Il commercio bilaterale non si basa sul semplice vantaggio ...Il fatturato del commercio bilate-rale...
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RAPPORTI AMBASCIATE REPUBBLICA CECA Lunedì 27 Luglio 2020 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXXIV pag. 15
Indici di Global Competitiveness e Libertà Economica (Rep.Ceca)
Hana Hubáčková
Il commercio bilaterale non si basa sul semplicevantaggio comparativo
ma su ampi legami storicie multilaterali
Hana Hubáčková, Ambasciatoredi Repubblica Ceca in Italia risponde alle domande di Tribuna Economica
Negli ultimi anni, “Siamostati una delle economie con piùrapida crescita nell'Ue”. Para-dossalmente, “Siamo stati un po’ostacolati dalla situazione delmercato del lavoro. La nostra di-soccupazione al 2,3% ed è statatra le più basse dell'Ue. In alcunisettori si avverte la carenza dimanodopera” -
“Siamo un paese industriale,l'industria rappresenta il 37,8%dell'economia ceca. La nostraeconomia è significativamenteaperta ai rapporti commercialicon tutti i continenti, ma la mag-gior parte della nostra produzio-ne è destinata all'esportazioneverso i paesi dell'Ue. Abbiamo,infine, un sistema di istruzionemolto solido a tutti i livelli, che ècruciale per l'economia sia orache in futuro”.
Ambasciatore Hubáčková,tutti noi abbiamo trascorso estiamo trascorrendo una situa-zione che va oltre la vita cheabbiamo conosciuto finora.Lei, che cosa ha imparato?
Soprattutto, abbiamo tutti im-parato che, nonostante il nostromondo stia cambiando a un ritmosenza precedenti e che le nuovetecnologie ci stiano offrendo unavita sempre più confortevole,non siamo ben preparati alle mi-nacce che possono scuotere que-sto mondo e chiedere sacrificicrudeli per vite umane. Abbiamoscoperto che sottovalutiamo mol-te cose: ci siamo resi conto, cheil mondo non è solo virtualmenteconnesso, ma molto tangibile.
Abbiamo anche scoperto diaver perso alcune produzionistrategiche, i cui prodotti ci man-cano in situazioni eccezionali.Speriamo che il peggio sia finitoe che l’attuale forte consapevo-lezza della necessità di un cam-biamento non si dissipi nellepreoccupazioni quotidiane.
Quanto pensa che cambieràil nostro mondo?
Stiamo già sperimentandoquel cambiamento. Tendenze chepotrebbero essere descritte alcunimesi fa come tendenze emergenti
o future sono diventate una realtàquasi dall’oggi al domani. Ab-biamo fatto un salto significati-vo, possiamo dirlo anche controla nostra volontà. Il lavoro intel-ligente, il ritmo più veloce delladigitalizzazione, la trasformazio-ne dei negozi in e-commerce,l’uso delle tecnologie di comuni-cazione, la tele medicina hannocambiato il nostro funzionamen-to e probabilmente rimarrannonella nostra vita. Allo stesso tem-po, tuttavia, abbiamo ricordatol’importanza dei legami sociali,l’indispensabilità del contattoumano, l’importanza delle nostreradici e l’importanza della fami-glia.
La nostra esperienza si ri-fletterà nelle relazioni e negliscambi internazionali?
È un’altra esperienza che ciportiamo da ciò che abbiamo ap-pena vissuto. Ci è stato ricordatoquanto dipendevamo l’uno dal-l’altro. Non solo come persone,ma anche come stati. Ci è stataricordata l’importanza di un’Eu-ropa unita, della nostra coopera-zione, del mercato unico. Nellanostra vita personale, non possia-mo fare a meno della buona vo-lontà dei nostri vicini; in politicae commercio, le nazioni non pos-sono fare a meno della coopera-zione e del sostegno di ciò che licirconda. Il nostro commercio bi-laterale non si basa sul semplicevantaggio comparativo e sullepossibilità del mercato unico del-l’Ue, si basa su ampi legami sto-rici e multilaterali che sono stati
a lungo una parte importante del-la nostra coscienza comune.
L’Italia è tradizionalmenteuno dei principali partner com-merciali della Repubblica Ceca.Il fatturato del commercio bilate-rale è cresciuto costantementenegli ultimi sette anni e ha supe-rato due anni fa il record di13mld di euro. Nel 2019, l’Italiaè stata al 6 ° posto nella bilanciacommerciale (dopo Germania,Cina, Polonia, Slovacchia, Fran-cia), 5 ° nelle importazioni nellaRepubblica Ceca e si è collocataal 7° -8° posto (con i Paesi Bas-si) nelle esportazioni dalla Re-pubblica ceca
Le cifre parlano di un con-tinuo e imminente declino delcommercio internazionale, al-meno nella prima metà di que-st’anno. Le relazioni commer-ciali cambieranno o continue-remo da dove eravamo rima-sti?
È difficile ricominciare esat-tamente da dove eravamo rima-sti, perché ci sono stati cambia-menti sui quali dovremo riflette-re. Ma ciò offre anche nuove op-portunità. Forse allacceremo ailegami costruiti durante la pan-demia. Nel marzo 2020, il gover-no ceco ha fatto una donazionedi dispositivi di protezione all’I-talia di 10mila di tute protettiveper medici nella lotta contro Co-vid-19 e di mezzo milione di ma-scherine. Naturalmente apprez-ziamo anche la solidarietà dell’I-talia con la Repubblica Ceca.Non dimentichiamo che l’Italia
era in prima linea nella lotta con-tro il coronavirus, noi abbiamoavuto un po’ più di tempo perprepararci e anche per lavorarecon maggiori informazioni, cheall’inizio dell’epidemia l’Italianon aveva.
Alcune regioni, università eaziende ceche hanno preso partenegli aiuti della Repubblica Cecaall’Italia. Abbiamo condivisocon l’Italia nuove tecnologie eknow-how nella produzione didispositivi di protezione. Abbia-mo offerto di utilizzare la nuovatecnologia di nano filtri. Quindi,per tornare alla Sua domanda.Ricominciamo, quindi, con unacerta misura, ma ci concentrere-mo di più su tecnologie e prodot-ti con valore aggiunto più elevatoche ci differenziano dai mercatidel lavoro a basso costo.
L’industria automobilisticasvolge un ruolo importante siain Italia che nella Repubblicaceca. Quali altri settori ritieniimportanti?
Škoda Auto è una delleaziende di maggior successo nel-la Repubblica Ceca.
L’ingegneria meccanica con-tinua a essere un generatore es-senziale del nostro Pil, ma sistanno anche sviluppando nuovicampi relativi a una vasta gammadi processi di automazione e di-gitalizzazione.
Siamo uno dei paesi che haun forte profilo nel campo dellenanotecnologie. 16 anni fa, l’U-niversità tecnica di Liberec è riu-scita a sviluppare una tecnologiaunica nell’ambito mondiale checonsente la produzione industria-le di tessuti non tessuti fatti dinanofibre, che vengono utilizzatiin numerosi settori dall’assisten-za sanitaria all’industria automo-bilistica, energia, edilizia, co-smetici e protezione ambientale.
Le nanotecnologie sono unanuova industria. Può dareesempi specifici?
Ad esempio, i rivestimentiautopulenti nanotecnologici, in-ventati dallo scienziato ceco JanProcházka e forniti dalla societàFn-Nano, sono unici al mondo.Proteggono le superfici degli edi-fici, compresi i monumenti stori-ci, e con l’utilizzo delle radiazio-ni UV solari riescono compensa-re nei centri urbani gli effetti ne-gativi degli ossidi di azoto e del-le emissioni, rimuovono i gasserra e le emissioni di sostanzecancerogene e altre sostanze tos-siche nell’aria con l’efficienzache non ha nessun altro prodottonel mercato mondiale. IQ Struc-tures è la prima e finora l’unicaazienda di nanotecnologia almondo ad aver sviluppato e pro-dotto la nanoottica. L’azienda
Nanopharma è in grado di pro-durre tessuti umani sostitutivitramite le nanofibre.
L’azienda Contipro utilizzananofibre di acido ialuronico,che forniscono sostanze anti-etàalla pelle. La forma nanoSPACEdell’azienda produce biancheriada letto antiacaro con membranain nanofibra per chi soffre di al-lergie. E per il momento, Wpasta producendo maschere protet-tive con nano filtri. Questi sonosolo esempi, ma illustrano quan-to è estesa questa tecnologia.
Può ancora delineare lacomposizione del nostro scam-bio commerciale reciproco?
Nel 2019, dopo sette anni dicontinua crescita, il nostro com-mercio bilaterale ha superato ilvalore di 13mld di euro. La Re-pubblica Ceca è uno dei pochipaesi al mondo che ha mantenutoa lungo un saldo commercialepositivo con l’Italia. In terminipercentuali, il fatturato su baseannua è cresciuto nell’anno 2019dell’1,75%, che è inferiore ri-spetto all’anno precedente, quan-do la crescita ha raggiunto il3,2%. Il volume totale delleesportazioni dalla RepubblicaCeca verso l’Italia ha raggiunto ilvalore di 6,76 miliardi di euro ela crescita su base annua ha subi-to un rallentamento. Le esporta-zioni ceche sono leggermente di-minuite (in termini assoluti dicirca 130 milioni di euro) rispet-to alle importazioni dall’Italia,che ha raggiunto un volume di6,47 miliardi di euro.
Probabilmente possiamoanche trovare una quantità si-gnificativa di investimenti inentrambi i paesi?
Le società italiane sono pre-senti tra l’altro nell´industria au-tomobilistica, chimica, tessile,ingenieria meccanica o elletro-produzione. Troviamo investi-menti anche nell’industria ali-mentare. Nel settore finanziario,sono presenti già dagli anni No-vanta l’istituto bancario Unicre-dit Bank e l’assicurativo Genera-li.
In Italia invece, il gruppoenergetico industriale Eph è di-ventato uno dei piu importantiproduttori di elettricità. Oltre leattività del gruppo in altri paesinel mondo, tramite la società EpProduzione gestisce in Italia dal2015 una capacità di generazio-ne complessiva di 4,3 GW attra-verso cinque impianti a gas (alNord ed in Sicilia) e uno a carbo-ne (in Sardegna).
Nel 2017, Ep Produzione haampliato le sue attività acqui-stando due centrali a biomassa inCalabria e diventa un attore im-portante nella produzione di elet-tricità da biomassa.
Negli ultimi anni stiamo regi-strando delle attività di investi-mento anche nei settori sanitario(azienda Dr. Max), dei media edell’intrattenimento (la holdingCzech Media Invest) e delle lot-terie (il gruppo Sazka).
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pag. 16 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXXIV Lunedì 27 Luglio 2020 RAPPORTI AMBASCIATE REPUBBLICA CECA
NOSTRA INTERVISTA
Un post-Covid incentrato su settore sanitario,
alta velocità ferroviaria e industria spaziale
Francesco Saverio Nisio, Ambasciatore d’Italia a Praga, parla
delle relazioni Italo-Ceche
cose - interrompere temporanea-
mente. Per quest’anno contiamo
di confermare la Settimana della
Cucina italiana nel mondo, in
una configurazione compatibile
con le condizioni epidemio-
logiche dell'autunno, così come
il Festival del Cinema e forse un
evento spaziale su cui potremo
tuttavia iniziare a lavorare solo
dopo l’estate.
Ciò che invece non è stato
possibile organizzare per
quest'anno l'abbiamo quindi rin-
viato all'anno prossimo. In parti-
colare, abbiamo spostato al 2021
la partecipazione "rafforzata" del
Sistema Italia alla Fiera dei
Macchinari di Brno prevista per
il 2020, che sarà invece il fiore
all'occhiello del prossimo anno
con l'allestimento - in collabo-
razione con Ice-Agenzia, Camic
e Ministero degli Esteri ceco - di
un "Padiglione Italia" nel quale
tenere presentazioni di imprese
italiane, ricevere delegazioni isti-
tuzionali, offrire immagini e pro-poste turistiche, proporre mo-menti enogastronomici, promuo-vere le nostre startup, consentireincontri B2B, il tutto in un ambi-ente conviviale in cui esprimereal meglio il nostro "vivere all'i-taliana". Il progetto vuole dareun taglio innovativo alla presen-za italiana alla Fiera MSV chenegli anni passati ha visto parte-cipare fino a 80.000 visitatori.Gli oltre 70 espositori italiani po-tranno quindi utilizzarlo per ipropri eventi. In aggiunta quindiagli sforzi coordinati di Ambas-ciata, Ice-Agenzia e Camic, ciaspettiamo una collaborazioneimportante anche da parte delleaziende espositrici e dell’Enit inun’ottica di sistema che - quandola mettiamo in pratica - ci è sem-pre amica.
Insomma, nel corso di questesettimane stiamo piantando di-versi semi, e sono convinto checoncretizzeremo la maggiorparte di questi progetti. Se invecedovessimo fare fronte a nuoveondate di contagio o ad altreeventualità imprevedibili adatter-emo ancora una volta il nostrolavoro alle circostanze per con-tinuare a sostenere comunque lerelazioni economico-commer-ciali fra Italia e Repubblica Cecache, non dimentichiamolo, sonofloride e risalgono nei secoli.
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“John Lennon scriveva che
la vita è quello che accade men-
tre si è occupati a programmare
altro.
Il 2019 aveva segnato un an-
no record, con un interscambio
fra Italia e Repubblica Ceca che
aveva sfiorato i 13,3 miliardi di
euro, ben bilanciati fra import ed
export. Dall'Italia sono arrivati
soprattutto macchinari (oltre
680 milioni di euro), componen-
tistica automotive (380 milioni) e
siderurgia (337 milioni), ma an-
che plastica, prodotti chimici e
altri prodotti in metallo.
Fra le importazioni dalla Re-
pubblica Ceca invece la parte
del leone è stata dell'automotive,
con oltre un miliardo di euro, se-
guito da macchinari (678 mil-
ioni) e tabacco (414 milioni),
oltre a computer, apparecchi
elettrici e prodotti chimici”.
Ambasciatore Nisio, qualeimpatto ha avuto il Coron-avirus sulle imprese italiane inRepubblica Ceca?
Il 2020 era sul binario giustoverso la riconferma, anche senon mancavano alcuni segnali dirallentamento congiunturale.Ahimè, lo tsunami Covid ci hacolpito in maniera imprevedibilee con conseguenze di cui non ab-biamo ancora le esatte pro-porzioni. Sappiamo solo chel'impatto è fortissimo.
Gli associati della Camera diCommercio e dell'Industria italo-ceca (Camic) registravano a finemaggio un buon successo nel-l'ammortizzare il colpo senzaconseguenze estreme, con un29% dei suoi associati che avevadovuto chiudere temporanea-mente tutta l'attività, e un altro21% che è ricorso a una chiusuraparziale. Nello stesso periodo,ben il 42% aveva dichiarato dinon aver fatto richiesta di misuredi sostegno dello Stato ceco per-ché non ne aveva bisogno. Speroche la resilienza delle impreseitalo-ceche sia confermata anchenella seconda metà dell'anno, madovremo anche essere pronti afare i conti con uno scenario piùdegradato.
Da questa panoramica tuttosommato incoraggiante nonemerge tuttavia la forte sofferen-za a cui sono sottoposti alcunisettori, primo fra tutti quelloHoReCa, con situazioni partico-larmente drammatiche nei terri-tori a più alta vocazione turistica,come il centro di Praga, rimastiimprovvisamente deserti perlunghi mesi. Ci auguriamo che lecondizioni epidemiologiche con-sentiranno una ripresa convintadei flussi turistici, mentre nelfrattempo sarà per lo più la do-manda interna a sostenere al-berghi e ristoranti. Specular-mente, gran parte del milione cir-ca di cechi che ogni anno si re-
cano in Italia non ha potuto at-traversare le Alpi quest'anno, congrande detrimento per il nostrosettore ricettivo. Ragione in piùper continuare ad attirare i turisticechi verso il nostro Paese, an-che attraverso l'importante pianopromozionale che Enit stasviluppando.
Quali sono state le attivitàdell'Ambasciata durante ilconfinamento?
Abbiamo dedicato le setti-mane iniziali della crisi soprat-tutto all'assistenza consolare e adaiutare i connazionali che cerca-vano di rientrare in Italia. Perfare questo abbiamo lavorato sutre assi. Il primo è stato quellodell'informazione. Il secondoasse è stato la promozione disoluzioni di trasporto, in collabo-razione con Alitalia, Unità diCrisi della Farnesina e una dittaprivata di trasporto passeggeriche ha assicurato collegamentisicuri con l'Italia. Il terzo asse èstata la collaborazione con leAutorità ceche, italiane, ma an-che (attraverso le Ambasciate diVienna e Berlino) austriache etedesche, per facilitare i passaggida e per l'Italia.
Finita la fase prettamenteemergenziale abbiamo mantenu-to un'interazione potenziata conla nostra utenza abituale. Abbi-amo però cominciato a pensareanche al "dopo", impostando loslittamento del programma 2020all'anno prossimo e avviando unciclo di incontri - sia virtuali siacon dei tête à tête “in presenza” -con interlocutori istituzionali adalto livello. Con loro abbiamoprovato a fare un punto di situ-azione, immaginando comesviluppare le relazioni bilateraliin un mondo post-Covid. Questicontatti hanno confermato l'inter-esse reciproco ad approfondire lacooperazione economico-com-merciale con particolare atten-zione al settore sanitario, all’altavelocità ferroviaria e all’indus-tria spaziale e ad esplorare nuoveforme di dialogo in settori ad altatecnologia finora meno sfruttati,quali, ad esempio, le nanotec-nologie. Insieme agli alti inter-locutori si è infine predispostoun programma di eventi “in pre-senza” - su tematiche di successo- che dovrebbero ripartire nonappena la situazione epidemio-logica lo potrà consentire.
Quali iniziative avete in ser-bo per i prossimi mesi?
L'andamento erratico della
situazione epidemiologica riduce
lo spettro delle attività pro-
grammabili con sufficiente an-
ticipo, ma abbiamo fatto tesoro
delle capacità di interazione da
remoto che abbiamo sviluppato
nei mesi scorsi e che ci con-
sentono di impostare, con un
buon grado di prevedibilità, una
serie di importanti webinar. Si
tratterà in particolare di appunta-
menti online dedicati a sicurezza
cibernetica (settore che è salito
alla ribalta con l'improvvisa es-
plosione del ricorso al lavoro ag-
ile e alle videoconferenze, con
importanti ripercussioni anche in
tema di sicurezza nazionale) e -
come dicevo poc’anzi - alle nan-
otecnologie, altro macro ambito
in cui esiste un potenziale in-
espresso di collaborazione fra le
eccellenze iper-specializzate di
Italia e Repubblica Ceca.
Accennavo prima all'attività
promozionale "in presenza", che
abbiamo dovuto - per forza di
Francesco Saverio Nisio
Tanti ponti verso il futuroUn gesto romantico, suggesti-vo, che oggi assume una valenzaanche simbolica, di speranza. Interra ceca sono moltissimi i pontisui fiumi, alcuni dei veri capolavo-ri, e attraversarli quando finalmen-te si tornerà a viaggiare, senzapensieri eppur consapevolmente,non significherà più solo attraver-sare la storia, ma anche accorciarele distanze e suonerà un po’ comeraggiungere un altrove che abbia-mo a lungo solo sognato. A questoproposito, fermarsi per esprimereun desiderio, avrà più senso chemai.
Ce n’è davvero per tutti i gusti:monumentali o semplici, urbani odi campagna, in pietra o legno, inacciaio e cemento armato, scopertio coperti, dai grandi archi o daipiccoli “occhi”… i ponti in Repub-blica Ceca non si contano e sonotutti molto suggestivi. Non è sem-plicemente un fatto di stile, anchese non guasta, ma di simbologia. Ilponte unisce, spesso non solo ledue sponde fisiche dello stessocorso d’acqua, ma anche culture eusanze diverse. Scavalcare il fiu-me, subendone il fascino eterno,per essere catapultati in quartieri,borghi e atmosfere nuove è unasorta di magia. Un incantesimo chedura tutto il giorno e con il passaredelle ore assume sfumature diver-se: alle prime luci del mattino, inpieno sole, al tramonto e infine dinotte tra ricami luminosi.
In attesa che si riapra definiti-
vamente il ponte turistico tra Italiae Repubblica Ceca, ecco qualchesuggerimento qua e là per il Paese.Per cominciare a sognare… Non acaso, tra l’altro, chi interpreta i so-gni sostiene che immaginare nelsonno di attraversare un ponte in-dica il superamento di un proble-ma, nonostante permanga ancorauna qualche ansia nei confronti delfuturo.
Ponte Carlo, il re di tutti i pon-ti. Come non cominciare dalla ca-pitale, con il suo capolavoro? IlPonte Carlo non è solo monumen-to simbolo di Praga e dell’interaRepubblica Ceca, ma uno tra i piùbelli in Europa. La silhouette ele-gante delle sue 30 statue barocche,il bagliore caldo sulla pavimenta-zione di ciottoli al tramonto e ilsussurrio della Moldava che gliscorre sotto lo rendono irresistibi-le. Inoltre, si dice che per vedereesaudito un desiderio basti acca-rezzare la croce della statua di SanGiovanni Nepomuceno, il cui vol-to è incorniciato di stelle.
Gli altri ponti di Praga. Tragli angoli più belli e romantici del-la capitale, c’è l’isola di Kampa.Qui trovate il Ponte del Gran Prio-re, ormai ribattezzato il pontedell’amore: si inarca sul ruscelloCertovka e porta il carico di centi-naia di lucchetti appesi alle suegriglie dagli innamorati. Si dice in-
fatti che se una coppia appende ilproprio lucchetto al ponte e poi negetta la chiave in acqua avrà fortu-na e amore eterni. Diciamo che alposto del lucchetto, ci starebbemolto bene una poesia recitata conenfasi all’amato o all’amato… an-drà dritta al cuore, senza appesan-tire ulteriormente la balaustra eriempire di chiavi il fondale.
Decisamente altro genere per ilPonte di Troja, dalle linee futuristema altrettanto carico di fascino, so-prattutto la sera, quando è illumi-nato e si riflette magicamente nelleacque della Moldava. Inauguratonel 2014, è uno degli ingressi prin-cipali per accedere –in tram o apiedi- alla capitale. E’ un ponte“vertiginoso”, costruito a 30 metrid’altezza dalla superficie del fiu-me, per consentire il passaggio deibattelli.
Un salto nelle altre regioni, diponte in ponte. Il fotogenicoPonte di Kostelany nad Moravou,è un vanto della Moravia Meridio-nale. Con una robusta struttura diacciaio, che ricorda i vecchi pontia catena, è un buon esempio dellecostruzioni tipiche dell'inizio delXX secolo. Unisce le due spondedel fiume Morava ed è stato rico-nosciuto monumento culturale ce-co. Anche se può sembrare disteso
(continua a pag. 18)
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COVID-19
Una cooperazionestraordinaria tra il settore
privato e stataleRise Up – Smart Measures
Against COVID-19 program,
sostiene direttamente progetti
dello sviluppo e la produzione di
respiratori e altre tecnologie
volte a combattere la pandemia
di coronavirus. Questo program-
ma ha avuto particolare succes-
so: l'agenzia CzechInvest è rius-
cita ad ot-
tenere una cer-
tificazione in
una sola setti-
mana per una
maschera pro-
tettiva CIIRC
PR95-3D con
con il più alto
livello di si-
curezza FFP3
che è stata
sviluppata da
Czech Institute
of Informatics,
Robotics and
Cybernetics of the Czech Tech-
nical University in Prague (CI-
IRC CTU).
A base di questi programmi,
le agenzie statali CzechTrade e
CzechInvest e il Ministero del-
l'Industria e del Commercio ceco
hanno pubblicato un database
delle aziende ceche specializzate
nella produzione di dispositivi
medici innovativi e di alta qual-
ità, che allo stesso tempo offrono
soluzioni per affrontare l’emer-
genza COVID-19. Il database
comprende i produttori di vari
dispositivi di protezione individ-
uale, ventilatori, carrelli con dis-
infettante per le mani, e molti al-
tri: in più tutti sono certificati (
https://teams.presentigo.com/f/hy
ccr#/files)
A questo punto, il ruolo prin-
cipale delle agenzie governative
CzechTrade e CzechInvest e la
Dato lo scoppio in corso di
Covid19, nella Repubblica Ceca
sono stati creati vari programmi
per aiutare le imprese che sono
state colpite negativamente dalla
crisi. L'agenzia CzechInvest (l'a-
genzia governativa ceca per lo
sviluppo economico e per gli in-
vestimenti) ha lavorato assieme
con Czech-
Trade (l'agen-
zia governativa
di promozione
del commercio
della Repub-
blica Ceca) e
Ministero del-
l'Industria e del
C o m m e r c i o
ceco sui vari
progetti che
sostengono di-
verse aziende
ceche sia in
produzione, in
questo caso parliamo soprattutto
di dispositivi medici, sia nella
loro internazionalizzazione e
promozione – tutto con il solo
scopo di aiutare e sostenere le
aziende che a causa di Covid-19
sono finite in difficoltà.
Il programma statale „An-
tivirus program“ è stato creato
per aiutare le aziende a compen-
sare gli stipendi dei propri dipen-
denti per evitare i licenziamenti
non necessari e per assicurare la
possibilità di produzione senza
sospensioni. Il programma è
completamente digitalizzato e si
collega col programma „Covid
Technologies Program“ il cui
scopo è quello di sostenere pro-
getti che sono direttamente colle-
gati alla riduzione dell'ulteriore
diffusione del virus Covid-19 in
Repubblica Ceca.
L´altro programma, Czech
RAPPORTI AMBASCIATE REPUBBLICA CECA Lunedì 27 Luglio 2020 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXXIV pag. 17
Mohelnice MEZ FrenštátMotori elettrici per l’industria made in Czech Republic
Since 1904
MEZTRADE s.r.o. Head office commercial departement export
MEZ italia
PRAHA
www.mezitalia.com
Economia aperta e sicura, un Paese che può offrire ancora
grandi opportunitàglio accolti dalla Pubblica Am-
ministrazione spicca quello della
Ricerca & Sviluppo, ma il Paese
rimane comunque una meta idea-
le anche per l’espansione della
produzione manifatturiera, in
quanto, oltre alla posizione e alla
stabilità della legislazione, offre
buone infrastrutture, un ambiente
economico politico a basso ri-
schio, costo della manodopera
competitivo, inflazione controlla-
ta e, non ultimo, supporto finan-
ziario per investimenti eseguiti in
aree specifiche.
A coloro che intendono ap-
procciare il mercato ceco sottoli-
neiamo sempre che devono però
essere consci di entrare in un
mercato molto dinamico, prepa-
rato ed altamente competitivo nel
quale occorre muoversi con at-
tenzione programmando accura-
tamente fin dall’inizio la strate-
gia operativa e finanziaria ed af-
fidandosi a professionisti in gra-
do, fra le altre cose, di mediare
anche la sensibile differenza cul-
turale, la quale, se non corretta-
mente compresa, può rappresen-
tare una causa di fallimento delle
Recentemente è stato pubbli-
cato il “Ranking 2020” da parte
di Imd World Competitiveness
Center e la Repubblica Ceca si è
confermata al 33° posto (Dani-
marca 2°, Germania 17°, Francia
32°, Italia 44°). La percentuale di
disoccupazione continua ad esse-
re fra le più basse, se non la più
bassa dell’Ue, e dopo il rallenta-
mento della crescita economica
dovuto della crisi mondiale cau-
sata dal Covid 19, attualmente le
attività principali stanno ripren-
dendo vigore, l’industria riparte
con la produzione, i servizi si
riattivano, ad eccezione del com-
parto turistico che sta pagando il
prezzo più alto perla pandemia.
In questo periodo sia gli im-
prenditori cechi, sia quelli inter-
nazionali che qui operano stanno
valutando i cambiamenti com-
portamentali determinati dalla
pandemia e stanno preparando le
contromisure per adeguare i mo-
delli di business al nuovo conte-
sto.
Grazie alla invidiabile posi-
zione nel cuore dell’Europa e al-
la conformità e compatibilità con
gli standard europei delle Leggi e
Regolamenti, e anche grazie ad
alcune agevolazioni offerte, la
Repubblica Ceca continua ad at-
trarre capitali internazionali.
Tra i settori in crescita e me-
iniziative.
La scelta di un business-part-
ner sbagliato, ma soprattutto la
gestione erronea dei rapporti al-
l’interno di possibili joint-ventu-
re create ad hoc per gestire l’ope-
ratività, sono fra le cause più fre-
quenti dell’insuccesso della in-
ternazionalizzazione in Rep. Ce-
ca.
In conclusione, dalla caduta
del muro di Berlino è iniziato un
processo di crescita e armonizza-
zione che ha portato la Repubbli-
ca Ceca ad essere un Paese con
una economia aperta e sicura, un
Paese che può offrire ancora
grandi opportunità e che consi-
gliamo di approcciare con il do-
vuto rispetto e con l’attenzione
che merita qualsiasi processo di
internazionalizzazione.
Roberto Di Cursi
Managing Director Luca Prague
International BusinessAdvisory
(Tribuna Economica © Riproduzione riservata)
tuzioni che cercano delle nuove
tecnologie e i partner commerciali
per poter affrontare insieme la
pandemia – oppure cercano sem-
plicemente un partner commer-
ciale in generale - possono rivol-
gersi direttamente all'ufficio
CzechTrade e CzechInvest a Mi-
lano per una ricerca gratuita dei
funzione dei loro uffici esteri è
quello di promuovere le
soluzioni intelligenti per poter
offrire le tecnologie uniche nel
periodo della crisi sanitaria e
sostenere i flussi commerciali so-
prattutto attraverso gli strumenti
gratuiti e online.
Le aziende italiane e le isti-
fornitori su misura (https://
www.czechtradeoffices.com/it/ser
vices/czech-business-partner-
search), oppure possono cercare
un partner online (https://ex-
porters.czechtrade.cz/it/).
Marek Atanasčev
Direttore CzechTrade Italia
Agenzie Governative
insieme al Ministero
dell'Industria
e del Commercio
mettono in campo
azioni per favorire
le imprese colpite
dalla pandemia
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pag. 18 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXXIV Lunedì 27 Luglio 2020 RAPPORTI AMBASCIATE REPUBBLICA CECA
Un rigido lockdown ha dato i suoi frutti
Dall'apertura delle frontiere con il sistema del “Semaforo”
all'addio al coronavirusPraga festeggia la fine
della pandemia ma la cautela è d'obbligo
no presentare un test negativo o
sottoporsi alla quarantena in caso
di ingresso in RC.
Riprendono a breve anche i
collegamente aerei diretti tra l’I-
talia e la Rep.Ceca operati dalle
compagnie aeree: Alitalia, CSA,
Easyjet, Ryanair, Smartwings,
Volotea, Vueling, Wizz Air. Il
primo volo è stato effettuato da
Ryanair da Roma Ciampino a
Praga mentre la maggior parte
dei voli ha ripreso da inizio lu-
glio e gli altri a seguire.
Le misure
di sicurezza in vigore
Le mascherine devono essere
indossate: ovunque negli interni
degli edifici, ad es. in negozi, uf-
fici, monumenti culturali, risto-
ranti (se non stai consumando
cibi o bevande), mentre l’obbligo
di mascherine all’aperto è stato
abolito; nei trasporti pubblici
(compresi i servizi di taxi); man-
tenere una distanza minima di al-
meno 2 metri.
Quando si accede
a ristoranti, caffè e bar,
si consiglia di:
disinfettare le mani quando
entri; mantenere una distanza di
almeno 1,5 metri dal personale e
Il 1° giugno 2020 il Governo
della Repubblica Ceca ha appro-
vato una misura straordinaria del
Ministero della sanità, che preve-
de la suddivisione degli Stati del-
l'Unione europea e di altri Stati
dell'area Schengen in tre catego-
rie.
Secondo i dati del Centro eu-
ropeo per la prevenzione e il
controllo delle malattie (ECDC),
i singoli Stati sono contrassegna-
ti in verde, arancione o rosso in
base al rischio di infezione. Que-
sti dati saranno valutati a inter-
valli di due settimane in base allo
sviluppo della situazione epide-
miologica e saranno disponibili
sul sito web del Ministero degli
Affari Esteri della Repubblica
Ceca.
Come l'Italia hanno visto mi-
gliorare il loro rating, da rischio
medio a basso, anche la Dani-
marca, Francia, Irlanda, Malta,
Paesi Bassi e Spagna. A rischio
medio sono ora considerati solo
il Belgio e il Regno Unito, con-
trassegnati in arancione. Peggio-
ra invece la valutazione per il
Portogallo e la regione polacca
del Voivodato della Slesia, che
assieme alla Svezia sono le uni-
che zone europee considerate ad
alto rischio, quindi rosse. Tutti i
viaggiatori da queste zone devo-
da altri clienti; rimuovere la ma-
scherina solo durante il consu-
mo; se possibile pagare con carte
di credito limitando il più possi-
bile l’uso del contante.
Sulla base degli ultimi svilup-
pi il Ministero della Salute della
Repubblica Ceca ha migliorato il
rating epidemiologico dell'Italia,
che ora viene considerata un Pae-
se a basso rischio, quindi verde.
Questo significa che i cittadini
italiani possono viaggiare in Re-
pubblica Ceca senza necessità di
test tampone negativo o l'isola-
mento preventivo di 14 giorni
per qualsiasi ragione.
L' avvertimento da parte del-
l'Oms, a livello globale, è che la
pandemia non è finita.
Con 12mila contagi e 350
morti su 10 milioni di abitanti, la
Repubblica Ceca è riuscita a con-
tenere il Covid-19 imponendo un
rigido lockdown.
Nella Repubblica ceca posso-
no entrare tutti i cittadini dell'Ue
senza restrizioni. Solo quanti ar-
rivano da Svezia o Portogallo de-
vono presentare all'ingresso il te-
st negativo per il coronavirus.
Per quanto riguarda i Paesi terzi,
la diplomazia ceca intende re-
stringere l'accesso a una decina
dei 15 Paesi ritenuti non a rischio
dalla Ue.
A marzo 2020, il Governo ce-
co ha fatto una donazione di di-
spositivi di protezione all’Italia.
Diecimila tute protettive per i
medici che erano in prima linea
nella lotta contro covid-19.
In aggiunta, sono state donate
mezzo milione di mascherine.
Da Ice
473 miliardi di corone per ladigitalizzazione dello Stato
I piani prioritari per la digitalizzazione dello Stato richiederan-no l'anno prossimo 2,473 miliardi di corone. Una parte di esse do-vrebbe essere coperta dal denaro dell'Unione Europea. Ciò derivadai piani di implementazione del programma Digital Czechia peril periodo 2020-2021, discusso dal governo. I costi totali dellepriorità di Digital Czechia sono stimati in dieci miliardi di corone.Il governo sta cercando di ottenere il loro cofinanziamento daifondi europei. Questi potrebbero contribuire fino a 20 miliardi dicorone a tutti i piani.
Il catalogo delle finalità e degli obiettivi del programma DigitalCzechia contiene 908 intenzioni. Essi coprono 17 obiettivi principa-li e 125 sotto-obiettivi della Repubblica Ceca Digitale. I piani di at-tuazione sono stati successivamente creati dalla banca dati aggior-nata dei piani in collaborazione tra i ministeri e il Consiglio di go-verno per la società dell'informazione.
Il Paese vince il concorso europeo perun progetto Blockchain
Al primo posto è stato il progetto ceco per il mercato paneuro-peo decentralizzato su obbligazioni delle Pmi. Il progetto mira acontribuire non solo a superare gli effetti di Covid-19, ma anche, at-traverso investimenti, a mantenere e ripristinare la loro competiti-vità. La Repubblica Ceca è uno dei paesi più avanzati in Europa inuna delle tecnologie più moderne, la cosiddetta "tecnologia decen-tralizzata". Lo conferma questo successo nell'European BlockchainPartnership. Mpo dice "crediamo che questo progetto, che ha avutobisogno nell'attuale crisi, contribuirà a spostare la digitalizzazione el'innovazione nelle piccole e medie imprese in Europa e nella Re-pubblica ceca."
Il progetto di un mercato decentralizzato per le piccole e medieimprese è unico su scala europea e globale. Attualmente sono incorso tre progetti pilota e la proposta ceca farà parte della secondaondata, insieme con la selezione di progetti sostenuti da Germania eItalia. A livello nazionale, si tratta di soddisfare parte dei propri pia-ni strategici, in particolare la strategia di innovazione della Repub-blica ceca 2019-2030 e il concetto di "Repubblica ceca digitale".
Aumentano le vendite di auto ibride Le vendite di auto con trazione ibrida da gennaio a fine aprile
sono aumentate del 45 per cento a 3148 vetture, mentre quelle diauto elettriche sono quintuplicate a 1.053 vetture.
Dietro la crescita c'è l'espansione dell'offerta dovuta agli sforzidelle case automobilistiche per ridurre le emissioni medie dei mo-delli venduti. Questo è quanto emerge dai dati dell'Associazione de-gli importatori di automobili.
(continua a pag. 19)
Tanti ponti verso il futuroin mezzo al nulla, una sorta di cer-niera grigia tra le foreste, è un al-leato essenziale in numerosi per-corsi escursionistici e ciclabili. Im-possibile non incontrarlo e apprez-zarlo quando per esempio si per-corre la Via del Vino morava.
Storia curiosa quella che ri-guarda il ponte stradale ad arco so-speso sul fiume Moldava a Podol-sko, nel distretto di Pisek (Boemiameridionale). Costruito interamen-te in cemento armato nel 1939 daJosef Lanna (che per il progettovinse premi di architettura a Parigie a Liegi), fu voluto per sostituireil vecchio ponte del XIX secoloche la costruzione di una diga (e ilconseguente innalzamento del li-vello della Moldava) rischiava disommergere. E’ l'ultimo ponte acatena in stile impero della Repub-blica Ceca e l'unico nel suo generein Europa. Lungo 157 metri e lar-go 6 metri, regala diverse prospet-tive.
A Pisek, ecco anche il Ponted’Oro, il più antico del Paese. A fi-
ne giornata, le luci calde del tra-monto lo fanno sembrare davverod’oro, in un gioco di luci con illuccichio del fiume e la città che siaccende. Qualcuno sostiene addi-rittura che le sfumature auree ri-flesse dalla pietra di cui è costruitoil ponte si debbano davvero a del-le micro-particelle galleggianti diprezioso metallo, visto che quimolto tempo fa si scatenò la febbredell'oro tra la popolazione.
Di leggenda in fiaba, ci spo-stiamo a Nové Mĕsto nad Metují,in Boemia nordorientale. Qui c’èun ponte di legno che sembra usci-to da un libro di favole… così co-me la cittadina romantica che loospita e il castello di cui imprezio-sisce i giardini. L'architetto slovac-co Dušan Jurkovič, lo progettò nel1911 per facilitare l'accesso tra unaterrazza e il parco floreale. L’effet-to è straordinario: una piattaformacoperta a forma di casette, che ri-cordano il mondo di Hansel e Gre-tel.
Ben più antico, sempre in le-gno e altrettanto affascinante, è ilPonte di Kočí in Boemia orientale.Fu costruito nel 1721, per scaval-care il fossato d'acqua che separa-va la città e la sua piccola chiesa.
Ed eccoci a una vera curiosità.Non è frequente trovare ponti adue piani, tanto più se il secondo èstato aggiunto a posteriori per farvipassare l'autostrada. Accade traPraga e Brno, al km 74,5. Il doppioponte attraversa il canale del fiumeŽelivka e collega i villaggi di Píšťe Vojslavice. La sua costruzione fupiuttosto travagliata, con una guer-ra mondiale e un governo comuni-sta di mezzo, ma fu infine portata atermine nel 1976. Dato che l'auto-strada D1 corre sul livello superio-re, percorrendola non si è nemme-no consapevoli del secondo ponteal livello inferiore. Quest’ultimo inrealtà esisteva già da tempo e, nonvolendolo demolire, si decise di ri-correre ad altri pilastri per offrireuna piattaforma superiore all’arte-
ria autostradale.Niente auto ma treni, invece,
per il suggestivo viadotto di Kry-stofovo Udoli, in Boemia. Iscrittonell'elenco dei monumenti cultura-li cechi, è un perfetto esempio diintegrazione nel paesaggio. Nonsolo per la sua costruzione sonostati utilizzati materiali locali, co-me diorite e granito, ma i suoi pila-stri in pietra si incastonano perfet-tamente nella scenografia di rocce.Lungo 242 metri, il ponte tocca fi-no a 27 metri d’altezza ed è partedella linea ferroviaria Liberec-Ce-ska Lipa fin dal 1900.
Nella regione di Vysocina epiù precisamente nel distretto diTrebic, ecco poi il “gemello diver-so” del Ponte Carlo di Praga. IlPonte di Náměšť nad Oslavou, lan-ciato sopra il fiume Oslava, in ef-fetti lo ricorda, anche se in questocaso le sculture sono soltanto 20.A ogni modo, con i suoi 62 metridi lunghezza e 8 di larghezza è co-munque di signorile bellezza. Untempo parte di una strada commer-ciale, oggi è protetto come monu-mento unico nel Paese.
Capolavoro degli Anni ’90, il
Ponte Mariano di Usti nad Labem
(a Nord della Repubblica Ceca), su
progetto di Roman Koucky, è ac-
cessibile sia al traffico stradale che
a quello pedonale. Insignito dello
"Steel Design Award" (ambito ri-
conoscimento per i progetti archi-
tettonici più innovativi) nel 1999,
si presenta letteralmente appeso
sul fiume Elba grazie a un impo-
nente pilastro alto 60 metri a cui lo
legano 16 cavi di acciaio.
Quello di Zdakov, in Boemia
meridionale, è infine il ponte di ac-
ciaio ad arco singolo più grande
del Paese. Costruito tra il 1958 e il
1967, con 4.000 tonnellate di peso
e 543 metri di lunghezza, si getta
maestosamente sopra la Moldava.
Dotato di marciapiedi e ringhiere
laterali, può essere percorso anche
a piedi.
Fonte: czechtourism.com
(da pag. 16)
-
RAPPORTI AMBASCIATE REPUBBLICA CECA Lunedì 27 Luglio 2020 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXXIV pag. 19
PANDEMIA
-22,2% per il turismo nel primo trimestre 2020
Gli alberghi, le pensioni e i campeggi della Repubblica Ceca
hanno ospitato 3,1 milioni di persone nel primo trimestre. Rispetto
allo stesso periodo dell'anno scorso, è stato inferiore del 22,2 per
cento. Il numero di pernottamenti è diminuito del 16,7 per cento su
base annua, scendendo a 8,9 milioni di pernottamenti. I dati sono
stati pubblicati dall'Ufficio statistico ceco (Cso). Nei mesi di gen-
naio e febbraio, il numero di visitatori delle strutture ricettive col-
lettive nella Repubblica Ceca è aumentato. Ma poi la situazione è
cambiata radicalmente.
A marzo, a causa della pandemia di coronavirus anno su anno, il
numero di ospiti è diminuito del 67 per cento, e del 57 per cento del
numero di pernottamenti. Il numero di visitatori stranieri è diminui-
to del 26,1 per cento anno su anno nel primo trimestre. Il numero di
ospiti nazionali è diminuito del 18,1 per cento.
Gli arrivi italiani sono diminuiti del 40% e le visite dalla Cina o
dalla Corea del Sud sono diminuite di oltre la metà. Tutte le regioni
hanno registrato un calo dell'interesse dei turisti per le strutture ri-
cettive. Il numero più alto di ospiti è diminuito nella regione della
Boemia meridionale, del 29,3 per cento.
Gli albergatori e gli operatori delle pensioni della Moravia meri-
dionale hanno registrato un calo di quasi il 28%. Nella capitale, il
numero di arrivi è diminuito del 27,4 per cento.
Gli analisti si aspettano nel secondo semestre i peggiori risultati
turistici dalla fondazione della repubblica indipendente nel 1993.
Commercio estero in disavanzo per26,9 miliardi di czk in aprile
Il commercio estero della Repubblica ceca si è concluso con un
disavanzo di 26,9 miliardi di Czk in aprile. il suo importo totale è
stato principalmente influenzato dal calo del commercio automobi-
listico. Il più grande calo di esportazioni si notano verso Spagna e
Germania.
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(da pag. 18)
Le fiere, un elementoper far crescere il business
fra Cechia e Italia
BVV Trade Fairs Brno orga-nizza fiere in Europa centralegrazie a un proprio centro con-gressuale e fieristico. Le fiere in-ternazionali che si tengono nelcentro fieristico di Brno rappre-sentano una piattaforma eccel-lente per la presentazione di im-prese italiane nella regione delcentro Europa.
La partecipazione delle so-cietà italiane è naturale dato chel’Italia è geograficamente vicinaed è uno dei principali partnercommerciali della RepubblicaCeca.
Al Ceo di Brno Trade Fairs,Jiří Kuliš, abbiamo chiesto ncommento delle relazioni Ce-chia-Italia in ambito fieristico.
Dr.Kuliš, come pensa siapercepita l’Italia in RepubblicaCeca?
L’Italia è percepita come ilpaese del buon cibo e vino a vie-ne associata al turismo, alle suespiagge e alle città d’arte.
Industria, tecnologie all’avan-guardia destinate al settore indu-striale, sicurezza, difesa o all’in-dustria spaziale sono le ragioni diun partenariato solido da anni.
Le fiere sono sicuramente un
mezzo per far conoscere megliol'aspetto industriale.
A quali fiere raccomanda dipartecipare alle compagnie ita-liane?
La più importante fiera per lecompagnie italiane è tradizional-mente la Fiera Internazionaledella Meccanica (MSV Brno), acui partecipano direttamente trale 50 e 70 compagnie e altre de-cine sono presenti tramite la rap-presentanza locale. Imprese ma-nifatturiere italiane sono presentianche ad altre fiere come Techa-gro,che è una delle fiere più im-portanti nel settore delle macchi-ne industriali agricole paragona-bile per dimensione all’Eima diBologna. Interessante per il set-tore dell’ingegneria elettronica èla mostra Amper, lo stesso valeper Idet nel settore difesa e sicu-rezza, Woodtec per le tecnologiedella lavorazione del legno,Styl/Kabo come fiera B2B dellamoda o il salone del cibo Sali-ma.Un altro evento interessante èGaudeamus la fiera dell’educa-zione universitaria, che vede lapresenza di molte università in-ternazionali e di scuole di lingua.
Quest’anno è problematicoper via della pandemia. In chemodo le misure di restrizionehanno avuto peso sulle vostreattività?
Quest’anno avrebbe dovutoessere da record, invece sarà il
peggiore nella storia. Con l’Ambasciata italiana,
ICE e la Camera di CommercioItalo-Ceca stavamo pianificandola prima partecipazione ufficialedell’Italia alla fiera MSV. Vistigli sfortunati eventi in Italia lapartecipazione è stata prima can-cellata in primavera dalla parteitaliana e poi siamo stati costrettia causa delle misure adottate dalgoverno in Repubblica Ceca acancellare la fiera stessa.
Non era fattibile organizzareun evento internazionale di que-sta grandezza. La fiera è il nostroevento di punta con 1.600 espo-sitori e per la prima volta nellastoria quest’anno non si terrà. LaFiera Internazionale della Mec-canica è la più importante fieraindustriale nel centro Europa edè diventata una delle vittime delCovid nel settore fiere.
Pensa che le fiere italianesiano in competizione con levostre?
Pensare globale, agire localesi riferisce bene anche alle fiere.E soprattutto oggi, nel periodopost-Covid, le fiere regionali sa-ranno più importanti di prima.Alle nostre fiere partecipano vi-sitatori dalla Repubblica Ceca,Slovacchia, Polonia, Austria,Germania, Ungheria e pure dallaRussia e altri paesi dell’Est Euro-pa. Quindi l’area di riferimentogeografico è diversa dalle fiere inItalia.
Collaborate con ammini-strazioni e istituzioni fieristichein Italia?
Il nostro partner principale èICE. Con il settore fieristico inItalia ci incontriamo spesso nel-l’ambito delle associazioni inter-nazionali UFI e CEFA. Penso cheil governo italiano dedichi un’at-tenzione sufficiente al settore del-le fiere e dei congressi e il nostrogoverno ne potrebbe prenderespunto per diversi aspetti. In Ita-lia, ad esempio, c’è un sostegnoeffettivo alle fiere interne tramiteun programma dedicato ai buyerstranieri, i centri fiere e congressihanno agevolazioni fiscali.
La partecipazione delle im-prese italiane alle vostre fiere ècongrua oppure servono azioniper sollecitare e sensibilizzaregli imprenditori al fine di farlivenire in Repubblica Ceca inoccasione delle vostre manife-stazioni fieristiche?
el mondo interconnesso dioggi, le aziende italiane sono for-temente localizzate, anche in Re-pubblica Ceca. Molte compagniesono rappresentate tramite sog-getti cechi, ed hanno qui un’am-pia rete rappresentativa, sebbenein larga parte siano attive nei ser-vizi. Stiamo parlando di centi-naia di imprese. Il nostro partnerlocale attivo a livello bilaterale èla Camera di Commercio Italo-Ceca, che opera in modo eccel-lente collegando tutti i soggetticoinvolti, compresi noi, le azien-de italiane in Italia e le impreseitaliane nel nostro Paese.
Tribuna Economica
© Riproduzione riservata
Recovery Fund:risorse pari
a 35,7 miliardi di euro, dall'UENel Consiglio europeopiù lungo della storiadell'Ue, i Ventisettehanno incaricato
l'Europa di dar corsoal nuovo debito comune
Il recovery fund è diviso inpiù parti. Da un lato ci sono ifondi strutturali che vengono as-segnati agli Stati membri.
Il periodo di programmazioneè di 7 anni e il prossimo è il2021-2027. In aggiunta, per farfronte all'emergenza economicapost covid, questi aiuti sarannomaggiorati e ammonteranno a 27miliardi.
Un ottimo risultato ottenutoda Praga per un periodo di pro-grammazione.
Oltre a questo, alla Repubbli-ca Ceca arriveranno 8,7 miliardidi finanziamenti per la ripresa eil Paese potrà prendere in presti-to, ma non sarà obbligato, altri15,4 miliardi di euro.
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pag. 20 TRIBUNA ECONOMICA - Anno XXXIV Lunedì 27 Luglio 2020 RAPPORTI AMBASCIATE REPUBBLICA CECA
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L’energia è un bene per tutti: per chi studia, per chi lavora, per chi si diverte.
È nei piccoli gesti di tutti i giorni, nel-le attività delle piccole e medie im-prese e delle grandi industrie.
È il motore che fa girare il mondo e che ci permette di muoverci, evolve-re, creare, vivere.
Siamo uno dei principali produttori di energia elettrica in Italia.
Con una capacità di 4,3 GW e sei cen-trali termoelettriche gestite secondo elevati standard ambientali, di sicu-rezza ed e�cienza, diamo energia al nostro Paese e contribuiamo alla sicurezza e alla competitività del si-stema elettrico nazionale.
guarda il nostro video
www.epproduzione.com
PRODUZIONE
ENERGIA, PERSONE, PASSIONE
Dalla nostra Ambasciata
Le ferrovie ceche compranolocomotive per l'alta velocità
La compagnia ferroviaria statale Ceske drahy comprerà sino a90 locomotive, in grado di raggiungere i 200 chilometri orari, percirca nove miliardi di corone. Il comitato direttivo dell’azienda hadato il via libera nonostante la crisi del coronavirus le perdite chene conseguiranno.
Ceske drahy si prepara a bandire la relativa gara d’acquisto. Sitratterà di uno dei maggiori investimenti effettuati dall'azienda sta-tale negli ultimi anni.
Il Paese riduce le sovvenzioni per l’energia fotovoltaica
La Repubblica Ceca riduce le sovvenzioni destinate al settoredella energia fotovoltaica, portandole al minimo richiesto dallaCommissione Ue, con l’obiettivo di risparmiare fra sette e dieci mi-liardi di corone all’anno (rispetto ai più di 40 miliardi che paga nor-malmente).
Ad annunciarlo è stato il ministro di Industria e Commercio Ka-rel Havlicek, il quale ha giustificato la decisione dicendo che gli in-centivi sono stati sinora troppo elevati.
20MLD DI EURO DI EXPORT ITALIANOVERSO I V4
Meccanica, componentisticaper auto, tessile e chimica:i trend dell’Italia nel Paese
è in costante crescita Nostra intervista a Gianfranco Pinciroli,
Presidente Camera di Commercio italiana in Repubblica Ceca
Già dallo scorso anno il go-
verno ha lanciato la nuova strate-
gia di innovazione denominata
Czech Republic: The Country
For The Future, “secondo la
quale entro il 2030 il Paese arri-
verà al pari di Svezia, Austria e
Germania, i leader di riferimento
in Europa per investimenti nel-
l’innovazione, nella ricerca e
nello sviluppo in campo scientifi-
co, accademico e imprenditoria-
le”.
Avendo quindi già iniziato ad
investire nei comparti digitali e
di tecnologia avanzata, “il passo
naturale per il governo è ora
quello di sfruttare le opportunità
create dalla crisi per necessità
(smartwokring, internet security
e condivisione di dati avanzati,
digitalizzazione delle strutture
pubbliche e governative, etc.)
usando la crisi come catalizzato-
re per i processi di sviluppo tec-
nologico già intrapresi”.
Presidente Pinciroli, la Re-pubblica Ceca si colloca nei 4Paesi Visegrad, che cosa signi-fica per le imprese che investo-no nel territorio?
Nel V4 la Repubblica Ceca il
Paese più orientato a occidente,
il che conferisce al suo mercato
numerosi stimoli sia a livello di
competitività, che di maggiore
sviluppo e avanzamento tecnolo-
gico in un quadro che non si
iscrive solamente al Centro-Est
Europa. I paesi del V4, comples-
sivamente, sono ormai un conso-
lidato hub industriale, in partico-
lare per il settore automotive, ma
non soltanto per questo, con i
trend di crescita più alti dell’inte-
ra Unione Europea.
L’export complessivo dell’I-
talia verso il V4 si aggira oggi su
oltre 20 miliardi di euro l’anno.
Per capirci, valgono una volta e
mezza l’export verso la Cina.
Chi investe in Repubblica Ceca
si pone al centro di questa ma-
croarea, con importanti vantaggi
in termini di mercato potenziale,
ma anche di approvvigionamenti.
Perché investire in Repub-
blica Ceca: quali sono i vantag-
gi sia in termini economici che
in termini operativi?
La Repubblica Ceca gode di
un ottimo clima per gli investi-
menti, caratterizzato da una sta-
bilità pluriennale di una politica
industriale e fiscale volta ad at-
trarre gli operatori economici
stranieri, sia tramite regimi fisca-
li facilitati, zone economiche
esclusive, sicurezza legale, alti
livelli di produttività e una forza
lavoro preparata e competente,
nonché una notevole flessibilità
per adattarsi positivamente e ve-
locemente ai trend e alle neces-
sità del mercato. Le aree di mag-
giore attrazione per gli investi-
menti diretti nel Paese sono indi-
rizzate alla manifattura, ai tra-
sporti e alle intermediazioni fi-
nanziarie e assicurative.
Dall’Italia i trend sono in co-
stante crescita, soprattutto per gli
investimenti strategici nella mec-
canica, nella componentistica per
auto, tessile e chimica. In termini
logistici i punti a favore sono no-
tevoli, la rete di infrastrutture
presente nel Paese permette tra-
sporti capillari, veloci ed effi-
cienti su strada, mentre per via
aerea Praga è situata in media ad
appena due ore di volo dalla
maggior parte delle capitali euro-
pee, e questo ne denota il vantag-
gio non solo operativo ed econo-
mico, ma anche nella capacità di
sapersi interfacciare con succes-
so con diversi mercati sia a Est
che a Ovest.
La crisi covid-19 ha avuto
ripercussioni anche nel Paese,
con quali effetti su investimen-
ti, imprese e lavoratori?
Fin dalle prime avvisaglie di
diffusione della pandemia Covid-
19, il governo ceco ha messo in
campo numerosi strumenti per
gli imprenditori, sia tramite pre-
stiti agevolati, misure fiscali anti-
crisi e proroghe di pagamenti, sia
sostegni ai datori di lavoro e ai
propri dipendenti per contrastare
eventuali licenziamenti e favo-
rendo i periodi di permesso per
la cura dei figli a carico.
Nonostante le misure tempe-
stive, vi sono stati settori che
hanno accusato maggiormente il
colpo, come ad esempio il turi-
smo, la cultura e i comparti legati
alla ristorazione e alla vendita al
dettaglio. Secondo i dati riportati
da un’indagine condotta dalla
nostra associazione all’interno
della nostra rete imprenditoriale
nel mese di maggio, su 118
aziende rispondenti, solo il 5% di
essi ha dovuto annullare investi-
menti pianificati, mentre il 16%
ha affermato di mantenere gli
stessi investimenti senza varia-
zioni, e addirittura nel 19% dei
casi di effettuare nuovi investi-
menti per adeguarsi alla situazio-
ne e cogliere le relative opportu-
nità.
A livello nazionale già dal
mese di maggio si sono registrati
i primi incrementi nella produ-
zione industriale (+13,8% rispet-
to al mese di aprile), e grazie an-
che alle varie fasi di allentamen-
to e riapertura degli esercizi pro-
mosse dal governo, i ricavi del
commercio al dettaglio sono cre-
sciuti nel mese di maggio rispet-
to al mese precedente
dell’11,6%. I ricavi sono in cre-
scita (+2%) anche rispetto a
maggio 2019.
Dall’inizio dell’anno i ricavi
delle vendite al dettaglio sono ri-
masti praticamente stabili. Pos-
siamo dire che la ripresa è già
iniziata e il Paese ha saputo rea-
gire con fermezza e sistematicità,
arginando potenziali danni irre-
versibili, e gettando le basi per
una solida ripresa anche dal pun-
to di vista sociale, con una disoc-
cupazione nazionale nel mese di
giugno del 3,6%, per la quale il
governo sta già mettendo in atto
programmi di riqualificazione
della forza lavoro e proroghe dei
sostegni statali già stanziati nei
mesi precedenti a tutela sia dei
dipendenti che dei datori di lavo-
ro.
Tribuna Economica
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