I COLORANTI. La storia dei coloranti 715 BC viene istituito il mestiere del tintore di lana a Roma...
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I COLORANTII COLORANTI
La storia dei coloranti
715 BC viene istituito il mestiere del tintore di lana a Roma
331 BC Alessandro il grande conquista la capitale della Persia (Susa) e trova abiti colorati in porpora di 190 anni prima. Facevano parte del tesoro reale valutati l’equivalente di $6 milioni
236 BC un papiro egizio descrive i coloritori come persone con puzza di pesce, occhi tumefatti e mani instancabili
2° e 3° secolo AD in tombe romane vengono trovati dei tessuti lavorati con indigo invece del porpora del periodo imperiale
3° Secolo Stockholm Papyrus, papiro ritrovato in una tomba riporta la più antica ricetta conosciuta per l’imitazione del porpora. È di origine greca
2600 A.C. primi scritti sull’uso dei coloranti in Cina
400 AD Murex (il mollusco da cui deriva il colore porpora) va in via di estinzione a causa della esagerata raccolta. Una libra di vestito così colorato valeva l’equivalente di $20,000.
700's in un manoscritto cinese viene menzionato la tecnica di colorazione con il sistema di protezione con cera (batik)
1507 Francia, Olanda e Germania iniziano a coltivare a livello industriale piante coloranti
1519 Pizarro e Cortez trovano cotone in America del Sud e Centrale . Scoprono che gli indiani conoscevano perfettamente come colorare i tessuti. Inizia l’esportazione della cocciniglia dal Messico e dal Perù verso la Spagna.
1745 L’Indigo viene coltivato in Inghilterra
1774 viene commercializzato il Blue di Prussia (inventato nel 1704), formato da ferrocianuro di potassio e sale ferrico.
1788 la colorazione in giallo della seta viene fatta con acido Picrico
1856 William Henry Perkin scopre per caso il primo colorante sintetico la “Malveina" (anilina, fucsia) cercando di sintetizzare la chinolina per la cura della malaria.
1858-59 Verguin scopre il Magenta (fucsina)
1863 Lightfoot sitetizza il nero anilina, prodotto per ossidazione dell’anilina su fibre di cotone.
1868 Graebe, Liebermann e Perkin producono l’alizarina (isolando l’idrocarburo principale della radice della robbia, l’antracene). Era la prima volta che un colorante vegetale veniva sostituto da un identico sintetico.
1875-76 Caro e Witt sintetizzano la Chrysoidine, primo membro della classe degli azo coloranti.
1878 von Baeyer sintetizza l’indigo sintetico.
1880 Thomas e Holliday, sintetizzano il primo colorante azoico che si forma sul tessuto. Il Vacanceine rosso si forma per trattamento del tessuto con naftolo e successiva immersione in diazo amine.
1922 la AATCC (American Assoc. of Textile Chemists and Colorists) forma un comitato responsabile dello studio tecnologico e salutistico.
1939 in Italia nasce l’ACNA (Azienda Colori Nazionali e Affini).
Gli eschimesi hanno coniato sette termini diversi per indicare il bianco
Tre tinte di base dette primarie: magenta (rosa molto carico), giallo e ciano (azzurro che tende al turchese)
Colori
significati simbolici diversi
nomi dati alle tinte variano da una cultura all’altra
Non esiste in ogni lingua una traduzione di giallo, rosso, blu e verde.
Le tribù della savana africana, non distinguono tra verde e azzurro.
Alcune popolazioni della Nuova Guinea non hanno nomi per i colori ed usano solo le espressioni chiaro e scuro.
1913 Rudolf Steiner, filosofo austriaco, fondò l’antroposofia, che ha come aspetto centrale proprio l’importanza del colore.
Secondo tale filosofo infatti, le culle dei neonati dovrebbero essere protette da un drappo colorato per "nutrire" il bambino con la tonalità a lui più necessaria visto che il colore è un "alimento" fondamentale nell’infanzia.
Nelle scuole steineriane i bambini, dipingendo con le dita e con grossi pennelli, fanno dei veri e propri bagni nel colore come fonte di salute e di energia.
ANTROPOSOFIA(scienza dello spirito)
La cromoterapia usa i colori come medicine e sostiene che le vibrazioni dei colori possono guarire disturbi fisici ed emotivi.
In Francia il Ministero per l’Educazione ha promosso una ricerca per scoprire quali tonalità stimolano l’apprendimento.
In Giappone una fabbrica di automobili ha dipinto le pareti dei bagni di rosso, che crea disagio, per limitare le pause dei suoi dipendenti.
I cinesi scelgono arredi rossi per i loro ristoranti: sembra che mettano appetito. Alcune sfumature di giallo danno nausea e sono proibite sugli aerei.
CROMOTERAPIA
In latino "rubens" (rosso) è sinonimo di colorato. È il primo colore dell’arcobaleno che i neonati imparano a riconoscere, il primo a cui tutti i popoli hanno dato un nome. Appariscente, intenso, stimolante
ROSSO
La luce rosse è quella con un intervallo di lunghezze d’onda più ampio e per tale motivo le sue vibrazioni possono avere un effetto stimolante.
Le onde elettromagnetiche del blu sono più corte di quelle rosse e gialle , diciamo più "delicate" e per questo si ritiene che abbiano un effetto calmante, secondo alcuni studi una luce blu è addirittura in grado di rallentare il battito cardiaco.
BLU
Lattuga, piselli e kiwi, come tutti i cibi verdi, sono alimenti antistress e ci trasmettono le proprietà rilassanti di tale colore.
VERDE
Il cristallino dell’occhio mette a fuoco la luce di questa tonalità più facilmente delle altre, senza alcuna fatica.
Spesso basta una passeggiata nel bosco o nei prati per sentirsi più calmi.
In Oriente è il colore del sole, della fertilità e della regalità. Nel Giappone imperiale poteva indossarlo solo chi apparteneva alla famiglia reale.
GIALLO
Secondo i cromoterapeuti il colore giallo regala energia, forza e vitalità perchè le sue vibrazioni sono le più simili per intensità e frequenza a quelle dei raggi solari e, forse proprio per questa carica di cui è portatore, il giallo è stato spesso usato come colore di guerra. I Masai si preparavano alla battaglia dipingendo il proprio corpo e gli scudi di ocra. Molte tribù degli indiani d’America si cerchiavano gli occhi di giallo intenso
Sostanze prive di valore nutritivo o impiegate a scopo non nutritivo, che si aggiungono in qualsiasi fase della lavorazione alla massa o alla superficie degli alimenti per conservare nel tempo le caratteristiche chimiche, fisiche o fisico-chimiche, per evitarne l’alterazione spontanea o per impartire ad essi oppure per esaltarne favorevolmente particolari caratteristiche di aspetto, di sapore, di odore o di consistenza..
Additivi chimici (D.M. 31-3-1965)
Conservativi
Stabilizzanti
Emulsionanti
Coloranti Coloranti
Esaltatori di sapidità
Sostanze aromatizzanti
Alimenti per lieviti
Agenti di rivestimento
Agenti antischiumogeni
AcidificantiSali di fusione
Polveri lievitantiAntiagglomeranti
EdulcorantiAgenti di trattamento delle
farineVari (ipoclorito di sodio, acido metartarico,
cloruro di calcio)
Additivi volontari (secondo la classificazione dell’UE)
Additivo alimentare
Qualsiasi sostanza che normalmente non si consuma come alimento, in quanto tale, e non è utilizzata come ingrediente tipico degli alimenti, che indipendentemente dal fatto di avere un valore nutritivo, che aggiunta intenzionalmente ai prodotti alimentari per un fine tecnologico, nelle fasi di produzione, trattamento, imballaggio, trasporto o immagazzinamento degli alimenti, si possa ragionevolmente presumere diventi, essa stessa o i suoi derivati, un componente di tali alimenti, direttamente o indirettamente.
(D.M. 06-11-1992)
L’uso dei coloranti è disciplinato dalla Direttiva comunitaria 94/36/EC del 30 Giugno 1994, mentre la 95/45/EC e successive modifiche (99/75/EC e 2001/50/EC) definiscono i criteri di purezza riguardanti i coloranti per gli alimenti
esigenze di mercato
Incrementano l’interesse
Aumentano la vendita
consumatore memoria del prodotto naturale
Prodotto confezionato
USO NEGLI ALIMENTI
Il FBN (Food and Board) stabilisce i motivi per cui i coloranti possono essere aggiunti agli alimenti:
ridare il colore originaleassicurare uniformità di colore intensificare il colore proteggere dai raggi solariconferire un aspetto invitante ai cibi che sarebbero
poco appetibiliaiutare a conservare l’identità e le caratteristiche che
permettono il riconoscimento dei prodotti fornire un’indicazione visiva della qualità
Alimenti a cui è consentito addizionare coloranti
Prodotti dolciariBurro e formaggi
MargarinaBevande gassate
Alcuni vini specialiConfetture e marmellate
Mostarda tipica bologneseSurrogati del cioccolato
Gelati
Alimenti a cui non è consentito addizionare coloranti
AcquaSaleZuccheroMieleLattePanePastaCarne, Pesce
Olio
Caffè
Cioccolato
Torrone
Aceto
Succhi di frutta e verdura
Gelati di torrone, limone, panna e uovo
I cibi presentano un colore in base alla loro capacità di riflettere od emettere differenti quantità di energia a lunghezze d’onda capaci di stimolare la retina nell’occhio.
Radio Microwave Far IR IRNearIR VIS UV Vacuum UV X-Ray Y-Ray
770 nm 380 nm 180 nm
50cm 400m 25m
Spettro elettromagnetico
La Percezione del COLORE
Caratteristiche dell’osservatore
L’occhio umano è in grado di distinguere circa diecimila colori uno accanto all’altro, ma non riesce ad identificarne a memoria più di trecento.
Il gatto e la civetta vedono la banda di luce dell’infrarosso
Le api vedono anche le tonalità dell’ultravioletto.
Le valutazioni visive di un prodotto perché siano di aiuto per le industrie devono essere precise e riproducibili.
Condizioni standard per la valutazione dei colori
Illuminazione naturale o artificiale
Commission Internationale de L’ Eclairage (C.I.E.)
Riscaldamento sino ad incandescenza
Eccitazione atomica o molecolare
Caratteristiche spettrali funzione della T°C raggiunta
NeonXenon
fluorescenza
Sorgenti luminose
Oggetto Distribuzione luminosa
Distribuzione della luce dominante
Attributi cromatici (visti dalla distribuzione luminosa primaria )
Distribuzione luminosa secondaria
Attributi geometrici (visti dalla distribuzione luminosa secondaria)
Opaco non metallico plastico
Riflessione diffusa
Lucentezza tinta e saturazione
Riflessione speculare
RiflessioneLucentezzaSplendoreLuminositàUniformità in superficieImmagine riflesse distinguibile
Opaco metallico
Riflessione speculare
Riflessione e aromaticità
Riflessione diffusa
Riflessione opaca
traslucido Trasmissione diffusa
Traslucenza e aromaticità
Riflessione speculare riflessione diffusa
Riflessione luminosa Lucentezza
trasparente
Trasmissione regolare
Chiarezza e aromaticità Riflessione speculare trasmissione diffusa
Lucentezza Trasmissione opaca
Caratteristiche dell’oggetto illuminato
Strumentazione
Analisi fisiche: Spettrofotometro
Goniofotometro
Analisi psico-fisiche: Spettrofotometro colorimetrico
Colorimetro tristimoloRiflettometroOpacimetro
Struttura chimica dei coloranti
Cromoforo (Witt 1876) responsabile del colore
Auxocromo aumenta il potere colorante del cromoforo (non assorbe a >220nm, ma molto nell’UV lontano)
Sono gruppi come =N-; =O; =S; =NH; -NH2; -OH; -SO3H; che
possedendo doppietti elettronici liberi partecipano al fenomeno della risonanza allungando il sistema coniugato.
Teoria additiva e sottrattiva
Gli oggetti appaiono colorati perché la loro struttura molecolare fa si che alcune lunghezze d’onda vengano assorbite ed altre no
due elettroni di un legame quanto di luce
spin opposto ()
siano paralleli ()
(transizione chiamata
MOLECOLA
Radiazione assorbita
nm Colorazione osservata
Violetto 400-430 Giallo-verdastro
Blu 430-490 Giallo-arancio
Blu-verde 490-510 Rosso
Verde 510-530 Porpora
Giallo-verde 530-560 Violetto
Giallo 560-590 Blu
Arancio 590-610 Blu-verdastro
Rosso 610-730 Blu-verde
Quando legami singoli si alternano a legami doppi, questi si definiscono coniugati, gli elettroni vengono detti delocalizzati e l’energia richiesta per una transizione è più bassa (la lunghezza d’onda aumenta)
La maggior parte delle molecole colorate, hanno doppi legami coniugati.
HC CH[ ]n
n = 1 incoloren = 2 giallo chiaron = 3 verden = 4 giallo cromon = 5 arancion = 6 violetto
La lunghezza d’onda alla quale la sostanza assorbe la maggior parte della radiazione viene definita come max.
Classificazione
Color Index
FDA coloranti per uso alimentare farmaceutico e cosmetico:Esenti da certificazioneCon certificazione
CI, 75.000 a 75.999
alimenti, farmaci, cosmetici (FD C)farmaci, cosmetici (D C)farmaci, cosmetici uso est. (D C)
Classificazione
In base all’uso1) coloranti per la colorazione della massa e della superficie;2) coloranti per la colorazione limitata alla superficie.
I coloranti sono classificati nell’ambito della CEE con la lettera E dal numero 100 al 180.
C.E.E
35 coloranti, ma 18 sono senz’altro i più utilizzati. Sono coloranti inorganici, organici naturali o sintetici,
Dal 100 al 163 sono coloranti organici naturali e sinteticiDal 170 al 180 sono coloranti minerali
gli estratti e i succhi di vegetali e di frutta (carota, sambuco, sandalo, fragola, ciliegia, mirtillo, limone, prezzemolo ecc.) in grado di conferire ai sistemi alimentari contemporaneamente colore ed aroma.
Non sono considerati coloranti:
i pigmenti usati per colorare le parti esterne non commestibili di prodotti alimentari (come i rivestimenti degli insaccati e dei formaggi).
Colore C.E.E. Nome Tipo
Giallo E 100 Curcumina Naturale
E 101 Lattoflavina Naturale
E 102 Tartrazina Sintetico
E 104 Giallo chinolina Sintetico
E 105 Giallo solido Sintetico
Arancio E 110 Giallo arancio S Sintetico
E 111 Arancio CGN Sintetico
Rosso E 120 Cocciniglia Naturale
E 121 Orceina Naturale
E 122 Azorubina Sintetico
E 123 Amaranto Sintetico
E 124 Rosso cocciniglia A Sintetico
E 127 Eritrosina Sintetico
Colore C.E.E. Nome Tipo
Blu E 130 Blu antrachinone Sintetico
E 131 Blu patent V Sintetico
E 132 Indigotina Sintetico
Verde E 140 Clorofille Naturale
E 141 Complessi rameici delle clorofille
Naturale
E 142 Verde acido brillante Sintetico
Bruno E 150 Caramello Naturale
Nero E 151 Nero brillante BN Sintetico
E 153 Carbone medicinale Naturale
Colore
Colore C.E.E. Nome Tipo
Sfumature varie E 160 Carotenoidi Naturale
E 161 Xantofille Naturale
E 162 Rosso di barbabietole Naturale
E 163 antociani Naturale
Sfumature varie E 170 Carbonato di calcio Minerale
E 171 Biossido di titanio Minerale
E 172 Ossidi di ferro Minerale
E 173 Alluminio Minerale
E 174 Argento Minerale
E 175 Oro Minerale
E 180 Pigmento rosso Minerale
Con decreto del 1/1/78 sono stati vietati l' E123, E125, E126, E130, E152. Restano quindi in vigore circa una quindicina di coloranti di sintesi per la gamma che va dal giallo, arancio, rosso, verde, blu e nero.
Natura chimica:Organici Inorganici
Solubilità: LiposolubiliClorofilla, caroteniIdrosolubiliAntociani, flavonoidi, betacianine, betaxantineAltriCurcumina, riboflavina, etc.
Classificazione
Origine:NaturaliSintetici
Gruppo cromoforo:Struttura chimica
Da sinistra estratto di barbina rossa (E 162), clorofilla complesso rameico (E 141), paprica(E 160c), estratto di spinaci (E 140), sambuco (E 163).
I coloranti naturali
Coloranti naturali nei tessuti animali e vegetali e coloranti sintetici
Composti dell’eme (mioglobina ed emoglobina; 1953 Kendrew)
il 90% del colore è dovuto alla mioglobina
Struttura terziaria
NNH
N HN
1
2 34
5
67
8
A B
CD
I II
IIIIV
Globina: Proteina costituita da una singola catena polipeptidica di 152 aminoacidi
Mioglobina
Eme:gruppo cromoforo
Anello porfirinico + Fe
Mioglobina
pigmento formazione Stato del Fe
colore
mioglobina Fe2+ Rosso/porpora
ossimioglobina ossigenazione
Fe2+ Rosso brillante
metamioglobina ossidazione Fe3+ marrone
NOmioglobina Combinazione con NO
Fe3+ Rosso brillante fucsia
solfomioglobina Effetto di H2S
Fe3+ verde
colemioglobina H2O2 Fe2+ o
Fe3+
verde
Globina mioemocromogeno
Calore, denaturazione
Fe2+ Rosso smorto
Clorofilla
Colore verde (E 140) delle foglie dei vegetali e dei frutti non maturi, tale colore si manifesta perché la molecola è in grado di assorbire le radiazioni rosse e violette complementari del verde
8
7 6
5
4
32
1NN
N N
Mg
O
CH3
CH3
CH3
H
H
HH
H
H
CH2CH3
CO2CH3
CH2
CH2
CO2
RCHC
H
H
CH3 CH3
Chl a R=CH3 (3)Chl b R=CHO (1)
NNH
N HN
1
2 34
5
67
8
A B
CD
I II
IIIIV
D C
BA8
76
54
3
2
1 NH
HN
9
10
11
12
1314
1516
17
18
19
20
IV III
III
8
7 6
5
432
1
NNH
N HN
V
910
Figura 21. Struttura della porfina (a, b) e della forbina (c)
A B C
per idrolisi alcalina delle clorofille si ottengono le clorofilline
Per l’estrazione possono essere usati i seguenti solventi: metiletil chetone, acetone, diossido di carbonio, diclorometano, propan 2-olo, etanolo, metanolo ed esano.
Estrazione e deterioramento
Clorofillase (esterase) rottura del fitolo con formazione di clorofillidi e feofirbidi solubili in acqua
Processi tecnologici di manipolazione dei vegetali (scottatura prima del congelamento, cottura, etc.) due categorie di derivati della clorofilla. I composti che conservano il magnesio sono verdi Quelli senza il magnesio sono verde-marrone (il magnesio viene sostituito da due atomi di H dando feofitina a e b, pirofeofitine).
La clorofilla b è molto più stabile al calore della clorofilla a, questo pare sia dovuto all’effetto elettrone attrattore del gruppo formilico in C-3.
La stabilità della clorofilla alla temperatura è anche pH dipendente; a pH basico è molto più stabile che a pH acido.
La diminuzione di clorofilla durante i processi tecnologici può raggiungere anche l’80-100%.
Accorgimenti tecnologici per poter il colore verde vi sono:
Neutralizzazione degli acidi (aggiunta di ossido di calcio, carbonato di magnesio e di sodio, etc.),
Sterilizzazione con metodiche HTST,
Conversione della clorofilla in clorofillide più stabile,
Creazione di derivati metallici nei quali il magnesio e sostituito con altri metalli che danno complessi più stabili (rame; E141).
Si può ottenere dagli spinaciSpinacea oleracea L. (Chenopodiaceae).dall’ortica Urtica dioica L. e dall’erba medica
La clorofilla è liposolubile e viene usata per colorare pasta, dolci e prodotti caseari e, dato che ha anche proprietà deodoranti, è usata dall'industria cosmetica per saponi e profumi.
Derivazione e uso
Coloranti carotenoidi e derivati
Presenti in molte specie di foglie, fiori e frutti sono contenuti nei cromoplasti, sciolti in goccioline di grasso o come cristalli.
Nei vegetali sono contenuti anche nei cloroplasti, dove sono mascherati dal verde della clorofilla.
Si conoscono più di 560 strutture carotenoidiche senza contare gli isomeri geometrici.
Si trovano anche negli animali, ma vengono biosintetizzati solo da alcuni lieviti (appartenenti stessa famiglia) come Rhodoturola, Cryptococcus, Sporobolomyces.
Fungono da pigmenti secondari nella cattura dei raggi solari
Coloranti carotenoidi e derivati
Si distinguono caroteni (idrocarburi) e xantofille (presentano anche ossigeno). Sono formati da 8 unità isopreniche.
I caroteni (E 160) sono contenuti nelle carote (Daucus carota L.), nei pomodori (Lycopersicon esculentum Mill.), nelle arance (Citrus sinensis (L.) Osbeck), nella camomilla (Chamomilla recutita (L.) Rauschert), nella calendula (Calendula officinalis L.), nello zafferano (Croccus sativus), nel peperone (Capsicum) nel mango, nei cachi, sono responsabili del tenue colore del latte e del burro. Nelle foglie è presente insieme alla clorofilla da cui è in genere mascherato.
Le xantofille (E 161) sono presenti nell'uvaspina (Ribes uva-crispa L.), nel mandarino (Citrus aurantium L. f. deliciosa (Ten.) M. Hiroe), nei petali delle rose e delle viole del pensiero (Viola tricolor L.), nel granturco (Mais Zea)
La molecola del carotene può assorbire la luce blu e quindi appare di colore arancione. Allo stato puro si presenta in cristalli rosso rubino, ma quando è diluita ha la caratteristica colorazione giallo-arancio.È solubile nei grassi, ma non nell’acqua e ciò spiega la sua presenza in natura È precursore della vitamina A
Carotene
Il licopene è una molecola di carotene con i due anelli terminali aperti ed è responsabile del colore dei pomodori. Quando il pomodoro matura la clorofilla che dà il colore verde al frutto acerbo si decompone e non maschera più il colore del licopene.Il colore delle albicocche è dovuto al licopene e al carotene.
Licopene
Tra tutti i carotenoidi conosciuti, il Licopene possiede la più elevata capacità anti-ossidante conosciuta.
Si ottiene dal pomodoro e dall’olio di palma
La crocetina è una versione più corta della molecola del licopene con ciascuna estremità ossidata ad acido carbossilico (-COOH), quando di-esterificata con il gentobiosio forma la crocina responsabile del colore giallo dello zafferano.
La bixina, analoga alla crocetina, da cui differisce solo per un piccolo prolungamento della catena e per la conversione di un gruppo carbossilico nel suo estere metilico (-COOCH3), è responsabile del colore rosso dell’annatto, un
colorante estratto del rivestimento esterno dei semi di Bixia orellana, usato per colorare alcuni tipi di formaggi (leicester), gelati, o in piatti di carne. Costituisce l’80% dei pigmenti presenti.
La zeaxantina fa parte della famiglia delle xantofille versioni leggermente ossidate del carotene, contenenti cioè atomi di ossigeno. La zeaxantina è presente soprattutto nel peperone rosso e nel grano, è responsabile insieme al carotene, del colore del granoturco, queste due molecole insieme contribuiscono anche al colore del mango. La zeaxantina contribuisce anche al colore del tuorlo dell’uovo e del succo di arancia.
OH
HO
La luteina è il principale carotenoide contenuto nell’area centrale della retina, detta macula. Può agire come un filtro che protegge la macula dalla luce solare. I soggetti che si nutrono di cibi ricchi di luteina sembrano avere una minore incidenza di degenerazione maculare.
E’ una sostanza che si trova negli spinaci, nell’insalata, nei porri, e nei piselli.
OH
HO
L’astaxantina è una molecola di carotene in cui sono presenti quattro atomi di ossigeno. La loro presenza fa variare la quantità di energia necessaria a spostare i suoi elettroni e pertanto la molecola presenta un colore diverse rispetto al carotene. L’astaxantina è rosa ed è responsabile del colore del salmone. Si trova anche nel carapace dei crostacei (gamberetto, aragosta) dove si manifesta però solo dopo la bollitura; negli animali vivi il colore è infatti mascherato perché la molecola è legata a una proteina e appare di colore nerastro.
Si ottiene da una microalga l’Haematococcus pluvialis
La cantaxantina, responsabile del colore del fenicottero americano è una molecola di astaxantina che ha perso i suoi due gruppi -OH. Il colore dei fenicotteri è dovuto alla loro dieta a base di gamberetti; in cattività, se non nutriti con tale alimento, perdono il colore rosa.
Si ottiene dai funghi
HO
O
OH
La capsantina, viene utilizzata negli alimenti per i pesci d’acquario per la loro colorazione La capsantina è il colorante tipico del peperoncino rosso Capsicum annuum. È responsabile anche del sapore piccante.
Estrazione con acqua o con olio, dopo macerazione.
Estrazione con solventi, come il cloruro di metilene, la trielina.
Sono commercializzati in soluzione acquosa, in dispersione oleaginosa o come polvere.
Sono liposolubili (colorazione di formaggi, sostanze grasse).
L’estrazione va fatta in assenza di luce a temperatura bassa e in atmosfera controllata
La maggior parte di questi composti si trova in combinazione con una molecola di zucchero (componente glucidico).
Flavonoidi
Responsabili di molti dei colori brillanti del mondo della primavera
C C C
C6C3C6
Flavanoni e Flavani
Coloranti antocianici
Le antocianine sono responsabili di molti dei colori rossi, porpora e blu che si trovano in natura, ma non del rosso delle barbabietole e della buganvillee che è dovuto ad altri tipi di composti chiamati betacianine.
Una delle classi principali di flavani è costituita dalle antocianidine.
In combinazione con le molecole glucidiche come il glucosio, le antocianidine diventano antocianine (dal greco: anthos kyanos, fiore blu).
O
R1
R2
HO
OR4
OR3
OH+
12
345
6
78 1°
2°3°
4°
5°6°
Catione flavinio R1 e R2 = H, OH, OCH3; R3 =glicoside; R4 = H o glicoside
Gli antociani sono molto sensibili alle variazioni di pH:
si presentano di colore rosso in soluzione fortemente acida, violetto in soluzione debolmente acida, blu verde in soluzione debolmente basica giallo in soluzione fortemente basica.
La presenza dell’ossigeno e l’aumento della temperatura sono fattori di instabilità.
La pelargonidina è la più semplice delle antocianidine ed è responsabile del rosso del geranio domestico e contribuisce al colore delle fragole e dei lamponi maturi. È l’unica assente nell’uva.
O
OH
OH
OH
OH
+Antocianidine
pelargonidina, cianidina, delfinidina, peonidina, petunidina, malvidina
Presentano sempre un residuo glicosidico (glucosio, ramnosio, galattosio e arabinosio) in posizione 3, talvolta in posizione 5 raramente in posizione 7
La cianidina fornisce il colore viola; è responsabile del colore delle more mature e contribuisce ai colori dei ribes neri, dei lamponi, delle fragole, delle bucce di mele e delle ciliegie. Il suo colore in soluzione acida è rosso, ma in soluzione alcalina è viola.
I colori notevolmente diversi del fiordaliso e del papavero hanno in effetti la stessa origine. Nel fiordaliso la linfa è alcalina e la molecola di cianidina è blu, nel papavero la linfa è acida e la molecola di cianidina diventa rossa.
Il cavolo rosso mantiene il suo colore, dovuto alla cianidina, se viene cotto in ambiente acido. I fiori a volte modificano l’acidità della loro linfa e cambiano colore dopo l’impollinazione per attirare meno l’attenzione degli insetti.
O
OH
OH
OH
OH
OH +
O
OH
OH
OH
OH
OH
O
OH
OH
OH
OH
OCH3
Le altre antocianidineDelfinidina
Peonidina
Responsabile del colore delle viole (verbena), uva spina
O
OH
OH
OH
OH
OH
OCH3Petunidina
O
OH
OH
OH
OH
OCH3
OCH3
Malvidina
Le altre antocianidine
Enocianina:Gli antociani presenti nell’uva costituiti prevalentemente da malvidina 3-glucoside vengono estratti per lavaggi delle bucce non fermentate con acqua tamponata a pH 2.0
miscela di antocianine + componenti glucosidici dell’uva
idrolisi dei glucosidi
separazione con tecnica cromatografica
per la colorazione di vini rossi, bevande, marmellate.
Si possono estrarre con acqua trattata al solfito, acqua acidificata, diossido di carbonio, metanolo o etanolo da ceppi naturali di frutti e verdure commestibili
Gli antociani usati nell’alimentazione devono essere ottenuti solo da frutti e ortaggi commestibili come: fragole, more, ciliegie, cavoli rossi, cipolla rossa, melanzane, uva e succo.
Estrazione e uso
Tannini
Composti fenolici con strutture complesse che si trovano comunemente nei vegetali.
Due tipi
condensatiidrolizzabili
ProantocianidineLeucoantocianidine
Gallotanniniellagitannini
Estratti da bucce vinaccioli e raspiEstratti dal legno delle botti
Sono patrimonio naturale dell'uva, in cui svolgono la funzione di proteggere la pianta da fitofagi e agenti patogeni.
La funzione principale dei tannini è legata al colore
Altra funzione è quella conservante, influiscono molto sull'invecchiamento del vino, ma anche sulla sua durata.
Sono associate molte caratteristiche sensoriali dei vini rossi: le sensazioni di astringenza e di amaro
Tannini
Fonti di Tannini idrolizzabili
Gallotannini: Quercus infectoria, Rhus semilalata, coriaria, typhinus, Caesalpina spinosa
Ellagitannini: noci di Terminalia chebula, corteccia di Quercus sp., guscio dei frutti di Caesalpina coriaria
La molecola della quercetina è un flavonoide, ma appartiene al gruppo dei flavanoni anziché a quello dei flavani di cui fanno parte le antocianidine e alla classe dei flavonoli (l’ossigeno supplementare sull’anello centrale fa la differenza).
E' gialla, è responsabile del colore della Quercia tinctoria e si trova anche in molto foglie, ma il suo colore viene mascherato dalla clorofilla finché questa non si decompone in autunno.
Flavonoli
O
O
OH
OH
OH
Altri flavonoli sono incolori e sono presenti nelle foglie per prevenire i danni dovuti all’assorbimento dei raggi ultravioletti.
In autunno, quando la clorofilla si decompone, questi flavonoli incolori vengono privati dell’atomo di ossigeno attaccato all’anello centrale e si convertono in antocianidine che hanno colori brillanti.
Questa trasformazione chimica che consiste solo nella perdita di un atomo di ossigeno è responsabile della nostra percezione del colore dell’autunno.
Vitamina K e chinoni
Il gruppo cromoforo è dato dal sistema coniugato del para e orto chinone: benzo, nafto, antra.
OO
O
O
O
O
OO
O
O
OH
OH
1,2-naftochinone, giallo-rosso
1,2-benzochinone, rosso
1,4-naftochinone, giallo
1,4-benzochinone, giallo
alizarina rosso-arancio
3
O
CH3
CH2 CH C CH2
CH3
CH2 CH2 CH
CH3
CH2 H
O
Sono i responsabili del colore scuro che compare sulla superficie dei vegetali tagliati (mele, banane, patate etc.)
Questo imbrunimento enzimatico dovuto all’ossidazione irreversibile mediata da enzimi (fenolasi e polifenolossidasi quali la laccasi e la catecolasi).
Tutti i chinoni sono colorati e sono presenti nelle piante come pigmenti, alcuni di essi hanno attività biologica, come la vitamina K (nafta) antiemorragica.
Vitamina K1
Acido carminico
Usato in molti aperitivi
Fonti:estratti acquosi, alcolici-acquosi o alcolici dei corpi essiccati dell’insetto di sesso femminile Dactylopius coccus Costa (cocciniglia) che vive su vari tipi di cactus
Vari tipi di carminio e l’acido carminico
La sostanza colorante è l’acido carminico estratto da 1Kg di colorante con una soluzione acquosa di allume e 30g di potassa
1 ettaro di terreno a cactus produce 300Kg di cocciniglia equivalenti a 2 Kg di colorante
O
OH
CH3O
OH
OH
OH
OH
O
OOH
OH
OH
OH
Kermes è uno dei coloranti conosciuti più antico. Viene menzionato anche nella Bibbia con il nome di Coccus scarlato.
L’acido laccaico o acido xanto-kermesico, Quattro composti diversi denominati con le lettere A, B, C e D
Flavine
Le flavine di colore giallo contengono nella loro molecola un nucleo a 3 anelli esatomici detto isoallosazinico e rappresentano il gruppo prostetico (cromoforo) delle flavoproteine,
Partecipano ai processi di ossidoriduzione nelle cellule animali e vegetali.
Si trovano nei lieviti, nel latte, nelle carni e nelle frattaglie.
Anche le MAO sono un gruppo di flavoproteine localizzate sulla superficie dei mitocondri di molti tessuti di mammiferi, soprattutto nervoso, fegato, rene, polmone, vasi, cuore, mucosa intestinale
Riboflavina (E101)
La riboflavina, o lattoflavina, o vit. B2, è il colorante (giallo) naturale del latte contenente il nucleo isoallosazinico, ma è presente anche in molti ortaggi verdi, in particolare cavolo e pomodoro; usata anche come nutriente associata ad altre vitamine del gruppo B. (per colorare biscotti, dolci)
N
N
N
NH
O
O
CH3
CH3
CH2
nucleo isoallossazinico delle flavine
gruppo cromoforo
Melanine
Pigmenti bruni diffusi nel regno animale (eumelanine, feomelanine) e vegetale (allomelanine, non contengono N).
Nei vegetali si trovano nei funghi, nei semi, nell’humus,
Negli animali sono contenuti in particolari cellule, dette melanociti, appartenenti alla pelle, ai capelli, alle penne ed anche all’inchiostro di seppia.
Le melanine, come tutti i derivati indolici, hanno una funzione protettiva bloccando la formazione di radicali liberi e costituiscono una difesa della pelle nei confronti dei raggi solari.
Betaina
Il rosso bietola si ottiene dalle radici di ceppi naturali di barbabietole rosse (Beta vulgaris L. var. rubra) per spremitura delle barbabietole frantumate o mediante estrazione con acqua delle radici trinciate successivo arricchimento nel principio attivo. Il colorante è costituito da differenti pigmenti idrosolubili tutti appartenenti alla classe delle betalaine. Il colorante principale è costituito da betaciani (rossi) di cui la betaina costituisce il 75-95%. Possono essere presenti anche piccole quantità di betaxantina (gialla) e di prodotto di degradazione delle betalaine (di colore bruno chiaro).
Curcumina (E100)
La curcumina è un colorante giallo-arancio (curry) estratto dai rizomi macinati di ceppi naturali della Curcuma Longa L..
Per ottenere l’estratto purificato di curcuminasi si purifica l’estratto per cristallizazione. Il prodotto è costituito fondamentalmente da curcumine e dai loro derivati metossilati.
Non si ha notizia di fenomeni negativi connessi alla sua assunzione alle dosi richieste dalla buona tecnica.
Solventi utilizzabili per l’estrazione sono: etile acetato, acetone, diossido di carbonio, diclorometano, n-butanolo, etanolo, esano.
Usato per colorare mostarde, dadi, minestre preconfezionate.
Caramello
Il prodotto di colore bruno, è il costituente caratteristico del marsala e di altri vini o mosti sottoposti a vari trattamenti termici.
Viene usato per bevande analcoliche, birre, aceti (non in Italia), in pasticceria e come componente dei surrogati del caffè
Il caramello semplice viene preparato per riscaldamento controllato dei carboidrati (dolcificanti per alimenti dotati di potere nutritivo e disponibili in commercio, costituiti dai monomeri glucosio e fruttosio o da loro polimeri ovvero da sciroppi di glucosio, da saccarosio e/o da sciroppi di zucchero invertito e da destrosio).
Colori vegetali
Calendula officinalis
Parte utilizzata: petali Colore: gialloPigmento: luteina
Parte utilizzata: radici Colore: gialloPigmento: curcumina
Curcuma longa
Beta vulgaris
Parte utilizzata: radici Colore: rossoPigmento: betaina
Hibiscus sabdariffa
Karkadè: sepali
Parte utilizzata: Fiore e caliceColore: rossoPigmento: cianidina
Amaranthus Tricolor Parte utilizzata: foglieColore: rossoPigmento: Amarantina
Annato, Bixia Orellana
Parte utilizzata: semi Colore: rossoPigmento: bixina
Chelidonium majus
Parte utilizzata: pianta Colore: gialloPigmento:
Parte utilizzata: pianta Colore: gialloPigmento:scopnarina
Genista tintoria
Parte utilizzata: capolinoColore:gialloPigmento:
Anthemis tinctoria (camomilla gialla)
Matricaria recutita (camomilla)
Parte utilizzata: capolinoColore:bluPigmento: camazulene (si origina dalla matricina)
Rubia tinctorum
Parte utilizzata: radiciColore: rossoPigmento: alizarina
Isatis tinctoria
Parte utilizzata: foglieColore: bluPigmento:indigotina
Indigofera tinctoria
Parte utilizzata: foglieColore: bluPigmento:indigotina
Coloranti sintetici
Presentano il vantaggio di essere più stabili e meno costosi
problemi di tossicitàcoloranti azoici caratterizzati dal gruppo cromoforo azo
SI FORMANO dai sali di diazonio aromatici + fenoli e ammine aromatiche Tutti gli azo-composti sono colorati e trovano impiego nell'industria tessile e alimentare.
CONTENGONO il gruppo -N=N- (azo)
Metabolismo dei composti azoici
degradazioni ulteriori a livello microsomiale: riduzioni, N-alchilazioni, idrossilazioni, coniugazioni. (formazione di composti cancerogeni)
Tratto gastrointestinale
azione dei succhi digestivi e della flora intestinale
rottura del legame N=N (diazo) e formazione di ammine cicliche
assorbite dalla mucosa intestinale, vengono portate per via sanguigna al fegato
Sicurezza dei coloranti
Tema aperto.
Problema più diffuso sono le reazioni allergiche per ipersensibilità. Asma
Possibili effetti cancerogeni e mutageni
Sospetti sia sui coloranti sintetici che su quelli naturali
I coloranti azoici autorizzati, sono composti solfonati idrosolubili che vengono per questa ragione eliminati molto rapidamente
Rosso Scarlato
Sudan III
Coloranti sospesi
responsabili di tumori epatici
Coloranti esclusi per tossicità:
E 103 Crisoina E 105 Giallo solido E 111 Arancio GGN E 121 Orceina solforata/oricello, orceina E 125 Scarlatto GN E 126 Ponceau (Scarlatto 6R) E 130 Blu antrachinone E 152 Nero 7984 E 181 Sfumature diverse
D. M. 22-12-1967, D. M. 3-9-1976
Coloranti che hanno una DGA provvisoria
E 123 (Rosso amaranto)E 129 (Rosso allura Ac)E 155 (Bruno HT)E 127 (Eritrosina)E 102 (Tartrazina)E 132 (Indigotina)
Tartrazina (E102)
Usato in dolci, sciroppi, bibite, conserve, gelato allo zabbaione
È controindicato alle persone allergiche all’acido acetilsalicilico, sconsigliato nei prodotti per bambini
Manifestazione di attacchi d’asma, lacrimazione, eruzioni cutanee,offuscamento della vista,
Usata per adulterare lo zafferano
Giallo di chinolina (E104), caramelle bibite , liquori, gelati, leggermente tossico non permesso in Australia, sconsigliato negli alimenti per bambini
Amaranto (E123) ammesso solo per il succedaneo del caviale. Rosso porpora bandito negli stati uniti nel 1976. È accusato di essere mutageno. Si ritrova anche nelle gelatine e nei prodotti di pasticceria.
Litolrubina (E180) pigmento rosso usato solo per la crosta dei formaggi, vietato in Australia, controindicato nelle persone allergiche.
Eritrosina (E127) rosso usato nella frutta sciroppata, nelle caramelle, nei canditi, nelle gelatine di frutta. La FDA americana l’ha esclusa dagli alimenti perché contiene una concentrazione di iodio del 22%. Rischi per il tumore alla tiroide. E ipertiroidismo.