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I l Natale è alle porte: vetrine addobbate, regali, feste e cibo a volontà…forse altrove ma non a Catania infat- ti, dove la crisi economica, provocata anche da una scel- lerata gestione della giunta Scapagnini, e non risolta dalla neo giunta - costretta a elemosinare al governo centrale - ha ridotto all'osso le risorse della città e offen- de, ogni giorno, i singoli diritti dei suoi cittadini. Questa breve premessa ci serve, per noi che viviamo S. Cristoforo, ma così anche tutte le altre periferie della città, per raccontare la storia di Piera, il nostro "Spirito del Natale presente" che, come nel racconto di Dickens (noto autore inglese), tormenta il sonno dei potenti che non vogliono vedere le miserie che stanno intorno. Piera è una giovane donna di trent'anni, separata dal marito, vive con il figlio, e da due anni lavora in aero- porto per conto di una piccola cooperativa di pulizie. Qui ha un contratto di 15 ore settimanali, a queste si aggiungono quelle svolte autonomamente altrove, pres- so uffici o famiglie, sempre in condizioni di sfruttamen- to. Alle difficoltà economiche già notevoli si aggiunge anche il fatto che alla fine di questo mese l'aeroporto cederà la gestione del lavoro ad una nuova e più grande cooperativa, che porterà ad assumere altri dipendenti. Piera perderà il posto, ma non è la sola a trovarsi in que- sta situazione, ci racconta infatti: "quando il pomeriggio con le mie vicine di casa c'incontriamo per bere una tazza di caffè, a giro ci chiediamo: - tu hai trovato lavo- ro? E tu?- ma la risposta è sempre la stessa, poi c'è chi inizia a piangere o al contrario scoppia a ridere senza riuscire a smettere, siamo tutte nella stessa situazione!". Nonostante la precarietà la nostra giovane donna dà ospitalità ad un'amica "Io ho la responsabilità di una mia amica, che sostituisce ogni tanto qualcuno alla "Coin", vive da me e condividiamo la stessa sorte. Anche lei è separata dal marito, è rimasta senza casa e l'avvocato le ha consigliato di andare alla "Caritas", che alla fine l'ha buttata fuori perchè non rispettava gli orari, ha pure due figli adolescenti costretti a dormire in macchina". Poi aggiunge: "Vivo giorno per giorno, con i pochi soldi che guadagno non posso fare altro, e passare davanti alle vetrine in questo periodo mi fa solo stare male". La solidarietà e la coesione sono un'arma e una gran- de forma di riscatto per Piera e per molte persone che, come lei, vivono in estremo disagio, ma è necessario che chi amministra si faccia carico delle elementari forme di diritto che continuano ad essere violate, se non addirit- tura ignorate, e con questo ci riferiamo al diritto al lavo- ro, diritto all'istruzione, e diritto alla dignità. Loredana Agosta mensile per S. Cristoforo a cura del G.A.P.A. Centro di aggregazione popolare Direttore Responsabile: Riccardo Orioles Anno Terzo n• undici Dicembre 2008 U populu diventa poviru e servu quannu ci arrub- banu a lingua Ignazio Buttitta La rivolta della spazzatura 4 Mamma scuola 2-3 Lo sport contro gli “affari privati” 3 illustrazione: Deborah Minutola IL NATALE DI PIERA IL NATALE DI PIERA

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Il Natale è alle porte: vetrine addobbate, regali, feste ecibo a volontà…forse altrove ma non a Catania infat-

ti, dove la crisi economica, provocata anche da una scel-lerata gestione della giunta Scapagnini, e non risoltadalla neo giunta - costretta a elemosinare al governocentrale - ha ridotto all'osso le risorse della città e offen-de, ogni giorno, i singoli diritti dei suoi cittadini.

Questa breve premessa ci serve, per noi che viviamoS. Cristoforo, ma così anche tutte le altre periferie dellacittà, per raccontare la storia di Piera, il nostro "Spiritodel Natale presente" che, come nel racconto di Dickens(noto autore inglese), tormenta il sonno dei potenti chenon vogliono vedere le miserie che stanno intorno.

Piera è una giovane donna di trent'anni, separata dalmarito, vive con il figlio, e da due anni lavora in aero-porto per conto di una piccola cooperativa di pulizie.Qui ha un contratto di 15 ore settimanali, a queste siaggiungono quelle svolte autonomamente altrove, pres-so uffici o famiglie, sempre in condizioni di sfruttamen-to.

Alle difficoltà economiche già notevoli si aggiungeanche il fatto che alla fine di questo mese l'aeroportocederà la gestione del lavoro ad una nuova e più grandecooperativa, che porterà ad assumere altri dipendenti.Piera perderà il posto, ma non è la sola a trovarsi in que-sta situazione, ci racconta infatti: "quando il pomeriggiocon le mie vicine di casa c'incontriamo per bere unatazza di caffè, a giro ci chiediamo: - tu hai trovato lavo-ro? E tu?- ma la risposta è sempre la stessa, poi c'è chiinizia a piangere o al contrario scoppia a ridere senzariuscire a smettere, siamo tutte nella stessa situazione!".

Nonostante la precarietà la nostra giovane donna dàospitalità ad un'amica "Io ho la responsabilità di una miaamica, che sostituisce ogni tanto qualcuno alla "Coin",vive da me e condividiamo la stessa sorte. Anche lei èseparata dal marito, è rimasta senza casa e l'avvocato leha consigliato di andare alla "Caritas", che alla fine l'habuttata fuori perchè non rispettava gli orari, ha pure duefigli adolescenti costretti a dormire in macchina". Poiaggiunge: "Vivo giorno per giorno, con i pochi soldi cheguadagno non posso fare altro, e passare davanti allevetrine in questo periodo mi fa solo stare male".

La solidarietà e la coesione sono un'arma e una gran-de forma di riscatto per Piera e per molte persone che,come lei, vivono in estremo disagio, ma è necessario chechi amministra si faccia carico delle elementari forme didiritto che continuano ad essere violate, se non addirit-tura ignorate, e con questo ci riferiamo al diritto al lavo-ro, diritto all'istruzione, e diritto alla dignità.

Loredana Agosta

mensile per S. Cristoforo a cura del G.A.P.A. Centro di aggregazione popolareDirettore Responsabile: Riccardo Orioles Anno Terzo n• undici Dicembre 2008

U populu diventapoviru e servuquannu ci arrub-banu a lingua

Ignazio Buttitta

La rivolta della spazzatura 4Mamma scuola 2 - 3 Lo sport contro gli “affari privati” 3

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IL NATALE DI PIERAIL NATALE DI PIERA

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"Non solo gli edifici scolastici cherischiano la chiusura a causa di

un'amministrazione comunale pocoattenta che non paga gli affitti o addi-rittura vende le sue scuole, ma difen-diamo la Scuola in quanto presidio didemocrazia".

Questo il messaggio che ci halasciato la tavola rotonda "La scuolache verrà" organizzata da Libera eArci per la tappa catanese della 12^Carovana antimafie, partita da Roma il13 ottobre, che porta in giro per l'Italiaun appello a difesa dei principi dellaCostituzione e della Dichiarazioneuniversale dei diritti umani che si puòleggere e sottoscrivere nel sitowww.avvisopubblico.it.

La tavola rotonda si è svolta l'1dicembre nell'auditorium della scuolaVespucci di via De Nicola, che è statavenduta per €10.400.000,00 alle ditteprivate che gestiranno il piano di risa-namento di S.Berillo, mentre nel corti-le animatori dell'Arci e degli Scouthanno impegnato i bambini in attivitàludico-formative. Rita Borsellino, una

delle fondatrici della Carovana natadopo le stragi del '92 a Palermo, haaperto l'incontro con un messaggio disperanza dandoci la testimonianza dicome la Carovana ha contribuito acambiare la nostra società portandol'esempio di Corleone, che sin daiprimi anni è ormai una tappa fissa.Numerosi gli interventi che si sonosucceduti, tra questi la preside Pitteradella Vespucci ha dichiarato a vocealta che la scuola non si tocca, impe-gnandosi con i genitori a difenderlacon ogni mezzo possibile ed esortan-doli non solo a continuare ad iscriverei propri figli, ma a cercare di aumenta-re il numero delle iscrizioni, perchéqueste ci danno la garanzia dellasopravvivenza della scuola stessa. Glistessi genitori, che a settembre hannocostituito un comitato, hanno fattosentire la loro voce ed hanno avviatouna raccolta di firme per presentareuna petizione al sindaco dove chiedo-no di modificare il provvedimento divendita della scuola, ritenuta di fonda-mentale importanza non solo per i lorofigli, ma per tutta la vita del quartieregrazie alle sue strutture e alle offerteformative che offre. A chiusura dell'in-contro, don Sardelli, apprendendodagli interventi le vicende catanesisulla scuola, ha invitato i nostri ammi-nistratori a seguire l'esempio di civiltàdelle persone che vivevano nellebaracche di un quartiere romano dovenel 1968 ha fondato la Scuola 725, che

mostravano grande rispetto per quellascuola, ritenendola l'unica speranzaper riacquistare dignità.

A Catania la Carovana antimafieoltre al tema della scuola ha scelto diconcentrare l'attenzione sul problemadella sicurezza sul lavoro. Purtroppo iltragico evento della scuola di Rivoli,dove uno studente ha trovato la mortee un altro rischia la paralisi, ha legato idue temi con una triste catena di san-gue, mettendo in risalto la grave mio-pia dei politici che, sia a livello nazio-nale che locale, continuano a noninvestire nella sicurezza sul lavoro e inparticolare degli edifici scolastici, chesono allo stesso tempo luogo di lavoroe di studio.

Ma la miopia dei governanti riguar-do la scuola è anche nel non vederenell'insegnamento e nel potenziamen-to della cultura la prospettiva dimiglioramento della qualità della vita

del paese. Anche qui il problema è nonsolo nazionale, con una riforma cheindebolisce fortemente la scuola, maanche locale. Infatti a Catania l'ammi-nistrazione comunale vuol far pagarela sua crisi alle scuole: la Doria da anniva avanti a proroghe di sfratto; alcunescuole sono state chiuse per sfrattoesecutivo, quali il plesso di via Asmaradella Diaz; per arrivare al paradossalecaso della vendita del plesso di via DeNicola della Vespucci, una dellepochissime scuole a norma della città,all'87° posto nella classifica dellescuole sicure.

Ma la società civile sta con gli occhiaperti e raccoglie l'invito dellaCarovana, e se questa tavola rotonda èstata intitolata "La scuola che verrà"faremo in modo di non dover organiz-zare in futuro un incontro dal titolo"La scuola che era"!

Giuseppe Vinci

MAMMA SCUOLA

LO SFRATTO INFINITO

L'Istituto Comprensivo AndreaDoria rimane sotto sfratto, come ci

conferma il dirigente scolastico prof.Santonocito.

Ancora una volta lo sfratto permorosità, causato dalla cattiva gestio-ne della giunta Scapagnini continuacon la nuova giunta Stancanelli.

Sempre secondo il dirigente scola-stico, le suore proprietarie del plessohanno chiesto all'amministrazionecomunale se è interessata ad acquista-re la scuola, quest'ultima si riserva didare una risposta entro il 31 giugno2009, giorno destinato allo sfratto ese-cutivo.

Ma il possibile acquirente non è solol'amministrazione comunale catanese,ma anche qualche imprenditore, non-ché "cavaliere dell'apocalisse", di unacerta importanza che sta già speculan-do in altre zone della città.

Infatti guardando i progetti futuridel comune di Catania in particolare

dell'assessorato ai lavori pubblici, lazone di via Cordai, dove si trova lascuola media Andrea Doria, via delleSalette, fino a via della Concordia, èinteressata una speculazione ediliziachiamata "zona di espanzione B" cheprevede la demolizione di plessi abita-tivi con possibilità di ricostruzione amaggiore cubatura, da quì la specula-zione è evidente e va contro i principiche sostengono che i quartieri popola-ri vadano risanati e non distrutti comeaccadde negli anni '60 nel quartiere diS. Berillo.

Inoltre tale speculazione comporteràuno sfacelo della popolazione di quel-la parte di San Cristoforo, l'interruzio-ne del recupero sociale che da anni sicerca di portare avanti, grazie ancheall'Andrea Doria unica scuola medianel quartiere, il rilancio dei lavori arti-gianali e la storia del quartiere attra-verso la riconversione di questo.

In tutto questo contesto ricade la

scuola media Andrea Doria che per chispecula è un "peso sullo stomaco"qualcosa che non deve esistere.

Vorremmo ricordare a tutti gli spe-culatori e "cattivi amministratori" chelo scorso anno il comitato delle donnemadri, gli isegnanti e il comitato disostegno alla Andrea Doria si oppose-ro e fecero resistenza affinchè lo sfrat-to non venisse eseguito e mettendo incrisi e alla burla la stessa giuntaScapagnini.

Il diritto allo studio, il diritto allaformazione, il diritto di avere un presi-dio democratico nel nostro quartiereper combattere l'illegalità e le mafieattraverso l'antimafia sociale rimaneun valido punto di partenza e di arrivoper noi del GAPA, per tutti i comitatidi lotta, per tutti i cittadini e cittadineonesti di questa nostra maltrattatacittà, perché noi altri tutti e tutte abbia-mo scelto di NON TACERE.

Giovanni Caruso

Il piano regolatore stritola la Vespucci

La Doria intralcia la speculazione edilizia

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ALLARME SCUOLA NELLA 7^ MUNICIPALITÀ

San Giuliano di Puglia, ieri, il liceodi Rivoli (TO), oggi, ed altri casi

del genere tristemente insegnano.Insegnamenti di cui avremmo voluto epotuto fare a meno. Giornale e TV indiverse occasioni, passate e recenti,hanno evidenziato come, oltre allecarenze strutturali, ci fossero anchealtri problemi legati ad altre questionievitabili (per es. il tipo di terrenoimproprio, normative non rispettate,ecc).

Analoga situazione, analoga gravità,se non peggiore, insiste oggi nel primoplesso individuato in oggetto. In tale

Istituto, nonostante la documentatapresenza:

1) di problemi analoghi a quellidelle sciagure suddette (cioè struttura-li, geologici e normativi);

2) della manifestazione, all'iniziodel 1991, di un vasto movimento gra-vitativo che pose in serio pericolo nonsolo l'edificio scolastico vicino a quel-lo in esame ma anche le edificazionigià esistenti dell'Istituto AutonomoCase Popolari;

3) di una Carta del Rischio idro-geologico, della Regione SicilianaAssessorato Territorio e Ambiente a

cura dell'ufficiodel genio civiledi Catania, checlassifica l'areaadiacente aquella in que-stione comeR4 e cioè comearee interessateda rischio difrana molto ele-vato;

4) di evi-denti violazionidella L. 626ovverosia dellanormativa sullasicurezza neiluoghi di lavo-ro;

5) di evidenti violazioni della nor-mativa sugli impianti elettrici L.46/90;

6) di rubinetti dell'acqua mal fun-zionanti e perciò permanentementeaperti, sevizi igienici fatiscenti e pieni disporcizia, scaldabagni non funzionanti,muri pieni di crepe, controsoffitti divelti,finestre distrutte, avvolgibili non funzio-nanti, porte per eventuali ed improvvisa-te uscite di sicurezza mal funzionanti,impianti elettrici fuori norma e funzio-nanti lo stesso in stanze piene d'umiditàe sino a qualche tempo fa anche piened'acqua, vasche in eternit, ecc.;

7) di richieste d'intervento da partedel dirigente scolastico, in questione,inevase dall'amministrazione.

Nonostante, quindi, tutto quantosopradetto, l'edificio scolastico nonviene fatto oggetto d'interventi risolu-tivi di manutenzione e messa in sicu-rezza e continua ad essere frequentatoe considerato agibile.

Ma è davvero possibile tutto ciò?!?!È possibile, dunque, che avvenga ciòin un asilo, in presenza di bambini, difamiglie, di lavoratori (i primi seria-mente preoccupati per le condizioni ela salute dei propri figli frequentantil'asilo, i secondi disagiati per le condi-zioni in cui si trovano a prestare la pro-pria opera all'interno del medesimoasilo).

Pur essendo evidenti i segni del cat-

tivo stato in cui versa l'edificio;pur definita, l'area adiacente, a

rischio R4 nella quale, quindi, è possi-bile che si verifichino eventi disastrosianche conseguentemente ad intenseprecipitazioni ed eventi sismici;

pur mancando, ancora oggi, quegliaccorgimenti di salvaguardia ritenutinecessari dalle norme, dal buonsenso eda chiunque;

pur in presenza di tutto ciò, è possi-bile fare andare avanti l'Istituto in que-sto stato?

Dobbiamo forse aspettare che ildramma di questa situazione sfoci perforza in tragedia?

Marcello Tringali

A rischio i bambini e gli operatori scolastici dell'asilo comunale "Vittorino Da Feltre"

Lo sport viene praticato ormai damillenni, e milioni, milioni d'atleti

si sono affacciati in questa vitamostrando il lato bello e non bellodello sport. Ma adesso, nel 2008, nellacittà di Catania fare sport significapagare cifre esorbitanti che quasi tuttinon si possono permettere. Però, ungiorno, di domenica mattina...

...gli anziani di piazza Dante osser-vano incuriositi le prese e i voltegginella materassina di uno degli sportpiù antichi del mondo, la lotta greco-romana. Gli ultrà della curva nord,poco lontano, preparano riti e cori perl'imminente trionfo del Catania sulTorino. Il piccolo Rosario mette giùanche i grandi con le sue tecniche dilotta imparate da appena due mesinella palestra popolare del Gapa. "Inuna città come Catania, priva di spazidi aggregazione gratuiti, anche iltempo libero è diventato un business."Questo è quello che pensano il C.P.O.Experia di via Plebiscito, il centro diaggregazione GAPA di S.Cristoforo,Ciclofficina Etnea e la PolisportivaEnergy Club che hanno organizzato

domenica 16 novembre "Una domeni-ca in movimento" in Piazza Dante.Una giornata di sport contro i "poten-ti" della città, con a capo coloro chelottano per i diritti nei quartieri popo-lari per riprendersi gli spazi della città.Lotta greco-romana, boxe, capoeira,sensibility-training, basket, giocoleriae poi tutti in bici per un giro nelle viedel centro storico: questo è stato il pro-gramma della mattinata. Tutto ciò perdimostrare che anche senza denaro lagente può divertirsi, imparare e perchèno, ritornare a giocare nel propriotempo libero. Così, aprendo nelle lorosedi due palestre popolari, il Gapa el'Experia con la collaborazione dellaPolisportiva Energy Club, hannorisposto concretamente agli aumentidei mensili delle palestre e delle rettedelle società sportive che si appoggia-no nelle fatiscenti strutture comunaliprossime alla svendita.

Anche lo sport è un diritto e unostrumento di riscatto sociale.(Informazioni 3282829079, [email protected])

Carmelo Guglielmino

LO SPORT SOCIALE CONTRO GLI "AFFARI PRIVATI"

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OGNI MESE TROVERETE

IL NOSTRO MENSILEPRESSO:

Via S. Anna, 19 -Catania

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tel/fax 095 327558

Via Plebiscito, 527 - [email protected]

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Libreria Villaggio Maori,Via V. Emanuele, 366 -

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tel 3472623416

Libreria Scientifica

Via Verona 84/86 - Cataniatel 095 505753

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Redazione “i Cordai”Direttore Responsabile: Riccardo OriolesReg. Trib. Catania 6/10/2006 nº26Via Cordai 47, [email protected] - www.associazionegapa.orgtel: 348 1223253

Stampato dalla Tipografia Paolo Millauro,Via Montenero 30, CataniaGrafica: Massimo GuglielminoIllustrazione: Deborah MinutolaFoto: Foto Caruso, Tringali, Minutola,Ruggieri, Patti, Guglielmino

Hanno collaborato a questo numero:Giovanni Caruso, Toti Domina, Paolo Parisi,Marcella Giammusso, Carmelo Guglielmino,Giancarlo Consoli, Marcello Tringali,Loredana Agosta, Giuseppe Vinci

LA RIVOLTA DELLA SPAZZATURA

Ei cittadini si rivoltanonon pagando le fatture

"da munnizza". Senza soldile Società concessionarieper la raccolta rifiuti nonpagano gli operai. Gli ope-rai senza stipendi da mesi edisperati scioperanolasciando che la spazzaturaperiodicamente si accumu-la creando monti artificialipuzzolenti e indecorosi.Per protesta uno di questidisperati operai si è cospar-so di benzina e ha tentato didarsi a fuoco! Avvenimentiche succedono nei Paesipiù poveri e sottosviluppa-ti! È come il cane che simorde la coda. Un circolovizioso e puzzolente.

Un disastro annunciatoda tempo da associazionidei consumatori e comitatispontanei di cittadini, igno-rati dai politici, i cui risul-tati si stanno vedendo intutte le strade di Catania edei Paesi etnei. Tariffe ille-

gittime e costose calcolatesecondo i bisogni dei poli-tici (come il nostro amatopresidente Lombardo) chehanno infilato nei posti dicomando amici ignoranti eincapaci e tentano dicostruire costosi e inqui-nanti inceneritori in tutta laSicilia. E i cittadini piùcoraggiosi e incazzati chesi rivolgono ai giudici dipace e alle commissioni tri-butarie che danno lororagione perchè le tariffesono costose e soprattuttoillegittime. Nuove societàcome le ATO che dovevanoriformare e migliorare ilsistema della raccolta rifiu-ti e che hanno creato inve-ce un disastro economicodistruggendo quel pocoche funzionava prima nellaraccolta della spazzatura.Per quanto tempo ancora,Lombardo, Firrarello,Castiglione, Stancanelli,abuseranno della nostra

pazienza affogata sempredi più nella merda. E unquartiere popolare come ilnostro senza un solo casso-netto per la raccolta diffe-renziata di carta, plastica,vetro alluminio per nonparlare della raccolta del-l'umido (resti di alimenti,vegetali, etc.). C'è qualchegiudice coraggioso erispettoso della legge chemandi in galera finalmentei responsabili di questi

delitti e li costringa a ven-dersi le case, le auto dilusso, le ville per restituirei soldi truffati ai cittadini?Piuttosto che vedere pigno-rati dalla Serit-MontePaschi povere autovetture emobili di proprietà di citta-dini inferociti che nonpagano questi servizi inde-gni di un Paese civile.BASTA, BASTA! NONSE NE PUÒ PIÙ!

Giancarlo Consoli

A' munnizza arrivau o tezzu pianu!

Il GAPA Centro di aggregazione popolare S.Cristoforovi invita alla

FIERA DEL RISPARMIO SOLIDALEDal 6 al 23 dicembre 2008, sabato e domenica dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00;

giorni feriali dalle 17.00 alle 20.00In un momento in cui tante famiglie

non riescono ad arrivare a fine mese e lerisposte di politici locali e nazionali sonoassolutamente inadeguate, il GAPA hadeciso di fare qualcosa di concreto orga-nizzando un mercato di vestiti nuovi perragazzi, donne ed uomini, provenienti dafallimenti in cui sarà possibile con pic-colissime e minime donazioni volontarie(la maggiorparte di 1 euro) acquisire capinuovi di abbigliamento di buona fattura,confezionati in Italia.

Se riusciremo a coprire le spese diacquisto della merce, le entrate in piùserviranno come autofinanziamento peravanzare nei lavori di ristrutturazione deilocali del Gapa.

Vi aspettiamo in via Cordai 47 e passate parola!!!Informazioni al: 3481223253 (i cordai gapa) - www.associazionegapa.org

vi ricordiamo che sono on line i numeri del giornale "iCordai": www.associazionegapa.org/cordai.htm

iCordai GAPAvi augurano

Buone Feste!