I Martedì dell'Avogaria 2013/14

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Teatro a l’Avogaria presenta

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Dal 5 novembre al 10 dicembre 2013 ogni martedì alle ore 21 al Teatro a l'Avogaria di Venezia, la rassegna di teatro contemporaneo I Martedì dell'Avogaria

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Teatro a l’Avogariapresenta

5 novembre 2013Matuta Teatro

GARBATELLAViaggio nella Roma di Pier Paolo Pasolinidi e con Julia Borretti e Titta Ceccanomusiche in scena Roberto Caetaniregia Julia Borretti

La storia d’amore tra Irene e Tommaso nella Roma degli anni Cinquanta, la potenza della lingua sperimentale di Pasolini, le canzoni romane di una volta. Un concerto per voci recitanti e chitarra, un lavoro che guarda al teatro di narrazione. Garbatella nasce dall’incontro con una Una Vita Violenta, il secondo romanzo di Pier Paolo Pasolini. Due giovani s’incontrano fortuitamente, si conoscono, si danno appuntamento e a fare da sfondo è la Roma della ricostruzione, la Roma in bianco e nero, popolata da bam-bini vocianti nei cortili e da ragazzi coi pantaloni all’ame-ricana che riempiono le sale fumose del cinematografo. Una storia d’amore semplice e umana dove il comico e il tragico si inseguono per svelare la poesia della vita.

PREmio dELLA CRiTiCA

E dEL PuBBLiCo /2° CLAssifiCATo

fEsTiVAL ERmo CoLLE

12 novembre 2013Macelleria Ettore

AmLETo?con Stefano Detassis e Maura Pettorrusodisegno luci Alice Collaorganizzazione Daniele Filositesto e regia Carmen Giordano

Due attori in uno spazio nudo provano Amleto. Sprofon-dano nel testo, squarciano scene, scavano immagini e prendono derive sorprendenti. Due vite alla prova. Am-leto e Ofelia. Essere e non essere. Attori e personaggi. I piani si confondono, come vita e teatro.Amleto? è una domanda che nasce dalla visione di uno spettro. Lo spettro è il momento in cui guardiamo dentro noi stessi. Una pausa del tempo, un frattempo, un buio. Amleto è soggetto e oggetto della domanda, come ognu-no di noi. Per tutti c’è un mistero nella realtà. Uno spet-tro che pesa sul cuore. «Il resto è silenzio».

19 novembre 2013Costa/Arkadis

sENZA TiToLodi e con Giulio Costa

Una lezione in cattedra. L’insegnante esordisce dichia-rando: «Abbiamo poco tempo, ma… dobbiamo fare tut-to». Da qui comincia una lezione fatta di argomenti che si affastellano disordinatamente gli uni sugli altri in base a rapporti strampalati o privi di senso. Un prototipo di le-zione destrutturata che rivela, con le parole, i progressi dell’umanità e, con i fatti, la natura volubile e involonta-riamente comica dell’essere umano. Sul palcoscenico un possibile scenario futuro, frutto di una graduale perdita del sapere e di un pressappochismo inesorabile (come il tempo che passa): frasi che si acca-vallano, punti di vista che si negano, un incessante co-struire e distruggere forme che, nella loro simultaneità, vogliono esprimere l’odierna difficoltà a definire la realtà.

PREmio ECEPLAsT fEsTiVAL TRoiA TEATRo 2011 e

PREmio dEL PuBBLiCo fiNEsTRE di TEATRo

uRBANo 2011

26 novembre 2013Teatro Belcan

C CREdoL’unico spettacolo al mondo con una sola lettera!con Michele Beltramiscritto da Michele Beltrami in collaborazione con Collettivo Cregia Paola Cannizzaro e Michele Beltramimusiche originali Coscarelli e i suoi fratelli

Cantiere creativo che contiene cose care che cominciano con C. Commedia classica? Commedia contemporanea? Caba-ret? Come chiamare codesto comico comizio che coglie cer-te caratteristiche comuni considerandole contraltari con cui confrontarsi? Cogitare coerentemente costa: chiede contem-poraneamente chiarezza, caos, consapevolezza, convulsio-ne... Cioè: completezza. Comunicare concetti chiari. Comu-nicare! Comunichiamo! Contaminazione collettiva, come cosa che cresce, che ci coalizza compatti, che ci conduce coesi. Nello spazio di un monologo in C si cercano possibilità per «contrastare codesta crisi che ci consuma». Si cerca-no interlocutori con i quali confrontarsi. Figure che han-no trovato un proprio originale modo di resistere. Biso-gna resistere ed avere fede. «Come Charlot».

3 dicembre 2013

iL REGALo RoTToPer riflettere sulla disabilità con il sorrisodi Angelo Callipocon Michele Tarallo regia Angelo Callipo e Michele Tarallomusiche Marco Mantovanellivideo e immagini Giovanni D’Anciccodisegno luci Tommaso Toscano

Il regalo rotto è una storia come tante, in bilico tra ecce-zionalità e quotidianità, poli che sembrano opposti ma che quasi sempre sono destinati a fondersi tra loro. Nell’arco di una notte, nella sua cucina, un padre cerca un dialogo con se stesso, con Dio, con Chiara, la figlia di-sabile. È un dialogo tragicomico, perché le illusioni fan-no i conti con la fatica quotidiana, perché Dio non si fa trovare quasi mai al suo posto, perché la schiera di quel-li sempre pronti a dare consigli diventa ogni giorno più grande. La sindrome di Chiara diventa così la sindrome di un’intera società, di un microcosmo speciale nel qua-le si può ridere anche della disabilità e dove non manca mai una fiaba a lieto fine.

10 dicembre 2013

iL dEsERTo dEi TARTARidi Dino Buzzatiadattamento teatrale a cura di Maura Pettorrusocon Woody Neriorganizzazione Daniele Filosiregia Carmen Giordano

Il deserto dei Tartari è forse il romanzo più noto di Dino Buzzati. Nel 1940, il grande scrittore milanese pubblica un romanzo che lo inserisce immediatamente nel novero dei più importanti scrittori italiani del Novecento. La vicenda narrata, ambientata proprio in una fortezza – la Fortezza Bastiani – ormai abbandonata a causa della sua posizione non più strategica all’interno del conflitto, si traduce in un intenso monologo in cui il tenente Dro-go, protagonista del romanzo, si confronta con se stesso, i suoi pensieri, i suoi desideri e le sue paure esistenziali. Una messinscena di grande intensità, che ricrea sul palco l’atmosfera, i silenzi e le parole del celeberrimo romanzo di Dino Buzzati.

Teatro a l’AvogariaDorsoduro Corte Zappa(Calle Lunga San Barnaba)30123 Venezia

info e prenotazioni041.09.91.967 (h 10–12 e 16–18)335.37.28.89www.teatro-avogaria.it

i mARTEdÌ dELL’AVoGARiAinizio spettacoli ore 21.00

con il contributo di:

ingresso gratuito riservato ai soci design

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