Il caffe 4 2009

Gazzettino dello Sport di Molinella - Autorizzazione del Tribunale di Bologna n. 6262 del 16-3-1994 - Direttore Responsabile Antonio Michielon - Redazione: Via Bentivogli, 5 - Molinella - (Distribuzione gratuita) - Stampa BIME Tipo-Litografia s.n.c. - Molinella

19-20 DICEMBRE 2009 NUMERO 4 (70) - ANNO XVI

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Alberto Petitto, le cui imprese nel biennio 2008-2009 hanno infiam-mato gli appassionati del pedale, lascia l’Italia Nuova di Borgo Pa-nigale per tentare l’avventura tra gli Under 23 nelle file della titolata formazione veneta della Zalf Fior, che ha lanciato tra i professionisti campioni del calibro di Ivan Bas-so e Damiano Cunego. “Il logico approdo - come scrive L’Informa-zione di Bologna del 12 ottobre scorso - per un corridore di talento e dalla classe cristallina che, se non si perderà per strada, è destinato a rappresentare il futuro del ciclismo italiano” (a.mich.)

LA SCHEDA Alberto Petitto è nato il 27 giugno 1991 a San Cataldo (Caltanisetta) ma risiede ormai da tempo a San Pietro Capofiume. Cresciuto nella Ciclistica Codifiume è passato Juniores nel 2008 con l’Italia Nuova Borgo Panigale. Al primo anno si è laureato Campione Regionale su strada, Campione Italiano su pista nel quartetto ad inseguimento, vice campione italiano su strada, ha vinto il giro a tappe della Basilicata, ha vestito la maglia azzurra al Giro del Lussemburgo. Nel 2009 ha messo a segno tre vittorie e ha partecipato con la nazionale ai mondiali Juniores di Mosca.

Alberto Petittonella scia di Cunego

Il 16 gennaio c’è SuperstarMolinella Sport Superstar non si terrà quest’anno il 6 gennaio, come da tradizione, ma la sera di sabato 16 (Auditorium, ore 20,30). Durante la serata, organizzata e promossa dall’Assessorato allo Sport, verrà premiato “l’atleta molinellese dell’anno” e i più meritevoli tra gli oltre cento partecipanti al “concorso per meriti sportivi e scolastici”. Ci sarà spazio anche per la nostalgia, quando saliranno sul palco i ragazzi del Molinella di Bianchi (foto a sinistra), che giusto 40 anni fa, nel 1969-70, furono protagonisti di un’impresa memorabile. Non ci sarà invece “il caffè”, col Premio Prima Pagina e con la Targa Ansaloni: ci ritiriamo dalla scena in bellezza, sicuri di aver contribuito prima e più di chiunque altro, fin dal 1994 con la primissima edizione del Premio Omnibus nel Teatrino Parrocchiale e dal 1996 in Comune, a creare la bella tradizione di questo appuntamento annuale, così sentito da tutti gli sportivi molinellesi. La Redazione

Nonostante l’inclemenza del tempo (mai tanta pioggia come quest’anno!), si è corsa regolarmente l’8 no-vembre la XXXI edizione della “Vallazza”. 297 gli iscritti ai 14 km della prova competitiva, che ha visto il successo di Massimo Tocchio (45’36) e, in campo femminile, di Ana Nanu (53’27), entrambi del GS Gabbi Bologna. Tra i più piccoli, si sono imposti nelle rispettive categorie i “molinellesi” Hichame Jarine (classe 2000) e Imane Zouhir (1997). Terzo posto per Luca Montanari e note di merito anche per altri giovanissimi della Nuova Atletica Molinellese (Melissa Monti, Riccardo Franceschetto, Asia Foschi e Leila Ambrosecchia), tutti ad un passo dal podio. Per quanto riguarda, invece, il Trofeo delle Scuole, che da alcuni anni premia le classi con più iscritti alla gara, vittoria della II elementare di San Pietro Capofiume.(t.z.)

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Ironman Nobili alle HawaiiAldo Nobili ha preso parte in ottobre al terri-bile Ironman World Championship, che si è di-sputato a Kona Big Island (Hawaii). Il 53enne dentista d’origine molinellese, che dal 2006 ad oggi partecipato a ben 6 triathlon speciali (4 km a nuoto + 120 km in bici + 41 km a piedi), ha portato a termine la prova di campio-nato del mondo in 11 ore e 39 minuti, taglian-do il traguardo insieme ai due figli Angelica e Andrea, con i quali ha percorso gli ultimi metri mano nella mano. All’impresa di Nobili, Sta-dio-Corriere dello Sport del 28 ottobre scorso ha dedicato un servizio con foto.

Giudice goleador ex del MolinellaPiù di 3.000 spettatori (per un incasso netto di oltre 20mila euro da destinare in beneficenza) hanno assistito alla “Partita del Cuore” che si è disputata l’11 ottobre allo Stadio Mazza di Fer-rara tra la Nazionale Artisti TV e la Nazionale Italiana Magistrati. La squadra degli artisti, ca-pitanata da Ezio Greggio e rinforzata per l’oc-casione dal campione del mondo Materazzi, si è imposta per 4-1 sui magistrati del procuratore antimafia Piero Grasso, ma il vero protagoni-sta della giornata è stato, ancora una volta, il giudice ferrarese Di Benedetto il quale, pur sconfitto, è andato in gol per la 198^ volta con la maglia della sua nazionale. E pensare che quando giocava nel Molinella, campionato di promozione 1983-84, lo studente ferrarese Di Benedetto si rivelò una punta piuttosto spun-tata, nonostante fosse arrivato dalle giovanili della Spal con la fama di goleador infallibile.

Premi ai ciclistiSi è tenuta l’8 novembre al Bocciodromo di Calcara la festa annuale del ciclismo bolognese. Nel corso della serata, sono stati premiati tra gli altri anche i seguenti atleti molinellesi: per la categoria Giovanissimi-Memorial Benfenati, Francesca Genovese (Polisportiva), Matilde Buriani (Team Lamborghini), Nicolò Gozzi (Team Lamborghini) e Irene Lerose (Poli-sportiva); per la categoria Esordienti Femmine-Memorial Bandiera, Natasha Grillo (Team Lamborghini) e Luisa Zenna della stessa società; per la categoria Allievi-Memorial Piz-zoli, Hamza Dhallagi (SC Codifiume); per la categoria Juniores-Memorial Gabrielli, Alber-to Petitto (Italia Nuova Centroborgo). Nella speciale classifica per società, il Team Lambor-ghini, secondo con 249 punti, ha preceduto la Polisportiva, quinta con punti 143.

Colli e Valli360 bikers hanno preso parte domenica 18 ottobre alla sesta edizione di Colli e Valli, la terza in memoria di Mauro Monti, organizzata dal MTB Club di Molinella. Questa “gara senza vincitori” dimostra che lo sport può ancora es-sere un momento di aggregazione ed una festa all’insegna dell’amicizia. Come nelle passate edizioni, erano tre i percorsi, con partenza e arrivo a Marmorta, disegnati fra le zone umide che caratterizzano il nostro territorio. Grande soddisfazione anche per il successo inaspettato della prima edizione della gara Junior che, con la presenza di 22 piccoli-bikers, ha superato ogni più roseo pronostico. (f.b)

Olimpiadi dei RagazziConfermata la sede e la data della XXV Olim-piade del Reno: Consandolo, 28-29-30 maggio 2010. I moduli di iscrizione alle gare saranno disponibili da marzo. www.olimpiadidelreno.it

Italiani di Kick BoxingPiù di 500 atleti provenienti da tutta Italia hanno preso parte alla prima prova del cam-pionato italiano di Kick Boxing (WTKA e WFC)-Memorial Claudio Turrini, che si è disputato il 21 e 22 novembre scorso al Pa-lazzetto. Il gran numero di specialità e di ca-tegorie non ci consente di riportare qui tutti i nomi dei vincitori, per i quali vi rimandiamo alla lettura del sito www.fightersteam.it

Hichame in tvGià campione provinciale di salto in alto indoor e campione italiano Uisp 2009 sulla distanza dei 50 e 300 metri, recen-te vincitore nella categoria pulcini an-che alla Vallazza, Hichame Jarime, per tutti semplicemente “Toro”, si è aggiu-dicato l’ultima tappa del Bologna Cross (San Lazzaro, 8 dicembre), meritandosi così la ... prima intervista televisiva della sua giovane carriera, andata in onda lo stesso giorno della gara, sul tg3 regiona-le delle 19.15. (t.z.)

Regionali di boxe a MolinellaDal 6 all’8 novembre, Molinella ha ospitato i Campionati Regionali di Prima e seconda Serie, la cui organizzazione era affidata alla Sezione Boxe della Polisportiva. Questi i nomi dei vincitori nelle diverse categorie (tra parentesi, gli avversari sconfitti in finale), che hanno staccato il biglietto per le finali nazionali di Tarquinia in dicembre: categoria 57 kg, Mattia Musacchi-Padana Ferrara (b. Filippo Lugaresi-Boxe Santarcangelo); categoria 60 kg, Raffaele Laezza-Boxe Cavezzo (b. Andrea Aiello-Salus Piacenza); categoria 64 kg, Ferchichi Ahmed-Sempre Avanti Bologna (b. Marco Muccioli-Boxe Santarcangelo); categoria 69 kg, Filippo Matano-Cape Ferrara (b. Luca Campori-Boxe La Torre Ravenna); categoria 75 kg, Matteo Rossi-Biagini Boxe Rimini (b. Domenico Elia-Sempre Avanti Bologna); categoria 81 kg, Saverio Pantaleo-Boxe La Torre Ravenna (b. Iacopo Calori-Boxe Molinella); categoria 91 kg, Damian Bruzzese-Padana Ferrara (b. Antonio Petruzziello-Sempre Avanti Bologna). Sempre numerosissimo il pubblico che ha affollato le gradinate del Palazzetto durante la tre giorni pugilistica molinellese e gran tifo per l’idolo di casa, Calori, arrivato in finale sull’onda dell’entusiasmo per la bella vittoria su Pietro Simeone della Boxe Parma. Applausi meritati anche per gli altri allievi della Boxe Molinella (Giglio, Rizzati, Cardin, Matteucci M. e Matteucci U.) protagonisti dei numerosi match di contorno. (p.c.)

IN GENNAIO

La squadra di nuoto in SvizzeraLa stagione agonistica della Molinellanuoto è iniziata con il Meeting del Mosaico a Ravenna nel weekend dell’8-9 novembre. Qui parte fortissimo Righini Riccardo che porta a casa 4 ori, sfiorando nella gara dei 200mx di solo 1 centesimo (2’07”49) la possibilità di diventare il primo atleta della società a partecipare agli assoluti. Oro anche per Martelli Francesco che fa suoi i 100sl. La domenica dopo a San Marino si è svolto il Meeting del Titano, gara di livello nazionale che ha visto Martelli Lucia dominare la scena nei 50 e 100 stile libero. Il fratello Francesco vince i 50sl ed è argento nei 100. Sul podio anche Righini con 2 argenti e 2 bronzi. Per la categorie ragazzi e juniores dicembre è il mese delle prime prove di qualifica per i campionati regionali invernali. Domenica scorsa allo Spiraglio, per la prima volta senza i “famosi costumoni”, tutti i nostri ragazzi si sono comportati molto bene, dimostrando di avere qualità natatorie che vanno oltre i mezzi che la tecno-logia ha messo a loro disposizione. Il 13 dicembre si sono disputate anche le finali regionali del Trofeo Esordienti Sprint. 2 ori per Zanotti Sivia (50fa-100sl), 1 oro e 1 argento per Giorgi Alessio (50fa-100sl), è questo il bottino delle nostre nuove leve. Da ricordare pure l’entrata in finale di Maio Tommaso (4° nei 100 rana), Biavati Nicolò (8° nei 100 rana), Babina Giulia (14° nei 100 farfalla). Per con-cludere il nostro notiziario, dobbiamo aggiungere che Riccardo Righini, Francesco e Lucia Martelli saranno impegnati questa domenica a Bologna nel primo turno di Coppa Brema e che sette tra juniores e ragazzi della Molinella Nuoto prenderanno parte dall’8 al 10 gennaio al Meeting Internazionale di Lugano. (a.s.)

Molinella Calcio:la linea verde pagheràLa squadra del presidente Frascari, che affronta quest’anno il campionato di Prima Categoria, è composta da 24 gio-catori, 15 dei quali sono ragazzi di Moli-nella o dei dintorni e comunque cresciu-ti in società. L’età media è inferiore ai 21 anni. “Questo - spiega Redenzio Cenci, direttore generale del Molinella Calcio 1911 - è solo l’inizio di un progetto finaliz-zato a due obiettivi specifici: diminuire le spese e aumentare il senso di partecipazio-ne della cittadinanza. La crisi di oggi ha aperto gli occhi su una situazione irreale che ancora si verifica nel calcio dilettanti-stico: quando dei giocatori prendono delle migliaia di euro per giocare a calcio nelle categorie inferiori, mentre ci sono tantis-sime persone che perdono il lavoro e non possono più mantenere la famiglia, signi-fica che non si sta più con i piedi per terra”. La squadra ha vinto il proprio girone di Coppa (anche se non ha entusiasmato) è si sta dimostrando competitiva anche per la Prima Categoria. Questo il ruolino di marcia tenuto fin qui: 2 vittorie, 8 pa-reggi e 4 sconfitte; gol fatti 16, subiti 17. “Molto rimane ancora da fare - continua Cenci - ma lo spirito di abnegazione che sta trasmettendo mister Mazzoni, forse il miglior acquisto di questa stagione sporti-va, un uomo in grado di trascinare dietro di sé la squadra e la socieà, ci fa essere ot-timisti per il futuro”. Oggi 20 dicembre ultima di andata, in casa col Bubano.

(Antonio Michielon)

Volley partenza sprintL’esordio delle ragazze in serie D è stato a dir poco strepitoso per una neopromossa: tre successi in quattro partite. Poi c’è stata una leggera, probabilmente fisiologica, flessione, ma è comunque un grande risultato essere ancora fra le prime cinque squadre della categoria. Il settore giovanile, con 122 tesserati, rimane comunque il fiore all’occhiello della società del presidente Luciano Brunetti, un vero e proprio investimento per il futuro. Molte squadre (minivolley, under 13 e under 14) si stanno assestando e, grazie alla costanza e all’impegno degli allenatori, potranno migliorare rapidamente le loro performance. (g.g.)

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Basket, largo ai giovaniDopo molti campionati con risultati po-sitivi nella Serie D Regionale la Sezione Pallacanestro della Polisportiva Molinella, è ripartita dal campionato di Promozio-ne guidata dal coach Roberto Rubini ed assistente Andrea Trevisan. Si è trattato di una precisa scelta societaria, che mira ad un rilancio del settore giovanile con l’obiettivo di costruire per il futuro una prima squadra composta da ragazzi cre-sciuti nel Molinella in grado di competere a livelli superiori; per quanto riguarda la stagione in corso, alla prima squadra la priorità di dare maggior spazio ai giocatori più giovani cercando di mantenersi nella categoria per avere il prossimo anno un gruppo più omogeneo e competitivo. Per quanto riguarda il settore giovanile il coor-dinatore dello staff-tecnico è coach Simo-ne Volpato, già capo allenatore della Serie D a Molinella nella stagione 2002/2003, con esperienze nel settore giovanile della Benetton Tv, Stars Bologna, Castelmaggio-re, e negli ultimi anni ai Giants Marghe-ra. Agli istruttori del settore Minibasket Andrea Trevisan, Emanuele Guolo con l’aiuto dei giovani Fausto Civale ed Enea Giacomello, il delicato compito di fare cre-scere e migliorare i mini-cestisti dai 6 ai 12 anni. L’inizio dei campionati è incorag-giante: Categoria esordienti (nati 98-99) vittoria a San Pietro in Casale - Categoria Aquilotti (nati 2000-2001) vittoria con Argenta. Lasciamoli giocare. l.g.

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Sono tornati a sfrecciare dalle nostre parti i go-kart. L’ultima domenica di ottobre hanno invaso la pista dell’avio-superficie e, per quanto si trattasse di prove dimostrative, i molinellesi appassionati di motori si sono sentiti travolgere da un’onda di emozioni che non provavano più dalla primavera del 1967, quando si disputò qui l’ultima gara, sul circuito appositamente disegnato intorno al Parco dei Caduti, come dimostra la foto del tutto inedita pubblicata qui a fianco. Nel mese del Motor Show è giusto celebrare anche le nostre glorie del volante. Quello dei go-kart è un rumore che viene da lontano...

Giacomo Rossi è il presente (e forse il futuro) di questa disciplina. Dopo un training di alcuni mesi, ha disputato la prima gara in marzo sul circuito di Cervia. Gareggia con il team romagnolo Gomme & Service, che fa parte del Gruppo Rubicone Corse. Per tenersi fisicamente in forma fa preparazione 2 volte alla settimana nella palestra di Mezzolara ed il sabato o la domenica va ad allenarsi nel Kartodromo di Cervia. ”La passione per il kart - dice il diciasettenne delle Buriane - mi è stata trasmessa da Lino Bonora, con il quale ho trascorso pomeriggi interi a discutere di motori mentre guardavamo le sue collezioni di macchine da corsa”. Ha disputato finora 9 gare: 7 di campionato, la finale del cam-pionato italiano e la finale del mondiale. Ha ottenuto un 5° posto a Parma, è arrivato 9° nella Notturna di Cervia e nella prefinale del Mondiale, mentre il miglior risultato in qualifica è stato l’8° posto alla finale del campionato italiano. “Per me è stata una grandissima emozione partecipare alla gara di Parma, arrivare 5° sul circuito dove Senna aveva vinto numerose gare e conquistato il secondo po-sto al mondiale. Sono soddisfatto dei risultati ottenuti sia in gara che in qualifica – prosegue Giacomo - ma soprat-tutto sono molto contento del bellissimo rapporto che si è instaurato tra me ed il mio meccanico Claudio, con il mio preparatore e team manager Andrea e con tutti i miei compagni di squadra, con i quali c’è competizione ma an-che spirito di gruppo”. La sua prima stagione in pista si è conclusa nel migliore dei modi con la partecipazione alla finale mondiale che si è disputata a Siena dal 16 al 18 Ottobre. Finale in prova unica, alla quale potevano accedere solo i primi 20 piloti del ranking italiano “Sicuramente ad inizio stagione non avrei mai potuto pensa-re di riuscire a qualificarmi”. Gli rimane tuttavia un piccolo cruccio, che risale all’estate, scor-sa quando fu contattato per fare alcuni giri di prova sul circuito bresciano di Lonato. “Purtroppo però quel giorno mio padre non poteva accompagnar-mi, perchè era impegnato in un viaggio di lavoro. Alcuni giorni dopo lessi sulla Gazzetta dello Sport che Schumacher aveva fatto tre giorni di test alla guida di un kart, in vista del suo possibile ritorno in Formula 1. In più, guardando attentamente le foto, vidi un mio compagno di squadra ritratto con lui. Ancora oggi non posso fare a meno di pensare che ho perso la grande occasione di girare in pista con un campione!” (g.b.)

Il pioniereUmberto AttiNel 1959, quando aveva appena 19 anni, Umberto Atti costruì un go-kart, adattan-do allo scopo il motore di una Lambretta e utilizzando per il telaio i pezzi recuperati nell’officina del padre. Il sabato o la do-menica pomeriggio, quando il Molinella giocava fuori casa, con la complicità della guardia municipale Dante Marisaldi che chiudeva un occhio (e anche un orecchio), scortato da uno stuolo di ragazzini in bici-cletta, Atti usciva dai box di via Matteotti alla guida del rombante prototipo per rag-giungere lo stadio, e qui, sulla pista del ve-lodromo, cominciava ad inanellare infiniti giri di prova. Le sue performance in pista divennero presto un evento che coinvolge-va tutto il paese. Perfino il professor Billi, corpulento direttore dell’ospedale, volle provare il brivido della velocità a bordo di quel kart, forse un po’ rudimentale ma perfettamente funzionante. La fama del costruttore varcò gli angusti confini moli-nellesi e il nome di Umberto Atti finì addi-rittura sulle pagine di uno dei primissimi numeri di “Quattroruote”. Tutto questo gran polverone avrebbe dovuto essere in preparazione di una gara che, in effetti, si disputò a Molinella all’inizio degli anni ‘60 (forse era il 1961), ma alla quale l’ido-lo locale Umberto Atti non partecipò per il divieto assoluto del padre (“a quel tem-po si dava ancora ascolto ai genitori!”) che giudicava la corsa troppo pericolosa e i piloti degli scalmanati. Vennero in tanti, specialmente dalla Romagna, ma il nostro Atti, pilota mancato, dovette accontentar-si di stare a guardare. L’esperienza gli era comunque servita per capire che anche lui avrebbe potuto farcela come costruttore. La sua impresa artigianale nacque appun-to da quella bruciante delusione. (g.b.)

Danilo Sisti il campioneVerso la metà degli anni’70, Danilo Sisti si era già fatto una certa fama nel colorato circo delle corse in kart. Quando poi, nell’agosto del 1975, il diciottenne molinellese si aggiudicò il prestigioso Trofeo Gabbiani, che ra-dunava tutti gli anni a Parma i miglio-ri piloti del mondo, anche la stampa sportiva più qualificata cominciò ad accorgersi di lui. L’orgoglio campa-nilistico si esprimeva invece nei bar, con i continui richiami e gli accosta-menti al famoso compaesano Giorgio Gallini che anni prima aveva disputa-to due edizioni della Millemiglia. Un team fatto in casa, quello di Sisti: il padre Graziano era infatti il meccani-co (e anche il progettista-costruttore del primo mezzo utilizzato in gara), Luciano Tullini, detto al putèt, l’ac-compagnatore ufficiale. La pista d’al-lenamento era quella di San Giuseppe di Comacchio. Poi le gare, in giro per l’Italia. Jesolo, Parma, Roma i circuiti che l’hanno visto correre da campio-ne, mentre si affacciava sulla scena dei kart anche il futuro asso della Formula 1 Ayrton Senna. La passione dei Sisti per le corse in kart è eviden-temente una questione di famiglia: quando Danilo si è ritirato dalle gare ha lasciato il volante nelle mani del fratello Ciro e questi ha fatto altret-tanto con Michele, il più piccolo dei tre, che ha corso fino all’anno scorso.

Molinella, 1967

Con Giacomo Rossi, Molinella riscoprela passione per il kart

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Noi, che quando John Wayne e Glenn Ford estraevano la “colt” esultavamo in platea come a un gol della Nazionale. Noi, che chia-mavamo “O.K. corràl” il recinto dei buoi di Tossani. Noi, che quando la torcia elettrica di Muzzi “la maschera” ci sorprendeva in galleria dovevamo restituire a filarine pal-pitanti i baci rubati. Noi, che mettevamo la giacca buona per partecipare, attori non protagonisti, al veglione Rossoblu, nella grande platea liberata dalle poltroncine e ridondante spumanti e liquori. Noi, che ci sporgevamo dai palchi di prima galleria per perderci nei “decolletés” delle belle signore, quando il “parterre” si vestiva con gli abiti lunghi di sorelle Fontana nostrane ma non meno creative delle famose stiliste. Noi, che la Rina di Angiulla, depositaria della biglietteria e di trame amorose, lasciava entrare “per dare un’occhiata” e quando uscivamo i due minuti erano sempre mezz’ora. Noi, quella volta che Ruggero Orlando venne ospite con tanto di erre sbilenca per parlare di Massarenti e di liberazione e col suo inconfondibile “slang” ci fece tornare sulla luna. Noi, che l’am-bizioso progetto comunale doterà di un costosissimo complesso polivalente destinato, dicono, a riaffermare ambizioni culturali troppo a lungo accantonate e a ridare dignità a quelle macerie. Noi che, confortevolmente sdraiati sulla poltroncina anatomica di una saletta asettica in multisala, ci sorprendiamo ad inspirare con ostinazione per riassapo-rare (possibile?) l’odore acre di “quelle” sigarette. Noi, che subiamo le immagini violente dell’ennesimo film violento spalla a spalla con sconosciuti; noi che, non avendo più batti-cuori, ci assopiamo. Noi, che il trentun maggio millenovecentonovantuno venimmo a ve-dere “Chi ha incastrato Roger Rabbit”, il film che chiudeva le programmazioni del cinema teatro, quella sera di primavera che le sedie di legno sotto il nostro peso guaivano come vecchi cani artritici. Le sinuose movenze di Jessica Rabbit parvero dirci che tutti quegli anni che avevamo “abitato”lì altro non erano stati se non un lungo viaggio nella fantasia, la stessa che per l’ultima volta ci faceva sognare davanti a un cartone animato. Noi, che da quel treno per Yuma non saremmo mai più scesi. Sandro Bertocchi

Noi che … il Vecchio Cinema Paradiso“SCUOLA DI SPORT HA ANTICIPATO I TEMPI”Sfogliando le pagine della Gazzetta dello sport del 3 dicembre, mi salta all’occhio un articolo dal titolo altisonante: LO SPORT TORNA A SCUOLA. Alle Elementari lo sport diventa cosa seria, in poche parole l’Insegnante sarà affiancato in orario scola-stico da un consulente esperto laureato in Scienze Motorie che guiderà i bambini in 2 ore settimanali verso l’alfabetizzazione motoria. La stessa notizia viene riportata con grande enfasi dal Ministro Gelmini e dai rappresentanti del Coni in vari TG. Ora mi metto nei panni di un genitore di un bimbo qualunque del comune di Moli-nella che ha iniziato le scuole elementari nel 2000 e che quando le Insegnanti ac-compagnavano la sua classe in palestra ad attenderlo per iniziare le sue 2 ore di mo-toria c’erano Andrea o Tiziano (Laureati in Scienze Motorie) affiancati da Istruttori Sportivi delle Società Molinellesi, dal cal-cio al basket dal tennis al ciclismo persino agli scacchi, insomma da tutto il panorama sportivo molinellese. Il primo pensiero che mi viene in mente è: “Ma questi cosa stan-no dicendo ? Mio figlio ha fatto tutto il per-corso scolastico facendo attività sportiva !”. Purtroppo però questo avveniva solo a Mo-linella grazie al progetto Scuola di Sport, il quale compie proprio quest’anno 10 anni. A Molinella si iniziò a parlare di attività motoria alle elementari già nel 1996 con il progetto La Piscina per la Scuola che poi fu per me uno spunto fondamentale per la creazione appunto di Scuola di Sport, pro-getto esportato anche in altre Scuole della provincia e non solo. Il Coni e lo Stato ci arrivano adesso. Noi a Molinella ci siamo arrivati 10 anni fa. E comunque siamo ancora gli ultimi in Europa come attività motoria nella scuola, con 480 ore nel ciclo scolastico, in testa la Francia con 1680 ore (5 ore settimanali alle elementari), seguono Svizzera, Inghilterra, Grecia, Germania e Svezia. Per trovare il nome dell’Italia biso-gna proprio arrivare in fondo alla classifica. (Nicola Mimmi)

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Ho pensato di scrivervi per fare una sor-presa ai miei genitori i quali mi hanno ispirato nella mia, o per meglio dire nella nostra, avventura ciclistica. Loro, infatti, già abituati a raid ciclistici, mi hanno dato la spinta ad affrontare 1300 km e perdere 5 kg in 11 giorni partendo, in solitaria e con tutto il necessario nelle pesanti sacche posteriori,dalla città in cui vivo, Molinella in Provincia di Bologna, fino ad arrivare a Vienna, con un percorso tutto particolare. Le due prime tappe pianeggianti mi hanno permesso di raggiungere Trieste, via Vene-zia, dove ho potuto godere degli splendidi paesaggi lagunari da un altro punto di vista, cioè dall’isola di Pellestrina e dal Lido, e di quelli delle venezie, con a sorpresa le Frecce Tricolori che mi hanno sorvolato nei pressi della loro base. Passando poi per Udine, la Carnia, il Cadore e la Pusteria ho raggiun-to in altre 2 tappe Bressanone godendo di paesaggi fiabeschi e passando per le straor-dinarie piste ciclabili che contraddistinguo-no quelle zone; sconfinando per il Passo del Brennero raggiungo poi Innsbruck che era anche il punto di ritrovo coi miei genitori iniziando da lì la nostra avventura insieme, lungo le vie ciclabili che costeggiano il fiume Inn e, dopo la città di Passau, il Danubio. In questo tratto sono stati tanti gli scorci ma-gnifici (definiti da “Desktop”) soprattutto nella regione della Baviera e della Wachau, grande è stata l’unione e il coraggio che ci siamo fatti durante il percorso per allevia-re le nostre sofferenze che, a causa di caldo (era pieno agosto) e fatica, non si sono fatte attendere. Ringrazio comunque i miei per avermi contagiato a questo tipo di avventure che ripeterò sicuramente per scoprire (post-laurea) ogni angolo della Spagna, mia pros-sima meta!! Grazie, papà e mamma. Paolo *

*Geom. (quasi architetto) Paolo Mainardi

A VIENNA IN BICI

Prima di andarsi a sedere sulla panchina dei suoi sogni, Franco Colomba pedalava senza pensieri in mezzo al gruppo dei Tombeur des Femmes Bike Team che quotidianamente s’inerpicavano lungo le strade dei colli bolognesi. Ed è qui, durante una sosta del giro, che l’ha sorpreso il “nostro” fotografo, su segnalazione del comune amico Vitaliano Tugnoli, l’ex ragazzo dello Zuccherificio (ed anche ex del Molinella Basket), oggi affermato prof universitario, che svetta sugli altri al centro della foto. Colomba nell’inedita versione ci-clistica è invece il primo in basso a sinistra. Messa da parte la bicicletta, se ne sta lì, sorri-dente e chinato sulle gambe, come uno che dovesse prendere maggior slancio per spiccare il volo da un momento all’altro. Insieme al suo povero Bologna, costruito purtroppo da altri senza ali. (a.m.)

Vola, Colomba!

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Il caffe 4 2009

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