idee in liberta

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Cardito, litigi tra le varie anime interne del Pd e l’area riformista bussa cassa Crispano, riceviamo e pubblichiamo alcune considerazioni di Salvatore Esposito Idee in libertà Le incertezze della politica nazionale e il sempre più crescente rischio di default per il nostro paese non lasciano presagire nulla di buono all’ orizzonte. A ciò si aggiungono i dati della disoccupazione giovanile che ha raggiunto i massimi dal 2004. La politica a Cardito, non sembra vivere giorni migliori per quello che sta accadendo all’interno del partito democratico. Potremmo dire, usando un termine cinematografico, che siamo ai titoli di coda. Il braccio di ferro sul riequilibrio dei conti dell’ente, e il no alla caserma dei carabinieri, hanno fatto venire al pettine tutte le contraddizioni interne al partito di Bersani. Il Pd ormai è sicuro di poter imporre la propria leadership e non fa niente per nasconderlo anzi, non perde occasione per ribadire che a breve ufficializzeranno il nome del loro candidato a Sindaco. Sono disposti a spingersi fino al punto di rompere l’attuale maggioranza e andare da soli alle prossime amministrative sicuri di poter vincere. Se la maggioranza dovesse rompersi, crediamo che la prossima mossa dei pieddini sarà quella di tentare lo scioglimento anticipato del consiglio comunale. Operazione che peraltro già fu messa in campo dal Pd e che poi fallì nel giro di pochi giorni. L’obiettivo del Pd è chiaro: cristallizzare l’attuale situazione e bloccare tutti i temi programmatici sul tavolo. Proprio sulla Caserma l’atteggiamento dei democratici è inspiegabile. La proposta del Sindaco Barra rappresenta un passo in avanti per la sicurezza dei cittadini. Una proposta quella del primo cittadino che non fa una grinza e che mostra anche una “sostenibilità economica”. Cardito è circonda- ta da due realtà come il parco verde di Caivano e il rione salicelle di Afragola. A ciò va aggiunto che non si può fare sicurezza in un territorio con un comando dei vigili che è sotto organico. Una classe dirigente si distingue soprattutto per le idee programmatiche che mette in campo, posticipare le decisioni al futuro non risolve le questioni. Sabato 05 novembre 2011 periodico di attualità, politica, cultura e sport Anno III - n° 16 distribuzione gratuita In questo numero... L’editoriale Calcio Napoli: Arriva la terza sconfitta stagionale in campionato contro il Catania. La Champions regala un’altra amarezza ai tifosi azzurri che ne beccano tre contro i Bavaresi. Caivano: Il voto sul riequlibrio dei conti e l’annuncio della nuova Giunta non placano le polemiche politiche. Ora c’è bisogno di tornare ad occuparsi dei problemi reali. www.ideeinliberta.info www.ideeinliberta.info Cardito, il Pd è pronto allo strappo La costruzione della caserma potrebbe segnare lo spartiacque di questa rottura Frattamaggiore: Convegno sulla legalità organizzato da Orazio Capasso di Umberto Setola

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è in edicola il numero 16 di idee in libertà

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Page 1: idee in liberta

Cardito, litigi tra le varie anime internedel Pd e l’area riformista bussa cassa

Crispano, riceviamo e

pubblichiamo alcune

considerazioni di Salvatore Esposito

Idee in libertà

Le incertezze della politica nazionale e il

sempre più crescente rischio di default per il

nostro paese non lasciano presagire nulla di

buono all’ orizzonte. A ciò si aggiungono i

dati della disoccupazione giovanile che ha

raggiunto i massimi dal 2004. La politica a

Cardito, non sembra vivere giorni migliori per

quello che sta accadendo all’interno del

partito democratico. Potremmo dire, usando

un termine cinematografico, che siamo ai

titoli di coda. Il braccio di ferro sul riequilibrio

dei conti dell’ente, e il no alla caserma dei

carabinieri, hanno fatto venire al pettine

tutte le contraddizioni interne al partito di

Bersani. Il Pd ormai è sicuro di poter imporre

la propria leadership e non fa niente per

nasconderlo anzi, non perde occasione per

ribadire che a breve ufficializzeranno il nome

del loro candidato a Sindaco.

Sono disposti a spingersi fino al punto di

rompere l’attuale maggioranza e andare da

soli alle prossime amministrative sicuri di

poter vincere. Se la maggioranza dovesse

rompersi, crediamo che la prossima mossa

dei pieddini sarà quella di tentare lo

scioglimento anticipato del consiglio

comunale. Operazione che peraltro già fu

messa in campo dal Pd e che poi fallì nel giro

di pochi giorni. L’obiettivo del Pd è chiaro:

cristallizzare l’attuale situazione e bloccare

tutti i temi programmatici sul tavolo. Proprio

sulla Caserma l’atteggiamento dei

democratici è inspiegabile. La proposta del

Sindaco Barra rappresenta un passo in

avanti per la sicurezza dei cittadini.

Una proposta quella del primo cittadino che

non fa una grinza e che mostra anche una

“sostenibilità economica”. Cardito è circonda-

ta da due realtà come il parco verde di

Caivano e il rione salicelle di Afragola. A ciò

va aggiunto che non si può fare sicurezza in

un territorio con un comando dei vigili che è

sotto organico. Una classe dirigente si

distingue soprattutto per le idee

programmatiche che mette in campo,

posticipare le decisioni al futuro non risolve le

questioni.

Sabato 05 novembre 2011 periodico di attualità, politica, cultura e sport Anno III - n° 16

distribuzione gratuita

In questo numero...

L’editoriale

Calcio Napoli:

Arriva la terza

sconfitta stagionale

in campionato

contro il Catania.

La Champions

regala un’altra

amarezza ai tifosi

azzurri che ne

beccano tre contro

i Bavaresi.

Caivano:

Il voto sul

riequlibrio dei

conti e l’annuncio

della nuova Giunta

non placano le

polemiche

politiche. Ora c’è

bisogno di tornare

ad occuparsi dei

problemi reali.

www.ideeinliberta.infowww.ideeinliberta.info

Cardito, il Pd è pronto allo strappo

La costruzione della caserma potrebbe

segnare lo spartiacque di questa rottura

Frattamaggiore: Convegno

sulla legalità organizzato

da Orazio Capasso

di Umberto Setola

Page 2: idee in liberta

Cardito

Il Partito democratico si spacca sulla caserma dei carabinieripolitica

La polemica sterile dei giovani del Pd sulla manifestazione “Vivi la villa”

Idee in libertà 05 novembre 2011

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A tenere banco nella politica carditese in

questo momento è il Partito Democratico,

e non lo fa di sicuro in modo positivo,

mettendo in evidenza tutta una serie di

contraddizioni e spaccature.

In effetti i democratici stanno perdendo

pezzi da anni. Prima i Mormile, poi i

Crispino. Losco anche se a livello

sovracomunale continua a collocarsi con il

Pd, a Cardito sta pensando a costruire

uniniziativa politica caratterizzata da liste

civiche. Anche i Bova sembrano avviarsi

verso altri lidi, dopo che sono stati fatti

trattati non bene dal Pd, causa un

progetto socio sanitario con un

finanziamento del comune di importo

molto limitato. C’è da chiedersi se alla fine

resterà qualcuno. Una situazione da

separati in casa è invece quella del

consigliere Aldo Vetrano, che in alcune

dichiarazioni recenti ha marcato in modo

definitivo la scollatura dalla dirigenza del

partito, con la quale denuncia una

insanabile distanza.

Se dovessero permanere queste

condizioni, l’intenzione è quella di non

candidarsi alle prossime amministrative.

Ufficializzate, intanto le dimissioni di Irene

Schiavo, il cui assessorato sì è trascinato

nell’anonimato.

Anche il tempismo dell’abbandono non è

dei migliori.

Il momento più logico sarebbe stato

all’indomani della nomina di Elia Schiavo

al coordinamento del Pd. Ci sarebbero

state delle motivazioni politiche salde,

l’inopportunità dimantenere la poltrona

nell’esecutivo in quota al partito

coordinato da suo fratello.

Non si capisce perché aspettare qualche

settimana. In questo momento non si

conosce il ragionamento alla base del

gesto.

La scarna missiva protocollata non aiuta di

certo. Anche per quanto riguarda la

sostituzione le cose sono altrettanto

confuse. Quello che dovrebbe essere

certo è che la nomina sarebbe ancora ad

appannaggio dell’ area riformista (Fusco,

Romano e Lago), poi per il resto si branco-

la nel buio, non esiste un identikit del

nuovo componente dell’esecutivo e non è

ancora scattato il toto nomi.

Un ulteriore colpo alla credibilità del Pd

dovrebbe arrivare a breve. C’è chi

continua a giurare che per le dimissioni

dell’altro assessore di area sono solo una

questione di ore. Che Fabio Orabona fosse

intenzionato a lasciare è una voce che

ormai gira da tanto. Gli impegni lavorativi

non gli consentono di caratterizzare la sua

presenza in giunta e le sue apparizioni al

Comune sono sempre più rare.

Del resto, nonostante le difficoltà interne,

il Pd sembra volersi solo caratterizzare per

la tendenza a sterili braccio di ferro. Forse

si tratta solo di un mostrare i denti per

mascherare una debolezza di fondo.

Insanabili differenze tra il gruppo

consiliare e la “base”, diversi blocchi

anche tra chi siede nel parlamentino

locale. Per il momento sembra esserci

l’egemonia della componente socialista,

con Cirillo che ormai abbozza a tutto o

quasi per non compromettere quelle che

sono le sue mire di candidatura a sindaco.

La contropartita è ancora una volta

l’appoggio per una forzatura sulla

successione a Barra. Adesso la scadenza è

posta a dicembre. Ma nel partito c’è chi

rema contro. La frenata del capogruppo

Garofalo in consiglio comunale è stata

sintomatica. La posizione di Cirillo sembra

debole anche all’interno del suo stesso

partito, la sua candidatura non è così

monolitica come vorrebbero far credere.

Sulla leadership della futura candidatura

arriva la proposta di Andrea Falco,

coordinatore di Italia dei Valori, attraverso

un’intervista pubblicata sul nostro sito, ha

rilanciato la proposta di avviare il

meccanismo delle primarie. Ma l’ipotesi

è stata respinta al mittente dai democrati-

ci. Allora la strategia può essere solo

quella di puntare sulla consistenza

numerica di un gruppo consiliare nato e

ingrossatosi strada facendo, visto che il Pd

non era ancora nato quando ci sono state

le ultime amministrative.

Un’altra posizione apparentemente

inspiegabile è quella legata alla caserma

dei carabinieri. Il Pd continua a fare

ostruzionismo, pur non palesando la sua

posizione contraria. Sarebbe altamente

impopolare e comprometterebbe

ulteriormente la posizione di Cirillo.

Quindi ci si appiglia alla formula della

finanza di progetto, che è stata già

scartata nei fatti, poiché non ci sono

privati disposti ad investire. Dire che la

caserma si deve fare con il project

financing equivale a dire che non si vuole

realizzare la caserma.

In generale il Pd, o una parte di esso,

cincischia, si nasconde, trovandosi in

periodo di Halloween si maschera. Sì alla

caserma, ma senza vendere, ma senza

indebitare l’ente e facendo anche la

piscina. Non si capisce, però, da dove

dovrebbero arrivare i soldi.

La proposta dell’amministrazione è chiara,

prevede la cessione dell’altro lotto di

proprietà comunale per finanziare parte

dell’investimento, con la restante somma,

che dovrebbe essere di circa due milioni

di euro, da reperire tramite mutuo. La

caserma sarebbe costruita dallo stesso

acquirente del primo lotto.

Intanto la conferenza dei ccapigruppo ha

deciso di convocare un consiglio

comunale dedicato esclusivamente alla

tematica della sicurezza per lunedì 14

novembre, anche a seguito di una missiva

da parte del comandante dei carabinieri

di crispano con la quale chiedeva anche a

nome degli organi superiori, notizie circa

lo stato delle cose, a conferma del serio

interessamento dell’arma. Vedremo che

posizione, o posizioni, porterà il partito

democratico. Più responsabile, invece,

l’atteggiamento dell’Italia dei valori, che

vuole verificare per il meglio il piano di

finanziamento della struttura, ma

soprattutto se il progetto non sia

effettivamente sovradimensionato

rispetto alle richieste dell’arma.

Un ridimensionamento, se in linea con le

caratteristiche necessarie, porterebbe

comunque ad una riduzione dei costi.

Un discorso a parte lo

dedichiamo ai giovani democratici, per la

serie se questo è il futuro, siamo messi

bene. Prima dell’estate la redazione del

nostro periodico si era occupata proprio

dell’associazione dei giovani democratici e

di una manifestazione denominata “Vivi

la villa”. Il nostro intervento aveva

riguardato la concessione da parte

dell’ufficio preposto, su richiesta inoltrata

al Comune dai giovani democratici, di

alcune gratuità sui campi di calcetto della

struttura sportiva all’interno del parco

Cardito di proprietà del comune e gestita

da privati. Tali procedure sono previste

dalla convenzione stipulata dal comune

con la società stesse ed in quel caso parte

furono attribuite ai giovani democratici

nell’ambito delle iniziative legate alla

manifestazione di cui stiamo parlando.

All’epoca dei fatti la mail del nostro

periodico fu invasa da numerose proteste

di cittadini indignati dal fatto che

un’associazione di partito potesse gestire,

sia pure per un tempo limitato, delle

strutture pubbliche senza pagare neanche

un euro. Oggi a distanza di alcuni mesi

torniamo a occuparci della stessa

associazione ma, per un altro motivo e

cioè una lettera aperta indirizzata al

Sindaco. Vogliamo, però fare un passo

Page 3: idee in liberta

Cardito

politicaIdee in libertà 05 novembre 2011

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indietro e spiegare la natura di tale

associazione menzionando letteralmente

cosa recita il loro statuto all’art. 1 capo I

principi della democrazia interna: “I

Giovani Democratici – sono l’organizzazio-

ne politica giovanile dl partito democrati-

co così come disposto dagli articoli 31 e 47

dello statuto nazionale del partito

democratico”. Questa menzione verrà

utile al seguito del nostro racconto.

Arriviamo appunto a sabato 29 ottobre,

sono appena trascorse le 12.30 e chi

camminava nei pressi del comando vigili

del comune, in Piazza Garibaldi, ha visto

arrivare in tutta fretta il Sindaco Barra che

era stato chiamato per autorizzare

l’apertura dell’ufficio protocollo che di

sabato è chiuso infatti, due ragazzi

dell’associazione dei giovani democratici

chiedevano di depositare una lettera

aperta indirizzata al Sindaco stesso. Nel

documento, poi divenuto anche un

volantino distribuito nelle due piazze

principali di Cardito, si lamenta

l’impreparazione e l’indifferenza che gli

uffici pubblici preposti e in particolare lo

staff del primo cittadino, avrebbero

riservato alla loro iniziativa sin dall’inizio.

I giovani democratici, “denunciano” lo

scarso, se non assente, supporto

operativo concesso, a partire dal

reperimento di dieci transenne ottenute

dal comando vigili di Frattamaggiore fino

all’assenza totale dei vigili urbani nelle tre

domeniche in cui si è svolta la loro

iniziativa. Parte della lettera è stata anche

dedicata alle altre associazioni del

territorio colpevoli, sempre a loro dire, di

aver dimostrato un totale disinteresse per

la manifestazione. Nel mentre veniva

protocollata questa “lettera aperta di

accuse” all’amministrazione, alla

macchina comunale e alle associazione

del territorio, ne scaturiva anche un

vivace scambio di idee tra il primo cittadi-

no Barra e i ragazzi dell’associazione.

Il Sindaco faceva notare agli stessi che

visto che loro sono un’associazione

interna al partito democratico, avrebbero

dovuto lamentarsi con gli interlocutori

naturali per il tipo di problematiche

esposte, e quindi l’assessore al verde

pubblico Irene Schiavo del Partito

democratico e l’assessore alla polizia

municipale Fabio Orabona sempre del Pd.

Di contro i giovani rivendicavano la natura

culturale e indipendentistica della loro

associazione rispetto al partito

democratico. Una bella faccia tosta quella

dei giovani democratici visto quanto

previsto dal loro statuto.

Inoltre, ci sono altre riflessioni.

La lettera – denuncia dei giovani

democratici è a tratti sconcertante.

Innanzitutto non conoscono la storia di

Cardito. Si vantano di aver portato avanti

la prima iniziativa del genere nella storia

del paese, manifestando ignoranza, oltre

che presunzione. Ignoranza circa il

passato del quale si candidano ad essere

classe dirigente. Non volendo andare

lontano, il tentativo di voler

strumentalizzare l’associazionismo in vista

di elezioni non è nulla di nuovo.

La presunzione è stata anche di pensare

che abboccasse qualcuno. Le associazioni

poco disponibili a rendersi oggetto di

quello che è per statuto, come abbiamo

visto, un soggetto politico.

I cittadini che dovrebbero credere in un

improbabile pietra miliare nella vita

associativa. Altre volte c’era stata almeno

il buon senso di scegliere come

promotore un soggetto associativo non

politicizzato tanto direttamente.

Inoltre, questi giovani che un patrocinio,

oltre che gratuità, pubblicizzazioni e

disponibilità di strutture debba

comportare la totale disponibilità degli

uffici comunali, tanto da collocare uno

stand che dovrebbe prevedere una

presenza diretta dell’ente. Del resto, non

sembra giustificato l’attacco all’ente che

già aveva mostrato la sua disponibilità

garantendo il patrocinio anche per

l’iniziativa sul nucleare.

L’ultima riflessione riguarda la tempistica.

Perché tanta fretta nel protoccolare

questa lettera quando, si sarebbe potuto

aspettare aspettare il lunedì successivo?

Forse si voleva rendere ufficiale quello

che poi è divenuto un volantino

distribuito nelle piazze? Tutti interrogativi

che resteranno senza risposte.

Nel frattempo, ci auguriamo che si tratti

solo di un incidente di percorso, perché se

le premesse sono queste, la vediamo

davvero male per il futuro della nostra

cittadina.

In generale, le iniziative dei

giovani democratici sono lodevoli, la

caduta di stile sta nella missiva al sindaco

che getta a mare gli sforzi compiuti.

Anche perché hanno dimostrato di voler

scendere nell’agone politico nonostante

le prese di distanza ufficiali.

e il loro no porterà alla rottura della coalizioneL’amministrazione ha concesso ai seguaci di Bersani gratuitamente la struttura

Ciro Giugliano protagonista dell’informazione nazionaleCiro Giugliano rappresenta un’eccellenzadella nostra terra. Giornalista professionistae capo redattore del Corriere di Caserta eCronache di Napoli, in questi mesi haconquistato la ribalta dell’informazionenazionale con una serie di servizi per i network più importanti. Lo scorso due marzo in diretta dalla trasmissione UnoMattina è chiamato a fareil punto sulla vicenda dell’IstitutoFondazione villaggio dei ragazzi diMaddaloni che ha visto l’arresto di quattroeducatori ed un docente della scuola media.Le indagini erano partite dalla denuncia dialcuni alunni del famoso Istituto. Gli altri due servizi riguardano la

trasmissione radiofonica di Radio Rai 1“Prima di tutto” in cui il giornalista ha raccontato la vicenda della giovane ragazza

ventitreenne morta a Pollena Trocchia lasera del 21 ottobre scorso, travolta da unfiume di fango e detriti causato da un violento temporale abbattutosi tra Napoli ei Paesi Vesuviani e il primo progetto di videosorveglianza in Campania in un cimitero, quello di Frattamaggiore, nellapuntata di lunedì 31 ottobre. Ciro Giugliano è un giornalista in continuaascesa che ha iniziato come tanti a farsi leossa nei free press locali fino ad arrivare allaribalta dell’informazione nazionale.Un esempio di professionista serio eindipendente che ha come stella polare delsuo vivere quotidiano il lavoro e la passioneper questa professione.

Il gazebo dei Gd con la bandiera del Pd

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"Res publica e Costituzione" questo il

titolo del convegno che si svolgerà a

Frattamaggiore il 18 novembre prossimo,

presso l’aula consiliare del Comune di

Frattamaggiore. Un convegno fortemente

voluto e organizzato dal dott. Orazio

Capasso (consigliere comunale di

Frattamaggiore).

Allo stesso parteciperanno fiugure figure

importantissime come quella del pm

antimafia Raffaele Cantone (Magistrato

presso il Massimario della Corte di

Cassazione), Luigi Salvato (Magistrato -

Assistente di studio presso la Corte

Costituzionale), l'on. Salvatore Piccolo

(Membro della Commissione

Parlamentare Antimafia) e dell'avv. Nello

Cirillo (Presidente Camera Forense di

Frattamaggiore). L'incontro moderato dal

giornalista Franco Buononato sarà aperto

dai saluti della Sig.ra Silvana Interino

(Presidente MOICA) e del Sindaco di

Frattamaggiore Francesco Russo.

Il convegno sarà anche accreditato alla

Camera Forense di Napoli.

Noi vista l’importanza di tale avvenimento

abbiamo deciso di porre alcune domande

a chi si è tanto prodigato per la

realizzazione di questo evento: il dott.

Orazio Capasso.

Salve dottore, iniziamo subito con una

domanda sul tema: perchè l'esigenza di

un convegno sulla legalità?

Perchè da cittadino vivo attivamente il

mio territorio e sento la responsabilità del

cambiamento. E' necessario infatti un

cambiamento netto anche nel modo di

interagire e nei comportamenti tra le

persone. Per questo le dico subito che a

questo convegno, ne seguiranno altri su

temi diversi, ma sempre lungo il filone

della legalità.

Cosa intende?

E' semplice, a mio avviso legalità non

significa solo essere contro la camorra, ma

anche mettere in pratica giorno dopo

giorno comportamenti virtuosi che

passano dal rispetto delle regole più

basilari come ad esempio gettare i rifiuti

nell'orario prestabilito o parcheggiare in

modo corretto fino a quei comportamenti

che viziano lo stesso agire politico.

A quali comportamenti si riferisce?

Non ci girerò intorno, alludo al voto di

scambio, un fenomeno purtroppo diffuso

nella periferia napoletana al di là delle

appartenenze politiche. Ritengo che

questi atteggiamenti penalizzino non solo

l'intero meccanismo elettorale ma le

stesse persone che vi si sottopongono

perchè diventano merce di scambio per il

signorotto di turno.

Sembrerebbe un cane che si morde la

coda...

In effetti è così, ma possiamo mettere la

parola fine a queste situazioni.

E' necessario uno sforzo di dignità sia da

parte dell'elettore che del politico. Io ad

esempio rifuggo dalla logica del "do ut

des" e non ho mai ingannato i miei

cittadini con false promesse. La politica

per me è sempre stata una passione, non

un lavoro, fortunatamente infatti vivo

grazie alla mia professione di medico.

Ma è necessario che un passo in avanti

venga fatto dai cittadini stessi, è

necessaria una alfabetizzazione politica

che passi proprio per l'educazione alla

legalità. I cittadini devono capire che

risolvere i loro problemi è un nostro

dovere e quindi quello che chiedono a noi

politici non è "il cosiddetto piacere" ma

un "sacrosanto diritto".

Politica per passione quindi, il

cambiamento potrebbe partire proprio

da qui?

Si, esatto, penso che il cambiamento

possa partire proprio dalla società civile,

dalle tante professionalità del territorio

che hanno dato lustro alla città. E'

necessario che questi talenti vengano

messi a disposizione della collettività

Perchè non lo fanno secondo lei?

Bè non saprei dirle, spesso si dice che la

politica sia "una cosa sporca". Molti

professionisti hanno paura di sporcarsi le

mani. Io invece, ci tengo a dire, che non è

così, che se una persona è davvero mossa

dall'amore per la propria città, niente e

nessuno potrà distoglierlo dai proprio

obiettivi. Non le nascondo infatti che

anche se durante la mia attività politica ho

ricevuto diverse minacce ma, proprio

questo sentimento teso al bene comune

che provavo e che provo tuttora, mi ha

impedito di abbassare la testa e di

sporcarmi le mani.

“ Idee in libertà”

Aut. Trib. Napoli n° 12 del

03 febbraio 2009

Anno III - n° 16

Editore: Associazione “ Idee in Libertà”

Direttore Responsabile: Umberto Setola

Contatti: [email protected]

tel. 3662031540

Sede Legale: Via Piave, 11 - Cardito (Na)

Stampa: Litografia Buonaurio

Via IV Novembre, 6 - Casoria (Na)

chiuso: venerdì 04 novembre 2011

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Frattamaggiore

politica

Frattamaggiore, un convegno tra etica e politica teso al risveglio della società civile

I dee in libertà 05 novembre 2011

Orazio Capasso:”La legalità va coltivata nei comportamenti di ogni giorno”

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La città di Caivano, anche per colpa di

mancanza di senso di responsabilità di chi

la governa, ha vissuto mesi caratterizzati

da una crisi amministrativa che non

lasciava presagire spiragli di sereno

all’orizzonte. Quando tutto sembrava

presagire la possibilità concreta di uno

sciogliemento anticipato del

“parlamentino” cittadino, si è

finalmente trovata una soluzione.

In effetti, neanche le dimissioni del

Sindaco Falco avevano aiutato il cclima

politico affinche si trovasse il giusto punto

di mediazione tra le varie forze politiche in

campo. In questa lunga crisi è parso a

tanti che il Sindaco Falco fosse lui stesso

ostaggio dei partiti e dei loro voleri tanto

che la soluzione politica individuata già

suscita qualche dubbio da parte di

addetti ai lavori e politici.

Infatti, si pensa che dietro vi sia solo la

volontà di evitare le urne ma che al primo

temporale si scatenerà l’onda di piena.

Noi invece ci auguriamo che la nuova

Giunta possa lavorare da subito per il

bene di Caivano mettendo in campo tutte

le iniziative programmatiche con cui

questa maggioranza, fatta eccezione per il

Pd, si era presentata agli elettori.

Ci eravamo lasciati con

l'appuntamento inprocastinabile per

l'amministrazione Falco del voto sul

riequilibro di bilancio, pena lo

scioglimento del consiglio comunale.

Ebbene, mercoledì 19 ottobre, è stato

votato l'importante documento

di riequlibrio dei conti dell’ente e su tale

voto si è costituita la nuova maggioranza

di governo. La novità, come accennavamo

sopra è l’ingresso in maggioranza del

Partito Democratico.

Firmati anche i decreti di nomi-

na dei sei nuovi assessori che

comporranno la nuova

giunta. I neoassessori sono per i

Popolari l'architetto Domenico

De Cristoforo, per l'Api, il segre-

tario del partito, nonché primo

non eletto, Salvatore Fusco, il

PD ha

indicato il dirigente scolastico

Bartolomeo Perna, conosciuto

in paese per essere stato

premiato come miglior preside

d'Italia, per l'UDC è stato

riconfermato l'imprenditore

edile Luigi De Michele,

completano la squadra la Sociologa Maria

Ponticelli, indicata dai repubblicani e

Angela Orsini, espressione del consigliere

Vittorioso. Ad oggi mentre andiamo in

stampa non sono ancora state assegnate

le deleghe, pare non ci sia ancora conver-

genza sulla suddivisione delle stesse.

Di sicuro i cittadini di Caivano auspicano

l'avvento di persone competenti e capaci

di poter dare un reale contributo al futuro

del paese. In questo anno e poco più di

amministrazione, Caivano non ha brillato

particolarmente. La gente non ha avuto la

percezione del cambiamento in meglio,

pertanto adesso attende, anche grazie

all'avvento della nuova giunta, che il

paese possa cambiare rotta. Si spera non

vadano vanificati i lavori di questi mesi,

che hanno portato anche a scelte difficili e

deludenti per alcuni. Ma forse il paese

aveva bisogno di un rilancio. Di sicuro non

aiuta la situazione in cui versa il paese a

livello nazionale, che rende l'impegno

degli amministratori locali ancora più

gravoso. Non è facile oggi, avere

riferimenti sovracomunali, che possano

dare un aiuto a coloro che amministrando

i territori a livello locale e che hanno il

contatto con i veri problemi della gente, in

termini di risposte, di opportunità e

finanziamenti. La cultura partitica del

passato, non esiste ormai più. Gli enti

locali, già notoriamente in sofferenza,

grazie alle manovre del governo centrale,

sono rimasti soli, per non parlare del

federalismo, che avrà conseguenze

devastanti, se nel frattempo le

amministrazioni non avranno sviluppato

una mentalità di autogestione. Pertanto, è

proprio necessario, per Caivano, al di là,

delle appartenenze, dei familismi, delle

più o meno competenze di ciascuno, che

tutti facciano la propria parte, anche se

questo costituisce fare un passo indietro o

arrestare momentaneamente le proprie

idee. Il paese ha bisogno di chi si impegni

a trovare e a fare le giuste scelte, ad

essere attenti alle opportunità che

vengono dall'esterno, a non farsi sfuggire

o a sottovalutare proposte nuove e

innovative.

7

Caivano

politica

Falco, presenta la nuova Giunta ma non si placano le polemiche

Idee in libertà 05 novembre 2011

Il Consiglio Comunale approva il riequilibrio dei conti. Il Pd entra in amministrazione

a cura di Adimi

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Page 9: idee in liberta

no nel portare la borsa a qualcuno nel

speranza di ricavarne un posto di lavoro e

sistemare così la loro esistenza.

Così come non ho mai tradito nessuno in

vita mia. Enzo Cennamo è mio amico e,

non sarò certo io a rompere questa

amicizia ma, non sono disponibile ad

ammucchiate politiche solo per andare

contro qualcuno o qualcosa. Ma soprat-

tutto non sono più disponibile a fare da

trampolino di lancio per persone che

hanno tradito sistematicamente la mia

fiducia. Questo è un film già visto e rivisto.

Le mie battaglie, se devo farle preferisco

“combatterle” all’interno del partito.

L’alternativa già si è palesata ai cittadini e

questi la hanno bocciata. In politica la

coerenza alla fine viene premiata al

contrario del cambio di casacca. Il Partito

democratico di Crispano è unito e

compatto e siamo aperti a tutti coloro che

vogliano contribuire a fare il bene del

nostro paese. Non siamo però disponibili a

agli “scillipoti” questi non ci servono ne

possiamo fare a meno.

Gli assessori “inadeguati” sono gli stessi

dell’amministrazione dal 1998 anche il

Sindaco è lo stesso e nel quadro elettivo

sciolto c’era chi adesso vuole apparire

come il nuovo oppure come l’alternativa.

Alle ultime elezioni siete rimasti fuori dalle

liste perché oramai i vecchi giochetti non

reggono più. Non è vero che non vi siete

candidati, non vi hanno voluto poiché che

siete affetti da una malattia molto seria

per la politica: “ la Scilipotimania”. Questa

è la verità. A proposito sulla scrivania di

Cennamo giace ancora ormai impolverita

l’autorizzazione per l’utilizzo della sala

consiliare per quella famosa

manifestazione che doveva segnare la

svolta nella politica di Crispano.

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Crispano

politicaSalvatore Esposito risponde agli attacchi della stampa

Idee in libertà 05 novembre 2011

Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Salvatore Esposito coordinatore del Pd

Questa settimana la pagina dedicata a

Crispano ospita una lettera di Salvatore

Esposito del Pd che ci ha chiesto di

pubblicarla ecco quanto evidenzia:

Gentile direttore, nel ringraziarla per

avermi concesso ospitalità sul suo

periodico, voglio subito ribadire che userò

questo spazio per fare alcune

riflessioni che si rendono necessarie dopo

la serie di attacchi che in queste

settimane alcuni periodici locali mi hanno

voluto rivolgere in maniera gratuita.

Risponderò usando toni e argomenti

diversi dalla diffamazione e dall’ingiuria,

non è nel mio stile e non scenderò mai a

quei livelli. La paranoia che alcuni organi

di stampa locale, con le solite litanie dei

fine settimana non incantano più

nessuno. Già in un’altra occasione ebbi a

dire che si trattava degli stessi giornali che

in campagna elettorale dicevano che noi

eravamo i migliori e che oggi affermano il

contrario. Dicano realmente cosa è

cambiato altrimenti corrono il rischio di

stancare e di non risultare credibile per chi

legge. Anche le recenti polemiche contro i

componenti di Crispano del consorzio

cimitero sono pretestuose e sterili.

La consigliera De Luca è sempre presente

mentre l’altro componente, la dottoressa

Cennamo ha da poco partorito una

bambina ed è super giustificata.

Voglio ricordare che, quando

l’amministrazione fu sciolta, gli stessi che

oggi ci attaccano, scrissero pagine e

pagine, che ancora conservo, affermando

che lo stesso era ingiusto e pretestuoso.

Ci furono anche trasmissioni televisive

dove si prendeva apertamente posizione

contro lo scioglimento. Anche in questo

caso conservo le registrazioni.

Lo scioglimento è stato una

sciagura che ha coinvolto tutti e, quando

dico tutti, mi riferisco proprio a tutti.

Forse anche allora le delibere erano

illegittime e illegali ma chi doveva

controllare forse in quel periodo non

leggeva bene i documenti deliberativi?

Oppure oggi ci vede meglio? Ogni tanto

bisognerebbe guardarsi indietro e vedere

che cosa si è lasciato. Non serve cambiare

partito ad ogni tornata elettorale per

vestirsi di nuovo. Il passato è scritto nella

storia di questo comune e nessuno lo può

cancellare. Ero, sono e sarò sempre di sini-

stra, non ho mai avuto regali e né posti di

lavoro da nessuno. Quando nel 1968,

davanti alla fabbrica dove già lavoravo,

facevo i picchetti altri invece si cimentava-

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La c.d. “media conciliazione” è entrata in vigore in data 20 marzo 2011 per effetto della conversione in legge del Decreto Legislativo

n. 28 del 4 marzo 2010. L’art. 2 del citato D. Lgs. stabilisce che chiunque può accedere alla mediazione per la

conciliazione di una controversia civile e commerciale vertente su diritti disponibili. Si tratta di un istituto che, nelle intenzioni del

Legislatore, sarebbe stato introdotto per far fronte alla pigrizia dei giudizi ordinari e all’intasamento dei tribunali.

Quindi, per determinate tassative materie, chiunque voglia esercitare un’azione davanti al giudice per far valere i propri diritti è

tenuto ad esperire preliminarmente tale procedimento di mediazione. In sostanza occorre presentare una richiesta ad un

organismo preposto ed autorizzato dal Ministero di Giustizia a dirimere una controversia grazie all’ausilio di esperti e mediatori

professionisti. La domanda per accedere alla mediazione deveessere presentata attraverso il deposito di un’istanza presso il

suddetto organismo indicando le parti, l’oggetto e le ragioni della pretesa. Le materie soggette obbligatoriamente alla media

conciliazione concernono diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di

aziende, risarcimento del danno derivante da responsabilità medica e da diffamazione con il mezzo della stampa o con

altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari. L'esperimento del procedimento di mediazione è condizione

di procedibilità della domanda giudiziale. Tutto il procedimento non deve avere una durata superiore a quattro mesi. Taletermine

decorre dalla data di deposito della domanda di mediazione, ovvero dalla scadenza di quello fissato dal giudice per il deposito della

stessa.

Avv. Francesco CastaldoAvv. Gaetano Vigliotti

a cura dell’Avv.Francesco Castaldo

80024 Cardito, Napoli (NA)

Corso Cesare Battisti 145

tel: 0818322523

fax: 0818316200

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Cardito

rubricaIdee in libertà 05 novembre 2011

Tavola rotonda Giovani e territorio

La mediazione

L’argomento trattato nella riunione del

18 ottobre scorso è quanto mai

attuale ma è anche complesso e

delicato, perchè ha parlato del

presente ma anche del prossimo

futuro dei nostri figli e nipoti.

Il C.S.V. Coordinamento sviluppo

locale cantiere giovani, unitamente alle

associazioni che aderiscono alla rete csl,

ha organizzato una tavola rotonda per il

tema “giovani e territorio’’.

Presso la sede “la CASARELLA”

dell’associazione ‘’Dal basso’’ c’è stato

un confronto ampio con le istituzioni

locali, Sindaco e assessore alle

politiche sociali di Arazano, Mauro

Annnibale, amministratori dei Comuni

vicinori, quale il Sindaco del Comune di

Crispano Carlo Esposito, l’assessore allo

sviluppo Nunzio Cennamo , ed un

nutrito numero di rappresentanti di

associazioni e cittadini.

Le testimonianze delle istituzioni

presenti sono state positiviste rispetto

alla attuale situazione critica di

lavoro,perche’ hanno illustrato e

testimoniato come si stanno

sviluppando le varie progettualità dei

vari Comuni. La coordinatrice territo-

riale signora Caterina Magri,

dell’Associazione “Obiettivo famiglia

federcasalinghe”, presente alla tavola

rotonda, ha illustrato il progetto

dell’associazione che rappresenta quale

contributo di idee sull’argomento che e’

il progetto AGILE:

Il progetto Agile, agenzia

intermediazione lavoro per l’ Europa, è

stato ideato, unitamente a tanti altri,

dall’ associazione che opera su tutto il

territorio nazionale, e si rivolge anche ai

giovani ed ha come scopo principale

quello di costruire profili di ragazzi da

utilizzare al meglio per accedere ad

un lavoro occasionale o definitivo

legato agli studi svolti, le conoscenze,

capacità e competenze tecniche

acquisite. Sono certa che il messaggio

innovativo è stato recepito dai

giovani presenti e dai rappresentanti

delle istituzioni presenti e ovviamente

siamo disponibili per ogni tipo di

collaborazione per realizzare quanto

proposto, come in altre città d’Italia.

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La settimana di fuoco del Napoli si chiude

con due sconfitte. La sconfitta più amara

arriva a Catania, contro una compagine

mediocre e abbordabile. Partenopei

completamente rimaneggiati in vista della

difficile trasferta tedesca. Difesa comple-

tamente rimodulata con il solo Cannavaro

riconfermato, al suo fianco Fernandez e

Fideleff. A centrocampo a sorpresa spun-

ta Santana al fianco di Inler, le fasce sono

affidate a Zuniga destra e Dossena , attac-

co composto da Mascara e Lavezzi , a

sostegno della punta Cavani. Neanche il

tempo di mettersi comodi, e il Napoli è già

in vantaggio, dopo 30 secondi un fischiato

Mascara, che torna nella sua Catania,

apre sulla sinistra per Dossena, giusto il

tempo di un’occhiata al centro e lascia

partire un traversone servendo in area

Cavani, che con uno scatto fulmineo elude

la difesa avversaria e insacca alle spalle di

Andujar. Trenta secondi, 0 -1 e palla al

centro!!!

I rossazzurri, però, iniziano ad organizzare

una reazione che per poco non si

concretizza quando Gomez, tenta un

tocco morbido che finisce alto di poco. Il

pareggio, però, è nell’aria: lo stesso

Gomez prova una conclusione: sulla

respinta del muro azzurro si avventa

Marchese che con un sinistro in firma il

suo primo goal in Serie A che vale il pareg-

gio. Il Napoli, aggredito dai rossazzurri,

per avvicinarsi dalle parti di Andujar ha

bisogno di una ripartenza da urlo imbasti-

salta Campagnaro e con un diagonale di

sinistro batte De Sanctis. Raddoppio e

doppietta per Gomez al 23′ che, di prima,

batte di nuovo De Sanctis su un bellissimo

cross di Kross dalla sinistra. Il Bayern crea

i presupposti per il tre a zero con Gomez e

Ribery, imprecisi, che arriva comunque al

42′ dopo una bellissima azione di Ribery,

tocco per Mueller che di prima trova di

nuovo Ribery, apertura sulla sinistra per

Kroos, miracolo di De Sanctis ma tap-in

vincente di Gomez. Il Napoli riesce a rea-

gire solo al 45′ con Fernandez che di testa

segna su assist di Lavezzi su calcio di puni-

zione. Il tempo si conclude con Hamsik

che con un sinistro di poco a lato. Nella

ripresa gli azzurri ci mettono il cuore, ma

è il Bayern a creare la prima occasione con

Gomez di testa. Al 69′ Zuniga viene espul-

so per doppia ammonizione per fallo da

dietro su Ribery. Il Bayern continua con il

solito possesso palla asfissiante e crea una

buona occasione con Lahm. Espulsione

per Badstuber per doppia ammonizione al

76′ per fallo su Cavani. Clamorosa

doppietta di Fernandez con un colpo di

testa su calcio di punizione di Inler al 79′.

L’ultima occasione all’ultimo secondo per

Gomez che da dietro al centrocampo tira

e De Sanctis, che era salito per andare a

colpire di testa su calcio d’angolo, riesce a

salvare proprio sulla linea. Il Napoli esce

ridimensionato da queste due trasferte.

Ora la gara interna con la Juve rappresen-

ta già l’ultima spiaggia della stagione?

ta da Zuniga, la cui percussione viene fer-

mata soltanto da un ottimo Legrottaglie.

Le emozioni, però, non finiscono, e

Santana, già ammonito, commette un

fallo ingenuo rimediando il secondo car-

tellino giallo e guadagnandosi la doccia

ancor prima dell'intervallo.

Nella ripresa la musica non cambia, con il

Catania che trova la rete del vantaggio con

un colpo di testa di Berghessio. Il Napoli,

nonostante l'inferiorità numerica, è

costretto a sbilanciarsi e scopre il fianco ai

rossazzurri: Gomez ha la palla buona per

chiudere il match, ma calcia a lato non

appena giunto a tu per tu con De Sanctis.

Dopo aver già mandato in campo Dzemaili

per Mascara, Mazzarri si gioca anche la

carta Maggio, chiamato a sostituire

Fideleff. L'inerzia del match però non

cambia: il Catania va vicino al goal prima

con Izco e poi con Almiron continua a

tenere il Napoli alle corde che tenta

comunque di gestire il pallino del gioco

nei minuti finali. Il fortino rossazzurro,

però, tiene fino al 94' e per il Napoli non

c'è niente da fare. Arriviamo così alla

trasferta di champions contro il Bayern, la

partita dalle mille emozioni. Il Napoli

parte molto bene in contropiede mentre il

Bayern cerca il possesso palla. Le prime

occasioni vengono create da Luiz Gustavo,

De Sanctis para in due tempi un tiro dalla

distanza, e Lavezzi, in contropiede ma

sbaglia. Il Bayern va in vantaggio al 17′ con

Gomez che, su assist di Schweinsteiger,

Calcio Napoli

Sport

Napoli, in una settimana arrivano due sconfitte

Idee in libertà 05 novembre2011

Mazzarri lancia il turnover contro gli etnei, ma non basta per compiere l’impresa all’ Allianz Arena

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a cura di Ru.gi

Don Vincenzo Micillo riceve l’ordinazione diaconaledi Salvatore Raucci

La comunità parrocchiale di San Biagio

V.M. vive giorni intensi di gioia per

l’ordinazione diaconale di don Vincenzo

Micillo. Questa settimana vogliamo

raccontarvi la storia di un giovane come

tanti che ha scelto di dedicare la sua vita

al Signore, un giovane di Qualiano che ha

maturato la sua vocazione frequentando

campi-scuola e vita parrocchiale. Dopo

anni di studio e discernimento, Vincenzo

è giunto ad una tappa fondamentale del

suo percorso verso il sacerdozio: il

diaconato. Vincenzo è impegnato

attivamente nella nostra comunità di San

Biagio V.M., svolgendo il ruolo come

educatore dei ministranti e di preparazio-

ne dei giovanissimi al sacramento della

Confermazione e aiutando i settori

dell’A.C.R. Così lunedì 31 ottobre scorso,

in una cattedrale gremita di persone,

S.Ecc.za Rev.ma Mons. Angelo Spinillo, ha

officiato la Celebrazione Eucaristica dove

ha ordinato diaconi tre giovani, di cui il

nostro caro Vincenzo. Presenti alla

Celebrazione Eucaristica, un folto gruppo

della nostra comunità carditese e i giovani

che Vincenzo ha guidato e guida con la

sua attività pastorale. Il termine

“Diacono” deriva dal greco ‘diakonia’ che

significa servizio, ministero. Momento

significativo della sua ordinazione è stato

certamente la sua prostrazione ai piedi

dell’altare in segno di servizio, umiltà e

obbedienza. Altro momento molto

significativo della liturgia, come

consuetudine vuole, è stata la vestizione

dei neo diaconi, che è avvenuta con

l’aiuto del nostro diacono permanente

don Biagio Angelillo, ad indossare per la

prima volta la dalmatica (paramento sacro

diaconale). Tutta la celebrazione è stata

molto emozionante e coinvolgente,

perché un giovane poco più che ventenne

ha deciso di dedicare la sua vita per il

Signore e per il prossimo. Allora non ci

resta che pregare il Signore, affinchè

illumini il cuore e il cammino di questi

giovani che hanno scelto di dire il loro “SI”

al Signore. Augurissimi caro Vincenzo e

che il Signore ti benedica, sempre!

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