LAVORO E DIRITTI SOCIALI · M. Ferrera, Modelli di solidarietà, Bologna, il Mulino, 1993 ......

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LAVORO E DIRITTI SOCIALI Stefano Sacchi Università degli Studi di Milano e Collegio Carlo Alberto, Torino [email protected] www.urge.it/sacchi Scuola di politica, Cortona 1 ottobre 2010 Stefano Sacchi 2010

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LAVORO E DIRITTI SOCIALI

Stefano Sacchi Università degli Studi di Milano e Collegio Carlo Alberto, Torino

[email protected] www.urge.it/sacchi

Scuola di politica, Cortona 1 ottobre 2010

Stefano Sacchi 2010

Il welfare state

“il welfare state non è solo la politica sociale; è una costruzione storica unica, una ridefinizione

esplicita di tutto ciò che lo stato è e fa” (Esping-Andersen, 1999)

“Lo sviluppo del welfare state […] ha implicato una trasformazione fondamentale dello Stato stesso, della sua struttura, delle sue funzioni e della sua

legittimità” (Flora e Heidenheimer, 1981)

Stefano Sacchi 2010

Il welfare state come invenzione europea   Impegno dello stato a promuovere sicurezza ed

eguaglianza tra i cittadini   Nuovo, saldo canale di fedeltà, che lega i

cittadini allo stato   Scambio istituzionalizzato tra cittadini ed elites,

nel quale i primi garantiscono sostegno alle seconde in cambio della concessione di diritti ed entitlements sociali

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Il welfare state come invenzione europea

Dal punto di vista sistemico, la costruzione del welfare state ha avuto due fondamentali effetti di integrazione: da un lato ha mediato e ammorbidito il conflitto sociale, in particolare quello di classe; dall'altro ha contribuito a creare e rafforzare una comunità politica nazionale

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Il welfare state come invenzione europea

 Negli Stati Uniti, eguaglianza delle opportunità attraverso opportunità di istruzione

  In Australia e Nuova Zelanda, protezione sociale “con altri mezzi” (redistribuzione del reddito anziché spesa sociale)

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Il WS come la quarta (o la quinta) fase di sviluppo dello stato europeo

 Costruzione dello stato (State building)  [sviluppo del capitalismo]  Costruzione della nazione (Nation building)  Democratizzazione  Redistribuzione [formazione dei sistemi di welfare]

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“the essence of the liberal European welfare state lies … in the idea of basic rights of individuals to state-provided benefits as principle elements of their life chances. Security and equality are the welfare

state’s central objectives, i.e. the attempt to stabilize the life chances of, in principle,

the entire population and to make their distribution more equal”

(P. Flora, 1986)

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Interpretazioni: welfare state come risposta

 Formazione stati nazionali e loro trasformazione in democrazie di massa dopo la Rivoluzione francese:  WS come risposta alle domande di

eguaglianza socioeconomica

 Rivoluzione industriale e capitalismo  WS come risposta alle domande di

sicurezza socioeconomica Stefano Sacchi 2010

Fasi dello sviluppo storico dello stato sociale europeo:

1)  Origine o decollo istituzionale (1880-1920)

2)  Consolidamento (1920-1945)

3)  Espansione (1945-1975)

4)  Crisi (1975-1990)

5)  Riforma (1990-…)

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Antecedenti istituzionali

 Mutuo soccorso delle corporazioni medievali   Parte minoritaria di lavoratori: artigiani agiati

 Obbligo di tutela dei datori di lavoro in epoca feudale

  Dopo la RF obblighi soppressi, ma vigenza diritto civile e responsabilità, occorre però la prova della responsabilità del datore di lavoro in caso di infortunio del lavoratore

 Pubblica assistenza ai poveri a partire dal Cinquecento (dopo la Riforma)

  Nell’Ottocento acquista carattere repressivo: workhouses e perdita diritti civili

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Trasformazione strutturale dell’Europa nell’Ottocento

Processo di modernizzazione: sindrome evolutiva, macroprocesso di sviluppi indipendenti, che sfidano le distribuzioni esistenti di risorse e opportunità nella popolazione, generando una domanda di soddisfazione di bisogni e tutela dai rischi

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  Crescita demografica   Popolazione raddoppia in 50 anni, sovrappopolazione campagne – esodo verso le città

  Urbanizzazione   Vengono meno i vincoli (parentali e di villaggio) di reciprocità e solidarietà

  Industrializzazione e…   Esaurimento precoce capacità lavorative

  Rischi infortunio

 …sviluppo di mercati del lavoro capitalistici   Rischi di perdita del reddito

  Viene meno interesse del datore di lavoro

  Libertà di mestiere e di lavoro: indipendenza MA grande incertezza

  Crescita delle capacità istituzionali dello Stato Stefano Sacchi 2010

Sequenza di introduzione delle assicurazioni sociali

I diversi schemi di assicurazione sociale e la loro sequenza tipica di estensione rispetto ai rischi:

•  Infortuni sul lavoro •  Malattia – Vecchiaia (IVS) •  Disoccupazione  Quindi, da bassa ad alta rottura col liberalismo

Successivamente, •  Carichi familiari •  (non-autosufficienza)

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  Il modello di copertura: la scelta del “CHI”

  M. Ferrera, Modelli di solidarietà, Bologna, il Mulino, 1993

  Scelte originarie esercitano un forte condizionamento

dell’evoluzione successiva

(generalmente nelle ristrutturazioni del Secondo dopoguerra i welfare

state restano fedeli all'impostazione adottata tra il 1880 e il 1915)

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Due modelli originari

 Modello universalistico:  Copertura onnicomprensiva (tutti i cittadini,

pochi ampi schemi assicurativi)  Modello occupazionale:

 Copertura frammentata (categorie occupazionali, molti schemi con normative differenziate)

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  Basato su una pluralità di schemi professionali

  Con regole di accesso e formule di prestazione

differenziate (legate ai contributi versati e alla

posizione occupazionale)

  Prevalentemente finanziato tramite contributi sociali

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  Imperniato su schemi onnicomprensivi (dal punto di

vista della copertura e quindi dell’accesso alle

prestazioni)

  Relativamente generosi e insieme imperniati su

principi egualitari (dal punto di vista delle formule di

prestazione)

  Principalmente finanziato tramite il gettito fiscale

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Bismarckiano Beveridgeano

Obiettivo mantenimento reddito

prevenzione povertà

Prestazioni collegate a retribuzione

somma fissa

Regole di accesso pagamento contributi residenza (bisogno)

Copertura Dip/lavoratori tutta la popolazione

Finanziamento contributi Fiscalità generale

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Fonte: Ferrera 2005 Stefano Sacchi 2010

Fonte: Ferrera 2005 Stefano Sacchi 2010

Fonte: Ferrera 2005 Stefano Sacchi 2010

Il ventaglio dei rischi/bisogni   Vecchiaia   Morte del capofamiglia   Invalidità   Infortunio sul lavoro   Malattia   Disoccupazione   Carichi familiari   Esclusione sociale   Abitazione   Non autosufficienza   [...]

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Politiche sociali

 Politiche pensionistiche  Politiche sanitarie  Politiche del lavoro  Politiche di inclusione sociale

 Politiche per la casa  Politiche per l’educazione

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Assistenza sociale

Assicurazione sociale

Schemi di cittadinanza

Copertura Universale Occupazionale Universale

Condizioni di accesso

Stato di bisogno

Storia contributiva

Cittadinanza/ residenza

Prestazioni Ad hoc Contributive/ retributive

Omogenee/ Flat-rate

Finanziamento Fiscale Contributivo Fiscale

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I nuovi rischi sociali “situazioni nelle quali gli individui sperimentano delle

perdite di benessere sorte in conseguenza delle trasformazioni socioeconomiche che hanno generato le

società postindustriali: sopra tutte la terziarizzazione dell’occupazione e il massiccio ingresso delle donne

nelle forze di lavoro” (Bonoli, 2004)

  Riconciliazione della vita familiare e delle carriere lavorative (non rischio in sé ma bisogno; se non coperto dà luogo a rischi di povertà o cura insufficiente per bambini o anziani)

  Monogenitorialità   Non autosufficienza   Skills insufficienti o obsolete   Insufficiente copertura assicurativa per carriere non standard o

interrotte Stefano Sacchi 2010

L’Italia a confronto con l’Unione europea, 2006

 La spesa (totale) per protezione sociale rispetto al PIL non è distante, in Italia, dalla media nell’Unione:   26,6% in Italia   26,9% la media UE-27, 27,5% quella UE-15   30,7% in Svezia; 29,1% in Danimarca; 28,7 in Germania   Circa 13% paesi baltici, 18,2% in Irlanda; 20,9% in Spagna

 La differenza è nell’allocazione della spesa tra le funzioni, cioè tra i rischi coperti

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Prestazioni di protezione sociale per funzione in alcuni paesi OCSE, 2005

(own calculations on OECD Statistics data)

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La povertà assoluta in Italia (source: Gori et al, 2010 on IT-SILC and ISTAT basket definition)

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Diseguaglianza dei redditi nei grandi stati membri UE-15 (indice di Gini)

(own calculations on OECD Statistics data)

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Quota di valore aggiunto dovuta al lavoro (e tasso di sindacalizzazione)

Fonte: Checchi 2010

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Il mercato del lavoro italiano prima della crisi

(own calculations on Istat)

Tempo indeterminato 15.000.000 - Di cui part time 2.000.000

- Di cui nel settore privato 11.500.000 Apprendisti e CFL 400.000 Tempo determinato 2.000.000 Somministrati 120.000 Cococo e cocopro 500.000 Totale dipendenti e parasubordinati

18.000.000

Autonomi in senso stretto 5.500.000 TOTALE 23.500.000

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Fonte: Anastasia 2010 Stefano Sacchi 2010

Fonte: Istat 2010 Stefano Sacchi 2010

Fonte: Istat 2010 Stefano Sacchi 2010

- luglio 2010-luglio 2008: - 880.000 posti di lavoro (-3%) - calo assunzioni: -20% tra 2008 e 2009, ristagno nel 2010 - maggiori dismissioni compensate da minori dimissioni due fasi della crisi occupazionale: - settembre 2008-primavera 2009: aggiustamenti attraverso non rinnovi contratti di durata prefissata; crollo occupazione indipendente - 2009-2010: contrazione occupazione a tempo indeterminato, recupero occupazione indipendente (un solo occupato), nuova occupazione dipendente di durata prefissata; sostituzione posizioni a tempo pieno con part time tutto involontario

Numeri della crisi occupazionale (vedi Anastasia su lavoce.info, 29/9/10)

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Occupazione (15-64)

2007 (x 1,000)

2008 (x 1,000)

2009 (x 1,000)

Δ 2008/07 (%)

Δ 2009/08 (%)

Austria 3,963 4,020 4,002 1.4 - 0.4 Germany 37,611 38,329 38,131 1.7 - 0.3 Italy 22,846 23,010 22,650 0.7 - 1.6 Euro area 137,703 139,631 139,430 1.4 - 0.7 EU-27 215,276 217,751 213,887 1.2 - 1.8

Tasso di disoccupazione (%)

2007 2008 2009 Giugno 2010

Austria 4.4 3.8 4.8 3.9 Germany 8.4 7.3 7.5 7.0 Italy 6.1 6.7 7.8 8.5 Euro area 7.5 7.5 9.4 10.0 EU-27 7.1 7.0 8.9 9.6

Own calculations on Eurostat, LFS

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Mantenimento del reddito Indennità a requisiti ridotti

Indennità di mobilità

Indennità di disoccupazione a requisiti pieni

Schemi discrezionali

Diritti soggettivi

Strutturale - CIGS

Cassa integrazione

Congiunturale - CIG Stefano Sacchi 2010

NO indennità disoccupazione Requisiti pieni Requisiti ridotti

Tempo pieno e indeterminato

(standard) 9,1% 86,8% 4,1%

Indeterminato part time 19,4% 69,7% 11,0%

Apprendisti 78,9% 1,3% 19,8%

Tempo determinato 38,1% 42,8% 19,1%

Tempo determinato part time 47,1% 29,5% 23,4%

Somministrati 47,8% 33,9% 18,3%

Somministrati part time 63,4% 17,3% 19,3%

Collaboratori 100% 0% 0%

totale 17,1% 75,9% 7,0%

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STOCK occupati NO indennita’ disoccupazione

ESCLUSI da indennità

disoccupazione

Tempo indeterminato (solo settore

privato)

11,302 10,5% 1,187

Tempo determinato 1,968 38,1% 750

Apprendisti 260 78,9% 205

CFL 140 50,0% 70

Somministrati 116 47,8% 55

Cococo (pubblico) 560 100% 560

Cococo (privato) 375 100% 375

totale 14,721 - 3,202 Stefano Sacchi 2010

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Sistema di mantenimento del reddito in Germania

Unemployment Insurance

(ALG I)

Unemployment Assistance

(ALG II) Social

Assistance (Sozialhilfe)

Coverage  Social-insured workers + opt-in self-employed   Excluded civil servants, students, mini-jobs

  all those able to work;   working poors  Means-tested benefit

  universal (subject to means-test)

Eligibility requirements

  1 yr contributions over last two;   Registration PES and availability for work

 Need  Registration PES and availability for work

 Need   Incapacity to work more than 3 hrs per day (disease, handicaps etc);   Old age

Benefits   60% of net wage (67% with children;   tax-free

  Flat-rate (345 € p.m.);   Housing, heating and children allowances   Special rules for children from 2011.

  Flat-rate

  Housing, and other living allowances

Duration   Up to 12 months for people aged below 55;   Up to 18 months for people aged over 55

indefinite but activation principles

Indefinite duration

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Sistema di mantenimento del reddito in Austria

Scheme Coverage Eligibility Conditions Benefit TEMPORARY UNEMPLOYMENT

Unemployment insurance (UI) Arbeitslosenversicherung

Persons gainfully employed except civil servants and marginal workers (part-timers < € 366,33 per month in 2010); Independent contractors since 2008; Self-employed since 2009 (opt-in)

Minimum insured period 52 in previous 24 months Under 25: 26 weeks in previous 12 months

Duration 20 to 52 weeks depending on age and insurance period

Replacement rates 55% previous net earnings Family and additional supplements possible

LONG-TERM UNEMPLOYMENT

Unemployment Assistance (UA) Notstandshilfe

Those eligible for UI or transitional benefits

Once entitlements for unemployment or transitional benefits are expired; financial distress assessed

Duration 52 weeks (renewable)

Replacement rates % previous benefit (92-95)

LAST RESORT INCOME

Social Assistance (SA) Sozialhilfe

Depends on means-test Before July 2010 different across Länder.

Before July 2010 different across Länder.

LAST RESORT INCOME

Basic income scheme Mindestsicherung

Depends on means-test After July 2010 national minimum income threshold included in statutory social insurance

€720/month single person; differentiation on household composition

Transition benefits Unemployed persons who cannot yet retire due to raised retirement age as consequence of phasing-out of early retirement

Unemployed for 52 weeks in previous 15 months

Basic amount of UB + 25% supplement

Stefano Sacchi 2010

Italia

Solo assicurazione contro la disoccupazione Nessuno schema di unemployment

assistance Nessuno schema di assistenza sociale Interventi contro la crisi attraverso CIG/S e

mobilità in deroga: nessun diritto sociale, schemi discrezionali, comunque almeno 1,6 milioni di esclusi da qualsiasi prestazione di mantenimento del reddito

Stefano Sacchi 2010

Molte proposte introduzione assistenza sociale

Da proposta BRS di unemployment assistance e assistenza sociale

A proposta ACLI di contrasto alla povertà assoluta attraverso l’estensione della social card

Ma governo (Sacconi) fermamente contrario all’introduzione di schemi di assistenza sociale generalizzata, e anche di unemployment assistance

Stefano Sacchi 2010

Molti problemi nel contesto italiano Dichiarazioni non veritiere dei mezzi Problemi di capacità istituzionali

nell’amministrazione della prova dei mezzi Problemi di capacità istituzionali

nell’amministrazione della condizionalità e dell’inserimento lavorativo

Peso dell’economia sommersa Rischio di sovraccarico funzionale in certe

zone del paese, e di dipendenza a vita Stefano Sacchi 2010

Ma esistono strumenti e accorgimenti istituzionali per combattere e ridurre questi rischi (mai annullati nemmeno nei contesti istituzionali più virtuosi)

Stefano Sacchi 2010

Antropologia positiva a

intermittenza?

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