Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E...

44

Transcript of Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E...

Page 1: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la
Page 2: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

Filosofia

39

Page 3: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

Battista Mondin

La metafisicadi tommaso d’aquino

e i suoi interpreti

seconda edizione

Page 4: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

Tutti i diritti sono riservati

© 2013 - Edizioni Studio Domenicano - www.edizionistudiodomenicano.it - Via del l’Osservanza 72,40136 Bologna, 051 582034.L’Editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare.I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento tota-le o parziale con qualsiasi mezzo, compresi i microfilm, le fotocopie e le scannerizzazioni,sono riservati per tutti i Paesi.Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% delvolume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, dellalegge 22/04/1941, n. 633.Le riproduzioni diverse da quelle sopra indicate, e cioè le riproduzioni per uso non persona-le (a titolo esemplificativo: per uso commerciale, economico o professionale) e le riprodu-zioni che superano il limite del 15% del volume possono avvenire solo a seguito di specificaautorizzazione scritta rilasciata dall’Editore oppure da AIDRO, Corso di Porta Romana108, 20122 Milano, [email protected]’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa attenzione, non può comportare spe-cifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze.

Page 5: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

PREFAZIONE

Che S. Tommaso occupi un posto importante nella storiadella metafisica oggi è ammesso da tutti gli studiosi. Ma di qualemetafisica si tratta? È una metafisica originale o è una riedizionedella metafisica aristotelica oppure di quella neoplatonica? Su questo punto c’è un profondo disaccordo tra gli studiosi.

Mentre gli antichi commentatori di S. Tommaso (il Gaetanoe Giovanni di San Tommaso) tendevano a identificare la meta-fisica di S. Tommaso con quella di Aristotele, la maggior partedei neotomisti ritiene che l’Aquinate sia l’autore di una metafi-sica originale, centrata sul concetto intensivo dell’essere. Men-tre un gruppo di studiosi più recenti identifica la metafisica diS. Tommaso con la metafisica dei neoplatonici.

Nel presente studio compiremo due operazioni. Nella pri-ma tracceremo un quadro dettagliato delle principali interpre-tazioni della metafisica di S. Tommaso elaborate nel corso delsecolo XX. Nella seconda presenteremo la nostra ricostruzionedella metafisica di S. Tommaso, mostrando la sua assoluta ori-ginalità e la sua grandiosa completezza, anche se il grandeDomenicano nella costruzione del suo grandioso edificio meta-fisico ha saputo avvalersi di preziosi materiali ricavati sia daAristotele sia dai neoplatonici. Così mostreremo che il DottoreAngelico oltre che grandissimo teologo e mistico eccelso èstato anche un geniale filosofo.

Nel Prologo illustreremo brevemente la grandezza di S. Tom-maso come teologo, come filosofo e come mistico.

5

Page 6: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

7

1) PAOLO VI, Lettera apostolica Lumen Ecclesiae.

PROLOGO

TOMMASO D’AQUINO TEOLOGO, FILOSOFO, MISTICO

La luce del genio di S. Tommaso continua a risplendereradiosa attraverso i secoli e la luminosità del suo fulgore noncessa di esercitare un grande fascino su chiunque le si avvicini.

È per questo motivo che S. Tommaso è sempre stato propo-sto dalla Chiesa come maestro di pensiero e come modello delretto modo di cercare la verità. Valga per tutte la testimonianzadi Paolo VI, il quale, in occasione del settimo centenario dellamorte del Dottore Angelico scriveva:

«Senza dubbio Tommaso possedette al massimo grado il co-raggio della verità, la libertà di spirito nell’affrontare i nuoviproblemi, l’onestà intellettuale di chi non ammette la con-taminazione del cristianesimo con la filosofia profana, manemmeno il rifiuto aprioristico di questa. Perciò egli passò al-la storia del pensiero cristiano come un pioniere sul nuovocammino della filosofia e della cultura».1

Ma già i suoi contemporanei erano stati colpiti dalla gran-dezza del genio dell’Aquinate. Guglielmo di Tocco, il suo pri-mo biografo, sottolinea la grande originalità di Tommaso intutto ciò che faceva:

Page 7: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

PROLOGO8

2) G. DI TOCCO, Hystoria beati Thomae, c. 53.

«Fra Tommaso proponeva nelle sue lezioni problemi nuovi,scopriva nuovi metodi, impiegava nuove concatenazioni diprove e nell’udirlo spiegare, spiegava così una nuova dottrinacon nuovi argomenti, non si poteva dubitare che Dio, attra-verso l’irradiarsi di questa nuova luce e la novità di questaispirazione, gli avesse fatto dono dell’insegnamento, in parolee scritti, di una nuova dottrina».2

Il papa Giovanni XXII, ai delegati che gli chiedevano lacanonizzazione del santo rispose: «Quest’uomo ha illustrato laChiesa più che tutti gli altri dottori: si trae più profitto in unanno dai suoi libri che in tutta una vita dagli altri».

La Somma Teologica è entrata in qualche modo nella vita enella struttura stessa della Chiesa. È noto che nel Concilio diTrento, essa figurò sull’altare, accanto alla Bibbia. A suo modo,è una Bibbia, meno venerabile ma più ordinata dell’altra, menosacra ma più scientifica, in cui circola sempre la doppia corren-te del divino e dell’umano.

Tommaso è certamente un genio multiforme che ha lasciatoimpronte indelebili in vari campi del sapere, in particolare inquelli della teologia, della filosofia e della mistica.

Il teologo

Anzitutto S. Tommaso è un grandissimo teologo. Menogeniale, forse, di Origene e di Agostino, egli risulta però piùsistematico, più rigoroso, più coerente e più in linea con laverità cattolica rispetto ai due possenti pensatori africani.

S. Tommaso è sempre stato annoverato tra i massimi teologidi tutti i tempi. Protestanti e ortodossi identificano la sua teo-logia con la teologia stessa della Chiesa cattolica. E di fatto laChiesa cattolica dal Concilio di Trento in poi si è costantemen-

Page 8: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

Tommaso d’Aquino, teologo, filosofo, mistico 9

3) TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, q. 2, a. 3.4) T. PÈGUES, Commentaire français littéral de la Somme Théologique

de Saint Thomas d’Aquin, Toulouse 1997, I, p. 110.

te ispirata al suo pensiero e ha sempre raccomandato lo studiodelle sue dottrine nei seminari e nelle università cattoliche, ad-ditando il Dottore Angelico come modello di ortodossia. Il Nuovo Codice di Diritto Canonico decreta che gli studenti diteologia e i candidati al sacerdozio devono «imparare a pene-trare più profondamente i misteri della salvezza, specialmentesotto la guida di S. Tommaso come maestro» (c. 252, 3).

I costanti richiami del Magistero allo studio di S. Tommasosono già in se stessi un valido ed eloquente argomento a favoredell’importanza e del valore della sua teologia. Tuttavia nonoccorre l’autorità della Chiesa per riconoscere che l’insegna-mento teologico del Dottore Angelico non è affatto invecchiatoe superato. Basta dare uno sguardo rapido e sommario alla suaSomma per accorgersi che le sue formulazioni del grandi misteridella fede cristiana reggono bene il confronto con quelle deimigliori teologi del nostro tempo. Ecco alcuni punti dove emer-ge chiaramente la grandezza del genio teologico di S. Tommaso.

ESISTENZA DI DIO

Esemplare è la dimostrazione dell’esistenza di Dio che eglipropone mediante le famosissime “Cinque Vie”: 3 è un vero ca-polavoro di argomentazione precisa, energica, chiara. Anchenel servirsi di modelli anteriori, fra i quali Platone, Aristotele,Agostino e Maimonide, egli dispone i pensieri in una manieratutta propria. Il suo modo di argomentare serrato e robusto e lachiarezza con cui sa riassumere i pensieri altrui sono qualcosadi addirittura classico. Il P. Pègues chiama questo articolo«magnifico e in un certo senso il più bello e il più difficile quan-to al contenuto fra tutti gli articoli della Somma Teologica».4

Page 9: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

PROLOGO10

5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13.

ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO

Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la sua essenza e dei suoi attributi. L’argomento dell’essenza insede razionale è ancora più arduo e impegnativo di quello del-l’esistenza. Se infatti di quest’ultima nella contingenza radicaledelle cose non mancano tracce inconfondibili, tuttavia essenon sono tali da consentire una identificazione e una definizio-ne adeguata della sua realtà, della sua essenza, delle sue pro-prietà e attributi. Infatti dal mondo non è possibile ricavareconcetti precisi, chiari e distinti del suo autore, come dalle im-pronte lasciate, ad es., da un elefante non è possibile farsi un’i-dea adeguata dell’animale che le ha impresse. Le perfezioni in-finite di Dio si manifestano sempre alla mente umana per spe-culum et in enigmate, sia perché sono spezzettate e frantumatein tante piccole dosi, sia perché la nostra capacità di appren-derle è quella di una intelligenza finita, limitata, condizionatadalla materia e dalla storia. La trascendenza divina rimane tal-mente abissale che l’uomo non dispone di nessun concetto e dinessuna parola per pensare e parlare adeguatamente di Dio. I suoi concetti e le sue parole hanno tutt’al più un valore analo-gico e spesso soltanto metaforico. Tuttavia contro coloro chepretendono che tutto ciò che si dice di Dio abbia un significatomeramente negativo (per es. Maimonide), Tommaso difendevigorosamente il valore analogico del linguaggio e, per esserepiù precisi, nell’analogia egli distingue tre momenti: positivo,negativo ed eminenziale; l’analogia li abbraccia tutti e tre, ma èsoprattutto nel terzo che ci si accosta maggiormente alla realtàdi Dio.5

La peculiarità della trattazione tomistica dell’esistenza diDio e dei suoi attributi è la prospettiva nuova che egli assumein questo studio, che è la sua prospettiva metafisica dell’essere

Page 10: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

Tommaso d’Aquino, teologo, filosofo, mistico 11

6) Cf. ibid., qq. 3-13.7) Cf. ibid., I, q. 33, aa. 1-4.

concepito intensivamente. Anzitutto Tommaso identifica l’es-senza di Dio con l’essere: è l’esse ipsum subsistens. Conseguen-temente l’Angelico opera la sua “deduzione” degli attributi di-vini, mostrando di volta in volta che essi competono di dirittoall’esse ipsum subsistens: gli compete la verità perché questa èconformità con l’essere, gli compete la bontà perché questa èl’appetibilità dell’essere, gli compete la bellezza perché questaè lo splendore dell’essere, gli compete la perfezione perchél’essere è il plesso di ogni perfezione, gli compete l’infinità per-ché l’essere è di diritto senza limiti, ecc.6

LA TRINITÀ

Con una più precisa elaborazione del concetto di persona,intesa come sussistente nell’ordine dello spirito (subsistensrationale vel intellectuale), e applicando il concetto di sussi-stenza alle relazioni di paternità, filiazione e spirazione passiva,S. Tommaso trova una formulazione più adeguata della distin-zione delle tre persone della Santissima Trinità, conservandointatta l’unità della loro natura e della loro sostanza. La novitàpiù significativa riguarda lo studio delle due operazioni specifi-che e immanenti dello spirito umano: l’intelletto e la volizione.L’Angelico fa vedere che la processione del Figlio ha luogomediante l’intellezione e che si tratta di una vera e propriagenerazione; mentre la processione dello Spirito Santo ha luo-go mediante la volizione comune del Padre e del Figlio e sichiama spirazione. Le tre persone divine hanno anche dei no-mi propri. La prima persona si chiama Padre, in quanto generail Figlio; ingenito perché non deriva da nessuno; principio per-ché da esso derivano il Figlio e lo Spirito Santo.7 La seconda

Page 11: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

PROLOGO12

8) Cf. ibid., qq. 34-35.9) Cf. ibid., qq. 37-38.

persona si chiama Figlio in quanto generato dal Padre; verbo,perché termine del pensiero divino; immagine, perché riprodu-ce sostanzialmente il Padre.8 La terza persona si chiama Amorein quanto termine della volizione; dono, perché esso si dà; spirito,perché spirato dal Padre e dal Figlio.9

LA CRISTOLOGIA

La ricchissima trattazione che l’Angelico dedica al misterodi Cristo nella Terza Parte della Somma - sforzo estremo che loportò a porre fine alla sua attività di scrittore subito dopo averportato a termine questo suo capolavoro cristologico - è di unalimpidezza, precisione e profondità assolutamente straordina-rie. Qui, come negli altri casi, dove S. Tommaso “ha visto”, havisto bene e ha visto meglio degli altri teologi. Grazie al suoconcetto ontologico di persona egli riesce a chiarire adeguata-mente l’unicità della persona di Cristo. In Cristo non ci sonodue persone, una per la natura divina e l’altra per la naturaumana, come andavano ripetendo vari teologi del suo tempo,ma una sola persona, perché in lui c’è un unico principio disussistenza per entrambe le nature, sia la divina sia l’umana: èl’infinito atto di essere (actus essendi) che compete al Verbo, inquanto Figlio del Padre. Così si capisce come la natura umanadel Cristo, già integra e perfetta in se stessa, possa essere privadi quell’atto d’essere che normalmente compete a un essereumano, e venga a esistere grazie a un atto d’essere superiore,quello della seconda persona della Trinità.

«Poiché la natura umana si è unita a Dio in maniera ipostaticao personale e non accidentale, ne segue che la natura umananon gli fa acquistare un nuovo essere personale, ma solo una

Page 12: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

Tommaso d’Aquino, teologo, filosofo, mistico 13

10) Ibid., III, q. 17, a. 2.11) Cf. ibid., I-II, q. 110, a. 3.

nuova relazione con l’essere personale preesistente (della na-tura divina) di modo che si possa dire che quella persona sus-siste oltre che secondo la natura divina anche secondo la na-tura umana».10

ANTROPOLOGIA TEOLOGICA

Altrettanto ricca e profonda è l’antropologia teologica del-l’Aquinate, che gli ha fatto guadagnare il titolo di Doctor huma-nitatis. L’Aquinate dispone già di un quadro antropologicocompleto dal punto di vista filosofico: l’uomo non è né solocorpo né solo spirito, ma è uno spirito incarnato; è intelligentee libero, fatto a immagine di Dio; è inoltre un essere socievole,destinato a convivere e a realizzarsi con la collaborazione deipropri simili. Con questo quadro antropologico S. Tommasocerca di approfondire e di capire meglio il senso dei grandimisteri della storia della salvezza, una storia lunga e complicatain cui si presentano le vicende dell’umanità nella condizioneoriginaria del paradiso terrestre, nella condizione desolata diallontanamento da Dio dopo il peccato e infine nella condizio-ne di riconciliazione grazie all’azione redentiva del Cristo. Lapartecipazione alla vita divina, che è il frutto principale dellariconciliazione, secondo S. Tommaso, non è una semplicemetafora ma una stupenda realtà. Seppure in modo speculareanziché diretto (“a faccia a faccia”), mediante la fede, la spe-ranza e la carità, chi è stato rigenerato da Cristo e professa lanova lex, conosce Dio, lo possiede e lo ama così come Dioconosce, possiede e ama se stesso.11

La grazia tocca in modo reale e profondo tutto l’essere del-l’uomo e lo tocca in modo tale da trasformare radicalmente ilsuo agire: mediante la conversio ad Deum e la generazione alla

Page 13: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

PROLOGO14

vita divina egli entra nuovamente in rapporto di dialogo, diobbedienza, di amore, di pietà filiale verso Dio; e questi nuovirapporti con Dio esigono nuovi rapporti anche col prossimo:diventano anch’essi rapporti di fiducia, di dialogo, di solida-rietà, di amore. L’amore verso Dio e verso il prossimo è l’e-spressione concreta della nova lex che Cristo ha consegnatoall’umanità. Così il circolo dell’amore si chiude: quell’amoreche era partito da Dio per ricondurre l’uomo a se stesso rige-nerandolo a nuova vita, ritorna a Dio attraverso l’uomo il qualeora, mediante la partecipazione alla vita divina, può amare Diocome Lui ama se stesso.

Il filosofo

Nel campo filosofico S. Tommaso figura come un astro diprima grandezza sia come commentatore di Aristotele sia comecostruttore di un nuovo sistema metafisico.

Tommaso, dopo essere stato grande ammiratore di Aristote-le e appassionato studioso di tutti i suoi scritti e dopo aver fatteproprie molte dottrine di Aristotele in logica, gnoseologia,antropologia, metafisica, etica e politica, fu praticamente co-stretto dagli eventi a diventare anche un suo commentatore. Ciòavvenne durante la sua seconda docenza parigina (1269-1272).Infatti nella prestigiosa università di Parigi, specialmente nellafacoltà di teologia, la versione averroistica del pensiero aristote-lico adottata da Sigieri di Brabante aveva causato molto allarmi-smo; così in molti ambienti si chiedeva con insistenza che venis-sero riesumati i divieti aristotelici del 1210, 1214 e 1227.

Da parte sua S. Tommaso aveva già confutato con fermezzagli argomenti addotti da Sigieri di Brabante circa la natura del-l’intelletto umano nell’opuscolo intitolato De unitate intellectuscontra Averroistas parisienses. Ma questo non risultava più suf-ficiente. Col trionfo dell’agostinismo nell’università di Parigi,

Page 14: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

Tommaso d’Aquino, teologo, filosofo, mistico 15

che in quei tempi era l’unica università a conferire i gradi acca-demici in teologia, si profilava un nuovo rifiuto sistematico diAristotele. Per salvare lo Stagirita da una condanna che sembra-va ormai imminente, era necessario ripetere l’opera compiutatrent’anni prima da Alberto Magno (il quale aveva parafrasatoper i lettori latini quasi tutto Aristotele): realizzare cioè unnuovo commento dell’intero corpus aristotelicum, un commentoda mettere in mano agli studenti di filosofia dell’università pari-gina e delle altre università della respublica christiana. A quest’o-pera colossale l’Angelico si dedicò con tutte le sue forze, dandoprova di una capacità di lavoro assolutamente eccezionale. Messoin disparte qualsiasi altro progetto, incluso quello importantissi-mo e preziosissimo della Summa Theologiae, in appena quattroanni compì la difficilissima impresa di commentare tutte leopere più importanti di Aristotele, tra cui la Fisica, la Metafisica,l’Etica, la Politica, l’Anima, il Peri Hermeneias, gli Analitici poste-riori, il De sensu et sensato e il De memoria et reminiscentia.

In tutti gli scritti sopracitati Tommaso analizza con attenzionesia le “parole” (verba) sia l’intenzione di Aristotele; nel caso ditermini piuttosto oscuri, si rifà a passi paralleli per determinareesattamente l’intentio Aristotelis. Con i suoi commenti S. Tom-maso fornì così la sospirata guida esegetica ad Aristotele, unaguida sicura che aiutava i giovani maestri delle arti a comprende-re la filosofia aristotelica in conformità col testo autentico e,dove, necessario, anche in armonia con i dettami della fede.Sull’esempio del suo grande maestro Alberto, Tommaso fecenuovamente vedere che tra Aristotele e cristianesimo non c’eranocontrasti insanabili e che era quindi molto meglio per la Chiesacercare di dialogare con Aristotele che condannarlo in blocco.12

12) Cf. J. A. WEISHEIPL, Tommaso d’Aquino. Vita, pensiero, opere, Milano1994, pp. 292-293.

Page 15: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

PROLOGO16

13) W. JAEGER, Umanesimo e teologia, Milano 1958, pp. 35-36.

La bontà, il rigore, il valore, la fedeltà dell’esegesi tomisticasono sempre stati riconosciuti da tutti gli studiosi delle opere delloStagirita. Mi limito a citare il giudizio autorevolissimo di WernerJaeger, il massimo tra gli studiosi di Aristotele del secolo XX.Scrive Jaeger:

«I commenti di S. Tommaso ad Aristotele rivelano un nuovosforzo di concentrazione per arrivare a capire sia lo spirito chela lettera di un autore nuovo, che presenta serie difficoltà allospecialista e ostacoli insormontabili al lettore medio impre-parato (...); non vi è nulla di paragonabile alla serietà e alla te-nacia del felice tentativo di S. Tommaso di penetrare il si-gnificato delle opere del grande filosofo, alla cui analisi e in-terpretazione egli dedicò una così gran parte della sua vita.Non troviamo esempi di questo tipo di comprensione, che è altempo stesso particolare e generale, inventiva eppure assoluta-mente oggettiva, neppure se consideriamo i secoli del piùdotto umanesimo».13

Nel giro di qualche decennio nelle università medievali icommenti dell’Aquinate soppiantarono quelli di Averroè eTommaso si guadagnò così il titolo di Commentator noster. Lostesso Alberto Magno li teneva in tale considerazione da farritirare dalla circolazione i propri commenti per farli sostituirecon quelli del suo eminente discepolo.

Con i suoi commenti Tommaso contribuì in modo decisivoall’ingresso di Aristotele in Occidente, favorendo così la crea-zione di una nuova versione della civiltà medievale a sfondospiccatamente umanistico, anziché monacale, quale era statafino allora, ispirandosi ad Agostino.

Ma l’apporto di S. Tommaso alla filosofia è ancora piùvistoso e più significativo se si considera quanto egli ha fatto inmetafisica. Mentre nelle altre parti della filosofia il suo apporto

Page 16: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

Tommaso d’Aquino, teologo, filosofo, mistico 17

14) TOMMASO D’AQUINO, De potentia, q. 7, a. 2, ad 9.15) Ibid.16) In I Sent., d. 17, q. 1, a. 2, ad 3.

ha un valore principalmente storico, in quanto sostituisce alledottrine platonico-agostiniane allora di moda le corrispondentidottrine aristoteliche, in metafisica la sua originalità è assoluta:infatti egli è il creatore di un nuovo sistema metafisico, basatosul concetto intensivo dell’essere, inteso come atto puro (esseut actus) e non più come esse commune, ossia come piattafor-ma universale delle realtà.

I punti essenziali della nuova metafisica dell’essere sonocinque.

L’INTUIZIONE DELLA PERFEZIONE ASSOLUTA DELL’ESSERE

Per S. Tommaso l’intuizione filosofica primaria e fonda-mentale è quella dell’essere, inteso in senso forte, intensivo.Che questo sia un concetto nuovo, esclusivo di S. Tommaso,risulta dalle espressioni che egli adopera quando parla dell’es-sere: è un linguaggio nuovo, inusitato, che non si incontra nénella Sacra Scrittura, né nei Padri della Chiesa, né nei filosofineoplatonici (Porfirio, Proclo, Pseudo-Dionigi, Avicenna).Ecco appunto come S. Tommaso canta la perfezione dell’esse-re che ha abbagliato la sua mente: «Fra tutte le cose l’essere èla più perfetta».14 «All’essere non si può mai aggiungere nullache gli sia estraneo, poiché nulla gli è estraneo tranne il non-essere, il quale non può essere né forma né materia».15

«L’essere è più nobile di tutte le cose che accompagnano l’esse-re. Perciò, in assoluto, è più nobile anche del conoscere, sepure fosse possibile concepire il conoscere senza l’essere.Quindi ciò che sta più in alto nell’ordine dell’essere sta più inalto anche in qualsiasi altro ordine».16 «Ciò che in qualsiasi

Page 17: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

PROLOGO18

17) C. Gent., III, 56.18) Subst. separ. 7, 16.19) De pot., q. 7, a. 2, ad 9.20) C. Gent., I, 56.21) In I Sent., d. 37, q. 1, a. 1, sol.22) S. Th., I, q. 4, a. 2, ad 3.

effetto è maggiormente perfetto è l’essere; qualsiasi natura oforma acquista perfezione per il fatto che è dotata dell’atto del-l’essere».17 «L’essere è il fine ultimo di ogni azione».18 «L’essereè l’attualità di ogni atto e quindi la perfezione d’ogni perfezio-ne».19 «La nobiltà d’ogni cosa dipende dal suo essere».20

Pertanto per S. Tommaso la metafisica è l’indagine intornoall’essere dell’ente, ma dell’essere concepito intensivamente, in senso forte, come fonte da cui irradia ogni realtà e ogni perfezione.

LA DISTINZIONE ONTOLOGICA TRA ENTE ED ESSERE

Ente ed essere non sono la stessa cosa. Preso come terminechiave della metafisica dell’essere, ente dice la totalità di una co-sa, non una sua parte (l’essenza, la materia, la forma ecc.). Tuttavia, come suggerisce l’origine stessa del termine (ens traeorigine da esse), ente connota in modo particolare il suo rap-porto con l’essere: «ente è ciò che ha l’essere» (quod habetesse),21 o più precisamente «è ciò che partecipa all’essere»(quod participat esse).22

Per contro l’essere è l’atto primo e ultimo di ogni ente. È l’atto ultimo perché l’essere attua l’ente che esso presupponelogicamente già costituito nella sua concreta singolarità (la quale abbraccia sia i principi sostanziali che accidentali);quindi nell’ordine formale, esso viene per ultimo e col suosopravvenire pone in atto tutto quanto entra nella costituzionedell’ente e che prima del suo avvento era ancora racchiuso nelregno del non essere. L’essere è inoltre atto primo, perché l’en-

Page 18: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

Tommaso d’Aquino, teologo, filosofo, mistico 19

23) C. Gent., I, 43.24) Ibid., 26.

te acquista attualità proprio grazie all’essere. L’essere sta quin-di al fondo della realtà dell’ente e la sostiene in tutti i suoimomenti, modalità e forme.

LA DISTINZIONE REALETRA ESSENZA E ATTO D’ESSERE NEGLI ENTI

La ragione fondamentale della distinzione dell’ente dall’es-sere è che mentre l’essere è puro e semplice atto, e questocostituisce la sua essenza; l’ente è invece composto di atto epotenza e la sua specificità è quella di avere una essenza real-mente distinta dall’essere. Le essenze - spiega S. Tommaso -sono come dei recipienti e contengono tanto di essere quantone comporta la loro capacità.

«L’essere che in se stesso è infinito può essere partecipato dainfiniti enti e in infiniti modi. Se dunque l’essere di qualche enteè finito, bisogna che esso sia limitato da qualche altra cosa, chesia in una certa guisa presente nell’ente come suo principio».23

Tale è il ruolo dell’essenza. D’altronde gli enti non si posso-no distinguere gli uni dagli altri in ragione dell’essere che ècomune a tutti. Perciò,

«se differiscono realmente tra loro bisogna o che l’essere stessosia specificato da alcune differenze aggiunte, in maniera checose diverse abbiano un essere specificamente diverso, oppureche le cose differiscano, perché lo stesso essere compete anature specificamente diverse. Il primo caso è impossibile,perché all’essere non si può fare aggiunta in quel modo concui si aggiunge la differenza specifica al genere. Bisognerà allo-ra ammettere che le cose differiscono a cagione delle loro di-verse nature, per le quali si acquista l’essere in modi diversi».24

Page 19: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

PROLOGO20

Essenza e atto d’essere sono realmente distinti perché sicomportano come atto e potenza: l’essenza è la potenza e l’es-sere è l’atto.

LA RISOLUZIONE DEGLI ENTI NELL’ESSERE SUSSISTENTE

Giunti a questo punto, cioè constata la distinzione reale traessenza e atto d’essere negli enti, si impone di necessità di ren-dere conto della loro effettiva unione. Infatti l’ente non ha nes-sun diritto di essere: può avere l’essere ma può anche perderlo:l’ente è intrinsecamente contingente. Ora la contingenza solle-va la questione della sua origine.

Le vie per risolvere il problema dell’origine dell’ente trac-ciate da S. Tommaso sono due: la via della composizione equella della partecipazione.

Muovendo dal fenomeno della composizione dell’ente, ilquale è sempre costituito di due elementi distinti, l’essenza el’atto d’essere, S. Tommaso imposta la risoluzione in questomodo:

«È necessario che ogni cosa in cui l’essere è diverso dalla suaessenza abbia l’essere da un altro. E poiché tutto ciò che è invirtù di un altro esige come causa prima ciò che è per sé, videv’essere qualche cosa che sia causa dell’essere in tutte lealtre, appunto perché essa è soltanto essere, diversamente siandrebbe all’infinito nelle cause, avendo ogni cosa che non èsolo essere una causa, come si è visto. È dunque evidente chel’intelligenza è forma ed essere e che ha l’essere dal primo enteche è solo essere, e questo ente è la causa prima, e cioè Dio».25

25) De ente et essentia, IV, n. 27.

Page 20: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

Tommaso d’Aquino, teologo, filosofo, mistico 21

Assumendo come punto di partenza la partecipazione del-l’ente all’essere S. Tommaso imposta così la risoluzione:

«Tutto ciò che è qualcosa per partecipazione rimanda a unaltro che sia la stessa cosa per essenza come a suo principiosupremo. Per esempio, tutte le cose calde per partecipazionesi riducono al fuoco il quale è caldo per essenza. Ora, dato chetutte le cose che sono partecipano all’essere e sono enti perpartecipazione, occorre che in cima a tutte le cose ci sia qual-cosa che sia essere in virtù della sua stessa essenza, ossia che lasua essenza sia l’essere stesso. Questa cosa è Dio, il quale ècausa sufficientissima, degnissima e perfettissima di tutte lecose: da lui tutte le cose che esistono partecipano all’essere».26

L’ESISTENZA DI DIO, I SUOI ATTRIBUTI E LE SUE OPERAZIONI

La risoluzione dell’ente e dell’Essere, mentre per un verso dàun sicuro fondamento all’ente, per un altro verso comprova l’e-sistenza dell’Essere stesso, un Essere infinito, sapientissimo e po-tentissimo, causa prima d’ogni cosa, che corrisponde a colui chela religione chiama Dio. Pertanto oltre che con le famose CinqueVie, che sono quelle comuni che S. Tommaso riprende da altrifilosofi, egli prova l’esistenza di Dio anche con “vie” proprie,che sono perfettamente in linea con la sua metafisica dell’essere.

D’altronde sarebbe sorprendente che possedendo una nuo-va intuizione dell’essere, idea potentissima, fulgidissima efecondissima, l’Angelico non avesse trovato in essa anche unascala per salire fino a Dio.

La grandezza di un filosofo dipende dalla grandezza dellasua intuizione di partenza, che è la finestra attraverso la qualeegli guarda alla realtà; ed è proprio da quella finestra che eglivede Dio. In tutte le metafisiche il discorso sull’esistenza diDio viene logicamente e coerentemente raccordato con l’idea

26) In Evang. Joan. Prol., n. 5.

Page 21: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

PROLOGO22

centrale che ha conquistato la mente di un pensatore. Così, peresempio, se l’idea centrale è il divenire, come per Aristotele,allora l’esistenza di Dio viene argomentata a partire dal divenire;se l’idea centrale è la verità, come in Agostino, allora l’esistenzadi Dio viene argomentata a partire dalla verità; se l’idea centra-le è la sostanza, come in Spinoza, allora l’esistenza di Dio vieneargomentata a partire dalla sostanza; se l’idea centrale è l’infi-nità, come in Cartesio, allora l’esistenza di Dio viene argomen-tata a partire dalla infinità ecc. S. Tommaso, che è stato folgo-rato dall’idea dell’essere, fa altrettanto: è in rapporto alla perfe-zione dell’essere, centro di tutte le perfezioni e fondamento diogni realtà che egli propone il suo argomento dell’esistenza diDio. Ed è chiaramente un argomento di tipo ontologico, anzi aben guardare è l’unico argomento a cui si addice letteralmentequesta denominazione, in quanto il suo discorso è tutto centra-to sull’essere e conduce a Dio mediante un accurato esame deirapporti degli enti con l’essere.

Diversamente dalla prova ontologica di S. Anselmo che è unaprova a priori, che ricava l’esistenza di Dio direttamente dalla de-finizione della sua essenza, la prova tomistica è a posteriori. Essapresuppone certamente una determinata idea dell’essere - chedall’Angelico viene concepito come perfezione assoluta - ma poiprocede a posteriori: dall’esame del rapporto degli enti con l’esse-re, che è un rapporto di composizione e di partecipazione. Così lapartecipazione e la composizione si configurano come modalitàdell’ascesa a Dio percorrendo la via dell’essere. Muovendo dalconcetto di essere-perfezione assoluta e inglobante, e dall’espe-rienza della composizione e partecipazione della perfezione del-l’essere da parte degli enti, S. Tommaso elabora la sua prova “ontologica” dell’esistenza di Dio, visto come Esse ipsum subsistens.

Raggiunto Dio attraverso la via ontologica S. Tommaso cer-ca di descrivere la sua natura e lo fa guardando a Dio attraver-so la finestra dell’essere. Questa prospettiva gli consente di de-finire meglio gli attributi di Dio e le sue operazioni.

Page 22: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

Tommaso d’Aquino, teologo, filosofo, mistico 23

27) Comp. theol., c. 68.

Individuata nell’essere stesso l’essenza di Dio, S. Tommasosi trova tra le mani un criterio validissimo per distinguere qualiattributi appartengono a Dio necessariamente e quali no.Come abbiamo già visto in precedenza trattando del pensieroteologico di S. Tommaso, il suo criterio per stabilire gli attribu-ti di Dio è il seguente: si prende una perfezione e la si confron-ta con l’essere; si controlla se si fonda sull’essere stesso o se in-vece ottiene l’essere solo quando si incarna in una determinataessenza. Nel primo caso ci troviamo di fronte a un attributo diDio, nel secondo no.

Anche le divine operazioni sono interpretate da S. Tommasocome operazioni ontologiche. Così la creazione è definita comeuna chiamata all’essere dal nulla o come partecipazione e co-municazione della perfezione dell’essere alle creature. Così ri-sulta che «il primo effetto prodotto da Dio nelle cose è l’esserestesso», perché tutti gli altri effetti lo presuppongono e su di essosi fondano. 27 Quanto poi al concorso divino e alla provvidenza,sono le operazioni con cui Dio preserva le creature nell’essere.

Il mistico

S. Tommaso oltre che grandissimo come teologo e comefilosofo, è anche un mistico eccelso e lo è in due modi: comestudioso e come credente.

Anzitutto, come studioso. Benché egli non dedichi specifi-camente alcuna opera allo studio della mistica, tuttavia ci sononelle sue opere - specialmente nella Summa Theologiae e nelCommento al Vangelo di S. Giovanni - delle pagine illuminantiin cui definisce con precisione questa attività.

Egli stabilisce un originale ordo sapientiae che comprendetre gradi: sapienza filosofica, sapienza teologica e sapienzamistica. La sapienza filosofica si basa sulla capacità della ragione

Page 23: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

PROLOGO24

28) S. Th., II-II, q. 45, a. 2.29) Ibid., I-II, q. 180, a. 4.

di esaminare la realtà entro i limiti stabiliti dalla sua natura. Lasapienza teologica si basa sulla Rivelazione ed esamina i conte-nuti della fede, studiando il mistero di Dio stesso. La sapienzamistica è un dono dello Spirito Santo (il dono della sapienza),con cui l’uomo viene introdotto in una speciale conoscenza ecomprensione della realtà divina.

La sapienza mistica non è frutto della ricerca umana, ma èun carisma speciale dello Spirito Santo che coinvolge anzituttola volontà, mediante la carità e successivamente l’intelletto, eha luogo mediante una certa connaturalità. Ecco un testomolto sobrio ma esemplarmente chiaro in cui l’Angelico svolgequesti concetti:

«Avere un retto concetto delle cose di Dio, conosciute me-diante la ricerca razionale, appartiene alla virtù intellettualedella sapienza; ma avere un retto giudizio su queste cose me-diante una certa connaturalità (secundum quandam connatura-litatem), appartiene alla sapienza che è un dono dello SpiritoSanto (...). Ora questa esperienza e connaturalità con le cosedivine si attua con la carità, la quale ci unisce a Dio, secondole parole di S. Paolo: “Chi si unisce a Dio forma un unico spi-rito con Lui” (1 Cor 6, 17). Perciò il dono della sapienza ha lasua causa, cioè la carità, nella volontà, ma la sua essenza risie-de nell’intelletto».28

Secondo S. Tommaso l’unione mistica con Dio fa parte delmomento più alto della ratio superior: allora la mente si con-centra tutta sulle realtà divine e le contempla gioiosamente.

«Questa contemplazione sarà perfetta nella vita futura, quan-do vedremo Dio faccia a faccia, rendendoci perfettamentefelici. Ora invece la contemplazione della verità è possibilesolo imperfettamente, cioè “attraverso uno specchio e unenigma”, dandoci un inizio di beatitudine, la quale incomin-cia in questa vita, per completarsi nell’altra». 29

Page 24: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

Tommaso d’Aquino, teologo, filosofo, mistico 25

30) PIO XI, Enc. Studiorum ducem, in Enchiridion delle Encicliche, vol. V,n. 91.

L’apporto di S. Tommaso allo studio della mistica è statosegnalato anche da Pio XI nell’enciclica Studiorum ducem(29.6.1923):

«Non minor pregio ebbe in lui la dottrina ascetica e mistica (...).Chi volesse conoscere quanto si estenda il precetto dell’amo-re di Dio, come crescano in noi la carità e i doni dello SpiritoSanto ad essa congiunti, come differiscano tra loro i vari statidi vita, come lo stato di perfezione, lo stato religioso, l’apo-stolato, e quale sia la natura di ciascuno, o altri punti di teolo-gia ascetica e mistica, dovrà principalmente consultare ilDottore Angelico».30

Ma oltre che come studioso della disciplina mistica S. Tom-maso si è anche segnalato per avere esperimentato in se stessofenomeni mistici davvero singolari. Le testimonianze dei suoicontemporanei a questo riguardo sono impressionanti.

L’evento più strabiliante è quello legato alla sua decisione dicessare definitivamente ogni sua attività letteraria. Eravamoall’inizio di dicembre (il giorno 6, festa di San Nicola) del 1273.Durante la celebrazione della Santa Messa, S. Tommaso «subìuna mirabile trasformazione». Pareva che fosse stato rapito inestasi. Finito il santo sacrificio «non scrisse né dettò più nulla,anzi mise da parte gli strumenti della scrittura nella terza partedella Somma al trattato sulla penitenza». Le parole autentichedel suo primo biografo hanno un sapore tutto particolare:«post ipsam missam nunquam scripsit neque dictavit aliquid,immo suspendit organa scriptionis in tertia parte Summae, intractatu de penitentia».

Questo fatto, in un uomo che aveva per sistematica abitudi-ne, dopo la celebrazione e il ringraziamento della Messa, dipassare tutta la giornata a scrivere, a dettare o insegnare, dimo-

Page 25: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

PROLOGO26

stra un cambiamento straordinario. Il P. Reginaldo da Piperno,suo amico e compagno fedelissimo, notato questo insolitomodo di fare del maestro Tommaso, gli chiese: «Come mai, Pa-dre, avete sospeso un lavoro così grandioso che avevate comin-ciato a Gloria di Dio e a illuminazione del mondo?». E Tom-maso gli rispose: «Non posso». Ma Reginaldo temendo che peril troppo studio l’Aquinate fosse uscito di senno, insisteva per-ché continuasse nella composizione dei suoi scritti. Dopo tantapressione e insistenza, Tommaso alla fine disse a Reginaldo:«Promettimi, in nome del Dio vivo e onnipotente e della tuafedeltà al nostro ordine, e dell’amore, che non rivelerai mai,finché sarò vivo, ciò che ti dirò. Tutto ciò che ho scritto è comepaglia per me in confronto a ciò che ora mi è stato rivelato». E poi soggiunse: «L’unica cosa che ora desidero è che Dio,dopo aver posto fine alla mia opera di scrittore, possa prestoporre termine anche alla mia vita».

Queste parole attestano il carattere mistico dell’intera vi-cenda. Tommaso manifestò anzitutto la frammentarietà della suascienza alla maniera di S. Paolo nella Prima Lettera ai Corinti:«Ora io conosco parzialmente, allora conoscerò per intero». Insecondo luogo, tutto quello che aveva fatto fino allora sembròall’Aquinate un insegnamento superato. La stessa SummaTheologiae, capolavoro lasciato incompiuto, gli pareva un’om-bra dinanzi al guizzo di luce che gli brillò nella mente in quelgiorno dell’anno 1273. Avrebbe egli potuto escogitare e pro-porre una dottrina più luminosa e coerente ancora, se avessevissuto una vita un po’ più lunga quaggiù? Certamente no.

Va comunque segnalato che l’episodio del 6 dicembre eragià stato preceduto da episodi analoghi. Guglielmo di Toccoriporta uno di questi verificatosi nella domenica di Passione,26 marzo 1273, mentre Tommaso stava celebrando la Messa inpubblico a cui partecipavano molti nobili della città. Egli fucosì rapito in estasi dai sacri misteri che restò a lungo come in

Page 26: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

Tommaso d’Aquino, teologo, filosofo, mistico 27

“trance”, «col viso inondato di lacrime». Alla fine uno dei con-fratelli gli si avvicinò, lo scosse e lo invitò a continuare la cele-brazione della Messa. In seguito, quando alcuni fedeli chieseroa Tommaso che cosa fosse accaduto, egli liquidò la cosa comeun fatto di nessuna importanza.

Oltre che docente di teologia e scrittore di opere filosofichee teologiche di valore perenne, S. Tommaso fu anche apprezza-to predicatore. Per dieci anni (1259-1369) ricoprì la carica di“Predicatore generale” della Provincia Romana. Durante gliultimi anni, a Napoli egli amava annunziare dal pulpito laparola di Dio. Specialmente nella quaresima del 1273 il mae-stro Tommaso si dedicò alla istruzione religiosa dei fedeli dalpulpito della chiesa conventuale di S. Domenico. Le conferen-ze da lui lasciate sopra il Simbolo degli Apostoli, l’Orazionedomenicale, i Dieci comandamenti e la Salutazione angelica for-mano una serie di discorsi che pronunciò giorno per giornodinanzi al popolo. Tommaso non solo era chiaro e profondonella sua predicazione, ma penetrava anche tanto addentronella materia che esponeva e la viveva così intensamente cheera tutto immerso nel desiderio e in un certo pregustamentodelle cose celesti. Così anche il contegno esteriore raddoppiaval’efficacia della sua parola, imprimendo con meravigliosa forzapersuasiva nella mente degli uditori quelle realtà eterne cheardentemente desiderava e pregustava. «Con tanta riverenzaera ascoltato dal popolo come se la sua predicazione provenis-se da Dio stesso».31 Così Tommaso d’Aquino appare come per-fetto frate predicatore e un uomo spirituale, caro a Dio e agliuomini.

31) G. DI TOCCO, Historia, cit., c. 48.

Page 27: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

PROLOGO28

32) Ibid., c. 36.33) PIO XI, Enc. Studiorum ducem, n. 93.

«Pareva che soltanto alla vista del suo contegno esteriore na-scesse negli animi un affetto straordinario tanto che, chi loavesse veduto o gli avesse parlato una volta, ne riceveva la gra-zia di una consolazione singolare. Quindi fra’ Eufranone diSalerno... era solito dire che, quando guardava con un sensodi devozione il suddetto dottore, riceveva sempre dalla suavista e dalla sua parola un conforto di letizia spirituale; il chenon poteva derivare che dalla presenza dello Spirito Santo,poiché da lui solo suole procedere tanta grazia».32

Da tutte queste testimonianze risulta che la sua predicazio-ne era irrorata da un’onda fortemente mistica.

Ma la tonalità mistica caratterizza specialmente la devozio-ne di S. Tommaso per il sacramento dell’Eucaristia. Questotratto della sua spiritualità è stato sottolineato da Pio XI nel-l’enciclica Studiorum ducem. Scrive il papa:

«Il nostro santo ebbe il dono e il privilegio singolare di potertradurre gli insegnamenti della sua scienza nelle preghiere einni della liturgia e divenire così il poeta e l’araldo massimodella divina eucaristia. Poiché la chiesa cattolica in ogni partedel mondo e presso tutte le genti nei riti sacri si serve e si ser-virà sempre, con ogni zelo, dei cantici di Tommaso, da cuispira il sommo fervore dell’animo supplichevole e che conten-gono a un tempo l’espressione più esatta della dottrina tradi-zionale sull’angusto sacramento, che è detto principalmentemistero di fede. Ripensando a questo e ricordando l’elogio fat-to a Tommaso da Cristo stesso, nessuno si meraviglierà se a luiè stato dato anche il titolo di dottore eucaristico».33

Page 28: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

Tommaso d’Aquino, teologo, filosofo, mistico 29

34) GIOVANNI PAOLO II, Enc. Fides et ratio, 43.35) Ibid.36) Ibid.

Conclusione

Così, i tre gradi della sapienza: grado filosofico, teologico e mistico si trovano realizzati a un livello altissimo nel DottoreAngelico. Egli è davvero sommo teologo, sommo filosofo e sommo mistico.

Questo triplice aspetto del pensiero di S. Tommaso viene ri-marcato anche da Giovanni Paolo II nell’enciclica Fides et ratio,nella quale S. Tommaso viene mostrato come maestro e guidadella perfetta armonia esistente tra la ragione e la fede, un’ar-monia che diviene in lui quasi connaturale grazie a una specia-le assistenza dello Spirito Santo.

Tommaso

«ebbe il grande merito di porre in primo piano l’armonia cheintercorre tra la ragione e la fede. La luce della ragione equella della fede provengono entrambe da Dio, egli argomen-tava; perciò non possono contraddirsi tra loro».34

Tommaso va più a fondo nello stabilire i legami tra la veritàdella ragione e la verità della fede:

«riconosce che la natura, oggetto proprio della filosofia, puòcontribuire alla comprensione della rivelazione divina. La fededunque non teme la ragione, ma la ricerca e in essa confida.Come la grazia suppone la natura e la porta a compimento».35

Tra la ragione e la fede avviene dunque una relazione diinterscambio. La ragione

«illuminata dalla fede, viene liberata dalla fragilità e dai limitiderivanti dalla disobbedienza del peccato e trova la forzanecessaria per elevarsi alla conoscenza del mistero di DioUno e Trino».36

Page 29: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

PROLOGO30

37) Ibid.38) Ibid., 42.39) Cf. ibid., 43.

La fede dell’uomo dovrebbe dunque essere razionale.

«Pur sottolineando con forza il carattere soprannaturale dellafede, il Dottore Angelico non ha dimenticato il valore dellasua ragionevolezza; ha saputo anzi scendere in profondità eprecisare il senso di tale ragionevolezza. La fede infatti è inqualche modo “esercizio del pensiero”; la ragione dell’uomonon si annulla né si avvilisce dando l’assenso ai contenuti difede; questi sono in ogni caso raggiunti con scelta libera econsapevole».37

«L’armonia fondamentale della conoscenza filosofica e dellaconoscenza di fede è ancora una volta confermata: la fedechiede che il suo oggetto venga compreso con l’aiuto dellaragione, al culmine della sua ricerca, ammette come necessa-rio ciò che la fede presenta».38

Un’altra grande intuizione del mistico Tommaso è l’indicareil ruolo dello Spirito Santo nel processo di maturazione del sa-pere umano verso la pienezza della sapienza.39 Infatti sia nellafilosofia sia nella teologia non si tratta soltanto di acquisire delleinformazioni su un preciso tema. Si tratta di una più profondacomprensione della realtà sia naturale (il mondo e l’uomo) siarivelata, per poter conoscere la verità sull’uomo, sul senso e sulfine della vita e per poter saggiamente orientarla. Il fine ultimodella filosofia e della teologia è dunque l’acquisizione della sa-pienza mistica, che permette all’uomo di valutare adeguatamen-te e dirigere la propria vita verso la pienezza stabilita da Dio.

Page 30: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

530

Agostino: 259, 276, 278-280, 416,468, 479, 491-497, 508, 511-512Alberto Magno: 401-402, 445-447,469-470, 481, 497-498Aristotele: 128, 173-177, 179-186,220, 266, 268-270, 274-276, 278,286-287, 290, 296, 298, 456, 459,464, 466-467, 476-478, 487-488Avicenna: 305, 456-457, 480

Berti E.: 132-136Boezio: 260, 357Bontadini G.: 60Breton S.: 450

Cardal R.: 131

De Finance J.: 109-115De Raeymaeker L.: 116-119

Elders L.: 150-159, 406-407, 447,453, 460, 476, 482

Fabro C.: 97-105, 135, 143-144,197, 206-209, 218, 244Filippo il Cancelliere: 443, 469,480-481

Filone Alessandrino: 416Forest A.: 106-108

Gaetano (Tommaso De Vio): 424-428 Garrigou-Lagrange R.: 46-51Giacon C.: 120-125Gillon L.: 390Gilson E.: 74-86, 203-205, 210-212,217, 219, 301, 340, 498Giovanni Paolo II: 8, 27, 29-30,308-309Grabmann M.: 40-45Guglielmo di Tocco: 138

Hayen H.: 243Heidegger M.: 196-197

Jaeger W.: 16

Kant E.: 335Kenny A.: 328Kremer K.: 196

Laporta L.: 391Leone XIII: 34-37Le Roy E.: 328

INDICE DEI NOMI

Page 31: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

531Indice dei nomi

Lobato A.: 160-167Luyten N.: 325

Maimonide: 413-414Maritain J.: 87-96, 205-206Masnovo A.: 52-58Mathieu V.: 224Maurer A.: 414McInerny R.: 137-142, 406-407Monod J.: 338-339Mounier E.: 258

Olgiati F.: 59-64Origene : 479Owens J.: 177

Paolo VI: 7, 83Pasquinelli A.: 466Pègues T.: 9Pio XI: 25, 28Platone: 476-477, 484-487Plotino: 478, 488-490Porfirio: 464Proclo: 464, 478, 479Pseudo-Dionigi: 479, 490-491

Quinn J. M.: 204

Reale G.: 177, 488Rist J. M.: 464

Romeyer B.: 204

Schmitz R.: 464-466Sciacca M. F.: 60Secrétan C.: 345Seifert J.: 204Sertillanges A.-D.: 65-68

Tognolo A.: 121Tommaso d’Aquino S.: 9-10, 12,17-21, 23-24, 27, 42, 136, 139-140,146, 165-166, 188-195, 199-201,210-217, 221, 224-225, 227, 232-236,242-243, 246-248, 250, 255-257,260, 262, 267-274, 276-281, 283-284,286-287, 289, 291- 301, 303-306,309-311, 313-314, 316, 317-321,323-324, 326-327, 329, 331, 334,339-340, 342-343, 347-364, 366-383,387-396, 398-402, 404- 408, 410-411,413-420, 422-423, 429, 432-436,438-439, 447-449, 452-458, 461-463,470-471, 473-476, 483-484, 498- 501,504, 509-516, 518-519, 523-525Tyn T.: 126, 131Tresmontant C.: 337-338

Vanni Rovighi S.: 69-73Van Steenberghen F.: 98Ventimiglia G.: 143-149, 465-466

Page 32: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

INDICE

PREFAZIONE 15

PR O L O G O

TOMMASO D’AQUINO TEOLOGO, FILOSOFO, MISTICO

Il teologo 18

Esistenza di Dio 19

Essenza e attributi di Dio 10

La Trinità 11

La cristologia 12

Antropologia teologica 13

Il filosofo 14

L’intuizione della perfezione assoluta dell’essere 17

La distinzione ontologica tra ente ed essere 18

La distinzione reale tra essenza e atto d’essere negli enti 19

La risoluzione degli enti nell’Essere sussistente 20

L’esistenza di Dio, i suoi attributi e le sue operazioni 21

Il mistico 23

Conclusione 29

Page 33: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

PA R T E PR I M A

LE INTERPRETAZIONI DELLA METAFISICA TOMISTICA

nel ventesimo secolo

Il Neotomismo 33

Martin Grabmann (1875-1949) 40

Reginaldo Garrigou-Lagrange (1877-1964) 46

Amato Masnovo (1880-1955) 52

Francesco Olgiati (1886-1962) 59

Antonin-Dalmace Sertillanges (1863-1948) 65

Sofia Vanni Rovighi (1908-1990) 69

Etienne Gilson (1884-1978) 74

Il concetto di filosofia cristiana 75Dalla metafisica di Aristotele alla nuova metafisica di S. Tommaso 78

Jacques Maritain (1882-1973) 87

La necessità della metafisica 87

L’oggetto della metafisica 88

L’intuizione dell’essere 89

534

Page 34: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

Cornelio Fabro (1911-1995) 97

Aimé Forest (1898-1983) 106

Joseph de Finance (1904-1999) 109

Louis de Raeymaeker (1895-1970) 116

Carlo Giacon (1900-1984) 120

Tomas Tyn (1950-1990) 126

Enrico Berti (1935) 132

Ralph McInerny (1929) 137

Giovanni Ventimiglia (1964) 143

Leo Elders (1926) 150

Abelardo Lobato (1925) 160

L’originalità dell’esse tomistico 163

La risoluzione dell’ente nell’Esse ipsum 165

La illustrazione dei predicati trascendentali 165La deduzione dei principi primi della metafisica dai trascendentali 166

Conclusione 168

535

Page 35: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

PA R T E SE C O N D A

LA METAFISICA DI SAN TOMMASO D’A QUI NO

L’oggetto e il metodo della metafisica 171Gli inizi della metafisica 172La metafisica di Aristotele 173

L’analogia dell’essere 174La metafisica del divenire 177

Il ritorno di S. Tommaso alla metafisica aristotelica 187Le proprietà della metafisica 188L’oggetto della metafisica 192La conoscenza dell’essere 203Il linguaggio ontologico di S. Tommaso 210

“Ens” 210“Esse” 212“Essentia” 216“Existentia” 218“Substantia” 219

Il metodo della metafisica tomistica: risoluzione-composizione 222Metafisica e teologia 227

Conclusione 228

I principi primi della metafisica dell’essere 230Il principio di non contraddizione 234Il principio di causalità efficiente 236Il principio di creazione 238Il principio di comunicazione 243

536

Page 36: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

Il principio di partecipazione 244Il principio di analogia 250Il principio di teleologia 256Il principio-persona 257Conclusione 264

La struttura ontologica dell’ente 265La sostanza e gli accidenti 265

La sostanza 266La qualità 268La quantità 269L’azione 270La passione 274La relazione 275Il tempo 278Lo statuto ontologico dell’accidente 282

Materia e forma 286La materia 286La forma 290

Atto e potenza 296Essenza ed essere 301

La “seconda navigazione” di S. Tommaso: la risoluzione dell’ente nell’Esse ipsum subsistens 307La risoluzione ontologica: dall’ente all’Essere sussistente 308

La via della partecipazione 314La via della composizione 316La via della gradazione della perfezione dell’essere 317

537

Page 37: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

La risoluzione metafisica delle Cinque Vie 321La Prima Via 323La Seconda Via 326La Terza Via 329La Quarta Via 331La Quinta Via 333

Conclusione 337

La natura di Dio e i suoi attributi 341Gli attributi entitativi 347

Semplicità 347Unità 349Perfezione 350Bontà 352Infinità 353Immensità 355Immutabilità 356Eternità 357Verità 359

Gli attributi operativi 360Intelligenza 361Scienza 362Volontà 369Amore 371Vita 374Potenza 377Persona 381

Conclusione 384

538

Page 38: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

I nomi divini e il problema dell’analogia 386La nostra conoscenza di Dio 386La questione del linguaggio teologico nella Summa Theologiae 392

Se qualche nome può essere attribuito a Dio 393Se qualche nome può essere attribuito a Dio sostanzialmente 396Se ci sono dei nomi che sono detti di Dio in senso proprio 399Se i nomi che si attribuiscono a Dio sono sinonimi 401Se i nomi attribuiti a Dio e alle creature sono affermati in maniera univoca 403Se i nomi detti di Dio sono predicati in primo luogo delle creature 408Se i nomi che comportano relazione alle creature sono predicati di Dio temporalmente 410Qual è il significato preciso del nome Dio? 412Se l’appellativo «Colui che è» («Qui est») è il nome più proprio di Dio 415Se di Dio si possono formulare delle proposizioni affermative 419

Le interpretazioni della dottrina tomistica dell’analogia 420

L’interpretazione del Gaetano 422La nostra interpretazione 428

I trascendentali 441La storia dei trascendentali fino a S. Tommaso 441

539

Page 39: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

Il numero dei trascendentali secondo S. Tommaso 447Res come trascendentale 454

La cosa come tipo particolare di realtà 455La cosa come attributo trascendentale dell’essere 456

Unità 457Diversità (Aliquid) 463Verità 466

Il concetto di verità prima di S. Tommaso 466La verità secondo S. Tommaso 470

Bontà 476Il concetto di bontà prima di S. Tommaso 476La bontà trascendentale secondo S. Tommaso 482

Bellezza 485Il concetto di bellezza prima di S. Tommaso 485Il concetto di bellezza in S. Tommaso 498

Le implicazioni dei trascendentali per ciò che riguarda l’azione 503

Conclusione 505

Le operazioni divine ad extra: creazione e provvidenza 507La creazione 507La divina provvidenza 516Il problema del male 521

Conclusione 527

INDICE DEI NOMI 530

540

Page 40: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

541

DI BATTISTA MONDIN

PRESSO EDIZIONI STUDIO DOMENICANO

La metafisica di Tommaso d’Aquino e i suoi interpreti, 2a ed. pp. 544 2013L’uomo secondo il disegno di Dio, 2a ed. pp. 420 2011La Trinità mistero d’amore, 2a ed. pp. 448 2010Uomini nel mondo pp. 168 2007La metafisica di S. Tommaso d’Aquino pp. 540 2002Storia dell’Antropologia Filosofica, in 2 volumi:

Vol. 1 Dalle origini fino a Vico pp. 632 2001Vol. 2 Da Kant fino ai giorni nostri pp. 745 2002

Dizionario enciclopedico del pensiero di S. Tommaso d’Aquino, 2a ed. pp. 764 2000Manuale di filosofia sistematica in 6 volumi:

Vol. 1 Logica, Semantica e Gnoseologia, 2a ed. pp. 320 2008Vol. 2 Epistemologia e Cosmologia pp. 288 1999Vol. 3 Ontologia e Metafisica, 2a ed. pp. 384 2007Vol. 4 Il problema di Dio, 2a ed. pp. 264 2012Vol. 5 Antropologia filosofica, 2a ed. pp. 384 2007Vol. 6 Etica e Politica pp. 368 2000

Storia della Metafisica in 3 volumi:Vol. 1 pp. 632 1998Vol. 2 pp. 768 1998Vol. 3 pp. 800 1998

Storia della Teologia in 4 volumi:Vol. 1 Epoca patristica, dagli inizi

del cristianesimo fino al sec. VIII pp. 520 1996Vol. 2 Epoca scolastica, sec. IX-XIV pp. 552 1996Vol. 3 Epoca moderna, sec. XV-XVIII pp. 616 1996Vol. 4 Pensiero contemporaneo, dal 1789 fino ai nostri giorni pp. 866 1997

Ermeneutica, Metafisica e Analogia in S. Tommaso d’Aquino, Divus Thomas 12, 1995/3 pp. 232 1995Gli abitanti del cielo pp. 336 1994Gesù Cristo salvatore dell´uomo pp. 460 1993La Chiesa sacramento d’amore pp. 398 1993Dizionario dei Teologi pp. 696 1992

Page 41: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

542

FILOSOFIA

MONDIN B., La metafisica di San Tommaso d’Aquino e i suoi interpreti, 2a ed.

MONDIN B., Il problema di Dio, 2a ed.

RUFFINENGO P. P., Ontonòesis, Introduzione alla metafisica per un amico pasticciere

MANZI A., La paura dell’uomo contemporaneo

GORIUP L., Il rischio è bello

MAZZANTI A. M. (ed.), Verità e mistero

VANNI ROVIGHI S., Filosofia della conoscenza

BERTUZZI G. (ed.), L’origine dell’Ordine dei Predicatori e l’Uni ver si tà di Bologna

SALVIOLI M., Il Tempo e le Parole

CARPI O. L., Il problema del rapporto fra virtù e felicità nella filosofia moraledi Immanuel Kant

LOBATO A., La dignità della persona umana. Privilegio e conquista

AA. VV., Dalla Prima alla Seconda Scolastica

PIAZZA G., Il nome di Dio. Una storia della prova ontologica

EMILIANI A., Dio è la mia speranza

EMILIANI A., Una nuova via alla ricerca di Dio

PIETROSANTI R., L’anima umana nei testi di San Tommaso

AA. VV., Cristianesimo nella postmodernità e paideia cristiana della libertà

BOCHENSKI J., Nove lezioni di logica simbolica

BASTI G., Filosofia dell’uomo, 3a ed.

EMILIANI A., Ascesa spirituale a Dio

SIMON B. M., Esiste una «intuizione» dell’essere?

TOMMASO D’AQUINO, L’essere e la partecipazione. Commento al libro di Boezio «De Ebdo ma di bus»

MANFERDINI T., Comunicazione ed estetica in Sant’Agostino

AA. VV., La nuova evangelizzazione e il personalismo cristiano

Page 42: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

543

MANFERDINI T., Essere e verità in Rosmini

ROSSIGNOTTI M., Persona e tempo in Berdjaev

FIORENTINO E., Guida alla tesi di laurea (esaurito)

AA. VV., L’incontro con Dio. Gli ostacoli odierni: materialismo e edonismo

EMILIANI A., Da gli enti finiti al superente infinito e personale che conosce e ama

LORENZ D., I fondamenti dell’ontologia tomista

STRUMIA A., Introduzione alla filosofia della scienza (esaurito)

BASTI G., Il rapporto mente-corpo nella filosofia della scienza (esaurito)

AA. VV., Etica dell’atto medico

BERTUZZI G., La verità in Martin Heidegger

LORENZINI M., L’uomo in quanto persona

AA. VV., Coscienza morale e responsabilità politica

AA. VV., Crisi e risveglio della coscienza morale del nostro tempo

AA. VV., Homo loquens (esaurito)

TOMMASO D’AQUINO, Pagine di filosofia, 2a ed.

Page 43: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la

Edizioni Studio DomenicanoVia dell’Osservanza 72 - 40136 Bologna - ITALIA

Tel. +39 051582034 - Fax. +39 [email protected]

www.edizionistudiodomenicano.it

Finito di stampare: ottobre 2013, SAB Snc, Budrio (BO)Foto di copertina: FILIPPINO LIPPI, Trionfo di San Tommaso sull’errore (1488-92)Grafica di copertina: Domenico Gamarro

Tutti i libri e le altre attività delle Edizioni Studio Domenicano possono essere consultate su:

www.edizionistudiodomenicano.it

Page 44: Filosofia - ESD · 10 PROLOGO 5) Cf. TOMMASO D’AQUINO, Summa Theologica, I, qq. 12-13. ESSENZA E ATTRIBUTI DI DIO Accertata l’esistenza di Dio, Tommaso passa allo studio del-la