I costi e il controllo di gestione

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I costi e il controllo di gestione I costi sono uno dei fattori determinanti per stabilire la redditività aziendale L’analisi dei costi permette di controllare l’andamento della economicità di gestione dove per economicità di gestione si intende quella situazione che si verifica quando il totale dei ricavi ottenuti consente di remunerare adeguatamente tutti i fattori produttivi necessari all’attività aziendale

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Page 1: I costi e il controllo di gestione

I costi e il controllo di gestioneI costi sono uno dei fattori determinanti per stabilire la redditività aziendale

L’analisi dei costi permette di controllare l’andamento della economicità di gestione dove per economicità di gestione si intende quella situazione che si verifica quando il totale dei ricavi ottenuti consente di remunerare adeguatamente tutti i fattori produttivi necessari all’attività aziendale

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I costi sono gli oneri che un’azienda deve sostenere per acquisire i fattori produttivi necessari all’esecuzione del ciclo tecnico e delle altre attività indirettamente legate ad esso

Le diverse tipologie di costi

I costi sono classificabili in base: al momento di calcolo al valore di calcolo ai volumi di produzione all’oggetto di calcolo all’imputazione dei costi all’oggetto di calcolo alle aree di gestione economica

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Classificazione in base al momento di calcolo

In base al momento di calcolo i costi vengono distinti in costi preventivi e costi consuntiviI costi preventivi sono costi calcolati prima del loro effettivo verificarsi sulla base di previsioni aziendali; queste previsioni derivano dall’attività di pianificazione per stabilire gli obiettivi da raggiungere. Sono utili per fissare i prezzi di venditaI costi consuntivi sono valori calcolati al termine del periodo di riferimento; sono utilizzati per calcolare gli scostamenti dai costi preventivi

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Classificazione in base al valore di calcolo

In base al valore di calcolo i costi si possono classificare in in costi standard e costi effettivi

I costi standard sono costi ipotetici calcolati in base a prefissate ipotesi di svolgimento del processo produttivo. Solitamente sono preventivi e le ipotesi si effettuano su condizioni di gestione normali

I costi effettivi sono costi consuntivi calcolati sui fatti di gestione accaduti

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Classificazione in base ai volumi di produzione

In base ai volumi di produzione si possono distinguere costi variabili, costi fissi e costi semivariabiliI costi variabili sono costi che variano in maniera direttamente proporzionale al variare della quantità prodotta ; (es. costi relativi a materie prime )Questi costi sono rappresentabili sul piano cartesiano da una retta crescente

CV=Cvu x qCV= costi variabili totaliCvu= costo variabile unitarioq= quantità prodotta

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Quantità prodotta q

Costi variabil

La retta parte dall’origine perché se la quantità prodotta è zero il costo è ovviamente zero, mentre cresce proporzionalmente se aumenta la produzione

CV=Cvu x q

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Quantità prodotta q

Costi Fissi

k

Questi costi sono rappresentati sul piano cartesiano da una retta costante parallela all’asse x

CF=K CF= costi fissi totaliK= valore costante

La retta parte dal valore K in quanto, anche se la produzione è zero l’azienda sostiene comunque dei costi fissi necessari alla sua sopravvivenza

I costi fissi sono oneri che l’azienda deve sostenere anche in assenza di produzione; ne sono un esempio i costi relativi ai beni strumentali utilizzati per la trasformazione

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Ne sono un esempio i costi di elettricità o i costi telefonici che contengono un canone costante più il costo variabile in base ai consumiQuesti costi si rappresentano sul piano cartesiano con una retta crescente che parte da un valore costante conosciuto

CSV=Cvu x q + KCSV= costi semivariabiliCvu= costo variabile unitarioq= quantità prodottaK= quota costante del costo

I costi semivariabili sono oneri che contengono una componente fissa da sostenere in misura costante indipendente dalla produzione e una quota variabile proporzionalmente in base alle quantità prodotte

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La retta parte dal valore delle ordinate K in quanto a produzione zero si deve comunque sostenere la quota di costi fissi, poi cresce al crescere della quantità prodotta

Costi Semivariabili

Quantità prodotta q

K

CSV=Cvu x q + K

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Classificazione in base all’oggetto di calcolo

In base all’oggetto di calcolo si possono distinguere costi comuni e costi specificiI costi comuni sono attribuibili a più oggetti contemporaneamente; un oggetto può essere rappresentato da un prodotto, un reparto o una funzione aziendale. Si possono distinguere i costi comuni di produzione (es. elettricità) dai costi comuni generali (es. oneri amministrativi)I costi specifici sono attribuibili ad un oggetto direttamente; si può conoscere immediatamente la quota di costo di un certo prodotto, reparto ecc.. (es. costi per materie prime)

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Classificazione in base all’imputazione dei costi all’oggetto di calcolo

In base all’imputazione dei costi all’oggetto di calcolo si possono distinguere costi diretti ed indirettiI costi diretti sono costi specifici il cui valore è determinabile moltiplicando la quantità di fattore utilizzato per il suo prezzo unitario

I costi indiretti sono i costi comuni che è necessario ripartire tra più oggetti

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Classificazione in base alle aree della gestione

economicaIn base alle aree della gestione economica si distinguono:

Costi industriali relativi all’attività di trasformazione fisica del prodotto (es. costi per materie prime, manodopera, ammortamenti, elettricità)

Costi amministrativi relativi all’attività di amministrazione (es. costi del personale amministrativo, ammortamenti dei beni strumentali a uso amministrativo)

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Costi finanziari, relativi al costo del denaro come interessi e altri oneri di questo tipo

Costi tributari, relativi all’imposizione fiscale da parte dello Stato

Costi commerciali, relativi alla commercializzazione dei prodotti (es. costi del personale e dei servizi commerciali)