I potenti veleni hanno distrutto la mia vita, il resto è silenzio…

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I potenti veleni hanno distrutto la mia vita, il resto è silenzio…. CARLO EMILIO GADDA Milano 1893 Roma 1973. L’ingegnere scrittore del pasticcio e del dolore nell’oceano della stupidità umana. Attenti a me!. Sono stato uno scrittore bizzoso e vendicativo - PowerPoint PPT Presentation

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I potenti velenihanno distrutto la mia vita, il resto èsilenzio…

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CARLO EMILIO GADDACARLO EMILIO GADDA

Milano 1893Milano 1893

Roma 1973Roma 1973

L’ingegnere scrittore del pasticcio e del dolore

nell’oceano della stupidità umana

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Attenti a me!Attenti a me!

Sono stato uno scrittore bizzoso e vendicativo

Un inchiostratore maligno e pettegolo

Il maniaco dei tecnicismi, dei motti popolareschi, dei modi eruditi, delle piramidi sintattiche dei periodi a cavaturacciolo

I miei lettori? Le mie vittime!

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AutopresentazioneAutopresentazione

E’ nato a Milano 14 giorni avanti la caduta del primo ministero Giolitti (1893)

Vi trascorse un’infanzia tormentata e un’adolescenza anche più dolorosa.

Poi la guerra, la perdita del fratello Enrico,caduto nel 1918.

Lavorò in Italia fuori d’Italia: in Argentina, in Francia, in Germania, nel Belgio.

La sua carriera di scrittore incontrò gli ostacoli classici, economici e ambientali.

Visse dieci anni a Firenze: 1940-1950: gli anni belli, quando era venuto il bello.

Niente Capponcina.

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Che tipo sono?Che tipo sono? Monello, ma bravo a scuola Padre severo L’onore? Non ci credo! Fissazione per le parole Gli affetti contano più delle

mura La banalità mi innervosisce L’intelligenza è una

condanna!

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MIO PADRE MIO PADRE

1893: nasco a Milano1893: nasco a Milano

Padre imprenditore tessile Padre imprenditore tessile

‘‘Filatore di seta’ come RenzoFilatore di seta’ come Renzo

Ostinato e incapace capitalista affetto Ostinato e incapace capitalista affetto da male murario da male murario

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Quella fott… e strampalata Quella fott… e strampalata casa casa

in Brianzain Brianza

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Mia madre e gli altri parentiMia madre e gli altri parentiMadre insegnante di lettere, di

francese, direttrice scolasticaNonno materno militare austro-

ungaricoZio paterno senatore e ministro dei

Lavori PubbliciFormazione culturale tipica della

borghesia lombarda:- fiducia nella ragione e nella scienza- culto dell’ordine sul piano sociale

Ottimi studi al liceo Parini

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•Falliti investimenti (bachi da seta)•Declassazione •1909: a 16 anni perdo mio padre•Difficile rapporto con mia madre•A 19 anni vado alla facoltà di ingegneria al Politecnico

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Il coraggio e la pauraIl coraggio e la pauraArdente interventista e volontario negli alpini“La guerra come un fatto personale, un

regolamento di conti con se stesso, un mettersi alla prova, una contingenza irripetibile per potersi dimostrare, fuori dall’ambiente familiare, fuori dalla mamma, in un sistema di vita organizzato proprio per gli eroi, di essere quell’uomo volitivo, coraggioso e determinato che sognava di essere.”

Il trauma della guerra: disordine e pochezzaPrigioniero in Germania dopo CaporettoMorte del fratello Enrico

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Il giornale di guerra e di prigioniaIl giornale di guerra e di prigioniaTutte le volte che vado nel passato non ci vedo che dolore: le sciagure

familiari, i dissapori avuti, le genia dei parenti pettegoli, l’educazione manchevole, le torture morali patite, le umiliazioni subite, la sensibilità morbosa che ha reso tutto più grave, l’immaginazione catastrofica del futuro, la povertà.

Miserabile io credo soprattutto di essere per l’eccessiva (congenita e continua) capacità del sentire, la quale implica un incorreggibile squilibrio fra la realtà empirica e l’apprezzamento che il mio essere ne fa in relazione con le necessità della sua esistenza; implica la sufficienza nel comprendere ma l’insufficienza nell’agire, oltre che nel volere.

Troppo gli aspetti non sereni dell’ambiente si stampano nel mio animo agghiacciandolo d’uno sgomento insuperabile e togliendogli la facoltà della reazione.

Intendo per aspetti non sereni tutte le circostanze di insufficienza o di malvolere della società in cui vivo, massime della mia gente; e degli uomini fra cui opero: amici, colleghi, ecc., tutte le insufficienze mie; e le durezze provate.

Il mio popolo, la mia patria che tanto amai, mi appaiono, alla prova, ben peggiori di quanto credevo.

Se non fosse per l’immagine ossessionante di mia madre e di mia sorella, vedrei, per il resto, la morte come una liberazione..

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Il giornale di guerra e di prigioniaIl giornale di guerra e di prigionia

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L’ingegner fantasia dei due mondiL’ingegner fantasia dei due mondi

1920: laurea in ingegneria elettrotecnicaConformistica adesione al fascismoLavora per società elettriche in Sardegna (1920-22),

in Argentina (1922-24), in Germania, in Francia, in Belgio

Insegna matematica al Liceo PariniEsami per seconda laurea in filosofia “Carmina non dant panem! Ma anche l’uggioso pane

della compressione e della rinuncia non fa bene al corpo, né all’anima. E’ meglio giocare una volta un gioco disperato che vivere inutilmente la tragica, inutile vita” (dal Racconto italiano d’ignoto del novecento)

1931: La Madonna dei filosofi (racconti) Noia e disgusto per il mondo del dopoguerra Coscienza critica della degradazione del reale Patologico isolamento dalla società

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Con il mio scherlokholmesismovoglio interessare il grosso pubblico. E cioè arrivare al pubblico fino attraverso il grosso: doppia faccia, doppio aspetto.Interessare la plebaglia per raggiungere e penetrare un’altezza espressiva che mi faccia apprezzare dai cervelli buoni. (1928)

Il pubblico ha diritto di essere divertito. Troppi scrittori lo annoiano senza misericordia.

Non è detto chela vita sia sempre semplice , piana, piatta.Talora è complicatissima e romanzesca. Occorre provare ciò…

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Il senso tragico della vitaIl senso tragico della vitae la cognizione del doloree la cognizione del dolore

1936: morte della madreAbbandona professione da ingegnere1937: vende la casa, la sua ossessione feudale1940 a FIRENZE: contatti con SolariaIl caffè delle Giubbe RosseConosce i maggiori intellettuali Amicizia con MontaleAttività di giornalista1944: L’Adalgisa

10 raccontiSatira acre della borghesia milanese

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Un esempio di Un esempio di pastichepasticheda L’Adalgisa (Disegni da L’Adalgisa (Disegni

milanesi)milanesi)Una volta abbiamo litigato per il veleno: perché

bisogna mazzarli alla scelta, soffocandoli nel vasetto, povere bestie. Bisogna metterci dentro un po’ di bambagia, nel vasetto, imbevuta di qualche acido, soja mì, un qualche cosa che li sofe ghi subito,capisci? L’alcool non va, perchè i e fa diventà smòrt…sì, insomma, gli porta via il suo colore naturale…L’arsenico neanche tirare a mano. Sicchè voleva doperare a tutti i costi il cianuro…Cara te!...con due ragazzi in casa! E allora, siccome ha visto che io volevo impormi, lui alza la voce ankamò pusè de mi…che con la scienza non si può discutere, quel che ghe voeur ghe voeur…Va ben, ma mi pensi ai mè fioeu, mi me fa di tò bordokk!...Dio Madonna!...Pèna sentì bordòkk…momenti el me lasa andà una sberla…Poer fiolàsc!

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La lingua dell’uso piccolo-borghese,puntuale, miseramente apodittica,

stenta, scolorata, tetra, eguale,come piccoletto grembiule casalingo

per rigovernare le stoviglie,va bene, concedo,

è pure lei una lingua:un modo d’essere.

Ma non può diventare la legge,l’unica legge.

Ripudio un tale obbligo,quando è dettato dall’ortodossia degli inesperti

o dai malati di pauperismo

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Non sono un lavoratore Non sono un lavoratore normalenormale

Non sono, non riesco ad essere, un lavoratore normale, uno scrittore equilibrato. Il cosiddetto uomo normale è un groppo, o gomitolo o groviglio o garbuglio, di indecifrate (da lui medesimo) nevrosi, talmente incavestrate, talmente iscatolate le une dentro le altre da dar coagulo d’un ciottolo, di un vetro infrangibile: sasso-cervello o sasso-idolo, mentre è, molto più probabilmente, un testicolo fossilizzato.

La differenza tra il normale e l’anormale è questa: il normale non ha coscienza veruna del contenuto (fessissimo) delle sue nevrosi, non ha nemmeno il sospetto metafisico de’suoi stati nevrotici, gli uni sugli altri così mirabilmente agguainati da essersi inturgiditi a bulbo, a cipolla..

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Gli anni romaniGli anni romani1950: a Roma, responsabile 1950: a Roma, responsabile

culturale RAIculturale RAI

1953: premio Viareggio1953: premio Viareggio

Successo di pubblicoSuccesso di pubblico

1957: Quer pasticciaccio 1957: Quer pasticciaccio brutto de via Merulana brutto de via Merulana

Intenti manzoniani: Intenti manzoniani: riprodurre la molteplicità riprodurre la molteplicità del reale attraverso la del reale attraverso la narrazione e la linguanarrazione e la lingua

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QUER PASTICCIACCIO BRUTTO DE VIA MERULANAQUER PASTICCIACCIO BRUTTO DE VIA MERULANA(giallo?tragedia?noir?epos degradato?)(giallo?tragedia?noir?epos degradato?)

LA GESTAZIONE

L’AMBIENTAZIONEE

IL PROTAGONISTALE

CARATTERISTICHE

19465 puntate

1957In volume

Roma 1927Satira del clima fascista

Misterioso delitto insolutoDon Ciccio Ingravallo

Il commissario-filosofo

Il pastiche la polifonia linguisticaUn libro fatto di vociUna babele dialettaleNarratore poliglotta

Cfr. VergaRomanzo giallo

a dimensione politicaUn naufragio del testo

paralleloal naufragio del mondo

Presentazionedi Ciccio

Il topazio

Latelefonata

Il cadavere

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Come se non bastasse…Come se non bastasse… Smagliature nella trama (fossili

precedenti stesure) Oscurità ed effetti di spaesamento per

le numerose omonimie, le distorsioni dei nomi propri e la moltiplicazione degli appellativi (gli omina nomina)

Cocullo: Farafilio-Farafiliopetri-Fara filiorum Petri-Farafilioro-farà figli d’oro-Filiorum-Fara-Farfilio

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BAROCCO E’ IL GADDABAROCCO E’ IL MONDO

FORZATURA DEL ‘MACINATO’ MEDIO

REAGIREALLA

SCIOCCAGGINE

CONTROLINDURA

FARAONIZZATA

SCARTOGRAMMATICALE

PECULIAREUSO

PUNTEGGIATURA

Tutto popolo Puntini

COAGULAZIONEFUTURISTICA

Condottieriammogliatiabbrustolati

Vigendole efemeridi e icalendari della

chiesa

La musaipocarducciana

iposaffica

Due puntiFesta

formaggia

METAFOREFISICIZZATE

Un tuorlo d’uovodentro

un chiaro(sole)

Madama pera(lampadina)

Soufflè di cuscini

Gloria mussolina Virgolette

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Nella mia vita di “umiliato e offeso”la narrazione mi è apparsa, talvolta, lo strumento

che mi avrebbe consentito di ristabilire la MIA verità, il MIO modo di vedere, cioè:

lo strumento della rivendicazionecontro gli oltraggi del destino e dei suoi umani protetti:lo strumento, in assoluto, del riscatto e della vendetta.

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CATTURARE IL GUAZZABUGLIO FENOMENICOCATTURARE IL GUAZZABUGLIO FENOMENICO

PAPPRESENTAZIONEPLURIPROSPETTICA

MOLTEPLICITA’DEI REGISTRI

PLURILINGUISMO

CITAZIONIECHI

OMAGGIEXCURSUS

GEOLOGIA

CHIMICACLIMATOLOGIA

ARTE ORAFA

TRADIZIONESUPERSTIZIONE

MIMETICO

GROTTESCO

ESPRESSIONISTICO

SATIRICO

VERTICALECULTO E TRIVIALE

ORIZZONTALEVERNACOLARE

LINGUANUDITA’

INTERIORE

DIALETTONUDITA’

ESTERIORE

CRITICHED’ARTE

PUNTATEANTIFASCISTE

FUNZIONEDOMINO

LETTERATURAE STORIA

COSTUMESIMBOLOGIA

GOLIARDICOGENITALE

LIRICO

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IL VENTRE DA CETACEO DEL PASTICCIACCIO

IL LESSICO

LOCUPLETAZIONE SPASMOGRADAZIONEVERTICALE

GAMMA ORIZZONTALE

Doveindoveindo’

PappabraschiBaiocchiNizzicheRuzziche

DidietroSignorino

BomboloneRotonda opulenza

DomicilioaggreditaFregolesca

dekirkegaardizzare

InvulvarseloPriapare

Intercicalarepaperare

EbefattoCulsedutoParacaddepiedatra

RoridaRedimitaEstuoso

CacchioSe ne strafotteva

Cojonemignotta

ManganelloEducatore

Verga splendidaDella ceppaia

ninnolo

sbariannotuzzuliareGuappo

gliuommero

BarbozzoCicia

Trittica’strucchione

FurugozzoBarbacucco

Mocco moccostrullo

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Il funambolismo dei sinonimiIl funambolismo dei sinonimiPASTICCIOPASTICCIO MUSSOLINIMUSSOLINI

ArruffioArruffio

BabeleBabele

BabiloniaBabilonia

BailammeBailamme

BaraondaBaraonda

CaosCaos

CataclismaCataclisma

ConfusioneConfusione

DedaloDedalo

LabirintoLabirinto

MagmaMagma

DisordineDisordine

FinimondoFinimondo

Garbuglio Garbuglio GroppoGroppo

GroviglioGroviglio

GuazzabuglioGuazzabuglio

ImpiccioImpiccio

IntricoIntrico

InviluppoInviluppo

PandemonioPandemonio

MeandroMeandro

Testa di MortoTesta di Morto

Rachitoide Rachitoide acromegalicoacromegalico

Maledito MerdonioMaledito Merdonio

Smargiasso impestatoSmargiasso impestato

Defecato maltonicoDefecato maltonico

BuceBuce

Truce in cattedraTruce in cattedra

PredappiofezzoPredappiofezzo

EredolueticoEredoluetico

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Dai microfoni RAIDai microfoni RAI

Difesa dalle criticheDifesa dalle critiche Dialetto e linguaDialetto e lingua La felicità espressiva di un testo La felicità espressiva di un testo La mimesi e l’ironia narrativaLa mimesi e l’ironia narrativa La lezione de I promessi sposiLa lezione de I promessi sposi La trasmissibilità del testoLa trasmissibilità del testo Norme per la redazione di un Norme per la redazione di un

testo radiofonicotesto radiofonico

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LA COGNIZIONE DEL DOLORE1963

LA GESTAZIONE L’AMBIENTAZIONE I PERSONAGGI

1937Inizio stesura1938-41Sette puntate1963In volume1970Altri due tratti

1925-33Villa di campagna

InMaradagal

e inParapagalVillaggi

Sudamericani“travestiti”

Un hidalgo ingegnere

Don Gonzalo PirobutirroMisantropo

SuperboSolitario

PigroIracondoCrudeleAvaro

Goloso di crostaceiOdia la madre

La Madreovvero

La SignoraIngenua

filantropaHa sperperatoil patrimonio

Ha persoun figlioin guerra

Una tragica autobiografia Vertiginosa contaminazione linguistica

Oltraggio della guerraIncomunicabilità

SolitudineIl male oscuroRisentimenti

VS gusto borghese

Matricidio?Matricidio?

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Oggi Gonzalo sarebbe un bulimico della Oggi Gonzalo sarebbe un bulimico della TVTV

La Cognizione è un monumento: alla disperazione dell’essere nati, alla condanna dell’odiato sole che ti sveglia e ti obbliga a fare qualcosa, a muoverti, a esserci, a vivere..

In questo libro sono coagulate tutte le ossessioni di Gadda: l’odio per la casa, l’idea del matricidio, l’autopresentazione come personaggio disturbato.

La sintassi per ricostruire i percorsi mentali più profondi

Un andamento “spastico”

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Acuirsi nevrosi (depressione, misoginia, misantropia)ArteriosclerosiPremi della critica e improvvisa notorietà1967: Eros e Priapo

•romanzo-saggio sulle colpe del potere fascista•non prospettiva storica, ma analisi dei moventi segreti e torbidi della psicologia di massa sedotta dal Duce•la storia, un groviglio di pulsioni mediocri a cui il fascismo ha dato modo di esprimersi•rappresentazione caricaturale di Mussolini

• il Mascellone•Il Facciaferoce col pennacchio•Il Testa di morto in feluca

Il successo e la colpaIl successo e la colpa

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Follia collettiva

Ordinemascherato

DistruzioneDel

Logos

Rapportoirrazionale tra il Ducee le masse

Fenomenonon

ideologicoma

psicologico

Degeneratoprodottostorico

Miscugliodi

menzognae

retorica

ILFASCISMO

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Pasolini ha detto di lui….Pasolini ha detto di lui….

In Gadda sussiste la certezza di una realtàoggettiva che può esseremimetizzata e rappresentata:ma è una certezza che sopravvive dalla cultura positivistica e laicaa cui si è formato l’ingegnere:a questa certezza si sovrapponeuna effettiva incertezza,il senso liricodel nulla e della vanità

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Per finire….Per finire…. 1973: morte a Roma Riflessioni degli ultimi

anni: il successo il lavoro la critica la crisi del romanzo il pubblico la morte

Dicono di lui: “Era un grande, ma strano uomo!”

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Le idee e la culturaLe idee e la cultura Formazione illuministica e positivistica Il trauma della guerra La frustrazione dei propri ideali L’atteggiamento nevrotico nei confronti della realtà: smontare

l’ordine apparente, aprire uno squarcio nel velo dell’ipocrisia Profonda insofferenza verso la realtà e il costume borghese Crisi delle ideologie totalizzanti Crisi della possibilità di interpretare il mondo in modo unitario Crisi del linguaggio letterario Lo sperimentalismo linguistico Il pastiche:

Dialetto lombardo, toscano, laziale Linguaggio scientifico Linguaggio filosofico Linguaggio burocratico Dal sublime al comico Dal patetico al tragico Dal grottesco al sarcastico

Realismo espressionistico Mimesi e deformazione Rendere deforme il linguaggio per mettere a nudo la meschinità

della realtà “oggettiva”