TURISMO COMMERCIO SERVIZI TERZIARIO - filcams.cgil.it · TURISMO• COMMERCIO• SERVIZI dicembre |...

8
TERZIARIO TURISMO COMMERCIO SERVIZI dicembre | 2017 D a ormai quattro anni atten- dono il contratto. Sono le mi- gliaia di lavoratrici e lavoratori della grande distribuzione or- ganizzata, che venerdì 22 dicembre scioperano a sostegno del rinnovo del Contratto Nazionale delle imprese ade- renti a Federdistribuzione e alla distri- buzione cooperativa. L’astensione sarà di quattro ore, articolate a livello terri- toriale, mentre ulteriori quattro ore sa- ranno effettuate entro il 6 gennaio 2018. “Da quattro anni le aziende impongono unilateralmente l’applicazione di quello che a tutti gli effetti risulta essere un re- golamento associativo, residuo del pre- cedente ccnl Terziario, distribuzione e servizi, scaduto nel 2013”, afferma Maria Grazia Gabrielli, segretaria generale della Filcams: “L’associazione datoriale, disco- noscendo quanto garantito da disposi- zioni costituzionali in materia, non solo si rifiuta di definire un Contratto Nazionale di settore, tanto da aver cessato ogni trattativa, ma continua a rendersi indi- sponibile anche ad applicare il rinnovo del Contratto Nazionale Confcommercio del 2015, determinando per le lavoratrici e i lavoratori un danno sia dal punto di vista retributivo sia contributivo”. Uguale è la preoccupazione anche per il Contratto Nazionale della Coopera- zione, anch’esso scaduto da quattro anni. “Abbiamo esortato ancora una volta le imprese della distribuzione coo- perativa a definire velocemente F Braccia incrociate dei lavoratori della grande distribuzione organizzata e cooperativa. Le imprese non solo si rifiutano di definire un Contratto Nazionale di settore, ma sono indisponibili anche ad applicare il rinnovo di ROBERTO MASSARO INSERTO D’INFORMAZIONE DELLA FILCAMS CGIL Shopero! E E L A N ON O ZI Z A A N O R R E P O O C C S 7 7 7 7 1 1 1 0 0 0 0 E L L A A I ON T EN I ZI E ER A A D D N N A E O O D N R E E E I P OP Z A E I I L C L S S E D I T T N EN E E R ER ON O D Z A A U B E I D R EN T S I Z Z I A A D R E DE L D EL E D D A E N ON I I Z U B I R R T T S S I I D D R R E DE E E F F A A 017 2 2 2 . . . 2 2 2 2 1 1 1 . 2 2 2 2 2 2 2 2 . 12 . . .1 .1 22 22 DICEMBRE I Quattro anni senza contratto, È #SHOPERO

Transcript of TURISMO COMMERCIO SERVIZI TERZIARIO - filcams.cgil.it · TURISMO• COMMERCIO• SERVIZI dicembre |...

Page 1: TURISMO COMMERCIO SERVIZI TERZIARIO - filcams.cgil.it · TURISMO• COMMERCIO• SERVIZI dicembre | 2017 Da ormai quattro anni atten-dono il contratto. Sono le mi-gliaia di lavoratrici

TERZIARIO

T U R I S M O • C O M M E R C I O • S E R V I Z I

dicembre | 2017

Da ormai quattro anni atten-dono il contratto. Sono le mi-gliaia di lavoratrici e lavoratoridella grande distribuzione or-

ganizzata, che venerdì 22 dicembrescioperano a sostegno del rinnovo delContratto Nazionale delle imprese ade-renti a Federdistribuzione e alla distri-buzione cooperativa. L’astensione saràdi quattro ore, articolate a livello terri-toriale, mentre ulteriori quattro ore sa-ranno effettuate entro il 6 gennaio 2018.“Da quattro anni le aziende impongonounilateralmente l’applicazione di quelloche a tutti gli effetti risulta essere un re-golamento associativo, residuo del pre-cedente ccnl Terziario, distribuzione eservizi, scaduto nel 2013”, afferma Maria

Grazia Gabrielli, segretaria generale dellaFilcams: “L’associazione datoriale, disco-noscendo quanto garantito da disposi-zioni costituzionali in materia, non solosi rifiuta di definire un Contratto Nazionaledi settore, tanto da aver cessato ognitrattativa, ma continua a rendersi indi-sponibile anche ad applicare il rinnovodel Contratto Nazionale Confcommerciodel 2015, determinando per le lavoratricie i lavoratori un danno sia dal punto divista retributivo sia contributivo”.Uguale è la preoccupazione anche peril Contratto Nazionale della Coopera-zione, anch’esso scaduto da quattro anni.“Abbiamo esortato ancora una volta leimprese della distribuzione coo-perativa a definire velocemente F

Braccia incrociate dei lavoratori dellagrande distribuzioneorganizzata e cooperativa.Le imprese non solo sirifiutano di definire un Contratto Nazionaledi settore, ma sonoindisponibili anche ad applicare il rinnovo

di ROBERTO MASSARO

I N S E R T O D ’ I N F O R M A Z I O N E D E L L A F I L C A M S C G I L

Shopero!

EELANONOZIZAANORREPOOCCS77771110000 ELLAAI

ONTEN

IZIEER

AADD

NNAE

OODN

RE

EEI

POPZAE

IIL

CL

SSED ITTNEN

EERERONO

DZ

AAUB

EI

DR

ENTS

IZZI

AADR

EDELD

ELE

DDA ENONIIZUBIRRTTSSIIDDRREDEEEFFAA017

222...2222111.2222222 2.12...1.122

22 DICEMBREI

Quattro anni senza contratto, È #SHOPERO

Page 2: TURISMO COMMERCIO SERVIZI TERZIARIO - filcams.cgil.it · TURISMO• COMMERCIO• SERVIZI dicembre | 2017 Da ormai quattro anni atten-dono il contratto. Sono le mi-gliaia di lavoratrici

2 N.8 | dicembre 2017

TERZIARIOT U R I S M OC O M M E R C I OS E R V I Z I

Non si allental’attenzionesulla vicenda diMarica Ricutti,

la mamma 39ennelicenziata da Ikea per nonessere riuscita a conciliare itempi della famiglia(madre separata con duefigli, di cui uno condisabilità al 100 cento percento) e del lavoro. LaFilcams Cgil si èimmediatamentemobilitata, anche a livellonazionale, per darle tutto ilsupporto necessario eportare l’azienda a unripensamento, anche se al

momento questa appare lastrada meno praticabile.“Dopo la prima lettera dirichiamo – racconta ladonna – non c’è più statomodo di confrontarsi perfar valere le mie ragioni,per provare a chiarireognuno le proprie opinionisu una vicenda che nondoveva finire così”. Dopola forte mobilitazione deicolleghi nei diversi puntivendita Ikea di tutta Italia,la Filcams ha inviatoall’ambasciatore e aiconsoli di Svezia in Italiauna lettera appello,denunciando il

comportamento eticamentescorretto di una aziendache sulla responsabilitàsociale d’impresa, sullavolontà di “avere unimpatto positivo sullepersone”, sull’intenzione di“contribuire a creare unavita quotidiana miglioreper le persone”, hacostruito nel corso didecenni la propriaimmagine, ma che haprofondamente mutato, edi certo in peggio, i terminidella sua impostazioneimprenditoriale e della suamissione in Italia, inparticolar modo nel

rapporto con i dipendenti.Abbiamo voluto sentireMarica, che ha accettato diraccontare questa vicendaassurda, per capire comeha vissuto il licenziamentoe come sta vivendo invecequesto periodo diinaspettata quantoindesiderata notorietà. “Èstato detto di tutto, cosevere e non proprio correttese non addirittura false – cidice – in una situazioneche fatico ancora aconsiderare reale. Nonriesco a credere che possaessere successo, eproprio a me”. Marica

una soluzione negoziale per avere una cor-nice di riferimento utile ad affrontare le par-ticolarità aziendali” continua Gabrielli, ri-marcando che le cooperative “pretendonodi trovare una mediazione tutta sbilanciataa favore delle imprese, partendo da un in-sostenibile arretramento dell’attuale disci-plina del trattamento di malattia. Il nuovocontratto che vorrebbero le cooperative peg-giorerebbe diritti e retribuzione a fronte diun aumento salariale complessivamente piùbasso di quello di Confcommercio”.Ad aggravare ulteriormente la già difficilesituazione contrattuale, ci sono anche letante vertenze che coinvolgono i gruppi ele imprese del comparto distributivo. “Ver-tenze che vedono procedure di licenzia-mento collettivo, disdette dei contratti inte-grativi aziendali, oltre che l’adozioneunilaterale di nuovi modelli organizzativi”conclude la segretaria generale della FilcamsCgil nazionale. “Tutte situazioni che, oltread avere determinato un preoccupante de-cremento occupazionale, hanno sancito unforte peggioramento delle condizioni di la-voro per decine di migliaia di lavoratori”. z

DALLA PRIMA

QUATTRO ANNI SENZA CONTRATTO,È #SHOPERO

IKEA CORSICO (MI)I

NON È UN PAESEper mamme

Parla Marica Ricutti, la donnacon figlio disabile licenziata daIkea: “Mai un solo richiamo intanti anni. Non possiamo essereorganizzati da un algoritmo”

di ROBERTO MASSARO

F

ROMA Presidio in piazza San Silvestro alle 9MILANO Presidio davanti alla sede di Federdistribuzione e corteoverso piazza della ScalaBOLOGNA Un corteo partirà dalla Despar di via Stalingrado per ar-rivare alla sede della LegacoopCAGLIARI Manifestazione davanti alla Rinascente di via RomaGENOVA Appuntamento dalle 10 davanti alla Rinascente che ha an-nunciato la chiusura dell'unico punto vendita della cittàPERUGIA Presidio LegacoopNAPOLI Presidio IkeaREGGIO CALABRIA Presidio davanti alla PrefetturaPALERMO Tre presidi Coop, Zara e OvsBARI Presidi Federdistribuzione e LegacoopALTO ADIGE Manifestazione regionale a Trento in via SegantiniTORINO Presidio La RinascenteALESSANDRIA Presidio in piazzetta della LegaTOSCANA Previsti volantinaggi in tutta la regione e alcuni presìdi FIRENZE Ore 9.30 in largo Alinari davanti alla sede di Legacoop, ore 11 in piazza Repubblica davanti a Zara e La Rinascente VIGNALE RIOTORTO In mattinata nel piazzale davanti alla sede diUnicoop Tirreno, manifestazione nazionale sulla vertenza PISA In mattinata davanti a Ikea PRATO In mattinata davanti a Pam e Parco PratoLUCCA In mattinata davanti a Esselunga e Carrefour

COSÌ

IN P

IAZZ

A

Page 3: TURISMO COMMERCIO SERVIZI TERZIARIO - filcams.cgil.it · TURISMO• COMMERCIO• SERVIZI dicembre | 2017 Da ormai quattro anni atten-dono il contratto. Sono le mi-gliaia di lavoratrici

3N.8 | dicembre 2017

TERZIARIOT U R I S M OC O M M E R C I OS E R V I Z I

racconta che in 17anni di lavoro in Ikea

non ha mai avutoproblemi, anzi. “Il rapportotra me e l’azienda era difiducia reciproca, tanto chedopo i primi anni in cassami hanno affidatomansioni sempre più diresponsabilità, portandomigradualmente ad accettareincarichi sempre più acontatto con la clientela, daprima cassiera aresponsabile del bistrot.Mai avuto un solo richiamoin tanti anni di lavoro”.La donna passa da unreparto all’altro, invitata adassumere ruoli diversi conresponsabilità semprecrescenti. “Non ho maiopposto dubbi o resistenzeall’offerta di cambiamento,conciliando sempre leesigenze mie e della miafamiglia con quelledell’azienda. Lavorandosono riuscita a laurearmi ea occuparmi dei miei figli”.È con il conseguimento del

titolo di studio che Maricapunta a un impiegomigliore. “Mi candido allagestione del bistrot evengo scelta. Mi portano afull time e seguo orari che,concordati, mi permettonodi seguire anche mio figliopiù piccolo, che soffre diuna patologia nongravissima, ma chenecessita di terapiecontinuative una o duevolte la settimana”. Anche qui, nessunproblema. Fino a quandole propongono di passareal bar ristorante.“Nonostante le difficoltàriesco o, così almenopensavo, a farmi assicurareche avrei avuto lapossibilità di conciliare ilturno mattutino dalle 7 alle15 con le terapie delpiccolo, ma così non èstato”. Di fronte alle suerichieste l'azienda sichiude a riccio e rifiutaogni confronto. “Non homai rincorso alcuna forma

di privilegio, ma avreivoluto trovare neiresponsabili del personaleun po’ più di umanità.Avevo chiesto il turno dichiusura per le giornateche coincidevano con leterapie e una diversaalternanza dei turnimattutini: su questerichieste si sono impuntatie non c’è stato modo diragionare. Per assurdo, mihanno dato la lorodisponibilitàcontestualmente allaconsegna della primalettera di contestazione.Ma a questo punto, a mioavviso, non c’erano più lecondizioni per unconfronto sereno esincero”.La porta chiusa in faccia aMarica coincide con lachiusura anche neiconfronti dei sindacati.“Senza ulteriori incontri dichiarimento – raccontaamareggiata – arriviamoalla lettera di

licenziamento recapitatamicon una raccomandata. Aquesto punto il confrontosi sposta nelle sediappropriate per far valere imiei diritti”. Tante ledimostrazioni di solidarietàdei suoi colleghi, in tuttaItalia. “Mi ha fatto piaceresentire tante persone cosìvicine, ma mi ha fattoanche pensare che quelloche è capitato a me non ècosì straordinario, non miconsidero una moscabianca. Ho semprelavorato correttamente, nelrispetto di azienda ecolleghi, una lavoratriceassolutamente normale. Unlicenziamento per i motiviaddotti da Ikea nei mieiriguardi può capitare achiunque provi aconcordare qualcosa cheesuli dalla consuetudinariaroutine dei turni stabiliti atavolino, pensando ditrovare un po’ dicomprensione in chi ti stadi fronte. Io non hochiesto privilegiparticolari, ho chiesto evolevo essere trattata comeun essere umano che haproblemi di gestionefamiliare”.Il suo ragionamento vaoltre, consapevole che lavicenda ora è tutta inmano ai giudici del lavoro.“Non possiamo esserecoordinati e organizzatisolo da un algoritmo. Maiavrei pensato di finire inuna storia che fino aqualche giorno faconsideravo forse piùgrande di me, ma hodeciso di andare in fondoperché innanzitutto voglioe ho bisogno di lavorare, epoi per denunciare e farconoscere le condizioni dilavoro cui siamo sottopostitutti noi, lavoratori dellemultinazionali, consideratisolo per ciò che facciamoe non per ciò che siamo:siamo lavoratori, nonschiavi”. z

F

Page 4: TURISMO COMMERCIO SERVIZI TERZIARIO - filcams.cgil.it · TURISMO• COMMERCIO• SERVIZI dicembre | 2017 Da ormai quattro anni atten-dono il contratto. Sono le mi-gliaia di lavoratrici

4 N.8 | dicembre 2017

TERZIARIOT U R I S M OC O M M E R C I OS E R V I Z I

PIACENZAI

AMAZON, COSÌ NON VALo dicono anche i clienti

Èla lettera inviatada una cliente adAmazon e, perconoscenza, a

Filt e Filcams Cgil. Una presadi posizione importante, conla quale si conferma il valoredella grande battaglia che lelavoratrici e i lavoratoristanno conducendo pervedere riconosciuti i propridiritti. Forse il 24 novembrescorso, giorno del primosciopero, non c’è stataun'adesione tale da riuscirea bloccare le spedizioni. Mail messaggio è arrivato fortee chiaro. “Abbiamo resopubblico a tutti cos’èAmazon”, afferma Beatrice,dipendente dellamultinazionale e delegatasindacale Filcams. Non tuttisono stati coinvolti, è vero.Molti sono giovani allaprima esperienza o concontratti a tempo, “ma chi hafatto sciopero – raccontaBeatrice – è moltoorgoglioso e soddisfatto. Einsieme continueremo acombattere per cercare diottenere quello chevogliamo”. Questo è unpunto che a volte sembrapoco chiaro: “Pare che idipendenti Amazon, i quali

già dovrebbero ringraziareper avere un posto di lavorosicuro, stiano avanzandorichieste eccessive epretestuose. Noi vogliamosolo un rapporto più equotra vita e lavoro – spiegaancora la delegata –, turnidiversi che possanoredistribuire il disagio dellavoro notturno, affinchénon pesi solo su alcuni”. Maanche una maggioreattenzione alla salute esicurezza: “Ci sono personecon patologie serie che nonriescono a trovare unimpiego all’internodell’azienda. In molti sonocostretti a lasciare il lavoro,quando all’interno ci sonopiù di tremila mansionidiverse: è possibile che nonsi riesca a trovare qualcosadi compatibile?”.Poi c’è la parte economica.Se infatti è vero che Amazoncontinua a crescere e chedal 2011 ha guadagnato piùdi 800 milioni, non sicomprende come lerichieste dei dipendentipossano mettere in crisi ilfuturo del marchio:aumento dellamaggiorazione notturna; oraal 15% (minimo contrattuale

stabilito); riconoscimento diun premio di produzione daraggiungere con il rispettodi alcuni parametri e chepossa essere anche distimolo per chi lavora.Queste le proposte avanzatepiù di un anno fa tramiteuna piattaforma presentataper arrivare a un contrattointegrativo aziendale,strumento utile persoddisfare le esigenze legateal contesto di lavoro. “Non sisono seduti neanche aparlarne – spiega ancoraBeatrice –. Purcondividendo alcuni trattidelle proposte, l'aziendanon è intenzionata adefinire un integrativo, nonrientra nella loro logica”. Ecosì, dopo una timidaapertura, il confronto delloscorso 11 dicembre ha dinuovo evidenziato ledistanze. Le organizzazionisindacali hanno proclamatolo stato di agitazione estanno svolgendo leassemblee per definire leprossime tappe dellamobilitazione. “Dobbiamoindividuare una strategia,una novità, non una cosascontata”, conclude Beatriceche, insieme ai suoi colleghi,non è intenzionata afermarsi. Intanto Amazon hadisertato l’incontro delloscorso 20 dicembreconvocato in Prefettura aPiacenza. La Filcamscontinuerà a supportare lelavoratrici e i lavoratori, siaattraverso sinergie con lealtre categorie della Cgilcoinvolte (Nidil e Filt), siaattraverso le federazionisindacali e livello europeo einternazionale.#SiamoDoveSei z

pett.leAzienda, sonocliente

Amazon con l’accountxxxxxxxxxxx ormai dadiversi anni. Effettuosulla vostra piattaformala maggior partedei miei acquistionline. Apprezzovivamente laqualità deiprodotti in venditae, ancor di più,l’efficienza delvostro servizioclienti. Sono peròconvinta che ilpregio di un buonacquisto non sipossa legare soloai requisiti dellamerce comprata, mache, viceversa, dipendaanche dalla 'qualitàsociale' dell’impresa chela commercializza. Èper tale ragione che mitrovo costretta acomunicare chesospenderò ogni mioacquisto fino a quandonon avrò rassicurazionipubbliche e verificabilidel raggiungimento diun accordo sindacalepienamentesoddisfacente con tutti ilavoratori, nonché deltotale rispetto di ogniimpegno assuntodall’azienda. Mi faròcarico anche dicondividere il mio puntodi vista con tutti i mieiamici e conoscenti.Auspico che la miadecisione possa essereletta come lo sforzo permigliorare da ognipunto di vista (non soloquello merceologico) uncanale commerciale cheho finora utilizzato consoddisfazione.

““S

L'azienda non sipresenta all’incontrodel 20 dicembre

di ROBERTA MANIERI

Page 5: TURISMO COMMERCIO SERVIZI TERZIARIO - filcams.cgil.it · TURISMO• COMMERCIO• SERVIZI dicembre | 2017 Da ormai quattro anni atten-dono il contratto. Sono le mi-gliaia di lavoratrici

5N.8 | dicembre 2017

TERZIARIOT U R I S M OC O M M E R C I OS E R V I Z I

Tutti ne sono sicuri. Se ge-stito con responsabilità, ilfenomeno migratorio puòessere solo un arricchi-

mento per l’Italia, sia in termini culturaliche economici. Il problema è che al mo-mento, neanche l’Europa è in grado disupportare e sostenere i paesi per l’ac-coglienza e la gestione dei flussi. Èquanto emerso dai contributi condivisidurante il confronto organizzato dallaFilcams Cgil #SePassaLoStraniero e sa-pientemente gestito da Marina Lalovic,giornalista di Rai Radio3 Mondo, che hachiesto agli interlocutori di iniziare aparlare di migrazione mettendo in evi-denza un numero legato alla propriaesperienza e realtà. “Un milione e 300mila sono le richieste di asilo presentatein Europa tra il 2015 e il 2016, che cor-rispondono allo 0,25 per cento della po-polazione”, ha affermato Elly Schlein,europarlamentare. “I musulmani non ar-rivano neanche a un terzo degli immi-grati, mentre nell’immaginario collettivosono la maggior parte”, ha sottolineatoinvece Izzedin Elzir, presidente del-l’Unione delle comunità islamiche in Ita-lia. Susanna Camusso, segretario gene-rale della Cgil, ha voluto mettere in luceil numero degli iscritti migranti al sin-dacato, che in diverse categorie arriva atoccare il 20 per cento. Sembrano nu-meri contenuti e invece sono cifre im-portanti che non riusciamo a gestire, so-prattutto se poi la percezione è spessodiversa a causa della diffusione di notiziefalse che distorcono la realtà. “Viviamo in una bolla mediatica, i socialnetwork filtrano i contenuti e le notizie”,ha affermato Roberto Bortone, docente

di sociologia delle relazioni etniche al-l’università di RomaTre: “Nel 2006 chi siinformava quasi esclusivamente tramiteinternet era lo 0,5 per cento, nel 2017 èil 34 per cento, pari a un terzo della po-polazione italiana”. Gli hate speech, di-scorsi d’odio, come spiega il docenteuniversitario, sono mirati a esprimereodio e intolleranza verso un gruppo, ri-schiando di provocare violenza. Face-book ha dichiarato che rimuove circatre milioni e mezzo di interventi di que-sta natura. “È una minoranza rumorosa– ha detto Bortone – ma che può farmale. Dobbiamo capire come inserirciin questo circuito violento per scardi-narlo”. L’odio propagato attraverso latecnologia non è però una novità. “SeHitler è diventato un personaggio pub-blico – ricorda il professore – lo devealla radio e ai diversi mezzi di comuni-cazione utilizzati per fare propaganda epropagare l’odio”.Anche la Cgil deve affrontare il problemadelle cosiddette fake news, le notiziefalse che girano in rete. “La voce diffusa– spiega Camusso – è che noi avremmoaccettato questo complotto che concededi far arrivare i migranti per far abbas-sare il costo del lavoro. Una delle cam-pagne che ha efficacia e permeabilità,infatti, è quella che se non ci fossero ibarconi ci sarebbe più lavoro per gli ita-liani”. Diffusione dell’odio, delle notiziefalse, ma anche della paura, obiettivoprimario del terrorismo. Izzedin Elzir èchiaro: “Il nostro dovere etico, religiosoe civile, è lavorare contro la paura. Noiabbiamo iniziato a impegnarci già dopol’11 settembre con i nostri Imam nellemoschee negli Stati Uniti, anche tramite

l’uso della parola. Dobbiamo fare con-tro-narrativa, portare esempi pratici, di-mostrare che si può vivere in pace e inarmonia trasmettendo tranquillità, perquanto possibile, verso i nostri concitta-dini”. “Dobbiamo aprire vie d'accesso le-gali e sicure per tutti e in tutti i paesiEuropei, non solo per chi scappa dalproprio paese”: è questo l’obiettivo chedovrebbe porsi l’Europa secondo EllySchlein: “Sono vent’anni che si parla disistema comune di asilo – insiste l’euro-parlamentare – e l’unica cosa che siamoriusciti ad armonizzare è un grande ci-mitero a cielo aperto che è il Mediterra-neo. Non è un’invasione. Se gestito conpolitiche lungimiranti e un’equa distri-buzione delle responsabilità, il fenomenopuò portare importanti benefici anchealle comunità locali”. Quale futuro au-spichiamo e come possiamo arrivarci?“Dobbiamo trovare il modo di crescereinsieme nelle scuole. Se le culture s'in-contrano, ne fanno la loro ricchezza: imigranti contribuiscono alla nostra eco-nomia, e ricevono meno servizi di quantine offrono; il differenziale corrispondea 4 miliardi e 700 mila euro”.Per Roberto Bortone dobbiamo consi-derare le nuove generazioni come unvantaggio strategico per il nostro paese:“Avere giovani completamente inseritinella società potrà arricchire la nostracultura e ci permetterà di costruire unmodello di integrazione”. “Dobbiamo la-vorare per creare nella realtà italiana –ha affermato quindi Izzedin Elzir – unprocesso culturale dove l’altro non è ne-mico, ma ricchezza e risorsa; un modelloitaliano d'interazione dove due cultureproducono una nuova cultura: intera-zione, non solo integrazione. È neces-sario un processo di cambiamento men-tale, per farne un valore”. SecondoMarina Lalovic “serve più intercultura:conosciamo il fenomeno della migra-zione, ora quello che auspico è di an-dare oltre, guardando la persona al dilà delle differenze”. “Confrontarsi condiverse culture – ha affermato infine Su-sanna Camusso – è elemento di arric-chimento. Tenere le porte aperte vuoledire confrontarsi, lavorare in condizionidi garanzia di diritti, per non determi-nare, in anticipo, delle differenze”. Sonotre, secondo il segretario generale Cgil,i terreni importanti per l’integrazione:costruire una partecipazione trasversale;condividere il nostro paese; aumentaree migliorare il binomio diritti e lavoro,basandolo su un semplice assunto: “Seicome noi e non sei differente da noi”. z

Il resoconto della giornata di studio organizzata a Roma dalla Filcams.Camusso: “Miglioriamo il binomio diritti-lavoro”

di ROBERTA MANIERI

#SEPASSALOSTRANIEROI

MIGRANTI, nuovo bersaglio delle “fake news”

Page 6: TURISMO COMMERCIO SERVIZI TERZIARIO - filcams.cgil.it · TURISMO• COMMERCIO• SERVIZI dicembre | 2017 Da ormai quattro anni atten-dono il contratto. Sono le mi-gliaia di lavoratrici

6 N.8 | dicembre 2017

TERZIARIOT U R I S M OC O M M E R C I OS E R V I Z I

Q uella mattina,ho avuto lanettasensazione

che gli ascoltatori chehanno inviato queimessaggi non avevano laminima idea di chi fosserole persone morte in mare.Non sapevano da dovevenivano, perché eranoscappate, perché nonavrebbero potuto fareritorno nel loro paese… Ho pensato subito che nonfosse giusto limitarsi aopporre a quelle frasi“orrendamente fasciste”l’appello a un genericoquanto ancestrale sensodella pietà, dal momentoche un segmentomaggioritario della societàattuale non sa che farsenedi tale sentimento. È piùutile forse dire – hopensato – che quegliuomini e quelle donne nonscappavano da unindistinto Sud del mondo,né da una indistinta crisiumanitaria al di là delMediterraneo, bensì daalcune precise aree, nontanto distanti da noi,esplose politicamente esocialmente. Chi viene dalGambia, dalla Somalia odall’Eritrea scappa didittature efferate e da unacondizione ormaiendemica di esplosionestatale. Non può farviritorno perché ritornare èquasi sempre sinonimo dimorte certa”.

Abbiamo avviato così il confronto#SePassaLoStraniero, conuno dei tanti contributi diAlessandro Leogrande,prematuramente scomparsoil 26 novembre scorso, cheraccontava il recupero di unpeschereccio al largo dellecoste libiche con il suocarico di 700 morti.La crisi economica da cuinon usciamo forse perchéda questa crisi non si esce –almeno uguali a quando ci

siamo entrati – ha lasciatoun pesante fardello diaridità diffusa, soprattuttoemotiva. La paura di esserelasciati indietro, perdendolavoro e benessere, ci haspinto a lasciare indietro anostra volta gli altri, comese spingere gli altri ungradino più in basso dellascala, facesse sentire noi“più in alto”. In tale ottica lapaura del migranterappresenta un pericolo perl’Occidente, non il migrantein sé. Dal 1960 al 2015 ilnumero complessivo deimigranti è triplicatoraggiungendo il 3,3% dellapopolazione mondiale.

Oggi le persone che vivonoin un paese diverso daquello in cui sono natesono 250 milioni. Spessosono ragioni economicheche spingono le persone adarrivare, ma la povertà dacui fuggono non è povertàche portano con sé e chetrasmettono come uncontagio, anzi. I migrantiimmettono nuova domandasul mercato, creano nuovibisogni, lavori e imprese,contribuiscono allacreazione della ricchezza.La Filcams ha nei lavoratorimigranti una parteimportante del suopresente e soprattutto delsuo futuro. Sono lavorispesso umili quelli chefanno, ma necessari,indispensabili. Sono lavorida cui la civiltà del nostrovivere quotidiano non puòprescindere, per mantenersitale. Un intervento dichirurgia non può avvenirese le sale operatorie non

sono meticolosamentepulite. Un qualsiasilavoratore non puòsvolgere la propriamansione se qualcuno nelcontempo non assiste i suoivecchi genitori a casa.Eppure le decine dimigliaia di persone cheonestamente fanno il lorolavoro restano invisibili;subiscono lasemplificazione,soccombono allageneralizzazione. Lelavoratrici e i lavoratori, idelegati, gli attivistichiedono protagonismo.Chiedono di essere “lorocon noi” e non solo “noi alloro fianco”. Se ilmulticulturalismo è per noiun obiettivo sociale emorale, dobbiamoimpegnarci di più nelpraticarlo al nostro internoe nelle nostrerivendicazioni a partireovviamente dal fronte dellacontrattazione. z

IL COMMENTO I

SE LA PAURA DIVENTAun pericolo per l’Occidente

Ma i lavoratorimigranti sonouna parteimportante per il futuro della Filcams.

di CRISTIAN SESENA

Page 7: TURISMO COMMERCIO SERVIZI TERZIARIO - filcams.cgil.it · TURISMO• COMMERCIO• SERVIZI dicembre | 2017 Da ormai quattro anni atten-dono il contratto. Sono le mi-gliaia di lavoratrici

7N.8 | dicembre 2017

TERZIARIOT U R I S M OC O M M E R C I OS E R V I Z I

Impiegate.org, il blog dedi-cato ai lavoratori e alle lavo-ratici degli studi professio-nali, nasce 15 anni fa con

uno spazio dedicato all’interno del sitoFilcams. La mole di commenti e inter-venti dei visitatori ha portato il gruppodelle amministratrici a optare per un por-tale autonomo, senza limiti di spazio e agestione diretta. Negli anni i contributi ele discussioni online sono cresciute alpunto che nel 2014 si è registrato il rag-giungimento del milione di accessi unici.In quei primi dodici anni lo “zoccoloduro” delle amministratrici si è fatto leossa, ha acquisito competenze e respon-sabilità sempre maggiori, tanto da por-tare la Filcams a prendere la decisionedi offrire un supporto diretto, concor-dando con loro il restyling del sito, ga-rantendo l’assistenza tecnica e profes-sionale del dipartimento comunicazioneper fare un ulteriore salto di qualità: lacollaborazione e la fiducia reciproca frale amministratrici del blog e la FilcamsCgil si è fatta sempre più stretta. A testi-moniare l’attenzione che questa parte dimondo del lavoro dedica all’attività diimpiegate.org c’è il milione e 800milaaccessi unici registrato all’inizio di di-cembre di quest’anno, traguardo che hatrovato adeguata celebrazione nel corsodella festa di compleanno del sito, svol-tasi a Firenze il 4 dicembre scorso.Tramite il blog, in tutti questi anni, sonostate messe in campo azioni sindacali“singolari” come il noto “coffee strike”oppure il “mail bombing” avviato a se-guito dell’esclusione degli studi profes-sionali dalla cassa integrazione. Azioninon consuete, ma indubbiamente effi-caci: messe in campo dalle lavoratrici edai lavoratori del settore guidati dalleloro colleghe. Solo a titolo di esempio,se pensiamo alla cassa di assistenza sa-

nitaria integrativa Cadiprof, nonostantela sua obbligatorietà e a dieci anni dallasua comparsa nel Contratto Nazionale,non tutti i lavoratori sono ancora iscritti.Attraverso il blog le amministratricihanno favorito la conoscenza della cassastessa e hanno fatto in modo che tantidipendenti loro colleghi ne esigesserol’iscrizione.Irene Greco, Angela Bartolini, PatriziaCanovaro e Carmen Cosenza, in tuttiquesti anni, hanno spiegato il contrattocollettivo nazionale di lavoro ai colleghie alle colleghe, trovando sempre nelleCamere del lavoro la collaborazione deifunzionari, sciogliendo i dubbi e rispon-dendo alle domande e agli interrogativisu di un mondo che si fatica a cono-scere a fondo. “Quello che ci aspettiamo– spiega Irene ricostruendo la storia ele prospettive future del blog – è che sipossa in modo trasparente far cono-scere il sindacato e le attività svolte cosìda avvicinarlo ancora un po’ a una fettaimmensa di lavoratori, con la speranzache qualcuno di questi si rivolga perso-nalmente per i propri problemi alle Ca-mere del lavoro”.L’auspicio è che attraverso questo nuovostrumento, ristrutturato, si riesca a darvita a comunicazioni mirate, per dareai lavoratori la possibilità di essere co-stantemente e puntualmente informatisu ogni attività svolta a loro favore(come corsi informativi su Cadiprof edEbipro, oppure per la lettura della bustapaga) nei rispettivi territori. Se questaoperazione funzionerà, sarà anche piùsemplice organizzare gli stessi lavora-tori. L’appuntamento più ravvicinato ècon la scadenza contrattuale. “Molti di-pendenti – spiega ancora Irene Greco –ci chiedono di avere dal blog tutte leinformazioni sulla piattaforma contrat-tuale. Il nostro impegno sarà pari, se

non superiore, a quello profuso in oc-casione dello scorso rinnovo, quando ilblog ebbe una vera e propria impennatadi accessi e ci trovammo in più occa-sioni a spiegare nel dettaglio le dinami-che e i contenuti del rinnovo”. In que-st’ottica si dovranno iniziare a utilizzarele pagine territoriali messe a disposi-zione come sezioni autonome del bloge coltivare come piccoli fiori ogni sin-golo lavoratore o lavoratrice di questosettore che dovesse arrivare nelle sediFilcams o commentare utilizzando ilblog. “Voglio ricordare le parole di Giu-seppe Di Vittorio – conclude Irene –quando invitava i lavoratori e il sinda-cato a impegnarsi con tenacia e pa-zienza, perché come il piccolo rivolocontribuisce a ingrossare il grandefiume, a renderlo travolgente, così ognipiccolo contributo di ogni militante con-fluisce nel maestoso fiume della nostrastoria, serve a rafforzare la grande fa-miglia dei lavoratori italiani, la nostraCgil, strumento della nostra forza, ga-ranzia del nostro avvenire”. z

STUDI PROFESSIONALII

IMPIEGATE.ORGfesteggia i primi 15 anni

www.impiegate.orgsi occupa dei lavoratori e dellelavoratrici degli studi professionali.Quando si parla di studiprofessionali, si intendono studiricompresi nelle aree mediche,giuridiche, tecniche, economicoamministrative e nella cosiddettaquinta area. Si parla quindi didipendenti, collaboratori e praticantidi studi di medici generici ospecialisti, istituti medici, impiegatidi avvocati e notai, commercialisti,geometri, architetti e molto altroancora. Un mondo dalle millesfumature e sfaccettature che contamilioni di lavoratori. z

Direttore responsabileGuido IoccaProprietà della testataEdiesse srlVia delle Quattro Fontane, 109 - 00184 RomaEditore Edit. Coop.società cooperativa di giornalisti,Via delle Quattro Fontane,109 - 00184 Roma

Inserto d’informazione della Filcams CgilVia L.Serra, 31, 00153 Roma - tel. 06/5885102 e-mail: [email protected] www.filcams.cgil.it

A cura di Roberta Manieri Ufficio Stampa Filcams Cgil nazionaleTel 06/58393127Cell. 3494702077 [email protected]

Chiuso giovedì 21 dicembre 2017

Registro Tribunale di Roma n. 13101 del 28/11/1969

Ufficio abbonamenti [email protected] 06/44888201- 06/44888296

Grafica e impaginazione Massimiliano Acerra, Ilaria Longo

TERZIARIOT U R I S M OC O M M E R C I OS E R V I Z I

Quasi 2 milioni di accessi peril blog. Le autrici rilanciano:“Non ci fermiamo qui”

di ROBERTO MASSARO

Page 8: TURISMO COMMERCIO SERVIZI TERZIARIO - filcams.cgil.it · TURISMO• COMMERCIO• SERVIZI dicembre | 2017 Da ormai quattro anni atten-dono il contratto. Sono le mi-gliaia di lavoratrici

Gli iscritti al fondo sanitario Fast nella calza della Befana troverannouna importante novità: le prestazioni rimborsabili per il pagamento diticket sanitari e per il cosiddetto pacchetto maternità saranno erogatein forma diretta dal fondo. Un grande passo avanti nella razionalizza-zione dei servizi e delle prestazioni, che garantirà, nel tempo, un rag-guardevole risparmio nelle spese di gestione. Dal primo gennaio 2018gli iscritti al fondo disporranno di una propria area riservata all’internodel sito www.fondofast.it, di semplice consultazione, intuitiva e costan-temente aggiornata. Registrandosi nell’apposita sezione, l’iscritto potrà:

a richiedere rimborsi più velocemente

a essere sempre aggiornato sullo stato della propria pratica e sui massimali

a verificare lo stato della copertura

a verificare e aggiornate i dati personali e le coordinate bancarie

a prendere visione delle strutture convenzionate

a conoscere in tempo reale tutte le novità riguardanti il fondo e le prestazioni erogate.

IMPORTANTE: per tutte le richieste di rimborso è necessario com-pilare il consenso al trattamento dei dati personali, in assenza delquale la richiesta non potrà essere presa in considerazione. Per lerichieste di rimborso online, nell’area riservata del sito, questaformalità viene espletata al momento della prima registrazione.Fondo Fast passa alla gestione diretta delle prestazioni, ma non vienemeno il rapporto con Unisalute, che continuerà a gestire direttamentele prestazioni relative a:

a ricoveri per gradi interventi

a prestazioni di diagnostica e terapia

a visite specialistiche

a protesi/ausili medici ortopedici

a trattamenti fisioterapici riabilitativi

a prestazioni di implantologia e avulsione

a prestazioni odontoiatriche particolari (prevenzione)

a prestazioni diagnostiche particolari (prevenzione)

a sindrome metabolica

DAL PRIMO GENNAIO2018 I TICKET

SANITARI E LE INDENNITÀ

DEL PACCHETTOMATERNITÀ

SARANNO LIQUIDATEDIRETTAMENTE

DAL FONDO DI ASSISTENZA

SANITARIAINTEGRATIVA

Per tutti i dettagli sulleprestazioni previste dal

Fondo Fast e su comeusufruirne si può

consultare il sito ufficialewww.fondofast.it o scrivere

per porre un quesito [email protected]

Fondo Fast passa alla gestione diretta

del rimborso delle prestazioni