LIBERTA’ di SCELTA EDUCATIVA delle famiglie · Giuseppe Richiedei LIBERTA’ di SCELTA EDUCATIVA...
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Giuseppe Richiedei
LIBERTA’ di SCELTA EDUCATIVA delle famiglie
Bergamo
30 aprile 2011
© Richiedei Giuseppe 2
GENITORI: competenze
A - GENITORI in qualità di EDUCATORI:
sono consultati per una scelta delle attività
collaborano nella loro attuazione
B - GENITORI in qualità di CITTADINI
sono titolari del diritto di corresponsabilità
e di controllo democratico della scuola
compartecipano alle deliberazione,
dispongono di proprie associazioni,
C - GENITORI in qualità di UTENTI
accedono alle informazioni, prendere visione degli atti,
chiedono standard di qualità del servizio
segnalano disfunzioni, fanno ricorso in caso di inadempienze.
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GENITORI: livelli di partecipazione
1 – Livello individuale
- sono informati nei colloqui e nelle assemblee;
- esprimono scelte educative in favore del figlio
- sottoscrivono il PATTO educativo
2 – Livello rappresentativo:
- i genitori eletti nei consigli di classe e di istituto:
- presentano proposte per la stesura del progetto;
- si coinvolgono per la verifica periodica
3 – Livello associativo:
- “insieme” rielaborano le richieste
- sostengono gli eletti con proposte
- sensibilizzano le famiglie alla partecipazione;
- curano l’organizzazione dei corsi di formazione.
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DIRITTO DOVERE di istruire ed educare
Il diritto – dovere di istruire ed educare i figli” ( art. 30 Cost.)
ha conosciuto diverse applicazioni:
Da una concezione di delega allo Stato e alle Istituzioni private
al coinvolgimento dei “delegati”, eletti nei consigli scolastici
(democrazia rappresentativa, anni ‟70)
al partenariato educativo nei progetti di prevenzione
e l‟assunzione della finalità educativa da parte della scuola (anni 90)
alla partecipazione informativa dove la scuola “di sua iniziativa” si impegna a improntare il rapporto con i genitori nella trasparenza e per la qualità (Carta dei Servizi 1995)
alla cooperazione delle componenti con l’autonomia
fondata sulle tre libertà (democrazia diretta di gruppo anni 2000)
al riconoscimento ufficiale delle associazioni dei genitori e degli studenti (democrazia partecipativa: principio di SUSSIDIARIETA‟, Statuto degli studenti, DPR 301 – 2005 FoNAGS)
al Patto educativo di corresponsabilità, che implica la disponibilità contrattuale e richiede il consenso dei singoli contraenti (DPR 235 - 2007) per una partecipazione diretta e corresponsabile.
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DIRITTO DOVERE di istruire ed educare
La corresponsabilità della famiglia implica:
il diritto di libertà nella scelta dei percorsi formativi
pur contemperato con la “competenza della scuola” come istituzione con funzione educativa nei confronti del minore
per il processo di integrazione e socializzazione.
La competenza genitoriale può estendersi fino “all’educazione parentale”
a sua volta monitorata dagli esami per la promozione a fine anno.
La progressiva responsabilizzazione dei genitori
nella relazione con la scuola (pubblico – privato)
coinvolge anche il problema del contributo dei genitori
nella cooperazione educativa
e per gli aspetti economici (legge 40 – 2007).
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DIRITTO DOVERE di istruire ed educare
La DIFFERENZIAZIONE degli interventi culturali, assistenziali…
è in relazione alle condizioni di diseguaglianza sostanziale
nelle quali si pone ciascun minore
costituisce la novità legata al passaggio
dal regime amministrativo, anche se partecipato,
al regime consensuale del patto.
In una concezione nuova e più partecipata
degli ideali contemporanei di giustizia sociale
La partecipazione scolastica è fondata sull‟elemento qualificante della contrattualizzazione del rapporto
fra l‟amministrazione, la famiglia e il minore.
Apre la prospettiva di un nuovo ordine di relazioni,
Individualizzate - personalizzate - responsabilizzate
e non semplicemente „rappresentate collegialmente‟,
tra scuola e famiglia.
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AUTONOMIA SCOLASTICA
L‟AUTONOMIA funzionale (art. 1 DPR 275 del 1999)
intesa come spazio di organizzazione e di servizio
per realizzare le finalità educative
indicate dall’amministrazione
Si amplia alla possibilità di scelta e di decisione
che supera la „discrezionalità tecnica‟
propria di qualunque struttura amministrativa semplice.
Per un‟AUTONOMIA, garantita dalla Costituzione (2001),
è rispettosa delle libertà educative (docenti, famiglie ed allievi)
capace di concertare PATTI educativi condivisi,
in collaborazione con le istituzioni pubbliche e sociali,
con la 'rete' dei servizi
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AUTONOMIA delle istituzioni scolastiche
DPR 275 – 1999
“L‟autonomia delle istituzioni
realizza interventi di educazione, formazione ed istruzione
…
adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie…
la variazione di scelte curriculari già effettuate
deve tener conto delle attese delle famiglie”
“La determinazione del curricolo tiene conto …delle
esigenze e delle attese espresse dalle famiglie…
alle famiglie possono essere offerte possibilità di opzioni”
(art.8)
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LA RIFORMA la libertà di scelta educativa
La riforma persegue il fine di
“favorire la crescita e la valorizzazione della persona umana nel rispetto dei ritmi dell’età evolutiva,
delle differenze e dell’identità di ciascuno
e delle scelte educative della famiglia,
nel quadro della cooperazione tra scuola e genitori“ (art.1,1 legge 53 – 2003).
per l‟educazione “morale e spirituale”
nel definire i “piani di studio personalizzati”
nel valutare il comportamento
nell‟insegnamento “Cittadinanza e Costituzione”
nell‟orientamento (Famiglie e scuola orientano i ragazzi)
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LA RIFORMA 2009 - 2010
Le famiglie hanno la possibilità di scegliere se:
anticipare o meno l’iscrizione alla scuola dell’infanzia
e alla scuola primaria
i tempi scolastici differenti:
- Nella scuola dell’infanzia da 5 a 8 a 10 ore
giornaliere (DPR art.2,5).
- Nella scuola primaria l’orario a 24, 27, 30, 40 ore
- Nella scuola secondaria di I° grado l’orario di 30,
di 36, 40 ore
a richiesta delle famiglie è introdotto l’inglese
potenziato di 2 ore.
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LA RIFORMA 2009 - 2010
I genitori possono scegliere non solo gli orari,
ma anche attività e insegnamenti:
NEL I° e nel II° CICLO
in base alle quota di autonomia didattica
del 20% del curricolo
“tutte le istituzioni scolastiche, nel rispetto
della libertà di scelta educativa delle
famiglie, concretizzano gli obiettivi nazionali in
percorsi didattici individualizzati ( DPR 275
/1999 art 4, 1- 2).
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LA RIFORMA 2009 - 2010
Nei Licei, negli Istituti Tecnici e Professionali hanno
a disposizione spazi di autonomia dal 20%
o per variare l’orario delle singole discipline obbligatorie,
oppure per inserire discipline alternative tra quelle che
sono incluse in un apposito elenco nazionale,
oppure inserire attività facoltative
Orientare i figli nella scelta tra i LICEI, ISTITUTI;
CORSI professionali
affiancarli in caso che vogliano cambiare l‟indirizzo di
istruzione o formazione,
intraprendere percorsi di “alternanza scuola – lavoro”
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PRINCIPI:
Patto corresponsabilizzato
alla pari tra genitore e docente
Condivisione dei valori educativi
Riconoscimento delle precipue competenze
Cultura della scuola e cultura della famiglia
Centralità del bambino,
come mediazione delle differenti sensibilità
PATTO DI CORRESPONSABILITA’
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CONTENUTI:
Problemi individuati insieme
Con un linguaggio inequivocabile
Per aspetti modificabili e controllabili
In ordine a:
INFORMAZIONI
RELAZIONI
ORGANIZZAZIONE
EDUCAZIONE
PATTO DI CORRESPONSABILITA’
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“Al fine di realizzare:
- la partecipazione nella gestione della scuola,
- dando ad essa il carattere di una comunità educativa,
- che interagisce con la più vasta comunità sociale e civica,
- nelle scuole sono istituiti gli organi collegiali …”
- (legge 477 – 73)
ORGANI COLLEGIALI
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STATUTO degli studenti
Cittadinanza scolastica
La scuola disciplina il diritto di riunione e di assemblea
Le associazioni studentesche
possono operare e svolgere iniziative.
È previsto l'utilizzo di locali da parte degli studenti
e delle loro associazioni Art.2/c.9 2/c.10
Diritto dello studente ad esprimere la propria opinione
anche mediante una consultazione
sulle scelte di programmazione, e definizione degli obiettivi
didattici, di organizzazione della scuola,
di criteri di valutazione, di scelta dei libri e di materiale didattico.
LE ASSOCIAZIONI dei Genitori
Con il riconoscimento ufficiale le associazioni hanno titolo: (DPR 301 – 2005) - a presentare progetti per la qualità della scuola, (DPR 567-96)
- curano programmi di informazione e formazione dei genitori rivolti alla generalità delle famiglie, (DPR 275 – 99) - favorire i rapporti, la consultazione, la collaborazione e la
concertazione fra MIUR – DIRIGENTI e i genitori;
- rappresentare le esigenze e le proposte delle famiglie
-esprimere pareri sugli atti e sulle iniziative delle autorità;
(DPR 301 – 2005)
-concorrono in “iniziative in rete con la scuola e gli Enti Locali” in ordine : all’orientamento, l’educazione alla salute, la qualità educativa e scolastica, l’educazione permanente degli adulti….
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LA CARTA DEI SERVIZI SCOLASTICI La "Carta dei servizi scolastici" è il documento
con cui ciascuna scuola rende noti agli utenti
(genitori e studenti):
- i principi a cui ispira le proprie prestazioni;
- le modalità operative:
trasparenza, efficienza, efficacia;
- gli standard di qualità delle prestazioni offerte;
- la valutazione dei risultati;
- le possibilità di reclamo in caso di carenze.
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LA CARTA DEI SERVIZI SCOLASTICI In una scuola intesa come comunità e come servizio
Studenti e famiglie sono titolari del diritto di cittadinanza, coinvolti
nell’esprimere la domanda,
nel verificarne il consenso,
per conseguirne la soddisfazione,
per valorizzarne gli apporti e le iniziative.
Per la teoria della “qualità totale”
non basta che il meglio sia definito in teoria (a priori),
ma occorre che sia anche efficace
nell‟incontrare il consenso dei destinatari
e che diventi “qualità percepita e condivisa”.
I destinatari vanno coinvolti ancor prima
nella fase della progettazione:
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PROGETTI educativi
Protocollo d’intesa tra MIUR e associazioni
dei genitori per progetti comuni
Progetti ministeriali: “Genitori e scuola”,
“Scuola e volontariato”,
La Giornata europea
La scuola aperta (open day)
con orari e calendari personalizzati
Patti territoriali per la sfida educativa
(protocolli tra scuola - associazioni.)
La messa in rete delle buone pratiche di
cooperazione “famiglia e scuola”
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L’AUTONOMIA delle scuole Nella nuova scuola
la presenza dei genitori è necessaria,
la loro iniziativa va incoraggiata
la loro responsabilità va esplicitata in precisi compiti.
A loro volta le famiglie
assegnano alla scuola riconoscimento e autorevolezza morale senza la quale ben difficilmente l'apporto dei docenti raggiunge quell‟efficacia formativa che si propone.
Specie in campo educativo
l'attiva collaborazione di studenti e genitori assume importanza intrinseca, mancando la quale
gli apprendimento o i comportamenti risultano imposti e momentanei senza durevoli effetti nella crescita della personalità.