Il cittadino 5 aprile 2012Scuola Suoerire: gli studenti "fuggono" a Lodi
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G I O V E D Ì 5 A P R I L E 2 0 1 2 19il Cittadino Sudmilano
Peschiera, la madre di Andrea De Nandopronta al clamoroso sciopero della famePESCHIERA Il 29 gennaio delloscorso anno Andrea De Nando,15 anni appena, morì investito daun automobilista sotto gli occhidel fratello gemello e di un amico. Un anno più tardi, a febbraio,Elisabetta Cipollone, la mammadella vittima della strada, havinto la sua prima battaglia: ildiniego da parte del giudice alpatteggiamento richiesto dai legali dell’investitore. Divenutapaladina delle vittime della strada, Elisabetta ora ha un’altrabattaglia da vincere: l’introduzione nel nostro ordinamento diuna legge sull’omicidio stradale.E perché la politica non chiudagli occhi di fronte a tale richiestaha deciso lo sciopero della fame.Con lei un gruppo di familiari,che condividono la stessa tristestoria personale, che il 25 aprile
smetteranno di mangiare per ungiorno, in modo da «scuotereuno Stato che non tutela le vittime durante il procedimento penale (come richiesto dalla Decisone U.E. 2001/220/GAI, del 15marzo 2001) e anche dopo il reato, e che non rispetta il principiodi inderogabilità della pena, indispensabile per il reo, le Vittimee la società. Le ripercussioni sull’intero sistema sociale, sulleVittime e sui loro familiari a lorovolta Vittime di un sistema giudiziario che permette a chi uccide di poter continuare la propriavita come se nulla fosse, sono devastanti», sintetizza la scrittriceBarbara Benedettelli, che partecipa a questa iniziativa, sostenendola in prima persona. Losciopero collettivo della fame,nato proprio da un’idea di Elisa
betta Cipollone, comincerà il 25aprile a Roma durante un raduno, in luogo da definire, subitodopo l’incontro di centinaia difamiliari di Vittime della stradacon il Papa. «Noi scioperiamo conclude Elisabetta Cipollone ,perché vogliamo essere ascoltatida Ministri e Deputati che si trovano a discutere sulla riformadella giustizia perché non possono fare i conti senza considerarela parte lesa come invece sempreavviene. Inizieremo lo scioperodella fame in nome dei nostri figli e di quelli che vogliamo salvare e non ci fermeremo finché nonsaremo ascoltati, ma senza essere presi in giro. La prima emergenza alla quale far fronte è quella che riguarda la tutela della vita innocente».
E. C.
In breveMERCOLEDÌ 11 APRILE
Esodati e articolo 18:un’assemblea a PaulloIn vista della manifestazione unitariasindacale a Roma del prossimo 13aprile, la Federazione della sinistraPrc del Sudest Milano organizza unincontro sull’articolo 18 e sulla questione degli “esodati”. Forse non tuttisanno chi sono gli esodati: quei lavoratori che hanno “concordato” il proprio licenziamento prima dell’età della pensione. In pratica sono stati incentivati ad uscire dall’azienda con laprospettiva di una copertura da mobilità e disoccupazione fino al percepimento della pensione. Con la riforma,però, sono stati modificati i requisitidi pensionamento e la prospettiva degli esodati è vivere si parla anche di6 anni senza stipendio, né pensione.Una situazione davvero difficile, chela Federazione della sinistra intendetrattare nell’assemblea, aperta a tutti, che si terrà il prossimo 11 aprile alle 21 presso il Circolo di Paullo. Interverranno funzionari sindacali.
UN FILMATO PER PROTESTARE
Da Paullo a San Bovioin sella a una biciclettaFacile, direte voi: prendi la bici al posto dell’auto e vai al lavoro. Da Paulloa San Bovio, una decina di chilometri.Ma attraversare la Paullese è un’impresa. Ecco perché l’associazione“Paullo che pedala” ha deciso di seguire fino alla destinazione una delleiscritte. Filmandola e fotografandola,per sensibilizzare chi di dovere alcompletamento della pista ciclabilefino a Paullo. Alla fine ci sono volutiquaranta minuti per raggiungere ilposto di lavoro. Senza spese per ilcarburante e senza emissioni nocive.«Ma Gabriella, la ciclista che si è prestata a questa pedalata, non è unakamikaze dice il presidente dell’associazione Ezio Intropido . È una persona normale. È proprio per personenormali, come Gabriella, che “Paulloche pedala” chiede la realizzazionedella ciclopedonale PaulloMombretto. Il progetto c’è. Le istituzioni facciano la loro parte».
PAULLO n IL PROBLEMA DEGLI ABBONAMENTI PER GLI ISTITUTI DEL CREMASCO CONTINUA A TENERE BANCO
Carobiglietto, alunni sulle barricateL’ultimo appello: «Uniamo le forze per abbassare i prezzi»
Proteste da parte degli studenti del Sudmilano per il problema del carobiglietti
PAULLO «Uniamo le forze per abbassare il prezzo del biglietto». L’appello è firmato dai giovani studenti che a Crema frequentano le scuole superiori, ma che qui ci arrivano in pullman non solo dal Cremasco, ma anche dal Sudmilano e dalLodigiano affrontando molti disagi (tanto che è giacente presso lacaserma della stazione dei carabinieri di Paullo un esposto) e spendendo dal primo marzo molto dipiù rispetto a prima.Da Peschiera, Paullo, Tribiano, Zelo si arriva a pagare fino a quattroeuro in più a settimana per colpadella cancellazione del vecchio abbonamento di cinque giorni (l’alternativa è il settimanale, moltopiù oneroso). Un problema che hascatenato una serie di iniziative daparte dei pendolari e delle famigliedegli allievi iscritti a Crema, tracui le varie raccolte di firme indirizzate alla Provincia di Cremonae alla società Adda Trasporti: incento hanno aderito tra Paullo eTribiano, altri 500 a Spino, 120 hanno apposto la loro adesione sui moduli distribuiti durante i viaggi deibus, 200 hanno sottoscritto invecela petizione online aperta dal sito
dei pendolari cremaschi (http://www.firmiamo.it/ripristinoabbonamentisettimanali5giorni/list),in aggiunta ad oltre 400 presso i vari istituti scolastici. Ma adesso adalzare la voce sono i diretti interessati, ossia gli studenti, che hannoorganizzato un’assemblea in sala
Alessandrini a Crema dopo che si èconclusa con un nulla di fatto lariunione tra i rappresentantid’istituto delle scuole con l’assessore all’istruzione provinciale cremonese Paola Orini e l’assessore aitrasporti Giovanni Leoni. «In unanno spiegano gli studenti c’è
stato un caro biglietto del 23 percento. Di fronte ai numerosi rifiutia rivedere la politica tariffaria daparte di Adda Trasporti, sono stateindette assemblee d’istituto nellescuole per far presente la situazione ai diretti interessati; in seguitoa queste assemblee i rappresentanti d’istituto hanno deciso di discutere di questo problema anche direttamente con le famiglie, i pendolari, i lavoratori della stessaazienda tramite un’assemblea. Ilservizio pubblico locale sia sugomma che su rotaia è stato messoin ginocchio dai numerosi tagli ebisogna fare qualcosa. Per riuscirci, a parere nostro, tutti i pendolari, siano essi pensionati, lavoratori, studenti, devono unirsi».Ma, almeno per i prossimi mesi,spiragli positivi per un abbassamento dei costi di viaggio, non cene sono. Le cose comunque potrebbero presto cambiare, forse già dalmese di settembre quando verràaffidato il servizio per il trasportopubblico. L’appalto di Adda Trasporti è infatti scaduto e la societàagisce solo in regime di proroga fino alla nuova assegnazione.
Emiliano Cuti
Garadi solidarietàper regalare sorrisiai bimbi in difficoltàn A Merlino una serata completamente dedicata alla beneficenza. Venerdì 13 aprilealle 21, presso la sala polifunzionale a fianco del Comune,il gruppo “Amici Per” consegnerà ai medici volontaridell’associazione “Progettosorriso nel mondo” i fondiraccolti. Un modo concretoper sostenere il loro impegnoa favore dei bambini del terzomondo che nascono con gravimalformazioni facciali. Inparticolare, “Progetto sorrisonel mondo” opera in Bangladesh dal 1997, in Africa (Congo e Burundi) dal 2005 e inGuatemala dal 2008. Le malformazioni del viso sono tra idifetti congeniti più frequentiin tutto il mondo e colpisconoin media un bambino su mille. Lo staff composto da chirurghi, infermieri, anestesistie altre figure professionali rende l’attività completamente autonoma su qualsiasiterritorio e in qualsiasi condizione. I volontari permettonodi realizzare gli interventichirurgici a costi bassissimi,che si aggirano intorno ai 150euro per operazione. È questala vera forza dell’associazione, oltre all’impegno e all’entusiasmo dei partecipanti. «Inquesti anni abbiamo cercatodi realizzare un sogno maifinito fa sapere l’associazione . Esso si rinnova ognivolta che riceviamo richiestedi aiuto che riusciamo a esaudire. Per farlo, abbiamo bisogno di raccogliere e condividere energie e sostegno finanziario. Soprattutto, abbiamobisogno di condividere il nostro sogno». Dal 1997 al 2011sono stati eseguiti oltre 3.800interventi, la maggior parte èstata realizzata per correggere malformazioni del viso,oltre a interventi per la curadi tumori del viso e del collo edi chirurgia plastica per lacorrezione di esiti di ustione.In questi anni sono stati visitati e curati più di 7.500 pazienti, in prevalenza bambini.Non è la prima volta che“Amici Per” si impegna perdare una mano ai medici,organizzando eventi a livellolocale e raccogliendo l’adesione di alcuni sponsor. Tra questi si è aggiunto anche “Donne di Merlino e... oltre”, ungruppo nato nel 2010 chemetterà a disposizione unaparte del ricavato del mercatino di Natale.
MERLINO
MOLTI SI SPOSTANO PER IL LICEO DELLE SCIENZE UMANE, L’ARTISTICO E L’INDIRIZZO ALBERGHIERO. CAPUTO: «VOGLIAMO RISOLVERE IL PROBLEMA»
Scuola, gli studenti “fuggono” a LodiEmigra quasi il 60 per cento, uno su 5 sceglie la città del Barbarossa
Sono molti gli studenti che emigrano anche se nel Sudmilano è presente il tipo di indirizzo scelto per la loro formazione
n Sempre più giovani del Sudmilanoemigrano a Lodi per trovare unascuola superiore. Anche se l’indirizzo prescelto è presente nel territorio.Nell’anno scolastico 20102011, glialunni del quinquennio che hannotraslocato a Lodi sono stati il 16,3 percento della popolazione scolastica(6.470), cioè 1.057, 2,6 punti percentuali in più rispetto all’anno scolastico 20072008. A dirlo è l’ultima ricerca sugli “andamenti di scolarità nell’ambito Sud Est”, elaborata dal Cisem. A diminuire, anche se di poco,nel corso degli anni, invece, sono glialunni che per studiare hanno sceltoMilano (passati dal 32 al 32,6 per cento), Melegnano (dal 13,4 all’11,9, cioè769 alunni) e San Donato (dal 27,4 al25,9). In lieve crescita, invece, le preferenze per San Giuliano (dal 2,3 al2,5 per cento).Se si guardano i soli alunni delle prime, per San Donato si registra negliultimi quattro anni un decrementodi 4 punti percentuali e un decremento, di 2,5 punti, si registra ancheper Lodi. In totale gli studenti delleprime del Sudmilano, nell’ultimo anno, sono 1.567 e ben il 59 per cento diloro non frequenta istituzioni scolastiche locali (nel 20072008 la percentuale era del 56,8). Nel 24,2 per centodei casi, il motivo è legato all’impossibilità di trovare nell’offerta localel’indirizzo desiderato (nel 20072008erano il 19,6).I ricercatori Alberto Falletti, CeciliaCirulli, Fabio Sturaro e Irina Tsoi,analizzando i dati, hanno capito chegli studenti del Sudmilano puntanonella maggior parte dei casi sul liceo(50,4 per cento). Il 33,6 per cento sceglie il comparto tecnico e il 13,3 quello professionale. Andando, in profondità, ad analizzare le scelte deglialunni si scopre che molti emigranoaltrove anche se nel territorio di residenza è presente il tipo di scuolaprescelto.Sessanta studenti su 104 per esempio, cioè ben il 57,7 per cento, fanno ipendolari per frequentare il liceoclassico e una percentuale analoga,cioè 83 studenti su 145, emigra per illiceo linguistico. Sono 194 su 421(46,1 per cento), invece, quelli chevanno altrove per il liceo scientificoe 76 su 205 per l’indirizzo “Amministrazione, finanza e marketing”, 32su 98 per “Informatica e telecomunicazioni” e 33 su 51 per “Servizi commerciali”.La maggior parte però, cioè il 70 percento (49 su 70) emigra per l’indirizzo “Servizi sociosanitari” (istituitonel 2010 2011). Non trovano una risposta nel territorio, invece, gli alunni che vogliono iscriversi al liceo artistico, al liceo delle scienze umane eall’indirizzo alberghiero. Costoro sono il 22 per cento. Nei giorni scorsi èesplosa la polemica per il mancatook al Benini di Melegnano ad avviare l’indirizzo di scienze umane cheporta tutti gli studenti del territorioverso il Maffeo Vegio di Lodi, quest’anno costretto a respingerli permancanza di spazi.«Vogliamo risolvere il problema commenta l’assessore di MelegnanoRaffaela Caputo, all’indomani dell’incontro con le famiglie respinte econ gli assessori di Cerro e CarpianoMilena Rossignani e Paolo Branca .Abbiamo già contattato la Provinciae fissato un incontro. Se non si arriva al dunque per la stagione scolastica 20122013, troveremo una soluzione per l’anno dopo. Gli spazi sarannosempre di meno».
Cristina Vercellone
San Donato, un alunno su duepreferisce i banchi di Milanon A Lodi per frequentare il liceo delle scienze umane che a Melegnanonon c’è. Quarantatrè studenti dei 46di Melegnano che frequentano il liceo delle scienze umane studiano aLodi e 3 a Milano. A dirlo la ricercasui flussi elaborata dal Cisem, pergli anni che vanno dal 2007 al 2011. Igiovani di Melegnano viaggiano verso Lodi anche per indirizzi assentinella loro città: dei 21 del liceo classico, 10 si rivolgono a Lodi e 6 a SanDonato; dei 30 del linguistico, invece,19 frequentano a Lodi e 8 a San Giuliano. Per quanto riguarda i 200alunni dello scientifico, offerta presente a Melegnano, 27 si rivolgono aCasale, 23 a Lodi e 17 a Sant’Angelo.Se gli studenti di Pantigliate e Peschiera si rivolgono soprattutto aMilano e in minor numero a San Donato, quelli di Paullo scelgono per lamaggior parte Lodi (il 33,6 per cento)Quest’ultimo è uno dei comuni piùgettonati dagli studenti del Sudmilano. Lo è per i 133 alunni di Carpiano,per esempio. Sono 42 quelli che l’anno scorso hanno scelto Lodi, 41 Melegnano, 29 Milano, solo 6 San Donatoe 2 San Giuliano, 1 è andato a Casale,1 a Codogno e 4 a Sant’Angelo. I 216di Cerro si sono suddivisi soprattutto tra Lodi (80) e Melegnano (89). Anche quelli di Colturano sono andatisoprattutto a Lodi (28). 16 di loro, invece, hanno preferito Milano e San
Donato. In massa a Lodi gli studentidi Dresano, ma in questo caso per ragioni probabilmente geografiche.Nel corso degli anni, i pendolari verso Lodi sono passati dal 42,1 per cento al 54,5, mentre gli studenti direttia Melegnano sono calati, passandodal 28,9 al 26,7 per cento. Curioso, secondo i ricercatori, è il caso di Mediglia. Gli studenti di questo comune,infatti, scelgono Milano anche pergli indirizzi presenti a San Donato eSan Giuliano. Su 452 studenti, 211 sisono rivolti a Milano, 128 a San Donato, 24 a Melegnano e Lodi e solo 9 aSan Giuliano. Dei 109 studenti chefrequentano il liceo scientifico, solo49 vanno a San Donato, gli altri a Milano. Per quanto riguarda i 58 studenti che frequentano l’indirizzoamministrazione, finanza e marketing, solo 18 dei 58 studiano a San Donato, 13 a Melegnano e i restanti 20 aMilano. Anche per il liceo linguistico e classico, gli alunni preferisconoMilano. Nel primo caso, sono 18 glialunni che si rivolgono alla metropoli e 9 a San Giuliano, nel secondo, invece, dei 21 studenti, sono 8 gli alunni tra i banchi di San Donato. Pocopiù della metà dei residenti di quest’ultimo comune (il 51,5 per cento)si rivolgono a San Donato per studiare, gli altri emigrano soprattutto aMilano.
C. V.