Plug-in VMware VSI per EMC VFCache · PDF filePlug-in VMware VSI per EMC VFCache™ v1.5...

Plug-in VMware VSI per EMC VFCache™

v1.5

Guida all'amministrazioneP/N 300-014-275REV A02

Guida all'amministrazione del plug-in VMware VSI per VFCache v1.52

Copyright © 2012 EMC Corporation. Tutti i diritti riservati. Pubblicato negli Stati Uniti.

Pubblicato nel mese di agosto 2012

Le informazioni contenute nel presente documento sono accurate alla data di pubblicazione. Le informazioni sono soggette a modifiche senza preavviso.

Le informazioni contenute nella presente documentazione vengono fornite "così come sono". EMC Corporation non riconosce alcuna garanzia di nessun genere inerente le informazioni riportate nella presente pubblicazione, tra cui garanzie implicite di commerciabilità o idoneità ad un determinato scopo. L'utilizzo, la copia e la distribuzione dei prodotti software di EMC descritti in questo documento richiedono una licenza d'uso valida per ciascun software.EMC2, EMC, EMC Centera, EMC ControlCenter, EMC LifeLine, EMC OnCourse, EMC Proven, EMC Snap, EMC SourceOne, EMC Storage Administrator, Acartus, Access Logix, AdvantEdge, AlphaStor, ApplicationXtender, ArchiveXtender, Atmos, Authentica, Authentic Problems, Automated Resource Manager, AutoStart, AutoSwap, AVALONidm, Avamar, Captiva, Catalog Solution, C-Clip, Celerra, Celerra Replicator, Centera, CenterStage, CentraStar, ClaimPack, ClaimsEditor, CLARiiON, ClientPak, Codebook Correlation Technology, Common Information Model, Configuration Intelligence, Connectrix, CopyCross, CopyPoint, CX, Dantz, Data Domain, DatabaseXtender, Direct Matrix Architecture, DiskXtender, DiskXtender 2000, Document Sciences, Documentum, elnput, E-Lab, EmailXaminer, EmailXtender, Enginuity, eRoom, Event Explorer, FarPoint, FirstPass, FLARE, FormWare, Geosynchrony, Global File Virtualization, Graphic Visualization, Greenplum, HighRoad, HomeBase, InfoMover, Infoscape, InputAccel, InputAccel Express, Invista, Ionix, ISIS, Max Retriever, MediaStor, MirrorView, Navisphere, NetWorker, OnAlert, OpenScale, PixTools, Powerlink, PowerPath, PowerSnap, QuickScan, Rainfinity, RepliCare, RepliStor, ResourcePak, Retrospect, RSA, SafeLine, SAN Advisor, SAN Copy, SAN Manager, Smarts, SnapImage, SnapSure, SnapView, SRDF, StorageScope, SupportMate, SymmAPI, SymmEnabler, Symmetrix, Symmetrix DMX, Symmetrix VMAX, TimeFinder, UltraFlex, UltraPoint, UltraScale, Unisphere, Viewlets, Virtual Matrix, Virtual Matrix Architecture, Virtual Provisioning, VisualSAN, VisualSRM, VMAX, VNX, VNXe, Voyence, VPLEX, VSAM-Assist, WebXtender, xPression, xPresso, YottaYotta, il logo EMC e il logo RSA sono marchi registrati o marchi di EMC Corporation negli Stati Uniti e in altri paesi. Vblock è un marchio di EMC Corporation negli Stati Uniti.

VMware è un marchio registrato di VMware, Inc. negli Stati Uniti e/o in altre giurisdizioni.

Tutti gli altri marchi citati nel presente documento appartengono ai rispettivi proprietari.

Per la versione più aggiornata del documento sulla conformità normativa per la linea di prodotti specifica, consultare la sezione contenente la documentazione tecnica e le avvertenze sul sito web del Supporto Online EMC.

SOMMARIO

Capitolo 1 Informazioni sulla funzionalità VSI di VFCache

Panoramica di Virtual Storage Integrator per VMware vSphere ....... 11 Panoramica della funzionalità VSI di VFCache ................................ 13 Prerequisiti.................................................................................... 13

Capitolo 2 Installazione della funzionalità VSI di VFCache

Installazione e disinstallazione della funzionalità VFCache ............ 18 Aggiornamento della funzionalità VSI ............................................ 19 Informazioni preliminari ................................................................ 20

Capitolo 3 Guida introduttiva

Abilitazione del monitoraggio remoto di VFCache........................... 23 Abilitazione del mapping degli UUID.............................................. 24 Preparazione del dispositivo cache................................................ 25 Creazione dei dispositivi VFCache.................................................. 29 Configurazione della memorizzazione nella cache sulle macchine virtuali............................................................................................ 31

Capitolo 4 Gestione di VFCache

Gestione dei dispositivi VFCache ................................................... 33Disabilitazione di VFCache....................................................... 34Rimozione di un dispositivo VFCache....................................... 34Visualizzazione delle statistiche .............................................. 35

Spostamento di una macchina virtuale da un host un altro ............ 39Esecuzione di una migrazione automatizzata........................... 40

Capitolo 5 Configurazione avanzata

Configurazione della deduplica dei dati ......................................... 43 Modifica della dimensione massima delle attività di I/O ................ 46

Capitolo 6 Risoluzione dei problemi

Problemi di installazione ............................................................... 49Abilitazione delle funzionalità ................................................. 50

Guida all'amministrazione del plug-in VMware VSI per VFCache v1.5 3

Sommario

Attivazione dell'amministrazione di VFCache ................................. 52 Connessione all'agent VFC in una macchina virtuale ...................... 52 Problemi relativi ai certificati ......................................................... 53 Problemi di prestazioni.................................................................. 54 Utilizzo dello strumento di supporto .............................................. 54 File di registro................................................................................ 56

4 Guida all'amministrazione del plug-in VMware VSI per VFCache v1.5

PREFAZIONE

Nell'ambito di un impegno volto a migliorare e ottimizzare costantemente le prestazioni e le capacità della propria linea di prodotti, EMC pubblica periodicamente revisioni del proprio hardware e software. Per tale motivo, alcune funzioni descritte nel presente documento potrebbero non essere supportate da tutte le revisioni del software o dell'hardware attualmente in uso. Per le informazioni più aggiornate sulle funzionalità dei prodotti fare riferimento alle note di rilascio del proprio prodotto.

Nel caso in cui una caratteristica di VFCache non funzioni in modo corretto o secondo quanto descritto nel presente manuale, contattare il centro di assistenza EMC.

Audience Questa guida fa parte del set di documentazione di EMC Virtual Storage Integrator per il client VMware vSphere™ ed è destinata all'utilizzo da parte di amministratori di VMware e storage administrator durante l'installazione, la configurazione del sistema e le operazioni di routine.

Questa guida contiene i seguenti capitoli:

Capitolo 1, “Informazioni sulla funzionalità VSI di VFCache,” descrive la funzionalità di EMC VFCache™ e la sua integrazione nel plug-in VSI.

Capitolo 2, “Installazione della funzionalità VSI di VFCache,” descrive come installare le varie parti della funzionalità VFCache.

Capitolo 3, “Guida introduttiva,” descrive come configurare e utilizzare la funzionalità VFCache.

Capitolo 4, “Gestione di VFCache,” descrive come gestire i dispositivi VFCache ed eseguire la migrazione delle macchine virtuali con VFCache abilitato.

Capitolo 5, “Configurazione avanzata,” descrive argomenti relativi alla configurazione avanzata.

Capitolo 6, “Risoluzione dei problemi,” descrive i passaggi da intraprendere per risolvere i potenziali problemi.

Gli storage administrator che utilizzano Virtual Storage Integrator devono conoscere bene i seguenti prodotti VMware:

VMware vSphere Client 5.0, con VMware vCenter Server 5.x, VMware ESX 4.x, 5.x e VMware ESXi 4.x, 5.x così come installati.


Prefazione

Documentazionerichiesta

La seguente documentazione fa parte del set di documentazione di EMC VFCache:

◆ EMC VFCache Installation and Administration Guide

◆ EMC VFCache for VMware Installation Guide

Documentazionecorrelata

La seguente documentazione di EMC contiene informazioni che possono essere utili in un ambiente Virtual Storage Integrator. Questo documento è disponibile sul sito web del Supporto Online EMC:

◆ EMC VSI per VMware vSphere: Guida al prodotto e note di rilascio di Storage Viewer versione 5.0

Convenzioni utilizzate in questo documentoEMC utilizza le seguenti convenzioni per indicazioni particolari.

Nota: una nota presenta informazioni importanti ma non associate a un pericolo.

Un'avvertenza contiene informazioni essenziali per evitare perdite di dati e danni al sistema o alle apparecchiature. L'avvertenza può riguardare componenti hardware o software.

IMPORTANTE

Un avviso importante contiene informazioni essenziali sul funzionamento del software. Le note importanti riguardano solo i componenti software.


Prefazione

Convenzioni tipografiche

In questo documento EMC utilizza le seguenti convenzioni per gli stili tipografici:

Normale Utilizzato nel testo normale (non procedurale) per:• Nomi di elementi di interfaccia (ad esempio nomi di

finestre, pulsanti, campi e menu)• Nomi di risorse, attributi, pool, espressioni booleane,

pulsanti, istruzioni SQL, parole chiave, clausole, variabili di ambiente, nomi di file, funzioni e utilità

• URL, percorsi, nomi di file, nomi di directory, nomi di computer, collegamenti, gruppi, chiavi di servizio, file system e notifiche

Bold: Utilizzato nel testo normale (non procedurale) per:• Nomi di comandi, daemon, opzioni, programmi,

processi, servizi, applicazioni, utilità, kernel, notifiche, chiamate di sistema, pagine del manuale

Utilizzato nelle procedure per:• Nomi di elementi di interfaccia (ad esempio nomi di

finestre, pulsanti, campi e menu)• Tutto quanto espressamente selezionato, premuto o

digitato dall'utente

Corsivo Utilizzato in tutto il testo (incluse le procedure) per:• Titoli completi di pubblicazioni citate nel testo• Evidenziazione (ad esempio, di un nuovo termine)• Variabili

Courier Utilizzato per:• Output di sistema, come un messaggio di errore o

uno script • URL, percorsi completi, nomi di file, prompt e sintassi

di comandi.

Courier grassetto:

Utilizzato per:• Input specifico da parte dell'utente (ad esempio,

comandi)

Courier corsivo Utilizzato nelle procedure per:• Variabili sulla riga di comando• Variabili con immissione da parte dell'utente

< > Le parentesi angolari racchiudono valori di parametri o variabili forniti dall'utente

[ ] Le parentesi quadre racchiudono i valori opzionali


Prefazione

| La barra verticale indica selezioni alternative, la barra equivale a "oppure"

{ } Le parentesi graffe indicano il contenuto che deve essere specificato dall'utente (come "x", "y" o "z")

... L'ellissi indica informazioni non essenziali omesse dall'esempio


Prefazione

Supporto erichiesta di

informazioni

EMC offre supporto e informazioni specifiche su prodotti e licenze, come descritto di seguito.

Informazioni sui prodotti — per documentazione, note di rilascio, aggiornamenti software o per informazioni su prodotti, licenze e assistenza EMC, visitare il sito web del Supporto Online EMC (è necessario registrarsi) all'indirizzo:

http://support.EMC.com

Supporto tecnico — Per il supporto tecnico, visitare il sito web del Supporto Online EMC. Per aprire una richiesta di assistenza, è necessario disporre di un contratto di assistenza valido. Per informazioni dettagliate su come ottenere un accordo di assistenza valido o per altre domande sul proprio account, contattare EMC Sales.

Commenti I suggerimenti degli utenti consentono di migliorare in modo costante l'accuratezza, l'organizzazione e la qualità generale della documentazione utente. È possibile inviare la propria opinione sul presente documento a:

[email protected]


http://support.EMC.com

Prefazione


CAPITOLO 1Invisible Body Tag

In questo capitolo viene fornita una panoramica di alto livello di EMC Virtual Storage Integrator per VMware vSphere™. Vengono trattati i seguenti argomenti:

◆ Panoramica di Virtual Storage Integrator per VMware vSphere ....... 11◆ Panoramica della funzionalità VSI di VFCache................................ 13◆ Prerequisiti ................................................................................... 13

Panoramica di Virtual Storage Integrator per VMware vSphere

EMC Virtual Storage Integrator (VSI) per VMware vSphere™ è un plug-in del client vSphere di VMware che fornisce una singola interfaccia di gestione utilizzata per gestire lo storage EMC all'interno dell'ambiente vSphere.

Le funzionalità possono essere aggiunte e rimosse da VSI in modo indipendente, assicurando flessibilità per la personalizzazione degli ambienti utente VSI.

VSI fornisce un'esperienza utente unificata, consentendo di aggiornare ognuna delle funzionalità separatamente e di aggiungere rapidamente nuove funzionalità in risposta all'evoluzione dei requisiti dei clienti.

Alcuni esempi di funzionalità disponibili per VSI sono VFCache, Storage Viewer, Path Management, Storage Pool Management, le utility Symmetrix Storage Replication Adapter e Unified Storage Management.

Informazioni sulla funzionalità VSI di VFCache

Informazioni sulla funzionalità VSI di VFCache 11


La funzionalità EMC VFCache™ è una tecnologia di caching server basata su flash, progettata per accelerare in modo trasparente le prestazioni di I/O delle applicazioni. Combinando la tecnologia flash PCIe con il software di caching, VFCache porta i dati più vicino all'applicazione, riducendo nettamente la latenza e accelerando le prestazioni. Il risultato è un'infrastruttura di rete ottimizzata in modo dinamico per le prestazioni, i costi e l'availability.

La funzionalità Storage Viewer estende il client VMware vSphere per facilitare la discovery e l'identificazione di dispositivi di storage EMC Symmetrix®, EMC CLARiiON®, EMC Celerra®, EMC VPLEX™ e EMC VNX™ allocati a host VMware ESX/ESXi e macchine virtuali. SV presenta i dettagli dello storage sottostante all'amministratore del data center virtuale, unendo i dati di numerosi strumenti di mapping dello storage differenti in poche, intuitive visualizzazioni del client vSphere.

La funzionalità Path Management per il multipathing nativo di VMware e PowerPath®/VE fornisce un meccanismo per la modifica della policy multipath per i gruppi di LUN in base alla classe di storage e all'oggetto di virtualizzazione.

La funzionalità Storage Pool Management semplifica il provisioning dello storage Symmetrix VMAX™ o VMAXe da parte di un amministratore VMware. SPM consente ad un amministratore VMware di allocare lo storage come una risorsa utilizzando pool virtuali Symmetrix per ESX Server, cluster e pool di risorse.

Le utility SRA di Symmetrix aiutano gli utenti a gestire in modo più efficiente le configurazioni vCenter Site Recovery Manager negli ambienti Symmetrix Remote Data Facility (SRDF®). Forniscono strumenti diagnostici SRM che aiutano gli utenti ad identificare facilmente gli errori di configurazione. Le utility SRA consentono agli utenti di visualizzare e creare consistency group.

La funzionalità Unified Storage Management fornisce una soluzione di gestione e provisioning dello storage basato su array per storage array CLARiiON, Celerra e VNX e consente la duplicazione delle macchine virtuali, la compressione, la clonazione e l'estensione dello storage per gli array Celerra.



Panoramica della funzionalità VSI di VFCacheFunzionalità VSI di EMC VFCache™ è una soluzione di server flash caching che riduce la latenza e incrementa il throughput per migliorare drasticamente le prestazioni delle applicazioni sfruttando il software intelligente di memorizzazione nella cache e la tecnologia flash PCIe. VFCache accelera le operazioni di lettura e protegge i dati utilizzando una cache write-through per lo storage in rete, in modo da offrire high availability, disaster recovery e integrità permanenti. In combinazione con il software EMC FAST basato su array, VFCache crea il percorso di I/O più intelligente ed efficiente dall'applicazione al datastore. Il risultato è un'infrastruttura in rete ottimizzata in modo dinamico, in grado di offrire prestazioni, intelligenza e protezione sia negli ambienti fisici che virtuali.

PrerequisitiNelle seguenti tabelle sono descritti i requisiti software e hardware per le versioni supportate di VSI. Fare riferimento ai requisiti corrispondenti alla versione del client vSphere in uso.

Nota: La funzionalità VFCache non include il framework del plug-in VSI. Prima di installare il plug-in VSI di VFCache, è necessario installare la funzionalità VSI Storage Viewer.

Tabella 1 Requisiti di sistema - computer host

Componente Minimo richiesto

Host VMware Sistema operativo• ESX 4.0, ESX 4.1, ESX 4.1i o ESX 5.0.

Fare riferimento alle istruzioni di installazione del vendor.

Nota: Gli host VMware possono essere gestiti solo tramite client vSphere 4.1 o 5.0. Per ulteriori informazioni, consultare le seguenti tabelle.

Hardware• Uno slot PCIe x8 disponibile• Scheda flash PCIe (in dotazione)

Panoramica della funzionalità VSI di VFCache 13


Macchina virtuale Windows • Windows Server 2008 R2 o Windows Server 2008 R2 SP1

• Pacchetto VMware Tools

Macchina virtuale Linux • Installazione di base di Red Hat 5.6, 5.7, 6.0, 6.1 o 6.2

• Pacchetto chkconfig - standard in RHEL

• Pacchetto SysVinit - standard in RHEL

• SE Linux disabilitato• Nessun LVM• Pacchetto VMware Tools

Tabella 1 Requisiti di sistema - computer host (continua)

Componente Minimo richiesto

Tabella 2 Requisiti di sistema: client vSphere 4.1

Workstationdi gestione

Sistema operativo• Windows 7, Windows 2008 R2 o Windows 2008 R2 SP1Software • VMware Power CLI 4.1.1

(download dal sito web http://www.vmware.com/download/download.do?downloadGroup=sdkwin41)

• JRE 1.6 o 1.7, versione a 32 bit(download dal sito web http://www.oracle.com/technetwork/java/javase/downloads/index.html)

• EMC Virtual Storage Integrator Storage Viewer 4.1 (download dal sito web http://support.emc.com)

• Microsoft Chart Control per Microsoft .NET Framework 3.5 (download dal sito web http://www.microsoft.com/download/en/details.aspx?id=14422)

Hardware• Risoluzione dello schermo: 1024x768


http://www.vmware.com/download/download.do?downloadGroup=sdkwin41

http://www.vmware.com/download/download.do?downloadGroup=sdkwin41

http://www.oracle.com/technetwork/java/javase/downloads/index.html




http://support.emc.com


http://www.microsoft.com/download/en/details.aspx?id=14422





Nel seguente capitolo viene descritto come installare la funzionalità VFCache.

Per ulteriori informazioni sull'installazione degli altri componenti di VFCache, consultare la VFCache Installation Guide for VMware.

Tabella 3 Requisiti di sistema - client vSphere 5.0

Workstationdi gestione

Sistema operativo• Windows 7, Windows 2008 R2 o Windows 2008 R2 SP1Software• VMware Power CLI 5.0

(download dal sito web http://www.vmware.com/download/download.do?downloadGroup=PCLI50)

• JRE 1.6 o 1.7, versione a 32 bit(download dal sito web http://www.oracle.com/technetwork/java/javase/downloads/index.html)

• EMC Virtual Storage Integrator Storage Viewer 5.0 (download dal sito web http://support.emc.com)

• Microsoft Chart Control per Microsoft .NET Framework 3.5 (download dal sito web http://www.microsoft.com/download/en/details.aspx?id=14422)

Hardware• Risoluzione dello schermo: 1024x768

Prerequisiti 15

http://www.vmware.com/download/download.do?downloadGroup=PCLI50

http://www.vmware.com/download/download.do?downloadGroup=PCLI50











VSI per VMware vSphere è un plug-in per VMware vCenter che fornisce una singola interfaccia di gestione utilizzabile per la gestione dello storage EMC nell'ambiente vSphere. È possibile installare e disinstallare o aggiungere e rimuovere funzionalità, come VFCache, in modo indipendente, assicurando flessibilità per la personalizzazione degli ambienti utente VSI.

Questo capitolo descrive i seguenti argomenti:

◆ Installazione e disinstallazione della funzionalità VFCache ............ 18◆ Aggiornamento della funzionalità VSI ............................................ 19◆ Informazioni preliminari ................................................................ 20

Prima di installare la funzionalità VFCache, assicurarsi che il sistema soddisfi i prerequisiti elencati in “Prerequisiti” a pagina 13.

Nota: il software VFCache non è stato concepito per l'utilizzo in cluster active/active o in configurazioni LUN condivise. Per informazioni sulle configurazioni dei cluster di failover supportate, fare riferimento alla Guida all'installazione e all'amministrazione di VFCache per Windows e Linux versione 1.5.

Installazione della funzionalità VSI di VFCache

Installazione della funzionalità VSI di VFCache 17


Installazione e disinstallazione della funzionalità VFCachePer installare la funzionalità VFCache, eseguire una delle operazioni riportate di seguito:

◆ Installazione da un file scaricato:

1. Scaricare il file .zip VFCache per la versione del client vSphere dal sito web del Supporto Online EMC.

2. Decomprimere il file scaricato, eseguire il file MSI e seguire le istruzioni della procedura guidata di installazione.

◆ Installazione dal supporto di VFCache:

1. Fare doppio clic su VFCacheVsiPlugin.msi per la versione in uso (EMC-VFCacheVSIPlugin-PCLI4.1.1-1.5.0.XX.msi o EMC-VFCacheVSIPlugin-PCLI5.0.0-1.5.0.XX.msi) e seguire le istruzioni della procedura guidata di installazione.

Durante l'installazione non sono necessari configurazioni o input, a parte la risposta alle richieste di conferma per procedere con l'installazione. La directory di installazione non può essere modificata a causa del fatto che il client vSphere richiede che i file dei plug-in siano posizionati in un percorso specifico.

La funzionalità VFCache viene abilitata automaticamente dopo l'installazione.

Nota: Se si aggiornano il plug-in VSI da un'installazione precedente e sono state apportate modifiche al file di configurazione di VFCache, ad esempio immettendo un ID specifico, sarà necessario modificare il nuovo file di configurazione, EMC.VSI.VSphere4.Features.VFCache.Core.dll.config, presente nella cartella C:\Programmi (x86)\EMC\Virtual Storage Integrator\vSphere4\Features\VFCache.

Verifica dell'installazioneUltimata l'installazione, EMC VFCache VSI Plugin viene visualizzato nella sezione Programmi e funzionalità del Pannello di controllo.

Inoltre, poiché VFCache viene installato come funzionalità VSI, viene creata una cartella VFCache nella cartella Features della cartella vSphere.



File installatiVengono installati i seguenti file, nella cartella C:\Programmi (x86)\EMC\Virtual Storage Integrator\vSphere4\Features\VFCache:

• Caffeine.Jni.dll • EMC.VSI.VSphere4.Features.VFCache.UserControls.dll• EMC.VSI.VSphere4.Features.VFCache.Core.dll • EMC.VSI.VSphere4.Features.VFCache.Core.dll.config• EMC.VSI.VSphere4.Features.VFCache.VmwareInfra.dll• EMC.VSI.VSphere4.Features.VFCache.EComInfra.dll • EMC.VSI.VSphere4.Features.VFCache.Plugin.dll • client-proxy-1.0-complete.jar• jninet.dll• minijavart.dll

Disinstallazione della funzionalità VFCachePer disinstallare la funzionalità VFCache, utilizzare Pannello di controllo > Programmi e funzionalità per disinstallare EMC VFCache VSI Plugin.

Nota: Non disinstallare la funzionalità VFCache tramite VSI Feature Manager.

Verrà rimossa solo la funzionalità VFCache. Il framework VSI resta installato.

Aggiornamento della funzionalità VSIL'aggiornamento della funzionalità VSI richiede l'esecuzione dei seguenti passaggi:

◆ Aggiornamento del driver del dispositivo sull'host ESX

◆ Aggiornamento del firmware sull'host ESX

◆ Aggiornamento del driver di VFCache e dell'agent VFCache sulla macchina virtuale

◆ Aggiornamento della funzionalità VSI nel centro di gestione

Una descrizione completa del processo di aggiornamento della funzionalità VSI viene fornita in Guida all'installazione di VFCache per VMware.

Aggiornamento della funzionalità VSI 19


Informazioni preliminariPrima di iniziare a utilizzare la funzionalità VFCache, è necessario abilitare l'accesso alla funzionalità VFCache per le macchine virtuali.

Prima di utilizzare la funzionalità VFCache, è necessario autenticare la protezione nel sistema vSphere immettendo le credenziali per il nome utente e la password predefiniti. Queste credenziali sono state configurate durante l'installazione dell'agent VFCache. È consigliabile utilizzare le stesse credenziali in tutte le macchine virtuali VFCache. Per ulteriori informazioni, consultare la VFCache for VMware Installation Guide.

Per immettere le credenziali di protezione nel client vSphere, eseguire le operazioni seguenti:

1. Aprire la finestra di protezione di VFCache eseguendo le operazioni seguenti:

• Dalla finestra del client vSphere selezionare Home.

• Nella sezione Solutions and Applications fare clic su EMC VSI.

• Nell'area Features fare clic su VFCache.

Verrà visualizzata la finestra di autenticazione di VFCache.

Figura 1 Finestra di autenticazione di VFCache



2. Nella sezione VFCache Agent Authentication immettere le seguenti credenziali:

• User: VFCacheAdmin

• Password: la password definita per l'utente dell'agent VFCache durante l'installazione dell'agent VFCache. È consigliabile utilizzare la stessa password in tutte le macchine virtuali che eseguono VFCache. Per ulteriori informazioni, consultare la EMC VFCache Installation Guide for VMware.

3. Fare clic su Update Credentials.

Nota: La prima volta che un amministratore di vCenter esegue l'accesso ad un sistema vSphere in cui è installato VFCache, l'attributo personalizzato VFCache administration viene automaticamente aggiunto allo schema. Questo passaggio è necessario per il corretto funzionamento di VFCache.

Informazioni preliminari 21


In questo capitolo viene descritto come iniziare ad utilizzare la funzionalità VFCache tramite l'interfaccia del client VMware vSphere. Vengono trattati i seguenti argomenti:

◆ Abilitazione del monitoraggio remoto di VFCache .......................... 23◆ Abilitazione del mapping degli UUID ............................................. 24◆ Preparazione del dispositivo cache ............................................... 25◆ Creazione dei dispositivi VFCache ................................................. 29◆ Configurazione della memorizzazione nella cache

sulle macchine virtuali .................................................................. 31

Abilitazione del monitoraggio remoto di VFCachePer avviare la funzionalità VFCache, è prima necessario abilitare il monitoraggio remoto delle macchine virtuali VFCache. Dopo avere abilitato il monitoraggio remoto, la sua disabilitazione non influenzerà lo stato di VFCache, ma impedirà il monitoraggio delle attività di VFCache da una macchina virtuale o un host ESX.

Per abilitare il monitoraggio remoto, eseguire le operazioni seguenti:

1. Nel client vSphere selezionare una macchina virtuale, quindi selezionare la scheda EMC VSI.

Guida introduttiva

Guida introduttiva 23

Guida introduttiva

2. Nella schermata successiva fare clic su Enable VFCache Remote Management.

Se questa schermata non viene visualizzata, il monitoraggio di VFCache è stato già abilitato.

Se facendo clic sul collegamento viene visualizzato un messaggio di errore, il motivo è uno dei seguenti:

• L'utente non dispone del privilegio Global > set custom attribute per la specifica macchina virtuale. Questo può accadere se il ruolo utente è di sola lettura nella macchina virtuale.

• L'attributo personalizzato non è definito correttamente. Per ulteriori informazioni, consultare Capitolo 6, “Risoluzione dei problemi.”

Abilitazione del mapping degli UUIDPrima di utilizzare la funzionalità VFCache per gestire la memorizzazione della cache, è necessario abilitare il mapping degli UUID. Questo consente alla macchina virtuale di individuare i datastore che verranno configurati.

È possibile abilitare il mapping dei dati UUID tramite la finestra di gestione di VFCache o utilizzando le impostazioni del client vSphere.

Per abilitare il mapping degli UUID tramite la finestra di gestione di VFCache, eseguire le operazioni seguenti:

1. Nella visualizzazione ad albero della finestra del client vSphere, selezionare una macchina virtuale.

2. Selezionare la scheda EMC VSI.

3. Nella sezione Features fare clic su VFCache. Verrà visualizzata la finestra di gestione di VFCache, Figura 2 a pagina 29.


Guida introduttiva

4. Nella sezione Commands, fare clic su Enable disk file mapping to guest. Se questo comando non viene visualizzato nella sezione Commands, il mapping è già abilitato.

5. Riavvio della macchina virtuale. Questa operazione non è necessaria se il mapping degli UUID è stato abilitato in precedenza.

Per abilitare il mapping degli UUID con le impostazioni di vSphere, eseguire le operazioni seguenti:

1. Arrestare la macchina virtuale.

2. Aggiungere un parametro di configurazione disk.EnableUUID=TRUE. È possibile impostare i parametri di configurazione scegliendo Edit Setting > Options > Advanced (General) per la macchina virtuale.

3. Arrestare e riavviare la macchina virtuale.

Preparazione del dispositivo cachePrima di utilizzare un dispositivo cache, è necessario definire un datastore VMFS su di esso.

Per definire un datastore VMFS, eseguire le operazioni seguenti:

1. Nel client vSphere selezionare un ESX Server, selezionare la scheda Configuration, quindi fare clic su Storage. Viene visualizzato Datastores.

Preparazione del dispositivo cache 25

Guida introduttiva

2. Nella sezione Datastores, fare clic su Add Storage...

3. Selezionare Disk/LUN, quindi fare clic su Next.

4. Selezionare il disco flash, quindi fare clic due volte su Next.


Guida introduttiva

Nota: Quando si esegue questa procedura in ESX 5.0, un passaggio aggiuntivo consente di selezionare VMFS-3/5.

5. Immettere un nuovo nome per il datastore e fare clic su Next.

Nota: Per agevolare l'identificazione futura si consiglia di utilizzare convenzioni di denominazione coerenti in tutti i datastore flash, ad esempio: Flashcard_xxx, dove xxx rappresenta l'ultimo ottetto dell'IP dell'host.

6. Verificare che sia selezionato il valore predefinito, 256 GB , block size: 1MB, per la dimensione massima del file, selezionare Maximize capacity, quindi fare clic su Next.

Preparazione del dispositivo cache 27

Guida introduttiva

Verrà visualizzato il seguente riepilogo:

7. Fare clic su Finish e verificare che il nuovo datastore sia stato aggiunto (possono essere necessari diversi secondi prima che venga visualizzato).

È possibile utilizzare lo stesso metodo per preparare i dischi per DAS oppure impiegare gli strumenti del client vSphere. Per ulteriori informazioni, consultare la documentazione di VMware Tools.


Guida introduttiva

Creazione dei dispositivi VFCacheIn questo passaggio vengono aggiunti i dispositivi VFCache, sotto forma di dischi virtuali, alle macchine virtuali. È possibile aggiungere l'intero dispositivo ad una singola macchina virtuale o è possibile preparare, o partizionare, il datastore in dischi virtuali e aggiungere dischi ad una o più macchine virtuali.

1. Nella visualizzazione ad albero della finestra del client vSphere, selezionare una macchina virtuale.

2. Selezionare la scheda EMC VSI.

Nota: In occasione della prima connessione a una qualsiasi macchina virtuale, verrà richiesto di accettare il relativo certificato di protezione. Accertare solo certificati ritenuti attendibili.

3. Nella sezione Features fare clic su VFCache. Verrà visualizzata la finestra di gestione di VFCache.

Figura 2 Finestra di gestione di VFCache

4. Nella sezione Commands fare clic su Create VFCache Device...

Creazione dei dispositivi VFCache 29

Guida introduttiva

Viene visualizzata la finestra di dialogo Create VFCache Device.

5. Per aggiungere dischi virtuali ad una singola macchina virtuale, eseguire le operazioni seguenti:

1. Selezionare un datastore.

2. Selezionare le dimensioni, minimo 20 GB.

3. Fai clic su OK. Passare a passaggio 7 .

6. Per aggiungere dischi virtuali a più macchine virtuali, attenersi alla seguente procedura

Nota: Per aggiungere dischi virtuali a più macchine, occorre essere connessi a un host, non a una macchina virtuale.

1. Selezionare un datastore.

2. Selezionare le dimensioni da allocare a ciascuna macchina virtuale, minimo 20 GB.

3. Selezionare le macchine virtuali a cui aggiungere i dischi virtuali.

4. Fai clic su OK.

7. Riavviare le macchine virtuali a cui sono stati allocati i dischi virtuali. Non è possibile configurare la memorizzazione della cache finché le macchine virtuali non vengono riavviate.

Prima di poter eseguire il riavvio, potrebbe essere necessario selezionare una macchina virtuale diversa, quindi tornare alla macchina corrente.

IMPORTANTE

Prima di configurare i dischi VFCache su una macchina virtuale Windows, è necessario innanzitutto avviare l'utility Windows Disk Management e portare online il disco.


Guida introduttiva

Configurazione della memorizzazione nella cache sulle macchine virtuali

È possibile utilizzare la funzionalità di VFCache per configurare e gestire la memorizzazione nella cache sulle macchine virtuali.

La configurazione della memorizzazione nella cache comprende le seguenti attività:

◆ “Aggiunta di un dispositivo VFCache” a pagina 31

◆ “Avvio dell'accelerazione di un dispositivo di origine” a pagina 32

Queste attività vengono eseguite dalla finestra di gestione di VFCache.

Aggiunta di un dispositivo VFCacheLa memorizzazione nella cache viene abilitata aggiungendo un dispositivo VFCache, ovvero selezionando un disco virtuale. Questi dischi devono essere stati creati in precedenza utilizzando la procedura descritta in “Creazione dei dispositivi VFCache” a pagina 29.

Nota: quando si aggiunge un dispositivo VFCache, è possibile inoltre abilitare la deduplica dei dati e impostare la dimensione massima per le operazioni di I/O memorizzate nella cache. Prima di abilitare la deduplica, si consiglia di leggere “Configurazione della deduplica dei dati” a pagina 43.Per ulteriori informazioni sulla dimensione massima delle attività di I/O, vedere “Modifica della dimensione massima delle attività di I/O” a pagina 46.

Per abilitare la memorizzazione nella cache in un disco virtuale, eseguire le operazioni seguenti:

1. Nell'area Device Configuration della finestra di gestione di VFCache, fare clic su Add VFCache device.

Viene visualizzata la finestra di dialogo Add VFCache Device.

2. Selezionare uno dei dispositivi virtuali disponibili, quindi fare clic su OK.

Nota: È possibile solo aggiungere dispositivi creati nel passaggio di creazione di VFCache.

Configurazione della memorizzazione nella cache sulle macchine virtuali 31

Guida introduttiva

3. Ripetere le operazioni precedenti per ogni dispositivo VFCache da aggiungere.

Il disco virtuale è ora un dispositivo VFCache ed è elencato nella sezione dei dispositivi VFCache.

Avvio dell'accelerazione di un dispositivo di origineL'accelerazione in un dispositivo di origine viene avviata assegnando il dispositivo di origine ad un dispositivo VFCache abilitato.

Per avviare l'accelerazione di un dispositivo di origine, eseguire le operazioni seguenti:

1. NeIl'area Device Configuration della finestra di gestione di VFCache, selezionare un dispositivo, quindi fare clic su Add source device...

2. Nella finestra di dialogo Add Source device, selezionare un dispositivo di origine e fare clic su OK.

Il dispositivo di origine viene visualizzato nella sezione Source devices (LUNs).

3. Ripetere le operazioni precedenti per ogni dispositivo di origine da accelerare.

Nella seguente figura è illustrato un dispositivo VFCache con più dispositivi di origine accelerati.



In questo capitolo viene descritto come gestire la funzionalità VFCache. Vengono trattati i seguenti argomenti:

◆ Gestione dei dispositivi VFCache................................................... 33◆ Spostamento di una macchina virtuale da un host un altro............ 39

Gestione dei dispositivi VFCacheÈ possibile utilizzare la finestra di gestione di VFCache per eseguire le seguenti attività di gestione:

◆ “Disabilitazione di VFCache” a pagina 34

◆ “Rimozione di un dispositivo VFCache” a pagina 34

◆ “Visualizzazione delle statistiche” a pagina 35

◆ “Spostamento di una macchina virtuale da un host un altro” a pagina 39

Queste attività vengono descritte nella sezione seguente.

Gestione di VFCache

Gestione di VFCache 33

Gestione di VFCache

Disabilitazione di VFCache

È possibile disabilitare VFCache nei modi indicati di seguito:

◆ Disabilitare la gestione remotaArresta la visualizzazione della macchina virtuale disabilitata nell'host ESX. Non viene apportata alcuna modifica allo stato della memorizzazione nella cache o alla configurazione dei dispositivi.

◆ Disabilitare la memorizzazione nella cache sulla macchina virtualeArresta temporaneamente tutta l'attività di memorizzazione nella cache sui dispositivi di origine e cache, quindi interrompe l'esecuzione del servizio. I dati di configurazione vengono mantenuti. Questo può essere utile a scopo di risoluzione dei problemi e di manutenzione.

Per disabilitare la gestione remota, eseguire le operazioni seguenti:

Dalla sezione Commands della finestra di gestione di VFCache di una macchina virtuale, fare clic su Disable VFCache Remote Management.

Per disabilitare la memorizzazione nella cache in una macchina virtuale, eseguire le operazioni seguenti:

Dalla sezione Commands della finestra di gestione di VFCache di una macchina virtuale, fare clic su Disable VFCache on virtual machine.

Per abilitare nuovamente la memorizzazione nella cache in una macchina virtuale, procedere come indicato di seguito:

Dalla sezione Commands della finestra di gestione di VFCache di una macchina virtuale, fare clic su Enable VFCache on virtual machine.

Viene richiesto se riavviare tutti i dispositivi presenti sulla macchina virtuale.

Rimozione di un dispositivo VFCache

Per rimuovere un dispositivo cache o di origine, selezionare il dispositivo, fare clic su Remove, quindi confermare. Il dispositivo viene rimosso dall'elenco e la relativa configurazione viene eliminata.

Prima di rimuovere un dispositivo cache, è necessario rimuovere tutti i dispositivi di origine ad esso collegati.


Gestione di VFCache

Visualizzazione delle statistiche

Per visualizzare le statistiche relative ai dispositivi cache o di origine, selezionare il dispositivo e fare clic su Statistics. Verrà visualizzata la finestra Statistics.

Figura 3 Finestra Statistics - scheda Key Statistics View

La Figura 3 è relativa a un dispositivo VFCache con deduplica abilitata.

Gestione dei dispositivi VFCache 35

Gestione di VFCache

Nella scheda Key Statistics View sono visualizzate le seguenti statistiche:

È possibile visualizzare le statistiche per gli ultimi 2, 5 o 15 minuti.

È possibile selezionare la scheda Expert View per visualizzare ulteriori statistiche.

Tabella 4 Statistiche principali

Gruppo Descrizione statistiche

Aggregated Averages • Read Ratenumero di letture sulle attività di I/O totali, espresso in percentuale

• Cache Hit Ratenumero di riscontri dei dati richiesti nella cache, espresso in percentuale

Cache Size and Utilization (solo per dispositivi cache)

• Cache Size (pages)dimensione totale della cache, pagine da 8 KB

• Pages usednumero di cache page disponibili utilizzate, espresso in percentuale

Deduplication Statistics (visualizzate solo se il dispositivo cache ha la deduplica abilitata)

• Deduplication Hit RatioLa percentuale di richieste di scrittura nella cache di deduplica.


Gestione di VFCache

Nella scheda Expert View sono visualizzate le seguenti statistiche:

Tabella 5 Expert Statistics

Contatori Descrizione statistiche

Dispositivo cache

• Read Hitsquantità di richieste di lettura rilevate nella cache

• Read Missesquantità di richieste di lettura non rilevate nella cache

• Reads Pendingquantità di richieste di lettura in attesa del completamento di attività di I/O in sospeso

• Write Hitsquantità di richieste di scrittura rilevate nella cache

• Write Missesquantità di richieste di scrittura non rilevate nella cache

• Writes Pendingquantità di richieste di scrittura in attesa del completamento di attività di I/O in sospeso

• Reads Receivedquantità totale di richieste di lettura ricevute

• Writes Receivedquantità totale di richieste di scrittura ricevute

• I/Os Receivedquantità totale di attività di I/O ricevute

• Unaligned I/Os (solo dispositivo di origine)numero di attività di I/O che non sono allineate alla cache page di VFC

• Partial I/Osquantità totale di attività di I/O di dimensioni inferiori alla dimensione delle cache page

• I/Os Outstandingquantità totale di attività di I/O in corso

• Skipped I/Os (solo dispositivo di origine)numero di attività di I/O non memorizzate nella cache, perché superano la dimensione di I/O massima o perché il dispositivo cache è in modalità pass through

• Evictionsnumero di pagine che sono state sostituite da altri dati

• Cache Pagesnumero totale di pagine nella cache

• Cache Pages Usednumero totale di pagine utilizzate nella cache

• Down Reads (solo dispositivo di origine)numero di attività di I/O di lettura che vengono inviate al dispositivo di origine

• Down Writes (solo dispositivo di origine)numero di attività di I/O di scrittura che vengono inviate al dispositivo di origine

Gestione dei dispositivi VFCache 37

Gestione di VFCache

Nota: In molti casi le statistiche nel dispositivo cache e nel dispositivo di origine non corrispondono.

Deduplica (visualizzata solo se il dispositivo cache ha la deduplica abilitata)

• Write Hitsquantità di richieste di scrittura rilevate nella cache

• Write Missesquantità di richieste di scrittura non rilevate nella cache

• Writes Receivedquantità totale di richieste di scrittura ricevute

• Read Hitsquantità di richieste di lettura rilevate nella cache

• Read Missesquantità di richieste di lettura non rilevate nella cache

• Reads Receivedquantità totale di richieste di lettura ricevute

• I/Os Receivedquantità totale di attività di I/O ricevute

• Down Readsnumero di letture effettive sul dispositivo flash

• Down Writesnumero di scritture effettive sul dispositivo flash

• Validate Hitsnumero di riscontri VFCache che esistono nella cache di deduplica

• Validate Missesnumero di riscontri della cache VFC non trovati nella cache di deduplica perché sono stati rimossi

• Evictionsnumero di pagine che sono state sostituite da altri dati

• Evicted During Readnumero di voci di deduplica eliminate mentre risultano operazioni di lettura in corso per tali voci

• Evicted During Writenumero di voci di deduplica eliminate mentre risultano operazioni di scrittura in corso per tali voci

• Entries Numbernumero di voci nella cache di deduplica

• Occupied Entries Numbernumero di voci occupate nella cache di deduplica

Tabella 5 Expert Statistics (continua)

Contatori Descrizione statistiche


Gestione di VFCache

Spostamento di una macchina virtuale da un host un altroIn questa sezione viene descritto come migrare, ovvero riposizionare, una macchina virtuale che contiene dischi VFCache da un host fisico a un altro.

In uno scenario tipico è possibile utilizzare il comando per la migrazione per spostare una macchina virtuale da un host a un altro. Infatti in uno scenario tipico i datastore sono risorse condivise.

Tuttavia nell'ambiente VFCache viene eseguito il mapping del datastore VFCache alla relativa flash drive dell'host locale. Di conseguenza questo datastore è accessibile solo a tale host, per cui il comando per la migrazione non è supportato.

Sono disponibili diverse forme di migrazione. La procedura da seguire per completare la migrazione è determinata dalla forma di migrazione prescelta.

Nella seguente tabella vengono descritte le varie forme di migrazione:

Tabella 6 Forme di migrazione

Forma di migrazione Descrizione

Effetto su IOPS e cache

Tipo di operazione

Dati non attivi

Migrazione di una macchina virtuale che è stata spenta.

• Le operazioni IOPS vengono interrotte e la cache viene riavviata a freddo.

• Manuale

Hot Migrazione di una macchina virtuale accesa. Questo metodo può essere suddiviso nelle due sottocategorie indicate di seguito:

• Migrazione automatizzataUna macchina virtuale in esecuzione viene migrata senza interruzioni (tempi di inattività) mediante operazioni di vMotion.

• Le operazioni IOPS vengono elaborate e la cache viene riavviata a freddo.

• Automatica

• Sospensione/ripresa migrazioneLa macchina virtuale viene sospesa, viene eseguita la migrazione, quindi l'esecuzione della macchina virtuale sospesa viene ripresa sul nuovo host.

• Le operazioni IOPS vengono interrotte e la cache viene riavviata a freddo.

• Manuale

• Live migrationUna macchina virtuale in esecuzione viene migrata senza interruzioni (tempi di inattività) mediante una combinazione di operazioni di vMotion e Storage vMotion.

• Le operazioni IOPS vengono elaborate e la cache riprende da dove era stata interrotta.

• Manuale

Spostamento di una macchina virtuale da un host un altro 39

Gestione di VFCache

Nota: Per eseguire un'operazione di sospensione e ripresa a caldo di vMotion su una macchina sospesa senza perdere il contenuto della cache, è necessario disabilitare temporaneamente gli script di sospensione/ripresa. Per questa operazione tenere presente che ripristinare una snapshot precedente può danneggiare i dati.

Nella sezione seguente viene descritto come eseguire la migrazione automatizzata. Per informazioni sulle opzioni manuali, fare riferimento alla nota tecnica sulla Migrazione di macchine con VFCache abilitato sul sito del Supporto Online EMC.

Esecuzione di una migrazione automatizzata

Prima di iniziare, verificare che il sistema utilizzato soddisfi i seguenti requisiti:

◆ Il datastore di destinazione deve disporre di capacità sufficiente per il nuovo dispositivo.

◆ Non devono essere presenti altri dispositivi DAS basati su flash per la macchina virtuale host.

◆ Sulla macchina virtuale host deve essere configurato un solo dispositivo cache VFCache.

◆ La macchina virtuale che si desidera migrare non deve essere attualmente sottoposta a migrazione.

Per eseguire correttamente la migrazione, l'host di origine e l'host di destinazione devono poter comunicare tra loro. In genere, se il server DNS è stato configurato correttamente, ciò non costituisce un problema.

Esecuzione della migrazioneIn questa sezione viene descritto come eseguire la migrazione automatizzata.

Questa forma di migrazione non richiede l'interruzione della macchina virtuale; tuttavia la cache verrà cancellata, fatto che comporterà l'utilizzo di una cache fredda.

Per eseguire la migrazione, effettuare le seguenti operazioni:

1. Dalla finestra VFCache di una macchina virtuale, fare clic su Migrate Virtual Machine.

2. Selezionare l'host e il datastore di destinazione. Verranno riportati solo gli host presenti nei datastore che sono disponibili sulla scheda host VFCache.

3. Fai clic su OK.

Nella finestra delle attività è possibile eseguire l'avanzamento delle attività.


Gestione di VFCache

Dopo aver eseguito correttamente la migrazione, viene visualizzato un messaggio che indica la migrazione completata, nel riquadro dei messaggi nella parte superiore della finestra di gestione VSI.

Se viene visualizzato un messaggio di migrazione non riuscita, è possibile riprendere o riparare la migrazione.

Per riprendere o riparare la migrazione, procedere come descritto di seguito.

1. Dalla finestra VFCache di una macchina virtuale fare clic su Resume/Repair migration. Questa opzione è disponibile solo dopo una migrazione non riuscita.

2. Selezionare una delle seguenti opzioni e fare clic su OK.

• ResumeConsente di riprendere il processo di migrazione interrotto.

• RollbackEsegue il rollback della macchina virtuale sull'host e sul datastore di origine

• CancelAnnulla completamente la migrazione corrente. Dopo l'annullamento, potrebbe essere necessario configurare manualmente il dispositivo VFCache.

Spostamento di una macchina virtuale da un host un altro 41

Gestione di VFCache

Nella tabella riportata di seguito sono riepilogate le attività di riparazione necessarie dopo l'annullamento di una migrazione non riuscita. Utilizzare il riquadro attività di VSI per determinare l'attività durante la quale la migrazione è stata interrotta:

Ultimata la migrazione, il dispositivo VFCache viene riportato allo stato di funzionamento precedente alla migrazione.

Se questa attività ha riportato errori... Eseguire una di queste correzioni...

Eliminazione del dispositivo cache virtuale • Risolvere la causa dell'errore dell'eliminazione e utilizzare la procedura di ripristino automatico.

• Annullare la migrazione, quindi riconfigurare manualmente i dispositivi VFCache (eseguire il mapping di cache e origini) sullo stato originale.

Migrazione della macchina virtuale • Risolvere la causa dell'errore di migrazione e utilizzare la procedura di ripristino automatico.

• Annullare la migrazione, quindi ricreare manualmente il dispositivo cache virtuale eliminato e riconfigurare i dispositivi VFCache (eseguire il mapping di cache e origini) sullo stato originale.

Nuova creazione del dispositivo cache virtuale dopo le migrazioni

• Risolvere la causa dell'errore di creazione dispositivo e utilizzare la procedura di ripristino automatico.

• Annullare la migrazione, quindi riconfigurare manualmente i dispositivi VFCache (eseguire il mapping di cache e origini).



Il presente capitolo illustra argomenti relativi alla configurazione avanzata di VFCache. Vengono trattati i seguenti argomenti:

◆ Configurazione della deduplica dei dati......................................... 43◆ Modifica della dimensione massima delle attività di I/O................ 46

Configurazione della deduplica dei datiVFCache consente di sfruttare i vantaggi della deduplica dei dati, come requisiti di storage e di larghezza di banda ridotti e maggiore durata del ciclo di vita dei dispositivi cache.

La deduplica dei dati elimina i dati ridondanti grazie allo storage di una singola copia di blocchi di dati identici, fornendo nel contempo l'accesso ai dati dalla cache.

La deduplica viene abilitata in base al dispositivo cache; pertanto, le richieste di tutte le applicazioni che utilizzano il dispositivo VFCache abilitato verranno deduplicate.

In generale, la deduplica può offrire i maggiori vantaggi in ambienti che prevedono la memorizzazione nella cache di dati non strutturati, come i file. La deduplica non apporta alcun vantaggio quando i dati memorizzati nella cache contengono firme interne, come il payload Oracle.

Per impostazione predefinita, la deduplica di VFCache è disabilitata.

Quando si attiva la deduplica, è possibile impostare un rapporto di deduplica (il rapporto predefinito è 20%), l'Expected Data Deduplication Gain (guadagno previsto per la deduplica dei dati), che rappresenta una percentuale della quantità di dati della cache che vengono duplicati. La deduplica utilizza una quantità di RAM proporzionale a questo rapporto di deduplica.

Configurazione avanzata

Configurazione avanzata 43


È possibile visualizzare il rapporto dei riscontri di deduplica, ovvero il Deduplication Hit Ratio nella finestra Key Statistics. Questo rapporto, ottenuto dividendo la quantità di scritture di deduplica riuscite per le scritture di deduplica ricevute, mostra la quantità di dati duplicati nella cache.

È possibile visualizzare altre statistiche di deduplica sul lato destro della finestra Expert View.

Per determinare il migliore utilizzo della deduplica nel proprio ambiente, effettuare le seguenti operazioni:

1. Aggiungere un dispositivo VFCache.

1. Fare clic su Add VFCache Device. Viene visualizzata la finestra di dialogo Add VFCache Device.

2. Aprire la sezione Advance configuration e selezionare Use Data Deduplication. Lasciare la barra scorrevole sul valore predefinito, 20%.

3. Fai clic su OK.

2. Aggiungere un dispositivo di origine al dispositivo VFCache.



3. Quando la cache è calda (e cioè dopo essere stata utilizzata in un tipico ciclo di business), dall'area Device Configuration della finestra di gestione di VFCache, selezionare il dispositivo cache e fare clic su Statistics.

4. Nella finestra Key Statistics, visualizzare il Deduplication Hit Ratio.

• Se Deduplication Hits Ratio indica un valore inferiore a 10%, è consigliabile disattivare la deduplica o riconfigurarne il guadagno su 0% il che consentirà di sfruttare la maggior durata del dispositivo cache.

• Se Deduplication Hits Ratio supera una percentuale del 35%, è consigliabile alzare il guadagno della deduplica affinché corrisponda alla deduplica osservata.

• Se Deduplication Hits Ratio è compreso tra 10% e 35%, è consigliabile lasciare invariato il guadagno della deduplica.

5. Per modificare il guadagno configurato, rimuovere il dispositivo VFCache e crearne uno nuovo utilizzando il comando Add VFCache Device come descritto in questa sezione.

Nota: Il processo di modifica del guadagno della deduplica su un dispositivo VFCache richiede innanzitutto l'arresto di tutti i dispositivi di origine accelerati da questo dispositivo, la rimozione del dispositivo VFCache e l'aggiunta di un nuovo dispositivo VFCache. Ciò determinerà l'avvio con una cache "fredda".

Con la deduplica dei dati è possibile memorizzare nella cache una quantità di dati maggiore di quanto non consentirebbero le dimensioni della cache fisica. Ad esempio, in un disco VFCache di 20 GB con una deduplica prevista del 20%, si otterrebbero 24 GB di capacità cache effettiva. Questa relazione, insieme alla quantità di RAM richiesta per eseguire la deduplica, è indicata nella finestra di dialogo Add VFCache.

Configurazione della deduplica dei dati 45


Modifica della dimensione massima delle attività di I/OQuesta sezione descrive come configurare la dimensione massima di I/O.

Per impostazione predefinita, i dati con dimensioni maggiori di 64 KB passano direttamente al disco e non vengono memorizzati nella cache. Questa dimensione è corretta per la maggior parte delle applicazioni. Per alcune applicazioni, tuttavia, se si abilita la memorizzazione nella cache di dati con dimensioni massime di 128 KB, questa operazione risulterà più efficace.

Per determinare al meglio la dimensione I/O massima corretta per l'ambiente in uso, effettuare le seguenti operazioni:

1. Aggiungere un dispositivo VFCache ed eseguirlo in un ciclo di business tipico. Questo consente il riscaldamento della cache.

2. Aprire la finestra delle statistiche per un dispositivo di origine accelerato.

3. Determinare se la dimensione massima delle attività I/O correnti sia appropriata attraverso le seguenti operazioni:

1. Dalla scheda Expert view della finestra delle statistiche, dividere il numero di Skipped I/Os per il numero di I/Os Received.

2. Moltiplicare il risultato per 100 per ottenere la percentuale.

3. Se la percentuale risultante è maggiore del 25%, potrebbe essere utile aumentare la dimensione di I/O massima.

Nota: Se viene eseguito il backup da e verso il dispositivo di origine, gli I/O risulteranno probabilmente di dimensioni maggiori rispetto al valore predefinito (64 KB). È opportuno non memorizzare nella cache le operazioni di I/O di backup; in questo caso, è consigliabile consentire una percentuale di attività ignorate superiore al 25% e non aumentare la dimensione massima di I/O.

4. Per modificare le dimensioni di I/O massime, rimuovere il dispositivo VFCache e crearne uno nuovo utilizzando il nuovo valore di I/O massimo come descritto nella seguente sezione.

Nota: il processo di rimozione e creazione di un dispositivo VFCache richiede innanzitutto l'arresto di tutti i dispositivi di origine accelerati da questo dispositivo, la rimozione del dispositivo VFCache e l'aggiunta di un nuovo dispositivo VFCache. Questo determinerà l'avvio con una cache "fredda".



Modifica della dimensione massima delle attività di I/OQuesta sezione descrive come modificare la dimensione massima di I/O.

Per configurare la dimensione massima delle attività di I/O, procedere come descritto di seguito:

1. Nell'area Device Configuration della finestra di gestione di VFCache, fare clic su Add VFCache Device....

Viene visualizzata la finestra di dialogo Add VFCache Device.

2. Fare clic su Advanced Configuration.

3. Far scorrere il contatore per selezionare il limite di I/O massimo. Il contatore è misurato in intervalli di 8 KB, a partire da 32 fino a 128 KB. 64 KB è il valore predefinito.

4. Fai clic su OK.

Modifica della dimensione massima delle attività di I/O 47

Risoluzione dei problemi

CAPITOLO 6Risoluzione dei problemi

In questo capitolo sono descritte le attività che è possibile eseguire per la risoluzione dei problemi. Vengono trattati i seguenti argomenti:

◆ “Problemi di installazione” a pagina 49

◆ “Attivazione dell'amministrazione di VFCache” a pagina 52

◆ “Connessione all'agent VFC in una macchina virtuale” a pagina 52

◆ “Problemi relativi ai certificati” a pagina 53

◆ “Problemi di prestazioni” a pagina 54

◆ “Utilizzo dello strumento di supporto” a pagina 54

◆ “File di registro” a pagina 56

Nelle seguenti sezioni sono descritti i problemi che possono verificarsi.

Problemi di installazionePer assicurare una corretta installazione, verificare che:

◆ Siano stati installati tutti i prerequisiti prima di avviare l'installazione. Durante il processo di installazione, viene verificata la presenza dei prerequisiti riportati di seguito. Per ulteriori informazioni, consultare la EMC VFCache Installation Guide for VMware.

◆ Sia installata la versione della funzionalità VFCache che corrisponde alla versione in uso di powerCLI (versione 4 o versione 5). Se sono installate più versioni di powerCLI, installare il plug-in VSI di VFCache che corrisponde alla versione superiore.

Problemi di installazione 49


Dopo aver installato il plug-in di VFCache, dovrebbe essere presente un collegamento VFCache nell'area Features della scheda EMC VSI per i computer host e guest in vSphere.

Se questo collegamento non è visualizzato, il plug-in è disabilitato o non è stato installato completamente. Per correggere il problema, eseguire una delle operazioni seguenti:

◆ In Feature Manager abilitare il plug-in, come descritto nella sezione seguente.

◆ Se il plug-in non viene visualizzato in Feature Manager, reinstallarlo.

Abilitazione delle funzionalità

È possibile utilizzare Feature Manager per abilitare, disabilitare e disinstallare le funzionalità. Feature Manager è disponibile solo se sono installate funzionalità.

Per aprire Feature Manager, eseguire le operazioni seguenti:

1. Nel client vSphere fare clic su Home, quindi, nella sezione Solutions and Applications, fare clic sull'icona EMC VSI.

2. Selezionare Feature Manager dal menu della struttura Settings.

Host

Macchina guest (macchina virtuale)



Vengono visualizzate le funzionalità VSI installate. Nella figura che segue viene mostrato un esempio.

Figura 4 VSI Feature Manager

Per disabilitare o disinstallare una particolare funzionalità, fare clic con il pulsante destro del mouse su di essa, quindi scegliere Disable o Uninstall.

Le funzionalità disabilitate restano completamente installate e possono essere abilitate in qualsiasi momento tramite il menu accessibile facendo clic con il pulsante destro del mouse.

Le funzionalità disinstallate vengono rimosse definitivamente alla chiusura del client vSphere e devono essere reinstallate per poter essere nuovamente utilizzate.

Per abilitare una funzionalità precedentemente disabilitata, fare clic con il pulsante destro del mouse sulla funzionalità e selezionare Enable.

Problemi di installazione 51


Attivazione dell'amministrazione di VFCacheLa prima volta che si apre la scheda EMC VSI, è necessario attivare l'amministrazione di VFCache per le macchine virtuali su cui si desidera utilizzare VFCache. Attivare l'amministrazione di VFCache facendo clic sul collegamento di attivazione visualizzato nella scheda VFCache.

Se l'attivazione non riesce e viene visualizzato un messaggio insufficient privileges, verificare di aver eseguito l'accesso con un utente che dispone dell'autorizzazione “Global:set custom attribute” per la macchina virtuale selezionata.

Se l'attivazione non riesce dopo il controllo delle autorizzazioni, chiudere il client vSphere, quindi eseguire nuovamente l'accesso con un utente che dispone dell'autorizzazione "Global:manage custom attributes" per VCenter (ad esempio, un utente amministratore). In questo modo viene creato l'attributo personalizzato che memorizza i dati di attivazione.

Connessione all'agent VFC in una macchina virtualeDopo l'attivazione dell'amministrazione di VFCache per una macchina virtuale, potrebbe essere visualizzato il seguente messaggio di errore:

Unable to connect to the agent on the virtual machine. Ensure that the agent is running and then refresh the device list.

Questo errore indica che il plug-in VSI non è riuscito a eseguire la connessione all'agent VFCache nella macchina virtuale.

Seguire le procedure riportate di seguito. Dopo ogni passaggio, fare clic su Refresh.



◆ Nella scheda Summary per la macchina virtuale, accertarsi che venga visualizzato l'indirizzo IP della macchina virtuale. In caso contrario, è probabile che il software VMTools non sia in esecuzione nella macchina virtuale. Installare il software VMTools nella macchina virtuale, quindi fare clic su Refresh.

◆ Controllare se si sono verificati i seguenti errori di connessione:

• Errori di connessione di base

– Verificare che l'agent VFCache (ECOM) sia avviato nella macchina virtuale. In Linux, eseguire ps -elf | grep -i ecom. In Windows, verificare che EMC VFCache Agent Service sia in esecuzione nel Service Monitor.

– Utilizzare netstat o un altro strumento di monitoraggio della rete per testare la connettività dell'agent VFCache. L'agent VFCache dovrebbe essere in ascolto sulle porte 5988 e 5989.

– Verificare che tutti i firewall tra il server e il client inoltrino le connessioni su queste porte (5988 e 5989).

• Credenziali di protezione errate. Verificare che le credenziali per l'autenticazione siano corrette, eseguendo l'operazione riportata di seguito:

– rieseguire lo script set_credentials o il file batch. L'esecuzione di questo file elimina tutti gli utenti locali, anche se non correlati a VFCache. Inoltre il file batch sovrascrive la password predefinita e tutte le altre password definite in precedenza.

Problemi relativi ai certificatiÈ possibile che l'utente non sia abilitato a riconoscere l'attendibilità di un certificato.

Ciò potrebbe verificarsi a causa di uno scarto temporale per cui il server che esegue l'agent VFCache è in ritardo rispetto al client che esegue il client vSphere. Poiché il certificato ha una data di inizio nel futuro, non sarà possibile accettarla.

Per risolvere il problema procedere come segue:

◆ sincronizzare l'orologio del client con il server.

◆ Prima di riconoscere l'attendibilità del certificato, attendere finché l'orologio del client non raggiunge lo stesso orario che indicava l'orologio del server nel momento in cui ha avuto luogo l'installazione dell'agent VFCache.

Problemi relativi ai certificati 53


Problemi di prestazioniProblema: VFCache è configurato correttamente, ma non è possibile registrare un significativo aumento delle prestazioni per il carico nella macchina virtuale.

Risoluzione(i)

◆ Visualizzare le statistiche nella funzionalità VFCache per determinare l'efficacia di VFCache e il tipo di carico in esecuzione nel dispositivo da accelerare. VFCache è particolarmente efficace per i carichi con una proporzione elevata di accesso in lettura rispetto a quello in scrittura.

◆ Assicurarsi di avere eseguito il provisioning di spazio sufficiente sul dispositivo per contenere il set di lavoro più attivo nel dispositivo di origine da accelerare.

Utilizzo dello strumento di supportoLo strumento di supporto di VFCache raccoglie le informazioni sull'ambiente del computer host vSphere, su VFCache e sulle installazioni dei componenti richiesti.

Queste informazioni potrebbero essere utili di fronte alla necessità di risolvere dei problemi.

Di seguito sono riportate le informazioni raccolte:

◆ Proprietà dell'ambiente: informazioni quali computer e nomi utente

◆ Variabili ambientali

◆ Informazioni sui file, tra cui i file VFCache

◆ Voci del registro dei componenti VFCache richiesti, ad esempio JVM, VSI, vSphere e PowerCLI

◆ Gruppi dei componenti VFCache richiesti, ad esempio VMware, PowerCli e MSChart

◆ File di certificato

◆ File di registro di migrazione



Lo strumento di supporto viene installato durante il processo di installazione. Se non si installa tale strumento durante l'installazione iniziale, è possibile reinstallare il plug-in e scegliere di installare soltanto lo strumento di supporto.

Per impostazione predefinita tale strumento viene installato nella cartella EMC > VFCACHE > Support.

Per impostazione predefinita, lo strumento di supporto raccoglie le informazioni in un file ZIP denominato VFCacheSupportInfo-<time stamp>.zip.

Utilizzo:

EMC.VFCache.SupportTool.exe [-ovph] [output directory]

È possibile eseguire lo strumento di supporto con le seguenti modalità:

◆ Normal (senza flag)L'output è posizionato nella cartella da cui è stato eseguito lo strumento di supporto.

◆ Output -oDirige l'output in una cartella diversa rispetto a quella specificata dall'utente.

◆ Verbose -vInclude informazioni di debug aggiuntive.

◆ Prerequisite -pVerifica se vengono installati i prerequisiti. I risultati vengono visualizzati nella riga di comando e scritti in un file di registro denominato EMC.VFCache.SupportTool.Prerequisites.log, nella directory corrente.

◆ Help -hMostra la guida relativa allo strumento.

Utilizzo dello strumento di supporto 55


File di registroNella seguente tabella sono descritti i file di registro utili per la risoluzione dei problemi:

I registri generati tramite la funzionalità di estrazione dei registri sono posizionati nel file log.zip in C:\ProgramData\EMC\VFC\logs.

I certificati dell'agent VFCache sono posizionati nella seguente cartella:%AppData%\EMC\Virtual Storage Integrator\vSphere4\Data\EMC.VSI.VSphere4.Features.VFCache.Certificates

È anche possibile visualizzare la cartella del certificato mediante il plug-in VSI. Selezionare Home > EMC VSI > VFCache e fare clic sul collegamento Certificates Store.

Tabella 7 File di registro

Macchina Cartella File

Client %AppData%\EMC\Virtual Storage Integrator\vSphere4\Logs

• File di registro di VFCacheEMC.VSI.VSphere4.Features.VFCache.txt

• File di registro del client dell'agent VFCacheEMC.VSI.VSphere4.Features.VFCache.AgentClient.txt

• Registri di VSIEMC.VSI.VSphere4.txt EMC.VSI.txt

Server Linux/opt/ECOM/toolkit/prog/log

• File di registro dell'agent VFCachecimomlog.txt

• File di registro di protezione dell'agent VFCachesecuritylog.txt

• File di registro del provider dell'agent VFCacheVFC_log.txt

I file di installazione sono disponibili in /var/log/messages

WindowsC:\Programmi\EMC\VFC \toolkit\prog\log'

• File di registro dell'agent VFCachecimomlog.txt

• File di registro di protezione dell'agent VFCachesecuritylog.txt

WindowsC:\ProgramData\EMC\VFC (cartella nascosta)

• File di registro del provider dell'agent VFCacheECOM_3logfile.txt

• Messaggi del servizio dell'agent VFCache scritti nell'output standardVfcmtsvc.log

File .dat %AppData%\EMC\Virtual Storage Integrator\vSphere4\Data

• EMC.VSI.VSphere4.Features.VFCache.Plugin.dat• EMC.VSI.VSphere4.Features.VFCache.Migration.<vm-id

>.dat


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