I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

47
I PUNTI NODALI DELL’ATTIVITA’ EDUCATIVA

Transcript of I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

Page 1: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

I PUNTI NODALI

DELL’ATTIVITA’ EDUCATIVA

Page 2: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

L’educazione nel

dinamismo della crescita1

Page 3: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

COSA TRA LE COSE oggetto, merce

VIVENTE*COME L’ERBA E LE PIANTE = botané botanica = fìton fitologia

*COME GLI ANIMALI = zoé zoologia * INTELLIGENTE e LIBERO= bios biologia storiaSOMA (CORPO)

PSICHE, SPIRITO

ESISTENZA(nel) MONDO(nel) TEMPO(nella) STORIA(nella) SOCIETA’(con) gli ALTRI(nella) TRASCENDENZA

Con un NOME “proprio”= SOGGETTO irrepetibilema RELAZIONALE

NATURA e CULTURA costrutore di sé, di storia, di civiltà

DATO/DONO, COMPITO, IMPEGNO, nella differenza, interdipendenza, solidarietà, cura

PRO-BLEMA E MISTERO

ESSERE UMANO

Page 4: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

l’essere umano, nella sua esistenza, si mostra come:

1) essere in sviluppo a) all’inizio dell’esistenza:

1) “prematuro”2) “inetto”3) carente

ma insieme capace 1) di interazione con l’ambiente e con gli altri

2) di trasformazione di sé e dell’ambiente (= lavoro) 3) di creatività simbolico-linguistica (= di fruire e fare cultura) b) evolutività estesa a tutta la vita, nelle diverse condizioni e età della vita

Page 5: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

2) essere- in- relazione: con sé, con gli altri – con il mondo - …. con Dio

3) essere – in – “persona” (corpo e spirito, parte e tutto, interiorità e comunic., storia e trasc.)

4) essere-differente (-mente) in sé e nelle diverse età della vita – dagli altri

Page 6: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

PARTE = membro• della specie umana• della società –

nazione• chiesa• umanità

“individualità”

TUTTO* interiorità* spiritualità,*trascendenza (auto-trasc. trasc. sociale, temporale, storica, valoriale, religiosa“persona/personalità”

SOGGETTO = “esse in se”

ESSERE RELAZIONALE = “esse adresponsabile

ESSERE COMUNIONALE= “esse cum” *mondo lavoro * altri (intersoggettività società, comunità

corpo, linguaggio, impegno * Dio religione, fede

FINE (“non solo mezzo”): “diritto sussistente”(Rosmini)= “esse per se” (non per alium/aliud)

IL RAGAZZO = PERSONA

non: “si fa persona”

PERSONAvivente

L’uomo =

Bios, psiche, spirito

Page 7: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

oltre contributo della psicoanalisi

►l’inconscio e il conscio, l’impulso e l’intenzionalità voluta sono in continuità e in interazione, ma a vantaggio dell’io

-->Come il palo a cui si legano le gondole a Venezia (una parte è al sole, colorata, l’altra parte è sotto, nell’acqua, nella melma, al buio, ma dà solidità e forza alla parte che è sopra

►La prospettiva soteriologica “integrale” cristiana cristo è disceso nei nostri inferi e li ha salvati! Ha salvato tutto l’uomo!non solo l’anima o lo spirito

Page 8: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

“Fino alla pienezzadell’umanità delCristo risorto”

“Se non diventerete bambini”

“Cieli nuovie terra nuova”

Il “di più” di Dio: 1) l’integralmente umano -2) oltre le misure umane3) l’oltre umano (l’escatologico)

La storia = storia di salvezza

L’etica = adeguare l’amore (la carità - agape) all’essere di ciascuna realtà.

“Figli nel Figlio”

L’uomo secondo lo SGUARDODI FEDE

Page 9: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

Nel ragazzo , anche il più disgraziato, avvi un punto accessibile al bene. Compito di un educatore è trovare quella corda sensibile e farla vibrare” (MB,V,367).

Page 10: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

il concetto di EDUCABILITA’

= il concetto dell’EDUCABILITA’a) = ciò che nel soggetto richiede

educazioneb) = ciò che “oggetto”, “campo”

dell’azione educativa (auto/etero educ.) responsabile

Da ciò

Page 11: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

Educabilità(livelli)

le risorse del soggetto “nativo” (livello bio-antropologico)

…da portare ad altezza dell’ “umano” (livello antropologico-culturale –storico indicato dai Diritti umani)

… nella (relazione con la) realtà (totale) (livello ontologico –metafisico

Page 12: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

Nb. I concetti di

►Nativismo /o/ Empirismo?

► Educ secondo Natura /o/ “Cultura”?

► Educ. Negativa /o/ Positiva?

Necessità FORMAZIONE (= maturazione, apprendimento, strutturazione-consolidamento) e in tale processo NECESSITA’ (fisica e morale) di aiuto degli altri = EDUCAZIONE (nel bene e nel male!)

Page 13: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

● NON tanto “centralità del ragazzo”

Ma CO-protagonismo, CO-educazione nell’orizzonte della CRESCITA propria, altrui, comune.

come in una partita: insieme e ognuno con RUOLI e FUNZIONI diverse

funzioni dell’adulto: allenatore, arbitro, guardialinee, organizzatore, tifoso, accompagnatore, consigliere, integratore… “La partita educativa”

Conclusione

Page 14: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

L’EDUCAZIONE

TRA LE ATTIVITÀ

FORMATIVE

2

Page 15: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

MOLTEPLICITÀ DELLE INCIDENZE SULLA CRESCITA

TIPO DI INTERVENTOGrandi accadimenti Umani e Naturali

Influenze Sociali Generiche“Scuola Parallela” – Azione Sociale

Educazione Intenzionale (Famiglia, Scuola)CRESCITA PERSONALE dell’EDUCANDO

+ Impersonale + Personale+ Indiretto da ……… a + Diretto+ Funzionale +Intenzionale+ Informale (non formale) + Formale

->Educazione = Serie di Inter-Azioni = Inter-Vento = Mediazione/stimolazione

Il Soggetto Educando1. Frontiera Interna di Ogni Influsso Esterno (non è “un vuoto”)2. Attivo Rispetto ad Ogni Influsso Esterno (non solo recettore,

passivo)3. Radicalmente Capace di Auto-Educazione e di Relazione

Page 16: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

FATTORI DELLO SVILUPPO(E DELLA FORMAZIONE)

1. Potenzialità e capacità soggettive (bisogni, aspirazioni, interessi,

EREDITARIETÀ

2. Offerte dell’ambiente

CULTURA3. Aiuto degli altri : persone(genitori, educatori) istituzioni(famiglia, scuola,chiesa, lavoro..) procedure (leggi,eventi storici, politici, economici

EDUCAZIONE

4. Interazione processuale con persone, oggetti, cultura, eventi ESPERIENZA

4. Interazione processuale con persone, oggetti, cultura, eventi ESPERIENZA

Page 17: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

APPRENDIMENTO: concetto

cambiamento di una certa stabilità della personalità [conoscenze, atteggiamenti, comportamenti]

non dovuto alla maturazione o alla crescita fisica,

ma piuttosto all’interazione con l’ambiente (per via di interiorizzazione della cultura e di rielaborazione/ricostruzione conscia e inconscia dell’esperienza).

Page 18: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

plasmare paideia bildung

competenza di ruoloqualificazione umana

dello sviluppo

FORMAZIONE

passività, imitazione di modelli

Adeguazione, omologazione soggettivismo,

“cattiva infinitezza”

agire efficace, ruolo, tecnicismo, non persona, Accento politico e

universalistico

Acquisire c.,Curare la cultura

Sviluppare la capacità di fare c.Sviluppare la c.

Page 19: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

un concetto comprensivo di FORMAZIONE

= PROCESSO/attività attraverso cui la PERSONA-SOGGETTO (individuo,gruppo,comunità)1) porta a MATURAZIONE le proprie POTENZIALITA’2)STRUTTURA e consolida le sue CAPACITÀ3) APPRENDE ciò di cui è CARENTE 4)ACQUISISCE le COMPETENZE per svolgere i suoi RUOLI in

maniera valida, efficiente ed efficacenell’ INTERAZIONE con l’AMBIENTE (e conriequilibrazioni nel TEMPO), con l’AIUTO degli ALTRI (figure,

procedure, istituzioni).

Fine: essere persone coscienti, libere, responsabili, solidali Rischio di

soggettivismo ….

Page 20: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

Istituzioni

(Agenzie)

Figure

(Ruoli)

Attività

Tipi d’Intervento

Famiglia

Scuola

Convitti (Collegi)

Parrocchia

Gruppi (di Pari)

Associazioni

Centri Giovanili

Movimenti

… Mass-media

Divertimento

Musica…Sport

… Sindacati

Partiti

…Vita AssociataSocietà Educante

(Territorio)

Genitori – Fratelli…

Insegnanti

Maestri

Educatori Professionali

Pedagogisti

Esperti di formazione

Sacerdoti

Amici/e

Figure Ideali (Star,Santi,Eroi)

Libri

Animatori Socio-Culturali

Terapeuti-Medici

Dirigenti Scolastici

Politici

Eventi Personali – Collettivi

Legislazione - Progetti

Allevamento

Addestramento (Gioco)

Istruzione

Inculturazione

Socializzazione

AcculturazioneEducazione (IN SENSO STRETTO)

Direzione Spirituale

Pastorale-Catechesi

Prevenzione

Assistenza

Terapia

Recupero

Rieducazione

L’AIUTO DEGLI ALTRI NELLA FORMAZIONE

Page 21: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

La Specificità dell’EducazioneLa Specificità dell’Educazione

1) Intenzionalità Tra i Processi di dell’azione(e del conoscere) + Promozione Umana= Umanistico-Personale + Liberazione + Emancipazione2) Incentrata Prioritariamente Tra gli Interventi sulla Personalità in Formazione Sociali3) Intenzionalmente Attentaalla Dimensione dell’Unitarietà Tra le Attivitàe Globalità Personale Formative4) Tesa Propriamente alla Promozione di Consolidate Forme personali di Coscienza Libertà Responsabilità in sé e per séSolidarietà 5) Tendenzialmente Laica Rispetto alle- Funzione diffusa e specifica del corpo sociale Ideologie e alle- Sulla base di Valori Umani “Comuni” Professioni di Fede Educazione = Aspetto del “Bene Comune” = diritto del Cittadino/Persona6) Qualificata dai Gruppi, Contributi Scientifici, Rispetto alleEpoche-Culture-Società Storiche Forme di Vita Sociale7) Pluralismo Educativo Importanza delle Concezioni dell’Uomo/Mondo/Vita

DISTINZIONE CONNESSIONE

Page 22: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

nei processi diAPPRENDIMENTO

nella FORMAZIONE delle capacità di apprendimento e di fare cultura

compito sociale = ETERO EDUCAZIONE

compito personale = AUTO EDUCAZIONE

EDUCAZIONE FORMALE = intenzionale e organizzata( scuola)

EDUCAZIONE NON FORMALE = intenzionale e poco organizzata( famiglia)

EDUCAZIONE INFORMALE = in-intenzionale e non organizzata ( gruppi, gioco, ascolto TV, internet…)

Tra nativismo -- empirismo= tendenzialità native e intenzionalità sociali Tra interazione spontanea e

intervento voluto = ED. «NEGATIVA» --- ED. «POSITIVA»

Ed. dei contenuti (=Ed. MATERIALE) – ed. delle ABILITA’ (ed. FORMALE) delle COMPETENZE

EDUCAZIONE= aiuto, mediazione,

stimolazione, promozione

Page 23: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

Allora: educare cos’è?

Relazione di aiuto (mediazione, stimolo, sostegno, promozione)[etero/auto] per la formazione delle capacità fondamentali della vita personale (individuale, di gruppo, comunitaria, collettiva) al fine di essere coscienti, liberi, responsabili e solidali, e vivere una vita umanamente degna e un’ esistenza storica aperta alla trascendenza e a una visione (religiosa) della vita

Page 24: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

Oggi: a fronte delle NOVITA’ CONTESTUALI●Generazione “mediasocializzata” rischio di un immiserimento delle capacità riflessive e di

quelle razionali-astrattive, distinzioni concettuali(dall’ “homo sapiens” all’ “homo videns” ?(Giovanni Sartori).

la “simulazione” digitale e lo scambio “virtuale”- “reale” (senso della realtà e del limite? Maggiore inter-attività…la rete…

● generazione della razionalità tecnologica, funzionalistica («homo zapping»)

● generazione della multicultura (fisica, virtuale, generazionale, “mentropolitana”)

● generazione della globalizzazionefunzione critica, integratrice, sistematrice dell’esperienza,

dei contenuti dei mass/new media (educatore “mentore”, tutor…)… facendo fare!!! la rilevanza dell’educazione interculturale (educatore mediatore interculturale)

RUOLO dell’educazione

Page 25: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

la relazione educativa

3

Page 26: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

1. La RETE DELLE RELAZIONI - a livello personale

*intra-personale ( la sinfonia dei “molti sé”), *inter-personale, inter-generazonale, a livello *istituzionale ( sistema integrato di relazioni sociali = Costituzione del proprio paese e inter-nazionali,..

- a livello culturale ( inter-cultura), - a livello socio-politico economia/politica “globalizzata”:

locale, nazionale, internazionale, mondiale glocale- a livello di sviluppo = inter-dipendenza, solidarietà- uno

“sviluppo sostenibile” da/per tutti e ciascuno -a livello cosmico con la natura, con la tecnica, con il

virtuale (cfr. comunicazione sociale), - a livello di umanità storica, passata, presente, futura

Page 27: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

Voler bene, volere il bene, volerlo bene, facendolo bene

=teleologica

Rapporto: ►teleologico►dialettico►dialogico►processuale/dinamico►situato/contestualizzato

Page 28: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

“Antinomie” Educative“Antinomie” EducativeEtero-Educazione Auto-EducazioneEducazione Intenzionale Educazione FunzionaleEducazione Materiale Educazione FormaleEducazione Formale Educazione Informale (occasionale)Educazione Positiva Educazione NegativaNativismo (Natura) Ereditarietà Empirismo (Cultura) Ambiente

Educazione Direttiva Educazione Non-DirettivaAutorità LibertàTrasmissione (“Doctrina”) Creatività (“Inventio”)Educazione Depositaria Educazione Coscientizzante

(Bancaria) (Problematizzante)

Programmazione SpontaneismoOggettività SoggettivitàEducazione Umanistica Educazione Scient.-

TecnologicaEducazione Individuale Educazione Collettiva (Massa)Socializzazione Personalizzazione

Page 29: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

Senza differenza e responsabilità

Page 30: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.
Page 31: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

LA COMUNICAZIONE

EDUCATIVA

4

Page 32: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

1. la comunicazione in genere

2. la comunicazione educativa: modelli

3. I limiti e l’oltre della comunicazione

Lo svolgimento del tema

Page 33: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

COMUNICAZIONE

FENOMENO MODERNOideologia democraticaoggi, utopia

ETIMOLOGIA:incerta•com-munus = mettere a parte, compartecipare un ruolo, un compito•Koinonia = comm - unio = condividere, fare unità nella differenza

CONCETTO:• oltre la trasmissione interazione• oltre la informazioneglobalità personale•oltre l’emozionale conoscenza• oltre il relazionale messaggi

FORME: c. Verbale / non verbale; orale / scritta / pittorica / multi-codificata);

LIVELLI e TIPI: intra-personale = con se stessi -interpersonale - di gruppo (primario - faccia a faccia) - di massa (in m., con i mass media, per la m.) - virtuale (on line) - “sociale” (ufficiale, procedurale, istituzionale) - extra-personale (tra macchine, intelligenze artificiali, robot, sistemi esperti) - cosmica (con il mondo, con l’universo)- “panica” (con la natura) - “religiosa”- mistica...

priorità ontologica, valoriale ed etica della comunicazione-relazione interpersonale:

Page 34: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

Dimensioni Dinamiche Funzioni

Informativa,

Relazionale

Esplorativa, Partecipativa Ludica/Rituale

Trasmissione/Ricezione

Rapporto/Interazione

De-situazione/Ri-situazione

Interscambio/Riconoscimento

Gioco/Rito

Contenutistico/Cognitiva

Affettiva/Emotiva Euristica/Situativa

Identificativa/Costruttiva

Celebrativa/di “fusione” (con altri, gruppo, popolo, Dio)

Comunicazione:realtà complessa

L’importanza del “medium” (il corpo, lo spazio-tempo, i massmedia, i new-media…), ma anche dello “spirito”/intelligenza! l’educatore “medium pedagogico”

Page 35: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

[A].Tradizionalmente a) collegamento materiale, passaggio e simili (il canale mette in c. i due paesi; un’ importante via di c.; le stanze sono in c. con il corridoio); tra cui mezzi di comunicazione a distanza (comunicazioni telefoniche, telegrafiche, marittimime, aeree ecc.). b) trasmissione materiale o spirituale (c. di calore, di energia; c. del pensiero, spirituale,… spiritica). c) in ambito accademico = il portare q.c. a conoscenza di altri, di idee, di notizie (fare una c. orale, scritta: di argomento scientifico, letterario… a un congresso, convegno, riunione, ecc.).

[B]. Con gli anni ’60 si evidenzia la c. con i cosiddetti mezzi di c. di massa (giornali, radio, TV.) per la diffusione delle notizie a tutti i livelli della società e si evidenzia il processo mediante il quale l’informazione [messaggio] viene trasmessa, con appositi segnali, da un sistema di c. all’altro

[C]. Con gli anni ‘70 in evidenza anche la dimensione relazionale a partire dall’aspetto del contatto con altri (essere, mettersi, trovarsi in c. con qc. o q.c.), il mettere a parte, lo scambio di messaggi (idee, emozioni, intenzioni, progetti, tecnologie..) con interazioni in cui ci si scambia spesso il ruolo di fonte e destinatario dello scambio; il condividere qualcosa che è considerato o si vuole o si crede che di fatto o di diritto sia/debba essere comune, partecipato in una comunità di vita. [D] Con gli anni ’90 passaggio dall’analogico al digitale il “virtuale”

EVOLUZIONE STORICA DEL CONCETTO DI COMUNICAZIONE

Page 36: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

la novità del

DIGITALE

Tecnica: “digital” (in luogo dell’analogico) – (ri)costruttiva (in luogo della rappresentazione)

struttura dei NEW MEDIA[rispetto ai mass-media] agile strutturazione ( = non hanno bisogno di pesanti e complesse apparecchiature) deterritorializzazione ( = non sono centralizzati come I mas-media non si va “in trasmissione” da uno ai molti/massa, ma nella interazione molti-molti

Strumento che facilita I'accesso, il collegamento, il contatto “in tempo reale”,l'interscambio, il dialogo e il dibattito

Concezione della realtà più fluida, più dinamica: il «reale» non solo dato da conquistare e comprendere faticosamente, ma spazio libero, da modellare «virtualmente» e amplificare --con «simulazioni» del reale e oltre il reale già dato (o la sua “rappresentazione” realistica o idealizzata (autonomia della second Life: nuove vite: “avatar”)

produce il virtuale (“second LIFE”)

Una razionalità tecnologica e funzionalistica

Page 37: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

CONCETTO DI VIRTUALE

= potenziale <--> rispetto a attuato/realizzato (cfr. Aristotele/S. Tommaso) [= risorsa]

= opposto a reale (=qualcosa che “uccide” la realtà) [=pericolo]

= simulazione (seducente?) della realtà (cfr. Faust, L’apprendista stregone, Frankenstein, La vita è sogno… [= ambiguità].

= Virtualizzazione, ottimizzazione del reale e del potenziale [= impegno]

Page 38: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

1. Dai sostantivi ai verbi = esalta il partecipare, l’interagire, il comunicare, il costruire idee, realtà, simulazioni

2. Dalle strutture ai processi. alla base certamente ci sono strutture anche complesse, ma per innescare processi e azioni, comunicazioni, costruzioni, coinvolgendo persone e gruppi (cfr. blog, forum, reti…)

3. Dai luoghi di incontro all’incontro delle persone.

4. Da una gerarchia di comando a una fraternità di servizio. La CD come utopia è cultura della condivisione e dell’annullamento della proprietà intellettuale e dell’accesso di tutti al bene della cultura, nella sua multiformità e multiespressività storica e geografica, attraverso dei processi dinamici di partecipazione interculturale.

5. Dall’istruire e informare al dialogare e comunicare. La CD chiede di passare da una cultura dell’informazione (spesso sovrabbondante) all’interscambio, all’incontro, al dialogo e alla comunicazione al di là dei confini territoriali, culturali, religiosi, politici ed economici.

DIGITALE e EDUCAZIONE: il digitale come risorsa

Page 39: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

educazione…con i new media digitali?

Il DIGITALE può favorire a) il pluralismo /e /l’ omologazione (o, in quanto de-

strutturata e de-centrata, può favorire le resistenze al dominio culturale imperante)

b) l'accesso alle informazioni /e/ il loro controllo dalla basec) permette la comunicazione, l’incontro l’interscambio, la

espressività socializzazione isolata, socialità ristretta, comunitarietà “virtuale” senza confronto,contatto, impegno reale

di fatto: “digital divides” e favorisce il controllo autoritario (di piccoli o grandi gruppi di potere) e economico-funzionalistico (al mercato globalizzato)

L’EDUCATORE?... Tutor, mentor…co-navigatore (es. chattando?)

Page 40: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

QUALE MODELLO di UOMO esige

laCOMUNICAZIONE

Superare*dualismo,*soggettivismo*materialismo* u.frammentato* u. empirico…

Chiede* relazione-interattiva* alterità -libertà* reciprocità

Essere umano= essere materiale e immateriale,= “esserCI”= essere che vive e si costruisce: *nella storia (anche grazie alla c.)*in comunità/società storico-culturali

Essere umano= persona spirito incarnato con differenze

*individuali*di genere*di ruoli, status sociale*di età – vita*di cultura..

…e con aspetti di incomunicabilità

Necessità di formazione, educazione,..di etica e deontologia

Necessità di dialogo, equità, scambio solidale, opportunità di partecipazione, stutture, leggi…

a livello personale

a livello sociale

Page 41: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

Comunicatore Messaggio Mezzo Ricevente Effetti

Who says What in wich Channel to Whom whit what Effect

Controllo analisi analisi analisi analisidella Fonte di Contenuto dei Media dell’Audience degli effettie Committenza

la legge delle “5 W”, di ogni suo buon reportage giornalistico: Who (chi), Where (dove), When (quando), What (che cosa), Why (perché)

Griglia di analisi di Lasswell (1948)

di ogni “testo”/messaggio individuare:

*la sintassi = l’organizzazione logica

*la semantica = il significato

* la pragmatica = gli effetti sulle persone, gruppi, massa

* l’ermeneutica = la comprensione storico-contestuale-culturale

…per “leggere” la com.

Page 42: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

La comunicazione educativa

modelli

Page 43: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.
Page 44: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.
Page 45: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

Critica ai Modelli Comunicativi in EducazioneCritica ai Modelli Comunicativi in Educazione1) II modello Testo/racconto centrato:- concreto, esperienziale, caldo affettivamente - continuità storica- fortemente identificativo/partecipativo ma:- omologante? - tradizionalista? - ...e la creatività?2) II modello Docente centrato (oggi i guru, i maestri di vita): - stimolativo/essenziale – rassicurante ma: - crea dipendenza? - sviluppa un tendenziale autoritarismo? - quale cultura? - la cura delle modalità della comunicazione? - quanta attenzione a stimolare pensiero critico?3) II modello pedo - centrato:- attenzione alla vita, alle persone, al momento vitale, all'età, agli interessi.ma:- limitato alla "risposta" (confermativo, poco stimolante) poco attento alla complessità e alla contestualità; - poco attento alla processualità e alla temporalità dell'apprendimento.4) II modello linguistico-tecnologico (processo centrato):a) aspetti positivi: - attenzione alla processualità - evidenziazione del messaggio e del metamessaggio/ contenuto e relazione- attenzione ai codici, alle specificità dei media dei generi letterari (sintassi) - attenzione al contesto (rumore); attenzione al feed-back - attenzione alla referenza e ai suoi diversi livellib) aspetti problematici: - oggettivizza il partner (non soggetto, ma destinatario, recettore)- unidirezionalità (non reciprocità, mentre l'educando spesso è fonte) - meccanicità (=non libertà del feed-back, mentre l'educ. vuole... perché,..) - messaggio "neutrale" (mentre i contenuti non sono indifferenti, qualificano...) - emittenza... committenza (che spesso strumentalizza il messaggio) mentalistico-cognitivo (mentre la com. educ. è globalmente personale) = buono per la comunicazione di massa, meno adatto per la comunicazione educativa.5) La grandezza ma anche le difficoltà della comunicazione « relazionale» vedi capitolo 5° antinomie

Page 46: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

Un sesto modello, ai tempi del W2.0?

-Interattività,.. gli hacker e il «bombing» (l’apparizione di una data pagina attraverso l'inserimento di un suo link entro altri siti)

- circolazione, "virtualizzazione» -universalizzazione globalizzazione- “total recall”? = mondo costruito, simulato, a-cosmico e a-temporale- ultra-umano… senza limite? che emozionalità … a-corporea?

Page 47: I PUNTI NODALI DELLATTIVITA EDUCATIVA. Leducazione nel dinamismo della crescita 1.

I LIMITI E L’OLTRE DELLA

COMUNICAZIONE

1) soggettivi (dei partners) 2) della codificazione 3) del mezzo e del “rumore”4) della referenza culturale5)delle condizioni materiali,

strutturali ed economici,

LIMITI 1) l’interiorità dei soggetti non maicompletamente oggettivabile2) il mondo impulsivo/inconscio,sovra-conscio,mistico, non mai deltutto codificabili 3) lo scarto tra ideale e reale, traIntuizione, concettualizzazione edespressione “linguistica”4) la trascendenza, l’ulteriorità, il dipiù, il futuro, non mai totalmente prevedibile, dicibile 5) il mistero dell’essere, della vita, dell’iodi Dio (per tanti versi non ogettivabile, nonosservabile dall’esterno, ineffabile, Indicibile)..

1.retorica - 2. linguaggi comprensivi, empatici.- 3. linguaggi estetici, fiabeschi. - 4. narrazione e autobiografia 5. c. sublimale - 6. contemplazione «estatica»- 7. gioco e rito - 8. preghiera - 9. azione - 10. la Carità…

L’OLTRE

L’ACCESSO ALL’OLTRE

il silenzio e la distanza – l’invocazione e l’apertura all’oltreTRA E SULLO SFONDO