IL CORRIERE DI ROMA - GIOVEDI' 18 DICEMBRE 2014

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Fondato nel 1948 da Giuseppe Gesualdi Direttore responsabile Filippo Gesualdi Direttore Giovanni Tagliapietra numero 37 anno LXVII GIOVEDÌ 18 DICEMBRE 2014 L’OROSCOPO DEL 2015 Le previsioni per l’anno che verrà a pagina 21 DIETRO I FATTI Tanti formali passi indietro, nessuno ha mollato la poltrona a pagina 6 All’interno l’inserto di Sanità del Lazio Lazio Lazio la del anità S S NUMERO 37 ANNOLXVII GIOVEDÌ 18 DICEMBRE2014 IL CASO ASL RMG “Risparmiate sugli appalti, non sulla salute delle donne” a pagina 12 a pagina 13 Una risposta concreta al “Dopo di noi” L’INIZIATIVA Q uando si decide di intra- prendere un'azione sul territorio si effettua un’at- tenta analisi preventiva delle strutture verso cui l’azione è diretta e che si trovano sotto la responsabilità di chi avvia l’operazione, e della realtà amministrativa e sociale su cui l’intervento si svilupperà. In poche parole, traducendo il concetto in termini di politica sanitaria i Direttori generali delle Asl e delle Aziende ospedaliere così, come, dei Policlinici, devono avere un quadro di riferimento preciso quando de- cidono di dare delle direttive. Risulta in- vece che – in relazione alla situazione laziale - per “eseguire” gli ordini impartiti dal 9°piano di Via Rosa Raimondi Gari- baldi (palazzo della Regione) nessun Di- rettore generale abbia avuto il coraggio e, tantomeno, la voglia di difendere e tute- lare le strutture alle proprie dirette dipen- denze. Infatti, non risulta che si sia levata una sola voce contro il livellamento (verso il basso) delle strutture sanitarie della Regione Lazio. Tutti si sono “pie- gati” alle disposizioni che volevano la cancellazione di alcune strutture per ef- fettuare nelle singole aziende un ridimen- sionamento della spesa, mentre Zingaretti si precipita ad inaugurare qua e là qualche Casa della Salute per gettare fumo negli occhi dell’opinione pubblica, come abbiamo già ampiamente raccon- tato. L’ultima inaugurazione è stata in quel che resta dell’ Ospedale Oftalmico. È proprio sulla scalinata di questa strut- tura si sono stretti la mano, come a Teano, Nicola Zingaretti ed Ignazio Maria Ma- rino. Quante aspettative sono state umi- liate, azienda per azienda, struttura per struttura, quante professionalità valide sono state cancellate grazie a questi nuovi atti aziendali. Non esiste più nessuna struttura di controllo e di verifica come avveniva con l’ASP (Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio) presieduta prima da Domenico Gramazio e poi da Lucio D’Ubaldo, struttura abolita, come primo atto di legislazione dal governatore Zingaretti, così da poter garantire quanti erano insofferenti di fronte ai controlli at- tuati dall’ASP. Siamo fermamente con- vinti che questi nuovi atti aziendali, fatti in fotocopia, e ispirati dalla zarina della sanità laziale rispondano ad una logica precisa. L’impressione è che Flori De Grassi in questo caso abbia voluto im- porre, alla cabina di regia, il suo orienta- mento che gli deriva dal rapporto con l’ex Assessore alla Sanità ed ex Segretario ro- mano del PD, Lionello Cosentino. Poli- tica, insomma, e non necessariamente sanitaria. Da Latina a Frosinone a Viterbo i parlamentari, i Consiglieri Regionali e tutti i dirigenti della maggioranza di cen- tro sinistra hanno protestato per le impo- stazioni date agli atti aziendali; Nicola Zingaretti, illudendosi di essere il Com- missario Montalbano, ha lasciato le pro- teste sul suo tavolo di commissario. Vedremo nei prossimi mesi quanto danno questi atti aziendali, targati De Grassi, faranno alla Sanità del Lazio, e i cittadini, gli assistiti, gli utenti paghe- ranno caro questo supposto riordino, che nei fatti è solo una totale confusione or- ganizzativa. Il Corvo Quegli ai aziendali violentano la realtà del territorio a pagina 11 a pagina 11 Cem, un Natale di disperazione Cem, un Natale di disperazione Il CORRIERE DI ROMA M a siamo sicuri che a Roma stia veramente cambiando qualcosa? Il terremoto giudiziario e politico ha travolto sul serio il sistema, scoperchiando il vaso di Pan- dora e liberati spiriti maligni e fantasmi l'aria della capitale è davvero più pulita? O spazzato sotto il tappeto ciò che si poteva le cose restano più o meno come stanno? Basta vedere la botta di dimissioni seguite allo scandalo. Hanno fatto un passo indietro in parecchi, si sono fatti fa parte. Ma non hanno lasciato l'arena politica, hanno solo lasciato le cariche. Continuiamo a pagare loro lo stipendio, per ora. L'operazione Mafia Capitale ha scoperto qualche altarino, ha messo in galera qualcuno e stoppato tutti gli appalti, paralizzando di fatto l'intero si- stema. La famosa cooperativa svolgeva ( o faceva finta di svolgere ) delle funzioni essen- ziali di supporto alla vita quotidiana. Gli al- beri non sono stati tagliati, le foglie non raccolte, i rifiuti? Meglio non parlarne. Tutto fermo, il sistema non funzionava prima, ora è anche peggio. Sono ricomparsi i vigili, mi- racolosamente. Ai semafori, nelle strade a fare le multe. Dove erano finiti? Paura? Dopo tutte le inchieste sulla Polizia Municipale qualcuno ha pensato che era meglio cam- biare atteggiamento? Di campi nomadi, di rom, di rifiugiati e di immigrati vari non si parla più, scomparsi dai titoli dei giornali? Problemi risolti? Meglio il riferimento alla spazzatura nascosta sotto il tappeto. Gli abusivi ci sono ancora, loro sono più forti di qualsiasi sciagura, e le case occupate restano occupate. Ma sul piano politico la svolta c'è stata. Si era a un passo dalla giubilazione di Marino, oggi Marino sfrutta la evidente de- bolezza della politica per restare a galla e ad- dirittura per proporsi per una futura candidatura. Inutile spiegare e rispiegare che non poteva non sapere, e che comunque il fatto di non essersi accorto di quanto lo cir- condava è una aggravante, un indicatore di incapacità. Il corto circuito della politica ca- pitolina gli consente di giocare a nascondino con i problemi. Ha chiamato un supergiudice a coprirgli le spalle con un assessorato ad hoc, alla trasparenza. Ha stabilito un rap- porto salvifico (per entrambi) con il prefetto Pecoraro e ha fatto di tutto per ingraziarsi Pignatone. Magari ci sta anche riuscendo. Ha fatto fuori l'assessore che più era compro- messo sul piano delle cooperative, la Cutini, un altro, Ozzimo, si è fatto fuori da sé. E il sindaco annuncia a sproposito interventi su interventi su tutto quello che non ha fatto in tanti mesi di mandato. Non ci crede nessuno. Il suo è un governo quasi extra-consiliare, la Giunta non esiste se non sulla carta, il Con- siglio Comunale non è mai contato davvero. Attraverso Orfini Renzi finge di vigilare su di lui. Dicono che il premier gli ha chiesto in mille modi di farsi da parte. Niente da fare, la situazione è bloccata. Siamo ostaggi di Marino. ________MAFIA CAPITALE_______ E NESSUNO SI DIMEE

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Fondato nel 1948 da Giuseppe Gesualdi Direttore responsabile Filippo Gesualdi Direttore Giovanni Tagliapietra numero 37 anno LXVII GIOVEDÌ 18 DICEMBRE 2014

L’OROSCOPO DEL 2015

Le previsioni per l’anno che verrà a pagina 21

DIETRO I FATTITanti formalipassi indietro,nessuno ha mollato la poltrona

a pagina 6

All’internol’insertodi Sanitàdel Lazio

LazioLaziola delanitàSS

NUMERO 37 ANNO LXVII GIOVEDÌ 18 DICEMBRE 2014

IL CASO ASL RMG

“Risparmiate sugli appalti,

non sulla salute

delle donne”a pagina 12

a pagina 13Una risposta

concreta

al “Dopo di noi”

L’INIZIATIVA

Quando si decide di intra-

prendere un'azione sul

territorio si effettua un’at-

tenta analisi preventiva

delle strutture verso

cui l’azione è diretta

e che si trovano sotto

la responsabilità di chi avvia l’operazione,

e della realtà amministrativa e sociale su

cui l’intervento si svilupperà. In poche

parole, traducendo il concetto in termini

di politica sanitaria i Direttori generali

delle Asl e delle Aziende ospedaliere così,

come, dei Policlinici, devono avere un

quadro di riferimento preciso quando de-

cidono di dare delle direttive. Risulta in-

vece che – in relazione alla situazione

laziale - per “eseguire” gli ordini impartiti

dal 9°piano di Via Rosa Raimondi Gari-

baldi (palazzo della Regione) nessun Di-

rettore generale abbia avuto il coraggio e,

tantomeno, la voglia di difendere e tute-

lare le strutture alle proprie dirette dipen-

denze. Infatti, non risulta che si sia levata

una sola voce contro il livellamento

(verso il basso) delle strutture sanitarie

della Regione Lazio. Tutti si sono “pie-

gati” alle disposizioni che volevano la

cancellazione di alcune strutture per ef-

fettuare nelle singole aziende un ridimen-

sionamento della spesa, mentre

Zingaretti si precipita ad inaugurare qua

e là qualche Casa della Salute per gettare

fumo negli occhi dell’opinione pubblica,

come abbiamo già ampiamente raccon-

tato. L’ultima inaugurazione è stata in

quel che resta dell’ Ospedale Oftalmico.

È proprio sulla scalinata di questa strut-

tura si sono stretti la mano, come a Teano,

Nicola Zingaretti ed Ignazio Maria Ma-

rino. Quante aspettative sono state umi-

liate, azienda per azienda, struttura per

struttura, quante professionalità valide

sono state cancellate grazie a questi nuovi

atti aziendali. Non esiste più nessuna

struttura di controllo e di verifica come

avveniva con l’ASP (Agenzia di Sanità

Pubblica della Regione Lazio) presieduta

prima da Domenico Gramazio e poi da

Lucio D’Ubaldo, struttura abolita, come

primo atto di legislazione dal governatore

Zingaretti, così da poter garantire quanti

erano insofferenti di fronte ai controlli at-

tuati dall’ASP. Siamo fermamente con-

vinti che questi nuovi atti aziendali, fatti

in fotocopia, e ispirati dalla zarina della

sanità laziale rispondano ad una logica

precisa. L’impressione è che Flori De

Grassi in questo caso abbia voluto im-

porre, alla cabina di regia, il suo orienta-

mento che gli deriva dal rapporto con l’ex

Assessore alla Sanità ed ex Segretario ro-

mano del PD, Lionello Cosentino. Poli-

tica, insomma, e non necessariamente

sanitaria. Da Latina a Frosinone a Viterbo

i parlamentari, i Consiglieri Regionali e

tutti i dirigenti della maggioranza di cen-

tro sinistra hanno protestato per le impo-

stazioni date agli atti aziendali; Nicola

Zingaretti, illudendosi di essere il Com-

missario Montalbano, ha lasciato le pro-

teste sul suo tavolo di commissario.

Vedremo nei prossimi mesi quanto

danno questi atti aziendali, targati De

Grassi, faranno alla Sanità del Lazio, e i

cittadini, gli assistiti, gli utenti paghe-

ranno caro questo supposto riordino, che

nei fatti è solo una totale confusione or-

ganizzativa. Il Corvo

Quegli atti aziendali violentano la realtà del territorioa pagina 11a pagina 11

Cem, un Natale di disperazione

Cem, un Natale di disperazione

Il CORRIERE DIROMA

M a siamo sicuri che aRoma stia veramentecambiando qualcosa? Ilterremoto giudiziario epolitico ha travolto sul

serio il sistema, scoperchiando il vaso di Pan-dora e liberati spiriti maligni e fantasmil'aria della capitale è davvero più pulita? Ospazzato sotto il tappeto ciò che si poteva lecose restano più o meno come stanno? Bastavedere la botta di dimissioni seguite alloscandalo. Hanno fatto un passo indietro inparecchi, si sono fatti fa parte. Ma nonhanno lasciato l'arena politica, hanno sololasciato le cariche. Continuiamo a pagareloro lo stipendio, per ora. L'operazioneMafia Capitale ha scoperto qualche altarino,

ha messo in galera qualcuno e stoppato tuttigli appalti, paralizzando di fatto l'intero si-stema. La famosa cooperativa svolgeva ( ofaceva finta di svolgere ) delle funzioni essen-ziali di supporto alla vita quotidiana. Gli al-beri non sono stati tagliati, le foglie nonraccolte, i rifiuti? Meglio non parlarne. Tuttofermo, il sistema non funzionava prima, oraè anche peggio. Sono ricomparsi i vigili, mi-racolosamente. Ai semafori, nelle strade afare le multe. Dove erano finiti? Paura? Dopotutte le inchieste sulla Polizia Municipalequalcuno ha pensato che era meglio cam-biare atteggiamento? Di campi nomadi, dirom, di rifiugiati e di immigrati vari non siparla più, scomparsi dai titoli dei giornali?Problemi risolti? Meglio il riferimento alla

spazzatura nascosta sotto il tappeto. Gliabusivi ci sono ancora, loro sono più forti diqualsiasi sciagura, e le case occupate restanooccupate. Ma sul piano politico la svolta c'èstata. Si era a un passo dalla giubilazione diMarino, oggi Marino sfrutta la evidente de-bolezza della politica per restare a galla e ad-dirittura per proporsi per una futuracandidatura. Inutile spiegare e rispiegare chenon poteva non sapere, e che comunque ilfatto di non essersi accorto di quanto lo cir-condava è una aggravante, un indicatore diincapacità. Il corto circuito della politica ca-pitolina gli consente di giocare a nascondinocon i problemi. Ha chiamato un supergiudicea coprirgli le spalle con un assessorato adhoc, alla trasparenza. Ha stabilito un rap-

porto salvifico (per entrambi) con il prefettoPecoraro e ha fatto di tutto per ingraziarsiPignatone. Magari ci sta anche riuscendo.Ha fatto fuori l'assessore che più era compro-messo sul piano delle cooperative, la Cutini,un altro, Ozzimo, si è fatto fuori da sé. E ilsindaco annuncia a sproposito interventi suinterventi su tutto quello che non ha fatto intanti mesi di mandato. Non ci crede nessuno.Il suo è un governo quasi extra-consiliare, laGiunta non esiste se non sulla carta, il Con-siglio Comunale non è mai contato davvero.Attraverso Orfini Renzi finge di vigilare sudi lui. Dicono che il premier gli ha chiesto inmille modi di farsi da parte. Niente da fare,la situazione è bloccata. Siamo ostaggi diMarino.

________MAFIA CAPITALE_______E NESSUNO SI DIMETTE

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MAFIA CAPITALE, GLI IMBARAZZATI SILENZI DAL MONDO DELLA SOLIDARIETÀL'EDITORIALE

U n disastro. “Sonosgomento” haammesso davantiai giornalisti ditutto il mondo

presenti a Roma il presidente del-l’autorità anti-corruzione, RaffaeleCantone. E come non esserlo, da-vanti alle dimensioni dell’intrecciopolitico-mafioso che si è abbattutosu Roma e che, se la logica fosse ri-spettata, non potrebbe non essereseguito dal commissariamento di“Roma Capitale” ? Un danno di im-magine irreparabile, che provoche-rebbe anche la caduta del governo,dato che dentro Mafia Capitale c’èproprio il partito del premier MatteoRenzi. Ma che non risparmierebbecertamente neppure il Vaticano. La Chiesa infattiè tra i principali attori della politica di solidarietàattuata attraverso le onlus, le organizzazioni senzafine di lucro che tanta parte hanno nello sforzodella Capitale per accogliere i rom e gli stranieririchiedenti asilo e per aiutare comunque tutti queidiseredati che, a causa della crisi economica,vanno ad aumentare ogni giorno di più il numerodi chi non ha più casa né reddito.Senza il volontariato, e soprattutto quello catto-lico, Roma non potrebbe far fronte alle conse-guenze dell’impoverimento della città, dovutooltre che alla crisi anche a una gestione “da rapina”di molte delle attività collegate direttamente o in-direttamente al Campidoglio. Quando il 2 dicem-bre la procura ha fatto scoppiare il bubbone della“terra di mezzo”, le organizzazioni solidali catto-liche avrebbero dovuto essere le prime a gridareallo scandalo, perché è evidente che l’intreccio po-litico-mafioso della ditta Carminati&Buzzi dan-neggia prima di tutti proprio loro. Con unaperdita di prestigio (“nel volontariato sono tuttiladri”) e di finanziamenti, perché ci saranno menosoldi per tutti. Invece, con sorpresa di molti, po-chissime sono state le reazioni. Persino la Comu-nità di Sant’Egidio, che è ormai una“multinazionale della solidarietà” con propri ope-ratori nel mondo intero oltre che a Roma, ha sol-tanto sussurrato.Eppure, nelle migliaia di pagine di intercettazioniche hanno convinto il procuratore Pignatone e isuoi aggiunti dell’esistenza dell’intreccio politico-mafioso, si sono già trovati riferimenti alle onlusdi congregazioni religiose. Saranno i giudici a direse sono cose vere, e questo comunque non sa-rebbe una condanna per l’intero sistema delleonlus cattoliche dato che una mela marcia può an-nidarsi ovunque, oppure affermazioni di corrottiche millantavano contatti con Oltretevere per ac-crescere ancor più il loro prestigio. Fino a pochigiorni fa, cioè fino a dieci giorni dopo i 37 arrestie il centinaio di indagati di “Mafia Capitale”, il Vi-cariato di Roma aveva sentito il dovere di pren-dere le distanze soltanto dalle attività cooperativedi due onlus, “la Domus caritatis” e la “Casa dellasolidarietà”, “non riconducibili – ha precisato –all’ente ecclesiastico Arciconfraternita del Santis-simo Sacramento e San Trifonio, di cui è peraltroin corso la procedura di estinzione”.Con una precisazione: il Vicariato “è del tuttoestraneo alle attività di cooperative sociali”. L’in-chiesta va dunque avanti soltanto sul versante ita-liano – i funzionari e gli imprenditori capitolini dauna parte, la banda di Carminati e Buzzi dall’altra– con la galassia delle onlus cattoliche però, se-condo molti, nel ruolo di “convitato di pietra”.Probabilmente per non essere trascinate nel cal-derone mediatico che si è scatenato ora che tuttihanno “scoperto” quel che si sapeva da tempo, ecioè che il terzo settore è una terra nella qualemolti fanno del bene e altri, attirati dalla facilitàdi evitare controlli, fanno soldi. Come ha dettol’intercettato Buzzi, “si fanno più soldi con i pro-fughi che con la cocaina”. Una verità che sembraaver sconvolto Rita Cutini, 53 anni, assessore co-

visibile davanti alla scoperta delcinismo criminale della bandaCarminati&Buzzi, denota proba-bilmente un imbarazzo, quello diavere lavorato fianco a fianco conle coop oggi indagate e di averemagari sospettato qualcosa ma dinon averlo mai riferito a chi di do-vere. Forse soltanto per non com-

promettere la realizzazione diprogrammi di aiuto di cuiun’eventuale denuncia avrebbepotuto magari provocare ilblocco.Cautela che si ritrova anche nelleparole preoccupate del segretariodi Stato vaticano Pietro Parolin."Come può non preoccupare?Come si fa a vivere senza legalità?

Una società che non cura la legalità è una societàdestinata a lasciare il predominio soltanto al piùforte e a calpestare il più debole", ha affermato ilcardinale che, riconosce, scuote la credibilità dellapubblica amministrazione. Prudenza che non c’ènei commenti dei lettori di Famiglia cristiana: alladomanda, post sul web, se ci sia un problema ditrasparenza nel volontariato, il 12 sera su 24 rispo-ste venti erano un categorico “si”. Posizione cheOltretevere trova sicuramente d’accordo papaFrancesco che il 21 giugno scorso nella piana diSibari aveva lanciato fulmineo la sua campagnad’estate a colpi di scomunica, marciando trionfalesulle capitali di mafia, e oggi si ritrova, sei mesidopo, il nemico alle porte. “Assediato – ha scrittoun commentatore - nella capitale del cattolice-simo, rinominata Mafia Capitale. E’ questa la Sta-lingrado di Francesco. Il suo Sudamerica italiano.”

munale ai servizi sociali, ex della Comunità diSant’Egidio. Fino a poco tempo fa, ogni volta chesi parlava di rimpasto della Giunta era la primadella lista dei candidati a essere cacciata”.Nelle intercettazioni, però, Buzzi confessa ad uncerto punto che “con la Cutini siamo messi pro-prio male”, perché era inavvicinabile. Da quel mo-mento l’assessora, che docente dei corsi di laureaper le assistenti sociali all’Università di Roma 3, èdiventate intoccabile, proprio come il sindacoIgnazio Marino, anche lui fuori dai giochi, chel’aveva voluto e con il quale lei ha avuto però qual-che scontro. Ora la Cutini è la prima a chiedersi sele presunte indiscrezioni secondo cui lei sarebbestata sostituita possa essere state manovre fruttodella regia di chi aveva interesse a vederla sostituitada persone amiche. “Certo – ha detto al quoti-diano Avvenire – ho incontrato un crescendo di

difficoltà, e a tratti ho avvertito un senso di solitu-dine. Certo non avrei mai pensato di venire a tro-varmi, come assessore, al crocevia di traffici emanovre di una vera e propria cupola mafiosa”.Andrea Riccardi, uno dei fondatori e punto di ri-ferimento della Comunità di Sant’Egidio, è in-tervenuto su quanto sta accadendo a Roma conun giudizio duro ma generico: “Roma si sta im-barbarendo. C’è una vera e propria strategia dellatensione, e questo perché la politica si è spenta”,ha dichiarato. Colpa forse di quei preti e di queglienti religiosi che, pur senza essere degli altri Buzzio delle altre cooperative “29 giugno”, hanno per-duto lo slancio solidaristico apostolico e si com-portano ormai come le cooperative e le onluslaiche; dimenticando che da preti e organizza-zioni religiose la gente si aspetta un qualcosina inpiù. Il quasi silenzio di oggi, l’assenza di un plauso

Perché il mondo cattoliconon ha gridato allo scandalo

di Carlo Rebecchi

ORSINO

P della

Incredibile, il terremotoha svegliato la MunicipaleMa forse è una coincidenza

il

Il terremoto giudizia-rio e mediatico la-scia il segno,

difficile stilare un Bor-sino senza prenderedentro i protagonisti.Giuseppe Pignatone,Giuseppe Pecoraro,la new entry AlfonsoSabella, la pattuglia

dei grillini in Campidoglio che sorrettidai parlamentari nazionali hanno fattoun bel po' di rumore. Cambieranno lecose? Con Valeria Baglio e la viceAzuni la assemblea capitolina avràvita diversa? Non c'è che da sperarlo.Intanto attonita la maggioranza inAula Giulio Cesare tace, e anche partedell'opposizione. Strepita l'uomo diAlfio Marchini, Alessandro Onorato,sembra uscito da un lungo letargo. Egli uomini di Marino (che si è fatto pe-scare ancora con la Panda rossa in

sosta vietata)? Tace Luigi Nieri, sem-bra camminare rasente ai muri, Im-prota continua a stare sulle nuvole fascouting di dirigenti, le varie Alessan-dra Cattoi, Rita Cutini e Marta Leo-nori fanno come se non fossesuccesso niente e la loro matrice ideo-logica fosse un fatto lontano e dimen-ticato. Si è svegliato il comandantedei vigili Raffaele Clemente, la mu-nicipale ha preso a pattugliare ViaCola di Rienzo, a fare le multe. Da noncredere. Un sussulto di dignità, la ne-cessità di fare cassa, la routine nata-lizia? Perfino uno dei furgoni dei qualidenunciamo regolarmente la irregola-rità ha una timida multa sul cruscotto.Forse è un errore di Sabrina Alfonsi edi come sta andanto a Piazza Navonameglio non parlare. Una tirata d'orec-chi a Cristina Maltese, presidente delXII Municipio. Ci aveva fatto una pro-messa. Non l'ha mantenuta.

PRIMO PIANOIlCORRIEREDIROMAgiovedì 18 dicembre 2014 pagina 2

Tacciono gli esponenti di una certa politica, che ha convissuto senza problemi con quei perversi intrecci di interessi, potere e malavita, ed è comprensibile, ma le organizzazioni

di volontariato, fiore all'occhiello della Chiesa, il Vicariato, le Onlus religiose, la potentissima S.Egidio (che ha fornito assessori e appoggio al sindaco Marino)?

La gestione delle emergenze sociali era “cosa loro" e non bastano generiche prese di posizione

CHI SALEdall’alto Alfonso Sabella, Raffaele Clementee Giuseppe Pignatone

CHI SCENDEdal basso Cristina Maltese, Alessandro Onoratoe Rita Cutini

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PRIMO PIANO IlCORRIEREDIROMAgiovedì 18 dicembre 2014 pagina 3

TRE MESI DI INDAGINI DEVONO SERVIRE A CAMBIARE RADICALMENTE LE COSE

Non è il commissaria-mento de facto - che lascorsa settimana ave-vamo sollecitato perRoma Capitale - però

gli assomiglia incredibilmente. Il pre-fetto di Roma, Giuseppe Pecoraro a oredovrebbe nominare un commissario edue vice, che passeranno al setaccio lecarte del Comune di Roma. Compresequelle dei municipi, che potrebberopure allargarsi anche ad altre province ePrefettura (collaborazione prevista dallalegge con la delega del ministro), pertutte le materie coinvolte dall'inchiestapenale. «L'accesso agli atti» dura circatre mesi. Alla fine delle indagini il com-missario riferirà al prefetto di Roma,Giuseppe Pecoraro, che a sua volta rela-zionerà il ministro Alfano.Una soluzione pilatesca che salva i cavolidi Marino e la capra di Renzi. Se Alfanofosse stato costretto a sciogliere il Cam-pidoglio per infiltrazioni mafiose (pra-tica prevista proprio quando vienecontestato il reato di associazione ma-fiosa), le conseguenze sui delicati equi-libri della politica nazionale sarebberostate devastanti e incomputabili. Conl'affidamento "dell'Accesso agli atti", e i3 mesi di esplorazione dei vice ispettori,il Viminale prende tempo. Se poi il risul-tato di questo lavoro gigantesco dovessedimostrare la permeazione malavitosa inaltri gangli, scoprire che il malaffare è an-cora più diffuso di quanto fin oraemerso, il commissariamento e lo scio-glimento potrebbe sempre scattare alleporte della primavera, magari dandoun'accelerata verso le elezioni nazionali(a maggio?). Il problema è che Pecoraro e i magnifici tre ispet-tori dovranno passare al setaccio fino non solo ledelibere e gli affidamenti diretti della holding Co-mune, ma anche gli atti di municipi e municipa-lizzate. E qui Roma trema. Tremano dirigenti,funzionari, politici del territorio e piccoli boiardilocali che potrebbero aver avuto una parte nella

costituzione di questa rete (appunto mafiosa),che ha depredato Roma e i Romani.I Romani per bene - che sono la maggior parte -se potessero batterebbero le mani. Ma ormai, pie-gati da una crisi senza fine e da un genetica ca-renza di fiducia negli atti ordinari e straordinaridella politica, credono solo a quello che vedono

e toccano. C'è da augurarsi che i magistrati cheindagano non si facciano intimidire mai dai capi-bastone che reggono le fila di questa ragnatela. I200 milioni di giro d'affari stimati dell'inchiestaRoma Capitale potrebbero rappresentare solo lapunta dell'iceberg malavitoso. Allargando i con-trolli potrebbero saltare fuori piccoli e grandi ma-

laffari portati a termine sicuramente conla complicità di qualche soggetto dentrole istituzioni e le società controllate. C'è da chiedersi perché con un dissestofinanziario sempre ripianato (con leiniezioni di liquidità del tesoro e le ad-dizionali record imposte ai Romani),nessuno in Campidoglio si sia svegliatoprima (a parte i soliti Radicali che mar-tellano da anni sugli affari opachi al-l'ombra di Marco Aurelio). Sono decinele interrogazioni e interpellanze delconsigliere radicale Riccardo Magi. E lerisposte se ci sono state sono sempre

vaghe e approssimative. Eppure il sospettoche qualcosa non andasse secondo leggec'era. Visto però che le procedure di garavengono disattese con le emergenze, al-lora si aggirava la norma di tutela innome del fare presto. Fare presto vaanche bene, ma perché non si è control-lato ex post? Mistero o forse colpevolecomplicità.Se poi nella primavera 2015 dovesse sal-tare fuori un commissariamento pieno(e lo scioglimento del Comune), i Ro-mani si troverebbero sotto la scure di ul-teriori tasse. Un paradosso essendoRoma già la città con le addizionali (co-munali e regionali) più alte d'Italia. Il terremoto giudiziario che si è abbat-tuto sulla "politica alta" - discendendoagli affari di piccolo cabotaggio dei mu-nicipi - potrebbe trasformarsi facilmentein uno tsunami di proporzioni ciclopi-che. Ogni tanto (troppo spesso per es-sere un caso però) le cronache localipubblicano 5/10 righe sul vigile corrottoo il funzionario infedele. O anche sul-l'imprenditore spregiudicato. I Romanisanno purtroppo troppo bene come fun-

ziona: per ottenere un diritto in tempi normaliserve (sempre o quasi), un miracolo. O qualchesanto in Paradiso. Peccato che questi santi metro-politani e corrotti pretendano tangenti o favori incambio. E allora viva il commissario. O meglio: i commis-sari.

SCENARI

Viva i commissari per Romama a pagare non siano gli onesti

Soluzione salomonica per indagare su Campidoglio, municipi e municipalizzate: non lo scioglimento del Comune per mafia, mauna via di mezzo (“l’accesso agli atti”), per evitare che la slavina

romana trascini in una valanga anche la politica nazionale. Poi magari a marzo - constatata la diffusione del malaffare -

il Viminale potrà anche procedere a chiudere le baracca, magari con una tempestiva coincidenza con le necessità elettorali

di Leonardo Giocoli

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PRIMO PIANOIlCORRIEREDIROMAgiovedì 18 dicembre 2014 pagina 4

LE CONSEGUENZE DELL'OPERAZIONE MAFIA CAPITALE SULLA VITA POLITICA, ECONOMICA E AMMINISTRATIVA DELLA CITTÀIL PUNTO

TUTTO FERMO DOPO LO CHOCIL PROBLEMA ORA È RIPARTIRE

Le conseguenze di un’in-chiesta. Appalti com-missariati, blocco deilavori, stipendi in bilicoe partiti che rischiano

di perdere sostenitori. Ecco tuttoquello che si porta dietro la maxi-operazione Mafia capitale, l’inda-gine della procura di Roma che hapermesso di scoprire gli appetiti suisoldi pubblici di un’organizzazionecriminale guidata dall’ex Nar Mas-simo Carminati e dal suo bracciodestro, re delle cooperative rosse,Salvatore Buzzi. Ex post, come sem-pre, la parola d’ordine è ‘ripartire’. Ecome un mantra si grida: “Mai più”.Solo dopo aver scoperto che oltre150 commesse, negli ultimi 10 anni,sono potenzialmente viziate: dro-gate dalle mazzette e dalle pressioniche la cupola esercitava su consi-glieri, assessori e forze politiche adogni livello.In queste ore si assiste alla corsa perconsegnare all’Anticorruzione i fa-scicoli relativi agli atti amministra-tivi, nessun dubbio però nelmomento dell’assegnazione. Così,mentre il sindaco Ignazio Marinocorre da un’audizione all’altra, il ter-remoto che ha scosso i palazzi ro-mani continua a rilasciare le suescosse di assestamento. In attesadella “seconda parte delle opera-zioni”, promessa dal procuratore Pi-gnatone. Di scioglimento delComune non se ne parla quasi più,interessa solo i Cinquestelle checontinuano a chiedere l’interventodel prefetto Giuseppe Pecoraro.Meglio proseguire su altre strade,commissariare il Campidoglio sitradurrebbe in un effetto dominofino a Palazzo Chigi, come abbiamospiegato dalle pagine del nostrogiornale nello scorso numero.Adesso si passa alla valutazionedelle carte. Che, per ora, ha portatoal commissariamento degli appalti.Dall’amministrazione Marino allaRegione di Zingaretti, tutto fermo.Mentre l’Autorità Anticorruzionecostituirà al proprio interno un pooldi esperti per analizzare possibilicontratti sospetti, , circa 70, legati

all’inchiesta Mafia Capitale. Il mo-nitoraggio si allarga su tutte le so-cietà partecipate dagli enti pubblici,un’ipotesi che riguarda anche al-cune delle partecipate capitoline.Un gruppo di lavoro che sulla basedell’esperienza Expo, ma senza il

supporto della Guardia di Finanza,vigilerà sulla correttezza dei prov-vedimenti. Il governatore giocad’anticipo e avvia un’indagine cono-scitiva presso tutte le principali cen-trali appaltanti della Pisana: traqueste Asl, Ater, Centrale Unica e

Dipartimenti. E in attesa delle veri-fiche, arriva la sospensione dell’as-segnazione delle gare in corso.Revocata, infatti, anche la gara re-gionale da 60 milioni di euro che,secondo le intercettazioni della Pro-cura di Roma, avrebbe suscitato

l’interesse di Carminati&co.. Oltre25 milioni solo per quanto riguardal’affare degli alloggi di edilizia resi-denziale pubblica.Il bando, che riguardava l’acquistodel servizio Cup (Centro unico pre-notazione) delle Asl, sarà da rifare.Ma in questo caso l’aggiudicazionenon è ancora avvenuta, per cui nes-suna conseguenza. Gli effetti, invece,sono tutti per quegli appalti già de-cisi e per cui i lavori di gestione sonogià avviati. L’impero di 18 coopera-tive e consorzi di Buzzi, che dall’éraVeltroni sindaco a quella di Ale-manno porta a casa oltre 150 appaltiper un valore di 15 milioni di euro,oggi però è a rischio. Nella descri-zione delle attività della galassia im-prenditoriale legata al re delle cooprosse, la gestione del verde è presen-tata come quella in cui si verifica ilreinserimento dei soggetti svantag-giati, ma la onlus ha un fatturato benmaggiore della somma dei lavori sulverde. Perché? Il motivo è semplice:si occupa prevalentemente di rac-colta rifiuti, pulizie e portineria, set-tori in soggetti svantaggiati non sonosolitamente impiegati. Lavori tra l’al-tro aggiudicati mediante una nor-male gara e non con le procedureriservate alle cooperative sociali.Una galassia di società concorren-ziali non solo con il mondo delle im-prese classiche ma anche conl’universo della cooperazione.Una storia che non parla solo la lin-gua criminale, ma quella dei lavora-tori semplici. Che oggi, alla lucedell’inchiesta, vivono nella totaleincertezza di ricevere gli stipendi esono all'oscuro delle prospettive. Ilnuovo presidente della 29 Giugnonominato dal tribunale, FlavianoBruno, ha incontrato le rappresen-tanze dei dipendenti. Sono in 1300e speravano di non sentirsi dire: "Iconti sono ancora bloccati".Ma gli appalti sono bloccati, i lavorifermi. Tra questi anche la gara da433mila euro per la pulizia dellaspiaggia libera di Castelporziano ela potatura delle alberature stradali.Così, dopo l'esplosione del caso,l'amministrazione del Municipio X

di Giovanni Santoro

L'inchiesta blocca i servizi e mette a rischio i lavoratori delle coop. Rotazione dei dirigenti, controlli e stop all'emergenza: sono le possibile soluzioni per fermare le mazzette. Ma non basta . Appalti commissariati,

blocco dei lavori, stipendi in bilico e partiti che rischiano di perdere sostenitori.Di scioglimento del Comune non si parla quasi più, si passa alla valutazione delle carte. Marino apparentemente rafforzato anche se come

amministratore è stato un disastro. Pd a pezzi, ma al centro e a destra se la passano proprio male. Intanto si discute su come prevenire, come impedire che tutto questo accada di nuovo: sindaco e prefetto dovevano

vigilare e non ne sono stati capaci. Inutile fare i controlli oggi, il monitoraggio andava fatto prima

Fuori uno, Rita Cutini ha lasciato la Giunta. Dicono i giornali che paga per la questione diTor Sapienza. Ipocrisie, l'assessore faceva parte di quel pacchetto di mischia "confessio-nale" e totalmente digiuno di pratiche amministrative che ha fatto comodo al sindaco Ma-rino coprendogli le spalle a sinistra. Le questioni rom, delle periferie, del disagio socialeesistono da tempo, così come quelle dell'abusivismo, del traffico,del decoro. Gli assessoridi Marino si sono comportati come il loro vate, come il sindaco marziano, veri e propri ap-prendisti stregoni che hanno fatto pratica sulla pelle dei romani. Ciascuno per il settoreaffidatogli, non certo per la competenza. Cutini, Cattoi, ma anche Improta, Leodori. Incon-sistenti le prime due, disastrosi i secondi. La Cutini non conosceva la realtà di Tor Vergata,non conosceva emarginazioni e povertà, marginalità e sofferenza? Certo che sì. Oggi la-menta di non aver potuto sviluppare una politica organica e chiara in quelle direzioni. Po-teva farsi largo e denunciare la cosa prima. Se siamo ridotti in questo stato è certamenteanche perché non ha fatto abbastanza, perché la Giunta - e Marino prima di tutti - ha go-vernato in modo ipocrita, senza prendere posizione per non scontentare nessuno. A casala Cutini (e speriamo che la new entry abbia migliore sorte), a quando gli altri apprendististregoni? Il marziano in bicicletta è riuscito brillantemente a sopravvivere, scaricando lecolpe sugli altri. Lui lo dimetteranno gli elettori.

Fuori uno, la Cutini paga per tuttiA quando la prossima uscita?

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fa marcia indietro e blocca ogni rap-porto con l’azienda-Buzzi, sospen-dendo tutte le procedure negozialidegli appalti in corso. Senza peròchiarire se i fondi siano già stati pa-gati o siano ancora in Ragioneria, inattesa della firma che avrebbe datoil via libera all’incasso. Così come lapresidente della City, Sabrina Al-fonsi, ha consegnato al sindaco i fa-scicoli relativi ad alcuni appalti nelsettore dei vigilanza, Urp, Comuni-cazione Istituzionale, relativi altriennio 2012-2014. Commissariatala coop e rescissi i contratti, altri po-tenziali mille disoccupati. Certo larescissione non equivale al licenzia-mento, ma è una mossa che po-

trebbe anche anticiparlo. Rischio successivo: blocco dei ser-vizi. Una soluzione potrebbe esserequella fine dell’emergenza: stop adassegnazioni dirette per tamponaresituazioni esplosive, via libera allaprogrammazione. L’altra, quelladell’internalizzazione. Un maggiorcosto per le casse comunali, ma chepotrebbe preservare dalla tenta-zione di bustarelle e tangenti peroliare il sistema e avere la certezzadi conquistare gli appalti. Anche senel nostro paese la richiesta è la cer-tezza della pena. Ogni governo an-nuncia una nuova leggeanticorruzione. Più anni di carceree prescrizione più lunga: ecco la ri-

cetta del premier Renzi. Le leggi,però, vanno applicate dopo l’appro-vazione.Capitolo Marino. Anche se in bilico,con lo scioglimento il consiglio co-munale, lui appare rafforzato. DalPd che voleva buttarlo già da pa-lazzo Senatorio, adesso fanno tuttiquadrato intorno al sindaco mar-ziano. È lui l’uomo giusto per ripor-tare le cose in ordine. Anche se eragiudicato insoddisfacente come am-ministratore. Anche se da Buzzi haavuto un regalino, legale però, per ilfinanziamento della sua campagnaelettorale per la corsa al Campido-glio. E magari avrebbe potuto evi-tare assegnazioni dirette alle coop

del braccio destro di Carminati,proprio in virtù delle risorse rice-vute per sfidare l’uscente Ale-manno. Una decisione che sarebbepotuta arrivare senza bisogno discriverlo nero su bianco in uncomma dello statuto del Partito de-mocratico. A destra il vuoto, causacoinvolgimento del capogruppoforzista Luca Gramazio e di Ale-manno, lancia il civico Marchini elascia spazio ai Fratelli d’Italia diGiorgia Meloni. Ma questa è un’al-tra partita.Il problema vero, adesso, è anche esoprattutto di prevenzione. Che èmancata, saltata a causa delle maz-zette. Il segretario dell’Usi, Giu-

seppe Martelli, rivendica di aver piùvolte chiesto un sistema di monito-raggio. Sul banco degli imputati, perle mancate risposte, anche il sin-daco e il prefetto. Che ricorda comel’attività sia prerogativa solo dellaCorte dei Conti. “Ora faremo i con-trolli che andavano fatti prima, maprobabilmente arriveremo tardi”,ammette Pecoraro. La rotazione delpersonale della Pubblica ammini-strazione è ancora ferma: era statavoluta per scongiurare il rischiocorruzione. Forse però sarebbestato utile un monitoraggio che an-ticipasse le aggiudicazioni. Primache la cupola potesse allungare lesue mani sulla città.

PRIMO PIANO IlCORRIEREDIROMAgiovedì 18 dicembre 2014 pagina 5

Può sembrare una piccola cosanell'ambito di tutto ciò che diterribile succede nella capi-

tale. Ma è paradigmatico di un atteg-giamento dell'amministrazione. Nonparliamo ancora di arroganza, ma disuperficialità. La balaustra che ap-pare nella foto è in quelle condizionida mesi. Poca roba. Ma quel passag-gio a via del Casaletto è pericoloso.E nessuno provvede. . Nella foto sivede chiaramente. E’ la strettoia cherende complicato a volte il passaggioin quel tratto di strada, c’è un se-gnale di precedenza al quale nes-suno fa caso, un vecchio casolareristrutturato che restringe la carreg-giata, le macchine che si sfiorano dicontinuo. Per i passanti c’è un pas-saggio protetto, stretto ma sicuro.Da alcuni mesi una automobile hacentrato l’estremità della balaustra,abbattendola in parte. Come al solito

compare dopo un po’ quella odiosis-sima rete di plastica rossa, inutile,scomoda e brutta a vedersi. E’ an-cora lì. Per gli utenti a piedi il passag-gio si è ridotto ancora, si è fattocomplicato, una signora anziana conla borsa della spesa deve fare la con-torsionista per passare. Problemi?Siamo andati alla radice della que-stione e ci siamo rivolti direttamentealla presidente del XII Municipio, Cri-stina Maltese. Che con grande corte-sia . un mese fa, esattamente il 14novembre, ci ha risposto:

Caro Direttore,come le ho anticipato per le viebrevi, i parapedonali del percorsopedonale protetto di via del Casa-letto, all’altezza della strettoia inprossimità di piazza della Sacra Fa-miglia, sono stati divelti a seguito diun incidente stradale. Di regola l’as-

sicurazione del responsabile del si-nistro dovrebbe provvedere a risar-cire l’Amministrazione, ma inconsiderazione dei previsti tempilunghi e avendo ottenuto, in fase diassestamento di bilancio capitolino,una piccola disponibilità di fondi perla manutenzione stradale, entro unadecina di giorni, espletate le forma-lità per l’affidamento dell’intervento

all’impresa, il passaggiopedonale sarà ripristinato.Ringraziandola per l’op-portunità che mi offre ga-rantendo la giustainformazione ai cittadini,le porgo i miei più cordialisaluti.

Cristina Maltese, presidente XII Municipio

Passiamo ogni giorno a controllare,da allora. Non è successo nulla. E' lafoto della realtà, il caso Casaletto siripete tutti i giorni in mille altre occa-sioni. Questione di soldi? Burocrazia?I contribuenti pagano, senza deroghee senza sconti.

Presidente, ci faccia un regalo per NataleCIÒ DI CUI NON SI DEVE PARLARE

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CRONACHEIlCORRIEREDIROMAgiovedì 18 dicembre 2014 pagina 6

Nessuno si è dimesso sulserio. La classe dirigentedella Capitale indagata earrestata - consiglieri co-munali e regionali, sin-

daci compresi - non ha nessunaintenzione di lasciare le poltrone equindi il Potere personale e lo stipendio.Opzione legittima, intendiamoci, manon comunicata all’opinione pubblica.Resta la bella figura di facciata. Fac-ciamo un passo indietro. Due settimanefa la procura di Roma, sapientementeguidata da Giuseppe Pignatone, dà no-tizia di una maxi inchiesta su intrecci tramafia criminale e mondo politico ro-mano. Gare pilotate e affidamenti so-spetti, mazzette, intimidazioni,affidamenti di servizi pubblici a ungruppo di potenti cooperative. Il“Mondo di mezzo”, così denominatal’indagine , scoperchia il patto di ferrotra criminalità organizzata ed esponentipolitici di centro destra e Pd. Il 2 dicem-bre scorso una maxi retata per “associa-zione di stampo mafioso” finisce con 37arresti di cui 8 ai domiciliari e un seque-stro di beni da parte della Guardia di Fi-nanza per 200 milioni di euro. Unsistema di corruzione ramificato nel-l’ambito di appalti e assegnazione di fi-nanziamenti pubblici dal Comune diRoma e dalle aziende municipalizzate(in particolare l’Ama con la raccolta dif-ferenziata, un fiume di soldi), che vadalla gestione dei centri di accoglienzaper gli stranieri, i campi rom e il serviziogiardini. A capo dell'organizzazione ma-fiosa romana l'ex terrorista dei Nar, Mas-simo Carminati e il suo sodale SalvatoreBuzzi, presidente della cooperativa 29giugno, nella cui vita c’è un omicidio (20coltellate al suo socio) addirittura gra-ziato dal presidente della RepubblicaOscar Luigi Scalfaro (il Quirinale nonha saputo dare motivazione esaustive).

ASSOCIAZIONE MAFIOSA,ESTORSIONE, CORRUZIONE,

FALSE FATTURELe accuse della procura sono gravi: si vadall'associazione di tipo mafioso, estor-sione, usura, corruzione, turbativad'asta, false fatturazioni, trasferimentofraudolento di valori, riciclaggio ad tipidi reati. Finiscono subito in manette l'examministratore delegato dell'Ente Eur,Riccardo Mancini, l'ex numero uno diAma Franco Panzironi e l'ex vice capodi gabinetto della giunta Veltroni LucaOdevaine (in passato in carcere perdroga), oltre a Carminati e Buzzi. Lamafia romana dava soldi cash a tutti, adestra e a sinistra. Il primo e l’unico a di-mettersi dalla carica di assessore è Da-

niele Ozzimo (ex assessore alla Casa delComune di Roma). Indagato per corru-zione aggravata, ha ricevuto 20mila euro(legalmente) riconducibili a Buzzi perl’ultima campagna elettorale. Ecco in-vece chi, dopo aver saputo di essere in-dagato per associazione di stampomafioso, ancora siede in Campidoglio enel Consiglio della Regione Lazio.

INDAGATO PER CORRUZIONE EMAFIA È ANCORA IN CAMPIDOGLIO

Mirko Coratti, eletto nelle liste del Pd,presidente dell’Assemblea Capitolina,subito si dimette dal partito e dalla guidadella Aula Giulio Cesare , evidente-mente pressato dal nuovo segretario –commissario Matteo Orfini, e ma ri-mane ben saldo al suo posto di consi-gliere comunale di Roma arappresentare il Pd. In sostanza, ab-biamo scherzato. E’ accusato e indagatoa piede libero per corruzione e per averfavorito Mafia Capitale nell'ambito diun appalto Ama, con lo sblocco dei pa-gamenti sui servizi sociali da parte delComune e per aver fatto pilotare la no-mina del nuovo direttore del diparti-mento Servizi sociali. Sempre Buzzi,intercettato a gennaio 2014, spiega alsuo socio Claudio Caldarelli: "Allora, iogli ho detto a Mirko: "Io devo pijà 3 mi-lioni. Se me fai pijà 3 milioni 150 so ituoi". Così, secco". "Lo so, me l'hadetto", risponde Caldarelli. Traduzione:Mirko Coratti avrebbe intascato 150mila euro a chiusura dell’affare. Attual-mente il consigliere del Pd è membro ditre commissioni. E’ infatti presente nellacommissione XI riguardante la Scuola,le Politiche per l’infanzia, Asili Nido, Di-ritto allo Studio, rapporti con le Istitu-zioni Universitarie; nella commissioneIV Ambiente, verde pubblico, Prote-zione Civile, indirizzi gestionali Ama,Tevere, Litorale, attività agricole, diritti

degli animali, indirizzi gestionali Bio-parco. Coratti è ancora membro della Xcommissione Personale, Statuto eSport. Lui, comunque, si dichiara«estraneo» alle accuse.

L’EX SINDACO DI ROMA, ALEMANNO, NON SI DIMETTE

Gianni Alemanno, consigliere comu-nale, ex sindaco di Roma dal 2008 al2013, deve rispondere dell’accusa di as-sociazione di stampo mafioso. Un’impu-tazione pesante come un macignocontro la quale Alemanno dimostrerà lasua «totale estraneità». Anche lui harassegnato nel giro di poche ore le di-missioni nel giorno stesso della notiziaarrivata da Tg e giornali online, ma solodal partito, quello di Fratelli d’Italia. InCampidoglio continua a stare sulla pol-trona di consigliere capitolino. E’ mem-bro anche di cinque commissioni, diuna è presidente. Fa parte del gruppoAlleanza Popolare Nazionale, ma è statoeletto con i voti del disciolto Pdl.

IL DIRIGENTE ANTICORRUZIONE

CORROTTONel registro degli indagati anche ItaloWalter Politano incriminato del reato diassociazione di stampo mafioso. In pos-sesso di un curriculum striminzito che,però, gli è valso, al posto del merito, unafiducia incondizionata del sindaco Igna-zio Roberto Maria Marino il quale gli haaffidato addirittura due dirigenze: diret-tore della Integrità, Trasparenza e sem-plificazione amministrativa e quella delresponsabile della prevenzione dellacorruzione con un’ordinanza datata 11novembre 2013. Meglio di così non po-teva andare. Al sindaco dem non è rima-sto altro da fare: emanare una revocadella sua stessa nomina per quel “deli-cato” incarico, procedendo alla rimo-zione di Politano dalle sue funzioni.

Anche lui, il dirigente “anticorruzione”,che per gli inquirenti è un corrotto, nonva via dal Campidoglio ma rimane a«disposizione del dipartimento orga-nizzazione e risorse umane». Ovvero,prende lo stipendio e non fa nulla, in at-tesa di giudizio. Forse un giudizio abba-stanza evidente e già provato.

QUARZO (FI), INDAGATO PERASSOCIAZIONE MAFIOSA

Giovanni Quarzo, Forza Italia, presi-dente della commissione Trasparenzadel Comune di Roma. Risulta indagatoper associazione di tipo mafioso, se-condo gli inquirenti chiede aiuti agli uo-mini di Carminati per ottenere laCommissione Trasparenza, organo checontrolla la regolarità degli appalti e deilavori dell’Assemblea capitolina. Non siè dimesso né dal partito di Berlusconi(ma nessuno glielo ha chiesto), né sentel’esigenza morale di dimettersi da consi-gliere comunale. Ovviamente ancheQuarzo si è dichiarato estraneo alle ac-cuse di mafia contro di lui. E’ ancoraconsigliere comunale.

DIMISSIONI DI PARTITO NON DI CARICA

Eugenio Patanè, in forza al Pd, consi-gliere regionale del Lazio. E’ indagatoper turbativa d’asta e illecito finanzia-mento. Ha ricevuto finanziamenti illecitiper diecimila euro. Secondo gli inqui-renti avrebbe preso quei soldi per pilo-tare gli appalti regionali. Si èautosospeso dal Pd e dalla presidenzadella commissione Cultura. Di lui ilcommissario del Pd romano Matteo Or-fini ha detto tramite un Twitter: «Li rin-grazio e gli auguro di riuscire adimostrare la propria estraneità a questastoria». Ma si è dimenticato di invitarloalle dimissioni anche da consigliere re-gionale. Infatti Patanè continua, nono-stante l’indagine contro di lui sia per

corruzione, a stare seduto al suo postoalla Pisana nella maggioranza di Zinga-retti. In realtà il consigliere del Pd èmembro di altre commissioni, proprioquella della Cultura e del Bilancio.

IL PASSO INDIETRO DI GRAMAZIO NEL PARTITO

Il 4dicembre 2014 a dimettersi è LucaGramazio, capogruppo di Forza Italia inConsiglio regionale. È indagato per as-sociazione di tipo mafioso, corruzioneaggravata e illecito finanziamento. Neldicembre del 2012 secondo gli inqui-renti è Gramazio a manovrare i fili dalCampidoglio. Lo scrivono i Carabinieridel Ros in un'informativa, l'ex capo-gruppo alla Pisana per Forza Italia simuove in prima persona per far ottenerea tal Testa un incarico dirigenzialepresso l'Ama. «Ho sbianchettato dal tuocurriculum "Fabrizio", provo FrancoTesta, vedemo se qualcuno ce casca».L’uomo scelto per sedere tra i quadridell'Ama e fare affari era Fabrizio FrancoTesta , all'epoca indagato per corruzionenell'ambito dell'inchiesta Enav per averintascato tangenti e aver in cambio otte-nuto favori. Uno che certo non avrebbedeluso le aspettative degli “amici”. Gra-mazio, da indagato, dichiara: «Resta as-solutamente inalterata la mia fiducia inuna giustizia celere che possa far lucesulla verità e, inevitabilmente, esclu-dermi da vicende che non mi apparten-gono». Intanto rimane al suo posto diconsigliere regionale del Lazio, membrodel Coreco e della commissione Bilan-cio.

NON SI DIMETTE MA VIENE SOSPESO

DAL PREFETTO E DAL PDMenichelli Sergio, ex (ormai) sindaco diSant’Oreste, comune della provincia diRoma. Si trova ai domiciliari per turba-tiva d’asta e corruzione aggravata È tra itrentasette arrestati. Riceve 30.000 europer aver affidato illecitamente alla coo-perativa 29 giugno la gestione della rac-colta differenziata nel suo Comune. Nonsi è dimesso. Ci ha pensato il prefetto diRoma Pecoraro a sollevarlo dalla sua ca-rica istituzionale e il Pd ha fatto il restoaugurandogli di dimostrare al più prestola sua estraneità alle accuse mosse dallaprocura di Roma nell’ambito dell’in-chiesta “Mafia Capitale”quindi sospen-dendolo dall’anagrafe degli iscritti delpartito.La storia continua, altri sindaci e ammi-nistratori indagati fanno il possibile perrendersi invisibili e per dare di sé l’im-magine migliore possibile in questo di-sastroso contesto.

( 1- continua)

LA CLASSE DIRIGENTE INQUISITA E POSTA ALL’INDICE NON HA NESSUNA INTENZIONE DI FARSI DA PARTEDIETRO I FATTI/1

Tanti formali passi indietro,nessuno ha mollato la poltronadi Stefania Pascucci

“Mondo di mezzo” ha sconvolto solo in apparenza la classe politica capitolina, in realtà tutto prosegue più o meno come prima in attesa degli sviluppi delle indagini. Dimissioni, proclamazioni di innocenza, fumo negli occhi dell’opinione pubblica: gli indagati lasciano le cariche

di partito ma non gli stipendi e le cariche amministrative. Eppure le accuse sono gravi, in qualche caso sconvolgenti visto il profilo dei personaggi

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Direttore Generale del-l'Associazione Eser-centi bar e gelaterie,membro della Presi-denza della Fiepet na-

zionale, Vice Presidente Fiepet-Confesercenti Roma, Claudio Pica èsicuramente uno degli emergenti nelmondo della imprenditoria privata edelle associazioni di categoria capito-line. Controlla direttamente una fettaconsistente di operatori, ne percepisceumori, preoccupazioni, legittimeistanze. Di questi tempi la crisi morde,come si suol dire, ma i problem i sonodi più ampia portata e comprendonola difficoltà di gestire la situazione, ditrovare una via d'uscita. L'economiaromana si trova in una situazione mag-matica, confusa, servono equilibrio eduna visione strategica. Claudio Pica,per spirito personale e per la lungaesperienza di lavoro nel settore pos-siede l'uno e l'altra. Facciamo con lui ilpunto della situazione.

Il settore dei pubblici eserciziha avuto grandi contraccolpiper colpa della crisi, ancheRoma è nell'occhio del ci-clone...

L’Italia sta subendo una grandissimacontrazione dei consumi che si riper-cuotono inevitabilmente in tutti i set-tori, tra l’altro subiamo unagrandissima pressione fiscale e l'asfis-siante macchina burocratica ci tienebloccati e rallenta ogni prospettiva diripresa. Eppure i margini per poter in-tervenire ci sarebbero e potrebberodare uno slancio importante ancheperché ci sono in ballo tantissimi postidi lavoro e decine di migliaia di aziendeche operano con grande difficoltà.Roma ha dalla sua parte dati in leggeracontrotendenza, grazie ai flussi turi-stici, il problema è che siamo costrettia competere con tantissimi abusivi econ tante problematiche che in questiultimi mesi si sono aggravate.

Che cosa sta peggiorando?Intanto una scarsa manutenzione ge-nerale - lo chiamano decoro urbano -ed una pessima gestione della raccoltadei rifiuti, oltre alla microcriminalitàche imperversa nei punti nevralgicidella nostra Capitale e che aumenta lasensazione di insicurezza: mi riferiscoai borseggi, alle quello che accade allaStazione Termini ed allo scarso con-trollo nei confronti del fenomeno degliabusivi. Questi sono dei biglietti da vi-sita molto negativi , delle vere emer-genze che andrebbero combattute conmaggiore determinazione da partedell’Amministrazione capitolina e dagli

organi preposti. Ma in alcuni casi ab-biamo riscontrato un certo strabismo.

Ci spieghi meglio.Basterebbe ricordare quello che è ac-caduto quest’estate circa l’applicazionedei piani di massima occupabilità, cioènei riguardi degli esercenti che hannodei tavolini all’esterno. Blitz in piena re-gola connotati da un grandissimo spie-gamento di personale ed agenti,“caricati” di uno spirito che definireiquantomeno aggressivo e sopra lerighe. Invece nei confronti degli abu-sivi che rappresentano un grave dannosia al decoro che alle casse comunalinon accade nulla; stiamo ancora aspet-tando di vedere la stessa determina-zione, eppure vi sono centinaia diesposti e lamentele soprattutto perquando riguarda alcune zone di Romache in molti casi dovrebbero essere il“salotto buono” della nostra città.

I problemi siano più o meno

gli stessi da tempo, Lei diceche mancano la capacità e/ola volontà di risolverli?

Purtroppo è così. Abbiamo anchechiesto di essere maggiormente consi-derati, se non altro per il valore econo-mico ed occupazionale cherappresentiamo. Ma al di là di buonipropositi veniamo subissati di regole,tasse ed imposte di ogni genere. E nes-suno tiene conto che la gran parte degliesercenti romani fanno una vita digrandi sacrifici. Noi rappresentiamouna categoria che riesce a stare sul mer-cato solamente grazie ad una grandeabnegazione ed una tenacia imprendi-toriale encomiabile.

A proposito di regole, cosa nepensa della nuova normativaeuropea 1169/2011 sugli ali-menti allergeni?

Personalmente credo sia una nuova te-gola regolamentare che prevede sia unacomunicazione verbale che una scrittaper la clientela che può avere problemicon le allergie. Il dato che mi premesottolineare è che dall’Europa ci si at-tende uno slancio per superare la crisie non ulteriori interventi che appesan-tiscono regole e burocrazia.

L’Associazione Esercenti haorganizzato un importantemeeting internazionale le-gato all’enogastronomia cheha avuto un grande successo,ce ne vuole parlare?

Abbiamo avuto l’idea di portare invarie Nazioni europee lo spirito im-prenditoriale di molte aziende grazieanche ai Fondi europei dedicati a que-sto settore. L’evento conclusivo è statoorganizzato a Roma dove molti giovanihanno potuto visitare l’antica torrefa-zione Morganti, vedere come si pre-para la Pinsa romana ed assisterepresso il nostro Laboratorio di gelate-

ria a Monterotondo (Il Mondo di Leon.d.r.) alla creazione di vari gusti divero gelato artigianale. Un momentodi confronto e di conoscenza con pro-dotti tipici italiani che è voluto ancheessere uno spunto per la possibilità disbocchi imprenditoriali verso l’esteroche in questo momento di crisi in Italiapuò rappresentare una valida alterna-tiva anche perché le eccellenze delMade in Italy nell’enogastronomiasono molto apprezzate, soprattutto perquel che riguarda le nostre maestranze.

La sua Associazione ha dapoco festeggiato il 70° anni-versario della sua fondazione,un grande traguardo vistoanche il gran numero diiscritti.

Grazie al lavoro delle tante persone edei collaboratori che quotidianamentesi occupano di offrire servizi e consu-lenze a 360°, siamo riusciti ad arrivarea questo importante e storico appun-tamento. Portare avanti un’associa-zione di categoria è un lavoro moltofaticoso e meticoloso, abbiamo il com-pito di portare avanti battaglie per tutticoloro che si iscrivono e anche per l’in-tero comparto produttivo. Speriamoche con le nostre iniziative, l’ultima ri-guarda la nostra richiesta di poter ra-teizzare alcune imposte e tasse dovutevista la crisi di liquidità di molteaziende, si tratti “solamente” dei nostriprimi 70 anni di storia.

In conclusione, come vede il2015.

Dobbiamo tutti rimboccarci le mani-che e non sperare che sia qualcun altroa farci superare la crisi oppure sentirein continuazione che le colpe della crisisiano esclusivamente dei politici. In-somma ognuno di noi deve fare la suaparte con coraggio e voglia di mettersiin gioco.

CRONACHE IlCORRIEREDIROMAgiovedì 18 dicembre 2014 pagina 7

PARLA CLAUDIO PICA, DIRETTORE GENERALE DELL'ASSOCIAZIONE ESERCENTIBAR E GELATERIE, E VICE PRESIDENTE FIEPET-CONFESERCENTI DI ROMA L'INTERVISTA

“Decoro, sicurezza, abusivi,la situazione sta peggiorando”

di Giovanni Tagliapietra

"Siamo bloccati da una grande pressione fiscale e da una asfissiante burocrazia. I margini per ripartire ci sarebbero e ci sono in ballo migliaia di nuovi posti di lavoro. Roma è in controtendenza ma l'Amministrazione non ci aiuta".

"Contestiamo lo strabismo del Campidoglio, si accanisce sugli esercenti e non risolve le emergenze quotidiane della capitale"

Claudio Pica, Direttore Generale dell'Associazione Esercenti bar

e gelaterie, membro della Presidenzadella Fiepet nazionale, Vice presidente Fiepet

Confesercenti Roma

Si è svolto nei giorni scorsi a Roma ilquarto Meeting del Progetto “CulinaryBridges Across the Europe” di cui L’As-

sociazione Esercenti bar e gelaterie di Romaè il partner italiano. Le finalità del progettosono lo scambio eno-gastonomico fra i di-versi partner (Italia, Germania, Polonia, Gre-cia e Cipro) e la costruzione di unapartnership che renda possibile il turismoenogastronomico esportando il proprio “vi-vere a tavola” e favorendo lavoro e ricchezzain tutto il bacino del Mediterraneo. Questotipo di iniziativa può favorire anche lo svi-

luppo del turismo nelle aree interne, lontanedal mare, che sono le più pure in quanto con-servano un’agricoltura ed una cucina tradi-zionale intatta e scevra da ogni tipo dicontaminazione esterna. A conclusione delmeeting è stato presentato uno dei prodottirealizzati con un comune sforzo dei partners:un e-book contenente decine di ricette tipi-che italiane, greche, cipriote, polacche e ba-varesi. Questo tipo di supporto cerca disfruttare un canale “giovane” ed “hi-tec” perdiffondere un contenuto estremamente con-creto: le ricette tipiche. L’e-book (gratuito)

di oltre 70 pagine riporta ingredienti, fasi dilavorazione e cenni storici di tutte le ricette,accompagnandole con foto del risultato fi-nale ed è al momento è disponibile in inglesee italiano, nei prossimi mesi lo sarà anche inpolacco, tedesco e greco.

Culinary bridges across the EuropeMEETING A ROMA

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La rotta della X Legi-slatura regionale siappresta a doppiareil 2014 lambita datre tempeste giudi-

ziarie come l’affaire Cerroni, ilcaso Di Stefano e Mondo diMezzo a cui si aggiungono gliscogli delle prossime risposte daparte della Corte dei Conti sullapresunta moltiplicazione di in-carichi e il superamento dellasoglia dei dirigenti esterni daparte di Zingaretti.Alla Pisana ci si appresta ad di-scutere il magro bilancio, sa-pendo che le risorse sono pochee che ogni mossa sará sotto at-tenta osservazione degli avver-sari, della stampa edell’opinione pubblica regio-nale. Il testo é in commissioneed,essendo stato precettato ilbar interno è probabile che sarádiscusso in aula nel fine setti-mana prima di natale e dal 27 al30. Ma mai come quest’anno sinaviga a vista, sperando di nonessere presi in mezzo da qualcheintercettazione malandrina. Sirespira un clima strano nei cor-ridoi del fortino regionale aibordi del raccordo anulare. Il ri-schio di un’interruzione delviaggio della nave zingarettianaè possibile quanto quello dellascialuppa di Marino, nessuno sisbilancia o osa manifestare otti-mismo, "siamo tutti a rischio",sembrano voler trasmettere glisguardi smarriti dei consiglieri

mentre il totoarresti cambiaogni giorno quote e la notizia simescola con l’indiscrezione, ilchiacchiericcio e la disinforma-zione. Difficile lavorare in que-ste condizioni, sembra di esserenella casa del Grande Fratello,tutti guardati a vistaColoro che non sono coinvoltida nessuna delle tre indagini(non moltissimi per la verità)provano a dettare i ritmi del la-voro, c’è attesa per come e verso

dove saranno condotti i lavoridella commissione Cultura, gui-data da Carrara di Per il Laziodopo le dimissioni di Patané.Zingaretti annulla gli appalti so-spetti, Storace gongola e fa galadelle proprie interrogazioni inmerito agli stessi ma, ovvia-mente, la parte del leone spettaai Cinque Stelle. Nei giorni suc-cessivi agli arresti di Carminati esoci i grillini si sono messi a pe-scare nelle carte dell’ammini-

strazione regionale per dimo-strare le possibili influenze diMafia Capitale. Zingaretti, ri-spondendo al Corriere dellaSera, ha confermato di aver fir-mato decreti di pagamento di-retto alle cooperative di Buzziper lavori pregressi e per ottem-perare allo Sblocca Italia ma ildibattito è ancora acceso.Sará un dicembre movimentatoper la politica regionale, conmolti consiglieri provenienti dal

PD romano commissariato daRenzi che potrebbero diventarecorrenti pericolose per il pro-getto di Zingaretti. A gennaioforse sará cambiato probabil-mente tutto, inutile fare previ-sioni in una scala che va dal nulladi fatto alle urne di maggio, lecarte sono in mano alla magi-stratura e c’è il sospetto, permolti, che non si possa piú ba-rare.

A.F.

CRONACHEIlCORRIEREDIROMAgiovedì 18 dicembre 2014 pagina 8

MENTRE IL TOTO-ARRESTI IMPAZZA E LE QUOTE VARIANO OGNI GIORNOQUI PISANA

Il Consiglio naviga a vista,tocca discutere il bilancio

In aula prima di Natale, con la consapevolezza che le risorse sono davvero poche. Ma la testa è altrove, agli appalti bloccati, ai pagamenti di Zingaretti alla cooperativa di Buzzi. Mentre

i grillini stanno pescando nelle carte dell'amministrazione alla ricerca di possibili "prove"

Ristorante e pizzeria con forno a legna nel centro di Roma,nato nei primi anni 70 grazie all'intuito imprenditoriale diCarlo Volpetti, desideroso di offrire alla propria clientela imigliori sapori della cucina tipica locale, dai primi piatti allapizza, in una costante ricerca della qualità e della tradi-zione.Creatività e serietà professionale sono da sempre il bi-glietto da visita dell'attività, grazie anche al prezioso impe-

gno e spirito di sacrificio del fratello Giuseppe, della mogliee dei figli che affiancano l'imprenditore con passione ecompetenza.Grazie alla posizione privilegiata nelle immediate vicinanzedel Vaticano, il locale è da anni un punto di riferimento perchiunque desideri riscoprire il sapore autentico della mi-gliore tradizione culinaria romana, dai primi piatti alle spe-cialità di carne e di pesce.

Un locale ideale per l'organizzazione di feste di comple-anno, cene di laurea ed eventi privati di ogni tipo.Da scegliere anche per una veloce pausa pranzo gustandogli sfiziosi menu di lavoro messi a disposizione ogni giornodalla cucina.

LA RUSTICHELLA VIA EMO 1 ROMA TEL. 06 39720649

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LazioLaziola

del

anitàSSNUMERO 37 ANNO LXVII GIOVEDÌ 18 DICEMBRE 2014

IL CASO ASL RMG“Risparmiate sugli appalti, non sulla salute delle donne”

a pagina 12 a pagina 13

Una risposta concreta al “Dopo di noi”

L’INIZIATIVA

Quando si decide di intra-prendere un'azione sulterritorio si effettua un’at-tenta analisi preventiva

delle strutture versocui l’azione è direttae che si trovano sotto

la responsabilità di chi avvia l’operazione,e della realtà amministrativa e sociale sucui l’intervento si svilupperà. In pocheparole, traducendo il concetto in terminidi politica sanitaria i Direttori generalidelle Asl e delle Aziende ospedaliere così,come, dei Policlinici, devono avere unquadro di riferimento preciso quando de-cidono di dare delle direttive. Risulta in-vece che – in relazione alla situazionelaziale - per “eseguire” gli ordini impartitidal 9°piano di Via Rosa Raimondi Gari-baldi (palazzo della Regione) nessun Di-

rettore generale abbia avuto il coraggio e,tantomeno, la voglia di difendere e tute-lare le strutture alle proprie dirette dipen-denze. Infatti, non risulta che si sia levatauna sola voce contro il livellamento(verso il basso) delle strutture sanitariedella Regione Lazio. Tutti si sono “pie-gati” alle disposizioni che volevano lacancellazione di alcune strutture per ef-fettuare nelle singole aziende un ridimen-sionamento della spesa, mentreZingaretti si precipita ad inaugurare quae là qualche Casa della Salute per gettarefumo negli occhi dell’opinione pubblica,come abbiamo già ampiamente raccon-tato. L’ultima inaugurazione è stata inquel che resta dell’ Ospedale Oftalmico.È proprio sulla scalinata di questa strut-tura si sono stretti la mano, come a Teano,Nicola Zingaretti ed Ignazio Maria Ma-

rino. Quante aspettative sono state umi-liate, azienda per azienda, struttura perstruttura, quante professionalità validesono state cancellate grazie a questi nuoviatti aziendali. Non esiste più nessunastruttura di controllo e di verifica comeavveniva con l’ASP (Agenzia di SanitàPubblica della Regione Lazio) presiedutaprima da Domenico Gramazio e poi daLucio D’Ubaldo, struttura abolita, comeprimo atto di legislazione dal governatoreZingaretti, così da poter garantire quantierano insofferenti di fronte ai controlli at-tuati dall’ASP. Siamo fermamente con-vinti che questi nuovi atti aziendali, fattiin fotocopia, e ispirati dalla zarina dellasanità laziale rispondano ad una logicaprecisa. L’impressione è che Flori DeGrassi in questo caso abbia voluto im-porre, alla cabina di regia, il suo orienta-

mento che gli deriva dal rapporto con l’exAssessore alla Sanità ed ex Segretario ro-mano del PD, Lionello Cosentino. Poli-tica, insomma, e non necessariamentesanitaria. Da Latina a Frosinone a Viterboi parlamentari, i Consiglieri Regionali etutti i dirigenti della maggioranza di cen-tro sinistra hanno protestato per le impo-stazioni date agli atti aziendali; NicolaZingaretti, illudendosi di essere il Com-missario Montalbano, ha lasciato le pro-teste sul suo tavolo di commissario.Vedremo nei prossimi mesi quantodanno questi atti aziendali, targati DeGrassi, faranno alla Sanità del Lazio, e icittadini, gli assistiti, gli utenti paghe-ranno caro questo supposto riordino, chenei fatti è solo una totale confusione or-ganizzativa.

Il Corvo

Quegli atti aziendali violentano la realtà del territorioa pagina 11a pagina 11

Cem, un Natale di disperazioneCem, un Natale di disperazione

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Zingaretti non capisce o è mal consigliato

Per la gente cambia poco

EDITORIALE

ORSINO

S dellail

CHI SALEdall’alto Maria Cidoni, Isabella Mastrobuonoe Ilde Coiro

CHI SCENDEdal basso Giuseppe Caroli,Antonio D'Ursoe Vincenzo Panella

C'è modo e mododi amministrarela sanità regionale

Lo choc non è passato,tutt'altro, il terremotogiudiziario di Mafia Ca-

pitale vira sul quadrante sa-nità e mette in crisi ilsistema. Salta la famosa,sudatissima gara sulRecup, il centralino unicoper le prenotazioni, unaquestione che si trascina da

anni; ma c'è anche un altro buco nero cheemerge dalle intercettazioni, e che riguardauna maxi gara non meglio identificata, cisono di mezzo i nomi di Maurizio Venafro,il potentissimo (inquisito su altri tavoli) capodi gabinetto di Zingaretti e di Goffredo Bet-tini (il padrino del Pd romano). Tutto oggettodi indagini, naturalmente, ma quei nomivanno tenuti d'occhio. Sul taccuino dellacronaca c'è ancora purtroppo il caso Cem,con tutti i suoi protagonisti, la leader dei ge-nitori Maria Cidoni, i "cattivi" della Asl RmDVincenzo Panella, della Cri Provinciale(Flavio Ronzi), della cabina di regia regio-nale, Alessio D'Amato. Poco più in là c'è

aperta la questione Forlanini, fiaccolate ecortei contro la chiusura. Il manager Anto-nio D'Urso tace. E a proposito che fine hafatto quel concorso interno per la comuni-cazione? Anche il direttore amministrativoAlessandro Cipolla tace. Dall'altra parte diRoma c'è stato un braccio di ferro assurdotra un gruppo di lavoratori e la direzione delPoliclinico Tor Vergata. il direttore generale.Tiziana Fritelli, non ne è uscita bene. An-cora più in là, è esploso il conflitto all'internodella Asl RMG sulla questione del servizio discreening. Le donne infuriate inseguonocon i cartelli il manager Giuseppe Caroli,che fugge a precipizio. Va capito, governarela sanità modenese era tutt'altra cosa... E ibuoni dove stanno? Al San Giovanni Addo-lorata, per esempio, dove il direttore gene-rale Ilde Coiro ha aperto la strada al nuovopolo onco-ematologico sfruttando un proto-collo con il vicino ospedale militare delCelio. O a Frosinone, dove la indomabile Isa-bella Mastrobuono resiste in trincea eapre a raffica nuovi servizi. C'è modo e mododi amministrare la sanità.

Lasciamo da parte le questionipolitiche e quelle giudiziarie.Val solo la pena di sottolineareche uno dei motivi per cui la sa-nità laziale non trova pace e uno

sviluppo armonico e ordinato va cercatonella impossibilità di arrivare ad un sistemadi prenotazione regionale delle prestazioniche veda in agenda tutte le strutture pub-bliche e accreditate del territorio. Esiste ilRecup, che continua stentatamente il suolavoro in attesa di chiarezza. Bando subando la questione si trascina da anni. El'operazione Mafia Capitale tra gli effetticollaterali ha avuto l'effetto di stoppare lagara che forse avrebbe portato il servizioalla maturità. La colpa di Zingaretti e deisuoi collaboratori è soprattutto questa: noncapire cosa serve, non avere una visionestrategica. Del resto sono tutti aggrappatialla politica della occupazione del potere,le ricadute sulla collettività sono solo effetticollaterali. Se la questione del Cem (ne par-liamo in questo fascicolo) grida vendettaperché assomiglia a quella del Recup macoinvolge alcune decine di cittadini indifesie disperati al quali il governatore deve unarisposta da tempo, l'altro caso che stiamodenunciando, quello del servizio di scree-ning della Asl RmG è l'ennesima dimostra-zione di come questa regione non vengaamministrata, gestita, ma lasciata alla im-provvisazione di dirigenti con visioni ri-strette della realtà: per risparmiare dueeuro si può mandare a picco un territorio emettere a rischio vite umane? Se poi si do-vessero scoprire interessi di bottega, pic-cole questioni locali, sarebbe anche peggio.La sanità non si governa solo con i numeri,con le statistiche, con i complicati studipieni di numeri ma privi di buon senso. Lecase della salute, gli ambulatori dei medicidi famiglia? Benissimo, facciamoli funzio-nare. Ma guardiamoci intorno. C'è bisognodi più medici, di più servizi e di un maggiornumero di operatori, il turn over per la sa-lute dei cittadini è una follia. Da tre gover-natori in qua la popolazione del Lazioaspetta un massiccio investimento di atten-zione e di risorse sul quadrante anziani. Lepatologie neurodegenerative sono in au-mento, la popolazione invecchia e vive piùa lungo. Servono Rsa e migliaia, forseormai più di diecimila, posti a disposizionein tutta la regione. Ci vogliamo pensare?Zingaretti se n'è dimenticato, troppo com-plicato e impegnativo. Eppure è buonsenso, non si può risparmiare su questo. Edietro a quelle migliaia di posti si apre lapossiiblità di lavoro per un numero stermi-nato di operatori, di nuovi operatori. A tuttii livelli, Alla fine investimenti, risparmio eoccupazione. Sarebbe una buona politica.Ma Zingaretti pensa ad altro. Studia da sin-daco, parlamentare, segretario del partito,premier....?

Laziola delSSanità Lazio PRIMO PIANO giovedì 18 dicembre 2014 pagina 10

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Laziola delSSanità LazioPRIMO PIANOgiovedì 18 dicembre 2014 pagina 11

In questo dicembre tor-rido per i politici ro-mani, tra gli scandali ele paure legati alla re-cente indagine “Terra

di Mezzo”, i media e l'opinionepubblica capitolina si disinte-ressano a una questione cheattende soluzione da due lun-ghi anni. e che sta rapida-mente precipitando, quella delCem di via Ramazzini. Sarà unNatale infernale per gli ospitidel centro, per i loro familiari.Il Cem si trova ancora nellimbo nel quale la burocrazialaziale lo ha relegato da tempoe lo scempio sulle vite degliassistiti e degli operatori diquesto centro di educazionemotoria per disabili continuasenza che nessuno alzi un dito.Promesse, impegni, proclami,assicurazioni. Tutto inutile. Sisono succeduti governatori,direttori generali di Asl eCroce Rossa, il problema è ri-masto. Anche le proposte dispostamento in altre struttureè rimasto lettera morta. Delresto "quelli " del Cem non sene vogliono andare, è casaloro e basta. Lo scorso 9 di-cembre, nell'incontro che si èsvolto alla prefettura di Romatra Agecem (l'associazione deigenitori dei ragazzi ospitatinel centro), operatori e auto-rità giudiziarie, è emerso chesecondo gli “uffici compe-tenti” gli standard minimi dicontinuità assistenziale sareb-

bero garantiti e, quindi, nonsussisterebbero le motivazioniper un esposto in sede legale.Una "sentenza" ipocrita chenon ha alcuna aderenza con larealtà.“E' un'indecenza”, di-chiara Maria Cidoni, porta-voce dell'Agecem e madre di

una ragazza che nel centro hatrovato una seconda casa,“parlano di numeri, fannoconti e statistiche ma qui nes-suno si rende conto chestiamo parlando di ragazzi chehanno bisogno di assistenza eattenzione continua”. E insi-

ste: “siamo arrivati al punto incui la Asl non ci fornisce nean-che più gli asciugamani pulitie noi ci stiamo organizzandoper supplire a queste man-canze a nostre spese; siamogiunti al limite”. Parole chenon lasciano spazio a dubbisulla condizione di caos gene-rale nella quale questo centro“d'eccellenza” si trova. Ad ap-pesantire lervessazioni di unagestione scellerata, è interve-nuta la Cri provinciale che inseguito alla privatizzazione diquest'anno ha pensato bene disostituire gli operatori delcentro con lavoratori interi-nali. “Non discuto sul valoredi queste persone”, rincara ladose Cidoni, “ma come si puòpensare di sostituire deglioperatori di esperienza ven-tennale che si sono conqui-

stati nel tempo la fiducia e l'af-fetto dei ragazzi con degli in-terinali che neancheconoscono il centro?”. Difatti,dall'inizio di dicembre, venti-cinque lavoratori del Cemhanno ricevuto comunica-zione di non presentarsi in re-parto e, in seguito, si sonovisti recapitare lettere di licen-ziamento. A nulla sono valse,per ora, le occupazioni simbo-liche del padiglione nel qualesono ospitati i ragazzi disabilie della strada antistante il cen-tro: l'incontro in prefetturanon ha portato a nessun avan-zamento, c'è un appunta-mento generico al prossimofebbraio. Ma genitori e perso-nale sanitario non possonoaspettare e non si danno pervinti: la lotta continuerà pervie legali.

di Francesco Vitale

La sorte degli ospiti della struttura e dei loro familiari sembra non interessi a nessuno, la Cri provinciale ha mandato a casa 25 operatori sostituiti da lavoratori interinali che di fronte ai disabili e ai loro problemi quotidiani non sanno che fare. La Regione è assente, la Asl RmD nicchia, la Croce Rossa ha altri problemi e

la Prefettura ritiene che gli standard minimi di continuità assistenziale siano garantiti. Ma così si va tutti a fondo

PRECIPITA LA SITUAZIONE DEL CENTRO DI VIA RAMAZZINIIL FATTO

Cem, un Natale di disperazione

Mentre si continua a parlaredei ricorsi al Tar per le clamo-rose irregolarità verificatesi

del concorso nazionale delle specia-lizzazioni mediche dello scorso otto-bre, il ministro Giannini anticipa chel’abolizione del test per l’accesso amedicina verrà rimandata al 2016.Quindi, anche per l’anno prossimo leaspiranti matricole in medicina do-vranno, probabilmente, confrontarsiancora con il vecchio sistema. E vistii pasticci combinati in passato c'èsolo da augurarsi che il prossimoanno andrà meglio.Il ministro dell’Istruzione Stefania

Giannini, dopo settimane di attesa, fachiarezza (per modo di dire) sul de-stino del tanto contestato test – cheanche quest'anno è stato oggetto dimigliaia di ricorsi e conseguenti iscri-zioni in sovrannumero di altrettantistudenti – precisando che la riforma,quella che prevederebbe l'accesso li-bero di tutte le matricole e uno sbar-ramento al primo anno o dopo seimesi, partirà nel 2016. Non è chiara,tuttavia la soluzione alternativa all’at-tuale sistema che verrà adottata.Intanto, rimane anche il dubbio delladata del famigerato test: aprile o set-tembre? Il tutto crea già una situa-

zione di incertezza per gli aspirantimedici che devono prepararsi al testdi accesso.Per il Miur non è l’unicapratica bollente sul tavolo. Infatti, oc-corre anche considerare la mole di ri-corsi (oltre 10mila quelli previsti) peril concorso delle specializzazioni me-diche ed un eventuale accesso so-prannumerario anche in questo caso.Sono tante, infatti, le irregolarità chehanno caratterizzato detto concorso,le quali, in alcuni casi, addirittura am-messe e riconosciute dallo stesso Mi-nistero e dal Cineca (l’ente che hagestito l’organizzazione tecnico infor-matica della procedura).

Come spiega l’avvocato CristianoPellegrini Quarantotti – al quale moltimedici candidati si sono già rivoltiper fare ricorso – “per l’impugnativac’è tempo fino ai primi giorni di gen-naio, ma occorre prestare attenzionealla tipologia del ricorso che si va apromuovere. Occorre agire soprat-tutto individualmente, o comunque apiccoli gruppi, in quanto i ricorsi dinatura collettiva, con un numeromolto elevato di ricorrenti, poiché ri-schiano di mischiare in un unico ri-corso situazioni diverse possonoportare all’improcedibilità dell’impu-gnazione stessa”.

Accesso a Medicina. Nel 2015 ci sarà ancora il testIL PUNTO

Scadenza ravvicinata per presentare ricorso al Tar (c'è tempo fino al 4 gennaio) per entrare nelle scuole di specializzazioni mediche

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OPERATORI E UTENTI PROTESTANO, REGIONE E DIREZIONE AZIENDALE NON REPLICANOIL CASO ASL RMG

A Tivoli ( sede istituzionaledella Asl RmG) e dintorniè "rivolta aperta di piazza "contro la Direzione Azien-dale della ASL, e in parti-

colare contro il manager venutodall'Emilia Romagna a portare un mo-dello di gestione sanitaria che mal siadatta alle esigenze di quel territorio. Cisi interroga se siano queste le direttive re-gionali. La polemica si è avviata anchesulla riorganizzazione delle attività deiProgrammi di screening oncologico cheil nuovo Atto Aziendale, inviato recente-mente in Regione per l'approvazione, re-datto dal Dr. Caroli, ridisegna con unaveste organizzativa che - diciamolo fran-camente – distrugge in modoevidente,dieci anni di lavoro di qualità sulterritorio. Vanificando per di più a rischiola strategia di prevenzione sin qui adot-tata, con risultati consistenti in termini didiagnosi precoce e declassando inoltre lastessa struttura. Modificare i percorsi or-ganizzativi e sanitari ,che hanno caratte-rizzato le prestazioni ( mammografia,HPV test e ricerca del sangue occulto )rese a favore della popolazione residentenei 70 comuni e nelle due comunitàmontane ( circa 350.000 utenti uomini edonne in fascia d'età ) è assai pericolosoe mette fortemente a rischio la possibilitàdi anticipare una diagnosi oncologica equindi a volte di salvare una vita. Si trattadi percentuali, di calcoli statistici e mate-matici, non di chiacchiere. Si prenderàquesta responsabilità il Direttore Gene-rale solo per rispondere ad un diktat dallaCabina di Regia Regionale? Dopo quelche è accaduto alcuni giorni fa nell'am-bito di un convegno organizzato dalla Di-

rezione Aziendale pressole Scuderie Estensi di Ti-voli,(assediato dalle ma-nifestanti), ciauspichiamo che il Diret-tore Generale,qualchedubbio se lo sia fatto ve-nire. Un corteo pacificodi donne decise ed ag-guerrite ha percorso levie del centro della cittadina con cartellie striscioni. E’ in corso una raccolta difirme sul territorio, e questo pare stiacreando qualche problema. A breve si or-ganizzerà un'altra manifestazione e ungruppo di donne porterà le firme raccolteal Presidente . Ma non è finita. Il rappre-sentante della Fials , nell'ambito di quelconvegno ha ipotizzato la realizzazione diuna class action gli attori istituzionalicoinvolti a più livelli. Con ogni probabi-

lità al Dr Caroli, delloscreening importapoco o nulla. Il pro-blema è quello di por-tare in Regione icompiti fatti con laprospettiva di un ri-sparmio economico?Tutto lì? Si leggono su alcuni

quotidiani sue dichiarazioni sull'argo-mento:”Stiamo rivoluzionando questoservizio...separeremo gli uffici organiz-zativi da quelli operativi....”. Questo si-gnifica che l'attuale team medico dellaUOC di Screening, peraltro declassata ,non effettuerà più attività clinica, ma at-tività esclusivamente amministrativa?Ciò appare non logico trattandosi di per-sonale medico formato specificamenteper le attività di screening, in assenza co-

munque di indicazioni regionali uni-formi in ambito laziale. Tutto ciò inoltreazzerando l'attuale organizzazione emandando in pensione i due camper chehanno battuto in questi anni il territoriodella Asl , una delle più vaste e com-plesse d'Italia. Caroli afferma:”Noi vo-gliamo migliorare questo servizio,eaumentare l'adesione”, in realtà, però, daquanto si legge dai documenti inviatidalla Asl RomaG in Regione gli inter-venti fatti “a gamba tesa” dalla DirezioneGenerale, non paiono interventi tecniciin senso stretto, ma piuttosto interventidi taglio prettamente politico. Il Diret-tore Generale potrà cosi portare qualchetemporaneo risparmio economico?Anche un bambino è in grado ormai divalutare che nel medio termine il costosanitario e sociale dei tumori sfuggiti aicontrolli sarà enormemente superiore airisparmi, ma questo al manager forse,non interessa. Chissà dove lo porterà infuturo il suo mestiere. Accanto alla legit-tima sollevazione popolare vi sonoanche delle ragioni obiettive che sugge-riscono alla Asl una brusca e rapida in-versione a U in materia. Ragioni allequali i burocrati sono più sensibili.Come verrà garantita l'equità di accessoalla popolazione? Dove sarà il risparmioeconomico dimostrabile a fronte delcosto sociale? Come verranno coperte learee disagiate del territorio e chi tuteleràle aree di fragilità sociale? Alla cabina diregia tutto questo interessa poco, al Di-rettore Generale e ai politici locali forseun po' di più. Per superficialità e campa-nilismo, rischiano di innescare un mec-canismo pericoloso che potrebbescoppiargli tra le mani. Bastano questeriflessioni per una ragionevole marcia in-dietro?

“Risparmiate sugli appalti, non sulla salute delle donne”

di Giulio Terzi

Le donne in corteo inseguono a Tivoli il direttore generale Caroli. Sfuggono le ragioni della decisione - contenuta nell'atto aziendale - di azzerare uno dei servizi più efficienti d'Italia. Crescono i dubbi anche sul piano normativo. Le domande inevase: come verrà garantito sul piano organizzativo ed economico il volume delle prestazioni clinico diagnostiche fin qui erogate? Come verrà garantita l'equità di ac-cesso alla popolazione? Dove sarà il risparmio economico dimostrabile a fronte del costo sociale? Come verranno coperte le aree disagiate

del territorio e chi tutelerà le aree di fragilità sociale? Partita una raccolta di firme a sostegno, si delinea il profilo di una Class Action

Laziola delSSanità Lazio CRONACHE giovedì 18 dicembre 2014 pagina 12

Giuseppe Caroli

Cosa potrebbe ospitale? Unsacco di cose, una Rsa per an-ziani e malati cronici (nel Lazio

mancano alcune migliaia di posti emolte delle strutture sono private inconvenzione), un hospice per malatiterminali, una casa della salute; an-cora, uffici della Regione, della Asl,una caserma dei carabinieri, al limitequalche reparto o estensione delledue strutture sanitarie private che

sorgono dall’altra parte della strada,o della Croce Rossa, che si estendeper migliaia di chilometri quadratialle spalle. Tutto pur di non svendereil tutto come patrimonio immobiliare.Stiamo parlando del Forlanini, storicoospedale di Monteverde ma soprat-tutto pezzo importante della storiadella sanità italiana. Quasi cinquan-tamila firme raccolte nel 2008, pro-teste e fiaccolate in questi giorni. Si

sa solo che la Regione ha deciso di li-berarsene, ha già dato mandato ditrasferire gli uffici al San Camillo,l’azienda ospedaliera perde un pezzoa breve. Il 31 dicembre? Quel che ir-rita maggiormente è il silenzio delmanagement dell’ospedale e dellaRegione. Possibile.? A stabilire che ilForlanini non sia più adibito a servizisanitari è la giunta Marrazzo permezzo della legge 14 di assesta-

mento di bilancio. Da allora siamo ri-masti tutti a bagnomaria. Si tratta di,680mila metri cubi costruiti e 12 et-tari di parco. Cose grosse. Ma si deverisparmiare, spegnere la luce e chiu-dere i cancelli. Il pericolo più grossoè che faccia la fine del S. Giacomo,ospedale abbandonato a se stessodietro via del Corso, triste e deserto,presidiato da piccioni, gabbiani etopi.

Forlanini addio, finirà come il S.Giacomo?IL FATTO

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Laziola delSSanità LazioCRONACHEgiovedì 18 dicembre 2014 pagina 13

I l "Dopo di noi" per centi-naia di migliaia di geni-tori con figli segnati dadeficit e patologie irre-versibili si trasforma in

un male di vivere insopportabile.Se ne parla da decenni, le asso-ciazioni di familiari si sono rim-boccate le maniche, sono sortiprogetti, fondazioni, case fami-glia, comunità alloggio. Ma ilquadro è poco rassicurante.Iltesto di una legge che regola-menta la materia è parcheggiatasu qualche scrivania in Parla-mento, a Roma una politica or-ganica in materia non esiste, chiè fortunato può approdare aduna serie di iniziative provateche fortunatamente si sono fattestrada con mezzi propri. In par-tita entra anche la associazioneArtemisia Onlus, da anni inprima linea a Roma con inizia-tive nel quadrante del sociale. Il19 dicembre, presso la sala con-gressi dell’IRCCS Santa Lucia iresponsabili della associazionepresenteranno il progetto cheprevede la realizzazione distrutture in grado di ospitaresoggetti disabili i cui genitorinon siano più in grado di assicu-rare gestione e sostentamento.Una proposta innovativa rispettoai modelli del passato: nell'am-bito delle case famiglia andrannopromossi progetti di integra-zione sociale, ludica e lavorativada proporre e realizzare an cheprima che il "dopo di noi" si con-cretizzi. Ciò che consentirà ai ge-nitori di accompagnare ed esseretestimoni dell'integrazione deipropri figli. Ne parliamo con lacoordinatrice del progetto, l'on.Anna Teresa Formisano.

Concretamente epraticamente comepensate di interve-nire sul territorio?Come pensate difarvi conoscere econvogliare atten-zione? Cosa of-frite? A quantepersone?

Chiederemo sostegno atutti, in primis agli EntiPubblici che hanno dispo-nibilità di diverse strutturedismesse oltre quelle re-centemente assegnatedalla Regione ai Comunicome le ex Case Canto-niere per le quali i Comunihanno presentato diversiprogetti per averne l'asse-gnazione . Chiederemoalle Banche , agli Ordini Profes-sionali , agli Enti di rilievo Na-zionale. La cosa più importantecredo sia far comprendere la di-mensione del problema che èveramente enorme.

Chiedete una partner-ship con il pubblico, cer-cate la sponda del

Comune e della Re-gione, cercate uno spon-sor nelle banche o altro?

Puntiamo certamente a chiedereuna partnership con il Pubblicoper esempio alla Regione , ed ioapprofitterò della presenza dell'assessore regionale Visini perlanciare proprio una propostaalla Regione chiedendo il coin-volgimento della stessa cosìcome avvenuto in altre realtàItaliane. Per quanto riguarda icomuni , tutti hanno delle pro-prietà dismesse come ex scuoleebbene le chiederemo a tutti ,anche perché abbiamo inten-zione di coinvolgere le associa-zioni di costruttori per unacollaborazione. Mi chiedevadegli sponsor ; quando guardo latelevisione mi rendo conto sem-pre di più di quanti film , diquante trasmissioni, di quantidocumentari vengano sponso-rizzati da Enti pubblici o daAziende Pubbliche di livello na-zionale . Allora mi chiedo per-ché non provarci anche noi ,forse è meno importante o forsenon fa notizia?

Ci sono altre realtà dedi-cate come la vostra. Col-laborazione, rivalità ,

alleanza con le associa-zioni di genitori, sem-pre gelose della loroautonomia e della lorocasa famiglia, del loro"Dopo di noi"?Soprattutto in EmiliaRomagna , in Veneto ,inFriuli Venezia Giulia ,non credo che su questetematiche si possa par-lare di rivalità , piuttostoscambio di esperienze,collaborazione , alleanzaperché l' obiettivo èunico come la rispostadovuta a chi da solo nonce la può fareCi sono delle realtà inemergenza, comequella dei ragazzi delCem di via Ramazzini.

Per loro in dopo di noipuò essere una tragedia:Perché non rodarvidando una risposta e unsollievo a loro?

Sicuramente noi potremmo es-sere disponibili , ma non cono-sco come sia strutturata quellarealtà , quindi approfitto per in-vitare i responsabili il 19 dicem-bre, magari ne possiamo parlare.Noi chiederemo a tutti collabo-razione e siamo disponibili adincontrare tutte le realtà chevorranno fare squadra. Desideroringraziare alcuni amici delmondo dello spettacolo che gra-tuitamente sono disponibili adorganizzare eventi in tutta la Re-gione , in qualsiasi città ed inqualsiasi contesto pur di rag-giungere l'obiettivo. Poi an-dremo anche a Bruxelles perverificare la possibilità di otte-nere quei famosi fondi Europei ,di cui si parla sempre, abbiamogià in mente di presentare unprogetto mirato , anche perchéfinora l' Artemisia Onlus non haavuto un Euro di finanziamentopubblico e penso che forse sa-rebbe ora di utilizzare quei fi-nanziamenti per qualcosa diveramente nobile.

di Giulio Terzi

L'associazione Artemisia Onlus scende in campo contro uno dei problemi più angosciosi del nostro tempo con un progetto concreto: la realizzazione di strutture in grado di ospitare soggetti disabili i cui genitori non siano più in grado di assicurare

gestione e sostentamento. Anima del progetto Maria Stella Giorlandino, coordinatrice l'on. Anna Teresa Formisano

LA PRESENTAZIONE IL 19 DICEMBRE, PRESSO LA SALA CONGRESSI DELL’IRCCS SANTA LUCIAL'INIZIATIVA

Una risposta concreta al “Dopo di noi”

Il 19 al S. LuciaIL PROGRAMMA

L’Associazione Artemisia Onlus pre-senta il progetto “Dopo di Noi”, ilgiorno 19 dicembre 2014 alle ore10:30, presso la sala congressi del-l’IRCCS Santa Lucia – Roma Via Ar-deatina, 306. PROGRAMMA:ore 10.30 Saluti presidente ArtemisiaOnlus Mariastella Giorlandinoore 10.45 Presentazione dott.ssaAnna Teresa Formisanoore 11.00 Testimonial Richy Tognazzie Simona Izzoore 11.30 La storia di Carla e Valen-tinaore 12.00 Conclusioni Assessore Re-gione Lazio Rita VisiniL’Associazione Artemisia Onlus è nataa Roma nel 1996 con lo scopo di pro-teggere le gravidanze a rischio mache nel corso degli anni ha diversifi-cato le attività benefiche rivolgendosia tutti i componenti della famiglia.Così da oltre 20 anni, si è concretiz-zata un’attività di assistenza sotto di-versi profili socio-sanitari, fornendogratuitamente a migliaia di persone laconsulenza e l’assistenza necessarie. L’Associazione, che opera esclusiva-mente con risorse proprie, è riuscita adare negli anni piccoli ma fattivi con-tributi ai tanti che lottano quotidiana-mente per la salvaguardia dellepersone con disabilità e dei più fragili.Quest’anno ha deciso di ampliarel’orizzonte, inserendo negli obiettiviun progetto ambizioso il “DOPO DINOI”. Consapevoli che uno dei tantiproblemi che hanno i genitori di un fi-glio con disabilità è il “dopo” cioèquando non saranno più in grado diassistere il loro figlio non autonomo.Questo nuovo progetto vuole dare unarisposta a quei genitori, purtroppotanti, di serenità e sollievo con la pos-sibilità di inserimento in case fami-glia con assistenza integrata. I bisogniattuali infatti, purtroppo crescenti, di-mostrano come le persone con disabi-lità grave sono sostenute sempre piùunicamente dalle loro famiglie, sia perbisogni assistenziali che per quellieconomici. Inoltre l’aumento dell’etàmedia delle persone con disabilitàcronica e il conseguente invecchia-mento dei genitori rende sempre piùdifficile se non impossibile il sosten-tamento dei propri figli non autonomi,anche quando i genitori sono ancorain vita.A tale proposito il progetto di un inse-rimento in case famiglia demedicaliz-zate e che abbiano l’obiettivo dipromuovere una vita sociale delle per-sone con disabilità e non ghettizzarle,rappresenta una proposta innovativarispetto ai modelli del passato e delpresente.

Anna Teresa Formisano

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Page 14: IL CORRIERE DI ROMA - GIOVEDI' 18 DICEMBRE 2014

Integrazione di professionalità, posti lettoe tecnologie tra sanità militare e civile;apertura, dal 1° gennaio, del Polo Onco-ematologico presso il S.Giovanni; coope-razione per l’implementazione dei servizi

sanitari da fornire all’utenza, a partire dall’attivitàemodinamica; gestione integrata dell’emergenza,grazie a equipaggi sanitari misti (militari e civili)su ambulanze militari: è quanto prevede il proto-collo d’intesa tra azienda ospedaliera San Gio-vanni Addolorata e Policlinico Militare Celio,siglato al Celio, dal suo direttore generale AlbertoMaria Germani e dal dg dello storico ospedalepubblico capitolino Ilde Coiro, alla presenza delministro della Difesa, Roberta Pinotti; del gover-natore del Lazio, Nicola Zingaretti e dal Capo diStato Maggiore dell’Esercito, Claudio Graziano.Un punto importante sulla via dello sviluppodella sanità pubblica, un grosso successo perso-nale per il manager che ha saputo trovare il varcotra le pieghe di una burocrazia regionale chespesso ostacola soluzioni innovative. Facciamo ilpunto con la dr.ssa Ilde Coiro

Un’operazione coraggiosa, una sinergiatra sanità civile e militare mai sperimen-tata prima a questi livelli. Chi comanda?

Chi coordina e gestisce?Più che un’operazione coraggiosa io la chiamereiun’operazione fortemente innovativa: il nostroprotocollo è il primo che parte dopo l’accordoquadro sottoscritto dalla Regione e lo stato Mag-giore della Difesa. E’ un’opportunità che è statadata anche tenendo conto della vicinanza, dellacontiguità tra i due ospedali. Ed è un’opportunità

che non poteva andare persa. Non comanda nes-suno, più che altro c’è un coordinamento da partedella Direzione di Presidio del San Giovanni conl’ospedale Celio.

L’operazione consente effettivamente diabbattere le liste d'attesa? E in che mi-sura, con quali modalità e regole?

Le regole e le modalità sono stabilite nell’accordo.Poi ci saranno i piani attuativi che fisseranno leregole tecniche nel dettaglio e dovranno essereredatte dai direttori delle unità operative, sia delCelio che del San Giovanni. Sicuramente si ridur-ranno le liste di attesa per quanto riguarda tuttele prestazioni di emodinamica perché noi ci ap-poggeremo al Celio per l’utilizzazione del nuovoangiografo digitale, di cui noi sosterremo i costidella manutenzione.

Ok per la gestione delle emergenze, lacontiguità tra le due strutture offre op-portunità eccezionali. Anche in questicaso specifico, chi comanda e gestisce?

Faremo tutta l’attività iniettiva al Celio, mentre

l’attività di emergenza verrà fatta al San Giovanni.L’attività di emodinamica invece avverrà al Celio.Però poi i termini tecnici verranno fissati dallevarie unità operative

L'aspetto finanziario, non citato nellenote ufficiali, come funziona?

Non ci sarà un passaggio di soldi. Sarà una com-pensazione di prestazioni e di risorse.

Per quanto riguarda l’apertura di on-coematologia, la collaborazione con imilitari risolve molti problemi di uo-mini e cose...

Sì, perché comunque l’apertura dell’oncoemato-logia già prevista per gennaio aveva trovato solu-zioni grazie alla Regione che ha concesso derogheper l’assunzione di tecnici radioterapisti, attra-verso le risorse umane che verranno dall'oncolo-gia del S. Eugenio, che verranno trasferite nelnostro nuovo reparto e attraverso i professionistidel Celio per quanto riguarda il reparto di oncoe-matologia. E possiamo partire con i migliori au-spici e con risorse adeguate

Laziola delSSanità Lazio CRONACHE giovedì 18 dicembre 2014 pagina 14

PARLA ILDE COIRO, DIRETTORE GENERALE DELL'AZIENDA OSPEDALIERA S.GIOVANNI ADDOLORATAL'INTERVISTA

Polo onco-ematologico,finalmente si può partire

di Francesco Vitale

Gli effetti pratici del protocollo tra lo storico ospedale capitolino e il policlinico militare del Celio: "una operazione fortementeinnovativa" che agevola l'apertura dal primo gennaio di un servizio che sarà estremamente utile alla città. Gestione integrata

delle emergenze, abbattimento delle liste d'attesa, implementazione dei servizi sanitari da fornire all'utenza

Ilde Coiro

Ci sono cose della sanità laziale cheperfino agli addetti ai lavori sfug-gono, notizie spot di cose che non

vanno, percezioni di sprechi ed errori. Fi-gurarsi al grosso pubblico che cosa puòarrivare. I media tacciono, ignorano, sem-plicemente non sanno o non capiscono.Noi facciamo come i bagnini alla fine diuna giornata, rastrelliamo la sabbia, qual-cosa viene sempre fuori. Altri devono spie-gare e giustificare.Da Fabrizio Santori, consigliere regionaledel Lazio e membro della CommissioneSalute, e Stefano Barone, Delegato RsuNursind San Camillo- Forlanini. ricevia-mop e volentieri pubblichiamo“Finalmente, a mesi di distanza dalla no-stra denuncia, viene revocato l’armadioautomatico dispensatore di farmaci co-stato oltre 16 milioni di euro in serviziopresso la farmacia dell’Azienda Ospeda-liera San Camillo – Forlanini. Con la Deli-berazione n. 680 del 19 novembre 2014è la stessa Azienda Ospedaliera ad am-mettere ciò che sosteniamo da tempoossia che i risultati non sono in linea coni benefici previsti. Anche su questo ab-biamo avuto il silenzio del Presidente Zin-garetti di fronte all’interrogazione da noi

presentata mesi fa in merito alle incon-gruenze e agli enormi sprechi che sareb-bero derivati dall’adozione di questoarmadio robotico dispensatore automa-tico di farmaci per i pazienti ospitati neiposti letto dei vari reparti. Tale atteggia-mento la dice lunga sulle reali capacità digestione delle risorse da parte di questaamministrazione regionale. Secondo lestime originarie l’appalto, che prevedevauna spesa di 18 milioni di euro in 7 anni,avrebbe dovuto far risparmiare al nosoco-mio circa 10-13 milioni di euro all’annoma nei fatti, sia per problemi strutturali,sia per limiti di compatibilità con alcunifarmaci, ma anche per gli elevati costi digestione e manutenzione, tali benefici sisarebbero tramutati in ulteriori spese.L’armadio però è costato quasi 3 mln dieuro l’anno e nessuna risposta è arrivatasugli effettivi risultati dal 2010 ad oggi diun investimento così oneroso. Riteniamodoveroso da parte del Presidente Zinga-retti la consegna di tutta la documenta-zione di tale appalto alla Corte dei Conti,affinché possa essere accertata ognieventuale responsabilità della gestionedell’intera procedura che in più punti ci la-scia perplessi”

Stop all’armadio robotico da 16 milioni del San Camillo

CIÒ DI CUI NON SI DEVE PARLARE

Page 15: IL CORRIERE DI ROMA - GIOVEDI' 18 DICEMBRE 2014

Laziola delSSanità LazioSANITÀ&RICERCAgiovedì 18 dicembre 2014 pagina 15

IL LAVORO DELL’UNITÀ POST COMA DELLA FONDAZIONE S.LUCIALO STUDIO

LazioLazioladelSSanità

Supplementodi ONLINE-NEWS

Quotidianodi informazioneindipendente

Iscritto al Tribunale di Roma n.437/2009

dall 18/09/2009

P. Iva 11173611002

direttore responsabileGiovanni Tagliapietra

stampaArti grafiche Boccia spa

via Tiberio Claudio Felice, 784131 Salerno

Post comatosi, quanto la musicoterapia stabilisce una comunicazione con il paziente

La musicoterapia attiva,improvvisata, creativa,utilizzata come approccioindividuale, può rappre-sentare una forma ag-

giuntiva di terapia nella riabilitazioneprecoce di pazienti post-comatosi.Questa tecnica si basa sull’improvvi-sazione musicale del musicoterapeutache, attraverso il canto o uno stru-mento musicale, cerca di creare un’in-terazione con il paziente, alternativaalla comunicazione verbale, secondole funzioni vitali, le condizioni neuro-logiche e le abilità motorie residue delpaziente. L’equipe dell’Unità PostComa della Fondazione S.Lucia diRoma guidata da Rita Formisano(F.Amadori, L. Giarolli, M. D’Ippo-lito, U. Bivona, F. Spanedda) sviluppada tempo una attività di ricerca inquesta direzione. In una prima espe-rienza i ricercatori hanno reclutato 34pazienti post-comatosi con duratamedia del coma di 52 giorni ± 37.21ed un intervallo medio dall’insor-genza del coma all’inizio del pro-gramma riabilitativo di 154 giorni. Irisultati preliminari hanno mostrato,in tali pazienti, un significativo mi-glioramento della collaborazione eduna riduzione di comportamenti in-desiderati, quali la scarsa iniziativa el’agitazione psicomotoria.La musicoterapia è applicabile anche

nei pazienti con diagnosi di disturbidella coscienza prolungati, coma, lostato vegetativo e lo stato di minimacoscienza, con il presupposto che lamusica, nelle sue modalità ricettiva eproduttiva, possa offrire un canale co-municativo alternativo.I disturbi della coscienza comportanoinfatti importanti compromissioni nel

funzionamento cognitivo, motorio ecomportamentale dei pazienti, co-stringendoli a riorganizzare il proprio“Sé” nel tentativo di trovare un nuovomodo di relazionarsi agli altri. Tutta-via, la comunicazione “funzionale” ditali pazienti può essere compromessaed alterata dalla presenza di passivitàe scarsa iniziativa, spesso presenti neipazienti post-comatosi. Allo stessomodo, i familiari tentano di superarequeste fasi drammatiche, sia affron-tando l’evidenza delle importanti con-seguenze del coma, sia supportando ilproprio caro durante tutto il lungopercorso riabilitativo, manifestandospesso il bisogno di un sostegno psi-cologico.Data la scarsa collaborazione dei pa-zienti post-comatosi, il loro tratta-

mento è spesso focalizzato sulla disa-bilità piuttosto che sulle competenzeresidue, anche se, generalmente, i trai-ning riabilitativi dovrebbero mirare acompensare i deficit o a ripristinare leabilità dei pazienti stessi.In una più recente esperienza, è statocreato uno spazio “ad hoc” in gruppoper i pazienti e familiari, offrendo lorola possibilità di essere in relazionecome “persone” e non come disabili efamiliari.Con l’obiettivo di sperimentare unanuova modalità interattiva tra pa-zienti, familiari e operatori dell’équiperiabilitativa (logopedisti e fisioterapi-sti) e attraverso l’utilizzo dei diversistrumenti musicali, si è scelto di con-durre gli incontri di musicoterapia digruppo presso l’Unità Post-Comadella Fondazione Santa Lucia duevolte a settimana (due ore a seduta)per la durata di sei mesi. Ogni parte-cipante aveva un proprio strumento,il più adeguato alle proprie abilità mo-torie residue e/o alle proprie prefe-renze, e l’interazione era basata sulrispetto del proprio turno: ogni mem-bro doveva richiamare attivamentel’attenzione producendo un motivomusicale coerente con il dialogo mu-sicale realizzato dal gruppo. Operatoridell’équipe riabilitativa e familiari po-tevano progressivamente “liberarsi”del loro ruolo, favorendo la costru-zione di uno scambio terapeutico e di

un vero e proprio dialogo musicale,volto al miglioramento dei deficitcomportamentali dei pazienti post-comatosi, come aggressività, agita-zione psicomotoria, o al contrarioassenza di iniziativa e di collabora-zione.In conclusione, l’approccio musicote-rapeutico, sia individuale che digruppo, non deve essere inteso comesostitutivo di interventi riabilitativispecifici, bensì come un innovativotrattamento di integrazione ai pro-grammi riabilitativi tradizionali. Unambiente giocoso, stimolante e alter-nativo come quello realizzato con gliinterventi di musicoterapia è luogoprivilegiato per sperimentare nuova-mente la piacevolezza dello stare in-sieme, nonostante il dolore legato alladrammaticità dell’evento che ha col-pito sia il paziente che l’intero nucleofamiliare.Il 27 novembre scorso il CentroScientifico Internazionale “Music andNeuroscience” in collaborazione conla Royal Philharmonic Orchestra hainvitato esperti internazionali e ricer-catori della Fondazione Santa Lucia diRoma, come Rita Formisano, prima-rio dell’unità Post-Coma e MarcoBozzali, esperto di neuroimmagini, inun interessante confronto sull’appli-cazione ed efficacia della musicotera-pia in diverse disabilità neurologiche.La ricerca prosegue.

di Francesco Vitale

Musicoterapia individuale e di gruppo in pazienti con disturbi della coscienza

Rita Formisano

Page 16: IL CORRIERE DI ROMA - GIOVEDI' 18 DICEMBRE 2014

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LITORALE IlCORRIEREDIROMAgiovedì 18 dicembre 2014 pagina 17

Dagli amministratori ai poli-tici il passo è breve. L’occhiodella Magistratura è arri-

vato alla politica capitolina e dopo irecenti arresti e denunce per la que-stione spinosa delle spiagge libere,sul litorale è scoppiata la bomba“Mondo di mezzo”, le indagini me-glio conosciute come “inchiesta suMafia Capitale”. “La recente inchie-sta della Magistratura – si legge suuna nota del M5S - ha visto un sus-seguirsi di arresti, persone indagatee intercettazioni a vari livelli. In al-cune di queste pagine, riportateanche dai maggiori quotidiani na-zionali, compare il nome del presi-dente Andrea Tassone. Chiediamoal Presidente Tassone di chiarire

pubblicamente la propria posi-zione”. Tassone ha replicato in aulaalle accuse: “ Sono a posto con lamia coscienza. Non ho ricevuto nes-sun avviso di garanzia e soprattutto,ho cercato di aiutare un giovane chemi aveva chiesto di lavorare, uno deitanti che bussa alla mia porta. Si trat-tava di un lavoro occasionale per solidue mesi a circa 750 euro mensili.Non voglio commentare e direaltro”. Paolo Ferrara, capogruppoM5S, va avanti comunque per la suastrada, ed alla sua voce si aggiun-gono anche le altre opposizioni:“Chiederemo le dimissioni di Tas-sone. – afferma – Il presidente delmunicipio di quanto accaduto hauna responsabilità politica. Se

quanto emerso sinora è vero dovràfare un passo indietro, a prescindereda eventuali reati penali commessi.Quello che abbiamo sempre denun-ciato in questo Municipio è stata lamancanza di trasparenza adottatanelle decisioni più importanti, tutteprese in Giunta. Invece di portarle inaula o all’esame delle Commissionisi preferiva decidere fra le quattromura della presidenza”. Nelle inter-cettazioni dei Carabinieri dei ROS,ad esempio, pubblicate dal quoti-diano Repubblica, emerge come ilpresidente del X Municipio, abbiaavuto contatti con Salvatore Buzzi,che invece avrebbe dichiarato di nonricordare bene chi fosse…. Ma uf-fici del X Municipio, invece, cono-

scevano bene chi fosse Buzzi, infatti,la Direzione ambiente e territoriodel Municipio, ha provveduto, da su-bito a revocare gli appalti alla Coo-perativa Sociale "29 giugno" diSalvatore Buzzi, appalti per un im-porto totale di quasi 450mila euro. Eadesso cosa può accadere? Tassoneper ora non è nemmeno indagato equindi innocente, sino a prova con-traria soldi non ne ha presi. Questometterebbe al sicuro l’attuale mag-gioranza da un ventilato sciogli-mento ad opera del Prefetto, leopposizioni chiederanno le dimis-sioni di Tassone ma per adesso nonci sono i numeri per andare a nuoveelezioni e tutto resterà come prima.

En. Bia.

Carlo Colaventi è il presidente dell’asso-ciazione di Protezione Civile Pegasus,da anni operante sul litorale romano. La

squadra è schierata dinanzi al canale di Bagno-letto che si gonfia e ribolle d’acqua piovana. C’èfango dappertutto e continua a piovere. I volon-tari di protezione civile devono continuamentemonitorare lo stato dei canali, con loro alcunicittadini, stanchi infreddoliti, impauriti. Si con-tinua a scrutare il letto del canale. Carlo osservasenza parlare. Poi, all’improvviso, una donnatrafelata corre dai volontari: “L’acqua è uscita amonte, alla confluenza con il canale principale.Lì c’è casa di mia madre. La chiamo al telefonoe non risponde, ho paura….”. Acqua e fango sonodappertutto, i volontari partono in squadra, raggiun-gono l’edificio già circondato dall’acqua che tracimadalla fogna. Ognuno conosce già quello che devefare. La porta è bloccata, la donna bloccata all’internoperò sta bene e cerca di rassicurare la figlia, poi, quegliuomini in tuta blu, scavalcano il basso davanzale dellafinestra, entrano in casa, la sollevano, abbattono laporta e la trasportano in braccio all’esterno, mentre

il fango, la pioggia e l’acqua aumentano d’intensità.E’ la storia di uno dei tanti salvataggi dei volontaridella Pegasus, pronti ad intervenire in caso di allaga-menti, incendi, salvataggio di persone. Sono una ses-santina, divisi per turni ed organizzati da CarloColaventi, con il quale collabora Roberto Femia,v.presidente dell’associazione. Un impegno quoti-diano quello della Pegasus, oscuro quanto fonda-mentale per la città. Il taglio e le potature di alberi

all’interno dei giardini, ad esempio, sono unodei compiti affidati alla protezione civile e didiretta utilità pubblica, così come i continui so-pralluoghi nelle aree a rischio allagamenti, i pre-sidi all’Idroscalo, gli interventi di soccorso e dirimozione, lo spegnimento di incendi di ster-paglie, la presenza a manifestazioni pubbliche.Far parte della Pegasus è facile: basta riempireun modulo, versare la quota d’iscrizione (60euro) e ritirare il cartellino (con foto) di appar-tenenza all’associazione. Il socio, in questomodo, usufruisce di una copertura assicurativache copre eventuali infortuni durante i mo-menti di operatività. Ogni associazione abitual-

mente, si indirizza verso specifici settori d’interventoe competenza, in modo da avere strutture ,che incaso di calamità, si indirizzano in attività diverse,come gruppi cinofili, subacquei a cavallo o altro. LaPegasus è attrezzata per gli interventi antincendio eallagamenti, i volontari sono istruiti secondo le loroattitudini verificate nel corso di esercitazioni e corsidi formazione.

En. Bia.

Natale… al via gli acquisti natalizi

Ostia accende le luci diNatale….ma la corsa airegali resta al palo. Il li-torale rispecchia lamedia nazionale, ma

l’impressione è che sia partito dav-vero in ritardo e che sarà, almeno sulfronte dei regali, un Natale sottotono. Il mercatino previsto in viaClaudio non si farà per mancanza diambulanti (nessuno avrebbe rispo-sto al bando del municipio). “E’ unNatale in salita. – spiega Luca Capo-bianco, presidente Ascom – La crisicontinua a farsi sentire. Il calo di fat-turato per il mese di dicembre è ne-

gativo in quasi tutti i settori. Elettro-nica e Profumeria attestano un calonetto del 10%, l’Abbigliamento è ilpiù colpito con un 20% in meno,anche il settore Giocattoli registrauna perdita del 15%. Sono dati,però, interlocutori che potrebberocambiare nei giorni precedenti ilNatale. Per un bilancio finale biso-gnerà poi attendere anche la conclu-sione dei saldi. Non siamo,comunque, ottimisti, si parte con ilsegno meno ed anche se finisse inpareggio rispetto all’anno scorso,resta il fatto che sono dati negativiche si aggiungono a bilanci da troppianni in rosso”.

L’ASCOM: CRISI SEMPRE PIÙ NERA, FATTURATI IN NEGATIVO, SI SPERA NEI SALDI

L’ASSOCIAZIONE DI PROTEZIONE CIVILE DEL LITORALE IMPEGNATA NELL’ASSISTENZA AI CIVILI

IL PRESIDENTE DEL X MUNICIPIO DEVE CHIARIRE I SUOI RAPPORTI CON BUZZI

La giornata della legalità nel X muni-cipio, per un incredibile scherzo deldestino, è stata celebrata quandoera in atto un vero e proprio terre-moto politico-amministrativo conse-guente all’inchiesta dellaMagistratura romana sul Campido-glio. Tra i Municipi romani l’unico,per adesso, ad essere citato nelle in-tercettazioni dei carabinieri, è statoproprio il presidente del X, tra i pro-motori dell’iniziativa. Un fulmine aciel sereno che, comunque, non infi-cia la valenza culturale e di forma-zione dell’iniziativa, che invece dovràessere potenziata. A questa “sfortu-nata” prima edizione hanno parteci-pato undici scuole del territorio.Sono stati premiati gli studenti delleclassi terze secondarie di primogrado che, nei rispettivi istituti,hanno prodotto il miglior decalogodella legalità. Tanti e diversi i mes-saggi inviati dai ragazzi partecipantial concorso, capaci di creare dellevere opere d’arte, partendo da filmatidedicati alla giustizia e alla legalitàsino alla stesura di brani rap dedicatiai giudici Falcone e Borsellino. “LaGiornata della legalità - ha dichia-rato Cristina Alunni (consigliera mu-nicipale Pd) - sarà celebrata ognianno. Si tratta di un’iniziativa chevuole essere un piccolo passo versoun futuro di speranza e senzamafie”. Presente alla manifestazionela giornalista di repubblica FedericaAngeli, premio donna 2014, costrettaa vivere sotto scorta dopo le minaccedi morte ricevute per gli articoli cheaveva scritto, denunciando la pre-senza della criminalità urbana all’in-terno delle stesse istituzioni.Federica Angeli ha raccontato ai ra-gazzi presenti le difficoltà della suavita quotidiana, raccontando quantoil valore “legalità” debba essereparte integrante della vita di tutti.

E.B.

PREMIATI GLI STUDENTI MEDI CHEHANNO PARTECIPATO ALL’INIZIATIVA

La Giornata della Legalità

L’ALLARME

di Enzo Bianciardi

M5S: Tassone… dimettiti

Solidarietà con i volontari della Pegasus

Page 18: IL CORRIERE DI ROMA - GIOVEDI' 18 DICEMBRE 2014

S ono migliaia, vivono per lun-ghi periodi nella città eterna,ne fruiscono dei servizi, go-dono le bellezze e patiscono ilimiti della città eterna. Par-

liamo dei diplomatici, dei loro familiari,del personale delle singole ambasciate,dei consolati, degli uffici commerciali.Un mondo variegato che si disperde, siconfonde nella quotidianità della capi-tale, talvolta si integra. Nessuno si inter-roga a fondo sulla loro presenza, e sulleloro necessità, nessuno li interroga sullacittà che li ospita, sui problemi che in-contrano, sulla loro percezione delleemergenze che li circondano. Per comin-ciare a capire ci siamo rivolti a EloisaPiermaria, titolare di Easy Diplomacy,una società di consulenza e servizi perambasciate, consolati, organizzazioni in-ternazionali. Un punto di riferimento im-portante per la comunità dei diplomaticistranieri a Roma. La dr.ssa Piermaria hasicuramente il polso della situazione

Rispetto ad altre capitali europeeRoma ha una peculiarità. E' lacittà a vocazione turistica per ec-cellenza, assorbe milioni e mi-lioni di stranieri; ma ha anche treordini di ambasciate e rappresen-tanze di paesi esteri, quelle legateallo Stato Italiano, quelle legate alVaticano e quelle legate alla Fao.Un unicum mondiale, insomma.Che pone dei problemi di acco-glienza e di gestione. A suo av-viso la capitale come reagisce aquesta situazione, è in grado difar fronte?

Nonostante Il diplomatico e i suoi fami-liari dispongano di varie agevolazioni,contrariamente a quanto si possa pen-sare, anche loro vivono e si scontranocon alcune delle difficoltà di un qualsiasialtro cittadino straniero a Roma. In treparole hanno bisogno di: orientamento,comunicazione e servizi, affidabili e diqualità. Purtroppo si trovano a dover farei conti con una burocrazia complessa econ deficit linguistici da parte dellestesse istituzioni. Per questo motivo hocreato Easy Diplomacy (www.easydiplo-macy.com), un’azienda italiana di stampointernazionale, proprio per aiutare questiimportanti funzionari a svolgere al me-glio i loro compiti istituzionali e a viveremeglio a Roma e in Italia. Il nostro por-tale web è ricco di informazioni specifi-che per i diplomatici e di servizi a lorodedicati.

Attorno al mondo delle amba-sciate si è creato un indotto finan-ziario e commerciale specifico digrandi proporzioni. Con la suasocietà Lei rappresenta un osser-vatorio privilegiato. Ci può rac-

contare questarealtà?

Le ambasciate sono unasorta di passaggio obbli-gato per investimentistranieri in Italia e perquelli italiani all’estero.Easy Diplomacy rappre-senta uno strumento disupporto per entrambele realtà: forniamo lorouna consulenza a 360 gradi per aiutarli araggiungere i propri obiettivi con mag-giore efficacia e in maniera appropriata-mente rappresentativa per delleistituzioni straniere o per le aziende checon esse si interfacciano.

Come vivono gli "abitanti" delleambasciate, per quella che è lasua percezione, la difficile quoti-dianità romana.

Fatta eccezione per la burocrazia e per lascarsa comprensione dell’inglese di

buona parte della popolazione, per ilresto i diplomatici e i loro familiari per-cepiscono Roma come una città meravi-gliosa, non a caso è una delledestinazioni più ambite dalla categoria.La loro percezione delle vere difficoltàquotidiane dei cittadini romani secondome è limitata.

Le ambasciate filtrano necessa-riamente umori e sentimenti deituristi che in qualche modo vi siappoggiano. Che Roma raccon-tano secondo lei?

Per quello che riguarda la mia esperienzacon i diplomatici iscritti al circuito diEasy Diplomacy, molti di loro trovanoscandalosa e autolesionista la tassa disoggiorno che grava sulle tasche del turi-sta straniero. Tutte le città del mondocercano di attrarre e accogliere i turistioffrendo servizi e infrastrutture gratuite,mentre Roma impone una tassa di sog-giorno che le strutture ricettive devonoin maniera imbarazzante spiegare ognivolta ai turisti, anche diplomatici, chespesso pensano si tratti di una truffa. L’al-tro aspetto spesso evidenziato è l’eleva-tissimo costo della vita, molto più alto aRoma che nelle altre città.

Il ruolo di Easy Diplomacy inquesto contesto?

Easy Diplomacy aiuta l’ambasciata tutta,il diplomatico, i familiari e il personale disegreteria a lavorare e vivere meglio inItalia, e in particolare a Roma e da qual-che mese siamo operativi anche a Mi-lano. Aiutare il diplomatico a districarsinella burocrazia italiana per agevolare ilsuo lavoro non può che avere effetti po-sitivi sul lungo termine e aiutarci a pro-muovere un’immagine più positiva delnostro paese e della nostra città a livellointernazionale..

PARLA ELOISA PIERMARIA, TITOLARE DI EASY DIPLOMACYL'INTERVISTA

Così aiuto i diplomatici stranieriad orientarsi nel caos della capitale

di Giulio Terzi

“Nonostante agevolazioni e privilegi si scontrano con le difficoltà di qualsiasi cittadino straniero a Roma. Hanno bisogno di: orientamento,comunicazione e servizi, affidabili e di qualità”. “Purtroppo si trovano a dover fare i conti con una burocrazia complessa e con deficit

linguistici da parte delle stesse istituzioni. Ma loro percezione delle vere difficoltà quotidiane dei cittadini romani secondo me è limitata".

Eloisa Piermaria, titolare di Easy Diplomacy

L’espressione “Roma caputmundi” risale ai tempi dell’im-pero romano, e significava che

Roma era la capitale del mondo allora co-nosciuto, dato che la città era il croceviadi ogni attività politica, economica e cul-turale dell’epoca. Oggi il mondo è moltopiù vasto, e le capitali del mondo sono al-trove. Un primato, però, Roma lo con-serva: è la città che più di ogni altra almondo racchiude, all’interno delle muraaureliane, l’essenza di tutti i paesi delmondo. Ti dimentichi di New York e delleNazioni Unite, dirà qualcuno. Per niente.E’ vero che a New York sono rappresentatitutti, proprio tutti i paesi del mondo. MaRoma – la forza del destino ? – da unpunto di vista numerico fa ancora meglio.Nella Città Eterna ci sono addiritturaquasi 600 ambasciate: un primo terzo ac-creditate presso lo Stato italiano, un altroterzo presso la Santa Sede e l’ultimo terzopresso la Food and Agricolture Organisa-tion – la Fao – delle Nazioni Unite.È insomma un fatto che Roma, e lo di-ciamo senza scendere in competizione connessun’altra città, ha al suo interno una“cittadella della diplomazia” senza pari.Poco meno di 600 ambasciatori di ognipaese del mondo, alcune migliaia di diplo-matici impegnati sui fronti della politica,dell’economia, della cultura e – va sotto-lineato perché sta diventando uno dei temicruciali del mondo attuale – e della reli-gione. Nel momento in cui dagli scontriterritoriali si sta passando a quelli di ca-rattere religioso, la Roma di Papa Fran-cesco, la Santa Sede dei cristiani, si fasempre più sentire, a cominciare dallealtre religioni monoteiste, l’Islam el’Ebraismo, per la sua disponibilità a undialogo che, riconoscendo a ogni fede lesue specificità, è la sola strada che puòpermettere di scongiurare guerre di reli-gione sempre esiziali.Dei diplomatici stranieri si parla poco o,meglio, se ne parla soltanto in momentidelicati e di tensione. Ma è il loro lavoro apermetterci la libertà di movimento edeconomica che ci fa sempre di più citta-dini del mondo. Non è tutto. Per la città diRoma, il mondo delle ambasciate, e dei di-plomatici, è anche un apporto economiconon indifferente. C’è infatti un indotto cheprocura lavoro a migliaia di romani: im-piegati, autisti, addetti alla sicurezza, for-nitori di ogni genere, interpreti, ecceteraeccetera. Un mondo di cui molti romaniignorano addirittura l’esistenza, ma cheoltre ad essere importante, come detto,anche sul piano dell’economia cittadinalo è anche per l’apertura che esso con-sente. Abbiamo deciso di aprire una fine-stra su questa realtà. Roma è anche tuttoquesto. (Car.Reb.)

Consulenza e servizi di qualità per Ambasciate,Consolati e Organizzazioni

InternazionaliEasy Diplomacy è il consulente di fidu-cia del mondo diplomatico-istituzio-nale che attraverso le nuove tecnologiedella comunicazione e della Rete, offreinformazioni utili e di qualità e serviziesclusivi per il network diplomatico.Nasce nel 2009 a Roma, la città cosmo-polita per eccellenza e sede del più altonumero di Rappresentanze Diplomaticheal mondo. Easy Diplomacy è gestito dallasocietà Easy Embassy Srl, sita in Via Pie-tro da Cortona, 8 – 00196 Roma e costi-tuita da esperti del mondo diplomaticoche hanno messo a disposizione di tuttiil frutto della loro esperienza sul campo.Easy Diplomacy ascolta attentamentele necessità specifiche del settore diplo-matico, della singola Ambasciata e delfunzionario impiegato al fine di proporreefficaci soluzioni su misura in ambitoinformativo e di servizio.

CRONACHEIlCORRIEREDIROMAgiovedì 18 dicembre 2014 pagina 18

Page 19: IL CORRIERE DI ROMA - GIOVEDI' 18 DICEMBRE 2014

RUBRICHE IlCORRIEREDIROMAgiovedì 18 dicembre 2014 pagina 19

Prima di parlare di tutti i segni dello Zo-diaco è importante constatare dalquadro generale come volgerà la for-tuna per il mondo in questo 2015. Trepianeti importanti come: Giove nel

segno del Leone, dal 16 luglio 2014, Saturno inquello del Sagittario dal 23 dicembre2014 eUrano in quello dell’Ariete formano una combina-zione positiva in segni di Fuoco, che potrà far sca-turire eventi di importanza mondiale; questi pianetidoneranno molta forza, coraggio, buona volontàe garantiranno un’ottima ripresa fisica e moralead ogni individuo, e non solo a quelli nati sottosegni di Fuoco (come Papa Francesco, Sagitta-rio, nato il 17 dicembre 1936). E del resto la pre-senza di Plutone, ancora in Capricorno, porteràa una rinascita dei valori morali e religiosi in tuttigli individui, a qualsiasi razza appartengano; però,a causa di un aspetto negativo tra Plutone eUrano, il processo di rinascita dei valori non se-guirà un percorso agevole, ma si affiancherà aduna vera e propria rivoluzione dello stile di vita edi pensiero, sul piano sociale e umano.Quanto alle specifiche previsioni per l’anno 2015,è necessario ricordare quante cose sono cam-biate durante questi ultimi anni; per esempio,come si sia allungata la durata della vita umana ecome sia migliorata anche la costituzione fisicadelle persone, per effetto dei progressi dellascienza medica, dei regimi alimentari, della co-municazione, per cui al giorno d’oggi è difficilesentirsi isolati e ciò grazie alle ultime scoperte tec-nologiche, per cui i sistemi di comunicazione sonoormai stellari; nessuno più si sente solo e abban-donato, come poteva succedere fino a pochi annifa e non si crolla più psicologicamente, come ac-cadeva agli anziani e ai malati di una volta.Nettuno - il pianeta che indica la Fede - è tornatoil 3 febbraio 2012 nel segno dei Pesci dove re-sterà fino a gennaio 2026 e questo assicuraanche una forte ripresa della coscienza e dellamoralità.Urano, in Ariete per tutto l’anno, garantisce labontà dell’azione e indica anche i grandi cambia-menti che accadranno nel mondo, in politica eanche in economia.

Giove, in Leone fino all’ 11 agosto 2015e molte volte in buon aspetto a Saturno,garantisce una certa simpatia e solida-rietà all’Italia. Saturno - il Maestro dello Zodiaco - chedal 24 dicembre 2014 andrà nel segnodel Sagittario formando un buonaspetto anche con Giove, garantirà an-cora una volta all’Italia, che appartieneal segno dei Pesci (infatti il Regno d’Ita-lia è stato proclamato il 17 marzo 1861),l’importanza della solidarietà, della fra-tellanza e anche dell’unità familiare.

♈ Ariete (21 Marzo-20 Aprile)Sorretti da un Giove favorevole al vostro segno e in

aspetto felice con Urano, potrete tentare la strada

della fortuna, soprattutto in campo professionale. Vol-

tivi e dinamici, possedete la forza di Marte, il pianeta

vostro governatore, e se qualcosa va storto, siete

pronti a superare tutto con la vostra forza; se oggi vi

sentite un po’ giù, pensate subito che domani acca-

drà qualcosa di buono, che vi risolleverà il morale (in-

fatti voi del segno guardate sempre al futuro, con

tanto ottimismo). Quest’anno 2015 vedrà i nativi del-

l’Ariete molto impegnati perché, pur avendo Urano

nel loro segno, lo avranno in quadratura a Plutone per

gran parte dell’anno e quindi, se è vero che Urano

spinge voi nativi a cercare nuove occasioni lavorative

e con la vostra solita intraprendenza le otterrete

(anche perché un bel Giove favorevole vi aiuta).

♉ Toro (21 Aprile-21 Maggio) Avete un temperamento controllato e, anche se agi-

tati, diffondete nell’ambiente che vi circonda ondate

di serenità, dovute all’invio di onde Alfa, caratteristica

positiva e dono del Signore al vostro segno. Piuttosto

introversi e meditativi, con Saturno opposto sarete

più ostinati del solito, ma un Plutone positivo vi infon-

derà coraggio e ambizione, per cui potrete raggiun-

gere quegli obbiettivi che vi siete prefissi nella vostra

professione e riportare una vittoria anche se faticata;

Giove, in quadratura al vostro segno, non vi deve spa-

ventare: si tratta di un pianeta benefico, quindi, se ne-

gativo, tende a farvi mangiare un po’ troppo (fate

attenzione alla linea…) o vi fa controllare dalle auto-

rità, quindi evitate i sorpassi azzardati, non posteg-

giate l’auto o il motorino in divieto e pagate le bollette

(se volete evitare le multe..).

♊ Gemelli (22 Maggio-21 Giugno)Con Saturno in Sagittario dal 23 dicembre 2014 la fa-

miglia, il partner, i figli saranno in primo piano; però,

poichè Saturno è detto il maestro dello Zodiaco, muo-

vetevi senza paura, ma con attenzione perché certa-

mente Saturno vorrà analizzare la solidità della

vostra coppia e la tenuta dei rapporti famigliari,però

potrete superare tutto con la vostra simpatia e la vo-

stra bontà. Voi che odiate la sedentarietà, avrete oc-

casione di muovervi frequentemente, anche perché

un Giove amico, dal segno del Leone, vi offrirà varie

possibilità di viaggiare e questo sarà un bene per voi,

anche perché siete persone socievoli e comunicative.

Ma Giove entrerà in agosto nel segno della Vergine,

quindi dall’estate dovrete proteggere quanto siete riu-

sciti a conquistare.

♋ Cancro (22 Giugno-22 Luglio)Dotati di squisita sensibilità (il vostro pianeta governa-

tore, infatti, è la Luna), siete dotati di una resistenza pas-

siva non comune; noti come procuratori di pace, riuscite

a ricreare l’accordo nelle sedute collegiali e per questo

siete spesso ottimi politici; la vostra debolezza consiste

nel voler ricreare ad ogni costo nell’ambiente di lavoro

un clima familiare e questo non è sempre possibile.

Giove, il Benefico, fino al 16 luglio 2014 nel vostro

segno, vi ha lasciato il 17 per passare nel segno del

Leone; però avrete in ottimo aspetto Saturno e Nettuno,

che sono in segni d’Acqua come il vostro (Saturno in

Scorpione e Nettuno in Pesci): quindi aspettatevi in que-

sto 2015 qualcosa di bello per voi perchè Saturno non

solo vi consiglierà cure appropriate per la salute, ma vi

ispirerà per realizzare positive attività per i vostri figli.

♌ Leone (23 Luglio-22 Agosto)Saturno, entrato in un segno amico - il Sagittario fin

dal 23 dicembre del 2014, aiuterà voi nativi a mante-

nere la posizione di prestigio conquistata con Giove

(il pianeta della fortuna) nel vostro segno fino all’ago-

sto 2015 e questo vi renderà molto soddisfatti, anche

perché è noto che, se non raggiungete una posizione

di prestigio, voi nativi siete facili ad avvilirvi. Saturno,

in quadratura nel 2014, è stato fattore di prova ma, se

vi ha fatto sentire soli, dal 23 dicembre 2014 si colloca

in posizione favorevole, in un segno di Fuoco come il

vostro (il Sagittario); Urano, ancora in Ariete, vi favo-

risce in tutte le maniere possibili, dato l’aspetto di tri-

gono che forma con Giove nel Leone da febbraio fino

a luglio; per cui potrete formare una famiglia, se an-

cora non l’avete, potrete viaggiare, ricevere gratifiche

e perfino ottenere guadagni inaspettati. Venere, tra il

6 giugno e l’8 ottobre in anello di sosta nel vostro

segno, vi renderà amati e felici…

♍ Vergine (23 Agosto-22 Settembre)L’11 Agosto 2015 Giove – il pianeta della fortuna – ar-

riverà nel vostro segno e resterà a lungo con voi;

prima del suo arrivo avrete Saturno in Sagittario in

quadratura, che già da gennaio 2015 vi metterà alla

prova; però, poiché Saturno è il Maestro dello Zo-

diaco, vorrà soprattutto che seguiate le regole e vi

portiate bene. Un anno che all’inizio è un po’ movi-

mentato, perché Marte, in opposizione dal segno dei

Pesci e congiunto a Nettuno nello stesso segno, può

farvi travisare la realtà e prendere fischi per fiaschi;

ad ogni modo, anche se i primi sette mesi dell’anno

sono un po’ difficili, la situazione poi tenderà a un de-

ciso miglioramento perché Giove entrerà nel vostro

segno e, unendosi in aspetto di trigono a Plutone, in-

dicherà giuste soluzioni ai vostri problemi.

♎ Bilancia (23 Settembre-22Ottobre)I soggetti del segno sono caratterizzati dal senso della

giustizia, da una non comune capacità diplomatica e

da uno spiccato senso estetico. Plutone, Urano e

Giove, dissonanti fino al 15 luglio 2014, vi hanno te-

nuto in apprensione, ma con Giove tornato favorevole

e vostro amico dal segno del Leone (per cui sono fa-

vorite le relazioni e l’amicizia) avete potuto guardare

al futuro con maggiore ottimismo; infatti ora, nel 2015

il vostro percorso di vita sarà più agevole; comunque,

per l’opposizione di Urano, dovrete essere un po’ pru-

denti e studiare bene ogni problema che incontrerete

per non rischiare errori. Nel corso di questo nuovo

anno, a partire dal mese di aprile Venere (vostra al-

leata) e Mercurio (in anello di sosta, nel segno amico

dei Gemelli) vi procureranno soddisfazioni.

♏ Scorpione (23 Ottobre-22 Novembre)Il vostro è il più impegnativo di tutti e dodici i segni

astrologici. Saturno è ormai passato, vi ha lasciato ed

è entrato nel segno del Sagittario; rientrerà nel vostro

segno tra il 16 giugno e il 17 settembre e quindi do-

vrete, per questa regressione, cercare di riconciliarvi

con il partner e con tutti coloro (amici, parenti e colle-

ghi) con i quali avete bisticciato in passato; se ne gio-

veranno anche il vostro fisico e la vostra mente Per

quanto riguarda la vostra salute, dovrete fare atten-

zione fino ad agosto, evitando eccessi, anche sportivi;

bene l’attività fisica in palestra, ma con moderazione.

Anche se Nettuno vi favorisce nelle fantasie più di-

sparate, è consigliabile evitare di indugiarvi; è prefe-

ribile quindi dedicarsi alla poesia, alla letteratura (un

buon libro) e all’arte (la visita a qualche importante

museo).

♐ Sagittario (23 Novembre-21 Dicembre)Il vostro segno è governato da Giove, il pianeta della

fortuna, ma più che a voi stessi, la donate agli altri;

Giove, nel segno amico del Leone, vi sostiene con la

sua forza fino al 10 agosto 2015; poi passa nel segno

della Vergine, in quadratura al vostro segno, e può

rendervi golosi e spericolati al volante; però Giove è

pur sempre il pianeta della fortuna e quindi, anche

quando è negativo, non vi espone a rischi troppo pe-

santi; nella peggiore delle ipotesi può farvi ingrassare

o bisticciare con l’autorità costituita (poliziotti o vigili),

esponendovi solo al rischio di qualche multa salata.

Saturno transiterà nel vostro segno per tutto il 2015,

tranne il periodo compreso tra giugno e settembre,

per cui saranno aiutati tutti i giovani che aspirano ad

un lavoro.

♑ Capricorno (22 Dicembre-20 Gennaio)Governati come siete da Plutone, avete la forza che

vi rende i più longevi dello Zodiaco;infatti siete capaci

di riprendervi dopo ogni disagio, fisico o psicologico.

L’anno scorso, con Giove e Marte negativi e la qua-

dratura di Urano, avete passato momenti di partico-

lare difficoltà nel lavoro e in famiglia; quest’anno però,

con Plutone nel vostro segno (pianeta che indica

l’energia, la giusta ambizione e sottolinea una forte

personalità) e con Nettuno positivo riuscirete – soprat-

tutto quando il benefico Giove transiterà nel segno

amico della Vergine – a rafforzare i legami sentimen-

tali e, se siete single, a trovare la persona adatta a

voi; Giove dall’11 agosto è positivo per voi e favorirà

tutti i cambiamenti (lavoro, viaggi, amicizie).

♒ Acquario (21 Gennaio-18 Febbraio)E’ il segno governato da Urano, l’unico pianeta che

viaggia al contrario, il pianeta dell’imprevedibilità, a cui

dobbiamo tante scoperte. Giove, in opposizione dal

16 luglio 2014, uscirà dal Leone il 15 agosto 2015; sul

piano finanziario sono previste alcune difficoltà; però

Saturno in Sagittario, in aspetto di sestile al vostro

segno, favorirà nuove collaborazioni soprattutto per

coloro che operano nel settore del lavoro autonomo.

Tra il 16 giugno e il 17 settembre Saturno regredirà

nello Scorpione: dovrete quindi essere molto prudenti

sul lato finanziario, curando di non spendere troppo

e favorire, invece, concrete iniziative di risparmio.

Urano, nel segno dell’Ariete, potrà favorire i giovani

nativi nel coltivare nuovi incontri sentimentali, che si

riveleranno sempre molto emozionanti e particolar-

mente intensi.

♓ Pesci (20 Febbraio-20 Marzo)Per voi nativi, dominati da Nettuno, (passato nel vo-

stro segno dal 3 Febbraio 2012), voi che nuotate

nell’oceano dell’inconscio universale in cui attingete

dolcezza e fantasia, per di più dotati di eccezionale

forza interiore,molto sensibili, portati a sognare ad

occhi aperti; per tutti voi in questo 2015 Saturno, il ri-

goroso maestro dello Zodiaco in Sagittario, che dal

dicembre 2014 si è posto in quadratura con il vostro

segno, ha creato ostacoli e purtroppo rimarrà in Sa-

gittario per oltre due anni; per fortuna avete Nettuno

nel vostro segno e Plutone nel segno amico del Ca-

pricorno, che vi consentono di realizzare i vostri desi-

deri.

IlCORRIEREDIROMAFondato nel 1948

da Giuseppe Gesualdi

direttore Giovanni Tagliapietra

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con leggerezza e ironia, alcune caratteristiche ricorrenti, quelle un po'maniacali, dei segni zodiacali. L'astrologia semplice e divertente

Page 20: IL CORRIERE DI ROMA - GIOVEDI' 18 DICEMBRE 2014

Il Natale quando arriva arriva..così diceuna famosa pubblicità di non so più cosa,forse un panettone. E sta arrivando, èpraticamente alle porte; oggi sono an-data in centro e ho fatto fatica ad aggi-

rarmi per le vie ingombre di persone con pacchial seguito. Che bello! LovelyCheffa adora il Na-tale, con tutto ciò che comporta: regali da com-prare, parenti e amici da ospitare, stress dagestire e piatti della tradizione da preparare.. Edi tradizioni in giro per l’Italia ce ne sono tantis-sime: a Roma la sera del 24 guai se manca lapasta col tonno; in Salento sono immancabili lepittule – frittelle di pasta cresciuta. E sempre il24 a Bari si festeggia con un pranzo-cena: ci sisiede a tavola fra le 15 e le 16 e si va avanti sinoa sera, in un tripudio di portate. I dolci in questafestività sono tanti, ricchi e golosi uno più del-l’altro: le Carteddhate pugliesi, il Panettone mi-lanese, il Pandoro di Verona, gli Struffolinapoletani – e questi sono solo un piccolo esem-pio dei più noti e rappresentativi, ma pratica-mente ogni regione, provincia e città ha una suaspecialità, una chicca golosa. Anzi, ogni na-zione..in Germania si festeggia a colpi di burrosoStollen e biscottini di pan di zenzero; in Inghil-terra con il Christmas Pudding, inondato daun’inebriante salsa al brandy; in Svezia i festeg-giamenti iniziano il 13 dicembre con la trecciadi Santa Lucia, una morbida brioche allo zaffe-rano.E a casa della Lovely? Beh.. amici miei.. io sono

una tradizionalista da paura; il mondo va avantie io con lui, ma non rinuncio alle piccole cosedella mia infanzia, quelle che hanno costellato lamia vita da sempre, che per me fanno casa, fa-miglia, amore. Io le mie tradizioni me le tengostrette al cuore e ogni anno, cascasse il mondo,porto in tavola i piatti di casa, quelli che non in-segno nemmeno a scuola, pena il ripudio daparte di tutta la truppa Monastero. C’è una mi-nestra, ad esempio, che preparava la mia trisa-vola una sola volta all’anno per il pranzo del 25:un insieme di polpettine di varia natura, piccolecome non so dirvi. Ecco, io quella minestra guaise non la faccio e – devo essere sincera – sonoancora l’unica della mia famiglia a cucinarla congrande orgoglio. E poi c’è la pizza della ziaWanda, che in realtà è un dolce e io addirittura,per ritrovarne tutto il sapore originale, mi sonofatta realizzare appositamente un tegame inrame identico a quello che usava a suo tempo labisnonna e che poi ho fatto stagnare a Gallipolicon difficoltà estrema dall’unico stagnino forse

ancora in vita in tutto il Basso Salento.C’è la pizza di verdure che faceva mianonna paterna, così buona ma così buonache l’abbiamo ribattezzata la Pizza cheNon Arriva Mai a Tavola, perché lasforni, non resisti e te la mangi tutta su-bito. Ci sono le nostre carteddhate dallaforma unica e particolare e le pitteddhealla marmellata d’uva nera, completa-mente differenti da quelle che si trovanoin commercio o nelle altre case,entrambe

su ricetta segretissima della nonna Amelia; in-somma, di piatti natalizi in casa Monastero ce nesono tantissimi.

E nellev o s t r ecase checosa siprepara?Sono certa che siate tutti già alle prese con le vo-stre specialità del cuore e quindi, amici miei,buon lavoro. Godetevi questi momenti di purafelicità, assaporate il vostro Natale con la giustanostalgia e preparate i vostri piatti di famiglia;sarà come tornare indietro nel tempo e per unattimo, solo per un attimo, ritrovarvi a tavola coni vostri cari che non ci sono più.Buon Natale a tutti dalla vostra LovelyCheffa

RUBRICHEIlCORRIEREDIROMAgiovedì 18 dicembre 2014 pagina 20

Il nuovo numero del “Birrafondaio”Il

PAROLA DI CHEF

Natale con i tuoi, è d’obbligoe tornano i piatti dell’infanzia

È IL MOMENTO DI RISCOPRIRE LE TRADIZIONI

Il ristorante si trova vicino aiMusei Vaticani e a pochipasso dal mercato Trionfale.Le materie prime quindi sonosempre freschissime e perquesto motivo il menu cambiaquotidianamente. Tra le varieportate, molto buoni gli gnoc-chi, fatti in casa, se ne pos-sono scegliere 6 tipi.Ambiente molto familiare e in-formale, massima cura per icommensali, a disposizione45 coperti.

MENÙ D'INVERNO

Polenta a scelta tra funghi di bosco,

salsiccia e spuntatura, alla amatriciana

Caldarroste o dolci di stagione

un calice di rosso acqua e caffèEuro 25 a persona

SISTORANTEVia Tolemaide 17 - Roma

Tel. 0664521715

SISTORANTE

Ingredienti per quattro personeottocento grammi di calamari; 400 grammi di zucchine, un piede di radicchio

preparazione:Tagliare a julienne radicchio e zucchine, unite insieme, condite con una salsa prepa-rata precedentemente con olio, sale, limone, origano, aglio schiacciato e molto prez-zemolo. Grigliare i calamari sulla piastra bollente e metterli su un letto di rucola,adagiare le verdure julienne sopra e condire ulteriormente con la salsa. E buon appe-tito.

La ricetta di Sisto

Calamaro alla piastra con julienne di zucchine e radicchio

vai al SISTORANTE con Il Corriere di Roma

e avrai uno sconto del 10%

di Rita Monastero

È in arrivo in nuovo numero de "Il Birrafondaio", il magazine dedicato allabirra artigianale. Anche questo mese troverete interviste, curiosità ed appro-fondimenti, tra i quali due pagine di infografica dedicate al nuovo Regola-mento comunitario sull'etichettatura alimentare (1169/11) che entrerà invigore poco prima della fine dell'anno. Uno strumento di lettura facile ed im-mediato per quella che di fatto è la "carta d'identità" della birra nel nostroPaese. Tra le pagine della rivista troverete inoltre una nuova puntata dell'Abirrace-dario, la rubrica di Mauro Pellegrini che questo mese è dedicata ai segretidella degustazione, la storia dell' "Editto della purezza" tedesco e uno spac-cato del piccolo ma significativo mondo delle birre a fermetazione spontanea.L'intervista di questo mese è dedicata ad un pasticcere "birrafondaio", An-drea De Bellis, che racconta come è nata la sua passione per le birre artigianalie come queste possano diventare delle perfette "partner" per le sue creazionidi alta pasticceria.

Page 21: IL CORRIERE DI ROMA - GIOVEDI' 18 DICEMBRE 2014

giovedì 18 dicembre 2014 pagina 21 RUBRICHE IlCORRIEREDIROMA

I l periodo delle feste è alle porte, ci sonomille modi per prepararlo, altrettantiper festeggiarlo. Gli esperti suggeri-scono anche di allietare la ricorrenzacon un brindisi doc: con un Francia-

corta Brut Millesimato, ad esempio. È una sceltada intenditori, si badi bene, un modo sicuro perfare bella figura con amici e parenti. Perché la“folle etichetta nera” – il primo mito del-l’Azienda Agricola Fratelli Berlucchi – ha deli-ziato le feste, i vernissage, le premiazioni, lecerimonie e le occasioni gioise di più di una ge-nerazione: è possibile gustarne la fragranza cri-stallina con chi avete di più caro nella vostra vita.Amici, familiari, amori: poco importano le eti-chette. Ciò che conta è l’attorniarsi di personeche amiamo e che ci amano e di brindare conloro alle nuove possibilità che il nuovo anno cidonerà. Con il gusto di una scelta sicura, i Vinat-tieri servono a questo, valgono la garanzia di unsuggerimento.Due parole su questa eccellenza del settorevanno dette. Il vino spumante simbolo del-l'azienda è prodotto in ottantamilaa pezzi. Unclassico, 36 mesi di permanenza sui lieviti. UnFranciacorta essenziale, paradigmatico e anti-spettacolare, con un dosaggio degli zuccheri trai 6 e gli 8 grammi litro, dallo spettacolare colorepaglierino oro brillante di straordinaria vivacitàe brillantezza, e dal naso solare, ampio, ricco,ben strutturato, con un fruttato giustamente ma-turo in evidenza (agrumi, frutta esotica, mela),con accenni di frutta secca, miele fieno di mon-tagna e una nota mineale vhr richiama la pietra

focaia. Un bouquet incisivo, fresco, salato, bendeciso, che trova conferma e amplificazione sindal primo sorso, al palato, molto asciutto, dirittoe piacevolmente secco, dall'andamento verticale,ricco di nerbo, con un finale, di bella persistenza,che chiude su una lieve provocazione amaro-gnola. I raffinati ci pasteggiano appena capital'occasione.

UN BRINDISI DOC PER LE FESTE DI NATALE E CAPODANNOSCELTI PER VOI

di Francesco Vitale

Franciacorta, bollicine d’autore

La “folle etichetta nera” – il primo mito dell’Azienda AgricolaFratelli Berlucchi – ha deliziato le feste, i vernissage, le premiazioni,

le cerimonie e le occasioni gioiose di più di una generazione. Ottanta-mila bottiglie all'anno, sapore secco e gradevole. Una scelta sicura

Un classico, capace di regalare occasioni di grande onore: un’etichetta nerasconvolgente, ricco, profondo, serio, sempre opportuno ed a suo agio, solo mil-lesimato.UVEChardonnay e Pinot bianco 85%, Pinot nero 15% circa.ESAME ORGANOLETTICOColore: giallo paglierino con riflessi verdognoli, brillante, perlage mi-nuto e persistente.Profumo: bouquet agile e fresco (sentore di lieviti).Sapore: secco, gradevole sulla lieve provocazione amarognola, nerboe stoffa avvertiti, brillante.Tenore d’alcool: 12,50 Vol. % circa.Zuccheri: da 6 a 8 g/l.

Numero di bottiglie annualmente prodotte80.000

Formati0,75 l – 1,5 l – 3 l – 6l

Franciacorta Brut Millesimato 2009

Il Coro dell'Aventino diretto dal2004 da Fabio Avolio presenteràvenerdì (19 dicembre, ore 19) il

Concerto di Natale (nella basilica diS. Alessio all’Aventino, piazza S. Ales-sio, 23) . Il giorno dopo si replicheràma alla chiesa anglicana di St. Paulsin (via Nazionale, ore 19 biglietto€15). In programma i più celebricanti della tradizione natalizia mon-diale e mottetti polifonici di Rachma-ninov, Lauridsen e Busto, eseguiticon il soprano solista Claudia Farnetie l'accompagnamento dell'orche-stra da camera ROMAinCANTO edel Trio delle Ande .Domenica 21 , alle 21, il coro si spo-

sterà alla chiesa di San JosemariaEscrivà . Il Coro dell’Aventino fa partedell’Associazione Musicale ROMAin-CANTO. Dal 2004, sotto la direzionedel maestro Avolio, svolge un’intensaattività concertistica a Roma e nelLazio. Ha collaborato per la Rai ed hapartecipato ad eventi culturali patro-cinati e organizzati dall’Assessoratoalle politiche culturali del Comune diRoma e dal Municipio I. Il gruppo co-rale, composto da più di 50 elementi,ha anche realizzato un con diversicapolavori di musica sacra, tra cui: la“Missa in tempore belli” di F. J.Haydn, lo “Stabat Mater” e la “PetiteMesse Solennelle” per soli, coro ed

orchestra sinfonica di G. Rossini, il“Requiem” K 626 di W. A. Mozart, il“Magnificat” BWV 243 di J. S. Bach;ha anche inciso “Natale in Con-certo”, un cd di brani della tradizionenatalizia nella versione per soli, coroed orchestra, allegato nel dicembre2010 alla rivista musicale “Sonarenews”. Nel 2006, dinanzi al Sindacodi Parigi e ad altre Autorità francesi,il Coro è stato prescelto per il gemel-laggio con il "Chœur sur la Seine" diParigi.Per gli amanti dei concerti da nonperdere (sabato 20 alle 20:30presso la Basilica S.Maria degli An-geli e dei Martiri), il grande concerto

natalizio - con ingresso libero - dal ti-tolo “Natale un canto nuovo” conmusiche di A.Vivaldi, J.S.Bach eG.F.Handel. Il concerto, per Soli Coroe Orchestra, coinvolgerà complessi-vamente circa 80 esecutori. I prota-gonisti saranno: il Coro ScholaCantorum S.Maria degli Angeli, l’Or-chestra Barocca Aramus con stru-menti originali e i solisti AnnaCarbonera, Angela Bucci, AntonelloDorigo, Ermenegildo Corsini e Ro-berto Curione. Dirigerà il M° OsvaldoGuidotti. I brani, dal Magnificat di Vi-valdi al mottetto BWV225 di Bach,saranno prevalentemente a caratteresacro-natalizio.

Concerti: la sfida dei cori romaniDal 19 al 21 appuntamenti imperdibili. Con musiche di Vivaldi, Bach e Handel

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Continua, fino al 6 gennaio 2015, l’iniziativa“7museigratis”, che coinvolge altrettante sediespositive dallo scorso agosto ad ingresso gra-

tuito. Si tratta di “7 piccoli tesori”, scrigni ricchi diopere d’arte e collezioni, che arricchiscono l’offertaculturale di Roma: il Museo di Scultura Antica Gio-vanni Barracco, il Museo delle Mura, il Museo CarloBilotti, il Museo Pietro Canonica, il Museo Napoleo-nico, il Museo della Repubblica Romana e della Me-moria Garibaldina e la Villa di Massenzio. Tutte leattività proposte sono ad ingresso gratuito fino adesaurimento dei iposti disponibili: per questo è op-portuno verificare se ci sia o meno l’obbligo di preno-tare contattando il numero 060608, che può forniretutti i dettagli su programmi, date e orari. Gratuita, na-turalmente, è la visita ai musei e ai siti d essi collegati.Il Museo Carlo Bilotti, all’Aranciera di Villa Borghese(Viale Fiorello La Guardia 6) propone concerti jazz ereading di cui sono protagonisti apprezzati musicistie attori: tra i tanti, il sassofonista e clarinettista LucaVelotti, l’attore Alessandro Haber, il chitarrista FabioZeppetella, il pianista Domenico Sanna.Il Museo Pietro Canonica a Villa Borghese (VialePietro Canonica 2) propone invece letture sceniche eperformance che si ispirano ad alcune sculture pre-senti nel museo, che raffigurano grandi personaggi.Il Museo delle Mura in via di Porta San Sebastiano 68punta sul racconto, elemento essenziale che attraversala storia dell’intera umanità. Perciò si raccontano sto-rie, affidate a voci note e a musiche, ispirate a Kafka,Landolfi, Lu Xun, Borges, Bachmann, Stevenson,Buzzati, Cechov, Dick, Munro, Gadda, Carver, Piran-dello.Nel Museo della Repubblica Romana e della Memo-

ria Garibaldina in Largo di Porta San Pancrazio riflet-tori puntati su quella magnifica utopia che fu la repub-blica romana del 1849. Sarà possibile ricostruirne eriviverne la storia attraverso le voci di Roberto DeFrancesco, Maurizio Donadoni, Iaia Forte, Maria Al-berta Navello e Andrea Renzi; attraverso i canti popo-lari d’epoca e i film di grandi registi che quei fattihanno ricostruito: De Sica, Rossellini, Alessandrini,Rosi e Magni.Straordinario contenitore della scultura classica, ro-mana ed egizia, il Museo di Scultura Antica GiovanniBarracco (Corso Vittorio Emanuele 166/a) ospitaun progetto che si ispira alle mille valenze del termine“viaggio”. Ad accompagnare il pubblico ci sono la Ca-

merata RCO Royal Concertgebouwn Orchestra,Adele Tirante e Mirko Dettori, Iaia Forte, Monica Be-lardinelli, Susanna Stivali ed Eddy Palermo.Il meraviglioso complesso della Villa di Massenzio invia Appia Antica 153 ospita invece una serie di spet-tacoli itineranti tra le rovine, grazie ai quali gli spetta-tori si immergeranno nella dimensione senza tempodel mito. Il viaggio alla scoperta dei 7 piccoli tesori si concludeal Museo Napoleonico (piazza di Ponte Umberto I,1): protagonista dei reading e dei concerti in pro-gramma è il nostro presente, raccontato attraverso unpercorso che parla del nostro passato.

M.P.M.

R oma si conferma cittàd’arte per queste festi-vità, offrendo a resi-denti e turisti lapossibilità di visitare le

molte esposizioni in programma. Adeccezione del 25 dicembre e del I gen-naio, quando i musei restano chiusi,ogni giorno è possibile godere dei milletesori in mostra. Accanto alle collezionipermanenti, sono molte le esposizioniin corso. Ecco una breve guida perorientarsi tra i musei della capitale.Per conoscere l’elenco dettagliato deiMusei comunali, è possibile consultareil sito www.museiincomuneroma.it.Per ogni sede troverete informazionisull’ubicazione, sugli orari, sui serviziofferti, sui prezzi dei biglietti e natural-mente sulle iniziative in corso. Del si-stema museale di Roma fanno parte,insieme ai Musei Capitolini - il museopubblico più antico del mondo - ilMacro, inaugurato nel 2010 e realiz-zato su progetto di Odile Decq, ilMuseo dell’Ara Pacis, progettato da Ri-chard Meier e sede di importanti mo-stre, ma anche i Mercati di Traiano conil Museo dei Fori Imperiali, e il Plane-tario e il Museo Astronomico, meta

ideale per chi vuole avvicinarsi allenuove frontiere della scienza. Ma nonvanno dimenticati quei "tesori nasco-sti", piccoli musei con collezioni pre-ziose come il Museo Napoleonico, ilMuseo di Scultura Antica GiovanniBarracco, il Museo Carlo Bilotti, ilMuseo Pietro Canonica, il Museo delleMura e altri ancora, tutti da scoprire.Per quanto riguarda le esposizionitemporanee in corso, da segnalare si-curamente “Tiepolo. I colori del dise-gno” ai Musei Capitolini fino al 18

gennaio 2015. Per la prima volta aRoma, viene descritta in maniera orga-nica la dinamica inventiva e produttivadi uno dei maggiori incisori e pittoridel Settecento veneziano, grazie al-l'esposizione di un cospicuo numero difogli provenienti da istituzioni museali,fondazioni e collezioni private. Gliscatti del grande Henri Cartier-Bres-son sono invece in mostra al Museodell'Ara Pacis fino al 25 gennaio. Per lopiù sconosciute al pubblico sono moltedelle opere di artisti dell’Ottocento, in

mostra alla Galleria d’Arte Moderna:dunque, un’ottima ragione per visi-tarla. Nell’ambito della mostra è statoinserito un “focus” di due sale con unaselezione di opere, di scultura e grafica,del napoletano Vincenzo Gemito(1852-1929), del quale la Galleria pos-siede una ricca e importante raccolta.Oltre ai Musei comunali, Roma è co-stellata di numerosi spazi espositividavvero eccezionali, che in questo pe-riodo, accanto alle collezioni perma-nenti, offrono anche la possibilità diammirare ottime mostre. Il baroccopittorico italiano è al centro della mo-stra “Da Guercino a Caravaggio. SirDenis Mahon e l’arte italiana del XVIIsecolo”, ospitata al Museo Barberini(Via delle Quattro Fontane 13).Escher, artista grafico e incisore olan-dese che stravolge nei suoi quadri iprincipi della geometria e e delle di-mensioni, è il protagonista della mo-stra in corso al Chiostro del Bramante(Via della Pace). Al rinascimento fiam-mingo di Hans Memmling, grandeprotagonista della scena internazionaledel suo tempo, tanto da influenzare lapittura italiana del primo Cinquecento,è dedicata invece la mostra in corso alleScuderie del Quirinale, in piazza del

Quirinale. Il Vittoriano (piazza Vene-zia) accende invece i riflettori su MarioSironi, esponendo dipinti, disegni,tempere, lettere private e documentiche raccontano la vita e la concezioneartistica di uno dei grandi del PrimoNovecento. Geniale, insolita e sorpren-dente è invece la mostra “Numeri.Tutto quel conta da zero a infinito”, alPalazzo delle Esposizioni in via Nazio-nale 194. Se poi amate le sensazioniforti, “Body worlds. Il vero mondo delcorpo umano” è adatta a voi. Vedereper credere: basta recarsi nei nuovispazi espositivi del SET (Spazio eventiTirso) in via Tirso 14.

BREVE GUIDA PER ORIENTARSI TRA I MUSEI DELLA CAPITALESCELTI PER VOI

Mostre e collezioni permanenti, per Natale c’è l’imbarazzo della scelta

Sette piccoli tesori a ingresso gratuitoCONTINUA FINO AL 6 GENNAIO L'INIZIATIVA “7MUSEIGRATIS”

SANTA MARIA MAGGIOREIl presepe più antico del mondoSi trova nella basilica romana di SantaMaria Maggiore, in piazza di Santa MariaMaggiore all’Esquilino, il più antico presepedel mondo. Si tratta della natività realizzatadallo scultore Arnolfo da Cambio nel 1288,su commissione del papa francescano Nic-colò IV. Il gruppo scultoreo comprendeMaria con il Bambino, i Magi, il bue, l’asinoe San Giuseppe.

PIAZZA DEL POPOLO100 presepi in mostra da tutto il mondo

Come tradizione, resterà aperta fino al 6gennaio 2015 l’esposizione internazionale“100 presepi”, ospitata nelle Sale del Bra-mante nella basilica di Santa Maria del Po-

polo. Giunta alla sua trentanovesimaedizione, la manifestazione presenta ogni

anno presepi sempre nuovi, provenienti dal-l'Italia e dall'estero, realizzati da artisti e ar-

tigiani, oltre che da enti, associazioni eistituti scolastici con materiali e tecniche di-

verse. Le opere migliori verranno poi pre-miate al termine dell'esposizione.

Piazza del Popolo; dalle 9,30 alle 20; info 068542355

GRANDE MUSICA IN CHIESAConcerti sacri ad ingresso gratuitoFino al 4 gennaio 2015 è in programma"Grande Musica in Chiesa", l'iniziativagiunta alla sua venticinquesima edizioneche propone ogni anno una serie di con-certi di musica sacra, ad ingresso gratuito.Il programma propone una vasta panora-mica dell'evoluzione della musica sacra,colta e popolare, attraverso i secoli e nellediverse parti del mondo. Vari luoghi; info e orari 06 85357191;contact center 060608; prenotazioni 06 85357191.

MUSEO DI ZOOLOGIAWildlife, la natura in mostra

Sono oltre 100 le più belle immagini natu-ralistiche del 2013, raccolte nella mostra

Wildlife Photographer of the Year , in corsofino al 6 gennaio 2015 al Museo Civico di

Zoologia di Roma. Le foto in mostra sono levincitrici nelle 18 categorie del concorso in-

detto ogni anno dal Natural History Mu-seum di Londra in collaborazione con BBC

Wildlife Magazine. La natura come nonl’avete mai vista.

Via Ulisse Aldrovandi 18; info orari e biglietti 06 67109270 oppure 060608

A TUTTA MOSTRA

di Maria Pia Miscio

RUBRICHEIlCORRIEREDIROMAgiovedì 18 dicembre 2014 pagina 22

Venere, Marte e Amore di Guercino

Sono molte le iniziative a misura di bambino, in programma nella settimana di Natale e fino all’Epifania. Di seguito una piccola guida perorientarsi tra le varie proposte.L’associazione Roma Dei Bambini propone una visita guidata, rivolta a bambini dai dai 7 anni in su al Colosseo. Insieme ad una guida estorica dell’arte, bambini e genitori potranno conoscere la storia dell’Anfiteatro Flavio, ma anche le tante leggende legate al Colosseo. Ap-puntamento sabato 27 e domenica 28 dicembre. Informazioni su orari e biglietti e prenotazione obbligatoria scrivendo a [email protected] Planetario gonfiabile, riproduzione itinerante della grande Cupola del Planetario dell’Eur, sarà “n campo base” a Technotown,allestito nella Sala del Consiglio del villino medievale a Villa Torlonia, anche per il mese di dicembre, arricchendo la programmazione dellaludoteca con tanti spettacoli divertenti che parlano di stelle, pianeti e costellazioni. Il programma di questo mese è fitto di appuntamentiper i più piccoli, tra girotondi stellari, fiabe celesti e notti di stelle. Per tutte le informazioni su spettacoli, orari e biglietti è possibile contattareil numero 060608.Lo Stadio di Domiziano, l’area archeologica situata sotto Piazza Navona recuperata dopo anni di restauro e recentemente aperta alpubblico, presenta “Gladiatores e Agone Sportivo. Armi e Armature dell’Impero Romano”. Adatta sia ai grandi che ai bambini e ordinata insei diverse sezioni, l’esposizione ripercorre la storia dell’armamento gladiatorio dal IV secolo a.C. fino all’inizio del II secolo d.C., illustrandonele diverse tipologie e seguendone l’evoluzione. Accanto alle armi e alle armature ci sono anche tutti gli accessori utilizzati nell’agone sportivo.Per tutte le informazioni è possibile contattare i numeri 06.45686100 e 06.45686101.

DIVERSE PROPOSTE A DISPOSIZIONE FINO ALL'EPIFANIA

Le feste natalizie a misura di bambino

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Festeggiare in piazza l’arrivo delnuovo anno è ormai un appunta-mento tradizionale a Roma. E

sono tanti i luoghi della città che il 31 di-cembre si animeranno di musica e dispettacoli: piazza del Popolo, piazza delQuirinale, piazza Navona, piazza Vene-zia, naturalmente i Fori Imperiali,piazza di Spagna e piazza San Pietro.Qui decine di migliaia di persone di ognietà si daranno appuntamento per lanotte più lunga dell’anno sfidando acolpi di piumini, giacconi, sorrisi e sop-portazione il freddo e la calca. Musicaleggera, rock, pop, jazz animeranno lepiazze di Roma lasciando a ciascuno lalibertà di scegliere la location o il generepreferiti. E se qualche strattone è inevi-tabile, in compenso la festa è a costo zeroo quasi dal momento che panettone,pandoro e spumante per il brindisi dimezzanotte si portano direttamente dacasa.Se invece vi piace la musica elettronica,se amate festeggiare tra la folla ma nonall’aperto, è in arrivo un Capodannolungo tre giorni. Si tratta di Amore 015,il grande evento di musica elettronica inprogramma alla Nuova Fiera di Romadal 30 dicembre 2014 al primo gennaio2015. Sono circa 50 gli artisti prove-

nienti da tutto il mondo e, insieme ai DJsinternazionali verrà dato molto spazioanche alle performance dei giovaniemergenti. Tra i nomi di culto segna-liamo l’attesissimo Richie Hawtin, veracelebrità a livello internazionale delmondo della musica dance, il dj cilenoRicardo Villalobos, il re tedesco della te-chno Chris Liebing, il duo italiano TaleOf Us, esponenti del nuovo suono chesta conquistando la scena undergrounddegli ultimi anni, Dixon, il pluripremiatoproduttore tedesco dell'Innervisions, ilproduttore tedesco Recondite e il gio-vane Gaiser. Nel corso della tre giornialla Fiera di Roma si esibiranno anchetanti artisti che spopolano nel nostroPaese come Alex Neri, resident dj della

discoteca Tenax di Firenze, e membrodello storico gruppo Planet Funk el'eclettico pianista Francesco Tristano, diformazione classica e celebre per le suecontaminazioni con la musica elettro-nica. AMORE 015 articolerà la sua pro-grammazione in 3 giornate di musicaitinerante: si partirà martedì 30 dicem-bre, dalle ore 20, al Circolo degli Illumi-nati di Via Libetta; mercoledì 31dicembre alle 20 avrà inizio il grandeevento di Capodanno. Gli amplificatorisi spegneranno il 2 gennaio, dopo che ilprimo gennaio partirà l’after party uffi-ciale e l'after-tea dalle 18 fino all'alba del2. Per informazioni e biglietti è possibilecontattare il numero verde 800.300.827o collegarsi a www.amorefestival.it.

U na poltrona a teatro du-rante le festività nataliziepuò essere un modo di-verso e appagante di tra-scorrere la serata. Ecco una

guida agli spettacoli in cartellone in questiultimi giorni del 2014 e nei primi del 2015.Sono molti gli spazi romani, inoltre, che of-frono la possibilità di brindare al nuovoanno con attori e registi. L’Ambra Jovinellidal 18 dicembre al 6 gennaio propone “Purea Natale semo o nun semo” di Nicola Pio-vani, che si ispira a “Semo o nun semo”, ce-lebre canzone di Romolo Balzani, perquesto spettacolo che ha come filo condut-tore la canzone classica romana. (Via Pepe43; info orari e biglietti 06 83082884 - 0683082620).

Il Teatro Argentina sceglie un classico di EdoardoDe Filippo come “Natale in casa Cupiello” con laregia di Antonio Latella, in scena fino al primo gen-naio, compresi il 25 e il 31 dicembre (Largo di TorreArgentina 52; info orari e biglietti 06 6840 00311).

Al Teatro India omaggio ad una altro grande classico,firmato da Charles Dickens: parliamo naturalmentedi “Canto di Natale”, proposto come racconto in mu-sica (Lungotevere Vittorio Gassman 1 info orari e bi-glietti 06 684 00 03 11 / 14).

Per il suo debutto come direttore artistico del SaloneMargherita, Enzo Iacchetti si affida alla satira politicae di costume di Pier Francesco Pingitore con “Lagrande risata”, in scena fino al 6 gennaio 2015. Nelcast Martufello, Mario Zamma, Carlo Frisi e PamelaPrati (Via Due Macelli 75; info orari e biglietti 066791439).

Musical formato famiglia al Teatro Brancaccio, chedal 18 dicembre al 18 gennaio propone la storia fan-tastica di “Rapunzel”, anche nei giorni di Natale eCapodanno. (Via Merulana 244; info orari e biglietti06 80687231).

Risate in libertà al Teatro Ghione, che dal 23 dicem-bre mette in scena la commedia “A Natale diventogay” con Pino Ammendola, Massimo Corvo, Anna-lisa Favetti, Emy Bergamo e Libero Sansavini. Si rideanche il 25 e il 31 dicembre (Via delle Fornaci 37;info orari e biglietti 06 6372294 / 06 39670340).

Vincenzo Salemme offre una nuova prova della suaverve comica al Teatro Olimpico dove, dal 16 di-cembre al 25 gennaio, propone “Sogni e bisogni”,commedia brillante e ricca di quell’acuto umori-smo proprio dell’attore napoletano. (Piazza Gen-tile da Fabriano 17; info orari e biglietti06.32.65.991

Lo spettacolo delle feste, al Teatro Parioli – Pep-pino de Filippo, è “La lettera di mammà”, com-media in due parti di Peppino De Filippo, che ilfiglio Luigi dirige e interpreta dall’11 dicembreall’11 gennaio. (Via Giosuè Borsi 20; info orarie biglietti 06.8073040).

Amori, equivoci e tutta la leggerezza della com-media americana “Quando la moglie è in va-canza”, consacrata poi dal film che ne trasse BillyWilder,nella piece che il Teatro Quirino pro-pone dal 26 dicembre al 18 gennaio. I protago-nisti sono Massimo Ghini ed Elena Santarelli; dasegnalare le musiche originali composte da Re-nato Zero (Piazza dell’Oratorio 73; info orari ebiglietti . 06.6790616).

Francesco Pannofino, doppiatore di fama e at-tore di cinema e televisione, torna a teatro, alla SalaUmberto, dal 26 dicembre con “I suoceri albanesi.Due borghesi piccoli piccoli”, affiancato da EmanuelaRossi. Lo spettacolo di Gianni Clementi è ironico mafa riflettere, se volete anche a Capodanno ( Via dellaMercede 50; info orari e biglietti 06 6794753).

Buoni sentimenti, lieto fine assicurato e una belladose di ottimismo in “Tutti insieme appassionata-mente”, musical ispirato al celebre film, che LucaWard e Vittoria Belvedere interpretano al Teatro Si-stina fino all’11 gennaio (Via Sistina 129; info orarie biglietti 06 4200711).

Natale in giallo al Teatro Vittoria con un classico diAgatha Christie: si tratta di “La tela del ragno”, in car-tellone dal 18 dicembre all’11 gennaio prossimo. E’uno dei testi più divertenti della regina del giallo, quiproposto nella traduzione di Edoardo Erba (piazzaSanta Maria Liberatrice 10; info e biglietti065740170 e 065740598).

GUIDA AGLI SPETTACOLI IN CARTELLONE NEGLIULTIMI GIORNI DEL 2014 E NEI PRIMI DEL 2015SCELTI PER VOI

Vacanze a teatro? Scelta intelligente

Così Roma aspetterà il capodannoMUSICHE PER TUTTI I GUSTI NELLE PIAZZE DELLA CAPITALE

SANTA CECILIATorna la grande Anna NetrebkoConsiderata uno dei più grandi sopranisulla scena mondiale, torna a Roma AnnaNetrebko, protagonista del concerto in pro-gramma nella Sala Santa Cecilia dell’Audi-toriumn Parco della Musica sabato 20dicembre (h 18) e lunedì 22 dicembre (h20,30). Con lei l’Orchestra e il Coro dell’Ac-cademia di Santa Cecilia, diretti da AntonioPappano; in programma musiche di Verdi,Dvorak e Strauss. Viale Pietro De Coubertin biglietti da € 25 a € 80; info 0680242501

AUDITORIUM CONCILIAZIONEGran Galà Johann Strauss

Il 25 dicembre, alle 18, appuntamento al-l’Auditorium Conciliazione con il “Gran Galà

Johann Strauss”. Musiche e atmosfereviennesi, nel giorno di Natale , con la

Strauss Festival Orchestra e con lo StraussFestival Ballet Ensemble. Il programmadella serata, che si ispira al tradizionale

evento musicale che si tiene ogni anno aVienna, comprende i titoli più noti del re del

valzer.Via della Conciliazione 4

biglietti da € 33 a € 55; info 06 684391

SANTA MARIA IN ARA COELIConcerto di Santo StefanoSi terrà venerdì 26 dicembre, alle 11, il tra-dizionale concerto di Santo Stefano nellaBasilica di Santa Maria in Ara Coeli. Perquesta edizione sarà riproposta una rilet-tura particolare dei testi sacri di Monteverdiusati come interfaccia di una Cantata diPace Mediterranea che vedrà protagonistipersonaggi quali Teresa De Sio, Raiz, Fau-sto Mesolella, Avion Travel, Carlos Denia,Daniele Sepe, Francesco Loccisano, Ga-briele Coen e Luigi Cinque. Scala dell’Arcicapitolina 12ingresso libero

TEATRO DI VILLA TORLONIANatale in blues

I musicisti del Conservatorio di Santa Ceci-lia sono i protagonisti del concerto “Natale

in blues”, in programma domenica 28 di-cembre, alle 11, nel Teatro di Villa Torlonia.

Proporranno melodie della tradizione natali-zia in insoliti arrangiamenti jazz. Il concertoè ad ingresso gratuito con prenotazione ob-

bligatoria al numero 060608. Via Nomentana 70; info 060608

IN PRIMA FILA

di Maria Pia Miscio

giovedì 11 dicembre 2014 pagina 23 RUBRICHE IlCORRIEREDIROMA

D ifficile immaginare qualcosa di più natalizio del Roma Gospel Festival che, ormai alla sua dicianno-vesima edizione, si svolgerà all’Auditorium Parco della Musica dal 20 al 31 dicembre. Sono12 gli appuntamenti in programma nella Sala Sinopoli dell’Auditorium. Si comincia il 20 dicembre

con il Coro Afrique, nato a Roma come gruppo musicale di bambini afro-italiani. Con loro, sotto la guida dellacantante americana Joy Garrison e del Griot Badara Sek, ci saranno il percussionista Ismaila Mbaye, MoustaphaDembele esperto di Kora e il gruppo gospel Chicago High Spirit che comprende, oltre Joy Garrison, Charlie Cannon,Orlando Johnson e Desiree Mohammed. Insomma, un inno all’integrazione e una festa per bambini e genitori.Se il 21 dicembre arriva l’Harlem Gospel Choir, il coro gospel più famoso d’America e uno dei più celebri almondo, le nuove frontiere del gospel saranno rappresentate, il 22 dicembre, da Anthony Morgan’s The HarlemSpirit Of Gospel. Si tratta di un gruppo dal sound versatile, che spazia dal gospel al jazz, dal pop al r&b, che siesprime attraverso il dono della voce e della musica.Il 23 dicembre, con il loro stile classico eppure contemporaneo, ecco Mike McCoy e Voices United. L’ap-puntamento del 25 dicembreè con The New York Gospel Spirit, una delle più brillanti e originali formazionistatunitensi degli ultimi anni, caratterizzata da un sound moderno ed elettrizzante che bene rappresenta l'evolu-zione della musica nera afro-americana dagli spiritual ai più frenetici ritmi contemporanei. Il 26 dicembre CraigAdams, figura emblematica nelle chiese frequentate dai neri della Louisiana, tra i più talentuosi pianisti e organistidi New Orleans, approda in Sala Sinopoli con The Voices Of New Orleans. E il dono della musica non difettadi certo a Pastor Patrick George, cantante ma anche direttore di coro, in scena il 27 dicembre con l’Up Choir.Il 28 dicembre tocca a The Charleston Mass Choir, prestigiosa corale della Carolina, portatrice di un in-teressante gospel contemporaneo.Il 29 dicembre F.O.C.U.S. Sound of Victory propone il suo gospel innovativo e vibrante, ma non menocoinvolgente. Come lo è Trini Massie, che il 30 dicembresi presenta con il suo gruppo, The Sound of GospelSingers. Insieme danno vita ad un concerto esplosivo ed energico. E per accompagnare il passaggio dal vecchioal nuovo anno, il 31 dicembre, a partire dalle 22, ci saranno Kevin Lemons e i suoi Higher Calling, formazionedi 65 elementi considerata tra le eccellenze del panorama gospel USA. A Roma Lemons propone una sorta di ri-torno agli inizi della sua attività, presentando con una decina di solisti e una sezione ritmica composizioni originalie classiche del repertorio gospel di fama internazionale.

Gospel Festival, dodici appuntamentiAUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA DAL 20 AL 31 DICEMBRE

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