Il Cittadino di Messina 25 novembre 2010

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il C ittadino www.ilcittadinodimessina.it n° 17 anno VIII 25 Novembre 2010 Sul banco degli imputati L’Ad Trenitalia Vincenzo Soprano Il presidente RFI Dario Lo Bosco

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Settimanale digitale siciliano, di politica, attualita, economia, scienze, cultura, spettacolo, sport ed enogastronomia. Si consiglia di usare l'opzione Fullscreen ( in alto a sinistra)

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Sul banco degli imputati

L’Ad Trenitalia Vincenzo Soprano

Il presidente RFIDario Lo Bosco

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MeSSINA, 25 NOVeMBReORe 10.00 ReTTORATO

Morired’Istruzione

foto Giuseppe Saya

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Sommario

23CircoscrizioniNotizie dai quartieri

36-37SiciliaNotizie dall’isola

24-27 AttualitàParte il progetto “Generazione

Messina”

40-45Scienza e saluteLa casa dei bambini

32-33 CittàCronache urbane

34-35 ProvinciaNews dal territorio

22SettegiorniCronaca della settimana

20-21 Dietro le quinteFatti e indiscrezioni

12-18PrimoPianoUn disegno per le Ferrovie Siciliane

numero 17 - anno VIII-25 Novembre 2010

38-39economiaExpobit 2010

8AsteriscoI vertici F.S. in Sicilia: niente di nuovo

n.b. Le foto de “Il Cittadino” n.16 del 18.11.10, di pagina 10,11 e 44 sono di Antonio De Felice

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il CittadinoDirettore editoriale: Lillo ZaffinoDirettore responsabile: Carmelo Arena

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48-49 SpettacoliBronte 1860 quale libertà

46-47 CulturaIl dottor Maus e il settimo piano

53-65 SportLa pallavolo Messina continua a sorridere

68-69 MangiaRe sanoDieta mediterranea

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n° 17 an

no VIII

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Sul banco degli imputati

L’Ad Trenitalia Vincenzo Soprano

Il presidente RFIDario Lo Bosco

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I vertici F.S. in Sicilia: niente di nuovo

di Lillo Zaffino

asteriscoasterisco

Sono trascorse appena alcune settimane da quando in Sicilia si è registrataun’alzata di scudi dei rappresentanti istituzionali e politici per stigmatizzare ilprogetto di dismissioni delle ferrovie nell’Isola. All’unisono un grido d’allar-

me si è levato, dopo un lungo letargo. Le contestazioni dei sindacati del settore e ladecisione di tagliare più della metà dell’offerta passeggeri e cancellare quella dellemerci, sono sembrate le classiche gocce che hanno fatto “ traboccare il vaso”. Nellasostanza si denunciava la discontinuità territoriale e una drastica riduzione dellalibertà di movimento all’interno del Paese. Molti parlamentari hanno chiesto ledimissioni dei vertici delle F.S. , ricordando che, pur essendo una Società con carat-teristiche di S.p.A. privata, l’unico socio di riferimento è lo Stato, i cui finanziamen-ti sono prelevati anche dalle tasche dei cinque milioni di cittadini siciliani. Il gover-no, accogliendo in parte l’istanze di revoca dei provvedimenti adottati da Trenitalia,si è impegnato a rivedere il piano di dismissione e ha disposto di soprassedere, per ilmomento, alla riduzione dei servizi passeggeri a lunga percorrenza da e per il conti-nente.Sembrava che, nell’immediato, il pericolo fosse scampato. Invece, nel corso del con-vegno organizzato dalla Cisl a Palermo, i vertici delle F.S. intervenuti hanno ripetu-to, come una goccia d’acqua sulla pietra, le ragioni che presiedono la scelta di restrin-gimento dell’offerta ferroviaria in Sicilia. La logica è puramente ragionieristica.Trenitalia, in regime di libera concorrenza introdotto dalle normative europee, nonpuò sostenere un servizio in perdita economica : l’attuale integrazione del costo delbiglietto da parte dello Stato è insufficiente e largamente inferiore rispetto a quantopercepiscono i vettori europei. Se perseverasse una siffatta situazione, ribadiscono ivertici F.S. il piano strategico non potrà cambiare. Difatti, mentre si discute nei con-vegni sulle prospettive di rilancio delle ferrovie in Sicilia, gli stessi esponenti dellaSocietà operano in Sicilia scelte irrevocabili:la chiusuradella divisione cargo, dell’officina G.R. di Catania, lachiusura degli impianti di Palermo e Catania del Personaledi Bordo e la desertificazione del sistema del trasportoregionale, con drammatiche ricadute sul piano occupazio-nale.La questione , lungi da essere risolta, è ancora drammati-camente aperta. I rappresentanti delle Istituzioni siciliani,le deputazioni nazionali e regionali,non possono ritornareal torpore, all’inerzia politica. La Sicilia ,già depauperataper la fuga dei giovani talenti, per l’evasione all’esterodelle imprese, per la storica carenze di infrastrutture a sup-porto del rilancio economico, rischia di dichiarare falli-mento e consegnare il proprio futuro alle organizzazionicriminali, sempre più forti e agguerrite, che traggono daldisagio economico e sociale la loro forza.

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di Michele Giunta

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COMANDO VIGILIPROVINCIALI MeSSINA

La multa (quandonecessario)

è uguale per tutti, non ad personam.

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di Michele Giunta

FORTe Primo PianoPrimo Piano

il Cittadinoservizio

foto di Riccardo Caristi Un dise per le fe Un dise

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Una rete ferroviaria moderna ed effi-ciente, integrata sviluppata in unsistema integrato di intermodalita’

che garantisca sviluppo e sostenibilita’ eco-nomica; un accordo di programma traRegione, Stato, Enti locali e parti sociali; unprogetto che riunisca in un unico disegno disviluppo le reti di Sicilia e Calabria per ilrecupero del trasporto su ferro a lunga per-correnza passeggeri e merci. Il via nel piùbreve tempo possibile, dell’annunciato pianoper il Sud. Infine, ma non ultimo, la concen-trazione attorno a pochi obiettivi, delle risor-se disponibili, siano esse regionali, nazionali,Comunitarie, o appartenenti ai fondi Fas.Sono le richieste per il rilancio del sistema ditrasporto ferroviario in Sicilia lanciate dallaFit Cisl e dalla Cisl regionale nel corso di unatavola rotonda dal titolo “Un disegno strate-gico per le ferrovie siciliane” svoltasi loscorso 20 novembre fra rappresentanti sinda-cali, istituzioni nazionali, regionali, esponen-ti di Rfi e Trenitalia. Ad intervenire oltre aisegretari generali della Cisl Sicilia, della FitCisl Sicilia e Fit Cisl Sicilia Ferrovie ,Maurizio Bernava, Amedeo Benigno eDomenico Perrone, sono stati anche il segre-tario confederale Cisl Giorgio Santini, ilsegretario aggiunto Fit Cisl nazionaleGiovanni Luciano, il ministro per i Rapporticon le Regioni, Raffaele Fitto, gli assessoriregionali alle Infrastrutture e alle Attivita’produttive, Pier Carmelo Russo e MarcoVenturi, nonche’ il presidente di Rfi Dario LoBosco e l’amministratore delegato diTrenitalia Vincenzo Soprano.

A dare il via ai lavori è stata laforte denuncia della Cisl Siciliache nei giorni scorsi avevavideo-documentato i disagi pati-ti dai passeggeri nel traghetta-mento sullo Stretto di Messina edenunciato i tagli ai treni a lunga percorren-za, dopo le promesse del governo nazionale,secondo il quale i tagli rientreranno al piùpresto, la Cisl ha ribadito la necessità che “sipassi ora ad un programma preciso di recu-pero e di crescita del trasporto su ferro, unprogramma che rappresenti una svolta rispet-to al percorso seguito fino ad ora e segnatodalle scelte di Trenitalia e Rfi di abbandona-re la Sicilia, riducendo i treni a lunga percor-renza e sostituendo i collegamenti regionalicon i bus, logica che porta allo smantella-mento del traghettamento sullo Stretto diMessina”. Ad introdurre i lavori la relazione

e DeNUNCIA CISL

egno strategico errovie siciliane gno strategico rrovie siciliane

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del Responsabile del SettoreFerrovie Fit Cisl Sicilia ,Domenico Perrone che con laspietatezza dei numeri ha fotogra-fato l’ opera di dismissione cheRFI e Trenitalia hanno portatoavanti negli ultimi cinque anni.Continui ritardi infrastrutturali edun balletto di responsabilità, tra ledue Società del gruppo Fs colpe-voli di aver in un sol colpo abban-donato il traghettamento sullostretto di Messina e giustificato,in una falsa logica di causa edeffetto, il taglio dei treni merci epasseggeri a lunga percorrenza.In mezzo a questo disegno scelle-rato un disastro occupazionale esociale per l’area dello stretto eper l’intera Sicilia.

Le risposte da parte deivertici FS presenti alleaccuse della Cisl nonsono mancate. L’Amm.Delegato di Trenitalia VincenzoSoprano, in perfetto stile “moret-tiano” senza smentire il datoobiettivo di una azienda che staabbandonando la regione Siciliaha palesato le difficoltà dell’im-presa Trenitalia a sostenere i costidi un servizio in perdita, quello alunga percorrenza, che primaerano interamente dello Stato. Inuna logica di liberalizzazione delservizio – continuava Soprano –oggi più di 30 imprese operanonel settore ferroviario e diventainsostenibile, senza un sostanzia-le intervento del Governo, cheTrenitalia si sobbarchi da sola leperdite mentre si permette ainuovi avventori di poter fare tra-sporto solo nelle tratte più redditi-zie .Oggi ,sostiene Soprano, loStato rimborsa a Trenitalia solo12 centesimi di euro/ passeggerocontro i 22 centesimi della mediaeuropea e se si vuole mantenerel’attuale volume di treni a lungapercorrenza facendolo rientrareinteramente in quello che si chia-ma servizio universale occorre-

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rebbe raddoppiare le attua-li risorse erogate in quantoil 50% dei treni nord-sudattualmente non si reggesul mercato con la solavendita dei biglietti. Aseguito, l’AmministratoreDelegato di Trenitalia , susollecitazione dei leadersindacali e dello stessoMinistro Fitto ha datoampia disponibilità adaffrontare a breve la pro-blematica del servizio uni-versale prendendo inesame , numeri alla mano,le richieste legittime delmezzogiorno e della Siciliae coinvolgendo attivamen-te il Ministero del Tesoro.La replica del neoPresidente di RFI, DarioLo Bosco, è stata sensibil-mente influenzata dalruolo di Presidentedell’Autorità Portuale diMessina , che lo stesso daanni riveste. In premessa,da conoscitore dell’areadello Stretto, ha stigmatiz-zato la denuncia emersadal video della Cisl sullecondizioni del traghetta-mento annunciando che siè appena aggiudicata lagara d’appalto per unanuova nave che servirà arinnovare la flotta RFIBluvia smentendo di fattoogni disimpegno di RFIdallo stretto. Ma alla pro-vocazione del Sindacatosui tempi necessari allamessa in esercizio dellastessa, vista l’età media dioltre 30 anni del navigliopresente ridotto a sole dueunità, ha preferito glissareevidenziando invece i tanticantieri aperti per i rinnoviinfrastruturali della reteferroviaria siciliana, cheperò ricordiamo restaall’83% a binario unico .Diversi i cantieri avviati inSicilia, dal nodo di

Palermo, al completamen-to dell’Anello ferroviariodella Città di Palermo, allavelocizzazione della lineaPalermo-Agrigento, al rad-doppio Fiumetorto-Castelbuono e ad altriinterventi strutturali neces-sari per il miglioramentodella mobilità.

“Siamo preoccupa-ti per il notevoleritardo nella spesadei fondi del pro-gramma quadrostrategico naziona-le 2007/2013 – haspiegato Ame-deoBenigno Se-greta-rio Fit Cisl Sicilia - ènecessario ridefinire l’ac-cordo programma quadroin relazione all’auspicabileincremento dell’offertacommerciale diT r e n i t a l i a ” .“Le prospettive dunquedopo i tagli operati appaio-no chiare – ha aggiuntoAmedeo Benigno - il citta-dino siciliano che vuolerecarsi ad esempio a Romautilizzando il treno serven-dosi dei treni regionalidovrà recarsi a Messina esarà costretto a traghettarea piedi, e il popolo sicilia-no non può subire unasimile umiliazione”.

Accoglie le richie-ste del sindacato inparticolare quellodi un tavolo comu-ne, condiviseanche dagli asses-sori regionaliRusso e Venturi edai vertici di Rfi eTrenitalia, il mini-stro per i Rapporticon le RegioniRaffaele Fitto che, in

un lungo intervento incen-trato sulla criticità com-plessiva di un contestoeconomico nazionale in cuisi rende difficile reperirerisorse aggiuntive e non cisi può cullare su garanzie difuturi finanziamenti comu-nitari, ha evidenziato chebuona parte delle risorseoggi disponibili non ven-gono però indirizzate perobbiettivi di strategica rile-vanza come possono esserei collegamenti ferroviari edinfrastrutturali, lanciandoal contempo la disponibili-tà del Governo ad una poli-tica di fattiva collaborazio-ne con la Regione Siciliaper il superamento di ognicontrapposizione finalizza-to a una più mirata utilizza-zione delle risorse.L’impegno del Ministro èstato di farsi promotore di

un tavolo Ministeriale diconfronto tra Gruppo Fs ,Governo e Sindacato sullecriticità dei collegamentiferroviari nel mezzogiorno- “sediamoci attorno ad untavolo con Trenitalia Rfi econ le istituzioni locali perrilanciare le ferrovie nelSud. E’ necessario ripro-grammare i fondi comuni-tari e i Fas finora non spesiper il raggiungimento degliobiettivi, lavoreremo tuttiassumendoci ognuno leproprie responsabilità perutilizzare le risorse disponi-bili. Bisogna colmare iritardi sulla spesa che spes-so sono stati clamorosi” haconcluso il ministro Fittoper gettare le basi di unfuturo di sviluppo del setto-re . Confronto che, sostieneFitto, sarà suo impegnofaccia parte integrale del

Raffaele Fitto,ministro per i Rapporti con le Regioni

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“Piano per il Sud” che ilGoverno sta varando inquesti giorni.

“Intendiamo punta-re sul trasporto fer-roviario e soprattut-to all’alternativamodale, almenosulle direttrici delledorsali Messina –Catania – Palermo, esul raddoppio dellaMessina – Palermoalmeno fino aCastelbuono” haaffermato l’assesso-re regionale alleInfrastrutture PierCarmelo Russo.«Bisogna ammodernare ilmateriale rotabile – haaggiunto Russo – e fare pre-cise scelte di campo per ren-dere comodamente fruibile iltreno in Sicilia e verso ilcontinente. Siamo disposti a

sederci al tavolo fra Stato,Regione e ferrovie propostodal sindacato e ad affrontaresenza pregiudizi tutti gliargomenti in campo».

L’assessore alleAttività produttiveMarco Venturi hainvece espresso lanecessità di con-centrare le risorsedisponibili su quat-tro obiettivi strate-gici, strade, ferro-vie, porti e distribu-zione idrica, perché«solo attraverso un seriointervento sulle infrastrut-ture – ha detto – si potran-no rilanciare le attività pro-duttive in Sicilia».“L’arretratezza del sistemadei trasporti fa della Sicilia‘un caso in Europa’ – hatuonato Maurizio Bernava,

segretario regionale confe-derale Cisl Sicilia - per ilquale il superamento delgap che pesa sull’Isola,richiede una strategia inte-grata, in quattro punti. Sitratta, ribadisce, di unaccordo di programma traRegione, Stato, enti locali eparti sociali; un progettoche riunisca in un unicodisegno di sviluppo le retidi Sicilia e Calabria. Il vianel più breve tempo possi-bile, dell’annunciato pianoper il sud. Ancora, chesiano concentrate attorno apochi obiettivi, le risorsedisponibili, regionali,nazionali, Ue, del Fas eanche quelle destinate alponte sullo Stretto, se equando si arriverà al pro-getto esecutivo”.Fra le altre richieste delsindacato: un accordo diprogramma sulle infrastrut-ture che parta con il con-fronto fra le parti , la realiz-zazione di un programmadecennale di investimentistrategici infrastrutturali,con tempi certi di realizza-zione; il mantenimento e lagaranzia dei treni a lungapercorrenza in una logicadi continuità territoriale; ilrilancio del traghettamentosullo Stretto di Messinaassieme ad una politica disviluppo per il trafficomerci ed una seria politicadi rinnovo del materialerotabile. “In ogni caso –rilancia Bernava - ilgoverno nazionale devechiudere la stagione del-l’uso ‘improprio e fantasio-so’ dei fondi Fas, destinatialle aree sottoutilizzate. E igoverni, nazionale per unconto, regionale per l’altro,devono uscire dalla logicaautoreferenziale degli intri-ghi di palazzo e, già con

l’imminente manovrafinanziaria, dare “centralitàconcreta ai piani di svilup-po”. Così, ha aggiunto “èinammissibile che le Fs, ilcui unico socio è il ministe-ro dell’Economia, releghi-no ai margini del sistemaItalia le reti di collegamen-to a sud di Napoli”. Quantoalla Regione “dia prova –ha incalzato il segretario -di volersi dare una verastrategia” riunendo attornoa un tavolo, per comincia-re, tutte le parti pubbliche eprivate capaci di dare uncontributo per il decollodel sistema-Sicilia. È pro-prio quello – ha sottolinea-to Bernava - che Cisl e Fithanno inteso fare oggi, coldibattito promosso”. Tra lealtre proposte, che l’accor-do di programma faccialeva su un progetto diammodernamento delleinfrastrutture di trasporto,elaborato da Italferr, socie-tà ingegneristica delle Fscon competenze ultraven-tennali, maturate inEuropa, Medio Oriente,Asia, Africa e AmericaLatina. “La politica sicilia-na, conclude Bernava, nonpuò restare a guardare,distratta da altre questioni,consentendo che aziendecon capitale pubblico o chefanno riferimento alloStato, con l’avallo delgoverno nazionale, riduca-no i treni a lunga percor-renza e riducano l’attivitàdi navigazione sulloStretto, abbandonino gliinvestimenti destinati apotenziare le grandi arterieferroviarie e condannino laSicilia alla marginalità pri-vandola della continuitàterritoriale, diritto allamobilità riconosciutoanche dall’Onu”.

Maurizio Bernava, segretario generaleCisl Sicilia

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L’assessore MeLINOCAPONe e il segretario provinciale Cisl, TONINO GeNOVeSe

AMeDeO BeNIGNO, segre-tario regionale Fit-Cisl.GIOVANNI LUCIANO, segre-tario nazionale Fit-Cisl

Le eSPReSSIONI ReGIONALI e NAZIONALIDeL SINDACATO DeI TRASPORTI

TeSTIMONI MeSSINeSIINTeReSSATIALLe CONCLUSIONIDeL CONVeGNO

MARCO VeNTURI,assessore alle attivitàproduttive.PIeRCARMeLO RUSSO,assessore regionalealle infrastrutture

IL GOVeRNO ReGIONALe INTeRLOCUTOReeSSeNZIALe PeR CONTRIBUIRe ALLe SOLUZIONI PROSPeTTATe

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dietro le quintedietro le quinte

La recente visitadell’Amministratore Delegato

della Società Stretto diMessina, PietroCiucci, ha chiaritoalcuni aspetti legatialla fase della proget-

tazione definitiva,ormai prossima.“Siamo convinti che,le “decine di profes-sionisti messinesi”,rappresentino la testi-monianza di quantovalgano le professio-

nalità locali.Peraltro, il Consigliocomunale di Messinanella seduta del 25gennaio 2010, avevavotato una deliberanella quale era richia-mato uno specificoobbligo a creare nuovaoccupazione nell’areadello Stretto, con l’as-sunzione di nuoviaddetti, in primis loca-li. Si proporrà, quindi,alla Società Stretto edal consorzio la sotto-scrizione di unProtocollo di Legalitàa garanzia delleProfessioni.Il Presidente dellaProvincia e il Sindaco,potranno assumersil’impegno di garantirecosì le Professionimessinesi sul coinvol-gimento dei tecnicicittadini, anche nel-l’attività di realizza-zione.”

Ciucci rassicura la città sulla manodopera messinese

Pdl, enzo Garofalo e Nino Germanà a difesa del sindaco Buzzanca

VILLAFRANCA TIRReNICA:PLAUSO DeI CONSIGLIeRI

PROVINCIALI PeR IL GeSTOeROICO DeI CARABINIeRI

PONTe SULLO STReTTO

Nei giorni scorsi ilComune di VillafrancaTirrena è stato colpito

da un violento nubifragio inseguito al quale il territorio hasubito gravi danni. In occasio-ne di tale evento quattro cara-binieri, in servizio presso lalocale Stazione, hanno posto insalvo un'intera famiglia in dif-ficoltà, mettendo a rischio laloro incolumità personale.I consiglieri della Provinciaregionale di Messina traggonospunto dall'episodio per rin-graziare l'Arma deiCarabinieri per il continuolavoro svolto su tutto il terri-torio, vittima incolpevole delloscempio urbano, perpetratonel tempo, dall’uomo.Un plauso, quindi, a ClaudioStoria ed ai suoi tre colleghi.

“Sulla questione del doppio incarico di sindaco e depu-tato regionale da mesi va avanti una campagna stru-

mentale dell’opposizione alla quale abbiamo sempre rispo-sto sul piano politico. Ora che il campo è stato sgomberatoda ogni equivoco e che abbiamo la certezza di avereBuzzanca sindaco fino al termine del mandato, auspichia-mo, da parte di tutti i partiti, un nuovo senso di responsa-bilità per il rilancio di Messina. Siamo certi che Buzzanca,e noi con lui, proseguirà con rinnovato slancio e passionel’impegno assunto con la Città”.

pagine a cura di Hermes Carbone

enzo Garofalo

NinoGermanà

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Il consigliere comunaleMimma Brigandì

passa a FLI

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Sicilia. D’Alia (Udc)“Faide politichehanno aggravato

la situazione dell'Isola”

Il Presidente dell’Ars,Francesco Cascio, con recen-te decreto, ha istituito la

“Fabbriceria del Palazzo Realedi Palermo”, che sarà coordina-ta dalla professoressa MariaAndaloro dell’Università Tusciadi Viterbo.La Fabbriceria, che opereràsotto le direttive del segretariogenerale dell’Ars, GiovanniTomasello, avrà il compito dipredisporre, nell’ambito di ungenerale piano conoscitivo e con-servativo, un programma diinterventi di recupero e valoriz-zazione del complesso monu-mentale di Palazzo Reale.“La professoressa Andaloro -afferma Cascio - da anni appro-fondisce il settore di ricerca della

Palermo arabo-n o r -

manna e sveva ed è fra i massimiesperti dell’arte medievale delmondo mediterraneo europeo,perciò sono convinto che darà unprezioso supporto ai fini delcoordinamento degli interventida realizzare per salvaguardare,promuovere e arricchire ulte-riormente l’enorme patrimoniostorico-artistico che Palazzo deiNormanni racchiude e che rap-presenta una voce fondamentalee produttiva nell’ambito dei cir-cuiti turistico-culturali che lanostra splendidaSicilia offre avisitatori estudio-si”.

21WWW.ILCITTADINODIMESSINA.IT

Cascio istituiscela “Fabbrica

del Palazzo Reale”

Regione

Gli atti dell'inchiesta antimafia di Catania che coinvolge anche il presidentedella Regione siciliana Raffaele Lombardo vadano alla commissione naziona-le antimafia. A chiederlo e' il deputato Pdl Raffaele Lauro che, intervistato

dal Tg1, dice: "E' necessario che la commissione antimafia nazionale approfondiscaquesti documenti perche' ci sia trasparenza assoluta nella gestione di una delle piu'importanti realta' di questo Paese".

Lauro (Pdl), atti inchiesta Lombardo all'antimafia

“La Sicilia ha bisogno diessere governata. Le'faide' che in questi

ultimi anni la politica ha regalatohanno solo aggravato la situazioneeconomica esociale dellaRegione".Lo sostieneil presiden-te dei sena-tori Udc ecoordinato-re in Siciliadel partito,Gianpiero D'Alia, che aggiunge:"Ora e' necessario fare le riforme,quelle vere che servano non solo amoralizzare la politica siciliana maanche a rilanciare l'economia"."Per noi il primo banco di prova diquesto governo sara' la finanziariaregionale che voteremo solo se con-terra' alcuni punti che il nostrogruppo parlamentare definira' neiprossimi giorni".

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di Andrea Castorina

sette giornisette giorni

19venerdì

18giovedì

20sabato

21domenica

22lunedì

23martedì

24mercoledì

Mongiuffi Melia: boom di presenze per la 7 ̂edizione di San Martino

Circa 4000 visitatori si sono avvicendati nel piccolo centro collinare nella quattro

giorni della 7^ edizione della mostra mercato S. Martino odori e sapori della valle

del Ghiodaro. Quest'anno la manifestazione ha registrato la presenza record di 42

espositori provenienti da diverse province siciliane, ha visto lo svolgersi di impor-

tanti eventi collaterali culturali e folkloristici come il convegno sulle tradizioni popo-

lari e la sfilata e mostra dei carretti siciliani.

ACR Messina, presentato il dg NuciforaSi è tenuta questa mattina, presso lo stadio San Filippo, la conferenza stampa di presentazionedel nuovo direttore generale, Enzo Nucifora. Si tratta di un ritorno al passato, perché, il neo dg vantagià un trascorso giallorosso tra la fine degli anni ottanta quando alla guida di quel Messina c’eraMassimino. Ruolo che Nucifora ha accettato con entusiasmo spiegando i motivi che lo hanno spin-to ad assumere l’incarico: “Ritorto a Messina per due motivi. In primo luogo perché sono nato aMessina e quindi tifoso del Messina e, in secondo luogo, perché ho un obbligo nei confronti delpresidente; provo grande gratitudine per questioni non collegate al calcio.’’

Chovet regala la vittoria all’ACR MessinaArriva il quarto risultato utile consecutivo in casa ACR. Allo stadio "Stefano Rizzo"di Rossano, i giallorossi, sono riusciti a portare a casa l’intera posta in palio, di fron-te la Rossanese dell’allenatore Bavero. A regalare la vittoria agli uomini di Beoni ilfrancesino Chovet, grazie ad una scivolata su cross di Conti. Per lui primo gol inItalia.

Giornata nazionale dell'albero celebrata in Piazza Duomo

In occasione della Giornata nazionale dell'albero, stamani a piazza Duomo, su iniziativadell'assessorato alla pubblica istruzione, sono state consegnate ad oltre seicento studentidelle scuole primarie e secondarie di primo grado piante da cortile e da giardino, fornitedall'Azienda Demaniale Forestale di Messina. Nei prossimi giorni ciascuna scuola provve-derà, con l'intervento di operai dell'Ispettorato ripartimentale foreste, a piantumarle in areedi pertinenza dei plessi o in zone limitrofe già individuate.

Atti di vandalismo a Forte CavalliAtto di vandalismo sui cannoni di Pace. Con il probabile obiettivo di fotografa-re le parti più interessanti dei cannoni, uno strato di vernice blu è stato appo-sto sui ogni singolo particolare. Asportate o lesionate le pietre di bloccaggiodegli orecchioni. Si chiede Vincenzo Caruso, direttore del Museo Storico diForte Cavalli, come ciò sia potuto accadere senza che nessuno abbia vistoniente.

Università: ricercatori ancora in protesta

Non si placano le proteste dei ricercatori universitari contro il decreto Gelmini. Oggie domani saranno svolte lezioni in piazza, in concomitanza con il presidio nazionalealla Camera dei Deputati.Docenti, ricercatori, studenti si incontrano davanti il Rettorato dalle 9,30 alle 17 del24 e 25 novembre.

Novembre 2010Novembre 2010

Il sindaco di Messina, on. Giuseppe Buzzanca, si è incontrato stamani a palazzo Zanca, conil presidente dell'Anas, Pietro Ciucci, amministratore delegato della Stretto di Messina, per fareil punto sulla progettazione dell'attraversamento stabile dello Stretto. Il sindaco Buzzanca haconfermato la collaborazione piena tra l'Amministrazione comunale e la Stretto di Messina edha preso atto della conferma dell'impegno a utilizzare professionalità del territorio nel prosie-guo dell'iter realizzativo anche sulla base del programma di formazione finalizzato a creareopportune forme di collaborazione per l’intera durata della realizzazione dell’opera.

Buzzanca, incontra Pietro Ciucci, AD società Ponte

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circoscrizionicircoscrizioni

Pur cambiando zona di qualche chilome-tro (rispetto all’articolo precedente) lamusica non cambia.La condizione delle strade di Messina (chesiano principali o secondarie fa lo stesso) èpessima.Questa volta parliamo del Viale Europateatro dell’ennesima negligenza, segnala-ta dal consigliere Gioveni, dell’ammini-strazione che questa volta poteva causare

una tragedia. Nella corsia mare-monte della centralissima arteria, pocoprima dell’incrocio con il viale S. Martino, vi è un pozzetto d’ispezioneche si trova coperto (si fa per dire) da un griglia totalmente distrutta.Ebbene, il pericolo esistente veniva fatto evitare agli automobilisti ante-ponendo un ostacolo di fortuna costituito da un “new jersey” che impe-diva alle auto di passarci sopra. Ieri sera, invece, è accaduto che un’auto,urtando accidentalmente il new jersey, lo ha spostato dalla sua sede ori-ginaria, cosicché un centauro, sopraggiungendo dopo qualche istante, èincappato con la ruota anteriore dello scooter nella griglia divelta finen-do a terra la sua corsa. Il ragazzo, quindi, è stato subito soccorso da unpassante, il quale ha potuto verificare che per fortuna, il motociclista,nonaveva subito particolari danni fisici.Gioveni si appella al sindaco Buzzanca affinchè provveda, varando unnuovo bando per la manutenzione stradale.

III Circoscrizione

Viale europa: tragedia sfiorata a causa di un tombino scoperto

Pagina a cura di Andrea Castorina

III Circoscrizione Strada Camaro-Bordonaro abbandonata a se stessa

Il presidente della V Circoscrizione,Alessandro Russo, segnala alle autorità dicompetenza il pericolo derivante da unabotola, posta sulla via Militare in direzio-ne Campo Italia, lasciata scoperta esegnalata soloda un “newjersey” peral-tro già finito aterra. Russochiede un tem-pestivo inter-vento per rico-prire con unagrata la boto-l a .Attualmenteautomobilisti e motociclisti compiono unpericoloso slalom, invandendo la corsiaopposta, per evitare di finirci dentro conle ruote.Deve sempre scapparci il morto prima diun adeguato intervento?

V Circoscrizione

Via Militare: una botola mancante

mette a rischio gli automobilisti

Il consigliere della III Circoscrizione, LiberoGioveni, segnala l’assurda situazione dell’impor-tante arteria di collegamento tra i villaggi di

Bordonaro e Camaro. La via Portone Militare risul-ta parzialmente interdetta al traffico da due anniquando una frana occupò mezza careggiata creandograve disagio alla circolazione veicolare.Nell’ultimo periodo oltre ai detriti, riportati dallosmottamento, si sono aggiunte vere e proprie monta-gne di erbacce e rovi; l’asfalto risulta sconnesso invari punti.Il consiglio della III Circoscrizione ha più volte fattonotare, all’amministrazione comunale, lo stato dipericolo in cui versa l’arteria. Nel giugno scorso erastata organizzata una conferenza di servizi, richiestadal consigliere Gioveni, alla quale parteciparonotutti gli enti interessati pur senza risolvere l’annosavicenda. Finora si segnala un solo intervento perriportare le condizioni della strada degne di una cittàcivile: Messinambiente ha prelevato dei suppellettilie del materiale inerte depositati nel tratto in curva incui è solita crearsi una perenne discarica abusiva.Come ultimo atto il consigliere della Terza

Circoscrizione Libero Gioveni preannuncia la presen-tazione di un esposto alla Procura della Repubblica, alfine di accertare le responsabilità di chi doveva esserepreposto a rendere decorosa e sicura un’arteria fon-damentale nel collegamento di due popolosi villaggi.

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Il progetto “GenerazioneMessina” come hanno eviden-ziato il sindaco, on. Giuseppe

Buzzanca, e l’assessore alle poli-tiche della famiglia, DarioCaroniti, è un progetto ideato dagiovani di Messina per i giovanidi Messina, realizzato insiemeall’Associazione Temporanea diScopo, costituita tral’Associazione universitaria"Atreju – La Compagnia degliStudenti”, la Fondazione interuni-versitaria "Horcynus Orca " el’Associazione ambientalista"Fare Verde O.N.L.U.S. - Gruppolocale di Messina". L’iniziativache rientra nell’ambitodell’Azione Turismo del "PianoLocale Giovani (PLG)", è pro-mossa dall´Amministrazionecomunale di Messina e finanziato

dal Ministero per le Politiche gio-vanili, in collaborazione conl´Associazione NazionaleComuni Italiani (ANCI) e la ReteITER, per sostenere l´azione dipolitiche giovanili sulle tematichedel lavoro. Prenderanno parte alprogetto 30 giovani di età com-presa tra i 18 ed i 29 anni, selezio-nati attraverso apposita procedurapubblica che parteciperanno a unperiodo di formazione, incontri estage per l’approfondimento disingole tematiche legate al turi-smo e alla conoscenza del territo-rio. Sono previste inoltre dieciborse-lavoro di mille Euro ed unavisita guidata alla B.I.T. (BorsaInternazionale del Turismo) diMilano dal 17 al 20 febbraio2011. Concluso il periodo di for-mazione, i giovani realizzeranno

due guide turistiche stampate sucarta riciclata, orientate verso unadestagionalizzazione del turismocittadino della Città di Messina.Una guida turistica si occuperàdella riscoperta e della valorizza-zione del patrimonio ambientale efaunistico sottomarino dei circa45 Km di costa messinese, pre-sentando le opportunità di divingche offre il mare dello Stretto diMessina; la seconda guida turisti-ca invece riguarderà la riscopertae la valorizzazione dei montiPeloritani, già in gran parte classi-ficati zona a protezione speciale.Si vuole puntare alla valorizzazio-ne degli ambienti di rilevanza sto-rica, oltre che naturale, faunistica,artistica e paesaggistica, siti nelterritorio di Messina.

Cristina D’Amico

attualitàattualità

Parte il progetto“Generazione Messina”

24

30 giovani selezionati per un corso di formazionesu turismo e conoscenza del territorio.

pagine a cura di Cristina D’Arrigo

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25

Èstata presentata alPalazzo Camerale l’of-ferta formativa

dell’Universitas Mercatorum.Obiettivo primario permette diformare, attraverso le tecnolo-gie della comunicazione e del-l’informazione, persone giàoccupate che intendono conse-guire un titolo accademico.“Nata con l’intento di migliora-re la formazione del personalecamerale, quello del pubblicoimpiego e quello dell’impresa –afferma il segretario generaledella Camera di commercio,Vincenzo Musmeci –l’Universitas Mercatorum per-mette di conciliare lavoro e stu-dio. L’Ente camerale sarà parteattiva in questo continuo poten-ziamento della struttura”.Creatadal Sistema delle Camere dicommercio, l’università telema-tica è riconosciuta dal ministero

dell’Istruzione, dell’università edella ricerca. “La telematicarappresenta il futuro - afferma ladott. Monica Didò, responsabileRelazioni esterne e comunica-zione – attualmente vi è solo lafacoltà di Economia, ma tra gliobiettivi prossimi, vi è l’apertu-ra della facoltà diGiurisprudenza”. L’offerta for-mativa prevede per il corso dilaurea triennale in Gestioned’impresa due percorsi di stu-dio: “Gim” (Gestione delleimprese) e “Amico”(Amministrazione delle impresepubbliche e private e controllodelle performance). Gli studentiiscritti all’Universitas mercato-rum sono 450, il 75% dei qualilavora nelle piccole e medieimprese e il 70% ha un’età com-presa tra i 28 e i 45 anni.Ventisei sono i docenti, di cuisei di ruolo, 25 i tutor e i com-

ponenti dello staff d’Ateneo e20 gli studenti già laureati.L ’ i m m a t r i c o l a z i o n eall’Universitas Mercatorum puòavvenire in qualsiasi momentodell’anno e per agevolare sonostate stanziate 100 borse di stu-dio, rivolte in primo luogo agliimprenditori ed ai loro dipen-denti, al personale delle associa-zioni categoria, degli studi pro-fessionali ed ai disabili. Saràpossibile beneficiarne entro ilprossimo 10 dicembre. E’ statapresentata anche l’iniziativanazionale “Sportello Universitàdelle imprese”, che a Messina ègestito dall’Azienda specialeservizi alle imprese dellaCamera di commercio. Perinformazioni, www.universita-smercatorum.it; aziendaspecia-l e @ m e . c a m c o m . i t ;090/7772263-090/7772589.

C.D.A

Presentata l’offerta formativadell’Universitas Mercatorum

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Siamo di nuovo al punto dipartenza. La conferenza deiservizi a “Palazzo dei

Giurati”, sede della casa comunaledi Taormina, dello scorso 5Novembre ha assestato un nuovo eduro colpo alle speranze di avere ilporto turistico – nella foto uno deidue progetti presentati - nella baiadi Villagonia. Ad affondare il pro-getto, almeno sino alla prossimaconferenza, è stato il PianoTerritoriale PaesaggisticoRegionale che, non prevede unporto nella baia in questione,togliendo di fatto la possibilità dipronunciamento dellaSoprintendenza ed ha quindi boc-

ciato i due progetti in gara: quellodella RussottFinance e quellodella K-Tourism.La querelle si sta oramai dilungan-do negli anni, dal primo studio difattibilità effettuato dal Geometrataorminese Pancrazio Aucello del1983 - alle cui spalle, come dallostesso dichiarato in una intervista,sembravano esserci stati il leaderlibico Gheddafi ed una cordata diimprenditori maltesi - sino adarrivare ai giorni nostri con i dueprogetti che si contendono lacostruzione. In tutti questi annisono nati i partiti dei favorevoli edei contrari e la stampa nazionaleha dedicato spazio alla notizia del

porticciolo in questione- in un arti-colo a firma di G.A. Stella apparsosul Corriere della Sera nel 2004l’allora progetto redatto dallaRussottFinance venne definitodall’autore “Una diga di 843 metrinella baia di Taormina, l’areaoccupata era di 298mila metri qua-dri per ottenere 792 posti barca piùopere e servizi per 83400 metricubi, un albergo per 49700 metriquadri e la Sovrintendenza avevadetto: “Mostro di cemento la diga?Copriamola con ceramiche sicu-le”. Ed ancora: “Come si fa acoprire di ceramiche la diga nelmare della baia di Villagonia, lostesso mare che, con la sua forza,

attualitàattualità

Il porticciolo di Taormina

subisce un nuovo stop

Il porticciolo di Taormina

subisce un nuovo stop

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anni addietro si era mangiato in unsol boccone il porto della vicinaGiardini che dista solo un miglionautico dal luogo ove si dovrebbeerigere il futuro approdo”? - iprimi reclamano una strutturanecessaria per lo sviluppo turisticodi Taormina mentre, i secondisono contrari alla costruzione del-l’approdo perché sarebbe “uncolpo allo stomaco” per chi siaffacciasse dal “balcone”Taormina e vedesse la baia piùbella della costa orientale sicilianasfregiata dal porticciolo che vi siintende costruire. Le associazioniambientaliste dal canto loro dopoanni di battaglie ritengono che,

una soluzione sarebbe quella dicompletare il ricostruito braccio diporto di Capo Schisò. Dopo labocciatura del primo progettodella RussottFinance, costretta apresentarne uno nuovo e menoinvasivo, sulla scena era apparsoun progetto concorrente quellodella K-Tourism contro il qualeera stato presentato dalla primaricorso al Tar. Dopo l’esito favore-vole nei confronti del nuovo arri-vato il Comune di Taormina habocciato entrambi i progetti; ilprimo poiché lo stesso ricadevaanche nel comune limitrofo diGiardini-Naxos – K-Tourism –mentre quello della

RussottFinance non corrispondevaalle richieste avanzate in sede dicivico consesso. Con questa deci-sione, giunta inaspettata visti i rin-vii succedutesi negli anni, la casamunicipale spera ora di far riparti-re da zero i progetti in modo taleda avere una struttura dotata ditutti i servizi ma con poco cemen-to sulla costa. Si aspettano nuovisviluppi, uno dei quali potrebbeessere rappresentato dall’interessemanifestato alla vicenda dallanuova Amministrazione diGiardini Naxos - in questa annosae difficile questione ma, non intempi brevi.

Max Leone

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Page 30: Il Cittadino di Messina 25 novembre 2010

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mittente:

destinatario: Assessore arredo urbano (sordo)il Cittadino

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PIAZZA STAZIONe MeSSINA

Fontana muta

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Si è celebrata nella nostracittà, la Giornata nazio-nale dell’albero e su ini-

ziativa dell’assessorato allapubblica istruzione, sonostate consegnate ad oltre sei-cento studenti delle scuoleprimarie e secondarie diprimo grado piante da cortilee da giardino, fornite dal-l’azienda demaniale e foresta-le di Messina. Le scuole prov-vederanno a piantumarlenelle aree di pertinenza enelle zone limitrofe ai loroplessi. Obiettivo di questagiornata è richiamare l’atten-zione delle giovani genera-zioni sull’importanza dellepiante sia per l’ambiente cheper preservare il territorio dalpericolo del dissesto idrogeo-logico. D’altro canto, purplaudendo all’iniziativa dellenostre istituzioni che voglio-no inculcare nei giovanil’amore per le piante, bisognarammentare loro quanto è

successo recentemente a villaMazzini, dopo la caduta di ungrosso ramo che staccatosi daun albero ha travolto una pan-china, e per fortuna non sisono avute vittime. C’è darilevare, che però, soltantoora che l’incidente si è verifi-cato inizieranno gli interventidi potatura dei rami più peri-colanti da parte della foresta-le e dei tecnici del diparti-mento ambiente di PalazzoZanca. Già in varie parti dellacittà, sono stati segnalati, altricasi di caduta di rami d’albe-ro, non essendosi però verifi-cate tragedie, ci si è limitatialla solita rimozione. In futu-ro dovremo sempre contaresul caso fortuito o qualcunorammenterà alle istituzioniche gli alberi non si piantanosoltanto, come si fa aMessina, ma si amano, quindisi coltivano e ci si prendecura di essi. Questo è il veroamore per la natura!

cittàcittà

Alberi: non basta piantarli!a cura di Marilena Faranda

Arredo urbano

25 Novembre 2010

Il trenta dicembre sidovrebbe completarela progettazione del

ponte e delle opere a terra.L’ing. P. Ciucci amm. dele-gato della Soc. Stretto diMessina dichiarava che larealizzazione di quest’ope-ra avrebbe fin da subitoavuto una ricaduta positi-va, in termini occupazio-nali per la città. I tecnici

messinesi, giànella fase pro-g e t t u a l ed o v r e b b e r oricoprire unruolo primario.Il consigliocomunale nellaseduta del 25gennaio 2010aveva già vota-

to una delibera che preve-deva lo specifico obbligodel Contraente generale diassumere nuovi addetti,prioritariamente profes-sionalità locali per l’esecu-zione del Ponte.Richiamandosi a questoimpegno si proporrà allasoc. Stretto edall’Eurolink, unProtocollo di legalità agaranzia delle professioni,sollecitato dall’ordinedegli ingegneri. Le istitu-zioni, compresa la deputa-zione messinese potrannocosì assumersi l’impegnodi salvaguardia delle pro-fessionalità messinesi chesaranno coinvolte in tuttele opere di pianificazione eprogettazione di questagrande infrastruttura.

Ponte

Professionalitàmessinesi!

foto di A. De felice

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Sorgerà nella nostra cittàun centro polifunzionaleper immigrati che, ini-

zierà la sua attività nel 2012.L’opera fortemente voluta daPalazzo Zanca e dagli asses-sori Caroniti e Isgrò, avrà lasua sede presso l’ex istituzio-ne dei servizi sociali in via

Felice Bisazza, dopo i neces-sari lavori di riconversione. Ilcentro servirà a realizzareuna politica d’integrazionefra i messinesi d’origine equelli di recente acquisizione.La struttura ospiterà infatti iservizi per il doposcuola o iltempo libero per giovaniimmigrati; attività ricreative;corsi di formazione e di orien-tamento al lavoro; punti diaccesso ad internet; attivazio-ne di uno sportello di orienta-mento al lavoro, aula multi-mediale per conferenze edincontri ed una biblioteca. Ilcentro sarà pronto entro il 31dicembre 2011.

Cultura

Un eclettico messinese

Nel convegno tenutosi apalazzo Zanca ed intito-lato Nato all’ombra di

san Raineri è stato ricordato TuriVasile questo illustre messinese,figura di grande importanzanella cultura italiana. Vasile nac-que a Messina nel 1922. Fu pro-duttore, regista e sceneggiatore,scrittore, autore di teatro e criti-co letterario. Lavorò con DeSica e Camerini e fu produttoreesecutivo dell’ultimo film di DeSica, Il viaggio, con RichardBurton e la Loren. Produsse,

ImmigrazioneServizi cimiteriali

Vendita delle cappelle

Il comune ha sottoscritto con lapresenza del presidente regionale

dell’ass. nazionale Bande Musicaliautonome (A.N.B.I.M.A.),Salvatore Feminò, un protocollod’intesa con i legali rappresentantidelle 11 bande musicali cittadine.Con il protocollo l’amministrazionecomunale ha riconosciuto il valoreculturale e formativo delle bandemusicali, si è impegnata a sostenerela loro attività per promuovere lacultura musicale a Messina edavviare corsi di formazione stru-mentale presso le bande stesse o isti-tuti specializzati.

Il comune ha deciso di vende-re all’asta 7 cappelle del Gran

Camposanto, che versano instato di abbandono e dovrannoessere restaurate da chi se leaggiudicherà. Successivamentesi proseguirà con lavendita di altre venticappelle. Si plaudeall’iniziativa che rida-rà al Camposantomaggiore decoro,restaurando gli antichiedifici e favorirà ilrecupero di spazi perle sepolture.

Intesa con le bande

inoltre, film quali: Io la cono-scevo bene di AntonioPietrangeli con la Sandrelli,Pane e cioccolata di Brusati conManfredi e Roma di FedericoFellini. Fu sceneggiatore perAntonioni e Blasetti. Fu ancheautore di numerose commedie,quali L’acqua, L’arsura e La pro-cura. Scomparso lo scorso anno,egli, personalità eclettica e ver-satile rappresenta un vanto perla sua città che non cancellò maidal suo cuore, pur trovandosilontano.

Nascita Cento Polifunzionale

Comune

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provincia Messinaprovincia Messinaa cura di Marilena Faranda

Si è svolto presso il salone della Borsa dellaCamera di Commercio, un convegno di pre-sentazione del progetto Ideamoci,

Comprendere il presente è guardare al futuro:obbiettivi raggiungibili attraverso l’esperienzaaltrui, realizzato dalla commissione provinciale PariOpportunità, rivolto ai ragazzi che vogliono inserir-si nel mondo del turismo. Alla conferenza, eranopresenti le istituzioni che a Messina sono particolar-mente impegnate nel turismo. L’assessore regionalealla pubblica istruzione Mario Centorrino ha sotto-lineato l’importanza di una formazione mirata nelcampo del turismo (accoglienza, informazione ecompetenza). Oggi molti si improvvisano espertisenza avere vere qualifiche, ma non lo si può per-mettere, bisogna puntare alla qualità se vogliamoaumentare il numero dei visitatori del nostro territo-rio. La Camera di Commercio, sostiene il presidenteAntonio Messina, durante questo periodo dicrisi,che ha portato alla chiusura di molte impresecostituite da donne, sta cercando di muoversi infavore dei suoi componenti si da limitarne le perditeed essere di aiuto. L’elemento fondamentale per ilturismo, afferma Nanni Ricevuto con toni accesi, èla costituzione dell’aeroporto a Messina che deveavvenire nei tempi più brevi possibile, in quanto si èstanchi di interventi tampone quale la Metromare,

che dovrebbe servire a collegare Messina con l’aero-porto di Reggio C. e viceversa. Questa, però, si èrivelata un servizio poco utile, in quanto non effi-ciente. Ricevuto, si chiede, pertanto, quanto vantag-gio porterebbe all’economia l’avere un aeroportonella provincia di Messina, quanto sarebbe ampial’utenza? Afferma, inoltre, che l’elemento peculiaredell’economia provinciale è la viticultura. Possiamo,infatti, vantare la produzione di tre vini molto pre-giati, anche se a produzione limitata, come: il FaroD.O.C., il Mamertino e la Malvasia. Hanno fattopervenire il loro sostegno alla manifestazione ancheGiuseppe Di Bartolo, assessore alla pubblica istru-zione, Mariella Perrone, assessore alle pari oppor-tunità e Mariarosaria Cusumano, assessoreall’Agricoltura. A disposizione degli studenti dellescuole ad indirizzo turistico - alberghiero ed agrarioche hanno voluto aderire al progetto, per approfon-dire questa tematica vi erano coloro che studiano ilfenomeno turistico ed esponenti dell’imprenditorialegata al turismo, che sono riusciti a costruire un’at-tività in questa terra che sembra morta. Dopo averindirizzato i ragazzi sulla nostra realtà turistico terri-toriale, questi ultimi saranno invitati a mettere inpratica ciò che hanno appreso, per questo sarà ban-dito un concorso di idee. Ragazzi si sta lavorandoper voi, speriamo non si perda tutto nello sviluppo.

Lo sviluppo del turismo affidato ai giovaniLa prima parte del progetto “Ideamoci”

L’intervento dell’assessore regionale, Mario Centorrino

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Ciak: giovani si gira!

L’iniziativa CiakScuolaFilm fest Messina2010 è promossa da “Lab

Cinecittà Sicilia & ass.”, con ladirezione artistica di SergioBonomo, un concorso dedicatoalle scuole che prevede la realiz-zazione di spot cinematografici dipubblicità progresso. Questo con-corso, nasce dalla collaborazionedi molte realtà sociali e artistiche.In particolare, l’assessore Brunoha voluto appoggiare questo pro-getto, per dimostrare in quantomadre ed ex docente che se iragazzi vengono interessati pos-sono dare molto. E’ importante,inoltre, comprendere che chimeglio dei ragazzi può veicolaredelle tematiche di carattere socia-le, quali ad esempio la sicurezzastradale. Nel cinema vi è il veroapprendimento ed esso è stru-mento per poter viver le nostre

idee e farle conoscere. In unmondo i cui sembra che i giovaninon si ritrovino e non riescano acomunicare, è importante che visia un progetto che li spinga a par-lare fra di loro di argomenti che liriguardano personalmente nelquotidiano. Non va nemmeno sot-tovalutato l’aspetto economicodel fare cinema, che potrebbe por-tare ad un ampliamento dei postidi lavoro. E’ necessario però, cheil cinema, in particolare quelloemergente, sia supportato enti chelo sostegno, poiché, se qualchefinanziamento viene elargito,sicuramente non è rivolto aMessina, ma per lo più serve persostenere i progetti palermitani.Questo progetto realizzato in col-laborazione con il Teatro diMessina, l’Agiscuola, il Comune,Taormina Arte e molti sponsor, hacome tematiche: bullismo, stili di

vita sani, aids, droga, legalità,unità d’Italia, donazione organi,sicurezza stradale, alcolismo,integrazione culturale ed interra-ziale, ambiente, anoressia, identi-tà siciliana e diversamente abili. Ilmarcio che c’è in questa societàpuò essere cambiato, solo dai gio-vani, solo da essi, infatti, può par-tire questa ventata di rinnova-mento. Negli adulti si è persoqualsiasi slancio di cambiamento.Se il cinema può aiutare i giovaniad esprimersi ed a collaborare coni propri coetanei per comprenderela società e renderla migliore, nonsi può che complimentarsi conl’iniziativa.Per maggiori info sulla partecipa-zione al concorso: LAB CinecittàSicilia e Ass. Via Bonino 11,98122 Messina oVisitate il sitowww.scuolafilmfest.itEmail:[email protected]

provincia Messinaprovincia Messina

Una iniziativa del “Lab Cinecittà Sicilia & ass.” per registi in erba

Il tavolo dei relatori intervenuti alla cerimonia di presentazione del progetto

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siciliasiciliaa cura di Dario Buonfiglio

Due settimane perbloccare l'emorragiadei grandi gruppi

industriali in fuga dallaSicilia. E "affinche' si invertala marcia e tornino al centrodella politica, anche grazie aun patto tra forze sociali eistituzioni, impresa, investi-menti, occupazione". A chie-derlo e' la Cisl, "anche per-che' - con le parole di

Raffaele Bonanni, leadernazionale - lavoratori eimprese hanno in comune uninteresse: che migliori la pro-duttivita'affinche' si alzino iredditi e il benessere 0socia-le". E' per questo che inSicilia, dichiara MaurizioBernava, segretario regiona-le, "va rapidamente imbocca-ta la strada di una riprogram-mazione condivisa per pochiobiettivi strategici", dei fondiUe e Fas e delle risorseregionali e nazionali.Nell'Isola "ben il 27,5% deisiciliani - denuncia il sinda-cato - non ha neppure i soldiper pagarsi il riscaldamento".E quanto alle imprese, il cari-co dei tributi nazionali elocali e di quelli sociali,ammonta nel paese al 68,6%contro una media Ue del44,2%. "Per le aziende sici-

liane - sostiene la Cisl - e',oggettivamente, un freno aglisforzi di crescita che impat-tano pure contro il deficit diinfrastrutture". Pertanto,insiste il sindacato, "politicae governo della Regioneabbandonino intrighi di pote-re e risse quotidiane e dianocorpo, entro due settimane,"prima del via a bilancio emanovra finanziaria", a scel-te in grado di fronteggiare lacrisi dell'economia. La reces-sione in corso, infatti, havisto la regione perdere, nelprimo semestre di quest'an-no, l'8,4% di occupazionenell'industria. Dunque,"vanno create occasioni dilavoro", ripete la Cisl. Che fasapere d'essere pronta, "in assenza di una svolta",anche a "forme clamorose diprotesta".

enogastronomia fuori porta

Confindustria diffidanoRegione, "misure anticrisi"

MAURIZIO BeRNAVA, segretario regionale Cisl

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C'è una Sicilia che sfida i luoghi comuni e siimpone trionfalmente: quella degli aromi,dei profumi e dell'eccellenza enogastrono-

mica. Dal vino all'olio, l'Isola è stata, infatti, laprotagonista al salone del gusto "Lesparfumsgourmands de la Sicile", organizzatodalla Camera di commercio italiana di Ginevra.La regione è stata rappresentata da una ventina diaziende del ragusano che hanno presentato i pro-pri cavalli di battaglia: olio, biscotti, salumi, for-maggi, frutta secca e miele. Ma soprattutto è stataofferta una selezione di vini tipici: Nero d'Avola,

Cerasuolo di Vittoria, Insolia, Moscato Noto,Chardonnay, Malvasia e Frappato. Il salone èstato, così, l'occasione per imprenditori, buyers eoperatori enogastronomici per maturare contatti economici nella prospettiva di intensificare i rap-porti di import-export tra Svizzera e Italia. "LaSvizzera - afferma il segretario generale dellaCamere di commercio italiana per la Svizzera,Andrea G. Lotti - è un mercato esigente che trovanell'eccellenze siciliane uno sbocco naturale. TraZurigo e la Sicilia c'è un rapporto consolidato".Tra l'altro la Svizzera è un importante mercato diesportazione dei propri prodotti: il sesto almondo, dopo Germania, Francia, Usa, Spagna eRegno Unito, e "di gran lunga il primo mercato almondo - continua - per importazioni pro-capite diprodotti made in Italy". "È stato un grande suc-cesso - dice il presidente di Confindustria Ragusa,Enzo Taverniti - al di là di ogni nostra aspettativa.Tutte le aziende e cantine hanno fatto l'en plein dicontatti e ordinativi: in assoluto a fare la parte delleone è stato il nostro vino, il cerasuolo, che pre-sto sarà servito nei più importanti alberghi e risto-ranti di Ginevra". Inoltre a febbraio prossimo ope-ratori commerciali svizzeri visiteranno le cantinedel ragusano "in vista di ulteriori scambi diimport ed export".

Quando RaffaeleLombardo sostieneche il Cipe blocca i

Fondi per il Sud "dice min-chiate", "è imbarazzanteanche per lui". Lo ha detto ilsottosegretario alla presiden-za del Consiglio, GianfrancoMicciché, conversando con igiornalisti alla Camera. "NelCipe - spiega - abbiamo stan-ziato 300 milioni per laPuglia e 190 milioni di boni-fiche al sud. Le cifre relativeal Nord sono di miliardi, main quel caso non c'è nessun

investimento, erano stanzia-menti precedenti e noi dove-vamo sbloccarli. Mentre peril Sud sono fondi nuovi".Inoltre, riferisce il leader diForza Sud, "è arrivata unalettera al Cipe in cuiLombardo ha annunciato cheritirava lo stato di avanza-mento per la Ragusa-Catania. Di fatto è lui che ha bloccatoil finanziamento regionale,solo per motivi polemici.Che lui blocchi e poi silamenti è una cosa da barzel-

letta. Insomma - concludeMicciché - Lombardo utilizziargomentazioni più convin-centi; eviti di prendersi eprendere in giro la gente;dedichi più attenzione agliinteressi della Sicilia e menoai suoi".

Cipe, Miccichè: "Lombardo spieghi

blocco fondi Ragusa-Catania"

Sicilia protagonista

al Salone del gusto in Svizzera

siciliasicilia

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Alla sua quindicesimaedizione, Expobit, ilS a l o n e

Euromediterraneo dell’innova-zione tecnologica, in mostra aCatania dal 18 al 21 novembrepresso il centro culturale LeCiminiere ha cambiato format:non una semplice fiera, ma unapiattaforma di networking.Un’occasione imperdibile direlazione, aggiornamento pro-fessionale e condivisione, resapossibile grazie a una nuovaformula che, quest’anno, havisto l’alternarsi di workshop,seminari e convegni, attirandol’attenzione di aziende, mana-ger IT, business manager, fun-zionari delle pubbliche ammi-nistrazioni ma anche di giova-ni attratti dalle tecnologie,utenti di ogni età e interesse,professionisti e non. Tra imomenti di approfondimentoche si sono svolti in questigiorni, la “GestioneDocumentale el’Archiviazione sostitutiva per

un ufficio più efficiente e leg-gero” sono stati i temi al centrodel convegno organizzatodall’Associazione IngegneriIndustriali e dell’Informazionecon la collaborazione di AC2srl: l’importanza della demate-rializzazione dal cartaceo permigliorare l’efficienza dei pro-cessi aziendali con l’uso dellagestione informatizzata deidocumenti e l’archiviazionesostitutiva. Il modo più sicuroper coniugare economicità,ottimizzazione dei servizi, tra-sparenza e risparmio di tempisia per le aziende private siaper gli enti pubblici. Per quan-to riguarda l’area dedicata allaSanità, durante il convegno daltitolo “Uno sguardo al futurodella sanità: la gestione infor-matizzata del processo clini-co”, sono state presentate lemaggiori novità tecnologichenel settore sanitario. Grandespazio ai Percorsi innovativicon il convegno del 19 novem-bre, “Innovazione and

E n t r e p r e n e u r s h i p ” .Protagonisti, alcuni giovaniuniversitari catanesi. Dallafacoltà di Economia, infatti,progetti innovativi elaboratidurante il corso tenuto dallaprofessoressa Elita Schillaci.Tra i più interessanti quello diaprire uno space cafè in unnegozio di arredamento, al finedi creare più occasioni diacquisto. Un’occasione impor-tante per valorizzare le ideeinnovative, con un concettochiave da applicare: “glocaliz-zazione” intesa come rafforza-mento dell’identità locale inun contesto internazionale. Il20 un convegno su “Energia inSicilia: possibilità di svilupponell’area del Mediterraneo”,organizzato da Interproject.Attenzione anche per lo smal-timento dei rifiuti. Secondo ilprimo ricercatore del Cnr diRoma, Ennio Italico Noviello,i “rifiuti vanno smaltiti graziealle nuove tecnologie cheinglobano e rendono inerti le

economiaeconomiaa cura di Gino Morabito

Incontro tra esperienze e professioni

eXPOBIT 2010eXPOBIT 2010

Incontro tra esperienze e professioni

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sostanze pericolose”. Si è par-lato anche di “Territorio e pro-dotto: Quale marketing perl’internazionalizzazione delleimprese siciliane?” nel conve-gno organizzato da MarketingManagement e dal Club diri-genti marketing, alla presenzadi Antonio Bartoccelli, pastpresident Club DirigentiMarketing, FrancescoGarraffo, docente di Strategiae marketing per l’internazio-nalizzazione Università diCatania, Salvatore Limuti,amministratore delegato diMarketing Management, eMarco Venturi, assessoreregionale alle AttivitàProduttive. I dati della ricercapresentati dalla MarketingManagement mettono in luceil rapporto “territorio-prodot-to”, evidenziando sia qualiprodotti si avvantaggiano del-l’essere originari della nostraregione, sia il riconoscimentoda parte dei cittadini delle“capacità peculiari” delleregioni italiane. I dati dellaricerca presentati dallaMarketing Management met-tono in luce il rapporto “terri-torio-prodotto”, evidenziando

sia quali prodotti si avvantag-giano dell’essere originaridella nostra regione, sia il rico-noscimento da parte dei citta-dini delle “capacità peculiari”delle regioni italiane. Ultimoincontro di questa edizione delSalone Euromediterraneo del-l’innovazione tecnologica,giorno 21 sul tema “ICT: le viedell’internazionalizzazione.Percorsi per l’export siciliano”al quale hanno dato il loroapporto Paolo Di Marco,Direttore responsabile AreaSud Italia Simest, Lorenzo

Papi, Segretario tecnicoFederexport Italia, Jalel Tebib,Direttore per la promozionedei settori tecnologia evolutaFIPA – Tunisia, FaouziZaghbib, PresidentFederazione Nazionale di TIC,UTICA – Tunisia, MoncefAissoui, Direttore SviluppoTecnologico APII – Tunisia,Feruccio Bellicini, segretariogenerale Camera Tuniso –ita-liana di Commercio e indu-stria, Marco Belluardo,Presidente Sviluppo ItaliaSicilia.

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scienze e scienze e scienze & salutescienze & salutea cura di Caterina Sartori*

La città non è a misuradi bambino, come lacasa non è sempre unacasa per i bambini. Ma

la casa non è mai in realtà, nédovrebbe essere, una casa per ibambini bensì una casa per tutti,per la famiglia, per gli anziani e,quindi, per i bambini. Il problema che in realtà il pro-getto vuole affrontare, è lanecessità di intervenire sullaqualità globale e sistemica dellacittà intesa come l’insieme e

l’interazione dei luoghi in cuiviviamo, dando ad essi, e allacittà nel suo complesso, una mag-giore attenzione in termini disalubrità, lavorando per innalzar-ne la soglia di qualità a partire daquei fattori, innanzitutto fisici,che influiscono pesantementesulla qualità stessa dell’abitare. Il titolo del “Progetto” è dun-que un pretesto, una provoca-zione nella stessa misura in cuiil Progetto così come l’abitazio-ne, la casa, sottendono contenu-

ti ampi e complessi, che inve-stono la città intera intesa comeecosistema in cui interagisconomolti fattori e molti sistemi.Ogni ecosistema confinato con-tribuisce all’intera rete di inter-scambi. Per Krustche parla di città comesistema di reti analogo a quellodella natura, in cui avviene unbilanciamento tra risorse e sicreano e ricreano nuovi equilibri.In questo sistema metabolicodella città, le abitazioni costitui-

“Una casa Un Progetto dell’Istituto Mediterrane

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s co n oe l e -m e n t iinterconnes-si che producono rifiuti e consu-mano risorse. Il sistema devepoter assorbire i fattori inquinan-ti e riuscire ad ottimizzare l’im-piego delle risorse. L’uso dell’ac-qua, il consumo di energia, lacapacità di mitigare le emissioninell’atmosfera, sono fattori chericonducono all’idea dei sistemidella Natura.Il progetto “Una

casa per ibambini” è

dunque un progetto interdisci-plinare che sottende ad unafilosofia ampia di qualità,secondo i principi ispiratori e gliobiettivi dell’Istituto. Le finalità del Progetto, che siestrinseca in attività e iniziativedi diversa natura, quali SeminariTecnici, Convegni tematici,Concorsi, Laboratori urbani,Commissioni di studio, sonoquelle di una diffusione capillare

dei concetti della Bioarchitetturain ogni sfera della gestione delterritorio, in direzione delladefinizione di un vero e proprio“Codice concordato” per lo svi-luppo sostenibile tra tutti i sog-getti territoriali coinvolti, e ladefinizione di una tipologia stan-dard di abitazione ecosostenibile. Nel Progetto, il bambino vieneassunto a “parametro”, valoreimportante di riferimento pervalutare e certificare la salubri-tà di un ambiente confinato, di

per i bambini” eo di Bioarchitettura Biopaesaggio Ecodesign

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scienze & salutescienze & salute

una casa per civile abitazio-ne. Detto “parametro” è giàdi per sé un valore moltoalto di qualità, che mira per-tanto ad una soglia mediapiuttosto elevata per le abi-tazioni di uso civile, innanzi-tutto.Il termine “casa” viene intesonella sua accezione più ampiae, se vogliamo, anche simboli-ca, di luogo dell’abitare, quin-di di “casa” ma anche di“città”, luogo dei giochi, dellavita, dello studio, della cresci-ta. Dunque, nell’accezione“casa=città=luogo di vita”,l’idea di una “casa per ibambini” richiama echi lon-tani, l’idea del recinto, del-l’oikos o, ancora, del keposdei Greci, recinto luogo con-finato, protetto, recintato,dunque chiuso all’esterno,metafora del giardino che iRomani definiranno “hortusconclusus”, luogo felice dovechi vi risiede è, e si sente sicu-ro, al riparo.Come non pensare al grem-bo materno, al recinto pereccellenza nel quale la nostrasicurezza è totale ed assoluta,o almeno lo è per convenzio-ne? Analogamente, l’abitazio-ne deve garantire una conti-nuità di certezze, di protezio-ne anche al bambino, all’uo-mo, all’anziano, a tutti.Occorre che chi abita la casapossa vivere il senso di sicu-rezza e di benessere che solouna dimora sana, salubre, puògarantire. Leggevo qualche anno fa labreve composizione di unabambina, certa SeforaZuccarello della V B -Direzione didattica ContesseCEP, pubblicata su un quoti-diano locale.Scrive Sefora: “Il mio posto

magico è la camera di miamadre, infatti quando sonotriste, nervosa o impauritapreferisco stare lì perché misento protetta. Nella camerada letto mi piace guardare levideocassette.In questa stanza c’è anche laculla di mia sorella MariaChiara. Anche quando misento sola Maria Chiara mi facompagnia e mi sento meglioperché lei con il suo sorrisomi rallegra. Io ho due postimagici: la stanza da letto e ilcuore pieno di allegria dellamia sorellina”.Le parole di Sefora sono unasintesi perfetta di quello cheintendiamo per “casa” e deicontenuti sottesi al Progetto“Una casa per i bambini”.Cosa diversa è l’edilizia dal-l’abitazione. La casa, il“luogo” di vita, il valore sacrodi ogni dimora, il senso di

appagamento della casa a noicomunicati da Sefora sonouna lezione, una guida daseguire per professionisti edamministratori.Ma le parole di Sefora nonpossono non farci anche tri-stemente pensare ai bambinidi Giampilieri che non cisono più. Anche loro, nelleloro case si sentivano sicuri eprotetti anche se, le loro case,non dovevano essere lìdov’erano. Dobbiamo chiederci tutti,indistintamente: “quali casestiamo dando ai bambini,quali sicurezze stiamo lorogarantendo a tutela della lorocrescita, sia fisica che spiri-tuale?”.Perché la casa per i bambinisia un “posto magico” comela casa di Sefora, e lo sia pertutti, occorre affrontare unaserie di questioni che riguar-

Nella foto da sinistra: GIUSePPe PReVITI, presidente Consiglio Comunale diMessina; CATeRINA SARTORI, ideatrice del progetto,GIACOMO CAUDO, presidente Ordine Medici Messina

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dano senz’altro la pianifica-zione della città, la scelta ditipologie edilizie e di spaziadeguati, la qualità dei mate-riali da costruzione e dei pro-dotti di finitura, l’utilizzo otti-male delle risorse, l’elimina-zione delle barriere architetto-niche, il problema del rumore,la psicologia dell’abitare, que-stioni attinenti all’uso delcolore dentro e fuori l’abita-zione, all’uso della luce,all’esposizione, etc. etc.. Occorre soprattutto fermar-si e riflettere sulla necessitàdi anteporre al profitto altrivalori, e su questi rifondarela città. Di contro, la cittàcome l’abitazione, divengonoun nemico dal quale difender-si.L’ambiente domestico non èsempre quel grembo mater-no di cui dicevamo. Da essopossono generarsi sindromi,

stati d’ansia, panico ed anchedanni fisici, da esso può esserenecessario difendersi. Tantevolte le case sono pensate eprogettate come “scatole chiu-se” senza interscambio conl’ambiente esterno. I tre assunti vitruviani:Salubritas, Firmitas eVenustas, racchiudono edivengono di fatto, il leit motifinformatore del progetto “Unacasa per i bambini”, lasciando-ne immaginare gli obiettivi edanche la necessità di un proce-dere interdisciplinare.I Seminari con i quali ha avutoavvio il Progetto “Una casaper i bambini”, hanno affron-tato con particolare attenzionealcuni aspetti della Salubritas,e, specificamente una questio-ne di grande valenza socialequale è quella dell’inquina-mento indoor, oggi moltoattuale ma, in realtà, non

sempre sufficientementeattenzionata dall’opinionepubblica. La salubrità degli ambienticonfinati, siano essi di lavoroo domestici, è questione difondamentale importanzaanche in una valutazione disostenibilità complessivadella città ed è un rilevantetema di sanità pubblica, ancheconsiderando il fatto che, neipaesi industrializzati, la popo-lazione trascorre la maggiorparte del proprio tempo inambienti chiusi. Il rischio diesposizione ai fattori inqui-nanti risulta di particolaregravità per alcune fascedella popolazione più suscet-tibili, quale quella dei bam-bini. La necessità di meglio isola-re le abitazioni al fine delcontenimento dei consumienergetici ha indotto gene-ralmente a “sigillare” gliambienti interni, facendovenir meno i tradizionali“spifferi”, e si è ridotto moltolo scambio tra ambienti esternied interni attraverso le paretid’ambito, che favoriva la ven-tilazione naturale delle abita-zioni.Obiettivi del Progetto sono,quindi, innanzitutto, quello dicreare una sinergia tra diversecompetenze sia scientificheche istituzionali, al fine digarantire una continuità euna fattività sul territorioche vada oltre i singoli ruoli,per sfociare in una consape-volezza globale ed estesa chepossa insediare anche nel-l’opinione pubblica, la speran-za reale di un innalzamentosignificativo della qualitàdella vita nella città e nellesingole abitazioni, scongiuran-do qualsiasi intento allarmisti-co dettato solo dall’ignoranzadei problemi, o peggio, inalcuni casi, dal tentativo di

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speculazioni e, quindi, la for-mazione di una classe di pro-fessionisti attenti e sensibilia tutte le tematiche ambien-tali connesse strettamenteall’abitazione e al territorio,che potranno far parte di unagrande “banca di risorseumane qualificate”.Dalla considerazione del fattoche gli interlocutori sono mol-teplici almeno tanto quanto losono le problematiche incampo, il “Progetto” proponepertanto l’organizzazione dicommissioni di studio su que-stioni diverse, quali ad esem-pio, la necessità di definire“Linee guida per la casasalubre” per i regolamentiedilizi comunali, in continuitàcon quanto già fattodall’Istituto nel 2008, allor-quando ha lavorato all’inseri-mento, nel Regolamento diMessina, di un capitolo“Bioarchitettura”, e dellenorme per il verde urbano.

Dette “linee guida” potrannoandare in parallelo alledirettive per una urbanisticaecologica e sostenibile, e peril risanamento dell’esistente,mediante forme di mitigazio-ne di vario tipo.Vi è da dire anche che, lanecessità di garantire ade-guati spazi, aree di gioco, averde a bambini, anziani,categorie svantaggiate nonsono problemi da affrontarecon soluzioni calate da altrerealtà che culturalmentenon appartengono a questiluoghi. E’ certamente più dif-ficile, ma nello stesso tempopiù proficuo, comprendere,estrapolare riferimenti e spun-ti di approfondimento dallarealtà contingente. Una realtàmediterranea che ha chiuso isuoi modelli in una scatola,preferendo riferirsi a realtàomologate e omologanti, chepoco lasciano alla creatività ealla cultura dei luoghi, e spes-

so ancor meno alla qualità. Nei giorni scorsi, inoltre,l’Istituto ha propostoall’Ordine dei Medici diMessina un Protocollo diIntesa per avviare un parte-nariato finalizzato ad attivi-tà congiunte, partendo pro-prio dalle parole di UmbertoVeronesi che ha detto: “Pernon morire di smog occorreriprogettare la città”. La rete ecosistemica dellacittà non può che basarsi,infatti, su un tessuto connetti-vo sociale, costruito sulle, econ, le professionalità presen-ti, con i centri di ricerca, leUniversità dello Stretto, i pre-sidi di ricerca, il patrimoniointellettuale esistente, lediverse competenze. Il Progetto “Una casa per ibambini” interseca e si sostan-zia su varie altre iniziative,quali la realizzazione di un“Osservatorio dei materialiedili e dei prodotti di finitu-

scienze & salutescienze & salute

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ra”, che si vuole estendere al“prodotto edilizio” e allacostruzione di un “Codice dibuone pratiche”, secondo ilparametro “bambino”, nonchéil partenariato con laProvincia di Reggio Calabria,finalizzato, tra l’altro, all’isti-tuzione di uno “Sportello diBioarchitettura e per loSviluppo Sostenibilenell’Area dello Stretto”,sotto la cui egida nasce,appunto, anche il Progetto“Una casa per i bambini”.Sarebbe interessante verifi-care in che misura i bambinidi Messina abbiano trovatoloro spazi e prerogative dicrescita nella città del risa-namento infinito e dellebaracche che, anch’esseinfinite, dal 1908 sembranonon conoscere soluzione dicontinuità nel tempo.Sarebbe interessante saperein che modo e in che misura,i nuovi alloggi in cui alcunidi essi oggi abitano, purrispondenti a precise nor-mative e standard, incontri-no le loro effettive esigenzedi vita, di gioco, di studio, direlazione e quanto, fuori delleabitazioni, sia lo spazio adessi assegnato per giocare insicurezza e quale sia la quali-tà di questi spazi. Sarebbe interessante infinechiedersi se i piani diRisanamento avessero dovutoe potuto conservare maggior-mente spazi relazionali esi-stenti e culturalmente identi-tari piuttosto che prevedere diradere al suolo tante tracce dimemoria per proporre di con-tro, ambiti che, sotto l’aspettosociale e relazionale apparten-gono ad un’idea ormai arcaicadell’urbanistica.Lèon Krier, uno dei Maestridell’architettura contempo-

ranea, il fondatore del NewUrbanism, ospite nostro qual-che tempo fa, ha scritto: “… ilsemplice gesto dell’architettodecide se una comunità diuomini deve vivere piacevol-mente nella città fatta a loromisura e gusto, o se questidebbano essere ammucchiati,accalcarsi e spingersi comedei miserabili per tutta lavita”.Nonostante gli sforzi compiu-ti dallo IACP e dal Comune diMessina, tanti bambini e tantefamiglie vivono ancora incondizioni di non salubrità,nelle baracche, in umidi emalsani tuguri. Dunque, il tema del“Progetto”, che sembravanascere quasi in sordinarispetto alle grandi questio-ni in cui la città si dibatte,dal PRG al Risanamentoalla riqualificazione di vasteporzioni territoriali, “Unacasa per i bambini” appun-to, un progetto che nell’im-maginazione di alcuni potevafar pensare più a qualcosa disettoriale, un progetto desti-nato ad una limitata categoriadi abitanti della città, i bambi-ni, via via prende corpo e sidisvela ai nostri occhi comeuno dei temi centrali e fon-danti di una civiltà urbanamoderna.Il progetto di “Una casa peri bambini”, pur senza perderela sua attenzione specifica aibambini, diviene come sivede, il progetto della cittàper tutti.La costruzione o riqualifica-zione della città deve essereaffrontata in chiave ecologi-ca, riconducendo l’agglome-rato urbano ad una crescitafisiologica.La casa per i bambini è unacellula, il nucleo di una

comunità urbana più sana, amisura d’uomo.E’ certamente anche un pro-blema etico e sociale, oltreche culturale, di identità. Lacasa per i bambini come lacittà per tutti, saranno luo-ghi di godimento spiritualeancor prima, e ancor piùche materiale.Il Progetto “Una casa per ibambini” stimola a pensareche i parametri su cui costrui-re una nuova città, possanoandare oltre gli standardsurbanistici sanciti dalla legi-slazione vigente, in direzionedel parametro “bambino”,appunto. Prendendo spunto da unasimilitudine fin troppo faciletra corpo umano e corpodella città, anche gli archi-tetti dovrebbero fare unasorta di giuramento diIppocrate, insieme ai medici,agli urbanisti e ai filosofi, edanche agli amministratori, e atutti gli altri tecnici, perché lacittà va certamente rifondata,e su valori molto concreti ecoerenti con le reali esigenzedell’uomo. Infine, parafrasandoRosario Assunto, esimiofilosofo del giardino,potremmo dire che “dal giar-dino, ossia dal recinto sicurodi cui parlavo in premessa,veniamo esclusi ogni qual-volta anteponiamo i nostristerili interessi di consumato-ri, figli della moderna societàtecnico-industriale” aggiun-gendo che, al giardino, ossiaal luogo salubre e felice perantonomasia e nell’immagi-nario collettivo, intendiamoritornare, disegnandoappunto “una casa per ibambini”.

*Caterina SartoriIdeatrice del Progetto

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Una fiammella per illumina-re il buio, i sogni per ali-mentare la speranza. E’ di

una semplicità disarmante il mes-saggio che lo scrittore NinoGenovese vuole trasmetterci conquesto delicato racconto che pro-fuma di pane fatto in casa, quan-do ancora i bambini riuniti attor-no al focolare ascoltavano i“cunti” dei nonni. “Cunti” di tru-vatura, principi e principesse. Ma nel mondo moderno pervasodalla biotecnologia, da internet,da un consumismo senza prece-denti, c’è ancora spazio per ibuoni sentimenti? Per BabboNatale? Seguiamo con interesse e curiosi-tà l’opera di Nino Genovese findal suo esordio con l’originale“Teste” e lo abbiamo accompa-gnato nel suo percorso di maturi-tà che negli ultimi anni lo ha avvi-cinato alla scrittura per ragazzidove dimostra di saperci fareattingendo al proprio mondo riccodi valori autentici che di certo glivengono dagli insegnamentifamiliari e da un’educazione ispi-rata al rispetto degli altri. Valoriche ognuno dovrebbe avere sem-pre presente.Con la sua scrittura da affabulato-re Nino ce li ricorda: altruismo,solidarietà, amore, amicizia. E nelfarlo perpetua l’arte che si tra-manda da Esopo a Fedro ai fratel-li Grimm, a Perrault in Francia, adAndersen nei paesi scandinavi, adAfasaniev in Russia, ai tantissimiautori di ogni parte del mondo,senza dimenticare l’ignoto autorede “Le mille e una notte” per arri-vare al nostro Italo Calvino che hascritto fiabe superbe, e quindi aRoberto Piumini, autore a cui

Nino Genovese non nasconde diessere particolarmente legato.Confesso che leggendo “Il dottorMaus e il settimo piano” mi bale-navano innanzi le immagini di unfilm etereo, senza fronzoli néeffetti speciali ma essenziale nellasua linearità, tanto coinvolgenterisulta la trama. E se non bastasse,andando avanti nella lettura, alleimmagini si è sovrapposta lacolonna sonora di “Un medico”,componimento di Fabrizio DeAndrè tratto dall’album “Non aldenaro né all’amore né al cielo”,ispirato al capolavoro del poetaamericano Edgar Lee Masters,“Antologia di Spoon River”, chela pubblicò tra il 1914 e il 1915. “Da bambino volevo guarire iciliegi/quando rossi di frutti licredevo feriti/la salute per me liaveva lasciati/ coi quei fiori dineve che avevan perduti. Unsogno fu un sogno ma non duròpoco/per questo giurai che avreifatto il dottore/e non per un dioma nemmeno per gioco/perché iciliegi tornassero in fiore/. Equando dottore lo fuifinalmente/non volli tradire ilbambino per l’uomo/e vennero intanti e si chiamavano gente/cilie-gi malati in ogni stagione” cantaDe André.E a quei ciliegi umani e sofferen-ti che a lui si rivolgono speranzo-si, il dottor Paolo Maus, protago-nista del racconto che conoscia-mo subito mentre russa sonora-mente ad una conferenza di lumi-nari, vorrebbe restituire la saluteperduta e il sorriso. Tra questi ilpiccolo Michele malato di leuce-mia.“Il dottor Maus entra nell’appar-tamento. Pulito. Profumato di

disin-fettante. Nulla può contro la leu-cemia. La scienza a volte non puòfar nulla, e così, rassegnato, puòsoltanto sorridere e scherzare conil piccolo Michele, ormai privo dicapelli e con la sola speranza diun miracolo all’orizzonte” scriveNino.E qui non possiamo non citare“Oscar e la dama in rosa” di EricEmmanuel Schmitt. Struggentestoria di un bimbo che, comeMichele, è ammalato di leucemia.E sarà l’anziana dama in rosa arendere magici gli ultimi giorni diOscar con gli strabilianti raccontidelle proprie mirabolanti avventu-re. Sognare aiuta a credere.La vita riserva ad ogni creaturamomenti di dolore e disperazione.L’impotenza annienta la speranza.Ed è allora che sovvengono isogni e dal cuore nasce silente lapreghiera. E poco importa se saleal cielo o si rivolge a BabboNatale. E’ la fiammella che illumi-na il buio. La fiammella che i libricome quello di Nino ci regalano.L’autore scrive attingendo al suocuore sincero di giovane medicoaperto alla speranza, al sogno.Nino come il dott. Maus vorrebbetrovare l’elisir per guarire i tanticiliegi ammalati e farsi ripagaresoltanto con un sorriso. Il mondoche noi, con lui, vorremmo.

Roberto Mistretta

LIBRI

“Il dottor Maus e il settimo piano”di Antonino Genovese

culturacultura

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Si sono conclusi all’insegnadella ‘contaminazione’ ilavori del convegno

“Performance e Performatività”che si è tenuto all’interno del sug-gestivo scenario di Villa Pace nelCentro interdipartimentale diStudi sulle Arti Performativedell'Università degli Studi diMessina, dal 18 al 20 novembre acura di UniversiTeatrali, delDipartimento di Studi SullaCiviltà Moderna e La TradizioneClassica, dell’ERSU di Messina edella Compalit. Il nuovo Centro èstato inaugurato dal direttore diUniversiTeatrali e preside dellaFacoltà di Scienze dellaFormazione Antonino Pennisi,durante la giornata conclusiva diun foltissimo e ricco programmadi interventi, a cui hanno contribu-to con entusiasmo circa 80 relatorie una ventina di ‘respondent’ chehanno tirato le fila degli interventie animato dibattiti, che si sonointrecciati tra loro, abbandonandola classica formula delle sessioniparallele. Ha coordinato l’eventoil docente Dario Tomasello, sup-portato dagli allievi del DAMS, edalla segreteria organizzativa delnuovo Centro ed esattamente daLuciano Fiorino e Rosaria LoPresti. Giovani ricercatori hannoavuto l’opportunità di confrontarsisulle loro tematiche di studio rela-tive alla definizione di ‘perfor-mance’, attraverso ‘un’ibridazio-ne’ o anche un ‘contagio’, collo-candosi su tre aree tematiche,distribuite nelle tre giornate:Performatività delle Arti ‘SuCarta’ e ‘In Scena’; Performancedell’Identità attraverso‘Spaesamento’ e ‘Travestimento’;

Pratiche Performativedell’Alterità tra ‘Terapia’ ed‘Empatia’. Il convegno a cuihanno contribuito studiosi italianie stranieri di rilevanza internazio-nale, tra i tanti citiamo Marco DeMarinis e Massimo Fusillo; havisto la partecipazione di dueimportanti interventi artistici;Emilio Isgrò con la sua “OdisseaCancellata” e con il suo ‘DitticoAntonello Dio’ che ha campeggia-to sulla locandina dell’evento eSaverio La Ruina con “La Borto”.Isgrò è noto per le sue‘Cancellature’, apportate a enci-clopedie o libri e per la sua poesiavisiva che si colloca all’internodell’arte concettuale dellaseconda metà del novecen-to; negli anni ’80 dà uncontributo al teatro con l’“Orestea di Gibellina” esulla scorta di questolavoro presenta in ante-prima assoluta, per ipartecipanti del conve-gno di Villa Pace, nellaserata del 18 novembreall’interno del ParcoHorcynus nel magicoscenario della Torredegli Inglesi, un readingdella sua ‘Odissea’, conuna personale esegesidell’opera, ironica einaspettata. La Ruina,attore e autore teatralepluripremiato e nel1999 direttore artisticodella ‘Primavera deiTeatri’, si inserisceall’interno della temati-ca del travestimento,trattata il secondo gior-no, con i suoi spettacoli

di notevole importanza sociale edrammaturgica, in particolare ilsuo spettacolo si colloca ancheall’interno dell’Ente Teatro diMessina con la rassegna‘Paradosso Sull’Autore’ il cuidirettore artistico è il già citatoTomasello, che con questa iniziati-va eterogenea e titanica ha apertouna nuova prospettiva al sistemaaccademico di cultura nella città diMessina.

Vincenza Di Vita

Inaugurato a Messina il CentroInterdipartimentale di Studi sulleArti Performative

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I l massacro si consumaa rallentatore, mentre ilpalco in ombra si

accende solo di musica.Inizia così “Bronte 1860,quale libertà”, lo spettaco-lo teatrale di CarmeloCausale, in scena dal 19 al21 novembre al VittorioEmanuele per la regia diGianni Scuto. Un testo inchiesta che rac-conta i tragici fatti diBronte, accorsi nell’agostodel 1860 dopo lo sbarco diGaribaldi, quando gli abi-tanti, vessati da anni diingiustizie e soprusi,esplodono in una sommos-sa che causa la morte di 16

persone, tra incendi e sac-cheggi. La vicenda si con-clude con la fucilazione di5 “colpevoli” individuatidopo un approssimativoprocesso di appena 4 ore.A condurre l’inchiestaNino Bixio, mandato daGaribaldi per spegnere ifocolai di rivolta.Il dolore è spalmato su unpalco scarno, sulla cuiparete campeggiano enor-mi la bandiera tricolore eun ritratto di Garibaldi. Lospazio scenico è diviso indue parti: quella dei giudi-ci, in fondo, e quella degliimputati e delle vittime,che vicini al pubblico gri-

dano il loro strazio.Personaggi come allegoriesi stagliano sulla scena,alteri, illuminati da unfascio di luce che si accen-de di volta in volta per farchiarezza sulla verità diognuno: le tre vedove, ilgiudice, gli accusati, ilfolle… “Quale libertà?” Èl’urlo che esce dalle boc-che dei protagonisti, men-tre disperati invocano giu-stizia. La scelta di attori messine-si ed etnei regala autentici-tà ad un testo dove la sici-lianità è un tratto troppoforte per essere solamentei n t e r p r e t a t o .

spettacolispettacoli

Recensione dello spettacolo, su uno dei fatti più tragici dell'epopea garibaldina, inscena dal 19 al 21 novembre al Teatro Vittorio emanuele

“Bronte 1860 quale libertà”

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25 Novembre 2010

L’appartenenza al terri-torio chiede di esserevissuta, e i protagonistidella pièce lo fannocon profondo trasporto. Tra i personaggi dellospettacolo anche lamusica che assume unruolo fondamentale. Ilmaestro OrazioCorsaro ha affiancatoai pezzi appositamentecomposti, brani origi-nali della tradizioneetnomusicale dellaSicilia, ed in particola-re di Bronte. Il dramma, sebbenelasci parlare singolar-mete ogni protagonista,assume nel complessoun fortissimo aspettocorale, evidenziatodalle coreografie checoordinano i movimen-ti degli attori: gli inter-preti ballano la lorodanza del dolore, aven-do come compagnidelle sedie. Sono questigli unici elementi sce-nici presenti sul palco,insieme ai lunghi man-telli neri indossati dallevittime all’inizio dellospettacolo e che dallaprima scena giacionocome sudari sul pavi-mento. A suggellare lafine della rappresenta-zione e del processo lafucilazione degli accu-sati, che muionoanch’essi a rallentato-re. Carnefici e vittimesono accomunati dallastessa sorte, quella diuna morte ingiusta eingiustificata. Sul palco cala l’ultimosudario, il tricolore. Chiara Lucà Trombetta

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Tindari, mite ti sofra larghi colli pensile sull’acque

delle isole dolci del dio,oggi m’assali

e ti chini in cuore.

Salgo vertici aerei precipizi,assorto al vento dei pini,

e la brigata che lieve m’accompagnas’allontana nell’aria,

onda di suoni e amore,e tu mi prendi

da cui male mi trassie paure d’ombre e di silenzi,

rifugi di dolcezze un tempo assiduee morte d’anima.

A te ignota è la terra ove ogni giorno affondoe segrete sillabe nutro:

altra luce ti sfoglia sopra i vetrinella veste notturna,

e gioia non mia riposasul tuo grembo.

Aspro è l’esilio,e la ricerca che chiudevo in te

d’armonia oggi si mutain ansia precoce di morire;

e ogni amore è schermo alla tristezza,tacito passo al buiodove mi hai posto

amaro pane a rompere.

Tindari serena torna;soave amico mi desta

che si sporga nel cielo da una rupee io fingo timore a chi non sa

che vento profondo m’ha cercato.(da Acque e terre del 1930)

Salvatore Quasimodo

poesia in blupoesia in bluVento a Tindari

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lo Sport

La Pallavolo Messinacontinua a sorridereLa Pallavolo Messinacontinua a sorridere

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Si è conclusa ad Aversa la striscia dirisultati positivi per il Milazzo. Imamertini, infatti, sono usciti scon-

fitti di misura dall'"Augusto Bisceglia" altermine di una gara piuttosto equilibrata,giocata a viso aperto da entrambe lesquadre, decisa da un gol in apertura diincontro (6') dal campano Grieco. Unminuto dopo Lasagna aveva pareggiato iconti, ma la rete dell'attaccante rossoblùè stata annullata per un presunto fuori-

gioco. Nella prima parte del match imamertini hanno più volte sfiorato il parisenza, però, riuscire a fare centro.Nella ripresa, l'Aversa ha abbassato iritmi ed ha portato a casa l'intera postain palio. Domenica prossima il campiona-to si ferma per la sosta imposta dal calen-dario. Alla ripresa, domenica 28 novem-bre, al "Grotta Polifemo" arriverà ilBrindisi.

Fonte www.ssmilazzo.it

Un Milazzo generoso cede l'interaposta in palio all'Aversa Normanna

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Arriva il quarto risultato utile consecutivo incasa ACR. Allo stadio "Stefano Rizzo" diRossano, i giallorossi, sono riusciti a portare

a casa l’intera posta in palio, di fronte la Rossanesedell’allenatore Bavero. A regalare la vittoria agliuomini di Beoni il francesino Chovet , grazie ad unascivolata su cross di Conti. Per lui primo gol in Italia.Il tecnico Beoni manda in campo una formazioneridisegnata, con Borgogni, Marino, Sorrentino eD’Angelo indisponibili, le scelte ricadono suRomeo, Di Renzo e Bruno, Chovet , invece, fa ilquarto di centrocampo sulla sinistra. Nei primiminuti di gioco nessuna occasione degna di nota, ledue squadre si studiano a vicenda senza creare parti-colare preoccupazioni ai portieri. Un timido tentati-vo lo fanno i padroni di casa, prima con Sperandeo,tiro dal limite che si alza sopra la traversa, successi-vamente con Canotto, colpo di testa che non destaparticolari apprensioni per Esposito. Il Messina,invece, alla prima occasione si porta in vantaggio.Chovet è bravo in scivolata a mettere dentro il tra-versone di Conti, Ramunno non può fare altro cheraccogliere la sfera in fondo al sacco. Vantaggio cheil Messina riesce a controllare fino alla fine delprimo tempo.Nella ripresa sono ancora gli ospiti a rendersi perico-

losi. Granito, servito da Cocuzza, prova il tiro a gira-re che si perde di poco sul fondo. Al 57’ giallorossiancora in avanti con Cocuzza e Conti, l’estremodifensore Ramunno è costretto, in entrambe, le occa-sioni a rifugiarsi in corner. La reazione dellaRossanese è tutta nella conclusione di Vasso, troppopoco per cercare di strappare almeno il pareggio allaformazione ospite, che potrebbe andare sul doppiovantaggio con Marzocchi su azione di contropiede,bravo l’estremo difensore a recuperare la posizionee a negare il gol al centrocampista giallorosso.

Soddisfatto a fine gara il match winner Chovet:“Sono contento d’aver fatto il mio primo gol con unasquadra come il Messina che mi ha dato fiducia- Lodedico a mia nonna che sta poco bene. Il nostro è ungruppo unito e questa compattezza ci sta facendosostenere tutte le difficoltà”.Soddisfatto anche il tecnico Beoni per il quarto risul-tato utile consecutivo: “Sono soddisfatto più delrisultato che della prestazione, ma abbiamo superatouna trasferta che si presentava difficile sotto diversiaspetti, ma con un po’ di fatica e stanchezza abbia-mo comunque dimostrato di potercela fare. Per noiera importante vincere. Il nostro obiettivo adesso èpuntare a vincere ogni domenica”.

Chovet regala la vittoriaall’ACR Messina

servizio Letizia Frisone foto Peppe Saya

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Il Città di Messina pareg-gia 0-0 sul difficile campodel Palazzolo nel giorno

del debutto in panchina diGaetano Accetta. Gara inten-sa, giocata su buoni ritmi dadue formazioni che si sonobattute con impegno, creandoentrambe pericolose occasionida gol specie nel primotempo. Ospiti in emergenza per viadelle defezioni di Camarda,Calabrese e Di Napoli, chehanno deciso ad inizio setti-mana di non presentarsi agliallenamenti, degli infortunatiFrassica, Lombardo,Cricchio, Cucinotta eMaggioloti e dello squalifica-to Pirrotta. Tra gli ospitiassente l’attaccante Sene,infortunato. Partita vibrante in avvio. Giàal 3’ occasionissima perCammaroto che stacca bene acentro area, sul corner diLibrizzi, ma il suo colpo ditesta non centra lo specchio. IlPalazzolo replica al 5’ andan-do vicinissimo al vantaggio:Bonarrigo calcia una granpunizione dal limite ma larisposta di Paterniti è strepito-sa e il pallone finisce sul palo.Al 7’ bel sinistro di Mondellodai 20 metri parato in duetempi da Ferla. Dalla distanzaci prova anche il Palazzolocon Gangi al 15’ ma il pallonesi perde sul fondo. Al 31’combinazione tra Bonarrigo eRosa con tiro di quest’ultimobloccato da Paterniti. Al 36’Librizzi lancia Bonsignoreche calcia da posizione defila-ta senza trovare lo specchio.Sul ribaltamento di fronte ciprova Bonarrigo: il suo destro

sfiora il palo alla destra diPaterniti. Dopo 2’ di recupero,le squadre vanno al ripososullo 0-0. La ripresa si apre con il tenta-tivo di Bonsignore al 6’ dopoun batti e ribatti nell’area delPalazzolo, ma la conclusionedell’attaccante del Città diMessina è imprecisa.Pochissime le palle-gol nelsecondo tempo, caratterizzatoda grande equilibrio e dallagrande attenzione mostratadalle due difese. Al 24’Accetta opera una doppiasostituzione: Gugliotta eSantamaria rilevano Puzone eCappello. I padroni di casacostruiscono la loro miglioreoccasione al 27’: Spampinato,entrato in campo nella ripresa,va al cross da destra, il pallo-ne arriva in area dove Rannocalcia di prima intenzionesenza però centrare la porta daposizione favorevole. Al 40’ultimo cambio per gli ospiti:Pulejo rimpiazza Bonsignore.A spezzare l’equilibrio ciprova in chiusura di matchGugliotta che si presenta a tuper tu con Ferla ma si allungatroppo il pallone e viene chiu-so dalla tempestiva uscita delportiere avversario: nell’occa-sione il giovane esterno delCittà di Messina si infortunaed è costretto ad abbandonareil campo. Pur in inferioritànumerica, gli uomini diAccetta tengono il camposenza affanno nei cinqueminuti di recupero concessidall’arbitro Listì. Palazzolo –Città di Messina termina 0-0.Domenica prossima Assenzioe compagni ospiteranno al“Celeste” il Taormina.

Il Città di Messina di Accetta pareggia 0-0 a Palazzolo

Santamaria in azione

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“Chi prima si esaltavaperché eravamoprimi in classifica,

ora non deve scoraggiarsi. A unasquadra che si deve salvare, puòcapitare di perdere in casa”.Mister Giuffrida (foto in alto)non si fascia la testa, nell’analiz-zate il difficile momento che staattraversando il suo Taormina,di nuovo battuto al“Bacigalupo” (dove non vinceda quattro gare): “Quando lesconfitte arrivano è responsabi-lità di tutti – spiega il mister –Anche se è una sconfitta chebrucia, perché abbiamo creatotanto, ma non riusciamo a fina-lizzare. Ma in questo periododobbiamo fare di necessità virtùcon gli uomini che abbiamo, e cimanca gente importante.Stringiamo i denti finché nonriusciremo a recuperare gliinfortunati. Speriamo di recupe-

rare qualcuno per domenica”.Mercoledì, intanto, c’è l’impe-gno infrasettimanale di Coppa,per il quale mister Giuffridaavrà a disposizione praticamen-te sempre gli stessi diciotto:“Ma ce la giocheremo, cerchere-mo lo stesso di conquistare lesemifinali” spiega AlessioEmanuele (foto in basso), l’uo-mo più pericoloso del Taormina,che nel primo tempo con unasua conclusione ha fatto tremarela traversa: “Ma abbiamo avutoaltre buone occasioni per faregoal – afferma - Purtroppo è unperiodo che ci gira storta, siamoun po’ penalizzati anche dagliinfortuni. Dobbiamo reagire etornare alla vittoria, anche senon sarà facile, perché domeni-ca ci aspetta una brutta partitacol Città di Messina, su uncampo difficile. Ma proveremolo stesso a fare punti”.

Il Taormina sconfitto in casa dal Caltagirone per 1 a 0

Mister Giuffrida

Lo stadio “Bacigalupo” di Taormina

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Una vittoria a fil di sirena per la SigmaBarcellona, che dimostra carattere neiminuti finali di una sfida che poteva

essere vinta durante i tempi regolamentari.Ancora tanta sofferenza per il popolo gialloros-so, che dopo un cospicuo vantaggio (+ 15) si faraggiungere da Forlì, che per poco non compiel’impresa. Il fantasma della sconfitta della scor-sa domenica a Jesi fa capolino nella mente deitifosi, ma per fortuna l’esito questa volta è diver-so.Ma alla dura legge del Palalberti non c’è scam-po. Barcellona è infatti imbattuta tra le muraamiche. I due punti questa volta li regala Hickscon un diabolico tap-in. Buona la prova del solito Crispin, che mette asegno 20 punti (6/8 da tre e 5 assists), anche secon Sorrentino l’attacco giallorosso gira meglio.Nonostante soli 7 punti segnati, Hicks (3/10 altiro) è lui il miglior in campo insieme a Ghiacci

(19 di valutazione) e Achara (Mvp dell’incon-tro). Splendido il lay-up in contropiede diGhiacci all’inizio dell’ultimo quarto. Nella con-ferenza stampa del dopo partita Pancotto è unafuria: << Innanzitutto non voglio sentire discor-si presuntuosi sul fatto che siamo una squadraforte. Non conosco una squadra che nasce forte,so invece cosa serve per diventare forti >>. Pancotto fa notare come nel primo tempo ilBarcellona aveva subito 30 punti e nel secondo49, ponendo l’accento sul fatto che nell’ultimoquarto cala l’attenzione. << Voglio gente che sputi sangue in mezzo alcampo>>, afferma ancora il coach giallorosso,<< dobbiamo diventare una squadra altrimentifacciamo discorsi da presuntuosi e non è il modoper andare avanti >>.Prossimo appuntamento domenica prossima aFerrara, sperando che il sogno continui.

Antonino Genovese

La legge del Palalberti

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Buona prestazione per l'AmatoriMessina che esce sconfitta dalPalaVolcan ma conferma le

buone prestazioni degli ultimi tempi,giocando ad armi pari con la primadella classe fino al trentacinquesimominuto. Il contro dei rimbalzi (47 a 15)e la differenza ai falli e ai liberi (33penalità fischiate e 15 tiri liberi per inero-arancio, 19 falli e 34 tiri a giocofermo per gli acesi) giustifica ampia-mente lo scarto finale, maturato peròsoltanto negli ultimi minuti di gara.Buona la partenza dei peloritani che sitrovano avanti 6-9 ma subiscono la vee-mente reazione dei granata che chiudo-no il parziale sul 27-15, mentre Vazzanacon due falli è costretto a tanta panchi-na. Grande la reazione dei nero-arancioche grazie alla ripartenze di Centorrinoannullano completamente il gap e chiu-dono sul 38 pari alla seconda sirena.Lagara è molto intensa e il drappello ditifosi messinesi incita i propri beniami-ni, che tengono botta e riescono a chiu-dere avanti di un punto il terzo parziale(55-56).La fatica e i problemi di fallicondizionano le due squadre con ungioco molto spezzettato abbassando ilritmo con le due squadre ancora a con-tatto al 36'; Messina spreca tre contro-piedi consecutivi e Acireale porta a casala vittoria, mentre la mediocre coppiaarbitrale consente ai granata di arroton-dare il punteggio.Soddisfazione in casaAmatori per la buona prestazione e imiglioramenti in difesa grazie anche alrientro dello specialista Arrigo e per lapresenza di un nutrito gruppo di tifosiche ha incitato la squadra dal primoall'ultimo minuto. Prossimo turno perMessina domenica 28 novembre alle ore18 al PalaTracuzzi per la sfida contro laNuova Pallacanestro Salerno.

Polisportiva Acireale - Amatori BasketMessina 79-63: buona prestazione dei messinesi

TABELLINOPolisportiva Acireale - Amatori BasketMessina 79-63

Polisportiva Acireale: Marzo 7,Gambino 8, Selmi 8, Manservisi 3,Colombo 14, Russo 9, Caminiti,Paolantonio 12, Manzotti 18, Grasso n.e.Allenatore: Foti

Amatori Basket Messina: Adorno 5,Centorrino 24, Arrigo 4, Carnazza 8,Sabarese 2, Giorgianni, Lombardo 8,Vazzana 6, Crovace 4, Restuccia 2.Allenatore: D'Arrigo

Arbitri: Bruno Calabrò e AntonioRamondini di Reggio Calabria (RC)

Parziali: 27-15, 11-23, 17-18, 24-7

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La Punto CasaPallavolo Messinaliquida con facilità la

“pratica” Amatori VolleyPotenza battendo gli avver-sari con un secco tre a zero( 2 5 - 2 0 / 2 5 - 1 8 / 2 5 - 2 1 ) .

Grande prestazioneper i ragazzi allenatida Andrea Caristi,che incoraggiatianche dalla vittoriaottenuta in trasfertacontro l’insidioso Giarre la scorsa set-timana, sono scesisul parquet dellaPalestra Juvara conla voglia e la con-vinzione di conqui-stare 3 punti impor-tanti, sia in terminidi classifica che dimorale. In campo dal primoset Marchetta,

Russo, Caravello, Nicosia,D’Andrea e il libero Ionata.Gli avversari del Potenzanon sono stati mai messi incondizione di entrare inpartita, i padroni di casahanno sempre tenuto leredini del gioco senza per-dere la concentrazioneneanche nelle fasi in cui lastanchezza fisica comincia-va a farsi sentire. Soddisfatto mister Caristi,che pur riconoscendo ilvalore in più mostrato oggiin campo dai suoi giocatori,invita l’ambiente a rimane-re cauto e a continuare acamminare sulla strada:“Stiamo lavorando bene efinalmente mettiamo a frut-to i risultati degli allena-menti che svolgiamo pertutta la settimana. Gliavversari non si sono quasimai resi pericolosi. A noi

però interessa essere riusci-ti a rimanere sempre in par-tita, una prova importantesoprattutto in vista del pros-simo turno in trasferta con-tro Catanzaro”. Caristi elo-gia i ragazzi scesi in campo:“Quest’oggi le capacità deisingoli si sono ben amalga-mate e tutti insieme siamoriusciti a centrare l’obietti-vo”. Nota di merito partico-lare per il libero Ionata,determinante sia in fase dicambio palla che in chiavedifensiva con alcuni impor-tanti recuperi.Per la Punto Casa si trattadella seconda vittoria con-secutiva in questo campio-nato, la prima conquistatain casa. In classifica adessoi messinesi raggiungonoquota 5 punti e si tiranofuori dalla zona retrocessio-ne.

La Pallavolo Messina batte con un secco 3-0

l’Amatori Volley Potenza

Il centrale Paul Warnakalla

servizio di

GiuseppeZaffino

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Importante occasione per la Città delloStretto, che avrà gli occhi addosso ditutto il mondo sportivo. Dopo l'amiche-

vole premondiale dello scorso 27 agosto con-tro la Bulgaria, un'altra soddisfazione per ilcomitato provinciale della Fipav. La partitasi disputerà tra il 17 e il 19 giugnoDopo aver ospitato questa estate le naziona-li di Italia e Bulgaria nella fase di prepara-zione ai Mondiali di volley dello scorso otto-bre, Messina è chiamata ad organizzare unatappa dell'edizione 2011 della Word League.La comunicazione è arrivata dalla Fivb, laFédéraion Internationale de Volleyball, cheha scelto la nostra città per l'esordio casa-lingo degli azzurri nella competizione. Inuna data da fissare tra il 17 e il 19 giugnoinfatti, la squadra guidata da AndreaAnastasi affronterà la Francia, in un matchtra due formazioni che si trovano nei primiposti del ranking.Per la città dello Stretto si tratta di un'occa-sione unica. E' la seconda volta che nellastoria della competizione si disputa una par-tita in Sicilia. La prima volta fu Catania, il21 giugno del 2009, ad ospitare la sfida tral'Italia e gli Stati Uniti, poi vinta dagli ame-

ricani.Nella prossima Word League l'Italia è statainserita dal Council nella pool D, insieme aCuba, Corea del Sud ed appunto Francia. Ilcalendario prevede il debutto degli azzurritra il 26 e il 27 maggio in trasferta inFrancia, la settimana successiva la sfida aCuba e poi quella in Corea del Sud.Successivamente le sfide casalinghe, laprima proprio a Messina contro i transalpi-ni.

Messina ospiterà la World League del 2011

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Si è conclusa la due-giorni d’incontri per le squadre della città impe-gnate nel campionato regionale di Serie C. In campo tutte le forma-zioni ad esclusione del Savio femminile che riposava in questo

turno. Bottino pieno per le ragazze della Futura e le squadre maschilidella Zanclon e del Savio che hanno lasciato a secco di punti e di set gliavversari di turno. Solo l’Azzurra, nonostante la buona prova, non rie-sce ancora a muovere la classifica.La Futura in trasferta a Santa Lucia del Mela ha superato con un secco3 a 0 le ragazze della Cauldron. Ottima la prova corale delle atlete dimister Fazio nonostante le attendesse una partita non facile dopo la scon-fitta in settimana con il Barcellona e l’assenza della schiacciatriceFrancesca Girone. Una prestazione che dà morale e tranquillità in vistadel derby con il Savio.L’Azzurra è uscita sconfitta invece dal campo di Nizza di Sicilia. Controlo Ionio Volley, la formazione allenata da Giuseppe Staiti parte bene,nonostante l’assenza della palleggiatrice Laura Foti ben sopperita daFabiana Pappalardo, vincendo il primo parziale 22-25, poi subisce ilritorno della squadra di casa che mette sotto gli avversari nel secondo set(25-13) e conduce senza ostacoli i successivi parziali.In campo maschile vittorie facili per il Savio e la Zanclon che hannoaffrontato, entrambe in casa, le ultime due squadre in classifica. Il Savioha ospitato il Pedara, ancora a secco di punti e di set, vincendo facilmen-te per 3 a 0 e conducendo la partita senza mai particolari affanni. LaZanclon attendeva al PalaJuvara l’Athena. Gli ospiti, a quota 3 in clas-sifica, “rischiano” di vincere il secondo set che termina ai vantaggi, 27-25. Facili le vittorie degli altri parziali per la squadra di casa che si pre-para al difficile prossimo turno contro il Milazzo che incalza a -2 in gra-duatoria.

VOLLeY SeRIe C

Savio maschileMuro della Zanclon

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Si è conclusa la due-giorni d’incontri per le squadre della città impe-gnate nel campionato regionale di Serie C. In campo tutte le forma-zioni ad esclusione del Savio femminile che riposava in questo

turno. Bottino pieno per le ragazze della Futura e le squadre maschilidella Zanclon e del Savio che hanno lasciato a secco di punti e di set gliavversari di turno. Solo l’Azzurra, nonostante la buona prova, non rie-sce ancora a muovere la classifica.La Futura in trasferta a Santa Lucia del Mela ha superato con un secco3 a 0 le ragazze della Cauldron. Ottima la prova corale delle atlete dimister Fazio nonostante le attendesse una partita non facile dopo la scon-fitta in settimana con il Barcellona e l’assenza della schiacciatriceFrancesca Girone. Una prestazione che dà morale e tranquillità in vistadel derby con il Savio.L’Azzurra è uscita sconfitta invece dal campo di Nizza di Sicilia. Controlo Ionio Volley, la formazione allenata da Giuseppe Staiti parte bene,nonostante l’assenza della palleggiatrice Laura Foti ben sopperita daFabiana Pappalardo, vincendo il primo parziale 22-25, poi subisce ilritorno della squadra di casa che mette sotto gli avversari nel secondo set(25-13) e conduce senza ostacoli i successivi parziali.In campo maschile vittorie facili per il Savio e la Zanclon che hannoaffrontato, entrambe in casa, le ultime due squadre in classifica. Il Savioha ospitato il Pedara, ancora a secco di punti e di set, vincendo facilmen-te per 3 a 0 e conducendo la partita senza mai particolari affanni. LaZanclon attendeva al PalaJuvara l’Athena. Gli ospiti, a quota 3 in clas-sifica, “rischiano” di vincere il secondo set che termina ai vantaggi, 27-25. Facili le vittorie degli altri parziali per la squadra di casa che si pre-para al difficile prossimo turno contro il Milazzo che incalza a -2 in gra-duatoria.

VOLLeY SeRIe C

Le atlete dell’ “Azzurra”,Raymo e Mancuso

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Grazie al successo sul Bogliasco, laFontalba Wp Messina aggiunge puntipesanti alla propria classifica, por-

tando a tre la striscia di risultati positivi dopoquelli ottenuti nelle giornate precedenti conPadova e Mestrina. Gara non bella quellavista alla piscina Cappuccini, con molti erro-ri, da una parte e dall’altra. Alla fine ha pre-valso l’esperienza e la migliore cifra tecnicadelle padrone di casa che, a causa di uninspiegabile calo di concentrazione nell’ulti-mo parziale, hanno consentito il rientro inpartita delle avversarie che, fino al termine,hanno sperato di poter strappare almeno il

pari. Il Bogliasco ha fatto la sua parte, neutra-lizzando Barbara Bujka con una marcatura“personalizzata” che ha, alla fine, ha dato isuoi frutti visto che la fuoriclasse ungherese,dopo i sette gol rifilati alla Mestrina, è rima-sta all’asciutto.Inizio favorevole alla Fontalba Wp Messinache trova la rete del vantaggio con D’Agata, e,dopo aver subito il gol di Canepa, trova conIuppa, in superiorità, il sorpasso. La difesapeloritana, nel secondo parziale, non concedesoluzioni facili alla tiratrici liguri. Basta,quindi, un lampo di Francesca Giannetti adincrementare il vantaggio che, dopo l’inter-

SeCONDA VITTORIA PeR LA FONTALBA WP MeSSINA

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Page 65: Il Cittadino di Messina 25 novembre 2010

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vallo lungo, diventa di quattro gol grazie allagemelle fiorentine della Fontalba WpMessina. Lucia e Francesca Giannetti man-dano le giallorosse sul 5-1, prima che la soli-ta Canepa dia ancora ossigeno alle sue com-pagne. L’inizio dell’ultimo parziale è tre-mendo per le peloritane, infilate due volte inmeno di un minuto da Dufour e da Millo incontrofuga. Una “ zampata” di Iuppa, ripor-ta la Fontalba Wp Messina, avanti di duelunghezze, ridotte, a un minuto dal terminedal pallonetto “chirurgico” di Canepa, lamigliore delle liguri. Con qualche brivido emolta esperienza, le padrone di casa riesconoa limitare i danni vincendo il loro secondoscontro diretto consecutivo.Moderatamente soddisfatto l’allenatoreAndrea Sellaroli: “ Sono tre punti pesantiperché, fondamentalmente, temevo questapartita. Bene in difesa, dove abbiamo conces-so poco. In attacco non ha segnato la Bujka,ma ci hanno pensato le altre ed è questo illato positivo anche dobbiamo e possiamofare meglio.. Le prossime due gare, conl’Athlon Palermo e Bologna, ci diranno qualiobiettivi possiamo realmente raggiungere”.

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Giulia Iuppa

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Mangia sanoMangia sano

a cura di Mimmo Saccà

RERE

La proclamazione della Dietamediterranea, quale stile divita sostenibile basato su

tradizioni alimentari e su valoriculturali secolari, rappresenta unasvolta epocale nel processo divalorizzazione di usi e costumilegati alle diete alimentari dei varipopoli”."A livello internazionale, graziealla proclamazione della Dietamediterranea, è stato certificatouna volta per tutte lo stretto legametra la cultura e le pratiche alimenta-ri tradizionali di un popolo ed èstata consacrata la loro inscindibili-tà. La Dieta mediterranea, è unpatrimonio culturale immaterialemillenario, vivo e in continua evo-luzione, condiviso da tutti i Paesidel Mediterraneo, che incorporasaperi, sapori, elaborazioni, pro-dotti alimentari, coltivazioni espazi sociali legati al territorio.""Ricordando che la paro-la greca “díaita” significaequilibrio, stile di vita, laDieta mediterranea, è

u n

modello di stile di vita basato sullaconvivialità e la frugalità, caratte-rizzata non solo dalla freschezza estagionalità dei suoi prodotti ali-mentari, ma soprattutto dal mododi prepararli, presentarli e condivi-derli a tavola. Abitudini alimentarivariate nel rispetto delle tradizioniche, insieme ad una vita attiva,costituiscono le caratteristiche fon-damentali della DietaMediterranea. Questo stile di vitasalutare è anche la conseguenzadella diversa disponibilità dellaproduzione agricola locale, in rela-zione al mosaico geografico e cli-matico del Mediterraneo."“La Dieta mediterranea, in quantoinsieme unico al mondo di pratichealimentari, sociali e culturali hapienamente meritato il riconosci-mento convinto dell’Unesco, giun-to con un sostegno unanime. Perl’Italia si tratta solo del primo,

importantissimo passo di unalunga serie di successi

sul cammino dellavalorizzazione dellepratiche agroali-mentari tradiziona-li italiane ricono-

sciute da tutto il

mondo quali esempi di eccellen-za”. La Dieta mediterranea è laprima pratica alimentare tradizio-nale al mondo ad essere iscrittanella prestigiosa Lista del patrimo-nio culturale dell’Unesco.Quest’ultima, istituita dallaConvenzione Unesco del 2003,conta 166 elementi iscritti da 132Paesi diversi, tra cui ad esempio iltango argentino, il capodanno isla-mico e la calligrafia cinese. Il mini-stero delle Politiche agricole ali-mentari e forestali è il referentenazionale delle candidature agrico-le e alimentari alla Lista e perseguire i lavori relativi alla Dietamediterranea e alle altre candidatu-re future ha istituito, presso ilGabinetto del Ministro, un apposi-to Gruppo di lavoro Unesco. Ilgruppo di lavoro del Ministero staora lavorando, per il prossimoanno, alle candidature de “L’artedella pizza napoletana” e “La colti-

vazione ad alberellodello Zibibbo diPantelleria”.

Dieta mediterranea: patrimonio dell’Unesco

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Mangia sanoMangia sano

Spaghetti con alici e pane tostatoIngredienti per 4 persone• spaghetti 70 g • alici fresche 80 g cipolla 1 • pane casereccio 1 fetta • olio 10 g • passata pomodoro 2 cucchiai • finocchietto selvatico • acqua q.b. • sale q.b. • pepe q.b.

La ricetta

RERE

PREPARAZIONEMettete a bollire una pentola di acquaper la pasta in cui farete bollire il ramodi finocchietto selvatico per circa 8minuti prima di aggiungervi gli spa-ghetti.Pulite le alici e mettetele in una padellainsieme all'olio e alla cipolla che avretefatto appassire. Versate le acciughe eaggiungete la passata di pomodoro, duedita di acqua, sale e pepe. Lasciate cuo-cere per circa 10 minuti. Fate tostare inforno o nel tostapane la fetta di panetagliata piuttosto alta e poi ritagliatela adadini. Scolate la pasta e conditela conil sugo preparato e per ultimo aggiunge-tevi i dadini di pane.

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Ieri (anni 60) Bagni Vittoria, oggi imbarcaderi della Caronte

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Amarcord

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