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I tempi intersoggettivi in oncologia Dr.med. H. Jaime

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I tempi intersoggettivi in oncologia

Dr.med. H. Jaime

Il tempo psicologico nei processi di cambiamento umano

►Ogni essere umano ha bisogno di un tempo per maturare una posizione soggettiva che le permetta di adattarsi alla realtà che le tocca vivere .

►Dipenderà di molteplici fattori.

Ancora rimane in parte aleatoria una teoria concludente in ambito psicoterapico.

Rispettare il meccanismo di coping.

Rispettare la correttezza e la completezza dell’informazione

I tempi nella filosofia Greca

►.Aion: il tempo è il sempre. L’eternità-essere

►Chronos: il tempo è il devenire. Cambiamento oggettivo. Passato-Futuro

►Kairos: il tempo è un vissuto soggettivo. Unico ed irrepetibile

I tempi nella fisica

►Newton: il tempo è una entità assoluta ed esterna all’essere umano.

►Einstein: il tempo è in relazione allo spazio perché l’unico assoluto è la velocità della luce. Ed è in relazione all’osservatore.

I tempi nella comunicazione umana

►Tempo oggettivo: contesto cronologico in cui si svolge il linguaggio.

►Tempo soggettivo: contenuto, azione e contesto in cui si manifesta il linguaggio.

I tempi intersoggettivi nella rete multidisciplinare in oncologia

► L’angoscia di morte ( M. Heidegger)

►Rete eterogenea ( diverse competenze)

►Diverse aspettative davanti la malattia

►Diversi Ruoli (sistema curante-sistema paziente)

Il processo del lutto a livello multidisciplinare

►Medico Oncologo

►Medico di Famiglia

►Infermiere

►Medico e infermiere Palliativista

►Assistente Sociale

►Parente

►Paziente

I tempi del Medico Oncologo

► Spesso investito nel ruolo di salvatore di vita e focalizzato nei processi di guarigione. Influenza da aspettative del paziente- famiglia nonché autoalimentate.

► Medes- accompagnatore

► Trappola del proprio ruolo

I tempi del Medico di Famiglia

► Spesso assente del processo di cura oncologica

► Potrebbe avere un ruolo importante di chiarificatore dell’informazione

► Escluso e autoescluso

I tempi dell’infermiere

► Allineato alla posizione del medico e al ruolo di dovere propendere verso la guarigione.

► Maggiore intimità e tempi d’interazione con il paziente e

la sua famiglia.

► Maggiore libertà rispetto all’oncologo per uscire della logica del salvatore.

► Maggiore potenzialità rispetto all’oncologo ad avere acceso ai registri comunicativi ( verbali, corporei, tempi).

I tempi del Palliativista

► Ruolo chiaro e simile sia dal medico che dall’infermiere.

► Accompagnamento al morire e mitigare la sofferenza

fisica e psicologica

► Non sempre facile.

I tempi dell’Assistente Sociale

► comunica e condivide tempi frammentati ma senza un confine temporale chiaro.

► Il compito della risoluzione dei problemi concreti (burocratici, amministrativi, economici) diventa un potente strumento di comunicazione con il paziente.

► La azione come mezzo efficace di cambiamento

I TEMPI DEL PARENTE

► Dipende del grado di maturazione al lutto.

► Dipende del ruolo del malato nella famiglia.

► Spesso negante e sofferente rispetto alla malattia oncologica del paziente.

► Spesso tende a creare alleanza con il medico oncologo nella negazione o rallentamento nel processo del lutto.

I tempi del Paziente

► Il soggetto centrale della cura

► In mezzo a tutti i tempi intersoggettivi

►Tempi di guarigione vs tempi di accettazione della perdita

► È libero da scegliere la propria cura ?

► Sensi di colpa nel deludere le aspettative della

famiglia e dei curanti.

Il tempo della cura in oncologia

Ogni paziente apre una domanda sulla nostra propria gestione dell’angoscia di morte e sui confini temporali della propria morte.

Maggiore serenità- maggiore capacità di essere curanti.

Il tempo del paziente è parte del nostro tempo.