CONCORDANZA CRONOLOGICA TRA I RE DI GIUDA E RE DI BABILONIA 609-539
Heos.it n. 539 15 nov 13
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Abbonamento annuale € 17,00 ISSN 1720 - 366X Copia Free
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Anno XII n. 539 Venerdì 15 Novembre 2013 Settimanale in pdf www.heos.it
In copertina, immagine artistica dell’aereo che è anche dirigibile, elicottero e hovercraft
HHHEOS.itEOS.itEOS.it Settimanale di scienze politica cultura Direttore responsabile Umberto Pivatello Aut. Tr. Verona n°1258 -7 Marzo 1997 Roc n. 16281 Heos Editrice Sede Amministrativa Redazione Via Muselle,n. 940 - 37050 Isola Rizza - Vr (It) Tel +fax +39-045-6970187 339-2965817 E-mail [email protected] Abbonamento annuale Ordinario euro 17,00 Sostenitore euro 80,00 Coordinate postali. Conto corrente postale n. 000020148482 Dall’estero: IT 60 Cin J Abi 07601 Cab 11700 c.c postale n. 000020148482 Dall’estero, codice BIC: BPPIITRRXXX Coordinate bancarie. iban. IT91 Cin Q Abi 05188 Cab 59630 c.c n. 000000002606 Banca Popolare di Verona filiale di Oppeano (Vr) Tiratura 8.172 copie spedite via e-mail www.heos.it
2 - n. 539 | Venerdì 15 Novembre 2013 www.heos.it
Andrea Pivatello L'Idrogeno nel 2009
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Sommario
PRIMO PIANO
3 CREATA LA PRIMA MAPPA GLOBALE DELLE FORESTE
ATTUALITÀ
4 5
RITORNANO A SPLENDERE I COLORI DELL’ANTICO ARCHITRAVE MADE IN ITALY “ARM 200” IL PIÙ POTENTE MICROSCOPIO EUROPEO
AMBIENTE
6 7
IL LEGNO, NELLA SECONDA VITA È “SOTTOVUOTO” TRATTAMENTO ACQUE “SOLUZIONI” SPAGNOLE PER IMPIANTI EFFICIENTI
TECNOLOGIA
8 10 11
UN “AEREO” A ELIO PORTERÀ AIUTO NELLE ZONE PIÙ IMPERVIE LE CASE DEL FUTURO SI FARANNO IN PAGLIA REVERIE, IL SOCIAL NETWORK DIVENTA TELE-IMMERSIVO IN 3D
SCIENZE
12 13
DIETA DI INSETTI PER SOSTENERE L'ALLEVAMENTO DEL BESTIAME NANO-FOSFORI PER UN'ILLUMINAZIONE AMICA DELL’AMBIENTE
SALUTE
14 15
ANSIA, QUESTIONE DI SESSO… E GENI ALLO STUDIO NUOVI STRUMENTI DIAGNOSTICI PER COMBATTERE RARE FORME DI ANEMIA
SPAZIO
16 IL MODULO LANDER DI EXOMARS È STATO CHIAMATO “SCHIAPARELLI”
FOCUS
18 AL RIGASSIFICATORE DI PORTO LEVANTE È ATTRACCATA LA 300ª NAVE METANIERA
WEEKEND
20 VALLE BREMBANA, IL FUTURO TRA INDUSTRIA, TURISMO E TERME BELLE ÉPOQUE
CULTURA
22 AQUILEIA PRIMA DI AQUILEIA
PRIMO PIANO
R ealizzata, grazie al satellite americano Landsat 7, la prima mappa ad alta riso‐luzione della contabilità di
tutte le foreste del pianeta: quelle che sono andate perse e di quelle nate. La ricerca è stata condotta da un gruppo di 15 ricercatori dell'Uni‐versità del Maryland (Usa) che han‐no lavorato con esperti del governo americano e di Google. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Science. Alcuni dati signi‐ficativi. NEL PERIODO COMPRESO tra il 2000 ed il 2012 sono state perse 2,3 milioni di chilometri quadrati di foreste e ne sono state create per circa 800.000 kmq. La ricerca ha utilizzato più di 650.000 immagini fornite da Landsat 7. Tra i dati positivi la conferma che la politica perseguita dal Brasile per ridurre la radura della sua foresta amazzonica sta dan‐do frutti significativi in quanto è stata dimezzata la perdita di foreste in tutto il Brasile. tale perdita è passata da 40.000 chilometri quadrati di perdita nel 2003‐2004 a 20.000 kmq di perdita annuale nel periodo 2010‐2011. (Red)
TRA IL 2000 E 2011 DISTRUTTA UN’AREA VERDE DI 1,5 MLN DI KMQ
CREATA LA PRIMA MAPPA GLOBALE DELLE FORESTE
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I PADRONI DEL MONDO di Luca Ciarrocca Editore Chiarelettere euro 13,90, pp. 256
Sir Mervyn Allister King, governatore della Banca d’Inghilterra dal 2003 al 2013. “Chi guida i giochi nelle banche centrali e nei
grandi istituti commerciali sono gli innominati che qui chiamiamo bankster, neologismo in Italia tabù – nato dalla fusione di banker e gangster”.
U n club esclusivo di poche migliaia di persone, non elette democratica‐mente, che decide i destini di intere popolazioni, in grado di manipolare
i mercati finanziari e di imporsi sulla politica e sugli Stati. Chi sono, come agiscono e quali obiettivi hanno i banchieri ‐ i famigerati ban‐kster ‐ che guidano i giochi delle banche cen‐trali e vivono sulle spalle della classe media e dei ceti più poveri? Il libro di Ciarrocca riesce a mappare il geno‐
ma della finanza mondiale attraverso la rete di società finanziarie e industriali che di fatto controllano l’economia mondiale, e ne denun‐cia la pericolosità. ECCO COME I GRANDI ISTITUTI commerciali azio‐
nisti delle banche centrali, innanzitutto la Fe‐deral Reserve e la Bce, riescono a veicolare le informazioni e a tirare le fila del capitalismo mondiale. Il prezzo di materie prime, azioni, obbligazioni, valute, non è frutto di una con‐trattazione libera, quella è solo una messa in scena. La realtà è ben diversa: sono i bankster a condurre il gregge dei piccoli risparmiatori e dei contribuenti, complici le agenzie specializ‐zate come Moody’s e Standard & Poor’s e i governi loro alleati, pronti a scaricare sulla collettività il peso delle crisi e l’onere di gene‐rare nuovo cash. Come uscirne? La proposta c’è, e l’autore ce
la illustra. I cittadini sarebbero finalmente svincolati dai diktat della finanza, e i governi non dovrebbero più cedere il potere di creare moneta alle grandi banche commerciali, la cui influenza sarebbe ampiamente ridimensiona‐ta. Una rivoluzione dalla parte della gente che lavora e dell’economia reale. L’autore. Luca Ciarrocca, giornalista, ha vis‐
suto e lavorato molti anni a New York, dove nel 1999 ha fondato Wall Street Italia, sito indipendente di economia, finanza, politica e news.
Anche da 36 mila chilometri sopra la Terra, il tifone Haiyan mostra tutta la sua potenza distruttiva che porta dentro di sè. Il tifone ha devastato le isole centrali delle Filippine, l'8 novembre provocando, secondo le stime attuali, circa 4.500 morti, 700 mila persone senza casa. Haiyan o Yolanda come è stato chiamato nelle Filippine, ha prodotto venti di 269 km all'ora, con raffiche potentissime fino a 324 chilometri all'ora. (Foto, Agenzia Meteorologica del Giappone e di EUMETSAT)
Il libro Segnalato
Sopra, immagine artistica del satellite della Nasa Landsat7
La microbiologia sta assumendo un ruolo sempre più importante nel settore dei beni culturali. In particolare nello studio del deterioramento delle opere d’arte causato da microrganismi, ma soprattutto per il biorestauro, ovvero l’impiego di microrganismi e dei loro prodotti come supporto o alternativa ai tradizionali metodi di restauro, quando essi si rivelino inefficaci o pericolosi per la salute degli operatori e per l’integrità dell’opera.
I l laboratorio di Microbiologia Ambientale e biotecnologie microbiche dell’ENEA ha sviluppato un processo biotecnologico che consente la rimo‐zione da opere d’arte o pitture murali di depositi organici e inorganici, an‐che stratificati. Per queste applicazioni, vengono utilizzati specifici ceppi
batterici, selezionati tra i ceppi che fanno parte della collezione di laboratorio, denominata “ENEA‐Lilith”, costituita da circa 500 ceppi spontanei con caratteri‐stiche di interesse biotecnologico. LE ATTIVITÀ DI RICERCA SI SONO CONCENTRATE SULLA RIMOZIONE di film anneriti di
gommalacca da pitture murali, sulla rimozione di colle animali invecchiate da materiale cartaceo e, ultimamente, sulla biopulitura di depositi da dipinti murali delle logge di Casina Farnese, narranti la leggenda di Ercole e Caco, nel sito ar‐cheologico del Colle Palatino a Roma. In particolare, l’esperienza sviluppata in questa occasione, nata a seguito dell’invito dei restauratori impegnati nei lavori
ATTUALITÀ
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che presentavano difficoltà nella rimo‐zione di alcuni depositi con i metodi abituali, ha portato allo sviluppo di un brevetto ENEA. La biopulitura è stata effettuata utilizzando batteri non pato‐geni e asporigeni (batteri che non pro‐ducono forme latenti di sopravvivenza, come le spore) selezionati dalla colle‐zione ENEA. Dopo la fase di laboratorio, la procedura è stata applicata, in colla‐borazione con la Soprintendenza Spe‐ciale per i Beni Archeologici di Roma e con restauratori del cantiere delle logge di Casina Farnese, presenti sul posto. LA RICERCATRICE ANNA ROSA SPROCATI,
responsabile dell’attività, al riguardo commenta: «I risultati conseguiti sui dipinti murali della Casina Farnese di‐mostrano che è possibile pulire seletti‐vamente diversi livelli di depositi appli‐cando in successione differenti micror‐ganismi, secondo la specifica capacità metabolica richiesta. In questo modo sono stati disvelati strati pittorici sotto‐stanti e interventi di restauro passati. La procedura non pone condizioni ope‐rative restrittive, è priva di prodotti tossici e quindi è sicura per gli operato‐ri, le opere d'arte e l'ambiente». E subito dopo aggiunge: «Questo bre‐
vetto e le attività che abbiamo realizza‐to sono tappe di un percorso scientifico che dimostra come le conoscenze pro‐dotte dalla ricerca, interessando diversi settori di applicazione, possono portare allo sviluppo di tecniche a volte inatte‐se. Ad esempio ‐ conclude ‐ i ceppi bat‐terici impiegati, parte integrante del nostro brevetto, provenienti da miniere di Italia e Polonia o da tombe etrusche, erano stati selezionati in origine per caratteristiche metaboliche che li ren‐devano adatti ad altre finalità, come l’impiego nel risanamento di ambienti di miniera». (Red) Info www.enea.it
L’ENEA PROTAGONISTA DEI BIO-RESTAURI
RITORNANO A SPLENDERE I COLORI DELL’ANTICO ARCHITRAVE
Sopra, particolare dell’architrave della porta della loggia inferiore: prima della biopulitura (a) durante la biopulitura (b) e a restauro finito (c) A sinistra, la porta della loggia inferiore oggetto di restauro con la biopulitura (foto enea.it)
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energie, sotto i 40 keV, consentendo lo studio di materiali soffici e strutture a base di carbonio come il grafene. In sostanza, sarà in grado di osservare ciò che può essere manipolato su scala atomica nei materiali, variandone le proprietà e le funzionalità», prosegue il direttore dell’Imm‐Cnr. «Grazie alla possibilità di investigare i
materiali a risoluzione sub‐angstrom, potremo realizzare una vastissima gamma di dispositivi superveloci e a
basso consumo di energia, sistemi per la memorizzazione di enormi quantità di informazioni, strumenti per l’identificazione di marker biologici in quantità piccolissime di fluidi», conclu‐de Spinella. L’acquisizione di Arm 200 si inserisce in un lungo rapporto di collaborazione tra Cnr e ST. (Red) info www.cnr.it Nella foto il microscopio Arm 200
RASSEGNA STAMPA. LA VIGNETTE DELLA SETTIMANA
Corriere.it 15 Novembre Corriere.it 11 Novembre http://vauro.globalist.it/ Italiaoggi.it
Inaugurato a Catania nei laboratori Imm‐Cnr, ospitati nel sito di StMicroe‐lectronics, un innovativo strumento elettronico, unico in Italia. Sarà in grado di variare le proprietà dei mate‐riali, offrendo la possibilità di realiz‐zare una vastissima gamma di disposi‐tivi applicativi dalla nanoelettronica alla sensoristica.
S i tratta del microscopio elet‐tronico analitico “sub‐angstrom” più potente d’Europa. È stato acquisito
dall’Istituto per la microelettronica e i microsistemi del Consiglio nazionale delle ricerche (Imm‐Cnr) e inaugurato questa mattina a Catania, presso i la‐boratori dell’Istituto ospitati nel sito di STMicroelectronics (ST). «Arm 200 fa parte di una nuova clas‐
se di microscopi elettronici e unisce caratteristiche eccezionali, che ne fan‐no il più potente microscopio elettroni‐co d’Europa», spiega Corrado Spinella, direttore dell’Imm‐Cnr. E subito dopo aggiunge: «Ha una configurazione hardware che combina risoluzione spaziale atomica e contrasto chimico su una sola immagine, permettendo l’identificazione della struttura dei materiali, elemento per elemento, in tutte le proiezioni tridimensionali». IL NUOVO MICROSCOPIO NASCE dal pro‐
getto “Beyond‐Nano” del Cnr, finanzia‐to dal Miur, e promette importanti ricadute nel campo della nanoelettro‐nica e della sensoristica. «Arm 200 è stato installato in un laboratorio fono‐ isolato e anti‐vibrante dotato di pan‐nelli termo‐radianti, ed è il primo mi‐croscopio che opera anche a basse
MADE IN ITALY “ARM 200” IL PIÙ POTENTE MICROSCOPIO EUROPEO
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I n costruzione una “macchina” che è un aereo ma anche un dirigibile, un elicottero e un hovercraft. Il velivolo ha una
forma “panciuta” ed è riempito di elio per cui è in grado di decollare e atter‐rare anche su un fazzoletto. L’aereo è concepito per trasportare rifornimenti di emergenza nelle zone colpite da disastri, dove non ci sono più né strade né piste e tutto potrebbe essere cir‐condato dall’acqua. IL VELIVOLO ATTUALMENTE è sottoposto
a test di fattibilità della Commissione europea e rientra nel progetto ESTO‐LAS (“Extremely Short Take Off and Landing on Any Surface”) guidato da Alexander Gamaleyev dell’Università Tecnica di Riga in Lettonia e Dimitris Drikakis della Cranfield University nel Regno Unito. Il gruppo di ricerca è al lavoro per costruire un velivolo ad eli‐ca, in fibra di carbonio ultraleggero. Invece della consueta fusoliera lunga e sottile, l’aereo avrà un vuoto centrale che potrà essere riempita con gas elio per rendere il velivolo più leggero.
Inoltre, l'intero corpo sarà di tipo alare, per avere il miglior sollevamento supplementare durante il moto. Ciò significa che si potrà decollare e atter‐rare a velocità inferiore a quella di un normale aereo di dimensioni simili in spazi ridottissimi. Un rotore orizzontale che si trova sul
lato inferiore dell’aereo potrà essere usato sia per sollevare il velivolo sia per muoverlo in retromarcia e per ab‐bassarlo. Non è tutto. L’aereo all’occorrenza potrà anche essere con‐vertito in un potente hovercraft quan‐do è a terra o in acqua. «L'ELIO FORNIRÀ ALL’AEREO un effetto
come fosse un dirigibile, rendendo il veicolo capace di numerosi brevi atter‐raggi e decolli ‐ ma con la capacità di trasportare più carico di un elicotte‐ro», dice Gamaleyev al Newscientist. Aggiunge: «E la sua capacità di muo‐versi come hovercraft lo farà atterrare su qualsiasi superficie, come acqua o neve». L’aereo, secondo i suoi costrut‐tori, viene definito come perfetto per
TECNOLOGIA
rifornire rapidamente comunità remo‐te, come ad esempio i siti nascenti che spuntano nell’Artico a seguito delle esplorazioni petrolifere. Con il proget‐to ESTOLAS i tecnici si sono addentrati in un terreno non nuovo in realtà, ma ancora ricco di insidie, tanto che fece fallire un analogo programma di epoca sovietica messo in cantiere sempre a Riga nella prima metà degli anni ’90 del secolo scorso. In quegli anni fu co‐struito un simile aereo ibrido ma si era dimostrato altamente instabile nel volo. QUESTA VOLTA, IL TEAM ESTOLAS è fidu‐
cioso anche grazia ai moderni software che dovrebbero essere in grado di ri‐solvere i problemi tecnologici necessa‐ri a superare gli ostacoli dovuti proprio all’instabilità del “bizzarro” aeromobi‐le. Attualmente si sta mettendo a pun‐to il modello nella galleria del vento per poi passare alla costruzione di un piccolo prototipo radiocomandato. Bill Brooks, un ingegnere della Royal
Aeronautical Society (Raes) di Londra, dal canto suo afferma che la chiave di volta per superare la sfida è trovare il metodo di superare la resistenza crea‐ta dalla pancia piena di elio in quanto rallenta il veicolo verso il basso. Ma c’è anche un’altra domanda da
soddisfare e non è di secondaria im‐portanza: l’aereo ibrido funzionerà anche economicamente? (Red) http://www.newscientist.com/ http://www.estolas.eu/
UN “AEREO” A ELIO PORTERÀ AIUTO NELLE ZONE PIÙ IMPERVIE
SI LAVORA ALLA COSTRUZIONE DI UNA “MACCHINA” MULTIUSO CHE È AEREO, DIRIGIBILE, ELICOTTERO E HOVERCRAFT
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che rimangono liquidi a temperatura ambiente e sono adatti per la sintesi di materiali inorganici. Essi sono unici in quanto formati da grandi ioni che in‐capsulano piccole particelle e non pos‐sono crescere ulteriormente. Essi sono riciclabili, facili da maneggiare, non infiammabili e non volatili. L'ILLUMINAZIONE RAPPRESENTA il 19 per
cento del consumo energetico globale e produce il 7 per cento di tutte le e‐missioni di carbonio. Sostituire i tradi‐zionali dispositivi per l'illuminazione con altri più efficienti dal punto di vista energetico potrebbe portare a un calo
R endere l'illuminazione più ecologica non è un'impresa semplice. In molti in Europa cercano di mostrare nuove
vie da seguire. Tra questi attori ci sono anche i soggetti che hanno partecipato al progetto EMIL (“Exceptional Mate‐rials via Ionic Liquids”), finanziato dall'UE. EMIL si è concentrato sul mi‐glioramento di tecnologie rispettose dell'ambiente, in particolare per appli‐cazioni nel campo delle celle solari efficienti e delle fonti innovative di luce. Con una sovvenzione di avvia‐mento del Consiglio europeo della ri‐cerca (CER), Anja‐Verena Mudring del‐la facoltà di chimica e biochimica della Ruhr‐Universität Bochum in Germania e il suo team di ricerca ha rivestito con nano fosfori a conversione di energia alcuni dispositivi quali diodi a emissio‐ne di luce (LED), celle solari e lampade fluorescenti compatte per testare il concetto. LA NUOVA TECNOLOGIA, che lei afferma
possedere già un potenziale di merca‐to, porterà a una più alta efficienza energetica e alla produzione più sicura ed ecologica di questo tipo di illumina‐zione. Mudring ha ricevuto una sovvenzio‐
ne “Proof‐of‐Concept” chiamata Bri‐ghtEMIL (“EMIL goes green ‐ exceptio‐nal materials from ionic liquids for e‐nergy saving applications in photo‐nics”) per testare in particolare il po‐tenziale di liquidi ionici come nuovi solventi per generare fosfori in nano‐scala. La squadra di ricercatori che ha partecipato al progetto ha lavorato per rendere i risultati conseguiti da EMIL commerciabili. I liquidi ionici sono sali
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di due punti percentuali del consumo energetico nel mondo. BRIGHTEMIL ha ricevuto circa 150.000 euro di finanzia‐menti dall'UE e si è concluso a febbraio 2013. EMIL ha ricevuto circa 1 milione di euro di finanziamenti dall'UE e si è concluso ad agosto 2013. (Red) Info http://cord is .europa.eu/pro jects/
rcn/102547_it.html http://cord is .europa.eu/pro jects/
rcn/87688_it.html http : / /www. ruhr ‐un i ‐bochum.de/
index_en.htm
NANO-FOSFORI PER UN'ILLUMINAZIONE AMICA DELL’AMBIENTE