Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28...

53
LE ISTITUZIONI Lega Pro MANAGEMENT Resquadro I CLUB Padova Calcio LE AZIENDE Macron dal golf, al basket, al volley, alla scherma: come i new media affrontano le nicchie di appassionati il magazine dei protagonisti dello sport business Il Business con le community dello sport NUMERO_TRE GIUGNO

Transcript of Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28...

Page 1: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

LE ISTITUZIONI Lega Pro

MANAGEMENT Resquadro

I CLUB Padova Calcio

LE AZIENDEMacron

dal golf, al basket, al volley, alla scherma: come i new media affrontano le nicchie di appassionati

il magazine dei protagonisti dello sport business

Il Business con le community dello sport

NU

ME

RO

_TR

E G

IUG

NO

Page 2: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

INDICE :: PUNTI DI VISTA

Litigi, dilettantismo e divisioni: ecco il luna park dello sport business italiano

Maranello ha già vinto il suo primo Gp

Coni, i cinque dell’ Ave Maria

Botte e tensioni. Ci siamo abituati

Padova Calcio: Un sogno lungo un secolo

Foppapedretti Volley Bergamo:Serietà, passione, organizzazione, e tanta attenzione verso i nostri partner

Mensana basket: : Il modello di gestione della Mens Sana Basket fortemente legata al territorio senese

La serie A alla sfida degli stadi di proprietà

impiantistica sportivaCresce il numero di progetti, ancora pochi i cantieri aperti

Lega Pro: marketing in espansione e più sostegno alle società

Macron: i nostri prodotti per lo sport ed il recente accordo triennale con la SSC Napoli

Visibilità per il nuovo marchio di Aurora Assicurazioni ai Mondiali di Nuoto “Roma 2009”

a cura di sportmarketingnews.com Basket 3

Boxe, Italia-Cuba: crescono gli sponsor

Milan, concorso online con Nivea for Men

LEGA PRO

“Serietà, passione, organizzazione e tanta attenzione verso i nostri partner”

Mens Sana Basket

Macron: i nostri prodotti per lo sport ed il recente accordo triennale con la SSC Napoli20

Foppapedretti Volley

13

11il magazine dei protagonisti dello sport business

:: FUORI LINEA

:: I CLUB

:: IMPIANTISTICA

:: LE AZIENDE

:: GLI SPONSOR

:: LE ISTITUZIONI

NU

ME

RO

_TR

E G

IUG

NO

Il modello di gestione della Mens Sana Basket fortemente legata al territorio senese

Lega Pro: marketing in espansione e più sostegno alle società

18

Page 3: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

INDICE

L’approccio multidisciplinare che Resquadro offre al settore dell’impiantistica in Italia.

L’affascinante mondo del golf incontra quello del business alla terza edizione del Salone Italiano Del Golf

Golf Town

Atleticom

40

Le frontiere della web television per la comunicazione sportiva: l’esperienza di Atleticom.tv

Resquadro

36

Festema Editore

La rinascita del basket in Italia con lo sbarco in NBA

/// MENSILE /// NUMERO 53 /// GIUGNO 2009 /// EURO 4,90 ///

MIKE BATISTE

“Bologna o la NBA? Diecivolte Bologna, il mio amore è totale”

CARLOS DELFINO

CHAUNCEY BILLUPS

MR.LANGFORDVIRTUS OGGI

VIRTUS IERI

SASHADANILOVIC

+

PROTAGONISTIALLA SCOPERTA

DELLE STELLE DI DOMANI

E IL SUO PANATHINAIKOS CAMPIONE D’EUROPA

E UNA VITA TRA ITALIA, RUSSIA, ARGENTINA E NBA

E I SUOI NUGGETS TORNATI GRANDI

45

29

:: COMUNICATI

:: EVENTI&MEDIA

/agenti: Più concorrenza per noi agenti FIFA dopo Calciopoli

/impiantistica: L’approccio multidisciplinare che Resquadro offre al settore dell’impiantistica in Italia.

/consulenti: Stage up: protagonisti e tendenze nel business delle sponsorizzazioni sportive

/ricerche e studi: “Il management del calcio. La partita più lunga”: L’esperienza editoriale di Montanari, Bof e Silvestri

Golf Town: L’affascinante mondo del golf incontra quello del business alla terza edizione del Salone Italiano Del Golf

Festema Editore: La rinascita del basket in Italia con lo sbarco in NBA

Le frontiere della web television per la comunicazione sportiva: l’esperienza di Atleticom.tv

Volleyball.it: il punto di riferimento quotidiano per tutto il mondo dell’ informazione sulla pallavolo.

Eventi, Aziende, Sponsor, Ricerche, Club, Sportivi e Spettatori

FACCIAMO I NOMIHANNO COLLABORATO

:: MANAGEMENT

Page 4: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

:: COMUNICATI

Ci troviamo ancora a dover registrare una serie di fatti relativi al management dello sport business che ci lasciano perplessi e mostrano quanto la logica gestionale sia condizionata da incomprensibili approssimazioni, dove i dirigenti, per dirla con le parole di Arrigo Sacchi relative al mondo del calcio : “....hanno portato arroganza, incompetenza, opportunismo e poco amore. Sono sempre in lite fra loro. Cercano il proprio interesse o del proprio club «in qualsiasi modo». Non tentano di migliorare un ambiente, ma di sfruttarlo seguiti da politici, giornalisti, procuratori”. In questo mese il teatro italiano della gestione del giocattolo sportivo ci ha servito ancora alcuni momenti di forte difficoltà. La Lega Calcio sta vivendo uno dei momenti più travagliati della sua storia e Giancarlo Abete, nominato dal consiglio federale Figc commissario straordinario, dovrà cercare di farla uscire dalla crisi nella quale è finita. Ma il suo compito sarà quanto mai delicato: i presidenti di A vogliono una loro Lega, sul modello della Premier League e hanno già avviato le pratiche col notaio ma bisognerà attendere almeno fino a luglio 2010 per completare la scissione e Abete dovrà tenere conto anche delle esigenze della B e della Lega Pro. Il nostro Paese ha appena perso i Mondiali di Basket del 2014 e la rabbia aumenta perché è stata una sconfitta “soprattutto politica”: nonostante

gli investimenti in marketing e comunicazione, è mancato il gioco di squadra e la giusta convinzione che il mondiale sarebbe potuto essere una magnifica occasione per lanciare un investimento sulle strutture sportive di terza generazione, muovere grandi flussi turistici, creare posti di lavoro, contribuire alla crescita del Pil. Forse anche perché il basket italiano ha una mentalità internazionale molto ristretta

e non è mai riuscito ad avere più rilievo dentro la FIBA. Inoltre stiamo assistendo anche alle polemiche per i Mondiali di nuoto 2009 che si svolgeranno a Roma tra il 17 luglio ed il 2 agosto. Stanno nascendo nuovi problemi tra gli organizzatori e gli alti vertici: pensiamo alla telenovela di litigi, richieste di licenziamento e minacce di dimissioni che stanno coinvolgendo il presidente del Comitato Organizzatore Malagò, il dg Diacetti e il presidente Fin Barelli.

A meno di due mesi dall’inizio della manifestazione c’è solo da sperare che sia lo sport il solo protagonista di questi Mondiali e non la solita noiosa politica. Ma se ci spostiamo fuori dei confini del belpaese, come in Formula Uno, è tutto un vortice di polemiche: le scuderie, che secondo Mosley vogliono boicottare il campionato, sono abituate un certo tipo di vita che non è più sostenibile: per la crisi economica e il calo del mercato automobilistico diventa necessaria una riduzione dei costi, ma la FIA sempre meno credibile, soprattutto per colpa dello stesso Mosley, difficilmente può far valere le sue imposizioni. La crisi dello sport business è effettiva e non deriva solo dalle difficoltà finanziarie, ma va ricondotta ancora alla qualità del livello del management. Nonostante la riduzione dei budget, che investe ogni angolo dello sport rendendo le spese sempre più insostenibili, ci si preoccupa solo di salvaguardare gli interessi propri e delle proprie “parrocchie”. Alla faccia degli equilibri di bilancio e della credibilità del sistema sport business verso le aziende sponsor.

Fonti: 28 Maggio 2009, Vincenzo Borgomeo

Repubblica.it.

30 maggio 2009, Ruggero Palombo

La Gazzetta dello Sport

28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi

Repubblica.it.

:: PUNTI DI VISTA

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO_04

Litigi, dilettantismo e divisioni: ecco il luna park dello sport business italiano

Page 5: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

FUORI LINEALA RUBRICA DI COMMENTI DAL NETwORk SUI FATTI DELLO SPORT BUSINESS

_05

Basta, parla la Ferrari. Meglio, scrive. Perché non si lasci spazio a dubbi e interpretazioni di comodo, giochet-ti in cui il navigato Max Mosley è abilissimo. La minaccia di abbandono della F1 nel 2010 da parte della Ferrari, qualora la Federazione internaziona-le proseguisse sulla strada del non senso che a teatro può anche andar bene e strappare la risata, mentre nello sport ha un effetto penoso, è maledettamente seria. La decisione del Cda della Ferrari segue quelle di Toyota e Red Bull e, dal tam tam tramesso da radio box, anticipa analoghe scelte di Mercedes (azio-nista di maggioranza della McLaren) e Renault. Siano uniti i team, non cadano nella facile tentazione di dividersi, cosa che hanno fatto fino a poco tempo fa. Una scelta difficile, tremenda, quella adottata da Monte-zemolo, presidente della Rossa, ma

presa secondo coscienza, analizzan-do ogni aspetto, dopo aver cercato l’ arte della mediazione, con pazienza, anche quando nasceva spontaneo il moto di rabbia. Difatti, nel documen-to stilato dalla Ferrari non si riscontra inquietudine, ma fastidio sì, e pure stanchezza per com’ è gestita la F1, sport che unisce coraggio, talento, tecnologia ed economia. Ecco, Max Mosley, nel suo delirio governativo, trascura queste caratteristiche che esaltano la F1 e disegna il futuro del-la F1 con regole per nulla omogenee, con una progettualità finanziaria che non supererebbe l’ esame di ammis-sione di qualsiasi facoltà universita-ria. Impensabile un tetto economico (alla Mosley) che impone regole diverse per i team. Alla Bocconi il professorino Max non lo farebbero neppure entrare: bocciato su tutta la linea. Sarebbe molto più semplice (e ora) se fosse Max Mosley, e non

la Ferrari, a togliere il disturbo. Non piangerebbe nessuno, ma proprio nessuno. Invece è tutta la F1 che trema davanti al proposito della Fer-rari di lasciare la giostra più veloce, rischiosa e redditizia del mondo. Ecco, finora il reddito più alto è an-dato a beneficio di Bernie Ecclestone che, non a caso, s’ è svegliato e ha pronosticato che tutto si aggiusterà. Si dia una mossa, non lasci spazio a Mosley, del quale fino all’ altro giorno chiedeva le dimissioni. Non sarebbe male continuare a chiederle. Meglio un Max Mosley in pensione a Mon-tecarlo che una Ferrari lontana dalla F1. E i primi a capirlo sono gli appas-sionati, di tutto il mondo, che si sono schierati al fianco della Ferrari (su Corriere.it l’ 84 per cento dei tifosi appoggia la scelta di Maranello): quest’ anno il suo primo Gran premio la Ferrari l’ ha già vinto.

Maranello ha già vinto il suo primo Gp

Page 6: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

Coni, i quattro dell’ Ave Maria

_06

GIANNI PETRUCCI

9 Maggio 2009 Alle 10,31 di mercoledì, subi-to dopo la rielezione di Gianni Petrucci alla presidenza del Coni, si è ufficialmente aperta la corsa per la presidenza del Coni. Succede infatti che quello di Petrucci è per legge l’ ultimo mandato: nel 2013 ci sarà un nuovo presidente. Volata lunga, ma già par-tita. Ci pensano, per ora, 4 candidati «ufficiali», anche se per i prossimi 3 anni (almeno) non ve lo diranno. Ecco i nomi, laicamente citati in rigoroso ordine alfabetico. Ci pensa Giancar-lo Abete, il presidente di un calcio rientrato in Giunta Coni dopo vent’ anni. Giovane vecchio democristia-no, come e più di Petrucci, Abete è un collezionista. Di poltrone. In ma-teria di presidenza Coni non può che migliorare: nel 2001 si presentò quale

sfidante e rimediò 18 voti contro i 176 di Petrucci. Ci pensa il senatore Pa-olo Barelli, che candidato lo è stato anche in questa tornata, pure se per soli 12 giorni. Il tempo di capire due cose: che la prossima volta sarà utile togliersi il cappello (e le cariche) della politica, e che nel corso dei prossimi 4 anni sarà meglio fare pace, se pos-sibile, con Gianni Letta. Ci pensa Gio-vanni Malagò, il presidente dell’ Anie-ne che con Letta non ha bisogno di fare pace (è di famiglia). Rientrato in Giunta dopo averne sbattuto la por-

ta nel 2003 e dopo la pace (armistizio?) con Petrucci, Malagò in realtà ci ri-pensa: alla Gazzetta il 30 agosto 2005 già confessava di sognare quella pol-trona. Ci pensa il vi-cepresidente del Coni Luca Pancalli, consa-pevole che il basso profilo è una strategia eccellente per farsi voler bene da Petruc-ci, ma consapevole anche che di basso profilo, alla lunga, si può scomparire. Pan-calli sa che pure a Pa-lazzo Chigi gli voglio-no bene, ma è stufo di arrivare sempre se-condo. Non ci pensa, infine, Lello Pagnozzi, il segretario generale del Coni che è stato il

grande tessitore del voto di mercole-dì, l’ uomo che ha regalato a Petrucci una Giunta su misura. Non ci pensa ma in compenso sono già in tanti, all’ interno del Coni, a pensarlo per lui. L’ attuale membro Cio Mario Pescante divenne presidente del Coni nel 1993, dopo averne fatto per vent’ anni il se-gretario generale. Pagnozzi è segre-tario generale del Coni dal 1993. Nel 2013 fanno vent’ anni.

GIaNcaRlO abETE lUca paNcallI GIOvaNNI MalaGO paOlO baREllI

Page 7: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

Botte e tensioni. Ci siamo abituati

_07

di Arrigo SacchiGazzetta dello Sport05 Maggio 2009

Contestazioni e fischi a Torino e a Roma. Botte a Genova. Tensione, violenza e inciviltà negli stadi e sui campi. In molti partecipano a questo imbarbarimento: tifosi, dirigenti, gio-catori, allenatori e media. Pochi hanno comportamenti corret-ti, seri e sportivi. Sembra che il male debba essere la regola per la vittoria. Le frange più violente hanno trovato il loro habitat naturale: si esprimono e fanno affari. Molti dirigenti (conniven-ti) in passato le hanno assoldate per vincere le partite «in qualsiasi modo». E ora vengono ricattati o condizionati nelle strategie societarie. Quei pochi che hanno avuto il coraggio di ta-gliare i ponti, sono costretti a vivere scortati. Il calcio sta vivendo un de-grado di costume e, di conseguen-za, tecnico-organizzativo-societario. La situazione si deteriora sempre più, senza che si cerchi di porre fine a un andamento che mette a rischio

la continuità del sistema stesso. Gli stadi sono anacronistici e pericolo-si. Quindi invivibili. Mentre in Europa gli spettatori aumentano, da noi c’ è un deflusso. Le famiglie e le persone per bene si allontanano per lasciare il posto ad una teppaglia che infanga tutto e tutti. L’ aria che si respira è pa-ragonabile a quella che si viveva nel Colosseo duemila anni fa. Il coro che più frequentemente echeggia è «devi morire». La mancanza di rispetto e delle regole è una consuetudine. La violenza verbale e fisica la regola. L’ ignoranza e l’ opportunismo il volano. Ci siamo così abituati alla anormalità che non ci indigniamo più di tanto per pugnalate, sassaiole, minacce, inva-sioni, cori infamanti, striscioni oltrag-giosi, razzismo, filo spinato, barriere divisorie, scandali. Facciamo i mo-ralisti solamente quando ci scappa il morto, altrimenti a quasi tutti convie-ne tacere. Purtroppo diversi dirigenti non sono da meno: hanno portato arroganza, incompetenza, opportuni-smo e poco amore. Sono sempre in lite fra loro. Cercano il proprio inte-

resse o del proprio club «in qualsiasi modo». Non tentano di migliorare un ambiente, ma di sfruttarlo seguiti da politici, giornalisti, procuratori. Berlu-sconi diceva che se il livello dei capi è basso, quello dei collaboratori è sot-toterra. Così è. In un ambiente tanto negativo è difficile innovare e miglio-rare. Ci annulliamo fra polemiche, invidie e gelosie. Molti allenatori si adeguano a questo andamento, po-chi cercano di costruire qualcosa d’ importante e moderno. Molte socie-tà sono indebitate. Facciamo fatica a tenere il passo, salvo rare eccezioni, con le nazioni più virtuose. Dobbia-mo creare un ambiente sereno che, unito alla motivazione dei giocatori e a un copione innovativo moltiplicano le qualità tecniche e formano squa-dre vincenti senza sprechi di denaro. Spero che la globalizzazione e la pos-sibilità di guardare ed apprendere in casa degli altri ci consenta di uscire da questo tunnel. Se così non fosse, questo sistema imploderà, con gran-de dispiacere di tutti quelli che, come me, amano questo sport.

Page 8: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

I CLUB

Avete partecipato al 1° Marketing Meeting della Lega Pro tenutosi a Firenze lo scorso 27 aprile: cosa ne pensa di eventi di questo tipo e a quali risultati crede possano condurre? E’ la prima volta che in Lega Pro ci parliamo, tutti assieme, di marketing e comunicazione. Direi molto bene il fatto che sia avvenuto, ora si tratta di dare un seguito. Sono convinto ci siano le premesse per recuperare il gap che abbiamo rispetto ad altre Leghe o altri sport. Mi sembra che Vittorio Angelaccio abbia le idee chiare e sono certo che il Presidente Macalli e la dr.ssa Conigliaro so-sterranno con convinzione la nostra causa. Conviene al sistema calcio…

Siete stati presentati tra i cinque casi d’eccellenza di società che hanno sviluppato progetti innova-tivi ed importanti in questo settore insieme a Foligno, Perugia, Cassi-no e Monza. A tal proposito, quali iniziative innovative può illustrarci come esempio? Siamo stati la prima società italiana di calcio professionistico a redigere il bilancio sociale. E’ uno strumento di

trasparenza e di rendiconto al terri-torio nel quale operiamo e svolgiamo intensa attività sociale. Poi abbiamo parlato del Centenario, che culminerà il 29 gennaio 2010, e della miriade di piccoli e grandi eventi che stiamo svolgendo.

Come Lei ha recentemente sot-tolineato, la figura del direttore di marketing sarà sempre più impor-tante per lo sviluppo delle attività legate al calcio, in una logica non più solo sportiva ma anche d’im-presa. In che modo potrebbe esse-re riconosciuta e valorizzata anche in Lega Pro? Credo sia importante – come ho detto a Firenze – il riconoscimen-to ufficiale della nostra figura, sin dall’inizio del prossimo campionato, inserendola negli organigrammi uffi-ciali. Così come accade nelle nostre Società, piuttosto che in Inghilterra e nella maggior parte dei tornei calci-stici. Quanto alla logica di impresa, debbo dire che, per me che vengo dal mondo dell’azienda, quando sono entrato nel calcio, otto anni fa, ho colto abbastanza pressappochismo e non troppa preparazione, manage-

riale, per una delle principali industrie del nostro Paese. Non è un caso se adesso arriva Beretta (che stimo molto) alla serie A, anche per affron-tare in modo diverso, più innovativo e d’impresa, il mondo del pallone.

Risultate essere la prima socie-tà calcistica in Italia a redigere il bilancio sociale: che importanza rivestono la tante attività non eco-nomiche e le collaborazioni con i vari enti benefici? Come dicevo per noi sono molto importanti e danno grande soddi-sfazione sia nell’ambito del sociale (per focalizzarci e non disperdere le risorse aiutiamo da anni quattro as-sociazioni molto radicate in Padova). Certo alla fine la Squadra di calcio, non me lo nascondo, vive di quella palla che se va o meno dentro la rete la domenica e che ti condiziona per tutta la settimana… Ma coinvolgere ogni anno più di 1500 ragazzi nel progetto scuola, quasi 3000 affiliati e via discorrendo ci permette di offrire esempi di vita a tanti giovani. Ed oggi sappiamo quanto sia importante.

_08

“Padova Calcio: un sogno lungo un secolo”

Page 9: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO_09

Ci può illustrare il progetto in corso relativo all’anno del Centenario? In questo, come un po’ in tutte le no-stre attività ci siamo ben relazionati con gli enti locali, il Comune, la Pro-vincia, La Regione. Ma anche Camera di Commercio e associazioni di ca-tegoria. Abbiamo dapprima lavorato su logo e headline (Un sogno lungo un secolo) scelta dopo un concor-so tra i nostri tifosi. Abbiamo dato vita con Lotto alla maglia storica del Centenario –special edition, in nume-ro limitato. Abbiamo già più di 700 prenotazioni su 1000 maglie nume-rate prodotte, prima ancora di averle fisicamente ! Poi sono iniziate le tan-tissime manifestazioni. Questo mese faremo anche il Paron Day dedicato a Nereo Rocco, presentando il bel libro di Gigi Garanzini. Ma voglio segnala-re per gli appassionati soprattutto la grande mostra che apriremo a metà ottobre a San Gaetano, il nuovo spa-zio mostre di Padova in pieno centro. E’ un progetto molto ambizioso, con tantissimo materiale già raccolto e soprattutto con l’utilizzo di tecnologie virtuali di ultima generazione. Alla fine

il meglio della mostra diventerà l’os-satura del Museo del Calcio Padova, che sarà situato allo Stadio Euganeo ed inaugurato esattamente il 29 gen-naio 2010. Sempre durante la mostra abbiamo coinvolto le associazioni dei commercianti per avere a Padova e in Provincia una porzione di vetrina dove esporre oggetti, foto che abbiano a che vedere con il Padova. Insom-ma perfetta identificazione del brand Squadra e città.

Qual è il budget col quale una squa-dra come il Padova Calcio deve fare i conti? Il nostro budget calcistico è piuttosto importante per la C1: viaggiamo, a seconda degli anni tra gli 8 e i 10 mi-lioni di € di fatturato l’anno. Noi abbia-mo un grande Presidente-tifoso, che è Marcello Cestaro, uomo di sport e d’azienda, altrimenti, una società come la nostra non potrebbe mai far quadrare i propri bilanci!

Che percentuali rappresentano sponsorizzazioni e partenariati in termini di budget?

Raccogliamo ogni anno mediamen-te 1 milione, 1 milione 200 mila € di sponsorizzazioni, senza gli sponsor di maglia. Dai main sponsor ricaviamo da circa 7/800 mila a 1 milione di € a stagione.

Il vostro sito internet, ben curato e sempre aggiornato, conta oramai 80.000 contatti mensili. Che valo-re date all’informazione on-line e quanto credete possa incidere sul-la valutazione esterna della Calcio Padova Spa? Il rapporto B2C per noi è la filosofia sulla quale abbiamo reimpostato sei/sette anni fa la società assieme all’at-tuale Direttore Generale Gianluca Sot-tovia. Le nostre azioni sono sempre più mirate al nostro tifoso/consuma-tore. Adesso cercheremo di utilizzare anche la tessera del tifoso in questo senso. Già diamo ai nostri tifosi hi-ghlights e gol, ma a breve introdurre-mo la web tv. Comunque cerchiamo di introdurre innovazione a tutti i livelli, e questa è la nostra filosofia.

Gianni Potti, nato a Padova nel 1959, è Direttore della Comuni-cazione e Marketing del Calcio Padova. Presidente del terziario avanzato di Confindustria Pado-va e Delegato Nazionale alle PMI di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici ha maturato negli anni esperienza nel mondo della comunicazione iscrivendosi anche all’albo dei giornalisti pubblicisti. Nel 1991 pubblica per la Arnoldo Mondadori Arte un libro dal titolo “Fare le idee”, nel 1996 torna in li-breria con “Come neve al sole”. Tra il 2000 e il 2005 ha tenuto diverse docenze in Master su i temi della Comunicazione e i temi dell’Inter-nazionalizzazione.

Page 10: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO_08

Page 11: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

La Foppapedretti Bergamo ha con-quistato la CEV Indesit European Champions League 2008/09, vincen-dola per la sesta volta nella propria storia. Che tipo di sforzo economico ed organizzativo richiede partecipare ad una competizione di questo tipo?Per noi si tratta di un grande sforzo sia economico che organizzativo. Siamo costretti a giocare le gare di Champions League a Treviglio e que-sto comporta un aggravio logistico e organizzativo non indifferente. Eco-nomicamente parlando, tra trasferte e trasferimento obbligato a Treviglio di personale e materiale oltre che del tappeto di gioco, l’esborso finale si aggira intorno ai 150.000 euro. A questo si aggiunge che quasi tutte le sponsorizzazioni presenti sul campo sono di competenza della Confe-derazione Europea. Quindi non solo sosteniamo dei costi, ma abbiamo anche un mancato introito.

C’è qualche tipo di recupero delle spese solo per chi vince o anche per le altre squadre?Solo chi arriva alla Final Four ottie-

ne un premio in denaro. All’inizio della manifestazione il premio per il vincitore viene dichiarato di 2.000 euro, che però, generalmente, viene portato a circa 30.000 euro a fine manifestazione.

Con quale budget una squadra come la Foppapedretti deve fare i conti? Il nostro budget si aggira intorno ai 2.500.000 euro, tutto compreso (settore giovanile e serie B oltre alla prima squadra).

Che percentuali rappresentano sponsorizzazioni e partenariati in termini di budget?Quasi tutto il budget di costo è co-perto dalle sponsorizzazioni. Il resto viene colmato dagli incassi delle par-tite, circa 170.000 euro, e dai premi per le coppe europee.

E quali sono le altre principali voci che aiutano a fare cassa?Come risposto nelle precedente domanda, incassi e premi vittorie europee.

Durante le partite in casa raggiun-gete una media di spettatori pari a 1.800 presenze che aumenta notevolmente durante i playoff in cui si superano le 3.000 presenze. Promuovete particolari iniziative per mantenere un numero così elevato di spettatori?Da anni svolgiamo un’attività capillare nelle scuole, per crescere i tifosi del futuro. Le atlete, a turno, partecipano ad alcune “lezioni” di Educazione Fisica per portare la pallavolo nelle scuole (elementari e medie). Spesso, queste scolaresche vengono invita-te a vedere le proprie beniamine in azione al palazzetto durante le gare di Campionato.

Risultate essere una società at-tenta e ben ancorata ai suoi valori. Qual è la ricetta per dare all’ester-no un’immagine sempre solida e vincente?Serietà, passione, organizzazione sono le caratteristiche che da sempre contraddistinguono il Volley Bergamo.

Andrea Veneziani, Responsabile delle Relazioni Esterne della Foppapedretti Volley, ci spiega gli ingredienti del successo della nota squadra bergamasca

“Serietà, passione, organizzazione e tanta attenzione verso i nostri partner”

_11

pOdIO vOllEy fOppapEdRETTI bERGaMO

Page 12: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

Il vostro sito internet è ben curato e sempre aggiornato. Che valore date all’informazione on-line e quanto credete possa incidere sul-la valutazione esterna del marchio Foppapedretti Volley?Il sito web è il modo migliore per ave-re un rapporto diretto con i tifosi, non solo bergamaschi. Abbiamo contatti da tutto il mondo (Giappone, Brasile, Turchia e tanti altri ancora) e grazie a www.volleybergamo.it cerchiamo di tenere tutti aggiornati. Si tratta anche di uno strumento importante di visibilità per i nostri sponsor. E’ un grosso sforzo tenere aggiornato quo-tidianamente il nostro sito, ma uno sforzo che produciamo ben volentieri proprio per i grandi frutti che riesce a dare.

Numerosi sono gli sponsor che hanno scelto di apparire sulle vostre maglie. C’è un criterio che seguite per la scelta di queste col-laborazioni di sponsorizzazione?Il criterio è la serietà del marchio e la durata del possibile rapporto, che viene sempre privilegiato rispetto al contratto occasionale. Nel tempo, i rapporti vengono consolidati dalla personalizzazione dello strumento pubblicitario.

Anche voi avete scelto di devol-vere l’incasso di uno degli ultimi match della regular season alle

vittime del sisma in Abruzzo, ma questa notizia non ha avuto il risal-to che meritava. Come provate a spiegarvi questa situazione in cui si è sempre surclassati da sport come il calcio e cosa secondo voi si può fare per invertire la rotta?A livello locale abbiamo avuto un notevole riscontro giornalistico. Anche perché il Volley Bergamo non è nuovo a iniziative benefiche: ogni anno la nostra Società propone una Campagna Benefica, mirata a racco-gliere fondi per un ente che ne abbia bisogno. Purtroppo a livello naziona-le, come al solito, le iniziative degli sport meno ricchi vengono fagocitate da quelle del calcio. Sicuramente sarebbe molto utile una campagna mirata di sensibilizzazione da parte degli organi di informazione sulla grande efficacia che anche gli sport considerati minori possono avere nel sociale.

Ci sono novità in vista per quanto riguarda l’area marketing? In questa situazione di grande crisi economica e finanziaria, le attività dell’ufficio marketing sono aumenta-te. Sicuramente nel prossimo futuro svilupperemo moltissimo l’utilizzo commerciale del nostro sito, che sta diventando il nostro fiore all’occhiel-lo, e cercheremo, con nuove iniziati-ve, di coinvolgere sempre più i nostri partner.

_12

Andrea Veneziani: 43 anni, vive a Bergamo. Dopo aver praticato tanti sport diversi, dalla scherma al football americano, ha avuto la fortuna di collaborare e poi lavo-rare per il Volley Bergamo Fop-papedretti dal 1993. Ha ricoperto diversi incarichi negli anni, com-preso general manager e anche presidente. Ora è responsabile relazioni esterne.Per circa una decina di anni è stato consiglie-re della Lega Pallavolo Femmi-nile, e negli ultimi quattro (fino a Settembre 2008) vicepresidente della stessa.Volley a parte è con-sigliere comunale al comune di Bergamo, anche se in scadenza viste le prossime elezioni.

pOdIO vOllEy fOppapEdRETTI bERGaMO

Page 13: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO_13

L’esuLtanza dei giocatori deL foLigno caLcioIl modello di gestione della Mens Sana Basket fortemente legata al territorio seneseFederica Minucci ci illustra risorse ed obiettivi della nota squadra di basket e ci parla della sue esperienze nel settore della comunicazione e del marketing.

Come voi stessi affermate la Mens Sana Basket è una società model-lo per struttura e organizzazione, capace di raggiungere risultati concreti anche partendo da risor-se semplici. Quali sono, in termini manageriali, queste risorse e quali i risultati raggiunti?La senesità è una delle caratteristica principali della Mens Sana Basket. Senesità intesa come connessione stretta con il territorio, con una cit-tà piccola a livello di dimensioni ma importante in termini qualitativi. La scelta della società, quindi, è di pun-tare proprio sulla qualità delle risorse applicandole ad una professionalità manageriale tipica delle aziende di alto livello.

Come raccogliete il budget necessario per vincere in Italia e competere in Europa?Il main sponsor della società, la Banca Monte dei Paschi, mette a disposizione un budget importante. La Mens Sana Basket, però, non ha solo ha un target locale ma anche nazionale ed europeo. E’ chiaro che Il budget della società provenga prin-

cipalmente dalle sponsorizzazioni; poi c’è l’aspetto legato al prodotto che offriamo perchè il gradimento e la soddisfazione del pubblico svolgono un ruolo fondamentale per intercetta-re nuovi partner.

Vi ispirate ad un particolare model-lo di business?È difficile applicare uno stesso mo-dello di business a tipologie aziendali. Ogni realtà va interpretata nel singolo caso e ciascuna necessita di un mo-dello personalizzato. La professionali-tà sta nel comprendere le esigenze di ogni singola azienda ed agire in base a target di riferimento e bacino di uten-za. Una particolarità della Mens Sana Basket è quella di essere a contatto non solo con pubblico e clienti, come qualsiasi altra realtà del suo genere, ma anche con le istituzioni attraverso una connessione molto stretta che è difficile riscontrare altrove.

Quali sono, tra incassi, sponsor, merchandising e diritti tv, le princi-pali voci che innalzano gli introiti?Sicuramente gli sponsor sono la ri-sorsa preincipale della nostra attività.

Poi, in ordine di importanza, gli incas-si, i diritti tv ed il merchandising.

Sul vostro sito si da molta impor-tanza all’attività di merchandising con una sezione ad essa dedicata: che riscontro riuscite ad ottenere grazie a questa specifica attività?Il sito internet della Mens Sana Basket dà importanza a tutti gli aspetti della società ed il merchandising è uno di questi.

Avete lanciato il primo notiziario- web per un club italiano di basket (Msbtv): quali sono obiettivi e tar-get di questa originale iniziativa?Il nostro obiettivo è quello di essere all’avanguardia su ogni aspetto che riguarda la società e quindi anche nel campo della comunicazione.Msb tv è un canale per promuovere l’immagine della società e tenere tut-ti i visitatori del sito aggiornati sulla squadra, proponendo immagini an-che fuori dal parquet e dando notizie sempre sulle condizioni degli atleti. È un efficace veicolo per promuo-vere l’immagine della società e della squadra, ma questo sarà solo l’inizio

MERchaNdIsING MENssaNa baskET

Page 14: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

perché la nostra fantasia ha in serbo ancora grandi sorprese.Dall’inizio dei play off, per esempio, abbiamo dato il via alle dirette nel prepartita dal PalaMensSana, una vera e propria novità nel panorama italiano di basket.

Come è nato il rapporto di spon-sorizzazione con MontePaschi, lo sponsor principale e con i vostri sponsor tecnici come ad esempio Nike e Champion?Il sodalizio con la Banca Monte dei Paschi di Siena nasce nel 2000/2001. È un forte indicatore sia della senesità che contraddistingue la Mens Sana Basket sia di quanto la città, intesa anche come istituzioni, sia legata alla squadra ed società. La Banca è da sempre molto attenta alle esigenze di Siena in tutti i suoi aspetti tra cui anche quello sportivo. Le istituzio-ni attraverso la Polisportiva Mens Sana 1871 partecipano alla Public Company costituita per sostenere il “Progetto Mens Sana” che ha portato nel corso degli anni al raggiungimen-to degli straordinari risultati a livello internazionale ed europeo che tutti conoscono.La successive partnership con Nike e Champion derivano proprio daquesto: due grandi marchi che hanno scelto di sposare un progetto vincen-te.

Lei è la responsabile commerciale di Pepperminds, che si occupa del-la realizzazione di software e della fornitura di hardware, oltre che della progettazione e realizzazione di siti web e di tutte le nuove fron-tiere della comunicazione. Qual è il vostro target?Tutte le aziende innovative che vo-gliono investire in una comunicazione che potrebbe sembrare futuribile e che invece è già molto attuale.

Lei è anche la responsabile com-merciale dell’Agenzia Best Solu-tion, impegnata nella gestione di mezzi sportivi, nell’ideazione ed organizzazione di eventi, pianifi-cazione campagne pubblicitarie, consulenze marketing, etc: quali sono i punti di forza dell’Abs?L’Abs è una società con un’espe-

rienza decennale ben consolidata. I principi che supportano l’attività dell’agenzia sono l’originalità, la sintesi, il dinamismo, la simultaneità, e la globalizzazione, caratteristiche rafforzate dalla professionalità delle persone che lavorano nell’agenzia e che sono sempre pronte a produrre idee innovative per essere al passo con i tempi.

Grazie ad ABS e Pepperminds, la Mens Sana Basket Siena si è aggiudicata il prestigioso Gold De-votion Marketing Award 2007-08: ci può parlare dell’esperienza che ha portato a questo riconoscimento?Il premio che abbiamo ricevuto lo scorso anno è il risultato del lavoro svolto dall’Abs, dalla Essedue promo-tion, società di livello internazionale con cui collaboriamo, e dalla struttura interna della Mens Sana Basket. È stata un’ulteriore conferma della forza del nostro gruppo che opera in una realtà molto diversa rispetto a quel-la delle capitali europee che hanno concorso per ottenere questo ricono-scimento.

_14

MERchaNdIsING MENssaNa baskET

palaMENssaNa

Page 15: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

IMPIANTISTICA

John Terry, testimonial Umbro

_15

La scissione nella Lega Calcio si av-via ad essere realtà: la volontà dei presidenti di serie A è di avere, a par-tire dal 1° luglio 2010, una Lega di A separata dalla B. Nel campionato in-glese già dal 1992 era stata attuata la separazione tra la Premier League e la First Division; il modello Inglese continua ad essere il termine di para-gone, l’obiettivo cui puntare.Da pochi giorni è stato affidato a Be-retta l’arduo compito di costruire la nascente lega di Serie A: direttamen-te da Confindustria, il futuro presiden-

te sa bene che il calcio è nient’altro che un’azienda e per questo tornano in primo piano la questione dei diritti televisivi, il problema della funzionali-tà degli stadi e la “sostenibilità” degli investimenti dei club. Nella più rosea prospettiva, chissà quanto verosimile, non vedremo più ingaggi milionari che mandano le so-cietà direttamente in “rosso”, bilanci traballanti, debiti su debiti: il calcio italiano sarà in grado di autofinanziarsi con i diritti televisivi, il merchandising e gli introiti dai botteghini, che oggi in

Italia rappresentano solo il 17 % dei ricavi, ben la metà di quell’Inglese. E il divario economico è netto anche per i ricavi provenenti dai diritti tv, che da noi restano ancora preminenti (55% contro il 43% della Premier League)Con Beretta la questione principale diviene quella degli stadi di proprie-tà, l’altra pesante nota stonata del calcio nostrano al cospetto d’Euro-pa; questa sarebbe la soluzione forse più eclatante per far sì che le società facciano un reddito proprio perché di fatto, oggi, hanno solo i calciatori.

La serie A alla sfida degli stadi di proprietà

MaURIzIO bERETTa

Page 16: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO_16

C’è grande fermento intorno al tema dei nuovi impianti sportivi in Italia.Il recente progetto di legge, lo ha reso di grande interesse non solo per i club e le amministrazioni locali, quanto soprattutto per i costruttori e gli immobiliaristi che in questo vedo-no un aumento notevole del loro giro d’affari.Si stima, infatti, che il solo rifacimento degli stadi italiani dei campionati pro-fessionistici, entro il 2018, porterà ad un business pari a 4 miliardi di euro, senza considerare l’adeguamento di palazzeti ed arene attualmente utiliz-zate per il basket, volley, rugby etc..Grandi complessi polifunzionali in grado di diventare moderno luogo di svago, intrattenimento e servizi rivolti all’intera collettività, come già avvie-ne in Inghilterra, Francia e Spagna…Ma in Italia, cosa si è già fatto e cosa si sta facendo?In Piemonte a Torino la Juve ha anti-cipato i tempi, nel 2011 inaugurerà il nuovo stadio che sorgerà sul vecchio “Delle Alpi” già demolito.

L’impianto sarà medio piccolo, estre-mamente raccolto, uno stadio di ap-pena 41.000 posti, con 62 palchi per i tifosi più abbienti. Quasi una scelta di esclusività, un segno stretto di vici-nanza tra spettatore e squadra. L’idea è quella di andare alla partita quasi come al teatro, le file più vicine di spettatori si ritroveranno a 7,5 me-tri dal bordo campo. Talmente vicini che le panchine delle squadre, sul modello inglese, saranno inglobate nelle prime file di spettatori. La struttura definita ecologica, per le tecniche di costruzione, sarà comple-tamente praticabile per i portatori di handicap ed altamente sicura. Sarà previsto ovviamente al suo interno il museo della Juve con sala trofei, lo shop ufficiale ed un centro commer-ciale vicino allo stadio.Quanto ai palazzetti del capoluogo piemontese, ce ne sono vari esempi: dal Ruffini, un gioiello ristrutturato da 4000 spettatori, al Palavela, rinato a nuova vita in occasione delle Olim-piadi, fino al PalaOlimpico, chiamato

Isozaki in onore del suo progettista, un parallelepipedo di ghiaccio, teatro ideale per ogni competizione.Sempre in Piemonte un esempio di eccellenza è il Palasport di Biella re-alizzato in 20 mesi, impossibile fare meglio. Una struttura di livello inter-nazionale con tribune elicoidali, che permettono una visuale perfetta, ri-spondente alle norme di sicurezza della Legge Pisanu ed un alto stan-dard anche per la qualità dei materiali usati.A Roma , se i club di calcio capitolini per ora sono rimasti solo alle chiac-chiere, non avendo ancora chiarito la collocazione dei futuri impianti, co-munque lontani dal centro della città; una nuova arena sta sorgendo.Il Palasport avveniristico di Tor Verga-ta, presentato dall’architetto Santiago Calatrava sarà un impianto di 15.000 posti, a servizio non solo del basket, ma anche del rugby, nuoto, atletica, i cui 320 milioni di euro stanziati sono stati attinti per lo più dai fondi della legge per Roma Capitale.

Cresce il numero di progetti, ancora pochi i cantieri aperti

Page 17: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

In occasione dei Mondiali di nuoto di Luglio, invece, circa 80 nuove strutture sono sta-te messe in cantiere.Di queste, cinque saranno pubbliche (Tor Vergata, Foro Italico, Ostia, Valco San Pa-olo, Pietralata) Quanto agli altri impianti, di iniziativa privata, molto spes-so non sono altro che pretesti per ampliamenti e costruzio-ni accessorie poco rispetto-se dei vincoli urbanistici, che quindi nulla hanno a che fare con una progettualità mirata ai servizi richiesti ed ad una riqualificazione urbana ed ambientale del territorio.Anche Siena ha un progetto solido appoggiato dalla Fondazione Monte dei Paschi e dallo stesso comune, nonché autofinanziato dal club di basket Mens Sana.L’area individuata è a sette chilome-tri a sud-est della città, dovrebbe

PALAOLIMPICO TORINO

accogliere 10500 spettatoried insistere al centro di un area che ospiterebbe anche un centro com-merciale.

A Bologna resta qualche incertezza sul progetto del nuovo Parco delle Stelle.Un investimento di 400 milioni di euro che com-prenderebbe arena, hotel, negozi, cinema, discoteca, centro wel-lness, ristoranti ed una collina verde.Insomma qualcosa si sta muovendo, ma è ab-bastanza per non resta-re indietro con i tempi?

Fonti:

“L’importanza del Palazzo” di

Pietro Guerrini - DreamTeam.

“Stadi: tra calcio e mattone

un matrimonio di interesse” di

Fabrizio Bocca -

Affari e Finanza.

“Il buco nell’acqua” di Gabriele Romagnoli,

Corrado Zumino – Repubblica.

“Rimonta Italia. Gli stadi alle società” di Luca

Bianchin – Gazzetta dello Sport.

palacoop biella

_17

Page 18: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

LE ISTITUZIONI

Con quali obiettivi è stato orga-nizzato il “1° Marketing Meeting” della Lega Pro tenutosi a Firenze lo scorso 27 aprile?L’obiettivo principale era quello di conoscere e far conoscere tra di loro gli addetti ai lavori e quindi i responsabili di marketing e comuni-cazione delle 90 società di Lega Pro. Volevamo dare loro un segnale forte, trasmettere il messaggio che la Lega sta cercando di lavorare vicino a loro e con loro. A tal proposito abbiamo redatto un progetto di Marketing e Comunicazione che possa per-mettere di valorizzare le società ed

il tessuto territoriale che ognuna di esse rappresenta.

Che partecipazione c’è stata?La partecipazione al meeting è andata ben oltre le nostre aspettati-ve. Abbiamo avuto circa 45 società accreditate e oltre un centinaio di persone, tra rappresentanti delle società e delle agenzie di stampa.Che bilancio può fare dell’evento?Il bilancio che posso fare è sicura-mente molto positivo. Per questo vorremmo istituzionalizzare quest’ini-ziativa organizzando incontri periodici con gli addetti ai lavori, stimolando

così il supporto reciproco per la rea-lizzazione di progetti comuni.

Il marketing sarà sempre più importante per lo sviluppo delle attività legate al calcio, in una logica non più solo sportiva ma anche d’impresa così come già avviene in Inghilterra: in che modo potrebbe essere maggiormente riconosciuto e valorizzato anche in Lega Pro?Il nostro obiettivo è quello di sensi-bilizzare le 90 Società. Noi in realtà rappresentiamo la 91° società e per questo vogliamo cercare di unire le

Lega Pro: Marketing in espansione e più sostegno alle società

_18

Vittorio Angelaccio, dell’ ufficio marketing Lega Pro, ci parla con entusiasmo del 1° Marketing Meeting di Lega Pro e delle più importanti iniziative per favorire la visibilità delle 90 società.

Page 19: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

forze, valorizzare le realtà territoriali, puntando, appunto, sul marketing territoriale. La Lega vuole dare sem-pre maggiore visibilità alle società con l’obiettivo di aiutarle ad incre-mentare le loro entrate finanziarie ed i loro rapporti commerciali.

Oggi ogni club agisce per conto proprio. In che modo intendete offrire maggiore sostegno alle società attraver-so la Lega?Stiamo portando avanti attività di sponsorizzazione con il Pallone Unico, la Panini, che da poco è diventata nostra partner e nuovi for-nitori a costi ridotti. Poi logicamente le Società continuano a lavorare all’interno del proprio circuito territoriale. La Lega cerca di chiudere le sponsorizzazioni e destinare i pro-venti alle società in termini di servizi, cartellonistica, sistemi elettromedica-li, prodotti informatici, etc. E’ questo l’obiettivo principale: ottenere risorse da destinare alle società. In questa direzione di fondamentale importan-za è lo strumento della “Tessera del Tifoso”: una tessera unica che oltre a soddisfare alcuni presupposti relativi al discorso della sicurezza, farà sì

che le società disporranno di un’altra importante leva di marketing. In tal senso la Lega potrà ottenere facilita-zioni dai partner, servizi dalle ferro-vie, dalle pompe di benzina, dagli alberghi. E’ una tessera di servizi ad ampio raggio da parte della Lega e a livello locale da parte delle società.

In occasione del meeting sono stati presentati i nuovi fornitori uf-ficiali della Lega. Come sono nati questi ultimi rapporti di fornitura?Sono nati con l’obiettivo di stringere rapporti con partner già affermati e che possano offrire reali vantaggi alle società con prodotti scontati. La Sixtus, leader nello sport e farma-cia, è legata al 70% delle Società di Lega Pro. Inoltre abbiamo chiuso

un importante accordo con la New Deal, azienda che produce impianti pubblicitari dinamici, già fornitore di importanti club quali il Napoli e il Palermo.

Cosa può dirci sulla ricerca della title-sponsorship del campionato

per la prossima stagione?Ancora non abbiamo con-cluso, ma siamo in trattativa con 2-3 grandi aziende. Ci auguriamo che i Play Off, di gestione totale della Lega, possano dare più visibilità alla nostra nuova naming e che questo possa rappresentare uno stimolo in più per gli spon-sor e per i partner. Speriamo quindi di riuscire a cominciare la prossima stagione con un contratto triennale di main-sponsorship.

Quali sono le iniziative future nel settore delle sponsor-ship?Le iniziative future nel settore

delle sponsorship mirano a superare i sistemi tradizionali di visibilità per le società e per gli sponsor. Voglia-mo sensibilizzare sempre più nuovi partner, aumentare la loro visibilità, non solo con la cartellonistica ma soprattutto cercando di coinvolgerli in eventi come i Play Off, di renderli partner agli Sponsor Day e dare loro più visibilità agli incontri fin’ora rivolti soprattutto ai presidenti.

_19

Vittorio Angelaccio, nato a Isernia il 21 04 1976. Laureato in Economia Aziendale presso l’università degli studi di Firenze. Specializzazione post laurea: Master Europeo per Dirigenti Spor-tivi, “Scuola di Specializzazione in Diritto ed Economia dello Sport nell’Unione Europea”, tenutosi ad Atri e organizzato dalla Università degli Studi di Teramo.Dal 2003 in forza al centro studi e ricerche della FIGC Presso Coverciano. Dal 2008 In forza presso la LEga Italiana Calcio Professionisti-co, in qualità di responsabile operati-

vo dell’ufficio Marketing.Titolo di Direttore Sportivo:Corso fre-quentato nel 2003 per l’abilitazione a “Direttore Sportivo” (indirizzo amministrativo), organizzato dal Settore Tecnico del-la FIGC. Appassionato di sport. Ex agonista di sci alpino fino al 1995.

Page 20: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

Macron: i nostri prodotti per lo sport ed il recente accordo triennale con la SSC Napoli.

_20

LE AZIENDE

Dal 1971 operate nel settore dell’abbigliamento tecnico sporti-vo. Quali sono i vostri valori e quali sono gli elementi più efficaci per comunicarli?Il nostro pay off: “WORK HARD. PLAY HARDER” riassume il nostro credo. Lavorare “duro” per raggiun-gere gli obiettivi che ci prefissiamo. Vogliamo, negli sport in cui operia-mo, proporci con prodotti pensati per chi poi li deve utilizzare in modo professionale nella pratica sportiva. Con questo crediamo che la miglior forma pubblicitaria ci venga data dal riscontro di chi utilizza quotidiana-mente i nostri prodotti.

Macron ha centrato da poco la partnership con la SSC Napoli. Come nascono i contatti tra le società e l’idea di una possibile sponsorizzazione? Le indiscrezioni di stampa e tv parlano di un testa a testa con altre società come la Legea. Aldilà dell’offerta vantag-giosa cosa secondo voi ha convin-to la SSC Napoli a dare fiducia a Macron?Macron ed il Calcio Napoli sono due realtà che vivono e operano nel mon-do del calcio, non è quindi casuale

che ci si sia incontrati. Macron, forte dell’esperienza acquisita in questi anni con diverse Società Professioni-stiche quali: Leeds United, Sheffield United, Sporting Braga, Bologna Calcio, Cagliari Calcio, ha presentato al Calcio Napoli un progetto triennale di ampio respiro che ha risposto alle aspettative della Società.

Come è stata accolta dal gruppo la notizia ufficiale dell’accordo?Per Macron è questa un’acquisizio-ne importante che ha dato ulteriore entusiasmo ad ogni persona facente parte del Team Macron.

Di che entità è il valore dell’accor-do?La SSC Napoli è una delle prime Società del panorama calcistico mondiale è pertanto scontato che un accordo triennale di questo tipo si basi su accordi importanti ed arti-colati in varie forme di cui sarebbe riduttivo soffermarsi ad una semplice cifra.

Voi siete legate già ad altre squa-dre di Serie A come Cagliari e Bo-logna, nonché al Piacenza in Serie B; come gestite le partnership e

quali secondo voi sono i presup-posti necessari affinché queste collaborazioni durino nel tempo?Vogliamo che siano i Team con cui lavoriamo a parlare per noi, a dire chi siamo e come lavoriamo. Con tutti i Club di cui sopra, più altri non elencati, creiamo sempre dei rapporti che non si fermano ad una semplice fornitura tecnica ma a delle vere e proprie partnership attorno a cui si articolano dei progetti di merchan-dising, comunicazione, ecc. Questo fa si che si vengano a creare, con tutti i club, rapporti duraturi come ad esempio con il Bologna Calcio da noi sotto contratto dal 2001.

Con quale criteri scegliete i club ai quali rivolgere le vostre offerte ? Con coloro che voglio condividere un progetto di crescita.

Il marketing societario punterà nei prossimi mesi a specifici interventi affinché il nome Macron venga ri-cordato ed associato ad importan-ti club calcistici: quali sono questi interventi e di che tipo? Cerchere-te di raggiungere anche il mondo delle scuole calcio?Siamo già ampiamente presenti

Alessandro Tommasi, Marketing Manager di Macron, ci illustra il loro modello di business nel settore dell’abbigliamento tecnico sportivo.

Page 21: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO_21

nel mondo delle scuole calcio. Per Macron il core business aziendale è precisamente quello della fornitura delle società sportive, dai professio-nisti ai settori giovanili e passando dalle Scuole Calcio

Una piazza importante come Napo-li richiederà uno sforzo maggiore in termini di progettazione. I dati di vendita dell’abbigliamento targato SSC Napoli degli ultimi anni sono sempre stati in crescita: su quali materiali punterete e che idea di stile avete intenzione di proporre?In un primo step, avendo siglato un accordo di sponsorizzazione a soli 2 mesi dall’inizio della prossima stagio-ne sportiva, il nostro impegno è quel-lo di riversare la nostra professionalità (materiali, stile, tecnologia) acquisi-ta in questi anno di lavoro con tante società professionistiche, sul Team partenopeo. Per un prossimo futuro il nostro ufficio ricerca è già al lavoro per dedicare al Napoli quella partico-lare attenzione che gli compete.

Ci sono state da parte del club azzurro delle richieste specifiche riguardo le prossime divise? Il bi-nomio comodità – eleganza sarà sempre rispettato o ci saranno de-gli stravolgimenti?Con la Società abbiamo definito i prodotti della prossima stagione in un

ambito di proposte da noi suggerite. La storia della squadra (colori) sarà chiaramente rispettata con prodotti tecnici pensati per l’utilizzo in campo ma che nello stesso tempo speriamo ricevano il consenso dei tifosi.

Un marchio emergente come il vo-stro di certo non poteva manca-re un obiettivo tanto importante. Cosa vi ha spinto a proporvi e quali sono gli obiettivi per questo trien-nio 2009 – 2012 e quando ci sarà la presentazione?Siamo un’azienda in forte cresci-ta che in un particolare momento di

mercato caratterizzato da una forte contrazione non ha paura di metter-si in gioco nell’affrontare e finalizzare acquisizioni importanti. Per il triennio è stato elaborato un piano di crescita affiancato da vari progetti in partner-ship con il Napoli. La presentazione alla stampa verrà definita al più presto in condivisione con la Presidenza del-la Società.

Quanti soci comprende la vostra Società e qual è stato il fatturato del 2008?La nostra S.p.A, che ha 2 soci, nel 2008 ha raggiunto 26.5 milioni di euro di fatturato.

Avete stabilimenti di produzione anche all’estero?Nessuna azienda ha degli stabilimen-ti di proprietà visto il rapido cambia-mento delle fonti mondiali di produ-zione. Le nostre fonti produttive sono in Cina, Pakistan, Turchia, Bulgaria. Abbiamo in Cina, nella città di Tjanjin, un ufficio con 5 dipendenti diretti che supervisionano la produzione.

Alessandro Tommasi, nato a Bologna il 21 ottobre 1958.Laureato all’Università di BolognaHa sempre lavorato nel settore degli articoli sportivi con funzio-ni commerciali nel campo della GDO.E’ entrato in Macron nel 1998 nell’ambito del progetto di crea-zione del brand Macron, inizial-mente con funzioni commerciali per poi dal 2001 sovraintendere l’area marketing.

Page 22: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO_22

GLI SPONSOR

Quali sono gli obiettivi principali che intendete raggiungere sponso-rizzando un evento di livello mon-diale? Cercate di raggiungere un target estero o puntate solo ad ot-tenere un’immagine ancor più im-portante in Italia? La sponsorizzazione ha origine da trat-tative di carattere assicurativo con gli organizzatori dei mondiali di nuoto per curare vari aspetti legati alla sponso-rizzazione degli eventi. Da lì abbiamo colto l’opportunità di sfruttare questo evento per migliorare la visibilità e la diffusione del nostro marchio Aurora. Va precisato che Aurora nel 2007 era una S.p.A autonoma; oggi è una di-visione commerciale della compagnia UGF Assicurazioni, frutto della fusio-ne della stessa Aurora con Unipol As-

sicurazioni. Quindi il marchio Aurora, che già si vede sul materiale pubbli-citario è nuovo. Essendo la UGF As-sicurazioni una compagnia con un mercato totalmente italiano, allora la sponsorizzazione ci interessa soprat-tutto per l’Italia, non per l’estero.

Che tipo di iniziative di marketing realizzerete per accompagnare la sponsorizzazione nel periodo che precede i mondiali e durante le gare?Stiamo giovando di tutto quanto pre-vede il contratto di sponsorizzazione: comunichiamo attraverso la campa-gna pubblicitaria che il comitato or-ganizzatore ha previsto e che si sta intensificando con l’arrivo dell’even-to. Inoltre abbiamo intenzione di im-

piegare la nostra sponsorizzazione in chiave “agenziale” cioè a favore dei nostri agenti per invitarli insieme ai loro migliori clienti allo Sport Villa-ge che ospita la parte commerciale e portarli a visitare lo stand oltre ad avere i biglietti per assistere alle varie manifestazioni. Questa è la modalità che noi usiamo spesso anche con la sponsorizzazione della Roma Calcio.

Per ottenere il 100% dell’investi-mento nella sponsorizzazione oc-corre conoscere le organizzazioni sportive e il loro pubblico. Come vi muovete in questo senso?Vere e proprie ricerche non le ab-biamo effettuate, però, essendo il responsabile dell’ufficio “Comunica-zione Eventi e Sponsorizzazione” ci

Visibilità per il nuovo marchio di Aurora Assicurazioni ai Mondiali di Nuoto “Roma 2009”Il Responsabile Comunicazione Commerciale Alberto Federici ci parla dell’importanza che rivestono per loro le sponsorizzazioni sportive

Page 23: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

capita di avere rapporti frequenti con agenzie che propongono sponsoriz-zazioni ed eventi e di conseguenza abbiamo sviluppato nel corso degli anni la capacità di valutarli, di capire qual è il potenziale e quali sono le ini-ziative migliori. Non abbiamo una vera e propria agenzia che va alla ricerca dei migliori eventi: da questo punto di vista ci muoviamo autonomamente.

Che percentuale del fatturato inve-stite all’anno in comunicazione? Dipende molto da cosa si intende per comunicazione, perché noi abbiamo, a livello di gruppo, una forte attività di comunicazione belowe the line e quin-di una forte attività di comunicazione verso le nostre agenzie che sono oltre 1500 a livello di UGF Assicurazioni in Italia. Non abbiamo fatto ultimamente campagne pubblicitarie destinate al grande pubblico. Ciò non toglie che gli investimenti in comunicazione sia-no comunque significativi, nell’ordine di alcuni milioni di Euro.

E che budget ha richiesto un’ope-razione di sponsorizzazione di que-

sto tipo? Le cifre precise non posso darvele in quanto sono riservate. In ogni caso anche se noi siamo tra gli sponsor uf-ficiali ci sono degli sponsor di livello superiore che chiaramente avranno una visibilità di gran lunga superiore per esempio Enel e Banca Intesa, che avranno la maggior visibilità nella pub-blicità televisiva durante le gare. Noi non l’avremo e chiaramente abbiamo fatto un investimento inferiore ma co-munque di una certa sostanza. Tant’è che per noi, a livello di gruppo questa è la sponsorizzazione più importante del 2009, che, in termini economici, va oltre anche quella che è stata la sponsorizzazione della Roma Calcio.

Oltre alla Roma Calcio, avete intra-preso altre esperienze di sponso-rizzazione sportiva in passato? Sì. Oltre alla lunga tradizione con la Roma Calcio, con il Bologna Calcio e in passato con l’Inter, abbiamo avu-to esperienze nel mondo delle auto, sponsorizzando una Ferrari che parte-cipa tutt’ora ai campionati europei di velocità di montagna, nel volley siamo

sponsor della Gaveca Montichiari, e poi tutta una serie di sponsorizzazioni minori locali che però sommate han-no un certo peso. Siamo stati spon-sor anche nella vela. Diciamo che il mondo dello sport è uno dei settori nei quali abbiamo investito di più nel corso degli anni.

Oggi, con la crisi, considerate strategica la sponsorizzazione sportiva?Noi siamo compagnie di assicurazio-ne generaliste cioè vendiamo tutti i tipi di prodotti assicurativi, a un target senza limiti di età. Di conseguenza lo sport è uno dei veicoli migliori per noi perché è trasversale e ci permette di raggiungere il nostro pubblico di rife-rimento che è molto ampio.

State pensando di concludere altre operazioni del genere nell’imme-diato futuro? In questo momento no. Anche perché se escludiamo i campionati di palla-volo dell’anno prossimo, grandi eventi sportivi come questo in Italia non ce ne sono.

Alberto Federici è il respon-sabile del Marketing e della Comunicazione. Originario di Casalmaggiore (Cremona), 40 anni, laureato in Scienze Poli-tiche alla Cattolica di Milano, giornalista professionista dal 1995, ha lavorato al quotidiano “Cronaca” di Cremona.

_23

Page 24: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO_24

Basket 3

a cura di sportmarketingnews.com

Si è tenuta il 23 aprile a Milano, nel-la stupenda cornice della “Terrazza Martini”, la conferenza stampa di pre-sentazione dell’undicesima edizione del “Samsung Basket 3”, il torneo interscolastico di pallacanestro tre contro tre rivolto agli studenti delle scuole medie inferiori e superiori, ide-ato e coordinato da Dino Meneghin. Torneo che anche quest’anno ha raccolto un successo enor-me tra gli studenti: sono oltre centomila infatti i partecipanti all’edizione del 2009, per un totale di 1.312 scuole rappre-sentate in tutta Italia. Alla presenza di una “mode-ratrice” d’eccezione come DJ Fabiana, voce di Radio 105, uno dei media partner del torneo, la conferenza stampa ha avuto come relatori tra gli altri anche il mitico “co-ach” Dan Peterson, ora opinionista per Sportitalia (altro media partner di

Samsung Basket3) oltre che, ovvia-mente, dell’ideatore dell’evento, Dino Meneghin, ora presidente della Fede-razione Italiana Pallacanestro.

Ma hanno preso la parola anche al-tri relatori, in rappresentanza dei vari sponsor della manifestazione: primo fra tutti, Manuele De Mattia, PR Mana-

ger di Samsung Electronics Italia, “tit-le sponsor” della manifestazione per l’ottavo anno consecutivo, che ha ri-badito il grande impegno di Samsung a sostegno del mondo dello sport, sia

esso legato alle grandi manifestazioni o ai tornei giovanili. Sono poi interve-nuti Ivano Castelnovo e Laura Adami, rispettivamente per Intesa-Sanpaolo e Algida Cucciolone; infine è toccato ad Emanuele Arena, Direttore Gene-rale di Festema, la casa editrice della rivista “Dream Team”, da cinque anni anch’essa media partner del torneo.

Samsung Basket3 godrà del supporto di Champion come sponsor tecnico e in-sieme fornitore ufficiale del torneo, e di un ulteriore, im-portante partner come la Procter&Gamble, col marchio Pringles. L’evento, infine, è stato promosso e prodotto dall’agenzia di event-marke-

ting SICOM, specializzata nella pro-duzione di eventi a carattere multica-nale, con particolare specializzazione nel mondo dello sport.

Page 25: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO_25

Boxe, Italia-Cuba: crescono gli sponsor Continua la marcia di avvicinamen-to della Nazionale italiana di boxe in vista del prossimo campionato del mondo di pugilato in programma ad inizio settembre al Mediolanum Forum di Milano. Il 7 maggio, allo Sheraton Four Points del capoluogo lombardo, ha avuto luogo la conferen-za stampa di presentazione della quarta tappa del “Road to…”, la serie di dual match di preparazione che da feb-braio vede impegnati mensil-mente i ragazzi di Francesco Damiani con le rappresenta-tive di diverse nazioni. Dopo Cina, Brasile, Russia, ve-nerdì e domenica gli azzurri affronteranno la selezione di Cuba, indubbiamente una delle più forti nel panorama della boxe dilettantistica a livello mondiale (seconda assoluta nel medagliere del pugilato olimpico). I due incontri avranno luogo, come consuetudine, in due differenti città: venerdì al Palalido di Milano, dome-nica invece ci sarà il “retour match” al Pala Panini di Modena.In occasione della presentazione del dual match con la sfida, avevamo

parlato con Paolo Taveggia, direttore responsabile del LOC, il Comitato Or-ganizzativo Locale del World Boxing Championship, il quale sottolineava l’elemento innovativo del “Road to…”, ovvero la creazione di una serie di in-contri a cadenza temporale definita,

un evento perciò organizzato in modo tale da avvantaggiare le aziende che intendono proporsi come sponsor, alle quali viene offerto un calendario di eventi ben strutturato, in modo da favorirne la pianificazione. A distanza di tre mesi, abbiamo nuovamente in-contrato Paolo Taveggia per avere il punto della situazione. Taveggia non

nasconde la sua soddisfazione per i risultati sin qui ottenuti, in primo luo-go in termini di pubblico e audience: “Siamo davvero soddisfatti, soprat-tutto considerando che il “Road to…” era per noi un esperimento innovativo. Il pubblico ha risposto davvero bene,

nei precedenti con Cina, Brasile e Rus-sia, in occasione dei dual match fuori Mila-no (rispettivamente a Bergamo, Verbania e Garlasco, ndr), abbia-mo sempre registrato il tutto esaurito. E anche l’audience televisiva è stata soddisfacente: dopo il primo passag-gio su Rai Sport per Italia-Cina, la trasmis-sione è ora affidata

a Sky, che ha dimostrato di seguirci con grande interesse e passione, de-dicandoci spazi importanti”.Tornando al discorso delle sponsoriz-zazioni, invece, Taveggia rivela che il LOC sta facendo davvero un lavoro di rilievo nella ricerca di sponsor so-prattutto in prospettiva campionato del mondo: “Abbiamo già contatti

Page 26: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO_26

Milan, concorso online con Nivea for Men

ben avviati con diverse aziende na-zionali, ma anche multinazionali, che si sono mostrate molto interessate alla sponsorizzazione dell’evento, comprendendo in pieno quale possa essere l’importanza di manifestazio-ni di questo genere. Al momento non posso dare nomi certi, ma conto per fine giugno di poter annunciare l’inte-ro pool di sponsor dei mondiali. E in più, voglio ricordare anche il grande contributo degli enti pubblici, che più di una volta ci hanno confermato il loro sostegno e la loro simpatia”. Nel corso della conferenza stampa, co-

munque, Taveggia annuncerà la part-nership con Adidas quale fornitore tecnico ufficiale. Per ciò che riguarda i media partner, oltre a Sky, sono al momento definitivi anche gli arrivi de “Il Giornale” e del free press interna-zionale “Metro”. “E altri contatti stia-mo mantenendo con il Gruppo RCS e con un importante network radiofoni-co con il quale potremmo chiudere a giorni. Il tutto per arrivare a sviluppare un piano di comunicazione integrato e multimediale legato all’evento”, ag-giunge Taveggia. Nel corso della conferenza stampa,

sempre Taveggia ha annunciato il lan-cio di un’iniziativa sviluppata attraver-so il circuito TicketOne, che permette a tutti gli appassionati di acquistare entro il 7 luglio l’abbonamento per assistere a tutti gli 11 giorni di gare del Mediolanum Forum, e l’accordo raggiunto tra il LOC e la N.A.B.A, la Nuova Accademia di Belle Arti di Mi-lano, che ha disegnato le medaglie dei campionati del mondo, e ha altre-sì creato una serie di opere scultoree che verranno installate nella città di Milano nelle prossime settimane.

Sviluppare e valorizzare la community online. Questo il principale obiettivo l’A.C.Milan si pone dal punto di vista digitale, come confermano le con-

tinue evoluzioni e novità presentate periodicamente sul proprio sito inter-net, www.acmilan.com. L’ultima novi-tà, che sottolinea questa strategia di coinvolgimento dei tifosi in un’ottica Web 2.0, è il concorso La Tua Pas-sione, realizzato in partnership con Nive for Men e online su http://latua-passione.acmilan.com dal 15 aprile

al 5 giugno. “Un concorso che invita i nostri tifosi a spiegare online cos’è per loro la passione – spiega Giu-liano Giorgetti, web & crm manager

A.C.Milan -, chiediamo infatti loro di inviarci i loro video in cui esprimono il loro concetto di passione, dopo aver acquistato un prodotto Nivea for Men. Per partecipare, infatti, oltre ad essere iscritti al sito Acmilan.com oc-corre inserire il codice numerico pre-sente sullo scontrino di acquisto. Nei primi 15 giorni raccoglieremo i filmati,

ci sono contributi anche degli stessi calciatori, successivamente inizierà la fase di votazione: ogni settimana i video più votati potranno vincere ma-

gliette autografate e prodotti Nivea, tutti i votanti parteci-peranno invece all’estrazione di un super premio finale che consiste nella possibilità per il vincitore e un suo amico di assistere alla presentazione della squadra per la stagio-ne 2009/10 che avrà luogo a luglio”. Questo progetto ha richiesto lo sforzo e l’impe-gno di tutto lo staff dedicato, che i è occupato di tutti gli aspetti, dalla comunicazione al coinvolgimento dei part-ner. Un’iniziativa realizzata in partnership con Televisionet e Connexia. Il contest sarà promosso sui principali mez-zi Milan: dal magazine Forza Milan al sito internet, pas-sano per lo stadio San Siro. Attualmente il sito Acmilan.

com conta 1,4 milioni di utenti unici al mese e 29 milioni di pagine viste (dati Nielsen) con il 60% degli accessi dall’Italia e il 40% dall’estero (in pri-mis Stati Uniti, Brasile, Giappone e poi Europa).

Page 27: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

La figura dell’Agente di Calciatori (già noto come Procuratore Spor-tivo) è stata introdotta con la legge 91/1981 sul professionismo sporti-vo ed è stata poi creata e discipli-nata dalla FIFA per regolamentare l’attività di coloro che si occupano di trasferimen-ti dei calciatori all’interno di una federazione Na-zionale oppure da una Federa-zione Nazionale all’altra. Gli Agenti Fifa rappresentano un anello impre-scindibile della gestione eco-nomica dei club professionistici oltre ad essere una delle figure professionali che attira l’attenzione e l’interesse di molti giovani: per questi motivi introdu-ciamo, a partire da questo nume-ro, una sezione dedicata alle loro esperienze professionali e alle loro riflessioni sul settore anche e so-prattutto in seguito agli “scandali italiani”che hanno imperversato nel mondo del calcio.Inauguriamo questa sezione inter-vistando il giovane ma promettente Agente Fifa Simone Perrotti.

Ci può spiegare in cosa consiste la

sua attività?L’Agente di Calciatori che prima del 2001 veniva chiamato “procuratore sportivo”, è una specifica figura pro-fessionale creata dalla FIFA che offre servizi di assistenza nella stipulazione

di contratti per conto degli atleti con le società sportive ed anche attività di consulenze di mercato a favore delle stesse società.

Ha fatto un percorso particolare per diventare agente Fifa? Quali sono i requisiti richiesti?Si. Ho superato il bando di concorso per Agenti dei calciatori, organizza-to dalla Figc che si tiene ogni anno a Roma, grazie al quale si ottiene l’abilitazione. E’ richiesta una grande conoscenza della legge per poter ne-goziare i contratti degli atleti.Ha avuto dei maestri o è stato un

autodidatta?In realtà mi definisco più un autodidat-ta. Al secondo tentativo ho superato il concorso che prevede lo studio di tutta la normativa sul calcio. Poi, una volta ottenuta l’abilitazione, mi sono

appoggiato a una so-cietà di procuratori di Milano, con la giova-ne promessa del cal-cio Stefano Scappini, passato dalla Ternana alla Sampdoria.

In Italia, attualmen-te, quanti agenti Fifa operano?Il numero di agenti uf-ficiali iscritti è oggi di circa 600. Poi, come è noto, nel mondo del calcio molti si im-

provvisano e così circa 5000 si trova-no a praticare l’attività “abusivamen-te”. Basti pensare che ogni anno al concorso su 500 persone lo supera-no solo in 25-30. Riuscire ad operare dopo l’abilitazione è sempre più difficile.

A che livello di professionismo gio-cano i suoi assistiti? Seguo vari ragazzi dei Lega Pro, l’ex serie C, sia della prima che della se-conda divisione, oltre ad occuparmi di consulenze di mercato per le società.

Più concorrenza per noi agenti FIFA dopo Calciopoli

Simone Perrotti, agente Fifa e consulente, ci parla della sua attività in tempi di calcio mercato

_27

MANAGEMENTAGENTI

Page 28: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

Questa professione sta evolven-do verso una gestione sempre più completa dello sportivo?Di sicuro questo tipo di evoluzione che sta portando oltre dalla sola ge-stione finanziaria ad una più completa gestione anche dei diritti d’immagine sta riguardando soprattutto dei gio-catori di livello più elevato.

Dopo Calciopoli c’è stato qualche tipo di evoluzione nel mercato degli agenti?

Dopo Calciopoli si è assistito ad un’evoluzione in positivo: il mercato si è aperto a favore di una maggiore correttezza. Di certo i grandi procura-tori continuano ad avere più opportu-nità e visibilità, ma ora c’è più libera concorrenza.

Come si prospetta il prossimo cal-cio mercato?Quest’anno, diversamente dagli altri anni in cui a maggio c’era già grande fermento, il calcio mercato è ancora

fermo. Credo che questa situazione porterà ad un abbassamento degli ingaggi, logicamente non parlo del-le grandi società, ma di sicuro que-sto avverrà nelle serie minori. Molte squadre si muoveranno presto in modo chiaro e definito: in Campania non avrà problemi nella realizzazio-ne dei suoi programmi il Benevento, mentre l’Avellino sta mostrando mag-giori segni di crisi.

Simone Perrotti, nato a Terni il 20-01-1974 è Agente professionista di calciatori Figc ( marzo 2003) e ma-nager sportivo Coni. Precedente-mente ha collaborato come opinio-nista sportivo con Radio Tna Terni e Radio Incontro Terni. Attualmente si occupa di consulenze di mercato per società calcistiche e gestisce, in collaborazione con la Football

Agency, Stefano Scappini, in com-proprietà tra Ternana Calcio e Us Sampdoria, e altri giovani calciatori nei settori giovanili della Ternana e del Perugia. Grande estimatore del calcio napoletano, spesso si trova in Campania per attività di osser-vazione e segnalazione di giovani promesse.

_28

Page 29: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO_29

Resquadro nasce dalla volontà di proporre al mercato dell’Enter-tainment e dello Sport italiano un innovativo modello di approccio al business della progettazione, della costruzione, della riconversione e della gestione integrata di tutte le tipologie di “venues”: stadi, arene, palazzetti e aree dedicate. Quali sono le caratteristiche di questo nuovo modello?Il nostro è un approccio multidisci-plinare e focalizzato sulla sostenibi-lità di lungo periodo dei manufatti che vengono ad essere realizzati. Nel disegnare un impianto, una sua funzionalità e la sua gestione par-tiamo sempre e comunque dalla sostenibilità finanziaria del progetto e quindi della gestione su minimo 30 anni: non più “cattedrali nel deser-to” o costruzioni che poi qualcuno tra qualche anno dovrà capire cosa farne e cosa non farne (l’esempio del Delle Alpi di Torino credo che sia abbastanza evidente) ma partire, per la progettazione e costruzione, da “che cosa” se ne farà dentro, “come” lo si vuole fare, con quali costi, con

quali autonomie operative e con quali possibilità gestionali.

Chi sono i vostri clienti? A chi è rivolta principalmente la vostra attività?Collaboriamo a diversi progetti e su diversi livelli: sia con le municipalità, che quasi sempre sono i proprietari fisici degli stadi e dei palazzetti in Italia, ma collaboriamo anche con le società sportive attori principali di questi impianti, siano esse società di calcio, di basket o di hockey, nel caso dei palazzetti. Il nostro è un approccio multidisciplinare, a 360° in quanto ci riferiamo sia ai proprietari degli impianti sia a chi ne ha l’uso relativo alle attività sportive o d’intrat-tenimento.

Ci può fare una breve descrizione delle tante attività che Resquadro svolge? Noi siamo essenzialmente dei con-sulenti con il compito aggiuntivo di attivare gli aspetti che mancano all’interno di un progetto: ad esem-pio, se c’è la gestione di una società

sportiva all’interno di un impianto ma mancano i finanziamenti per costru-ire quest’ impianto, noi ci attiviamo, costruiamo questo percorso ge-stionale pluriennale e sulla base di questo andiamo a reperire i fondi, i finanziamenti necessari alla realizza-zione. Se adesso dovessero esserci i finanziamenti e l’ intenzione di un impianto, noi andiamo a stabilire qual è la migliore dimensione dell’impian-to, che capienza può avere, che tipo di eventi può ospitare, con che costi e con che prospettiva. Noi siamo in grado di integrare su tutta la linea in-dustriale, in questo tipo di business, quello che manca in una determinata situazione oppure ci presentiamo per fornire consulenza a 360° riguardo la realizzazione.

Chi percepite ad oggi come vostri concorrenti diretti e che politiche adottate per fronteggiarli?Concorrenti diretti in Italia non ne abbiamo. Non ci sono altre società che hanno questo tipo di approccio multidisciplinare in questo tipo di prospettiva Ci sono altre società che

L’approccio multidiscplinare che Resquadro offre al settore dell’impiantistica in Italia

Giuseppe Rizzello, direttore Venues & Events di Resquadro, ci mostra il loro modello di gestione a 360°

stadio giuseppe meazza

MANAGEMENT

Page 30: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO_30

fanno consulenza, ricerca di finan-ziamenti, ma in Italia non abbiamo omologhi in questo momento; ci sono certamente in Europa, in Ger-mania in Inghilterra soprattutto, delle società che fanno un tipo di consu-lenza molto simile al nostro.

Quali sono le politiche commercia-li e di comunicazione di Resqua-dro?Noi in realtà siamo anche uno studio di consulenza un po’ di nicchia, quindi è ovvio che lavoriamo essen-zialmente per contatto diretto, per ri-ferimento di persone che ci conosco-no, che hanno lavorato con noi, per conoscenze dirette, etc. Alcune volte invece interveniamo quando c’è un bando di concorso di un comune che deve rifare un impianto o quando c’è un pubblico interesse da parte di una società sportiva nel cercare chi possa accompagnarla nella realizza-zione del progetto infrastrutturale.

Se la società dovesse fare un bilancio dell’attività svolta nell’ultimo anno quali sarebbero i risultati? Diciamo che sicuramente è un momento molto difficile e molto particolare per andare a prospettare investimenti su situazioni diciamo non di primaria necessità. La crisi economica si fa sentire in tutti i cam-pi e ovviamente si fa sentire anche in questo. Fortunatamente dopo alcuni anni caratterizzati da un certo immo-bilismo anche nel nostro paese si sta sviluppando, un po’ per necessità, un po’ per evoluzione culturale. Poi-ché la manutenzione di un impianto sportivo spesso ha un costo molto oneroso, si sta cominciando a svi-luppare il concetto per cui l’impianto sportivo deve essere una macchina in grado di “autosostenersi”e addi-

rittura in grado di generare reddito per il Comune, per la gestione o per la società sportiva che ce l’ha in gestione.

Come ha imparato a gestire le complessità aziendali e quali obiettivi può dire di aver raggiun-to in questi due anni con la sua società?Io personalmente ho un percorso professionale abbastanza particolare: sono laureato in architettura ma da più di 16 anni mi occupo di gestio-ne sportiva. Ho avuto l’opportunità, lavorando quasi otto anni nell’ FC Internazionale dell’Inter, di seguire

la gestione stadi, di occuparmi di sicurezza, di biglietteria, di logistica e di implementazione di tutti quelli che sono i servizi all’interno di uno stadio. Più di recente, sono anche all’interno della Uefa nella gestione della Cham-pions’ League e quindi mi occupo della gestione evento intesa come partita di Champions’ League duran-te appunto la manifestazione. Dicia-mo che tutti questi aspetti insieme mi hanno dato la possibilità di avere un approccio abbastanza multidimen-sionale all’oggetto stadio e all’ even-to che all’interno di uno stadio può essere in qualche modo collocato. Diciamo che questa mia base di par-tenza viene integrata da specialisti in strategia e finanza che si occupano della parte “hard” dei finanziamenti, da altri esperti di gestione finanziaria dei processi e altri che si occupano della parte più legale, più normativa rispetto alle realizzazioni, poi logica-

mente ci avvaliamo di architetti e d ingegneri e consulenti più tecnici in grado di implementare il risultato dei nostri studi su un progetto.

Lei ha dichiarato che per rendersi conto della complessità di uno stadio basta pensare che, S. Siro, quando è pieno, diventa la sesta città della Lombardia. Come si può fare per rendere gli stadi piccole città a misura d’uomo, riducendo la cattiva percezione che c’è in giro e il timore che siano solo e sempre luoghi violenti e disorganizzati? Di certo non è sufficiente cambiare gli stadi perché è sicuramente un problema più culturale e di mentalità dei nostri tifosi, di un carico ecces-sivo di aspettative sul calcio, magari meno che negli altri sport, che i tifosi scaricano sulle società per le quali tifano. Basta guardare le polemiche di questi giorni e se uno dovesse dare retta a tutte le varie frange di tifoseria della varie squadre il cam-pionato dovrebbe avere 6-7 vincitori in contemporanea. Purtroppo questo non è possibile, nello sport alla fine vince uno solo e quindi c’è un aspetto culturale che va affrontato. E’ chiaro però che un cambio di men-talità e di cultura senza modificare le strutture nelle quali questi eventi si manifestano sarebbe totalmente inutile. Di certo va reso lo stadio un luogo capace di dare un’esperienza di fruizione dell’evento molto diverso da quella che è oggi. Soprattutto in considerazione del fatto che soprat-tutto le tv commerciali satellitari, etc. che danno una serie di servizi, dalle statistiche in tempo reale ai replay, a tutta una serie di altre possibilità, che rendono molto più godibile lo spettacolo calcistico a casa che non allo stadio.

Giuseppe Rizzello, nasce a Bre-scia nel marzo del ‘63. Una laurea in progettazione architettonica, ben tre master in management e sicurez-za dello stadio e un’esperienza nella gestione sportiva lo inducono a fon-dare la Resquadro srl. La società, di cui Rizzello è socio Fondatore e co-proprietario con funzioni di direttore venues ed eventi, rappresenta una

proposta di valore aggiunto unica in Italia nell’industry dello Sports e dell’Entertainment, aggregando un set unico di competenze, capaci di promuovere, facilitare, coordinare e gestire un efficace design e la suc-cessiva implementazione di progetti complessi nel campo delle attivita’ sportive, del tempo libero e dell’en-tertainment.

Page 31: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO_31

Protagonisti e tendenze del business delle sponsorizzazioni sportive

Stage Up, in occasione dell’uscita della quinta edizione dell’Annuario Sulle Sponsorizzazioni Sportive in Italia, ci parla della propria attività di consulenza.StageUp opera nel mercato del leisure business (manifestazioni sportive, culturali e sociali) ed è tra le aziende di riferimento nell’ambito del business dello sport con particolare riferimento al marketing, ai media ed alla comunicazio-ne. Nel 1999 il gruppo lancia il primo portale italiano di sport business (www.stageup.com), oggi struttura di riferimento per i soggetti operanti nell’economia dello sport in Italia.

MANAGEMENT

Come si concretizzano i vostri servi-zi di ricerca e consulenza?StageUp si pone l’obiettivo di offrire servizi di consulenza evoluti in forma integrata intervenendo su tutta la cate-na del valore dei clienti (sport makers, investitori, enti pubblici) occupandosi di strategie, progettazione, pianificazio-ne e controllo, negoziazione e buying nonché della supervisione e realizza-zione di progetti operativi. Per fare solo alcuni esempi, per Obiettivo Lavoro abbiamo curato la pianificazione, la ne-goziazione e la gestione delle sponso-rizzazioni della Lega Basket Serie A dal 2005 al 2007 e quella della Federazione Italiana Giuoco Calcio ancora in corso. Per Telecom Italia abbiamo pianifica-zione e negoziato la sponsorizzazione

principale della Lega Basket Serie A e della Lega Pallavolo Maschile Serie A. Per Coca-Cola abbiamo monitorato gli effetti della sponsorizzazione di Torino 2006, analizzato le coerenze e le po-tenzialità dei testimonial sportivi per il brand Powerade e negoziato i diritti del testimonial Rino Gattuso oltre a gestir-ne il contratto. Inoltre per Rcs abbiamo realizzato il dossier per la partecipazio-ne alla gara per l’assegnazione del ruo-lo di advisor dei diritti sponsorizzativi e di marketing delle Nazionali di Calcio e siamo consulenti alla gestione del ruo-lo di advisor della F.I.G.C. sino al 2010. Attualmente siamo anche advisor per i diritti media della Lega Basket, prima Lega in Italia ad attuare le norme della Legge Gentiloni-Melandri sulla vendita

centralizzata dei diritti media.

Tra i vostri partner figurano Ipsos e Globalstartups: come sono nati questi rapporti di partnership?La joint venture con Ipsos è finalizza-ta allo sviluppo sul mercato italiano ed europeo di avanzati modelli di piani-ficazione e controllo degli investimenti in comunicazione non classica, in par-ticolare nelle sponsorizzazioni. Tali stru-menti permettono di definire ex ante le strategie di comunicazione ottimali e di misurarne ex post i ritorni. Global Star-tups è, invece, un’azienda californiana che opera nella consulenza di direzio-ne, nell’advisoring e nel venture capital connessi ai settori ad alta tecnologia, con particolare

Page 32: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

riferimento alle telecomunicazioni e ai nuovi media. Nel 2007 con Global Startups abbiamo stretto una partner-ship che ci ha permesso di estendere il nostro mercato di riferimento anche all’Innovation and Technology. L’inte-sa con gli statunitensi è orientata ad anticipare l’applicazione delle nuove tecnologie ad altri mercati in cui opera tipicamente StageUp, con particolare riferimento ai media.

Nel 1999 avete lanciato il primo portale italiano di sport business. A 10 anni di distanza, che obiettivi siete riusciti a raggiungere grazie al portale?Sul fronte dell’informazione, l’econo-mia dello sport in questi dieci anni si è sviluppata enormemente. Se nel 1999 eravamo l’unica fonte informativa esi-stente in Italia, oggi i quotidiani, i pe-riodici, internet e, anche se in misura minore, radio e tv sono ricchi di infor-mazione economico-sportiva. Così in questi anni ci siamo evoluti puntando soprattutto sull’approfondimento e sulla collaborazione con le più auto-revoli testate giornalistiche, per svi-luppare sia temi legati all’attualità sia analisi di mercato. Il nostro portale è stato ed è fondamentale per affermare il brand StageUp sul mercato ed oggi, oltre a contenere un data base decen-nale di notizie ed approfondimenti, è un importante veicolo per far cono-scere i nostri prodotti e servizi.

Nel 2009 è giunto alla quinta edi-zione l’annuario sulle sponsoriz-zazioni sportive in Italia, il volume di riferimento per gli operatori nel mondo delle sponsorizzazioni per conoscere nel dettaglio oltre 2.700 operazioni di partnership di calcio,

basket, volley maschile e femmini-le ma anche dei principali impianti sportivi ed eventi ospitati in Italia. Quali sono le tendenze del mercato? Nel 2009 gli investimenti raggiun-geranno i 1.640 milioni di euro arre-trando dell’8,6% rispetto al 2008. Si tratta del peggior calo registrato dal mercato negli anni 2000. Il risultato si inserisce in uno scenario globale che prevede un drastico ridimensiona-mento dei budget dedicati alle attività di comunicazione e relazione, a fronte della crisi economica in atto. Inoltre il calendario sportivo del 2009 sarà ca-ratterizzato, come tutti gli anni dispari, dall’assenza di grandi eventi interna-zionali, come le Olimpiadi, i Campio-nati Mondiali ed Europei di Calcio, in grado di calamitare l’interesse degli appassionati e degli investitori. Solo in parte tale assenza sarà compen-sata dall’organizzazione a Roma dei Mondiali di Nuoto del 2009. In ambito sportivo, la crisi colpirà meno lo sport entertainment in virtù del forte seguito di cui può contare e di contratti plu-riennali in vigore sia in ambito sponso-rizzativo che di diritti audiovisivi. Ciò permetterà una flessione dei ricavi da abbinamenti compresi tra un mezzo e un terzo di quella prevista per l’intero mercato.

In particolare quali sono i settori merceologici più attivi?Certamente il comparto ‘Giochi e Scommesse’ sta vivendo un momen-to di grande splendore con una forte crescita. Un esempio su tutti: in que-sta stagione il nuovo sponsor del Pa-lermo Calcio, Betshop, si è aggiunto agli accordi già affermati di Eurobet con il Genoa ed a quello di Bwin con

il Milan. La recente liberalizzazione del mercato spingerà gli operatori, mossi anche dai buoni risultati di business conseguiti e dall’interesse del pubbli-co italiano per le scommesse sportive, ad intraprendere nuovi investimenti in sponsorizzazione, con l’obiettivo di incrementare la notorietà di marca e raggiungere target ampi e profitte-voli. In crescita anche l’impegno del settore energia, in cui gli operatori, a fronte della recente liberalizzazione del mercato, sono alla ricerca di mezzi efficaci per accrescere velocemente la notorietà e per costruire relazioni con il pubblico, oltre a testimoniare il pro-prio impegno sociale.

Il comunicato del 6 maggio scorso evidenzia che i club di serie A, con 141 milioni di euro incassati dagli sponsor principali non hanno subi-to gli effetti della crisi economica. Come si spiega questa tendenza?I ricavi da partnership di maglia del massimo campionato di calcio italia-no, nell’attuale stagione, non hanno subito effetti negativi dovuti alla crisi economica in particolare per la pro-lungata durata degli accordi: le spon-sorizzazioni principali hanno una vita media oltre i due anni con picchi a tre, se non quattro anni, per i contratti più ricchi. Le sponsorizzazioni tecniche hanno una durata media di cinque anni con rapporti anche ultradecen-nali. A questo si aggiunge il recente l’ingresso di alcuni investitori stranieri, come Renault Trucks per il Torino e Dacia per l’Udinese che hanno scelto il calcio di vertice per entrare nel mer-cato italiano.

Sappiamo che il volume legato agli sponsor è poco incisivo rispetto al

Giovanni Palazzi: Presidente ed Amministratore Delegato di StageUp 46 anni, ingegnere. E’ consulente e docente in marke-ting, comunicazione aziendale e organizzazione. Ha maturato una profonda esperienza di strategia e gestione dei processi aziendali sia nella piccola e media impresa che in strutture aziendali multinazionali. Ha tra gli altri operato come mana-ger, consulente, docente per: Baril-

la, Telecom, Unilever, Ferrero, Fila, Publitalia ‘80, Sipra, Profingest, Università degli Studi di Bologna, Il Sole 24 Ore Divisione Convegni e Formazione, Col – Comitato Organizzatore dei Mondiali di Italia ‘90. Esperto di marketing di impian-ti sportivi e wellness center per “Il Sole 24 Ore Sport” è coautore del volume “Società sportive e fitness center” anch’esso edito da “Il Sole 24 Ore”.

_32

Protagonisti e tendenze del business delle sponsorizzazioni sportive

Page 33: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

al budget necessario perché i diritti televisivi sono sempre più protago-nisti; quindi in che modo le aziende sportive potrebbero ridurre il diva-rio dell’incidenza dei cavi tra diritti tv e sponsorizzazioni e marketing? Quali iniziative sarebbe più oppor-tuno attuare?Il principale tema su cui le socie-tà sportive devono lavorare è quello degli impianti. Solo un impianto di proprietà, polifunzionale, aperto tutti i giorni dell’anno e di terza genera-zione potrà diminuire il gap fra i ricavi di marketing e ricavi provenienti dalle tv. La priorità dei soggetti sportivi è dunque quella di ottenere un asset immobiliare fruibile e da valorizzare in termini economico-reddituali sia in ambito sportivo sia, perché no, con eventi di altro genere, dagli spettaco-li alla convegnentistica. Un impianto di proprietà facilita e stimola, come naturale conseguenza, l’organizzazio-ne di ulteriori iniziative anche per gli sponsor.

Quali sono stati o sono anche at-tualmente i principali fattori che condizionano le scelte di sponso-rizzazioni nel campo sportivo e in quello culturale?La scelta da parte delle aziende di un preciso interlocutore sportivo è in-scindibile da alcuni fattori: in primis la coerenza di valori della disciplina sportiva (e dello sponsee seleziona-to) rispetto ai valori aziendali e alla strategia di comunicazione adottata; poi la compatibilità dell’operazione al raggiungimento di obiettivi strategici di comunicazione, ma più in gene-rale di business (in termini anche di volumi di vendita), siano essi di breve o medio periodo, tattici o strategici. Sul fronte cultura i criteri decisionali sono principalmente tre: la coerenza d’immagine dell’evento/manifesta-zione rispetto ai valori del brand; la compatibilità dell’istituzione culturale rispetto alla perseguibilità degli obiet-tivi comunicazionali e di business dell’azienda ed il legame della realtà culturale con il territorio di riferimento dell’azienda.

“LE SPONSORIZZAZIONI IN ITALIA - ANNUARIO 2009” V EDIZIONE

La quinta edizione de “L’Annuario delle sponsorizzazioni sportive” fotografa il mercato delle spon-sorizzazioni sportive in Italia, con riferimento alla stagione sportiva 2008/09.L’Annuario analizza oltre 2.700 in-terventi di sponsorizzazione spor-tiva, il 55% come nuovi contrat-ti e rinnovi rispetto alla stagione 2007/2008, in 804 pagine, copren-do sia i principali eventi sportivi nazionali sia i più seguiti sport di squadra.E’ possibile consultare l’Annua-rio delle sponsorizzazioni sportive secondo la duplice prospettiva di sponsor e sponsee:

- nella prima parte del volume cia-scuno sponsee è presentato elen-cando gli investitori che a lui hanno abbinato il loro brand;- nella seconda parte è possibile conoscere gli interventi di sponso-rizzazione dei diversi sponsor tra-sversalmente a tutte le discipline considerate: per ogni investitore sono elencati il settore di apparte-nenza, gli interventi di sponsorship, gli sponsee scelti, la durata dell’in-tervento, la scadenza del contratto, e l’investimento sostenuto in cia-scuna operazione.

INDAGINE PREDITTIVA 2009 “IL FUTURO DELLA SPONSORIZZAZIONE”VII EDIZIONE

Lo studio fornisce annualmente a tutti gli operatori della comuni-cazione, dello sport, della cultu-ra, dello spettacolo e del sociale (aziende, organizzatori di eventi, organizzazioni no-profit, agenzie di sponsoring, centri media, conces-sionarie, consulenti) uno strumento operativo che permette di:

a) conoscere dimensioni, trend e scenari evolutivi del mercato della sponsorizzazione in ogni sua arti-colazione;b) analizzare le strategie degli ope-ratori in ragione dei mutevoli sce-nari di mercato;c) analizzare alcune case history di interesse da cui trarre indicazioni per la propria attività.

I contenuti della ricerca sono:

- Grandezza del mercato italiano della sponsorizzazione e trend evo-lutivo;- Tendenze di sviluppo dei diversi comparti del mercato (sport, cul-tura e spettacolo, utilità sociale e solidarietà);- Settori merceologici degli investi-tori;- Motivazioni di acquisto delle sponsorizzazioni;- Communication & marketing mix a supporto;- Modalità di gestione del piano di sponsorizzazione;- Fattori critici e fattori di successo del progetto di sponsorship; - Strategie degli sponsor e degli sponsee in ragione dei mutamenti di mercato;- Aspettative degli sponsor e allo-cazioni del budget; - Analisi case history di interesse;- Tendenze emergenti nella comu-nicazione.

_33

Page 34: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO_34

“Il management del calcio. La partita più lunga”: L’esperienza editoriale di Montanari, Bof e Silvestri

Su cosa focalizza maggiormente l’attenzione il vostro libro “Il ma-nagement del calcio. La partita più lunga”?Con questo libro intendiamo analizza-re il mondo del calcio in Italia a par-tire da un’analisi delle determinanti economiche e manageriali che più di altre impattano sui risultati sportivi ed economici dei club presi singolarmen-te e del sistema nel suo complesso. In particolare, il libro è diviso in tre parti. Nella prima si inquadra il settore del calcio in Italia ed i suoi meccanismi di funzionamento competitivo; nella se-conda si analizza il sistema calcio in termini di rilevanza sociale (in funzio-ne cioè dell’impatto sulla società nel suo complesso); e nella terza e ultima parte si propone un’analisi di alcune rilevanti leve gestionali che contraddi-stinguono il management di un team professionistico dalla gestione dei giovani talenti a quella delle politiche retributive, dal turnover degli allenato-ri alla stabilità nella composizione del-le rose delle squadre.

Dal libro si evince il vostro accor-do con coloro che sostengono che l’economia abbia finora snobbato il mondo sportivo, quali son stati per voi i motivi di ciò e come mai at-tualmente si sta invertendo questa tendenza?È difficile da spiegare, forse l’econo-mia ha snobbato il mondo sportivo per una preclusione culturale: non sembrava possibile offrire un minimo di credibilità a gente che correva in calzoncini dietro un pallone… tutta-via, gli studiosi di economia hanno re-centemente invertito la tendenza for-

se proprio perché hanno realizzato la rilevanza che l’industria del calcio ha nella società contemporanea. Il calcio è un grande fenomeno sociale, media-tico ed economico: con 5 miliardi di euro di giro d’affari annuo è una delle principali attività economiche del Pa-ese; i 40 milioni di cittadini interessati e appassionati ne fanno il fenomeno sociale di massa di maggior rilievo; e da un punto di vista mediatico, infine, è tra i maggiori catalizzatori di audien-ce … e dunque di consumi.

Esiste per voi un valore sociale del calcio. Se si qual è?Assolutamente sì. Il calcio professio-nistico, infatti, è “solo” il vertice di una piramide alla cui base operano le numerose società e associazio-ni dilettantistiche. Il calcio, dunque, può diventare un’importante leva per lo sviluppo socio-economico. Il lega-me tra calcio e società e tra club ed i diversi stakeholders delle comunità locali, come dimostra il caso del Bar-cellona trattato nel libro, non è e non deve essere affrontato solo a livello dilettantistico, ma, se inserito all’in-terno di una strategia più ampia e se correttamente gestito, può diventare un’importante leva competitiva anche per i club professionistici.

Come mai la scelta di scrivere questo libro a 6 mani, e come si è sviluppata questa collaborazione? La nostra collaborazione nasce innan-zitutto da un’amicizia nata nel periodo in cui tutti e tre lavoravamo in Bocconi. L’idea del libro poi nasce da una pas-sione personale e dal fatto che negli ultimi anni abbiamo condotto diverse

I tre autori ci parlano del loro libro sui meccanismi di funzionamento

Il cambio dell’allenatore migliora la performance sportiva di un club? Squadra che vince non si cambia oppure squadra che non si cambia vince? Il calcio ha anche un valore sociale? L’idea di una pubblicazio-ne sul management del calcio nasce da tre ordini di considerazioni. Il pri-mo riguarda la rilevanza del “sistema calcio” che con 5 miliardi di euro di volume d’affari annuo e 40 milioni di cittadini interessati è uno dei princi-pali fenomeni sociali, economici e mediatici del nostro Paese. Il secon-do riguarda la recente crisi attribuibile a comportamenti di dubbia moralità (quando non palesemente illeciti) che ha reso più che mai necessario dif-fondere e sviluppare cultura e com-petenze manageriali tra quanti sono deputati a gestire il sistema ed i sin-goli club. A ciò, infine, si aggiunge la carenza, nella letteratura accademica e manageriale, di testi, ricerche e stu-di scientifici in questo campo. Gli ar-gomenti, tipici della gestione azienda-le, sono trattati abbinando alla ricerca scientifica ed alla presentazione di casi reali ed esempi concreti, il parere critico dell’ “esperto in campo” (Sac-chi, Prandelli, Minotti e tanti altri).

MANAGEMENT

Page 35: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

di anni di lavoro in questa pubblica-zione. D’altra parte abbiamo allargato le collaborazioni anche ad altri studio-si che da anni si occupano di sport da un punto di vista economico. Nel libro infatti ci sono capitoli scritti da Tito Boeri e Battista Severgnini, Raul Caruso, Valeria Venturelli, Cristina Fusetti e Simone Baglioni, Roberto Ghiretti e Fabio Poli. Ogni capitolo, inoltre, è accompagnato dal parere di un “esperto in campo” di ricono-sciuta competenza che, nella forma dell’intervista, commenta i risultati delle ricerche e dei casi analizzati con rigore scientifico, offrendo un insight sul mondo reale e un commento criti-co di quanto sostenuto nel capitolo di riferimento. Gli esperti che abbiamo intervistato sono: Cesare Bisoni, Elio Borgonovi, Massimo Giacomini, Lo-renzo Minotti, Darwin Pastorin, Paolo Piani, Cesare Prandelli, Arrigo Sacchi e Michele Uva.

Nel libro si sostiene che il cambio dell’allenatore migliora la perfor-mance sportiva di un club, giusto? A dire il vero nel libro abbiamo analiz-zato gli effetti sulla prestazione spor-tiva del cambio di allenatore che av-viene durante la pausa estiva, e non quelli a stagione in corsa. Tuttavia, i risultati dimostrano come il cambio dell’allenatore di per sé non risolve i

problemi di una squadra. Anzi, in un certo senso sembra essere premiata la coerenza e la stabilità del proget-to tecnico –tattico portato avanti dal management del team e dal suo al-lenatore. Troppo frequentemente il cambio di allenatore di per sé serve a “soddisfare la piazza” piuttosto che a migliorare effettivamente la presta-zione di una squadra. Troppo spesso si cambia allenatore solo per guada-gnare tempo e per trovare un facile “capro espiatorio”.

Cosa potete suggerire in merito all’attuale gestione del calcio ita-liano?Non abbiamo la pretesa di offrire chissà quali consigli e neppure che il nostro libro offra una soluzione a tutti i problemi dell’industria calcio. Tutta-via, riteniamo che il libro possa offrire un utile punto di partenza per avviare una riflessione sulle policy gestionali più opportune per operare in un con-testo sempre più competitivo, senza perder di vista il valore dello sport-cal-cio per le sue comunità di riferimento. In particolare ci sembra che nel no-stro calcio tenda a prevalere un’ottica troppo di breve termine, basata cioè su una logica del “tutto e subito”. Al contrario, come ci hanno confermato anche gli esperti intervistati, avere un progetto con un orizzonte temporale

di medio-lungo termine è importante in quanto permette di portare avanti progetti più strutturati e coerenti che permettono di uscire da una logica contingente.

Fabrizio Montanari, ha con-seguito il Ph.D. in Business Administration presso l’Univer-sità Bocconi. È stato Visiting scholar presso il Boston Col-lege e docente presso la New York University. Attualmente è Ricercatore di Organizzazione aziendale presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione e dell’Economia dell’Univer-sità degli Studi di Modena e Reggio Emilia, dove è respon-sabile scientifico dell’Unità di ricerca OPERA, specializzata nelle industrie creative e so-cial media. È anche docente a contratto presso l’Università Bocconi e Direttore editoriale della rivista Ticonzero (www.ticonzero.info).

Montanari, Bof e Silvestri

_35

Page 36: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO_36

L’affascinante mondo del golf incontra quello del business alla terza edizione del Salone Italiano Del Golf.

Il direttore di Golf Town, Lorenzo Pitirra, ci illustra l’organizzazione della manifestazione ormai punto di riferimento per tutti gli appassionati di golf.Come nasce l’idea di organizzare una kermesse interamente dedica-ta al golf?La ragione principale è stata l’assenza nel panorama sportivo di una manife-stazione specificamente dedicata al golf e soprattutto alla parte commer-ciale. Si tratta di una disciplina che in questi anni sta attraversando una fase di grande splendore. E così abbiamo cercato di cerare un “contenitore” che abbia uno sbocco commerciale un momento di confronto tecnico scien-tifico e organizzativo per lo sviluppo dei business che ruotano attorno al mondo del golf.

Com’è organizzato il format? Si tratta di un evento fiera, di un meeting e quali tipi di incontri si faranno? La manifestazione comprende tre

diversi filoni che si integrano: quello sportivo nel quale si dà spazio alla pra-tica della disciplina tout court, all’orga-nizzazione di tornei; quello commer-ciale nel quale la nostra attenzione si rivolge alle aziende di abbigliamento, calzature, ferri da golf, etc.; e poi c’è la parte “mondana”, perché se è vero che il golf sta vedendo crescere il suo successo, resta ancora uno sport eli-tario e per questo cerchiamo di fare in modo che tutti possano trovare modo di avvicinarvisi.

Qual è il vostro target, che tipo di domanda soddisfate?Il nostro target è ampio, va dall’ap-passionato che intenda acquistare sterili specifici a chi vuole muovere “i primi passi” in quest’ affascinante disciplina.

Un evento che diventa vero hap-pening mondano. Come è stata valutata dalla F.I.G. la scelta di de-stinare tanto spazio agli espositori, proponendo comunque una ma-nifestazione che va oltre lo sport praticato?La Federazione Italiana Golf ha fin dall’inizio accolto con interesse un’iniziativa di questo tipo: lo dimo-stra il fatto che siamo patrocinati dalla stessa Federazione e ancor più che il Presidente Franco Chimenti è sempre stato presente.

Quanto costa organizzare e promuovere un evento simile, che riscontri in termini d’immagine avete avuto a seguito della manifestazione?Il riscontro che ogni volta otteniamo in termini d’immagine è fortissimo.

Page 37: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

Questi eventi ci hanno reso possibile l’entrare a prender parte di occasioni molto importanti: siamo stati fornitori ufficiali del BMW Italian Open 2009. Per quanto riguarda i costi, questi si sono mostrati molto suscettibili innan-zitutto alla sede. Ci siamo infatti spo-stati , per questo Terzo Salone Italiano Del Golf da Arezzo a Verona e i costi sono si sono incrementati. A questo aggiungo che, a Verona, abbiamo avuto una superficie espositiva di oltre 8.000 metri quadrati oltre che allestito il campo indoor più grande al mondo (1000 metri quadrati).

Mirate a creare un progetto che consolidi il suo successo negli anni e diventi un evento fisso per gli ap-passionati. Quali sono le strategie affinché questo obiettivo venga centrato?Siamo presenti innanzitutto sulla stampa nazionale e internazionale. Facciamo una costante comunicazio-ne attraverso le testate giornalistiche di settore e anche attraverso quelle che non si occupano di golf, cito ad esempio Economy.

Un prezzo contenuto quello propo-sto dall’organizzazione per prender

parte al Salone Italiano del Golf. E’ questo anche un modo per avvici-nare un numero maggiore di perso-ne di ogni età ed estrazione sociale a questo sport, normalmente con-siderato d’elite?Di certo vogliamo cercare di esten-dere la nostra manifestazione a tutti. Intendiamo far sì che il golf sia uno sport accessibile anche a una fascia di pubblico “media”. Ed è per questo che creiamo qualcosa che vada anche oltre la parte commerciale, proprio per avvicinare le persone che mostrano un primo interesse.

Come sono stati scelti gli sponsor dell’evento e quanto si è investito in comunicazione?Purtroppo essendo all’inizio non ab-biamo un numeroso pool di sponsor ma di sicuro importanti aziende han-no creduto nell’evento e hanno voluto investire nella manifestazione come ad esempio la linea di trasporto ae-reo “Air Dolomiti” che si rivolge ad un pubblico di livello alto, Bartolini sem-pre vicino al mondo del golf, e Can-tarelli.

Cosa avete in programma per l’edizione 2010?

Saremo in linea con quello che ci ha caratterizzati negli scorsi anni: di cer-to non ci vorremo ripeterci totalmente ma la sostanza resterà la stessa. La manifestazione sarà più ricca, ci sa-ranno più espositori all’interno del Sa-lone e cercheremo di creare qualcosa di innovativo per attrarre sempre più visitatori.

Lorenzo Pitirra, nato a Cortona (AR) nel ‘78. Laureato in Scien-ze Politiche Internazionali dopo una borsa di studio per meri-to conseguita nel 2002 presso l’università degli studi di Lleida (Spagna). Espenienza lavorativa di 1 anno in Inghilterra presso la Tod’s Conseguimento del titolo di Divemaster PADI nel 2004 e Patente Nautica nel 2008 oltre che attestato di Sommelier FISAR nel 97.

_39

Page 38: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

Le frontiere della web television per la comunicazione sportiva: l’esperienza di Atleticom.tv

Camillo Franchi di Atleticom.tv ci parla del successo che stanno ottenendogli sport di nicchia sul webVisto l’enorme successo avuto dal-lo streaming, ormai sono moltissi-mi gli utenti che possono visiona-re, grazie a questa tecnologia, file audio o video. Come nasce l’idea di dedicarne uno agli sport di nic-chia?In realtà, curando i siti ufficiali delle Federazioni, e avendo rapporti de-cennali con alcune di esse, era natu-rale sfruttare l’occasione per realiz-zare un prodotto televisivo per loro e con loro. Abbiamo appena comincia-to: abbiamo fatto 7 produzioni fino ad oggi con le Federazioni. Non sempre l’evento sportivo in una tv su Inter-net è il prodotto più richiesto. Infatti adesso stiamo studiando il palinsesto di questi canali televisivi tematici che possano coprire non solo gli eventi sportivi ma anche l’ attività politica in senso lato, e gli aspetti organizzativi. Un dato interessante in merito riguar-da il fatto che le dichiarazioni lasciate più dal Presidente della Federazione Scherma sono oggi la trasmissione più seguita in assoluto, ancor più del-le partite di scherma. Inoltre tra un po’ trasmetteremo tutto ciò che precede le finali del campionato assoluto di

scherma, il back stage in diretta e in differita.Grazie ad Atleticom anche gli sport di “nicchia” trovano il loro spazio: il rugby, la scherma, gli sport inver-nali, etc. Che risconto di pubblico ottengono i vostri canali tematici? Noi riusciamo ad avere subito un fe-edback sia quantitativo che qualitati-vo circa il nostro pubblico. Il nostro è un prodotto verticale, è un prodotto di nicchia. Ed è sempre una grande sorpresa e soddisfazione per noi veri-ficare che un evento minore di una fe-derazione raggiunge una percentuale enorme di appassionati: basti pensare che sono più di 10.000 i tesserati nel-lo scherma e oltre 3000 riusciamo a soddisfare con la nostra web tv. Con il 32° Gran Premio Giovanissimi 2009 abbiamo realizzato con grande soddi-sfazione un prodotto televisivo di più di 18 ore di trasmissione in diretta e 35 in differita: abbiamo raggiunto picchi di simultaneità di 7000 contatti, mai meno di 3000. E’ la conferma della te-oria della coda lunga; certi prodotti tv si realizzano meglio quando il bacino d’utenza è verticale e conosciuto in tutti i suoi numeri.

Quali ritiene possano essere le frontiere della WebTv per la comu-nicazione sportiva in Italia?Intravedo gigantesche e sempre più vicine possibilità di sviluppo: tutti i mezzi oramai possono convivere effi-cacemente, la legge la fanno i numeri. La tv su internet può essere un gran-de modello di nicchia. Noi lavoriamo su pochi numeri ma che conosciamo bene. E’ vero che è ancora difficile far capire a molti che la tv su internet è tv a tutti gli effetti: c’è ancora confu-sione tra la produzione tv per il web e quella fatta con la web cam. Per noi la web tv è tv al 100%. La web tv è un modo per andare “dietro le quinte” dell’evento, mostrare quei meccani-smi che la tv generalista nasconde, gli aspetti più misteriosi che anticipano la gara e dare voce agli atleti. Per poter offrire prodotti sempre migliori, deve nascere una scuola di tecnici capaci di fare commenti in diretta, perché pensati per il web e rivolti a una co-munità di esperti.

Che possibilità ha la Web tv di ave-re la meglio sui canali tematici che offre la tv generalista?

_40

Page 39: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

concorrenziali alla tv generalista ma vogliamo portare un grande aiuto alla loro trasmissioni perché creiamo l’audience grazie alle opportunità che offriamo, ai costi ridotti e alla commu-nity che conosciamo bene. Sabato e domenica trasmetteremo la Cop-pa del mondo di Penthathlon: come è noto le gare durano tutto il giorno, quindi è complesso trasmettere tutte e 5 le specialità, ma noi possiamo far-lo, infatti trasmetteremo per 3-4 ore perché ci rivolgiamo a spettatori e ap-passionati di nicchia.

Come è stato accolto il progetto di Atleticom.tv dalle Leghe, dalle Federazioni e dal Comitato Paraolimpico?Siamo partiti da poco ma l’accoglienza è stata davvero favorevole perché dia-mo loro visibilità: con 11 federazioni stiamo elaborando degli eventi da co-produrre. Stiamo verificando un enor-me ritorno di numeri e d’immagine. E’ stato facile metterci alla prova perché abbiamo ben presto fatto ricredere gli sponsor che erano più scettici e che ora sono tornati a finanziare l’attivi-tà sportiva. Ora portiamo già in dote lo sponsor che paga la produzione . Questo perché essendoci la tv anche l’evento si organizza in modo migliore e se ci sono le telecamere della Fe-derazione c’è più stimolo e maggiori benefici sia per l’immagine della Fe-derazione che per lo sponsor.

Ci può parlare dell’esperienza di e-learning con il Coni?Per noi la web tv è a 360°, è uno stru-mento per abbracciare tutti gli aspetti della vita delle Federazioni e quindi anche quelli legati alle attività di for-mazione. L’esperienza delle lezioni a distanza con la Federazione di Palla-canestro e con la Scuola dello Sport, senza nessun formatore in aula, ha avuto grande successo. Sono state 2 ore e 40 minuti complessive seguite in diretta tv con tanto di contributi didat-tici. Il feedback di ritorno dei discenti arrivava tramite una chat moderata dalla Scuola dello Sport che rigirava le domande ai docenti. In questo modo, grazie al meccanismo on demand c’è un grande risparmio. Erano 31 i for-matori iscritti al corso e il materiale è

_41

Page 40: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

stato rilasciato tramite password ad altri formatori così che altri 130 allievi hanno potuto visionare il corso.

Cosa ne pensa dello Sport Business Italia Forum?Guardo quest’evento con molto inte-resse: ritengo sia un’opportunità ec-cellente per far incontrare domanda e offerta sul prodotto sportivo. Spesso è difficile trovare le modalità di comu-nicazione tra chi lo sport lo organizza, chi lo pratica e chi lo sponsorizza. Lo Sport Business Italia Forum è un’ot-tima occasione per iniziare ad usare una nomenclatura comune.

Camillo Franchi Scarselli è il fondatore di Atleticom, di cui è ancora oggi amministrato-re. Milanese, ora trapiantato a Roma dove la società ha sede, ha formato la sua esperienza nel mercato degli audiovisivi e della pubblicità.Atleticom è una società editoria-le e di servizi nata nel 2000, im-pegnata nel mondo Istituzionale dello Sport. E’ responsabile dei diritti commerciali web di sei Fe-derazioni Sportive Nazionali e di Enti sportivi e Leghe di cui cura i siti internet ufficiali. Il Network Atleticom, composto da 16 por-tali verticali viene consultato da oltre 600.000 utenti/unici mese.A febbraio del 2009 nasce At-leticomTv, una web television interamente dedicata allo sport. Una piattaforma disegnata intor-no ad un telecomando virtuale: ad ogni canale corrispondono le WebTv di federazioni o sin-goli eventi trasmessi in diretta o in differita, con una modalità di pubblicazione estremamente semplice e performante.

_42

Page 41: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO
Page 42: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

/// MENSILE /// NUMERO 53 /// GIUGNO 2009 /// EURO 4,90 ///

Post

e Ita

liane

S.p

.a. –

Spe

dizi

one

in A

bbon

amen

to P

osta

le D

.L. 3

53/2

003

(con

v. In

L. 2

7/02

/200

4 n°

46) a

rt.1.

com

ma

1, D

CB

Mila

no

MIKE BATISTE

“Bologna o la NBA? Diecivolte Bologna, il mio amore è totale”

CARLOS DELFINO

CHAUNCEY BILLUPS

MR.LANGFORDVIRTUS OGGI

VIRTUS IERI

SASHADANILOVIC

+

PROTAGONISTIALLA SCOPERTA

DELLE STELLE DI DOMANI

E IL SUO PANATHINAIKOS CAMPIONE D’EUROPA

E UNA VITA TRA ITALIA, RUSSIA, ARGENTINA E NBA

E I SUOI NUGGETS TORNATI GRANDI

La casa editrice Festema nasce nel settembre 2004. Dopo la creazione del primo ed unico mensile italiano di Basketball&Lifestyle, Dream Team, nel 2006 il gruppo raggiunge un prestigioso accordo con la National Basketball Association acquisendo i diritti in esclusiva nel nostro Paese per la pubblicazione di rivista ufficiale NBA.

Come è nata la vostra espe-rienza nel mondo dell’editoria e con quali obiettivi?La casa editrice Festema nasce dalla volontà di due giovani imprenditori, appassionati della pallacanestro, nel settembre 2004. L’amore e la passione verso questo sport hanno giocato un ruolo fondamentale per la realiz-zazione dell’unico mensile italiano di Basketball&Lifestyle; l’obiettivo è sempre stato quello di trasmettere forti emozioni verso la pallacanestro dal momento che erano poche le rivi-ste ad occuparsene. Allora si trattava di un business ancora da scoprire e così il nostro progetto è stato molto apprezzato dai lettori, ma soprattutto dalle Leghe e dalle Federazioni.

Dream Team è il primo mensile italiano di Basketball & Lifesty-le. Cosa vi rende unici nel vostro genere?Quello che ci distingue è il COME viene raccontata la pallacanestro perché cerchiamo di approfondire i contenuti anche fuori dal gioco:

raccontiamo la vita dei giocatori, le caratteristiche caratteriali che li contraddistinguono, il loro vissuto, la loro famiglia, pubblichiamo le loro immagini, etc.

Festema ha i diritti in esclusiva in Italia per la pubblicazione della Rivista Ufficiale NBA, che è lo specchio del successo che la NBA sta riscuotendo in questo periodo in Italia. Come vi spiegate tanto interesse per il mondo del basket

americano?L’interesse verso la pallacanestro è cresciuto negli ultimi 2-3 anni e per questo motivo si spiega anche la notorietà dell’NBA in Italia. Tre anni fa arrivo in Nba il primo gioca-tore italiano, Andrea Bargnani, poi negli anni successivi l’hanno seguito

Marco Belinelli e Danilo Galiani. Questo è stato di certo un primo importante fattore che ha ulteriormente avvicinato gli italiani alla pallacanestro. Il secondo aspetto invece riguarda il fatto che gli appassionati dell’Nba sono soprattut-to ragazzini che vivono lo spettacolo con più entusia-

smo, che vogliono vedere i “giganto-ni” sul campo da gioco, si creano il loro proprio mito. Negli ultimi anni il campo italiano non offre una qualità elevata quindi l’attenzione si dirige maggiormente verso l’NBA.

Chi sono i vostri lettori e cosa cercano da una rivista come la vostra?I nostri lettori si suddividono in due target: : il target di ”Dream Team” è

La rinascita del basket in Italia con lo sbarco in NBAEmanuele Arena di Festema ci parla della sua esperienza editoriale di successo e di questo sport che vede sempre più crescere il numero dei suoi appassionati.

_44

Page 43: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO_45

un target medio che va dai 15 ai 35 anni perché la rivista affronta temi più approfonditi, raccoglie tra i suoi lettori anche manager, giocatori, operatori del settore. Il target di “NBA” va dai 10 fino ai 25 anni: si rivolge quindi ai cosiddetti ai “maniaci” della pallaca-nestro.

Quante copie vendete mediamente e in quali regione riscuotete mag-gior successo?Sul numero di copie vendute non for-nirvi dati.. Le regioni che riscuotono maggior successo sono il Veneto, la Lombardia, il Lazio e la Toscana poiché legate storicamente alla pal-lacanestro. In queste regioni infatti si registra anche il più alto tasso di tesseramento e quindi maggior bu-siness.

Recentemente è stato ufficialmen-te aperto la sede italiana dell’Nba, a Milano. Qual è il significato dell’ar-rivo dell’NBA in Italia e quanto è importante il mercato italiano per le strategie di sviluppo della Lega a livello internazionale? L’NBA ha deciso di lavorare con Katia Bassi (country manager NBA, ndr.) in Italia. Ci sono già circa 15 licenziatari in Italia del marchio NBA e della pro-duzione di tutto il suo merchandising (intimo, canestri, abbigliamento spor-tivo, etc.). Oggi non è stato raggiun-to il livello di fama massimo ma si è di certo in fase di sviluppo; infatti gli eventi Nba in Italia sono sempre più numerosi e per il 2010 è in program-ma “L’NBA Live Tour” che manca dal-la programmazione da due anni.

Quali componenti del sistema ame-ricano, e soprattutto quali modelli di gestione, ritiene dovrebbero es-sere importati in Italia?Prima di tutto c’è da dire che quella americana e quella italiana rappresen-tano due tradizioni completamente diverse. Anche noi dovremmo, come loro, usare più risorse. L’NBA è un business orientato al fare impresa at-traverso la comunicazione e la moti-vazione degli appassionati. La partita, indipendentemente da come finisce è sempre vissuta come un evento da non perdere. E poi nella tradizio-ne americana il giocatore è a servizio

della squadra anche fuori dal campo da gioco: è disponibile ad incontra-re i fan, a partecipare ad eventi extra con il solo scopo di dare visibilità agli sponsor. Se la squadra perde, dando visibilità allo sponsor attraverso gli eventi, potrà ugualmente continuare ad avere quello sponsor nelle stagioni successive.

Che rapporti avete con l’Eurolea-gue Basketball e con la Lega Basket?Ci lega una partnership sin dall’inizio poiché sono stati sempre attenti ed interessati ad un progetto organo di questo tipo. All’inizio abbiamo fissato soprattutto accordi di pubblicità e re-dazionali; poi la cosa che ci ha legato di più è stato l’avere tre caratteristiche in comune da voler trasmettere: pas-sione, eleganza e immagine.

L’attenzione alla componente life-style del basket è una delle carat-teristiche principali della testata che vuole presentare campioni e storie in una prospettiva nuova e accattivante. C’è un forte interesse per i cestisti anche al di là della loro prestazione sul parquet?Non trattiamo attualità o anche cro-naca ma siamo più attenti alle attività che avvengono fuori dal parquet. Il nostro headline, BE EMOTION, vuole evidenziare proprio il nostro intento di raccogliere e trasmettere una passio-ne. L’atleta ha innanzitutto un aspetto umano da comunicare una famiglia, un passato da raccontare, a volte non ha avuto una vita facile alle spalle, etc.

Laureato in economia e finanza internazionale con la specializ-zazione in sport management.Le prime esperienze professio-nali nelle società sportiva del Vicenza Calcio, serie B, società della mia città d’origine, in qua-lità di collaboratore del reparto marketing e comunicazione. Nel 2002 entra a far parte dell’ufficio marketing/vendite settore licen-sing dell’AC MILAN. Nella sta-gione 2004/2005 e successiva Responsabile marketing e com-merciale della Pallacanestro Ar-mani Jeans Olimpia Milano, nel corso del quale è componente della commissione marketing della Lega Basket (anno 2005) e da settembre 2006 direttoregenerale di Festema.

Page 44: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

Volleyball.it: il punto di riferimento quotidiano per tutto il mondo dell’ informazione sulla pallavolo

Volleyball.it (www.volleyball.it), pro-getto nato nel 1997 (anno in cui è sta-to registrato il dominio internet) online dal giugno del 2000, è oggi il portale di riferimento per l’informazione sulla pallavolo italiana a livello nazionale e mondiale.Testata giornalistica diretta dal suo ideatore e fondatore, il giornalista professionista Luca Muzzioli, già col-laboratore con i principali quotidia-ni sportivi nazionali (Gazzetta dello Sport e Tuttosport), redattore e poi direttore del mensile di settore Super-volley negli anni ’90, Volleyball.it negli anni ha offerto ai suoi lettori appun-tamenti sempre più puntuali dall’Italia e dall’estero, come la partecipazione ai Mondiali giapponesi del 2006 o alle Olimpiadi 2008 di Pechino, oltre agli Europei e alle finali delle principali coppe europee, maschili e femminili.Un progetto nato per sposare la liber-tà di movimento e la voglia di fare in-formazione in un settore, la pallavolo, che è attività sportiva di nicchia che non sempre riesce a trovare sui me-dia tradizionali nazionali spazi che va-

dano oltre ai momenti topici delle sta-gioni sportive, finali scudetto, eventi o attività delle nazionali. Volleyball.it è così diventato, in quasi 10 anni di vita online, il punto di riferi-mento quotidiano per tutto quello che è informazione sulla pallavolo. Sulle sue sezioni di informazione infatti, il lettore appassionato, in forma del tut-to gratuita, può trovare news, intervi-ste e cronache riguardanti la pallavo-lo di vertice maschile e femminile, le attività internazionali per nazionali, i risultati e le notizie dei campionati di club esteri, il beach volley, le attivi-tà nazionali giovanili, i campionati di serie B e le informazioni riservate alle attività della Federazione Italiana.Vivo è poi il periodo estivo dedicato al volley mercato. Dopo i primi approc-ci legati al volley mercato nazionale di vertice, nelle ultime due stagioni il portale ha seguito anche gli sviluppi del mercato delle squadre nazionali di serie B e quelle dei principali campio-nati nazionali europei. Un vero e proprio bailamme di in-gaggi e cessioni con tanto di ricche

anticipazioni che hanno contribuito a far diventare sempre più appetibi-le il portale anche per eventuali in-serzionisti pubblicitari, ad iniziare da una azienda leader a livello mondiale come Mikasa che in Volleyball.it ha trovato il partner ideale per veicolare i suoi prodotti, dal pallone delle Olim-piadi a quelle per il beach volley alle linee di abbigliamento intimo specia-lizzate nello sport.Volleyball.it è così cresciuto sino ad avere picchi di oltre 30.000 visite/giorno nei momenti di massimo in-teresse (finali dei campionati europei vinti dall’Italia, finali scudetto, fina-li delle Olimpiadi) fino a superare il muro delle 600.000 visite mese per un totale di 150.000 visitatori unici. Il tutto in una crescita che negli ultimi anni si è mantenuta costante con un +50% rispetto all’anno precedente.Un “boom” che ha cambiato il modo di fare informazione delle società sportive e degli stessi media tradi-zionali che hanno iniziato a utilizzare Volleyball.it come una vera e propria agenzia di stampa esclusiva per la

_46

Page 45: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

la pallavolo per diffondere e racco-gliere le informazioni di settore.Il tutto permesso da una redazione – con sede a Modena, una delle pa-trie della pallavolo italiana - che si è arricchita negli anni di validi collabo-ratori.Diverse poi le iniziative di Volleyball.it. In partnership con You Tube si è arrivati all’attivazione di un canale-partner con ricche video interviste esclusive e live al termine degli stes-si avvenimenti, mentre è allo studio una web Tv e una web Radio dedi-cata. Quindi attività di carattere edi-toriale come la realizzazione di una pubblicazione quotidiana in pdf di più pagine nel periodo del mondiale giapponese, il campionato di fanta-volley, shop online per i prodotti del volley.Per il prossimo anno poi, 10° com-pleanno della testata, è allo studio una linea di abbigliamento dedicata 10-Volleyball-10.

Luca Muzzioli, direttore respon-sabile e ideatore del progetto Volleyball.it, classe ‘67, nato e cresciuto a Modena, ha iniziato la sua attività giornalistica sulle colonne del quotidiano Il Resto del Carlino, nel suo dorso loca-le, per poi allargare la sfera di competenza, scrivendo di atle-tica leggera, anche al fascicolo nazionale per il quale ha colla-borato dai Mondiali di atletica di Roma bel 1987. In seguito la passione per il giornalismo e per la pallavolo, sport primario nel tessuto cittadino modene-se, lo hanno portato a scrivere dell’epopea Panini targata Ve-lasco, quindi sulla nazionale nel periodo della Generazione di Fenomeni. Dal 1991 è redat-tore del Mensile Supervolley e dal 1994 ne è direttore. In se-guito ha collaborato quotidiani nazionali (Gazzetta dello Sport, Tuttosport). dal 1997 progetta Volleyball.it con la registrazione del dominio internet, online dal 2000. Il prossimo anno si fe-steggeranno i 10 anni di attività online.

_47

Page 46: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

COMUNICATI

20 Maggio 2009 - Sportmarketingnews.com

Dopo il successo ottenuto dalle edi-zioni 2007 e 2008, Arsenal Football Club ed Emirates annunciano la terza edizione dell’Emirates Cup, il torneo calcistico estivo che vedrà sfidarsi quattro fra i club più presti-giosi d’Europa.La Emirates Cup 2009 sarà gioca-ta, come da tradizione, all’Emirates Stadium di Londra, sabato 1 e do-menica 2 agosto. I protagonisti della nuova edizione saranno i padroni di casa dell’Arsenal, gli scozzesi del Glasgow Rangers, l’Atletico Madrid e il Paris Saint-Germain. Come nei precedenti tornei della Emirates Cup, saranno disputate 2 partite al giorno tra le 14.00 e le 16.45; ciascun bi-glietto consentirà ai tifosi di assistere ad entrambe le partite in programma per la giornata. I quattro team prota-gonisti vantano nelle loro fila gio-catori di fama internazionale che si esibiranno in una competizione esti-va di grande fascino. Per i Gunners sarà inoltre un’ottima opportunità per presentare la squadra 2009/2010 in anteprima ai loro tifosi.Il torneo avrà inizio con la sfida tra i Glasgow Rangers e il Paris Saint-Germain, seguita dal match tra i pa-droni di casa dell’Arsenal contro l’At-letico Madrid. La domenica inizierà con la partita tra Paris Saint-Germain e Atletico Madrid, per concludersi con Arsenal e Glasgow Rangers, che

sapranno rendere la competizione sempre più accesa.Maurice Flanagan, Executive Vice Chairman di Emirates Airline & Group, afferma: “Emirates è estre-mamente orgogliosa di poter ospi-tare per il terzo anno consecutivo questo torneo di anticipo stagione, grazie alla consolidata partnership con l’Arsenal e alla sponsorizzazione dell’Emirates Stadium. Non vediamo l’ora di ammirare i giocatori delle quattro squadre in azione, due delle quali, Paris Saint-Germain e Arsenal, sponsorizzate Emirates”.Ivan Gazidis, Chief Executive dell’Ar-senal commenta: “Siamo molto felici di poter ospitare anche nel 2009 il torneo Emirates Cup. Atletico Madrid, Glasgow Rangers e Paris Saint-Germain sono squadre di grande valore e di grande tradizione che contribuiranno a rendere spet-tacolare questo evento sportivo. A seguito del grande successo della Emirates Cup nel 2007 e nel 2008, siamo felici di dare nuovamente una grande opportunità ai tifosi. Essi potranno vedere due partite di alto livello in ciascuna delle due giornate previste a sole 25 sterline per bigliet-to al giorno. Il torneo rappresenterà e anche un’occasione di allenamento e preparazione atletica per le squadre, in vista della stagione 2009/2010”.

Emirates e F.C.Arsenal annunciano l’Emirates Cup 09

_48SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

8 Maggio 2009 - Sportmarketingnews.com

Basic Italia Spa, licenziataria italia-na del marchio Kappa, e Fijlkam, Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali, rendono noto di aver sottoscritta per le prossime quattro stagioni sportive un con-tratto per la sponsorizzazione tec-nica delle squadre nazionali sopra citate.Il noto logo degli Omini sarà pre-sente sui completi tecnici da gara degli atleti della Federazione a par-tire dai Giochi del Mediterraneo di Pescara 2009 in virtù di un proget-to condiviso che avrà il suo culmi-ne con i Giochi Olimpici di Londra 2012. La partnership prevede la fornitura di articoli per il tempo li-bero, allenamento e rappresentan-za, di cui sarà dotata ogni delega-zione italiana.La collezione è stata sviluppata sul recente successo della linea Eroi Italia adottata, fra le altre, anche dalla Federazione Italiana Rugby e dalla Federazione Italiana Scherma (già sponsorizzate Kappa da diversi anni) a testimonianza dell’attenzio-ne che Kappa stessa nutre verso quelle discipline in cui i principi di lealtà e correttezza sono alla base dell’attività sportiva di tutti i giorni.Kappa, marchio che da anni è pre-sente nelle più prestigiose sponso-rizzazioni nel mondo del calcio, del rugby, del golf, della vela, dell’ho-ckey e dello sci, si avvicina anche a questo nuovo settore sportivo molto diffuso e tra i più in crescita soprattutto nelle fasce di età più giovani.

Kappa sponsorizza anche le arti marziali

Page 47: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNOSPONSORNET MAGAZINE NUMERO TRE_GIUGNO

18 Maggio 2009 - Agi.it.

Il popolo del wellness e la riviera riminese sono ‘una cosa sola’.Alla sua quarta edizione “RiminiWel-lness” - la manifestazione di Fitness, Benessere e Sport , tenutasi da gio-vedi’ 14 a domenica 17 maggio - si e’ chiusa con un record di presenze: sono stati, infatti, 161.518 i visitatori (+24,2% sulla scorsa edizione). Forte incremento della presenza di opera-tori professionali (gestori e proprie-tari di palestre e impianti sportivi, proprietari di centri estetici, investi-tori, architetti, estetiste, fisioterapisti, proprietari di spa e centri benessere). Tutti i numeri di “RiminiWellnes” 2009 confermano il successo di questa quarta edizione: 15.346 biglietti staccati on line, 14mila presenze al concerto gratuito in piazza Cavour di venerdi’ sera (erano state 12.000

un anno prima), file di passeggeri alla stazione ferroviaria interna. Ed e’ stato anche un boom mediatico per la manifestazione con 583 giornalisti accreditati (furono 438 nel 2008). La grande kermesse di fitness, benes-sere e sport, organizzata da Rimini Fiera con il patrocinio di Presidenza del Consiglio dei Ministri - Ministro della Gioventu’, Regione Emilia Romagna, Provincia e Comune di Ri-mini, e’ passata dai 12 padiglioni del 2008 ai 13 padiglioni del 2009 con un totale di 350 aziende; nei quattro giorni dal 14 al 17 maggio sono stati organizzati 35 palchi (per pilates, acqua, ballo, danza, spinning, fit-ness, walking, rowing, yoga); oltre 90 mila metri quadrati indoor e 66 mila outdoor articolati sulle 6 anime del vivere bene e in armonia con il pro-prio corpo e con l’ambiente: fitness,

benessere e bellezza, danza & sport fashion, wellnessfood, water wel-lness, contract & design; a queste si e’ aggiunta RIABILITEC, una nuova area espositiva e scientifica intera-mente dedicata alla Fisioterapia e Riabilitazione, che ha riunito circa mille fisioterapisti provenienti da tutta Italia. E ancora: 1.200 metri quadri dedicati agli incontri business sud-divisi in due grandi aree (Hospitality e Business Lounge); la piu’ grande area acqua mai realizzata indoor: 350 metri quadrati di vasche, per un to-tale di 1.200 metri cubi d’acqua; piu’ di 500 presenter provenienti da tutto il mondo; piu’ di 1.100 ore di lezioni; 60 convegni e incontri di studio; 50 km di costa ‘in movimento’ coinvolti; oltre cento eventi notturni.

161.518 visitatori a “Rimini Wellness”

_49

Pallavolo Serie A Femminile, successo su Facebook 18 Maggio 2009 - Sportmarketin-gnews.comLa pagina Facebook della Lega Pal-lavolo Serie A Femminile raggiunge quota 5.000 fan: in poco più di un mese la community del volley rosa, online dall’inizio di aprile, ha registra-to un grande successo tra il pubblico di tifosi e appassionati.Prima iniziativa del genere avviata da una Lega sportiva italiana su Facebook, la pagina nasce con l’idea di sfruttare le potenzialità in-terattive proprie del dilagante so-cial network. E ci riesce, grazie ad una serie di iniziative diventate or-mai un appuntamento fisso per i fan.I momenti più attesi della settimana sono le interviste alle protagoniste della Serie A, realizzate direttamente via chat nel tipico, informale stile Fa-cebook. In prospettiva di ogni inter-vista, viene creata un’apposita area discussioni, dove i fan possono pro-porre domande e curiosità, che ven-gono poi sottoposte alle atlete. Mar-tina Guiggi, Paola Cardullo, Serena

Ortolani sono alcune tra le campio-nesse già intervistate, in un’area che, progressivamente, si propone di dare voce alle atlete di tutte le squadre di Serie A1 e A2.Numerose altre iniziative sollecitano l’interattività e la partecipazione atti-va degli iscritti: competizioni a premi, test, discussioni e sondaggi che spa-

ziano da temi strettamente sportivi a simpatiche curiosità. Da oggi, conclu-so ormai il campionato, i fan possono assegnare il loro premio simbolico alla giocatrice che ritengono più forte e meritevole.Tra gli iscritti alla pagina Facebook fi-gurano molte tra le stesse pallavoliste di serie A1 e A2, oltre agli allenatori, ai giocatori della Serie A Maschile e ad alcune tra le campionesse storiche

del volley.Il Presidente di Lega Pallavolo Se-rie A Femminile, l’On. Mauro Fabris, ha così commentato: “Siamo molto contenti per aver raggiunto in breve tempo quest’ottimo risultato. La Lega Pallavolo Serie A Femminile è sempre alla ricerca di visibilità, anche sui ca-nali di comunicazione più innovativi,

come di certo è Facebook. Siamo soddisfatti di aver registrato un grande successo non soltanto tra il pubblico di tifosi e appassionati e di essere riusciti a coinvolgere un così alto numero di persone”.La pagina Facebook della Lega

Pallavolo Serie A Femminile punta a crescere ancora. Diventa fan an-che tu, cliccando su www.facebook.com/pages/Lega-Pallavolo-Serie-A-Femminile/69323763213.Il progetto è realizzato in collabora-zione con Duel, l’agenzia di comu-nicazione extrasportiva della Lega Pallavolo Serie A Femminile, che pro-muove il volley rosa su media e canali non sportivi.

Page 48: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

161.518 visitatori a “Rimini Wellness”

SPONSORNET MAGAZINE NUMERO TRE GIUGNO_50

19 Maggio 2009 -Sportmarketingnews.com

Philips Consumer Lifestyle, la divisione consumer del gigante elettronico Philips, ha rinnovato un importante accordo multimediale con Eurosport per valorizzare la sponsorizzazione del team AT&T Williams.In base all’accordo, il canale sportivo paneuropeo realizzerà la seconda stagione del programma televisivo di successo “The Factory”, che segue il “dietro le quinte” del rinomato team di Formula 1.Dopo il successo della scorsa edizione, che ha raggiunto oltre 25 milioni di persone in 59 paesi, la nuova stagione di “The Factory” sarà composta da 10 episodi e si concentrerà sopratutto sulla giornata di lavoro quotidiano del team AT&T Williams. Grazie all’accesso esclusivo alla sede di Oxfordshire, nel Regno Unito, Eurosport potrà raccontare il lavoro del team nelle fasi di preparazione delle gare, con una prospettiva tecnica, commerciale e logistica. Il primo episodio, andato in onda il 23 Aprile, si è focalizzato su GP del Bahrain.La seconda stagione di “The Factory”

sarà completata da una serie di vignette e contenuti dedicati e sarà supportata da una campagna spot. Inoltre, I telespettatori di Eurosport potranno partecipare alle finali della “Philips Driving Academy”, che offre agli appassionati di tutto il mondo l’opportunità di guidare un’auto da Formula 1 Williams.Online, gli episodi di ‘The Factory’ saranno disponibili nella sezione video dei siti Eurosport; inoltre, è prevista una campagna di display advertising attraverso formati MPU e la brandizzazione della homepage in occasione di ogni GP.Philips Consumer Lifestyle ha scelto Eurosport per la diffusione paneuropea e per la qualità del suo pubblico, che si avvicina molto al target identificato da Philips. La media partnership è stata negoziata da Carat e Vizeum.Jacques Raynaud, Vice Presidente di Eurosport, ha affermato: “Siamo orgogliosi di aver siglato questo accordo con Philips Consumer Lifestyle per una seconda stagione del popolare e innovativo ‘The Factory’. Questo progetto dimostra che Eurosport è in grado di offrire ai nostri media partner soluzioni creative a 360° su piattaforma multimediale,

anno dopo anno.”Egbert van Acht, Chief Marketing Officer di Philips Consumer Lifestyle, ha commentato: “La prima stagione di ‘The Factory’ è stata una grande opportunità per Philips Consumer Lifestyle di coinvolgere i nostri consumatori in un modo innovativo, consentendo loro di accedere al backstage della Formula 1. Con la grande diffusione televisiva e online di Eurosport, ci aspettiamo di raccogliere quest’anno un numero ancora maggiore di appassionati del brand Philips.”Liam Clogger, Head of Communications di Williams F1 ha precisato: “Le nostre iniziative di sponsorizzazione con Philips Consumer Lifestyle hanno ricevuto negli ultimi due anni vari riconoscimenti e hanno costituito il nucleo centrale del nostro programma di attivazione clienti per la Formula 1, combinandosi con altre attività all’interno di una promozione globale annuale dedicata ai consumatori. C’è grande convinzione che la partnership di questa stagione con Eurosport ci aiuterà a confermare la tradizione di creatività e la varietà che contraddistingue il modo in cui valorizziamo i nostri sponsor”

Philips, accordo con Eurosport per valorizzare la sponsorizzazione di AT&T Williams

Page 49: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

“il network

dei protagonisti

dello sport business”

GIUGNO_51

13 Maggio 2009 - Iltempo.ilsole24ore.com La Ferrari non prenderà parte al pros-simo Mondiale di Formula Uno se la Fia non farà marcia indietro sul nuovo regolamento.La decisione - sussurrata, minacciata nei giorni scorsi - adesso è ufficiale, e segue le analoghe prese di posizione di Toyota e Red Bull. Il muro contro muro nei confronti della Federazione è scaturito nel Consiglio d’ammini-strazione del Cavallino tenutosi a Ma-ranello. «La Fia ha previsto un Cam-pionato 2010 con un doppio standard regolamentare, basato su regole tec-niche e parametri economici arbitra-ri. Il Consiglio ritiene che se rimarrà questo quadro normativo, verrebbero definitivamente meno le ragioni che hanno motivato la presenza della Fer-rari nel Mondiale». Che si arrivasse a una simile rottura era nell’aria da mesi.La causa scatenante è la regola che

prevede un tetto al budget «facoltati-vo» per il 2010, con vantaggi regola-mentari per chi riuscisse a spendere meno di 40 milioni di sterline (circa 45 milioni di euro) a stagione. Nel detta-glio, chi si adeguerà al tetto al bud-get potrà sviluppare il motore durante l’anno, effettuare test illimitati, mon-tare appendici aerodinamiche mobili e usare un kers di maggiore potenza (120 cavalli invece degli 80 attuali). Una serie di deroghe che, secondo un gruppo di super tecnici di F1, si tradurrebbe in un vantaggio di circa due secondi al giro. Un’enormità. Ma il tetto al budget, e il conseguente re-golamento «a doppia velocità», è stato solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. I team, nella stagione in corso, hanno già dovuto digerire altre rego-le sgradite, a partire da quella norma ambigua che ha permesso ad alcune scuderie di montare un diffusore «col buco» poi imitato da tutti quando la Fia lo ha dichiarato legale.

Una serie di tensioni che adesso fa ipotizzare una vera e propria fuga dei team dalla Formula Uno, con l’idea di un nuovo campionato alternativo. Al fronte dei grandi costruttori - Ferrari, Renault, Bmw, McLaren e Toyota - si sono aggiunte anche Red Bull e Toro Rosso. Al momento le uniche scude-rie che si iscriverebbero al Mondiale del 2010 sarebbero Brawn Gp, Wil-liams e Force India.Pochi giorni per capire come andrà a finire, con le iscrizioni al prossimo campionato che scadono il 29 mag-gio. Non a caso la Fia ha chiesto a tutti i team un incontro a Londra in questa settimana per cercare un compromesso ed evitare il divorzio. La Ferrari è l’unica scuderia ad aver preso parte a tutti i 60 Mondiali di F1 dal 1950: senza il Cavallino, l’appeal commerciale del Circus crollerebbe, ed è quello che Mosley ed Ecclestone («la Ferrari non è stupida e non lasce-rà») vogliono evitare.

La Ferrari sbatte la porta «Addio alla Formula 1»

Page 50: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

12 Maggio 2009- Eurosport.yahoo.com.Il Manchester United batte il Bar-cellona 960 (milioni di euro) a 439: si tratta del debito consolidato dei due prestigiosi club che mercole-dì 27 maggio si contenderanno la Champions League nella finalissi-ma di Roma.

Michel Platini dovrà con-segnare la Coppa ad una delle due squadre e pen-sare che proprio il presi-dente dell’Uefa si batte contro il doping finanzia-rio e la settimana scor-sa a Nyon ci ha detto:”I club devono spendere solo quello che hanno in cassa, non di più: in futuro chi ha debiti non potrà più partecipare alle nostra manifestazio-ni”. In futuro: Platini ha già messo al lavoro una commissione esterna all’Uefa e vorrebbe met-tere limitazioni forti fra tre-quattro anni, almeno nelle Coppe visto che nei campionati nazionali non più certo intervenite. Manchester e Barcello-na rappresentano due Nazioni dove il calcio è fortemente indebita-to: in Premier Leaue si parla di un debito complessivo di 2,79 miliardi di euro (alle spalle del Manchester c’è il Chelsea con 821 milioni), nella Liga si è arrivati a 3,5 miliardi (il leader dei debiti è il real Madrid con 562 milioni). Ma c’è da fare un distinguo: molti dei debi-ti inglesi (1,1 miliardi di euro) sono nei confronti degli stessi proprieta-ri, magnati stranieri (Abramovic al Chelsea, Glazer al Manchester, ec-cetera) che hanno investito molto nel calcio inglese e che ora stanno tirando il freno, o almeno cercano

di tirarlo. Hanno vinto molto ma hanno speso troppo, stanno spen-dendo troppo: il 62% dei ricavi, che superano i due miliardi di euro, se ne vanno in stipendi. Ora una commissione parlamentare inglese chiede “una licenza per partecipare ai campionati, da concedere solo

ai club che chiudono il bilancio in pareggio”. Anche perché se non si trovano rimedi, il sistema-calcio ri-schia di saltare.Peggio, in realtà, stanno in Spagna perché lì Real e Barcellona fanno il vuoto, si prendono la fetta mag-giore dei diritti tv e gli altri club, molti altri club, sono in agonia. La situazione in Italia è molto migliore, diciamo la verità: l’Inter, avviata a vincere il suo scudetto (così come questa settimana potrebbero chiu-dere la partica sia Manchester che

Barcellona ), ha “solo” 148 milioni di perdite, ripianate, come sempre, senza alcun problema da Massi-mo Moratti. Il nostro calcio però è ancora indietro rispetto a ricavi da stadio e merchandising, sui diritti tv invece- con 900 milioni all’anno, come minimo garantito-, si prepara

addirittura a supera-re la Premier League. Ma in finale a Roma ci vanno Manchester e Barcellona... Colosseo e Colle Oppio, fra gaf-fes e strette di mano... Finale di Champions: fra Comune di Roma e Uefa c’è stata una fortissima polemica per l’utilizzazione del Colosseo: polemica che si poteva tran-quillamente evitare, la “squadra” di Aleman-no non ha fatto certo una bella figura. Ma ora è stato tutto risolto ed è stata trovata una soluzione all’italiana che può stare bene anche ai dirigenti sviz-zeri. Una parte del fe-stival di Champions si terrà vicino al Colos-seo, un’altra parte a Colle Oppio che sarà ripulito e bonificato. Deve essere una festa

dei ragazzi e della città, tutto finirà con una stretta di mano fra Aleman-no e Platini.

Manchester-Barca 960 a 439. Platini, a chi la Coppa dei debiti?

SPONSORNET MAG_NUMERO TRE GIUGNO_52

Page 51: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

10 Maggio 2009 - Pescara 2009Oggi nasce ufficialmente il nuovo Stadio Adriatico, inaugurato questa mattina alla presenza delle autorità cittadine e con il sindaco facente fun-zione, Camillo D’Angelo, al taglio del nastro.La città di Pescara si è dotata di una struttura all’avanguardia alla cui ri-strutturazione il Comitato Pescara 2009 ha destinato circa 10 milioni di euro. Cuore pulsante dell’impianto è il Main Press Centre. Situato all’interno della “Tribuna Adriatica”: sarà la casa dei giornalisti durante i XVI Giochi del Mediterraneo. L’area riservata al Main Press Cen-ter, nel suo complesso, è di 900 mq, ubicati su due livelli. Il “livello 0”, de-dicato alle zone tecniche ospiterà: l’help desk, con funzioni di servizio, orari dei collegamenti agli impian-ti di gara e supporto all’accoglienza dei giornalisti; la sala riunione, dotata di due stanze da dieci posti ciascu-na con desk centrale e pensate per ospitare le riunioni operative durante i Giochi;la sala delle conferenze sarà in grado di ospitare fino a 60 giornalisti. Dotata di impianto audio e cabine per traduzione in tre lingue, è pensata per ospitare le conferenze stampa con atleti e tecnici protagonisti a Pescara 2009; l’area TV e ospitalità, sarà alle-stita con maxi schermi e bar. L’idea

è quella di consentire ai giornalisti di fruire gli eventi in un ambiente con-fortevole per rilassarsi nei momenti di pausa dal lavoro.Il “livello 1”, dedicato ai servizi acces-sori ospiterà: l’ area di assistenza ai giornalisti per una risoluzione rapida dei problemi tecnici e per le piccole riparazioni alle strumentazioni di lavo-ro; la sala stampa, tecnologicamente attrezzata con 174 postazioni elettrifi-cate a disposizione dei giornalisti; la redazione di Mediterranews, quotidia-no dei Giochi, prodotto dall’Area Me-dia del Comitato; la direzione dell’area media, che lavorerà a stretto contatto con i giornalisti della stampa nazio-nale ed internazionale presenti alla manifestazione; la sezione dedicata ai media internazionali; la segreteria organizzativa, sede di lavoro dell’Area Media del Comitato a disposizione quotidianamente dei giornalisti.Per quanto riguarda lo Stadio, il man-to erboso è stato completamente risi-stemato e la pista di atletica, si trat-ta della stessa copertura usata per le Olimpiadi di Pechino, offrirà degli standard qualitativi eccellenti. Di note-vole impatto sarà il “colpo d’occhio”, l’anello, grazie ad una colorazione az-zurra e bianca, permetterà anche una maggiore tolleranza termica. Le mi-gliorie riguardano però l’intero stadio. Vi è infatti un massiccio utilizzo delle

energie alternative, saranno sistema-ti pannelli solari che permetteranno il riscaldamento dell’acqua per gli spo-gliatoi e per l’intera zona della Tribuna Majella e pannelli fotovoltaici per una importante integrazione della fornitu-ra di energia elettrica. L’adeguamento strutturale è stato fatto grazie alle fibre di carbonio che fasciano le parti in cemento armato aumentandone la resistenza; sulla facciate in vetro è stata posizionata una protezione costituita da un tessu-to fatto in acciaio ad alta resistenza che riduce l’effetto degli agenti atmo-sferici. Discorso a parte per le Tribu-ne. Quella “Adriatica”, come si è det-to, ospiterà il Main Press Center, oltre a due accoglienti palestre e locali ad esse annessi (spogliatoi, bagni, sau-na). Nella Tribuna “Majella” (coperta da una struttura in legno lamellare), vi sarà invece una sala stampa da 100 posti, sala Vip, sala ristoro e sala inter-viste. Previsti anche un posto di poli-zia ed una sala Gos (Gestione Ope-rativa Sicurezza). Il risultato di questo imponente operazione di “restyling” sta tutto nella maggiore funzionalità dell’impianto, nella riduzione dei suoi costi di gestione e nel miglioramento delle perfomances degli atleti.

Inaugurato lo Stadio Adriatico di Pescara, struttura completamente ristrutturata

SPONSORNET MAG_NUMERO TRE GIUGNO_53

Page 52: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

AC MilanAgenzia Best SolutionAir DolomitiAlessandro TommasiAlgidaAndrea BargnaniAndrea VenezianiArmani Jeans Olimpia MilanoArrigo SacchiArsenal Football ClubAtleticom.tvBanca Monte dei Paschi di SienaBarillaBasic Italia SpaBattista SevergniniBerettaBernie EcclestoneBetshopBMW Italian Open Bologna CalcioBwinCagliari CalcioCamillo Franchi ScarselliCassino CalcioCesare BisoniCesare PrandelliChampionChristian LiottaCoca-ColaComitato ParaolimpicoConfindustriaConiConnexiaCorrado ZuminoCorriere della SeraCorriere.itCristina FusettiDan PetersonDaniele DalleraDanilo GalianiDarwin PastorinDino MeneghinDomenico FabbriciniDream team Elio BorgonoviEmanuele Arena

Emirates CupEurobetEurosportFabio PoliFabrizio BoccaFabrizio MontanariFacebookFederazione Italiana GolfFederazione Italiana RugbyFederica MinucciFerrariFerreroFestemaFilaFoligno CalcioFoppapedretti Volley Ber-gamoFrancesco BofFranco ChimentiGazzetta dello SportGiacomo SilvestriGiancarlo AbeteGianluca SottoviaGianni LettaGianni PottiGiovanni MalagòGiovanni PalazziGiovanni PetrucciGiovanni PoetaGiuliano GiorgettiGiuseppe RizzelloGlasgow RangersGlobalstartupsGolf TownIl Sole 24 OreIntesa-Sanpaolo Ipsos Ivan GazidisIvano Castelnovo KappaKatia BassiLaura AdamiLeeds UnitedLega BasketLega CalcioLega Pallavolo Maschile Serie A.Lega Pro

Lello PagnozziLorenzo MinottiLorenzo PitirraLuca BianchinLuca MuzzioliLuca PancalliMacronMaranelloMarcello CestaroMarco BelinelliMarco BevacquaMario PescanteMarketing Meeting Martina GuiggiMassimo GiacominiMaurizio Beretta Mauro FabrisMax MosleyMc ClarenMenssana BasketMercedesMichel Platini Michele UvaMontezemoloMonza CalcioNapoli CalcioNBANew DealNicola BalboNikeNivea For MenOn internationalPadova CalcioPalermo CalcioPalermo CalcioPallavolo Serie APaola CardulloPaolo BarelliPaolo PianiParis Saint-GermainPeppermindsPerugia CalcioPietro GuerriniPoweradePresidente MacalliProcter&GamblePublitalia ‘80Raul Caruso

Red BullRed BullRenaultRepubblicaResquadroRimini WellnessRino GattusoRoberto Ghiretti Ruggiero PalomboSamsungSantiago CalatravaSerena OrtolaniSheffield UnitedSimone BaglioniSipra, ProfingestSixtusSporting BragaSportitaliaSportmarketingnews.comStage UpTelecomTelevisionetTito BoeriToro RossoToyotaTuttosportUnileverUniversità degli Studi di BolognaValeria VenturelliVittorio AngelaccioVolleyball.itVolleybergamo.it

FACCIAMO I NOMI

jo.ve vico monteroduni, 1680132 napoli

tel +39 081 19568905-7 faxmail +39 06.622 770 89 p. iva 05370151218

[email protected]

GIUGNO_54

il magazine dei protagonisti dello sport business

Hanno collaborato:

Stefania AlbaneseBianca AngrisaniLorenza CortiAlessia CoscinoImmacolata Di LevaDomenico FabbriciniAntonella LoffredoMaria MaritatoMimmo MazzellaMariangela OrabonaSalvatore RecanoSerena Roberto

Page 53: Il Business con le community dello sport - SPONSORNET numero... · La Gazzetta dello Sport 28 Maggio 2009, Fulvio Bianchi Repubblica.it.:: P U N T I D I VSI TA SPONSORNET MAG_ NUMERO

SPONSORNET MAG_ NUMERO TRE GIUGNO

“il network dei protagonisti dello sport business”

‘09

GIUGNO_38