I nuovi orizzonti della Scolastica e Tommaso d’Aquino.

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I nuovi orizzonti della Scolastica e Tommaso d’Aquino

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I nuovi orizzonti della Scolastica e Tommaso d’Aquino

I nuovi orizzonti della Scolastica e Tommaso d’Aquino

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Il quadro cronologico

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Il contesto del XIII secolo

La necessità di riforma della Chiesa porta alla fondazione dei nuovi ordini mendicanti: francescani e domenicani

La necessità di riforma della Chiesa porta alla fondazione dei nuovi ordini mendicanti: francescani e domenicani

in particolare i domenicani prestano particolare attenzione alla formazione culturale

i membri di entrambi gli ordini diventano importanti docenti

nelle università del Duecento, in particolare a Parigi e Oxford

le loro posizioni però si dividono, in particolare

rispetto:• alla filosofia aristotelica

• ai rapporti tra fede e ragione

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Aristotele in Occidente

Grazie alle traduzioni dei testi arabi, il pensiero di Aristotele si diffonde rapidamente in Europa

Grazie alle traduzioni dei testi arabi, il pensiero di Aristotele si diffonde rapidamente in Europa

ma gli studiosi si rendono conto che la fisica e la metafisica di Aristotele aprono

nuove prospettive di ricerca

agli inizi del XIII secolo la Chiesa vieta la lettura della Metafisica e dei libri naturali poiché ritiene che il pensiero aristotelico sia in contrasto con il

cristianesimo

molti cominciano a utilizzare la filosofia aristotelica all’interno della teologia

finché, alla metà del secolo, lo studio e l’insegnamento delle opere di Aristotele

diviene obbligatorio

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Alberto Magno

Alberto di Colonia può essere considerato l’iniziatore dell’aristotelismo latino

Alberto di Colonia può essere considerato l’iniziatore dell’aristotelismo latino

Alberto si propone di commentare tutti gli scritti aristotelici per mostrare come

il suo pensiero possa essere proficuamente utilizzato dai teologi

in questo modo Alberto matura l’idea che il sapere filosofico merita di essere

studiato in sé: la filosofia comincia ad essere considerata nella sua intrinseca

razionalità

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Tommaso d’Aquino: la vita

Tommaso d’Aquino riprende e sviluppa il progetto del suo maestro Alberto, dando inizio a un’impostazione teologico-filosofica che coniuga: il cristianesimo con il pensiero aristotelico e neoplatonico

Tommaso d’Aquino riprende e sviluppa il progetto del suo maestro Alberto, dando inizio a un’impostazione teologico-filosofica che coniuga: il cristianesimo con il pensiero aristotelico e neoplatonico

Tommaso segue la carriera accademica fino a divenire “maestro”

in teologia nel 1256

l’insegnamento sarà la sua attività fondamentale che svolgerà a Parigi,

Colonia e in Italia

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Tommaso d’Aquino: le opere

Le opere di Tommaso sono legate alla sua attività di insegnamentoLe opere di Tommaso sono legate alla sua attività di insegnamento

commenti

questioni disputate

opuscoli vari

le somme

ai testi biblici, Aristotele, Pseudo-Dionigi, Sentenze di Pier Lombardo

su diversi temi come la verità, la fede, l’anima, le virtù

L’ente e l’essenza, Le sostanze separate, L’unità dell’intelletto

impostate secondo il metodo della disputa: discussione di un argomento distinguendo pro e contro e fornendo poi

una risposta

Somma teologica (compendio di tutto il

sapere teologico)

Somma contro i gentili (spiegazione della

razionalità della dottrina cristiana contro

i pagani)

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Tommaso d’Aquino: ragione e fede

La ragione possiede una sua autonomia di indagine, ma anche dei limiti oltre i quali non può andare

La ragione possiede una sua autonomia di indagine, ma anche dei limiti oltre i quali non può andare

alcune verità sono accessibili dalla

ragione naturale (ad esempio, l’esistenza di Dio), altre eccedono il suo potere (ad esempio,

chi è Dio)

Dio è l’unica fonte della verità, quindi fede e

ragione non possono entrare in

contraddizione

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Tommaso d’Aquino: l’ente e i trascendentali

Tommaso sente la necessità di chiarire attraverso la razionalità filosofica il lessico metafisico

Tommaso sente la necessità di chiarire attraverso la razionalità filosofica il lessico metafisico

nell’ENTE reale finito bisogna distinguere

l’ente è ciò che viene immediatamente concepito dall’intelletto

ogni ente possiede delle caratteristiche

che vanno al di là delle sue singole

determinazioni; queste nozioni sono dette: TRASCENDENTALI

l’ESSENZA, che risponde alla domanda “che cos’è?” e ha un’esistenza in potenza

l’ESSERE, l’effettiva esistenza attuale

L’UNITÀ

L’ESSERE QUALCOSA DI SPECIFICO

LA VERITÀ

LA BONTÀ

LA BELLEZZA

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Tommaso d’Aquino: la metafisica dell’essere

l’ente ha l’essere attraverso una specifica essenza, ma non è l’essere

Data la distinzione tra essere ed essenza, ogni ente risulta contingente

Data la distinzione tra essere ed essenza, ogni ente risulta contingente

per passare all’essere ogni ente deve riceverlo dall’essere stesso: Dio si configura dunque come l’Essere in sé che,

attraverso l’atto creativo, dona l’essere alle creature

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Tommaso d’Aquino: partecipazione e analogia

Il rapporto causale tra Creatore e creatura determina la relazione tra Dio e gli enti creati

Il rapporto causale tra Creatore e creatura determina la relazione tra Dio e gli enti creati

le creature, ricevendo l’essere, prendono parte

all’Essere di Dio

PARTECIPAZIONE

determina la “somiglianza” tra le creature e Dio

ANALOGIA

l’Essere di Dio : alle proprietà di Dio = l’essere della creatura : alle proprietà della creatura

l’essere delle creature e quello di Dio sono in parte simili e in parte diversi, secondo un rapporto proporzionale

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Tommaso d’Aquino: l’esistenza di Dio

Il rapporto analogico tra Dio e le creature fonda la possibilità ontologica di “parlare” di Dio

Il rapporto analogico tra Dio e le creature fonda la possibilità ontologica di “parlare” di Dio

per provare l’esistenza di Dio Tommaso elabora delle

“prove a posteriori”, che partono dall’esperienza

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Tommaso d’Aquino: la conoscenza intellettiva

La ragione può dunque, risalendo dagli effetti alla causa, provare che Dio esiste, senza poter dimostrare chi è, a causa delle sue specifiche

modalità conoscitive

La ragione può dunque, risalendo dagli effetti alla causa, provare che Dio esiste, senza poter dimostrare chi è, a causa delle sue specifiche

modalità conoscitive

la verità sta quindi nell’adeguamento della specie che è nell’intelletto con la forma universale della cosa

ogni conoscenza ha inizio dalla sensibilità

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Tommaso d’Aquino: l’immortalità dell’anima

la capacità di conoscere la forma intellegibile denota la spiritualità dell’anima, che quindi può sussistere

indipendentemente dal corpo

Contro Averroè, Tommaso sostiene che l’anima individuale racchiude l’intelletto agente

Contro Averroè, Tommaso sostiene che l’anima individuale racchiude l’intelletto agente

riprendendo Aristotele, Tommaso afferma che l’anima è “l’atto del corpo”

IMMORTALITÀ DELL’ANIMA

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Tommaso d’Aquino: l’etica

Anche nell’etica Tommaso riprende Aristotele affermando che il fine dell’uomo è la felicità

Anche nell’etica Tommaso riprende Aristotele affermando che il fine dell’uomo è la felicità

la felicità ultima dell’uomo è però cristianamente identificata con la beatitudine

l’uomo deve attuare i mezzi necessari per raggiungere la beatitudine attraverso la sua azione morale, cioè con le azioni compiute

liberamente

l’uomo ha in sé una disposizione naturale a individuare i principi

pratici dell’agire

l’azione buona ripetuta crea una “abitudine” ad agire bene

SINDERESI

VIRTÙ

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Tommaso d’Aquino: la grazia

Le virtù morali da sole non bastano per arrivare alla beatitudineLe virtù morali da sole non bastano per arrivare alla beatitudine

soltanto Dio può rendere l’uomo partecipe della natura divina: per la

beatitudine è necessaria anche la grazia

la grazia non distrugge però la natura, ma la completa

portandola a compimento nel suo fine ultimo

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Tommaso d’Aquino: il tomismo

La teoria di Tommaso ebbe nei secoli un grande successo, divenendo per lungo tempo la dottrina ufficiale della ChiesaLa teoria di Tommaso ebbe nei secoli un grande successo, divenendo per lungo tempo la dottrina ufficiale della Chiesa

tra i secoli XIII e XV il tomismo si afferma come scuola teologica

durante l’epoca moderna si intensificano i commenti all’opera di Tommaso: il tomismo si diversifica e si afferma

nel XIX secolo, di fronte agli attacchi verso la Chiesa rinasce nella forma del

neotomismo

il neotomismo si diffonde nel XX secolo, sia in una forma tradizionale, sia come

tentativo di conciliare il pensiero di Tommaso con la modernità

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Bonaventura da Bagnoregio

Mentre i domenicani riprendono la filosofia aristotelica, i francescani si rifanno maggiormente alla tradizione agostiniana

Mentre i domenicani riprendono la filosofia aristotelica, i francescani si rifanno maggiormente alla tradizione agostiniana

Giovanni Fidanza, detto Bonaventura, è l’esponente di

maggior spicco dei maestri francescani del XIII secolo

essendo Dio il fine ultimo dell’uomo, tutte le forme del

sapere devono porsi gerarchicamente al servizio della

teologia

secondo Bonaventura solo la teologia può orientare le scienze

verso il loro fine, cioè Dio

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Bonaventura: l’ascesa dell’anima a Dio

Nell’Itinerario dell’anima verso Dio, Bonaventura spiega il percorso che l’anima deve seguire per arrivare alla contemplazione mistica

Nell’Itinerario dell’anima verso Dio, Bonaventura spiega il percorso che l’anima deve seguire per arrivare alla contemplazione mistica

l’uomo possiede tre “occhi” (facoltà)

mediante i quali può compiere il percorso ascensionale in sei tappe fino all’unione

con Dio

sensibilità (rivolta alle cose esterne)

vede Dio:

1 mediante il mondo sensibile

2 nel mondo sensibile

spirito (rivolto a se stesso)

vede Dio:

3 mediante l’anima

4 nell’anima

mente (rivolta sopra di sé) vede Dio:

5 mediante l’idea dell’Essere

6 nella meditazione del Bene

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I francescani a Oxford

Nell’Università di Oxford i francescani seguono l’orientamento aristotelico nell’ambito scientifico, quello agostiniano in metafisica

Nell’Università di Oxford i francescani seguono l’orientamento aristotelico nell’ambito scientifico, quello agostiniano in metafisica

teoria della luce: la luce è la prima forma corporea creata da Dio che, diffondendosi,

si identifica con la corporeità

vuole costituire una nuova enciclopedia del sapere nella quale abbia un ruolo

fondamentale la scienza sperimentale basata sull’esperienza:

Roberto Grossatesta (1168 ca – 1253) Ruggero Bacone (1215 ca – 1292 ca)

si può così realizzare un rapporto più stretto tra scienza empirica,

tecnica e matematica

la teoria della luce ha anche un rilievo epistemologico: Grossatesta cerca infatti di fondere l’astrazione aristotelica con la

teoria agostiniana dell’illuminazione