Il Centro Giugno 2012

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  • 7/31/2019 Il Centro Giugno 2012

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    Aut.ne del Tribunale di Livorno n 683 del 05/03/2001 - Spediz. in abb. postale: D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 1, DCB LIVORNO

    Anno XII - n 123 Giugno 2012

    LEditorialedi Enrico Dello Sbarba

    Non scherziamocon il fuoco

    del populismoe dellavventurismo

    segue a pag. 2

    Abbiamo proprio il timore che

    questo nostro paese stia pericolo-samente planando,nel suo prossi-

    mo futuro, verso una fase di pe-

    ricoloso avventurismo.

    Certamente la difficile situazio-

    ne economica e sociale ma anche

    morale che stiamo attraversando,

    insieme ad altri paesi della Co-

    munit Europea, facilita e spa-

    lanca le porte ad un crescente cli-

    ma fatto di ansia e preoccupazio-

    ne.

    Quando saremo al governospiega e chiarisce il grande im-

    bonitore- il miliardario Beppe

    Grillo -nellintervista rilasciata al

    giornalista Antonio Stella a SET-

    TE ,allegato del Corriere della

    Sera, (venerd1 giugno)i poli-

    tici verranno giudicati da un tri-

    bunale di cittadini incensurati,

    estratti a sorte, che li condanne-

    r ai lavori socialmente utili ed

    alla restituzione del malloppo.Ora si da il caso che, nellultima

    tornata elettorale amministrativa,

    Le parti in commediaUn articolo dellOn. Ivo Butini

    Le elezioni comunali servono ad eleg-gere sindaci e consiglieri comunali.Sono comunque elezioni fortemente in-fluenzate dalla personalit dei candidatie da complessi rapporti di interesse.Le elezioni locali sono state spesso an-ticipazioni di orientamenti che si sonopoi compiutamente manifestati nellesuccessive elezioni parlamentari.Sono state messe in rilievo significativeindicazioni.Il grande astensionismo riduce la rap-presentativit politica, non quella lega-le, degli eletti (Renato Mannheimer). Cuna grave crisi della partecipazione po-polare (Massimo Giannini). I partiti sof-frono di vizio oligarchico e di deficitetico (Ilvo Diamanti). Sembra riapertala questione settentrionale, un aspet-to inquietante nella crisi europea cheviviamo.Domenica 20 maggio (domenica elet-torale) apparve su La Repubblica un

    articolo firmato dal professor AgostinoGiovagnoli, storico e accademico, espo-nente autorevole della cultura cattolica.Il titolo dellarticolo: Lalleanza dei cat-tolici con il governo Monti. Il profes-sor Giovagnoli richiama la visita del Papaad Arezzo il 13 maggio per sottolinearela sintonia tra il Papa e il Presidentedel Consiglio sul rischio che la crisi eco-nomica, se male affrontata, possa di-ventare crisi culturale e di valori. Gio-vagnoli sottolinea che nel mondo catto-

    lico non tutti la pensano cos. Cita unvescovo e un parroco. Nessuna novit.Quando dalla cronaca passa alle que-stioni di strategia, Giovagnoli osservacome, negli ultimi anni, si sia creata trai cattolici una singolare dicotomia pro-

    prio sui valori.I valori etici sono stati affermati con tantadecisione da apparire incompatibili conla loro traduzione politica.Per tutto il resto, invece, sembra lecitoeliminare il legame tra etica e politica,cosicch si sono aperte ampie prate-rie allaffarismo e persino alla illegalit.Secondo Giovagnoli in tutte due i casile convinzioni religiose rischiano di di-ventare irrilevanti sul piano della con-cretezza storica, tanto da mettere a ri-schio lidentit cattolica.In un suo recente discorso a un gruppodi Vescovi degli Stati Uniti, il Papa ha

    CIRCOLO CULTURALE IL CENTRO

    Incontro con il

    Sen. Marco Filippisul tema

    Ma dove andr

    a finire

    questa politica?Intervento:

    Dott. Francescalberto De Bari

    giornalista-pubblicistaModeratore:

    Dott. Enrico Dello Sbarba

    direttore de Il Centro

    segue a pag. 2

    Luned 25 Giugno, h. 18presso la Chiesa degli Armeni

    Via della Madonna - Livorno

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    2 Politica

    Non scherziamo

    con il fuoco

    dalla prima pagina

    il movimento 5 Stelle abbia conseguitocirca l 8% dei consensi conquistando

    il comune di Parma ed altri minori sem-

    pre in quellarea: gli ultimi sondaggi

    gli attribuiscono uno stratosferico 18%,

    praticamente il secondo partito dopo il

    PD.

    Lintervista ci ha letteralmente lasciati

    inebetiti e pensiamo che altrettanta

    meraviglia, sorpresa e preoccupazione

    abbiano riportato coloro che hanno

    avuto occasione di leggerla. A parte leresponsabilit della classe dirigente po-

    litica, ma non solo quella, che ci ha

    gestito in questi ultimi venti anni , il

    tono e contenuti sono di una gravit

    tale da ingenerare il sospetto di trovar-

    ci allinterno di un quadro di discutibi-

    le legittimit costituzionale.

    Vogliamo augurarci che prevalga nei cit-

    tadini lindispensabile senso delle re-

    sponsabilit, un valore essenziale che

    Le parti

    in commedia

    ricordato limportanza di preservare,alimentare e promuovere lunit catto-lica quale condizione per lo svolgimen-to della missione della Chiesa negli StatiUniti.Come si pu conseguire il bene di tutti(il bene comune) partendo e operandoda posizioni discordanti, se non oppo-ste, nella concreta situazione italiana?Se lunit dei cattolici si scompone e sidisarticola ai livelli della societ e delloStato, come possono i cattolici render-

    si credibili come protagonisti, quali sipropongono, nel tormentato presentedellItalia e dellOccidente?Qui Rodi, qui salta.

    Periodico mensiledel Circolo Culturale

    Autorizzazione del Tribunale di Livorno

    Redazione ed Amministrazione:

    Via Trieste 7, tel. 0586/427137 - Livorno

    www.circoloilcentro-livorno.it

    DIRETTORE RESPONSABILE:

    Enrico Dello SbarbaEnrico Dello SbarbaEnrico Dello SbarbaEnrico Dello SbarbaEnrico Dello Sbarba

    Giornale chiuso in tipografia ilGiornale chiuso in tipografia ilGiornale chiuso in tipografia ilGiornale chiuso in tipografia ilGiornale chiuso in tipografia il 5/6/20125/6/20125/6/20125/6/20125/6/2012

    Hanno collaborato a questo numero:Laura Conforti Benvenuti, MassimoLaura Conforti Benvenuti, MassimoLaura Conforti Benvenuti, MassimoLaura Conforti Benvenuti, MassimoLaura Conforti Benvenuti, MassimoCappelli, Stefano Ceccarini, BartoloCappelli, Stefano Ceccarini, BartoloCappelli, Stefano Ceccarini, BartoloCappelli, Stefano Ceccarini, BartoloCappelli, Stefano Ceccarini, BartoloCiccardini, Monica Cuzzocrea, Be-Ciccardini, Monica Cuzzocrea, Be-Ciccardini, Monica Cuzzocrea, Be-Ciccardini, Monica Cuzzocrea, Be-Ciccardini, Monica Cuzzocrea, Be-niamino Franceschini, Vincenzoniamino Franceschini, Vincenzoniamino Franceschini, Vincenzoniamino Franceschini, Vincenzoniamino Franceschini, VincenzoGreco,Greco,Greco,Greco,Greco, Mario Lorenzini,Mario Lorenzini,Mario Lorenzini,Mario Lorenzini,Mario Lorenzini, Silvia Meni-Silvia Meni-Silvia Meni-Silvia Meni-Silvia Meni-cagli, Matteo Pieracci, Jacopo Pizzi,cagli, Matteo Pieracci, Jacopo Pizzi,cagli, Matteo Pieracci, Jacopo Pizzi,cagli, Matteo Pieracci, Jacopo Pizzi,cagli, Matteo Pieracci, Jacopo Pizzi,Marisa SperanzaMarisa SperanzaMarisa SperanzaMarisa SperanzaMarisa Speranza, Franco Spugnesi,, Franco Spugnesi,, Franco Spugnesi,, Franco Spugnesi,, Franco Spugnesi,Letizia Villani.Letizia Villani.Letizia Villani.Letizia Villani.Letizia Villani.

    COMITATO DI REDAZIONE:

    Daniela Armani, Fabrizio Burchianti,Daniela Armani, Fabrizio Burchianti,Daniela Armani, Fabrizio Burchianti,Daniela Armani, Fabrizio Burchianti,Daniela Armani, Fabrizio Burchianti,

    Massimo Cappelli,Massimo Cappelli,Massimo Cappelli,Massimo Cappelli,Massimo Cappelli,

    Laura Conforti BenvenutiLaura Conforti BenvenutiLaura Conforti BenvenutiLaura Conforti BenvenutiLaura Conforti Benvenuti

    Alberto Cont i, Salvatore DAngelo,Alberto Cont i, Salvatore DAngelo,Alberto Cont i, Salvatore DAngelo,Alberto Cont i, Salvatore DAngelo,Alberto Cont i, Salvatore DAngelo,

    Francescalberto De Bari,Francescalberto De Bari,Francescalberto De Bari,Francescalberto De Bari,Francescalberto De Bari,

    Davide Livocci, Mauro Paoletti,Davide Livocci, Mauro Paoletti,Davide Livocci, Mauro Paoletti,Davide Livocci, Mauro Paoletti,Davide Livocci, Mauro Paoletti,

    Marisa Speranza, Franco Spugnesi.Marisa Speranza, Franco Spugnesi.Marisa Speranza, Franco Spugnesi.Marisa Speranza, Franco Spugnesi.Marisa Speranza, Franco Spugnesi.

    STAMPA: Editrice Il Quadrifoglio,

    Via Pisacane 7, tel . 0586/ 814033 - Liv orno

    deve emergere, come gi avvenuto in

    passato, nei momenti pi drammatici

    della vita del nostro paese, in grado di

    contenere quella rabbia populista che

    pu estrinsecarsi in atteggiamenti ed

    assurde proposte che, se attuate sul se-

    rio, significherebbero lautodistruzionedi una comunit.

    In effetti, quando si propone un sala-

    rio di cittadinanza perch nessuno si

    butti dalla finestra, finanziabile con i

    capitali impiegati per la TAV, la caccia

    (ma non dice come) agli evasori, luscita

    dalleuro ed altre facezie simili (sugge-

    riamo al Grande Imbonitore di fare pro-

    pria lultima fantasiosa uscita del Ca-

    valiere che invita la Zecca di Stato a

    stampare euro senza limiti e controlli),siamo fuori da ogni ragionevole valu-

    tazione.

    Ed allora come uscire da questa im-

    prevedibile ed incredibile empasse che

    non assomiglia certo ad una favola

    raccontata, in altri tempi, la sera din-

    verno intorno al fuoco ma che sta gra-

    dualmente assumendo le dimensioni di

    un evento possibile e probabile almeno

    stando agli ultimi sondaggi?

    Un evento che potrebbe concretizzarsi

    se i due partiti maggiori che sostengo-

    no il governo Monti (PD e PdL), con-

    tinueranno a creare difficolt alla dif-

    ficile azione di risanamento e di rilan-

    cio attualmente in corso in un contesto

    nazionale ed europeo denso di insidie.

    Entrambi, il PD assediato dalla foto di

    Vasto (alleanza con SEL ed Italia dei

    Valori) a cui viene chiesto di ritenere il

    governo Monti un mero punto di pas-

    saggio dellintera storia politica italia-

    na anzich un necessario punto di par-tenza ed il PdL, ormai avviato verso

    un inarrestabile declino, che propone,

    a pochi mesi dallelezioni ,addirittura

    una riforma costituzionale in senso se-

    mipresidenziale che preveda, addirittu-

    ra, lelezione diretta del Presidente della

    Repubblica: una proposta che cancella

    lipotesi di una sistema alla tedesca su

    cui si stava discutendo promuovendo,

    dambl, il sistema alla francese.

    Ecco ,sono queste improvvisazioni, que-

    sti comportamenti di assoluta immatu-

    rit , limpressione di voler quasi ac-

    cantonare i gravissimi problemi che

    stanno devastando leconomia del pa-

    ese, che rischiano di spalancare le por-

    Il Centro in distribuizione an-che presso le seguenti punti:

    a LIVORNO:

    Libreria Nino Belforte, Via della Ma-donna;Libreria Edizioni Paoline, ViaIndipendenza; Libreria Gaia Scienza,Via di Franco; Edicola Nelli(piazza Ca-vour 39);Edicola P.zza Grande (latoFarmacia Ospedale) Edicola Attias(corso Amedeo);Edicola piazza Mat-teotti;Edicola Fabbricotti(piazza A.Moro);Edicola Paolini (BaracchinaBianca) (piazza S. Jacopo);Edicola c/o Bar Oasi(Ardenza Mare); TintoriaRossi(corso Mazzini).a CASTIGLIONCELLO:

    Edicola Rossi(Piazza della Vittoria);

    Edicola Tognotti, Stazione Ferrovia-ria.a ROSIGNANO SOLVAY:

    Edicola Giovannoni (via Allende);Edicola Vallini(via O. Chiesa).

    te allavventurismo politico del Gran-

    de Imbonitore miliardario a cui sta fa-

    cendo da spalla limmarcescibile An-

    tonio Di Pietro alleato,( ma come

    potr essere possibile?) del Partito De-

    mocratico.

    Arrivederci cari lettori al prossimo nu-mero, pensiamo di avere ancora qual-

    cosa di inedito da raccontare su questo

    nostro sfortunato paese che speriamo

    fortemente non voglia autoeliminarsi

    seguendo le logiche distruttive e morti-

    fere dellavventurismo.

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    19233Politica

    Caro direttore,a proposito del Convegno organizzatodal Domani dItalia sul centro-sini-stra, ho una chicca per i lettori. Era Se-gretario Moro, con Fanfani Presidente

    del Consiglio di un governo di quasi cen-trosinistrache aveva la non-sfiducia del Partito so-cialista. Era il primo approccio al pro-getto di un Governo di centro-sinistracon il Partito socialista. Eravamo nel belmezzo di un grande capolavoro di Moro,che aveva battuto Fanfani al Congres-so di Firenze, ottenendo lappoggio deicentristi di Scelba e di Andreotti. An-dreotti si era addirittura immolato, or-dinando ai suoi delegati di non votare la

    lista andreottiana, ma di votare per idorotei di Moro. Cos Fanfani, col suoprogramma di sinistra e di apertura aisocialisti, fu battuto. Cosa fece Morocome segretario del Partito? Una mos-sa deliziosamente democristiana:speriment un primo passo verso il cen-tro-sinistra. E, indovina chi mand afare lesploratore in un governo appog-giatodallesterno dal Partito socialista?Naturalmente, Fanfani. quello che la pubblicistica italiana chia-mer Governo delle convergenze pa-rallele. Moro negher sempre di averdato questa definizione, ma il problemanon si pone: le convergenze parallelesono un mito che ha una sua vita, sen-za bisogno di essere una verit storica

    provata.Moro mi avevanominato vicese-gretario Spes.Dovevamo af-frontare unacampagna moltodifficile, con ilcardinale Otta-

    viani e i liberaliscatenati per far-ci perderevoti. Fu in quellaoccasione chepensammo di rin-giovanire la Dccon il manifesto:La Dc ha ventianni.Ma c una sto-ria di un altro ma-

    nifesto che non mai uscito e delquale, invece, ho

    Leconvergenze parallelesono un mito che ha una sua vita,

    senza bisogno di essere una verit storica provata

    Una chicca per i lettori

    di Bartolo Ciccardini*

    ta del tipo: Moro e Fanfani, oggi e do-mani.Porto il bozzetto a Franco Salvi che, dabuon islamico, contrario a tutte le im-magini, ma attratto dalla insolita e ina-spettata versione unitaria della vicenda.Assieme ci introduciamo timorosi nellastanza di Moro che era per sua naturacontrario a qualsiasi tipo di propagan-da. Ascolt la spiegazione, sbirci ilbozzetto e sottovoce, con il suo modomellifluo, disse: Questo poi, mai!.Il bozzetto adesso in mano mia, me losono tenuto e lo offro ai lettori per illu-strare il nuovo centro-sinistra.

    *saggista e politico

    ancora il bozzetto disegnato con la tec-nica dei manifesti cinematografici diquei tempi. Il bozzetto rappresentavaMoro e Fanfani e lidea era di fare unmanifesto che riassumesse la vicendaDc di quel periodo.La grande mossa di Moro aveva fattos che i due protagonisti di questa lun-ga guerra fossero infine riuniti a richie-dere il voto per il centro-sinistra. Quin-di ci venne lidea di un manifesto unita-rio, con il volto di Moro e Fanfani, unitiper la battaglia elettorale, uno da Se-gretario politicoe laltro da Presidente del Consiglio.I due volti con la proposta di una scrit-

    Aldo Moro segretario della D.c. e Amintore Fanfani presidentedel Consiglio (1962)

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    4 Politica

    Lo scorso 16 maggio, Eni ha comu-nicato uneccezionale scoperta di gasnaturale in Mozambico, nellArea 4delloffshore, della quale la societ ita-liana operatrice con il 70% dellequote. Secondo le prime stime, il nuo-vo giacimento potrebbe contenere trai 198 e i 282 miliardi di metri cubi digas, cosicch le risorse di pertinenza

    esclusiva dellArea 4 aumenterebbe-ro tra 424 e 566 miliardi di metri cubi,portando allincremento del potenzialecomplessivo al momento calcolato at-torno ai 1.400 miliardi di metri cubi.La scoperta stata nel prospettoesplorativo Coral 1, perforato in oltre2mila metri dacqua e profondo intotale circa 5mila metri.Dieci giorni dopo, lamministratoredelegato dellazienda, Paolo Scaroni,ha citato il successo in Africa quale

    esempio sia della capacit strategicae tecnologica di Eni, sia dei progettisui quali investire maggiori risorse, so-prattutto alla luce della separazione daSnam imposta dal governo Monti. Il

    Scaroni: Il Mozambico il nostro EldoradoLEni scopre un nuovo giacimento di gas al largo delle coste africane, ma lItalia resta in silenzio

    di Beniamino Franceschini

    nostante un po di malinconia, lacessione di Snam non indebolir, marafforzer Eni, consentendo al-lazienda di scommettere sullesplo-razione e sulla produzione di idrocar-buri.Questi successi assumono importan-za fondamentale in un momento nelquale in Italia manca una politica ener-getica lineare e coerente. Da anni, or-mai, il nostro Paese sembra aver ri-nunciato a discutere seriamente di temi

    connessi al concetto di interesse na-zionale, ossia a operare attivamenteper la propria posizione geopolitica.

    Le scelte energetiche, dallapprovvi-gionamento alla produzione, passan-do per la distribuzione, rappresenta-no un aspetto imprescindibile per lasicurezza di uno Stato, poich esse,oltre a derivare da precise direttricipr og ra mm ati che , con tr ib ui sco no acostruire, ancor prima che a definire,la dimensione geopolitica di un attore

    internazionale. Non a caso, ancorauna volta, la presenza economica eimprenditoriale italiana allestero insettori strategici e politicamente rile-vanti resta avvolta dal manto della re-ticenza mediatica.

    FRATELLI NERI S.P.A.LIVORNO - ITALY

    Mozambico, ha detto Scaroni du-rante un convegno a Padova, ilnostro Eldorado, e lArtico la nuovafrontiera del petrolio. Addirittura, se-condo lamministratore delegato, no-

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    5Politica

    Caro Enrico,quando ho letto il titolo dellEditoriale suMonti mi sono detto che meno male tunon sei Monti perch in questo momentoed in questa situazione in cui il Paese haritrovato, se non altro, un po di dignit edi considerazione allestero, di tutto c

    bisogno meno che di un abbandono diquesto Governo.Leggendo poi larticolo ho compreso ilmotivo del tuo scoramento ed anchio hofatto qualche riflessione.Ho cercato di leggere la situazione da unaltro angolo rispetto al tuo; non credo visia contrapposizione, ma forse un puntodi vista diverso e magari complementare.Giustamente hai fatto il confronto con ilmiracolo italiano, ma dobbiamo tutti ri-cordare che il nostro Primo Ministro an-dava alla Conferenza per la Pace con lavaligia di cartone e con un abito con-sunto non certo con auto blu, scorte,

    privilegi e magari escort come i nostri po-litici di oggi .

    Ed in tempi meno lontani lo sforzo delGoverno Prodi per lingresso nellEuro(ovviamente non posso condividere il tuogiudizio cos negativo su Romano Prodiche ho letto in altra parte del Notiziario)ha visto i nostri concittadini disponibilianche a sacrifici pur di raggiungere unobbiettivo certo.Allora la responsabilit non sta solo nelnon avere classe dirigente e di oppo-

    sizione di primo livello e neppure nelfatto che gli italiani dimostrano di nonavere nessuna pazienza e di essere abi-tuati a credere nei miracoli anche sesoprattutto negli ultimi anni il messaggioche veniva fatto passare dal precedenteGoverno era che la crisi non cera o eragi superata !!E allora ho provato a interrogarmi sul per-ch i nostri concittadini sono cos cam-

    biati e si dimostrano insensibili e sfidu-ciati.La mia risposta una sola: il forte distac-co della gente dalla politica, che si tra-sformato in protesta e populismo varia-mente interpretata dai vari Grillo, Di Pie-tro, Vendola e con un Maroni nel dispera-to tentativo di rifarsi una verginit di fronteallo slogan Roma ladrona che si com-

    pletamente ritorto contro la Lega stessa.Qualcuno dir abbiamo vinto senza se esenza ma, altri imprecheranno controlantipolitica, ma la realt unaltra:La gente non ne pu pi di scandali, arric-

    chimenti abusivi, privilegi assurdi dei so-liti noti, finanziamenti abnormi.La gente non ne pu pi di vedere au-mentate le tasse, congelare le pensioni,mentre si continuano a pagare quasi mille

    parlamentari (per vedere poi le aule semi-deserte durante i lavori di Camera e Sena-to) o a mantenere in vita Enti inutili per-ch servono a sistemare i politici trom-

    bati.

    La gente non ne pu pi di fare sacrifici,di tirare la cinghia per arrivare a fine mese,mentre manager pubblici (anche quelli chehanno combinato disastri nelle loro gestio-ni) riscuotono dai 30 ai 100.000 Euro men-sili, cumulano due o tre pensioni ed otten-gono buonuscite miliardarie.Anche queste potrebbero apparire consi-derazioni populiste, ma se la nostra classe

    politica (tutta compresa lUDC di Pierfer-dinando Casini) non inizia a fare sul serio,dimezzando il numero dei Parlamentari (non

    una miniriduzione come quella prevista),tagliando gli stipendi di Manager pubbli-ci e Parlamentari (non accantonando tem-

    poraneamente un aumento che dovevanoavere), rinunciando a privilegi (viaggi gra-tis, portaborse vari, spese sanitarie, ingres-si gratis, ecc.), riconducendo i vitalizi inuna logica pensionistica (con le stesseregole di tutti gli altri cittadini), ricondu-cendo il finanziamento ai partiti in una lo-gica di spese realmente giustificate (enon tagliandolo del 30 o 50% senza ade-

    guate pezze giustificative), abbandonan-do il concetto dei diritti acquisiti (concet-to azzerato ad esempio per i pensionati che

    pur avendo acquisito il diritto di veder ri-valutate annualmente le proprie pensioni,se lo sono visto togliere per legge), ap-

    provando una legge elettorale che, quan-to meno, dia allelettore la facolt di sce-gliere i propri rappresentanti, e per ultimo,ma non meno importante, applicando rigi-damente una norma che dopo due (al mas-simo tre) legislature si torna a fare i citta-dini normali senza pretendere presidenzeo altri privilegi ormai consueti.Forse a queste condizioni, anche se ho

    paura sia troppo tardi, potremmo ridareslancio alla Politica (con la P maiuscola) eritrovare tra i cittadini quello scatto di or-goglio che ci ha fatto superare momentidifficili.Buon lavoro ed un cordiale saluto

    Franco Falagiani

    Lettera al Direttore

    (e.d.s.) - Per quanto riguarda la non concor-danza di giudizio su Romano Prodi convengo

    ma roba vecchia.Romano Prodi sicuramente un ottimo pro-

    fessore, un maestro in materia economica ma

    purtroppo conosciuto, in tutti gli ambienti,

    come testardo, diffidente e supponente ed cor-

    responsabile di avere spalancato con i suoi

    governi le porte ai governi Berlusconi: si pu

    assolvere?

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    6 Politica

    I recenti fatti di cronaca aprono scena-ri inquietanti su una possibile ricompar-sa del fenomeno terroristico in Italia.Il terrorismo nel nostro paese si svi-luppato soprattutto tra linizio degli anni70 e linizio degli anni 80, quando leforze antisistema furono militarmentee politicamente sconfitte. Ci, tuttavia,

    non ha impedito che si ricostituisserole nuove Brigate Rosse, che alla fine delsecolo uccisero Biagi e DAntona.Smantellate nel 99, si ricostituirono nel2007; queste ultime, da quello che silegge nella loro rivista clandestina Au-rora, progettavano di inserirsi nellelotte sociali in fabbrica, nelle protestenelle periferie e nelle contestazioni con-tro la Tav in val di Susa.La gambizzazione dellA.D. dellAnsal-do Nucleare Roberto Adinolfi da parte

    della Federazione Anarchica Informale solo una delle azioni portate avantisotto questa sigla dal Dicembre 2009,quando fecero esplodere una bomba nei

    pressi dellUniversit Bocconi di Mila-no nel cuore della notte, a cui hanno

    fatto seguito minacce a membri delGoverno, pacchi esplosivi alle sedi diambasciate e di Equitalia.La teoria secondo cui le varie forma-zioni terroristiche erano state costituitedai Servizi Segreti Italiani e Statunitensiallo scopo di rafforzare la DC e impedi-re al PCI di andare al Governo, statasmentita dai fatti sopra citati, dal mo-mento che non in grado di spiegare imotivi della loro ricomparsa in un peri-odo storico cos diverso.

    Per spiegare il fenomeno, innanzitutto,dobbiamo considerare il terrorismocome qualcosa generato da una parti-colare ideologia antidemocratica, primaancora che da un contesto socio-eco-nomico.Lideologia in questione pu essere siaquella marxista che quella anarchica (ledue differiscono per come viene con-cepita la societ dopo la rivoluzione, tut-

    Il ritorno degli anni di Piombo

    Scali del Corso 11 - Livorno

    Tel. 058686211000 - Fax 058686210000

    tavia i terroristi non hanno mai detto checosa verr dopo la rivoluzione, ma soloche essa imminente, quindi possonoessere trattate allo stesso modo ai finidellanalisi).In secondo luogo, c bisogno che al-cuni strati della popolazione venganocolpiti da ci che Ted R. Gurr ha chia-mato privazione progressiva: un dete-rioramento della situazione percepitaunito a un aumento delle aspettative.

    Infine, c bisogno di una classe politi-ca screditata, che ha collezionato unaserie di fallimenti e che ha perso la fi-ducia dei governati.In Italia negli anni 70 erano presentitutte le caratteristiche sopra descritte;queste caratteristiche sono presenti an-che oggi.Dai fatti di cronaca praticamente cer-to che il terrorismo stia tornando, tuttosta nel vedere se esso sia in grado diacquisire consensi, di allargarsi e strut-

    turarsi.Fondamentale diventa non solo il ruolodelle forze dellordine, ma anche e so-

    prattutto quello delle forze politiche, acui si chiede di cambiare registro e dilavorare per il bene dei cittadini, evitan-do inutili populismi che, se nel breve

    periodo possono portare risultati elet-torali soddisfacenti, nel medio e lungo

    periodo generano frustrazione e risen-timento nella popolazione.

    Cresce la tensione dopo lattentato anarchico ad Adinolfi

    di Jacopo Pizzi

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    77Attualit 7

    La questione seguita prevalentementedalla stampa economico finanziaria e pocoappare sui quotidiani generalisti, tuttavia

    per alcuni commentatori le decisioni che ilgoverno ha preso e prender su questotema avranno per il Paese una importanzasuperiore a quelle riguardanti la riforma

    pensionistica e del mercato del lavoro.Il 25 di Maggio stato emanato dallEse-cutivo il Dpcm con il quale sono stati chia-riti i criteri e le modalit della separazionedi Snam rete gas da Eni, liberalizzazione dirilevante importanza riguardante un assetstrategico per Paese quale la rete di tra-sporto del gas.

    Obiettivo della liberalizzazione quello digiungere ad una Societ per il trasportogas libera da legami con la principale so-ciet energetica nazionale che possa muo-versi con pi facilit sui diversi mercati,senza obiezioni dellantitrust,con benefi-ci effetti sui prezzi del gas e sulle bollettedei consumatori.Su questultimo punto gli osservatori piattenti prevedono una possibile lenta di-scesa delle tariffe ,con % molto contenu-te nei primi anni, gravando sul prezzo alconsumo una pesante componente fisca-le che riduce di molto la parte collegata aicosti e ai margini di produzione e commer-cializzazione.Vediamo comunque le posizioni in meritodel Governo e di Eni.Eni,dopo aver a lungo osteggiato lo scor-

    poro di Snam, ne ha preso atto con reali-smo e ha chiesto che loperazione avven-ga nel rispetto degli interessi degli azioni-

    sti (tra i quali il Tesoro) e del piano di in-vestimenti del Gruppo. La vendita di Snamrete gas,se fatta nella giusta maniera, di-minuira il debito di Eni di 11 miliardi (tan-to quello di Snam) e porter in cassacirca 7 miliardi portando il debito comples-sivo del Gruppo da 26 a 8 miliardi.Se Eni dovr rinunciare a circa mezzo mi-liardo anno di dividendi Snam con questaoperazione ottiene per ingenti risorse perincrementare il piano di investimenti neisuoi settori chiave.

    Superata per motivi strategici lopzione dimettere tout court sul mercato Snam,quellestudiate dallEsecutivo sono state la co-stituzione di una grande societ di distri-

    buzione di gas e elettricit di valenza eu-

    ropea ,tramite la fusione di Snam conTerna,soluzione che,al momento, statascartata ,ovvero lutilizzo delle risorse del-la Cassa depositi e prestiti per lacquistodelle azioni Snam.Questa seconda soluzione stata adotta-ta nel Dpcm varato da Palazzo Chigi. Poi-ch questa operazione richiede risorsealtrimenti utili per altri settori bisognosi diinterventi, lacquisizione ha riguardatosolo il 25,1% di Snam da pagare tra laltrocon scambi di asset di pari valore in pos-sesso di CDP ed in modo comunque dagarantire il controllo pubblico e strategi-co della la rete gas. La parte restante diSnam pari a circa il 26% verr invece mes-sa sul mercato da Eni. Una operazionecomplessa da compiere senza fare errori.Ecco allora che il piano di fusione conTerna avrebbe forse consentito pi rispo-ste positive a varie esigenze e avrebbemeglio rispettato i principi base di un

    piano di vere liberalizzazioni . Vediamocome il piano si svilupper nei dettagli,sperando che le scelte fatte e le prossimeazioni siano le migliori per il rilancio del-leconomia del Paese.

    www.circoloilcentro-livorno.it

    La liberalizzazione del gas:

    vietato sbagliaredi Massimo Cappelli

    Periodico mensiledel Circolo Culturale

    periodico on line

  • 7/31/2019 Il Centro Giugno 2012

    8/24

    8 Attualit

    Ambito conferimento allAmministratore Delegato e Direttore Generale di SAT

    Gina Giani e Laura Iris Ferro,Presidente della giuria

    Premio Lorenzetti

    Gina Giani, Amministratore Delega-

    to e Direttore Generale di SAT - So-

    ciet Aeroporto Toscano Galileo Ga-

    lilei - S.p.A. quotata sul segmento

    MTA di Borsa Italiana, che gestisce

    laeroporto di Pisa, ha vinto il premio

    Ambrogio Lorenzetti alla Governan-ce Societaria.

    A Gina Giani, stato conferito il pre-

    mio per la tutela degli stakeholder e

    buone pratiche di governane nella ca-

    tegoria Amministratori delegati con

    la seguente motivazione: Ha riser-

    vato nella gestione societaria una

    speciale attenzione alla tutela degli

    stakeholder attraverso ladozione di

    una corporate governance equilibra-

    ta ed efficiente e ladozione di buone

    pratiche.La Giuria ha esaminato candidature

    EN GINE ER IN G - IMPIAN TI IN DU STRI AL I - AP PL ICAZ IO NISPEC IALI - SKID & PACKAGES - S ERV ICE - OFFSHORE

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    A Gina Giani il Premio

    Ambrogio Lorenzettiper lagovernance societaria

    di imprese, istituzioni e top

    manager di societ che hanno

    svolto attivit migliorative della

    corporate governance, attraver-

    so lo sviluppo di idee o progetti, e

    contribuito a porre le basi per svilup-

    pare condizioni adeguate al migliora-mento degli strumenti e dei presidii

    di corporate governance.

    Gina Giani ha cos commentato il pre-

    mio ricevuto oggi: E un importante

    riconoscimento al lavoro fatto quoti-

    dianamente per garantire la rappre-

    sentanza e la tutela degli interessi di

    tutti gli azionisti della societ. SAT

    rappresenta un esempio virtuoso del

    fare impresa, dove i principi di una

    buona governance sono applicati di

    comune accordo tra i soci pubblici eprivati.

    Dal 25 maggio riprender dallaero-

    porto di Pisa il collegamento diretto

    con laeroporto John Fitzgerald Ken-

    nedy di New York operato quattro

    volte la settimana fino al 3 settembre

    dalla Delta Airlines in joint venture

    con Alitalia.

    A tal proposito Patrizia Ribaga - di-rettore commerciale per lItalia di

    Delta airlines - ha detto: Pisa una

    destinazione amata dagli america-

    ni per le vacanze estive e, non a caso,

    fioccano gi le prenotazioni. Ogni

    settimana ofrriamo oltre 836 posti

    tra Pisa e New York e siamo felici di

    poter sostenere leconomia locale,

    trasportando migliaia di visitatori

    in Italia dagli Stati Uniti.

    Dal 1 giugno al 31 agosto e

    attivo anche il volo da/per Cork.

    Frequenze:

    Pisa-Cork: Lun,Ven 14.55/16.40

    Cork-Pisa: Lun, Ven 10.50/14.30

    Ripresi voliper New York

    ...e nuovo

    voloper lIrlanda

  • 7/31/2019 Il Centro Giugno 2012

    9/24

    9Spigolature

    Dio le fa

    e poi le accoppiaSi tratta delle due pasionarie RosyBindi e Daniela Santach che, dopo i ri-sultati delle ultime tornate elettorali,hanno voluto rilasciare alcune dichiara-zioni.Dunque la Rosy si subito allineata in-sieme alla senatrice .Anna Finocchiaro( e questo ci ha sorpreso considerandola sua seriet ed il suo realismo) al suc-cesso del redivivo Leoluca Orlando Ca-scio eletto per la quarta volta Sindacodi Palermo.

    Il sessantacinquenne esponente politi-co, con una percentuale di voti del 39%,ha stravinto sul giovane candidato delPD Fabrizio Ferrandelli, eletto alle pri-marie ma sgradito alla nomenklatura delPD. Subito dopo la sua elezione ha di-chiarato che rappresenta una speran-za per Palermo ed uno schiaffo in fac-

    cia al sistema dei partiti.

    Ma almeno avesse la bont della pru-denza a difesa anche della dignit del

    partito.La Santach, omai quasi unhabitu neidibattiti televisivi insieme allultimogiapponese leghista, Salvini, ha dichia-rato che occorre un rapido ritornodel Cavaliere alla guida del Paese.

    Mah, coraggio ed avanti!!

    Chi si risente!Vi ricordate il corposo esponente deiverdi - Paolo Cento - portato agli onoridegli altari governativi nellultimo go-

    verno di Romano Prodi?Ebbene il redivivo ora approdato sot-to lombrello protettore di Vendola, hasuggerito di costituire un centrosinistraallargato al miliardario qualunquista

    Beppe Grillo.Il buon Cento non aveva letto che, incontemporanea, il Grillo aveva dato del-lo zombi a Bersani.

    Questa volta

    la Maria Grazia

    ha ragioneLeggo suIl Tirreno di mercoled 23 mag-gio lennesima, quasi giornaliera inter-

    pellanza (molte anche le mozioni pochele interrogazioni che evidentemente nonha in simpatia) di Maria Grazia Angeli, lastakanovista del Consiglio Comunale diRosignano. Ebbene questa volta ha fattocentro in merito alla spesa esuberantedi 400 euro che la CROM - la nota parte-cipata dei comuni di Rosignano, Castel-lina e Montescudaio - che si occupa difarmacie e gestioni cimiteriali - ha desti-nato alla Bagnolese per la realizzazionedellorto delle piante artificiali, pompo-samente definito itinerario educativo

    sulle piante officinali.Ci racconta Maria Grazia di avere com-

    piuto unescursione mirata nellortoe di avere accertato de visu lavvenu-ta piantagione di una salvia, di un ro-smarino e di una pianta di carciofi. Haragione, conveniamone, ci sembraunoperazione di cultura ortolana piut-tosto ...costosona!!

    Spigola

    ture

    Via Aurelia 7 - Tel. 0586/940134Stagno - Livorno

    Linutile

    qualunquismo

    di Davide Guadagni(e.d.s.) - Raccolgo i numerosi rilievi ascol-tati per la nota di Davide Guadagni - le90 parole - apparse su IL TIRRENO disabato 2 giugno.Premesso che apprezzo lironica versa-tilit dellautore concordo con i molti let-tori che non hanno approvato o apprez-zato - proprio per nulla - linutile chiusu-ra qualunquistacon la quale ha voluto bocciare ,senzacondizioni ,la sfilata del 2 giugno che de-finisce superflua, datata e dispendiosa.Ed invece da bocciare questo inoppor-

    tuno ed ingiusto giudizio, di marca qua-lunquista che fa pendent con quelli bru-talmente espressi dai leghisti, dal populi-sta Antonio Di Pietro e dai fans apparte-nenti al movimento 5 stelle.La festa della Repubblica, caro Guadagni, la testimonianza pi nobile, del successodi un popolo che con quel volto ratific lariconquista delle libert perdute durante ilventennio fascista.La sfilata una sua naturale appendiceche fu erroneamente abolita dal Presiden-te della Repubblica Scalfaro ed opportu-

    namente riportata in auge dal Presidentelivornese Ciampi.E un evento che si svolge in tutti i paesidemocratici per cui errato e provocato-rio ritenerlo superfluo e datato.

    Nella concomitanza del drammatico ter-remoto dellEmilia, un coro assordante dineofiti, in questa stagione cos decadentee grigia, ha sancito che fosse opportu-no sospenderla anche per evitare speseignorando, provocatoriamente, che lor-ganizzazione dellevento era gi ampia-mente in corso.Davide Guadagni si voluto associare a

    quei gruppi che fanno della speculazionepolitica il loro punto di riferimento ed aiquali si unito Alemanno - il Sindaco diRoma ,la cui assenza ha sollevato un ve-spaio di polemiche.In contrasto con questi commenti parzia-li ed ingiusti, concordiamo con la scelta re-sponsabile del Presidente della Repubblicadi confermare la sfilata militare che com-

    prende anche i corpi della Protezione Civi-le. Si trattato di una edizione estrema-mente sobria, cos come sobrie e moltocontenute sono state le celebrazioni svol-tesi in tutte le Prefettura dItalia nel cor-so delle quali il riferimento ai tragici even-ti stato prioritario.

    No, caro Guadagni, quella critica stataingiusta ed inopportuna: A Livorno si diceche lhai buttata di fori.

  • 7/31/2019 Il Centro Giugno 2012

    10/24

    10 Livorno

    Chiesa degli Olandesi:un restauro per la citt

    Illustrati i contenuti della lettera di intenti sottoscritta dalla Congregazione Olandese-Alemanna

    e dal comitato del Lions Club Livorno Host

    La storia di Livorno si contraddistingueper una tradizione di accoglienza di mol-te genti provenienti da Paesi diversi: le-vantini e ponentini, spagnioli, porro-

    ghesi, greci, todeschi e italiani, hebrei,

    turchi e mori, armenij, persiani e altri,giunsero a Livorno a partire dal Cinque-cento e contribuirono in maniera deter-minante allaffermazione economica e cul-turale della citt per oltre tre secoli. Re-sta comunque uno straordinario patrimo-nio costituito da numerosi luoghi di cul-to di diverse religioni, cimiteri nazionali,nonch palazzi, ville signorili e opere di

    pubblica utilit o di beneficenza indisso-lubilmente legate ai nomi di importanti

    mercanti stranieri.In questo contesto il Tempio della Con-gregazione Olandese-Alemanna rappre-senta tuttora lespressione pi tangibiledella comunit nordeuropea riformata e

    protestante di Livorno.Del resto, posando lo sguardo sulla svet-tante facciata neogotica, ultimata nellaseconda met dellOttocento, non sfug-ge lalto valore simbolico di un edificio

    diretto impegno volontario e gratuito dei

    propri soci, ogni necessaria azione dicoordinamento, di progettazione, di in-tervento di raccolta di fondi tramite sot-toscrizioni ed altri strumenti, volta aconsentire il completo recupero deltempio.Laspetto da sottolineare che, al fine diaccedere ai finanziamenti pubblici (ricor-diamo che il bene privato), la Congre-gazione si impegna, a richiesta del Co-mune o altro Ente, a trasferire senza cor-rispettivo a detto Comune o ente idoneo,

    il tempio una volta ultimati i restauri.Le parole dellassessore Tredici hannosottolineato limpegno e la generositdelle parti in campo, ma per poter con-cretizzare ogni intento sar fondamenta-le il supporto di tutti, in primo luogo del-la cittadinanza. Si aprono scenari inte-ressanti...Laccordo prevede che il tempio, una vol-ta restaurato, sia destinato ad attivit so-cio-culturali di carattere pubblico, purmantenendo, in alcune sporadiche occa-sioni, anche la finalit di luogo di culto

    protestante. Al termine dei restauri, lapropriet, a richiesta del Comune o altroEnte a partecipazione anche mista pub-

    blico/privata, si impegner a trasferireledificio al Comune medesimo o altroente ritenuto idoneo, senza alcun corri-spettivo.

    Non ancora possibile prevedere le tem-pistiche dellintervento, che comunquenon saranno brevi e chiaramente dipen-deranno dalla possibilit (non remota) diaccedere a finanziamenti o sovvenzioni,

    ma le parole dellassessore Tredici han-no sottolineato limpegno, la seriet e lagenerosit di tutte le parti in campo, au-spicando, infine, che liniziativa riscuotail quanto mai opportuno supporto di tut-ta la cittadinanza.

    s o s t a n z i a l m e n t eunico nel panoramaarchitettonico livor-nese; un luogo della

    preghiera, costruitocon grandi sacrifici ein parte finanziatocon donazioni provenienti da ogni parte

    dEuropa, cui era anche affidato il compi-to di rimarcare limportanza della comu-nit protestante di Livorno nel contestodel neonato Regno dItalia.Tuttavia, a distanza di quasi 150 anni dal-linaugurazione del tempio, avvenuta il 7agosto 1864, i fasti del passato appaionoormai un ricordo sbiadito, si contrappo-ne oggi limmagine di un edificio in fortestato di degrado, con una facciata peri-colante, dietro la quale si apre una nava-ta spettrale, ricoperta da cumuli di mace-

    rie e guano di piccioni.Un degrado, causato essenzialmente dalforte ridimensionamento subito dallaCongregazione nel corso dellultimo se-colo, contro il quale si sono levati, neltempo, numerosi appelli da parte di chi,in questo luogo, ha saputo riconoscereun tassello fondamentale dellidentitstorica e culturale di Livorno.Recentemente, si tenuta una conferen-za stampa sullargomento che ha visto la

    partecipazione dellAssessore alle Cul-ture Mario Tredici, dei rappresentantidella Congregazione Olandese-Aleman-na e del Lions Club Livorno Host, ovve-ro degli artefici di quello che, dopo annidi progetti disattesi, rappresenta un pri-mo passo concreto finalizzato al recupe-ro della chiesa.vvero dei principali artefi-ci di quello che rappresenta un primo

    passo concreto verso il recupero del tem-pio.La propriet e il Lions Club Livorno Host,con il patrocinio del Comune di Livorno,hanno siglato un lettera di intenti con la

    quale la Congregazione d mandato aquesto importante club di servizi, o pi

    propriamente al comitato denominato ILions per il restauro del Tempio dellaCongregazione Olandese-Alemanna diLivorno, di promuovere, per mezzo del

    di Stefano Ceccarini

    Come si presenta oggi linterno della Chiesa

    degli Olandesi.

  • 7/31/2019 Il Centro Giugno 2012

    11/24

    11Livorno

    Noi Italia, noi Livorno: una fotografa

    statistica del nostro paese e di quel-

    lo della provincia di Livorno stata

    fatta dal sociologo Luca Lischi pres-

    so il centro culturale La Carta. Unoc-

    casione per conoscere meglio il terri-

    torio in cui viviamo.

    LItalia il paese pi densamente po-

    polato ed il quarto in Europa per

    popolazione. Nel 1861 eravamo sola-

    mente 22 milioni, poco pi della met

    aveva meno di 25 anni, 1 su 3 non

    raggiungeva i 15 anni e solamente 1

    su 25 non superava i 65 anni. Nel 1981

    siamo saliti a pi di 56 milioni, con

    una presenza di duecentoundicimila

    stranieri.

    Nel 2011 abbiamo superato i 60 mi-

    lioni e gli stranieri sono saliti oltre i 4

    milioni e mezzo. Il nostro paese e

    anche il territorio della provincia di

    Livorno stanno cambiando la loro

    struttura demografica.

    Noi Italia, noi LivornoLa longevit ci colloca ai primi posti inEuropa con una media di vita di 84 anniper le donne e di 79 per gli uomini. La

    presenza degli anziani oltre i 65 anni

    cresce pi del doppio rispetto ai gio-

    vani fino a 19 anni che dal 1971 pas-

    sano da 17 milioni a 11 milioni nel

    2011, mentre gli anziani, in solo 40

    anni, crescono da 6 milioni a 14.

    Questo squilibrio generazionale fa si

    che in Toscana ci siano al 1 gennaio

    2011, 183 anziani ogni 100 giovani che

    arrivano a ben 203 nella nostra provin-

    cia. Una persona su quattro oltre i

    65 anni: pi nonni che nipoti! La bas-

    sa fecondit, il calo dei matrimoni e

    laumento delle separazioni e dei di-

    vorzi sono problematiche che coinvol-

    gono il nostro paese e in maggior mi-

    sura il nostro territorio, che presenta

    dati pi negativi negli indicatori sulla

    popolazione.

    Tali problematiche connesse ad una

    carente politica per la famiglia e a

    quelle per il lavoro hanno portato ad

    un cambiamento demografico sempre

    pi preoccupante che sta causando

    mutamenti sociali che necessitano di

    urgenti azioni legate agli alloggi, alla

    salute, ai trasporti, allurbanistica, al

    turismo. Occorre quindi rivedere e ri-

    fondare il sistema di Welfare, a fronte

    di un paese che sta andando, come

    sottolineato dal cardinale Bagnasco

    verso un lento suicidio demografico.Una speranza per il nostro paese e

    per il territorio della provincia di Livor-

    no stata sottolineata da Lischi per

    quanto riguarda il turismo. Prenden-

    do spunto da una recente affermazio-

    ne di Gaddo della Gherardesca lan-

    ciamo il turismo agli stessi livelli del

    vino e presentando i dati sulla quali-

    t della vita dellindagine del Sole 24

    ore che questanno ha collocato la pro-

    vincia di Livorno al 14 posto in Italia (il

    miglior risultato di sempre) il sociolo-

    go ha dettagliatamente analizzato ipunti di forza degli indicatori del tem-

    po libero, del tenore di vita e dei servi-

    zi facendo presente che il pilastro

    delleconomia livornese per il turismo

    con il 16% di Pil pu essere un vola-

    no di crescita se si capaci di saper

    guardare allo sviluppo di servizi sem-

    pre pi di qualit (nella preparazione

    delle risorse umane, accanto a quelle

    strutturali). Ma anche di servizi atten-

    ti ai fabbisogni di una popolazione tu-

    ristica destinata al progressivo invec-chiamento che necessita di un turi-

    smo relazionale.

    Interessante dibattito del sociologo Luca Lischi al circolo culturale La Carta di Rosignanoe replicata presso la nostra sede de Il Centro

    CONFINDUSTRIALIVORNO

    Sezione

    Costruttori Edili

  • 7/31/2019 Il Centro Giugno 2012

    12/24

    12 Livorno

    Lo scandalo delle villette abusive a Montenero

    Le responsabilit dei tecnici e quelle dei politici

    Ai primi di maggio sulle pagine de Il Tirre-no una notizia bomba richiama linte-resse dei lettori livornesi : trentadue im-mobili sottoposti a sequestro preventivo

    e ventitre persone iscritte nel registro

    degli indagati per abusi urbanistici ed

    edilizi commessi nella zona di Montene-

    ro.Gli indagati sono i dieci proprietari delle

    villette, nove liberi professionisti che han-no curato la progettazione o la direzionedei lavori e quattro tecnici comunali aiquali venne affidata la responsabilit del-liter procedurale di quelle pratiche.Mi sembra a questo punto opportuno spie-gare almeno a grandi linee e soprattuttoai non addetti ai lavori quali sia il qua-dro normativo cui occorre fare riferimen-to per comprendere meglio quanto suc-cesso.Per quanto riguarda il Comune di Livor-

    no, il complesso dei provvedimenti chedisciplina gli interventi urbanistici es-senzialmente riconducibile al Piano Strut-turale che individua le scelte strategichedi politica generale del territorio ed il Re-golamento Urbanistico che, attraversoelaborati grafici e Norme tecniche di At-tuazione entra nel dettaglio delle singolearee stabilendo con esattezza, dove, quan-to ed in che modo si pu costruire.In altre parole il Regolamento Urbani-stico non dovrebbe essere altro che unsemplice strumento di approfondimen-to analitico delle scelte decise dal PianoStrutturale e non potrebbe in alcunmodo discostarsi dalle previsioni dellostesso. Purtroppo per pu avvenireche i due strumenti urbanistici, in alcunicasi, non collimino perfettamente traloro n sotto laspetto cartografico nsotto quello normativo e pertanto ven-gono a crearsi dei conflitti che posso-no indurre gli operatori in situazioni diillegalit come nel caso delle villette diMontenero, per alcune delle quali sta-

    to ipotizzato il reato di lottizzazione abu-siva perch , secondo gli inquirenti,quelle villette sarebbero state costruitesu aree non edificabili.Oltre ai due gi citati, in materia edilizia, ilterzo strumento essenziale al quale deb-

    bono attenersi gli interventi edificatori rappresentato dal Regolamento Edilizioche attraverso uno specifico articolatostabilisce , caso per caso, le singole mo-dalit di intervento.

    Nel caso delle villette a Montenero viene

    contestato luso improprio di cantine e disottotetti, i quali, progettati come (appa-renti) spazi non abitabili vengono (di fat-to) utilizzati come , soggiorni, camere o

    bagni.Ma come possibile che sia potuto suc-cedere tutto questo e soprattutto che nes-suno prima dora se ne fosse mai accorto?A mio avviso la risposta va ricercata nonin sede tecnica ma in sede politica e vafatta risalire agli ultimi anni 90, agli annicio durante i quali si stava mettendo a

    punto il Regolamento Urbanistico e si di-scuteva sulla quantificazione delle volu-metrie realizzabili : da un lato si schieraro-no coloro i quali, in nome della salvaguar-dia ambientale, ne proponevano la drasti-ca limitazione e dallaltro quelli che, innome dello sviluppo economico, ne pro-

    ponevano la massima espansione.Cos avvenne che fra le forze politiche rap-

    presentate in Consiglio Comunale si giun-se ad una sorta di compromesso in base alquale si decise di approntare un apparatonormativo che fosse insieme capace di li-

    mitare ufficialmente la capacit edificato-ria ma al contempo potesse consentire larealizzazione di tutta una serie di spazi ac-cessori non abitabili, ben sapendo chenella realt avrebbero potuto anchessiessere utilizzati come spazi abitabili.

    Questo tacito compromesso, da tutti be-nevolmente accolto, seppure mai sancitoufficialmente, autorizza di fatto i progetti-sti ad espandere in tutti i modi labitazio-ne verso lalto ( nel sottotetto) e verso il

    basso (nel seminterrato) e legittima i tec-

    nici comunali ad accettare quelle ambiguesoluzioni che da un lato non portano alconsumo di nuovo territorio ma che, dalaltro, portano ad un sovraccarico urba-nistico non preventivato e alla conseguen-te inadeguatezza degli standards , primifra tutti le aree verdi ed i parcheggi pursenza parlare della viabilit e senza pen-sare alle conseguenze negative che il fe-nomeno produce alle casse comunali intermini di mancato introito di oneri e dicontributi.

    Concludo facendo presente che questofenomeno non circoscrivibile solo allevillette di Montenero ma, molto proba-

    bilmente si estende a tantissime altreunit residenziali che sono state realizza-te a Livorno in altre zone dopo lentratain vigore del nuovo Regolamento Urba-nistico.

    Non so se in sede giudiziaria il problemapotr essere risolto definitivamente e sequanto meno manifester la sua vera di-mensione ma di una cosa sono certo : inostri amministratori dovranno prima o poi

    decidersi a mettere fine a questa situazio-ne approntando un nuovo quadro norma-tivo che porti ad annullare i rischi di inter-

    pretazione equivoca e quindi a garantire ilpi possibile ai cittadini la certezza deldiritto.

    Arch. Vincenzo Greco

    Il panorama dal colle di Montenero.

  • 7/31/2019 Il Centro Giugno 2012

    13/24

    13Livorno

    oto R. Onorati)

    La recente proposta di semipresenziali-smo, avanzata dallimmarcescibile cava-liere, per assicurare stabilit al governodel paese (dice lui), trova unimmediatadimostrazione contraria nelle condizioniin cui versa lamministrazione comunaledi Livorno. Infatti, anche se il sistema elet-torale delle elezioni comunali assicura alsindaco eletto la maggioranza dei consi-glieri, la totale discrezionalit nella sceltadella squadra, il potere di mandare a casa

    il consiglio comunale dimettendosi, inComune non si fa che litigare.Ma a Livorno, si sa, non piacciono le cosesemplici, cos il nostro sindaco, che non

    perde occas ione di sbandierare il suostrabismo a sinistra, viene prima pro-vocato dallineffabile consigliere Roma-no (sedicente alleato dipietrista ) fino acostringerlo a escludere quel partito dallamaggioranza e, successivamente abban-donato anche da Sinistra e Libert, un

    po per i continui mal di pancia del con-

    sigliere Giannini e molto per la paura diessere scavalcati a sinistra da questo IDVin movimento. In compenso lespulso(dalla maggioranza) Romano, riafferma lasua intima e imprescindibile appartenen-za alla maggioranza (naturalmente con al-legata presidenza della commissione vi-vibilit urbana), ma non disdegna di pren-dere i voti del PDL per far eleggere il gio-vane Del Lucchese (lultimo iscritto adIDV a non avere cariche) a presidente dellacommissione cultura/turismo/sport. In-somma, chi ci capisce bravo ma sembra

    che non siano molti a saperlo fare a co-minciare dal dottor Cosimi.Paradossalmente non la minoranza (dicui sono ormai universalmente note lecondizioni miserande) ma una parte del-la maggioranza a reclamare nuove elezio-ni, senza per voler cambiare la formula

    politica, ( lormai sbiadita foto di VastoPD/IDV/SEL), semmai invoca un sindaco

    pi di sinistra del non abbastanza stra-bico Cosimi chiss se hanno in serboqualche nipotino di Stalin!Avrebbero invece ottimi argomenti per ri-flettere quanto questa amministrazione hadimostrato una cronica incapacit di por-tare in fondo soluzioni ai problemi dellacittadinanza e del territorio spesso annun-ciati e poi dispersi senza soluzione. Qua-si dispiace ritirare fuori argomenti diven-

    tati vecchi come il piano regolatore delporto (ultima edizione 1954), e tutti sap-piamo quanto e come in questi 60 anni iltrasporto ed il porto sono cambiati. Se peranni la grande forza della Compagnia la-voratori portuali, ormai ripiegata alla dife-sa dellesistente, potrebbe aver reso su-

    perfluo una moderna regolamentazione, adesso indispensabile sviluppare ordina-tamente le opportunit che il porto puoffrire alla citt, non pi asservita ai solitraffici portuali, ma che scopre anche altrevocazioni: crociere, turismo, servizi, inno-

    vazione usando al meglio quegli spazi spes-so al servizio della rendita dei soliti.Ugualmente lex maggioranza avevaespresso il proprio progetto di citt e disviluppo da esprimere nel nuovo PRG, nelnuovo ospedale, nelluso attento del ter-ritorio, nellincremento dei collegamenti,nella reindustrializzazione. Pur riconoscen-do che la situazione dellItalia in generalee della finanza degli enti locali in partico-lare, certamente non aiuta progetti ed in-vestimenti, dobbiamo rilevare che i passi

    avanti sono evanescenti, che il progres-sivo indebolirsi della struttura economica

    della citt, offre sempre meno possibilitdi impiego per i pi giovani che si sposta-no a lavorare anche nel vicino interland

    pisano, che il peso politico di Livorno tendente allo zero, anche presso il gover-natore Rossi (anche lui dotato di strabi-smo a sinistra, ma anche di miopia nei con-fronti della nostra citt) come dimostratodalla vicenda dellautostrada tirrenica:niente lotto 0, niente compensazioni e

    pedaggio senza sconto.Non si pu daltra parte non riconoscerealla nostra amministrazione una continua

    attenzione al sociale, anche nelle attuali ri-strettezze, non scevra per dal sospetto chesi continui a voler evitare di veder dentrotanti interventi sociali i residui di abitu-dini clientelari che, premiando i fedeli, tol-gono ai veri bisognosi le loro opportunit.I livornesi meritano qualcosa di meglio

    dei litigi inutili; meritano chiarezza sullasituazione delle aziende partecipate, sulla

    politica ambientale, sui progetti di inter-vento annunciati e dimenticati. Lavori enon litighi lamministrazione che ha chie-sto ed ha preso il consenso per questo, iconti si faranno a tempo debito.

    (F.S.) - Sabato 5 maggio alle ore 12 stata intitolata a Palmiro Foresi il tratto di

    strada, in zona Porta a Terra, che va dalla rotatoria tra via Graziani e via Bacchelli alla

    variante Aurelia. La cerimonia di intitolazione si svolta alla presenza dellassesso-

    re alle culture Mario Tredici, del figlio di Foresi Antonio, della nipote Maria Lucia

    Veroni, di numerose autorit cittadine, di amici e parenti.

    A spingere per un pubblico riconoscimento a Palmiro Foresi stato il consigliere

    comunale UDC Salvatore Capuozzo, che ha presentato al

    Sindaco uninterpellanza per ricordare il delegato DC.

    Lassessore ha presentato la figura di questo illustre con-

    cittadino ricordando che Palmiro Foresi fu membro del-

    lAssemblea Costituente, eletto il 2 giugno 1946 per la DC

    nel collegio Firenze Pistoia. Esponente della Democrazia

    cristiana e docente universitario, Foresi fu insegnante di

    matematica, fisica e latino finch, allet di quarantanni,

    non consegu la laurea in giurisprudenza e divenne assi-

    stente di diritto ecclesiastico allUniversit di Pisa. Nel 1943,

    a causa dei massicci bombardamenti che coinvolsero la

    citt di Livorno e che gli distrussero la casa, fu costretto a

    trasferirsi con moglie e figli a Pistoia e precisamente a

    Baggio. Uomo di profonda fede religiosa e di sentimenti

    antifascisti, in giovent fu simpatizzante del Partito Popolare e fece parte dellAzio-

    ne Cattolica. Ben visto da papa Pio XI, divenne presidente regionale dellAzioneCattolica in Toscana. Dopo il 25 luglio 1943 gli fu affidata da Alcide De Gasperi, tramite

    il vescovo di Livorno Giovanni Piccioni (fratello di Attilio Piccioni), la fondazione della

    Democrazia Cristiana in provincia di Pistoia. Per conto della DC, entr a far parte del

    Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) di Pistoia. Nei primi anni cinquanta divenne

    presidente nazionale delle Casse Rurali e della Confederazione Cooperativa e rico-

    pr la carica di presidente nazionale dellEnpas.

    Maggioranza irresponsabile -Sindaco a bagnoCOMUNE DI LIVORNO

    di Franco Spugnesi

    Una via per Palmiro Foresi

  • 7/31/2019 Il Centro Giugno 2012

    14/24

    1414 Livorno

    Seminario sulle carceri nel vescovado di LivornoIL CARCERE LUOGO DI PUNIZIONE O DI RECUPERO? Dialogo fra passato presente e futuro

    Estata pubblicata dalle Paoline una bio-grafia interessantissima sulla MarchesaGiulia Colbert di Barolo, serva di Dio, scrit-ta da Angelo Montonati, il quale con stilemolto chiaro e con uno spirito critico dellostorico, ha fatto emergere dalla profonditdella storia, talvolta torbida e inquietadell800 un profilo di donna eccezionale.Di grande sensibilit umana e religiosa, non

    potendo diventare madre, si dedic insie-me al marito ai bambini poveri, alle ragazzea rischio e a molte opere di promozionesociale.A tale scopo aprirono Case di accoglien-za in vari luoghi ma in particolar modo sidedicarono alla riforma delle carceri fem-minili in Piemonte; riforma che ebbe vastaeco non solo in Italia ma anche in Europa,

    promuovendo una nuova coscienza so-ciale per il recupero dei condannati. Giu-lia, prima donna nella storia, ricopr lin-carico di Sovraintendente del carcere fem-minile di Torino, nominata con dispaccioministeriale e con conferma del Re Carlo

    Alberto. Tutta la sua vita la dedic ai po-veri e agli ultimi e si fece compagna deglisventurati per ridare dignit a chi laveva

    perduta.A partire da questa bellissima testimonian-za, alcune associazioni di volontariato fracui i Cooperatori Paolini di Livorno, il CIFdi Livorno, il CIF Regione Toscana , e ilCESVOT, hanno proposto un seminario distudio e di confronto sulle carceri, invitan-do illustri personaggi che operano nel set-tore.

    Monsignor Simone Giusti allapertura delseminario, ha ricordato come la RegioneToscana sia stata la prima in Italia ad abo-lire la pena di morte perch fautrice del-lopinione che al colpevole deve essere datala possibilit di redimersi. Maria Letizia Gau-

    denzi, Presidente del CIF regionale tosca-no e volontaria nelle carceri ha presentatoi vari corsi che vengono svolti allinternodelle strutture e che consentono alle de-tenute di esprimere le loro capacit creati-ve. Fiore Flebea, Ispettrice della Polizia Pe-

    nitenziaria al carcere livornese, ha parlatodellimportanza di insegnare ai carcerati afare il bene. Le donne della Polizia Peni-tenziaria sono un valore aggiunto in quan-to si avvicinano ai detenuti in manieramolto delicata, tenendo conto della lorodignit.Il dr. Guido Isetta della Cooperativa Dol-men di Torino, ha invece sottolineato lim-

    portanza di un lavoro di rete tra gli opera-tori sociali e istituzionali al fine di costru-ire dei veri percorsi professionalizzanti. I

    progetti pensati e attuati per i detenuti rie-scono a rendere la pena pi sopportabilee danno loro qualche insegnamento pro-fessionale per poter al termine della penatrovare qualche posto di lavoro, nonostan-te le molte difficolt che essi incontrano

    ALMA PACE SOC. COOP. SOC. ONLUS

    Viale A. Vespucci, 50 - L I V O R N O

    Angelo Montonati,autore di una biografia interessantissima sulla Marchesa Giulia Colbert di Baro-

    lo, serva di Dio.

    di Monica Cuzzocrrea

    quando vengono rimessi in libert. PadreMichele Siggillino, Trinitario, cappellanoal carcere delle Sughere, ha evidenziatoun impegno che comporta molti rischi esolo lesperienza aiuta ad agire con sag-gezza e prudenza.

    Padre Jolly Theckinen Papachan, anchelui Trinitario, indiano del Kerala, cappel-lano alle carceri dellisola di Gorgona, no-nostante le difficolt iniziali dovuti alla lin-gua, ha evidenziato la diversit di condi-zione dei reclusi che nellisola godono diuna certa libert. La sua presenza, dopodiverso tempo di assenza di un cappella-no, vede pian piano un riavvicinarsi deidetenuti ad un percorso di fede per cuic solo bisogno: di rimboccarsi le mani-che.Al termine di questo interessante semina-rio seguito il dibattito condotto dal gior-nalista Antonello Riccelli della TV Gran-ducato e le domande alle quali ancora non possibile dare risposte esaurienti riguar-dano il futuro dei detenuti quando diven-tano ex perch ancora la societ non haorganizzato dei percorsi stabili di reinseri-mento e di lavoro per far si che riacquisti-no in pieno la loro dignit.Forse sono da rileggere le parole dellaMarchesa di Barolo e da quelle dobbiamo

    partire per far si che qualcosa cambi: Non

    basta punire il malvagio togliendogli la li-bert di fare male. Bisogna anche inse-gnargli a fare il bene. E dunque necessa-rio che quando la giustizia ha esaurito ilsuo compito, lasci che la carit cominci ilsuo.

  • 7/31/2019 Il Centro Giugno 2012

    15/24

    15Livorno

    Autorit Portuale di Livorno e Inter-

    porto Toscano A. Vespucci sono le

    due realt economiche logistiche

    pi importanti che costituiscono il

    nostro territorio, ed attraverso il

    loro binomio collaborativo che si

    giunti alla realizzazione delliniziati-

    va Mos4Mos, un Open Day sui ri-sultati raggiunti attraverso questo

    progetto finanziato dal Programma

    Comunitario Trans European

    Network Transport (TEN T) nel

    contesto della Call 2010 sulle Au-

    tostrade del Mare.

    La presentazione del Progetto Co-

    munitario Mos4Mos (Monitoring

    and Operation Services for Mo-

    torways of the Sea) si svolta lu-

    ned 21 maggio nella Sala Conve-

    gni della Palazzina Colombo dellIn-terporto Toscano A. Vespucci dove

    l Autorit Portuale, che ha lavorato

    in sinergia con l Interporto Vespuc-

    ci, ha mostrato gli obiettivi raggiun-

    ti.

    E in soldoni di cosa si tratta? Il prin-

    cipio alla base del progetto comu-

    nitario Mos4Mos quello di svilup-

    pare soluzioni tecnologiche alta-

    mente innovative per la tracciabili-

    Il progetto comunitario Mos4MosUn Open Day sui risultati raggiunti

    di Andrea Sargentit delle merci e delle informazioni

    con lobiettivo finale di favorire una

    piena integrazione sul piano infra-

    strutturale e logistico tra aree por-

    tuali ed interportuali.

    Allinterno del progetto Mos4Mos

    stata sviluppata TPCS (Tuscan Port

    Community System) una piattafor-

    ma telematica basata su architettu-

    ra web service che risponde a tutti i

    pi recenti criteri di comunicazionetra operatori economici e autorit

    controllo (Dogana e controlli senza

    carta) per linterscambio e la visua-

    lizzazione dei dati tra vettori maritti-

    mi, spedizionieri, terminal, Dogane,

    Enti di Controllo pubblici e vettori

    terrestri.

    In questo modo si avranno ricadute

    sulla cosiddetta gestione delle so-

    ciet di corridoio in tema di traspor-

    ti, nonch sulla costituzione di siste-

    mi logistici previsti dallart. 46 delDecreto Salva Italia per poter av-

    viare processi di crescita nel nostro

    territorio.

    Gli scopi del progetto sono stati pre-

    sentati dalle autorit di Interporto e

    del porto attraverso una carrellata

    di eventi, che iniziata con la visita

    guidata alle installazioni RFID pres-

    so i Gate portuali e Interportuali e si

    conclusa con la tavola Rotonda

    moderata dal giornalista Vezio Be-

    netti con gli interventi della di Giu-seppe Alati del Ministero dei Tra-

    sporti, Gianfranco Brosco Direzio-

    ne generale Agenzia delle Dogane,

    Luciano Pannocchia amministrato-

    re delegato Interporto, Giovanni

    Bonadio, amministratore delegato di

    Logistica Toscana, Michele Miniati

    Terminal Darsena Toscana e Mar-

    co Corti Presidente Kortimed Srl.

    Si rivelata interessante la visita

    guidata al Gate dellInterporto dove

    lIngegnere Claudio Bertini ha illu-strato la tecnologia RFID per Gate

    Automation e controlli dei sigilli nel-

    le aree portuali e interportuali.

    In sintesi, stato mostrato il lavoro

    svolto dal 2010 sul sistema deno-

    minato ITPASS sui veicoli, con rela-

    tiva attenzione al peso delle merce

    alle informazioni sul reale contenu-

    to sullarrivo e sulla direzione; il si-

    stema di georeferenziazione che

    dettaglia la tracciabilit del carico,

    grazie ha degli RFID UHF passivi.

    E stato visitato il Terminal Darsena

    Toscana.

    Al centro della giornata, i saluti di

    Marco Susini, Presidente dellInter-porto, e gli interventi della Dotto-

    ressa Antonella Querci, Dirigente

    sviluppo Strategico dellAutorit

    Portuale di Livorno che ha parlato

    di sviluppo delle TEN T e dei cor-

    ridoi Trans Europei nei programmi

    Comunitari e nelle strategie regio-

    nali e il progetto Mos4Mos obiettivi

    e risultati conseguiti dalla sperimen-

    tazione TPCS e dal Dott. Massimo

    Provinciali, segretario Autorit Por-

    tuale di Livorno che ha parlato dicompetitivit e di attrattivit del porto

    sullefficienza dei servizi, e in parti-

    colare, sulla velocizzazione e sem-

    plificazione delle procedure.

    infine lIngegner Paolo Scalpellini

    dellAutorit Portuale ha analizzato

    i sistemi di comunicazione in rela-

    zione ad unacquisizione rapida di

    informazioni sulle merci.

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  • 7/31/2019 Il Centro Giugno 2012

    16/24

    16 Livorno

    Si chiusa la 29 edizione che ha dato lustro alla citt con molteplici iniziative sportive, culturali e di solidariet

    Il Cinema, a Livorno, ci sta di casa. Findai suoi esordi, che chiamano in causai fratelli Lumire e le pr ime proiezionicinematografiche (dal 1896) pressolEden-Montagne Russe, accanto aiPancaldi (una lira e 50 centesimi perlingresso).Una passione, quella cinefila, che ren-deva i livornesi assidui frequentatoridelle quindici sale aperte in centro.E gi nel primo Novecento in citt cir-colavano attori e registi della migliorescuola, per girare i tanti film ambientatien plain air, nelle sue strade e nelle piaz-ze. Ad attirarli, la variet di ambienta-

    zioni possibili: dal mare aperto ai vicolidella Venezia, dalla Fortezza Vecchia aquella Nuova, dallHotel Palazzo alleVille ottocentesche e dintorni.Una Livorno Superstar, che ancheil titolo del libro di Marco Sisi (EdizioniETS) presentato presso la Biblioteca La-

    bronica F.D. Guerrazzi.Ha aperto gli interventi Massimo Rinal-di, presidente dellAssociazione Li-vorno Citt del Cinema. Egli ha ricor-dato il prezioso patrimonio (circa 5000

    volumi, oltre a riviste e pubblicazionivarie) che il padre Athos mise insiemedal dopoguerra alla sua morte per dif-fondere la cultura cinematografica. Unoscopo, questo, che lAssociazione dalui fondata una decina di anni fa (insie-me a Paolo Belforte) continua a perse-guire.Tanto patrimonio stato donato al Co-mune e si trova attualmente presso laBiblioteca Labronica. In attesa - lo haspiegato lassessore alle culture MarioTredici - di una destinazione tutta sua.

    Sono, infatti, in corso le trattative percreare, presso lex Gran Guardia, un Poloculturale multimediale dotato di unasala cinematografica e di un piccoloMuseo del Cinema dove sar collocatala ricca collezione di Rinaldi.

    Livorno, location preferitaper girare molte pellicole

    diMarisa Speranza

    Il Polo ne porter il nome, e al suo te-soro avr libero accesso chi, per pas-sione o per studio, vorr accostarvisi.Cinzia Cinini, responsabile dellEmero-teca, ha parlato del Fondo Athos Rinal-

    di come di un giacimento di meraviglieper gli appassionati del cinema.Tutti i volumi sono stati catalogati esono confluiti in un catalogo nazionale.E tutti, da Palermo a Bolzano, lo posso-no consultare, digitando comodamenteda casa propria.Da ultimo, Marco Sisi ha proiettato il do-cumentario Livorno Superstar: il ci-nema nella mia citt. Una carrellata di

    pellicole, per testimoniare il secolare rap-porto che ha legato Livorno al mondodella celluloide. Montaggio e regia sono

    del videomaker livornese che ha volutocos rendere omaggio alla sua terra.Non tutti sanno che la citt ha fatto

    da sfondo a moltissimi film, ha ricor-dato Sisi, commentando, via via, le im-magini che scorrevano sullo schermo: da

    La copertina

    del libro

    di Marco Sisi:

    LIVORNO

    SUPERSTAR

    La mia citt

    dentro

    il cinema:

    Ben Hur (1925) ad Avorio nero(1936); da Tombolo (1947) a SenzaPiet di Lattuada (1948); da Imbarcoa mezzanotte di J. Losey (1953) a Lenotti bianche di Visconti (1957).Unemozione per quanti gremivano lasala e vedevano scorrere i titoli insiemealle immagini evocatrici: Esterina diLizzani (1959) , Tutti a casa di Co-mencini (1960), Il sorpasso di DinoRisi (1962) .Sino alle pi recenti produzioni dei fra-telli Virz (tra cui Ovo Sodo e La pri-ma cosa bella): per testimoniare la vi-talit di un cinema che ha trovato a Li-vorno la sua location preferita.Senza contare la presenza, in video, di

    personaggi da ricordare, quali Gino Lena,

    Beppe Orlandi e lindimenticabile SusoCecchi DAmico.Cos, tra cronaca e memoria, aneddoti ecuriosit, lievitata per laria un po diquella magica atmosfera che solo il ci-nema sa evocare.

  • 7/31/2019 Il Centro Giugno 2012

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    17Livorno

    Cera

    una volta

    lAvviamento

    Professionale

    Elettricisti, ottici, meccanici, pa-

    nificatori sono solo alcuni dei me-

    stieri che aprirebbero serie pro-

    spettive di lavoro per i nostri gio-vani ma che restano vacanti e

    sono ricoperti in gran parte da-

    gli stranieri.

    Ai nostri giovani questi posti piac-

    ciono poco forse,ma una valu-

    tazione ottimistica, anche scar-

    sa informazione, scrive il quotidia-

    no locale.

    Non sono daccordo, non colpa

    della scarsa informazione inve-

    ce colpa del sistema scuola che

    gravemente carente sullavvia-mento professionale, ormai da

    molti anni.

    Nella nostra Livorno mi preme ri-

    cordare come gli avviamenti pro-

    fessionali fossero unautentica

    primizia gradualmente scompar-

    sa dal 1962 quando fu istituita la

    Scuola Media Unica.

    Oggi, dopo tante riforme che han-

    no investito la scuola, ci troviamo

    con tanti giovani in possesso di

    pezzi di carta, ivi comprese an-

    che alcune lauree triennali che

    non servono a nulla: vogliamo ri-

    cordare quella di dottore in cul-

    tura della pace(sic!).

    A chi la formazione di giovani in

    possesso di specializzazioni ri-

    chieste dal mondo produttivo?

    Enaturale che questi vuoti siano

    poi coperti dagli immigrati.

    Ed i vari governi che si sono suc-

    ceduti, ma anche le Regioni han-

    no messo del loro, hanno contri-

    buito a queste diserzioni che oggistiamo pagando amaramente at-

    traverso un aumento esponenziale

    della disoccupazione giovanile.

    Mario Lorenzini.

    Il 16 maggio scorso un nutrito numero di socie della sezione di Livorno della FidapaBPW Italy si recato a Roma allUdienza del Papa, accompagnato dalla presidenteMargherita Mazzelli che ha organizzato levento con particolare cura. LUdienza si tenuta in Piazza San Pietro gremita di fedeli provenienti da moltissimi paesi anche moltolontani come lAustralia, il Canada, le Filippine, gli Stati Uniti ecc. ed stata moltocoinvolgente soprattutto per quellaura di sacralit che permeava il tutto.Il Papa ha parlato del valore della preghiera nelle Lettere di San Paolo che ci insegnaad aprirci alla presenza dello Spirito Santo che ci porta ad aderire a Dio con tutto il nostrocuore. Ha parlato anche dellequilibrio fra famiglia e lavoro. Ha poi salutato i presentichiamando ogni parrocchia, scuola, associazione e citt come se conoscesse tutti

    personalmente.La Presidente, accompagnata dalla past presidente Nicla Capua, ha poi consegnato idoni per Sua Santit consistenti in una preziosa edizione su Livorno fatta omaggio dalComune labronico e il libroEsodo in Toscana donato dallo scrittore Lido Pacciardi delComune di Collesalvetti, gemellato dal 1983 con la cittadina della Baviera Garching adAlz, vicina al Comune di nascita del Santo Padre.E indubbio che una visita di cos grande rilevanza rimanga nella mente e nel cuore delle

    persone in modo indelebile anche perch, oltre la figura carismatica di questo Vicario diCristo in Terra, stata vivamente apprezzata la persona che ha affascinato i presenti conla dolcezza e la serenit dettate da bont infinita e da comprensione profonda dellemiserie umane.

    Ogni socia ha ricevuto un rosario benedetto dal Papa. Nicla Capua, a nome dellesocie, ha ringraziato la Presidente per aver contribuito a far vivere allAssociazionequesta significativa esperienza ed ha auspicato che siano organizzati altri eventicos incisivi.

    Laura Conforti Benvenuti

    Le socie Fidapaalludienza del Papa

    Accompagnate a san Pietro dalla presidente Margherita Mazzelli

    SCUOLA

  • 7/31/2019 Il Centro Giugno 2012

    18/24

    18 Provincia

    Vi crescente preoccupazione a Rosigna-no Marittimo per il pericolo emergente,ormai in essere, di una totale sospensio-ne di tutte le manifestazioni estive che ca-ratterizzavano il capoluogo capace, attra-verso, in primis, la Pro Loco e le altre As-sociazioni di organizzare eventi di asso-luto rilievo.Sono a rischio la festa del vino da tantianni indetta alla met di luglio ed impre-ziosita anche da un importante convegnoin materia di agricoltura, il classico Set-

    tembre Rosignanese ed addirittura pu ave-re ripercussioni addirittura sul Presepe Vi-vente una delle manifestazioni di maggio-re prestigio , nota e frequentata da migliaiadi visitatori, per le conseguenti difficolt fi-nanziarie legate proprio alla cancellazionedegli entroiti legati agl eventi estivi.Perch tutto questo pandemonio?. Lacausa deve ricercarsi nella sospensionedei permessi da parte del Comune di Ro-

    Parcheggio o area feste?ROSIGNANO M.: Preoccupazione per il futuro di alcune manifestazioni

    Si tenuta di recente la presentazionedel volume scritto da Giuseppe Guan-ci dal titolo Guida allArcheologiaindustriale della Toscana nellam-

    bito della Festa dei Sapori che si svol-ta come ogni anno a Montecatini Valdi Cecina.Il volume stato inizialmente intro-dotto dallintervento del sindaco San-dro Cerri che ha poi ceduto la parolaa Fabrizio Rosticci, scrittore appassio-nato di storia locale che ha coordina-to gli interventi dellautore GiuseppeGuanci e delleditore Fabrizio Nucci.La giuda ha come scopo quello dimappare i principali luoghi produttividella Toscana, vuole essere uno stru-mento di approfondimento culturaledi un panorama spesso sconosciuto,come quello industriale, da conside-

    rarsi in continua evoluzione.Il libro stato suddiviso per provin-ce, viene proposto un quadro dellastoria produttiva della regione che, at-traverso gli oltre 150 siti censiti, le 46strutture musealizzate, raccogliendo i

    principali episodi produttivi di ciascu-no offre una panoramica spesso sco-nosciuta, anche agli addetti ai lavori,di tutti i siti industriali della nostra re-gione il tutto poi completato da unelenco di 100 strutture ricettive e com-

    merciali realizzate allinterno di que-sti luoghi.Inoltre i siti descritti che non sono

    musealizzati o trasformati, sono indi-viduabili seguendo le cartografie in-serite allinterno di ogni singola pro-vincia, ad ogni sito poi associataunicona che permette di sapere se lostesso visibile solo dallesterno oanche dallinterno, seguendo le indi-cazioni fornite di seguito alle avver-tenze.Questa giuda vuole quindi essere uno

    strumento per il turismo alternativobasato sulla scoperta di luoghi adibitialla produzione riscoprendone la loro

    bellezza e la loro importanza .Letizia Villani

    Fabrizio Burchianti per chi dei nostri lettori non lo sapesse, stato uno dei giovani fondatori dellanostra associazione culturale IL CENTRO,uno dei collaboratori pi efficaci attraverso una serie diarticoli scritti per lomonimo periodico, uno dei pi impegnati per la realizzazione del progetto dellamostra itinerante su Alcide De Gasperi che tanto successo sta riscuotendo nelle varie localit nellequali stata presenatata.Dunque Fabrizio Burchianti che, purtroppo, da quando divenuto Sindaco di Casale Marittimo, unantico paesino - quasi una miniutura - collocato nella Bassa Val di Cecina (confina con Guardistallo- Montescudaio - Bibbona ed molto vicino a Cecina) si quaso rarefattosta raccogliendo vasticonsensi per le capacit dimostrate nella intelligente conduzione di quel Comune, i cui miglioramentisono in atto. Ultimamente sta riqualficando il centro storico, ora il momento di via Roma, larteriaprincipale del paese. Al posto di un grigio e malmesso asfalto, saranno posate pietre storicheottenute da materiale di riutilizzo. Avr, il centro, una adeguata valorizzazione in sintonia con lastoria di quel meraviglioso borgo.Ma, aggiunge il Sindaco, il restyling di Via Roma non sar lunica opera in programma: previstala realizzazione di una serie di parcheggi lungo Via Veneto davanti alle scuole.Non ci resta che complimentarci con il giovane Sindaco -nostro caro amico- senza una fortelagnanza: da quando sindaco si dimenticato, quasi completamente, di collaborare con IL CENTROma, e questo veramente imperdonabile si dimentica anche di inviare alla nostra redazionelenotizie, anche, importanti, sulla sua apprezzata funzione istituzionale!!Ed ora anche Direttore del prestigioso Museo Guarnacci di Volterra.E di questi giorni la notizia della nomina di Fabrizio Burchianti a nuovo direttore del Museo Guarnac-ci di Volterra, uno dei musei pi prestigiosi nel mondo.Si naturalmente dichiarato molto soddisfatto della nomina anche perch inattesa e quindi doppia-mente piacevole.

    Fabrizio si laureato in archeologia allUniversit di Pisa e successivamente ha svolto ,nellincaricodi dottorato di ricerca, intensi ed apprezzati studi e ricerche proprio sul territorio volterrano che dasempre lo ha appassionato.Naturalmente, il nostro ex ragazzo, dovr concil iare gli impegni professionale di cos alto l ignag-gio con quelli di Sindaco di Casale, siamo certi che sapr cavarsela-Pensiamo, purtroppo, che cn questa esaltante duplicazione di ncarichi, difficilmente trover iltempo per tornare a scrivere qualcosa per IL CENTRO: ma ci proveremo egualmente

    signano alla organizzazione di eventi che,fino allo scorso anno, venivano allestitenella cosiddetta area feste in prossimi-t della Villa Pertusati a valle delle ScuoleElementari.Quellarea, secondo quanto previsto dalregolamento urbanistico, destinata a par-cheggio pubblico, in parte gi esistente eche dovr essere esteso anche alla porzio-ne fino ad oggi utilizzata per le feste.Ecco il motivo dirompente che potrebbeveramente compromettere lintero pac-

    chetto di manifestazioni a RosignanoMarittimo anche perch, stando a quantoaffermano i dirigenti della Pro Loco, nonesistono spazi altenativi utilizzabili perlapertura del ristorante e servizi collegati.I rilievi e le critiche sembrano aver avutoeffetto. Infatti lAmministrazione Comu-nale sta allestendo unarea prospicente aquella interdetta per assicurare il rego-lare svolgimento degli eventi estivi.

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    CASALE MARITTIMO: I successi di Fabrizio BurchiantiDa Sindaco e da archeologo-

  • 7/31/2019 Il Centro Giugno 2012

    19/24

    77Cultura 19

    I Vangeli apocrafi, quelli degli evan-gelisti Luca e Marco, lIliade ed infinelOdissea, questo leccellente pro-gramma di conferenze tenute pressoil Teatro Goldoni nelle settimane scor-se: un ulteriore gioiello che si aggiun-ge alla solerte fantasia del direttore

    della Fondazione - il nostro amicoMarco Bertini - capace di scovareMassimoGuantini, un personaggio che ha fat-to della cultura, ed in particolare diquella classica, il suo eccezionalehobby, non per nulla lo ricordiamocome un ottimo assessore alle cultureal Comune di Livorno nella preceden-te legislaturaSempre ai limiti della capienza la salariservata a questa quadrangolare

    impreziosita anche dalle performancesdei giovani attori della Compagnia delCerchio, Irene Rebuffi, Marco Mazzied il flautista Edoardo Casu diploma-to dallIstituto Mascagni.Insomma una produzione interamen-te livornese,una citt che quandovuole pu mettere in campo le suepregevolezze.Un pubblico sempre attento ed in reli-gioso silenzio interrotto soltanto da-gli applausi scroscianti: erano presen-ti anche dei giovani che per avreb-

    bero potuti essere pi numerosi.A Massimo Guantini i rallegramenti

    pi vivi dellintera redazione de Il Cen-tro e linvito a proseguire in questasua esaltante esperienza.Facciamo nostro il suggerimento ri-volto dal nostro collaboratore MarioLerenzini - presidente del ConsiglioProvinciale Scolastico- che invitaMassimo Guantini a prepararsi sullaDivina Commedia: unesperienza givissuta a Livorno sotto la inimitabile

    guida dellindimenticabile Padre Da-vanzati, alcuni anni fa lettore del nostroperiodico incontrato nella stupendaChiesa del Ges a Roma dove continuaa svolgere la sua opera pastorale.

    Caro Amici mieiUn libro di Borghini in ricordo di un film che ha fatto storia

    Fabrizio Borghini stato ospite del ilCentro luned 21 presso il museo di Sto-ria Naturale del Mediterraneo per raccon-tarci del suo libro Caro Amici miei scrit-to insieme a Jacopo Nesti.Pi che un libro il suo lavoro un diario,ricco di aneddoti, retroscena, flashback etestimonianze dei diretti protagonisti.C uno scoop nel libro ed quello del

    ritrovamento dei veri ispiratori delle zin-garate, personaggi realmente esistiti, unotra questi il conte Giorgio Menicanti, cheha dato vita al conte Mascetti interpreta-to nel film da Ugo Tognazzi. Personaggiodi punta nella vita mondana di Livorno eCastglioncello negli anni 60, Menicantiha dilapidato la fortuna dei suoi antenatirimanendo sul lastrico e guadagnando diche vivere portando via i morti. Scorren-do le pagine di questo volume ci si accor-ge che in realt non siamo affatto di fronte

    ad un film commedia ma piuttosto si tingedi note drammatiche, amare e sottili comelame. E lo specchio di un epoca che nel68 prima e negli anni di piombo dopo, hatrovato la fine della spensieratezza degliitaliani. Questo manipolo di cinque uomi-ni cerca una sua dimensione, una evasio-ne dai problemi quotidiani, dalla paura diun mondo diverso, di una vecchiaia inci-

    piente, da una vita disillusa, fino ad unaesorcizzazione della morte.Cos partendo dalla sceneggiatura di Ger-mi che intendeva il film pi ridanciano e

    burlesco ambientato a Bologna, la storiasi trasforma per mano di Monicelli che permotivi di malattia del primo, ne da un ta-glio pi goliardico e tragico spostandoanche il luogo delle riprese a Firenze. Lagoliardia intesa dalla derivazione del ter-

    Uneccellenza

    le conferenze

    di MassimoGuantini

    di Silvia Menicagli mine francese goliard cio di colui che haa che fare con Golia, dove Golia nel me-dioevo significava il diavolo e quindi unatteggiamento fatto di comportamenti si-nistri.I cinque amici sono quindi zingari che va-gano per giorni alla ricerca della trovata edellazione. Le zingarate sono partenzesenza una meta e senza scopo, un evasio-ne senza programmi che possono durareun giorno, due o una settimana. Zingarianche di affetti, difatti quando il Perozzi

    muore alla fine della storia, la moglie nonverser neanche una lacrima perch comedice lei :me le ha fatte gi piangere tut-te e insiste dicendo : si piange quan-do muore qualcuno, ma non morto nes-suno cosera? Nientenon era nientee per contro il Conte Mascetti a bassa vocesi chiede: ma proprio obbligatorio es-sere qualcuno? Frase che rende attualetutto il film se pensiamo alla grande corsaallaffermazione che muove gli uomini delnostro tempo, nellaffannata lotta per usci-

    re dallanonimato di una vita che con lamorte porta inevitabilmente a cancellarele tracce della nostra esistenza

    Fabrizio Borghini nato nel 1947 a Firenzedove si laureato in Lettere con una tesi suMario Monicelli. Giornalista, documentarista esaggista, ha pubblicato numerosi libri, molti deiquali dedicati al cinema, comele biografie di Fosco Giachet-ti, Mario Monicelli, Odoar-do Spadaro e i volumi Tirre-nia. La citt del cinema, Cal-cio e cinema, Prato al cine-ma, Arezzo al cinema, Livor-

    no al cinema,Siena al cine-ma, Lucca al cinema, Pisto-ia al cinema e Caro amicimiei.Ha pubblicato anche opere a carattere sportivo,inoltre un libro sugli anni della giovinezza didon Lorenzo Milani. Lorenzo Milani. Gli annidel privilegio.Ha organizzato mostre su pittura e cinema come:Caro Monicelli... Artisti per un maestro delcinema. Il singolare tributo al pi celebre regi-sta toscano stato fatto da molti dei pi affer-mati pittori toscani, ventiquattro in tutto, chehanno firmato altrettante opere, una per ognu-no dei maggiori successi cinematografici di Mo-nicelli. Oltre a questa, la mostra 50 pittori

    toscani per 50 cantanti toscani, unesposizio-ne dedicata ai cantanti toscani di musica leggeraoriginari della Toscana o che lhanno sceltacome terra dadozione. Ha ricevuto numerosipremi ine renti al giornal ismo e da un po ditempo conduce su Toscana Tv la trasmissione

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