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Quotidiano on line - Registrato al Tribunale di Campobasso Direttore Responsabile: giuseppe Saluppo viMarFa ediZioni sede legale via Garibaldi, 21 86100 campobasso redazione tel: 0865.915466 email: [email protected] www.gazzettamolisana.com E-mail: [email protected] anno ii - n° 0 venerdì 6 ottobre 2017 L’Oscar del giorno lo asse- gniamo a Giose Trivisonno. Il ca- pogruppo al Comune di Campobasso del Pd, sta cercando in ogni maniera di far mantenere la barra dritta alla maggioranza riuscendo a garantire i numeri in aula e proposte da portare all’at- tenzione del Consiglio. IL NOSTRO TAPIRO Il Tapiro del giorno lo diamo a Salvatore Micone. Il consigliere regionale è da tempo scomparso dai radar politici lasciando quasi nessuna traccia del suo operare in Consiglio regionale. Un passag- gio politicamente non positivo a partire dalla situazione dei Centri per l’Impiego. Salvatore Micone Una sana follia per rilanciare il territorio L’Ardire di Giuseppe Saluppo L a definizione di follia, secondo un noto adagio, è ripetere la stessa azione ancora e ancora, e aspet- tarsi risultati diversi. In queste ul- time ore, in Molise, sono giunti vertici importanti del Governo. Certo, per parlare di Area di crisi anche se, ancora, proprio il Governo non ha stanziato alcun fondo. Si è tornati a parlare di infrastrutture, mentre è stata cancellata l’Autostrada e la linea ferroviaria funziona singhiozzi e nessuno pensa all’elettrificazione. Negli ultimi 40 anni gli investimenti in opere pubbliche sono dimezzati. E in Molise valgono, forse, poco più di un quinto rispetto agli anni set- tanta. Oggi, abbiamo il 20,5% di disoccu- pazione totale e il 56% di disoccupazione giovanile. Cifre che ci affiancano alla Gre- cia. E’ pur vero, però, che una fase di svi- luppo economico è avvenuto grazie agli aiuti dall’esterno, senza sviluppare regole, istituzioni, capitale umano. Gli aiuti esterni vanno bene, però c’è la necessità di ripen- sare l’ossatura istituzionale di questa re- gione e di valorizzare appieno il suo capitale umano. E di nuovo, il capitale umano non si crea usando gli stessi ingre- dienti: non c’è regione del sud che non re- gali borse di studio, progetti all’estero, incubatori, e ancora i nostri giovani pren- dono la valigia e vanno via, ogni anno più numerosi. Il capitale umano non si crea con più soldi, si crea con gli incentivi giusti. Per questo, bisognava mettere in campo idee, progettualità, strategie: in una parola sola un nuovo Piano di sviluppo a partire dalla risorsa Università e dai giovani formatasi in Molise per il nuovo tempo del capitale umano. Area di crisi, va bene ma che si punti a valorizzare il nostro lavoro, le no- stre peculiarità, la nostra gente. Il Patto per il Molise, invece, sembra essere la riedi- zione del Patto del Matese di qualche sta- gione politica fa con i fallimenti che, questo, si è portato dietro. Ci vuole solo il coraggio di guardare a soluzioni diverse da quelle che hanno fallito finora. Solo un folle può ripetere la stessa azione ancora e ancora, e aspettarsi risultati migliori. IL NOSTRO OSCAR Seguici anche Su Facebook e twitter www.gazzettamolisana.com Il concorso di idee è finito nel cestino nonostante gli impegni per portare avanti il progetto E il Comune resta in silenzio Giose Trivisonno Servizio a pagina 2

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anno ii - n° 0 venerdì 6 ottobre 2017

L’Oscar del giorno lo asse-gniamo a Giose Trivisonno. Il ca-pogruppo al Comune diCampobasso del Pd, sta cercandoin ogni maniera di far mantenerela barra dritta alla maggioranzariuscendo a garantire i numeri inaula e proposte da portare all’at-tenzione del Consiglio.

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O

Il Tapiro del giorno lo diamo aSalvatore Micone. Il consigliereregionale è da tempo scomparsodai radar politici lasciando quasinessuna traccia del suo operare inConsiglio regionale. Un passag-gio politicamente non positivo apartire dalla situazione dei Centriper l’Impiego.

Salvatore Micone

Una sana follia

per rilanciare

il territorio

L’Ardire

di Giuseppe Saluppo

La definizione di follia, secondo unnoto adagio, è ripetere la stessaazione ancora e ancora, e aspet-tarsi risultati diversi. In queste ul-

time ore, in Molise, sono giunti verticiimportanti del Governo. Certo, per parlaredi Area di crisi anche se, ancora, proprio ilGoverno non ha stanziato alcun fondo. Siè tornati a parlare di infrastrutture, mentreè stata cancellata l’Autostrada e la lineaferroviaria funziona singhiozzi e nessunopensa all’elettrificazione. Negli ultimi 40anni gli investimenti in opere pubblichesono dimezzati. E in Molise valgono, forse,poco più di un quinto rispetto agli anni set-tanta. Oggi, abbiamo il 20,5% di disoccu-pazione totale e il 56% di disoccupazionegiovanile. Cifre che ci affiancano alla Gre-cia. E’ pur vero, però, che una fase di svi-luppo economico è avvenuto grazie agliaiuti dall’esterno, senza sviluppare regole,istituzioni, capitale umano. Gli aiuti esternivanno bene, però c’è la necessità di ripen-sare l’ossatura istituzionale di questa re-gione e di valorizzare appieno il suocapitale umano. E di nuovo, il capitaleumano non si crea usando gli stessi ingre-dienti: non c’è regione del sud che non re-gali borse di studio, progetti all’estero,incubatori, e ancora i nostri giovani pren-dono la valigia e vanno via, ogni anno piùnumerosi. Il capitale umano non si crea conpiù soldi, si crea con gli incentivi giusti. Perquesto, bisognava mettere in campo idee,progettualità, strategie: in una parola solaun nuovo Piano di sviluppo a partire dallarisorsa Università e dai giovani formatasiin Molise per il nuovo tempo del capitaleumano. Area di crisi, va bene ma che sipunti a valorizzare il nostro lavoro, le no-stre peculiarità, la nostra gente. Il Patto peril Molise, invece, sembra essere la riedi-zione del Patto del Matese di qualche sta-gione politica fa con i fallimenti che,questo, si è portato dietro. Ci vuole solo ilcoraggio di guardare a soluzioni diverse daquelle che hanno fallito finora. Solo unfolle può ripetere la stessa azione ancora eancora, e aspettarsi risultati migliori.

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Il concorso di idee è finitonel cestino nonostante gli impegni

per portare avanti il progettoE il Comune resta in silenzio

Giose Trivisonno

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26 ottobre 2017

TAagliolto

La rinuncia della giunta re-

gionale, e della presidenza

in particolare, a dare seguito

concreto al concorso inter-

nazionale d’idee per la pro-

gettazione della sede

regionale sul terreno di pro-

prietà dell’Ente di Via Ge-

nova corrispondente all’ex

campo di calcio “Roma-

gnoli” e su parte dell’area

urbana attualmente occu-

pata dallo stabile dell’ex

hotel Roxy (immobile in vi-

stoso deperimento, ugual-

mente nella disponibilità

patrimoniale della Re-

gione), configura una spe-

ricolata retromarcia e uno

sperpero di denaro pubblico

con le migliaia di euro spesi

e altre miglia da spendere

per ristorare i tre migliori

progetti selezionati. Un

altro aspetto deplorevole e

grave sotto il profilo della

mancata trasparenza e di

motivazione, è dato dal si-

lenzio che incombe su que-

sta retromarcia e del perché

sia stata innestata. A non

avere delucidazioni, tra gli

altri che si sono azzardati a

richiederle, c’è finanche il

presidente del Consiglio re-

gionale Vincenzo Cotugno.

Il quale però s’è guardato

bene dall’insistere. Sta di

fatto che sulla faccenda il

silenzio perdura e perdura il

sospetto di una eventuale

compiacenza sull’esito fi-

nale del concorso d’idee

vinto, come si sa, dallo uno

studio tecnico ( molisano)

dell’architetto Nicola Gu-

glielmi. Né comunque

hanno mosso foglia alcuni

articoli di questa testata e

qualche servizio televisivo

incentrato sulla

circostanza, per indurre il

presidente della giunta re-

gionale, l’architetto Paolo

di Laura Frattura che con

Guglielmi ha firmato al-

cune opere edilizie di ri-

lievo in Campobasso, a dire

perché abbia scelto di man-

dare all’aria l’idea della

nuova sede regionale dopo

averla santificata fin nei

dettagli tra le righe delle

premesse al bando interna-

zionale. Probabilmente, la

fortuita coincidenza profes-

sionale con Guglielmi, il

rapporto di lavoro giustifi-

cato dall’essere professioni-

sti della stessa materia oltre

che coetanei e per giunta

amici, ha favorito un clima

di sospetto nel quale è facile

che siano attecchiti anche la

malevolenza, la critica cor

osiva e la polemica vele-

nosa. Condizioni che al pre-

sidente Frattura, solo a

pensarle, procurano l’orti-

caria e un chiaro danno

d’immagine. Da qui, proba-

bilmente, la valutazione, ri-

gidamente tenuta al

coperto, di mandare a ra-

mengo la sede regionale e il

concorso intenzionale

d’idee senza alcuna palese

giustificazione, ancorché

credibile e accettabile. Un

occultamento. Una retro-

marcia con implicazioni

economiche e finanziarie

priva di solide motivazioni

dovrebbe indurre i revisori

dei conti e la Corte dei conti

a fare la loro parte. Proba-

bilmente l’hanno fatta, ma

l’opinione pubblica non ne

sa nulla perché nulla è stato

dato all’esterno. Sarà dura,

insomma, cavare il ragno

dal buco. Per il governo re-

gionale, quantunque a di-

stanza ormai di alcuni anni

dalla decisione di andare al

concorso internazionale

d’idee “con l’obiettivo di

raccogliere e soddisfare le

diverse istanze e aspettative

della collettività, concor-

rendo a migliorare la qualità

urbana, l’occupazione e le

opportunità di crescita e

sviluppo durevole dell’eco-

nomia locale, rilanciando

l’immagine della città e la

sua capacità d’attrazione di

investimenti pubblici e pri-

vati”, continuare a far finta

di niente potrebbe risolversi

in un boomerang qualora la

stessa Amministrazione re-

gionale, gli Organi di con-

trollo, gli Ordini

professionali e, perché no,

la parte reattiva della collet-

tività di Campobasso do-

vessero svegliarsi dal

sonno. Alla città capoluogo

che nella sede regionale ca-

ricata delle finalità di cui

alle premesse del concorso

internazionale d’idee aveva

riposto non poche aspetta-

tive, qualcuno vorrà alfine

dare una ragione plausibile

alla rinuncia. Ciò è equi-

valso alla perpetuazione

della disseminazione degli

uffici regionali sul territo-

rio, allo sfilacciamento del

tessuto urbano, alla inagibi-

lità dei quartieri e delle

strade e al qualunquismo

urbanistico ed edilizio che

ha ridotto il capoluogo a

una poltiglia cementizia.

Ammesso che in modo o

nell’altro possa accadere

che venga sollevato il velo

del silenzio, certamente non

verrebbe detto che la rinun-

cia sia dipesa dalla possibile

piega giudiziaria e contabile

che sarebbe potuta crearsi a

seguito del contrasto pole-

mico sorto intorno al risul-

tato finale della selezione

concorsuale. Casomai ver-

rebbe detto che la spesa

(oltre cento milioni di euro)

non sarebbe valsa l’im-

presa. Un’affermazione che

a sua volta pretenderebbe

una spiegazione. Ovvero,

come sia stato possibile, per

decenni, spendere miliardi

di lire, prima, e milioni di

euro, oggi, in favore di sto-

rici locatori che con il de-

naro pubblico hanno

ingrossato i propri conti in

banca, venendo meno - la

Regione - al diritto/dovere

di provvedere in direzione

di un potenziamento patri-

moniale quale sarebbe po-

tuta essere, da decenni, una

sede regionale unica.

Avrebbe voluto provvedere

in tal senso il governo re-

gionale guidato da Paolo

Frattura, ma s’è visto “co-

stretto” a declinare l’appun-

tamento con la “storia”. Di

una cosa il governo regio-

nale dovrà preoccuparsi

davvero, però: come elimi-

nare lo scandalo dei milioni

di euro per i fitti passivi,

avendo coscienza e cono-

scenza che vi sono interi

immobili di proprietà pub-

blica (della Regione, del

Comune, della Provincia,

dello Stato) che potrebbero

essere utilizzati allo scopo.

Dardo

La rinuncia alla sede regionaleunica: spericolata retromarciacon spreco di denaro pubblico

aaCon una nota a firma del Vice

Presidente Carmine Abiuso ed

indirizzata all’Assessore Regio-

nale all’Agricoltura, l’ACEM

ha espresso il disagio delle

aziende edili impegnate nei la-

vori finanziati dalle Misure del

PSR, per i ritardi nella riscos-

sione dei corrispettivi maturati

per l’esecuzione dei vari lavori

finanziati dal Programma.

Nella nota sono state rimarcate

le difficoltà delle imprese ese-

cutrici, le quali per i lavori in

questione avevano posto mag-

giore affidamento in termini di

celerità rispetto agli altri ap-

palti, trattandosi di fondi del-

l’Agricoltura che non scontano

problematiche di bilancio.

“Dalle notizie apprese sembra

vi siano problemi di natura in-

formatica - dichiara il Vice Pre-

sidente Abiuso – per questo ci

siamo rivolti all’Assessore al

ramo, confidando in una tempe-

stiva soluzione degli stessi, con

l’eliminazione degli ostacoli

tecnici che impediscono la

pronta ripresa delle liquida-

zioni”.

Acem: “Le imprese attendono i soldi del Psr”

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35 ottobre 2017

TAagliolto

Il Comune di Campobasso ha

dato il via alla stampa dei vo-

lumi sulla Storia di Campo-

basso di Vincenzo Gasdia. Lo

ha comunicato il sindaco di

Campobasso, Antonio Batti-

sta, nel corso di una confe-

renza stampa.

La presentazione ufficiale si

avrà il 23 novembre al teatro

Savoia. Saranno sette i volumi

per complessive tremila pa-

gine editate da Palladino edi-

tore. Da oggi e fino al 10

novembre, sarà possibile la

prenotazione delle copie dal

costo complessivo di 50 euro.

Affinché possa essere fruibile

da tutti, l’opera potrà, anche,

essere scaricata gratuitamente

in formato PDF dal sito del

Comune a partire dal 23 no-

vembre prossimo. Come soste-

nuto dal sindaco si tratta di un

investimento per rafforzare e

tramandare la conoscenza

sulla storia della città e che di-

venterà patrimonio di tutti i

campobassani. I sette volumi,

infatti, ripercorreranno la sto-

ria della città di Campobasso

dalla sua nascita fino ai primi

anni del 1960 quando Gasdia

lasciò la città capoluogo per

entrare nel monastero benedet-

tino di Monte cassino. A sue

spese pubblico nel 1960 due

volumi ai quali avrebbe fatto

seguito un terzo rimasto, però,

in un baule conservato proprio

nel monastero.

Ora, a seguito di uno studio

fatto da alcuni storici, l’opera

sarà editata nella sua comple-

tezza e si svilupperà in sette

volumi raccolti in un cofa-

netto. Gasdia, bergamasco ma

di padre campobassano, ha

vissuto al centro storico (ac-

canto a Palazzo Iapoce) fino al

1911, uomo d’intelletto e cul-

tura a cavallo di due secoli,

prefetto, paleografo, avvocato

e rappresentate della Presi-

denza del Consiglio dei mini-

stri.

E a Gasdia sarà dedicato la

strada nella quale ha vissuto.

La storia di Campobasso del Gasdiaripubblicata dal Comune

Conferenza stampa in

Giunta regionale del pre-

sidente, Paolo Frattura,

del direttore regionale

della sanità, Lolita Gallo

e dei consiglieri regionali

firmatari della proposta di

legge, Lattanzio e Mi-

cone. “Un passo in avanti

importante - ha detto il

presidente Paolo Frattura

- perchè ora il Registro

Tumori potrà funzionare

al meglio. Ora, predispor-

remo il Regolamento

sulla privacy che sarà

adottato prima della fine

dell’anno” I dati perso-

nali, anagrafici e scienti-

fici serviranno per:

a) elaborare dati ed infor-

mazioni relativi alla inci-

denza, mortalità e

sopravvivenze e preva-

lenza dei tumori per sede,

per sesso, per età e per

altre caratteristiche della

popolazione molisana;

b) descrivere la frequenza

della patologia neopla-

stica nella regione Molise

e sullo stato di preven-

zione primaria e seconda-

ria del cancro;

c) svolgere studi epide-

miologici per stimolare i

rischi cancerogeni nel ter-

ritorio regionale e formu-

lare ipotesi sulle cause;

d) monitorare e valutare i

dati relativi all’accesso e

alla qualità dei servizi dia-

gnostici e terapeutici, alla

sopravvivenza di pazienti

affetti da cancro e per

agevolare analisi compa-

rative con altre regioni o

paesi al fine di produrre

indicazioni utili alla pro-

grammazione sanitaria;

e) identificare e monito-

rare i gruppi ad alto ri-

schio;

f) individuare le priorità

per programmare gli in-

terventi volti migliorare lo

stato sanitario della popo-

lazione e dell’ambiente, i

livelli di funzionalità e le

caratteristiche strutturali

dell’organizzazione sani-

taria regionale.

La nuova legge prevede

poi l’emanazione di un

apposito regolamento re-

gionale, che sarà sottopo-

sto a parere da parte del

Garante per la protezione

dei dati personali, che in-

dividuerà i dati sensibili,

le operazioni eseguibili e i

soggetti che potranno

avere accesso ai registi, e

ai singoli elementi che

essi racchiudono, ai fini

della tutela e salvaguardia

della privacy di tutti i sog-

getti interessati. Viene in-

fine prevista, per le

attività dei registri, la pro-

mozione di forme di par-

tecipazione delle

associazioni di volonta-

riato o fondazioni con

qualifica di onlus. La

Giunta regionale avrà

l’obbligo di relazionare

annualmente al Consi-

glio, ai fini del controllo

sull’attuazione della

legge, sull’andamento

dell’attività dei singoli re-

gistri.

Alla domanda sui dati già

raccolti dal 2014 ad oggi

e se in questi si ravvisino

elementi di particolare

gravità, il presidente Frat-

tura ha tenuto a specifi-

care “che non ci sono

allarmismi per incidenze

su un territorio piuttosto

che su di un altro. Altri-

menti, sarebbe già scat-

tato il campanello

d’allarme. Con il Registro

dei tumori va a comple-

tarsi il quadro della sanità

sul territorio e di preven-

zione. Un altro tassello

nel disegno che avevamo

immaginato”.

“Registro tumori,grosso passo avanti”

Conferenza stampa in Giunta regionale

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45 ottobre 2017

TAagliolto

Lo scorso 28 settembre si è

svolta una riunione tra il Mi-

nistro per la coesione terri-

toriale e Mezzogiorno

Claudio De Vincenti e rap-

presentanze di UIL, CGIL,

CISL e Confindustria, per

affrontare l’andamento del

credito di imposta investi-

menti Sud e il Bonus per le

nuove assunzioni al Sud per

il 2017.

Nella circostanza è stato

anche illustrato da parte del-

l’ANPAL il monitoraggio

dell’andamento del Bonus

assunzioni Sud che riguarda

la decontribuzione totale per

1 anno per le assunzioni e

trasformazioni a tempo in-

determinato, compreso l’ap-

prendistato, di giovani fino

a 24 anni e di persone over

24 anni disoccupate da oltre

6 mesi.

“La misura, analizza Boc-

cardo, è stata finanziata con

530 milioni di euro di ri-

sorse europee del Pro-

gramma Operativo

Nazionale “Sistemi di Poli-

tiche Attive e Occupazione “

con 30 milioni di euro desti-

nati alle Regioni in transi-

zione, tra cui il Molise.

E proprio le Regioni Molise

Abruzzo e Sardegna, in que-

sta circostanza, hanno dimo-

strato una ottima capacità di

impegno, avendo terminato

e superato di 6,6 milioni di

euro, il plafond assegnato.

Come UIL, abbiamo chiesto

di trovare risorse aggiuntive

tra i Fondi europei o il

Fondo Sviluppo e Coesione,

per garantire nelle regioni in

transizione il bonus per le

assunzioni fino a dicembre,

trovando favore da parte del

Ministro.

Il Molise, nello specifico,

nei primi mesi di quest’anno

e fino ad agosto, ha presen-

tato 660 domande, veden-

dosi confermate risorse per

€ 3.046.915,50 destinata a

una delle iniziativa previste

dal Bonus assunzioni Sud”.

“Capitolo a parte per l’In-

centivo occupazione gio-

vani, rivolto alle assunzioni

dei giovani 16-29enni non

occupati e non impegnati in

percorsi di istruzione o for-

mazione (NEET), che hanno

aderito al programma Ga-

ranzia Giovani.

L’ANPAL ha provveduto a

rifinanziare questa misura,

dopo la scadenza del bonus

Garanzia Giovani, avvenuta

il 31 dicembre 2016, con

200 milioni di euro, per le

assunzioni effettuate da da-

tori di lavoro privati a par-

tire dal 1° gennaio 2017 e

per tutto il corso di que-

st’anno anno.

L’Incentivo si sostanzia in

uno sgravio contributivo di

cui possono usufruire i da-

tori di lavoro per le assun-

zioni con contratto a tempo

indeterminato, apprendistato

professionalizzante o con-

tratto a tempo determinato

di almeno 6 mesi.

Il Molise, su questa misura,

conta 119 domande presen-

tate, e oltre 272 mila euro di

risorse confermate, sui circa

319mila richiesti.”

“Il dato confortante è che gli

imprenditori molisani mo-

strano attenzione e approfit-

tano delle agevolazioni

messe a disposizione dal

Governo rispetto alla crea-

zione di nuova occupazione,

in special modo verso i gio-

vani.

E proprio in virtù di questo

forte segnale invitiamo, an-

cora una volta, la nostra

Amministrazione regionale

a valutare strumenti analo-

ghi di decontribuzione sulle

assunzioni previste nelle ini-

ziative da avviare con i

nuovi bandi, qualora quelli

dello Stato non siano suffi-

cienti o siano carenti in

qualche settore specifico.

La decontribuzione totale

nel primo anno, sia per i gio-

vani fino a 29 anni che per

gli over 29 anni al Sud, di-

soccupati da oltre 6 mesi,

continua a confermarsi

ovunque strumento impor-

tante nelle politiche attive,

sostenuto dalla singole Re-

gioni.

Ovviamente speriamo in un

rifinanziamento dei diversi

Bonus nella imminente

Legge di Bilancio, mentre

per il credito di imposta in-

vestimenti Mezzogiorno,

qualora le risorse stanziate

dovessero risultare insuffi-

cienti per rispondere alle do-

mande di rimborso, siamo

certi della loro integrazione

con risorse del Fondo Svi-

luppo e Coesione.

“Strumenti nazionali pare ve

ne saranno, conclude Boc-

cardo, adesso chiediamo alla

Regione di tenersi pronta a

intervenire qualora questi

siano carenti rispetto al no-

stro fabbisogno, che vo-

gliamo sia

proporzionalmente forte e

impattante rispetto alle

stime tradizionali. Davvero

stavolta pare esserci tutto,

non si può fallire.”

“Al Mezzogiorno maggiori risorse”

L’intervento della segretaria regionale della Uil, Tecla Boccardo