Il contrasto cieco tra le forze politiche è improduttivo ... · La strepitosa vittoria di Barack...

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La strepitosa vittoria di Barack Obama negli States ha determina- to un sostanziale mutamento delle posizioni politiche non solo negli Stati Uniti, ma anche in molti paesi del mondo. In Italia le ripercussioni sono state notevoli: festeggiamenti del PD, reazioni di esponenti della destra che in parte hanno applaudito il vincitore, in parte hanno contesta- to Veltroni per la sua euforia, ricordandogli che “qui da noi è tutt’altra cosa”. Poi è intervenuto il Cavaliere con una delle sue facezie, la battuta su Obama abbronzato, che ha fatto il giro del mondo ed ha scatenato risposte di ogni genere, ma preva- lentemente di disapprovazione. Ora è rimasta la sensazione che osare si può, perché come diceva- no gli antichi romani “audaces fortuna iuvat”; in conseguenza il PD ha cominciato “lentamente” a smuoversi e a destra mugugnano. Ma la cosa più interessante da rilevare nel panorama politico ita- liano è il comportamento identita- rio delle due principali parti poli- tiche: il PD che si caratterizza nel veltronismo e Berlusconi che caratterizza il PdL. Già, perché nel primo caso sono le componenti del Partito Democratico che, faticosamente e con qualche riluttanza, cercano di omogeneizzarsi agli atteggiamen- ti ed al linguaggio del Walter della grande manifestazione al Circo Massimo. Nel secondo caso è il Cavaliere che da l’impronta al Partito della Libertà con dichiara- zioni improvvise di intransigenza e/o di scontro politico (a cui seguono spesso repentine rettifi- che) ed i vari portavoce del PdL diffondono e reiterano le espres- sioni del leader. Insomma le due parti politiche più consistenti hanno atteggiamenti sostanzial- mente diversi. L’una si è posta a tutela delle prassi democratiche con parole chiare e comportamen- ti tenaci, ma anche smussati e possibilisti; l’altra parte persegue con energia la filosofia del fare, forte della maggioranza ottenuta alle ultime elezioni e nel presup- posto arbitrario che il popolo è sicuramente con- senziente perché a suo tempo l’ha votata. Il Capo dello Sato è intervenuto spes- so a frenare le intemperanze di esponenti politici, parlando della necessità del dialo- go fra le parti. Poi, prendendo atto della inefficacia delle esortazioni al dialogo, ha chiesto alle forze politiche che almeno si ascoltassero reci- procamente e sentissero le ragioni l’uno dell’altro. Qualche risultato lo ha ottenuto: il ddl della maggioranza per le ele- zioni europee è stato, pur appro- vato, rinviato in Commissione per ritentare un accordo fra i partiti; la contestata riforma del ministro Gelmini sta subendo una pausa di riflessione per l’attuazione; le pro- poste dell’opposizione per contra- stare la grave crisi economica in atto sembra che non saranno del tutto trascurate. Ma la contrappo- sizione politica è ancora troppo forte, occorrerà fare esercizi di moderazione e di comprensione, modificando la convinzione, pro- pria di politici che non si lasciano sfiorare dal dubbio, che la ragione è dalla loro parte per mandato popolare. Se si prosegue sulla strada almeno dell’attenzione, come dice il Presidente Napolitano, a quanto sostenuto dai rappresentanti delle diverse fasce di popolazione, allora si farà un bel passo in avanti verso la civile convivenza e verso una effi- cace azione politica in Italia. Per ora, in attesa di una matura- zione delle politiche di sostegno alle famiglie, alle piccole imprese, ai lavoratori a reddito fisso ed ai pensionati, non ci rimane che spe- rare nell’atmosfera buonista del Natale, che già si intravede e non è molto lontano. La questione sicurezza è sentita ancora come una priorità a Roma e nel XX Municipio, che è stato teatro di due gravi fatti di vio- lenza: l’uccisione della signora Giovanna Reggiani nei pressi della stazione di Tor di Quinto e l’aggressione della ragazza afri- cana vicino alla stazione de La Storta. Oltre alla presenza dei militari nelle stazioni e nei“luo- ghi a rischio”, cosa prevede il Patto per Roma Sicura e quali sono le iniziative previste dal- l’amministrazione comunale? Il Patto per Roma sicura , firmato il 29 luglio insieme al Prefetto e ai presidenti di Provincia e Regione, è il risultato di una concertazione paziente che ha avuto ed ha un unico obiettivo condiviso da tutti gli enti coinvolti: la necessità di rendere Roma una città sicura, libera da forme di degrado, abu- sivismo e illegalità che per troppo tempo sono state sottovalutate o peggio tollerate. Questo accordo istituzionale, che vede il Comune in prima linea, poggia su un prin- cipio fondamentale: tolleranza zer o . Tutti sono uguali di fronte alla legge e ciò vale per i cittadini italiani come per i cittadini di altri Paesi ospiti in Italia. L’amministrazione è su questo fortemente impegnata e sta dispiegando ogni strumento (a partire da quello finanziario, con un investimento di 10 milioni di euro), sia politico che tecnico, per affrontare sul piano strutturale il problema. Per l’attuazione del Patto sulla sicurezza il Comune ha istituito uno specifico ufficio extradipartimentale, affidato al prefetto Mario Mori. Al fine di dare efficacia all’insieme degli interventi previsti dal protocollo è prevista una “mappa del rischio”, costantemente aggiorna- ta e tesa a individuare le diverse forme di degrado e criminalità, soprattutto nelle aree periferiche della città, stilata dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicu- rezza, con sede in Prefettura. Altra novità prevista dal Patto è la istituzione della Sala Sistema Roma: si tratta di una sala opera- tiva del Comune che farà da cen- trale ai vari sistemi di allarme come i dispositivi di sorveglianza passiva e le colonnine SOS a chia- mata diretta. È la prima volta che il Comune di Roma ha uno stru- mento del genere, interconnesso con le centrali operative delle forze di polizia. Per quanto con- cerne il miglioramento delle sta - zioni ferr oviarie e la loro messa in sicurezza, abbiamo avviato un vasto programma che prevede una maggiore illuminazione e sistemi di telesorveglianza colle - gati con le centrali operative delle forze dell’or dine . Le stazioni sono le porte di acces- so alla città e per questo, il 29 ottobre, ho firmato con l’Ad di Ferrovie dello Stato e con il Presidente della Provincia, la Carta europea per lo Sviluppo di iniziative sociali nelle stazioni. Gli snodi ferroviari non possono continuare ad essere “non luoghi”, ma posti sicuri dove i cit- tadini si sentano a casa. Sono stati avviati interventi come un monitoraggio costante, compren- sione e gestione del disagio socia- le, formazione del personale e creazione di un sito web dedica- to. Le stazioni devono trasformarsi in luoghi di solidarietà, integrazione e legalità. Questa attività vede impegnato anche il Municipio il quale sta svolgendo un ottimo lavoro sul territorio. Il “progetto sicurezza” avviato dal presidente Giacomini è in linea con l’azione del Campidoglio e interessa aree come piazzale Ponte Milvio o piazza Saxa Rubra a Prima Porta. Questi interventi sono stati salu- tati molto positivamente dai citta- dini di Roma nord. Un altro pilastro del Patto per Roma sicu- ra è, infine, il superamento del- l’emergenza nomadi e su questo posso dire che, terminato il censi- mento dei campi rom operato dalla Prefettura in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, l’am- ministrazione è pronta per avvia- re la verifica dei vari insediamenti censiti, chiudere quelli abusivi e riqualificare i rimanenti. L’impegno è quello di darecorso agli impegni assunti in campagna elettorale e cioè svi- luppare interventi di conteni- mento (i primi dati sul censimen- to sono estremamente positivi, con un calo significativo delle presenze rispetto alle rilevazioni di un anno fa) e di inclusione socia- le per chi ha le carte in regola e chi si comporta bene e rispetta le leggi. A questo si aggiungono interventi sul piano sociale per aumentare il livello di vivibilità urbana con programmi di bonifica e ristrutturazione degli insediamenti rom. È finita la sta - gione dell’anar chia e del lassismo . Un dato, per concludere, sempre in tema di sicurezza: ad agosto i delitti commessi a Roma sono stati 9.199 rispetto ai 15.525 dell’agosto 2007. In un anno, vi è stato un calo di 6.326 delitti. Intervista al Sindaco di Roma Alemanno: è finita la stagione dell’anarchia e del lassismo di L.C. e P.D.B. Legge elettorale per elezioni europee (pag. 2) Poteri della Corte Costituzionale (pag. 2) Incompatibilità assessore Perina (pag. 3) Viabilità sulla Cassia antica (pag. 3) Quante “Libertà” ci sono? (pag. 4) Tremonti e l’etica (pag. 4) anno I - numero 6 distribuzione gratuita - Novembre 2008 Per essere “visibili” Pubblicità & Promozione 06.30.36.02.30 (continua a pag. 2) Il contrasto cieco tra le forze politiche è improduttivo Osare si può e si deve Il voto alle elezioni non significa consenso su tutto di Paolo Di Battista Sopra: Gianni Alemanno In alto a sinistra: competizione con mare mosso

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La strepitosa vittoria di BarackObama negli States ha determina-to un sostanziale mutamentodelle posizioni politiche non solonegli Stati Uniti, ma anche inmolti paesi del mondo.In Italia le ripercussioni sono statenotevoli: festeggiamenti del PD,reazioni di esponenti della destrache in parte hanno applaudito ilvincitore, in parte hanno contesta-to Veltroni per la sua euforia,ricordandogli che “qui da noi ètutt’altra cosa”. Poi è intervenuto il Cavaliere conuna delle sue facezie, la battuta suObama abbronzato, che ha fatto ilgiro del mondo ed ha scatenatorisposte di ogni genere, ma preva-lentemente di disapprovazione.Ora è rimasta la sensazione cheosare si può, perché come diceva-no gli antichi romani “audacesfortuna iuvat”; in conseguenza ilPD ha cominciato “lentamente” asmuoversi e a destra mugugnano.Ma la cosa più interessante darilevare nel panorama politico ita-liano è il comportamento identita-rio delle due principali parti poli-tiche: il PD che si caratterizza nelveltronismo e Berlusconi checaratterizza il PdL.Già, perché nel primo caso sonole componenti del PartitoDemocratico che, faticosamente econ qualche riluttanza, cercano diomogeneizzarsi agli atteggiamen-ti ed al linguaggio del Walterdella grande manifestazione alCirco Massimo. Nel secondo casoè il Cavaliere che da l’impronta alPartito della Libertà con dichiara-zioni improvvise di intransigenzae/o di scontro politico (a cuiseguono spesso repentine rettifi-che) ed i vari portavoce del PdLdiffondono e reiterano le espres-sioni del leader. Insomma le dueparti politiche più consistentihanno atteggiamenti sostanzial-mente diversi. L’una si è posta atutela delle prassi democratichecon parole chiare e comportamen-ti tenaci, ma anche smussati epossibilisti; l’altra parte perseguecon energia la filosofia del fare,forte della maggioranza ottenutaalle ultime elezioni e nel presup-

posto arbitrarioche il popolo èsicuramente con-senziente perché asuo tempo l’havotata.Il Capo dello Satoè intervenuto spes-so a frenare leintemperanze diesponenti politici,parlando dellanecessità del dialo-go fra le parti. Poi,prendendo attodella inefficaciadelle esortazioni aldialogo, ha chiestoalle forze politicheche almeno siascoltassero reci-procamente e sentissero le ragionil’uno dell’altro.Qualche risultato lo ha ottenuto: ilddl della maggioranza per le ele-zioni europee è stato, pur appro-vato, rinviato in Commissione perritentare un accordo fra i partiti; lacontestata riforma del ministroGelmini sta subendo una pausa diriflessione per l’attuazione; le pro-poste dell’opposizione per contra-stare la grave crisi economica inatto sembra che non saranno deltutto trascurate. Ma la contrappo-sizione politica è ancora troppoforte, occorrerà fare esercizi dimoderazione e di comprensione,modificando la convinzione, pro-pria di politici che non si lascianosfiorare dal dubbio, che la ragioneè dalla loro parte per mandatopopolare. Se si prosegue sullastrada almeno dell’attenzione,come dice il PresidenteNapolitano, a quanto sostenutodai rappresentanti delle diversefasce di popolazione, allora si faràun bel passo in avanti verso lacivile convivenza e verso una effi-cace azione politica in Italia.Per ora, in attesa di una matura-zione delle politiche di sostegnoalle famiglie, alle piccole imprese,ai lavoratori a reddito fisso ed aipensionati, non ci rimane che spe-rare nell’atmosfera buonista delNatale, che già si intravede e nonè molto lontano.

La questione sicurezza è sentitaancora come una priorità a Romae nel XX Municipio, che è statoteatro di due gravi fatti di vio-lenza: l’uccisione della signoraGiovanna Reggiani nei pressidella stazione di Tor di Quinto el’aggressione della ragazza afri-cana vicino alla stazione de LaStorta. Oltre alla presenza deimilitari nelle stazioni e nei“luo-ghi a rischio”, cosa prevede ilPatto per Roma Sicura e qualisono le iniziative previste dal-l’amministrazione comunale?Il Patto per Roma sicura, firmatoil 29 luglio insieme al Prefetto e aipresidenti di Provincia e Regione,è il risultato di una concertazionepaziente che ha avuto ed ha ununico obiettivo condiviso da tuttigli enti coinvolti: la necessità direndere Roma una città sicura,libera da forme di degrado, abu-sivismo e illegalità che per troppotempo sono state sottovalutate opeggio tollerate. Questo accordoistituzionale, che vede il Comunein prima linea, poggia su un prin-cipio fondamentale: tolleranzazero. Tutti sono uguali di frontealla legge e ciò vale per i cittadiniitaliani come per i cittadini dialtri Paesi ospiti in Italia.L’amministrazione è su questofortemente impegnata e stadispiegando ogni strumento (apartire da quello finanziario, conun investimento di 10 milioni dieuro), sia politico che tecnico, peraffrontare sul piano strutturale ilproblema. Per l’attuazione delPatto sulla sicurezza il Comuneha istituito uno specifico ufficioextradipartimentale, affidato alprefetto Mario Mori. Al fine di

dare efficacia all’insieme degliinterventi previsti dal protocolloè prevista una “mappa delrischio”, costantemente aggiorna-ta e tesa a individuare le diverseforme di degrado e criminalità,soprattutto nelle aree periferichedella città, stilata dal Comitatoprovinciale per l’ordine e la sicu-rezza, con sede in Prefettura.Altra novità prevista dal Patto èla istituzione della Sala SistemaRoma: si tratta di una sala opera-tiva del Comune che farà da cen-trale ai vari sistemi di allarmecome i dispositivi di sorveglianzapassiva e le colonnine SOS a chia-mata diretta. È la prima volta cheil Comune di Roma ha uno stru-mento del genere, interconnessocon le centrali operative delleforze di polizia. Per quanto con-cerne il miglioramento delle sta-zioni ferroviarie e la loro messa insicurezza, abbiamo avviato unvasto programma che prevedeuna maggiore illuminazione esistemi di telesorveglianza colle-gati con le centrali operative delleforze dell’ordine.Le stazioni sono le porte di acces-so alla città e per questo, il 29ottobre, ho firmato con l’Ad diFerrovie dello Stato e con ilPresidente della Provincia, laCarta europea per lo Sviluppo diiniziative sociali nelle stazioni.Gli snodi ferroviari non possonocontinuare ad essere “nonluoghi”, ma posti sicuri dove i cit-tadini si sentano a casa. Sono statiavviati interventi come unmonitoraggio costante, compren-sione e gestione del disagio socia-le, formazione del personale ecreazione di un sito web dedica-

to. Le stazioni devono trasformarsiin luoghi di solidarietà, integrazione e legalità.Questa attività vede impegnatoanche il Municipio il quale stasvolgendo un ottimo lavoro sulterritorio. Il “progetto sicurezza”avviato dal presidente Giacominiè in linea con l’azione delCampidoglio e interessa areecome piazzale Ponte Milvio opiazza Saxa Rubra a Prima Porta. Questi interventi sono stati salu-tati molto positivamente dai citta-dini di Roma nord. Un altropilastro del Patto per Roma sicu-ra è, infine, il superamento del-l’emergenza nomadi e su questoposso dire che, terminato il censi-mento dei campi rom operatodalla Prefettura in collaborazionecon la Croce Rossa Italiana, l’am-ministrazione è pronta per avvia-re la verifica dei variinsediamenti censiti, chiuderequelli abusivi e riqualificare irimanenti. L’impegno è quello didarecorso agli impegni assunti incampagna elettorale e cioè svi-luppare interventi di conteni-mento (i primi dati sul censimen-to sono estremamente positivi,con un calo significativo dellepresenze rispetto alle rilevazionidi un anno fa) e di inclusione socia-le per chi ha le carte in regola e chisi comporta bene e rispetta le leggi.A questo si aggiungono interventisul piano sociale peraumentare il livello di vivibilitàurbana con programmi di bonificae ristrutturazione degliinsediamenti rom. È finita la sta-gione dell’anarchia e del lassismo.Un dato, per concludere, sempre in tema di sicurezza: adagosto i delitti commessi a Romasono stati 9.199 rispetto ai 15.525 dell’agosto 2007. In un anno,vi è stato un calo di 6.326 delitti.

Intervista al Sindaco di RomaAlemanno: è finita la stagione dell’anarchia e del lassismo

di L.C. e P.D.B.

Legge elettoraleper elezioni europee

(pag. 2)

Poteri dellaCorte Costituzionale

(pag. 2)

Incompatibilitàassessore Perina

(pag. 3)

Viabilità sullaCassia antica

(pag. 3)

Quante “Libertà”ci sono?

(pag. 4)

Tremontie l’etica

(pag. 4)

anno I - numero 6 distribuzione gratuita - Novembre 2008

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(continua a pag. 2)

Il contrasto cieco tra le forze politiche è improduttivo

Osare si può e si deveIl voto alle elezioni non significa consenso su tutto

di Paolo Di Battista

Sopra: Gianni AlemannoIn alto a sinistra:competizione con mare mosso

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Il ddl della maggioranza di modifi-ca della legge elettorale per le ele-zioni europee, firmata dall’on.Calderisi (Pdl), torna in commissio-ne Affari Costituzionali. La decisio-ne, presa il 30 ottobre in una cola-zione di lavoro fra il PremierBerlusconi ed il Presidente dellaCamera Fini , è stata poi ratificata inserata dalla conferenza dei capi-gruppo.A questo dietrofront del governo,che fino a pochi giorni prima avevadetto con energia di voler procede-re a colpi di maggioranza, hannosicuramente contribuito le paroledel Presidente della Repubblica.Nei giorni precedenti, infatti,Napolitano aveva chiesto di favori-re un clima “di reciproco ascolto edi attenzione” e aveva sottolineatola necessità di non ledere il “plura-lismo politico”, chiara allusione adeventuali soglie di sbarramentotroppo elevate. Il Capo dello Statoaveva inoltre ricordato il dirittodegli elettori “a scegliere i proprirappresentanti”. In realtà anche nellamaggioranza non erano mancate levoci critiche. Gianni Alemanno si erapubblicamente dichiarato contrarioall’abolizione delle preferenze e conlui altri esponenti di AlleanzaNazionale. Lo stesso Movimentoper le Autonomie non aveva nascosto

i dubbi sulla proposta ed era arrivatoa minacciare l’uscita dalla maggioranza.Il Presidente della Camera avevafatto sapere che in Aula non avreb-be potuto non concedere il votosegreto, che è di prassi quando simodifica la legge elettorale, e que-sto avrebbe facilitato i franchi tira-tori e reso probabile un risultatonegativo per l’esecutivo. Gli svilup-pi sulla legge elettorale per le euro-pee sono stati accolti positivamentedalle opposizioni. “ E’ la primabuona notizia in tema di riformeistituzionali” ha commentatoFrancesco Rutelli (Pd).D’Alema, che aveva definito lariforma una “porcata bis”, ha parla-to di “decisione saggia”. Soddisfazione anche dall’Udc, cheaveva già presentato oltre trecentoemendamenti alla proposta di leggeed aveva preannunciato l’ostruzio-nismo in entrambe le Camere.La discussione della proposta dellamaggioranza,- che prevede lo sbar-ramento al 5%, elezione secondol’ordine di liste predisposte dai par-titi e 10 Circoscrizioni - esce così dalcalendario di novembre e vienerimandata alla Commissione AffariCostituzionali dove si verificheran-no le possibilità di un’intesa conl’opposizione. Se il confronto daràesito negativo la riforma finirà su

un binario morto e pertanto, sivoterà con le vecchie regole.La legge elettorale per le europeeattualmente in vigore divide il terri-torio nazionale in cinqueCircoscrizioni elettorali. E’ caratte-rizzata dal fatto che garantisce aglielettori la scelta dei propri rappre-sentanti mediante la possibilità diesprimere tre preferenze nell’ambi-to della stessa lista.Non è prevista, inoltre, alcunasoglia di sbarramento: tutti i partiti,quindi, possono concorrere allaripartizione dei seggi.

La legge elettorale per le europee torna in Commissione per un nuovo esame

È prevalso il buonsenso, non lo scontroNovità dopo le parole del Capo dello Stato e i primi dissenzi nella maggioranza

di Diego Lai

In questi giorni molto si è par-lato della Corte Costituzionalee della sua composizione.Le forze politiche hanno dibat-tuto a lungo su chi dovevaessere eletto per dare pienezzaalla composizione della CorteCostituzionale e finalmentecon 690 voti Giuseppe Frigo èstato eletto giudice dalParlamento riunito in sedutacomune. La partita non è finitaperché a febbraio si dovràsostituire il giudice GiovanniMaria Flick ed è probabile che

anche questa volta la sceltacada non su un politico, ma suun tecnico. La scelta toccherà alCapo dello Stato. Occorre per-tanto una breve disamina sullanozione e sulla natura delleattività della Consulta.Con l’introduzione dellaCostituzione repubblicana si èpalesata l’esigenza di creare unorganismo con il compito disindacare l’operato delLegislatore al fine di verificarela conformità delle leggi allaCostituzione.La Corte Costituzionale nonappartiene alla magistraturaordinaria (art. 104 Cost.), matuttavia le sue funzioni sonogiurisdizionali e tutti i suoiprovvedimenti, avendo naturagiurisdizionale, devono esseremotivati. Il costituente ha pre-visto un’ articolata ed eteroge-nea composizione al fine dicostituire un collegio imparzia-le e neutrale, svincolato dagliinteressi dei partiti e dalle altreistituzioni.I giudici costituzionali devonoessere scelti senza, limiti di età,solo in considerazione delleloro conoscenze giuridiche (art.135 Cost.).Nella sua composizione ordi-naria la Corte si compone di 15giudici nominati nella manieraseguente: 5 dalle magistrature dello Stato

(3 Corte di Cassazione, 1Consiglio di Stato, 1 Corte deiConti);5 dal Parlamento in sedutacomune; 5 scelti direttamentedal Presidente dellaRepubblica.I giudici restano in carica noveanni e non possono essere rie-letti. Questo periodo piuttostolungo serve ad evitare bruschied improvvisi mutamenti digiurisprudenza. Ricordiamoche la legge costituzionale del 9febbraio del 1948 n. 1 accordaai giudici costituzionali l’im-munità riconosciuta ai membridelle Camere, di cui all’art. 68comma 2 Cost. A seguito dellariforma del 1993 per i parla-mentari non è più richiestal’autorizzazione a procedere,ma alcuni giuristi ritengonoche tale garanzia sia stata con-servata per i giudici costituzio-nali.Ricordiamo infine che la Cortegiudica anche i procedimentidi accusa contro il Capo delloStato.In questi casi la composizione

viene integrata da altri 16membri tirati a sorte da unelenco di cittadini con i requisi-ti per l’eleggibilità a senatore.La presenza di questi giudiciaggregati tende in questo casoad aumentare il carattere poli-tico dei giudici di accusa.L’art. 134 della Costituzioneattribuisce inoltre alla CorteCostituzionale il compito digiudicare sui conflitti di attri-buzione tra i poteri dello Stato.Potenzialmente sono poteritutti i soggetti titolari di attri-buzioni in base al testo costitu-zionale. In tal senso la Cortesempre più spesso è chiamata arisolvere i conflitti che sorgonotra lo Stato e le Regioni. Il giu-dizio è originato sia dallarivendicazione di competenzache si ritengono usurpate, siadalla denuncia del cattivo usodelle attribuzioni altrui cheintralciano il pieno eserciziodelle proprie competenze. Abbiamo quindi visto che lefunzioni della CorteCostituzionale sono assai deli-cate ed incidono direttamentesulla funzione legislativa epolitica dello Stato.Ci auguriamo quindi che laCorte, per le sue prerogative diimparzialità, non venga maistravolta dagli interessi politici.La funzione di sindacare lacostituzionalità delle leggirende la Corte Costituzionaleuna sorta di garanzia delleopposizioni a fronte di possibi-li abusi della maggioranza digoverno. E’ chiaro infatti chedichiarando l’incostituzionalitàdi una legge per violazionedelle procedure previste dallaCostituzione la Corte sanzionail comportamento della mag-gioranza e tutela di riflesso idiritti dell’opposizione.

Poteri della CorteCostituzionale

di Piero Mancusi *

ANGOLO DEL DIRITTO

Direttore resp.: Paolo Di Battista

Redazione: Anna Chiara Andronico, Luca Cesari,Chiara Di Battista, Niccolò Frasso,Piero Mancusi, Claudio Marinali,Stefano Palummo, Alessandro Sterpa

Hanno inoltre collaborato in questo numero:Luciano Colavero, Alessandro Cozza, Enzo Diba,Diego Lai, Sabrina Lupacchini, Mariangela Marà,Francesco Scoppola, Alessandra Stoppini, Alberto Tamburrini

Sede: Via Ischia di Castro, 34 - RomaTel. 348.77.48.090 - 333.25.84.320

Stampa: Stampando di Daniele Velluti - Roma

Registrazione Tribunale di Roma n° 166/2008 del 17/04/2008

Al tema della sicurezza si affianca quello del decorourbano e del degrado ambientale: due aspetti centraliper rilanciare il turismo internazionale. Nel XXMunicipio sono presenti aree verdi (come il Parco diVejo e il Parco dell’Insugherata) e borghi storici (comeIsola Farnese, Cesano e Santa Maria di Galeria). È pre-visto un piano per migliorare il sistema di raccolta deirifiuti e nuovi progetti per promuovere il sistemaambientale?Il decoro urbano è una delle nostre priorità. Il XX nonsolo è il Municipio più grande di Roma, ma quello conla maggiore estensione di aree verdi e agricole. Permigliorare il sistema di raccolta dei rifiuti, all’inizio del2009, partirà all’Olgiata la raccolta differenziata porta aporta. Si tratta di un progetto sperimentato lo scorsoanno in tre quartieri (Colli Aniene, Decima eMassimina) che ha raccolto ottimi risultati (60% di rac-colta differenziata rispetto al 17% del resto della città).Per quanto riguarda l’Ama, la nuova dirigenza sta com-pletando la ricognizione della situazione operativa ed ègià al lavoro per arrivare in tempi brevi ad una riorga-nizzazione dei processi industriali e produttivi, conl’obiettivo appunto di migliorare i servizi di spezza-mento e raccolta dei rifiuti in tutta la città. Il nuovopiano aziendale e il nuovo Contratto di Servizio (CdS),che il Comune dovrà stipulare, includerà, ovviamente,anche il quadrante nord della città, recependo auspica-bilmente le istanze prioritarie dei cittadini e delMunicipio sui servizi. Per quanto riguarda la raccoltadifferenziata, in generale si dovranno progressivamen-te rimodulare le frequenze di svuotamento dei casso-netti e di passaggio dei mezzi sulla base delle effettiveesigenze delle micro-realtà locali. L’attività dell’UfficioDecoro urbano, che oggi torna a dipendere sul pianofunzionale dall’Ama, ha svolto molti interventi in colla-borazione con il XX Municipio, come quelli per riquali-ficare il sottopasso di via Cassia, alcune aree in viaFlaminia e per rimuovere scritte sui muri. Stiamo lavo-rando per un vero coordinamento strategico fra le atti-vità dell’Assessorato all’Ambiente, Ama, DecoroUrbano e Servizio Giardini. Stiamo riattivando tutti gliuffici sul territorio per una profonda azione volta allariqualificazione del territorio.

Il potenziamento delle infrastrutture per la mobilitàcollettiva è ormai indilazionabile, in particolare perRoma nord. Quali interventi sono previsti per le lineeferroviarie Roma-Viterbo e per la Fr3 (Ostiense-Cesano)? Sosterrà il prolungamento della futuraMetro C fino a Grottarossa?Non c’è dubbio che il quadrante nord di Roma da anniè sofferente sotto il profilo del traffico e della mobilità.A fronte di una vasta espansione edilizia che ha porta-to un incremento demografico importante, poco o nullaè stato fatto, nei decenni passati, per migliorare il tra-sporto pubblico urbano, per potenziare le reti ferrovia-rie e quelle stradali. A questa situazione, peraltro giàcritica, si vanno a sommare i disagi causati dai cantieriaperti per l’ampliamento della cintura del GrandeRaccordo Anulare, soprattutto le tratto interessato dagliinnesti con la Cassia Bis e con la via Flaminia o per ilraddoppio di via Trionfale. So quante difficoltà i cittadi-ni del XX Municipio hanno sopportato e sopportano

ancora oggi proprio a causa di questi lavori. Come dire,meglio tardi che mai. Roma nord da troppo tempoattendeva una soluzione ai suoi problemi di traffico.Ma, come accaduto per altri grandi appalti, l’ampiezzadei lavori e la complessità del progetto hanno, neltempo, provocato pesanti ricadute sulla vita dei cittadi-ni. Ora siamo ad un passo dalla fine e pertanto voglioesortare i cittadini di Roma nord ad avere ancora un po’di pazienza, nella consapevolezza che, al termine deilavori, la situazione andrà di certo migliorando sottotutti i punti di vista. In tutti questi anni, poco o nulla èstato fatto dalle precedenti amministrazioni per pro-muovere forme di mobilità sostenibile, alleggerire iltraffico veicolare, migliorando e potenziando il traspor-to pubblico urbano. L’efficacia del sistema di mobilitàdi una città condiziona pesantemente la qualità dellavita di un grande centro urbano come Roma, dove altraffico cittadino si aggiunge quello generato dal cre-scente pendolarismo dell’ultimo decennio. Un fenome-no determinato dall’incremento delle attività nell’areacomunale, dal consolidamento della popolazione resi-dente e dall’espansione della residenzialità in particola-re nei comuni limitrofi. Per allineare Roma alle altrecapitali europee, è necessario predisporre una rete ditrasporto pubblico locale efficiente in grado di costitui-re una valida alternativa all’uso del mezzo privato,investendo soprattutto sul ferro. È per questa ragioneche è stata istituita la Commissione tecnica incaricata diredigere il Piano Strategico per la Mobilità Sostenibiledella Capitale, che in sei mesi dovrà indicare le linee disviluppo generale in questa direzione. Per quantoriguarda gli ultimi due quesiti, il Comune di Roma hauna competenza territoriale limitata e la linea ferrovia-ria Roma Viterbo così come la Fr3 sono di competenzadella Regione Lazio. Di fondamentale importanzaquindi un tavolo di confronto istituzionale con l’asses-sore alla Mobilità e ai Trasporti competente, FrancescoDalia, già sollecitato dal suo omologo per il Comune,l’assessore Sergio Marchi. Comunque posso dire che ilprogetto preliminare per la diramazione del prolunga-mento nord (della Metropolitana ndr), lungo la direttri-ce della via Cassia, dal bivio a monte della StazioneFarnesina fino a Grottarossa, denominato C2, è stato giàapprovato con una delibera di Giunta ed è al vaglio delCIPE, la cui approvazione è prevista dalla legge obietti-vo. Così come sono state già attivate le procedure divalutazione di impatto ambientale. Allo studio di fattibi-lità di Roma Metropolitane, invece, la possibilità di pro-lungarne il tracciato con una soluzione alternativa di atte-stamento in prossimità del Secondo Polo Ospedaliero(Sant’Andrea).

Il XX Municipio non ha la sede istituzionale nel suoterritorio. È una strana anomalia che si trascina damolti anni. Pensa che questa situazione potrà essererisolta?Sono perfettamente a conoscenza di questa situazione,che si trascina da decenni. Posso dire che stiamo stu-diando una soluzione idonea per trovare una sede ade-guata al XX Municipio nel suo territorio di riferimento.Stiamo lavorando affinché il problema venga risolto abreve, d’intesa con l’assessore al Patrimonio, AlfredoAntoniozzi, e con gli uffici tecnici.

Intervista al sindaco Alemanno

pagina 2 - Roma XX, Novembre 2008

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Controllore e controllato, ammini-stratore comunale e parte in causacontro il Comune. Non è un gioco di parole, ma laparadossale situazione in cuiversa Marco Perina, Vice presiden-te ed assessore alla Cultura ed allaScuola di questo Municipio, non-ché punto di riferimento di Ansull’intero territorio.L’assessore infatti, oltre al suoincarico di natura politico istitu-zionale all’interno del Municipio,è membro del Consiglio di ammi-nistrazione del Consorzio stradaledi Via Cortina d’Ampezzo.Il gruppo municipale del PartitoDemocratico vuole vederci chiaroe, a tal proposito, ha presentatoun’interrogazione al PresidenteGiacomini (Forza Italia) per chiari-re se esistesse incompatibilità trale due cariche.Il Presidente, nel corso di un’acce-sa seduta di Consiglio municipale,ha espresso l’intenzione di interes-sare il Segretario Generale delComune di Roma dell’interavicenda in maniera da chiarirne i

vari profili, sia dal punto di vistagiuridico che politico.Dietro le quinte di questo emble-matico intreccio si nasconde ancheuna forte disarmonia dentro il Pdl:Forza Italia e An sono in disaccor-do anche per la vicinanza di que-st’ultima alla Destra di Storace.La sospetta incompatibilità del-l’assessore Perina nasce non tantodalla contemporaneità di dueruoli quanto dal fatto che il“Consorzio stradale Cortinad’Ampezzo” è finanziato per il50% dal Comune di Roma e cheegli stesso, nonostante fosseamministratore, è stato parte ingiudizio proprio contro il Comunecon riferimento ad attività delConsorzio. Il 27 Gennaio del 2004 venneimpedito all’allora direttore delMunicipio, Giovanni Williams, dipresenziare, come previsto dalloStatuto, alle votazioni per rinno-vare le cariche del Consorzio. IlComune fece ricorso al Tar, ilTribunale lo accolse e il Consorzioricorse al Consiglio di Stato: tra i

ricorrenti figurava, Marco Perina.Il Consiglio di Stato ha conferma-to la sentenza del Tar.Dalla documentazione prodottanell’interrogazione emergerebbeche il Comune di Roma è rappre-sentato nell’Assemblea delConsorzio dal Direttore delMunicipio, in cui Perina è VicePresidente, e che il Cda, nel qualeè presente anche personale tecnicodipendente del Municipio, è ilvero organo di governo delConsorzio. Per tutte queste ragio-ni il Partito Democratico ritieneche le dimissioni di Perina da unadelle due cariche siano un attodoveroso per garantire la dovutatrasparenza dell’amministrazionenei confronti dei cittadini, cheamano la correttezza dei compor-tamenti. Una buona politica deveavere come presupposto il rispettodei principi dell’etica, evitando ilrischio che, per la commistione diruoli, a farne le spese siano i citta-dini.

* Consiglieri municipali PDdel Municipio Roma XX

Incompatibilità dell’assessore PerinaInterrogazione del gruppo PD al Municipio XX

di Alessandro Cozza e Francesco Scoppola*

Viabilità sulla Cassia anticaOccorre ripristinare il doppio senso di marcia

di Alessandra Stoppini

Via Cassia Antica, nel tratto daVia Cortina d’Ampezzo a ViaCassia Nuova, è una via alberata,immersa nel verde. Da parecchianni è diventata strada riservatasolo agli autobus, ai taxi e al traf-fico locale, per evitare l’ingorgoche si creava all’imbocco della ViaCortina d’Ampezzo, che la incro-

cia. Due strade Via dell’AcquaTraversa e Via Cortinad’Ampezzo confluiscono nellaCassia, che poi attraversa Piazzadei Giochi Delfici. Da questo slar-go si raggiungono anche Via diVigna Stelluti, Via dellaCamilluccia, Via Nemea e le zonedi Ponte Milvio e della Farnesina.

Il ripristino di entrambi i sensi dimarcia su Via Cassia Antica èstato chiesto a viva voce dagli abi-tanti di Roma Nord che in questiultimi anni infatti hanno firmatomolte petizioni per ottenere lanormale circolazione in questastrada, ma finora senza risultaticoncreti.

E’ importante rilevare che conl’apertura del Passante a Nord-Ovest nel dicembre di quattroanni fa, sono venute meno le giu-stificazioni a motivo delle qualiera stato istituito il senso unico suVia Cassia Antica, cioè diminuireil grande traffico su Via Cortinad’Ampezzo, che effettivamenteora si è notevolmente ridotto.Il Passante a Nord-Ovest, costrui-to in 3 anni e 2 mesi di lavoro, hainteressato i Municipi XIX e XXed è costato 120 milioni di euro

pagati interamente dal Comunedi Roma.E’ stato intitolato alla memoria diPapa Giovanni XXIII “il Papa deldialogo”, come tenne a sottolinea-re il giorno dell’inaugurazionel’allora Sindaco di Roma WalterVeltroni. I suoi quasi tre chilome-tri e mezzo (è il terzo tunnel stra-dale urbano più lungo d’Europa)consentono di bypassare tutto iltraffico di Roma nord e collegaredue quadranti importanti dellacittà : Foro Italico - Farnesina ePineta Sacchetti - PoliclinicoGemelli. I suoi molteplici svinco-li ed innesti consentono agli auto-mobilisti di ritrovarsi in pochiminuti nelle vie Trionfale, Fani,Cortina d’Ampezzo, Pieve diCadore ecc…

Dunque la riapertura di questotratto della Cassia alla normalecircolazione si può fare senzarecare danno al sistema viario,anzi creando un sensibile benefi-cio al traffico della “supercongestionata “ Cassia inzona Tomba di Nerone.Forse c’è qualcuno che si opponea questa esigenza sentita da tanticittadini? Attendiamo risposte qualificate

che risolvano in tempi brevi que-sta annosa diatriba tra cittadini eresponsabili del XX Municipio.

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Angolodella poesia

Richiesta una leggeper regolare

il conflitto d’interessi

D’agosto a contemplare

di Enzo Diba

Se nella notte ammiro il cielo, muto nel contemplar l’immensa maestria di Colui che per me quaggiù è venuto, mi assale smarrimento e nostalgia. Perché trabocca troppo nell’amore Chi non è ricambiato per la via di questo esilio amaro, divenuto per gran disinteresse o per follia carcere duro e tomba per il cuore.

Ma se l’alba comincia ad imbiancare e dissolve la notte e la paura, una più vasta immensità mi prende, fatta di cielo e mare, e abbagliato di luce a contemplare e cielo e mare mi sorprende e terra e cielo, estasiato e ridente. Mentre l’azzurro ha sprazzi di rossore, la guancia si ravviva e, ancor sognante, pare che l’onda frema e l’aria gema, pare che ancora trema l’anima e non si placa.

Amore profondo

di Mariangela Marà

Lascio sulla tua tomba un pezzo di cuore,una preghiera, un lume, un fiore.Mi porto via le lacrime ed il rimpianto e la certezza di aver perso tanto.Il fiore appassisce, il lume si esaurisce,ma il pezzo di cuore è lì e ti custodisce.Il pezzo di cuore ti parla e ti fa compagnia,resiste alla neve, alla pioggia, al sole e al ventoe … al passare del tempo.Il pezzo di cuore ti parla e ti fa compagnia,resterà sempre lì, non se ne andrà mai via.

Sentire

di Luciano Colavero

Se ti concentri puoi sentire l’erba crescere; lo sciacquio delle onde del mare;la neve cadere sui prati …

Ma l’urlo di un cuorespezzato?

La figlia del nostro Premier harilasciato una intervista al quoti-diano inglese The Times lo scor-so mese di ottobre.Riferendosi alla situazione italia-na ha affermato:“Il conflitto di interessi in que-sto Paese ha bisogno di essereregolato, necessita norme daapplicare ed osservare.”Un’idea chiara e precisa, cheacquista significato politico perl’identità di chi l’ha espressa.

Barbara Berlusconi

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Ma quante “Libertà”ci sono?Riflessioni veritiere, basate sulla filosofia dell’etica

di Alberto Tamburrini*

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Alcune parole, a forza di usarletutti i giorni da parte di tutti, ognivolta con un significato e unintendimento diverso (e spessoopposto), hanno perso ormai illoro contenuto concettuale. Nonsignificano più niente: nel sensoche significano tutto e il contrariodi tutto. Prendiamo ad esempio laparola “Libertà”. Essa si prestaall’inganno di chi vuol essere dav-vero “libero” da tutti e da tutto, alfine perverso di sottomettere eimbrogliare i suoi concittadini: didepredarli dei loro diritti umani epolitici, e talvolta anche di violarela loro dignità, sempre a proprioesclusivo vantaggio. Nella mentedelle persone malvagie, l’equa-zione è semplice: si autoconvinco-no che i “binomi” caratteristicidell’anima, assolutamente oppo-sti e antitetici, siano in realtà unconcetto “unico” (non è forse veroche gli opposti, quando cresconoall’infinito, coincidono?). Questiuomini, fanno coincidere la gran-de ignoranza con la grande intel-ligenza, il grande egoismo con ilgrande altruismo, il disonore conl’onore. Così da giustificare, allaloro stessa coscienza, il fatto diessere ignoranti, egoisti e senzaonore. Tali persone comincianocon il percepire, come tutti, diessere “liberi”; e, da giovani, siiscrivono al “mito della Libertà”.Ma non riescono a comprendereche il “diritto di essere liberi” èveramente tale solo se convivecon il “dovere di dare la libertàagli altri”; così, dopo essere pas-sati per una fase di “Liberalismo”,sono sedotti dal “Liberismo” sfre-

nato, che spinge l’individuo acancellare ogni bilanciamentoeconomico e sociale, ogni control-lo, ogni rispetto dell’avversario; eche pretende per sé ogni soddisfa-zione materiale e ogni potere.Fino a sopprimere le leggi, quan-do esse si frappongono tra lui e isuoi desideri illegittimi e smodati.Così, la grande padronanza di sé,si trasforma nella più meschinapovertà umana: quando l’indivi-duo, diventato ormai ricco epotente, non divertendosi più acooptare al potere le sue giovaniprotette, decide di nominare sena-tore il proprio cavallo, comeCaligola. Tutti i suoi sudditi prez-zolati, si complimenteranno per lascelta; ed egli stesso, sarà diventa-to ignobile, autorizzando ognimenzogna e ogni ferita alla “veraLibertà” e ai “diritti degli altri”.Scompare, giorno dopo giorno,ogni barlume di equità sociale edi solidarietà. Quell’Uomo, quegliUomini, continuano a pensare diessere “liberi”; ma sono solo dei“libertari”. Fino a diventare deigrandi “liberticidi”.In effetti, la parola “Libertà”,tanto usata e tanto abusata, havisto, per tutto il secolo passato eancor più oggi, il moltiplicarsi adismisura dei suoi significati. Perfare qualche esempio: tutti sap-piamo che, perfino i dittatori piùspietati, dicono di voler difenderevalori “di libertà”; per loro,“Libertà” significa essere esentatidalle responsabilità del propriooperato: di fronte ai cittadini, alleLeggi, alla Magistratura; perfinodi fronte alla propria dignità.Diventando così, esseri disumani:mai veramente amati, sempregiustamente disprezzati.Per molti, la parola “Libertà”trova come sinonimo“Rivoluzione”; e questo anelitoha le sue giustificazioni. Per moltialtri, “Libertà” significa “Ordine”,“Legalità”; e anche questo è com-prensibile, almeno dal punto divista superficiale e di primoimpatto. Perfino la donna o l’uo-mo fedifrago, in assoluta buonafede, giustificano il proprio com-portamento come aspirazione alla“Libertà”.Nessuno di tutti questiindividui ha del tutto torto: per-ché tutti gli Uomini sono schiavidelle “pulsioni naturali”. Primafra tutte, appunto, la pulsione alla“Libertà”; insieme a quella all’“Egoismo” più sfrenato. Lo “stol-to”, osservando ciò, e sentendosiin sintonia con la propria natura,si sente “Uomo” proprio grazie atali pulsioni, naturali e antropolo-giche; crede erroneamente diessere “libero”, ma è solamente“immorale”: libero da ogni rego-

la, da ogni morale, da ogni etica.In realtà, egli è “schiavo” dellapropria natura (homo homini lupus,l’uomo che si comporta verso gli altriuomini come un lupo bestiale). Siconsidera superiore, solo perchésa fare il male (imbrogliare e umi-liare) con maggiore efficacia di chilo circonda; in questo modo, per-cepisce se stesso come un essere“superiore”. Crede che, “Avere ilPotere”, significhi “Vincere con laforza”: al di sopra di tutti e ditutto.Eppure, vive nell’adulazione dei

cortigiani, nel disamore dei citta-dini e nella solitudine interiore:privo di ogni conforto; senzacoscienza, senza scienza, senzaveri amici. Il prevaricatore è sem-pre un povero “stolto”; e, comeUomo, vale meno dell’ultimamonetina che gli resta in tasca.L’Uomo veramente “libero”, èben altra cosa. Egli si erge maesto-so come una colonna. E’ di lui,che parleremo ai nostri figli: peramore verso di loro, e per rispettodella nostra funzione di padri.Perché l’Universo non dimentichiil concetto di bene e di male.Diciamolo subito: l’Uomo nonpuò ritenersi “libero di fare il male”,e nemmeno “di fare ciò che gli paree piace”: questo, si chiama “liberti-naggio” e non “libertà”; e in essonon c’è alcuna forma di vera “feli-cità”. La vita, al contrario, è moltopiù bella: affascinante, ripagante,degna di essere vissuta fino infondo.Primo: la persona libera è quella“libera di fare il bene”, libera daicondizionamenti esterni e interniai quali tutti noi siamo continua-mente assoggettati: nessuna perso-na e nessun interesse personale, riu-sciranno mai a privarmi della mialibertà di scelta. Nemmeno la miacolpa più grande, potrà privarmidella mia libertà di fare il bene.Secondo: ogni persona deveamare la libertà degli altri nonmeno della propria. Il ragiona-mento è semplice: ogni “diritto delsingolo”, diventa “sostenibile”(nel senso di “reale” e “duratu-ro”) solo in contemporaneità conil corrispondente “dovere di tutti”.La propria libertà, si conquistasolo garantendo a tutti gli altri laloro libertà. Essere liberi, significacontemporaneamente “pretenderela propria libertà” e “dare agli altri laloro libertà”. Secondo l’elementareprincipio della “reciprocitàsociale”, che deriva dal “pattosociale” delle comunità libere edemocratiche.

* Presidente dell’Associazione divolontariato Azione Etica

Cronaca Flash

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La protesta studentesca sabato scorso25 ottobre è arrivata anche nel XXMunicipio. Gli studenti del LiceoClassico “De Sanctis” hanno sfilatopacificamente lungo la Via Cassia constriscioni ed inneggiando slogan. Glistudenti del Liceo Farnesina, occupa-to, il 22 ottobre hanno formato un cor-teo direzione Ponte Milvio versol’Istituto Tecnico Bernini.

Da alcune settimane sotto la Torrettadel Valadier in Piazza di PonteMilvio sono comparsi antiestetici ten-doni contenenti decine di banchi damercato rionale che vendono di tutto,ostruiscono il passaggio e sono pocovisitati soprattutto durante la settima-na. I residenti del quartiere si lamenta-no dello “sfregio” ai danni della stori-ca piazza, mentre nessuna istituzionepreposta, interpellata, sa fornire unaspiegazione valida.

Dal prossimo 28 novembre, la tariffaoraria del parking coperto del nuovomercato di Ponte Milvio, sarà ridottadagli attuali 2 euro a 50 centesimi.Oltre a risolvere i problemi di viabilitàprovocati dalla sosta selvaggia, scatu-rita dal prezzo eccessivo del parcheg-gio, il provvedimento eviterà l’auto-tassamento che alcuni esercenti eranocostretti ad imporsi tramite l’emissio-ne di uno scontrino fittizio di 30 euro(cifra che esonerava i clienti dal paga-mento della sosta). Inoltre è stata riat-tivata la fermata ATAC di Viale Tor diQuinto. Le linee interessate sono: 220,224, 232, 69 e 32.

Il Piano Regolatore Sociale, docu-mento programmatico che definisce lelinee politiche e sociali del Municipiocon scadenza triennale, approvato il22 settembre, è stato pubblicato nellapagina dedicata al XX Municipio,sul sitodel Comune diRoma(http://www.comu-ne.roma.it). Per consultarlo ci si puòcollegare al seguente indirizzo:http://www.comune.roma.it

Il 23 ottobre scorso sono stati aperti icantieri sulla Cassia Bis per i lavori dirifacimento dei viadotti Valchetta ePantanicci, in carreggiata nord. IlCodacons, dopo aver ricevuto nume-rosissime segnalazioni di protesta daparte dei cittadini, ha chiestoall’Astral, società responsabile deilavori, ai Comuni interessati e allaRegione Lazio “di disporre l’immedia-ta chiusura dei cantieri nelle ore diur-ne, limitando i lavori alle sole ore not-turne, per non arrecare ulteriori disagiai cittadini”. Dopo i sopralluoghieffettuati dai responsabili Astral il 28ottobre, la società ha dichiarato che“nonostante siano state valutate tuttele possibili alternative proposte, ilavori non possono essere interrotti ametà (dilazionati nel tempo) perchél’appalto non lo consente; un ulteriorerimando dei lavori avrebbe comporta-to conseguenze assai più gravi, comela completa chiusura della strada”. Lasocietà assicura che i turni di lavorosono stati intensificati, e “la chiusuradel cantiere è stata fissata, al 19dicembre”.

Da poco conclusa la Festa del Cinemadi Roma, la splendida cornicedell’Auditorium Parco della Musica,ospiterà il Roma Jazz Festival 2008.Dal 5 Novembre, le grandi realtà dellascena jazz mondiale, europea ed italia-na, saranno a Roma per una 32esimaedizione di grande ricerca stilistica emusicale. Una panoramica dell’attualescena jazz, con un mix di propostevarie e interessanti, non solo per gliappassionati del genere, ma per tuttigli amanti della grande musica. DaTerez Montcal a Chick Corea, passan-do per Paolo Fresu e Herbie Hancock,fino alle contaminazioni etno e pop diartisti quali Roy Paci e Yael Naim. Ibiglietti sono acquistabili alla bigliet-teria centrale dell’Auditoriun ( ViaPietro de Coubertin, 30), ed on lineall’indirizzo http://www.listicket.it .

Il 29 ottobre 2008 il sindacoAlemanno, il presidente dellaProvincia Zingaretti, i responsabili diFerrovie dello Stato e delle società fer-roviarie di Francia, Belgio eLussemburgo hanno firmato la“Carta europea per lo sviluppo di ini-ziative sociali nelle stazioni”.Il documento ha il merito di rivoluzio-nare l’idea che fino ad ora si avevadelle stazioni ferroviarie. Che diventa-no uno strumento per combattere ildegrado sociale mediante la creazionedi spazi di aggregazione che si avval-gono del contributo di tutti: forze del-l’ordine ed esponenti delle istituzioni,ma anche associazioni di ogni tipo esemplici cittadini animati da sensocivico. Un’evoluzione di questo tipo èstata ribadita anche per le stazioni diRoma nord.

Il 1 novembre a Tor di Quinto si èonorata la memoria della signoraReggiani. Un anno fa , infatti, essaveniva atrocemente uccisa da un gio-vane romeno. Dopo la condanna delcolpevole a 29 anni di reclusione, lacomunità romena ha voluto ricordarel’accaduto deponendo una corona difiori sul luogo dell’aggressione.Alla cerimonia erano presenti anchealcuni consiglieri del XX Municipio.

Un forte nubifragio si è abbattutosulla Capitale nel pomeriggio del 4novembre. Secondo gli esperti, unavera e propria supercella temporale-sca, con annessa tromba d’aria, haattraversato Roma. I centralini deivigili del fuoco sono stati tempestatidalla chiamate di cittadini terrorizzatidalle forti raffiche di vento. Decine glialberi caduti in tutto il quadrante set-tentrionale della città; numerosi gliallagamenti di piani interrati e scanti-nati.I fulmini hanno anche danneggiato lalinea ferroviaria Roma-Viterbo: i ritar-di accumulati hanno toccato i 60minuti scatenando l’ennesima prote-sta dei pendolari.

Così ha affermato stentoreamente ilnostro ministro, dopo che i rampolli deicapi della destra, quali BarbaraBerlusconi ed il figlio di La Russa, ave-vano organizzato addirittura un conve-gno alla Bocconi per sostenere questiconcetti. Anche il Cavaliere di recente ha fugace-mente parlato di principi etici per l’eco-

nomia. Noi, che da molto tempo andiamo soste-nendo che l’etica è il presupposto di unsano comportamento politico, non pos-siamo che rallegrarci delle affermazionidi questi nuovi compagni, sulla stradadel risanamento morale della politica edella società italiana.

Tremonti e l’etica“Dobbiamo costruire un mondo basato sul primato

dell’etica. Sul primato delle leggi su la prassi, sul primato dei valori su gli interessi.”

VIA CASSIA, 750 - TEL. 06.33.25.09.50