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LE INTERVISTE AI PRESIDENTI DELLE ASOCIAZIONI DI CATEGORIA DI TREVISO INTERVISTA AL PRESIDENTE DI SAVE S.P.A ENRICO MARCHI GLI EFFETTI SOCIO-ECONOMICI DELLE STRUTTURE AEROPORTUALI: IL CASO DELLAEROPORTO CANOVA DI TREVISO

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LE INTERVISTE AI PRESIDENTI DELLE ASOCIAZIONI DI CATEGORIA DI TREVISO

INTERVISTA AL PRESIDENTE DI SAVE S.P.A ENRICO MARCHI

GLI EFFETTI SOCIO-ECONOMICI DELLE STRUTTURE AEROPORTUALI: IL CASO DELL’AEROPORTO CANOVA DI TREVISO

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Sommario Rubriche P.4 Nicola Tognana Camera di Commercio di Treviso

P.19 Il caso dell’aeroporto A.Canova Gli effetti socio-economici delle strutture aeroportuali

P.22 Intervista a Enrico Marchi Presidente SAVE S.P.A.

P.24 Workshop: La Responsabilità Sociale D’impresa Strategie per contrastare la crisi

P.28 Start up innovative, opportunità e strumenti Unioncamere - Mise - CCIAA Treviso - t2i

P.47 Le aziende di successo che sfidano la crisi Intervista a Giuliano Grotto azienda Fitwell

L'ECONOMIA DELLA MARCA TREVIGIANA Bimestrale della Camera di Commercio di Treviso Aut. Tribunale Treviso n° 9 del 21.09.1948

Redazione e amministrazione Cam era di Com m ercio Industri a Arti gi anato A gric olt ura

Tel 0422 5951 - Fax 0422 595462

emt@t2i. it - www.tv.camcom.gov.it

DIRETTORE RESPONSABILE

MARCO D'EREDITA’

In redazione

Silvia Trevisan

1 - Giovani designer

2 - Speciale Mediazione

3 - Gli Uffici Camerali

4 - CSR e Ambiente

5 - Giovani Veneti all’estero

6 - Le partecipate della CCIAA

7 - Aziende di successo

8 - Monitor Economia

9 - Report Brevetti

10- Report Prezzi all ’Ingrosso

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Editoriale

Marco D’Eredità Segretario Gene rale de lla Camera di Commercio

Cari lettori, eccoci qui con questa edizione speciale di Economia della Marca Trevigiana che vuole offrire una sintesi del 2014 e le anticipazioni del 2015. Lo facciamo grazie alle interviste dei presidenti delle associazioni di categoria che monitorano ogni giorno il sentiment degli imprenditori del settore del primario - Coldiretti, del terziario - Ascom Con-fcommercio, dell'industria - Unindustria Treviso e dell'Artigianato - CNA e Confartigianato . Sono preziose testimonianze di ciò che è stato fatto e di ciò che è in programma di fare offrendo un’ essenziale visione per lavorare sul futuro del nostro territorio che la Camera di Commercio esprime nelle sue progettualità strategiche. Troverete osservazioni caratterizzanti per ciascuna categoria, ma quello che è il filo conduttore co-mune è di essere positivi e di cavalcare il cambiamento. C'è la visione di lavorare per cambiare, d’imparare le nuove competenze richieste, di stare sui tempi dell'innovazione. La formazione è rite-nuta da tutti indispensabile per cambiare.

Vi invito alla lettura per approfittare di queste testimonianze perché sia come imprenditori, sia per qualsiasi attività si svolga danno una visione d'insieme utile per avere fiducia su progettualità pensate a misura del momento, per conoscere il lavoro svolto nel segno della trasparenza, ma soprattutto per conoscere quello che è in progetto di fare per essere dentro il cambiamento come attori e non solo come spettatori. Un invito è quello di far parte di un’ associazione di categoria per essere aiutati, seguiti per essere sempre informati anche quando non si ha un minuto di tempo e l'informazione sfugge via, anche senza volerlo, facendo perdere opportunità di finanziamento, bandi, corsi gratuiti, collabora-zioni, conoscenza di innovazioni che possono fare la fortuna di una attività. L’ ente camerale è rappresentante delle diverse categorie e queste sono il motore che ci permette di agire sempre dopo aver convenuto con le ri-chieste dell'imprenditore, dell'artigiano, del commerciante. L' ente camerale sta cambiando con una riforma attenta alle economie di scale e con le nuove esigenze di servizi capaci di stare al passo con il cittadino nei tempi e nelle nuove competenze. Vi ricordo di consultare il nostro sito e il nostro sito economico per essere sempre aggiornati. Il Veneto è un territorio vocato all'accoglienza e all'internazionalizzazione che ha un sistema aeroportuale anche a livello trevigiano che favorisce la dinamicità economica caratteristica. Abbiamo così il piacere di aver intervistato il presidente di SAVE Enrico Marchi che ci illustra il concept del no-stro sistema aeroportuale. Ci parla anche dell’aeroporto di Treviso ritenuto dall’Ente camerale e dalle associazioni di categoria fondamentale per il nostro territorio, soprattutto perché è una struttura assolutamente coerente con la pianificazione strategica concordata insieme. Molto interessante il report del convegno che si è svolto in Provincia di Treviso e che è stato un importante punto di inizio di discussione per l’aeroporto A.Canova. Tro-verete tutti i punti di visti degli enti interessati e del vicepresidente della Camera di Commercio. Un altro aspetto che riprendiamo sempre e a cui diamo molta importanza è la responsabilità sociale d’impresa perché riteniamo che sia una delle forme per innovare le imprese. Tra le pagine di questo numero trovate il resoconto di un importante evento congiunto con Unioncamere, Curia Mercatorum e la Camera di Commercio. Parliamo sempre di innovazione e di vostro interesse sarà il resoconto del workshop di Unioncamere nazionale e del Mise a proposito dei bandi per le start up . Convegno curato da t2i la società consortile della CCIAA di Treviso e di Rovigo. E’ sempre di grande interesse l ‘intervista ad un imprenditore che durante la crisi ha creduto ancora di più facendo scelte coraggiose in linea con la propria persona, con le proprie passioni, i propri valori. Abbiamo intervistato Giuliano Grotto della Fitweel che ringraziamo per la disponibilità e l’accoglienza nella propria azienda. Anche i giovani sono sempre presenti nelle nostre strategie e nelle nostre interviste che replichiamo nel nostro sito www.trevisosystem.com . In questo numero una trevigiana in Francia e in Spagna che ci racconta una professione inconsueta che è quella della giocoleria circense. Complimenti ai laureati di design del prodotto dello IUAV che presenziano da sempre nel nostro bimestrale e danno la possibilità così alle imprese di vedere le loro realizzazioni capaci di trasformare prodotti tradizionali in nuovi prodotti di successo. Ringrazio Silvia Trevisan per la realizzazione delle interviste e per la redazione di Economia della Marca Trevigiana.

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SINTESI 2014 ANTICIPAZIONI 2015 INTERVISTA AL PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COMMERCIO TREVISO NICOLA TOGNANA

Speciale 2014 Anticipazioni 2015

1/Gentile presidente può fornire alle imprese una sintesi del 2014 condividen-do la strategia delle azioni operate dalla Camera di Commercio sotto la sua presi-denza?

Il 2014 è stato un anno intenso come i prece-denti, caratte rizza to da un lato nel pe rmanere dell’impegno de lla Camera di Commerc io nella qua lità dei serviz i ed il sostegno dell’economia, dall’altro nel proseguire ne lla attività di raziona lizzazione degli a ttori del “gruppo” camera le in ottica di maggiore efficienza ed economia di scala. Sotto il primo aspetto voglio ricordare l’impegno profuso pe r le a ttività a sostegno delle nuove imprese, giovanili e femminili, d e g l i i n v e s t i m e n t i i n n o v a t i v i , dell’internaziona lizzazione, come pure in materia di semplif icazione amministrativa, il s o s t e g n o a i S U A P c o m u n a l i , l’informatizzazione della documentazione per il commercio estero. Sotto il secondo aspetto il 2014 ha visto nasce-re la nuova socie tà per l’innovazione tecnolo-

gica T2i scarl, cos tituita con la consore lla di Rovigo, e l’aggregazione nella soc ietà Treviso-Glocal scarl de lle a ttiv ità sia di internaziona liz-zazione che di marketing te rritoriale.

2/Può anticipare ai lettori di Economia della Marca Trevigiana e del sito econo-mico camerale Trevisosystem.com le linee d ’azione individuate per il 2015? Per il 2015 le linee di azioni della Camera di Commercio sono allinea te alla programmazio-ne strategica già individua ta negli esercizi precedenti, in quanto il perdurare de lla diff ici-le situazione economica rende sempre coeren-ti ed attuali le linee di intervento individua te. Quindi innovazione, internaziona lizzazione, sostegno a lle nuove imprese, sostegno per l’accesso al credito. E ancora semplificazione amministra tiva, supporto agli enti loca li per l’omogeneizzazione dei servizi, informatizza-zione e raziona lizzazione degli stessi. Devo però rilevare come per il 2015, e per il futuro, la capacità di intervento della Camera è senz’altro ridimensionata rispe tto al passa-

to, per effetto de i tagli operati sui proventi per diritto annuale: dovremo perciò ottimizzare l’impiego de lle risorse per attuare concrete attività.

3/A suo parere come si evolverà il siste-ma camerale? Come dicevo, la contrazione de lle risorse a disposizione delle camere di commerc io per il sostegno alle economie provinc iali impone un ripensamento complessivo del s istema, cosa che forse era da fars i già da tempo. A fronte di tagli oggi ce rti, però, non conosciamo ancora la visione del Governo per definire l’effettiva mission delle stesse, e questo causa incertezza. Il sistema però non deve bloccarsi, bisogna comunque agire pe r l’interesse delle nostre economie. Questa è la sfida.

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1/ Gentile Presidente, può fornire alle imprese una sintesi del 2014 condividen-do la strategia delle azioni svolte ? Per quanto riguarda l’anno 2014 è s tato un anno sicuramente complesso dove molto lavoro è stato fa tto da lle nostre imprese e dove siamo riusciti a raggiungere quei risulta-ti, per quanto riguarda l’e xport che erano precedenti al 2008 quindi possiamo fare un bilancio positivo. Unindustria nel 2014 ha fatto degli importanti investimenti per dare l’esempio. Siamo qui in una bellissima cornice, abbiamo ris trutturato palazzo Giacome lli che è la casa degli impren-ditori trevigiani, abbiamo investito un milione di euro, abbiamo ristrutturato e investito più o meno un altro milione di euro nel laboratorio Unisef Lab. Qui facciamo formazione, ma al di là dell’utilizzo che ne facciamo, effettivamen-te sono soldi che sono sta ti rimessi in c irco lo perché hanno lavorato progettisti, elettric isti, falegnami, imprese edili, signif ica dunque investimenti che hanno rimesso in c irco lo capitali. Unindustria ha rinnovato l’accordo per tenere le statue del Canova nella nostra sede dell’Appiani per da re un messaggio di fiducia e di speranza e comunque sia perché rappre-sentano, la cultura, le nostre radici, il bello, il saper far bene.

Abbiamo mantenuto l’impegno di organizzare convegni per portare a bordo sempre più imprenditori perché continuino a credere e ad investire nel territorio. Li inv itiamo a cambiare cultura de l fare impresa, ad investire ne lle proprie persone perché abbiamo dei bravissi-mi co llaboratori che fanno grandi le nostre imprese.

Può illustrarci che cosa significa essere impresa nel 2015? Da parte delle imprese vedo che c ’è la volontà ad investire. Il vero tema oggi penso sia la disoccupazione, mi auguro che in base a quel-le che sono state le linee guida del governo sul job act tutto ciò permetta di aver maggior coraggio e di assumere persone così da abbas-sare il tasso di disoccupazione. Il messaggio che vogliamo dare è che chi è uscito dal mondo de l lavoro continui a cercare lavoro perché in ques to momento abbiamo una congiuntura positiva. Per quanto riguarda i cambi c’è il do llaro che s i è rafforzato rispe tto all’euro, è diminuito il costo della ma teria prima cioè dell’energia. I prestiti che vengono fatti da lle banche hanno tassi d’inte resse piuttosto interessanti è chiaro che ci deve essere il merito creditizio. C ’è inoltre un’economia mondia le che è inizia ta a c resce-re; perciò in un contesto di questo tipo ci sono degli elementi per quanto riguarda il 2015 che

ci fanno ben sperare. Cons iderando poi che siamo riusciti a superare il 2014 che non aveva le prospettive positive del 2015. Dall’altra parte abbiamo bisogno che non so lo le impre-se riprendano ad avere f iduc ia e coraggio, e perciò continuino ad investire, ma abbiamo bisogno che anche il c ittadino ricominc i ad avere maggiore f iducia e riprenda a vivere perché abbiamo bisogno di rimetter in moto i consumi interni. Sappiamo che c’è una parte della popolazione che sicuramente sta sof-frendo, ma se vogliamo superare questa crisi bisogna agire con una sorta di responsabilità da parte di tutti e che chi ha disponibilità ricominc i a spende re. L’augurio è che s i ripren-da a spendere come singolo , nella propria casa, nella ristrutturazione . C i sono sgravi fiscali pe r le ristrutturazioni, c’è una fiscalità agevolata questi potrebbero essere dei picco li segnali pe r rime ttere in moto l’economia interna. Abbiamo bisogno di riprendere mag-gior fiduc ia, ricordiamoc i che siamo pur sem-pre il secondo paese manifatturiero dell’eurozona, ma molto spesso tendiamo ad avere un pessimismo c ronico verso noi stessi, mi piacerebbe che fosse da to un messaggio di maggior fiducia. Quindi fiduc ia e speranza e sapere che tutti insieme ce la poss iamo fa re, però deve essere un’ assunzione di responsa-bilità da parte di ognuno, non solo da parte dell’imprenditore , ma anche del proprio collaboratore e del singolo c ittadino.

Speciale 2014 Anticipazioni 2015

SINTESI 2014 ANTICIPAZIONI 2015 INTERVISTA ALLA PRESIDENTE UNINDUSTRIA TREVISO MARIA CRISTINA PIOVESANA

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Tratto da AGIRE CON CORAG-GIO 2014- 2018 duemilaquattordiciduemiladiciotto

”Unindustria Treviso deve contribuire a creare i presuppos ti per pro iettare le imprese, i c itta-dini e gli enti locali nella nuova dimens ione competitiva globa le. In tale prospettiva la missione di Unindus tria Treviso é produrre risultati tangibili nei tre ambiti che abbiamo scelto come campo d'azione: Le Imprese, il Territorio e il Sistema de lle relazioni associati-ve. La società trevigiana deve ricominc iare ad agire con coraggio, fiducia e determinazione. Possiamo e dobbiamo diventare ancora di più un territorio amico della conoscenza, del rischio imprenditoriale, della rice rca, della

bellezza e della coesione soc iale . Le nuove regole della competizione globale impongono un profondo rinnovamento de lle imprese. L’universo produttivo trevigiano é chiamato a re inventa re se stesso passando dal saper fare al saper innovare, dal sape r vendere al saper finanziare, al saper comunicare. Ciò significa aggiungere a lle nostre aziende l’inte lligenza che si trova nelle compe tenze e nella c reatività delle persone. Le nostre piccole e medie imprese devono diventare sempre più ”aperte". Oggi, la questione non é essere più o meno grandi: ciò che conta é essere ”aperti” alle persone, a l territorio e al mondo. Unindu-stria Treviso s’impegna per supportare le imprese trevigiane nella predisposiz ione di strategie fonda te sull’innovazione, su un’elevata capacità di inte razione con la do-manda, sull’attenzione al capitale umano e sulla capacità di spingersi ne i merca ti este ri che contano. L’economia de lta conoscenza, il nuovo ruolo del capita le umano, l'idea di territorio che intendiamo costruire e la dimensione d’area vasta rappresentano, oggi, le ques tioni che il sistema trevigiano é chiamato ad aff ronta re. Temi che richiedono visioni integra te e capaci-tà di mobilitare il pubblico e il privato in pro-gettua lità di lungo periodo, impongono, soprattutto, la revisione di soluzioni ipotizzate in tempi diversi da que lli attua li. In tale pro-spettiva Unindustria Treviso intende impe-gnarsi per contribuire ad elaborare propos te e per trasformare problemi f rammentati in soluzioni condivise. E’ giunto il tempo per avviare la creazione di un'area vasta connessa, capace di scambiare conoscenze e di favorire la formazione di adeguate risorse umane in grado di pensare e agire secondo logiche di rete e, dunque, non più f razionata e dispersi-va.

I processi di revisione de ll’a rchitettura dello stato e dei divers i enti territoria li spingono a ridefinire anche le modalità dell’azione di rappresentanza svolta da lle Assoc iazioni. In una prospettiva di trasformazione come que-sta é indispensabile che ciascun attore sociale riorganizzi la propria presenza. Un obiettivo che per esser raggiunto richiede a ll’intero sistema conf industriale semplificazioni, spe-cializzazioni, investimenti e risorse umane dedicati. Per l’insieme di ques te ragioni Unin-dustria Treviso deve impegnars i per promuo-vere collaborazioni con le associazioni venete di Confindustria e, più in genera le, con il mon-do de ll'assoc iazionismo. L’obiettivo é adottare soluzioni che permettano economie, investi-menti adeguati e l’offerta di nuovi servizi

indispensabili per favorire il riposiz ionamento competitivo de lle piccole e medie imprese

Speciale 2014 Anticipazioni 2015

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Speciale 2014 Anticipazioni 2015

SINTESI 2014 ANTICIPAZIONI 2015 INTERVISTA AL PRESIDENTE DI T2I VENDEMIANO SARTOR

Gentile presidente può fare una sintesi delle azioni intraprese sotto la sua presi-denza nel 2014? Il 2014 è sta to un anno di trans izione, abbia-mo degli elementi di positività rispe tto all’anno precedente e ci auguriamo che mi-gliori nel 2015. L’iniz io del 2014 è coinc iso con la riorganizza-zione di Treviso Tecnologia in t2 i Trasferimen-to Tecnologico ed Innovazione, non solo sotto l’aspetto giuridico e forma le, ma anche so-stanzia le per “aver fuso” dic iamo, al nos tro interno Polesine Innovazione, agenzia per l’innovazione de lla Camera di Commerc io di Rovigo. Pertanto per il primo anno c i troviamo ad operare non so lo sul territorio trevigiano ma anche nella sede a Rovigo che da un lato integra la nos tra attività con l’eserc izio di avviamento delle start-up e da ll’altro c i ha inserito in un territorio più vasto per l’erogazione dei nostri servizi svolti sinora so lo a Treviso. Per quanto riguarda invece alcuni servizi del CERT che rea lizz iamo e che sono in spec ifico le certif icazioni hanno avuto una ripresa de lle commesse con un trend positivo. Bene il labo-ratorio dei vini.

C’è stata inoltre una ripresa de lle commesse sulle prove delle vetrate e dei serramenti che sono gli ambiti tradizionali in cui opera il Cert. Questi sono segna li che fanno capire che anche ne l settore delle costruzioni che è un settore che ha avuto e che sta attraversando una forte c risi, c i sono ora aziende che hanno deciso di innovare in prodotti nuovi e quindi che hanno deciso di investire sul futuro. Anche la certificazione de lla serramentis tica registra una ripresa di lavoro de terminata anche dai nuovi servizi che abbiamo messo a disposizione all’interno del Cert. Sono servizi derivanti da lle prove sul risparmio energetico cioè sull’esame dei materiali de lle costruzio-ni . Le ristruttura zioni in ambito edilizio, sono le uniche che funzionano in questo ambito ed è chiaro che quando si interviene lo si fa in modo diverso dal passato, con sensibilità sulla scelta de i mate riali, ma anche sulle nuove tecniche di costruzione e di montaggio volto al rispetto ambientale ed energetico, ne ll’ottica di creare non solo effic ienza da l punto di vista energetico ma anche tradurre l’efficienza ne lla qualità abitativa. Quindi le prove realizzate al Cert risultano essere un serviz io che ha ripreso la propria a ttività rispetto al 2013. Stiamo lavorando sulla collaborazione con le

associazioni di categoria perché l’innovazione non si deve pensare che sia so lo per le grandi imprese ma anche per le picco le. Innovazione significa anche innovazione delle tecniche, ne lla ge stione, ne i ma te ria li, quindi un’innovazione a 360 gradi. Come sintesi si può dire che è un iniz io di transiz ione per t2i perché si sta traghettando da un pe riodo un po’ c ritico, verso un 2015 che speriamo s ia più promettente pe r le imprese. Noi siamo al servizio de lle aziende e cerchiamo di dare un contributo perché siano maggiormente com-petitive, quando vediamo che c’è una risposta alle so llecitazioni s ignifica allora che la gente ha speranza ed investe ne l futuro.

Quali sono gli obiettivi programmati per il 2015? L’obiettivo 2015 pe r t2i è il rafforzamento delle azioni volte alle imprese che comporta il fatto di migliorare investendo in attrezza ture utili per ampliare le risorse offerte. Stiamo sviluppando la nos tra gestione s truttu-rale, stiamo dialogando con a ltre province. La ristrutturazione del sis tema camerale ci permette rà di avere un territorio pa rtecipato con la fusione delle CCIAA di Venezia e Rovigo

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Speciale 2014 Anticipazioni 2015

e con l’unif icazione di Treviso e Belluno. L’ambito regiona lizzato c i permetterà di avere servizi omogenei ne i divers i territori e , attra-verso le economie di sca la ,di ottimizzare le risorse camera li. Così con la pa rtecipazione de lle province ci sarà la potenzia lità di un sis tema, ma soprat-tutto di dare un esempio di sistema. Quindi avremo una nuova gestione ordina ria, cerche-remo di apportare i serviz i di certificazione dei fabbrica ti e ci auguriamo anche che con la nuova programmazione 2020 c i siano dei bandi s ull’innovazione e quindi di accompa-gnare le imprese in pe rcorsi virtuosi. Quest’anno il Governo ha inserito nella legge di stabilità 2015 il credito d’imposta cioè le agevolazioni per le spese sull’innovazione e ricerca, noi abbiamo già fatto una fe lice espe-rienza in ta l senso nel 2013. Alcuni progetti inoltre verranno svolti con il bando della formazione sulla “Garanzia G iova-

ni”. Vediamo pe rtanto che c i sono le condizio-ni perché da lla transiz ione dal 2014 al 2015 ci sia un aumento della opera tività per t2i nei vari cana li: certif icazione, innovazione, forma-zione. Se poi noi che siamo a l serviz io de lle imprese, abbiamo maggiore attività ciò signi-fica che il sis tema economico sta reagendo. Per t2 i non vuol dire guardare a l prof itto, perché la nostra mission è essere vic ini a lle imprese, accompagnandole nell’innovazione e sviluppo. Stiamo accompagnando le imprese anche a lla tutela della proprietà inte llettua le cioè a lla tutela dei marchi e brevetti. Stiamo sensibiliz-zando le imprese contro la concorrenza slea le, sollecitandole ad usare lo strumento de lla brevettazione affinché non s i facciano copiare il prodotto, ma si tutelino perché gli investi-menti fatti non vengano usati da altri che copiano. E’ pertanto indispensabile che le imprese facc iano il processo di innovazione a

360°. La provinc ia di Treviso anche con la assistenza che Treviso Tecnologia ha svolto negli anni passati ha una certa tradiz ione e sensibilità sulla tematica. Tute lare quindi e prevenire significa avere maggiori opportunità per recupera re risorse investite. La brevetta-zione, la tutela del marchio è sta ta sottovalu-tata, ma quando c’è abbondanza per tutti il danno è minore ma quando si ha una selezio-ne delle imprese per la c risi si hanno danni peggiori. C i sono contributi e risorse a livello naziona le per la brevettazione pertanto non è soltanto un costo che l’impresa deve subire in toto. Conc ludo dicendo alle imprese di costrui-re, ricercare, innovare e tutelarsi. T2i è un servizio di imprese, un soggetto che è anche pubblico che con le economie di scala e l’ottimalizzazione de lle risorse delle Camere di Commercio punta a dare alle imprese crescita e competitività.

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SINTESI 2014 ANTICIPAZIONI 2015 INTERVISTA AL PRESIDENTE ASCOM CONFCOMMERCIO RENATO SALVADORI

Gentile Presidente quali sono gli obiettivi che avete pianificato per il 2015? Abbiamo una nuova squadra, che mi affian-cherà per il prossimo quinquennio. Abbiamo avviato anche nuovi strumenti operativi per adeguare l’Associazione a l cambiamento e per andare ins ieme verso un nuovo futuro, trac-ciando una nuova strada che consentirà di condurre le imprese del terz iario verso la ripresa e di portare l’Associazione, nell’arco dei prossimi anni, ad un rafforzamento del ruolo di rappresentanza.” La rappresentanza tutta è chiamata ad un profondo ripensamento, la cris i ha sottra tto energie al modo tradiz ionale di “fare sindaca-to” ed all’associazionismo in generale, le risorse de lle pe rsone sono sempre più limita te, anche in termini di tempo, le preoccupazioni sono aumentate ed è diminuita la coesione sociale. La partecipazione associativa chiede oggi motivazioni profonde e nuove prospetti-ve che favoriscano il cambio generazionale ed incrementino la fiducia, vero motore de l futu-ro: per questi motivi il nuovo corso di Ascom-

Confcommerc io Treviso si presenta con alcune importanti nov ità, improntate alla condivisio-ne ed al dialogo e basate sulle competenze”. La prima novità sta nell'allargamento pa rteci-pativo dei mass imi Organi dec isiona li dell’Associazione: ovvero Giunta e Cons iglio Direttivo. A fianco dei 7 membri che compon-gono la G iunta esecutiva, è previsto ora un allargamento di 6 nuovi membri per la defini-zione di una “Giunta a llargata”, per un totale di 13 dirigenti che affiancano la presidenza in tutte le dec isioni politiche e strategiche. Roberto De Lorenzi - vicepresidente vicario, presidente del mandamento di Montebelluna e di Terfidi Treviso, Gianni Garatti- vicepresi-dente del turismo (anche presidente di Aertre spa), Luca Ros, secondo vicepresidente (anche in rappresentanza de l mandamento di Cone-gliano, da poco annesso), Tiziano Bosco (vicepresidente gruppo panificatori), Valenti-na Cremona (presidente del Gruppo Donne), Giorgio Sina (presidente del gruppo auto –moto). Questi 7 membri verranno affianca ti da un allargamento composto da: Andrea Andreani (settore servizi), Federico Capraro (presidente

Gruppo A lbe rgatori), S tefano Davanzo (presidente de lla delegazione di Roncade), Stefano Mazzoli (presidente centro storico), Roberto Migot (settore servizi e finanza), Dania Sartora to (presidente Gruppo Giovani). Il Consiglio Direttivo, già composto da 37 dirigenti espressione de lle varie categorie associate, vede un allargamento di 4 nuovi membri, cooptati appositamente per favorire l’ingresso di nuove competenze ed un aumen-to della condivis ione. I nuovi membri cooptati sono: Paola Piva (s e ttore moda ), Virginio Andreuzza (commerc io macchine agricole), Monica Chi-nazzo (servizi assicurativi), Riccardo Zanchetta (settore a limentare). In totale il nuovo Cons iglio vede la partecipa-zione di 41 dirigenti. La seconda sta nell’avvio dei Gruppi di lavoro, nuovi s trumenti operativ i e pratici che a iute-ranno a definire le nuove politiche associative e sindacali e che opereranno come dei labora-tori in grado di portare in Associazione nuove idee di trasformarli in progetti ed iniz iative concreti. Ogni gruppo di lavoro è tematico, viene segui-

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to da un componente di G iunta e dai funziona-ri di settore, è formato da persone scelte sulla base delle competenze e de lle disponibilità manifestate. Sono sta ti avviati 9 gruppi di lavoro, che al loro inte rno affronteranno tutte le problematiche che riguardano l’economia del terziario e lo sviluppo. Gli ambiti operativi dei gruppi: 1 ) posiz iona-mento stra tegico, 2) sviluppo e coordinamen-to territoriale, 3) nuove politiche associa tive, 4) promozione turistica, 5) centri urbani, 6) credito e f inanza,7) innovazione tecnologica, 8) politiche dell’a limentare, 9) moda fashion e accessori. A questi 9 gruppi di lavoro va aggiunto il tavolo ris tretto per il centro storico, già attivo nel mandato precedente, ora rinnovato, che vede al suo interno 12 commerc ianti apparte-nenti a varie zone ed Associazioni del centro storico trevigiano, coordinato da Stefano Mazzoli. Ma a rendere ancora più efficace la rete di rappresentanza di Confcommerc io contribui-sce l’esercito di fiducia ri e de legati, 92 suddivi-si in tutti i Comuni che fanno capo alle delega-zioni mandamenta li, operanti ogni giorno nelle frazioni, nei picco li centri urbani, nei quartieri de lle c ittà, come “antenne” pronte a ricevere, trasferire e risolvere i segnali de lle imprese associate. Confcommerc io Treviso, con le sue 8 delega-zioni territoriali, dis locate ne lle sedi operative di Treviso, Asolo, Montebelluna, Mogliano, Roncade, Va ldobbiadene, Quinto-Paese, Cone-gliano, conta su uno staff di oltre 120 dipen-denti e dà voce e rappresentanza ad oltre 5000 imprese associate. L’Associazione è diretta dal 1992 da Piero Tedesco. Alla sede centrale di via Venie r fanno capo anche le s trutture del sistema Confcommercio: Ascom servizi spa, il centro di formazione professiona le, Terfidi, EbiCom, Consorzio di Promozione turistica Marca Treviso, Enasco, Caaf 50& più.

L’impresa come può vivere questa vostra novità organizzativa

Il dato di fatto oggettivo è che 1/3 de lle im-prese iscritte alla Camera di Commercio è legato al terz iario di mercato. Se prendo i da ti provenienti dalla Regione scopro come dato medio aggregato che il 60% de ll’occupazione è garantita dal terz iario di merca to e che più del 50% dei salari pagati sono pagati dal terziario di merca to. Signif ica che l’economia in quanto tale, non è una rendita di posizione, ma significa fotografare un’ evoluzione è cambiata bisogna seguire o antic ipare oppure fare questo e que llo e questo mondo che s i sta lentamente modificando dobbiamo compren-derlo ed interpretare ques to cambiamento. Lo si può fare mettendo in capo del s ingolo imprenditore, al responsabile di categoria, al territorio, le scelte che rigua rdano la propria competitività imprenditoriale. In questa logica abbiamo modif icato il cons iglio, la giunta e crea to i gruppi di progetto ciò s ignifi-ca essere adeguati per la rivoluzione corrente, essere in grado di leggere quello che se non opportunamente supportato sarebbe inter-rompere il futuro.

Come verranno coinvolte le imprese nei progetti dei KIBS? I KIBS rappresentano di per sé la capacità di pensiero più e levata. Il nostro compito è di integrare la quotidianità con la visione strate-gica che s i sostiene sulla capac ità di produrre idee che diventano funzionali alla quotidianità in quanto sanno dare prospe ttiva a questa quotidianità. Ci sarà pertanto un co involgi-mento diretto. Tratto da ll’Intervento di fine anno

Di cosa aver paura se non della paura della nostra paura? Il rec ente Atlante Economico del Veneto , evi-denzia come il Terziario di Mercato risult i costi-tuito da quasi 270.000 imprese, equivalenti al 60.2% del totale. Sviluppano un volume d’affari di quasi 147 Mld di euro danno lavoro ad o ltre 1 milione di persone, contribuendo in ta l modo a

Speciale 2014 Anticipazioni 2015

formare poco più del 50% del vo lume d ’affari complessivo del sistema economico di merca-to della reg ione. E’ vero c’è la cris i, e picchia duramente. Cambia gli assetti del mondo che conosciamo. Proietta ombre inquietanti amplificate dalla diffico ltà nel rincorrere cambiamenti troppo veloci. Il mercato assume forme e usa strumenti che non tutt i potranno reggere. Il f isco, la burocrazia , la macchina pubblica non ci sono am ici. Ma questi sono i dati da cui partire per ripetere a ll’ infinito, come fosse un mantra : vincendo la paura della nostra paura possia-mo, possiamo, vog liamo, farcela. E’ vero , siamo i f igli di un territorio che in poco tempo ha visto tramontare l’epoca dei capan-noni, del “piccolo è bello” con un impresa ogni 7 abitanti; ed oggi si guarda intorno smarrito, causa della perdita di “ciò che non è più, mentre cerca “ciò che non è ancora” . Proprio per questo sappiamo che il vero futuro è nell’intelligenza del commercio, turismo e serviz i, cioè del terziario d i mercato. E risiede nel cuore e nelle gambe di chi, del contatto con le persone e dell’esperienza relaz ionale, ha fatto il proprio modo di esse-re. Manca solo un passaggio . Guardare con occhi nuovi la crisi che tutto quanto conosciamo, ma anche OPPORTUNITA’. Opportunità di cambiare angolo visuale, comportamenti imprenditoria li, convinzioni superate, ab itud ini inutili. Opportunità di ritrovare l’entusiasmo dell’ iniz io. Opportunità di smettere di aver paura delle nostre paure. Opportunità di c redere che domani sarà migliore di oggi e che saremo noi con le nostre mani e la nostra determinaz ione a costruirlo secondo il progetto che abbiamo in testa. Perché, come scrive Mary Shelly “ nulla contri-buisce a tranquillizzare la mente quanto uno scopo preciso, un punto sul qua le l’anima possa fissare il suo occhio” .

INTERVISTA AL PRESIDENTE ASCOM CONFCOMMERCIO RENATO SALVADORI

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Speciale 2014 Anticipazioni 2015

SINTESI 2014 ANTICIPAZIONI 2015 INTERVISTA AL PRESIDENTE DI TREVISOGLOCAL FULVIO BRUNETTA

Gentile presidente ci può fornire una sintesi del 2014 circa le azioni svolte nel 2014 da Treviso Glocal? ll 2014 è l’anno in cui iniz ia un percorso legato alla storica a ttività dell’ inte rnazionalizzazione abbina ta al marketing territoria le. Il principio richiesto è questo: ogni attività che viene svolta uscendo da l te rritorio deve porta-re con sé un pezzo, una comunicazione del territorio stesso. Ogni volta che qualcuno viene a visitare il nostro territorio deve essere accolto tenendo conto di presentare al meglio le nostre eccellenze e la nostra rea ltà. In sintes i signif ica che le risorse vengono utilizzate per “andare” e pe r accogliere chi viene. Treviso Gloca l ha mantenuto la storic ità anche per quanto riguarda le fiere internazio-nali: quelle per l’agroalimentare, que lle legate ad a lcuni se ttori de ll’a rtigiana to e dell’industria. Abbiamo iniz iato il marketing territoria le per sostenere le inizia tive dell’accoglienza con le azioni che vanno dal “Dripping taste”, a “Estate trevigiana” per vivacizzare il periodo estivo, ad un percorso emoziona le diverso dal so lito con “Vacanze dell’anima”. Le mos tre sono state f inanziate per sostenere la cultura a ttraverso un pe rcorso che si collega con l’immagine del territorio. E’ inizia to un format nuovo. Stiamo cercando di trasmette re un nuovo messaggio su ciò che il te rritorio può ricevere e può dare.

Ci può fornire qualche anticipazione relativamente alle strategie individuate

per il 2015? Il 2015 lo abbiamo presenta to ai soc i già a dicembre del 2014 in modo che avessero gli elementi per agire in una vis ione di sistema. L’idea è quella di utilizzare il calendario eno-gastronomico trevigiano come elemento di riferimento, come driver delle a ttività. Faremo così combac iare le attività di incoming e le attività promozionali con que llo che sta avve-nendo ne l territorio in que l momento. Stiamo anche lavorando sul fronte della ricognizione per quanto rigua rda le disponibilità di acco-glienza da parte delle imprese per definire al meglio la possibilità di veicola re l’incoming a mappatura diversa a settori trasversali, per essere all’altezza delle richieste che arriveran-no dall’ E xpo 2015. A breve con il presidente Tognana, essendo questa una socie tà che fa rife rimento all’indirizzo camerale, incontreremo gli attori che non sono stati ancora coinvolti da questo nuovo format di T reviso Gloca l e daremo comunicazione circa que llo che vorremo fare. Per quanto riguarda il turismo, per esempio, stiamo cercando di creare un tavolo di coordi-namento di quello che succede in ambito appunto di turismo, economia ed enogastro-nomia, unitamente agli eventi cadenza ti di questo territorio. Abbiamo proposto un progetto per l’E xpo 2015 a Unioncamere, d’accordo con la Camera di Commercio di Treviso, dove declineremo la gestione di incoming a livello di area Veneto e di promozione con un corner nel padiglione

AQUAE VENEZIA 2015. Il nostro impegno sarà quello di accompagnare, le persone che arri-veranno, presso le aziende che hanno deciso di organizzare eventi aziendali per accogliere nelle proprie sedi le delegazioni. Per quanto rigua rda l’E xpo faremo, ne lla logica de lle risorse che c i sono, attività di supporto. Ritornando a lle a ttiv ità di Treviso Gloca l conti-nueranno le tradizionali attività di traduzione, di formazione, di internazionalizzazione.

Cosa potrebbe dire Presidente alle im-prese del territorio per invitarle a fare internazionalizzazione? L’invito a ll’internaziona lizzazione può essere risolto così: è più facile di quanto si possa pensare, ad una so la condizione però: il mer-cato con le sue diversità richiede una prepara-zione menta le, un approccio diversifica to. Ho visto aziende che non ci credevano ma ci sono riuscite. Per sensibilizzare le imprese, per accrescere la consapevolezza de l poter fare internazionalizzazione avremo delle attività dirette in accordo con le associazioni di cate-goria. La diff icoltà inizia le di un cambio cultu-rale viene ripaga ta poi con tanta soddisfazio-ne . La Camera di Commerc io sta lavorando a questo propos ito con i Country presentation, con seminari lega ti ad aspetti specific i f iscali, legali, propedeutici a questa attività. Quando le istituzioni di un territorio lavorano in maniera coordinata, ognuno poi fa un pezzo del percorso per raggiungere con successo gli obiettivi prefissati.

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Manifestazione del Gruppo Ris toratori de lla Marca Trevigiana (Unascom- Confcommercio) che, patroc ina ta dalla Provincia di Treviso e dal Comune di Treviso, è realizzata con il contributo di Treviso Glo cal, Camera di Commercio di Treviso, come espressione di un innovativo progetto di coinvolgimento trasversale di tutte le Associazioni di categoria: Confcommerc io, Coldiretti, Unindustria e Confartigiana to di Treviso.

TREVISO: DRIPPING TASTE L’ARTE NEL PIATTO 2014

FIERE 2014

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SINTESI 2014 ANTICIPAZIONI 2015 INTERVISTA AL PRESIDENTE DI CNA TREVISO ALFONSO LORENZETTO

Gentile Presidente Lorenzetto, quali sono stati i principali risultati che come Associazione di Categoria avete ottenuto nel corso del 2014? Il 2014 è idealmente inizia to con la manifesta-zione unitaria di Roma del 18 febbraio scorso, in cui 60 mila imprenditori ita liani hanno chiesto a l Governo di da rsi una mossa. Ricordo il c lima di quei giorni. Eravamo esasperati. Chiedevamo un cambio di passo. Le riforme, le riforme, così vitali per il Paese! “Noi c i siamo e facciamo la nostra parte – abbiamo scandito da piazza del Popolo - ma anche voi che siete stati messi lì da noi cittadini per fare le cose, per far andare avanti il Paese, dovete fare la vostra”. Qua lcosa abbiamo ottenuto. Penso all’acce lerazione de i pagamenti alle imprese da parte de lla PA, alla compensazione dei crediti di imposta, a lla conferma de lle detra-zioni fisca li per le ristrutturazioni edilizie e al rinnovo degli incentivi per gli interventi di riqua lif icazione energetica, agli incentivi per l’acquisto di arredi. Penso, ancora, al rif inan-ziamento del Fondo Centrale di Garanzia, a una serie di accordi con il sis tema bancario per

la mora toria dei debiti de lle PMI e lo smobiliz-zo dei crediti certif icati verso la PA, al supera-mento del Sis tri per le imprese con meno di 10 dipendenti, al rif inanziamento degli ammor-tizzatori sociali in deroga, alla diminuzione dei premi Inail per le Pmi. Solo per citare alcune questioni. Certo molte ba ttaglie restano anco-ra da fa re e il Governo ci dà sempre spunti per nuove giustificate proteste. La battaglia che stiamo facendo ora è per l’aboliz ione del micidiale meccanismo dello split payment e l’allarga ta l’applicabilità del reverse charge, misure che producono effetti graviss imi sulle imprese, incidendo sulla loro liquidità già fortemente pregiudicata dal fenomeno dei ritardati pagamenti de lla PA, me ttendo a rischio la sopravvivenza delle imprese che operano ne l settore dei lavori pubblici.

Quali sono gli altri temi su cui la CNA

lavorerà nel 2015? Reti, innovazione, agenda digitale, internazio-nalizzazione, marketing e comunicazione. Questi, i temi su cui s tiamo lavorando con le nostre imprese.

Grazie a Vesnet, progetto regionale finanziato dal FSE, stiamo fornendo a lle aziende stru-menti importanti per il loro sviluppo: compe-tenze manageriali e strategiche, formazione delle risorse interne e ricambio generaziona le, analisi de i nuovi mercati, conoscenza de lle grandi opportunità offerte dall’economia digitale e green, dei suoi paradigmi e dei suoi linguaggi. Questi nuovi servizi aff iancano quelli tradizio-nali. Abbiamo potenziato lo sporte llo finanzia-menti alle imprese, per poter accedere a tutte le fonti di finanziamento, specialmente que lle europee; e il servizio credito a lle imprese, il cui accesso rimane sempre un tasto dolente. Abbiamo is tituito un servizio apposito per i rapporti delle imprese con la PA, che è un’altra complessità del nostro sistema. Su fronte de ll’internaziona lizza zione, i proget-ti di incom ing economico e turistico messi a punto da Treviso Gloca l c i vedono partecipi e convinti. Il nostro te rritorio possiede ricchezze enormi, produttive, paesaggistiche, artis tiche, enogastronomiche: riuscire, ad esempio, a dirottare una pa rte de i flussi di vis itatori desti-nati all’E xpo 2015 porterà molti benefic i al nostro territorio.

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Insomma, se un’impresa viene da CNA può contare su un partner affidabile, trovare rispo-ste a 360 gradi ai suoi bisogni e, soprattutto, come dicevo all’inizio, una consulenza strate-gica, un orientamento, che è ciò di cui gli imprenditori, alle prese con scelte stra tegiche, hanno più bisogno oggi. Sul fronte de lla rappresentanza, stiamo guar-dando con attenzione a lla delega fiscale, a lla riforma de l me rcato del lavoro, a lle riforme istituzionali. Serve senz’altro una riduzione del carico fisca le sulle imprese, lo dic iamo da anni, ma soprattutto una semplif icazione e la messa a punto di un s istema fisca le più equo, non penalizzante nei confronti degli onesti. Oggi abbiamo un sistema fisca le che penalizza gli onesti, siano i territori virtuosi, siano i c ittadini che pagano regolarmente i tributi. Questa cosa va rivista. Va ridotta anche la burocrazia che è un onere in più, nascosto, sulle imprese, una tassa in più che appesantisce a fa perdere competitività alle nostre aziende. Per quanto riguarda le riforme istituzionali e quella della giustizia auspichiamo che le forze politiche dimos trino responsabilità e il percor-

so possa continuare ce lermente. A livello naziona le CNA è tra i fonda tori di RETE Imprese Italia, sotto il cui cappello stan-no le più importanti s igle di rappresentanza della piccola e media impresa. La rappresen-tanza unitaria ha reso più forte la voce delle Pmi ai tavoli governativi, e molti risulta ti importanti sono stati raggiunti. Io auspico che la strada de lla semplificazione della rappresentanza sia imboccata con con-vinzione anche in provinc ia di Treviso. Alle imprese chiediamo di crescere struttura lmen-te e in dimens ioni, di fare re te, costruire s iner-gie e alleanze, e questo è giusto pe rché so lo così possono avere la forza di affrontare con succe s so il me rca to g loba le . Noi “rappresentanze” però dobbiamo dare l’esempio, e inizia re a nos tra volta un processo di semplificazione. Gli imprenditori non capi-scono perché c i devono essere decine di asso-ciazioni diverse a rappresentarli. Va comunque

riconosc iuto che in provinc ia di Treviso, le parti sociali hanno sempre co llaborato tra di loro e sono sempre state molto attive e capaci di lavorare assieme facendo s intes i quando si tratta di confrontarsi con le istituzioni locali. Penso ai divers i tavoli a ttivati su lavoro, com-petitività, lega lità, territorio, dai quali sono emerse sempre proposte valide e innovative per il sistema.

Focus

Avviato lo Sportello Competitività

In questi mesi la CNA sta lavorando per a rric-chire l’offerta di serviz i pe r le imprese operan-do una piccola rivoluzione copernicana a l suo interno e c reando una proposta innovativa, il cui pilastro è lo Sporte llo per la Competitività e la Green Economy. Uno staff in grado di rispondere a 360 gradi ai bisogni de ll’impresa. Il proge tto s i basa sull’idea che le imprese oggi hanno bisogno di un orientamento ai serviz i e alle opportunità, che sono molte e gratuite, spesso non sono conosciute, provengono da tante fonti con moda lità di attivazione spesso complesse. Ma le imprese hanno bisogno soprattutto di una consulenza a llo sviluppo. Una road map per la c rescita da buttare giù insieme ai nos tri esperti per fare i passi giusti, coglie re le opportunità a disposiz ione, senza perdere so ldi e tempo. Capita spesso che l’imprenditore venga a chiederc i una cosa e noi c i rendiamo conto che gli serve invece qualcos’a ltro. Insieme si analizza e si capisce qual è la vera esigenza de ll’azienda e qua li sono le risorse, gli s trumenti e i canali da attivare. In un’economia che struttura lmente non “tira” più come un tempo, rimane sul mercato chi è bravo non so lo a fare e a produrre ma anche a muoversi in modo stra tegico, con un’idea chiara del proprio bus iness e di dove vuole andare. Gli scena ri di merca to sono complessi, e molte aziende s i rendono conto che non possono più utilizzare i modelli di business del passato,

quelli che funzionavano fino a qualche anno fa. Per fare il salto di qua lità, bisogna cambia-re. E la CNA oggi è attrezzata per accompa-gnare le imprese in questo cambiamento. A 360 gradi. Essere Associazione per noi oggi significa essenzialmente questo: dare rispos te concrete ai bisogni delle aziende. Siamo convinti che c’è una soluzione per ogni problema e che il nostro s istema produttivo ha l’energia e la capacità di riprende re quota. Si tra tta so lo di attivare gli aiuti giusti per cogliere le opportu-nità esis tenti. Ogni impresa ha una sua storia e un suo per-corso. Nel momento del disorientamento, che è sempre un tempo molto fertile e di crescita, la CNA c ’è per affiancarla nella riprogettazio-ne. Per accompagnarla pe r quel tratto di strada che le è necessario a riprende re il volo. In questa partnership c resciamo anche noi, come professionisti.

INTERVISTA AL PRESIDENTE DI CNA TREVISO ALFONSO LORENZETTO

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Gentile presidente ci può dare una sinte-si delle attività del 2014? Il 2014 ha v isto impegnati o ltre trecento asso-ciati in formazione/consulenza in tema di utilizzo del digitale, fattore destinato a diven-tare presupposto, quasi abilitante, pe r fare impresa. Il programma di Confartigianato Marca Trevi-giana ha individua to sei pis te di lavoro: export ed Expo; economia green; accordi di filiera nella subfornitura; Made in Italy; patrimonio culturale e a limentare; turismo. Su tre richiamiamo l’attenzione: le performan-ce delle aziende green, l’arre tratezza de lle vendite on line e la diff icoltà delle micro-piccole a c rescere nell’e xport.

Cosa significa per Confartigianato fare impresa nel 2015?

Guardando le imprese associate più da vic ino e incroc iando i dati in nostro possesso, è emerso un quadro preoccupante. Alle già note avversità de l contesto economi-co, dei livelli di pressione f iscale, de lla stagna-zione de l merca to interno, delle diffico ltà di dare continuità a lle imprese, si aggiunge una maggiore fragilità delle imprese. La conferma finale è venuta dall’indagine sulle conseguen-ze provocate da fallimenti e concordati su imprese artigiane e piccole imprese. Non faccio riferimento ai pur gravi problemi di

chiusure indotte, di perdite su crediti e crediti inesigibili oltre che a i ritardi ne i pagamenti. Faccio riferimento a lla scarsa cognizione e consapevolezza de l fa ttore rischio. E’ come andare in guerra senza a rmi di difesa o sf idare l’inverno in maglietta. L’86 per cento de lle imprese ha sca rsa o insuf-ficiente conoscenza de lle implicazioni per concorda ti e fallimenti e il 44 per cento conti-nua a produrre anche se non pagata. L’idea di un manuale di istruzioni per come meglio approntare decisioni e atti contrattuali relativi ad acquis ti e vendite ( acquisiz ioni di commes-se) che avevamo prima di effettuare l’indagine è grandemente confermata quale primaria necessità. Il 2015 deve essere l’anno in cui, nella gara allo “scarica rischio” che vede quasi sempre la piccola impresa anello debole e termina le, quest’ultima prenda coscienza di ciò e reagi-sca. Quantomeno si difenda attivando e adot-tando cautele minime. Per tanti anni il valore della “parola da ta” ha avuto riscontro com-merciale. Ci si può f idare ancora de lla stretta di mano e della prima impressione del contraente? Per-ché non assicurare i crediti? Perché non pren-dere adeguate informazioni sul c liente? Per-ché esporsi a l rischio senza contromisure quando la commessa incide in modo rilevante sui ricavi? A queste ed altre domande il manua le darà risposte e indicazioni pratiche e il tema del presidio de l rischio sarà proposto in tutti i corsi

di formazione. Basta un comportamento più consapevo-

le circa i rischi per cambiare le sorti dell’impresa? Per evitare i gua i si, ma per crescere no. Ed è per questo che una parte de l programma 2015 di Confartigiana to Marca Trevigiana è dedica-to al cogliere le opportunità, le tendenze, le indicazioni, anche deboli, provenienti dal mercato.

Controllando i ri schi oltre che a migliora-re il posizionamento di mercato è suffi-

ciente? No, non è sufficiente. A questo punto l’Associazione deve fare un’altra pa rte, che corrisponde alla sua primaria vocazione, nel denunc iare ciò che non va e fare proposte per migliora re: ridurre i costi impropri e gli atti inutili, comba ttere la concorrenza s leale e ridurre i tempi e rischi de lla cos idde tta buro-crazia, evitare provvedimenti ostili a lla piccola dimens ione produttiva. Nonostante che le associazioni non s iano al top de lla considerazione socia le, anche se registro con piacere che le associazioni im-prenditoriali stanno recuperando c redibilità, buona pa rte delle imprese non conosce a sufficienza i servizi e le consulenze che si possono trovare presso le associazioni. Le

SINTESI 2014 ANTICIPAZIONI 2015 INTERVISTA AL PRESIDENTE DI CONFARTIGIANATO MARCA TREVIGIANA RENZO SARTORI

Sintesi 2014 Anticipazioni 2015

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imprese non conoscano il quadro degli incen-tivi, anche perché frammenta to e disordinato; non conoscono le procedure bancarie post crisi; non conoscono le prestazioni della bila-teralità che pure pagano; molte volte non comunicano quanto utile a dare risposta ai bisogni, in ultima istanza su misura

dell’impresa. “Istruzioni per l’uso” , nel 2015, significa quindi avere più consapevolezza dei rischi, del merca to, degli eventua li incentivi, degli s trumenti a dispos izione, anche associa-tivi, per fare impresa. In questa direzione molte volte la formazione fa la differenza. Formazione obbligatoria sulla

sicurezza a parte, cresce la formazione per conoscere il merca to, le norme, le condizioni per crescere.

Sintesi 2014 Anticipazioni 2015

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Gentile Presidente può fornirci una sin-tesi del 2014 per Coldiretti? Il destino delle nostre imprese è legato a chi consuma i nostri prodotti” Il 2014 ha visto la cris i e il ca lo di consumi da una parte ed un progetto economico e sociale dall’altra. Nel primo caso è la contingenza, nel secondo è la forza di una organizzazione di imprenditori che ha lega to il proprio destino a quello dei consumatori. Coldire tti di Treviso, infatti, da più di un decennio ha smesso di subire le politiche agrico le e al contrario ha costruito, ma ttone dopo mattone, il proprio progetto economico che sia nel 2014 e in per il 2015 sarà il motore di un vero rinnovamento. Il destino dei produttori onesti e capaci è legato in modo imprescindibile a i consumatori ed al loro diritto di acquista re prodotti certi e garantiti. In questi ultimi anni il progetto di Coldiretti si intensifica al fine di costruire un filie ra più corta e firmata dai nostri agricoltori. Giungere ad incentivare la vendita diretta anche ne lla Ma rca trevigiana è stata una battaglia su cui ci s iamo spesi nel 2014 che si è rivelata una necessità per difendere i nostri prodotti da lle speculazioni e per valorizzare i prodotti che sono patrimonio del made in Ita ly e del nos tro pa trimonio. E’ sempre più diff icile mangiare ita liano al 100%. Basta domanda rsi perché in pizzeria non s ia definita l’origine de i prodotti servita. Vogliamo parlare della pummarola. L’ingresso in Ita lia di pomodoro cinese è impressionante.

Secondo voi che fine fa? C ’è da domandarsi anche perché sia così diff icile rendere obbliga-toria su tutti i prodotti l’indicazione dell’origine. Le mozzarelle non possono diven-tare italiane perché confezionate in Italia e neppure l’o lio o tanti altri prodotti. La questio-ne è se a l s istema Paese interessa il made in Italy agroa limentare e se si fa di tutto per essere credibili. Voglio dire che non si può sbaglia re perché ne va de lla fiducia dei consu-matori di tutto il mondo. Invece, nel mondo abbiamo v isto di tutto anche l’impiego di soldi italiani per sostenere il falso made in Ita ly. Il 2014 ha visto il nos tro impegno nel proge tto SVILUPPO CAMPAGNA AMICA.

Può dare d el l e antic ipaz ioni sull’appuntamento del 2015 con l’Expo? Sono d’accordo con il nostro presidente nazio-nale, Robe rto Moncalvo che l’Expo sia ancora un’opportunità da coglie re. Certo è che i treni non sono inf initi. La chiusura di un’azienda agrico la non è so lo una ques tione dell’imprenditore, ma anche del territorio e della sua comunità rurale. Significa maggiori rischi sulla qualità degli alimenti che si porta-no a tavola e minor presidio de l territorio, lasciato all’incuria e alla cementificazione. Per questo dic iamo che l’appuntamento di Milano è un’occasione per combattere concretamente i due furti a i qua li è sottoposta giornalmente

l’agrico ltura: da una parte il furto di identità e di immagine che vede sfacciatamente immes-so in commercio cibo proveniente da chissà quale pa rte de l mondo come ita liano; dall'al-tra il furto di valore aggiunto che vede sotto-pagati i prodotti agricoli senza alcun benefic io per i consumatori pe r colpa di una filiera inef-ficiente. La difesa del territorio non è quindi cosa scontata. L’Italia ha perso negli ultimi venti anni il 15 per cento delle campagne per e f fe tt o de lla ce men t if i ca z ione e dell’abbandono provocati da un mode llo di sviluppo sbagliato che ha ridotto di 2,15 milio-ni di e ttari la terra co ltivata. Ogni giorno viene sottratta terra agricola per un equivalente di circa 400 campi da calcio (288 ettari). Da qui si capisce come per Coldiretti Treviso l’appuntamento con il r innovo dei Consorzi di bonif ica sia importante. Bisogna garantire un autogoverno che è garanzia per tutti i c ittadini e per tutte le imprese de l territorio s ia da l lato dell’irrigazione che della prevenzione e bonifi-ca. Il 70% dei votanti ha scelto Campagna Amica per la bonifica. Direi un buon risultato. Per Coldire tti la mobilitazione è cos tante lo è stato nel 2014 e lo sarà nel 2015. L’ultima iniz iativa per tutelare il latte italiano riassume i significa ti di quanto detto sopra: origine incerta dei prodotti, specula tori senza etica, produttori mal pagati, consumatori imbroglia-ti.

SINTESI 2014 ANTICIPAZIONI 2015 INTERVISTA AL PRESIDENTE DI COLDIRETTI TREVISO WALTER FELTRIN

Sintesi 2014 Anticipazioni 2015

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Fonte: www.campagnamica.it

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hanno va lutato con positività questa f inestra da e per il mondo con un 70% di possibilità di sviluppo. C i sono due critic ità : la potenzia le concorrenza del polo aeroportuale Verona e Ronchi dei Legionari e la nec essità di un ripen-samento del modello del terziario. Dalla ric erca si evince che c'è una nuova sinergia tra aeropor-to e categorie produtt ive. C'é la necessità di ripensare alla competitività per rendere la meta di Treviso comprensib ile e accatt ivante richia-mando il desiderio di rito rno. Treviso é capof ila di un'area vasta é una porta d'accesso al mare ed alle Do lomiti. Per le altre destinazioni turisti-che la competizione con i vo li d i linea può essere investita nella capacità d i accoglienza .

Manildo sindaco di Treviso: sono d'accordo ad un aeroporto sostenibile. Abbiamo istituito un gruppo di lavoro , abbiamo la possib ilità di

Infrastrutture

impres e, perché - dice -abbiamo la risposta che le aziende si aspettano e così anche per il Campus Univers itario. Siamo a 20 km da Vene-zia, ma siamo un polo strategico . L'aeroporto servirà a far va lorizzare le imprese, le persone e il commercio da tutto il mondo. É primario ragionare con serenità a ltrimenti le impres e se ne vanno. Metto a disposizione il tavolo della CCIAA che non ha retaggi. Come Ente camera le facciamo la nostra parte d iamo risposte di fattibilità salvaguardando gli interessi dei cittadini e delle impres e.

Renato Salvadori pres idente Ascom Con-fcommercio: grazie alla ricerca che è stata realizzata c'è stata una foca lizzazione sui dati di un aeroporto che ha 1500 dipendenti e 110 milioni di fatturato . Ma é importante considera-re il sentiment delle impres e che intervistate

Si è svolto il convegno Gli effetti socio-economici delle strutture aeroportuali: Il caso dell’aeroporto Canova di Treviso presso l’ Auditorium de lla Prov incia di Treviso

organizzato dal Consorzio di Promozione tur i st ic a M a rc a Tr e vi so e da Confcommercio, con il patrocinio del-la Provincia di Treviso Ha aperto i lavori il Presidente Leonardo

Muraro che ha ribadito l' importanza stra tegi-ca dell'aeroporto per l'economia di Treviso. Così l'assessore al turismo Silvia Moro ha illustra to la tipologia de l turismo trevigiano e l'importanza de lla s truttura aeroportuale Il vicepres idente de lla Camera di Commerc io

di Treviso Mario Pozza è categorico la Camera d i Commercio ha scelto di non di-smettere le proprie quo te societarie dell'aero-porto A. Canova perché la CCIAA é la casa delle

GLI EFFETTI SOCIO-ECONOMICI DELLE STRUTTURE AEROPORTUALI: IL CASO DELL’AEROPORTO CANOVA DI TREVISO

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lavorare s eriamente insieme perché tutti dicano che l'aeroporto é una risorsa . Oggi é un incontro d'inizio posit ivo.

Per la Coldiretti Faraon sotto linea che c'é un ricambio f isio logico delle imprese. - Alla Coldi-rett i ci sono molte impres e che vendono all'este-ro, sono imprenditori giovani che rispondono alle esigenze di mercato andando a vendere direttamente all' estero . La fruizione dell'aero-porto é dunque per le piccole imprese che vo-gliono proporre direttamente il lo ro prodotto all'estero. L'aeroporto é una struttura fonda-mentale per le aziende d i Treviso per gli arrivi del turismo enogastronomico, dei prodotti dell'ambiente il Prosecco, il radicchio rosso. Il paesaggio dei prodotti é importante ci sono aziende agricole organizzate per offrire anche questo serviz io. É meglio integrare le inizia tive che vengono fatte a Treviso. Se ci sono problemi di sicurezza per chi vive attorno a ll'aeroporto una volta risolti, l'aeropo rto é una risorsa -

Il dire ttore Rosolen della CNA sostiene: la scelta dell’aeropo rto si o no non esiste - dice - é un'opportunità economica che deve trovare equilibrio con la sicurezza e con l’ambiente. Chiediamo a lle ist ituzioni d i costruire il p iano industriale ins ieme per concorrere a fare g li interessi del territorio per comporre i problemi.

Martini direttore Marca Treviso sotto linea che la potenzialità de ll’aeroporto ha un margine di miglioramento che sfiora il 70% (in termini di posti letto da occupare ne lle strutture di ricezione) E’ dunque una potenzialità da sfruttare per il turismo. Con un traff ico di 1 milione di passeggeri da 24 diversi s tati, so lo il 30% pernotta su Treviso. Se s i investe in questa potenzia lità - dice - può generare 1.400 per-nottamenti. Tra i modelli che ci siamo dati da seguire come Marca Treviso c'é quella dell'offerta vert icale sul turismo con spec ializzaz ione. Non é più impor-tante la dest inazione, ma gli hobby e le passioni del turista . É fondamenta le una rete d'imprese con altissima specializzazione. La Rete d'Impre-se é il futuro con la legge reg ionale che ci off re un'ottima possibilità .

Per il presidente Garatti l’aeroporto “A. Cano-va” é una vetrina che apre verso il mondo. É una struttura che é a dispos izione de lle cate-gorie, un trampolino di lancio dei prodotti delle imprese. Un punto in cui socia lizza re, dove fare de lle mostre. Sono c erto che il rispet-to per il territorio e il progresso possono andare di pari passo. Per ragionare, per decidere sul

futuro dell'aeroporto proponiamo delle analisi basate sulla ricerca che abbiamo commissiona-to e spero che chi deve dec idere ne tenga conto.

LA RICERCA La ricerca è stata condotta da Alessandro Minello, direttore di EconLab e docente a Cà Foscari, che ha misurato per la prima volta

gli effetti e le ricadute soc io-economiche de llo scalo trevigiano in rapporto al contesto locale e provinc iale. E’ risultato che l’aeroporto ha tutti i numeri per competere nello scenario internaziona le, è-secondo il parere di tutte le ca tegorie econo-miche—e delle o ltre 300 imprese intervista-te, una “vera risorsa da sviluppare”, è una

struttura a dir poco “stra tegica” per incentiva-re il turismo, ma, per poter affrontare uno sviluppo concreto, chiede “un confronto at-tento e costruttivo tra tutti gli attori, ed una assunzione di responsabilità da pa rte di ogni soggetto.”. Con le sue 73 destinazioni, i 2.175.396 passeggeri, ed i 18.359 voli, lo scalo è da conside rarsi “un’azienda” che produce 110 milioni di fattura to complessivo e dà lavoro ad oltre 2000 addetti, qua lif icandos i al 4°posto ne l sis tema aeroportua le de l Nordest ed al 19° posto tra i 38 aeroporti italiani. Utilizza to da lle imprese, soprattutto manifat-turie re, che chiedono l’ampliamento di nuove destinazioni (soprattutto verso l’area Ba lcani-ca), vede un’utenza in maggioranza giovane, al di sotto dei 35 anni, e consente- ha spiegato

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Minello-“il consolidamento d i un nuovo seg-mento, quello “socia le” , che va ad aggiungersi al business ed al leisure per comprendere tutti i viagg i determ inati da esigenze fam igliari, cure mediche, eventi sport ivi, garantendo a i viag-giatori un risparm io significativo rispetto ad altre tipolog ie di mobilità e soprattutto sulle destinaz ioni internazionali”.

Due le idee concrete messe in campo, sulle quali tutti hanno manifes tato condivis ione ed impegno: l’avvio di un tavolo tecnico di con-fronto e di un gruppo di lavoro per approfon-dire tutti gli aspetti, compreso quello de lla sostenibilità e dell’impatto ambientale, e la stesura di un protocollo di intesa come

“strumento operativo” con la volontà di conci-liare gli inte ressi di tutti per portare ricchezza e sviluppo ad un’area, quale è quella trevigia-na, che merita di competere ad armi pari con le aree più evolute d’Europa e del mondo.

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INTERVISTA AL PRESIDENTE SAVE S.P.A. ENRICO MARCHI

Economia della Marca Trevigiana ha il piacere di intervistare Enrico Marchi, presidente del Gruppo SAVE S.p.A. 1/Gentile Presidente ci può illustrare le strutture con le quali il si stema aeropor-tuale Veneto accoglie i visitatori business e leisure? A Venezia in particola re le strutture sono quelle proprie di un grande aeroporto inter-continenta le che lo scorso anno ha registrato un traffico di 8,4 milioni di passeggeri. Il no-

stro principa le obiettivo cons iste nell’offrire alla nostra utenza un’esperienza di viaggio complessivamente piacevole, i servizi sono numeros issimi, s tudiati per ogni es igenza, e vanno da un’elegante galleria commerc iale ricca di offerte diffe renzia te, a confortevoli sale vip, al serviz io dedicato ai passegge ri a ridotta mobilità. In questa missione si iscrivo-no anche i numeros i proge tti di sviluppo dello scalo, alcuni dei qua li già avviati, altri previs ti nel prossimo futuro, che nel giro di pochi anni eleveranno ulteriormente la qua lità del servi-zio de l terzo gate intercontinentale ita liano. Tra questi, principa lmente, il moving walkway di co llegamento tra la darsena de ll’aeroporto

e il termina l passeggeri, il cui cantiere è stato di recente inaugurato, e l’ampliamento dell’aerostazione, anch’esso già in corso di realizzazione. Per quanto riguarda il Canova di Treviso, il vero salto di qua lità è consistito nella rea lizza-zione della nuova aerostazione per la quale, è giusto ricordarlo, sono stati investiti oltre 22 milioni di euro. Una struttura funziona le e accogliente, con servizi ben distribuiti in spazi che compongono un armonico insieme archi-tettonico.

2/Come si posiziona in Italia il polo aero-

Il sistema aeroportuale del Veneto

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portuale di Venezia? E come gate inter-continentale? Il Sistema aeroportuale Venezia – Treviso è il terzo in Italia dopo quelli di Roma e Milano per numero di passegge ri e per importanza strategica a livello nazionale. I risulta ti di questi anni dimos trano la validità di una visione basata sull’utilizzo sinergico e comple-mentare dei due scali. A Venezia ci s iamo partico larmente concentra ti sullo sviluppo del traffico di lungo raggio e oggi il Marco Polo è il terzo gate intercontinentale naziona le e uno dei princ ipa li core airport europei per le re ti ferroviarie TEN-T, insistendo in ben due corri-doi di f lusso. Una delle sfide su cui da tempo ci stiamo concentrando consiste nella rea lizza-zione al Marco Polo di un collegamento ferro-viario per treni AV, regionali e SFMR. A quel punto l’aeroporto di Venezia fungerà come un vero e proprio nodo intermoda le, integrando le modalità di trasporto aereo, ferroviario e di superfic ie. Il ruolo gioca to da Treviso ne l Siste-ma, con la foca lizzazione sui collegamenti low cost naziona li ed europe i, si è dimostrato molto importante per la mobilità dell’area sia per l’incoming che per i f lussi ougoing. In quest’ottica di integrazione e di superamento di quei campanili che ancora oggi tanto limi-tano il respiro economico del nos tro territorio, rientra la recente cos tituzione de l polo aero-portua le del Nord Est comprens ivo, oltre che degli aeroporti di Venezia e Treviso, anche degli scali di Verona e Brescia, un ins ieme che gestisce oggi o ltre 13 milioni di passeggeri. 3/Può fornire alle imprese una sintesi del 2014 condividendo la strategia delle

azioni operate sotto la sua presidenza? Quanto sopra descritto sintetizza il grande lavoro che il management del Gruppo SAVE porta avanti con estrema preparazione e concentrazione. La s trategia ruota intorno al core business, alla gestione aeroportua le, che oltre allo sviluppo della rete dei voli compren-de la gestione dei parcheggi e dei punti vendi-

ta commercia li, la progettazione di grandi infrastrutture pianifica te all’interno di com-plessi Masterplan pluriennali. Tutte esperienze che ci hanno permesso di esporta re un prezio-so know how che ha determina to tra l’altro l’acquisiz ione da parte di SAVE de l 27,65% dell’aeroporto be lga di Charleroi. Oggi SAVE è l’unica socie tà di gestione aeroportuale italia-na con una partecipazione in uno scalo es tero.

4/Quali risultati ha potuto registrare dalle azioni messe in atto, quali processi sono stati attivati a vantaggio della mobilità del Veneto? Le azioni messe in atto hanno ricadute positi-ve per shareho lder e stakeholder. Il Gruppo SAVE è oggi una delle realtà più vivaci de lla nostra regione, distribuisce dividendi, apre cantieri, crea occupazione, collega mercati e aiuta le aziende a esplorarne di nuovi. I r isul-tati sono sotto gli occhi di tutti e fa piacere vedere che anche noi veneti, per troppo tem-po e ancora oggi spesso al tra ino di più forti realtà esterne, in ambito aeroportuale siamo riusciti a fare squadra, rafforzando la nostra posizione in un contesto nazionale e interna-ziona le, trattenendo le nostre risorse attraver-so questo schema di integrazione, senza fa rci canniba lizzare da soggetti es terni. L’auspic io è che altrettanto si riesca a fare in altri settori di attività. 5/Può anticipare ai lettori di Economia della Marca Trevigiana e del sito econo-

mico camerale Trevisosystem.com le linee d ’azione individuate per il 2015? Per il nostro Gruppo il 2015 è un anno impor-tante. Segna per Venezia l’avvio di una nuova stagione di sviluppo inf rastrutturale che pro-durrà una trasformazione dello scalo attraver-so la realizzazione di opere strategiche. La programmazione della pross ima stagione estiva, che per gli aeroporti va da fine marzo a fine ottobre, prevede l’introduzione di nuove

La redazione di economia della

Marca Trevigiana ringrazia il Presi-dente Enrico Marchi per la cortese disponibilità all’intervista.

linee - tra cui Abu Dhabi di A lita lia e il New York di United Airlines, che si aggiungono all’ampia offerta di voli intercontinenta li - e il rafforzamento della rete esis tente in termini di aumento di frequenze de i voli e di introdu-zione di aeromobili con maggiore capacità. Per quanto rigua rda l’aeroporto di Treviso, ribadiamo l’impegno evidente di AER TRE a portare avanti lo sviluppo dello scalo che come tale deve però poggiare su so lide basi econo-miche, mancando le quali tutto il processo rischia di implodere. Per questo, come detto in più sedi, è necessario che la comunità tutta - Istituzioni, cittadini, az iende - che ruota intorno a ll’aeroporto prenda in tempi brevi una posizione ferma sul futuro del Canova.

Il sistema aeroportuale del Veneto

INTERVISTA AL PRESIDENTE SAVE S.P.A. ENRICO MARCHI