COS'E' LA GRAFOLOGIA
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PERSONALITA’ e SCRITTURA
Dimmi come scrivi e ti dirò chi sei
Prof.ssa Maria Antonietta Cassisi
Goethe, a proposito della scrittura scrisse:
Non si può dubitare che la scrittura abbia
dei rapporti con il carattere e l’intelligenza
umana, e che possa dare almeno un indizio
del modo di intendere e di operare, bisogna
pur riconoscerle un legame con tutta la
personalità”.
Cenni storici
BREVE EXCURSUS
Jean Hyppolyte Michon
(1806-1881)
Conia il termine “grafologia” e dà un significato
ad alcuni segni basandosi su un riscontro empirico
tra segno e aspetto del carattere.
J. B. Crepieux Jamin
(1859-1940)
Discepolo di Michon, integra le conoscenze sulla Grafologia
con studi psicologici, amplia e dà sistematicità alla
disciplina.
E’ considerato il caposcuola della Grafologia francese.
Ludwig Klages (1872-1956)
E’ stato determinante in Germania.
Ha dato importanza al ritmo della scrittura
Ania Teillard (1889-1978)
Rileva importanti corrispondenze tra tipologia
junghiana e grafologia riscontrabili nella grafia
(concetto di anima-animus )
Max Pulver (1890-1953)
Introduce il concetto di simbolismo spaziale
Dalla seconda metà dell’800, quindi, a mano a
mano che gli studi in campo neurologico e psicologico
progredivano, sono stati apportati contributi preziosi
alla Grafologia.
Ma è dalla seconda metà del Novecento che ha
assunto le caratteristiche di vera e propria scienza e
poter acquisire, così, i criteri di protocollarità propri
delle scienze, delle scienze umane, in modo particolare
Simbolismo Spaziale
In Svizzera PULVER approfondisce l’importanza del simbolismo nella scrittura e individua le tre dimensioni spaziali del tracciato grafico:
verticalità,
orizzontalità
profondità
e i vettori:
Sinistro-destro/ superiore-inferiore
L’uomo che scrive disegna inconsapevolmente la sua natura interiore.
La scrittura cosciente è un disegno inconscio di sé.
Pulver ha dimostrato che le idee archetipiche di
MADRE – PADRE
IO – TU
SPIRITO – MATERIA
PASSATO – FUTURO
sono concetti che chi scrive si trascina, tracciando le lettere
da sx a dx, dall’alto in basso, concludendo una parola e
iniziando la successiva o accostando le lettere tra loro,
premendo sul foglio le lettere in modo più o meno marcato
Gli archetipi
E in Italia?
Le scoperte in campo neurologico, psicologico e
psicanalitico incoraggiano lo studioso
Girolamo Moretti
a dare sistematicità a quelle che dapprima erano
semplici intuizioni, ma che poi daranno luogo ad un
vero e proprio metodo del tutto originale, che getta le
basi per l’istituzione della Scuola Grafologica di
Urbino
Principi fondamentali della Grafologia
morettiana
Moretti elabora un metodo di indagine grafologica del tutto nuovo che
favorisce negli anni ‘70 la fondazione della Scuola Grafologica Italiana
con sede ad Urbino
Per Moretti il segno grafologico è la diretta registrazione della struttura
costituzionale e psicologica dello scrivente, della struttura e della dinamica
del cervello atta a rappresentarne le sue funzioni .
Caratteristiche fondamentali della grafologia morettiana
Esplicitazione degli aspetti neurofisiopsicologici e somatici
di colui che scrive
Misurazione quantitativa in decimi
La valutazione dei segni di un grafismo nella quantità
risponde a tutte le possibili variazioni degli individui e delle
loro scritture, perché l’intensità graduata dei segni, cui
corrispondono proprietà psicologiche, aumenta con
proporzione geometrica la possibilità di combinazioni e di
variazioni
Gerarchia dei segni grafologici morettiani
Moretti distingue i segni grafologici in:
Sostanziali – di valore fondamentale
Modificanti – sono in grado di agire su quelli sostanziali
modificandoli
Accidentali – riguardano aspetti secondari, ma che possono
dare una qualificazione più precisa ai segni
sostanziali e modificanti
LA GRAFOLOGIA
E’ una disciplina assimilabile alle scienze umane.
Attraverso l’esame della scrittura è possibile cogliere:
• le componenti intellettive
• le tendenze temperamentali
• le attitudini professionali
• la costituzione somatica
• le predisposizioni
Ha carattere di interdisciplinarietà
Ha inscindibili nessi con la:
• Neurofisiologia
• Psicologia
• Psicologia dell’età evolutiva
• Psicanalisi
• Medicina
Settori
• Evolutivo
• Familiare
• Attitudinale -Professionale
• Peritale
IL GRAFOLOGO
ATTRAVERSO L’ANALISI VA AD INTERPRETARE :
• segno e gestualità all’interno della scrittura
• disposizione degli spazi bianchi e degli spazi scritti all’interno del foglio,
• la grandezza della scrittura,
• l’inclinazione grafica, l’ordine, la chiarezza, l’omogeneità o meno della grafia,
• le grandi e piccole differenze della scrittura,
• la personalizzazione e tutti gli elementi che vanno a caratterizzare i segni
grafologici.
INDIVIDUA
• le caratteristiche peculiari dello scrivente che lo rendono unico e diverso dagli altri
• gli aspetti della sua intelligenza, il temperamento, le sue attitudini principali, la
sua socialità ed il modo di relazionarsi con le persone che gli stanno vicine, la
fantasia, la creatività, le doti di leadership, la memoria e l’apprendimento, la
tendenza o meno a portare a termine gli impegni presi e tantissimi altri aspetti
talvolta poco conosciuti anche dallo stesso scrivente.
SEGNI FONDAMENTALI
• Curva – Angolosa
• Le Larghezze
• Le Disuguaglianze
• La Pressione
• Il Calibro
• Il Ritmo
• L’inclinazione
• La Convergenza Degli Assi Letterali
• Il Rapporto Col Rigo Di Base
• Legamenti
• Chiarezza e Accuratezza
• I Ricci
Struttura della mano
• Complessa struttura costituita da:
20 articolazioni
33 muscoli
27 ossa
Movimenti della mano che intervengono nella scrittura
• Flessione: dall’alto verso il basso
• Abduzione: verso destra
• Estensione: dal basso verso l’alto
• Adduzione: verso sinistra
E la scrittura?
• Nell’atto di scrivere, una persona lascia sulla carta le
rappresentazioni grafiche dei concetti che vuole trasmettere,
ma lo fa in maniera personalizzata
• La grafia vergata a mano in maniera spontanea ha proprio la
caratteristica di poterci parlare in maniera globale dello
scrivente, proprio perché nel momento di scrivere la persona
porta l’attenzione sui concetti e sui contenuti, lasciando
andare del tutto l’espressione della grafia che è qualche cosa
che ormai fa parte di sé.
• Non è un caso quindi, che ogni scrittura sia diversa da quella
vergata dalle altre persone.
La scrittura, quindi, come espressione della
individualità.
La Grafologia permette di individuare
quell’insieme unico che è la personalità
umana.
capire gli altri
differenziare
classificare
collocare noi stessi
LA GRAFOLOGIA RISPONDE AI BISOGNI DI
Oggetto di studio: la personalità
• Il fisico e il temperamento
• L’intelligenza
• Le disposizioni motivazionali
• Tratti espressivi e di stile: coerenza
• costanza
loquacità
• Atteggiamenti sociali: autoritarismo
dispotismo
spirito gregario
• Eventuali tendenze patologiche
L’uomo scrivendo descrive se stesso
• La mano risponde agli impulsi che partono dalla
corteccia cerebrale e li fissa nello spazio grafico
• Man mano che la scrittura si automatizza, chi scrive
disegna, inconsapevolmente, la sua natura
muovendosi sul foglio
• La scrittura è un comportamento psicosomatico
culturizzato e quindi simbolico.
Simbolo
Di natura filogenetica (legato all’inconscio
collettivo)
Di natura ontogenetica (legato all’inconscio
individuale)
Scritture del passato
I ricci, le volute caratterizzavano le scritture
di un tempo.
Essi oggi costituiscono un elemento
marginale della grafia, anche se Moretti
non trascura di attribuirne un significato
specifico
Scrittura del 1902
Com’è cambiata la scrittura
• La scrittura è un elemento che risente, oltre che degli aspetti
neurofisiologici e psicologici dello scrivente, anche di quelli
culturali di un contesto sociale.
• Oggi non scriveremmo più con ricci e svolazzi.
• Se oggi permangono, sono meno vistosi e nell’interpretarne il
significato, non si pongono certo al primo posto per
importanza.
Scrittura di una adolescente di oggi Studentessa di 16 anni, mancina. La sua scrittura ricca di collegamenti a spirale evidenzia una
motricità vivace, discrete capacità intellettive caratterizzate da buona comprensione,
elaborazione e osservazione, anche se in ampiezza piuttosto che in profondità. Presenta un
discreto livello di spigliatezza in un contesto di delicatezza di modi e di espressione. Non ha
ancora maturato una chiara percezione della propria identità e non ha ancora raggiunto una
sufficiente stabilità dal punto di vista emotivo.
La giovane età giustifica le potenzialità non espresse.
Un adulto di oggi
Docente di lingua inglese di35 anni dall’intelligenza caratterizzata da ottime
capacità di assimilazione e di rielaborazione sostenute da chiarezza e fluidità
espositiva. Ottime premesse che confermano le attitudini all’insegnamento delle
lingue. Pur se disponibile all’ascolto, non rinuncia alle proprie istanze che riesce a
difendere con garbo e pacatezza. Ama lo stile sobrio, ci tiene alla forma, ma senza
ostentazioni. Il savoir faire gli facilità i rapporti umani