idea d'impresa per aprire un agriturismo eco-bio didattico · Famoso è il fenomeno del vulcanismo...

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Valerio Staccone – Claudio Cerroni Pagina 1 ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE DI CECCANO con sede staccata in Ceprano IDEA D’IMPRESA PER APRIRE UN AGRITURISMO ECO-BIO DIDATTICO PROGETTO CIOCIARIA SVILUPPO S.C.p.A. ELABORATO E REDATTO DA: VALERIO STACCONE CLAUDIO CERRONI Classe: 4° A

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Valerio Staccone – Claudio Cerroni Pagina 1

ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE

STATALE DI CECCANO

con sede staccata in Ceprano

IDEA D’IMPRESA PER APRIRE UN

AGRITURISMO ECO-BIO

DIDATTICO

PROGETTO CIOCIARIA SVILUPPO S.C.p.A.

ELABORATO E REDATTO DA:

VALERIO STACCONE CLAUDIO CERRONI

Classe: 4° A

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Analisi territoriale del

comune di Ceccano

1111a a a a FASEFASEFASEFASE

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IINNTTRROODDUUZZIIOONNEE

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eccano è una cittadina del basso Lazio in provincia di Frosinone da cui dista 8 km. Ha un’estensione territoriale di 60,43

kmq e una popolazione di 22.469 abitanti. Posta a 216 m sul livello del mare, sorge a ridosso del fiume Sacco, affluente del Liri, e si abbarbica su un’altura che domina la valle che prende il nome dal fiume. La cittadina si è ingrandita, nel corso dell’ultimo secolo, per conurbazione, ver-so il basso, intorno alla stazione ferroviaria e lungo la strada che la congiunge al capoluogo e per ampliamento nella parte alta del paese dove si sono creati nuovi quartieri. Chiusa dalla bassa catena montuosa prolungamento dei Lepini con le cime di Siserno e Punta la Lenza, si apre sulla valle del Sacco e guarda le catene degli Ernici e dei Preappennini.

Il territorio confina con quelli di Giuliano di Roma, Patrica, Frosinone, Arnara, Pofi, Castro dei Volsci, Villa Santo Stefano.

Come raggiungere Ceccano: - AUTO Autostrada: A1 Milano-Napoli uscita di Frosino-ne, seguire le indicazioni per Ceccano (8km) - TRENO Linea ferroviaria Roma-Napoli via Cassino stazione di Ceccano (km 90) - AEREO Roma Fiumicino (113 km) Roma Ciampino (84 km) Napoli Capodichino (146 km)

C Ceccano

Stato: Italia

Regione: Lazio

Provincia: Frosinone

Coordinate: 41°34′N 13°20′E / 41.56667, 13.33333

Altitudine: 200 m s.l.m.

Superficie: 60 km²

Abitanti: 22.469 Densità: 371 ab./km²

Comuni con-tigui:

Arnara, Castro dei Volsci, Frosinone, Giuliano di Roma, Patrica, Pofi, Villa Santo Ste-fano

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AANNAALLIISSII

GGEEOOMMOORRFFOOLLOOGGIICCAA

TTEERRRRIITTOORRIIAALLEE

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Aspetto geomorfologico

L'area oggetto di studio ricade nella fascia centro meridionale della "Valle del Sacco". La valle del fiume Sacco è impostata in una depressione tettonica (La "Valle Latina") all'in-terno della catena appenninica, nella zona denominata “Ciociaria”. Tale depressione risulta caratterizzata da un fondovalle subpianeggiante o di bassa collina ed il suo asse si sviluppa in direzione appenninica NO-SE. - Il territorio del comune risulta compreso tra i 108 e i 789 metri sul livello del mare. - L'escursione altimetrica complessiva risulta essere pari a 681 metri. Il territorio di Ceccano, in particolare, se si esclude la limitata fascia montuosa a Sud-Ovest e le fasce pianeggianti a ridosso dei fiumi Sacco e Cosa, è morfologicamente definito da un sus-seguirsi di piccoli rilevati e dossi collinari, intervallati da stretti impluvi. Decisamente più accidentata risulta la morfologia del territorio in coincidenza degli affiora-menti delle formazioni carbonatiche litoidi cretaciche e mioceniche che costituiscono rispet-tivamente l'ossatura del complesso montuoso di "Scappelletto-Siserno" e del dosso collinare su cui si sviluppa il centro urbano di Ceccano.

Il territorio di Ceccano visto dal satellite

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Cambiamenti Territoriali dal medioevo a oggi

La storia ha lasciato tracce svariate e numerose nella toponomastica del territorio, come si può constatare scorrendo l’analisi che segue. In epoca romana, il territorio di Fabrateria Vetus (Ceccano) era stato capillarmente coloniz-zato, basti pensare all’insediamento militare della II Legione Partica Severiana alla Cenice o alla zona delle Case di Ercole, dove i Cultores di tale divinità avevano i propri impianti.

Vaste ville rustiche occupavano le zone oggi denominate Le Cocce, Cocciajaco, Case Mattoni, S. Maria a Fiume, Quattro Strade di Patrica, S. Clemente, per citare quelle più note. Con la decadenza dell’impero romano, anche l’antico insediamento di Fabrateria finì per ridursi a un villaggio “depopulato”. Con la venuta di S. Benedetto a Montecassino, attraverso la regola dell’Ora et Labora, i territori posti sotto la giurisdizione dell’Abbazia subirono una radicale trasformazione. I terreni incolti

vennero bonificati ed altri furono utilizzati per l’agricoltura con la deforestazione (cese). Do-po la lunga parentesi di stasi dovuta alle invasioni barbariche, l’agricoltura e la pastorizia tor-narono a rifiorire. Già prima del IX secolo i benedettini cassinesi, avevano diversi beni sparsi sul territorio cec-canese consistenti nelle Prepositure di S. Maria di Corniano (Badia) e S. Marco e nelle chiese di S. Pietro in Ischeta (dentro Ceccano), S. Giorgio (a Casamarciano), S. Martino, S. Valentino, S. Arcangelo, S. Ilio, S. Ermete. Questa presenza, oltre che nei documenti d’archivio, è testimoniata dal termine “Celleta” (dal-le celle monastiche) oggi riferito all’omonimo bosco. Il bosco delle Celleta, infatti, ospitava al suo interno la cella benedettina di S. Valentino i cui ruderi si vedono ancora oggi; inoltre da al-cune carte ottocentesche si rileva, nella zona, l’esistenza di una via romana basolata. Il patrimonio boschivo ceccanese, esteso a quasi tutto il territorio con macchie, selve e bo-schi, di farnie, olmi, castagni e lecci, fu perciò ridimensionato per ricavarne i terreni pianeg-gianti delle Cese, della Piana, o collinari, come nel caso del Fiano, di S. Clemente o delle Pezze D’Ischia. Hanno resistito fino ai giorni nostri i consistenti boschi del Siserno e di Faito che ha rappre-sentato, fin dall’antichità, la maggiore realtà boschiva di Ceccano e che, per la parte confinan-te, fu conteso da Frosinone fino all’omicidio di Vincenzo Blursi, ceccanese (1513). Il bosco Faito è anche ricordato nella storia per aver ospitato nella zona boschiva del “Mal

Consiglio” (Pietra del Mal Consiglio), la riunione preparatoria tra i De Ceccano, i loro alleati e il Nogaret per l’assalto a Bonifacio VIII in Anagni (1303). Le citate grandi estensioni boschive sono accompagnate da realtà boschive minori come Selva Piana, delle Celleta, di S. Clemente, di Colle Pirolo, oltre a numerose piccole macchie, sparse a pelle di leopardo su tutto il territo-rio.

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Al presente, purtroppo, il territorio ceccanese è stato devastato da una incontrollata edilizia residenziale che ne ha modificato l’aspetto, rompendo l’equilibrio uomo-natura sempre rispet-tato in passato. I grandi boschi costituivano l’habitat ideale per numerosi animali, grandi e piccoli, alcune spe-cie dei quali oggi sono totalmente estinte (lupi, linci, daini e cervi). La presenza dei lupi sul Si-serno è attestata da documenti che vanno fino alla metà dell’Ottocento, mentre quella dei cervidi si estingue verso la fine del Cinquecento, ne rimangono le tracce nei toponimi di Cervo-na (tra Torrice, Arnara e Ceccano), Fontana d’Ajno e Fontana della Gatta, con quest’ultimo termine si faceva riferimento alla presenza della lince (o forse al gatto selvatico?). Per quanto riguarda l’idrografia, oltre al fiume Cosa e al Sacco, l’antico Tolerus o Trerus, che in epoca antica ebbe un altro percorso, testimoniato dal toponimo di Fiume Vetere, nel medio-evo ebbero notevole importanza il Rio Maggiore (Rigu Maiure), attuale Fosso della Badia che ha dato origine al toponimo della Maiura, il Rio minore o rio per antonomasia ed i fossi di Cirel-lo, di Serapantano e della Pescara, alimentati da piccole sorgenti. Famoso è il fenomeno del vulcanismo secondario, presente ancora oggi nella zona denominata Acqua Puzza, dove ci sono risorgive di acqua sulfurea. Infine, alcuni terreni oggi bonificati, un tempo erano coperti da acquitrini, come le zone di Marano e Pescara o da terreni abbandonati ed incolti come Sterparo e Spinetta. Fenomeni di vulcanesimo secondario restono con la presenza di risorgive di acqua sulfurea nella zona detta dell’Acqua Puzza. Per quanto riguarda l’agricoltura, il territorio era coltivato a frumento, orzo, fave e cicerchie e ceci. Verso la metà del Cinquecento, vennero importati i pomodori ed i fagioli. Presenti anche la coltivazione della vite e dell’ulivo. Una importanza particolare ebbe l’allevamento dei maiali che venivano allevati allo stato brado, controllati da custodi. Dobbiamo anche dire che Ceccano era un grande centro di smistamento di tali animali. Il Mercato dei Porci di Ceccano è attestato da documenti del Cinquecento.

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AANNAALLIISSII

DDEELLLLEE RRIISSOORRSSEE

AAMMBBIIEENNTTAALLII EE

PPAAEESSAAGGGGIISSTTIICCHHEE

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Zona del ponte di Ceccano sul Sacco

AMBIENTE ACQUATICO Affrontare il discorso sull’ambiente acquatico presuppone la conoscenza del principale ele-mento che caratterizza questi luoghi: l’acqua appunto.

Daremo priorità alla sua importanza come elemento fondamentale per la Vita, descrivendo l’ambiente acquatico e il suo rapporto con tutto ciò con cui viene a interagire.

In un ambiente acquatico possiamo distinguere una complessa varietà di parametri che contri-buiscono a mantenerne lo stato vitale. Tra i più importanti: alcuni fattori fisici come la tempe-ratura, la composizione chimica e il contenuto biologico dell’acqua. Ognuno di questi parametri se subisce alterazioni porta a bruschi cambiamenti delle cenosi acquatiche, compromettendo-ne l’ecosistema.

Le acque emerse, che vediamo intorno a noi, sono fiumi e laghi, oltre a una gran quantità di torrenti, stagni e paludi, ecc…; ognuno di questi ci offre un diverso ecosistema.

Ed è proprio dal fiume Sacco che inizieremo la nostra analisi rivolta alla conoscenza di questo ambiente che, sembra condannato al perenne dominio dell’uomo, con sempre minor considera-zione e troppo scarso rispetto.

Il fiume Sacco

Fin dai tempi più antichi, lungo le rive dei fiumi, si sono sviluppate grandi civiltà, soprattutto grazie ai notevoli benefici apportati dalle loro acque.

Anche oggi i fiumi vengono sfruttati, ma oltre le loro capacità e senza alcun rispetto. Il fiume Sacco, non è certo scampato a questo destino.

Lo sviluppo industriale del secondo dopoguerra, se da un lato ha visto migliorare le condizioni economiche della città di Ceccano, dall’altro ha causato pesanti danni al fiume, riversando nel-le sue acque sostanze nocive ed ogni genere di scarico non depurato.

A tutt’oggi le condizioni del fiume Sacco, nell’ambito del territorio di Ceccano, non sono certamente delle migliori, a causa delle numerose industrie sorte lungo il suo corso.

Occupiamoci ora del tratto del fiume Sacco che attraversa Ceccano, facendo particolare riferi-mento alla sua morfologia e descrivendone gli a-spetti naturali che più lo contraddistinguono. Questo tratto ha una lunghezza complessiva che supera i 13 km; da oltre il Ponte Nuovo sulla strada SS. 156 dei Monti Lepini fino alla piana di Marciano.

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Lo divideremo in tre segmenti: il primo va dai confini con il comune di Patrica fino alle porte del paese di Ceccano, poco oltre la confluenza del fiume Cosa; il secondo attraversa il centro cittadino, fino al depuratore; l’ultimo tratto termina al confine con il comune di Castro dei Volsci.

Sorgenti, fontanili e pozzi Le acque delle numerose sorgenti lungo la fascia pedemontana del Siserno, in gran parte sono state raccolte in una sorta di fontanili, un tempo utilizzati soprattutto per l’abbeverata degli animali domestici; questi non presentano un grande valore ecologico. Sicuramente meritevoli di attenzione risultano le altrettanto numerose sorgenti che formano piccoli luoghi umidi con pozze d’acqua più o meno perenni.

Tra le più importanti da segnalare: la “sorgente del Gatto” nella zona di S. Ilio e quella del Pi-sciarello che alimentano dei fossi.

Altre sorgenti si originano da cavità come la “Fontana della Grotta” lungo il fosso della Badia.

Trasferendoci all’interno di Bosco Faito è possibile distinguere alcune zone con maggiore pre-senza d’acqua. La scarsa alterazione antropica ha favorito l’insediamento di organismi qualifi-canti strettamente dipendenti da questo elemento. Il bosco cela anche la sorgente “Colapie-tro”, meritevole di venir segnalata, protetta dall’ombra di un grande albero di faggio.

Fossi e corsi d’acqua minori

Il reticolo idrografico del territorio comunale si presenta piuttosto fitto e complesso. È nella fascia pedemontana di monte Siserno ed in prossimità delle zone boschive di Faito, Celletta e Selva Piana che si incontrano, in maggior numero, fossi e rigagnoli d’acqua. Tra quelli scorrenti nella zona pedemontana a ridosso del maggior rilievo presente sul territorio (il Siserno), il più rappresentativo è il fosso della Badia, che, ricevuta l’acqua di alcuni fossi minori della zona, va a concludere la sua breve corsa nel fiume Sacco, dopo aver attraversato Valle Maiura.

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AMBIENTE BOSCHIVO

Non si può affrontare un'analisi del bosco, come ecosistema, senza tener conto della funzione che il bosco assume, in quanto ambiente naturale. Quando esso è in buone condizioni di salute, regola il deflusso superficiale delle acque garan-tendo al suolo la capacità di opporre una valida resistenza al dilavamento. La presenza, inoltre, di un pavimento ricco di muschi, contribuisce a debellare l'inquinamento delle acque superficiali, filtrandole prima di lasciarle proseguire in profondità; le chiome, invece, costituiscono anche un filtro attivo contro gas e particelle inquinanti e tutto il bosco forma una potente barriera contro il rumore intenso del traffico, riducendo validamente l'inquinamento sonoro. Le superfici boscate che interessano il territorio di Ceccano sono l'estesa macchia che ricopre il versante nord-orientale del Monte Siserno e le formazioni isolate poste lungo la fascia collinare compresa tra i 120 e i 250 metri di altitudine. Proprio l'occupazione di situazioni differenti determina una diversa composizione del manto vegetale, che divideremo in due principali raggruppamenti: i querceti collinari, che occupano tutta la fascia fino ai 300 metri s.l.m. rappresentati dalle formazioni di Bosco Faito, Selva Piana e Bosco di Celletta, i boschi misti di caducifoglie e le leccete che ricoprono i versanti acclivi del Siserno. Concentreremo, tuttavia, la nostra attenzione sulle situazioni boschive più importanti, quali il Bosco Faito e la macchia di Monte Siserno.

IL VULCANESIMO NELL’AREA CECCANESE

All’inizio dell’Era Neozoica il territorio è stato soggetto ad uno dei fenomeni più portentosi che la natura possa offrire: il vulcanismo. Nel Pleistocene, si sviluppa, difatti, una fase di in-tenso vulcanismo. Nella Media Valle Latina, in particolare, i terreni vulcanici appaiono in piccoli affioramenti lungo il bordo sud-occidentale. L’età delle effusioni è compresa tra 700.000 e 400.000 anni, con un massimo di attività in concomitanza con le grandi esplosioni del Vulcano Laziale. Gli edifici costruiti sono di tipo mi-sto, con prevalenza dei prodotti esplosivi (piroclastiti) su quelli effusivi (lave). Le lave sono in prevalenza a leucite, mentre lungo il versante nord - orientale di Monte Siserno compaiono an-che lave ad analcime. In altri centri vulcanici all’attività mista ed effusiva si sostituisce una preminente attività e-splosiva. I prodotti tipici di tale attività vulcanica, affioranti in superficie, sono livelli cineri-tici; quest’ultimi si alternano a livelli più grossolani, ricchi di inclusi strappati dalle pareti dei condotti vulcanici (frammenti di lave e rocce sedimentarie, a volte con tracce di metamorfi-smo per calore).

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Nell’area del Bosco Faito, in particolare, lungo la fascia sud-occidentale affiorano materiali pi-roclastici provenienti dai centri vulcanici suddetti. Essi sono costituiti da tufi incoerenti ros-sicci in cui talora si rinvengono grossi cristalli di pirosseno.

Il Siserno e la Pastorizzia

Lungo tutto il versante ceccanese di monte Siserno prevale una fitta boscaglia con le attività ad essa legate (es. taglio della legna, ecc..).

La pastorizia praticata durante la stagione estiva, in alto, lungo la dorsale percorsa dai confini con i comuni limitrofi, oggi è meno diffusa di un tempo dato che, agli inizi del '900, era probabilmente l'attività di maggiore interesse per gli abitanti della fascia pedemontana. Fino a 35-40 anni fa, questa attività era fio-rente; ne è testimonianza il notevole numero di pozzi e capanni in pietra, oggi per lo più in stato di abbandono, disseminati lungo il crinale. L'acqua piovana raccolta in quei pozzi, garantiscono ancora oggi, sufficienti scorte per supe-rare il periodo estivo, quando il caldo si fa opprimente; allora il bosco tutt'intorno, assicura refrigerio e tranquillità agli animali che ne ricercano l'ombra. Attualmente, si incontra una quantità limitata di bestiame, per la maggior parte vacche e ca-valli e, in misura minore, capre che utilizzano, per il pascolo, anche il bosco.

Le cese (vallecole, falsipiani delimitati da muretti a secco, ecc.), così sono chiamate le zone disboscate e utilizzate per la coltivazione di grano e orzo, fiancheggiano la zona dei pozzi.

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AMBIENTE RURALE

Per ambiente rurale si intendono territori più o meno estesiche hanno subito una profonda modificazione dovuta all'azione dell'uomo, che necessitava di terreni adatti alle attività agri-cole. Avvenne, ovunque, una intensa opera di deforestazione con parziale o totale annientamento dei boschi, che un tempo ricoprivano il nostro territorio.

Il XIX secolo è quello che vede la maggiore antropizzazione delle campagne, con un intenso sfruttamento dei terreni.

Questa profonda modifica del paesaggio si è ulteriormente accentuata sul finire della II guerra mondiale con un intervento massiccio dell'uomo sull'ambiente naturale. Le cause sono state molteplici: aumento demografico, boom economico e forte ripresa

delle costruzioni edili. Questa azione dell'uomo, avvenuta gradatamente durante millenni ed accentuatasi negli ultimi tempi, ha determinato una graduale trasformazione del paesaggio che si è andato caratteriz-zando.

Nel territorio ceccanese il recente fenomeno di popolamento delle campagne ha assunto pro-porzioni devastanti; pochissime realtà presentano caratteri riconducibili a situazioni di am-biente rurale.

Una zona in particolare, localizzata lungo la fascia pedemontana del Siserno, è interessata, per ora, da una antropizzazione limitata. Il territorio, anche a causa della relativa pendenza, si presenta frazionato in un notevole nu-mero di proprietà agrarie costituite da piccoli appezzamenti il cui confine è spesso segnato, da filari di siepi, attraversati da canali di scolo. Tale situazione ha permesso l'instaurarsi di un diverso equilibrio tra uomo e interessanti co-munità di animali e piante. Tali situazioni le ritroviamo sulla sinistra orografica dell'alveo del fiume Sacco, dove esistono ancora piccole porzioni di bosco, siepi e alberi sparsi con casolari e dove la pratica della vite era diffusissima. L'uomo, con la sua tradizione agricola millenaria, ha praticamente creato un nuovo ambiente, da cui molte specie hanno imparato a trarre beneficio, convivendo a suo stretto contatto e traendo vantaggio dall'operato stesso dell'uomo.

Per le caratteristiche diverse dell'ambiente rurale a Ceccano, è preferibile differenziare il popolamento vegetale e animale che abita le fasce collinari e pedemontana da quello che, inve-ce, colonizza le aree pianeggianti a ridosso del fiume Sacco.

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LE COLTIVAZIONI LUNGO LA FASCIA FLUVIALE Aspetti vegetazionali e faunistici La fascia di territorio che prenderemo in considerazione è ubicata lungo il percorso del fiume Sacco, la cui larghezza, corrispondente all'ampiezza del bacino idrico, varia da pochi metri fi-no a qualche centinaio. Le pianure ai lati del fiume, come quelle delle vallate fluviali in genere, sono formazioni di ori-gine alluvionale che vedono nella composizione dei loro territori una quantità rilevante di so-stanze nutritive, le quali condizionano le fitocenosi che dovrebbero essere presenti. In prossimità delle rive del fiume, dove è maggiore il carico di sostanze azotate, spesso si formano delle cinture con erbe molto alte tipo ortica (Urtica dioica), canapa acquatica (Eu-patorium cannabinum), sambuco nero (Sambucus nigra) ed equiseti (Equisetum sp.). In corrispondenza delle anse più profonde lungo il percorso del fiume, sono presenti zone col-tivate. Di conseguenza la vegetazione esistente, quella selvatica soprattutto, è composta da specie influenzate, quasi totalmente, dall'attività antropica. Infatti, in ambienti del genere, si deve tener conto del continuo disturbo causato dalla falcia-tura periodica delle foraggiere, dall'utilizzo dei prodotti chimici contro le piante indesidera-te, dall'apporto di letame o concimi e da tutte le altre pratiche agricole. Nelle zone incolte, invece, e in quelle a riposo grazie al periodico ruotare delle coltivazioni, si avvicendano vistose fioriture di varie Composite, Ombrellifere, e diverse specie di Cardi (Cardus sp.) dalle tonalità purpuree molto accese, che attirano intorno a loro il mondo affa-scinante degli insetti: farfalle, api, bombi, cetonie, formiche e quant'altro.

AMBIENTE URBANO

Per quanto riguarda l'ambiente urbano è difficile poter stabilire se si può parlare o meno di un ecosistema in equilibrio regolato da leggi naturali. È certamente una situazione del tutto artificiale in cui l'uomo è protagonista indiscusso. È altresì importante precisare che, in questo tipo di ambiente, i meccanismi na-turali che si creerebbero per effetto di determinati equilibri, vengono profonda-mente alterati dall'azione antropica. In natura nulla si modifica in maniera così evidente come nel contesto urbano, so-prattutto per i ritmi della natura molto più lenti. Fattori che concorrono a favorire la tendenza all'inurbamento di piante e animali sono: fattori climatici per la temperatura più mite durante l'inverno rispetto alle zone

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aperte, maggiore disponibilità alimentare, assenza o scarsa presenza di predatori naturali e altre circostanze. Proviamo a definire, a grandi linee, le caratteristiche dell'ambiente cosiddetto urbano. Si tratta di un insieme di diversi biotopi che, combinati tra loro in modo diverso, contribuisco-no a caratterizzare un ambiente simile a quello ecotonale, tali cioè da presentare caratteri-stiche comuni a due ambienti contigui. Per quanto riguarda animali e piante che si possono incontrare nel contesto urbano di Ceccano, possiamo ritenerci molto fortunati poiché si incontrano situazioni dagli aspetti più vari che ci saranno offerti: dal centro storico di notevole interesse, dal tratto cittadino del fiume Sacco, dalle aree verdi, anche estese, di parchi e giardini e, infine, dalla zona marginale costi-tuita dalla periferia che vede una cospicua presenza di animali e piante all'interno di orti, frutteti e giardini privati.

Il centro storico

La parte più antica del paese è adagiata su un dosso collinare dovuto ad antichi affioramenti di formazione carbonatica-litoide, con una morfologia decisamente più accidentata rispetto alla serie di rilievi delle zone circostanti chiaramente di diversa origine. Le osservazioni condotte all'interno del centro storico per evidenziarne gli aspetti faunistici e vegetazionali, sono state coa-diuvate dall'aiuto indispensabile di cono-scenti e abitanti della zona che si sono prodigati nel riferirci osservazioni e noti-zie di cui erano stati partecipi o testimoni.

Giungevano così notizie di uccelli dai fantasiosi colori e di animali bizzarri.

Parchi, giardini e principali aree verdi

L'esigenza di avere un parco o un giardino, ricco di piante e fiori "sotto casa", nasce dal desi-derio di avere un pezzo di natura a portata di mano per poterne godere con facilità all'interno del centro abitato, migliorando così la qualità della vita quotidiana. Soprattutto le persone più agiate e culturalmente più elevate furono le prime a realizzare sontuosi giardini. Più tardi in-tenti estetici ne accrebbero la ricchezza, e si diede, allora, ampio spazio a siepi divisorie, ad alberi e arbusti scolpiti da sapienti potature e si introdusse il concetto di colore nella scelta e nell'accostamento dei vari gruppi di piante. I cosiddetti giardini all'italiana divennero giardini che, dal punto di vista estetico, erano con-siderati insuperabili; dall'Italia centrale si diffusero ovunque in Europa. Oggi, questi esaspe-

Centro storico visto dal satellite

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rati estetismi risultano in parte superati mentre si guarda a criteri più funzionali con grandi alberi disposti lungo i viali, laghetti e fontane, e spazi di prato rasati all'inglese. Ceccano, all'interno del suo centro abitato, conserva alcune situazioni di notevole pregio ar-chitettonico, anche se, inevitabilmente, queste sono andate incontro ad un inesorabile declino, dovuto all'abbandono delle cure necessarie.

Il Parco della Villa Comunale conserva ancora un giardino che figurò tra i grandi giardini cosiddetti al-l'italiana. Anche la fauna ha beneficiato di queste a-ree verdi e, a Ceccano, all'interno di parchi e giardini, si possono osservare diverse specie che vivono a stretto contatto con l'uomo. Le bacche offerte dalle siepi sono un richiamo irresistibile per i merli, pre-senti ovunque, che ingoiano avidamente: tra queste il ligustro e le diverse specie di Cotoneaster. Il piccolo giardino dell'orto dell'ex ospedale, detto

impropriamente conclusus, per la sua superficie limitata con piante ancora molto giovani, pre-senta una fauna ancora poco diversificata. Al centro di Ceccano c'è un castello circondato da un meraviglioso parco. Una volta proprietà di una delle famiglie più ricche e influenti di Ceccano, i Sindici, castello e parco sono ora in stato di abbandono.

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AANNAALLIISSII

DDEELLLLEE RRIISSOORRSSEE

AARRTTIISSTTIICCHHEE EE

CCUULLTTUURRAALLII

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LE CHIESE Santa Maria a Fiume Sicuramente tra le più belle della Ciociaria, la chiesa di Santa Maria a Fiume sorge sulla riva sinistra del fiume Sacco. Le sue origini sono molto antiche, facendone risalire la consacrazione, operata dal Vescovo Be-rardo di Ferentino, al 1196. Inizialmente venne fatta costruire dal car-dinale Giordano a proprie spese, anche se non si può parlare di una vera e propria co-struzione in quanto nel luogo della chiesa di S. Maria a Fiume esisteva già da più secoli un tempio cristiano che, da quanto attestano i documenti storici, dovette subire due incendi nel 1113 e nel 1149 che però non lo distrussero del tutto, in quanto si ha notizia della presenza di un abate anche nel 1158. Questo tempio cristiano, doveva essere stato costruito in sostituzione di quello che l’Imperatore Antonino Pio aveva eretto in onore della moglie Fausti-na Seniore, insieme alla scuola detta Faustiniana, nei pressi di antiche terme. Sono prova di ciò le numerose lapidi e i reperti di epoca romana rinvenuti nei pressi della chie-sa di S. Maria, che testimoniano tra l’altro l’esistenza di una villa appartenuta ad Antonino prima, ad Adriano poi. Molti di questi reperti si possono oggi ammirare all’interno dei Musei Vaticani. L’interno della chiesa si presenta ampio, a tre navate, spoglio degli affreschi che l’ornavano prima della distruzione dovuta ai bombardamenti della II Guerra Mondiale, così come si pre-senta semplice la facciata, ornata solo di due colonne rientranti e di un archivolto ad incorni-ciare il portale d’ingresso, e di un rosone fiorito a doppia ghiera che lo sovrasta. I bombardamenti degli anglo americani del 26 gennaio del 1944 rasero al suolo interamente la chiesa tanto amata da tutti i cittadini devoti e proprio l’amore e la devozione che da sempre legavano i ceccanesi a questo tempio mariano hanno fatto si che, con l’interessamento del Vescovo Berardi, del prof. Giuseppe Marchetti-Longhi e dell’architetto Bonaventura Berardi, la chiesa venisse ricostruita nello stesso punto, con gli stessi materiali recuperati dalle rovine e seguendo il progetto originario, permettendo che le tradizioni, le memorie, la storia legate a questo luogo non venissero dimenticate nel tempo. Ancora oggi, pur rimpiangendo gli splendidi affreschi del XIII e XIV secolo attribuiti a Giotto e alla sua scuola che raffiguravano una Madonna delle Grazie, una Crocifissione e un S. Sebastiano, è possibile ammirare al suo interno opere di pregevole fattezza e dall’importante valore artistico e storico. Merita di essere menzionata prima tra tutte la Madonna Lignea che domina l’altare maggiore, venerata da secoli dai ceccanesi e dai devoti di tutto il Lazio. Questa statua rappresenta una

La Chiesa di Santa Maria riflessa sul fiume Sacco

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Madonna a grandezza naturale seduta su un trono di legno nell’atto di sorreggere tra le brac-cia Gesù Bambino ed è collocata in una cornice di cedro del Libano realizzata in uno stile che richiama quello della chiesa anche se non si può accertare se questa sia contemporanea o po-steriore all’edificio. La statua, fu protagonista di un evento che ha del miracoloso: dopo il terribile bombardamen-to del 1944 fu ritrovata illesa sotto un olmo secolare che fiancheggiava la chiesa ormai di-strutta; questo segno divino diede nuovo impulso alla venerazione del luogo e sostegno ai cec-canesi nel risollevarsi dalle sofferenze della guerra. Tra le altre opere degne di essere ammirate dobbiamo ricordare il pulpito, elevato su quattro colonne e composto da un piano con due leggii circondato da altre colonne alternativamente uguali, tra le quali se ne eleva più delle altre una di forma tortile, deputata a sorreggere il ce-ro pasquale. Alla base delle colonne troviamo due leoni nell’atto di divorare una preda; in un capitello del pulpito e nell’acquasantiera possiamo trovare gigli e rose stilizzati, motivi araldici che richia-mano la nobile casata della famiglia del Patriarca di Aquileia, Gregorio de Montelongo. Una testa coronata, paragonabile a quelle delle abbazie di Casamari e Ferentino, fanno presupporre un ricordo votivo fatto da sovrani della casa Sveva, dei quali si conoscono i buoni rapporti che l legarono ai Conti, tanto che fu proprio Enrico VI a nominare Cavaliere il Conte Giovanni. Numerose iscrizioni di epoca Romana, rinvenute nel corso dei secoli, sono conservate e ammirabili all’interno dell’edificio. Per essere da secoli un punto di riferimento della fede, di tanti avvenimenti di interesse sto-rico e sociale, il 9 giugno del 1891, la chiesa di S. Maria a Fiume è stata dichiarata, con un’apposita delibera del Ministero dell’Istruzione Pubblica, monumento di interesse nazionale. S. Giovanni Battista Patrono di Ceccano, S. Giovanni Battista dovette essere uno dei primi Santi venerati dai vecchi cittadini fabraterni. Nella Cronaca di Fossanova infatti, è ricordata l’ordinazione di un diacono nella chiesa di San Giovanni di Ceccano, nel 1141. Pochi decenni dopo, il 7 ottobre del 1182, la chiesa bruciò in un incendio insieme a tutta la parroc-chia: “1182 Peccatis exigentibus Ecclesiae S. Ioannis de Ceccano combusta fuit cum sua parochia.” Subito riedificata, nel 1196 diede alloggio al Vescovo di Anagni, venuto a Ceccano per la consacrazione della chiesa di S. Maria a Fiume: “Dominus Epus Anagninus ad Eccle-siam S. Ioannis.”Anche nel testamento del conte Giovanni di Ceccano, datato 1224, viene spesso fatta menzione dell’arciprete di S. Giovanni. Nei secoli seguenti, se ne ha memoria nell’archivio

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comunale di Ferentino, per la consacrazione che ne fece nel 1587 Monsignor Silvio Galassi. È evidente che anche questa chiesa dovette subire danni poiché l’attuale, come indicato in un atto consiliare di Ceccano del 1751, fu costruita su disegno dell’illustre architetto Giovan Bat-tista Nolli. Gregorio XVI, con bolla del V Idus Septembris 1845, la dichiarò chiesa collegiale. In questa chiesa è possibile ammirare il quadro raffigurante la decollazione di S. Giovanni Battista, la cui realizzazione è da attribuirsi a Guercino da Cento, secondo alcuni, al Sacchi di Nettuno o a Luca Signorelli, secondo altri.

Badia padri passionisti

Il convento dei Padri Passionisti di Ceccano, sorge a 220metri sul livello del mare, su di una collina alle falde del Monte Siserno distante circa 4 km dal centro cittadino. Le sue origini so-

no molto antiche, risalenti al IX secolo e, originariamente, appartenente ai Padri Benedettini di Montecassino come casa ru-rale costituita da una cappella, un dormito-rio per pochi monaci e dai terreni annessi di cui i monaci si occupavano. Nel 975 l'inva-sione saracena causò gravi danni e il conse-guente abbandono del sito da parte dei mo-naci lo ridusse a rifugio di fortuna per pe-core e pastori. Nel XII secolo fu teatro di un evento prodigioso; la Madonna infatti, apparse ad un pastore presso una fonte esi-stente ancora oggi, sopra una nube tra i ra-

mi di un corniolo, tenendo sulle ginocchia il Bambino, a cui porgeva una piccola croce. L'afflus-so di fedeli che ne seguì causò anche il ritorno dei Benedettini che vi costruirono una chieset-ta con il monastero. Nel 1419 la Badia fu unita da Martino V alla mensa vescovile di Fermentino e i Benedettini vi rimasero fino al 1454, quando ritornò definitivamente alla diocesi. In seguito fu ceduta ai coloni e vide un declino che durò fino al 1747 quando Mons. Fabrizio Borgia pro-pose a S. Paolo della Croce di stabilirvi una sua comunità religiosa. Il Santo accettò nonostan-te le difficoltà iniziali e il sito venne restaurato e ampliato dalla prima comunità passioni-sta formata da dieci religiosi guidati da p. Tommaso Struzzieri che sarà nominato in seguito, vescovo di Todi da Pio VI. Nel secolo che seguì i lavori di costruzione si susseguirono dando al-la Badia l'aspetto attuale: la chiesa fu ampliata a pitturata con immagini sacre e scene della vita di S. Paolo della Croce, il convento venne ricostruito quasi da capo nella caratteristica forma di quadrilatero e, dopo un periodo di inattività dovuta alla difficile situazione politica della seconda metà dell'800, si continuò col restauro dell'organo a canne del ‘700, la realizza-zione del giardino, l'innalzamento di un primo campanile alto 10 metri e dotato di un orologio a quattro quadranti e nuove campane, fino ad arrivare, negli anni Venti, alla realizzazione del-l'impianto di erogazione dell'acqua e al primo impianto di illuminazione ad energia elettrica. Nei primi anni del ‘900 il convento già ospitava il seminario di formazione intellettuale in disci-pline filosofiche ed umanistiche per gli studenti Passionisti che avrebbero poi intrapreso gli

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studi teologici, studenti tra i quali spicca il nome di confratello Grimoaldo Santamaria (1883-1902) il quale, esempio di virtù cristiana, è stato proclamato beato dal Santo Padre Giovanni Paolo II. Le sue reliquie sono custodite in una cappella a lui dedicata, all'interno della chiesa della Badia. Durante la Seconda Guerra Mondiale il convento della Badia è stato rifugio per molti sfollati ceccanesi e non, che qui trovavano riparo dai soldati tedeschi, dai bombardamen-ti, fino al 1944 quando per qualche tempo fu requisito dai tedeschi e usato come ospedale e alloggio per gli ufficiali. Dopo la partenza dei tedeschi, con l'arrivo degli alleati, tornò a dare rifugio, soprattutto alle donne, dalle scorribande operate dalle pattuglie dei marocchini, ad ospitare l'ospedale, il pronto soccorso, il centro di polizia, l'artiglieria, gli uffici comunali e a dare riparo addirittura alla statua di S. Maria a fiume e al quadro dell'Addolorata di S. Nico-la, dopo che le rispettive chiese erano state colpite delle bombe. Insomma, in quel triste pe-riodo, la Badia era diventata il centro delle principali attività ceccanesi. Dopo i lavori necessa-ri a riparare i danni causati dalla guerra,che si protrassero dal 1953 al 1957, altre opere di restauro e miglioramento sono state apportate al convento, le ultime negli anni novanta con il rifacimento della facciata, del campanile, il cui tetto è oggi ricoperto in rame e, all'interno, con la costruzione della cappella del Beato.

Dal settembre 2006, nei locali della Badia sono stati ricavati aule ed alloggi che ospitano gli studenti del corso universitario in chimica applicata dell'Università di Tor Vergata di Roma. Attualmente si stanno progettando i laboratori che saranno realizzati nelle costruzioni situa-te nel cortile posteriore dell'edificio e che un tempo fungevano da stalle e da magazzini.

IL CENTRO STORICO

Il castello dei Conti da Ceccano

Il Comune ha acquisito di recente il millenario Ca-stello dei Conti, ne sta ultimando i lavori di ristrutturazione e attraverso i progetti di riuso e fruizione che ne seguiranno vuole dare nuovo impulso a tutto il centro storico, che, come molti paesi limitrofi, subisce il fenomeno dello spopolamento. Il centro storico sorge sulla sommità e sui fianchi orientali di una collina. Sopra l’insediamento antico e me-dioevale si è sviluppato l’abitato moderno, il quale, a causa di diverse calamità, conserva pochi resti delle

precedenti costruzioni. In alto si erge il Castello, molto rimaneggiato nel Settecento e poi adibito a carcere manda-mentale. Di proprietà privata fino a pochi anni fa, oggi appartiene al Comune di Ceccano che ha provveduto in questi ultimi anni alle opere di restauro del tetto, della facciata e alla ricostru-zione della torre che era andata distrutta e della quale erano riconoscibili le vestigia. Ancora da ultimare il restauro degli ambienti interni. Anticamente il Castello, appartenente alla famiglia dei Conti de Ceccano, era molto complesso

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e gravitava su un’area fortificata oggi ridotta a una spianata, piazza Mancini, con alcuni palazzi che inglobano la cinta muraria.

Il Castel Sindici

Questo gioiello di architettura, costruito a modello di un maniero medievale con la tipica mer-latura, è opera del Conte Giuseppe Sacconi, artista famoso anche per aver progettato il monumento a Vittorio Emanuele II a Roma. Fu costruito nel 1800 da Stanislao Sindici ed è un classico esempio di castello in stile neogotico-scozzese, tutto realizzato in pietra viva con circa mille metri quadrati coperti e uno splen-dido parco che lo circonda per quasi tre ettari. Nei sotterranei adibiti a cantina Stanislao Sindici produceva pregiati vini che vennero apprezzati in Italia e all’estero. Il castello ha anche ospitato nelle sue stanze ospiti illustri, tra i quali il poeta Gabriele d’Annunzio. Attualmente sono in programma una serie di opere destinate alla rivalutazione e al rilancio di questo prezioso monumento cittadino sul piano storico-culturale e ambientale tra le quali la costituzione di un museo archeologico, quella di un centro culturale polivalente e di un Progetto Natura per il rilancio del verde pubblico.

Palazzo Antonelli

Sulla Piazza del comune si affaccia il Palazzo comunale, già Palazzo Antonelli. Il Palazzo comunale, unione di diverse abitazioni, appar-tenne alla famiglia del celebre Cardinale, l’edificio si af-faccia sopra un giardino signorile, che ricorda per alcu-ne sue caratteristiche il giardino all’italiana. All’interno, nelle parti basse e meno visibili, si conserva-no parti degli edifici più antichi, fra cui diversi archi di sostegno medioevali.

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TTEESSSSUUTTOO

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eccano ha un’estensione territoriale di 60,43 kmq e una popolazione di 22.469 abitanti con una densità di 371 ab./km2.

La cittadina si è ingrandita, nel corso dell’ultimo secolo, per conurbazione, verso il basso, in-torno alla stazione ferroviaria e lungo la strada che la congiunge al capoluogo e per ampliamen-to nella parte alta del paese dove si sono creati nuovi quartieri.

Bilancio demografico Anno 2007

Mese

Popolazione

inizio pe-

riodo

Nati

Vivi

Morti

Saldo

Naturale

Iscritti

Cancellati

Saldo

migratorio e

per

altri motivi

Unità in

più/meno

dovute a

variazioni

territoriali

Popolazione

fine perio-

do

totali

Gennaio 22616

23

21

2 15 17 -2 0 22616

Febbraio

22616

18

17 1 17 16 1 0 22618

Marzo 22618

20

20 0 31 33 -2 0 22616

Aprile 22616

14

10 4 40 7 33 0 22653

Maggio 22653

15

20 -5 25 13 12 0 22660

Maschi

Gennaio 11055 16 14 2 12 8 4 0 11061 Febbraio 11061 12 10 2 9 9 0 0 11063

Marzo 11063 13 14 -1 9 17 -8 0 11054 Aprile 11054 10 2 8 21 1 20 0 11082 Maggio 11082 9 10 -1 7 9 -2 0 11079

Femmine

Gennaio 11561 7 7 0 3 9 -6 0 11555 Febbraio 11555 6 7 -1 8 7 1 0 11555

Marzo 11555 7 6 1 22 16 6 0 11562 Aprile 11562 4 8 -4 19 6 13 0 11571 Maggio 11571 6 10 -4 18 4 14 0 11581

C

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Come si può notare dalla tabella, nel comune di Ceccano c’è stato un notevole aumento del-la popolazione nei primi mesi dell’anno 2007 e, secondo le previsioni di “ISTAT Italia” tende ad aumentare il numero degli abitanti complessivi.

Popolazione residente al 1 Gennaio 2007 per età e sesso.

Eta'

Totale Maschi

Totale Femmine

Maschi

+

Femmine 0-10 1030 1022 2052 11-20 1302 1257 2559 21-30 1573 1497 3070 31-40 1744 1775 3519 41-50 1651 1721 3372 51-60 1506 1518 3024 61-70 1102 1103 2205 71-80 828 1088 1916 81-90 288 503 791 91-100 31 77 108 Più di 100 0 0 0 totale 11055 11561 22161 www.istat.it Come si può notare dalla tabella, nel comune di Ceccano, tra le varie fascie di età, La popola-zione maggiore, pari a 3519 unità è quella compresa tra i 31 e i 40 anni. Invece il maggior numero di residenti è rappresentato dalle femmine.

Il comune di Ceccano ha fatto registrare nel censimento del 1991 una popolazione pari a 22.121 abitanti. Nel censimento del 2001 ha fatto registrare una popolazione pari a 22.334 abitanti, mostrando quindi nel decennio 1991 - 2001 una variazione percentuale di abitanti pari al 0,96%.

Gli abitanti sono distribuiti in 7.756 nuclei familiari con una media per nucleo familiare di 2,88 componenti.

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IINNFFRRAASSTTRRUUTTTTUURREE

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INFRASTRUTTURE

Le vie di comunicazione per raggiungere Ceccano sono varie e riescono a soddisfare tutti i tipi di viaggiatori. Per raggiungerlo usando l’auto è presente l’uscita dell’autostrada a Frosinone, che dista pochi chilometri dalla nostra città. Per i viaggiatori abituali dei treni è anche presente la stazione ferroviaria fs nella zona bassa del comune, attraversata dalla tratta Roma-Cassino. E’ anche possibile raggiungerci usando l’aereo. Gli scali più vicini sono: Roma-Fiumicino (113 Km), Roma-Ciampino (84 Km), Napoli Capodichino (146 Km). Con l’arrivo dei Berardi, Ceccano cominciò ad avere le prime infrastrutture pre industriali ed un istituto superiore d’istruzione. Ceccano può senza alcuna enfasi vantare strutture sociali, sportive e culturali di rilievo nella Provincia. Impianti sportivi dotati di tutta l'impiantistica necessaria favoriscono lo sviluppo delle attività di varie associazione sportive. E' molto attivo e frequentato il centro sociale per gli anziani, tante ed attive sono le associazioni culturali che contribuiscono a rendere viva l'offerta culturale del nostro paese. La nostra biblioteca comunale è una delle più grandi e ben organizzate della provincia e costituisce il centro sistema del Sistema Intercomunale Bi-blioteche Valle del Sacco che copre, con i suoi 20 comuni associati, un territorio su cui ricade il 50% della popolazione della Provincia. Ceccano, ospita nei locali da poco ristrutturati dell’ex Cartiera Savoni, in uno splendida cornice paesaggistica, felicemente ubicata anche dal punto di vista infrastrutturale, la Mediateca della Valle del Sacco, struttura destinata a diventare un punto di riferimento provinciale nel settore della fruizione, della conservazione e della elabo-razione di progetti nel settore della multimedialità. E’ di imminente inaugurazione, dopo anni di lavori di ristrutturazione, che è destinato a costi-tuire un punto di riferimento nella provincia. Molta attenzione è data alla tutela dell'ambiente naturale. Ceccano è ricca di verde, circondata da Monte Siserno, era detta il paese delle cen-to sorgenti, per la ricchezza del suo patrimonio naturalistico. Molto è stato fatto per la bonifica del fiume Sacco che attraverso in pieno centro il paese, è di prossima realizzazione un parco fluviale sulle sue rive. Oggi Ceccano vuole caratterizzarsi come una cittadina moderna e funzionale, pur nella salva-guardia e nella valorizzazione dei segni distintivi della sua storia, in un delicato equilibrio tra passato e futuro che rappresenta la sfida della nostra generazione.

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Cenni occupazionali: Risultano insistere sul territorio del comune 82 attività industriali con 948 addetti pari al 26,24% della forza lavoro occupata, 390 attività di servizio con 795 ad-detti pari al 22,00% della forza lavoro occupata, altre 447 attività di servizio con 899 addet-ti pari al 24,88% della forza lavoro occupata e 70 attività amministrative con 971 addetti pari al 26,88% della forza lavoro occupata.

Risultano occupati complessivamente 3.613 individui, pari al 16,18% del numero complessivo

di abitanti del comune.

PRINCIPALI ATTIVITA’ COMMERCIALI

NEL TERRITORIO CECCANESE

Lettera: A

Abbigliamento - Vendita Al Dettaglio (13) Abbigliamento Bambini E Ragazzi (1) Abbigliamento Donna (1) Abiti Da Lavoro Ed Indumenti Protettivi (1) Acqua Potabile - Società Di Esercizio (1) Affitti e Agenzia Immobiliare (5) Agenti E Rappresentanti Di Commercio (9) Agenzia Pubblicitaria (2) Agenzia Viaggio (4) Albergo (1) Alimentari - Produzione E Commercio (2) Alimentari - Vendita Al Dettaglio (12) Ambulatori E Consultori (1) Amministrazioni Immobiliari (1) Amplificazione Sonora (1) Analisi Cliniche (1) Architetto (6) Argenterie - Vendita Al Dettaglio (1) Armi E Munizioni - Vendita Al Dettaglio (1) Arredamento Negozi (1) Arredamento Parrucchieri (1) Arredamento Uffici (1) Articoli Sportivi - Vendita Al Dettaglio0412 (2) Assicurazione (4) Assistenti Sociali (2) Associazione Sportiva (2) Associazioni Artistiche, Culturali E Ricreative (3) Associazioni Sindacali E Di Categoria (3) Associazioni, Organizzazioni Ed Enti Internazionali (1) Auto - Nuova - Usata (8)

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Autoaccessori - Commercio Ingrosso (2) Autolinee (1) Autonoleggio (2) Autoriparazioni (12) Autoscuola (2) Autotrasporti (10) Avvocato (10) Azienda Agricola (1) Lettera: B

Bagno - Accessori E Mobili (1) Banca - Prestito (2) Bar (17) Bestiame - Allevamento E Commercio (1) Biancheria Intima Ed Abbigliamento Intimo - Vendita Al Dettaglio (4) Birra - Produzione E Commercio (4) Birreria e Pub (2) Bomboniere Ed Accessori (2) Lettera: C

Calcestruzzo Preconfezionato (1) Caldaie A Gas (1) Calzolaio - Scarpe (2) Camicie - Vendita Al Dettaglio (1) Carpenterie Meccaniche (5) Carpenterie Metalliche (3) Carrozzeria (10) Carrozzerie - Forniture (1) Carrozzerie Autoveicoli Industriali E Speciali (1) Carta Da Parati - Vendita Al Dettaglio (1) Carta Stampata Da Involgere (1) Cartoleria (4) Case Editrici (1) Ceramiche Per Pavimenti E Rivestimenti - Vendita Al Dettaglio (1) Commercialista (1) Comune (11) Condizionamento Aria Impianti - Installazione E Manutenzione (1) Condizionamento Aria Impianti - Produzione E Commercio (1) Condizionatori Aria - Commercio Ingrosso (1) Consulenza Amministrativa, Fiscale E Tributaria (7) Consulenza Assicurativa (9) Consulenza Del Lavoro (4) Cooperative Produzione, Lavoro E Servizi (1) Corpo Forestale (1) Costruzioni Meccaniche (2)

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Cucine Componibili - Produzione E Commercio (1) Lettera: D

Dentista (5) Dischi, Musicassette E Compact Disc - Vendita Al Dettaglio (1) Distribuzione Carburanti E Stazioni Di Servizio (11) Dolciumi - Produzione (1) Lettera: E

Ecologia - Studi Consulenza E Servizi (1) Edilizia Materiali - Vendita Al Dettaglio (1) Elettrauto - Officine Riparazione (1) Elettricista (1) Elettricita' Materiali - Vendita Al Dettaglio (1) Elettrodomestici - Vendita Al Dettaglio (3) Energia Solare Ed Energie Alternative - Impianti E Componenti (1) Engineering Societa' (1) Enoteca (1) Equitazione - Articoli, Attrezzature Ed Abbigliamento (1) Erboristeria (1) Estetista (1) Lettera: F

Fabbro (4) Falegname (7) Farmacia (5) Ferramenta - Vendita Al Dettaglio (6) Fioraio (4) Fiori E Piante Artificiali - Vendita Al Dettaglio (1) Fisiokinesiterapia (2) Fonderie (1) Forze Armate (1) Fotografi (1) Fotografia - Studi, Laboratori Sviluppo E Stampa (2) Frutta E Verdura - Commercio Ingrosso (1) Frutta E Verdura - Vendita Al Dettaglio (4) Lettera: G

Gas Compressi E Liquefatti - Produzione E Commercio (4) Gas, Metano E Gpl In Bombole E Per Serbatoi - Vendita Al Dettaglio (1) Gastronomie, Salumerie E Rosticcerie (1) Geologia, Geotecnica E Topografia - Studi E Servizi (1) Geometra (12) Giardinaggio Macchine Ed Attrezzi - Vendita Al Dettaglio (1) Giocattoli E Giochi - Vendita Al Dettaglio (1) Gioielleria e Oreficeria (6) Gioielleria E Oreficeria - Lavorazione E Commercio (1)

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Giornali, Libri E Riviste - Distribuzione E Diffusione0706 (1) Gomma Lavorazione E Vulcanizzazione - Macchine (1) Lettera: I

Idraulico e Lattoniere (1) Imballaggi - Produzione E Commercio (2) Impianti Elettrici Industriali E Civili - Installazione E Manutenzione (6) Impianti Gas Industriali E Civili (1) Impianti Idraulici E Termoidraulici (3) Impresa Edile (9) Impresa Pulizia (3) Informatica - Consulenza E Software (2) Ingegnere (5) Isolanti Termici Ed Acustici - Installazione (1) Istituto Di Bellezza (2) Lettera: L

Lattiero Casearia Industria - Macchine (1) Lavanderia (1) Lavanderia Industriale (3) Libreria (1) Lotto, Ricevitorie Concorsi E Giocate (1) Lettera: M

Macchine Agricole - Accessori E Parti (1) Macchine Agricole - Riparazione E Commercio (1) Macchine Ufficio - Riparazione, Commercio E Noleggio (2) Macelleria (7) Magazzinaggio E Logistica Industriale - Impianti Ed Attrezzature (1) Manutenzione Stabili (1) Marmo Ed Affini - Lavorazione (3) Medici Specialisti - Cardiologia (1) Medici Specialisti - Dermatologia E Malattie Veneree (1) Medici Specialisti - Medicina Del Lavoro (2) Medici Specialisti - Oculistica (1) Medici Specialisti - Pediatria (2) Medico Generico (12) Mercati Generali E Concessionarie Di Mercato (7) Metalli Preziosi E Nobili (1) Metano E Gas - Societa' Di Produzione E Servizi (1) Mobili - Produzione E Commercio (2) Mobili - Vendita Al Dettaglio (8) Mobili Metallici Ufficio (1) Molini (1) Montaggi Industriali (6) Motocicli E Motocarri - Commercio E Riparazione (3)

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Motori Elettrici E Componenti (1) Lettera: N

Nettezza Urbana - Servizio (1) Noleggio Video DVD (1) Notaio (1) Lettera: O

Odontotecnico (2) Officine Meccaniche Di Precisione (4) Oli Alimentari E Frantoi Oleari (1) Oli Minerali (1) Onoranze Funebri (6) Orologi - Produzione E Commercio (1) Ortofrutticoltura (1) Ortopedia Articoli - Produzione E Commercio (1) Ospedali (3) Ottico (2) Lettera: P

Palestra (1) Panetteria (3) Panifici Industriali Ed Artigianali (1) Pareti Mobili E Divisorie (1) Parrocchia (2) Parrucchiere per Donna (12) Parrucchiere Per Uomo (5) Paste Alimentari - Produzione E Commercio (2) Pasticceria (5) Pasticceria E Confetteria Prodotti - Produzione E Commercio (1) Pavimenti Industriali (1) Pelletteria (1) Pelliccerie (1) Periti Industriali (1) Pescheria (2) Pizzeria (4) Pneumatici - Commercio E Riparazione (2) Pneumatici - Produzione E Ricostruzione (1) Porte (2) Poste (1) Pratiche Automobilistiche - Agenzie (1) Prefabbricati Edilizia (2) Profumeria (4) Lettera: R

Regione E Servizi Regionali (1) Ricambi E Componenti Auto - Commercio Ingrosso (6)

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Ricambi E Componenti Auto - Vendita Al Dettaglio (1) Ricerca Scientifica - Laboratori (1) Riscaldamento - Apparecchi E Materiali (1) Riscaldamento - Impianti E Manutenzione (1) Ristorante (3) Rottami Metallici (1) Lettera: S

Sabbiatura Facciate Stabili (1) Sartorie Per Signora (2) Scuola Di Informatica (1) Scuola Di Insegnamento Pubblico (10) Scuola Privata - Elementari (1) Scuola Privata - Materne (1) Serigrafia (1) Serramenti Ed Infissi (1) Serramenti Ed Infissi Alluminio (3) Serramenti Ed Infissi Legno (1) Societa' Immobiliare (1) Spedizioni Aeree, Marittime E Terrestri (1) Stampaggio Materie Plastiche (3) Studio Tecnico Ed Industriale (5) Supermercato, Grandi Magazzini E Centri Commerciali (11) Surgelati Alimentari - Vendita Al Dettaglio (1) Lettera: T

Tabaccheria (10) Tappezziere (1) Telefonia - Materiali Ed Accessori (1) Televisori, Videoregistratori E Radio - Riparazione (3) Tessuti E Stoffe - Vendita Al Dettaglio (1) Tipografie (2) Torrefazioni Caffe' - Esercizi E Vendita (1) Trasporti (1) Trattoria (1) Lettera: U

U.S.S.L. Aziende (4) Utensili - Produzione (1) Lettera: V

Vernici Auto (1) Veterinari - Ambulatori (1) Videogiochi, Flippers E Biliardini - Produzione E Commercio (1) Lettera: Z

Zootecnia - Prodotti (1)

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PPUUNNTTII DDII FFOORRZZAA

EE DDII DDEEBBOOLLEEZZZZAA

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Facendo un analisi accurata del territorio abbiamo riassunto in un'unica tabella i punti di forza e di debolezza del nostro territorio.

PUNTI DI FORZA

- Il territorio è situato in una posizione

a non elevato rischio sismico; - Nel territorio sono presenti innume-

revoli vie di comunicazione; - Il territorio si trova nella zona cen-

trale tra Roma e Napoli; - E’ ben collegato con i paesi limitrofi

ed è una zona di passaggio; - C’è un elevata presenza di infrastrut-

ture sia sportive che di servizi rivolte ai cittadini;

- E’ presente una vasta varietà di eco-sistemi, in particolare quello rurale, boschivo e acquatico. La stessa cosa vale per la fauna e la flora.

- Sono presenti molte scuole in partico-lare di livello superiore e anche una università di chimica.

- Studi statistici ISTAT dimostrano un notevole aumento di popolazione per varie cause.

- La fascia media della popolazione più alta è compresa tra i 30 – 40 anni ed è quindi abbastanza giovane.

- Il territorio offre un discreto po-

tenziale inespresso relativamente

alle attività di qualsiasi genere.

PUNTI DI DEBOLEZZA

- La popolazione pur risultando per una

buona percentuale impiegata dispone di bassa disponibilità di reddito;

- Il disinteresse delle amministrazioni

presenti e passate, non si sono di-

mostrate funzionale a soddisfare le

esigenze dei cittadini e non ha aiu-

tato allo sviluppo del paese, con

l’introduzione di nuove opportunità e

con una rivalutazione territoriale;

- Non sono presenti molte attrattive per i giovani;

- Nella zona è assente qualsiasi forma di turismo;

- Pochi spazi verdi e aree di svago; - Nessun centro commerciale; - Scarsi centri culturali; - Inquinamento del fiume Sacco; - Altri punti che dipendono

dall’inefficienza dell’amministrazione Comunale e dalla scarsa cultura della classe politica.

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LLEE NNOOSSTTRREE

CCOONNSSIIDDEERRAAZZIIOONNII

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nalizzando i punti di forza e di debolezza del nostro territorio, possiamo notare la mancanza di ogni tipo d’ iniziativa. Dal momento che il territorio non offre molte possibilità di inve-

stimento, iniziative o svago e non esiste un’identità territoriale, il cittadi-no ha perso interesse per la propria terra. Inoltre, il disinteresse delle amministrazioni presenti e passate, che non si sono dimostrate funzionali a soddisfare le esigenze dei cittadini e non ha aiutato allo sviluppo del paese, con l’introduzione di nuove opportunità e con una rivalutazione territoriale. ö’ necessaria l’ introduzione di una politica di rivalutazione ad ampio rag-gio in tutti i settori, che ha come obiettivo lo sviluppo socio-economico e culturale dell’area, tenendo conto anche che il problema, non è circoscrit-to nella nostra zona, ma coinvolge tutto l’hinterland.

Bisogna gettare le basi per ricreare un identità territoriale, l’amore e l’interesse per le proprie origini.

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…in un territorio che offre poco e niente, solo l’amore per la propria terra e per le proprie origini è in grado

di vincere la scommessa per il futuro…

A

Il successo si raggiunge con un azione congiunta sia delle isti-tuzioni che dei cittadini stessi, soprattutto sviluppando il senso

d’ iniziativa nei giovani.

Valerio Staccone – Claudio Cerroni Pagina 40

IDEA

IMPRENDITORIALE

2222a a a a FASEFASEFASEFASE

Questo lavoro per noi giovani rappresenta l’opportunità di un arricchimento formativo per realizzare il nostro

“sogno nel cassetto” nel mondo lavorativo.

Valerio Staccone – Claudio Cerroni Pagina 41

IINNDDIIVVIIDDUUAAZZIIOONNEE

CCOOMMPPAAGGIINNEE

SSOOCCIIEETTAARRIIAA

Valerio Staccone – Claudio Cerroni Pagina 42

INDIVIDUAZIONE COMPAGINE SOCETARIA

Siamo orientati alla società S.N.C perché riteniamo che gestire una so-

cietà di persone sia dal punto di vista fiscale, legale, nonché organizzati-

vo, meno impegnativo rispetto a una società di capitali, la quale richiede

un maggior sforzo per quanto riguarda gli eventuali adempimenti.

Inoltre una società di persone non richiede risorse finanziarie molto ele-

vata rispetto ad una società di capitali e quindi è più vicina alle nostre ef-

fettive possibilità.

Inizialmente avevamo considerato l’ipotesi di una società di capitali, nello

specifico una s.r.l., soprattutto perché la responsabilità dei singoli soci

non era illimitata, ma si limitava solo alla quota conferita in società; inol-

tre, il capitale minimo richiesto era facilmente reperibile.

Valerio Staccone – Claudio Cerroni Pagina 43

IIDDEEAA

IIMMPPRREENNDDIITTOORRIIAALLEE

Valerio Staccone – Claudio Cerroni Pagina 44

on questo lavoro abbiamo voluto riflettere sul turismo rurale come idea impren-ditoriale per nuove opportunità di sviluppo locale, di occupazione e di lavoro o come spinta verso una multifunzionalità in chiave turistica delle aziende agricole

già presenti e attive in zona. Ma soprattutto abbiamo colto come il turismo rurale è in grado di svolgere una funzione di catalizzatore dello sviluppo socio economico inteso nel senso più ampio. Ciò per la sua strutturale intersettorialità che, se da una parte richiede non pochi sforzi di integrazione e coordinamento delle risorse da attivare, de-termina anche ricadute positive sullo sviluppo economico delle comunità rurali e un conseguente miglioramento generale della qualità della vita. L’ idea nasce inoltre, dalla particolare attenzione che secondo noi và prestata agli a-spetti evolutivi del pianeta. Il progetto nasce dal desiderio e dalla consapevolezza di valorizzare e riscoprire l’ambiente che ci circonda e il ciclo della vita, non solo umana ma del pianeta che lo contiene.

- AGRITURISMO ECO- BIO DIDATTICO : I TRE PERCHö -

Perché ECO, e cosa intendiamo? L’agriturismo viene realizzato in pieno rispetto dell’ambiente attraverso generatori di energia pulita e rinnovabile poiché l’inquinamento e l’alterazione del nostro perfetto eco-sistema è in serio pericolo a causa dell’intervento dell’uomo. Perché BIO, e come? C’è la necessità di ricreare un ecosistema equilibrato, senza l’uso di prodotti chimici, e questo significa restituire alle campagne la bio-diversità indispensabile per una prati-ca agricola rispettosa dell’ambiente con l’utilizzo appunto, di materiale strettamente biologico. Perché DIDATTICO? Il nostro scopo è anche quello di “fare cultura” nel nostro territorio. La nostra filoso-fia infatti è quella di ricreare un’ identità territoriale attraverso l’amore e l’interesse per le proprie origini, poiché il cittadino ha perso interesse per la propria terra. Il nostro intento, inoltre, è anche quello di creare conoscenza diffusa, consapevolezza dei problemi del pianeta e di sensibilizzare i cittadini, soprattutto i giovani, sulle nuo-ve soluzioni e sulle energie ecosostenibili. Vogliamo, infatti, impiantare nel nostro a-griturismo sistemi ad energia rinnovabile nel pieno rispetto del pianeta.

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Un altro scopo è quello di aiutare i ragazzi a capire “il senso della natura e della vita stessa” (attraverso la fattoria didattica, ecc.) e “creare cultura” .

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L’idea della fattoria ECO-BIO DIDATTICA si pone l’obiettivo di “fare cultura” con la consapevolezza che la stessa va insegnata già in tenera età. Quindi, si deve crescere nella cultura delle cose in modo da averne un naturale rispet-to e sviluppare le capacità per comprenderne i complessi meccanismi. L’ agriturismo ECO-BIO DIDATTICO viene perciò realizzato nel pieno rispetto della natura e sfruttando con intelligenza tutte le risorse che essa ci mette a disposizione. La struttura infatti, impiegherà in modo massiccio fonti di energia alternativa per soddisfare il bisogno energetico. Particolare attenzione va posta poi al ciclo produttivo che si intende realizzare, con l’impiego di prodotti esclusivamente biologici. Dobbiamo essere sempre alla ricerca di un’agricoltura eco-compatibile che faccia te-soro delle tradizioni, ma continuamente aperta alle innovazioni tecnologiche La nostra idea, inoltre, è quella di creare un agriturismo “didattico”, aprendo al pub-blico di qualsiasi età la nostra struttura, soprattutto alle scolaresche, alle quali si in-tenderà far conoscere il ciclo biologico della vita; in alcuni settori infatti si potrà os-servare il ciclo riproduttivo degli animali da cortile (sia mammiferi che ovipari). Ciò deve contribuire in modo evidente al raggiungimento dell’obiettivo che ci siamo po-sti,cioè capire “il senso della natura”. Infatti, nella fattoria, oltre alle colture tipiche della zona, una parte sarà dedicata al-la botanica, realizzando una serra che ricreerà l’habitat naturale della flora e della fauna locale. Verrà anche riprodotto il ciclo della vita dei mammiferi della fattoria mettendo in evidenza come contribuiscono alla catena alimentare. Inoltre, un’ area sarà dedicata anche alla trasformazione dei prodotti della terra: dal-la semina al pane, dalla potatura alla vendemmia ecc. Questo ci permetterà di fare al-le scolaresche dei “richiami stagionali” per far comprendere meglio il ciclo della vita, in questo caso delle stagioni, per far comprendere l’influenza e l’importanza delle stesse per l’intero ciclo vitale. Un'altra idea è quella di creare nella nostra area boschiva dei corridoi ecologici per la vita di insetti e fauna che mantengono l'equilibrio a vantaggio del frutteto e dell'eco-sistema generale. Per quanto riguarda le energie ecosostenibili nel nostro agriturismo abbiamo pensato all’istallazione di pannelli solari sia per la produzione di energia elettrica che per la produzione di acqua calda. Per il riscaldamento degli ambienti abbiamo pensato anche all’istallazione di sonde geotermiche.

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Un'altra idea è quella di creare un sito internet, mettendo in atto le nostre capacità da programmatori (che il nostro istituto ci ha fornito in questi 4 anni), e di vendere i nostri prodotti in tutto il mondo attraverso l’ E-Commerce, facendo pubblicità al no-stro agriturismo attraverso strategie di marketing e cercando, inoltre, di sensibiliz-zare il cittadino con la diffusione della nostra filosofia di riscoperta del territorio.

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- Come vede il turismo rurale colui che ne usufruisce?

Dato per scontato che lo sviluppo di una significativa offerta di turismo nei co-

muni rurali presenta numerosi vantaggi per l’ambiente, l’occupazione e in genere

lo sviluppo socioeconomico del territorio interessato, va infatti sottolineato che

anche per il turista i riflessi positivi non mancano.

Nel borgo rurale e in campagna, ci si ritrova a vivere in un ambiente (agricolo e

naturale) che esercita oggi una forte attrattiva. E questo è già di per sé un e-

lemento di soddisfazione per il turista.

Non è infatti un caso se le indagini motivazionali hanno più volte identificato il

“contatto con la natura e l’ambiente rurale” e la “ricerca della tranquillità” come

le due motivazioni principali che spingono a scegliere questo tipo di soggiorno.

A questo tipo di vacanza viene poi giustamente associata la soddisfazione di una

esigenza sempre più sentita da una parte dei consumatori. Si tratta della possi-

bilità di poter gestire con molta autonomia il proprio soggiorno

Oggi, il turista che sceglie la vacanza in campagna si ritrova a dover decidere lui cosa

fare, dove andare, cosa vedere. Niente spiaggia mattina e pomeriggio; niente giochi

organizzati dagli animatori del villaggio vacanze, nessuna escursione di massa.

Sì invece al piacere di leggere, di informarsi sul territorio e di andarlo poi a scoprire

da soli, con la famiglia, con gli amici.

Il nostro scopo è quindi di ricreare un piacevole ambiente dove le persone possono

ammirare il nostro patrimonio locale.

Valerio Staccone – Claudio Cerroni Pagina 48

LA GLOBALIZZAZIONE…E LA REGIONE LAZIO

A fronte del forte processo di globalizzazione e di standardizzazione degli stili di vi-ta e dei consumi, negli ultimi decenni, il turismo rurale è stato oggetto di una crescen-te attenzione da parte delle politiche comunitarie, nazionali e regionali. In particolare, la Regione Lazio ha puntato sulle produzioni agroalimentari e enoga-stronomiche locali, sul turismo rurale e sull’agriturismo assegnando loro un ruolo stra-tegico per favorire l’avvio e il potenziamento di processi di sviluppo a carattere locale basati su risorse autoctone ambientali, culturali e tradizionali. L’attuazione di programmi comunitari offre opportunità di sviluppo per un uso sosteni-bile e integrato delle risorse locali, recuperando tradizioni che rischiavano di scompa-rire, di disgregarsi o di rimanere sottoutilizzate. Tutto ciò con l’obiettivo di qualificare il territorio e rafforzare l’identità locale attra-verso la creazione di nuovi legami fra gli abitanti locali e la valorizzazione delle risorse culturali, ambientali ed economiche rendendo maggiormente attrattivo il territorio grazie alla creazione di un offerta peculiare. In questo modo l'amministrazione regionale mira ad indirizzare in un' unica direzione le potenzialità dei settori turistici, artigianali, culturali ed enogastronomici per punta-re alla valorizzazione e al rilancio del territorio.

IL TURISMO RURALE NELLA PROVINCIA DI FROSINONE Senza sbocchi al mare, è la provincia in cui, dopo quella di Roma, si concentrano la maggior parte degli esercizi alberghieri regionali (il 17,5%). Ciò è dovuto essenzial-mente alla presenza al suo interno del comune di Fiuggi che raccoglie la maggior parte delle unità alberghiere della provincia. Quest’ultimo è infatti un comune a forte impat-to turistico che, grazie alla presenza delle terme, costituisce un polo di eccellenza per tutta l’area concentrando il 75% delle presenze provinciali, il 68% degli esercizi alberghieri e poco meno del 70% dei posti letto. A fare da contrappeso alla notevole incidenza dell’offerta alberghiera provinciale (32 posti letto ogni 1000 abitanti) è il valore particolarmente basso relativo agli esercizi complementari: solo 62 posti letto ogni 1000 abitanti (4,4 se si esclude il comune di Fiuggi) contro una media regionale di 18,8 L’incidenza percentuale sulle presenze totali nella Regione è media e si aggira sul 5%.