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Anno XIII n. 60 della nuova serie Taxe perçue Italy Spedizione in a.p. art. 2 20/C legge 622/96, filiale di Trieste c.p.o. via Brigata Casale marzo-aprile 2009 – numero doppio in caso di mancato recapito, inviare all’Ufficio Trieste-CPO per la restituzione al mittente, che si impegna a corrispondere il diritto fisso dovuto. IL DALMATA Giornale fondato a Zara nel 1865 e soppresso dall’Austria nel 1916 Rifondato dagli Esuli per dare voce ai Dalmati dispersi nel mondo FRUTTUOSO INCONTRO CON IL GOVERNO BERLUSCONI A PALAZZO CHIGI SCUOLA UNIVERSITÀ E LIBRI DI TESTO NELLA CONFERENZA GELMINI-FEDERESULI Cittadinanza italiana per i dalmati. Le nostre associazioni non riescono a soddisfare la richiesta delle scuole che chiedono quasi 400 conferenzieri per il Giorno del Ricordo. Presieduta dal Capo della Se- greteria del Governo Berlusconi Gianni Letta, che si è alternato nell’incarico con il sottosegre- tario sen. Carlo Giovannardi e con la partecipazione dei sot- tosegretari sen. Antonio Man- tica (esteri), on. Alberto Gior- getti (economia e finanzia ) sen. Nito Palma (interni), sen Pas- quale Viespoli (affari sociali) on. Roberto Menia (ambiente), on. Ettore Vitto (rapporti con il Parlamento), on. Raffaele Fitto (rapporti con le Regioni) e con i capi di gabinetto dei Ministeri dell’Istruzione (dottor Rosa), dei Beni culturali (dott Aval- lone responsabile delle biblio- teche di tutta Italia), delle In- frastrutture-Trasporti e del- l’Inps, si è svolta a palazzo Chigi, sede della presidenza del Consiglio dei Ministri. Nell’at- teso incontro, tra il Governo e la Federesuli nel quale è stato fatto il punto della situazione dei tavoli di lavoro aperti due mesi fa è stata espressa, grande soddisfazione al Go- verno da parte di tutte le asso- ciazioni, compresa l’Unione degli istriani di Lacota, per i notevoli passi avanti su tutti i dieci punti proposti dalla Fe- derazione degli esuli guidata da Renzo Codarin. La dottor Simonetta Rosa ha comunicato, ufficialmente, la decisione assunta dal Ministro dell’Istuzione on. Maria Stella Gelmini di convocare una spe- cifica conferenza sull’insegna- mento della storia dell’Adria- tico orientale nelle scuole e nelle università. Per il dalmati che avevano particolarmente in- sistito su questo argomento è intervenuto il nostro direttore che ha sottolineato il fatto che le nostre richieste non si fermano all’insegnamento della storia, che pure è essenziale, ma deve comprendere l’intero arco della cultura, delle lettere, delle scienze e delle arti per l’apporto di primo ordine dato all’Italia da statisti, letterati, scienziati e artisti giuliano dal- mati nell’arco di due millenni. L’Università popolare di Trie- ste, l’IRCI, il Centro di Docu- mentazione multimediale, le Società dalmata di Storia Patria di Venezia e di Roma, la Fon- dazione Rustia Traine, la Lega Nazionale e le altre associazioni istriane e fiumane degli esuli potranno dare un apporto scien- tifico di non poco conto. Molto apprezzata da tutti gli esuli la disponibilità del sen. Mantica e del sen. Palma sulla necessità di una nuova normativa a favore degli ita- liani di Dalmazia che, salvo quelli di Zara, Lagosta, Cherso e Lussino, erano stati esclusi della possibilità di avere la cittadinanza italiana e per un maggior sostegno alle autorità consolari da estendere ancora in molte città della Dalmazia 600° ANNIVERSARIO DELLA DEDIZIONE DI ZARA ALLA SERENISISMA: FRANCOBOLLO IN FORSE? Qualcuno si oppone alla pubblicazione del francobollo com- memorativo dell’Atto di Dedizione della città di Zara alla Se- renissima che fu solennemente stipulato il 5 settembre 1409. Quest’anno sono 600 anni dall’avvenimento che cade po- chi giorni prima del Raduno di Trieste, ma nel programma annuale delle Poste italiane non vi è alcun cenno all’emis- sione del francobollo deliberata due anni fa e di cui abbiamo dato ampia notizia sul numero 53, luglio–agosto 2007, de Il Dalmata Invitiamo gli amici filatelici a vigilare e gli uomini politici a risolvere il mistero. A pag. 12 l’Atto di Dedizione a Venezia del 5settembre 1409 La Santa Messa è stata concelebrata dall’arcivescovo di Spalato Marin Barišić, dal cardinale Angelo Scola Patriarca di Venezia, dal vescovo di Cattaro Ilija Janjić, dall’arcivescovo di Spalato e Macar- sca in pace Ante Jurić e dal vescovo di Subotica Ivan Penzeš. continua a pag. 9 RADUNO DEI DALMATI 14-20 SETTEMBRE 2009 Servizi pag. 3, 4, 5, 6, 7 e 12 servizio a pag. 2 IL PATRIARCA DI VENEZIA A SPALATO PER LE CELEBRAZIONI DI SAN DOIMO

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Anno XIII n. 60 della nuova serie Taxe perçue Italy Spedizione in a.p. art. 2 20/C legge 622/96, filiale diTrieste c.p.o. via Brigata Casale

marzo-aprile 2009 – numero doppio in caso di mancato recapito, inviare all’Ufficio Trieste-CPO per la restituzioneal mittente, che si impegna a corrispondere il diritto fisso dovuto.

IL DALMATAGiornale fondato a Zara nel 1865 e soppresso dall’Austria nel 1916Rifondato dagli Esuli per dare voce ai Dalmati dispersi nel mondo

FRUTTUOSO INCONTRO CON IL GOVERNO BERLUSCONI A PALAZZO CHIGI SCUOLA UNIVERSITÀ E LIBRI DI TESTONELLA CONFERENZA GELMINI-FEDERESULI Cittadinanza italiana per i dalmati. Le nostre associazioni non riescono a soddisfare larichiesta delle scuole che chiedono quasi 400 conferenzieri per il Giorno del Ricordo.

Presieduta dal Capo della Se-greteria del Governo BerlusconiGianni Letta, che si è alternatonell’incarico con il sottosegre-tario sen. Carlo Giovannardi econ la partecipazione dei sot-tosegretari sen. Antonio Man-tica (esteri), on. Alberto Gior-getti (economia e finanzia ) sen.Nito Palma (interni), sen Pas-quale Viespoli (affari sociali)on. Roberto Menia (ambiente),on. Ettore Vitto (rapporti con ilParlamento), on. Raffaele Fitto(rapporti con le Regioni) e coni capi di gabinetto dei Ministeridell’Istruzione (dottor Rosa),dei Beni culturali (dott Aval-lone responsabile delle biblio-teche di tutta Italia), delle In-frastrutture-Trasporti e del-l’Inps, si è svolta a palazzoChigi, sede della presidenza delConsiglio dei Ministri. Nell’at-teso incontro, tra il Governo ela Federesuli nel quale è statofatto il punto della situazionedei tavoli di lavoro aperti duemesi fa è stata espressa,grande soddisfazione al Go-verno da parte di tutte le asso-ciazioni, compresa l’Unionedegli istriani di Lacota, per inotevoli passi avanti su tutti idieci punti proposti dalla Fe-derazione degli esuli guidata daRenzo Codarin.La dottor Simonetta Rosa hacomunicato, ufficialmente, ladecisione assunta dal Ministrodell’Istuzione on. Maria Stella

Gelmini di convocare una spe-cifica conferenza sull’insegna-mento della storia dell’Adria-tico orientale nelle scuole enelle università. Per il dalmatiche avevano particolarmente in-sistito su questo argomento èintervenuto il nostro direttoreche ha sottolineato il fatto che lenostre richieste non si fermanoall’insegnamento della storia,che pure è essenziale, madeve comprendere l’intero arcodella cultura, delle lettere, dellescienze e delle arti perl’apporto di primo ordine datoall’Italia da statisti, letterati,scienziati e artisti giuliano dal-mati nell’arco di due millenni.L’Università popolare di Trie-ste, l’IRCI, il Centro di Docu-mentazione multimediale, leSocietà dalmata di Storia Patriadi Venezia e di Roma, la Fon-dazione Rustia Traine, la LegaNazionale e le altre associazioniistriane e fiumane degli esulipotranno dare un apporto scien-tifico di non poco conto. Molto apprezzata da tutti gli esuli ladisponibilità del sen. Mantica e delsen. Palma sulla necessità di unanuova normativa a favore degli ita-liani di Dalmazia che, salvo quelli diZara, Lagosta, Cherso e Lussino,erano stati esclusi della possibilitàdi avere la cittadinanza italiana e perun maggior sostegno alle autoritàconsolari da estendere ancora inmolte città della Dalmazia

600° ANNIVERSARIO DELLA DEDIZIONE DI ZARAALLA SERENISISMA: FRANCOBOLLO IN FORSE?Qualcuno si oppone alla pubblicazione del francobollo com-memorativo dell’Atto di Dedizione della città di Zara alla Se-renissima che fu solennemente stipulato il 5 settembre 1409.Quest’anno sono 600 anni dall’avvenimento che cade po-chi giorni prima del Raduno di Trieste, ma nel programmaannuale delle Poste italiane non vi è alcun cenno all’emis-sione del francobollo deliberata due anni fa e di cui abbiamodato ampia notizia sul numero 53, luglio–agosto 2007, de IlDalmata Invitiamo gli amici filatelici a vigilare e gli uominipolitici a risolvere il mistero.A pag. 12 l’Atto di Dedizione a Venezia del 5settembre 1409

La Santa Messa è stata concelebrata dall’arcivescovo di SpalatoMarin Barišić, dal cardinale Angelo Scola Patriarca di Venezia, dalvescovo di Cattaro Ilija Janjić, dall’arcivescovo di Spalato e Macar-sca in pace Ante Jurić e dal vescovo di Subotica Ivan Penzeš.

continua a pag. 9

RADUNO DEI DALMATI 14-20 SETTEMBRE 2009

Servizi pag. 3, 4, 5, 6, 7 e 12

servizio a pag. 2

IL PATRIARCA DI VENEZIA A SPALATO PER LE CELEBRAZIONI DI SAN DOIMO

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Quest’anno hanno avuto parti-colare risalto a Spalato i tradi-zionali festeggiamenti in ri-cordo di San Doimo, patronodella città fin dall’epoca del suomartirio risalente alla persecu-zione dei cristiani attuata da unaltro grande salonitano e spala-tino, l’Imperatore Diocleziano.L’arcivescovo Doimo è statouno dei primi prelati della dio-cesi di Salona, che era a capodella chiesa apostolica di Dal-mazia, che ha diritto a questoprestigioso titolo perché fon-data dall’apostolo Paolo e daSan Tito. Doimo era un cives

romanus come l’imperatore,che tentò di eliminare la pic-cola setta dei cristiani per evi-tare che le nuove idee mettes-sero in crisi la grandiosità del-l’Impero romano che i dalmatiamarono profondamente piùdegli stessi abitanti di Roma.

Oggi il mausoleo che Diocle-ziano si era costruito all’in-terno del colossale Salonae Pa-latium, S.Palatium da cuiviene il nome di Spalatum, noncontiene più il sarcofago inmarmo rosso del persecutore,ma le reliquie del perseguitato

ed è diventato il Duomo diSpalato consacrato proprio aSan Doimo. L’autorevole quo-tidiano spalatino Slobodna Dal-macija ha dedicato molto spa-zio all’avvenimento con unasola punta critica, quando hasottolineato che il Patriarca diVenezia ha esaltato forse un po’troppo le benemerenze dellaSerenissima. Cosa che non ab-biamo difficoltà a credere, per-ché costituisce una regola chele celebrazioni esaltino i datipositivi di un avvenimento sto-rico e ne mettano in ombraquelli negativi.

pag. 2 marzo-aprile 2009 IL DALMATA

RINSALDATI I VINCOLI TRA LA CHIESA APOSTOLICA DALMATA E VENETA IL PATRIARCA DI VENEZIA A SPALATOCELEBRA IL PATRONO SAN DOIMO Il cardinale Scola ricorda i legami della Diocesi salonitano - spalatina con la Serenissima,il cui Patriarca è stato il Primate di Dalmazia fino all’abolizione del titolo nell’anno 2003

IL DALMATADirezione e Redazione

Via dei Giacinti n. 8 - 34135 Triestetel. 040.425118 - fax 040.4260637Autorizzazione del Tribunale di

Trieste n. 972 del 6 novembre 1997

DirettoreRenzo de’ Vidovich

tel. 040.635944 - fax 040.3483946

RedazioneGiuliano De Zorzi, Franco Luxardo,Walter Matulich, Chiara Motka,

Myriam Paparella, Honorè Pitamitz,Roberto Predolin, Elio Ricciardi, Tullio Vallery, Vanni Rolli, GiorgioVarisco, Guido Battara, Giuseppe Sal-ghetti-Drioli e Antonio Concina

SegreteriaRachele Denon Poggi

ImmagineMaria Sole de’ Vidovich

CoordinamentoAda Ceccoli Gabrieli

Conto Corrente Postalec/c postale n. 14434344

Posta Elettronica [email protected]

Sito Internetwww.dalmaziaeu.it

StampaTipografia Adriatica - Trieste

Iniziativa realizzata con il contributodel Governo italiano

ai sensi della legge 193/2004

Il numero 100 del mensile in carta patinata Le Tre Venezia è comple-tamente dedicato alla Dalmazia e riproduce splendide fotografie a tut-ta pagina che ritraggono le isole di Pago, Lesina e Curzola e le cittàdi Zara, Sebenico, Traù e Ragusa. Gli articoli che illustrano la loro sto-ria sono firmati da autori ben noti ai nostri lettori: Daria Garbin. Ra-chele Denon Poggi, Adriano Ivancich e Renzo de’Vidovich. La Rivistaè in edicola al costo di 10€ e li vale proprio tutti.

OLTRE 100 MILA €STANZIATI PER LASEDE DELLA C.I. DISPALATO Su proposta dell’Unione ita-liana di Fiume, l’Universitàpopolare di Trieste e il Mini-stero degli esteri stanziano que-st’anno per il rinnovo dellasede della Comunità degli ita-liani di Spalato €78.000 (per ilrestauro della scala d’ingressoe dell’appartamento di ulicaBajamonti 4 ) ed altri € 25.000per l’acquisto di una stanza dimq. 11,14 di proprietà dell’exPresidente della C.I. MladenCiulic Dalbello. Da lungotempo la sede è aperta solo dueore alla settimana, a causadella crisi che travaglia la C.I.di Spalato e che dovrà essererapidamente risolta perché nonè pensabile che dall’Italia ven-gano impiegati mezzi finan-ziari cosi importanti per unasede praticamente inutilizzata.E’ auspicabile che i soci dellaC.I di Spalato siano chiamatialle urne per eleggere unnuovo ed efficiente presidenteed un direttivo che lo Statutodella C.I. indica come l’organoresponsabile della Comunità.

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IL DALMATA marzo-aprile 2009 pag. 3

TRIESTE ED IL SUO SINDACO ATTENDONO A BRACCIA APERTE I DALMATI IL FUTURO GRANDE MUSEO ADRIATICOAL CENTRO DEL 56° RADUNO DI TRIESTE Il rinnovato stabile ospiterà la Giornata della Cultura dalmata, la presentazione di libri,spettacoli teatrali, musicali e di mostre filateliche, storiche, documentali e pittoriche

Il Sindaco di Trieste RobertoDipiazza ha concesso il Patro-cinio del Comune di Trieste alprossimo Raduno dei Dalmatiche si preannuncia di grandeimportanza e che testimonieràla straordinaria vitalità dellacomponente italiana della no-stra terra. Roberto Dipiazza di cui sononote le capacità realizzative, imodi spicci e la grande con-cretezza, si è dato da fare ed hagià reperito sponsor e tecniciche metteranno a punto la braz-zera dalmata donata da OvidioSchiattino e che sarà - comepropone Paolo Rumiz - il sim-bolo principale di questo ra-duno. Sarà posizionata, conqualche giorno di anticipo sul-l’inizio del Raduno, nel postopiù frequentato di Trieste,Piazza della Borsa-Piazza Unitàd’Italia, e costituirà un ri-chiamo per il Raduno digrande impatto visivo e forte-mente significativo. La barcarappresenta, infatti, l’elementoprimario che ha unito in pas-sato le città dalmate, spessosprovviste di collegamenti stra-dali, non solo fra di loro maanche con le altre città d’Italia,quali Trieste, Venezia (fin daitempi della Serenissima!), An-cona, Pescara, Bari…. Con la collaborazione dell’As-sessore alla Cultura del Co-mune Massimo Greco e del suo

staff vi è, già oggi, un grandefervore di idee e di iniziativeper accogliere nell’enormePalazzo di via Torino 8, desti-nato a diventare il Civico Mu-seo della Civiltà istriana, fiu-mana e dalmata i dalmatiprovenienti da tutto il mondoma anche i 20.000 triestini diorigine dalmata e quelli ancorapiù numerosi interessati allastoria ed alla vita della Dalma-zia. In tutta la settimana del Radu-no si alterneranno nella salamaggiore, appositamente pre-disposta, conferenze e l’illu-strazione di spettacoli di ognitipo, presentazioni di libri, ri-viste e giornali e di avveni-menti culturali i più diversi. Sarà un’ occasione unica per idalmati che parteciperanno aiviaggi di studio organizzati dal-l’Università Popolare di Trie-ste per gli italiani di Dalmazia,non solo di vedere le opered’arte della città di Trieste ed isuoi tre castelli (il Castello diMiramare è il secondo monu-mento per numero di visitatoriesistente in Italia dopo la Re-gia di Caserta!) il Castello diDuino ed il Castello di San Giu-sto, musei come il Revoltella, a

50 metri dal centro del nostroRaduno che espone opere d’artedi grande valore, i musei Sarto-rio, del Risorgimento e dell’Ar-chivio di Stato.Esistono anche rarità naturalicome la Grotta Gigante chepotrebbe contenere il Duomodi Milano ed un numero note-volissimo di siti da visitare chesono del tutto sconosciuti ai tu-risti che si limitano a passeg-giare lungo le rinnovate riveed in Piazza dell’Unità d’Italia.Per agevolare questa visite ab-biamo contattato l’Ente turi-smo per far ottenere l’ingressogratuito, o quanto meno, age-volato in tutti questi posti. Iviaggio di studio di Trieste sa-ranno sicuramente i più inte-ressanti e culturalmente piùproduttivi che l’UPT abbia maiprogrammato.Al piano terra del futuro Mu-seo sarà riservato un ampio lo-cale per l’ accoglienza, dovesarà possibile stazionare ancheper lungo tempo e trovareamici vecchi, ma anche in-

staurare rapporti nuovi, rila-sciare interviste televisive daparte dei semplici partecipantiche saranno poi riprese e rilan-ciate dalla tv dei paesi di pro-venienza e di tutto il mondo.Nello stesso fabbricato cheospiterà il Museo sarà, infatti,riservato uno spazio a giornali-sti e reporters tv. di cui diamonotizia in altra pagina del gior-nale, dove sarà specificato losforzo che verrà fatto per farciconoscere in tutto il mondo.

L’Assessore alla Cultura Massi-mo Greco

La sede del Raduno vista dallaBiblioteca civica di Piazza Hor-tis, al centro della città

Uno scorcio del Palazzo di via Torino che ospiterà buona parte del-le manifestazioni del Raduno

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pag. 4 marzo-aprile 2009 IL DALMATA

NUOVE E BELLE PROPOSTE DEI NOSTRI LETTORICi arrivano, intanto, altre lette-re contenenti idee, serie e fon-date, che non sappiamo, però,se avremo i mezzi per realiz-zarle. RITROVATA OPERETTAAL VERDI Mi consta che la FondazioneRustia Traine ed il maestroMartinolli D’Arcy hanno re-perito e stampato lo spartito diun’operetta di Francesco de’Suppè Demelli, noto anchecome Franz Von Suppè, “Il ri-torno del Marinaio” che po-trebbe animare, in tutto o inparte, una serata da realizza-re al Teatro Verdi. Si tratta delritrovamento di una musica ri-tenuta perduta e che ha già at-tirato l’attenzione non solo delTeatro triestino e di quello diRoma ma anche di quello diBolzano. Sarebbe una chiccaper gli intenditori e un avveni-mento per i molti che afflui-ranno a Trieste.

Ci stiamo lavorando e stiamovedendo con il maestro Adria-no Martinolli d’Arcy, il cui

nome lussignano dice già mol-to, per reperire i fondi neces-sari per allestire uno spetta-colo così impegnativo. In ognicaso la ritrovata operetta po-trebbe essere allestita e messain scena in occasione del au-spicabile gemellaggio Roma-Salona-Spalato del prossimoanno

E I PITTORI TALLERI EFANTONI?Magnifica l’idea di una nuovaedizione della mostra itineran-te degli artisti dalmati contem-poranei che vi proponete di al-largare ad altre personalità chenon hanno potuto entrate nel-la prima edizione, pur avendo-ne i meriti. Mi pare che abbia-te dimenticato, però, artisti del

calibro di Giovanni Talleri,madre zaratina e che è un deimaggiori pittori che operano a

Trieste e Tonci Fantoni, za-ratino puro sangue e artista digrande valore. Se poi vorresteaggiungere, come mi sembre-rebbe giusto, i pittori che sisono innamorati della nostraterra senza essere dalmati, visegnalo Galeazzo Vigano’ cheopera a Padova ed ha dipinto laDalmazia in diversi quadri,esposti a Padova in una mostraantologica di grande successoe Daniele Moro, che abbiamoconosciuto negli scorsi raduniper i libri e romanzi che ha

scritto sulla Dalmazia e che aPadova ho scoperto essere unvalido pittore in una mostradedicata alle nostre città. Qua-dri molto belli che meritereb-bero di essere conosciuti. Il Comitato non si era affattodimenticato di Giovanni Talle-ri e di Tonci Fantoni che sonostati spesso citati ne Il Dalma-ta. Il fatto che non siano statiproposti da amici che hannoscritto le lettere nello scorsonumero, non significa affattoche non siano stati consideratidal Comitato. State tranquilli.Artisti come Giovanni Talleri eTonci Fantoni avranno un po-sto di primo piano nella mo-stra!

PROCESSO-REALITY SUIBENI ABBANDONATI Ho visto a Udine un reality in-titolato “processo sui beni ab-bandonati” analogo ai proces-si che sono venuti di moda intv e che ho trovato bello, ade-rente alla realtà, legalmenteinteressante e di grande impat-to emotivo. Tra i giudici era-no presenti sulla scena il prof.Maurizio Maresca ed altri au-torevoli docenti del prestigio-so Ateneo friulano. I rappre-sentanti dei proprietari di caseespropriate (esuli) e le contro-parti jugoslave, con i relativi

avvocati, erano magnifica-mente rappresentati dagli stu-denti dalle facoltà di legge.Uno spettacolo-denuncia ma-gnifico e molto istruttivo, chesono certo sarebbe gradito dainostri radunisti.

Con il prof. Maurizio Marescaabbiamo un rapporto di colla-borazione fin dai tempi dellaCommissione, che portava ilsuo nome ed annoverava tra isuoi componenti l’indimentica-bile amico prof. Alberto Miele.Il Comitato organizzatore delRaduno si metterà subito incontatto con Maresca. Vi dare-mo notizie nel prossimo nume-ro de Il Dalmata

NON DIMENTICATE IMASSARIA Vi ricordo che a Trieste opera-no vari amici zaratini della fa-miglia zaratina: Massaria

Guido, pittore, che ha prodot-to molti quadri sui bombarda-menti di Zara ed il figlio An-drea animatore di una jazzband che ha molto successo trai giovani Abbiamo pubblicato su Il Dal-mata delle recensioni sia suiquadri di Guido Massaria chesui successi dell’orchestra diAndrea. Rinfreschiamo le ideeal Comitato che potrà scegliereper il Raduno di fiori in fiore

FFRRAANNCCEESSCCOO ddee ’’’’SSUUPPPPÈÈ DDEEMMEELLLLII

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COMMEDIA DEL ‘500 DIMARINO DARSAHo potuto vedere a Gorizia “Inobili ragusei” l’opera dellameta del ‘500 di Marino Dar-sa che è la più rappresentata diquel periodo nel mondo.

Potrà essere messa in cartelloin uno dei giorni del Raduno?Grazie all’amicizia che lega idalmati al Sindaco di Gorizia

Ettore Romoli, che l’ha giàprogrammata per la sua città,e che si è detto disposto a met-terla in scena a Trieste, la co-sa ci sembra realizzabile. Di-pende tutto da Ettore Romoli

IL CONCERTO DEL MAE-STRO FICIUR? Ricordo con grande piacere ilconcerto offerto al TeatroVerdi di Trieste dalla Fonda-

zione Rustia nell’estate del2004 con musiche tratte dalleoperette del compositore spa-latino Francesco de’ SuppéDemelli, sul cui nacque unagarbata polemica perché ilTeatro Verdi lo chiamavaFranz von Suppé.Il concerto era diretto dal mae-

stro Fabrizio Ficiur. E’ possi-bile fare qualcosa di analogoper il Raduno? Dedicheremo sicuramente aSuppè uno spazio importantedurante la settimana del Radu-no. Passiamo la proposta alComitato organizzatore che hail non invidiabile compito direperire i mezzi per finanziarele tante bellissime proposteche è possibile realizzare soloa Trieste, città straordinaria-mente ricca di iniziative e dimemorie dalmatiche. Sarà im-possibile programmare due se-rate su Suppè, ma una è certa,garantita al limone.

BANCARELLA DEL CDMNelle bancarelle organizzatedal CDM di Trieste ed in altreoccasioni ho potuto ascoltaredei suggestivi spettacoli conartisti di grande livello come ilpianista Luigi Donorà mae-stro e compositore ben noto alnostro pubblico il soprano Sa-brina Parti il poliedrico MarioFragiacomo, tromba, tricorno

e livelectronics Massimo Ot-toni per le coreografie e LauraBagarella insuperabile voce

narrante. Sono stati presi inconsiderazione per uno spetta-colo durante il nostro raduno? Si tratta di artisti di grande li-vello e con una sensibilità uni-ca per la poesia i suoni e le vi-sioni legati al mondo dellaDalmazia. Siamo certi che ilComitato farà l’impossibileper avere questi artisti chehanno dimostrato il loro talen-to non solo alla Bancarella, al-la cui realizzazzione abbiamodato gli scorsi anni un non se-condario contributo, ma anchein altre occasioni.

IL DALMATA marzo-aprile 2009 pag. 5

PER IL 56° RADUNO DEI DALMATI A TRIESTE

Pubblichiamo in anteprima un altro importante lavoro del famosopittore zaratina Secondo Raggi Karuz sull’ assassinio nel Palazzo diDiocleziano dell’ultimo Imperatore romano d’Occidente Giulio Ne-pote, che segna la fine dell’Evo antico e la nascita del Medioevo. Sa-rà un’occasione fondamentale per rivalutare la storia della Dalma-zia antica, troppo sottovalutata, e di quella moderna.

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pag. 6 marzo-aprile 2009 IL DALMATA

ALBERGHI CONVENZIONATI PER IL RADUNO Poiché gli alberghi quest’anno sono più cari dell’anno scorso, abbiamo concordato con la Federalbeghi di Trieste uno scon-to che trovate già applicato nella nostra tabella per chi prenota entro il 14 luglio 2009. È possibile avere un ulterioresconto (che trovate nel prezzo in rosso con l’asterisco*) per coloro che aderiscono alla formula della prenotazione non can-cellabile e non modificabile in base alla quale potrà venire richiesto il totale prepagamento del soggiorno da parte dell’al-bergo, da effettuare entro il 14 luglio p.v.,

NH Jolly Hotel****corso Cavour 7 tel. 0407600055 fax 040 362699 e mail [email protected]

Hotel Milano***via Ghega 17 tel. 040369680 e mail [email protected]

Hotel Urban **** Androna chiusa 4 tel. 040302065 fax 040307223 e mai [email protected]

Hotel Colombia **** -Via Geppa, 18 Tel. 040369191 Fax 040369644 E-mail [email protected]

Hotel Continentale **** -Via San Nicolò, 25 Tel. 040631717 Fax 040368816 E-mail [email protected]

Hotel Corderie **** -Via di Calvola, 43 Tel. 0403229277 Fax 0403225340 E-mail [email protected]

Hotel Victoria **** -Via A. Oriani, 2 Tel. 040362415 Fax 0403473781 E-mail [email protected]

Hotel Abbazia *** -Via Geppa, 20 Tel. 040369464 Fax 040369464 E-mail [email protected]

Hotel Alla Posta *** -Piazza Oberdan, 1 Tel. 040365208 Fax 040633720 E-mail [email protected]

Hotel San Giusto *** -Piazza Oberdan, 1 Tel. 040764824 Fax 040763826 E-mail [email protected]

Hotel Filoxenia *** -Piazza Mazzini, 3 Tel. 0403481644 Fax 040661371 E-mail [email protected]

Hotel Italia *** -Via della Geppa, 15 Tel. 040369900 Fax 040630540 E-mail [email protected]

Hotel Roma *** -Via Ghega, 7 Tel. 040370040 Fax 0403483574 E-mail [email protected]

Hotel Impero *** -Via S. Anastasio, 1 Tel. 040364242 Fax 040365023 E-mail [email protected]

Hotel James Joyce ** -Via Cavazzeni, 7 Tel. 040302065 Fax 040307223 vedi Hotel Urban

Hotel Eden *** -Sistiana, 42/A Tel. 0402907042 Fax 0402908253 E-mail [email protected]

Hotel Tre Noci *** -Sistiana, 33 Tel. 040299255 Fax 0402907153 E-mail [email protected]

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IL DALMATA marzo-aprile 2009 pag. 7

Viviamo in tutta Italia un mo-mento caratterizzato dalla ri-voluzione delle trasmissionitelevisive e se ne sono accortianche i nostri lettori, bombar-dati da un numero impressio-nante di notizie sulla necessitàdi dotarsi di un decoder perpoter captare un numero impo-nente di nuovi canali televisi-vi, oltre a quelli, una ventina,che già è possibile vedere conuna normale antenna. Con ildigitale terrestre in tutta Italia,tempo massimo un mesetto,sarà completata una vera e pro-pria rivoluzione per cui vedre-mo più nitidamente di primaun numero di canali maggioree tale innovazione dovrebbeporre fine al tormentone delduopolio Rai- Fininvest e del

conflitto di interesse di Berlu-sconi monopolista televisivo,di cui a destra, come a sinistra,non se ne poteva proprio più.Ma soprattutto il digitale terre-stre consentirà ai telespettatoridi sintonizzarsi su un maggiornumero di canali. In attesa chela Federazione degli Esuli, giàallertata dai Dalmati, elaboriuna presenza organica tv per lanostra cultura adriatica (il pre-sidente Codarin presiede an-che il Centro di Documenta-zione Multimediale ed è esper-to in materia, per non parlaredel nostro assessore AntonioConcina) siamo andati in avan-scoperta per fare da cavia conil nostro Raduno e ci stiamodando da fare affinché le mani-festazioni di maggior impatto

visivo possano essere viste intutto il mondo, dagli esuli chenon potranno essere presentima soprattutto dall’ingentequantità di utenti televisivi edinternet che finora hanno igno-rato la nostra esistenza. E’ unoccasione che non ci faremoscappare. Partendo dalle esperienze chegià abbiamo in questo campo(i nostri lettori ricordano ne IlDalmata n° 36 del 2004, facil-mente reperibile nel file“News da il Dalmata” del sitowww.dalmaziaeu.it) la Fonda-zione Rustia Traine ha già ef-fettuato dalla sede di Triesteuna lunga trasmissione di RaiInternational, in diretta, vistain tutto il mondo con la solaesclusione dell’Italia.Erano posteggiati in via deiGiacinti due camion attrezzaticon una stazione trasmittentesatellitare e strumenti informa-tici d’avanguardia che hannomandato in onda già nel 2004,per varie ore, numerose inter-viste agli amici dalmati diTrieste ed abbiamo avuto ri-scontri molto positivi da tuttoil mondo. Da non sottovalutare un altrostrumento, noto ormai non so-lo ai giovani, rappresentato dalSito Internet che la FondazioneRustia Traine gestisce da anniin collaborazione con la Digitas.r.l. di Asolo. I tecnici stannostudiando il sistema più sem-plice per trasmettere via inter-net i filmati giornalieri del no-stro raduno, le interviste con lemolte autorevoli personalitàche sono state mobilitate maanche per i semplici radunistiche attendono da anni di dire laloro su www.dalmaziaeu.it.Questa sarà anche l’ occasioneper le prove di approccio tra le

tv italiane Rai-Mediaset, e lealtre stazioni indipendenti col-legate (ad esempio Telequattrodi Trieste, Antenna 3 del Trive-neto…) e le stazioni televisivecroate che già trasmettono intutta la Dalmazia ma anchecon Telecapodistria, la RaiTrasfrontaliera del Friuli Ve-nezia Giulia e le trasmissioniEst-Ovest di Stazzer che si so-no da tempo candidate a fareda ponte tra la cultura italianae quella croata e non perderan-no certamente l’occasione of-ferta dal Raduno. Da aggiun-gere la Monte Sala Corpora-tion d’Australia (anche se nonpotremo più parlare in dialettocon il nostro vecchio l’amicozaratino Amedeo Sala che l’hafondata). Ci intenderemo con isuoi figli che ne hanno raccol-to l’eredità.Resta ancora la grande inco-gnita rappresentata dalla megapiattaforma Rai-Mediaset, giàin parte operante, che trattia-mo con le pinze perché, picco-li ed inesperti come siamo, nonvorremmo restare fulminatidall’altissima tensione... politi-ca internazionale che circondaquesta iniziativa. Per intender-ci, ci hanno lasciato capire cheil poco credibile tormentonesulle veline di Berlusconi sa-rebbe nient’altro che una ritor-sione per il fatto che il Premieravrebbe toccato gli enormi in-teressi politici e finanziari chegravitano intorno alla piatta-forma Sky di Mardok.Per non sapere ne leggere nescrivere, puntiamo indifferen-ziatamente sulla piattaformaRai-Mediaset e su Sky per rita-gliarci uno spazietto televisivointernazionale anche in questidue colossi dell’informazionemondiale.

AL RADUNO LE PROVE PER IL LANCIO DELLA CULTURA ADRIATICA IN TVLE CRONACHE TV DEL RADUNOSARANNO VISTE IN TUTTO IL MONDOChiesta la copertura Rai Tv sulle più significative manifestazioni in chiaro, sul digitaleterreste, sul satellitare e sulla piattaforma Rai-Mediaset; filmati su www.dalmaziaeu.it.

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pag. 8 gennaio-febbraio 2009 IL DALMATA

MOSTRA ALL’ALTARE DELLA PATRIADELL’AND SULLE FOIBE E SULL’ESODONella giornata del Ricordo del 10 febbraio scorso i dalmati a Roma hanno organizzato lapiù imponente mostra mai realizzata sulle sofferenze delle popolazioni adriatiche nel 1945L’Altare della Patria, nelle sueenormi sale interne che corro-no da una parte all’altra dell’e-dificio, ha ospitato la mostraintitolata “Foibe e Martiri di-menticati” allestita dall’Asso-ciazione nazionale dalmata diRoma sotto la direzione diCarla Cace e Matteo Signori. Sono stati allestiti una ventinadi artistici cubi in ferro, e suilati sono stati appesi i più si-gnificativi documenti fotogra-fici delle stragi compiute daipartigiani comunisti di Tito inDalmazia, Fiume, Istria e neiquaranta giorni di occupazionedi Gorizia e Trieste, testimo-niati dalle Foiba di Basovizzae dalla numerose altre voraginicarsische disperse in tutto intutta la Venezia Giulia. I nu-merosi documenti e fotografie,alcuni dei quali erano partico-larmente drammatici, erano il-

lustrate da didascalie che pun-tualmente ricordavano il luo-go e la data del ritrovamento

dei miseri resti. Il tutto inqua-drato in un efficace percorsoillustrativo di quella che è sta-ta la tragedia delle genti adria-tiche italiane dal ’43 al ’46.Non è mancato un breve e si-gnificativo accenno alla sna-zionalizzazione della Dalma-zia operata dall’Impero asbur-gico fino al 1918 e dal 1920 al1940 dal Regno di Jugoslavia.Come si ricorderà l’Associa-zione Nazionale Dalmata è na-ta alla fine della Prima GuerraMondiale per difendere i dirit-ti dei numerosi italiani chehanno dovuto abbandonare laDalmazia ceduta interamentealla Jugoslavia, ad eccezionedelle isole di Cherso, Lussino,

Lissa, Pelagosa e dell’enclavedi Zara. Il percorso è stato illustrato al-le autorità ed ai consistentigruppi di visitatori dai realiz-zatori della mostra in primisdalla dottor Carla Cace e daldottor Matteo Signori unita-mente alla dottor Maria Stefa-nelli ad altri volontari, chehanno risposto alle numerosedomande dei visitatori, i qualiin numero eccezionale hannoaffollato l’ esposizione. Le co-mitive in genere erano forma-te da italiani poco informatisulla storia di questa parted’Italia, ma non sono mancatinumerosi gruppi di giappone-si, francesi, tedeschi, inglesi

americani e canadesi, che han-no visitato l’importante mo-numento romano e che si sonomostrati interessati alla nostrastoria di cui ignoravano ognielemento. I dirigenti dell’As-sociazione nazionale dalmatahanno saputo soddisfare ade-guatamente, anche usandolingue straniere, la curiositàdei turisti italiane ed esteri. Al-cuni hanno scritto lettere diprotesta ai giornali dei loropaesi che mai avevano spesoun rigo per una delle pulizie et-niche più radicali svoltasi inEuropa. La mostra verrà replicata ilprossimo anno a Milano ed inaltre città italiane.

La dott. Carla Cace con a sinistra il Sindaco di Roma Gianni Ale-manno e la Ministro della gioventù Giorgia Meloni, illustra alle au-torità presenti il significato della mostra. Sulla sfondo la professo-ressa Maria Luisa Botteri

Un significativo bozzetto realizzato da Andrea Cardia e Rocco Cer-chiara che è stato il simbolo della mostra, ed è stato molto apprez-zato dai visitatori italiani e stranieri

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IL DALMATA marzo-aprile 2009 pag. 9

CONCERTO DELLA FEDERAZIONE DEGLI ESULIAL TEATRO GIUSEPPE VERDI DI TRIESTE Nel Giorno del Ricordo una manifestazione di altro profilo artistico e culturale ha riunitotutti gli esuli, commossi dalle musiche risorgimentali che hanno fatto l’Unità d’Italia

Il Giorno del Ricordo è statocelebrato con numerose mani-festazioni che hanno ricordato ilTrattato di Pace di Parigi del 10febbraio 1947 con il quale sonostate cedute alla Jugoslavial’Istria, ad eccezione di Mug-gia, Fiume e la piccola parte diDalmazia liberata nel 1918,alla città di Trieste, ritornataall’Italia dopo quaranta giornidi occupazione titina simboleg-giata dalla Foiba di BasovizzaE’ stata molto apprezzata l’ideadi un concerto di elevato profiloartistico durante il qualel’orchestra sinfonica del TeatroVerdi a ranghi completi ha ese-guito inni e musiche patriotti-che tratte dalle più importantiopere liriche che hanno tenuto

desto il senso nazionale duranteil lungo e difficile Risorgimentoitaliano. Si è trattato di un’oc-casione in cui si sono ritrovatetutte le anime dell’esilio e i fra-gorosi applausi che hanno ac-

compagnato i momenti musi-cali più intensi hanno dimo-strato, ancora una volta, che lamusica sa esprimere sentimentie dolori meglio di qualsiasi al-tra forma d’arte.

Continua dalla primaHa fatto, inoltre presente, che inoccasione del 10 febbraio ven-gono richieste dalla più svariatescuole d’Italia 400 interventidi esuli per conferenze pro-grammate sull’argomento e chele associazioni non sono ingrado di rispondere ad una do-manda cosi corposa anche per-ché impegnate quel giorno incentinaia di altre manifesta-zioni pubbliche. Ha chiesto cheil Ministero promuova corsiper insegnanti che vogliano ap-profondire l’argomento, come

era stato fatto dai dalmati aTrieste nel 2000 nell’Aula ma-gna del Liceo Dante, stracolmadi insegnanti che - pur resi-dendo a Trieste - non ritene-vano di essere in possesso sul-l’argomento di dati rigorosa-mente scientifici. Quest’anno leComunità istriane di Triestehanno indetto un analogo uti-lissimo corso. È stata molto apprezzata la pre-senza di tanti uomini politici diprimo piano che hanno sceltol’incontro con gli esuli nono-stante fosse presente a Roma inquel giorno una riunione FiatChrysler con Marchionne ed

importanti managers americanied altre con il Presidente dellaRepubblica della Libia. La riunione ha avuto luogo, in-fatti, l’11 giugno in concomi-tanza con la visita a Roma delPresidente libico Gheddafi cheha fatto due dichiarazioni cheper molti versi interessano an-che noi: in una criticava fero-cemente i governi italiani suc-cedutesi nel secolo scorso chehanno ignorato i diritti dei pro-fughi libici (e, aggiungiamonoi, di quelli adriatici) e nel-l’altra annunciava la disponi-bilità del governo libico adaprire le porte agli esuli e, qua-

lora volessero rientrare, conce-dendo loro maggiori agevola-zioni rispetto a quelle cheavranno, e sono notevoli, gli al-tri italiani. Un analogo prov-vedimento non è mai stato fi-nora annunciato per gli esuliadriatici che - a differenza deilibici – fanno parte di una po-polazione autoctona residenteda millenni in Istria, Fiume eDalmazia, mentre i coloni libicisono partiti dall’Italia alla finedell’ ‘800, quando ancora Libiae Tunisia facevano parte de-l’Impero turco-ottomano.

Il Presidente della Federazionedegli esuli Renzo Codarin cheha organizzato l’evento è statovivamente complimentato dalleautorità e dai numerosi istriani,fiumani e dalmati che hannoseguito commossi inni e pezzi diopere liriche verdiane

Il maestro Adriano Martinolli d’Arcy ha diretto l’orchestra del Tea-tro Verdi di Trieste che ha eseguito l’applaudito concerto

A sinistra dell’orchestra una gigantografia di Norma Cossettosimbolo innocente delle persecuzioni titine

Una panoramica della sala gremito di ogni ordine di posto dagliesuli e dai loro discendenti che abitano a Trieste

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pag. 10 marzo-aprile 2009 IL DALMATA

DALMATI NEL GIORNO DEL RICORDO

Un gruppo di zaratini a Sydney, riuniti dopo la celebrazione della SantaMessa in onore di san Simeone, intorno a Jolanda e Frane Ardia. Sonoin grande fermento perché non sarà facile per loro organizzare una pre-senza australiana al Raduno di Trieste, ma faranno l’impossibile per es-serci. Abbiamo chiesto l’aiuto degli amici dell’Associazione Giuliani nelMondo che di questi tempi non naviga in buonissime acque. Pensiamo,però che alla fine una soluzione si troverà.

Il gen. Riccardo Basile ha scoperto, sul Colle di San Giusto, una la-pide nella quale sono incisi i nomi delle Medaglie d’Oro degli irre-denti che son fuggiti dai territori austro-ungarici e che hanno com-battuto nel Regio Esercito italiano. Tra gli eroi spicca il nome dellospalatino Francesco Rismondo, al quale Gabriele d’Annunzio inuna sua poesia ha dato l’appellativo di Assunto di Dalmazia ed è sta-to uno dei primi Caduti sul Carso

Nel Giorno del Ricordo si è svolta nell’Aula Magna dell’Istitutod’Istruzione superiore”Jacopo da Montagnana ” un’affollata as-semblea di giovani che hanno ascoltato con viva attenzione per ol-tre tre ore gli interventi del prof. Michele Pietro Ghezzo (in foto ilprimo a sinistra), specializzato in storia adriatica e sul patriziatodalmata che ha costituito nei secoli una classe dirigente di prim’or-dine, della prof. Adriana Ivanov, al microfono, che ha tenutoun’avvincente lectio magistralis sulle traversie degli esuli dalmati,del preside dott. Giovanni Maria Polato che ha gestito magistral-mente il dibattito e le domande che pervenivano dalla numerosa pla-tea di studenti e del nostro direttore che ha inquadrato storicamen-te un periodo cosi difficile che ancora oggi emoziona coloro che l’hanno vissuto. Il comportamento degli studenti è stato a dir pocoesemplare: hanno seguito con partecipazione l’intero dibattito edhanno rivolto domande molto puntuali e sensate, dimostrando ilgrande interesse che hanno per la storia veneta della Dalmazia eper le tre ondate di snazionalizzazione vissuta in meno di due secolida questa terra, dove gli italiani sono stati snazionalizzati.

Si è tenuta nella prestigiosa Sala della Gran Guardia di Palazzo Mo-roni una manifestazione in occasione del 10 febbraio di cui riportia-mo la foto degli oratori: da sinistra la dottor Daria Garbin che hasvolto un approfondito intervento sui fatti che si sono susseguiti inDalmazia, seguito dalle domande–intervista del nostro Sindaco dot-tor Franco Luxardo. Il rapporto colloquiale si è rivelato un esperi-mento molto efficace per illustrare la nostra storia molto vivacizza-ta quando viene esposta dalla forma di dialogo. La dottor ItalaGiacca, Presidente dell’Anvgd di Padova, che ha organizzato il con-vegno, ha condotto con perizia e disinvoltura il dibattito che ha in-teressato non solo l’ultimo periodo, sicuramente il più drammaticodella nostra storia caratterizzato dagli eccidi dei partigiani jugosla-vi di Tito, ma anche le angherie austro-ungariche e la snazionalizza-zione operata dal Regno di Jugoslavia. La Presidente Giacca ha,quindi, introdotto l’intervento del prof. Luciano Monzali, dell’Ate-neo di Bari, che ha esposto con lucida precisione i risultati delle suepiù recenti ricerche sulla storia della Dalmazia di cui è considerato,per passione ed acutezza d’ingegno il massimo esperto vivente.

FOIBE ED ESODO A MONTAGNANA PADOVA A PALAZZO MORONI

PRESENZA DALMATA IN AUSTRALIA GLI EROI DELLA GRANDE GUERRA

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IL DALMATA marzo-aprile 2009 pag. 11

AUGURI DI BUON LAVORO AI NUOVI DIRIGENTI DELLE NOSTRE ISTITUZIONI

Il cardinale Angelo Scola visita la C.I. di Spalato ed il Consolatod’Italia. Nella foto il Patriarca di Venezia, il Console Augusto Vac-caro ed a sinistra il nuovo V. Console Giuseppe De Luca inviato perrafforzare la nostra rappresentanza consolare che gli esuli chiedo-no sia elevata a Consolato generale per la Dalmazia, per meglio ge-stire i vari consolati onorari da aprire a Zara, Lesina, Curzola ...

Il dottor Segio Barbanti è stato nominato dal Presidente della Re-pubblica Ambasciatore d’Italia a Podgorica, capitale della Repub-blica del Montenegro e si è subito attivato, unitamente al consoleCarlo Di Gioia, all’apertura della sede della C.I. della Dalmaziamontenegrina che sarà inaugurata il prossimo 2 luglio al n° 430 diCattaro, alla presenza di esuli e autorità varie.

Il prof. Lucio Delcaro, già magnifico Rettore dell’Università degliStudi di Trieste, è stato eletto presidente dell’Istituito della Culturaregionale istriana, fiumana e dalmata di Trieste che ha, tra l’altro,restaurato lo stabile che ospiterà il Civico Museo della Civiltà istria-na, fiumana e dalmata, destinato ad essere cogestito dall’IRCI e dalComune, nel quale i dalmati saranno presenti.

Silvio Delbello è stato eletto all’unanimità Presidente dell’Universi-tà popolare di Trieste, l’organismo culturale fondato nell’ottocen-to per la salvaguardia dell’identità nazionale della città e che, datempo svolge un’intensa attività in Istria, Fiume e Dalmazia in col-laborazione e con l’aiuto finanziario del Ministero degli AffariEsteri, della Federesuli e dell’Unione Italiana.

Il Libero Comune di Pola in Esilio ha eletto il suo nuovo Sindaco nel-la persona del prof. Argeo Benco dopo che il gen. Silvio Mazzaroli,che aveva prestigiosamente ricoperto questo incarico per molti anni,aveva esortato i polesani di alternarsi negli incarichi associativi spes-so gravosi. Siamo certi che opererà per l’unità del mondo degli esu-li con il grande senso di responsabilità dimostrato in passato.

Antonio Concina, continuando la millenaria tradizione di dalmatipodestà e sindaci di varie città italiane, è stato eletto Sindaco del Co-mune di Orvieto. Tonci è anche il prestigioso Assessore alle teleco-municazioni del Libero Comune di Zara in Esilio, forte di un’espe-rienza di prim’ordine in Telecom e in altri organismi del settore, dicui è un esperto a livello internazionale.

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pag. 12 marzo-aprile 2009 IL DALMATA

PROPOSTE DEI NOSTRI LETTORI PER IL RADUNO DI TRIESTE

I LUSSIGNANI PRESENTI AL RADUNO ANCHE CON ILORO VELIERI

Dato che una folta rappresentanza di esuli di Lussinpiccolo e diLussingrande hanno annunciato la loro presenza al Raduno per-ché non fare una mostra di splendidi quadri dei più famosi velie-ri lussiniani?

Ci sembra un’idea bella e significativa, perché i lussiniani han-no rappresentato nel mondo una pagina indimenticabile di tuttala marineria adriatica. Giriamo la proposta al giornale Lussino,intorno al quale si ritrovano tutti gli esuli dell’Isola, e alle ami-che Licia Giadrossi e Neera Hagliech ed alle illustre famiglielussiniane dei Cosulichi, Martinolli, Tarabocchia, Tripcovich….che hanno nelle loro case splendidi quadri di bastimenti gloriosi

MESSA DEI DEFUNTI MA ANCHE DEI BATTESIMANDI

Sarebbe bello se quest’anno la Messa, che si tiene tradizional-mente al mattino della domenica del Raduno e che rappresentauno dei momenti di autentica comunione spirituale delle gentidalmate sparse nel mondo, sia quest’anno dedicata oltre che aidefunti anche ai nuovi nati. Si. Sarebbe veramente bello poter chiudere la nostra più impor-tante cerimonia religiosa con un battesimo, simbolo della vitaspirituale del nostro popolo che continua il suo millenario cam-mino. Siamo convinti che molti genitori sarebbero lieti se il lorofiglio fosse battezzato al cospetto della nostra comunità. Se ci so-no bambini che attendono di essere battezzati è bene che i geni-tori c’è lo comunichino con urgenza. Bisogna infatti tener conto che dobbiamo chiedere all’Arcivescovo diTrieste Monsignor Eugenio Ravignani se è disposto ed ha la possibi-lità di officiare la Messa e vedere se gli orari delle messe della Chie-sa di Sant’Antonio nuovo di Domenica 20 settembre sono compatibi-li con gli impegni già assunti dal tempio triestino. Dobbiamo quindilasciare a Sua Eccellenza il tempo per valutare l’opportunità che du-rante la Messa sia celebrato il rito del Battesimo ed abbiamo quindila necessità di conoscere se e quanti saranno i bambini da battezza-re. L’idea di sottolineare con il Sacramento del Battesimo la conti-nuità spirituale e materiale del nostro popolo è sicuramente un’ideasplendida, anche se ci è venuta in mente all’ultimo momento e quin-di non sappiamo se potrà essere realizzata con la sacralità el’importanza che l’evento richiede.

CHERSINI AL RADUNO: I DISEGNI DI LUIGI TOMAZ

Benché molti chersini, pur ritenendosi ormai istriani perché laloro isola dista pochissimo dalla terraferma, saranno presenti alRaduno, ritengo sia opportuno invitare Luigi Tomaz ad esporrei suoi disegni sulla Dalmazia che abbiamo tutti avuto occasionedi ammirare perché riprodotti in una serie di libri presentati nel-le Giornate della Cultura dalmata degli ultimi dieci anni.

Non è certo per il fatto che nel Trattato di Passarovitz tutte leisole del Quarnaro siano state denominate “Dalmazia vene-ta”che siamo vicino agli amici chersin, lussiniani, veglioti ed ar-besanii ed in particolare a Gigi Tomaz. Suggeriamo al Comita-to organizzatore di invitarlo al Raduno ( al quale è solito pre-senziare da tempo immemorabile) dove potrebbe esporre i ma-gnifici schizzi della sua Cherso e di tutte le Isole e città della Dal-mazia,che abbiano avuto occasione di vedere nei suoi libri, inscala ridotta. Vorremmo poter ammirare gli originali.

Un leone marciano di Veglia tratto dal libro “Architettura Adriati-ca” di Luigi Tomaz.

Nella foto “La Ragione” dei Cosulich del 1855

Pubblichiamo in anteprima l’atto di dedizione di Zara alla Serenis-sima conservato presso il museo Bottacin di Padova che è stato ri-preso dal libro Atti di Dedizione a Venezia delle città della Dalmazia eVenezia Giulia di Rachele Denon Poggi, in corso di stampa, che ciconsentirà di dare rilievo alla ricorrenza durante il Raduno, con osenza l’emissione del francobollo da parte delle Poste italiane.

continua dalla primaFrancobollo sull’atto di dedizione

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IL DALMATA marzo-aprile 2009 pag. 13

UN GRANDE ZARATINODI TRIESTE

Lo scorso Natale ci ha lasciatiSereno Detoni nato a Zara nel1925, da lungo tempo consi-gliere comunale del Libero Co-mune di Zara in Esilio ed at-tivo dirigente delle nostre orga-nizzazioni a Trieste e a Zara, lacui Comunità Italiana lo avevanominato presidente onorario. Autore di numerose pubblica-zioni tra le quali l’ultima “Gio-vanni IV Papa dalmata” erastata consegnata personalmentea Papa Benedetto XVI in piazzaSan Pietro. Era uno dei personaggi più notia Trieste, ben visto da tutti esempre pronto ad aiutare i pro-pri connazionali e tutti quelliche si rivolgevano a lui. Dopo

aver vissuto una vita in manieraallegra e scherzosa fin dai tempidi cui era il segretario del tri-buno goliardico Tullio Boglich-Perasti, negli ultimi mesi si eraritirato adottando uno stile divita riservato e schivo, presa-gendo l’imminente scomparsa. Lascia un vuoto incolmabilenella comunità zaratina di Trie-ste tra le molte persone che lostimavano e gli vollero bene. Il Libero Comune ed il nostrogiornale formulano alla sorellaRenata, alla moglie Zvonka eai nipoti Paola e ………. Fe-keza le più commosse condo-glianze per la scomparsa di unapersona che molto ha dato allacausa dalmata.

UNA PARTE DI ZARACHE SE NE VA

Era nata a Was Wasser in Slesial’11 agosto 1913 e giovanis-sima era rientrata a Zara. Suc-cessivamente aveva scelto la

via dell’esilio insieme al maritoOscar de’Vidovich.Stabilita a Trieste con la fami-glia, era stata con il marito tragli animatori del Circolo dal-matico Jadera, insieme ai figliLidia, Piero e Rita e ai numero-sissimi nipoti che vivono a Trie-ste e, in gran parte, ad Ostia. Maria Pini de’Vidovich eraconosciuta a Trieste come per-sona modesta e schiva, mapronta a dare il proprio contri-buto alla causa dalmata i cuivalori ha trasmesso a figli e ni-poti. E’ deceduta a Trieste il 6aprile 2009 e al suo funerale labara è stata coperta con la ban-diera della Dalmazia, comeaveva sempre desiderato.

DALLA DALMAZIA A BERGAMO

In data 5 luglio 2008 è dece-duta in Bergamo la signoraEster Rossi nata a Zara nel1919. Lasciò agli inizi del 1944la sua città natale assieme atutta la sua famiglia a causadelle note vicissitudini belliche,optando per il mantenimentodella cittadinanza italiana. As-sieme a molte altre famiglie chefecero questa scelta si trovòprofuga prima a Pieve di So-ligo in provincia di Treviso dal1944 al 1946 e successiva-mente, dal 1946 al 2008, a Ber-gamo senza mai dimenticare la

sua città Zara, neppure negli ul-timi anni di vita, nonostante lapropria infermità psico-fisica.Ha raggiunto nell'Aldilà i proprigenitori e il fratello Rudy. La-scia nel dolore le sorelle Elviraed Erminia e il fratello Roberto,grati verso coloro che vorrannoricordarla con affetto.

NELLA LONTANA AUSTRIALIA

Il 20 novembre 2008 è scom-parso a Sydney - Australia il

concittadino Matteo Giurini. Era nato a Zara il 18 luglio1927. Amatissimo sposo diAnna, caro ed amato pàpà diMarushka e Tony, lascia nel piùvivo e profondo dolore la co-gnata Lena con il marito Mi-chele Arone e famiglia, in Italiail fratello Ferruccio e famiglia,in Germania, la sorella Emma efamiglia, il fratello Bruno e fa-miglia in Croazia la sorella Da-ria e famiglia, nipoti, parenti edamici tutti vicini e lontani.

HA SCELTO ILCIMITERO DI ZARA

Violetta Dadich in Caruz nataa Zara il 29.05.1913 e decedutal’8.01.2009 a Milano; è stata por-tata al cimitero di Zara e sepoltaaccanto al suo Federico (Riki) cheivi riposa dall’aprile 1991. Non hamai dimenticato la sua città e so-prattutto Borgo Erizzo dove ri-siedeva sotto “el campanil” dellachiesa della Madonna di Loreto.Era conosciuta e stimata dalla suagente per l’onestà e laboriosità di-mostrati in tanti anni veramenteduri. Ha visto e subìto, suo malgrado,tre guerre che hanno insangui-nato Zara e la Dalmazia: la ’15-

’18, la seconda guerra mondialee quella recente che ha decre-tato la fine di quello stato, natoper volere di altri e chiamatoJugoslavia.Vicini al momento dell’addio, ifigli Aurelio e Leonardo con lerispettive mogli Fiorella e Gae-tana oltre ai nipoti Mauro e To-mislav. “Ciao nostra cara Ve-cia!”

È TORNATA A ZARA PERSEMPRE

Gilda Marzia deceduta il 14gennaio 2009 a Bologna e persuo desiderio è stata seppellita a

Zara dove è voluta tornare ac-canto ai zaratini di BorgoErizzo che la ricordano sempre;la bara è stata coperta con labandiera dalmata. Al suo fune-rale hanno partecipato i diri-genti del Comitato dei Giulianodalmati di Bologna. Insostitui-bile madre e meravigliosanonna a te continueremo a ri-volgere ogni nostro pensiero.

Pietro Stipcevich

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pag. 14 marzo-aprile 2009 IL DALMATA

SI INVENTÒ UN LAVOROUMILE E FECE FORTUNAPer gli amici con affetto era “elCaiccio”, Guido de’ Denaroci ha lasciato lunedì 11 maggio2009, all’età di 93 anni, a Jesi(Ancona) dove risiedeva da mol-ti anni. Cacciato dalla propriaterra, umiliato nella dignità e ri-mosso dalla sicurezze in cuiaveva vissuto una vita intera, di-spersi i parenti, perduti gli ami-ci ed i propri beni, con l’esodosi trovò a doversi ricostruireuna vita. Di famiglia nobile ori-ginaria di Lesina era stato unperfetto “mulo zaratin” che congli amici non rinunciava a par-tecipare con entusiasmo allavita del mare. Soldato, per bentre volte scampò con fortuna allamorte. Nelle Marche si reinventòun lavoro, girava nei mercati ri-onali proponendo la vendita di... sacchetti di caramelle! Un ri-scatto sociale che si realizzònegli anni con un meritato suc-cesso dell’attività commercialeche con fatica aveva inventato.Ingegnoso, vivace, allegro ecanzonatorio, nonostante il tu-more della pelle che negli ulti-mi anni lo aveva crudelmentedeturpato, e malgrado le quoti-diane sofferenze che la malattiagli procurava, fino all’ultimo èstato una persona amabile, un al-legro ed autoironico testimone diun tempo che non c’è più. Conl’indivisibile moglie Maria Ri-gatti, nel ricordo delle amiciziedella Zara di un tempo, ha tra-smesso a quanti lo hanno cono-sciuto il suo amore per la terrad’origine. Un patrimonio cultu-rale ed affettivo di cui ha lasciatoconsapevoli eredi i figli Marinae Bruno ed i nipoti Ilaria, Ales-sandro e Guido. Lo ricorda conimmutato affetto e stima il nipoteBruno Politeo, figlio della sorellaVichetta de’ Denaro, che da po-chi anni lo ha preceduto alla casadel Padre.

UN BERSAGLIERE SEMPRE PRONTO

Il mio adorato papà AntonioRaccamarich è salito in cielo,sereno, nelle braccia del BuonDio. Ex ufficiale dei bersaglie-ri, decorato di Croce al meritodi Guerra, ha condotto una esi-stenza di fatiche, dolori e gioie

ma con tanta fede nel Signore.Con l’aiuto della sua cara spo-sa Mariuccia, l’essenza dellasua vita ha trascorso 63 anni divita coniugale. Ha donato tan-to amore a tutti noi. Il 25 Apri-le 2009 a Roma, dopo tantesofferenze fisiche e spiritualima confortato dai sacramenti,ha raggiunto la sua amata mo-glie. I figli Isabella e Guidoaddolorati, ma certi che il loropapà ha raggiunto la metà inparadiso, lo ricordano con infi-nito amore.

ATLETA E AMICA INSEPARABILE

Deceduta in marzo dello scor-so anno ci eravamo conosciutenel 1943. Esperia BovolentaAlacevich apparteneva aduna nobile famiglia e anche lenostre madri erano amiche co-me pure i nostri mariti; abita-vamo a Zara in via Tommseo.Poiché la guerra ci aveva divi-se e sparpagliate in Italia ed al-l’estero abbiamo continuato adincontrarci ai raduni solo persentirci vicine e per ricordaresuo padre Pompeo, avvocatoe vero patriota, i suoi fratelliinseriti nella moderna societàe la madre Maria che eraamica della mia. Esperia erabellissima, molto corteggiatae molto seria. Assieme abbia-mo frequentato la Ginnastica epartecipato a molti sport, garecomprese, con buoni risultati.Vorrei che tutti coloro (ormaipochi) che hanno conosciuto estimato la sua famiglia, la ri-cordassero come la ricordo io,con affetto, con stima con quelrimpianto inutile che ancoraagita da più di sessant’anni lanostra esistenza di profughi in-felici. Vi sarò grata se vorretepubblicare il mio trafiletto sul

vostro giornale che leggo sem-pre con interesse anche se co-loro che appartenevano al miomondo non ci sono quasi più.Grazie. Maria MontenaggiMestrovich.

DUE VOLTE ESULEDA CURZOLA

Il giorno 6 marzo scorso si èspento serenamente GuerrinoRosbowsky, nato a Curzola il23 marzo 1915. Nel 1921 la fa-miglia si era trasferita esule a

Zara dove Guerrino aveva tra-scorso l’infanzia e la giovinez-za. Nel settembre del 1943aveva lasciato la tanto amataDalmazia insieme alla moglieLiliana ed erano sbarcati a Vie-ste, dove è nato il loro primo-genito. Dopo due anni si era ri-congiunto ai genitori ed ai fra-telli in Friuli e subito dopo eraarrivato a Trieste. Qui era im-piegato al Credito italiano, fre-quentava il Circolo dalmaticoJadera e manteneva i contatticon i vecchia amici zaratini.Portava sempre nel cuore lasua amata terra di cui parlavacon tanta nostalgia ai figli ed ainipoti.

UN BUON AMICOE’ mancato a Trieste Enzo del-l’Olio. Una “Bella Persona”che è stato per tutti noi ungrande indimenticabile amico.Lo ricordano con affetto agliamici zaratini Luciana, Adel-via, Guerrina, Liliana, Serena,Graziella, Mirella, Clelia, Ri-no, Erminia, e Nives.

UNA MADRE ESEMPLARE

Sono il figlio della AnnaHunger (Anita per tutti) ve-dova Stipanovich. Mi duole

informarVi della dipartita dellamamma, avvenuta lo scorso17 giugno in quel di Coneglia-no. Vi sarei grato se potrestepubblicare due righe per ricor-dala ai molti amici e compa-trioti su Il Dalmata a cui tantoera affezionata. Ci teneva tan-to. Vi ringrazio.

Roberto Stipanovich

ZARATINO A 40 GIORNIIl 18 novembre 2008 si è spen-to a Falconara un altro verodalmata, Mino D’Accardi. Nostra madre, Paola Jurcovich,lo ha portato a vivere a Zara

quando aveva appena 40 giorni,dove è cresciuto con un auten-tico amore per questa città.Questo sentimento ha volutotrasmetterlo non solo ai figliChristian e Daniel ma anchealla compagna di tutta una vita,sua moglie Marisa. Finchè lasalute glielo ha permesso, èsempre tornato a trascorrere levacanze a Zara, città che gli ri-cordava la sua infanzia e la suaadolescenza. Le sorelle Anna, Rosa e Marialo ricordano con l’affetto disempre.

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IL DALMATA marzo-aprile 2009 pag. 15

“Perchè “Il “Perchè “Il DDalmata” viva liberoalmata” viva liberoe senza condizionamenti”e senza condizionamenti”

DUNATOV MILENA E ROBER-TO, Bologna, €50, Grazie per ilbel libro “Ne valeva la pena?” cheabbiamo girato alla Chiara Motkae che sarà presentato nella giorna-ta del Raduno CORDA EDWIN, Milano, in ri-cordo del gruppo degli alpini diZara e Patanello Mario, € 30SERENI GRAZIELLA, Alessan-dria, in ricordo del papà Uccio edegli zii Esco e Lolita Sereni, €20STELIO SURIAN, Trieste, € 14RACCAMARICH BRUNO, Bo-logna, in ricordo della moglie pro-fessoressa Silvana Garutti scom-parsa a Bologna il 31.10.2008 a 88anni € 50CALMETA – KALMETA LUI-SA, Chieti, € 20INES HAGENDORFER, Trieste,ricordando con affetto e amiciziaElvira Dudech, € 15DOLCI MARIA, Palermo, in me-moria del marito Beppe Sancarlodeceduto il 9/6/2008 e nel ricordodei propri cari € 100 PAULIDIS BALAN ANGELA,Gorizia, in memoria del mio carofratello Nicolo’ Paulidis decedutoil 7 giungo 2008, €50BUA FLAVIO, Trieste, con tantanostalgia per l’amata Zara, € 30CAFFARELLI CLAUDIO, Ro-ma, per i colleghi dell’ ultimo li-ceo di Zara che non si sono più €30PAOLA LINA ARMNADO BUA,Trieste, con Zara nel cuore, € 20AGOSTINI ALBERTO, Trieste,ad malora, € 20de’ ROSSIGNOLI SARTORETTILAURA, Udine, € 30 TAMINO NANI MELITA, Firen-ze, € 20CODECASA MARIA SILVIA,Grosseto, in memoria di mio mari-to Defranceschini nato a Dernis, €30 CODECASA MARIA SILVIA,Grosso, 30€CORSI BRUNO, Borgo San Lo-renzo (FI) 25 € FALSETTI BRUNO, Roma 30€ BERTI LIVIO, Alessandria, 12€DAFNE GAROZZO, Trieste, 10€ FESTINI GIANNI, Duino Aurisi-na (TS) in memoria di Gianna Fe-stini da parte del marito Gianni

Festini, 50 €DEPIERA SERGIO, Trieste, 20€COSTA SILVIA, Trento, 20€PEROVICH RINALDO, Novara,sempre Zara nel cuore, 30€PUCCINELLI POLI GABRIEL-LA, Vestone (BS), a ricordo di Ni-no, 50 €GRECO MARISA, Milano, 20€TOMMASEO ENRICO, Segrate,25 €ACCERBONI MARIANNA,Trieste, 100 €PICCINI ANTONIO, Trieste, 20€MOLESSI ALFREDO, Verona,per rievocare alla memoria ElenaDudek deceduta a Zara il 3 no-vembre 2008 20€ TAMINO NANI MELITA, Firen-ze, in memoria della cara cuginaLidia Lorenzutti deceduta ad An-cona, 25€BABICH MENAPACE RINA,Bolzano, offerta in memoria diBetti Babich 50 €SPINELLI ARMANDO, Lucca, imemoria di Bailo deceduto il 18marzo 2007 10 €DUIELLA MATTEO, Chiari, ilgruppo Alpini di Zara ricordo ilgenerale Giuseppe di Maggio “an-dato avanti ” il 4 luglio 2008 50€ FERRARI CUPILLI VITTORIO,Torino, in ricordo di Italia FerrariCupilli marito e figlio 150€MOTKA LUXARDO CHIARA –Trieste, 20€SENIZZA EDWIGE, Piacenza,19€VEZIL ZANELLI IOLANDA,Bologna, 15€de’SCHÖNFELD, Sondrio, 25€CETTINEO ROMANO, Lerici,20€de’VIDOVICH VALLERY MA-RIA, Australia, per ricordare lanostra bella Zara 50$de’DIFINICO MARIA MAR-GHERITA, Milano, 60€LUCILLA BALLARIN, Marghe-ra VE, per i miei defunti 10€BARONE VITTORIA, La Spezia,30€RACCAMARICH ANTONIO,Roma, per la rivista che con tantoamore tiene sempre vivo il ricordodella nostra indimenticabile Zara,40€HEIN MARGHERITA, Pieve del

Grappa. 15€VALLERY LUCIANO, ReggioEmilia, in memoria della defuntaVallery Zubcich Eugenia decedutail 19/05/08, 50€FABIANI VINCENZO, Milano,30€MARICONTI GIACOMO, Casa-letto Berdano, 25€ROSSI SANTO ROBERTO, Ber-gamo, in ricordo dei familiari de-ceduti, 20€THURINGER IGNAZIO, Manto-va, in memoria della sorella Lidiadeceduta a Milano il 22/01/2006,80€SALVATORE GIUESEPPE, Asti,in memoria di Piacentini, 10€VICCARIO MARIO, Bologna,per ricordare il compagno di pri-gione Rocchi Alberto, 30€TALPO EDMONDO, Torino,100€ VOLPI MARIA REGINA, Mila-no, 50€ SERRENTINO VINCENZO, Va-rese, 25€CRISCUOLO CARLA, CiglianoVercelli, per ricordare il maritoCriscuolo Giorgio, 25€PETANI ENNIO, Genova, in ri-cordo del caro cugino Paolo Mar-san zaratino con la passione per ilmare e le navi, 20€CETTINEO ANTONIO, Falcona-ra Marittima (AN) per L’albod?oro della Nobiltà 45€PERICH FERRARI LUCIA,Oderzo (TV) 40€STIPEVICH ANNA, Trieste, inmemoria del figlio Fabio che ri-posa a Trieste e della mammaMaria che riposa a Bologna, 20€KOWALCZYKI ATTILIO, CastelMaggiore 20€ PELLEGRINI ALESSANDRO,Recco (GE) 25€ROSSETTI ALVARO, Livorno,25€ IARABEK ELIO, Belluno, 20€ DUILLA ANNA, Riva del Garda,15€TRIGARI NICOLO’ , Roma, inmemoria del fraterno amico dott.Dario Pivach 30€ LAUREATI GIANFRANCO,Udine, il ricordo va a tutti i nostridefunti del cimitero di Zara, da unex alunno del R. Liceo GinnasioG. d’Annunzio di Zara 30€

DASSOVICH MARIO, Trieste,25€HANDEL GIANFRANCO, Me-stre, 10€ DONATI GRABRILE, Monfalco-ne (GO), in ricordo dell’amica El-vira Dudech, 15€ MIANOVICH MARA, Milano, inricordo struggente per la mia indi-menticabile zia Alice, 50€STIPANOVICH SABINO, Mila-no, 15€MABURZIO ARMANDO, Ro-ma, per Zara nel cuore, 20€GIURICIN SORELLE, Bologna,per il Dalmata e a ricordo di tutti inostri cari defunti, 50€SCHITTARELICH MARIA, Ro-vigo, un ricordo affettuoso per lamia cara amica Elvira Dudech,30€THOMAS BRUNETTA, Udine,30€CETTINEO ANTONIO, Falcona-ra (AN), 15€DRAGAGNA MICHELE, Pado-va, 10€ORVIATI GIORGIO, Trieste,25€GARCOVICH GIORGIO, Roma,ricordando sempre i nostri cari,20€MESTROVICH GIOVANNI,Osimo, per onorare la memoriadei defunti, 20€CETTINEO ANTONIO, Falcona-ra (AN), 15€CAPURSO IDA CECCHERINI,arrivederci Sonia casissima, il ri-poso ti sia lieve, Padova, 30€MATASSI M. ROSA, Marghera(VE), 20€MARIO PAOLO SARDOS AL-BERTINI, Trieste, 100€TOMMASEO ALVISE, Ponte diPiave (TV), 30€DONATI GABRIELE, in ricordodell’amico Bruno Zohar, Monfal-cone (GO), 15€NEVENCA FATTOVICH OLI-VA, Padova, 50€MARTORANA MARIACON-CETTA, Parma, 25€TOMMASO COSOLO, FoglianoRedipuglia (GO), 15€PANELLA LUCIA, Trieste, 50€GLIUBLICH GIOVANNA, Fi-denza (PR), 30€ING. ARMANDO BABARE,Bassano del Grappa (VI), 20€

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pag. 16 marzo-aprile 2009 IL DALMATA

“Leggo sempre l’elenco dei contributi perché“Leggo sempre l’elenco dei contributi perchévi riscopro amici amati e dimenticati”vi riscopro amici amati e dimenticati”

FERRARI CUPILLI VITTORIO,in ricordo di Italia Ferrari Cupilliil marito e figli, Torino, 50€DUIELLA MATTEO, Chiari (BS)30€MARIO SARDOS, Trieste, 50€MICHELINI ADA, per ricordare imiei cari, Milano, 25€CAPURSO IDA CECCHERINI,arrivederci Lena riposa in pace,Padova, 20€COLUSSI PIERO, per ricordare imiei nonni Fracesco e Lijubica,Trevignano (TV) 20€MIETT GRIGILLO IN MAZ-ZUCCONI, in ricordo dei mieiGrigillo e Zie de Benvenuti, Ber-gamo, 30€PALMA GHERDOVICH, che ildalmata viva, Brescia, 10€SALVINI FINESTRA MARIAPIA, Latina, 70€MACCARINI FOSCOLO, Bolo-gna 30€CARLA ZERIALI, Pomezia(RM), 10€BIANCA IVANISSEVICH, Giu-liano, (NA) 20€EDDA MARSANO, per ricordareMamma, Papà, Sorella e Fratello.Vercelli, 30€GIURISSICH GIOVANNI, Ro-ma, 50€COTLAR ANNA, per sostenere ilDalmata, Roma, 10€PICCIONI PERUGINI VITTO-RIA, Milano, 5€COCETTI VLADANI MARINA,per ricordare i defunti della miafamiglia, Palombina (AN), 10€CECCHERINI MASSIMO, SestoSan Giovanni (MI) 30€MIRELLA KOTLAR ERIKS-SON c/o FAMIGLIA MARSAN,in memoria dei miei cari cuginiPetani Francesco e Marsan Paolo,mancati prematuramente. MirellaKotlar dalla Svezia. Genova, 50€FARMIGLIA MARSAN, per ilnostro bel giornale e per i zaratininel mondo. Genova, 20€MUSSAPI MARIA, grazie. Este(PD) 15€MORONI LUISA, Milano, 20€PETRICCA MARIA GRAZIA, inmemoria della Zaratina VlatkovicGjina Montecompatri, RM, 30€PIAZZARESE CARMELO, per ilmio bel giornale, Pozzallo (RG),6,90€

PIERO CARLI, Buona PasquaZara, Imperia, 30€NORA MARIN SARDOS, Vero-na, 10€PIANTANIDA ADELVIA, in ri-cordo di Tonci Ferrari Cupilli, Be-dizzolle (BS), 110€BIASUTTI ANNA MARIA, in ri-cordo di Riccardo Biasutti, papà enonno meraviglioso, Bologna,30€DUCA GIACOMO, in memoriadei miei genitori Anna e GiovanniDuca, Bologna 30€PAOLO ROLLI, per le attivitàculturali in Dalmazia, Schio (VI)20€STIPANOVICH ESTER, per miofratello Umberto che amava la suaZara, Milano, 10€ZERAUSCHEK GIANPAOLO,Trieste, 10€GIANCARLO PARMA, Bologna,25€STECHER GIUDITTA, Trieste,20€ELISABETTA BARICH, Milano,50€ANGELA VEGETTI, in ricordodel giornalista esule fiumano Pao-lo Venanzi, Milano, 30€ROMANO MARIA GRAZIA, inricordo dei genitori Maria Marus-sich e Raimondo Romano e degliZii e cugino Anna Marussich, An-tonio e Claudio Crainz. Palermo,50€USMIANI CHIARAMARIA, Se-sto Fiorentino (FI), 30€GIUSEPPINA COSTA, Pavia,25€ELIO RICCIARDI, in memoria dimio fratello Livio, Albignasego(PD) 30€PIERGIORGIO MILLICH, in ri-cordo dei miei genitori ing. Vin-cenzo Millich e Lucia Marcuzzi,Mestre Venezia, 100€SCUOLA DALMATA SS. GIOR-GIO E TRIFONE, Venezia, 20€FAM MERCHICH GIACOMO,Squinzano (LE) 20€MENA PACE ANNA, Riva delGarda, 10€RACAMATO MADERA E ERI-KA, in ricordo di Leo, Lorena, Bi-ni e Bepi Grottamare, 30€DOTT RICCARDOD’AMBROSI, Trieste, 25€MUSAP SILVIO, in memoria dei

Genitori: Giuseppina Simeone edella sorella Marisa, Genova, 20€PATINI ANTONIO, in memoriadella moglie Musap Marisa, Ge-nova, 25€MUSSAPI EMILIO, Cuneo, 10 €BELTRAME PIERGIULIANO,Verona, 30€MIRELLA ROSINI DISCENZA,Fabriano (AN), 10€ZANCHI VILE, Pordenone, 25€OBERTI DI VALNERA SILVIA,Voghera 50€DE DENARO LIANA, Parè(CO), 10€ZANNONI GIOVANNI BATTI-STA: in ricordo dei defunti dellafamiglia Soglian, Padova, 35€DEGIOVANNI ICILIO, per soste-nere la memoria. S. Maria Imbaro50€RACCAMARICH ISABELLA,Roma, in memoria del caro papàRaccamarich Antonio deceduto il05/04/09 100€ DELL’OLIO MAURO, Bergamo,in ricordo dell’amico TeodoroFrancesconi €15 COVACEV ALDO, Mestre (VE),16€DOTT. BRUNO DI DALNIEL,Treviso, 15€;VALLERY PAOLO, Superiore(SV), Fatemi sapere dettagliatenotizie circa il raduno di settem-bre. Grazie! – Spero che ti basti-no le notizie che trovi su questonumero – (N.d.R.), 30€GIUPPANI PIETRO, Sondrio,30€CATTICH MANFREDA DAL-L’ANTONIA, Mogliano Veneto,50€FABULICH COVA FEDORA,Varese, per ricordare tutti i mieicari defunti, 30€FERRARI CUPILLI MAURI-ZIO, Torino, in ricordo di mio pa-pà Ferrari Cupilli Tonci, 30€CORDA EDWIN, Opera (MI),per sostenere il giornale e in ricor-do al “Gruppo Alpini di Zara”,30€MARGHERITA CIOPPA, Roma,20€VLADOVICH RINA ALBINO(PINO) Marina di Pisa (PI), a ri-cordo dei sopravissuti e defuntidella colonia agricola di Zara,20€

MIROBELLI, Pisa, 20€STIPCEVICH ANNA, Trieste, inmemoria del figlio Fabio che ripo-sa a Trieste, mamma Maria che ri-posa a Bologna e del fratello An-tonio che riposa a Mathausen,20€DUCA ANTONIO, Budrio (BO),20€DALPALU’ ELVIRA, Sarcedo,5€VENTURELLI LUCIANA, Vi-cenza, per ricordare Sergio Cuo-ghi Ferrari Cupilli; Graziella, Mi-rella, Clelia, Adelvio, Guerrino,Luciana ed Enzo, 70€PERISI RENATO, Reggio Emilia,in memoria dei nostri morti, 25€MARGHERITA TABORRI Ved.FILIPPI, Serra San Quirico (AN),15€FAMIGLIA LORENZINI, Trie-ste, in ricordo di Tullio Rochlitzerdella sorella Nella Lorentini e fi-glie Maria Letizia e Gianna, 100€POLITEO ORIETTA, Padova,30€STIPCEVICH GIOVANNI, Pievedi Cento (BO), in memoria deimiei genitori Borgherizzani Miroe Rosina Ciurcovich; 30€LORINI GIORGIO E RITA, Ve-rona, 30€DOLCI RENATO, Padova, 20€Devetok Valeria ved. Meriani,Trieste, in ricordo di Emilio Me-riani Merlo dal figlio Sergio e lamoglie Valeria, 50€DUIELLA ANTONIO, Padova, acontributo del Dalmata,15€Vallery Giorgio, Milano, 20€MASSARIA ISA, Trieste, Al dal-mata Isa e Libera Massaria nel-l’anniversario della morte dimamma Anna, 40€;FATOVICH MARIO,Trieste, inricordo di Maria e Dora Fattovich,20€GIOVANNINI CARLO, Alessan-dria, 10€MARTINOLI DON NEVIO, Ge-nova, da parte di mio fratello Al-feo, abitante a La Plata, Argenti-na, 15€ RAGGI CORRADO, Torino, 30€DONATI ULISSE, Lido Venezia,ricordare sempre Toni e Ada Pera-sti, 50€MARUSSI PAULA, Monfalcone(GO) 50€;