Lunedì 14 - Martedì 15 dicembre 2015 Aspettando il Natale · Aspettando il Natale Lunedì 14 -...

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Lunedì 14 - Martedì 15 dicembre 2015 Aspettando il Natale 9 Ideazione grafica A&B Comunicazioni DAL POLO NORD A LEGGENDA Nella fantasia popolare, non solo dei più piccoli, Babbo Natale è una delle gure più amate, simbolo della stessa festività S econdo la leggenda, Babbo Natale è realmente esistito: si tratta di un personaggio cristiano appartenente alla tradizione medievale, San Nicola di Mira. Intorno al gioviale dispensatore di doni natalizi che cala dal Polo Nord vestito di rosso, nel tempo è stata costruita una storia tanto lunga, quanto affascinan- te. Tutti, in ogni caso, sono d’accordo sulla sua prove- nienza: Babbo Natale nasce sulle rive del Mediter- raneo, si evolve nell’Europa del Nord e assume la sua forma denitiva (Santa Claus) nel Nuovo Mon- do da dove, poi, si ridiffonde quasi in ogni parte del globo. Amato anche per la sua lunga barba bianca e per il suo aspetto di vecchietto sovrappeso, è una delle gure che restano indelebili nella memoria di cia- scuno. In principio, come si accennava, era San Nicola, un greco nato a Patara, Turchia. Divenuto vescovo di Mira (in Licia) nel VI secolo D.C., dopo la sua morte le sue spoglie furono deposte a Mira e, nel 1087, trafugate e trasportate a Bari da un gruppo di cavalieri italiani camuffati da mercanti. Tuttora sono conservate nel capoluogo pugliese. Si narra che San Nicola regalasse cibo alle famiglie meno abbienti calandoglielo, senza farsi riconoscere, attraverso i camini o le loro nestre: da qui nasce la credenza di un arzillo vecchietto che, dopo aver fabbricato giocattoli per bambini con l’ausilio di una slitta trainata dalle renne, distribuisce i regali scendendo lungo il camino. A dire il vero, l’iconograa ha tramandato diverse sue immagini, ma nessuna somiglia troppo al Bab- bo Natale che tutti adoriamo. Catherine Wilkinson, un’antropologa forense della University of Manchester - si legge sul sito del Na- tional geographic Italia - “ha cercato di ricostruire il suo vero aspetto basandosi sui resti umani con- servati nella cripta della Basilica di San Nicola di Bari”. Prima di ritornare in Europa, questa gura ha girato gran parte del mondo assumendo nomi e caratteristiche diverse. Nella fantasia popolare, in ogni caso, divenne “portatrice di doni”. La storia racconta che sia realmente esistito. Si tratta di un personaggio cristiano della tradizione medioevale: San Nicola di Mira nato sulle rive del Mediterraneo

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Lunedì 14 - Martedì 15 dicembre 2015

Aspettando il Natale9

Ideazione grafi ca A&B Comunicazioni

DAL POLO NORDA LEGGENDANella fantasia popolare, non solo dei più piccoli, Babbo Natale è una delle fi gure più amate, simbolo della stessa festività

Secondo la leggenda, Babbo Natale è realmente esistito: si tratta di un personaggio cristiano appartenente alla tradizione medievale, San

Nicola di Mira.Intorno al gioviale dispensatore di doni natalizi che cala dal Polo Nord vestito di rosso, nel tempo è stata costruita una storia tanto lunga, quanto affascinan-te.Tutti, in ogni caso, sono d’accordo sulla sua prove-nienza: Babbo Natale nasce sulle rive del Mediter-raneo, si evolve nell’Europa del Nord e assume la sua forma defi nitiva (Santa Claus) nel Nuovo Mon-do da dove, poi, si ridiffonde quasi in ogni parte del globo. Amato anche per la sua lunga barba bianca e per il suo aspetto di vecchietto sovrappeso, è una delle fi gure che restano indelebili nella memoria di cia-scuno.In principio, come si accennava, era San Nicola, un greco nato a Patara, Turchia. Divenuto vescovo di Mira (in Licia) nel VI secolo D.C., dopo la sua morte le sue spoglie furono deposte a Mira e, nel 1087, trafugate e trasportate a Bari da un gruppo di cavalieri italiani camuffati da mercanti.Tuttora sono conservate nel capoluogo pugliese.Si narra che San Nicola regalasse cibo alle famiglie meno abbienti calandoglielo, senza farsi riconoscere, attraverso i camini o le loro fi nestre: da qui nasce la credenza di un arzillo vecchietto che, dopo aver fabbricato giocattoli per bambini con l’ausilio di una slitta trainata dalle renne, distribuisce i regali scendendo lungo il camino.A dire il vero, l’iconografi a ha tramandato diverse sue immagini, ma nessuna somiglia troppo al Bab-bo Natale che tutti adoriamo. Catherine Wilkinson, un’antropologa forense della University of Manchester - si legge sul sito del Na-tional geographic Italia - “ha cercato di ricostruire il suo vero aspetto basandosi sui resti umani con-servati nella cripta della Basilica di San Nicola di Bari”. Prima di ritornare in Europa, questa fi gura ha girato gran parte del mondo assumendo nomi e caratteristiche diverse. Nella fantasia popolare, in ogni caso, divenne “portatrice di doni”.

La storia racconta che sia realmente esistito. Si tratta di un personaggio cristiano della tradizione medioevale: San Nicola di Mira nato sulle rive del Mediterraneo

10 Lunedì 14 - Martedì 15 dicembre 2015 Aspettando il Natale

LE TRADIZIONIA TARANTOLe note delle Pastorali e la realizzazione di splendidi presepi accompagnano i tarantini verso il giorno di Natale.E in attesa della natività, si moltiplicano anche le iniziative

Sono frenetici i giorni che ci separano dal Natale. Intanto, nella città, non mancano nuove lumi-narie, come quelle sul Ponte Girevole.

Si moltiplicano le iniziative ed anche i primi presepi viventi in attesa della natività.I vari concerti propongono le Pastorali, gruppetti di musicanti vestiti da Babbo Natale, da alcuni defi niti come i “giullari del Natale” e che diffondono dolci nenie. Per saperne di più, anche oggi abbiamo chiesto qualcosa in merito ad Antonio Fornaro, esperto di tradizioni popolari tarantine.Abbiamo così appreso che nel 1870 fu composta, da Giovanni Ippolito, la prima Pastorale tarantina.Ge-nere musicale, quest’ultimo, ispirato ad una visione della vita pastorale che, a sua volta, si caratterizza per l’uso di peculiari strumenti musicali, come la zampogna e la ciaramella.Soltanto dieci anni dopo, Taranto conobbe la seconda e la terza ad opera di Francesco Battista.A tal proposito, aggiunge Fornaro, la prima delle due Pastorali di Battista è anche parolata col titolo di “Torna Natal”.Dal 1870 ad oggi sono circa una trentina le Pastorali tarantine di autori noti come Gennaro Caggiano, Domenico Colucci, Francesco De Benedictis, Gio-vanni Ippolito, Giacomo Lacerenza e, tra gli autori moderni e contemporanei, Giuseppe Gregucci e Vincenzo Simonetti.Il nostro esperto ci ha fatto anche sapere che un tempo i tarantini erano particolarmente affezionati ad una “Novena di Natale” composta dal grande musicista tarantino, Giovanni Paisiello.Sono giorni durante i quali, inoltre, nelle case si completa il presepe. Fornaro ci ha raccontato che, nel passato, la sua costruzione iniziava il 5 novembre perché richiedeva varie fasi. I pupi erano in argilla, ma dagli anni ‘70 apparvero anche quelli in carta-pesta ed in plastica.Due erano i protagonisti particolari: il pastore dor-miente Benito, immagine dell’umanità insensibile al richiamo del Natale e Santa Anastasia, della quale Fornaro parlerà in un suo prossimo intervento.Taranto vanta una bella tradizione presepistica.Una attivissima associazione, “Amici del presepe”, ogni anno allestisce la mostra nell’Istituto “Maria Imma-colata”. Ma, soprattutto, il maestro decano dei pre-sepisti, Antonio Mazzarano che, alla veneranda età di 103 anni, continua ad incantare coi suoi presepi.

Nel passato la costruzione del presepe iniziava il 5 novembre. Il maestro decano dei presepisti, Antonio Mazzarano, a 103 anni continua ad incantare con capolavori curati in ogni dettaglio

Lunedì 14 - Martedì 15 dicembre 2015 11Aspettando il Natale

Per molti italiani, Natale e Capodanno sono ancora sinonimo di vacanza. Quale meta scegliere, se all’estero o nella

nostra bella Italia, è il dilemma che assale ed accomuna ogni intrepido ed irriducibile viag-giatore.Quest’anno, poi, al dubbio di aver fatto la scel-ta giusta si affi anca la paura per il terrorismo, anche se su alcuni portali specializzati si leg-ge che negli italiani non sembra sia passata la

LE VACANZE DI NATALE

Sul sito www.viaggiaresicuri.it, la Farnesina indica quali mete evitare. Particolarmente a rischio è considerata, ovviamente, la Francia. Ma anche l’Egitto e le Maldive

Nonostante la paura del terrorismo, molti italiani non riescono a rinunciare al break invernale tra Natale e Capodanno. Cambiano le mete, alcune considerate a rischio

voglia di concedersi un break invernale.Mare o neve, caldo o freddo: sono tante le mete da scegliere, all’estero o in Italia. E nonostante il Codacons - l’associazione dei consumatori - stia ricevendo centinaia di se-gnalazioni da parte di cittadini che intendono disdire pacchetti e soggiorni acquistati (se-condo il Codacons “saranno i viaggi all’estero a risentire della crisi, con un calo del 15% ri-spetto al 2014”, rispetto allo scorso anno viene segnalata una crescita del 18%. Ecco, in ogni caso, alcuni spunti su come scegliere la meta giusta per il lungo ponte natalizio: Pantelle-ria, il parco del Gran Paradiso, le vette infuo-cate di rosa delle Dolomiti, le cantine di Fran-ciacorta. E ancora Taormina, tra i place to be made in Italy per eccellenza. Ma non meno suggestiva è la campagna Toscana, così come la neve di Canazei.Insomma, mai dimenticare che l’Italia è bel-lissima, non solo d’estate. Oltralpe, ovviamente, dominano le mete esotiche, anche se si sta attenti ad andare sul sicuro: dunque in Medio Oriente sì, ma solo a Dubai, altrimenti Caraibi o Zanzibar, senza dimenticare Brasile, Canarie e Capo Verde e la Spagna che sta traendo il maggior vantaggio dalla paura diffusa di recarsi in Francia.Ma quali sono le mete realmente a rischio secondo la Farnesina? La Tunisia è il caso più eclatante: l’Orga-nizzazione mondiale del Turismo ha calcolato un calo del 26,4% degli arrivi nei primi nove mesi del 2015. Drasticamente ha perso quota l’ipotesi di un’immersione nella barriera corallina di Sharm-el-Sheikh, soprattutto dopo lo schianto di un aereo di una compagnia commerciale russa nella regione del Sinai.Sul sito www.viaggiaresicuri.it della Farnesina non è, invece, segnalata come particolarmente a rischio la Turchia, anche se meno ambita rispetto al solito. Meta a rischio, ma per altri motivi, anche le Maldive. Ma al di là di ogni possibile considerazione, buon viaggio a tutti. Sotto un albero italiano o uno estero.

12 Lunedì 14 - Martedì 15 dicembre 2015 Aspettando il Natale

Le tue feste nell ’atmosfera magica della tenuta

s.s. 7 ter San Giorgio - c.da Montefusco 74100 TarantoTel. 099.7794343 - Cell. 388.5672908 - www.tenutamontefusco.com

Menù del 25 dicembre 2015

SANTO NATALE

Drink alla frutta con Pettoline

L’antipasto della TenutaIl Mare – Il Territorio

La Calamarata in Julienne dello JonioGli Agnolotti con Silano DOP, Carciofi

e Speck della Valtellina

I Medaglioni di Cappone al Fornocon Rose di Patata

I Clementini e la Frutta SeccaTronchetto di Natale

Dadolata di Panettone con Salsa Zabaione

€ 45,00 a persona

Menù del 26 dicembre 2015

SANTO STEFANO

L’antipasto della TenutaIl Mare – Il Territorio

I Garganelli con FunghiPorcini e Gamberi

Il Filetto di Orata al CartoccioMediterraneo

Il Dolce di Santo StefanoIl Panettone

€ 35,00 a persona

Menù del 31 dicembre 2015

SAN SILVESTRO

L’antipasto della TenutaIl Mare – Il Territorio

I Maltagliati al Pesto di CrostaceiIl Bouquet di Paccheri in Farcia di Porcini

e di Crema alle Noci

Il Filetto di Orata in Vellutata di Zafferanoallo Champagne con Pinoli e Uva Sultanina

Cotechino e LenticchieVentaglio di Ananas con Mousse agli Agrumi

Il Dessert di Fine AnnoIl Panettone

La serata sarà allietata con musica dal vivo, ospiti e tanto divertimento!!!

€ 80,00 a persona

Menù del 1 gennaio 2016

CAPODANNO

L’antipasto della TenutaIl Mare – Il Territorio

I Mezzi Paccheri con Ragùdi Piovra e Cozze

Gli Agnolotti di Magroalla Salvia e Ortiche

L’Arrosto di Vitello su Crema di Patateal Rosmarino e Carciofi Croccanti

Frutta Secca e MandariniLa Torta Nuovo Anno

Il Panettone

€ 40,00 a persona

Ideazione grafi ca A&B Comunicazioni

Un bel piatto di spa-ghetti o linguine con le alici fresche, è

una bontà salutare che può benissimo far capolino sulle tavole delle nostre feste. Affinchè il sapore risulti il più gradevole possibile, è necessario che il pesce azzurro sia fresco e ben pu-lito, insaporito con un sugo di pomodori, possibilmente Pachino.L’importante è la prepa-razione del sugo con olio, peperoncino e un po’ di basilico e prezzemolo. Se piace spolverare con un poco di pangrattato.Imbiondire l’aglio e il pepe-roncino tritati in un tegame con un paio di cucchiai di olio. Aggiungere i pomodorini.Lasciare cuocere i pomo-dori per circa 15 minuti; aggiungere, poi, il basilico e le alici fresche (private della spina e della testa, ben lavate), il prezzemolo e il resto dell’olio.Nel frattempo lessare gli spaghetti in acqua salata, scolarli al dente e rimestare tutto in padella per un paio di minuti.Servire gli spaghetti caldi, con una bella manciata di prezzemolo per ciascun piatto.

SPAGHETTIE ALICIE’ un piattoanche salutare che ha tuttei requisiti per far capolino sulla tavola nataliziaIl baccalà impanato è un secondo piatto di pesce costituito da boc-

concini di fi letto di baccalà, avvolti da una croccante pastella. Per evitare spine o pezzi troppo salati, è importante utilizzare il

fi letto, invece che il baccalà intero, perché è la parte più pregiata. Procedimento: tagliare il fi letto di baccalà in pezzi larghi 4 o 5 cm, eliminare la pelle color argento e ricavare dei pezzetti quadrati. Preparare la pastella ponendo la farina in una ciotola, aggiungere le uova, il prezzemolo tritato, un pizzico di aglio in polvere e salare a piacere.Amalgamare il tutto utilizzando acqua fresca e mescolando con una forchetta fi no a ottenere una pastella liscia, chiara e omogenea. Immergere i pezzi di baccalà nella pastella. Scaldare l’olio in una casseruola all’interno della quale saranno fritti i pezzi di baccalà a fuoco moderato. Quando saranno leggermente dorati, porre i pezzi di baccalà impanato su un foglio di carta assorbente.

FILETTIDI BACCALÀIMPANATIE’ questo un secondo piatto di pesce particolarmente apprezzato per il suo gusto deciso e... croccante

GLI INGREDIENTIBaccalà ammollato; pane grattuggiato; vino bianco secco; olio extravergine d’oliva; un rametto di rosmarino; sale e pepe

GLI INGREDIENTIPasta formato spaghetti o linguine; alici già pulite; aglio, olio e sale quanto basta; peperoncino; vino bianco secco; prezzemolo; basilicopomodori Pachino;olive nere

Lunedì 14 - Martedì 15 dicembre 2015 13Aspettando il Natale

Ideazione grafi ca A&B Comunicazioni

C’È MASHA: DALLARUSSIA CON AMOREI regali per i più piccoli: tutti pazzi per l’irrequieta star della televisione. Piacciono anche i simpaticissimiMinions, dal fi lm Disney che ha sbancato al cinema

Alta come tre mele, indubbiamente simpatica, decisamente irrequieta, senza dubbio testar-da. Eccola, la bambina simbolo del Natale

2015 per i più piccoli. E’ Masha, protagonista di Masha e Orso, il cartone animato made in Russia che ha conquistato il mondo, compresa l’Italia. Se Natale è la festa dei bambini, non sbaglierete a rega-lare ai vostri piccoli uno dei tantissimi giocattoli che ritraggono un personaggio nato dal folklore russo e poi diventato un cartoon 3d grazie allo studio Ani-maccord. C’è di tutto: bambole, costruzioni, giochi educativi: ad ognuno il suo. Un personaggio che unisce maschietti e femminucce, visto che davvero Masha - ed il suo inseparabile Orso, paziente vitti-ma di questa adorabile e pestifera bambina - piace a tutti. E se siete genitori, la serie trasmessa da Rai Yoyo avrà fatto sorridere anche voi. Altro must del Natale 2015 sono i Minions, protagonisti del fi lm animato della Disney che ha sbancato i botteghini. Gli alieni gialli impazzano, in modo particolare come peluche, magari giganteschi. E’ ormai un classico Frozen: il fi lm non è nuovissimo, ma Elsa, Anna, Olaf e compagni sono sempre graditi ospiti sotto l’albero, in modo particolare per le bambine. Le varianti sono tantissime, compreso karaoke, cucina, specchiera. Ai maschietti piacciono tanto i robot, ed allora si può andare sul sicuro con un altro eroe della Disney, il protagonista di Big Hero 6. Una buona idea per i più grandicelli può essere un bel libro, in modo da far avvicinare i bambini alla lettura. Sul sicuro si va anche con un dvd per rivivere, magari, insieme a mamma e papà, le avventure che li hanno fatti sognare. Soprattutto, per Natale regalate ai bambini amore e un po’ di coccole: sono il regalo più gradito. Non solo il 25 dicembre.

Alta come tre mele, vivacissima, irrequieta e testarda: così un classico personaggio del folklorerusso ha conquistato i bambini di tutto il mondodiventando uno spettacolare cartoon in 3D

14 Lunedì 14 - Martedì 15 dicembre 2015 Aspettando il Natale

GLI EVENTINEL CENTROSTORICOMusica popolarecon violini e tammorreMa anche mostre fotografi che

TRADIZIONI NATALIZIENELL’ISOLAMercoledì il presepe vivente; giovedì inveceil concerto con i maestri del Paisiello

Nell’ex convento di San Francesco si esibiranno al pianoforte i maestri Dante Roberto e Antonio Stragapede con il coro dei ragazzi della Martellotta e Alfi eri

Un presepe per...unire. Il Comitato per la Qualità della Vita, con le diverse iniziative di cui si fa promotore, ha sempre cercato di creare un rapporto in rete tra le diverse scuole

e le altre istituzioni. «Quest’anno l’iniziativa del Presepe vivente, di mercoledì 16 dicembre, alle 17 nell’ex chiesa del Convento San Francesco, diventa una importante grido a non distruggere i sim-boli caratterizzanti la nostra cultura. Ben vengano l’accoglienza, l’integrazione e l’apertura verso gli migrati - dicono dal Cqv - ma nel rispetto delle singole e reciproche identità. Al riguardo, il titolo individuato, che riprende quello già dato lo scorso anno in collabo-razione con l’Istituto comprensivo San G. Bosco di Taranto, “Natale sull’Isola: fede, arte e tradizione”, non è stato casuale».A completare il “progetto” il 17 dicembre alle 18 nella ex chiesa del Convento San Francesco ‘a nnate ‘u bbammine, il tradizionale in-contro della tarentinità con le splendide voci dei maestri dell’istituto Paisiello di Taranto: al pianoforte il maestro Dante Roberto e sotto la guida del maestro Antonio Stragapede i suoi allievi, daranno vita ad un concerto che coinvolgerà anche il coro della Martellotta e le voci di Alessandra e Martina Ventrella dell’IC Alfi eri.

Natale tra devozione e arte piscatoria. L’Associazione Ta-

rantinìdion e Archeoclub di Taranto promuovono il progetto culturale dal titolo “La Città Vecchia dentro Sant’Anna: Natale tra de-vozione e arte piscatoria”, un momento di animazione incentrato sulle tradizioni e sulla storia della città vecchia. L’appuntamento natalizio quest’anno cam-bia location ma non il con-tenuto. Dal 19 dicembre al 6 gennaio, l’Isola den-tro Sant’Anna avrà luogo dentro ‘a Putéja Arte e (è) Cultura in via Duomo, 131. Alcune delle attività in pro-gramma. Aprono le danze, il 19 dicembre alle 20.30, il gruppo di musica popolare Chitarre e Tammorre, un viaggio nella musica tra-dizionale tarantina e del sud Italia. Il 23 dicembre sarà la volta di Dolores Melodia “Posteggiatrice chic chansoneire” ed il 2 gennaio i maestri Claudio Merico e Claudio di Vittorio si esibiranno con violini e chitarre in sonat de mari. Per la serie incontri e dibattiti, ospite quest’anno Pino Aprile con la vera storia dell’Unità d’Italia; L’acropoli di Taranto nel III sec a.c. sarà l’argomento che l’Archeologo Federico Giletti esporrà tra studi e ricerche. Archeoclub Taranto e WWF Taranto illustreranno il paesaggio culturale del Mar Piccolo tra archeologia, natura e valorizzazione Poi, la mostra fotografi ca “Racconto Natalizio” di Antonello Cafagna e “I presepi artistici di Giuseppe Axo “Ze Peppe” e Antonio Mariani” a cura di Cinzia Pizzo.

Dal 19 dicembre incontri e dibattiti con lo scrittore Pino Aprile che parlerà dell’Unità d’Italiae l’archeologo Federico Giletti che relazionerà sull’acropoli di Taranto

Lunedì 14 - Martedì 15 dicembre 2015 15Aspettando il Natale

Ideazione grafi ca A&B Comunicazioni

Dopo il successo dello scorso anno, in cui si è registrato un numero sor-prendentemente elevato di visitatori,

provenienti anche da tutta la regione, si prepara la seconda edizione della rassegna “Natale nell’Isola dei presepi”, negli ipogei della Città Vecchia. Si tratta di un’iniziativa incentrata su “un unicum” che solo il nostro straordinario cen-tro storico riesce a offrire, con la fruizione in contemporanea di meravigliosi siti, scelti fra le innumerevoli cavità sotterranee di cui è disseminata l’isola. Un percorso unico al mondo per un circuito itinerante tra gli ipogei allestiti come con-tenitori culturali che ospiteranno i presepi di artisti, tarantini e non, e straordinarie mostre sulla Natività. Le associazioni “Nobilissima Taranto” e “Terra”, in collaborazione con la Pro Loco Taranto, hanno pressocchè ultimato la “scaletta” della rassegna che registra, ri-spetto allo scorso anno, un’adesione ancor più numerosa e interessante di artigiani presepisti che realizzeranno gli allestimenti negli ambienti sotterranei del centro storico. “Natale nell’Isola dei presepi” quest’anno presenterà alcune novità, a partire dai siti presepiali che saranno tutti allocati negli ipogei della zona iniziale della Città Vec-chia, quella compresa tra piazza Castello e largo Gennarini. L’acquisto del ticket (5 euro) permetterà anche di partecipare alle visite guidate degli ambienti rupestri di via Cava, com-preso il suggestivo frantoio normanno che tanto interesse sta riscuotendo sin dalla sua apertura. Anche quest’anno non mancheranno i pre-sepi viventi, su tutti quelli rinomati di San Marzano e di Faggiano, i cui personaggi troveranno posto nel fantastico ipogeo di palazzo Stola.Luoghi magici e perfetti, per una commo-vente e singolare rappresentazione della Natività.“Natale nell’Isola dei presepi” aprirà i bat-tenti nella serata di domenica 20 dicembre e si ripeterà il 26 e 27 dicembre e il 2 e 6 gennaio, con visite dalle ore 17 alle ore 22. Nelle altre sere l’accesso agli allestimenti presepiali sarà possibile solo su prenota-zione.

L’iniziativa dell’associazione “Nobilissima Taranto”e dell’associazione “Terra” in collaborazione con la Pro Loco Taranto

NATALE MAGICO NEGLI IPOGEI

Natale nell’Isola dei presepi quest’anno presenterà alcune novità a partire dai siti presepiali che saranno allocati negli ipogei della zona iniziale della Città Vecchia, quella compresa tra piazza Castello e largo Gennarini

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