di spiritualità.L’iniziativa è tra le poche esi-stenti in Italia all’interno di ospe-dali e realtà sanitarie ed acquista– in un momento delicatissimodal punto di vista religioso sulpiano nazionale ed internazio-nale – una valenza etica tuttaparticolare.

Inaugurata al S.Luciala “Stanza

del silenzio”

Page 16: IL CORRIERE DI ROMA - GIOVEDI' 30 OTTOBRE 2014

Laziola delSSanità Lazio SANITÀ&RICERCA giovedì 30 ottobre 2014 pagina 16

LO STUDIO

LazioLazioladelSSanità

Supplementodi ONLINE-NEWS

Quotidianodi informazioneindipendente

Iscritto al Tribunale di Roma n.437/2009

dall 18/09/2009

P. Iva 11173611002

direttore responsabileGiovanni Tagliapietra

stampaArti grafiche Boccia spa

via Tiberio Claudio Felice, 784131 Salerno

Ambiente, genetica, ormoni:dove cercare il rischio autismo

Da uno studio speri-mentale di Fonda-zione S.Lucia,Campus Biomedicoe Istituto Superiore

di Sanità viene la proposta di un mo-dello scientifico che individua nel-l’interazione di tre fattori - ambiente,genetica, ormoni - la possibile genesidell’autismo aprendo di fatto unanuova prospettiva sul piano dellaprevenzione e dell’approccio pre-coce alla malattia.L’Autismo esordisce in età infantileed è rilevabile già prima dei tre annidi vita. Associato o non a delle causeorganiche è riconoscibile dai sin-tomi che impediscono o pongonodelle serie difficoltà al bambino nelsuo processo di entrata nel linguag-gio, nella comunicazione e nel vin-colo sociale.Le stereotipie, leecolalie, l’assenza di linguaggio, l’ag-gressività rivolta su di sé sono alcunidei sintomi che mostrano l’isola-mento del bambino o dell’adulto dalmondo che lo circonda e la sua ten-denza a bastare a sé stesso.Recentemente si è molto parlato di unpossibile incremento dei casi di auti-smo chiamando in causa di volta in

volta fattori ambientali o tossici di-versi. Ultima in linea temporale è lapolemica sulla relazione fra vaccina-zione anti-morbillo-parotite-rosolia(Mpr) e autismo che ha avuto ampiaeco sui media e che è stata definita-mente smentita da più sedi di grandeautorevolezza. Indipendentementedalle diverse polemiche e dalle lorostrumentalizzazione pare evidentel’interesse generale sui meccanismi pa-togenetici dell’autismo.Attualmente,le cause dell'autismosono ancora sconosciute, ma esiste unconsenso nel sostenere che alla base

dell’autismo non vi sia un unico fat-tore, ma che esso sia il risultato dellainterazione fra fattori diversi. Sicura-mente il fattore genetico riveste unanotevole importanza ma studi stati-stici ed evidenze clinico/sperimentaliindicano come un grosso perso rive-stano anche variazioni ormonali du-rante lo sviluppo e possibili tossiciambientali. Ed è a partire da questi ele-menti che tre anni fa, grazie ad un fi-nanziamento della fondazione USAAutismSpeaks,è stata avviata una ri-cerca della Fondazione Santa LuciaIrccs e del Campus Bio-Medico, in col-

laborazione con l’Istituto Superiore diSanità e con l’Università di Pisa. I ri-sultati dello studio sono stati recente-mente pubblicati on line sulla rivistaNeurotoxicology. In questo studio,condotto dalla Dr.ssa Laura Latini delLaboratorio di NeuroriabilitazioneSperimentale diretto dal Dr. MarcoMolinari (IRCCS FSL), insieme al Dr.Filippo Biamonte del Laboratoriodelle Neuroscienze dello Sviluppo edella Plasticità Neurale diretto dalProf. Flavio Keller (Campus Bio-Me-dico), sono state dimostrate le intera-zioni a livello cellulare e

comportamentale dei tre principalifattori imputati nella genesi del di-sturbo autistico: il fattore genetico, ilfattore sessuale edil fattore ambien-tale. Gli esperimenti sono stati eseguitianalizzando gli effetti del degli ormonisessuali, della alterazione geneticadella sintesi di Relina, (proteina fon-damentale nell'embriogenesi), e dellaesposizione a mercurio nel periodoprenatale e perinatale sullo sviluppo dicomportamenti autistici. Ognuno deifattori preso isolatamente non era ingrado di sviluppare comportamentiautistici, mentre l’interazione fra loroinduceva la comparsa di diversi indi-catoridel disordine autistico sia a li-vello cellulare che comportamentale.In sintesi, lo studio dimostra che com-portamenti autistici possono derivaredalla coesistenza di condizioniormo-nali, genetiche e ambientali che presesingolarmente non hanno rilevanzapatologica. Lo studio fornisce una im-portante prova sperimentale alla vali-dità della ipotesi patogeneticamultifattoriale e pone le basi speri-mentali per studiare a livello cellularee comportamentale la complessatriade ambiente/genetica/ormoniconsiderata l’ipotesi più accreditatasulla patogenesi dell’autismo.

di Giulio Terzi

Da un lavoro sperimentale di Fondazione S.Lucia, Campus Biomedico e Istituto Superiore di Sanità la proposta di un modello che individua nell’interazione di tre fattori la possibile genesi della malattia

Page 17: IL CORRIERE DI ROMA - GIOVEDI' 30 OTTOBRE 2014
Page 18: IL CORRIERE DI ROMA - GIOVEDI' 30 OTTOBRE 2014

LITORALEIlCORRIEREDIROMAgiovedì 30 ottobre 2014 pagina 18

Ordinanza antiprostitu-zione a Fiumicino. A pa-gare sono i clienti: 450euro di multa a quanti sifermano, anche solo a

parlare con le prostitute e sequestro delveicolo qualora il comportamento sia re-cidivo. Da subito, pugno duro della poli-zia municipale che ha elevato decine diverbali. Svolta, dunque, sul litorale ro-mano, nel contrasto alla prostituzione,anche se ad Ostia resta tutto com’è…Daanni, infatti, la prostituzione viene eser-citata agli angoli delle strade nelle areeverdi, Ostia e Fiumicino vivono di unmale comune, più volte denunciato e cheaspetta da anni una regolamentazione.Fiumicino si è mosso, mentre Ostia at-tende lumi dal Campidoglio. EsterinoMontino (PD), infatti, sindaco di Fiumi-cino ha firmato un’ordinanza per contra-stare il fenomeno della prostituzione sullestrade del territorio comunale. Il sindacoIgnazio Marino, invece, non ha rinnovatole disposizioni in materia assunte dall’ex-sindaco Gianni Alemanno “La lotta allosfruttamento della prostituzione – haspiegato Montino - oltre che legata allaprevenzione dei fenomeni di degrado ur-bano e disagio sociale per la cittadinanza,rappresenta un’azione di impegno poli-tico attivo contro ogni atto criminoso neiconfronti di tutti i soggetti dediti a tale at-tività, prime vittime, di un reato che neimpedisce il recupero e il reinserimentosociale”. L’ordinanza, nello specifico, pre-vede il divieto di fermarsi per concordareprestazioni sessuali e la salita sul proprioveicolo. Il divieto riguarda tutte le stradee le aree sia pubbliche che private sog-gette a pubblico passaggio, con partico-lare riferimento a quelle in prossimità discuole e altri edifici pubblici, oltre allestrade a maggiore scorrimento ed ai ter-reni esposte al maggiore degrado urbano.In particolare, verranno puniti quegli at-teggiamenti, modalità comportamentalio indossare abbigliamenti che manife-stino inequivocabilmente l’intenzione diesercitare l’attività di meretricio. “L’eser-

cizio della prostitu-zione è un fenomenoche da molti anni èpresente sul nostroterritorio –ha spie-gato il sindaco diMontino - L’ammini-strazione comunalenon ha una compe-tenza diretta in mate-ria, ma non puòrimanere inerte di-nanzi ad un pro-blema complesso edalle diverse impli-cazioni. Chi si prosti-tuisce spesso noncommette reati contro terzi, ma li subisce,penso alle violenze, allo sfruttamento, allariduzione in schiavitù. Il provvedimentoavrà la durata di un anno, durante il qualesaranno costantemente monitorati i datiforniti dalle Forze dell’Ordine, al fine diverificare il raggiungimento degli obiet-tivi di contrasto e l’eventuale diminu-zione del fenomeno”. Ostia resta invecealla finestra. L’assessore all’ambiente delX Municipio, Marco Belmonte però av-verte: “Bisogna fare qualcosa anche ad

Ostia….ed in fretta. In questo momento,tutti i giardini e le aree periferiche delquartiere vivono al limite della legalità,oltre alla questione prostituzione, va af-frontato il tema dei bivacchi di rom esenza casa, negli ultimi tempi sono au-mentati in maniera esponenziale tantoche sono sorte decine di baraccopoli. Iparchi e le aree verde sono danneggiati edegradati da questi agglomerati di barac-che e rifiuti. Un’occupazione che dura daanni”.

SUL LITORALE AREE PERIFERICHE, PARCHI E GIARDINI AL LIMITEDELLA LEGALITÀ. ALLARME BIVACCHI NELLE PINETE

IL SINDACO IGNAZIO MARINO ED IL GOVERNATORE DEL LAZIO NICOLA ZINGARETTI NON RISPONDONO

Una fiaccolata che riassume un malessere diffuso che trae origine da unasituazione di estremo degrado nel quale si trova la periferia romana ed il li-torale in particolare, dove si è concentrata una grande fetta di immigratiche sta provocando disagi ed allarme sociale. “Invitiamo tutti gli italiani –si legge su una nota diffusa da Casapound – che sono stanchi di esseremessi sempre in secondo piano da una politica che favorisce clandestini,rom e tutti coloro che speculano sull'immigrazione a partecipare ad unafiaccolata in programma sabato 8 novembre. Appuntamento in piazza Ducadi Genova, a Ostia, alle ore 17. Scenderemo in piazza… per farci sentire daun'amministrazione che sembra sorda gridando “prima gli italiani”. Unaprotesta per denunciare che in un territorio dove non ci sono soldi perscuole, asili e gravi emergenze come quella degli allagamenti, invece si èpronti ad aprire Centri di accoglienza e strutture per i profughi”. Sulla que-stione Casapound spara a zero e riferisce che la Giunta di Andrea Tassoneavrebbe intenzione di realizzare un centro per immigrati gestito dalla Cari-tas nell'ex scuola Do.Re.Mi.Diverto, andata a fuoco due anni fa e mai rico-struita per mancanza di fondi. “All'Infernetto, invece – afferma StefanoMarsella, responsabile Casa Pound litorale - in locali attigui ad un centroAlzheimer inaugurato a marzo alla presenza dell'ex ministro Kyenge, sonostati visti profughi e, dopo numerose segnalazioni, dal municipio hanno am-messo la presenza di una struttura di prima accoglienza affidata in modopoco chiaro e nel silenzio ad una cooperativa sociale. Inoltre, l'ex coloniaVittorio Emanuele sul lungomare di Ostia è una vera e propria “Casa degliimmigrati”: dal censimento degli occupanti risulta abitata da 89 persone,tutte extracomunitarie, cui il municipio fornisce luce ed acqua gratuita-mente. Per non parlare degli insediamenti abusivi nella pineta delle AcqueRosse e Castelfusano, considerati basi operative di stranieri che effettua-vano furti nelle ville ed appartamenti del territorio In tutto questo, bisognaricordare che 671 famiglie hanno visto i loro figli rimanere fuori dalle gra-duatorie degli asili nido comunali e dulcis in fondo, neanche è iniziato l'in-verno che a settembre il territorio ha già registrato un'alluvione che haprovocato notevoli danni. Per non parlare della scuola di via Orioli, a OstiaAntica, che è ancora un cantiere, mentre l'ex Gil è rimasta abbandonata ase stessa. I disagi sulla Roma-Lido sono all'ordine del giorno e le promesseelettorali del centrosinistra sono oramai un vago ricordo. Per tutti questimotivi – ha concluso Marsella - invitiamo tutti i cittadini, comitati ed asso-ciazioni ad aderire alla fiaccolata per dare un segnale forte e per riscattarela dignità delle famiglie italiane del X Municipio”.

En. Bia.

PROTESTE

La prostituzione è fuori legge a Fiumicinodi Enzo Bianciardi

L a protesta per i mancati interventi di bonifica del rischioidraulico nel X Municipio è arrivata in Campidoglio, no-nostante il sindaco Ignazio Marino abbia sinora fatto

finta di non sentire. L’aula consiliare del Municipio è occupatada giorni ed ora le opposizioni…..schieratisi dalla parte dei Cdqin lotta hanno “occupato” anche l’assemblea capitolina. “La sta-gione delle piogge è iniziata – commenta in una nota il M5S - icittadini del decimo, a rischio allagamenti, hanno il diritto di sa-pere quanto è stato loro destinato per i lavori di messa in sicu-rezza e quando inizieranno i lavori stessi. Per questo, dopo averoccupato il municipio, è stato occupato anche il Campidogliocon l'auspicio di richiamare il Sindaco alle proprie responsabi-lità. "Prevenire è meglio che curare" non deve rimanere solo unoslogan da sbandierare al momento opportuno ma deve diventareil “modus operandi” delle istituzioni che hanno veramente acuore la sicurezza dei cittadini”. Sulla stessa linea il NCD: “Loscorso 4 luglio del 2013 presso l'aula consiliare del X Municipio- ha dichiarato Antonella Moroso (consigliere municipale) – l'as-sessore all'ambiente, politiche abitative e infrastrutture della Re-gione Lazio, Fabio Refrigeri, ha fatto sapere che saranno

disponibili, senza indicare la data, 22 milioni di euro della Re-gione per interventi su tutto il territorio del Lazio. E ancora, sem-pre lo stesso giorno, la conferma è arrivata da parte del Comunedi Roma che ha impegnato, ulteriori, 5 milioni di euro, da spen-

dere entro il 2014, come annunciato dal capogruppo Pd del-l’Assemblea capitolina Francesco D’Ausilio. Il silenzio sta diven-tando assordante. - sottolinea la consigliera Moroso - Ilpresidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il sindaco diRoma Ignazio Marino continuano ad essere latitanti…Con ilcapogruppo del NCD Roberto Cantiani, abbiamo deciso di oc-cupare l'aula capitolina durante il Consiglio”. “Dopo il Munici-pio e il Campidoglio sarà il turno del Consiglio Regionale e senon basta andremo in Parlamento – afferma Piero Cucunato,v.coordinatore Roma F.I. - perchè questa è una protesta legit-tima. L’occupazione simbolica, deve far emergere il problema eprodurre risposte concrete, per migliaia di famiglie che ri-schiano la loro casa e il loro futuro. Bisogna evitare che quantoverificatosi a Genova, non debba ripetersi in tutto il territoriodel X municipio”. Determinato il Coordinamento SicurezzaIdraulica: “Andremo avanti sino a quando non avremo risposte

chiare. La questione non riguarda solo Ostia ed il litorale. Dob-biamo sapere quanto, come è quando, i fondi stanziati verrannospesi per il risanamento idrogeologico”

E.B.

Rischio idraulico, la protesta “allaga” il Campidoglio

FIACCOLATA DI CASAPOUND PER PROTESTARE CONTRO GLI INTERVENTI DEL MUNICIPIO A FAVORE DEGLI IMMIGRATI

Prima… gli italiani

Il Centro Trasfusionale del Grassi dopo aver raggiunto il pareggio con le esigenze di sanguedell’ospedale di Ostia ed essere diventato uno dei primi centri di riferimento in ambito ro-mano, per la fornitura di flaconi, ha a disposizione, dalla scorsa settimana, anche un auto

per il trasporto sangue. La cerimonia di consegna delle chiavi della vettura nelle mani del pri-mario del Centro Trasfusionale dr. Generoso Alfano, si è svolta presso la sala riunioni del no-socomio. La presidentessa dell'Associazione Donatori Amici del Centro Trasfusionale del Grassi,Stefania Zoppis ha esordito: “Dona il tuo sangue e regali una vita…. è questa la filosofia dellanostra associazione. Questa mattina, donando un’ auto per il trasporto sangue, abbiamo co-ronato un sogno che inseguivamo da tempo. Il sangue, infatti, deve essere considerato un pa-trimonio collettivo di cui ciascuno può e deve usufruire nel momento del bisogno grazieall'altruismo di chi compie un gesto d'amore verso gli altri e verso se stessi. Tutti i volontari del-l'associazione si sono impegnati per raccogliere dei fondi che sono serviti a comprare l’auto-mobile. Questa vettura sarà adibita anche al trasporto sangue dei cordoni ombelicali che, inparticolare, viene portato alla banca del sangue del Gemelli e messo a disposizione di potenzialiriceventi in tutto il mondo. Una macchina dotata di un frigo che mantiene la temperatura al-l'interno controllata come viene richiesto dall'accreditamento”. E.B.

IL VEICOLO DONATO DAGLI “AMICI DEL CENTRO TRASFUSIONALE”Grassi, nuova auto per il trasporto sangue

Page 19: IL CORRIERE DI ROMA - GIOVEDI' 30 OTTOBRE 2014

RUBRICHE IlCORRIEREDIROMAgiovedì 30 ottobre 2014 pagina 19

PAROLA DI CHEF

Oggi parliamo della mela,questo frutto entratonella leggenda, a cuisono stati attribuiti in-numerevoli significati

simbolici. Il pomo della discordia, con-teso fra tre bellissime donne alle nozzedi Peleo; la mela di Newton, che glicadde sulla testa facendogli compren-dere la legge di gravità. C’è poi quellache Guglielmo Tell pose sul capo del fi-glioletto per trafiggerla con la balestra;c’è la mela avvelenata di Biancaneve epure quella del Paradiso, che Adamoebbe l’infelice idea di mangiare. E unamela al giorno, si sa, toglie il medico ditorno; e una cosa semplice si dice facilecome mangiare una mela.Insomma, ci troviamo davanti a unfrutto che, nella sua semplicità, fa dasempre parte del nostro quotidiano, sianei modi di dire che nell’alimentazione.Ma dire mela non significa nulla, perchésono tantissime le varietà disponibili sulmercato, tutte diverse per sapore e con-sumo. Lo sapete che solo in Italia ce nesono circa 2000? E in giro per il mondose ne contano 7000 tipi diversi; ma no-nostante questa enorme offerta, tuttinell’acquisto ci orientiamo sulle solite ti-pologie. La regina incontrastata dellanostra fruttiera che troneggia al centrodel tavolo è la Golden, gialla e carnosa,

buccia liscia, sapore dolce; c’è la Re-netta, perfetta per la realizzazione didolci, perché ha un gusto un po’ aspri-gno e tiene benissimo la cottura. LaGranny Smith, verde e lucida come unagemma, poco zuccherina e fresca; laStark, colore rosso vivo, croccantissima.A me piace tantissimo la Annurca, cheè originaria della Campania. E’ piccola,croccante e acidula; ha buccia rossa epolpa bianchissima.Le mele, comunque, sono buone tutte elo sono sia cotte che crude. E finiscononel forno ripiene di marmellata e fruttasecca o come ingrediente base di bur-rose crostatine, strudel speziati, soffici

torte. E ora due parole sulla torta dimele sono proprio d’obbligo; quante neconoscete voi di ricette? E quante nefate? E quale vi piace di più? C’è quellacon il frutto a pezzetti nell’impasto, chequindi lo rende più umido; o quella conuna bella raggiera superficiale di fettineinzuccherate. C’è la versione con glassaal limone o quella con una bagna dirum; alcune prevedono un rivestimentodi pangrattato, altre sono arricchite dauvetta, pinoli, cannella. Sono tuttebuone davvero le torte di mele, sonoquelle di Nonna Papera, quelle che lemamme preparano per la merenda deifigli o la domenica, quando hanno piùtempo per dedicarsi alla cucina. Rappre-sentano il dolce per eccellenza, quelloche si sbocconcella con una tazza di tè eche sta lì sulla credenza sotto una cam-pana di vetro, in attesa di essere finito. E’forse la torta più genuina che si possaimmaginare, certamente quella che piùdi tutte – con il suo profumo e il suo sa-pore di buono – fa famiglia e aiuta a darecalore alla casa. Adesso che finalmenteè arrivato l’autunno con il suo ventofreddo e le domeniche piovose, seguiteil consiglio della vostra Lovely Cheffa:dedicate un’ora del vostro tempo allapreparazione di una meravigliosa tortadi mele, chiudete il mondo fuori e rega-latevi un dolce e profumato pomeriggiodi relax.

♈ Ariete (21 Marzo-20 Aprile)Trovandovi nella stagione dello Scorpione, po-

tete attendervi novità professionali; del resto

anche Saturno vi stimola alle novità, però fate at-

tenzione all’ingresso di Marte in quadratura al vo-

stro segno, perché può rendervi troppo impulsivi

e farvi bisticciare con il vostro amore.

♉ Toro (21 Aprile-21 Maggio) L’opposizione di Sole, Venere e Saturno vi ren-

dono scontenti e un po’ aggressivi; fortunata-

mente un bel Marte vi restituisce energia e

favorisce il dialogo con altri. L’amore procede

tra alti e bassi; siate più comprensivi con la per-

sona amata.

♊ Gemelli (22 Maggio-21 Giugno)

Al solito, siete provvisti di quel fascino che fa

scattare la molla sentimentale in chi vi fre-

quenta; ora poi che non avete più l’opposizione

di Marte potete realizzare tanto nel lavoro, negli

studi e anche negli affari; cercate però di essere

buoni e perdonate chi vi ha nociuto.

♋ Cancro (22 Giugno-22 Luglio)Venere, positiva per l’amore, vi rende più attra-

enti e il Sole, vostro alleato anche lui, vi spiana

la strada nel settore sentimentale, soltanto

Marte, entrato in opposizione, può rendervi ner-

vosi, ma appartenete a un segno sensibile, che

non vuole bisticciare: quindi sfogate l’ira nello

sport o in palestra.

♌ Leone (23 Luglio-22 Agosto)Giove illumina il vostro cammino e vi fa pren-

dere le decisioni giuste al momento opportuno.

Venere nello Scorpione può creare qualche

malinteso con la persona cara, che può rivelarsi

gelosa; non dovete preoccuparvi perché si trat-

terà solo di una disarmonia passeggera.

♍ Vergine (23 Agosto-22 Settembre)Plutone, positivo, vi offre molte possibilità, so-

prattutto per chi si affaccia ora al lavoro. Le

stelle favorevoli vi aiutano nelle storie sentimen-

tali, specialmente quelle che stanno iniziando in

questo periodo.

♎ Bilancia (23 Settembre-22Ottobre)Potrete con la vostra intelligenza neutralizzaregli intenti fastidiosi di alcune persone che vi in-vidiano; in definitiva finirete per dimostrare la vo-stra forza perché la ragione era ed è dallavostra parte.

♏ Scorpione (23 Ottobre-22 Novembre)Questo è il mese del vostro compleanno euna dolce Venere, sostenuta da Marte, fa sìche siate particolarmente fortunati in amore.Se dubitavate del vostro partner, le stelle vidimostreranno che si trattava di timori infon-dati.

♐ Sagittario (23 Novembre-21 Dicembre)Marte vi ha lasciato, è vero! Però non vi manca

la grinta per affrontare le nuove proposte che

Giove, in un segno amico, vi offre di valutare.

Chiuderete benissimo questo mese di ottobre.

Felicità anche nella sfera amorosa.

♑ Capricorno (22 Dicembre-20 Gennaio)Con Marte nel vostro segno e Plutone che vi

aiuta e vi dà tanta forza, sarete favoriti nei tra-

sferimenti e nei viaggi, nel corso dei quali potrete

fare nuove amicizie e vivere emozionanti incon-

tri sentimentali.

♒ Acquario (21 Gennaio-18 Febbraio)Uscirete vittoriosi da qualche esperienza nega-

tiva: con l’aiuto di Mercurio l’avrete vinta sui vo-

stri nemici, e in particolare su coloro che

credevano di potervi dominare. Una severa Ve-

nere, in quadratura, vi impone però modi gentili

e affettuosi verso il partner.

♓ Pesci (20 Febbraio-20 Marzo)Sostenuti da Venere e Sole in un segno amico,

avrete qualche cambiamento nel lavoro e po-

trete godervi la serenità familiare e, in partico-

lare, dedicarvi ai vostri figli che, specie se

piccoli, sentono la necessità di una vostra mag-

giore presenza.

LE MANIE ASTROLOGICHEdi Patrizia Tamiozzo Villa

con leggerezza e ironia, alcune caratteristiche ricorrenti, quelle un po'maniacali, dei segni zodiacali. L'astrologia semplice e divertente

(giovedì, 30 ottobre 2014)Cotte e crude, le meledanno calore alla casa

LE RICETTE INDIMENTICABILI DI NONNA PAPERA

di Rita Monastero

Il ristorante si trova vicinoai Musei Vaticani e apochi passo dal mercatoTrionfale. Le materieprime quindi sono sem-pre freschissime e perquesto motivo il menucambia quotidianamente.Tra le varie portate, moltobuoni gli gnocchi, fatti incasa, se ne possono sce-gliere 6 tipi. Ambiente molto familiare e informale, mas-sima cura per i commensali, a disposizione 45 coperti.

IL MENU D’AUTUNNO

Trittico di bruschette***

Crepes fatte in casa con ricotta e funghi porciniOppure

Crepes fatte in casa al pomodoro e basilico***

Straccetti di chianina alla pizzaiolaOppure

Straccetti di chianina al gorgonzola***

Contorno di verdure di stagione***

Assaggi di dolci fatti in casa***

Acqua minerale, 1 calice di vino e caffèEuro 25,00 a persona

SISTORANTEVia Tolemaide 17 - Roma

Tel. 0664521715

SISTORANTE

Page 20: IL CORRIERE DI ROMA - GIOVEDI' 30 OTTOBRE 2014

RUBRICHEIlCORRIEREDIROMAgiovedì 30 ottobre 2014 pagina 20

È IL MOMENTO DELLE GRAPPESCELTI PER VOI

di Davide Bianchino

Il sonno al volante è causa del 22% ditutti gli incidenti stradali: quasi 240.000ogni anno nell’intera Unione Europea.3.500 solo nel Comune di Roma, 4.300nella provincia, 5.200 nel Lazio ed oltre40.000 in Italia. Incidenti spesso moltogravi, soprattutto sulla rete extraurbana,con un rischio di mortalità più che dop-pio rispetto a quelli determinati da altrecause. Per informare gli automobilistisui pericoli della sonnolenza al volante, l’ACI hapresentato la campagna “SLEEP STOP” che evi-denzia i benefici di una breve pausa di sonno du-rante i lunghi tragitti in auto e sollecita gli italiania prendere maggiore coscienza delle proprie ca-pacità psico-fisiche alla guida.Obiettivo della campagna “SLEEP STOP”, soste-nuta e condivisa dalla FIA (Federazione Interna-zionale dell’Automobile), è quello di favorire ilriconoscimento da parte dei conducenti di ogni più piccolo segnaledi stanchezza al volante, prevenendo i rischi dell’improvviso “colpodi sonno” con una breve sosta in cui concedersi 15-20 minuti di ri-poso. Nell’ambito di questa campagna è stato inoltre predispostoun questionario a fini scientifici che tutti gli automobilisti sono invitatia compilare (disponibile sul sito www.aci.it).Il progetto “SLEEP STOP” rientra nell’ambito del più ampio FIA RoadSafety Grant Programme che ha lo scopo di favorire una mobilità piùsicura e responsabile. La campagna contro la sonnolenza al volante

è collegata all’iniziativa “My World”, concui la FIA e tutti gli Automobile Club na-zionali hanno dato voce agli automobili-sti per sollecitare il riconoscimento dellasicurezza stradale tra le priorità di azionedell’ONU. Più di 3.500 persone muoionoogni giorno sulle strade del mondo, perun totale annuo di 1,3 milioni di morti e50 milioni di feriti. Senza adeguati inter-venti, nel 2030 l’incidentalità diventeràla 5a causa di morte nel mondo (oggi èla 9a). Numeri spaventosi che impon-gono quindi un’adeguata attenzioneanche da parte dell’ONU che ha infattideciso di sollecitare i governi nazionali etutti i soggetti coinvolti nella sicurezzadella mobilità con un nuovo decennio diiniziative per la mobilità responsabile.La campagna punta molto sullo stimolo

che può arrivare dalla passione per il mondo dello sport automobi-listico. Il gioco di parole dato da “sleep-stop” con “pit-stop” ne è laconferma. Se infatti nello sport un pit stop consente di proseguireuna corsa, nella vita quotidiana uno sleep stop permette di conti-nuare un viaggio in tranquillità. L’Automobile Club Roma è il primoente territoriale ad aver avviato sul piano operativo la campagna. Leprossime tappe si svolgeranno a Firenze (6 novembre), Lecce (10 no-vembre), Genova (12 novembre), Caltanissetta (21 novembre) e To-rino (28 novembre).

IlCORRIEREDIROMAFondato nel 1948

da Giuseppe Gesualdi

direttore Giovanni Tagliapietra

direttore responsabileFilippo Gesualdi

redazionevia Boezio, 6 00193 ROMA

tel. 06/32803407 [email protected]

Marketing & Pubblicità[email protected]

stampaArti grafiche Boccia spa

via Tiberio Claudio Felice, 784131 Salerno

P. Iva e Codice Fiscale 9713300584registrazione

Tribunale di Roma n.379 del 17/08/1948

SIAMO ANCHE SUVISITA LA NOSTRA FAN PAGE

www.facebook.com/ilcorrierediromaPER RIMANERE AGGIORNATO

IN TEMPO REALE

Sonno al volante causa 3500 incidenti ogni anno solo a Roma

N hi conosce le grappe sa che non èuna provocazione di un master-chef, l'accostamento con il ciocco-lato è assolutamente contemplatonei sacri libri, funziona magica-

mente a fine pasto contibuendo a rilassare l'atmo-sfera e a voltar pagina, in senso metaforico e reale. Illiquore nei cioccolatini è tradizione di massa, il mixgrappa.cioccolato ha un sapore esclusivo ed elita-rio.Un rito invernale, dà calore ed energia, forza e

buonumore. Si può discutere sugli abbinamenti,a grappa aromatica deve corrispondere del ciocco-lato fondente, aspro, forte, o una gianduia che com-pleti il sapore che si attarda sul palato.I buongustaisuggeriscono il brusco contrasto, ma è questione digusti. L'immagine di sfondo è quella dello chalet dimontagna, con i colori caldi, il fuoco che arde, nel-l'aria gli aromi di una cena dai sapori forti, decisi.Una buona grappa e un vassoio di pezzetti di cioc-colato in alternativa al brandy, al cognac, al whisky.Un dopocena italiano di classe, insomma.

di Francesco Vitale

La storia de ‘Il Cioccolato diBruCo’ inizia negli anni quarantadel secolo scorso a Genga, nelleMarche, dove vivevano BRUnaGibellini (ostetrica) e suo maritoCOstantino Tiranti (falegname). Ilcioccolato aromatizzato all’aniceforniva alla coppia un piacevoleristoro, donandogli energia ebuon umore. La ricetta, codifi-cata all’epoca su un vecchio fo-glio di carta ingiallita e ritrovataper caso, ha dato origine a quellache è oggi un’azienda artigianaledi eccellenza. Il ‘Cioccolato diBruCo’ (Jesi, AN) unisce ai mi-gliori cacao del Sud America(Criollo, Trinitario e Forastero) gliaromi di preziose spezie comel’anice stellato, la cannella diCeylon, la vaniglia Bourbon e ilpeperoncino Ancho. Le prepara-zioni di BruCo – vincitrici di im-portanti riconoscimenti delsettore, tra cui il premio Eurocho-colate per il miglior cioccolato ar-tigianale d’Italia – spaziano dagliaromi tradizionali ad abbina-menti più arditi (sale, olio d’oliva,fichi, Tequila) e vanno a nozzecon alcolici e distillati da dessert.L’Arte dei Vinattieri e Claudio Ar-cioni propongono e consiglianodi abbinare le grappe Roner alledelizie cioccolatiere di BruCo.

LA SCHEDAIl cioccolato

di BruCo

L a qualità di una grappa dipende prima di tutto dalla qua-lità della materia prima. In casa Roner saper scegliere ac-curatamente solo pure vinacce fresche è fondamentale.

Ma non basta. In questa azienda, che da tre generazioni con lesue distillerie, sa regalare il gusto pieno della frutta in tutte lesue ricche sfumature, la grande sfida del mastro distillatore èsoprattutto quella di saper riportare alla perfezione in unagrappa l’aroma originario del chicco di uva.Con la loro partico-lare morbidezza e la delicatezza dei loro profumi e dei loro sapori,le grappe aromatiche Roner racchiudono perfetto, il ricordodell’uva e delle vinacce. Degustare una grappa Chardonnay, Ge-würztraminer o Müller Thurgau significa ritrovare i bouquet flo-reali delle vinacce di uve bianche che donano una ricchezzasensoriale unica. Al palato giungono morbide, suadenti, seriche.La piacevole persistenza finale rende prolungato il piacere edevoca un sapere artigianale cha affonda le sue radici nella tra-dizione e in un passato ricco di storia. Tra le grappe aromaticheda degustare anche la Morbida Ambra, raffinata cuvée di uveChardonnay e Moscato invecchiata 12 mesi, e GewürztraminerRiserva, entrambe dal colore più ambrato dato dall’invecchia-mento in botti di rovere. Eleganti e delicate, ma allo stesso temporicche di note speziate di grande personalità sono il frutto di una

passione e di una tradizione che le rende uniche e originali inogni goccia.Era il 1946 quando Gottfried Roner iniziò a distillare, posizio-nando un primo alambicco nella casa di famiglia. La distillazioneè un arte antichissima che affonda le sue radici nella tradizionemagica dell'alchimia, e che nell'arco alpino fa parte della tra-dizione contadina.Dopo i primi successi ottenuti con la produ-zione delle grappe, Gottfried appassionato della sua terra e deisuoi frutti decise di arricchire la sua produzione: macerando,come da tradizione, nella grappa radici e bacche dei boschi cir-costanti, ottenne i liquori alla genziana, al ginepro e al mirtillo,che ancora oggi sono tra i fiori all'occhiello delle Distillerie Roner A metà degli anni sessanta, Andreas e Guenther Roner, forti nonsolo del fatto di essere cresciuti tra gli alambicchi ma anche ba-ciati dalla fortuna per aver ereditato l'eccezionale naso delpadre, entrano in azienda, la cui crescita ne ricava un'accelera-zione.Nel 2001 la distilleria Roner è stata la prima distilleria italianaad ottenere la certificazione ISO 9001/2000 del proprio si-stema di gestione della qualità.Nel 1999 con un gesto quasi romantico, la famiglia Roner haacquistato, per poi investire per oltre 10 anni nella sua crescita

e nel suo ammodernamento, la cantina Ritterhof, situata al nr 1Della Strada del vino, a Caldaro. Il romanticismo era però fon-dato su solide basi perché in 10 anni Ludwig Kaneppele, diret-tore della cantina e marito di Karin Roner, ha trasformato lapiccola cantina in un azienda d'eccellenza gratificata da rico-noscimenti a livello nazionale.Attiva in azienda sin da giovanissima, dopo aver fatto esperienzain tutti i reparti, nel 2007 Karin Roner raccoglie il testimone edaccetta la sfida di diventare Amministratore Delegato.È lei artefice dell'ultimo ampliamento aziendale risalente al2007, con l'inaugurazione della nuova area che ospita le lineedi imbottigliamento ed un magazzino completamente automa-tizzato.È sua anche la mano e l'energia che sta guidando l'azienda, at-traverso una fase di crescita qualitativa e filosofica, concretizzatain diversi progetti.Risultato concreto e dimostrazione che la direzione é giusta él'aver ottenuto, tra molti altri riconoscimenti, nel 2010 il premiocome "Distillatore dell'anno"

Roner Distillerie S.p.a.Via Zallinger 44, 39040 Termeno (Bolzano)

tel. 0471 64 000 - 0471 864 015

Le tre generazioni dei Roner, quando distillare è arte e passione

DAL LONTANO 1946 UN MARCHIO CHE RAPPRESENTA UNA GARANZIA

Buone anche con il cioccolato

Page 21: IL CORRIERE DI ROMA - GIOVEDI' 30 OTTOBRE 2014

N el cuore della città, a un passodal Pantheon, un ristoranteper vivere l'atmosfera e il fa-scino di Roma. Il tutto all'inse-gna dell'equilibrio e della

raffinatezza. Sono questi gli ingredienti di Cle-mente alla Maddalena, uniti alla qualità e allostile che si traduce in accoglienza, cortesia epuntualità.Elegante ma senza eccessi, il personale segue isuoi clienti con cura, li asseconda nei loro desi-deri senza essere invadente e giungendo semprea far trascorrere un'incantevole serata o un pia-

cevole pomeriggio. Qui il tempo passa e si di-mentica tutto il resto, grazie alle attenzioni delmaitre e alla prelibatezza dei cibi. Un postodove fermarsi per pranzo, ma anche per cene dilavoro o momenti di assoluto relax grazie alricco menu che viene proposto ai numerosiclienti, non solo romani. Infatti, Clemente allaMaddalena, vede passare nel corso della setti-mana, numerosi personaggi del mondo politico.Inoltre tante le star del cinema mondiale, comeSteven R. McQueen, noto per il ruolo di JeremyGilbert nella serie televisiva The Vampire Dia-ries, o come la tennista Maria Sharapova. Quasi

ogni giorno o sera è possibile incontrare qual-che vip. Ci sono anche i politici, gli amministra-tori e i giornalisti. Il posto è abbastanzatranquillo per gestire trattative di partito e af-fari. Il gossip, volendo, è assicurato.Può far sorridere, ma il piatto forte del risto-rante è la matriciana che sul menu ha un costodi 20 euro. Costosa? Forse, ma in realtà c’è unmotivo molto semplice. La pasta di Clemente èfresca e viene lavorata ogni giorno a mano, im-piegando ben quattro ore. Il guanciale utiliz-zato proviene dalla Macelleria Feroci,un’eccellenza per quanto riguarda le carni e

quindi sinonimo di qualità. Non solo, il parmi-giano è il Gran Cacio di Morolo, un pregiatoformaggio stagionato a pastafilata, tipico dellatradizione casearia ciociara. La differenza sisentirà al primo assaggio nel piatto.Volete un altro motivo per venire da Clementealla Maddalena?Beh, a fine pasto vi verrà offertala grappa Roner con del buon cioccolato fon-dente. Impossibile resistere

Piazza della Maddalena, 4 Roma tel. 06/6833633 - 06/6893073

[email protected]

giovedì 30 ottobre 2014 pagina 21 RUBRICHE IlCORRIEREDIROMA

Tra le pagine del Birrafondaio ci sono rubriche, in-terviste e approfondimenti sul mondo della birra ar-tigianale. In questo numero, in particolare, troveraianche due infografiche: una dedicata al settoredella birra nel nostro Paese (con una sintesi dei datidel report di AssoBirra) e l'altra al fenomeno dellebeer firm italiane (con qualche anticipazione deidati di un'indagine commissionata da Unionbirrai).Le rubriche, gli approfondimenti e le news del Bir-rafondaio le potete ascoltare anche alla radio. Ènata infatti la rubrica “BirrafondRadio”, che verràtrasmessa ogni settimana da una serie di radio ita-liane ed estere e che cercherà di tenervi sempre ag-giornati su tutte le novità nel mondo della birraartigianale.

Il “Birrafondaio” arriva anche in radio

ATTORNO AI PALAZZI DELPOTERE E DELLA POLITICAGLI ITINERARI DELLA QUALITÀ’

Clemente alla Maddalena non tradisce mai

In una padella soffriggere 1/2 cipolla ta-gliata finemente, aggiungere il baccalà apezzi precedentemente ammollato in acquaper 12/24 ore.Insaporire, insieme a 2 patate, prima les-sate e poi tagliate a tocchetti, dopo un paiodi minuti aggiungere del pomodoro passato.Far cuocere per circa 10 minuti. Serviredando al composto la forma di un meda-glione. Nel frattempo preparare una pas-sata di ceci ottenuta ripassando dei ceci giàcotti con olio, aglio e cipolla e passandotutto nel frullatore ad immersione.

Nel cuore della città, a un passo dal Pantheon, un ristorante per vivere l'atmosfera e il fascino di Roma. Il piatto forte? La matriciana

Medaglione di baccalà e patate con passata di ceci e olio al rosmarino

LA RICETTA

Page 22: IL CORRIERE DI ROMA - GIOVEDI' 30 OTTOBRE 2014

Singolare concentrazione di con-certi al Palalottomatica diRoma, che propone un novem-

bre ricco di appuntamenti con la mu-sica italiana. Si comincia l’8 e il 9novembre, con Biagio Antonacci, chea Roma debutta con il nuovo “L’Amorecomporta tour 2014”. Nel corso delledue serate, Antonacci interpreterà dalvivo i successi dell’ ultimo disco“L’Amore comporta”, uscito l’8 aprilema ancora ben stabile nella top ten deidischi più venduti, con i brani più notidel suo repertorio.L’11 novembre è invece la volta di Ce-sare Cremonini, che farà tappa a Romacon il suo “Logico Tour” appena iniziatoma già caratterizzato da una grande par-tecipazione di pubblico. Cuore del tourè il sesto album di inediti di Cremonini,“Logico”, anticipato da “Logico #1” cheper mesi è stato il brano più trasmessodalle radio; stessa sorte per il secondosingolo estratto dall’album, “Grey-Goose”. Lavoro sorprendente: un Cre-monini non solo musicista,compositore, creativo, ma anche cantau-tore moderno, autore di un pop 2.0.In quattro anni di carriera discograficaha collezionato undici dischi di platino.Si tratta di Emma Marrone, che saràprotagonista al Palalottomatica il 14 no-

vembre con il suo tour “Emma 3.0”. Ti-tolo ambizioso, che ammicca ad un fu-turo già presente. Ma in linea con ilpersonaggio, che alla voce e alle doti diinterprete unisce una grande capacità dirichiamare su di sé l’attenzione con tro-vate sempre più ghiotte per chi ama ilgossip.

Doppio appuntamento il 18 e il 19 no-vembre con Niccolò Fabi, Daniele Sil-vestri e Max Gazzè. Lo loro storiacomune sui palchi inizia a metà deglianni Novanta, quando suonavano in-sieme al Locale di Roma. Quello spi-rito, quella curiosità, quella voglia diinventare e di inventarsi li ha sempre ac-compagnati ed è la scintilla che accendeil loro tour nei palazzetti. Nel concertodi questa superband saranno centrali lenuove canzoni scritte a sei mani, manella scaletta confluiranno i ventennalirepertori dei tre, che si divertiranno ametter mano e voce l'uno nelle notedell'altro.Il 21 novembre l’appuntamento è con

Teatro che vai, Shakespeare che trovi.Perché nell’anno in cui si ricordano i 450anni della nascita del grande commedio-grafo e tragediografo inglese appare dav-vero difficile scovare un palcoscenico

che rinunci al suo omaggio al grande bardo. E il TeatroBrancaccio di Roma non si sottrae alla tentazione diproporre un’opera di Shakespeare e sceglie di metterein cartellone, dal 6 al 16 novembre, il Riccardo III, in-terpretato e diretto da Massimo Ranieri.Si tratta di uno spettacolo imponente, con un cast riccodi 18 attori, la traduzione e l’arrangiamento di Maso-lino D’Amico, considerato tra i massimi anglisti almondo. Le musiche, originali, sono state apposita-mente composte dal nostro Ennio Morricone. Lescene sono firmate da Lorenzo Cutuli, i costumi sonodi Nenè Cecchi. E al centro della scena Massimo Ra-nieri, un passato da scugnizzo, una storia artistica riccacome poche e un talento che nel tempo gli ha per-messo di vincere Sanremo con indimenticabili canzoninazional-popolari, da dare corpo e anima ai personaggidi Edoardo De Filippo, di ridare vita alle canzoni diRaffaele Viviani, di riproporre la sua storia - da “Rosserosse” in poi - in one man show di grandissimo suc-cesso.E ora Shakespeare, l’ultima sfida, che Massimo Ranieriha affrontato - a partire dal debutto avvenuto nel luglio2013 al Teatro Romano di Verona - ma con idee benchiare in mente. Tanto per cominciare, non lo vedremocon gobba, corona e occhio bistrato di nero. Il suo Ric-cardo indossa lo smoking e la deformità fisica, pursempre presente, è appena accennata. Le atmosferesono cupe e fumose, più vicine ad un noir anni 40 che

a un brumoso medioevo d’oltre Manica. Non caverne,castelli, segrete. Ma una scenografia assai più scarnache è reggia, mausoleo e tomba al tempo stesso.Qui si consuma la storia di Riccardo, duca di Glouce-ster che volle farsi re, non esitando per questo ad ucci-dere e far uccidere chiunque si frapponesse tra lui e iltrono d’Inghilterra. Fino alla resa dei conti sul campodi battaglia, quando il re deforme e malvagio è co-stretto ad affrontare i suoi nemici in un’impari battaglia(è in quell’occasione che Riccardo pronuncia l’abusa-tissima frase “il mio regno per un cavallo”) che lo vedràperdente, ferito, ucciso.Come abbia fatto lo scugnizzo a calarsi nei panni delpersonaggio, è lo stesso Massimo Ranieri a spiegarlonelle note di regia. "Dopo averlo letto e riletto - hadetto - ho capito chiaramente una cosa: Riccardo IIInon è solo un personaggio straordinario, è soprattuttoun grandissimo attore: è il numero uno dei malvagi, èil grande genio della rappresentazione del potere: per-

ciò, io non interpreterò un perso-naggio, ma un attore”. Insomma unpersonaggio che indossa i costumidella malignità meglio di chiunquealtro e che Ranieri immagina nona tinte fosche, ma in bianco e nero,“anzi in bianco e noir” raccon-tando la storia vista con gli occhidel colpevole, proprio come in unfilm noir. Per questo Ranieri ha vo-luto che il suo personaggio fosseinquietante ma accogliente, cattivoeppure guascone, capace di terro-rizzare e di sedurre. Il risultato è uno spettacolo forse

sconcertante per i puristi di Shakespeare, ma sicura-mente intrigante e ammaliante, uno spettacolo nelquale Massimo Ranieri mette in gioco tutta la sua bra-vura di interprete calandosi in un ruolo antitetico ri-spetto al’immagine alla quale siamo abituati. E asottolineare questa sorta di frattura, le scelte registiche,la decisione di bandire i tradizionali abiti di corte in fa-vore dello smoking per Riccardo III e di lunghi abitida sera in stile Capucci per dame e cortigiane. Senzadimenticare le musiche di Ennio Morricone, lontanedall’ariosità melodica che amiamo, ma spezzate, sinco-pate, il suono dell’angoscia.

Riccardo IIIDal 6 al 16 novembre 2014

Teatro BrancaccioVia Merulana 244, Roma

Orari: da giovedì a sabato h 21, domenica h 17Biglietti da € 33 a € 44

Info: 06 80687231

DAL 6 AL 16 NOVEMBRE È DI SCENASHAKESPEARESCELTI PER VOI

Massimo Ranieri è Riccardo III al Brancaccio

Sfilata di stelle al PalalottomaticaDA ANTONACCI A CREMONINI, DAI SUBSONICA A BAGLIONI, UN NOVEMBRE DI FUOCO

giovedì 30 ottobre 2014 pagina 22RUBRICHEIlCORRIEREDIROMA

TEATRO OLIMPICOLa Carmen secondo KrylovGiovedì 6 novembre alle 21, al Teatro Olim-pico, è in programma il concerto diSergej Krylov, nella doppia veste di violinistae direttore d’orchestra. Con lui ci saràinfatti la Lithuanian Chamber Orchestra. Nelprogramma, che comprende musiche diautori di epoche diverse, anche una dellepiù belle e riuscite trascrizioni della Carmendi Bizet per orchestra d’archi e percussioni.Piazza Gentile da Fabriano 17, Roma. Biglietti da € 20 a € 32. Info: 06 3265 991

TEATRO ARGENTINAHerlitzka interpreta Pasolini

Il Teatro Argentina rende omaggio a PierPaolo Pasolini con “Una giovinezza

enormemente giovane”, in programma dal5 al 9 novembre. Si tratta di un monologoche Gianni Borgna ha tratto dalle opere di

Pasolini e che il regista Antonio Calendaha affidato a Roberto Herlitzka, interprete

di straordinaria bravura.Largo di Torre Argentina 52, Roma.

Biglietti da € 7 a € 29. Info e orari: 06684000311

AMBRA JOVINELLIPaolo Rossi è ArlecchinoPaolo Rossi approda dal 6 al 16 novembreal Teatro Ambra Jovinelli con lospettacolo “Arlecchino”. L’attore si con-fronta con questa maschera della nostracommedia dell’arte per imbastire un cano-vaccio di monologhi, canzoni, fattipersonali, ricordi e riflessioni sia sul lavorodel comico che su quel che succede inItalia.Via Guglielmo Pepe 43, Roma. Biglietti da € 10 a € 31. Info e orari: 06 83082620

TEATRO VITTORIATosca dal vivo

Parte il 10 novembre alle 21, dal Teatro Vit-toria di Roma, il nuovo progetto musicale

di Tosca, intitolato “Il suono della voce”. Sitratta di un viaggio nella musica del

mondo attraverso canzoni edite o inediti,originali o adattate in italiano: perle della

tradizione yiddish, portoghese, giapponese;canzoni francesi e tedesche e

naturalmente canzoni italiane.Piazza Santa Maria Liberatrice 10, Roma.

Biglietti da € 15 a € 25. Info: 065740170.

IN PRIMA FILA

di Maria Pia Miscio

V iaggio nella musica di Beethoven, l’8 novembre prossimo, nell’Aula Magna della Sapienza. A gui-dare il pubblico alla scoperta del Terzo Concerto è il Quartetto di Cremona, nell’ambito della stagionedell’Istituzione Universitaria dei Concerti.

Composto da Cristiano Gualco e Paolo Andreoli al violino, da Simone Gramaglia alla viola e daGiovanni Scaglioneal violoncello, il Quartetto di Cremonanasce nel 2000 presso l'Accademia Stauf-fer di Cremona. Si perfeziona con Piero Farulli del Quartetto Italiano e con Hatto Beyerle dell'Alban BergQuartett, affermandosi in breve come una delle realtà cameristiche più interessanti. Dei quattro “archi” lacritica internazionale sottolinea il modo di suonare semplice e pulito, frizzante ma elegante, accompagnatoda grandi qualità artistiche ed interpretative. Ampio ed impegnativo il loro repertorio, che spazia dalle primeopere di Haydn alla musica contemporanea. Per questo il Quartetto viene invitato ad esibirsi regolarmentenei principali festival e rassegne di tutto il mondo e dal 2011 è “artist in residence” presso la Società delQuartetto di Milano per un progetto che prevede l’esecuzione integrale dei quartetti di Beethoven. L’8 novembre il Quartetto eseguirà di Beethoven il Quartetto in re maggiore op.18 n. 3 e il Quartetto in laminore op.132. Due parole sugli strumenti usati: Cristiano Gualco suona il violino Guarneri del Gesù 1737,Paolo Andreoli il Guadagnini 1757 della Fondazione Lam. Simone Gramaglia si affida a una viola Giordano1995, mentre il violoncello di Giovanni Scaglione è un Capicchioni pater et filius 1975. M.P.M.

Quartetto di Cremona. Esplorando Beethoven - Sabato 8 novembre 2014, h 17,30 Aula Magna della Sapienza - Piazzale Aldo Moro 5, Roma Biglietti da € 5 a € 25 Info: 06 3610051/2

Viaggio nella musica di Beethoven8 NOVEMBRE AULA MAGNA DELLA SAPIENZA

i Subsonica, band italiana dal suono po-tente e inimitabile, nel quale elettronica,dub, dance e rock si mescolano in ma-niera originale. Il gruppo torinese ora èalle prese con “Una nave in una foresta”,il nuovo album - il settimo - anticipatoqualche mese fa dal singolo “Lazzaro”.A chiudere novembre al Palalottoma-tica, con tre serate, sarà invece Claudio

Baglioni. Il 28, il 29 e il 30 novembreil cantautore romano proporrà la se-conda parte del suo progetto live, un“ReTour” con un eccezionale reperto-rio nel quale compaiono, accanto aigrandi successi, gli inediti dell’album“ConVoi”. M.P.M.

Info e biglietti: 06 54090/1 e 02 48857/1

A sinistra Emma; in basso i Subsonica

Page 23: IL CORRIERE DI ROMA - GIOVEDI' 30 OTTOBRE 2014

L’appuntamento settimanale con

le inchieste, le interviste, le notizie e le rubriche

di Roma e del Lazio

GIRONE INFERNALEFondato nel 1948 da Giuseppe Gesualdi Direttore responsabile Filippo Gesualdi Direttore Giovanni Tagliapietra numero 29 anno LXVII GIOVEDÌ 16 OTTOBRE 2014

MARINO-ZINGARETTILa gente non ne può più e loro pensano a ricandidarsi

a pagina 3

Metro C,adesso si salvi chi può

a pagina 4

L’INCHIESTAAll’interno

l’insertodi Sanitàdel Lazio

LazioLaziola delanitàSS

NUMERO 29 ANNO LXVII GIOVEDÌ 16 OTTOBRE 2014

IL CASO

L’EVENTO

Ambulatori aperti

nel weekend? Ce l’avevano

promesso in tantia pagina 13

a pagina 14

Specialisti

in campo

contro l’osteoporosi

Non è una battuta né una catti-

veria giornalistica. E’ la realtà

delle cose. Il Ministro Lorenzin

si reca in Puglia alla prima

festa nazionale del NCD e, in-

vece di parlare della grave situazione sanita-

ria europea e mondiale, si fa assegnare come

tema per la sua conferenza “la dieta mediter-

ranea”. Sotto il controllo del Ministero della

Salute e della Regione Lazio vi è una strut-

tura, l’IRCCS Lazzaro Spallanzani, mo-

derna ed adeguata agli interventi per le

malattie infettive. Chi ha modernizzato, or-

ganizzato e voluto una struttura all’avan-

guardia nel Sistema Sanitario di lotta alle

malattie infettive è stato il Prof. Raffaele

Donnorso, che dello Spallanzani è stato diret-

tore generale ed ha effettuato lavori di ristrut-

turazione e organizzazione di quel presidio,

lasciando nell’azienda un buon ricordo anche

per i suoi buoni rapporti con i dipendenti e le

organizzazioni sindacali. Oggi lo Spallan-

zani, come ripete incessantemente nelle inter-

viste televisive e giornalistiche il Presidente

del Comitato Scientifico Prof. Giovanni Ippo-

lito, è una struttura all’altezza del grave mo-

mento che stanno vivendo l’Africa, l’Europa

e l’Occidente nella lotta al virus dell’Ebola.

Ma c’è una pecca, come denunciato ultima-

mente dal sen. Domenico Gramazio, lo Spal-

lanzani ad oggi ha un direttore part-time che

deve correre dall’Ifo di Mostacciano alla

struttura di Via Portuense tenendo problemi

e dinamiche aziendali ben separate. Come

riesca a svolgere adeguatamente i due compiti

è un mistero. Questa è la conseguenza di un

accordo sotto banco tra il presidente della

Regione Lazio Zingaretti e il Ministro Loren-

zin. Non ci si può riempire la bocca di impe-

gni nella lotta all’Ebola, e poi andare in giro

per la penisola a parlare di dieta mediterra-

nea, se non si ha il coraggio di nominare al-

l’IRCCS Lazzaro Spallanzani un Direttore

Generale competente professionalmente per la

lotta alle malattie infettive. E meno male che

i giornalisti della stampa estera non si sono

ancora accorti del pasticcio. Le Ue, la Nato,

il presidente Usa in persona hanno ricono-

sciuto il valore del presidio Spallanzani e

sanno di potervi e dovervi fare riferimento in

caso di emergenza, quella vera. La Lorenzin

fugge di fronte al problema. Si esca da questo

equivoco e si nomini immediatamente un Di-

rettore Generale a tempo pieno e non a

“mezzo servizio”. La comunità internazionale

ci sarà molto grata. Il Corvo

EBOLA METTE IN FUGA LA LORENZINSopra Beatrice Lorenzin

e nella foto grande

l’Ospedale Spallanzani

Il CORRIERE DIROMA

La sequenza fotografica che sottoponiamo in questa pagina èassolutamente eloquente. Una somma di situazioni di de-grado, di illegalità, di attentati al decoro e nessuno a porvi ri-medio. In base a queste immagini il sindaco Marino,l'assessore Leodori, il comandante dei vigili Clemente dovreb-

bero prendere cappello e rinunciare all'incarico. Altro che Fori e Tridentinopedonalizzato. Difficile trovare qualcosa di peggio anche a Venezia - purdegradata - e a Firenze. Un girone infernale, quel percorso (lineare) Fon-tana di Trevi Pantheon, forse un chilometro. Un chilometro di inferno, inmezzo ad una marea di turisti abbruttiti e consapevoli che forse nemmenosi rendono conto che la realtà sarebbe ben diversa se le regole fossero ri-spettate. Ma nessuno fa rispettare quelle regole, due sole pattuglie di vigiliurbani in quel contesto, assolutamente statiche e apparentemente disin-teressate (o impotenti). Il senso di rabbia e di frustrazione dà alla testa,soprattutto se si sta accompagnando due ospiti stranieri in visita alle bel-lezze della capitale. Ospiti rimasti senza parole. Stupiti, scandalizzati,sconcertati, affannati a fare fotografie da far vedere in patria. Bella pub-blicità. Suk, kasba, o anche peggio. Attorno alla Fontana di Trevi ci sonopiù bengalesi e ceylonesi che occidentali, hanno in mano tutto, le bancarelledi cianfrusaglie, le prenotazioni dei tour turistici, ma anche l'ultimo gadgetinfernale, un bastone estensibile per fare il maledetto selfie. Facce pocorassicuranti ti offrono di tutto, perfino due pappagallini. C'è una newentry, una ragazza storpia che si trascina nell'indifferenza generale. Anchedei due vigili comodamente seduti nella Punto di servizio. Impiegati co-minali, semplici vedette, pagate con soldi dei contribuenti romani per di-sinteressarsi di quanto accade loro attorno Troveremo un altro storpio alPantheon. E' racket. Qualcuno li accompagna e li va a prendere, li tienein stato di semi-schiavitù. Nessuno alza mai un dito. Andiamo avanti. Perarrivare a via del Corso accanto alle bancarelle autorizzate un tappetouniforme di merce abusiva presidiata da venditori abusivi. Senza solu-zione di continuità, tutto illegale. Un nuovo bar ha i tavolini fuori, lo spa-zio per il passaggio è ridottissimo. Ma tutte le guerre al tavolino selvaggio,i "tagli" a Piazza Navona e dintorni? Qui governa un'altra amministra-zione? A via di Pietra si cammina stento e c'è di tutto, tavolini compresi,a Piazza di Pietra è un paradiso di abusivi, c'è tutto e il contrario di tutto,si entra in un'area controllata da nerboruti ragazzi di colore, pronti a scap-pare davanti alle guardie ma arroganti con i passanti. Via dei Pastini, loha documentato qualche giorno fa un autorevole quotidiano romano, èstato oggetto di un controllo a setaccio da parte delle forze dell'ordine. E'tutto tornato come prima, passare è difficile,tavolini dappertutto, e quasidovunque esercenti e personale straniero, sembra di essere finiti in una re-altà mediorientale o asiatica. Nell'ultimo tratto, prima di sbucare inpiazza del Pantheon un'altra sequenza di lenzuoli stesi al suolo, ricopertidi borse taroccate. Sullo sfondo si intravvede una coppia di vigili che chiac-chierano al telefono. La fine del mondo. Il sindaco che parla di spray alpeperoncino rafforzato è consapevole di mandare in campo degli impie-gati in divisa? La piazza infine è una somma di illegalità sovrapposte econfuse, non si saprebbe da che parte cominciare a riempire il taccuino.Tiriamo le somme. Paghiamo fior di tasse, non ci viene risparmiata unamulta ma la resa a questa marea montante di extracomunitari legali omeno, abusivi sicuramente è un fatto visibile concreto. Il sindaco Marinoevita di confrontarsi con questa realtà, i blitz non servono a niente, la cittàappare abbandonata a se stessa. E quando i turisti, quelli che portano isoldi, e gli stranieri che investono si accorgeranno di come è ridottaRoma...

Page 24: IL CORRIERE DI ROMA - GIOVEDI' 30 OTTOBRE 2014