Grafologia e chakra di Andrea Cattaneo e Brunilde Valenta

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LABORATORIO DI NATUROPATIA Andrea Cattaneo Brunilde Valenta Grafologia e chakra Un foglio di carta intriso di energia

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Questo libro presenta la grafologia come strumento di conoscenza di noi stessi e degli altri, un metodo scientifico che permette di interpretare la scrittura da un punto di vista neuropsicologico attraverso l’osservazione, l’analisi e la valutazione del contesto dei segni grafologici. Ma non solo. In un’ottica decisamente olistica, mette in evidenza le relazioni tra grafologia e chakra: analizzando la nostra grafia possiamo capire come stanno i nostri centri energetici e comprendere gli aspetti psicologici che ne hanno originato un eventuale squilibrio. Qualche goccia di consapevolezza e salute.

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LABORATORIO DI NATUROPATIA

AndreaCattaneo

BrunildeValenta

Grafologia e chakraUn foglio di carta intriso di energia

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Laboratoriodi Naturopatia

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Questo libro è stampato su carta ecologica riciclata prodotta con il 100% di carta da macero e senza l’uso di cloro e imbiancanti ottici.Carta certificata Blue Angel ed Ecolabel in quanto creata con un basso consumo di energia.

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GRAFOLOGIA E CHAKRA

Un foglio di carta intriso di energia

AndreA CAttAneo

Brunilde VAlentA

EDIZ IONI

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© Copyright 2014Edizioni Enea - SI.RI.E. srlI edizione luglio 2014

ISBN 978-88-6773-024-7

Edizioni EneaRipa di Porta Ticinese 79, 20143 Milano

[email protected]

Progetto graficoLorenzo Locatelli

Disegno in copertinaCaterina Ricca

Stampato e rilegato daGraphicolor, Città di Castello

I diritti di traduzione, memorizzazione elettronica, informatica, multimediale, ripro-duzione e di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo, compresi microfilm e copie fotostatiche, sono riservati per tutti i Paesi.

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Il mistero della scrittura è che in essa non c’è alcun mistero.

José Saramago

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9 Introduzione

PRIMA PARTE 17 Grafologia

19 1. La grafia: nomenclatura 23 2. Il simbolismo grafico 27 3. Personalità e gesto grafico 35 4. L’analisi grafologica 39 5. I quattro margini: il rapporto con l’ambiente 49 6. La pressione grafica: l’energia vitale 53 7. Intozzata primo modo: la capacità volitiva 57 8. Intozzata secondo modo: l’emotività 59 9. Confusa e stentata: confusione e collera 63 10. Stentata: la collera improvvisa 65 11. Curva e angolosa: disponibilità o cautela alla relazione 69 12. Calibro: estroversione o introversione 73 13. Allunghi: normativo o istintivo 77 14. Le tre larghezze: capacità ricettiva, elaborativa e critica 87 15. Attaccata e staccata: legame o distanziamento affettivo 91 16. Inclinazione: testa o cuore 97 17. Dritta morbida e dritta rigida: impulso o ragione101 18. Mantiene il rigo: la stabilità umorale103 19. Ascendente e discendente: entusiasmo o demotivazione105 20. Addossata: segno d’ansia107 21. Accartocciata: bisogno di calore e protezione111 22. Le aste: atteggiamento verso l’esterno113 23. La velocità: velocità nel pensiero e nell’azione117 24. Chiarezza e oscurità: precisione o intuito121 25. Occhielli aperti in alto: l’influenzabilità123 26. Ricci grafici: malesseri “segreti”

Indice

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Grafologia e chakra

SECONDA PARTE133 Chakra e grafologia

135 27. Conosciamo i chakra143 28. Primo chakra: muladhara o “chakra della radice”147 29. Secondo chakra: svadhistana o “chakra splenico”151 30. Terzo chakra: manipura o “chakra del plesso solare”155 31. Quarto chakra: Anahata o “chakra del cuore”159 32. Quinto chakra: vishuddha o “chakra della gola”163 33. Sesto chakra: ajna o “chakra del terzo occhio”167 34. Settimo chakra: sahasrara o “chakra della corona”171 35. Grafoanalisi dell’aggressività e dell’assertività

179 Riferimenti bibliografici

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Siamo Andrea e Brunilde, consulenti grafologi e periti giudiziari. Forse pochi sanno cos’è un consulente grafologo. Il grafologo è un professionista che osserva, analizza e studia la scrittura di una persona, con l’obiettivo di elaborare un profilo completo e approfondito della sua personalità. In ambito giudiziario il lavoro è diverso: il grafologo studia e analizza il gesto grafico per risalire all’autenticità di uno scritto, verifica l’attendibilità della mano che ha stilato il documento. A livello privato la grafologia può essere un valido strumento che permette di conoscere se stessi e gli altri mettendo in luce i potenziali, le risorse e i limiti.

Non ci si improvvisa grafologi, sono indispensabili anni di studio per poter ope-rare in quest’ambito. Oltre agli studi inerenti il gesto grafico sul piano neurologico e grafologico, è necessario acquisire solide basi di psicologia, psichiatria, neuro-logia, neuropsichiatria, medicina olistica, tutte discipline complementari e neces-sarie per svolgere con serietà questa professione. Come avviene per la psicologia, anche in grafologia esistono scuole e metodi differenti; è molto importante che un grafologo conosca le diverse scuole di pensiero e che le integri nel proprio sapere.

Spesso si sente paragonare la grafologia a discipline esoteriche di dubbia effi-cacia; in realtà la grafologia è una vera e propria scienza. Dal 19 dicembre 2012, giorno in cui è stata approvata in sede legislativa la legge che disciplina le asso-ciazioni professionali, si può affermare a tutti gli effetti che la grafologia è una professione ufficialmente riconosciuta.

Questo evento storico segna un traguardo importante per la professione del consulente grafologo. Fino a poco tempo fa la sua professione era circondata da un’ombra di mistero, talvolta associata dai luoghi comuni a pratiche esoteriche e divinatorie. Oggi si può affermare che il grafologo è a tutti gli effetti un professio-nista serio e competente inserito in un quadro sociale e politico regolamentato da un percorso di studi serio, dall’obbligo di corsi di aggiornamento, da un sistema di accreditamento e da corsi di specializzazione. La grafologia entra a fare parte delle associazioni di categoria rientrando nelle professioni emergenti nella Comu-nità Europea e aderendo agli standard e ai codici etici.

Ma cerchiamo di capire meglio di cosa si occupa questa disciplina. Ogni essere umano possiede una propria personalità che lo caratterizza, un proprio modo di

Introduzione

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essere, di sentire, di percepire, di capire, di pensare, di amare, di agire. Quest’uni-cità viene trascritta proprio dalla mano mentre si scrive sul foglio: ogni persona possiede ed esplicita una scrittura diversa, un’impronta grafica caratteristica. Tutti noi impariamo a scuola un modello grafico di base identico ma in seguito, con l’automatizzazione del gesto, ognuno lo personalizza a seconda del proprio modo di essere, proiettato inconsciamente nel gesto grafico. Voi siete la vostra scrittura e la vostra scrittura vi riflette.

Questo libro propone il test grafologico come strumento di conoscenza di se stessi e degli altri, un metodo scientifico che permette di interpretare la scrittura da un punto di vista neuropsicologico attraverso l’osservazione, l’analisi e la va-lutazione del contesto dei segni grafologici.

L’esposizione si presenterà sintetica, al fine di fornire le basi da approfondire, se il lettore lo riterrà necessario, consultando l’articolata bibliografia a fine libro.

Attraverso una metodologia semplice e chiara, ci proponiamo con quest’opera di presentare l’affascinante mondo della grafologia e dei chakra, come opportuni-tà e stimolo di crescita personale.

Il libro è diviso in due parti.La prima parte tratta in modo sintetico i principali segni grafologici, un vero e

proprio piccolo manuale da portare sempre con sé, agevole, snello e di semplice lettura.

La seconda parte è dedicata alla conoscenza dei chakra, anche in questo caso la trattazione è studiata per essere breve e concisa, per permettere di acquisire con sicurezza le basi e le relazioni tra grafologia e chakra. Analizzando la vostra gra-fia infatti potrete capire come stanno i vostri centri energetici e comprendere gli aspetti psicologici che ne hanno originato un eventuale squilibrio. Qualche goccia di consapevolezza e salute.

Gli ambiti della grafologia

La grafologia interagisce con altre scienze come la psicologia, la pedagogia, la sociologia, la medicina, la psichiatria, ecc., e trova ampio spazio nel campo sociale, dove sono richiesti comprensione e conoscenza dell’uomo con un occhio attento alla complessità e all’interazione dinamica. I campi di applicazione della grafologia sono diversi.• Analisi di personalità: consente di giungere a una dettagliata descrizione de-

gli aspetti temperamentali, intellettivi, emotivi delle dinamiche affettive-rela-zionali, degli interessi e attitudini di base, del potenziale e del suo utilizzo. È possibile comprendere la costituzione bio-psichica in chiave psicodinamica e quindi capire come funzionano e interagiscono le strutture dell’Es, Io e Super-Io, rilevare conflitti, resistenze e meccanismi di difesa. Ciò al fine raggiungere

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Introduzione

una maggiore consapevolezza di sé che passi attraverso una profonda riflessione, una positiva crescita personale.

• Consulenza di coppia e familiare: attraverso l’analisi comparata delle grafie dei due partner, il grafologo individua potenziali e affinità, e mette in luce le moda-lità comportamentali cause di armonie o disarmonie nel quotidiano.

• Orientamento di studi e professionale: mettendo in evidenza le attitudini e le potenzialità individuali, il grafologo può indirizzare e consigliare il soggetto verso una scelta di studi o di professione idonea alle caratteristiche personali, nel rispetto delle doti intellettive, emotive, comportamentali, avendo conside-razione per interessi, motivazioni, capacità.

• Consulenza peritale e criminologia: la perizia grafico-tecnica permette l’indivi-duazione di artificiosità, falsi e contraffazione dello scritto oggetto d’indagine. Questa consulenza è finalizzata all’esame del gesto grafico che, in comparazione con altri scritti, permette di risalire alla “paternità” dello stesso.

• Grafologia dell’età evolutiva: attraverso l’analisi dello scarabocchio, del dise-gno e della scrittura è possibile cogliere i campanelli di allarme e intervenire in via precauzionale e preventiva su eventuali difficoltà nello sviluppo del bambino o dell’adolescente.

• Grafologia aziendale: permette di collaborare con l’ufficio risorse umane per la selezione del personale; in questo caso non si tratta di stendere un profilo psico-diagnostico ma di valutare se il soggetto analizzato è adatto a una determinata mansione in base alle sue caratteristiche personologiche.

• Un’attenzione particolare va poi rivolta all’applicazione della grafologia in campo medico: in quest’ambito sono in atto diverse ricerche. È possibile valu-tare il processo di guarigione, l’andamento di una determinata terapia; valutare la presenza di alcolismo, utilizzo di droghe, malattie psicosomatiche, nevrosi, psicosi, disturbi psichiatrici, ecc. Ricordiamo che il grafologo non si sostituisce al medico in alcun modo, che non esegue diagnosi mediche, e anzi nel pieno rispetto delle due professioni collabora come supporto in scienza e coscien-za. L’analisi grafologica diviene per un medico uno strumento valido per una migliore conoscenza del paziente al di là della sola sfera sintomatologica, una buona diagnosi si basa sulla complessa conoscenza del paziente.

• In ambito sportivo, oltre a permettere la conoscenza della personalità dell’atleta, è possibile individuare quale percorso sia ottimale per quel soggetto (o quale atteg-giamento tenere con lui o lei affinché possa seguire un percorso idoneo ed effica-ce). In base alla personalità è possibile anche capire a quali sport sia predisposto e quali sarebbe preferibile evitare, nel pieno rispetto delle sue potenzialità e risorse.

• Grafologia e medicina olistica: la grafologia collabora positivamente con le diverse discipline della medicina olistica (floriterapia, cromoterapia, medicina psicosomatica, reiki, agopuntura, shiatsu, ecc.); come serio strumento di cono-scenza dell’uomo questa disciplina fornisce un contributo utile sia a medici che

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L’analisi grafologica richiede pochi e semplici elementi: un testo manoscritto preferibilmente in corsivo di almeno una pagina, scritto con la penna del colore preferito (non sono ritenuti idonei strumenti come la matita o pennarelli), vergato spontaneamente e in una situazione di rilassamento. È fondamentale scrivere su un foglio completamente vuoto, senza righe o quadretti, tenendo una decina di fogli sotto a quello su cui si sta scrivendo, al fine di creare una base di appoggio che non sia troppo rigida, come potrebbe essere la superficie di un tavolo.

Il testo non dovrebbe essere copiato, ma scritto spontaneamente: si può pensare di scrivere una lettera a un amico, scrivere una propria giornata tipo, o qualsiasi altro argomento che susciti interesse espressivo nel soggetto. In un esame grafo-logico professionale è necessario apporre anche la propria firma, ma l’argomento non è affrontato in questa sede poiché merita un approfondimento specifico.

Nei prossimi capitoli prenderemo in considerazione i segni grafologici princi-pali, impareremo come identificarli e misurarli facilmente, capiremo la loro corre-lazione con il significato psicologico di base. La terminologia è quella della scuola in cui ci siamo formati, la scuola Crotti di Milano, che ha integrato la psicologia dinamica, la grafologia e gli insegnamenti di Girolamo Moretti, fondatore della grafologia italiana.

La misurazione dei segni grafologici concepita da Moretti si basa su una scala de-cimale, comprende valori da 0/10 a 10/10, l’unità di misura è costituita dal decimo di centimetro, i segni grafologici sono misurati matematicamente e con precisione: • sopra media se il segno è presente in modo prevalente con forte intensità, il

grado oscilla dai 7 ai 10 decimi;• nella media se il segno è presente con media intensità, il grado oscilla dai 4 ai

6 decimi;• sotto media se il segno è presente con lieve intensità, il grado oscilla da 1 a 3

decimi.

In questo libro impareremo a misurare i segni grafologici in maniera semplifi-cata e immediata, stabilendo se presenti sopra la media, nella media oppure sotto la media.

4L’analisi grafologica

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I gradi dei segni grafologici nel testo saranno cosi abbreviati: • SM, sopra media;• M, media;• sm, sotto media.

Ecco l’elenco dei segni grafologici che tratteremo; ognuno di essi vi permetterà di conoscervi meglio ed evidenziare aspetti diversi della vostra vita. • Il rapporto con l’ambiente: visibili nei quattro margini.• Il grado di energia vitale che possediamo: indicato dalla categoria grafologica

della pressione grafica. • Gli scatti di collera: espressi dal segno stentata.• Gli stati di confusione: espressi dal segno confusa.• La capacità volitiva: rivelata dal segno grafologico intozzata primo modo.• Il grado della nostra emotività: manifestato dal segno grafologico intozzata se-

condo modo. • Lo scorrimento anomalo dell’energia: evidenziato dal segno pressione ineguale.• La valutazione di noi stessi: indicata dalla categoria grafologica del calibro.• La presenza o meno di interessi materiali e ideali: rappresentata dalla categoria

grafologica degli allunghi.• Il potenziale di apertura o autoprotezione dell’Io: descritto dalla categoria gra-

fologica curva e angolosa.• L’apertura mentale, il grado di elaborazione delle informazioni e la capacità

di critica: simboleggiati dalla categoria grafologica largo di lettere, largo tra lettere, largo tra parole.

• La modalità dello slancio affettivo: illustrata dalla categoria grafologica dell’in-clinazione grafica.

• La capacità di legarsi o no al prossimo: indicato dalla categoria grafologica dei legamenti.

• La stabilità umorale: espressa dalla categoria grafologica mantiene il rigo.• Il bisogno di proteggere il proprio sé: identificato dal segno grafologico accar-

tocciato.• La presenza di stati ansiosi: evidenziata dal segno grafologico addossata.• Il grado di flessibilità, di reattività e di autoaffermazione: rivelato dal segno aste

a destra, a sinistra, rette.• Il ritmo interiore esplicitato dal segno velocità: lenta, calma, veloce;• La comunicazione esplicitata dal segno chiarezza: chiara, oscura, chiara-oscura.• Il bisogno di tenerezza e compartecipazione: simboleggiato dal segno occhielli

aperti in alto.• Le difese dell’Io descritti dal segno dei ricci: ideazione, soggettivismo, istintuali,

nascondimento, ammanieramento, spavalderia, flemma.

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I segni grafologici vanno considerati in una visione psicodinamica e di inter-dipendenza, non di fissità. Che cosa significa questo concetto fondamentale della grafologia? In termini più semplici che i segni grafologici sono studiati inizial-mente in modo analitico considerando il loro significato singolo, ma essi non han-no alcun valore se non messi in relazione gli uni agli altri. La loro combinazione permette di fare una sintesi neuropsicologica che mette in rilievo i tratti peculiari di ogni personalità. Apprendere la combinazione e l’interrelazione dei segni ri-chiede anni di studi e di esperienza, capacità di intuito, di sintesi e di analisi, og-gettività. Senza entrare nel dettaglio, combinare i segni grafologici non significa effettuare una semplice somma ma rispettarne dei principi basilari e individuarne il rapporto reciproco: • favorevole, in tal caso i significati producono una sintesi, gli aspetti vengono

rinforzati;• contrario, in tal caso i due significati si annullano a vicenda e segnalano un

contrasto e un conflitto nella personalità;• di compensazione, in tal caso i segni si integrano a vicenda.

È facile comprendere, dunque, che la professione del grafologo richiede studi specifici, serietà, applicazione e competenza. Non ci si può improvvisare grafoa-nalisti.

4. L’analisi grafologica

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Attraverso la grafologia è possibile capire quanta energia abbiamo e come scorre. Il segno grafologico che la rappresenta è la pressione grafica. Per pressione grafica si intende quanto la penna lascia il solco nella pagina su cui scrive, cioè la forza che si investe e si utilizza per scrivere.• Ci sono persone che premono molto fino a lasciare solchi anche sopra ai fogli

sottostanti, la tonalità dell’inchiostro lasciato dalla biro è forte e visibile. In grafologia si chiama pressione forte o SM. Si riconosce perché se passiamo le dita sul retro del foglio, percepiamo dei solchi profondi che sanno di forza, di durezza, come se la mano incidesse la carta. Anche nei fogli sottostanti riman-gono i segni, toccandoli potremmo avvertire abbastanza chiaramente il segno di una mano che ha premuto con molta energia.

• Alcune persone, invece, sembrano appena sfiorare il foglio e la tonalità dell’in-chiostro è pallida e leggera. In grafologia si chiama pressione leggera o sm. Si riconosce quando passiamo le dita sul retro del foglio e non percepiamo alcun segno di profondità, i sensi ci rimandano la sensazione di delicatezza, come se la mano avesse solo sfiorato il foglio.

• Altri ancora premono senza eccessi e quindi lasciano il segno con gesto perce-pibile a tratti. In grafologia si chiama pressione media o M. Si riconosce perché percepiamo dei segni che però non sono eccessivamente rudi e pesanti al punto da sembrare incisioni sul foglio. Il tratto grafico è ben inchiostrato.

Ricordiamo che l’energia irrora tutto l’essere umano: mente, corpo, spirito, vo-lontà. La quantità di energia o di forza che un soggetto ha va quindi a qualificare l’impeto con il quale manifesta pensieri, emozioni, affetti, volontà. Affettivamen-te, se riscontriamo una pressione forte, la persona manifesterà energia, vitalità, impeto e passione; se la pressione è leggera, osserveremo delicatezza, pacatezza e dolcezza; se la pressione è media, riscontreremo tonalità varie, dalla passione alla dolcezza.

6La pressione grafica: l’energia vitale

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Correlazione ai significati psicologici

Secondo il simbolismo spaziale la pressione corrisponde alla dimensione della profondità, la punta della penna rappresenta lo scrivente mentre il foglio delinea l’ambiente, il grado di pressione definisce la forza di azione nell’ambiente (la punta che solca il foglio), la capacità di penetrare a fondo nella vita, o viceversa il desiderio di un approccio delicato. Più la punta della biro affonda nel foglio, maggiore è il desiderio di lasciare un segno profondo di sé nell’ambiente. • Pressione forte o sopra media: le parole chiave sono azione e resistenza, la

penna penetra nel foglio esprimendo come a contatto con l’ambiente, cioè il fo-glio, lo scrivente sfodera forza e grinta. L’energia è vigorosa, potente, scattante, travolgente, irriverente. Indica forza, vitalità, dinamismo, attività e desiderio d’azione, grande riserva di energie che porta a reggere ritmi intensi, stress pro-lungati e frustrazioni. Designa la necessità di agire nel concreto e di realizza-re tangibilmente i progetti. Si tratta di una personalità strutturalmente solida, portata a superare gli ostacoli e talvolta a imporsi, dotata di forza d’animo, che potrebbe non cogliere gli aspetti più sensibili e le sfumature poiché bada al sodo e al concreto.

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• Pressione leggera o sotto media: le parole chiave sono delicatezza e sensibi-lità, la penna sfiora il foglio esprimendo un contatto con l’ambiente delicato e garbato. L’energia è leggera, portata a scaricarsi facilmente, scorre in modo delicato. Indica grande sensibilità e ricettività, delicatezza d’animo e interesse più per gli aspetti psicologici, emotivi e affettivi che materiali. È indice di una natura portata a spiritualizzare la vita, a cogliere le piccole sfumature con ani-mo fine e sensibile. Potrebbe appartenere a un carattere delicato e di volontà debole, che poco tollera frustrazioni e grosse fatiche fisiche o sforzi prolungati sul piano fisico. Chi ha una pressione sotto media se vive frustrazioni accumula e somatizza, se scontento tende a ritornare in continuazione sugli stessi pensieri, in positivo ha grande ricchezza interiore.

• Pressione media: le parole chiave sono concretezza e delicatezza, la penna pe-netra il foglio senza inciderlo, manifestando un approccio verso la vita concreto ma anche sensibile, capace di una gestione equilibrata del quantum energetico. L’energia a disposizione non è oltremisura passionale e irruenta né troppo deli-cata e sensibile, bensì una via di mezzo. Si tratta di una persona portata a vivere e cogliere contemporaneamente aspetti materiali e concreti, intellettivi e spiri-tuali, affettivi ed emotivi, un individuo dotato di discreta resistenza allo stress e alle frustrazioni, capace di vivere in ambienti in cui è richiesto un confronto con gli altri e cambiamenti.

• Pressione ineguale: l’energia subisce un blocco. L’energia, come detto sopra, dovrebbe essere libera di circolare, nel caso contrario viene a crearsi un “corto-circuito energetico”: improvvise stanchezze, cedimenti, fragilità, stress, repen-tini scatti di rabbia, incostanza, somatizzazioni quando questo ingorgo si mate-rializza. Può essere transitorio in seguito a eventi come la perdita di lavoro, il licenziamento, frustrazioni, lutti, separazioni, malattia, ecc. La pressione ineguale, come dice la parola stessa, è caratterizzata da un tratto grafico non uguale, “bucherellato”, come se in alcuni momenti venisse a mancare inchiostro o il tratto si interrompesse per brevi istanti per poi riprendere. È costi-tuita da cali pressori nelle parole o nelle frasi, alcune parti hanno una pressione forte e altre una pressione più leggera, parole o lettere sono più calcate e altre più inconsistenti. È possibile riscontrarla in tutte e tre le pressioni ma in particolare nella sotto media. L’impressione è che la penna all’improvviso abbia alleggerito eccessivamente il tratto per poi riprenderlo. Questo improvviso alleggerimento pressorio mette in luce il calo improvviso di energia psicofisica e un problema nella circolazione energetica soggetta ad alternanza di intensità pressoria. Quando parliamo di pressione ineguale, generalmente, parliamo di cali di ener-gia, debolezza, stanchezza, umore altalenante, volontà intermittente, stress, insonnia, ansia, preoccupazione, discontinuità, possibili malattie in corso. È importante che l’energia psicofisica, come il flusso sanguigno, abbia libera cir-colazione in tutto l’organismo, poiché l’una e l’altro portano ossigeno all’intera

6. La pressione grafica: l’energia vitale

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personalità. Con il segno pressione ineguale, osservando il tratto grafico, si può capire se sono in atto ostacoli alla libera circolazione dell’energia. L’individuo di questo tipo, spesso, presenta sintomi di malattia: mal di gola, tosse, malesseri psicofisici, ecc. Riconoscendo questo segno si può identificare la necessità di concedersi pause e riposare, se si continua lo sfruttamento energetico, si può somatizzare in modo più grave. È importante che lo stesso grafologo verifichi prima che la penna non macchi o sia difettosa e valutare campioni di scrittura precedenti per capire se si tratta di fenomeno transitorio, cronico e stabilire anche in che momento le problematiche sono insorte.

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Mulhadara è il primo chakra, legato all’ele-mento terra. La sua frase chiave è “Io esisto”. Il termine “muladhara” in sanscrito significa “radice, sostegno”, la sua funzione principale rimanda alla sopravvivenza. È il centro ener-getico che rappresenta l’avere i piedi ben ra-dicati a terra e la capacità di autosostenersi. Regola la temperatura corporea, controlla la crescita del fisico. Se è in equilibrio le qualità positive che lo caratterizzano sono vitalità, de-terminazione, fermezza, stabilità e autostima necessaria alla realizzazione di noi stessi. Gli squilibri in eccesso o deficit di energia sono in relazione con la sfera concreta e materiale della vita, con i problemi inerenti alla volontà e al mantenimento delle sicurezze acquisite.

Primo chakra armonico e segni grafologici correlatiQuando la forza vitale si manifesta in evoluzione, si caratterizza in piena atti-

vità, la persona si presenta esuberante, con un forte desiderio di vivere impegnan-dosi in azioni concrete, di agire e muoversi, comunicare e non passare inosservata nell’ambiente. Quella con il primo chakra aperto è una persona solida con i piedi saldamente per terra, vive nella concretezza fisica e materiale. Il primo chakra armonico conferisce all’individuo una personalità la cui energia rivela potenza e vitalità che si sprigiona sotto forma di attività instancabile. Solare, ottimista e allegra, spesso agisce come un generatore di energia che ricarica chi si relaziona con lei, dotata di forte volontà e voglia di vivere.• Allunghi inferiori medi: buon rapporto con l’istintualità.• Ascendente: positività e buonumore.• Calibro sopra media o nella media: estroversione, azione, fattività, laboriosità;

nella media: equo senso dell’Io.

28Primo chakra: muladhara o “chakra della radice”

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• Largo tra lettere medio: apertura agli altri, disponibilità e interscambio.• Pressione forte: forte energia, spinta all’azione, concretezza e vitalità.

Primo chakra disarmonicoSe questo chakra è disarmonico, può ricevere l’influsso della terra in maniera

eccessiva oppure carente: nel primo caso la persona si arrocca sulle proprie posi-zioni; nel secondo caso sarà carente di senso pratico, convoglierà l’energia fisica verso i piani più elevati, rivelandosi deficitario in termini di realismo e concretez-za. Quando questo chakra è chiuso, la maggior parte della vitalità è congestionata e la persona appare ipovitale, stanca, apatica, mancante di forza d’urto. Si adagia ed evita l’attività fisica, il movimento, i cambiamenti. Se questo chakra è disarmo-nico la persona potrebbe essere cresciuta in un ambiente connotato da incertezza e instabilità, e avere reagito manifestando paura di sbagliare. Il Super-Io prevalente ha improntato uno stile di vita normativo e rigido, soffocando la spontaneità a scapito della vitalità.

Disturbi legati al primo chakra disarmonico sono: debolezza e mancanza di energia, ipotensione, problemi osteoarticolari, disturbi gengivali e dentali, unghie particolarmente fragili, aumento di peso (obesità) o all’opposto un’eccessiva ma-grezza. Anoressia (non si nutre), astenia (non reagisce agli stimoli esperienziali della vita), rinite, sinusite, colite, morbo di Crohn (con dissenteria), emorroidi, stitichezza, ernia al disco, artrite, scogliosi e disturbi della schiena, raffreddori, carie, vene varicose, cistite, uretrite, prostatite, scarsa energia sessuale.

Funzionamento eccessivo e segni grafologici correlatiUn funzionamento eccessivo di questo chakra porta la persona a pensieri e

azioni orientate alla soddisfazione immediata dei bisogni concreti e materiali, alla tutela della sicurezza personale con atteggiamenti rudi; è la cifra distintiva del soggetto individualista, possessivo ed egoista. Le relazioni con l’ambiente e con gli ostacoli saranno di reattività, tenacia, aggressività, prepotenza, collera, pre-venzione, gelosia, testardaggine e violenza. L’atteggiamento di base è di perenne allarme-veglia, che spinge la persona a risentirsi facilmente. Quest’atteggiamento difensivo è legato a una mancanza di reale fiducia del soggetto in se stesso, e al timore di esproprio materiale della sicurezza e del benessere acquisito. La persona teme le invasioni e si predispone ad attivare una difesa immediata e a volte vio-lenta per respingerle.• Allunghi inferiori sopra media: forte spinta materiale e concreta, Es prevalente

che spinge a volere tutto e subito, intolleranza alle frustrazioni e alle attese.• Angolosa: timore dell’esproprio e reattività, risentimento, tenacia e testardaggine.• Ascendente sopra media, intozzata primo modo sopra media: aggressività e

prepotenza.• Aste rette sopra media: resistenza.

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• Largo di lettere sotto media: individualismo.• Largo di lettere, tra lettere e tra parole ridotti o sotto media: difficoltà nell’inter-

scambio paritetico, immediatezza.• Pressione sopra media: rudezza e tendenza alla materialità.• Rovesciata: difesa preventiva e gelosie.• Pendente sopra media: possessività.• Mantiene il rigo sopra media: tenacia.• Ricci istintuali dell’economia, margine a sinistra stretto: timore di perdere le

sicurezze acquisite.• Ricci del soggettivismo: timore dell’invasione altrui.• Stentata: collera.

Funzionamento insufficiente e segni grafologici correlatiUn funzionamento insufficiente porta nell’individuo debolezza psicofisica, bas-

sa resistenza alle frustrazioni, insicurezza esistenziale e orientativa, preoccupazioni e ansie, mancanza di punti di riferimento e bisogno di appoggi. Sono possibili atteggiamenti rinunciatari di fronte alle sfide della vita, evasioni fantastiche a ca-rattere compensatorio, sensi di noia e solitudine, perdita di speranza e adagiamento al quotidiano.• Allunghi superiori sopra media: Super-Io prevalente, pensiero fervido.• Accartocciata sopra media: regressione, energia utilizzata per cautelarsi anziché

aprirsi.• Addossata media o sopra media: bisogno di appoggi e ansie.• Calibro piccolo: introversione, sottovalutazione e scarsa stima di sé.• Attaccata sopra media: formalità e soffocamento della spontaneità, attaccamen-

to a schemi di comportamento stereotipati e ben accettati dall’ambiente.• Curva sopra media, allunghi superiori e inferiori sotto media, discendente: apa-

tia e adagiamento al quotidiano.• Discendente media o sopra media: perdita di speranza.• Intozzata secondo modo sopra media: iperemotività.• Pressione leggera o sotto media: scarsa resistenza alle frustrazioni, fragilità e

paure.• Mantiene il rigo sotto media: instabilità nel determinarsi.• Margini ampi: paure e isolamento psicoaffettivo.• Margine a sinistra stretto: bisogno di protezione e dipendenza.• Tentennante-titubante: insicurezza esistenziale e orientativa.• Pressione leggera: sensibilità ed energia delicata che predispone alla suscettibilità.• Ricci dell’evasione fantastica: fantasie e fughe dalla realtà a carattere compen-

satorio.• Sindrome PAD: scoraggiamento, rinuncia, noia, debolezza e apatia, adagia-

mento al quotidiano.

28. Primo chakra: muladhara o “chakra della radice”

Page 26: Grafologia e chakra di Andrea Cattaneo e Brunilde Valenta

146

Grafologia e chakra

• Stretto tra lettere: preoccupazione ad aprirsi.• Dritta rigida, aste rette sopra media, mantiene il rigo sopra media: aderenza alle

norme introiettate, inflessibilità, scarsa spontaneità, non concede deroga alle regole.

Esempio di un casoSignificato: istintualità, forza fisica e voglia di vivere.

In questa grafia possiamo riscontare i seguenti segni pilota, cioè quelli principali che permettono di comprendere i motivi per cui il primo chakra è disarmonico.

Un’analisi, anche sintetica, mette in evidenza interferenze legate alla bassa sti-ma dello scrivente e all’insicurezza che rendono il procedere difficoltoso (calibro sotto media, mantiene il rigo sotto media, tentennante-titubante, pressione legge-ra). La natura è sensibile e dotata di ricettività che amplifica gli stimoli (pressione leggera, calibro piccolo, mantiene il rigo sotto media); lo scrivente non riesce a liberare e rendere produttiva l’energia del primo chakra poiché sente prevalente l’influenza di un Super-Io esigente e normativo e da vissuti di scarsa valutazione (allunghi superiori sopra media, calibro piccolo, attaccata sopra media). Tende a rinunciare e a scoraggiarsi, di fronte alle scelte tentenna, vacilla, aspetta che gli eventi decidano per lui (discendente, tentennante-titubante).

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Page 32: Grafologia e chakra di Andrea Cattaneo e Brunilde Valenta

18,00 €EDIZ IONI

9 788867 730247

ISBN 978-88-6773-024-7

www.edizionienea.itwww.scuolasimo.it

Spesso si sente paragonare la grafologia a discipline esoteriche di dub-

bia efficacia; in realtà la grafologia è una vera e propria scienza.

Ogni essere umano possiede una propria personalità che lo caratterizza,

un proprio modo di essere, di sentire, di percepire, di capire, di pen-

sare, di amare, di agire. Questa unicità viene trascritta proprio dalla

mano mentre si scrive sul foglio: ognuno di noi possiede ed esplicita

una scrittura diversa, un’impronta grafica caratteristica che esprime il

nostro modo di essere. Noi siamo la nostra scrittura e la nostra scrittura

ci riflette.

Questo libro presenta la grafologia come strumento di conoscenza di

noi stessi e degli altri, un metodo scientifico che permette di interpre-

tare la scrittura da un punto di vista neuropsicologico attraverso l’os-

servazione, l’analisi e la valutazione del contesto dei segni grafologici.

Ma non solo. In un’ottica decisamente olistica, mette in evidenza le

relazioni tra grafologia e chakra: analizzando la nostra grafia possiamo

capire come stanno i nostri centri energetici e comprendere gli aspet-

ti psicologici che ne hanno originato un eventuale squilibrio. Qualche

goccia di consapevolezza e salute.

Andrea Cattaneo, studente in psicolo-

gia, consulente grafologo, consulente

tecnico giudiziario, Master Reiki e inse-

gnante di canto, vive e lavora in pro-

vincia di Bergamo. Tiene corsi di forma-

zione in grafologia e interpretazione del

disegno infantile, è autore di numerosi

articoli sia in rete che su riviste.

Ha scritto: Dottore come sta la mia gra-

fia? (Greco e Greco), Un foglio bianco

profuma di fiori. Grafologia e fiori di

Bach (Nuova Ipsa), La scrittura specchio

della salute. Grafologia e medicina psi-

cosomatica (RED).

Brunilde Valenta consulente grafologo

e tecnico giudiziario, docente di grafo-

logia, psicologa, sociologa, consulente

familiare, formatrice, master in sessuo-

logia, vive e lavora a Bergamo.

Si dedica alla consulenza rivolta alle

scuole di ogni ordine e grado relativa-

mente a disturbi specifici dell’appren-

dimento, difficoltà di apprendimento,

disgrafia, aspetti emotivi, relazionali e

comportamentali. È autrice di articoli

di grafologia e psicologia.