14 MARZO 2013

7
Giovedì 14 Marzo 2013 L’ESULTO Il primo Papa Gesuita della storia. I Gesuiti fanno di Gesù il centro e lo scopo della loro vita L’editoriale LA CADUTA DEGLI DEI di Chiara Rai Il suo sorriso e le sue parole ricordano Papa Wojtyla :“Sono venuti a prendermi da lontano, dalla fine del mondo” VATICANO ELETTO IL NUOVO PONTEFICE: PAPA FRANCESCO a pagina 2 A. Parca a pagina 2 Latina LAZIO E GARIGLIANO NUCLEARE: L’INTERVISTA A. Carretta a pagina 7 Frosinone L’ACCADEMIA TRASLOCA AL TIRAVANTI a pagina 6 Cori (Lt) STORIA E TERRITORIO: OMAGGIO AL VINO A pagina 6 Viterbo “DEGUSTANDO LA PASQUA” SCALDA I MOTORI a pagina 5 Rieti VIA I RATTI DAL CENTRO E DAL FIUME a pagina 5 Anno II Numero 5 Speciale Trenitalia: Disagi & Proteste LA RIBELLIONE DEI PENDOLARI Luca Pagni a pagina 3 “Craxi 2, il vero ostacolo sulla strada della sinistra”. Silvio ha trovato un brand e giustificazio- ne alle sue vicende giudiziarie. I giochi potrebbero presto finire ma forse non andrà in scena il foto- finish delle monetine. Probabilmente non verrà neppure arrestato, così come pensan molti, infatti la Procura di Napoli smen- tisce la storiella delle manette che ha animato la cronaca odierna. Fatto sta che uveite, scompensi pressori e mal di magistratura, a mano a mano, smacchiano il leopar- do, per dirla alla bersaniana. O meglio bersagliera che con otto punti come companatico continua a corteggiare i veri vincitori di queste politiche. Di queste però. Perché già la febbre d’Europa ha colpito tutti e Monti corre ai ripari dicendo in soldoni che Grillo non avrà il suo sostegno perché l’Italia ha bisogno di restare in Europa e visti i tempi che corrono… Intanto l’ex comico continua a sparare contro la stam- pa con la sua ultima uscita “Povero Paese con l’informazione peggiore (di gran lunga) dell’oc- cidente”. E bravo Beppe, conti- nuiamo ad autodeclassarci a suon di pizza, spaghetti e mandolino. E tu saresti il leader che dovrebbe cambiare l’Italia? Quello che penso lo dico in modo chiaro: le persone che compongono il Movimento Cinque Stelle mi sembra- no pulite, capaci e volenterose ma credo che vengano rappresentate da un leader non all’altezza dell’in- negabile ventata di rinnovamento che si respira. Quanti del Movimento Cinque Stelle sono fieri di questi continui attacchi alla stampa da parte del loro Beppe? Quanti vorrebbero uscire dall’Europa? Spero non tutti per- ché nel Movimento credo vi militi- no anche giornalisti e convinti europeisti. Altro che pulizia, l’ex comico vuole tabula rasa di tutto. Ma ci sarà tempo per ripar- larne e forse per me per ricreder- mi. Me lo auguro. Intanto Grillo pre- dica l’apocalisse: Fuori dall’Europa giocando a pallettoni con lo spread e derubando degli ultimi viveri rimasti i supermercati. Altro che Grecia: un caffè ci costerà 4 mila lire. E’ la caduta degli Dei, la caduta di tutto, per fortuna c’è un nuovo Papa almeno si sa chi è il leader in piazza San Pietro. ACQUISTA LA TUA PUBBLICITA’ SU L’OSSERVATORE LAZIALE SCRIVI A: [email protected]

description

QUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE

Transcript of 14 MARZO 2013

Giovedì 14 Marzo 2013

L ’ E S U L T OIl primo Papa Gesuita della storia.

I Gesuiti fanno di Gesù il centro e lo scopo della loro vita

L’editoriale

LA CADUTA

DEGLI DEI di Chiara Rai

Il suo sorriso e le sue parolericordano Papa Wojtyla :“Sonovenuti a prendermi da lontano,dalla fine del mondo”

VATICANO

ELETTO IL NUOVO PONTEFICE: PAPA FRANCESCOa pagina 2

A. Parca a pagina 2

LatinaLAZIO E GARIGLIANONUCLEARE: L’INTERVISTAA. Carretta a pagina 7

Frosinone L’ACCADEMIA TRASLOCA ALTIRAVANTIa pagina 6

Cori (Lt)STORIA E TERRITORIO:OMAGGIO AL VINOA pagina 6

Viterbo“DEGUSTANDO LA PASQUA”SCALDA I MOTORI a pagina 5

RietiVIA I RATTI DAL CENTRO EDAL FIUMEa pagina 5

Anno II Numero 5

Speciale Trenitalia: Disagi & Proteste

LA RIBELLIONE DEI PENDOLARI

Luca Pagni a pagina 3

“Craxi 2, il vero ostacolo sullastrada della sinistra”. Silvio hatrovato un brand e giustificazio-ne alle sue vicende giudiziarie. Igiochi potrebbero presto finire maforse non andrà in scena il foto-finish delle monetine.Probabilmente non verrà neppurearrestato, così come pensan molti,infatti la Procura di Napoli smen-tisce la storiella delle manetteche ha animato la cronaca odierna.Fatto sta che uveite, scompensipressori e mal di magistratura, amano a mano, smacchiano il leopar-do, per dirla alla bersaniana. Omeglio bersagliera che con ottopunti come companatico continua acorteggiare i veri vincitori diqueste politiche. Di queste però.Perché già la febbre d’Europa hacolpito tutti e Monti corre airipari dicendo in soldoni cheGrillo non avrà il suo sostegnoperché l’Italia ha bisogno direstare in Europa e visti i tempiche corrono… Intanto l’ex comicocontinua a sparare contro la stam-pa con la sua ultima uscita“Povero Paese con l’informazionepeggiore (di gran lunga) dell’oc-cidente”. E bravo Beppe, conti-nuiamo ad autodeclassarci a suondi pizza, spaghetti e mandolino. Etu saresti il leader che dovrebbecambiare l’Italia? Quello chepenso lo dico in modo chiaro: lepersone che compongono ilMovimento Cinque Stelle mi sembra-no pulite, capaci e volenterose macredo che vengano rappresentate daun leader non all’altezza dell’in-negabile ventata di rinnovamentoche si respira. Quanti delMovimento Cinque Stelle sono fieridi questi continui attacchi allastampa da parte del loro Beppe?Quanti vorrebbero usciredall’Europa? Spero non tutti per-ché nel Movimento credo vi militi-no anche giornalisti e convintieuropeisti. Altro che pulizia,l’ex comico vuole tabula rasa ditutto. Ma ci sarà tempo per ripar-larne e forse per me per ricreder-mi. Me lo auguro. Intanto Grillo pre-dica l’apocalisse: Fuori dall’Europagiocando a pallettoni con lo spread ederubando degli ultimi viveri rimastii supermercati. Altro che Grecia: uncaffè ci costerà 4 mila lire. E’ lacaduta degli Dei, la caduta di tutto,per fortuna c’è un nuovo Papa almenosi sa chi è il leader in piazza San Pietro.

ACQUISTA LA TUA PUBBLICITA’ SU

L’OSSERVATORE LAZIALESCRIVI A:

[email protected]

pag. 2 L’osservatore lazialePRIMO PIANOAngelo Parca

“Il Papa e il popolo”. Francesco primo, il nuovo SantoPadre che si è affacciato dal balcone ha già conquistatoil mondo. Ha pregato per Benedetto XVI, ha salutato tuttii suoi fedeli col sorriso sulla bocca. “Ci vediamo pre-sto, domani vado a pregare la Madonna, buonanotte e buonriposo”. Ha 76 anni ma la sua nomina prelude a un ponti-ficato innovativo, giovane, rivoluzionario. Il suo sorri-so e le sue parole ricordano Papa Wojtyla :“Sono venuti aprendermi da lontano, dalla fine del mondo”, addiritturada un altro continente. E ciò non è avvenuto a caso per-ché Jorge Mario Bergoglio farà senz’altro pulizia: “Questocammino lo faremo insieme vescovo e popolo, vicino a voi”.Sarà davvero un Pontificato di grande apertura e lo sicomprende dalle braccia del nuovo Papa, dalle sue parolesemplici, gentili. Il Santo Padre è deciso ha intrapren-dere un cammino con il popolo con la forza che ha invo-cato Benedetto XVI consapevole di dover passare il testi-mone per l’arduo compito. Forse ascolterà gli appelli efarà qualcosa anche per la cittadina vaticana scomparsaEmanuela Orlandi. Francesco Primo sarà Papa assieme aivescovi cardinali del mondo. Lui è il primo Papa sudame-ricano, lui è il primo Papa Gesuita, siamo di fronte a uncambiamento di rotta clamoroso. I Gesuiti sono i soldatidel Papa, sono «religiosi», cioè persone consacrate convoti all’amore e al servizio di Dio, della Chiesa e degliuomini, i Gesuiti fanno di Gesù il centro e lo scopo dellaloro vita, vogliono essere «compagni di Gesù». Il mododi procedere dei Gesuiti produsse anche il rifiuto, l’a-perta opposizione e l’inimicizia di coloro che, proprio acausa del lavoro dei gesuiti per produrre una società piùgiusta, videro in pericolo il loro potere e i loro inte-ressi personali. Guarda caso il proposito generale o supe-riore dei gesuiti è detto anche “Papa nero”. I Gesuitifanno un quarto voto speciale di obbedienza al Papa unavolta eletto il nuovo proposito generale, dopo il suonodella campana nella Curia generalizia di Borgo SantoSpirito in Roma, il Papa viene immediatamente informato.I gesuiti sono una chiesa all’interno della chiesa. Siavvera la famosa profezia del Papa nero preso “dalla finedel mondo” che nelle rivelazioni di Nostradamus sarebbel’ultimo prima dell’apocalisse. Ma oracoli a parte, l’au-spicio è che il Gesuita argentino proclamato Papa oggi 13marzo 2012 possa rivoluzionare il mondo cattolico.

HABEMUS PAPAM FRANCESCO

Ha 76 anni ma la sua nomina prelude a un pontificato innovativo, giova-ne e rivoluzionario.

Emanuel Galea

Fumata bianca, piazza San Pietro in tilt, fermento perconoscere il nuovo Papa. Il secondo giorno di Conclave siera aperto con la seconda fumata nera dopo il doppio turnodi di votazioni del mattino. Il comignolo si è acceso alle11.37, leggermente in anticipo a quanto previsto.Cardinali ancora divisi, dunque, nello scrutinio numerodue e tre, dopo quello dall'esito prevedibile di ierisera.L’11 febbraio di quest’anno, Papa Benedetto XVI hadecretato la fine del suo mandato quale Sommo Pontefice,annunciando in forma ufficiale e solenne le sue dimissio-ni. Ha scosso la maggior parte di quelli che gli eranoaccanto, ha scosso il mondo ed ha sconvolto le migliaia emigliaia di cristiani cattolici Sono trascorsi appena 28giorni, eppure sembra un evento di chissà quanti giorniorsono. Martedì, 12 marzo 2013, alle ore 17.35, l’ultimoCardinale ha finito di prestare il giuramento “UniversiDominici Gregis'. La cerimonia ha avuto il suo inizio nellaCappella Paolina ed espletate le preghiere ed altro ceri-moniale, la processione, attraverso la Sala Regia, si èdiretta alla Cappella Sistina. Ciascun Cardinale ha quin-di occupato il sedile di legno di ciliegio con il rispet-tivo nome, disposto secondo l'ordine di precedenza: vesco-vi, presbiteri e diaconi. Tutti insieme hanno intonato il"Veni Creator". Al termine del canto il Cardinale Re hainvitato tutti a pronunciare il seguente giuramento: "Noitutti e singoli Cardinali elettori presenti in questa ele-zione del Sommo Pontefice promettiamo, ci obblighiamo egiuriamo ( e qui coralmente hanno recitato le prescrizio-ni contenute nella Costituzione apostolica del SommoPontefice Giovanni Paolo II, 'Universi Dominici Gregis',emanata il 22 febbraio 1996. Poi singolarmente, ognuno dei115 cardinali ha proclamato il seguente giuramento : "Edio N. Cardinale N. prometto, mi obbligo e giuro, e, ponen-do la mano sopra il Vangelo, aggiungevano: Così Dio miaiuti e questi Santi Evangeli che tocco con la mia mano".

L’ATTESA DEL NUOVO PAPAMartedì, 12 marzo 2013, alle ore 17.35, l’ultimo Cardinale ha finito di prestareil giuramento “Universi Dominici Gregis'.

DAL VATICANO

pag. 3L’osservatore laziale ROMA E PROVINCIA

Luca Pagni

Bracciano - Caos alla stazione ferroviaria di Braccianoieri mattina, dopo che un centinaio di pendolari esaspe-rati per l’ennesimo ritardo verificatosi sulla linea FL3,decidevano di occupare i binari. E mentre gli altoparlan-ti della stazione annunciano ritardi deitreni da e per Viterbo, a causa dell'oc-cupazione da parte dei pendolari, sulposto intervenivano i carabinieri cheprovvedevano a far sgomberare l’area e adidentificare i manifestanti. “Il caos diquesta mattina è nato dal ritardo deltreno in arrivo da Viterbo per Manzianadelle ore 06.25 con ritardo annunciato di20 minuti. – commenta il pendolareGiancarlo Calderone su Facebook nel grup-po FM3 - Giunti nella stazione diBracciano – prosegue - alle ore 06.50 civeniva chiesto di trasbordare sul trenodelle 06.59 sempre proveniente daViterbo. Solo allora è salita la protestadei pendolari, che hanno invaso la sedeferroviaria, impedendo il transito deiconvogli. Il tutto nasce da una cattivariorganizzazione degli orari. – Il com-mento conclude - .Vorrei precisare checontattato l'ufficio movimento di Viterboil treno partito da Viterbo alle ore05.48 aveva già accusato problemi nellestazioni di Tre Croci e Vetralla, quindise ne deduce che il convoglio è partitoda Viterbo già con problemi tecnici.”Successivamente su un comunicato delle10.30 del servizio Luce Verde dellaRegione Lazio, i pendolari esasperativenivano definiti “estranei al servi-zio”facendo scoppiare una polemica sulsocial Fb, dove sono stati chiamati incausa FSnews ed il Presidente dellaRegione Lazio Nicola Zingaretti affinchési scusino con i pendolari "utenti del servizio"e si adoperino per una rapida soluzione dei pro-blemi sulla FL3, sollevati anche dai sindaci deicomuni di Oriolo, Manziana, Anguillara e da ieri anche dal primo cittadino di Bracciano.

BRACCIANO,TRENI GUASTI E

RITARDI SULLA FL3. PENDOLARI

INFURIATI OCCUPANO I BINARI

Dopo l’entrata in vigore, dello scorso 10 marzo, del nuovo orario relativo la lineaFL3 e sopratutto dopo quanto successo ieri mattina nella stazione ferroviaria diBracciano, il presidente della commissione Mobilità di Roma Capitale, RobertoCantiani ha dichiarato: “La decisione unilaterale di Ferrovie dello Stato di decre-mentare i treni per Roma sulla linea FR3, cinque in meno per via dei Quattro Ventie addirittura 12 in meno per l’Olgiata, inserendone però 6 diretti per Viterbo “ èintollerabile sia dal punto di vista del servizio reso agli utenti che un errorenella pianificazione del trasporto pubblico. Questo è il tema che abbiamo affronta-to oggi - ieri per chi legge - in commissione Mobilità, insieme con Agenzia per laMobilità, e del cui esito ho provveduto ad informare il sindaco Alemanno. Il futu-ro di questo tipo di servizio, nelle brevi tratte come quella in oggetto, deve anda-re nella direzione di trasformare la linea ferroviaria in una vera e propria metro-politana di superficie, capace di raggiungere capillarmente e con cadenza regolare ogni ambito cittadino e dell’hinterland. Va ricor-dato come a Roma il rapporto popolazione - fermate sia di circa 200mila persone, mentre per Viterbo questo scende a 64mila. I cit-tadini romani fortemente penalizzati da una decisione di Ferrovie dello Stato nemmeno concertata con Roma Capitale, meritano inveceattenzione e soprattutto di vedere rispettate le loro esigenze: questo è l’ennesimo colpo di mano da parte di FS, che ha già deci-so di spostare il nodo di scambio da Cesano a La Storta, creando ricadute negative e disagi ai cittadini che ogni giorno utilizza-no e pagano questo servizio. Come commissione abbiamo deciso di continuare il monitoraggio avviato volto a verificare le ricadutedi questo ridimensionamento sull’utenza nell’attesa che Ferrovie convochi un tavolo con Roma Capitale allo scopo di affrontare erisolvere un problema che coinvolge centinaia di migliaia di romani ogni giorno”.

Bracciano - Il primo cittadino Giuliano Sala,appena appreso quanto verificatosi ieri mat-tina ha scritto immediatamente una lettera aldirettore regionale del Lazio di Trenitalia.“E' necessario concordare un incontro tra sin-daci dei comuni afferenti la tratta ferroviaria Roma - Viterbo - dichiara Sala -al fine di definire una strategia ed incontrare Trenitalia. - Il sindaco conclu-de - Altrimenti scriviamo, ci alteriamo, Trenitalia ci risponde come e quando vuolee solo per educazione e ... i pendolari continuano ad avere disagi. Domani - oggiper chi legge - scrivo ai sindaci per la seconda volta e fisso un incontro.

BRACCIANO, IL SINDACO SALA A TRENITALIA:

“I NUOVI ORARI NON TENGONO CONTO DELLE

ESIGENZE DEI LAVORATORI E DEGLI STUDENTI

CHE TUTTE LE MATTINE VIAGGIANO”

ROMA, ROBERTO CANTIANI PRESIDENTE

COMMISSIONE MOBILITA’: “DECISIONE DI DECRE-

MENTARE I TRENI PER ROMA UN ERRORE NELLA

PIANIFICAZIONE DEL TRASPORTO PUBBLICO”

SPECIALE TRENITALIA

pag. 4 L’osservatore lazialeROMA E PROVINCIA

Nemi - Grazie al palcoscenico di Bici@RomaExpo, scelto per lapresentazione ufficiale davanti alle autorità cittadine esportive, il campionato italiano assoluto FCI di crosscountry (19-20-21 luglio 2013) vuole subito partire con lemigliori premesse per offrire una kermesse dove lo spettaco-lo agonistico farà coppia con la suggestione dei tesori sto-rico-naturalistici di Nemi e dei Castelli Romani. “Noi diBici@RomaExpo siamo stati onorati di avervi come ospiti per-ché la Fiera è una vetrina non solo della bicicletta ma ancheun’opportunità irripetibile di promozione del vostro territo-rio e del vostro evento” ha commentato Marco Rossignoli, mana-ger della Fiera capitolina delle biciclette. Le precedentiedizioni della gara Nemi-Le Piagge, a carattere regionale,sono servite da traino per arrivare al sogno tricolore comedichiarato dal sindaco Alberto Bertucci, nelle vesti di pre-sidente del comitato organizzatore: “È stato l’inizio di unprestigioso cammino grazie agli amici biker che ci hanno coin-volto in queste iniziative. È un onore per me che sono ilprimo cittadino, per i Castelli Romani e anche per la vicinaRoma in un territorio che si presta alla mountain bike con lavalle del lago, i panorami mozzafiato e l’attiguo Museo delleNavi Romane”. “Ciampino è una delle porte dei Castelli Romani– ha dichiarato il sindaco Simone Lupi - e sono certo che inumerosi praticanti della mountain bike della nostra peniso-la risponderanno nel migliore dei modi in termini di acco-glienza e di calore sportivo”. Il presidente FCI LazioAntonio Pirone, il vice Tony Vernile e il direttore tecnicodella nazionale italiana di ciclocross Fausto Scotti, nelcorso del loro congiunto intervento, hanno messo in evidenzal’impegno per far riuscire ottimamente la manifestazione gra-

zie all’amministrazione comunale molto vicina alle manifestazioni sportive a vantaggio dello spettacolo dal punto di vista tecnicoe delle presenze turistiche nel week-end della gara e soprattutto nel pieno della stagione estiva. Federico Campoli (consigliereFCI Lazio) e Luciano Caucci (vice presidente della Scott RC-New Limits e presidente onorario de Il Biciclo Team New Limits) hannosottolineato la forza dell’evento riposta nell’amministrazione comunale e nell’ente Parco Regionale dei Castelli Romani come esem-pio di promozione del territorio e dell’evento in sé facendo leva anche sulla collaudata esperienza organizzativa nel fuoristra-da con la Marathon dei Colli Albani-La Via Sacra che il 5 maggio prossimo taglierà il traguardo delle 16 edizioni. Presenti nelcorso del vernissage per il comune di Nemi il vice sindaco Edy Palazzi, l’assessore allo sport Elio Frison, il comandante deiVigili Urbani Gabriele Di Bella e il delegato allo sport per il comune di Ciampino Franco Piccari. La mascotte ufficiale dell’e-vento tricolore è l’istrice Fragolina che racchiude due simboli prestigiosi del territorio: le fragole, la cui qualità rendeNemi famosa, e l’istrice simbolo della fauna dei Castelli. Sponsor dell’evento tricolore 2013 saranno Scott, Autocarrozzeria-Officina Romagnoli, Gelati Sammontana, Syncros, Più Vista Fabbrica Italiana Occhiali, Ivo’s Bar Enoteca, Edil Romania, Ethic Sport, Finish Line, Eleven e Ciclo Promo Components.

Eventi & Manifestazioni

NEMI, CROSS COUNTRY: L’ISTRICE FRAGOLINA

MASCOTTE UFFICIALE DELL’EVENTO TRICOLORE

Assistenza Sanitaria

ROMA, 200 CITTADINI AL SIT IN

CONTRO CHIUSURA DELLA ASL RM A

Roma - Circa 200 cittadini del Movimento cittadino Flaminio Parioli Villaggio Olimpico e dell'Associazione Giovani per il Lazio hannodato luogo lo scorso lunedì 11 marzo ad un sit-in contro la decisione della Asl Rm A di chiudere lo storico poliambulatorio di PiazzaGentile da Fabriano". "La salute è un diritto" ha recitato uno striscione esposto per denunciare il trasferimento della strutturasanitaria dal quartiere Flaminio alla scomoda sede di via tagliamento mal servita e troppo lontana per una popolazione ultrasessan-tenne. "Auspichiamo che la Direzione Generale della ASL individui locali pubblici di proprietà dell' Ater attualmente sfitti e pre-senti sul quartiere Flaminio e Villaggio Olimpico - Dichiara Francesco De Salazar Presidente del Movimento Cittadino - che potrebbe-ro soddisfare la domanda di salute a costi contenuti o pari allo zero. Sappiamo che 400.000 euro di affitto sono diventati un costoinsostenibile per le casse della sanità locale ma è inammissibile che i cittadini anziani per far delle semplici analisi debbano pren-der 2 mezzi per raggiungere la ASL di zona più vicina. - De Salazar conclude - Per tal motivo nei prossimi giorni incontreremo sia la Direzione Sanitaria che Generale della ASL RMA, per convicerli a non spostare i servizi sanitari dal Flaminio".

pag. 5

RIETI E VITERBO

Viterbo

LUIGI AMBROSINI NOMINATO

ASSESSORE PROVINCIALEIl presidente della Provincia Marcello Meroi haconferito ieri mattina le delegheall’Agricoltura, Caccia, Pesca, Programmazione,Sviluppo economico ed Attività produttive,Sportello dei consumatori, Trasporti e Mobilità,Ufficio relazioni con il pubblico, al dottorLuigi Ambrosini che entra così a far parte dellaGiunta provinciale. Luigi Ambrosini, nato a SanLorenzo Nuovo nel 1944, è dottore commercialistaed esperto in tematiche agricole. Ha ricopertoper dieci anni l’incarico di presidente regiona-le di Confagricoltura Lazio ed è membro deldirettivo provinciale di Viterbo della stessaAssociazione.

“Sono partiti mercoledì 13 marzo i lavori di sistemazione della Umbro-Casentinese.Domani, giovedì 14, tempo permettendo, si inizierà anche con la Dogana”. La comu-nicazione arriva direttamente dall’assessore provinciale ai Lavori pubblici eViabilità, Gianmaria Santucci che anticipa altri interventi per i prossimi gior-ni.“E’ fuori dubbio che la Umbro-Casentinese – ha affermato Santucci – in ordine diimportanza era la prima strada che necessitava di un pronto intervento. Una voltaesplicate tutte le procedure burocratiche abbiamo atteso che il tempo fosse più cle-mente, ma la situazione critica della strada non ci consente più di attendere, quin-di abbiamo dato il via alla ditta che asfalterà la strada a partire dal chilometro1,6. Domani (oggi per chi legge ndr) sarà la volta della Sp Dogana, altra arteriache ha bisogno di essere soggetta a restyling”. Ma gli interveti programmati dapalazzo Gentili non finiscono qui. “Appena non ci sarà più acqua sulla Bassanese(ancora chiusa per allagamenti) – ha aggiunto Santucci – tramite una procedura disomma urgenza effet-tueremo gli interven-ti per la ripavimen-tazione. Inoltre, neiprossimi giorni par-tiranno i lavori disistemazione di duefrane, rispettivamen-te sulla Bagnorese esulla Bomarzese”.“L’impegno dellaProvincia nel cercaredi sistemare le stra-de – ha conclusoSantucci – è totale.Comprendo la rabbia ele lamentele dei cit-tadini che vorrebberopercorre stradesistemate e senzabuche, ma purtroppola situazione delleProvince è tragica”.

Viterbo

VITERBO, PARTITII I LAVORI SULLA

UMBRO-CASENTINESE. DA OGGI TOCCHERÀ

ALLA SP DOGANA

In corso da ieri mattina un intervento di derat-tizzazione disposto dall'Assessoratoall'Ambiente. La società incaricata dal Comunesta compiendo una bonifica in Centro storico, inparticolare nelle vie adiacenti l'ex Ospedale(Via Tancredi, via Centurioni), e lungo gliargini del tratto urbano del fiume Velino.

Rieti

RIETI, DERATTIZZAZIONE

CENTRO STORICO E

ARGINI FIUME VELINO

In programma dal 22 al 24 marzo la III edizione del Degustando la Pasqua, rasse-gna enogastronomica e di artigianato artistico.Sarà una una tre giorni dedicataalla promozione e alla valorizzazione dei prodotti Made in Tuscia, con esposizionidi artigianato artistico e degustazioni di cioccolato, vino, olio extravergined’oliva, nocciole, pane, dolci pasquali e tipicità enogastronomiche locali.L'evento, patrocinato dal Comune, dalla Provincia e dalla Camera di Commercio di

Viterbo

VITERBO, LA RASSEGNA “DEGUSTANDO

LA PASQUA” ARRIVA ALLA III

EDIZIONE E SCALDA I MOTORI.

alle 21.30 presso il Numero Nove jazz club nell’ambito della rassegna “Giovedì in Jazz” curata dalTuscia in Jazz si esibirà uno dei migliori nuovi talenti del jazz italiano Paolo Recchia. In quel-l’occasione il sassofonista presenterà il suo nuovo progetto musicale dedicato al grande Stan Getz.Paolo Recchia è sicuramente una delle voci sassofonistiche più interessati della scena jazzisticaitaliana e non e “Three for Getz” , il suo nuovo progetto, rappresenta un omaggio al grandissimo StanGetz, uno dei più importanti e camaleontici tenorsassofonisti della storia del jazz, un omaggio alpercorso musicale ed umano che lo ha portato ad interpretare con originalità e colore anche una partedel repertorio bossa nova, musica e cultura insieme, fino al suo fertile incontro con Jobim, gran-dissimo compositore brasiliano autore di molte tra le più celebri melodie brasiliane. Stan Getz è ilgiovane e talentuoso dell’album “Quartets” , il tenorista del famoso duetto con John Coltrane, quel-lo degli album “Stan Getz and the Oscar Peterson Trio”, “Stan Getz & Bill Evans”, “Stan Getz feat.Bob Brookmeyer” ma è anche semplicemente l uomo curioso che aveva scelto di vivere in Brasile e diinterpretarne il patrimonio musicale, facendolo proprio e rendendolo famoso attraverso il nuovo stile: la “Bossa Nova”. Il Trio è composto da tre tra i piùacclamati musicisti di jazz del panorama nazionale ed europeo: Paolo Recchia al sax alto, Enrico Bracco alla chitarra e Nicola Borrelli al contrabbasso

Viterbo

OMAGGIO A STAN GETZ. QUESTA SERA IL

GRANDE JAZZ CON PAOLO RECCHIA TRIO

FROSINONE E LATINA L’osservatore lazialepag. 6

Latina

CORI OMAGGIA IL SUO PRESTIGIOSOE PLURIDECORATO VINO"Cori dì Nero Buono. Identità divino corese". Dopo l’olio il vino. Il 16 e17 marzo 2013, la "Città d’Arte" si prepara a rendere omaggio ad un altrosuo prodotto tipico di qualità. Non un vino qualunque. Ma il prestigioso epluridecorato vino rosso ottenuto dal Nero Buono di Cori, antichissimovitigno autoctono coltivato sulle splendide colline coresi, recuperato erilanciato dalle aziende vitivinicole del territorio.Proprio i tre produttori locali di Nero Buono, la Cooperativa vitivinicola"Cincinnato", l’Azienda agricola biologica "Marco Carpineti" e la Tenutaagricola "Pietra Pinta", sotto la regia dell’Amministrazione Comunale –Assessorato all’Agricoltura – e la collaborazione dell’ONAV -Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino - Sezione di Latina e de Lastrada del Vino della Provincia di Latina, hanno unito le forze e le ideeper organizzare il primo evento su quello che gli esperti definiscono ungrande vitigno, dalle documentate e peculiari caratteristiche qualitative,certificate dai marchi DOC e IGT.“In tempi di crisi dello sviluppo industriale, in cui la globalizzazioneha causato la chiusura di stabilimenti industriali e notevoli perdite diposti di lavoro nel nostro territorio, la capacità dei nostri imprenditoriagricoli di recuperare un vitigno autoctono come il Nero Buono e di orien-tarsi verso le produzioni di qualità è la risposta positiva alla crisi –ha commentato il Sindaco Tommaso Conti – attraverso le produzioni di qua-lità le capacità di produrre reddito della nostra agricoltura sono aumen-tate e sta tornando la passione dei giovani di rivolgersi verso l'agricol-tura, attività sana e capace di restituire dignità alle nostre popolazio-ni.”

Cenni storici sulla vitivinicoltura corese a cura di G.C.

La presenzadella viticoltu-ra nel territo-rio di Coririsale all’epocapreromana: Cori(Cora per iRomani), unadelle principalicittà dei Volscifondata intornoal 1400 a.C., ècitata e lodatadai principaliautori latini.Gli statuti di Corifurono emanatinel 1327 e rive-duti nel 1547 e

nel 1732: erano divisi in 5 libri e regolamentavano l’ordinamentodella Comunità Corese su cui era basata la vita sociale, economica,religiosa, agricola e pastorale. Diversi Capitoli degli Statutitrattano della vite e del vino a testimonianza dell’importanza che anche allora rivestiva la vitivinicoltura.Il Catastum bonorum di Cori (1668-1696) contiene aspetti relativial grado economico-patrimoniale dei residenti, alla distribuzionedella proprietà e ai modi di conduzione dei fondi agricoli, deiboschi e dei pascoli. La coltivazione della vite continuò ed ebbe maggiore espansione sotto lo Sato della Chiesa. A tale propositoil Marocco, in Monumenti dello Stato pontificio e relazione topo-grafica di ogni paese (1835), scrive per Cori “le sue vigne sonocon bell'industria agraria coltivate, esquisiti sono i suoi vini”,come il Bauco nella Storia della città di Velletri (1851) parlandodi Cori afferma “la massa del popolo si impegna nella coltivazionedella campagna e delle vigne”. Il Moroni, nel Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica(1860), descrivendo una veduta scrive “Da questo luogo si godo-no belli e deliziosi punti di vista, che offre la ridente situa-zione, onde si scoprono non solamente gli oliveti e le vigne delsuo territorio, ma anche quelli di.. Cori,..”. Negli Atti dellaGiunta per la Inchiesta Agraria e sulle condizioni della classeagricola (1883) si riporta che le esportazioni del circondario diVelletri inerenti il vino, contemplavano quello fornito daTerracina, da Velletri, da Cori. Riporta anche che nei comuni diCori, Norma e Sermoneta può stabilirsi che i prodotti dei terre-ni aperti camparili, e di quelli vestiti a vigna, nonchè deglioliveti, si dividono col proprietario al quarto restando i 3/4al colono che sopporta qualunque spesa di coltivazione ed impian-to. Nella stessa Inchiesta sono citate le principali varietà col-tivate a Cori, con sistema di coltivazione a vigna bassa, chesono l’Arciprete bianco (sinonimo locale del Bellone), il Grecogiallo, il Greco nero, il Cesanese. Nei corso dei secoli la viti-coltura ha mantenuto il ruolo importante nell’economia agricoladel territorio, fino all’attualità, contribuendo in modo signi-ficativo allo sviluppo sociale ed economico dell’area.

Il consiglio comunale di Frosinone ha licenziato il sìdefinitivo per lo spostamento dell’Accademia di BelleArti al “Tiravanti”.

“Grazie all’impegno della nostra amministrazione – hadetto il sindaco Nicola Ottaviani – in soli otto mesiabbiamo trovato la soluzione a un problema che, perl’inerzia e l’indifferenza del passato, si trascinavada quasi quarant’anni e che rischiava di concludersiin malo modo per la città di Frosinone con la perditadi un’importantissima istituzione culturale che potevamigrare altrove. Voglio, infatti, ricordare che, men-tre in Italia esistono quasi cento sedi universitarie,di sedi di Accademia di Belle Arti ne esistono solo20.Questo ci dà la misura del prestigio e dell’onore chela città di Frosinone può vantare. Inoltre, l’opera-zione si farà a costo zero per le casse comunali, poi-ché il Ministero si farà carico di tutti i costi diristrutturazione, adeguamento e manutenzione dell’im-mobile, restituendo alla città una struttura finalmen-te adeguatamente valorizzata nella sue potenzialità ecentro culturale di eccellenza, volano per la rinasci-ta del centro storico.Questa amministrazione ha deciso di puntare sulla cul-tura, quella vera, per veicolare il rinascimento eco-nomico e sociale di Frosinone. Grazie all’Accademia,che riassorbirà nella sede di Frosinone tutti glialtri corsi sparsi per la provincia, verranno in cittàstudenti da tutto il mondo, facendo del capoluogo unafucina di talenti e una culla delle arti”.

Frosinone

L’ACCADEMIA DI BELLEARTI SI SPOSTA AL“TIRAVANTI”

A.C.

È l’appuntamento più importante sul territorio e ogni annovede l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale impe-gnata nel mettere in campo la propria esperienza per assi-stere i propri laureati nel Job Placement ed i nuovi iscrit-ti nella scelta del percorso di studi più vicino al talento di ognuno.Piuttosto che lasciati in balia del caso, o di eventi più omeno fortunati, attraverso Unicasorienta l’Ateneo punta acreare opportunità preventive utili a maturare esperienza siacon l’ambito lavorativo, sia con la scelta del proprio percorso di studi.Da un lato presentazioni dei corsi di Laurea, orientamentoalla scelta, presentazione delle prove di ammissione e deglisportelli di Orientamento e Tutorato. Dall’altro stabilire uncontatto diretto del neolaureato con l’impresa attraverso pre-cisi appuntamenti distribuiti nella due-giorni: stand conaziende nazionali ed estere, workshop aziendali, colloqui diselezione, raccolta curriculum laureati.Una formula che per la passata edizione 2012 ha portato alCampus Universitario 1200 studenti di 30 Istituti superiori,provenienti da 4 diverse province. Parallelamente circa 1000laureandi e laureati dell’Ateneo di Cassino hanno visitatol’evento e nell’area dedicata al Job Placement sono statisostenuti circa 600 colloqui di lavoro con le aziende e glienti presenti, molte delle quali hanno anche organizzato workshop di presentazione aziendale.

Latina

UNICASSINO SI PRESENTA

pag. 7L’osservatore laziale FROSINONE E LATINA

Angela Carretta

I temi bisogna conoscerli a fondo per poterne parlare con cognizione di causa ai lettori. Nella zona del sud pontino a Borgo Sabotino c'è una cen-trale nucleare, una struttura in cemento armato lunga 128,5 metri, larga 35,5 e alta 24. Sono iniziati in estate 2012, i lavori di demolizione del-l’edificio, con un volume di 120 mila metri cubi, che durante l’esercizio ospitava le turbine dell’impianto, 3 principali e 2 ausiliarie, hanno pro-dotto circa 14 mila tonnellate di cemento. Nel dicembre 2012, Sogin ha emesso i bandi di gara per la riqualificazione dell’area antistante il pon-tile, demolito nel 2011, e per il ripristino e la manutenzione straordinaria dell’opera di presa dell’acqua dal mare. Sogin spa è la società natanel 1999 con la mission di smantellare le centrali chiuse dopo il referendum del 1987. A Garigliano La procura di Santa Maria Capua Vetere ha aper-to, l’anno scorso, un procedimento penale nei confronti dei responsabili della disattivazione della centrale nucleare del Garigliano, in provinciadi Caserta. L’accusa è disastro ambientale e irregolarità in materia di sicurezza nucleare. La centrale venne fermata nel novembre 1979 per un'e-sondazione: l'acqua del fiume travolse gli impianti in piena funzione. Il sito di Garigliano è stato una volta per tutte nel 1982, ma trent'annidopo i rifiuti radioattivi sono ancora all'interno e gli scoli del reattore vengono sommersi dall'acqua ogni volta che il Garigliano rompe gli argi-ni. Per monitorare il territorio fortunatamente esistono dei Comitati oltre che le istituzioni preposte. Questa volta abbiamo voluto intervistare Massimo Penitenti e Giovanni Mallozzi per il Comitato antinucleare Garigliano.

Qual è la “mission” del Comitato Antinucleare del Garigliano?Il Comitato antinucleare Garigliano (AG) nasce per iniziativa popolare il 9 aprile 2010 in seguito alla decisione del Governo italiano di tornarea produrre energia elettrica da centrali nucleari (Legge 99 del 23.07.09) e come forma spontanea di mobilitazione dal basso per contrastare la ven-tilata ipotesi di costruire il deposito nazionale per le scorie nucleari nel sito della ex centrale nucleare del Garigliano.

Ad oggi, quali obiettivi raggiunti?Il principale obiettivo raggiunto, insieme agli altri comitati e alle associazioni ambientaliste, è stato quello del raggiungimento del quorum peril referendum del 12 e 13 giugno 2011, dove vinsero, con oltre il 90%, i “SI” di coloro che volevano allontanare l’Italia dallo spettro di nuove

attività elettronucleari. Un altro obiettivo raggiunto, con le diverse manifestazioniorganizzate, è stato quello di sensibilizzare le amministrazioni dei comuni del SudPontino e dell’Alto Casertano sulle tematiche riguardanti il nucleare, tematiche che aparere del Comitato, le varie amministrazioni, devono affrontare in sinergia tra loro.Unico comune che ancora non si era espresso contro il nucleare era quello di Formia dicui era sindaco Michele Forte al quale, però, strappammo la sua prima dichiarazione anti-nucleare in occasione della Marcia organizzata dal Comitato il 5 giugno 2011 chiamata “SiMarcia per i Referendum” la quale si svolse snodandosi da Gaeta fino ai terreni confi-scati alla camorra e gestiti dalla cooperativa “Al di là dei sogni”, terreni prossimialla centrale, nella frazione sessana di Maiano, passando per Formia, Scauri, Minturno,SS. Cosma e Damiano e Castelforte e che, nonostante una pioggia che ci accompagnò perl’intera giornata, coinvolse migliaia di persone e conducendone almeno mille fino all’ar-rivo. Nel corso del 2012 AG è stato riconosciuto interlocutore ufficiale al Tavolo della

Trasparenza della Regione Campania. AG ha inoltre organizzato diverse iniziative pubbliche che hanno visto la partecipazione di associazioni ambien-taliste, scienziati, esperti in materia di energia atomica, giornalisti, organizzazioni impegnate sul tema della lotta al nucleare come mezzo diproduzione di energia elettrica ma anche come strumento di produzione di ordigni di distruzione di massa. Infine AG ha contribuito alla stesura di “Bidone Nucleare” di Roberto Rossi edito da Rizzoli nel 2011 e ad alcune inchieste giornalistiche nazionali.

Quali le domande che attendono ancora risposte?Sono molte. Anzitutto quelle legate ai danni che la presenza della centrale nucleare del Garigliano ha procurato ai cittadini ed all’ambiente, duran-te la sua attività - ed in particolare in relazione ai diversi incidenti che hanno portato alla dispersione di materiale radioattivo nell’ambiente- ed anche successivamente alla sua chiusura, in relazione alla gestione del materiale contaminato. Nel corso degli anni purtroppo sono molti gliinterrogativi ai quali non siamo stati in grado di dare risposte certe e questo principalmente perché da parte degli enti e delle istituzioni pre-poste è mancata la collaborazione necessaria ad appurare anzitutto dal punto di vista dell’evidenza scientifica quali sono stati gli effetti del-l’impatto sull’uomo e sull’ambiente della centrale. Questa disarmante realtà vale, purtroppo, sia per quanto concerne informazioni riguardanti lapresenza di aree inquinate da radioattività (come la recente inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere ha messo in risalto), sia per idati epidemiologici sull’incidenza di malattie neoplastiche nei centri abitati vicini l’impianto nucleare. Le principali richieste che infatti rivol-giamo alle istituzioni in ogni incontro del Tavolo della Trasparenza, riguardano proprio la necessità di approntare nuove indagini epidemiologichecomparative storiche ed attuali. Questo, a più di trent’anni dalla chiusura dell’impianto, resta ancora il nodo principale da sciogliere. In assen-za di sistemi adeguati di sorveglianza epidemiologica, di banche dati e registri di malattia che prendano in considerazione periodi di tempo ade-guatamente lunghi, compatibili con l’insorgenza di malattie attribuibili ad inquinamento radioattivo, in assenza di dispositivi tecnologici stazio-nari di rilevamento, di presidi medici costanti ed infine di strumenti informatici e di personale qualificato impiegato nell’elaborazione di questidati, risulta impossibile stabilire un nesso di causalità diretta tra incidenza di malattie neoplastiche ed impianto nucleare. Per gli stessi moti-vi però è impossibile anche affermare il contrario, ovvero che i numerosi casi di neoplasia presenti nella popolazione residente nei centri abita-ti limitrofi alla centrale non siano da porre in relazione alla presenza dell’impianto nucleare stesso. La presenza di eventuali fattori di rischioancora da rimuovere unita a questa grave mancanza di dati medici sono la nostra principale fonte di preoccupazione per il futuro del nostro territorio.

Il territorio istituzionalmente come risponde al problema della centrale?Come dicevamo con un interesse inadeguato alla portata del problema. Con il passare degli anni forse quest’atteggiamento sta mutando in relazionesoprattutto al crescere della sensibilizzazione della popolazione all’argomento. Quasi tutti i sindaci sono attenti agli sviluppi dei lavori di“decomissioning” in quanto devono rispondere all’esigenza di contenere il danno d’immagine di cui il nostro territorio è ancora vittima proprio acausa della presenza della centrale e che si ripercuote non solo sulle attività turistiche ma anche su quelle produttive in particolare quelle lega-te all’ambiente ovvero l’agricoltura, l’allevamento e la pesca. Dopo anni di silenzio omertoso della politica e probabilmente anche in seguito allaseconda schiacciante vittoria referendaria contro il nucleare, la linea di “accondiscendenza” istituzionale verso il “totem” del nucleare, che ini-zialmente fu sostenuta dalle credenze sulle magnifiche sorti e produttive dell’era dell’atomo che prometteva energia elettrica a basso costo ed unconseguente glorioso sviluppo industriale, sta lasciando spazio ad una visione più realistica della realtà, soprattutto in relazione agli elevatis-simi costi che i cittadini dovranno ancora sostenere per il decommissioning dell’impianto e la bonifica delle aree. Anche i lauti ristori ovvero icontributi economici che i Comuni hanno ricevuto a titolo di ricompensa per la presenza dell’impianto hanno giocato la loro parte nel costruire unarete di “indulgenza istituzionale” verso il problema. Se almeno i soldi dei ristori ricevuti dai Comuni fossero stati spesi per monitoraggi ambien-tali e studi epidemiologici, avrebbero avuto un senso in qualche modo condivisibile, così purtroppo non è mai stato e tutto questo mentre nostriconcittadini continuano ad ammalarsi di forme di tumori del sangue e della tiroide la cui insorgenza è compatibile con l’esposizione ad inquina-mento radioattivo.

In un'ipotetica conversazione con il neoeletto presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, cosa chiederebbe quale cittadino e appartenente al Comitato Antinucleare Garigliano?Che venga organizzato al più presto un “Tavolo della Trasparenza” anche per la Regione Lazio, vista la presenza di ben due centrali elettronuclea-ri da smantellare, così da aumentare la trasparenza, appunto, sulle operazioni di “Decomissioning” gestite dalla Sogin e di avviare al più prestoun monitoraggio sulle varie matrici ambientali: aria, acqua, terra, fauna e vegetali e di avviare un’indagine epidemiologica anche storica, sullepopolazioni residenti nelle aree potenzialmente influenzabili dalle emissioni delle centrali di Borgo Sabotino e del Garigliano.Già siamo stati contattati da persone vicine a Zingaretti, siamo in attesa di un incontro.

Latina

L A Z I O E G A R I G L I A N O , N U C L E A R E : N O A U ND E P O S I T O N A Z I O N A L E P E R L E S C O R I E