I VASI COMUNICANTI · 2018. 12. 8. · PROGETTO POTENZIAMENTO SULLE SCIENZE ANNO SCOLASTICO...
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PROGETTO POTENZIAMENTO SULLE SCIENZE
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
SVOLTO DAGLI ALUNNI DELL’ ISTITUTO G.RONCONI
I VASI COMUNICANTI
Il principio dei vasi comunicanti è il principio fisico secondo il
quale un liquido contenuto in due o più contenitori comunicanti tra
loro, in presenza di gravità, raggiunge lo stesso livello originando
un'unica superficie equipotenziale.
Nelle immagini che seguono vediamo gli alunni, in laboratorio,
sperimentare la teoria dei Vasi Comunicanti di Archimede.
CONCLUSIONE
Gli alunni hanno verificato che cambiando la forma e la dimensione dei
recipienti, il liquido al loro interno ha raggiunto lo stesso livello.
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ANNO SCOLASTICO 2015/2016
SVOLTO DAGLI ALUNNI DELL’ ISTITUTO G.RONCONI
LA CLOROFILLA
Mettiamo una foglia verde in un barattolo contenente alcol
etilico o acetone.
Chiudiamo il barattolo e aspettiamo 24 ore.
Ogni giorno che passa l'alcol diventa sempre più verde,
mentre la foglia perde colore.
Conclusione: LE FOGLIE SONO VERDI PERCHE'
CONTENGONO UNA SOSTANZA VERDE, LA
CLOROFILLA.
Procedimento dell'esperimento per l'estrazione di pigmenti fotosintetici
Le foglie, ben lavate e asciutte, vanno sminuzzate con le forbici e messe nel contenitore di vetro in cui è stato versato dell’alcool e coperte con un foglio di alluminio o con un coperchio che faccia passare pochissima aria. La clorofilla si scioglie in alcool e lo colora di verde. Questo processo avviene lentamente a temperatura ambiente, molto rapidamente a caldo, quindi è meglio mettere il barattolo a bagnomaria. Si ottiene una soluzione limpida, di colore verde scuro per trasparenza, rossastra a luce riflessa. In realtà questa soluzione contiene una miscela di pigmenti presenti in quantità variabile. Questi diventano visibili quando la foglia ingiallisce, dopo aver perso la clorofilla.
1)Recipiente vuoto.
2)Foglie.
3)Aggiunta dell’alcool.
4) Esperimento finito
Conclusione
Gli alunni con grande sorpresa hanno dimostrato che la clorofilla
attraverso l’alcool si scioglie separandosi dalla foglia.
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ANNO SCOLASTICO 2015/2016
SVOLTO DAGLI ALUNNI DELL’ ISTITUTO G.RONCONI
LA CELLULOSA
La carta è un materiale fatto di CELLULOSA.
La cellulosa è uno dei più importanti polisaccaridi. È costituita da un gran
numero di molecole di glucosio (da circa 300 a 3.000 unità) unite tra loro
da un legame β(1→4) glicosidico.
IL GLUCOSIO
Il Glucosio è uno zucchero, le molecole di Glucosio viene disegnata come
una pallina
Lo spazio vuoto si forma per rendere la molecola stabile e si chiama:
Spazio Intermolecolare.
LA CROMATOGRAFIA
La cromatografia su carta è una delle più vecchie tecniche cromatografiche, ed è un sistema di separazione di una miscela omogenea; permise di effettuare efficacemente separazioni con mezzi economici (a partire dal 1940).
Sostanzialmente, si utilizza un foglio di carta da filtro (preparata appositamente e leggermente differente dalla carta per filtrare), su un bordo della quale si deposita la soluzione da separare. Si sospende quindi il foglio di carta in modo tale che il bordo inferiore peschi in una bacinella con la fase mobile, lasciando che per capillarità il liquido salga lungo il foglio di carta (cromatografia in fase ascendente). Alternativamente, si ripiega il bordo adiacente alla sostanza da separare, facendolo pescare nella bacinella (contenente la fase mobile) posta in alto e facendo in modo che il
resto del foglio scenda verso il basso. La fase mobile fluirà lungo il foglio scendendo verso il basso (cromatografia in fase discendente).
Gli alunni hanno visto che la cellulosa assorbendo l’acqua ha dato modo
ai petali di questo fiore di aprirsi.
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I LIEVITI Il Saccharomyces cerevisiae Meyen ex E.C. Hansen, 1883, organismo unicellulare osmofilo appartenente al regno dei funghi, è una nota specie di lievito della famiglia Saccharomycetaceae
[1] che
si riproduce per gemmazione.
È probabilmente il lievito più importante nell'ambito dell'alimentazione umana e il suo utilizzo è noto fin dall'antichità per la panificazione e la produzione di birra e vino. Si pensa che sia stato isolato per la prima volta dalla superficie di acini d'uva; è presente infatti nella pruina. È uno dei microrganismi eucarioti più intensamente studiati in biologia cellulare e molecolare, quanto l'Escherichia coli quale modello deiprocarioti. È il microrganismo responsabile del tipo più comune di fermentazione.
Saccharomyces cerevisiae ha forma dall'ovale all'ellittico e diametro di 5-10 micrometri. Si moltiplica (cosa diversa dalla riproduzione che prevede riarrangiamento genico) attraverso un processo di gemmazione. È utile nello studio del ciclo della cellula perché la sua coltura è molto semplice ma, in quanto eucariote, presenta la complessità della struttura interna di piante e animali, anch'essi eucarioti.
Cellula di lievito di birra vista al microscopio.
Il lievito è un microrganismo che si trova sulla buccia degli agrumi.
E’ ricco di vitamine utili per la crescita e la protezione del nostro
organismo viene usato dai fornai per fare il pane. Il lievito si usa per fare il
punto e lo trasforma in Anidride Carbonica, e l’ impasto si gonfia, ecco
perché nel pane ci sono i buchi.
Gli alunni amalgamando insieme:
Farina;
Acqua;
Lievito;
Zucchero.
Hanno visto come il lievito nutrendosi di zuccheri, ha fatto si che
l’impasto lievitasse