Il capitalismo impazzito di Aldous Huxley

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Saggio di critica letteraria di DANILO CARUSO / Palermo, luglio 2015

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  • Un uomo che sa che ci sono state molte

    culture, e che ciascuna cultura pretende

    di essere la migliore e la pi autentica,

    trover difficile prendere pure sul serio

    le vanaglorie e gli atteggiamenti dog-

    matizzanti della sua personale tradi-

    zione.

    ALDOUS HUXLEY

    (da Culture and the Individual)

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    rave New World, il famoso romanzo dello scrittore inglese Aldous Hu-xley (1894-1963), fu pubblicato dopo che era scoppiata la grande crisi e-conomica internazionale del 29, nel 1932 (scritto lanno prima, usc il

    seguente anche nellItalia fascista). Lautore, persona riflessiva e lungimirante, ebbe nel ruolo di professore a

    Eton fra gli allievi il giovane George Orwell1 (1903-1950). Alla fine degli anni 20 la sua produzione fu bocciata da Thomas Stearns Eliot. La sua raffinata abilit lo sment prontamente con un capolavoro letterario.

    Lanalisi che ho sviluppato su tale opera ha preso le mosse da un preciso approccio: leggere qui Huxley alla luce dei contenuti de Letica protestante e lo spirito del capitalismo (1905) di Max Weber. Perch quello che fa Huxley in Brave New World spiegare la possibile ulteriore evoluzione negativa della so-ciet capitalistica, la quale pu consegnare irrecuperabili esseri umani nelle vesti di edonisti senza cuore e specialisti privi di intelligenza.

    La distopia huxleyana illustra nei suoi dettagli un sistema eudemonistico (fondato sul culto del bello e del piacere) con specifiche connotazioni, su cui ho costruito il percorso critico e analitico, e sul quale lo stesso Huxley ritorn nel 1958 a pubblicare sue considerazioni col saggio Brave New World Reviseted.

    Pertanto non condivido lintegrale lettura shakespeariana del titolo del ro-manzo (tratto da una battuta de La tempesta) poich il suo contesto semantico quello novecentesco.

    Pi avanti chiarir meglio quello che mi pare il gioco linguistico, il quale si riallaccia sempre a Shakespeare, di significati usato dallautore del romanzo. Per il momento sufficiente dire quanto segue. Il titolo in inglese volto in italiano gene-ralmente perde laggettivo brave, cosa la quale, a mio modestissimo avviso, li-mita molto la comprensione intuitiva e preliminare del taglio del racconto. Bra-ve significa coraggioso, coraggioso colui che rischia, e il rischio uno dei fat-tori dellintraprendenza capitalistica: questo Brave New World limpavido nuovo mondo del capitalismo estremo il quale ha il coraggio di spingere la sua inclinazione allirrazionalit sino alleccesso.

    Se alla lettera possiamo qualificare il New World impavido (in virt della sua logica interna), per allocchio di un giudizio critico dato che si tratta di una distopia non possiamo fare a meno di definirlo temerario. Comunque, tenen-do conto di ci, preferisco tradurre il titolo con: Limpavido nuovo mondo (sen-za dimenticare tuttavia che il primo aggettivo cela unallusione negativa). Il Mon-do Nuovo garantisce, a suo modo, la felicit degli uomini. Se poniamo attenzione al fatto che il diritto a essere felici (the pursuit of Happiness, il perseguimento

    1 A 1984 ho dedicato un saggio : Danilo Caruso, Il Medioevo futuro di George Orwell (2015).

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    della felicit) stato inserito nella dichiarazione dindipendenza degli USA (4 lu-glio 1776), vale a dire del Paese che pi di tutti ha innalzato il capitalismo a pro-pria filosofia di vita (se non proprio religione), ci accorgiamo che detti concetti non sono presenti a caso nella distopia huxleyana: in senso spaziale geografico, non cronologico (quello prossimo assunto da questa distopia), lespressione nuovo mondo indica lAmerica.

    Il cap. I di Brave New World espone il funzionamento della genetica macchina della predestinazione umana. Gli embrioni, prodotti in numero eccezio-nale in laboratorio, dopo unartificiale gestazione seguita con attenta minuzia, di-verranno individui con le predisposizioni alle funzioni per le quali hanno subito specifici trattamenti differenziati in categorie. I gruppi generali sono cinque, che Huxley denomina con le prime lettere dellalfabeto greco. Una concezione di que-sto tipo, volente la realt preordinata da una forza superiore, proviene dalla visio-ne protestante dellesistenza: ogni uomo, gi nato, ha un suo futuro, il quale lui ignora, ma che bello o brutto dovr in qualunque caso accettare. Da tale idea, la quale pone il segno della salvazione eterna nel successo pubblico individuale, Weber trattando delletica calvinistica ha chiarito la genesi della dinamica attivi-stica nelle societ animate dal capitalismo (per il quale larricchirsi diviene una conseguenza dellelezione al paradiso). Alla chiusura di questo cap. I il direttore delle Unit generative e Centro per il condizionamento (DHC) sostiene un pensiero che il dogma da cui partito lattivismo protestante e capitalista: Il segreto della felicit e della virt sta nel trovare piacevole quanto tu devi fare. Tutto il condi-zionare punta a quello: far piacere alla gente il suo inevitabile destino sociale.

    E Perci non stupisce che la scienza nel Mondo Nuovo di Huxley pretende-rebbe di offrire persone pronte alle loro mansioni entro pochi anni dalla loro esi-stenza: lefficienza produttiva che lo chiede. E in un regime di tal genere, il cui motto COMUNIT IDENTIT STABILIT, la genetica sta attenta a dare vita a non molti individui intelligenti e riflessivi: solo diffuse ottusit e incapacit di comprensione obiettiva possono tenere in piedi un simile sistema gerarchico. Allo-ra la conoscenza, nel senso pi nobile del termine, diventa pericolosa.

    Detto apparato si basa sul principio che la strada del particolare quella in direzione della verit e della felicit [happiness; n.d.r]; luniversale intellettual-mente un insieme di peccati [evils; n.d.r.] necessari [the evil one il maligno]. Non i filosofi bens i taglialegna e i filatelisti costituiscono la spina dorsale della societ. E in fin dei conti lo schema di suddivisione in caste corporative, da a , non fa che rispecchiare la struttura societaria del capitalismo organizzato in classi.

    In Brave New World Reviseted lautore lamenta, per la sua epoca, che il mancato controllo della natalit dia adito alla diffusione di tare genetiche, causate, in grosse fette di popolazione, dalla mancanza di condizioni adeguate di vita. Le quali peraltro impossibile estendere in maniera indefinita e continua su ogni

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    gruppo umano che ha trovato nel frattempo sostegno nei progressi della scienza. La rimozione di problemi per lesistenza delluomo comporta che la crescente pro-lificazione di pi soggetti sopravvissuti alle difficolt non trovi le basi per il suo sostentamento: le risorse non bastano e la qualit degli individui si corrompe nella massificazione selvaggia.

    Si contemplano allora labbassamento del quoziente intellettivo e la soffe-renza di quanti non possono ottenere mezzi sufficienti a vivere: il progresso ha le sue contraddizioni.

    Il cap. II del romanzo di Huxley, che si apre con un esempio di condizio-namento neopavloviano sui neonati, allo scopo di far comprendere pure al lettore lefficacia e limportanza, agli occhi di un simile apparato altamente condizionato-re, dellinfusione di steccati mentali a scapito dellautonomia personale, fornisce diversi indizi di critica al modello capitalistico.

    Si ormai compreso, e lo ribadisce la riflessione di uno studente, portato con altri compagni in visita allUnit di generazione e centro di condizionamento di Londra, il modo in cui lo studio e la lettura possano destabilizzare tale regime di potere, se non crearne le basi per la caduta, per quando Huxley puntualizza che ragioni di alta politica economica hanno la preminenza, capiamo ancor meglio che lo scrittore sta puntando il dito contro un certo meccanismo di produzione fi-nalizzato al consumo.

    Allorch fa dire al DHC che si inculcano nelle teste tendenze mirate a con-sumi che non siano offerti gratis, questultimo (che allinizio del cap. III definir follia le mancate agevolazioni allattivit di consumazione di beni e servizi) e-splicita il primo punto del programma operativo capitalistico: produrre al fine di vendere di continuo in un circuito commerciale avente scopi di lucro.

    Ed altres chiaro come detta ideologia provocando sperequazioni e di-scriminazioni abbia lobiettivo, per mantenersi al potere, di indebolire il potere in-tellettuale, del singolo e delle masse nel complesso.

    Chiunque dovrebbe accettare il suo posto nella societ giacch predestina-tovi (o dalla religiosit protestante, o dalla genetica del Brave New World, traspo-sizione e attuazione scientifica, capitalistica e distopica, della prima). Viceversa chi propugnasse un sistema pi giusto rischierebbe di mettere in discussione una qualsiasi pseudodemocrazia plutocratica.

    Dunque tutti devono rimanere intontiti, attraverso le migliori tecniche, fin dalla nascita e abituarsi a comportamenti condizionati, funzionali alla sopravvi-venza di questo apparato. Nel Mondo Nuovo si pratica da subito, sui bambini di pochi mesi, linfusione di una istruzione morale, la quale mai dovrebbe, in alcuna circostanza essere razionale, grazie allipnopedia (insegnamento durante il sonno) volta a creare non solo una precisa coscienza di classe (class consciou-sness). Tale consapevolezza, da accettarsi in qualit di ineluttabile destino, si fa

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    portavoce di quel dogma capitalistico e protestante di cui in precedenza parlato. Quanti sono i presuntuosi, che godono almeno di un piccolo benessere nella socie-t liberal-capitalistica, di scadente e approssimativa acculturazione, cui navigano nella mente i sollevanti ipnopedici pensieri inculcati ai bimbi del New World: gli lavorano molto pi duramente rispetto a quello che facciamo noi, perch so-no intelligenti in modo cos spaventoso. Io sono davvero molto contento di essere un , giacch non lavoro cos duramente. E inoltre noi siamo molto migliori dei e dei . I sono stupidi; gli sono ancora peggiori. Loro sono troppo stupidi per avere la capacit di leggere o scrivere.

    Ogni soggetto di ciascuna classe stato condizionato in maniera tale da sentirsi soddisfatto della sua collocazione e da rifiutare lipotesi di un cambiamen-to: a ognuno impossibile avere il punto di vista o desiderare il destino di unaltra casta. La tecnica dellipnopedia una strategia di messaggi subliminali, la quale, nel modo portato ad esempio verso la fine del cap. III, promuove lacquisizione di beni nuovi piuttosto che riparare quelli usati, o invoglia a fare precisi consumi: in generale quando il soggetto ritrover una dottrinaria materia concettuale, la pren-der non soltanto per vera, ma per assiomatica, ovvia, completamente indiscuti-bile. Lipnopedia perfeziona il lavoro iniziato da altri metodi di condizionamento i quali si avvalgono di semplici esperienze associative, ma il condizionare senza parole rozzo e di non alto pregio, non pu far comprendere le distinzioni pi raffinate, non pu inculcare i pi complessi corsi di comportamento. Perci devo-no esserci le parole, tuttavia parole senza ragionare. In breve lipnopedia, a detta del DHC. Tale tecnica che prefigura una determinata risposta automatica e fuori della riflessione a una certa sollecitazione, fa pensare a quei vecchi manuali di catechismo religioso costruiti di domande e risposte da imparare nella suggestione piuttosto che nella lucidit di comprensione.

    Il che ha lanaloga dinamica della pubblicit commerciale, la quale tende al di qua della coscienza a ottenere un auspicato comportamento sulla falsa riga dei neonati descritti da Huxley; dice il DHC: fino a che la somma delle suggestioni sia la mente del bambino. E non solo la forma mentis infantile. Sia pure quella delladulto, lungo lintera sua esistenza. La mente che giudica, desidera e decide, composta di queste suggestioni. Ma tutte queste suggestioni sono le nostre sugge-stioni!.

    In Brave New World Reviseted Huxley riprende il tema del condiziona-mento dicendo che in una democrazia capitalistica, come gli Stati Uniti, esso [il grandaffare, Big Business; n.d.r.] controllato dal vertice del potere [Power Eli-te; n.d.r.].

    Questo Power Elite assume in modo diretto al proprio servizio milioni di lavoratori dal bacino nazionale in fabbriche, uffici e negozi che le appartengono, controlla molti milioni di persone maggiormente prestandogli il denaro per acqui-

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    stare i suoi prodotti, e, per mezzo del possesso dei mass-media, in concreto condi-ziona i pensieri, i sentimenti e le azioni di ognuno.

    Huxley scettico sulla possibilit da parte degli uomini di poter fondare una comunit organica che li unisca al di l di unimposta dimensione organizza-tiva: unorganizzazione non un soggetto cosciente o vivo. Il suo valore stru-mentale e derivato. Non buona in se stessa; buona solamente allestensione che favorisce il bene degli individui che sono le parti di un insieme collettivo. Dare precedenza alle organizzazioni sulle persone equivale a subordinare i fini ai mez-zi. Per anche del parere che in un contesto giusto, gli esseri umani possono governare se medesimi Sfortunatamente la propaganda nelle democrazie dellOccidente, soprattutto in America, ha due facce e una personalit scissa. Inca-ricato del servizio editoriale spesso un democratico dottor Jekyll Ma questo rispettabile uomo controlla solo una parte della macchina mediatica. Incaricato della pubblicit noi troviamo un antidemocratico, poich antirazionale, signor Hyde Hyde unanalista motivazionale, e la sua occupazione consiste nello studiare le debolezze umane, nellindagare quei desideri inconsci e le paure da cui cos gran parte del pensare consapevole e dellagire pubblico degli uomini de-terminato Sotto un regime di libera impresa la propaganda commerciale, me-diante ogni strumento immaginabile, necessaria Milioni di bambini si avviano a diventare adulti allinterno di un processo finalizzato allacquisto del prodotto del despota locale e, a guisa di soldati ben formati, alla risposta con appropriato comportamento alle parole paragonabili a un grilletto darma da fuoco impian-tate in quelle giovani menti dai propagandisti del tiranno Assuefatto alla televi-sione e alla radio quel pubblico abituato a distrarsi e non gli piace gli si chieda di concentrarsi o di fare un prolungato lavoro mentale.

    Nel cap. III del romanzo Huxley continua la ricognizione dentro i meccani-smi di questa nuova struttura, la quale comincia a datare la sua epoca dalla figura di Henry Ford (1863-1947). In particolare dallanno di produzione del modello au-tomobilistico Ford T (1908).

    Ford stato uno dei pi grandi imprenditori della storia dellindustria mondiale, che non manc di atteggiamenti filantropici verso i suoi dipendenti. Amico di Edison, fu massone, antisemita, simpatizzante e sostenitore del nazismo: nel 1938 (sei anni dopo la pubblicazione di Brave New World) il Fuhrer ricam-bi conferendogli la massima onorificenza nazista per un cittadino non tedesco (la gran croce del supremo ordine dellaquila tedesca).

    Era stato del 1920 un lavoro letterario di Ford (LEbreo internazionale, il pi importante problema al mondo) molto apprezzato da Hitler. Lideologia del cosmo distopico narrato da Huxley ha sostituito Ford a Ges Cristo non soltanto nel computo degli anni. Limmagine della T (una croce commissa o antoniana) ha rimpiazzato la croce cristiana. La paronomasia tra Ford e Lord (Signore), e la

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    allitterazione fra God (Dio) e Ford generano un inequivocabile caratteristico effetto in esclamazioni dal tono invocativo o intercalante, e di ringraziamento, di cui esempi le seguenti: oh, Ford!; Ford, Ford, Ford, nove volte; thanks Ford (grazie a Ford); for Fords sake (per lamor di Ford); Ford knows (Ford lo sa); my Ford (mio Ford); Ford be praised (Ford sia lodato); Ford keep you (Ford ti/vi protegga); by Ford (per Ford).

    Dopo che lumanit era entrata in una crisi irreversibile a causa di una guerra (141-150 d.F.) il pianeta Terra cadde sotto il controllo di un macrostato suddiviso i dieci sovrintendenze: una di esse lEuropa occidentale (a Londra si svolgono nel 632 d.F. gran parte delle vicende del racconto).

    Il sovrintendente di quel settore terrestre, che rivolge una sua lezione agli studenti in visita al Centro per il condizionamento, viene descritto attraverso un cli-ch figurativo richiamante il tipo ebraico: un uomo di altezza media, dai capelli neri, con un naso adunco, gonfie labbra rosse, occhi molto penetranti e scuri. In relazione a costui Huxley gioca una nuova paronomasia tra le espressioni his fordship (usata ad hoc nel romanzo), e his lordship (sua eccellenza), di uso normale nella lingua inglese.

    Sarei propenso a tradurre la locuzione attributiva di Huxley in italiano mantenendo sua eccellenza giacch leffetto in inglese giocato sul suono e non sul concetto, tuttavia nel tentativo di rammentare lespediente retorico, nel quadro della mia lettura, completerei meglio la voltura dicendo sua eccellenza il vicario di Ford (che tutto sommato ci che vuol esprimere lautore: il sovrintendente un rappresentante).

    His fordship spiega ai suoi uditori il vangelo del Mondo Nuovo partendo da quel bel e ispirato detto del Nostro Ford: La storia una raccolta di parole vuote. Listruzione un male perch ruba tempo ai consumi, le persone istruite sono pericolose nei confronti del sistema, e fu un errore reprimere la loro azione usando la forza: meglio applicare gli incruenti moderni metodi scientifici (Go-vernare un affare di riunioni, non di scontri. Voi governate coi cervelli stando seduti, mai coi pugni).

    Cosicch dallutilizzo di tecniche di condizionamento intellettuale alla mo-dalit di riproduzione umana non vivipara (ectogenesi), emerge la maniera in cui il capitalismo abbia portato a compimento le sue inclinazioni fondate su germi di irrazionalit.

    La storia e i beni culturali antecedenti il 150 d.F. sono stati annientati allo scopo di non fornire motivi di turbamento: tali sono i vantaggi di uneducazione realmente scientifica.

    Quali i contenuti di nevrosi, scatenanti gli spettri che hanno condotto a tut-to ci? evidente che il capitalismo prenda dal protestantesimo (calvinista) altri spunti in aggiunta a quanto ricordato. E non casuale che il sovrintendente muo-

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    va dei rimproveri al liberalismo e al Cristianesimo per quelli che poterono essere i loro lati positivi: s, poich lideologia della produttivit e il consumismo che lui elogia sono lincarnazione del peggio di questi elevato a scienza.

    Fra il vecchio universo capitalistico e il Brave New World esiste un rappor-to contemplante nel secondo lelevamento della gabbia di cui parlava Weber al grado massimo di secolarizzazione.

    Per Weber il mantello di cura che avvolge un protestante nella ricerca dellarricchimento in funzione di segno esperibile dellavvenuta (ma a priori di-sposta) salvazione si converte in una gabbia, la quale si sgancia e abbandona i suoi significati e le prospettive di fede durante il cammino.

    Il messaggio evangelico costituisce un inno dellamore agapico, e nel New World comandamento ipnopedico che ciascuno appartiene al prossimo (every one belongs to every one else), cio debba donarsi in modo spontaneo a beneficio del prossimo. Tale principio, maturato privo di guida razionale, ha comportato la distruzione delle rimanenti sfumature concettuali dellamore: storg, eros, fila.

    questo uno dei motivi di scomparsa della famiglia2 e della generazione vivipara. La famiglia un luogo di apprendimento che his fordship scredita spe-cialmente riguardo alle casistiche di povert mettendo laccento su terribili peri-coli della vita in famiglia. Il mondo era pieno di madri, quindi di ogni genere di perversione dal sadismo alla castit. Ritorna uno degli aspetti pi negativi della tradizione giudaico-cristiana: la misoginia.

    Ges era stato concepito grazie allopera dello Spirito Santo, e la sessualit in detta tradizione non ha mai avuto una collocazione serena. Il terrore della porta del diavolo fa apprezzare al sovrintendente che alle Trobriand il concepimento era unoccupazione di spiriti ancestrali; nessuno aveva mai udito di un padre.

    Conclusione nevrotica: tutti devono nascere mediante lintervento dello Spirito Santo (interpretato dalla scienza genetica). Famiglia, madre monogami-a, romanticismo devono scomparire perch gabbie pulsionali costituenti sproni a rifiutare le proibizioni che loro non erano condizionati a rispettare E sentendo in maniera intensa, il che era un di pi, in solitudine, in un isolamento irrimedia-bilmente individuale, come potevano essere stabili?.

    Ci che materia di sollecitazione individuale ha subito il destino di rien-trare in un rigoroso controllo. Il soggetto non pu (e non deve) spingersi oltre una conveniente soglia: non esiste civilt senza stabilit sociale. Non esiste stabilit sociale senza stabilit personale. Lapparato pretende e genera uomini obbe-dienti, stabili nellappagamento. Giacch contenere il soddisfacimento crea una sacca emotiva controproducente che potrebbe sprigionare le sue energie a danno

    2 Data la comunanza di tale argomento con Noi invito alla lettura di una mia monografia: Danilo Caruso, Lantipanlogismo di Evgenij Zamjatin (2015).

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    del regime dominante: il sentimento si nasconde in quellintervallo di tempo tra il desiderio e la sua consumazione.

    Messo da parte il discorso di his fordship, accanto a questa serie di motivi, labolizione della famiglia ha unulteriore base dirrazionalit traente sostanza dal Vangelo (v. Mt 22,23-30) laddove si afferma che dopo la resurrezione non esiste-ranno ancora legami familiari: se lattivismo protestante (calvinista) vuol anticipa-re il paradiso in terra, oltre a garantire lillusione di successo e di prosperit, deve sbarazzarsi ancor di pi della famiglia in qualit di struttura societaria.

    Venuta a mancare la dimensione della storg a vantaggio dellagpe (qui in forte modo distorta), resta il prendere atto dellidentica cosa a carico delleros, pe-r realizzatasi in modalit paradossale nel contorno logico, ma in interiore ben ca-librata in direzione del fine che si voleva conseguire.

    Allo scopo di depotenziare leros, lo si generalizzato: non solo in una di-sdicevole programmatica pratica di promiscuit fra adulti (la quale dovrebbe ap-parire una soddisfazione paradisiaca), ma altres nella riprovevole promozione del gioco erotico tra bambini (erotic play between children), che il DHC giudica tuttaltro che abnormal e immoral. Comunque Huxley nella sua narrazione distopica non ammette la liceit della pedofilia neanche nella peggiore distorsione letteraria della realt: purtroppo si appreso che proprio in ambiti di connotazio-ne religiosa tale crimine ha avuto certa diffusione, e se colleghiamo la degenera-zione distopica del Brave New World con il reale degradato, il quale in alcuni a-spetti ha superato lavvertimento, ci rendiamo conto che la trattazione di Huxley di temi delicati nella sua opera ha un tono preoccupato non vittima di allucinazio-ni ingiustificate.

    Nel saggio del 1958, che riprende i contenuti del romanzo, lautore dice: Nel Brave New World a ognuno concesso di appagare i suoi impulsi ses-suali al di fuori di impedimenti [all are permetted to indulge their sexual impulses without let or hindrance; n.d.r.] I governatori realizzano ci [idest: rendere innocuo il soggetto; n.d.r.], fra gli altri metodi, rendendo lecita una condizione di libert sessuale [legalizing a degree of sessual freedom; n.d.r.].

    Trasformare la sessualit in una cosa scontata, sprovvista di speciale valore, sin da piccoli e tra soggetti adulti, essendo impossibile sradicarla, raggiunge la meta di disinnescare un pericoloso ordigno nei confronti della stabilit. Nelle parole del sovrintendente, Ford (our Ford) assurge a nostro Freud (our Freud): il SUPER EGO dello Stato mondiale (World State) ha letteralmente ip-notizzato e drogato lES.

    un nuovo paradossale, irrazionale ragionamento, per capitalistico e pro-testante, nei riguardi di un Cristianesimo non attivista (letica e la filosofia del sotto-consumo): alloppio della religione cristiana si sostitu dal 184 d.F. la som-ministrazione di una vera droga (legale), sostitutiva dellazione catechetica e sa-

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    cramentaria, chiamata soma. In Brave New World Revisited Huxley puntua-lizza: Il soma era la religione popolare. Allo stesso modo della religione, la droga aveva il potere di consolare e compensare, suscitava visioni di un altro, migliore mondo, offriva speranza, fortificava la fede e promuoveva lagpe (charity).

    Ma col sacramento centrale del culto cristiano essa condivide cose non in-differenti a cominciare dal nome. Il termine indica in greco antico il corpo (in par-ticolare nella letteratura neotestamentaria il corpo mistico, cio la comunit dei fedeli credenti), e in sanscrito una bevanda inebriante ricavata nellantica India da piante, la quale in occasione di riti religiosi veniva data in dono a una divinit.

    In questo riformato momento della comunione (rielaborazione distopica della protestante santa cena del Signore) il posto del pane e del vino, corpo e sangue di Cristo, preso dal soma.

    Ed anche da sottolineare la centralit del concetto di comunione nella societ del Mondo Nuovo (community uno dei tre valori fondanti). Fra laltro, ribadendo che per Karl Marx la religione simile a una droga, da non trascurare che nel cap. XVII his fordship definir il soma Cristianesimo senza lacrime (Chri-stianity without tears). La realt della distopia huxleyana un capitalismo in toto impazzito. La naturale, normale, civilt umana ha cessato di esistere. LES, il suo controverso motore, stato indebolito: leros non ha magia, ridotto a banalit, e la cultura, il talento e lintelligenza sono ombre di un passato invisibile, ritenuto no-civo e pertanto cancellato.

    Ormai a tutti basta il soma (la droga perfetta euforica, narcotica, piace-volmente allucinante) e un corpo mantenuto giovane dalla scienza (il corpo al massimo di uno a 30 anni sino allet di 60).

    In vista di tale obiettivo si fa pure ricorso alla trasfusione del sangue gio-vane: detta prassi origina la sua suggestione dallAntico Testamento, dove si so-stiene che la sede della forza vitale sia nel sangue (il cosmismo sovietico prese la cosa sul serio, e Aleksandr Bogdanov, un fautore delle trasfusioni miranti a otte-nere limmortalit, ne tratt nel suo romanzo La stella rossa). Il sovrintendente concluse quella sua predica agli studenti cos: Adesso gli uomini vecchi lavo-rano, fanno sesso, non hanno tempo a disposizione lontano dal piacere, non un attimo per sedersi o pensare, o semmai per qualche sfortunato caso una tale crepa di tempo si aprisse nella solida sostanza delle loro distrazioni, c sempre il soma; vale a dire che il paradiso (dellottundimento) sceso in terra rendendo ognuno (pseudo)beato.

    Riferendosi al nostro tempo, Huxley in Brave New World Revisited sot-tolinea che nella vita degli esseri umani civilizzati la distrazione di massa ora gioca un ruolo accostabile a quello giocato nel Medio Evo dalla religione. In mez-zo al discorso rivolto da his fordship agli studenti nel cap. III del romanzo signi-ficativo laggettivo fortunato: Giovani fortunati! (Fortunate boys), li appella

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    infatti. La fortuna (fortune in inglese, destino) che li ha resi privilegiati nel loro futuro (con lespressione man of fortune si indica luomo ricco) una ripropo-sizione della vecchia idea di predestinazione passata dal calvinismo al capitali-smo: la democrazia classica adesso ritenuta unastratta considerazione fisiologica sullumanit; lintraprendenza era la discriminante valida, ora una genetica prede-stinazione.

    In una simile realt anche lautentica fila scompare, e quel che ne resta soltanto un surrogato ammesso dal sistema in cui si trovano i protagonisti del rac-conto, di cui dal cap. III cominciano a svilupparsi i profili: lonomastica dei perso-naggi di Lenina Crowne e Bernard Marx evocativa di una critica anticapitalistica (nel Mondo Nuovo non per niente la valuta il dollaro).

    Lenina unattraente infermiera del Centro per il condizionamento, che ha i capelli di colore castano chiaro, cui la diciannovenne amica e collega Fanny fa no-tare la sua scarsa promiscuit, ricordandole che il DHC si opponga con forza a qualsiasi cosa intensa o portata alle lunghe. Ma, daltro canto, le fa i complimenti per la perfettamente dolce cintura malthusiana indossata alla vita. Il fatto che sia definito maltusiano un oggetto del genere, cio il contenitore della scorta di contraccettivi prevista dalle normative, rappresenta lennesimo segnale di una realt sotto unegida evolutasi dal capitalismo.

    Lenina frequenta Henry Foster, tuttavia vorrebbe altres vedersi con Ber-nard Marx (di cui trova piacevoli gli sguardi), il quale lha invitata per una vacan-za. Costui per non piace a Fanny perch di non alta statura. Bernard un + che ha uninsolita statura pi bassa di 8 cm rispetto allo standard della sua classe: si mormorava che il deficit, che lo collocava per altezza tra un e un , fosse conse-guenza di un inconveniente subito nel corso dellassistenza prenatale.

    Egli un tipo timido, solitario; si sente a disagio davanti ai preconcetti cau-sati da questa sua diversit, la quale lo privava di un indotto ossequio legato allimmagine fisica. Bernard un esperto di ipnopedia del Centro per il condiziona-mento, dov pure Henry Foster (uno che fa le cose colloriuolo alla mano), il quale oggetto di suoi sentimenti di disprezzo provocati dal di lui pedissequo conformi-smo alle regole. Foster definisce, irritando Bernard (profondo conoscitore dei mec-canismi di condizionamento inducenti a quella forma mentis decantata dal sovrin-tendente), Lenina una ragazza pneumatica (pneumatic).

    Nellargomentare di his fordship agli studenti pare intravedersi la trasposi-zione distopica di temi letterari elaborati da Thomas Stearns Eliot (1888-1965): gi dal suo cognome (Mond), il quale coincide con quello del simbolico Ebreo capi-talista ricordato nelleliotiana A Cooking Egg (1920), sembra che Huxley prenda a prestito la poetica di questo scrittore angloamericano, illiberale e conservatore, anglicano, antisemita e misogino, allo scopo di condurre una critica a materie a-venti uno sfondo integralista, reazionario e antidemocratico. Inoltre laggettivo

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    pneumatic, utilizzato da Huxley nel definire Lenina, messo in bocca a Henry Foster, pare avere unascendenza eliotiana. La connotazione negativa che esso as-sume allo sguardo di un osservatore esterno al New World ha dunque due giusti-ficazioni: la prima che a usarlo il poco acuto e conformista Foster, la seconda il valore che gli deriva dalla quinta quartina di Whispers of Immortality (1920) di Eliot in cui compare.

    Qui pneumatic attributo di bliss (beatitudine, felicit), cui porterebbe lamichevole seno (friendly bust) della bella (nice) Grishkin (una Russa) sen-za corsetto (uncorseted). Nel cap. IV di Brave New World Benito Hoover dir di Lenina che pretty (graziosa, attraente) e pneumatic. La valenza di esclu-sivo piacere per i sensi con cui pneumatic coglie leros, fermandosi alla sua su-perficie, si addice in modo spregiativo a un apparato che ha fatto una specie di pa-radiso del secondo cerchio infernale dantesco, non specificamente a Lenina cui lattributo dato da altri.

    I breasts (seni) di Lenina saranno citati al principio del cap. VI allorch Bernard li palper. In tale Mondo Nuovo, dove possono usarsi profilattici caldi (hot contraceptives), la sessualit non tab (il suo esercizio agapico): si osservi il gioco verbale ad esempio nel brano (v. prima parte del cap. V) in cui i saxo-phones (sassofoni) possono essere suonati dai sexophonists.

    La promiscuit normale: ella aveva agito nella maniera in cui qualunque sana e virtuosa ragazza inglese dovrebbe comportarsi e non in qualche altro, a-normale, straordinario modo. Nellaggettivo pneumatic, il quale ricorre nel romanzo riferito a donne e a cose, si coglie una sottile, ma non per questo piccola, sfumatura di significato religioso: nei versi menzionati di Eliot lattribuzione di pneumatic a bliss permette che lultimo termine si carichi del significato di premio della predestinazione (religiosa), e quindi pneumatic predicato di ci che nella teologia toccato dallo Spirito Santo (Pneuma, nel Nuovo Testamento): nella cele-brazione comunitaria calvinista viene definita pneumatica la presenza, per mez-zo dello Spirito Santo, di Cristo.

    Nel New World lo Spirito Santo del capitalismo informa la societ, e ci su cui impone il suo sigillo (una sorta di Pentecoste) particolarmente gradito, desi-derabile, confortevole, consono alla felicit (la cui ricerca fu riconosciuta dallatto di proclamazione dellindipendenza degli USA, come gi accennato): laggettivo pneumatic allora un indicatore di benessere (potenziale, attuale o esperito), un aggettivo che fa pubblicit, promozione di tale regime di vita.

    Il cap. IV del romanzo di Huxley introduce la figura di un amico di Ber-nard, un altro +, un insegnante di psicologia della comunicazione scritta, nonch scrittore, Helmholtz Watson, con cui aveva in comune la coscienza di un persona-le disagio. La percezione di distacco dallo standard, in questultimo, non insorge, a guisa del primo, da un complesso sullaspetto estetico, ma ha motivazioni intellet-

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    tuali. Gli + erano soggetti che presumevano la loro posizione naturale; uomini che si muovevano attraverso il sistema di casta alla stregua di un pesce in mezzo allacqua, in maniera cos tranquilla da restare inconsapevoli di s o del benefico e confortevole elemento nel quale avevano la loro vita. Una fila ciceroniana si in-staura nel rapporto fra i due: quello che aveva reso Helmholtz cos spiacevol-mente cosciente di quel che era e di essere isolato era il talento fuori della norma. Ci che i due uomini condividevano era la cognizione che fossero delle persone. Helmholtz, il quale godeva di tutto quello che sarebbe stato gradito a Bernard, stante la sua diversit, non tanto apprezzata dallestablishment, a sua volta era stato spinto ad appartarsi.

    Non gli interessavano pi il divertissement n lesercizio delle prerogative del suo status (si attribuivano a lui 640 donne nellarco di un quadriennio): egli attendeva che la sua mente risvegliata da un sonno dogmatico, potesse esprimere la forza pervasiva di qualcosa di nuovo che superasse gli schemi, qualcosa di positi-vo e utile di cui non riusciva a cogliere la sostanza, e che incitandolo lo spronava a cercare: una pulsione di sublimazione lo attraversava in maniera anomala. La prima met del successivo cap. V significativa per due motivi.

    Il modo in cui si discute, tra Henry e Lenina di umanit e forni crematoi, sembra in alcuni tratti una spettrale prefigurazione dei crimini nazisti: nel raccon-to huxleyano la cremazione riservata a comuni defunti al fine di recuperare il fosforo nellorganismo in vista di usi produttivi, per il fatto che questa prassi sia collegata allutilit di ogni essere umano (non possiamo fare a meno di chiun-que) ha una sua agghiacciante somiglianza concettuale nella giustificazione in-dotta (ognuno lavora per ciascun altro) con la scritta dingresso dei campi di concentramento tedeschi (arbeit macht frei, il lavoro rende liberi).

    E non il caso di ricordare lulteriore utilizzo che i nazisti, i quali avevano sposato lideale del capitalismo nazionale sacrificando la propria sinistra interna, facevano con i resti della combustione dei cadaveri a fini produttivi. Huxley nel 39 si adoper affinch un gruppo di piccoli ebrei abbandonasse il III Reich.

    La seconda motivazione che mette in rilievo ancora i contenuti del dialogo fra Henry e Lenina riguarda la presenza di tracce dellideologia capitalistica in forma allegorica. Il fosforo che si ricava dai corpi umani simile al profitto che va ad arricchire il capitale in espansione, rappresentato dalla totalit del complesso naturale e sociale in cui luomo si trova e di cui egli si serve.

    Un dogma del capitalismo, la cui essenza ricondotta da Weber a un fatto-re religioso di continenza, stabilisce che il capitale non debba sprecarsi, anzi debba crescere su di s: lumanit gaudente che si nutre di s, senza fare spreco, ricalca tale dinamica e segue la logica produttiva di un PIL.

    La seconda met del cap. V illustra lo svolgimento di una liturgia (servizio di solidariet), tipica del Mondo Nuovo, la quale non che uno stadio degenera-

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    to del culto comunitario protestante, nel meccanismo distopico disegnato da Hu-xley che porta le basi irrazionali e religiose del capitalismo, soprattutto americano, a manifestarsi in forme collettive e spirituali rinnovate.

    Ogni due settimane si tengono delle assemblee ristrette di sei uomini e sei donne (un numero pari a quello degli apostoli) denominate gruppi di solidarie-t: la quale solidariet indicativa della sui generis agpe del New World. Chi presiede la liturgia, durante il suo corso, impartisce una specie di benedizione fa-cendo al posto del segno della croce cristiano quello della T evocante Ford (il nuo-vo Lord). Soma, e gelato di soma alla fragola, nella coppa dellamore [agapi-co, loving cup; n.d.r.] prendono il posto simbolico del corpo e del sangue di Cri-sto (il pane e il vino).

    La dinamica dellUltima cena di Ges viene contaminata da Huxley con a-spetti aggiuntivi non sempre di derivazione biblica. In alcuni versi degli inni litur-gici cantati nel solidarity service compare un concetto di corpo mistico: Ford, noi siamo in dodici, oh fa di noi un solo corpo [make us one; n.d.r], / come gocce dentro il Fiume Sociale Lo scioglimento di noi dodici in un solo corpo [Annihi-lating Twelve-in-One]; nonch un concetto della passione di Ges e dei suoi be-nefici spirituali: Noi desideriamo fortemente morire, affinch, quando ci spe-gniamo, abbia tuttavia inizio una nostra pi grande vita.

    Unapocalittica attesa dellEnte Supremo (Greater Being), limminenza della Sua Venuta, in simile clima di induzione allautosuggestione (verso cui Bernard poco sensibile e disposto), fanno addirittura diventare percepibili i passi dellEnte Supremo (si pensi al brano veterotestamentario di Gn 3,8 in cui Dio cammina nel giardino dellEden e viene udito da Adamo).

    A ci si aggiunge la venatura di un quid massonico grazie allepiteto Grea-ter Being (in luogo di Dio), il quale nellintero intreccio, che sembra la parodia dellethos religioso protestante americano, assume un suo preciso valore in virt dellimportanza della massoneria nella crescita sociale degli USA.

    Una realt capitalistica, questa, che ha fuso appunto diversi ambiti compor-tamentali in una prospettiva discutibile e portata a livello di distopia da Huxley. La cerimonia descritta rammenta nel suo finale i fedeli deliranti di liturgia prote-stante evangelica.

    Tutto si conclude a mo di una Pentecoste, con the coming of the Twelve-in-One, larrivo di una specie di Spirito Santo (Ente Supremo) che fa dei dodici un solo corpo mistico nella consapevolezza, la quale lascer dopo la conclusione del rito il loro animo pacificato e rilassato, che c stata lincarnazione (the incar-nation) del Greater Being): in una soffusa luce rossa era come se unenorme nera colomba [the Dove lo Spirito Santo; negro spirituals sono canti religiosi dei neri americani; n.d.r.] stesse benevolmente librandosi sopra gli adesso proni o su-pini danzatori. Bernard capisce che si tratta di unillusione, di una finzione, che

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    lingenuit trova comodo, rassicurante, comfortable il caso di dire, credere vere; una cosa di fronte a cui lui, sentendosi distante, si vede immerso in un rinnovato disagio. Il binomio Orgy-porgy, presente nei versi di tale grottesco rituale, si mostra indicativo dello sfondo che Huxley d, e in linea di massima dellorizzonte che lautore offre nellarco della narrazione. Porgy , in inglese americano, un pesce dalla fattezza piatta e larga (pagro in italiano): la sua immagine ricorda il simbolo dei primi cristiani (la parola pesce in greco antico fungeva da acrostico).

    Orgy-porgy sembra allora riferirsi al Cristianesimo americano protestan-te sulla cui base calvinista nato un cosmo capitalistico cui la massoneria non stata estranea. Il pesce dellorgia non nel testo inglese huxleyano una semplice paronomasia: il simbolo di quel capitalismo avente le radici religiose intraviste da Weber nella sua veste degradata e qui distopica (Orgy-porgy d la libera-zione dal male).

    Nel cap. VI di Brave New World Lenina giudica inusuale la condotta ri-servata di Bernard: assimilato a un refrattario rinoceronte, per intelligente al co-spetto dei paletti comportamentali, da Henry che le esprime un suo parere. Ber-nard vorrebbe rimanere appartato con lei a discutere, la quale invece preferisce gli usuali divertimenti: Parlare? Ma su che? Camminare e parlare apparivano un modo molto strano di passare un pomeriggio.

    Egli si sente un mare in tumulto, non omogeneo a quanti lo circondano, e rivolge una domanda chiave a Lenina: Come sarebbe se io potessi, se io fossi li-bero, affrancato dal mio essere condizionato?. Lui osserva la realt da una visuale obiettiva, che ella non comprende. Per lei la felicit e la libert coincidono nel de-stino assegnatole: una prospettiva che deriva, nella maniera gi spiegata, dalla vi-sione della predestinazione protestante, la quale nella distopia huxleyana coinvol-ge ognuno in questo consumistico paradiso terrestre.

    Una tale imposizione tuttavia nei fatti illiberale e prodotto di una conce-zione totalitaria della vita, e non lascia margine allautonomia di pensiero e azione al soggetto sottoposto a un rigido inquadramento. Lenina ritiene Bernard normale soltanto allorch le rivolge attenzioni di natura sessuale, ma lui non per niente soddisfatto di aver consumato un congresso carnale alla prima uscita assieme. Il ragionamento che lei lindomani gli fa quasi da ninfomane: Tutti affermano che io sono molto pneumatica; e crede di dare nellocchio con i suoi abbondanti re-quisiti pneumatici.

    Egli si dispiace che lei si consideri alla stregua di una pornostar e che non comprenda il suo spirito rivalutante il freudiano principio di realt, di cui il Mondo Nuovo ha cancellato traccia nella psiche umana. Bernard indica la sua meta: Pro-vare leffetto di arrestare i miei impulsi.

    Vuole esperire una dimensione emotiva naturale, non artefatta n pilotata, gustare la passione, lamore, lansia. Lenina gli replica che le coordinate del godi-

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    mento sono hic et nunc, poich nel momento in cui le persone hanno dei senti-menti, la comunit vacilla, e continua a subirne il fascino.

    Bench quanto accaduto nel tempo scorso da decenni sia un tab promosso dallipnopedia, il DHC si lascia sfuggire davanti a Bernard, pronto a partire con Lenina per la vacanza nel New Mexico dove ubicata una riserva di selvaggi (savage reservation) indiani un suo personale ricordo: la scomparsa di una sua partner proprio in quelle aspre zone.

    Rammaricatosi subito di questa sua debolezza, si rif rimproverando a Ber-nard la di lui condotta, dopo aver concluso quel primo imbarazzante discorso puntualizzando che per lui nei confronti di quella donna non cera nulla di emo-tivo, niente di portato alle lunghe. Era tutto perfettamente sano e normale.

    Lo richiama sullosservanza agli input di condizionamento, i quali, sebbene gli abbiano un grado di maturit pi elevato rispetto ai rimanenti, richiedono pure da loro laccondiscendenza che pu manifestare un bambino a un adulto.

    In parole povere gli ha ribadito un concetto evangelico insegnato da Ges: affinch possiamo entrare in paradiso dobbiamo ridurci alla semplicit dei fanciul-li (o per meglio dire a posteriori: adulti idioti, ignoranti e creduloni: v. Mt 18,1-5 / 19,13-14). La visita di Bernard e Lenina alla riserva dei selvaggi sar sconvolgente.

    Allinterno dellarea, delimitata a mo di campo di concentramento, situa-to infatti un residuo dellumanit precedente il New World, la quale vive in caren-ti condizioni igieniche, si riproduce in modo naturale e invecchia col tempo. Non avendo lei contemplato mai qualcosa di simile, ci la scandalizza e la inquieta: fa pensare un po a Siddharta che scopre il creato reale celatogli dal padre.

    A Bernard, la cui vacanza era iniziata male per via della notizia di un suo possibile trasferimento punitivo dal Centro per il condizionamento, tali scene iniziali del cap. VII offrono spunti di riflessione pi maturi: essendo egli un uomo di scienza un illuminato, un Siddharta non pi ingenuo intuisce il valore biolo-gico e psicologico di quel tipo di realt.

    Lenina considera molto volgare che dei bimbi siano allattati al seno, mentre differenti sono le valutazioni che lui le esterna a tal riguardo: Che relazione me-ravigliosamente intima E che intensit di sentimento deve produrre! Spesso penso che uno possa aver perso qualcosa non avendo avuto una madre. E forse tu hai perso qualcosa non essendo una madre, Lenina. Immaginati mentre siedi l con un piccolo bambino tutto tuo.

    Se nel prosieguo scioccante , soprattutto per Lenina, lassistere a un violen-to rito religioso propiziatorio, intrecciato di varie simbologie, che questi selvaggi avevano celebrato, ancor pi disorienta i protagonisti del romanzo, e in misura maggiore stavolta Bernard, lincontro con John.

    Costui, comprende Bernard dal racconto della di lui storia, era niente di meno che il figlio del DHC, nato e cresciuto nella riserva, in seguito a un incidente

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    subito dalla madre, una rimasta l dispersa, e non tornata nella civilt giacch il figlio natole costituiva un grosso problema. Lincontro con questultima turber ulteriormente Lenina a causa della sua sgradevolezza estetica (la riserva non ga-rantiva i comforts del Mondo Nuovo che la prima, disadattata, avrebbe desidera-to, parimenti a una struttura abortiva utile a suo tempo).

    La crescita di John tra gli Indiani non stata facile perch ritenuto (lui biondo) un estraneo assieme a sua madre, la quale dal canto suo in parte rifiut quel figlio, di cui tuttavia si prese cura rendendolo sotto il profilo intellettuale su-periore a chi lo circondava.

    Quantunque ci vivesse, non si pu giudicarlo un normale cittadino di detta riserva: ha letto Shakespeare, di cui ha ottenuto lopera omnia in volume, la quale pochissimi sarebbero in grado di affrontare in quel 632 d.F., tanto meno in mezzo a individui poco civilizzati appartenenti a un ethos diverso da quello del New World. Paragonato agli abitanti di questa nuova societ egli per era nelle condi-zioni di provare liberi sentimenti: il suo interesse cade su Lenina, la cui tipologia somatica europea ai suoi occhi una novit, la quale non manc di formulare nel-la sua testa un giudizio estetico positivo su di lui quando lei e Bernard (che si sen-te in difficolt a osservare unanomala realt) lo conobbero.

    Il motivo del disagio, vissuto dentro ai rispettivi contesti di provenienza da John e Bernard, spinge il secondo a unistintiva simpatia (a una solidariet che sa-rebbe fila ciceroniana), e a far s che il primo e la madre possano abbandonare la riserva e vivere nella (presunta) civilt.

    La prospettiva entusiasma John, invaghitosi di Lenina, al dormente cui co-spetto prima di partire, in albergo a Malpais si mette a declamare sottovoce brani dalle opere shakespeariane che ne lodano la bellezza.

    Egli pi volte trarr spunto da Shakespeare nel tentativo di porre ordine al-le sue esperienze future. Di rilievo a questo riguardo lesclamazione di apprez-zamento di John alla notizia che potr recarsi presso il Mondo Nuovo: O brave new world!. Le parole di Miranda, prese da La tempesta (atto V, scena I), si prestano a un gioco semantico molto raffinato costruito da Huxley in funzione della ricongiunzione fra due dimensioni dellesistenza: una ritenuta arcaica e in-desiderabile (quella della riserva) e una allopposto valutata migliore e moderna (la civilt dellera di Ford).

    Allinesperta considerazione del selvaggio John (analoga a quella di Miran-da), il Brave New World pu apparire meraviglioso (brave, nellaccezione shake-speariana): quindi un valore semantico del passato si accompagna alla di lui arre-tratezza; mentre come detto in precedenza il significato attuale di brave quello legato allintraprendenza, alla temerariet, che coglie la fortuna (non gi la medio-critas di un carpe diem ma piuttosto leroismo di un carpe fortunam). Un siffat-to Mondo nuovo si rende mirabile poich ha la presunzione di costituire un pa-

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    radiso assicurato a ognuno: ecco la sottigliezza di concetti che si mimetizzano nel titolo scelto da Huxley per il suo romanzo.

    La visita alla riserva rappresenta nel corso di Brave New World una fase paradossale: quello di un Mondo Nuovo che vuol far obliare il passato, che per al suo interno mantiene viva la contraddizione generata da qualcosa di disomogene-o. Di per s la realt di una simile area di raccolta di uomini nel New Mexico ci ri-porta a quel filo conduttore critico del sistema americano, e nello specifico alla sua ideologia capitalistica, la cui pratica oggetto della distopia di Huxley.

    Tuttavia sotto la scorza di questimmagine si nasconde unallegoria mar-xiana. Nella maniera in cui gli agenti irrazionali del capitalismo fanno mantenergli organico un quid contraddittorio, altrettanto al di fuori di una ragionevole con-venienza il New World custodisce un suo quid negativo: una riserva di selvag-gi un luogo il quale, per via di non favorevoli condizioni climatiche o geologi-che, o in seguito a povert di risorse naturali, non valso il sacrificio di incivilire. E il DHC, simbolo del regime, che vorrebbe punire Bernard, finisce invece lui sotto scacco grazie ai controproducenti effetti dellassenza di piena lucidit.

    Landamento narrativo del romanzo ha un ritmo dialettico hegeliano: tesi (capp. I-VI, il Brave New World); antitesi (capp. VII-IX, la riserva selvaggia); sinte-si (capp. X-XVIII, la ricomposizione distopica dellurto tra i primi due momenti).

    Il ritorno alla sua civilt mette in mano a Bernard loccasione delle rivincite, che lattrattiva del selvaggio John, affidatogli in custodia, gli garantisce. Purtroppo la simpatia per lopinione di costui, critico non solo a proposito del consumismo sfrenato, attira lincuriosita e sospettosa attenzione di his fordship (il quale si ri-serva di esaminare il caso in seguito).

    Al di l di questa isolata tangenza anticonsumistica con Bernard, John porta con s un patrimonio concettuale che mostra un orizzonte metafisico e una valen-za etica che lo sollecita a rifiutare leccesso (non vuol assumere il soma) e a valo-rizzare lidea di famiglia naturale. John (appellato Mr. Savage, il signor selvag-gio) crede nellesistenza di unanima immortale, la quale non ha ragion dessere in un posto sedicente paradisiaco, dove la morte ritenuta normale, non tragico epi-logo della vita (v. il cap. XVI, che racconta della scomparsa della madre di John, evento che lui affronter con diverso amareggiato spirito).

    Nel cap. XII sar il sovrintendente, durante un brano in cui nega il nihil ob-stat alla pubblicazione di un libro, a rimarcare lidea, nel corso del suo pensare, che il Mondo Nuovo abbia il suo fine in s, che non sia in assoluto tollerabile una teleologia perch potrebbe provocare lintroduzione di fattori destabilizzanti. Un tal eretico (heretical) disegno potrebbe incrinare la fede [faith; n.d.r.] nella feli-cit in funzione di Sommo Bene [il Brave New World si sostituito a Dio, elimi-nandolo assieme al resto; n.d.r.] e far cominciare a credere, invece, che la meta era in qualche luogo iperuranico, fuori della presente sfera umana, che lo scopo della

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    vita non era il mantenimento del benessere, ma qualche allargamento della cono-scenza. Luso di un lessico religioso, nel passo adesso esaminato, lulteriore dellesistenza di un fondo impastato di religione nel capitalismo distopico huxle-yano (derivato da quello reale, ben analizzato da Weber).

    Se Bernard gratificato dal suo status di vip e dal conseguente facile suc-cesso che pu riscuotere presso il gentil sesso, Lenina salita anche lei nel credito generale rimane frustrata dal suo rapporto con John. Ella, secondo il costume del Mondo Nuovo, vorrebbe consumare un congresso carnale insieme a lui, ma egli, che ha una forma mentis romantica, si mostra restio ad accondiscendere a proce-dure che non siano da amor cortese.

    Il desiderio di lei espresso in prossimit del termine del cap. XI dai versi di una canzone che lei canta: Abbracciami finch io non svenga, caro; / baciami sino al momento in cui perda i sensi; / abbracciami, caro, alla stregua di una calda e tenera coniglietta [Huxley aveva anticipato la figura della playmate di Playboy3; n.d.r.]; / lamore buono come il soma. I quali versi rievocano un po latmosfera di sensualit del Cantico dei cantici (nella seconda parte di 7,8 c qualcosa pure di vagamente pneumatico), e ci rammentano dunque ancora il sostrato cristiano protestante del capitalismo storico e di quello della distopia huxleyana.

    Riprendendo il tema del successo nella vita, da evidenziarsi che questo sia una materia esaminata da Huxley in modo particolareggiato presso la fine del suddetto cap. XI, laddove si parla dellammirazione di Fanny per la fortunata (lucky) Lenina, della quale si chiarisce appunto che non suscita nellamica rea-zioni dinvidia.

    Questa situazione il frutto di un ennesimo portato americano: chi ottiene il successo, lo meritava giacch predestinato, prescelto (lucky), quindi, in quanto eletto, su di lui devono convergere soltanto genuini ammirazione e rispetto.

    Se da un canto non accettabile una logica aprioristica assegnante la sorte individuale, dallaltro il contrario dovrebbe accadere al sentimento di riguardo che si dovrebbe rivolgere alle persone capaci e di talento nelle attivit oneste.

    Nella realt pu accadere all'opposto che i disonesti con abilit operative, incantando i semplici, raccolgano un immeritato ossequio, o che i mediocri non ammirino nessuno, condannati nella loro consapevolezza dinferiorit di fronte a chi gli superiore.

    In Brave New World succede che il periodo di gloria di Bernard svanisca a causa di John, il quale non vuole prestarsi a oltranza a richiamare lattenzione nella qualit di novello Tarzan tornato alla civilt. Cosicch il disagio di Bernard ricomincia accresciuto dal risultato della fallimentare voglia di rivalsa. Questo suo

    3 La nota rivista, edita dal 1953, ebbe a pubblicare un saggio di Aldous Huxley, nel novembre del 63, intitolato Culture and the Individual.

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    riposizionamento nella dinamica narrativa lo induce a riprendere i suoi legami di fila con John e con Helmholtz (da cui si era allontanato).

    John mette Bernard davanti alla cruda verit: Vorrei piuttosto essere infe-lice che avere il genere di felicit falsa e bugiarda [reminiscenza dantesca? False, lyng; n.d.r.] che state avendo qui. Costruita di illusioni, di impressioni, di sugge-stioni, prive di una base razionale, simili a quelle date da gran parte delle religio-ni. Lipocrita facciata amichevole di personalit eminenti che avevano, per mezzo di John, assicurato a Bernard leffimera chance di assurgere a vip, dopo il crollo di popolarit, contribuisce a inacidirlo nelle sue relazioni con Helmholtz e John, i quali, grazie ai comuni interessi letterari (seppur di differente stampo), stringono inter se pi che con lui, il quale perci li vede di malocchio.

    Il cap. XII unisce questo strano e anomalo trio di contestatori della struttura ultracapitalistica in cui si ritrovano. Anche Helmholtz finito sotto richiamo, per aver proposto ai suoi studenti largomento dellassenza.

    Tuttavia allorch avr il privilegio di conoscere Shakespeare da John non sfrutter lo spunto alla volta di una revisione ideologica della sua societ. Pur ri-tenendo lo scrittore inglese molto talentuoso, giudicher bizzarre e ridicole le sue rappresentazioni (la storia di Romeo e Giulietta, da cui John trascinato immede-simandosi con Lenina nei protagonisti, viene definita uninconcepibile assurdit).

    La sublimazione di Helmholtz pretende scenari e contenuti che non siano tali, ma che ancora non riesce a inquadrare. La sua valutazione ottiene il risultato di urtare la sensibilit di John.

    Nel cap. XIII viene fuori il valore della figura del selvaggio nello sviluppo della trama narrativa. Quando Lenina si reca da lui per concedersi sessualmente, egli la respinge in malo modo, dopo averle confessato il suo amore, perch non gli sono congeniali le spedite vie del Mondo Nuovo.

    In questi passaggi, in cui, come un invasato, cita Shakespeare nella motiva-zione della sua condotta, ci si avvia a cogliere la sua essenza. John rappresenta la vecchia cultura puritana: il simbolo del sostrato culturale alla base della struttura sociale americana, su cui sono cresciuti gli USA.

    Egli , con la riserva dei selvaggi, la coscienza critica del New World, la quale Bernard (Marx non a caso) ha portato dentro: il vecchio cosmo di John, con le sue contraddizioni, ha prodotto il Brave New World. La realt genera la disto-pia, e la distopia pu farsi realt a dispetto del monito.

    Il messaggio di Huxley contenuto nellopera proprio questo: il processo distopico dellOccidente in atto, ha avuto il suo incipit nel capitalismo americano (ribadir tali cose nel saggio del 1958).

    Successivamente alla perdita della madre (cap. XIV) John acuisce la sua vo-cazione contestatrice (capp. XIII e XV): a un tono misogino, con cui aggredisce Le-nina, fa seguito lescalation del suo integralismo. Linsensibilit altrui di fronte al

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    dolore della morte fa s che lui rivesta lesclamazione di Miranda (O brave new World) di amare allusioni.

    La maniera in cui si comporta rammenta certo radicalismo evangelico (la predicazione di Giovanni il Battista, e il Ges che scaccia i mercanti dal tempio). Il suo universo e quello nuovo non sono solo in contraddizione inter se, ma al loro interno: nessuno dei due esaurisce in toto la positivit o la negativit, sono uniti da un reciproco ripudiato legame. Lantico con i suoi difetti porta al New World, il quale, in fin dei conti, nel suo formale obiettivo, non connotato da malvagie in-tenzioni di partenza.

    Il Mondo Nuovo vuol dare la felicit a ogni essere umano, il problema so-stanziale viene a galla allorch, allo scopo di fare ci, si adopera con modalit as-surde, partito da una sedimentazione di contenuti irrazionali. I quali restituiscono un organismo capitalistico impazzito, che ha perso il lume della ragione. John fini-sce per ribellarsi a un ordine che necessita del condizionamento psicologico al fine di reggersi in piedi.

    Tuttavia, bench preesistente in grado minore, quella strategia di manipo-lazione stata ereditata, migliorandola, dal passato: le religioni (talvolta oppio dei popoli), ipocriti sistemi educativi, i meccanismi di induzione mediatica, non sono forme di condizionamento mentale? Huxley in Brave New World Revisited non ammette che luomo abbia una naturale sconfinata inclinazione alla socialit, che sia tout court ; egli pone laccento sul fatto che la specifica indivi-dualit di ognuno sia incompatibile, nella difesa della libert personale, con la presenza di una coercitiva struttura di gestione comunitaria.

    Vede nella comunicazione linguistica (), s, la base del reticolo societa-rio, per vi scorge un ambiguo strumento che pu distorcere la realt a vantaggio di forze antidemocratiche. Huxley propone tre valori di riferimento per mantenere una posizione di equilibrio fra il rifiuto radicale della validit di un contenuto di pensiero e il prestarsi ad accoglierlo nei panni di soggetti facilmente condizionabi-li. Questi parametri discriminanti, a suo avviso, sono: libert, carit, intelligenza.

    John proclama di voler attuare una liberazione in una realt la quale nata sulla libert diniziativa, la quale ha voluto liberare gli uomini dallangoscia, sino al paradossale livello di un eccesso non inquadrato nella razionalit.

    Perci quando egli, nonostante i suoi limiti, dice: Vengo a portavi la liber-t, non viene compreso dalle pseudopersone che gli stanno innanzi e rimane ir-ritato dalla loro bestiale stupidit (bestial stupidity) fino a insultare quelli che era venuto a salvare. Gli insulti rimbalzavano sulla loro carapace di spessa stupidit (thick syupidity); lo fissarono con uninsignificante espressione (blank expression) di astioso risentimento di uno poco intelligente nei loro occhi. La sua reazione di intenso oppressivo odio (intense overpowering hatred) allindirizzo di questi meno che umani mostri (less than human monsters). Non volete essere liberi e

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    uomini (free and man)? Non capite ancora cosa sono lumanit (manhood) e la li-bert?. La conclusione di John viziata da forzatura e paradosso: Ve lo inse-gner io; far in modo che siate liberi che lo vogliate o no.

    Si lancia con impeto al grido di Libert, libert!, cercando di ripulire il tempio dai mercanti del soma e dai profeti del Brave New World.

    E, inaspettatamente, Helmholtz a schierarsi al suo fianco, non Bernard, combattuto dai timori delle conseguenze di uninsubordinazione palese. Hel-mholtz scopre il sentiero dellazione, il quale soddisfa la sua ricerca, in un sussulto umanistico.

    A Bernard invocante lassistenza di Ford, risponde da homo faber fortunaesuae: Ford aiuta quelli che aiutano se stessi [affermazione che il calco narrativo del proverbio God helps him who helps himself: un proverbio contenente lo sprone allintraprendenza promossa dalletica protestante; n.d.r.].

    Di Helmholtz, prima che passasse allo slancio rivoluzionario, quindi ancor prima della conseguente traduzione dei tre, bene o male, ciceroniani amici, alla presenza del sovrintendente, si segnala una caratteristica imprecazione alla notizia delliniziale scompiglio di John allospedale dove gli era morta la madre, presso cui gli altri due lo avevano raggiunto. Lespressione : Ford in flivver!. Equivale a: Maledizione!.

    Flivver (alla lettera, insuccesso) vocabolo del vecchio slang americano, diffuso sino allera della crisi degli anni 30, risalente allinizio del secolo XX: indi-ca una non dispendiosa e non ingombrante auto (in particolare il modello T Ford, detto Tin Lizzy o Tin Lizzie), qualcosa di non elevato pregio (una macchina usata, conveniente), nonch un quasi orgasmo femminile.

    Le parole dellimprecazione di Helmholtz erano state adoperate dal DHC nel cap. III a mo di massima (Fords in his flivver) per dire che, se tutto va se-condo le regole, non ci sono problemi.

    Pertanto lintenzione duso a produrre laccezione di significato. Ritor-nando al filo analitico principale, notiamo che il discorso di his fordship ai tre al cap. XVI un prosieguo del suo intervento al cap. III: se l aveva illustrato il Mondo Nuovo nella versione essoterica, qui lanalisi enunciata da lui al livello di dottrina esoterica. Allesordio dialoga di pi con John, gli spiega che le humanae litterae e larte hanno sugli uomini un effetto di ritorno sconveniente nei confronti dellordine costituito.

    Possono fornire stimoli sovversivi, spingere al cambiamento, e a causa di tale motivo la loro conoscenza stata vietata: cosicch quasi nessuno capace di comprendere ad esempio Shakespeare e trarne elementi di riflessione.

    La collettivit ormai composta nellepoca di Ford da piacevoli animali domestici (nice tame animals), giacch il disordine in cui era piombata durante il periodo di transizione aveva comportato labbandono della libert in cambio di un

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    recuperato benessere. Gli esseri umani ora sono come in paradiso (v. Mt 22,23-32): non esistono vincoli familiari, le malattie sono state eliminate, la morte non fa pa-ura, una felicit globalizzata (universal happiness) avvolge ogni individuo (post-mantello/gabbia di Weber), in una realt la quale ha alterato la naturale coscienza degli uomini, svuotandola, nel paradosso di assicurare tale felicit co-mune. Helmholtz e John obiettano che rapire la mente e recluderla in un vuoto virtualmente benefico non ha lidentica ricchezza di unesistenza avvalentesi del weiliano diritto alla bellezza.

    Purtroppo, replica il sovrintendente, quel che accade il costo richiesto dal-la felicit: unapatica soddisfazione generalizzata ha ottenuto il sopravvento, poi-ch gli individui hanno accolto il nuovo sistema rinunziando allautenticit umana (la quale fatta di un miscuglio di fattori emotivi e razionali di continuo intera-genti inter se).

    Lumanit ha respinto la nobilt intellettuale e si gettata ai piedi di unirrazionale aristocrazia, che ha prodotto la societ delle classi e del condizio-namento. Non facile, n utile, livellare i gruppi umani verso i gradini pi alti dellintelligenza: la stupidit unisce, crea equilibrio, amalgama; lintelligenza divi-de, dialettica, crea confronto.

    La maggioranza degli uomini tende a riconoscersi verso il fondo della be-stialit, allora non ha senso liberarli da unoccupazione lavorativa, che riempie le loro teste e il loro tempo. I pi, formatisi nella mediocrit, non saprebbero cosa farsene del tempo libero. La felicit consiste, oltre che nel dare comforts materiali e pratici, nellalleggerire il soggetto dal peso della responsabilit sociale.

    Non si pu non rinvenire nei ragionamenti di Mond la trama ideologica e-reditata dallo schema del capitalismo mal regolamentato, della cui base concettua-le religiosa, in aggiunta alla pretesa di manovrare le sorti umane e i comportamen-ti, riporta lantipatia rovesciatasi sulla scienza (accanto alle arti e alle lettere).

    La scienza pu liberare enormi spazi allo sviluppo positivo della persona, cui meglio non dar luogo: pena la caduta del castello illusorio della felicit e lingresso in un pericolosa confusione.

    La facciata ufficiale dellapparato uno specchio per le allodole. La relazio-ne fra il Brave New World e il capitalismo antecedente ricordata dal sovrinten-dente, quando indica in Ford il profeta di quel Mondo Nuovo, nel momento in cui lo dipinge in qualit di promotore del pensiero che sostitu ai valori di verit e bel-lezza quelli di comfort e benessere.

    Il primo binomio pu essere goduto da chi ha riconosciuto lumanit in se stesso, ma ai restanti, timorosi del disagio, necessita il secondo. A chiusura del cap. XVI si apprende che Helmholtz e Bernard saranno mandati al confino.

    Il penultimo capitolo del romanzo, il XVII, contempla da soli, uno davanti allaltro, John e Mond. Il confronto finale conferma la loro appartenenza a due fac-

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    ce della medesima medaglia. Il primo rievoca il bagaglio culturale del protestante-simo alla radice nellottica weberiana della formazione capitalistica.

    Per lo fa mediante nostalgia moraleggiante: rammenta i concetti di giusti-zia divina e di Provvidenza, di decoro e di continenza, di intraprendenza persona-le e di eroismo. I quali si sono frantumati nel cammino della loro storia e assem-blati in un mosaico nuovo che his fordship termina di illustrare: la genetica con-traddittoriet del vecchio universo, rovescio della medaglia su cui si situa il Brave New World, corona nel suddetto mosaico alcuni suoi sogni.

    Dobbiamo puntualizzare ancora che tali esiti vengono fuori da una logica del disagio, nevrotica, non in possesso della completa facolt di ragionare. Di con-seguenza , s, alla superficie, felice la gente del periodo di Ford, tuttavia un con-sumistico paradiso di surrogati: ogni variante emozionale potenzialmente destabi-lizzante inibita o tenuta sotto controllo.

    Non esiste ormai unautonomia di giudizio. La continenza, protestante prima, e capitalistica poi, si riversata sulle forme di mantenimento del Mondo Nuovo; la quale continenza adesso ha riabilitato e liberalizzato i vecchi orizzonti negativi: ora possibile unindulgenza nei propri confronti fino alle pi profonde frontiere imposte dalligiene e dalleconomia. Viceversa le ruote smettono di gira-re. Un edonismo, che mette allangolo lantica religiosit e Dio, assurge al rango di manifesto programmatico, di religione tecnologica, nel cementare la tenuta del sistema. Linsieme iperbolico e vorticoso, nella sua vocazione al godimento e alla distrazione, che non richiedono sforzi: altro paradosso del New World che non c disoccupazione.

    Tale apparato si modellato sul precedente: ha negato i di esso mali, per il suo irrazionale regime ha negato altres, durante la sua gestazione, gli aspetti posi-tivi. Luomo del Mondo Nuovo condivide con il suo antenato capitalistico la defi-nizione: un felice, laborioso, consumatore di beni.

    E John sceglie il modello passato, che non tutti sceglierebbero: rifiutando agi e una lunga giovinezza che autorizzerebbero alla serenit lontano da problemi animanti il pensiero, la ricerca, la filosofia, cos sgraditi a quelle volpi che ne fanno grappoli duva acerbi o agli incantatori di serpenti.

    Lultimo capitolo del romanzo chiude il cerchio sui meccanismi di contrad-dizione sincronica e diacronica tra i due mondi che si misurano, e gi al suo incipit assiste allo scioglimento forzato del legame di amicizia fra Bernard, Helmholtz e John: la loro tristezza era il segno della loro comune fila (love).

    un capitolo carico di una cupa atmosfera veterotestamentaria. Al momen-to del commiato, ai due, che lo trovavano in bagno a vomitare, John dice: Ho mangiato la civilt ho mangiato la mia propria malvagit. Questa scena una riproposizione del biblico peccato originale: John confessa infatti di avere, amara-mente, preso consapevolezza di cosa sia il Brave New World. E prosegue sulla fal-

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    sariga involutiva, cui si subordina, sino al termine, assumendo, a partire dalla vo-lont di emarginarsi al faro, un carattere negativo e reazionario.

    Egli si condanna, alla stregua di Adamo punito da Dio, a ricavare sosten-tamento col suo sudato lavoro, e si consacra a un tipo di attivismo nevrotico fun-zionale alla catarsi del suo animo peccatore. La sua, distorta, forma mentis purita-na, la cui Bibbia il complesso dellopera shakespeariana, da cui continua a estrar-re citazioni che accompagnano le sue azioni, non perviene a un equilibrio.

    John si rimprovera la sua incapacit a dimenticare la pneumatica Lenina, e si vede daltro canto responsabile in qualche modo della morte della madre pro-vocata dallo stile di vita del Mondo Nuovo, il quale egli respinge con energia.

    La misoginia (veterotestamentaria, che in Genesi, nei personaggi di A-damo ed Eva ha la sua origine) ritorna ad avere il sopravvento sul selvaggio. Il suo desiderio di Lenina fa scattare una reazione protettiva insana, a salvaguardia del suo status nevrotico di salvataggio strutturato con mattoni di religiosit ma-lata. Masochismo e sadismo fenomeni non rari in ambiti religiosi governano ormai la sua mente: si punisce in analoga guisa in cui vorrebbe accanirsi su Leni-na. La quale, dopo che lui diventato, di nuovo, unattrazione per i curiosi accor-renti al faro, recatasi l pure lei, viene aggredita a frustate nel compiacimento dei numerosi presenti, a caccia del migliore svago, i quali fanno degenerare la situa-zione modellandola a loro volta a somiglianza di un servizio di solidariet.

    John, che in aggiunta a Lenina, colpiva anche s, aveva contagiato la folla attraverso il suo delirio. Rimasto abbandonato, il giorno seguente, sconcertato dal sopraggiungere di ulteriori curiosi visitatori, quello che stato un coprotagonista accanto a Bernard, decide di impiccarsi (suicidandosi alla maniera di Giuda se-condo il Vangelo di Matteo).

    Questo il simbolico suicidio distopico della moderna societ capitalistica davanti al futuro, di fronte al Brave New World. La misoginia, talvolta ossessio-nante in passato, similmente al caso dellultimo John, dalle connotazioni risapute, si evoluta nelluniverso della distopia huxleyana in una rigorosa abolizione della maternit coinvolgendo il nesso causa-effetto a ogni livello.

    Il regime della felicit ha tagliato il suo cordone ombelicale con la madre capitalistica: esso un eterno, edenico presente, proiettato fuori della razionalit matura e sana, che Huxley indica come obiettivo da evitare.

  • Palermo

    luglio 2015